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Copertina Rivista Incontro n61 settembre 11 - crvallagarina.it · Giancarlo Appoloni, Alessandro Azzi, Maria Stella Buscemi, Greta Campostrini, Adriano Deimichei, Giuliano Deimichei,

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L’EDITORIALEL’APPROFONDIMENTO

SGUARDO SUL MONDO

4 I rimpianti della Russia post-sovietica6 La zoppìa che rallenta l’Europa

FOCUS COOPERAZIONE

8 Adeguatamente strutturati10 Cassa Centrale Banca sempre più solida

IN PRIMO PIANO

12 Una semestrale in linea con le aspettative

NOVITÀ IN CASSA

14 Il Buono scuola 2011

16 Interventi a Bilancio sociale

I NOSTRI PRODOTTI

20 Il nuovo Conto Università

SPAZIO ASSeT

22 Estate di novità per ASSeT Srl

24 Info ASSeT

DAL TERRITORIO

26 La fiera agricola di Sant’Anna d’Alfaedo

28 Ala, città da scoprire 30 La Finestra - uno sguardo sul territorio

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Rivista stampata su carta ecologica priva di cloro (ECF) ricavata da foreste a gestione sostenibile.

incontroIscrizione registro stampa:Tribunale di Rovereton° 205 del 29/12/1995 n.61 - settembre 201 1

Editrice:Cassa Rurale Bassa Vallagarina

Direttore responsabile:Walter Liber

Coordinatore:Gianni Debiasi

Redazione:Assunta Azzolini, Mauro Canteri,Andrea Fracchetti, Francesco Gondola,Francesca Simonetti, Serena Zomer

Hanno collaborato:Giancarlo Appoloni, Alessandro Azzi, Maria Stella Buscemi, Greta Campostrini, Adriano Deimichei, Giuliano Deimichei,Mark Franchetti, Arrigo Levi, Walter Liber, Alberto Poli, Primo Vicentini, Andrea Zivelonghi

Segreteria di redazione:Ufficio Soci - Cassa Rurale Bassa Vallagarina Tel. 0464 678121

Stampa e progettazione grafica:Grafiche Fontanari, S. Margherita di Ala (TN)

Copertina:la transumanza

ph: Paolo BerzacolaFotostudioArtecolore (VR)

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di Primo VicentiniPresidente

L’Editoriale

Voglia di stabilitàe necessità di concretezza

Francamente, credo che ognuno di noi faccia sempre più fatica a guardare al futuro con ottimismo.Le novità, il cambiamento, il superamento degli schemi, il culto dell’immagine e dell’apparenza a discapito della sostanza hanno rappresen-tato fino ad oggi i vessilli indiscussi - e troppo spesso indiscutibili - del successo e della ricchezza. Questo modo di intendere la vita e di interpretare la storia sta fallendo drammaticamente. Ci ritroviamo, al contrario, a percepire in modo sempre più distinto un vasto bisogno di stabilità, di princìpi che ci richiamino alla sobrietà, ad un’etica politica - intesa come governo della pòlis - strutturata sul reciproco rispetto, sull’autorevolezza e la concretezza.Per la nostra Cassa Rurale questo cambio radicale di scenario (peraltro ampiamente prevedibile almeno per quanti anche in passato mai avevano rinunciato a ragionare con la propria testa!) comporta inevitabilmente scelte importanti, e la necessità di nuovi riposizionamenti.E conta poco, purtroppo, se a questa situazione vi abbiamo contribuito o meno. Come sempre, per uscire dalle secche, anche da quelle di cui non si è direttamente responsabili, ci si deve rimboccare le maniche, facendo affidamento sulle proprie risorse e sulle proprie volontà!Le risorse: fortunatamente negli anni scorsi abbiamo saputo interpretare una politica di intermediazione finanziaria improntata a grande prudenza e lungimiranza. Oggi ne cogliamo pienamente le virtù e le ricadute positive. È grazie ad essa, infatti, che possiamo vantare un patrimonio, un’organizzazione e una credibilità che si dimostrano adeguate ad affrontare le tante sfide che ci attendono. E allo stesso modo dovremo agire in futuro, con scelte improntate a logiche di sostenibilità e di lungo periodo, senza cedere alla pericolosa tentazione di “voler fare tutto e subito”. Le volontà: chi ci segue sa bene che consideriamo la partecipazione e la condivisione gli elementi qualificanti di ogni nostra scelta: la condi-visione con i nostri clienti di un progetto di banca locale al servizio del territorio e per i nostri figli, la partecipazione dei nostri soci alla vita e alle scelte della nostra cooperativa.Proprio sul terreno della partecipazione, nei prossimi mesi, saremo chiamati ad un importante appuntamento: in Assemblea Straordinaria dovremo infatti definire ed approvare il Nuovo Statuto, aggiornato da Federcasse di concerto con la Banca d’Italia per rafforzare la stabilità delle Casse Rurali e le loro capacità di prevenire le crisi.Ci aspettiamo che tutto questo non diventi però una semplice operazione di “recepimento”. In casa nostra da anni abbiamo imparato ad analizzare e adattare ogni cosa alle nostre specifiche esigenze dimostrando doti di autorego-lamentazione pur restando appieno inseriti nel sistema del credito cooperativo trentino e nazionale. Già in passato abbiamo specificatamente trattato due aspetti importanti del nostro Statuto: il limite dei tre mandati per la funzione di amministratore (su cui abbiamo ragionato e discusso a lungo nell’ultimo triennio) e la rappresentanza territoriale nel C.d.A., per cui nel 2007 abbiamo fissato una norma di garanzia (della durata di sei anni) per i soci della Lessinia e della Val d’Adige.Su questi temi dovremo tornare a confrontarci, con tempi adeguati.Per questo stiamo pensando ad una sorta di informativa/questionario che verrà distribuita ai soci già quest’anno, in modo da raccogliere preventivamente le diverse sensibilità e orientare ogni successivo passaggio, a partire dalle pre-assemblee del prossimo febbraio.A questi argomenti vorrei aggiungerne uno nuovo, forse meno strategico ma sicuramente molto simbolico: se cogliessimo l’occasione del nuovo Statuto per caratterizzare meglio il nostro nome? “Bassa Vallagarina” è ancora la migliore ragione sociale della nostra Cassa?

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di Giuliano DeimicheiDirettore

L’Approfondimento

Che cosa dobbiamo ancora vedere?

Tutto ci saremmo aspettati, ma che tra le misure individuate per ricercare il pareggio del Bilancio Statale dal 2013 vi fosse ricompreso un inasprimento del regime fiscale applicato alle cooperative, questo di certo non ce lo saremmo mai aspettato!Per un motivo semplice, e tanto evidente da sembrare perfino banale: in questi anni tra tutti coloro che operano sul mercato il sistema cooperativo ha dimostrato, dati e numeri alla mano, di essere il soggetto più capace di contrastare la crisi, operando con azioni tipica-mente anti-cicliche. Investendo cioè quando tutti gli altri “tirano il freno a mano”, ed assumendo in svariati casi su di sé - ed è il caso delle Casse Rurali - rischi d’impresa sui quali fino al giorno prima (nei tempi delle vacche grasse) altri avevano riccamente lucrato.Con un risultato paradossale. Siccome nel nostro caso i minori utili (per effetto dell’aumento di tassazione) determinano direttamente un minore incremento del patrimonio, va da sé che anche le possibilità di sostenere con il credito le necessità del territorio dovranno subire, nel prossimo futuro, una corrispondente contrazione. Per contro, la stessa cosa non capiterà agli altri intermediari finanziari, neppure a coloro che questa crisi la hanno attivamente - e coscientemente - favorita.

Senza cercare esempi a noi vicini, si pensi in proposito al binomio grosse banche ed istituti di investimento con le agenzie di rating .Agenzie che declassano questa o quella società, questo o quello Stato sovrano. Mentre gli Hedge found e gli altri grandi speculatori, ben conoscendo il mercato (e cogliendone talvolta i relativi spifferi!) vendono allo scoperto ed in anticipo. Certi che gli investitori istituzionali saranno poi obbligati, in automatico, ad effettuare quella medesima vendita, così come previsto dai loro regolamenti, vincolati ai giudizi di quelle stesse Agenzie. È successo ad esempio che Standard&Poor’s (che già aveva compiuto l’errore madornale di accreditare con tripla A quelle banche che detenevano quote imponenti di debito al tempo della crisi dei sub-prime) solo qualche mese fa abbia potuto declassare impunemente il debito sovrano statunitense. Salvo ammettere poi che nelle motivazioni che avevano portato alla decisione vi era un errore contabile di alcuni miliardi di dollari. Le conseguenze? Nulla di concreto o di incisivo.

Potremmo continuare su questa falsariga ancora a lungo, ma prima di parlare delle cose di casa nostra mi sia permessa una rapida - e insieme profondamente amara - citazione del sociologo Zygmunt Bauman: “nella società odierna si vive di capricci!”, per sottolineare che il tempo dei capricci deve finire al più presto e che per tutti è arrivato il tempo delle responsabilità e delle cose serie.La nostra Cassa, ad esempio, è una cosa seria! E uno strumento importante per le nostre comunità.Di questi tempi tutti noi saremo chiamati a qualche piccolo sacrificio per garantirne lo sviluppo, la solidità, le capacità.A soci e clienti chiedo in questi anni di fare una scelta di campo: verso la sicurezza dei propri risparmi ed investimenti, verso un servizio personalizzato e basato sulla fiducia reciproca, che privilegia la solidità delle scelte ed i ragionamenti di lungo periodo.La prima certezza e la prima risposta che la Cassa dovrà garantire, a prescindere da tutto quanto potrà succedere all’esterno, è rappre-sentata dalla adeguata valorizzazione del risparmio, in tutte le sue diverse forme. Attraverso un mix di sicurezza e di adeguata remunerazione.

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I rimpianti della Russiapost-sovietica

di Mark Franchetti – sintesi curata dalla Redazione

Sullo sfondo del ventennale del golpe in Urss Mark Franchetti corrispondente da Mosca del Sunday Times di Londra propone un’analisi non scontata della attuale situazione in Russia, che rimpiange la grande potenza di una volta: “L’Occidente ci ha abbandonati nel caos. Con l’Urss eravamo più rispettati”.

Quotidiano “La Stampa”venerdì 19 agosto 2011

Incontro

Oggi è il ventesimo anniversario del golpe con il quale nell’agosto del 1991 un gruppo di conservatori

sovietici cercò, senza riuscirci, di fermare le riforme di Mikhail Gorbaciov, il padre del-la perestroika e della glasnost. Il maldestro golpe non fece che accelerare il collasso dell’Urss, arrivato tre mesi dopo. Adesso Gorbaciov ha 80 anni. Durante il gol-pe rimase agli arresti domiciliari, mentre Boris Eltsin a Mosca saliva su un carro armato per proteggere la democrazia, in un immagine ormai famosa. L’ex leader sovietico in que-sti giorni è riemerso nei media, rilasciando numerose interviste in cui rievoca gli eventi drammatici di vent’anni fa. Ma le sue opinio-ni in merito interessano più l’Occidente che

la Russia. Per noi resta l’uomo che da solo cambiò il mondo, ponendo fine alla guerra fredda e liberando i sovietici da 70 anni di oppressione. In patria invece è estremamen-te impopolare, e considerato il colpevole del crollo dell’Unione Sovietica. Noi l’abbiamo ringraziato con un Nobel per la pace, ma in Russia non trova molti disposti ad ascoltarlo.Qualche mese fa ho avuto l’opportunità di chiedere a Gorbaciov quale fosse il suo rim-pianto maggiore, a parte la prematura morte per leucemia di sua moglie Raissa. Sorpren-dentemente, senza un attimo di esitazio-ne, Mikhail Sergheevic Gorbaciov mi rispo-se di rimpiangere, sopra ogni cosa, la fine dell’Unione Sovietica. Ovviamente, non ha nostalgia del totalitarismo sovietico, ma rim-piange l’Urss. Un’Urss riformata come entità politica e geografica. Vladimir Putin, che guida la Russia dal 2000, una volta sconvolse il mondo definendo il collasso dell’Urss come «la peggiore catastro-fe geopolitica del 20˚ secolo». Noi idolatria-mo Gorbaciov e deprechiamo Putin, ma per

Reagan e Gorbaciov - marzo 1988, Piazza Rossa Boris Eltsin davanti alla sede del Parlamento - 19 agosto 1991

sguardosul mondosguardo

sul mondo

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quanto riguarda la fine dell’Urss i due hanno una visione molto simile. E decine di milioni di russi sono d’accordo con Putin.Questa considerazione ribadisce quanto poco noi in Occidente comprendiamo la Russia odierna, la visione che ha del mondo e del suo passato, di se stessa e di ciò che la muove. La reazione occidentale alla fine dell’Urss fu semplicistica e ingenua: era un impero del male, il suo popolo voleva democrazia e li-bertà, volevano essere come noi. Ora sono stati liberati. Noi in Occidente non abbiamo compreso che la maggioranza dei sovietici non vedeva l’Urss come il male. Era la loro patria, con la sua cultura, tradizioni, principi e ricordi d’infanzia. Certamente non era perfet-ta, ma era la loro patria. Fondamentale, poi, era il fatto che veniva te-muta e rispettata da noi occidentali. Era una superpotenza che aveva mandato il primo uomo nello spazio e conquistato mezza Eu-ropa. Era il Paese che aveva vinto Hitler: venti milioni di sovietici sono morti combattendo il nazismo. Mentre gli alleati ebbero un milione di vittime. Sono cresciuto dal nostro lato della Cortina di ferro e non mi ricordo di aver mai letto di questo fatto nei miei libri di storia.Dopo il collasso del sistema sovietico decine di milioni di persone persero i loro risparmi e vennero scaraventate nella miseria più nera. La criminalità divampava. La Russia, una volta cuore di un impero temuto e rispettato in tut-to il mondo, era in ginocchio. E soprattutto si sentiva profondamente umiliata. L’Occidente, con i suoi ideali, la sua ricchezza e la sua libertà, all’inizio venne visto come un modello. Tutte le cose occidentali erano con-siderate meravigliose. Ma tutto questo cambiò rapidamente, man mano che il drammatico caos e la miseria in cui stava sprofondando il Paese venivano associati alla democrazia. La «demokratia» divenne «dermokratia», merdo-crazia. L’Occidente viene ancora visto come colpevole di non essere corso in aiuto della Russia. La gente si sente tradita e abbando-nata dall’Occidente, e resta convinta che noi occidentali vogliamo una Russia debole. La Russia di Putin è strettamente autoritaria. Ma è evidente che sono in tanti a stimarlo pro-fondamente. E per un motivo semplice. Men-

tre noi in Occidente lo giudichiamo soltanto in base al metro della democraticità, i russi gli attribuiscono il merito della stabilità politica e della crescita economica di cui hanno godu-to dal suo arrivo al potere. Soprattutto, viene visto come l’uomo che gli ha restituito parte dell’autostima persa con il collasso dell’Urss. Vent’anni dopo gli eventi storici del 19 agosto 1991, la Russia ha fatto molta strada. Tante cose sono cambiate, alcune in meglio, altre in peggio. È tutt’altro che una democrazia, sem-mai una scadente imitazione della democra-zia. Ma nonostante le ingiustizie clamorose, la corruzione endemica e l’autoritarismo, la Russia non è più lo Stato totalitario che era. Il cambiamento più importante è che quelli a cui non piace sono liberi di andarsene. Vent’anni. È da qui che ogni analisi di dove si trova la Russia oggi e dove si sta dirigendo do-vrebbe partire. Sono passati soltanto vent’an-ni: un battito di ciglia per la storia. Non è una giustificazione. È un fatto.

“Assalto al muro”, sotto gli occhi dei soldati sovietici

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La zoppìa cherallenta l’Europa

di Arrigo Levi

L’autore, menzionando Jean Monnet – uno dei padri dell’Europa unita - offre una lettura diversa della crisi attuale, che lascia spazio a possibili spiragli di ri-presa ed auspica la creazione di un governo centrale dell’economia europea.

Quotidiano “La Stampa”martedì 20 settembre 2011

Incontro

Jean Monnet Alcide De Gasperi, Konrad Adenauer e Robert Schumann

sguardosul mondosguardo

sul mondo

Arrigo Levi, Classe 1926, è giorna-lista di carta stampata e radiotelevisione, nonché scrittore. La sua lunga carriera giornalistica inizia in Argentina, dove si rifugia durante il con-flitto mondiale, per poi rientrare in Italia. Ha vissuto per anni all’estero, ed ha lavo-rato per molte testate giornalistiche tra cui il Corriere della Sera, Il Giorno, La Stampa e il Times.

In questi giorni sono molti, ogni giorno, i momenti in cui mi torna alla mente la risposta un po’ irata («mais quelle crise,

quelle crise», ossia «ma quale crisi»), che mi diede Jean Monnet nel nostro ultimo incontro, pochi anni prima che ci lasciasse (Ndr: Monnet è morto nel marzo 1979), nel suo bell’appartamento, in fondo all’Avenue Foch, con vista sul Bois de Boulogne, quan-do gli chiesi che cosa pensasse della crisi eu-ropea in atto. Non ricordo più quale fosse la crisi europea del momento, so che Jean Monnet, quando c’era una crisi del processo di unificazione, da lui iniziato tanto tempo prima, non si la-sciava contagiare facilmente dal pessimismo di economisti ed esperti. Anche perché, come ci è stato ricordato recentemente da Fabrizio Galimberti sul «Sole», c’erano in-vece occasioni in cui proprio lui, in alcuni momenti di stagnazione e incertezza per l’Europa, si lasciava scappare la battuta “ci vorrebbe una crisi!”.Io non ho, ovviamente, elementi probanti per

giudicare ancora tutta da dimostrare la previ-sione della «recessione a W», di cui staremmo per avere una chiara dimostrazione in tem-pi brevi. Lasciano alcuni dubbi giudizi come quelli di due economisti americani, indicati-ci come i più famosi per la loro capacità di prevedere il futuro, quando all’inizio del loro lungo e cupo ragionare sulla recessione a W c’è l’affermazione, detta en passant come di cosa a tutti nota, che «del resto l’Italia come la Spagna è già di nuovo in recessione». Per-ché questo, molto semplicemente, non è, o non è ancora vero, a giudicare almeno dalle ultime statistiche che mostrano come, nell’ul-timo trimestre, noi siamo cresciuti, mentre la Germania si è invece fermata. D’accordo, le cifre di un trimestre non dicono molto, né per l’Italia che torna a crescere, né per la Germa-nia che starebbe ritirando il fiato. Dico però che un economista famoso per la capacità di prevedere il futuro dovrebbe almeno essere preciso sul presente. Ma chissà quando è stata fatta l’intervista, che ha fatto il giro da famose riviste americane fino in Italia.

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Angela Merkel e Nicolas Sarkozy Raffaello - La scuola di Atene

Sul futuro dell’economia, e della possibile, anzi imminente, nuova recessione, si possono comunque nutrire motivati timori. Forse i fatti daranno ragione ai pessimisti. Ma sull’allarme per l’Europa che sarebbe di nuovo in crisi sono piuttosto convinto delle buone ragioni di Jean Monnet. Perché chi segue da una vita il processo di unificazione ha in mente troppi momenti in cui proprio da una situazione di «crisi» ebbe inizio un balzo in avanti sulla via dell’unificazione. Il motivo fondamentale per l’unificazione fu, agli inizi, e chi era già adulto in quegli anni lo sa bene, la visione che aveva-mo davanti agli occhi di un’Europa distrutta, e il ricordo dei milioni di vittime della Secon-da guerra mondiale. Si ebbe allora il rilancio di quell’ideale di un’Europa unita che già era nato dopo la Prima guerra mondiale, per esse-re presto vittima della follia di Hitler e del suo maestro e seguace italiano, con le loro visioni di grandezza e di morte. «Mai più guerre tra noi», si dissero di nuovo i leader dell’Europa sopravvissuta alla follia, da Adenauer a Schu-mann a De Gasperi (che parlavano tra loro in tedesco, avendo iniziato la loro vita politica o in Germania o in Austria).Questa volta il sogno ha preso forma e ha

iniziato il suo lungo cammino. Lunghi sono i tempi della nostra storia, e qui si trattava, e si tratta ancora, di cambiare le fondamenta dei comportamenti delle nazioni europee per centinaia e centinaia d’anni. E se il proces-so dell’unificazione è andato avanti, dopo lo slancio iniziale, è stato perché, ad ogni «cri-si», è sembrato inimmaginabile e impensabile tornare indietro, all’Europa divisa del passato. Anche quando l’esercizio del potere è toc-cato a politici mediocri, e non più ai grandi creatori della storia, nessuno se l’è mai sentita di rischiare di tornare indietro: tutti sanno che nel frattempo le economie dei diversi Paesi si sono a tal punto mischiate e intrecciate da rendere impossibile pensare di sciogliere tanti nodi. Quando si fece la moneta unica, Ciam-pi coniò il termine «zoppìa», per indicare il di-fetto di un sistema monetario dove c’era una banca centrale, ma non un governo centrale dell’economia europea. Dopo dieci anni, ora tutti dichiarano la «zoppìa» intollerabile. Sui rimedi, sulle istituzioni da creare per un go-verno comune dell’economia, ci sono ancora ragionevoli incertezze. Ma persino Sarkozy e Frau Merkel stanno seriamente ragionando sul da farsi.

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Incontro

focuscooperazione

focuscooperazione

Servizio allo sportello in Cassa Rurale

di Alessandro AZZI – Presidente di Federcasse

Le considerazioni del Presidente di Federcasse all’indomani della Assemblea 2011 di Banca d’Italia. Nonostante risalgano al primo semestre dell’anno, le riflessio-ni proposte risultano pienamente attuali: di rilievo le analisi sul ruolo delle BCC ed i moniti finali.

Vorrei riprendere qui un passaggio del-le Considerazioni Finali del Governa-tore Mario Draghi, perché mi sembra-

no fotografare in modo sintetico ma efficace la situazione del Credito Cooperativo. “Le banche di piccola dimensione - dice il Go-vernatore - anche durante la crisi, hanno for-nito sostegno all’economia; hanno ampliato la loro attività sia al di fuori del loro territorio sia con clienti di grandi dimensioni. Devono ora rendere gli assetti di governo, le strutture organizzative e i sistemi di controllo del ri-schio di credito adeguati alle maggiori quote di intermediazione”.Il passaggio contiene un importante ricono-scimento ed alcuni espliciti messaggi che ci riguardano. L’importante riconoscimento riguarda il ruolo prezioso, indispensabile,

insostituibile, delle banche di piccola di-mensione, ovvero delle BCC, nel mercato. Che neppure durante la crisi è rallentato o ha fatto passi indietro. Le nostre banche hanno tenuto, hanno sostenuto, hanno trat-tenuto. Hanno tenuto: hanno fatto da argine rispetto alla crisi e hanno dispiegato appieno la propria funzione anticiclica. Hanno soste-nuto: produzione e occupazione, credito e prossimità ai territori (solo un numero a testi-monianza: crescita annua dei finanziamenti alle imprese da parte delle BCC a dicembre 2010 +6% annuo contro il +0,6% registrato nel sistema bancario complessivo). Hanno trattenuto: fiducia, energie, capacità proget-tuali, consentendo che non si disperdessero ma si capitalizzassero verso il futuro.Che Banca d’Italia lo riconosca e lo sottoli-nei è un fatto nettamente positivo. Dovremo ricordarci di questa affermazione, e di tut-te le altre lusinghiere di questi ultimi anni,

Credito Cooperativon. 5 maggio 2011Editoriale

Adeguatamentestrutturati

Alessando Azziè presidente di Federcasse, l’associazione che rappresenta le Banche di Credito Cooperati-vo italiane, le Casse Rurali e le Raiffeisenkasse del Trentino Alto Adige presenti sul territorio nazionale con un numero di sportelli che co-pre il 10,9 % dell’intero sistema bancario. Nato a Montichiari (Brescia) nel 1950, av-vocato, membro tra l’altro della Camera di Commercio di Brescia e del Comitato Esecu-tivo dell’A.B.I.-Associazione Bancaria Italiana, Azzi è anche Presidente della Banca di Credi-

to Cooperativo del Garda con sede a Montichiari (Brescia) e Presiden-te della Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo.

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Federico Rossano - Mietitura

se qualcuno dovesse mai in futuro mettere in discussione l’essenzialità della biodiversi-tà bancaria per il buon funzionamento del mercato e il valore specifico del nostro mo-dello imprenditoriale, nel caso in cui il listi-no dei valori in auge dovesse nuovamente capovolgersi...Secondo riconoscimento, il cui segno, però, può essere duplice: l’ampliamento del ter-ritorio, quello fisico delle piazze servite ma anche quello meta-fisico delle relazioni di clientela soprattutto verso imprese di mag-giori dimensioni, attuato dalle nostre ban-che. È un riconoscimento, ma un riconosci-mento che prelude ad una sollecitazione. Anzi a tre sollecitazioni: rendere gli assetti di governo, le strutture organizzative e i sistemi di controllo del rischio di credito adeguati alle maggiori quote di intermediazione. Sugli assetti di governo il Credito Cooperativo è stato protagonista proprio negli ultimi mesi di una originale ed autonoma iniziativa di

auto-normazione con la riforma dello statu-to-tipo delle BCC. Sull’adeguamento degli assetti organizzativi stiamo ancora lavorando e sarà certamente uno dei temi chiave del prossimo Congresso Nazionale di dicembre. C’è poi la questione dei sistemi di control-lo del rischio di credito. Qui bisogna essere chiari: crescita e sviluppo non sono la stessa cosa. Possono crescere gli aggregati, ma re-sta da verificare la qualità di quegli aggregati, per dire se si tratta di sviluppo. Ancora più chiaramente, se il nostro portafoglio clienti si è arricchito di grandi imprese, che però non sono il nostro target, per le quali non possia-mo sfruttare il vantaggio della riduzione delle asimmetrie informative che ci contraddistin-gue, che comportano una concentrazione dei rischi, possiamo dire che non si tratta di sviluppo. Lo sviluppo richiede lungimiranza, certamente, ma anche misura e sobrietà. E sostenibilità significa anche senso del limite e coerenza.

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Incontro

focuscooperazione

focuscooperazione

Assemblea 2011 - Il Presidente Fracalossi e il Direttore Generale Sartori La sede di Padova

Sintesi a cura della redazione

Cronaca della Assemblea dei Soci 2011 di Cassa Centrale Banca, l’istituto di se-condo livello delle Casse Rurali Trentine. Una struttura che ha allargato con suc-cesso le porte della partecipazione alle B.C.C. del Veneto e del Friuli, e che ha sa-puto tessere preziose alleanze e sinergie a livello nazionale ed internazionale.

L’articolo è stato realizzato con le collaborazioni di Cooperazione Trentina mensile della Federazionee di Credito Cooperativo mensile di Federcasse.

Cassa Centrale Bancasempre più solida

Segna un exploit della finanza l’ultimo bi-lancio di Cassa Centrale Banca, i cui soci si sono riuniti in Assemblea al Teatro So-

ciale di Trento: gestioni patrimoniali +25%, Nef (Nord-est found fondo di investimento) + 32%. Nell’azionariato gli ordini raccolti sono aumentati del 13%; in crescita in particolare i volumi intermediati sui mercati esteri +67%.Nel primo anno di presidenza di Giorgio Fra-calossi, Cassa Centrale Banca ha proseguito l’impegno nella direzione del consolidamen-to degli indici. Il patrimonio netto ha supe-rato i 200 milioni, il patrimonio di vigilanza i 161. L’istituto ha maturato un buon rapporto tra il patrimonio di base e le attività di rischio (il così detto “Tier ratio”), pari al 13,43%. L’eccedenza patrimoniale, pari a 83 milioni di euro, ha raggiunto il 51,3% del patrimonio di vigilanza.Dati che consentono di navigare con sicu-rezza anche in tempi di crisi quando le ban-che sono costrette a riflettere su temi nuovi. Uno su tutti, il nodo cruciale della liquidità. “Dall’avvio della crisi il mercato interbancario è diventato sempre più liquido e sempre più costoso”, ha detto Fracalossi.

In più c’è una anomalia tutta italiana, la “concorrenza” sul fronte della raccolta del debito pubblico, molto remunerativo per i sottoscrittori. E bisogna fare i conti anche con la contrazione dei risparmi, valutata in media del 18% dalla Banca d’Italia.Sul fronte opposto cresce la domanda dei prestiti: per sostenere famiglie e piccole im-prese le BCC hanno raggiunto ormai livelli di guardia nel rapporto tra quanto raccolgono e quanto prestano. “Dobbiamo rivedere i piani di sviluppo di medio periodo – ha avvertito Fracalossi – concentrarci sulle attività tipiche del credito cooperativo, condividere i grandi rischi con il sistema”.Un plauso è arrivato in Assemblea dalla voce di Amedeo Piva, presidente della Federa-zione veneta, il quale ha ringraziato Cassa Centrale per la solidarietà dimostrata nei confronti delle Bcc venete in un momento particolarmente difficile per l’economia di quel territorio, dove il 25% delle banche co-operative ha chiuso in perdita.Va nella direzione di “creare valore” anche l’ultima iniziativa, ambiziosa, che riguarda la Bancassicurazione. Un progetto del Nord

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Est benedetto in assemblea anche dal presi-dente del comitato esecutivo di R + V Ver-sicherung (che controlla Assimoco) Friedrich Caspers: “Siamo il giusto partner per voi”.Fortificate ulteriormente le relazioni con il socio tedesco DZ Bank, rinsaldata la collabo-razione con Mediocredito e con le Raiffeisen altoatesine, Cassa Centrale guarda anche ai rapporti con il movimento nazionale, impe-gnato a costruire il nuovo Fondo di garan-zia istituzionale. Nato con fini di solidarietà di sistema il Fondo, anche con il contributo di Cassa Centrale, sta evolvendo verso uno strumento di previsione e prevenzione dei rischi. “La sfida del credito cooperativo – ha affermato Fracalossi – è quella di coniugare la salvaguardia di solvibilità e liquidità di sistema con l’autonomia di BCC e Rurali”. Una cosa è certa : “Il Nord Est non va inteso come limite geografico, ma come alleanza di soggetti che condividono la medesima filosofia di pensie-ro”. E che sa esprimere eccellenze capaci di guardare oltre questo territorio.

I NUMERIL’utile netto aziendale ha raggiunto i 13,5 milioni, il totale della raccolta i 2,3 miliardi (+600 milioni). I titoli di proprietà ammon-tano a 577 milioni (+70). I titoli di terzi in deposito raggiungono i 16,5 miliardi (+ 1,7 mld). Il totale crediti lordi verso clientela è

pari a 718 milioni: il rapporto tra le soffe-renze nette ed il totale dei crediti netti verso clientela si è attestato allo 0,95%.Cassa Centrale Banca è infine riuscita a mantenere il rapporto costi/ricavi su un va-lore molto positivo (54,2) a testimonianza di come, pur in un contesto di crescita delle attività in vari settori, sia sempre prioritaria l’attenzione sul corretto governo dei costi.

IL GRUPPO CASSA CENTRALE BANCALa Capogruppo è Centrale Finanziaria del Nord Est il cui capi-tale sociale è interamente detenuto dalle Casse Rurali Trentine, dalle Bcc del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, e dai principali Consorzi di secondo grado della Cooperazione Trentina.Centrale Finanziaria del Nord Est controlla il 70% del capitale di Cassa Centrale Banca. Il restante fa capo per il 25% a DZ Bank di Francoforte (la Banca di secondo livello delle Raiffei-sen e delle Popolari tedesche) e per l’ulteriore 5% ai Soci pri-vilegiati, fra i quali la Provincia Autonoma di Trento e la locale Camera di Commercio.Oltre a Cassa Centrale Banca, fanno parte del Gruppo anche Centrale Leasing Nord Est, con sede a Padova, che opera qua-le intermediario specializzato nel settore del leasing e Centrale Corporate, società che assiste le CR-BCC nella consulenza alle imprese nel settore della finanza straordinaria d’impresa.

A CASSA CENTRALE BANCAIL PREMIO “CREATORI DI VALORE”A Palazzo Mezzanotte sede della Borsa Italiana, nell’ambi-to del Milano Finanza Global Award 2011 Cassa Centrale Banca è stata insignita del premio Creatori di Valore come miglior banca di secondo livello. Il premio è assegnato alle aziende che realizzano le migliori performance patrimo-niali e di efficienza. La selezione dei premiati viene defi-nita in base a criteri che coniugano dimensioni e risultati, con l’obiettivo di individuare le banche che sanno abbi-nare allo sviluppo delle masse intermediate la capacità di generare valore.“Cassa Centrale vale per il sistema che rappresenta. È que-sto il nostro valore”, ha chiosato a margine della cerimonia di consegna del Premio il Direttore Mario Sartori.

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Una semestrale in linea con le aspettative

di Adriano Deimichei

Il Consiglio di amministrazione ha approvato il bilancio del primo semestre 2011. Un risultato del tutto positivo e in linea con le ipotesi di budget.

Incontro

inprimopiano

inprimopiano

Attività di supporto allo sportello e di intermediazione creditizia

il PATRIMONIO (in ml. di euro)

51,850,548,444,4 46,4

2007 2008 2009 2010 giu-11

1,72%

1,77%1,83%

1,98%

2,16%

1,6%

1,8%

2,0%

2,2%

2,4%

2007

2008

2009

2010

giu-11

COSTI di GESTIONE / TOTALE ATTIVO

2007 2008 2009 2010 giu-11

COSTI di GESTIONE / TOTALE ATTIVOil PATRIMONIO (in ml. di euro)

2007 2008 2009 2010 giu-11

Il primo semestre 2011 della nostra Cassa si è chiuso con un utile ante-imposte di cir-ca 1,9 milioni di euro. Dedotto il previsto

carico fiscale sui risultati del periodo (pari a circa 450 mila euro), il risultato netto è stato conseguentemente quantificato in 1,45 milio-ni di euro. Il dato conferma pienamente, anche nel cor-so di questa prima parte di anno, la capacità della nostra cooperativa di produrre reddito in misura adeguata, e di generare le risorse che sono indispensabili al proprio autofinan-ziamento. Per effetto dei risultati conseguiti nel primo semestre, così come previsto dalle vigenti disposizioni in materia, il Consiglio di amministrazione ha infatti potuto deliberare un importante accantonamento alle riserve indivisibili (per circa 1,3 milioni di euro), ri-

determinando contestualmente l’ammonta-re complessivo del “patrimonio di vigilanza” aziendale sui nuovi valori che sfiorano i 52 milioni di euro (per la precisione 51,85 mi-lioni di euro). Ha concorso in modo significato a questo ri-sultato anche il migliorato apporto assicurato dai ricavi da servizi, in conseguenza dell’ag-giornamento ad inizio anno delle tariffe sui servizi di incasso e pagamento. Come si ri-corderà la revisione delle commissioni era stata prevalentemente determinata dall’en-trata in vigore di importanti novità norma-tive. Pur esonerando dall’applicazione di maggiori oneri sia i servizi bancari essenziali sia quelli riservati al segmento famiglie, a di-stanza di sei mesi possiamo rilevare che le scelte effettuate hanno consentito alla Cas-

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Attività di incassi e pagamenti tramite rete interbancaria

sa di riequilibrare le proprie componenti di redditività, avvicinandosi ai valori rilevati per questo medesimo comparto dalle altre Casse Rurali Trentine. Da segnalare infine la tradizionale e per cer-ti versi stabile contribuzione da “margine di interesse” (sostanzialmente il risultato netto che deriva dalla differenza tra l’ammontare degli interessi corrisposti alla clientela ed il corrispondente dato di ricavo sui prestiti concessi) ed il costante e rigoroso controllo di tutte le voci di spesa. Un aspetto, quest’ul-timo, che nella semestrale viene pienamente confermato e che con riferimento alla critici-tà e alla debolezza della situazione economi-ca e finanziaria dei mercati sarà certamente destinato a caratterizzare ogni iniziativa aziendale anche per il prossimo futuro.Secondo previsione risultano anche le evolu-zioni relative alle masse amministrate. Da un lato a fine giugno i crediti a clientela sono risultati pari a 436 milioni di euro, con un incremento su base annua del + 1,10 %. Nei primi mesi del 2011 abbiamo comun-que assistito ad un’evoluzione dei prestiti a clientela, che a fine giugno registrano un valore totale inferiore rispetto a quello del dicembre 2010. Questo andamento, sep-pure in calo, risponde compiutamente agli obiettivi formulati a suo tempo per l’anno in corso. Perché garantisce un graduale po-tenziamento dei livelli di liquidità aziendale, elemento essenziale per fare fronte alla nuo-va domanda di credito, e perché riscontra in modo adeguato i vincoli derivanti dall’intro-duzione delle nuove versioni degli Accordi di Basilea.In proposito si sottolinea il fatto – anch’esso assolutamente positivo! - che questo risulta-to di maggiore liquidità disponibile è stato raggiunto prevalentemente grazie ad una di-versa allocazione dei “grossi crediti”, e aven-do avuto cura di evitare in ogni modo che le famiglie, le piccole imprese e i privati potes-sero essere interessati da una qualsiasi restri-zione al credito non giustificata da tutt’altre motivazioni. Dall’altro lato la raccolta complessiva è risul-tata pari a 491,6 milioni di euro (in leggera crescita rispetto al giugno 2010 e sostanzial-mente in un rapporto di stabilità rispetto a

fine anno), di cui 422,5 milioni di euro ri-conducibili a “raccolta diretta da clientela”. Si osserva come, in via generale, nei primi mesi del 2011 si sia registrata una sostanzia-le stasi nell’evoluzione delle varie forme di raccolta da clientela, e questo nonostante la proposta di interessanti rendimenti soprat-tutto per i prestiti obbligazionari di nostra emissione. È di tutta evidenza come anche in questo caso le attuali incertezze del siste-ma finanziario e la crisi economica, cui più sopra abbiamo fatto riferimento, vadano ad influenzare non solo i comportamenti e le preferenze dei risparmiatori ma le loro stesse capacità di risparmio, e determinino in ta-luni casi la necessità di andare ad intaccare direttamente i risparmi accumulati.Soddisfacenti anche i dati della semestrale rispetto alla “qualità” del credito erogato.Le “sofferenze” infatti, seppur cresciute rispet-to ai valori registrati a fine 2010, mantengono percentuali di incidenza calcolate sul totale dei prestiti assolutamente inferiori rispetto a quelle delle medie delle altre realtà bancarie. Nel nostro caso l’incidenza è del 1,98 %, per le Casse Rurali Trentine nel loro complesso è del 2,84 %, mentre il sistema bancario nazio-nale regista valori prossimi al 5 %.

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Incontro

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BUONO SCUOLA 2011: ACCANTO AI RAGAZZI E ALLE LORO FAMIGLIEIl mese di settembre ha segnato l’inizio dell’anno scolastico, e allo stesso tempo l’acquisto dei testi e di tutto il materiale di cartoleria e cancelleria richiesto per il rientro in aula. Anche quest’anno la Cassa ha deciso di supportare le spese scolastiche delle famiglie clienti riproponendo l’iniziativa “Buono Scuola”, che prevede la consegna di un buono del valore di 25,00 euro per l’acquisto di materiale scolastico da utilizzare negli esercizi convenzionati. Già da fine agosto in sede, nelle filiali e sul sito aziendale erano esposti gli avvisi e le informative relative all’ini-ziativa. Fin da subito molti studenti di scuola elementare, media e superiore, figli di clienti della Cassa e allo stesso tempo titolari di un libretto di deposito si sono presentati agli sportelli per firmare e ritirare il buono, che nell’occasione veniva compilato dal personale addetto per renderlo nominativo e personale. Scelto il negozio convenzionato tra quelli segnalati sul retro, i ragazzi “buono alla mano” hanno poi potuto acquistare quanto serviva loro per dare inizio al nuovo anno di studi, beneficiando della relativa riduzione di prezzo. L’iniziativa, che nello scorso anno ha registrato oltre 1.300 beneficiari per una cifra complessiva superiore a 30.000,00 euro ha già avuto un ottimo inizio anche nell’edizione in corso. Per quanti non vi avessero ancora provveduto ricordiamo che il buono va ritirato direttamente dallo studente (se minorenne accompagnato da un genitore), e firmato al momento del ritiro presso i nostri sportelli. Come lo scorso anno potranno ritirare il “Buono Scuola” anche i ragazzi, figli di clienti della Cassa (deve risultare cliente almeno uno dei genitori), che contestualmente al ritiro aprano un libretto di risparmio a loro intestato; l’utilizzo del buono potrà avvenire fino alla scadenza fissata al 31 dicem-bre dell’anno in corso.Tra le altre iniziative che la cooperazione ha intrapreso per sostenere le spese sco-lastiche, da segnalare quella attivata dal gruppo “Famiglie Cooperative”, che ha previsto la possibilità di prenotare ed acquistare i testi scolastici a prezzi scontati presso i propri punti vendita (segnaliamo in modo particolare quelli della Famiglia Cooperativa Vallagarina e il punto vendita di S.Ambrogio della Famiglia Cooperativa Valpolicella). Lo sconto praticato è stato applicato sul prezzo di copertina nella misura del 10% per i non soci e del 15% per i soci. La possibilità di cumulo con il buono di 25,00 euro messo contemporaneamente a disposizione dalla Cassa Rurale ha evidenziato ancora una volta le sensibilità che il mondo della cooperazione – complessivamente - riserva alle proprie co-munità, e la forza che esso sa mettere in campo. In questo caso nei confronti delle famiglie alle prese con le spese per lo studio, sempre più ingenti.

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Alberto Poli responsabile commerciale della Cassacon Filippo Bratta e Attilio Conta di Scouting Spa

CON CASSA CENTRALE AL SERVIZIO DELLE IMPRESE LOCALIEssere al passo con i tempi, prevedere gli andamen-ti di mercato, conoscere quanto prima possibile le aree di maggior rischio o di minore efficienza della propria organizzazione aziendale, intervenire con efficacia e tempestività per migliorare il risultato d’impresa. Sono questi gli elementi richiesti all’Im-presa per confrontarsi e affermarsi con successo sul mercato locale nazionale ed internazionale.Soprattutto nei momenti di crisi.Scouting Finanza e Impresa è una società di consulenza finanziaria e di direzione orientata in modo particolare verso le piccole e medie imprese, con sedi a Trento, Milano, Parma, Modena, Rimini e New Dehli. Partecipata da diverse Banche di Credito Cooperativo ed in particolare da Cassa Centrale Banca, nell’ambito del programma “F.S.I./Finanza Straordinaria d’Impresa” Scouting SpA è da tempo partner sicuro ed affidabile del sistema delle Casse Rurali Trentine.La collaborazione di Scouting SpA con la Cassa Rurale si è perfezionata nel febbraio di quest’anno. Sono attualmente in corso la mappatura degli indici di forza industriale vs. forza finanziaria per gli esercizi 2007 - 2008 - 2009 - 2010, l’analisi di break even (punto di equilibrio) finanziario e l’analisi del grado di copertura delle uscite fisse. I dati analizzati sono forniti direttamente dalla Cassa in forma anonima e sono riferiti alle imprese clienti, trentine e veronesi, suddivise per ambiti commerciali e dimensionali. “La finalità non è certo quella di ampliare ulteriormente le verifiche ed i controlli in vista di una possibile stretta creditizia alle nostre piccole e medie imprese” precisa in proposito il Direttore “ma deriva al contrario dalla volon-tà di poggiare su basi sempre più scientifiche e dettagliate ogni futuro progetto aziendale di sviluppo e di supporto nei campi informativo, culturale e della fornitura di servizi.”Un progetto a tutto tondo quindi, che ha già registrato specifiche sessioni di lavoro con il personale specialistico interno e con il Consiglio di Amministrazione e la Direzione aziendale. A cavallo tra novembre e dicembre, per gli imprenditori locali trentini interessati, sarà organizzata un’apposita serata che si prefigura di sicuro interesse ed alla quale saranno invitate le associazioni produttive ed i diversi soggetti istituzionali locali. Saranno infatti presentati ed analizzati i risultati raccolti, con specifiche focalizzazioni dei punti di forza e debolezza dei comparti esaminati, e interessanti raffronti con i “competitor” di altri territori locali e regionali.L’iniziativa sarà ripetuta nel prossimo gennaio per i nostri clienti imprenditori veneti dei territori di valle e della Lessinia.Il progetto avviato con Scouting Spa non si ferma però qui, perché il programma di collaborazione prevede an-che che quest’ultima, in affiancamento con i responsabili aziendali, si renda disponibile, a chiamata, a presenta-re direttamente alla singola Impresa il proprio specifico report, offrendo una prima consulenza personalizzata.Una collaborazione insomma, quella avviata con Scouting SpA tramite le sinergie di sistema offerte da Cassa Centrale, della quale avremo occasione di tornare presto a parlare in modo ancora più preciso e dettagliato, e che si presenta con tutte le credenziali in regola per fornire senza aggravi di spesa un valido aiuto al sistema economico e produttivo locale.

Scouting.Finanza per l'impresa

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Incontro

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INTERVENTI A BILANCIO SOCIALE:APPROVATO IL NUOVO ATTO DI INDIRIZZONella seduta dell’8 settembre il Consiglio di Amministrazione ha approvato le linee-guida per il prossimo 2012 in materia di spesa sociale.“Nemmeno un euro può essere tolto alle inizia-tive giudicate necessarie, e d’altro canto nem-meno un euro può essere investito senza avere certezza della assoluta bontà della destinazione, della piena efficienza delle attività svolte, e della preventiva verifica comparata delle diverse prio-rità.”Sono questi, in buona sostanza, i riferimenti che hanno guidato il CdA in ripetute sessioni di lavo-ro, e che hanno portato nel mese di settembre alla definizione di un apposito Atto di indirizzo.Queste le principali novità di dettaglio.Le modalità di effettuazione dell’Assemblea saranno oggetto di approfondimenti, anche con riferimento a ciò che viene fatto nelle altre Casse. L’obiettivo fissato è quello di verificare la possibilità di una riduzione delle spese (si pensi solo al costo dei tendoni!) senza peraltro penalizzare la qualità dell’appuntamento, che dovrà in ogni caso rimanere un’importante - ed insieme lieta - occasione di lavoro, di incontro e di relazione. In corso di valutazione anche il coinvolgimento - di natura organizzativa - di associazioni locali.Novità sono previste anche sul fronte dei criteri di assegnazione dei contributi al mondo del non-profit ed alle istitu-zioni in occasione di manifestazioni ed altro. Tenendo conto delle razionalizzazioni già effettuate, saranno possibili nuove riduzioni - fino al 20% - rispetto agli importi accordati negli anni precedenti. L’esame delle richieste verrà effettuato in un’unica sessione primaverile. Confermati peraltro i prestiti a tasso zero, rimborsabili in 10 anni, che le associazioni possono richiedere per attività di carattere straordinario. La Cassa conferma in questo modo l’intendimento di continuare a rispettare pienamente l’autonomia e la respon-sabilità delle singole associazioni per quanto riguarda i contenuti delle loro attività, contribuendo con tutti i mezzi finanziari necessari, almeno per i prossimi cento anni. Richiedendo però un’ulteriore presa di coscienza sulle esigen-ze di sobrietà e di attenta valutazione delle priorità proprio come tutti, di questi tempi, continuiamo doverosamente a fare nelle nostre famiglie e nelle nostre imprese.Anche i finanziamenti alle pubblicazioni - quelle estemporanee e quelle a cadenza fissa - subiranno sensibili ridu-zioni, e così sarà per la omaggistica di fine anno. In particolare, ultimata la serie editoriale già programmata con ca-denza biennale de “L’uomo e il territorio”, si prevede per questa pur lodevolissima iniziativa culturale un successivo e temporaneo congelamento. Conto socio rimarrà sostanzialmente inalterato (con la sola verifica riguardo ad alcune coperture assicurative e alla possibilità che ad esse sia riservata una opzione volontaria); saranno inoltre confermati l’omaggio di prodotti alimen-tari cooperativi ai soci in occasione delle festività natalizie e il Buono scuola per gli studenti fino all’Università.Un’importante novità riguarderà l’assegnazione dei Premi allo studio, con una sostanziale implementazione delle “logiche” che ne stanno alla base. Prevedendo un complessivo incremento delle risorse a disposizione, i riconosci-menti verranno allargati da un lato alle scuole professionali e dall’altro lato comprenderanno premi all’imprenditoria giovanile per le capacità di percorrere con soluzioni originali strade professionali innovative o non consuete.Novità anche per il periodico “Incontro”, che dal 2012 diventerà quadrimestrale senza peraltro perdere - ed in questo garantiamo fin da ora tutto il nostro impegno! - la sua capacità di presentare compiutamente a soci e clienti le attività e le finalità aziendali.

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CONTO DEPOSITO: SEMPLICE E SICURO!In un contesto economico-finanziario la cui instabilità e incertezza è sotto gli occhi di tutti, la Cassa Rurale intende rispondere alle esigenze di deposito del risparmio con un prodotto che affianca i prodotti tradizionalmente offerti. Il Conto Deposito riesce a coniugare una pluralità di caratteristiche assolutamente apprezzabili: - semplicità di apertura e gestione- sicurezza delle somme depositate - trasparenza dei rendimenti offerti L’apertura è molto semplice: è sufficiente possedere un conto corrente da utilizzare come conto di appoggio.La gestione è altrettanto semplice: se possiedi o attivi l’In-bank puoi effettuare le ope-razioni di vincolo direttamente da casa, altrimenti basta recarsi presso uno sportello della Cassa.La sicurezza sulle somme depositate è garantita dal patrimonio della Cassa Rurale Bassa Vallagarina e dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.Massima è la trasparenza sui rendimenti per tutta la durata del vincolo e in più nessun costo e niente imposta di bollo.

RISERVATO AI GIOVANI SOCI: UN’OCCASIONE DA NON PERDERESi terrà a Roma dal 8 al 11 dicembre prossimi il XIV° Congresso Nazionale del Credito Cooperativo, finalizzato a discutere le prospettive future del Sistema Casse Rurali/BCC a livello nazionale ed internazionale, e a tracciare lo sviluppo del credito cooperativo nel prossimo decennio. L’evento si ripete ogni 6 anni – la scorsa edizione si è svolta a Parma nel 2005 ed ha permesso di individuare linee strategiche importanti quali la costituzione del Fondo di Garanzia Istituzionale di sistema - ed è rivolto agli ammi-nistratori, ai sindaci e ai dirigenti delle Banche di Credito Cooperativo e delle Casse Rurali, ed agli esponenti delle Federazioni Locali e di tutti gli Enti che appartengono al Credito Cooperativo. Per la prima volta il Congresso sarà aperto ai giovani soci delle Bcc dai 18 ai 35 anni ai quali nel pomeriggio di giovedì 8 dicembre verrà messo a disposizione uno spazio specifico - a loro riservato - per una fattiva e diretta par-tecipazione ai lavori! Con l’obiettivo di raggiungere, anche in prospettiva futura, un maggior coinvolgimento della base sociale nella vita delle Cooperative di Credito.Per l’occasione la Cassa Rurale Bassa Vallagarina offre a cinque suoi giovani soci la possibilità di prender parte all’evento, con una quota di compartecipazione a loro carico di 250,00 euro pro-capite. Il costo si riferisce ad una parte minima delle spese complessivamente previste - sostenute principalmente da Fe-dercasse e in seconda battuta anche dalla nostra Cassa - ed è comprensivo di viaggio, vitto e alloggio in struttura convenzionata situata nelle vicinanze della sede dei lavori presso la Nuova Fiera di Roma. Si prevede una presenza di circa 2.000 esponenti del Credito Cooperativo nazionale, provenienti da tutte le diverse regioni d’Italia: una bella occasione per i giovani soci che vorranno cogliere al volo la proposta, e che potranno sfruttare un’opportunità davvero unica per conoscere da vicino l’ istituzione Federcasse e l’intreccio di rapporti, di sinergie e di relazioni con le diverse Federazioni locali, gli altri Enti del Movimento e le singole Casse. Un Movimen-to composito ed importante per l’intero tessuto economico e sociale nazionale nel quale anche la nostra Cassa è inserita a pieno titolo, e di cui condivide i valori, le strategie e gli obiettivi.

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SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDESERATA A TEMA CON LE ASSOCIAZIONIIn collaborazione con il Comune di Ala, la Cassa Rurale organizza una serata espressamente dedicata alle Associa-zioni avente per oggetto la somministrazione a terzi di alimenti e bevande, con le più diverse modalità e tipologie. Da quella occasionale di materiale preconfezionato e già pronto per la vendita e per il consumo fino a quella quo-tidiana ed abituale: praticata nei bar di circolo, nei casi di gestione di un rifugio e nei locali quotidianamente aperti al pubblico con servizio di vitto e distribuzione di bevande. Con analisi ed approfondimenti che toccheranno anche le normative in essere per addetti alimentaristi impiegati presso le varie sagre e fiere di paese.Gli adempimenti previsti, benchè semplificati per la provincia di Trento per effetto della delibera della Giunta Provinciale n.159/2008, presentano comunque regolamentazioni che è assolutamente necessario conoscere ed adempiere con scrupolo e coscienziosità!Per illustrare la materia e per corrispondere alle diverse richieste e curiosità che sicuramente saranno poste ai relatori, coordinerà i lavori la Società “Tecnoconsult FOOD” con sede a Riva del Garda, specializzata in servizi di consulenza in materia di igiene, sicurezza, legislazione alimentare e formazione specialistica e professionale. Alla serata sarà anche presente la d.ssa Franca Della Pietra, apprezzata consulente della Cassa e figura ben nota a tutte le nostre associazioni.Si prevede una durata dei lavori di circa 2 – 3 ore; l’appuntamento è fissato per venerdì 14 ottobre con inizio alle ore 20.30 presso l’Auditorium di Ala, in Via Roggia (l’auditorium della sede della Cassa).In modo particolare è consigliata la partecipazione a quelle figure che all’interno della singola associazione, o ente non-profit, ordinariamente dirigono e coordinano le attività di somministrazione di cibi e bevande a terzi. Al termi-ne della serata, a quanti vorranno liberamente aderire alla compilazione di uno specifico questionario di verifica, sarà rilasciato apposito attestato di partecipazione.Sono invitate tutte le associazioni interessate che hanno sede nei comuni di Ala e di Avio. Qualora particolarmente interessate, potranno presenziare anche le associazioni che hanno sede in provincia di Verona, posto che per que-ste, pensando anche alla specificità della normativa regionale di riferimento, la Cassa ha già messo in calendario un’analoga serata nel mese di gennaio 2012.

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TRASFERIMENTO DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATOREIl decreto legge del 13 agosto 2011 ha segnato importanti novità in materia di antiriciclaggio. Ridotto il limite di trasferibilità del denaro contante e dei titoli al portatore da 5.000,00 a 2.500,00 euro, al fine di contenere le situazioni in cui si verifica riciclaggio, cioè immissione intenzionale in attività legittime e regolari di denaro e flussi finanziari provenienti da attività illecite. Nel corso del mese di settembre la Cassa ha provveduto a contattare telefonicamente i possessori di libretti e cer-tificati di deposito al portatore con saldo superiore alla soglia fissata, avvisandoli della necessità di regolarizzare il titolo entro fine mese, per evitare di incorrere nelle sanzioni previste. L’aspetto relativo alla trasferibilità dei contanti riguarda invece i pagamenti in denaro tra soggetti diversi. La nuova normativa prevede il divieto di trasferimento di contante per importi pari o superiori ai 2.500,00 euro, anche quan-do questi sono effettuati in più pagamenti inferiori alla soglia, con frazionamenti artificiosi. Qualora ne ricorra la necessità detti pagamenti potranno comunque essere effettuati, ma solamente per il tramite di banche, istituti di moneta elettronica e Poste Italiane S.p.A. In questo caso il soggetto che versa e colui che incassa dovranno presentarsi congiuntamente presso lo sportello dell’istituto scelto, ed effettuare il passaggio dei contanti in presenza dell’operatore, dopo aver compilato una dichiarazione di cessione.Segnaliamo un ultimo aspetto della nuova normativa, riguardante l’emissione di assegni per importi pari o superiori ai 2.500,00 euro: questi, oltre all’indicazione del beneficiario, dovranno obbligatoriamente riportare la dicitura di non trasferibilità.

ORLEANS – BRASILE: PRENDE FORMA IL PROGETTO DI LATTERIA COOPERATIVA(testo inviato alla redazione di Incontro dal Gruppo di lavoro “Amici del cooperativismo”, che nel 2008 ha fatto vi-sita e ha studiato la cooperazione trentina nell’ambito del “Progetto di partenariato” voluto dalla Cassa e sostenuto dalla Provincia Autonoma di Trento e dalla Federazione)

“Nel giorno 16 settembre abbiamo avuto un incontro molto importante, che ha visto il coinvolgimento di Epagri (l’organo del governo dello Stato di Santa Catarina responsabile per la assistenza al settore imprenditoriale rurale). In questo incontro è stato rappresentato il desiderio della gente orleanense di costituire un caseificio, secondo il modello della cooperazione trentina. Secondo i tecnici di Epagri il momento é buono, e presenta buone potenzialità di crescita. La produzione di tabacco (molto diffusa da noi) é infatti crollata negli ultimi due anni e molti contadini hanno avviato la produzione di latte con forti investimenti in tecnologia: in genetica bovina, nuove tecniche di ali-mentazione e di lavorazione in stalla. Il dott. Joao Andreata, che nel 2008 ci ha accompagnato nel nostro viaggio di studio in Trentino, è stato incaricato di predisporre in collaborazione con i tecnici di Epagri un apposito percorso di educazione e di informazione coopera-tivistica alle comunità locali.

Un grande consenso generale da parte della nostra popolazione, delle nostre istituzioni e da parte dei tecnici Epagri è venuto per la disponibilità di collaborazione che Primo Vicentini Presidente della Cassa ci ha inviato a nome delle istituzioni trentine (Cassa Rurale, Concast Trentingrana, Federazione Trentina e Provincia Autonoma di Trento), e questo è visto qui come punto di forza e sicurezza per le esperienze e le conoscenze che possedete. (Ndr: comunicazione inviata tramite lettera in data 13 settembre).Anche il Comune di Orleans con il suo Segretariato all’agricoltura e la Università di Orleans saranno coinvolti nel progetto; la prossima riu-nione è fissata per il 20 ottobre 2011, con presenza di ulteriori tecnici Epagri per poter meglio sviluppare ogni analisi tecnica e di merito.”

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“… La Cassa intende non tanto parlare dei giovani, ma parlare con i giovani ed

ascoltarli…”, è l’invito che il Presidente della Cassa Primo Vicentini ha rivolto agli stu-denti lo scorso maggio, in occasione della premiazione del concorso per i premi allo

studio; e volontà di comunicare con i giovani significa anche creare dei

canali dedicati e fornire loro, per quanto ri-guarda il nostro ambito, degli strumenti ban-cari adeguati e competitivi. Da sempre la Cassa guarda con occhio parti-colare ai giovani, preziosa risorsa delle nostre comunità, e dedica loro iniziative, prodotti e finanziamenti pensati appositamente per so-stenerli nel percorso di studio e formazione.In questo contesto è nata la volontà di offri-re anche ai “nostri” ragazzi il nuovo Conto Università, ideato e definito da Cassa Cen-trale secondo i principi che caratterizzano il mondo cooperativo: un prodotto con carat-teristiche innovative, che ben si adatta alle esigenze attuali dei giovani studenti. Il Conto è riservato agli studenti universitari fino al termine dell’attività di studio o al rag-giungimento del 29° anno di età, è semplice ed ha molti servizi collegati. Tra i principali il servizio Inbank offerto a titolo gratuito, così come la carta bancomat e la possibilità di ef-fettuare prelievi in tutta Europa (zona Euro) senza costi aggiuntivi.Inoltre consente allo studente di accedere a forme di prestito agevolato per sostenere i costi del percorso di formazione universita-ria. Il conto prevede infatti la possibilità di ottenere, previo accertamento da parte della

banca del possesso dei requisiti, una parti-colare forma di finanziamento per sostene-re le spese universitarie o di frequenza ad un master. Il prestito, denominato Unicash, non ha spese di istruttoria e prevede un fi-nanziamento per un importo massimo di 15.000,00 euro interamante rimborsabili al termine degli studi, o al compimento del 29° anno di età, ad un tasso pari all’Euribor 3 mesi + 2%. Per aprire il conto Università ed avere mag-giori dettagli sulle condizioni è possibile ri-volgersi alle nostre filiali o consultare le pagi-ne dedicate dei siti www.cr-bvallagarina.net e www.contouniversita.itLa nuova proposta vuole essere un ulteriore incoraggiamento per i nostri giovani, ed allo stesso tempo una motivazione per renderli orgogliosi dei risultati ottenuti, sostenerli e concedere loro fiducia in momenti così par-ticolari e difficili, come è proprio delle Casse Rurali, sempre attente allo sviluppo del ter-ritorio, sia in termini economici che culturali ed educativi. Considerato che “L’educazione è l’arma più potente che può cam-biare il mondo” (Nelson Man-dela – nobel per la Pace 1993), la Cassa inten-de continuare a percorrere la strada intrapresa, con modalità sem-pre nuove che si adattano di volta in volta alle esigenze e alle situazioni con-tingenti.

di Alberto Poli e Serena Zomer

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I TANTI VANTAGGI DI

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sulle somme depositate sul conto.

“VALORE STUDIO”: la proposta della CassaAccanto al finanziamento agevolato legato al nuovo Conto università (il prestito Unicash) rimane in essere la linea di finanziamento Valore Studio, definita direttamente dalla Cassa all’interno di Progetto Giovani, contraddistinto, come si ricorderà, dal marchio “Convergere per Crescere”. Il finanziamento consente ai giovani residenti nei comu-ni di operatività aziendale iscritti e frequentanti un corso universitario di richiedere 1.000,00 euro per ogni anno di studio, con restituzione prevista solo nel momento in cui, una volta terminati gli studi o comunque al compimento del 29° anno di età, si avvia un’attività lavorativa. Il tasso di preammortamento (per intenderci quello relativo a tutto il periodo di studio e fino all’avvio del lavoro) è pari allo 0%, mentre quello di rientro (riferito al tasso applicato durante il periodo di pagamento e nel nostro caso fino a complessivi 5 anni) è pari al tasso Euribor a 6 mesi (attual-mente fissato all’1,80%) più un ulteriore + 1% fisso per i soci e un + 2% fisso per i non soci.

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Estate di novità per ASSeT Srl

di Gianni Debiasi

Incontro

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Pannelli sul tetto della ditta Verban Srl, Santa Margherita di Ala

Prosegue verso la piena operatività il cammino di ASSeT Srl, la società costituita nel giugno dello scorso anno per svolgere le attività di ASSeT associazione di na-tura commerciale. È questo il caso della costruzione e della gestione di impianti fotovoltaici.Come è facile immaginare, la nascita e la messa a regime di una Società a Respon-sabilità Limitata ha presentato una serie di importanti e delicate attività: di tipo burocratico ed amministrativo, di natura industriale e commerciale.

LE ATTIVITA’ INDUSTRIALI

Come già riportato su queste pagine, a seguito della collaborazione con le cooperative interessate nello scorso

mese di dicembre sono stati ultimati i due impianti di proprietà presso le sedi della Cantina Sociale di Avio e della Famiglia Co-operativa Vallagarina. Ad essi in questi ultimi mesi se ne sono aggiunti altri due: il primo di 51,52 KWp. presso la Falegnameria ai Fio-rentini di Bosco Chiesanuova, ed il secondo di 11,50 KWp. presso la ditta Verban a Santa Margherita di Ala. La collaborazione con gli artigiani, che ha dato vita al Protocollo sottoscritto nel set-tembre dello scorso anno, registra dunque anch’essa i suoi primi e concreti sviluppi. Garantendo alle ditte interessate, al pari di quanto definito con le cooperative avien-si, importanti vantaggi nella produzione e nell’approvvigionamento del loro fabbiso-gno energetico.

L’ISCRIZIONE ALLA FEDERAZIONEIn data 12 settembre il C.d.A. della Federa-zione Trentina della Cooperazione ha for-malmente deliberato l’ingresso di ASSeT Srl nella propria compagine sociale. La delibera, pur non sottovalutando i vantaggi di natura tecnica che ne derivano (relativi alla possi-bilità di richiedere alla Federazione i diversi servizi consulenziali e specialistici che questa mette a disposizione degli associati), riveste per ASSeT un significato ben più rilevante. Attraverso l’iscrizione a socio infatti, F.T.C.

“suggella” il fatto che l’intero progetto che ha portato alla costituzione della Srl risulta direttamente funzionale alle logiche del Mo-vimento Cooperativo Trentino!Oltre che motivo di soddisfazione l’evento apre evidentemente ulteriori prospettive alla formula di “ASSeT Associazione più ASSeT Srl”, che acquisisce in questo modo ancora maggior forza per perseguire ed ampliare le proprie attività.

IL RAGGIUNGIMENTO DEL BREAK-EVENAttraverso una rendicontazione di Bilancio degli andamenti aziendali del primo seme-stre 2011 (peraltro non obbligatoria dal pun-to di vista civilistico), la Srl ha voluto “fare i conti in tasca” ai margini reddituali delle propria attività, che sono risultati sostanzial-mente in linea con le aspettative. I saldi di gestione della attività ordinaria, comprensivi delle quota di ammortamento degli investi-menti effettuati ed al netto delle spese soste-nute, hanno presentato infatti nel semestre un saldo positivo netto di gestione di oltre 1.500,00 euro. Considerato che alla data del 30 giugno i nuovi impianti di proprietà instal-lati presso gli immobili “I Fiorentini” e “Ver-ban” ancora non avevano avviato l’attività di produzione di energia, ben si comprende la sostanziale positività con la quale il bilancio provvisorio di metà anno è stato valutato dal CdA e dai soci fondatori della Srl.Sicuramente destinato a migliorare ulterior-mente a fine periodo, il Bilancio semestrale ha evidenziato altresì, per l’ultima nata in

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Controlli all’impianto “I Fiorentini” a Bosco Chiesanuova

COMUNI DI ALA E AVIO: LA PRODUZIONE DA IMPIANTI FOTOVOLTAICIEvidenziamo in queste pagine i dati ufficiali del sito GSE (il Gestore nazionale dei Servizi Elettrici) con le produ-zioni di energia da pannelli FV nei comuni di Ala e Avio, pur senza avere la presunzione di esserne stati attori primari ma con la consapevolezza che ancora una volta “tutti insieme” è possibile acquisire risultati significativi. Ci scuseranno i lettori veneti se accanto ai dati raccolti non pubblichiamo anche quelli relativi ai loro territori di competenza. In questo ultimo caso però gli impatti delle diverse attività di ASSeT in materia – che hanno costituito un traino indubbiamente importante ed incisivo nei territori trentini - non possono, ragionevolmente e complessivamente, presumersi altrettanto significativi.

Dati aggiornati all’ 08.09.2011Fonte: GSE fino a 20 kw da 20 a 50 kw oltre i 50 kw

numero abitanti

numero impianti

totale potenza (kw)

numero impianti

totale potenza

numero impianti

totale potenza

numero impianti

totale potenza

Italia 60.045.068 271.082 10.134.900 238.895 1.410,5 9.811 390,3 22.376 8.334,2

Provinciadi Trento 519.800 7.637 99.552 7.008 33.389 222 8.513 407 57.650

Comune di Ala 8.790 137 2.769 118 546 5 206 14 2.017

Comune di Avio 4.137 129 2.298 109 632 7 267 13 1.339

• In aggiunta ai dati sopra riportati, interessante risulta il rapporto tra il totale della potenza prodotta e il numero degli abitanti: se 0,17 KWp. a persona è la media italiana, nella provincia di Trento essa si alza a 0,19 e nei comuni di Ala e di Avio rispettivamente a 0,32 e 0,56. Elaborando questi dati in modo forse più comprensibile e identificando il numero di impianti pro capite sul territorio, otteniamo i seguenti risultati: 5 impianti su mille abitanti in Italia, 15 in Trentino, 16 ad Ala e 31 ad Avio. • Ad oggi, in aggiunta ai “grossi impianti” realizzati grazie al diretto coinvolgimento della Srl (ed in aggiunta agli impianti di proprietà che la Cassa Rurale ha installato presso le proprie sedi), nei diversi comuni di operatività grazie ad ASSeT sono stati installati 33 impianti per utenze familiari o comunque di potenza inferiore ai 20 KWp. Di questi, 21 sono in funzione ad Ala (su 118 il 17% del totale) e 5 ad Avio (su 109 il 4,6%).

casa ASSeT, un altro significativo risultato: quello del consolidarsi di un trend di rapi-do raggiungimento del punto di equilibrio finanziario.

L’AUMENTO DI CAPITALEConsiderata la necessità di garantire alla Srl i più ampi margini finanziari a fronte dei con-tinui (e non precisamente misurabili) aggior-namenti alle normative che regolamentano ricavi e costi della società, in data 22 luglio i soci della Srl hanno incrementato il capitale societario al nuovo importo di complessivi 25.000,00 euro.Vi hanno provveduto per i nove decimi AS-SeT Associazione e per la restante parte di-rettamente la Cassa Rurale, mantenendo in

tal modo invariate le percentuali di parteci-pazione originariamente previste in capo ai due soci al momento della costituzione.

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Info

AS

SeT

Incontro

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IN AGENDA

• VENERDì 18 NOVEMBRE 2011 alle ore 19: visita guidata

alla mostra ‘GINO SEVERINI 1883-1966’ presso il MART di

Rovereto. La mostra propone l’evoluzione artistica di Gino

Severini, rappresentante eclettico del futurismo e punto

di contatto tra l’arte italiana e francese nel periodo delle

avanguardie e, successivamente, del ritorno al classico.

Per info e iscrizione obbligatoria: segreteria di ASSeT

(0464 684628; e-mail: [email protected]

• SABATO 22 OTTOBRE 2011: visita guidata a

VILLA DEL BENE di Volargne di Dolcè. Iscrizioni

limitate entro e non oltre martedì 11 ottobre. La

villa, un grande complesso architettonico costru-

ito nel XV secolo lungo la via fluviale dell’Adige,

è arricchita da un notevole ciclo di affreschi, da

un monumentale portone d’ingresso e da altre

bellezze che vedrete di persona.

ASSET CULTURA

LA BOHÈME ALL’ARENA DI VERONA Una serata molto calda vivacizzata da qualche schizzo di pioggia ha accolto lo scorso 26 agosto una trentina di soci ASSeT appassionati di ope-ra lirica in un’Arena affollatissima in occasione del suo 89’ Festival. Oggetto della rappresenta-zione: la Bohème di Giacomo Puccini, in parti-colare nella messa in scena del 2005 di Arnaud Bernard. La struggen-te vicenda di Rugge-ro e Mimì, ambien-tata nella Parigi degli artisti bohémiens del-la prima metà dell’Ot-tocento, ha coinvolto gli spettatori incanta-ti da effetti speciali su un palco che, da libret-to, ha proposto dialo-ghi e monologhi solitari alternati a scene affol-late e dense di colori, danze, abiti d’epoca, movimento. Un ringra-ziamento particolare al sig. Pazzi che con le sue ottime delucidazio-ni iniziali ha permes-so al gruppo ASSeT di giungere preparatissimi alla rappresentazione. Un arrivederci, quindi, al Festival dell’estate prossima!

A SCUOLA DI ENERGIA CONSAPEVOLE:

VISITA IL NOSTRO SITO

L’esperienza di collaborazione con le scuole realizzata presso l’Istituto di Bosco Chiesanuova e Cerro Vero-

nese è stata un vero ed entusiasmante successo e consigliamo tutti i nostri lettori di visitare la photogal-

lery completa dell’evento (http://www.asset-bassavallagarina.it/IT/1185/progetti/risparmio-energetico-ed-

energia-alternativa-scuola-solare.htm).

ASSeT riproporrà quest’anno l’iniziativa alle scuole locali secondo un iter di sviluppo più lineare, articola-

to in tre momenti: lezione in aula con un relatore competente e spiegazione della lettura della bolletta;

prestito alle classi di uno o più misuratori di corrente (strumenti che, interposti tra la presa elettrica e un

qualsiasi apparecchio elettrico, misurano il flusso di corrente) con osservazione e analisi dei dati raccolti;

lezione in classe con un tecnico specializzato che illustri efficacemente il funzionamento e le caratteristi-

che dei pannelli solari.

Attraverso queste attività i ragazzi potranno – anche attraverso l’osservazione diretta - conoscere costi e

quantificazione dei vari consumi energetici e, in secondo luogo, arginare i loro costi.

Ci auguriamo che la nostra proposta sia presto fatta propria dai soggetti interessati, e che dia soprattutto

frutti ugualmente buoni a quelli registrati lo scorso anno!

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SOLARE COLLETTIVO:GLI ULTIMI SVILUPPI

Continua nei comuni di Ala e Avio il lavoro congiunto de-

gli Enti interessati per lo sviluppo del solare collettivo:

una formula che consente a famiglie e privati di acqui-

sire in forma cooperativa “quote” di impianti di rile-

vanti dimensioni e di fruire in proposizione dei relativi

benefici.Alla riunione fissata presso la sede del Municipio di

Ala erano presenti, mercoledì 14 settembre, le rap-

presentanze dei due Comuni (rispettivamente il Sin-

daco Luigino Peroni e l’Assessore Luca Zomer, e il

Vice Sindaco Federico Secchi), il Presidente di ASSeT Gianni Caz-

zanelli, Nicola Rosa e Pietro Fedrigotti della Cooperativa So.L.E. – Società Ledro

Energia - , Gianni Debiasi per conto della Cassa Rurale Bassa Vallagarina ed Annalisa Orsi – Responsa-

bile di Gabinetto dell’Assessore Olivi – in rappresentanza dell’Assessorato provinciale all’Industria.

La riunione è stata improntata a grande pragmatismo e concretezza. Come peraltro già preannunciato anche sul precedente numero di

“Incontro” i soggetti interessati hanno confermato ciascuno il proprio ruolo ed il proprio interesse al progetto, condividendo alcune im-

portanti questioni.La prima, sollecitata in modo particolare dal Presidente della Cooperativa So.L.E., si richiama direttamente alle finalità dell’iniziativa, che

intende favorire con strumenti di democrazia diretta la partecipazione responsabile e sostenibile dei cittadini alla gestione delle risorse

locali. Considerando i tanti vantaggi culturali ed economici che ne derivano, tanto nel breve quanto nel lungo periodo.

Confermati anche i ruoli di ciascuno dei soggetti partecipanti. Le amministrazioni pubbliche (il Comunedi Ala all’interno del più comples-

sivo progetto “Green Town”) hanno riaffermato il loro impegno ad individuare siti idonei al bisogno, la cooperativa So.L.E. ha ribadito la

disponibilità a mettere a disposizione la propria struttura per tutti gli adempimenti collegati alla progettazione, costruzione e gestione

degli impianti (in collaborazione con le ditte locali); la Cassa Rurale ha confermato il suo impegno a supportare in modo idoneo l’inizia-

tiva dal punto di vista finanziario, ed ASSeT a coordinare tutto il lavoro di informativa alle due comunità e più direttamente di servizio

personalizzato ai singoli interessati.

La tempistica e la metodologia di lavoro concordate sono quanto di più snello e di più efficiente si potesse determinare: con la logica del

“work in progress” saranno individuati i siti e verificati gli eventuali vincoli di utilizzo, saranno raccolti i dati di producibilità e verificate le

concrete sostenibilità finanziarie e tecniche. Elementi indispensabili per organizzare, in tempi immediatamente successivi, le prime se-

rate pubbliche di informativa.

Il peggior nemico sarà proprio quello dei tempi, che come tutti ben sappiamo si accompagnano ad una progressiva e continua riduzione

degli incentivi concessi.

L’intendimento del Gruppo di lavoro non è però certamente quello di andare “alle calende greche”; ma al contrario di poter giungere alla

fase realizzativa già entro l’anno!

Le novità ed i passi in avanti saranno quindi continui e veloci, pur all’interno di un percorso di costante verifica delle compatibilità e del

miglior perseguimento degli interessi generali!

DA OTTOBRE NUOVI ORARI D’UFFICIO Variano da ottobre gli orari d’apertura al pubblico degli uffici di ASSeT come segueMERCOLEDÌ dalle ore 8.00 alle ore 12.00e GIOVEDÌ dalle ore 15.00 alle ore 19.00

È inoltre possibile contattare telefonicamente la segreteria al numero 0464 684628 anche nei giorni di LUNEDÌ, MARTEDÌ E VENERDÌ dalle ore 8.00 alle ore 12.00.

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Sant’Anna d’Alfaedo: la fiera agricola compie 150 anni!

L’edizione 2011 della storica sagra che da oltre un secolo coinvolge la comunità e richiama a Sant’Anna gli abitanti di tutta la Lessinia. Ricco il programma della manifestazione, con offerte gastronomiche, intratteni-mento e momenti di approfondimento.

LA STORIA

Modificando un celebre detto si può dire che nel passato l’animale era considerato non il miglior amico

dell’uomo, ma il suo migliore aiuto: il ruolo riservato agli animali nella quotidianità era centrale e diverso rispetto ad oggi; ecco il motivo per cui ad inizio ’800 a Sant’Anna d’Alfaedo si svolgevano non una ma tre fie-re - a maggio, luglio e settembre - che era-no punto di ritrovo per tutti gli allevatori e i coltivatori della Lessinia, ed importanti occa-sioni per poter vendere i propri prodotti ed acquistarne altri. Questo accadde fino al 1861, quando l’Am-ministrazione comunale in carica, per rego-lamentare la situazione, individuò nell’ultimo lunedì di luglio di ogni anno il giorno per la Fiera, da allora, fino ai giorni nostri…Oggi – e più precisamente da qualche decen-nio – quella della fiera non è più occasione di “mercato” del bestiame come in origine, ma

per non perdere la tradizione e rivalorizzare l’evento, l’Amministrazione comunale in col-laborazione con gli allevatori di Sant’Anna, la Pro Loco, le Associazioni e gli Enti del territo-rio, l’hanno riproposta senza la componente di scambio e contrattazione commerciale ori-ginaria, trasformandola di fatto in una mostra, che meglio si addice ai nostri giorni.È la festa di maggior interesse per la zona di Sant’Anna e si svolge l’ultimo lunedì di luglio, in concomitanza con il Santo patrono del pa-ese (Sant’Anna - 26 luglio).

L’EDIZIONE 2011La particolarità dell’anniversario ha portato una settimana di festa in paese ed un grande coinvolgimento di tutte le realtà del territorio: quest’anno la Fiera si è svolta dal 21 al 26 luglio ed ha visto lavorare insieme, per la sua buona

di Andrea Zivelonghi e Serena Zomer

Incontro

dalterritorio

dalterritorio

La mostra zootecnica - vacche da latte di razza Frisona Specialità gastronomiche della Lessinia

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riuscita, l’Amministrazione comunale, il loca-le comitato sagra, la Pro Loco, l’Associazione provinciale degli allevatori e la locale sezione della Coldiretti; al loro fianco il Parco Naturale Regionale della Lessinia, molte aziende locali e la Cassa Rurale Bassa Vallagarina, ben inseri-ta nel contesto sociale del paese.La ricchezza e la varietà di proposte di quest’edizione ha attirato e interessato molte persone. Accanto alla musica e alla cucina tra-dizionale, con gnocchi di malga ed altre spe-cialità gastronomiche della Lessinia, da qual-che anno l’Amministrazione comunale e gli allevatori di Sant’Anna ripropongono la Fiera Agricola nella forma della Mostra zootecnica della Montagna veronese, partecipata dalle aziende del territorio con circa 40 capi, pro-prio per dare un segnale forte in questo mo-mento di crisi per tutto il settore. La mostra ha vissuto il suo culmine nella giornata di lunedì (il tradizionale giorno della Fiera) con la sfilata e la premiazione dei capi migliori. A contor-no, l’esposizione di macchine agricole, che attira varie aziende del settore ed interessati che giungono da tutte le province limitrofe.Una delle novità degli ultimi anni è la rasse-gna interregionale di cavalli razza Haflinger, che prevede la marchiatura dei nuovi puledri, prove attitudinali e spettacoli. Questa razza, un tempo impiegata per i lavori nei campi, ha caratteristiche di robustezza, resistenza e docilità, ed oggi viene utilizzata per l’attività sportiva ed il tempo libero, per l’equitazione, la corsa ad ostacoli e l’accompagnamento al trekking. In quest’edizione erano presenti quasi 150 capi, provenienti da tutto il Veneto e dalle regioni limitrofe, che hanno attirato la curiosità di adulti e bambini.

Caratteristica l’esposizione in una sorta di “Piazza dei Sapori” dei prodotti tipici locali che ha dato l’occasione a molti visitatori di degustare formaggi, salumi, miele e prodotti - molti dei quali biologici - di una decina di aziende del territorio. Il fine settimana di festa è stato arricchito da tornei di tressette e morra, pallavolo e calcet-to, che si sono svolti nelle giornate di venerdì e domenica, nonché da esposizioni d’arte e di manufatti dell’artigianato locale.Le serate sono state allietate da affermate or-chestre che hanno lascito spazio alla danza, e si sono concluse con l’atteso spettacolo piro-tecnico nella serata di lunedì. Infine, il programma 2011 ha previsto due in-contri aperti a tutti dal titolo “L’agricoltura in Montagna: la qualità come risorsa! Condivi-sione di esperienze in Lessinia e riscoperta del mangiar sano!” e “Funzionamento e opportu-nità del nuovo impianto a Biogas”, da poco a regime di lavorazione. Una fiera quindi che oltre ad essere un momento enogastronomi-co e di festa, ha saputo offrire spazi culturali e di confronto su tematiche che riguardano l’intera comunità.Positivo anche il bilancio degli organizzatori, che hanno rimarcato la soddisfazione per la buona riuscita dell’evento, sottolineando che “la fiera è una manifestazione che si propone di raggiungere altrettante edizioni, e di dive-nire il principale evento di richiamo turistico per Sant’Anna e tutta la Lessinia”.

La rassegna dei cavalli di razza Haflinger L’esposizione dei mezzi agricoli

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Ala,città da scoprire

Incontro

dalterritorio

dalterritorio

Pubblicata la nuova guida storico-artistica di Ala e frazioni. Scritta da alcuni soci di Memores, vuole essere uno strumento di scoperta del territorio cittadino per re-sidenti e curiosi, ed un omaggio dell’associazione alla città.

di Serena Zomer

I soci di Memores con l’Editore della Guida Alessandro Fontanari

Negli ultimi anni Ala è cambiata: si è ampliata, è

cresciuto il numero dei suoi abitanti, che sempre più spesso hanno origi-ni diverse, e lo scorre-re del tempo ha portato alla nascita di quelli che ora sono i giovani alensi, spesso ignari della storia vissuta dalla loro comuni-tà. Alla cittadina e alla sua popolazione da qualche settimana è stato offerto uno strumento rinnovato per conoscere le ricchez-ze storiche e culturali del proprio territorio: “Ala, storia e arte – una città da scoprire e da vivere”.

LA PRESENTAZIONE ALLA STAMPA Il volume, di un centinaio pagine, è stato composto da alcuni soci dell’associazione storico culturale Memores, edito dalle Grafi-che Fontanari nel suo 20° anno d’attività, ed è stato presentato agli addetti della stampa nel pomeriggio di giovedì 30 giugno alla pre-senza del vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Ala Paolo Mondini, del pre-sidente della Cassa Rurale Primo Vicentini, e di alcuni soci del sodalizio. L’incontro ha dato modo all’associazione, tramite le pa-role del curatore e socio Ivo Baroni, di pre-sentare ciò che sta dietro alla creazione di quest’opera e di illustrare il volume stesso. Il Presidente della Cassa ha avuto parole di apprezzamento per il lavoro svolto da Me-

mores e dalle Grafiche Fonta-nari ed ha ricordato il grande lasso di tempo – quasi 40 anni - trascorso dalla pubblicazione della ormai introvabile guida di Italo Coser, fondatore della rivista “I Quattro Vicariati e le zone limitrofe”, che negli anni assieme ad altri concittadini quali Delpero, Bazzoli, Mondi-ni, Dalbosco ed altri, ha posto le premesse e fornito gli stru-menti per la crescita di nuove generazioni che conoscano ed amino il loro territorio. Il vice-sindaco Mondini si è invece soffermato sulla motivazione del conferimento alla cittadina della bandiera arancione del Touring Club, letta poco prima dal curatore, esprimendo ai presenti la sua emozione e la

maggiore consapevolezza del necessario im-pegno futuro: aver avuto questo importante riconoscimento significa infatti essere località che non solo gode “di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio”, ma che sa anche “offrire un’accoglienza di qualità” con l’obiettivo di “valorizzare le risorse locali, svi-luppare una cultura dell’accoglienza, stimo-lare l’artigianato e le produzioni tipiche”.

LA STRUTTURA E I CONTENUTILa guida, strutturata in quindici sezioni e corredata di cartina dettagliata del territorio e mappe stradali delle località, è stata pensa-ta come un accompagnamento al cittadino curioso lungo le vie del centro città e delle frazioni, e propone, a parte, dei “fuoripor-

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ta” in luoghi significativi ma non centrali dell’abitato.In apertura è presentata la storia della città, dall’impero romano ad oggi, seguita dal-lo spazio riservato alla inclusione di Ala tra i borghi insigniti della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. A seguire i capitoli centrali, che presentano la cittadina alense attraverso due distinti percorsi, che prenden-do il via da piazza Giovanni XIII - lo “Spiàz” – in prossimità della chiesa dei Cappucci-ni, si dividono in piazza General Cantore dopo aver percorso entrambi via Bresciani e via Nuova. Il primo è dedicato alla parte signorile alense, e muovendosi da via Car-rera sale nel cuore della città passando da piazza S. Giovanni per raggiungere la Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta e ritor-nare nei pressi dell’ospedale dopo aver am-mirato la maestosità di palazzo Pizzini in via S.Caterina. Il secondo ripercorre la via della “Roggia” e dei filatoi salendo via Bartolomeo Vicentini, via Sentaruolo, raggiungendo il mulino Zinelli per poi scendere al parco Per-lè, percorrere via Teatro e tornare al punto di partenza dopo aver conosciuto quel “moto-re”, la Roggia, che ha dato vita e vigore alla stagione dei velluti. Al termine della presen-tazione della parte centrale di Ala è stato ri-servato uno spazio ad alcune zone cittadine, come il cimitero e la chiesetta di Strà, che non hanno una collocazione in centro pae-

se, ma che vale la pena di conoscere, e alla chiesa di San Pietro in Bosco. Nelle sessioni successive vengono presentate le frazioni e il territorio circostante: Sdruzzinà e l’altipiano dei Lessini, Marani con San Valentino e Passo Buole, la Valle dei Ronchi e le Piccole Dolo-miti, Santa Margherita, Serravalle all’Adige, Chizzola e Pilcante, con le loro caratteristi-che principali e qualche curiosità.La veste grafica curata dalle Grafiche Fonta-nari è fresca e innovativa, così come il for-mato: elementi che, assieme ad un contenu-to presentato in modo nuovo e scorrevole, rendono l’opuscolo semplice e adatto a tutti coloro che intendono approfondire curiosità, soste di personaggi importanti e storie non sempre conosciute della nostra cittadina. Per quanti fossero interessati la pubblicazio-ne è disponibile nelle tabaccherie di Ala e frazioni.

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La Finestra, uno sguardo sul territorioSpazio riservato alle Associazioni locali per raccontare le loro attività ed ai Soci e clienti per formulare eventuali osservazioni o segnalazioni.

Qualora interessati, contattare con congruo anticipo la segreteria di redazione: 0464/678121 o 0464/678147

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BOSCOCHIESANUOVA: ALPINFEST 2011Da circa un decennio il primo fine settimana di agosto l’Ass.ne Nazionale Alpini di Bosco Chiesanuova propone al paese l’Alpinfest: una festa in stile alpino, che pre-vede dimostrazioni sportive, musica ed intrattenimento per quanti vi partecipano. Lo scenario è quello del campo sportivo parrocchiale retrostante la chiesa, adat-to ad ospitare tutte le attrezzature necessarie allo svolgimento delle prove, oltre al palco ed agli stand enogastronomici che fanno da contorno alle competizioni sportive. Il via all’edizione 2011 della manifestazione è stato segnato dall’aper-tura del poligono di tiro con carabina ad aria compressa nel tardo pomeriggio di sabato 6 agosto, replicata anche il giorno successivo; la prova è stata organizzata in collaborazione con la sezione di Verona del tiro a segno nazionale, con la qua-le il gruppo alpini ha instaurato da qualche anno una proficua collaborazione. Successivamente, nel pomeriggio di domenica, si è disputata la prova centrale:

la spettacolare gara dei taglialegna alla quale hanno partecipato oltre 20 concorrenti che si sono cimentati in dimostrazioni di abbattitura, ramatura e taglio del tronco con accetta. La manifestazione, che anche quest’anno ha registrato un buon numero di presenze nonostante il tempo poco clemente, è stata arricchita dalle serate di musica dal vivo, e dalla celebrazio-ne della S. Messa presieduta, nella mattinata di domenica, dal parroco don Gioacchino nel campo sportivo, ed animata dal coro “La Frizzolana” di Bosco Chiesanuova.

APECHERONZA: ATLETE DI CASA SUL PROSCENIO NAZIONALE Nelle calde giornate di quest’estate 2011 è giunta alla mail ufficiale di Apecheronza una bella notizia. Mittente: il settore squadre nazionali femminili della Federazione Italiana Pallacanestro.Erika Orlandi e Maddalena Salvetti, atlete di Apecheronza Basket Avio classe 1997 e inserite nel progetto Wallaby, sono state convocate al raduno della Nazionale Under 14 che si è tenuto dal 10 al 22 agosto presso i palazzetti dello sport di Casarsa della Delizia (Pn) e Codroipo (Ud).Erika vi ha partecipato insieme ad altre 16 cestiste italiane, ed è stata poi convocata in nazionale under 14 femminile per il torneo internazionale che si è disputato a Slovenj Gradec, in Slovenia, dal 23 al 28 agosto, mentre Maddalena è rimasta a casa, a disposizione come riserva. Il torneo è stato disputato dalla nostra nazionale, da quelle spagnola, slovena, di Israele e d’Estonia, e ha visto Erika giocare tutte le partite mettendo anche alcuni punti a referto: una bella ed indimen-ticabile esperienza per la nostra giovane e promettente atleta lagarina.Grandissima la soddisfazione per le atlete di Apecheronza che vantavano già delle partecipazio-ni alle finali Nazionali 3C3 di Jesolo, numerosi concentramenti con la selezione Azzurrina, e la presenza al Trofeo delle Regioni lo scorso aprile a Torino.Un complimento alle ragazze, al coach Valentina Ciech e allo staff tecnico che ha accompagnato per la prima volta un’atleta Apecheronza a questo prestigioso traguardo.Il risultato è stato raggiunto anche grazie alla bontà del Progetto Wallaby, voluto da Apecheronza Avio e Basket Femminile Rovereto, che ha dato la possibilità negli anni a queste atlete di miglio-rare e crescere.

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È ALENSE LA BICI ROSA AI VERTICI DEL PODIO PROVINCIALENELLA CATEGORIA ESORDIENTISara Toniatti, classe 1997 e residente a Brustolotti di Ala, nel corso della stagione 2011 ha conquistato la maglia di campionessa provinciale della sua categoria in ben due occasioni: il Campionato provinciale di Ciclocross disputato a Ziano di Fiemme nel mese di novembre, e quello di Mountain Bike, vinto a luglio a Panchià di Fiemme. La ragazza, iscritta al primo anno dell’Istituto Tecnico Marconi, coltiva da anni una grande passio-ne per la bici, che le ha consentito di raggiungere importanti risultati.Avviata fin da piccola al ciclismo si è allenata con il Team Volano F.lli Consolati fino all’età di 9 anni, per poi passare nella società ciclistica Mori fino alla cate-goria G6, ultima categoria giovanile prima di quelle agonistiche, di cui ha con-quistato il titolo di campionessa provinciale 2009 per la specialità ciclocross.Dal 2010 fa parte del Team Femminile Trentino (la formazione di ragazze della provincia che si dedicano a questa disciplina a livello agonistico) ed è l’unica giovane della Bassa Vallagarina che pratica ciclismo a questi livelli. In questi anni ha saputo conciliare i numerosi allenamenti con lo studio, ed ha disputato molte gare su strada e fuoristrada, fino a scegliere quest’ultima come specialità personale. Inoltre a metà gennaio 2011 è stata convocata in Coppa Italia con la rappre-sentativa del Trentino ed ha partecipato ai Campionati italiani di Ciclocross FCI, sempre per la categoria esordienti, conquistando con le sue compagne il 5° posto assoluto nazionale; nel settore mountain bike ha partecipato anche al campionato Sudtirol Cup 2011 con gare che si svolgono soprattutto in provin-cia di Bolzano; inoltre nei mesi estivi si allena anche sul velodromo di Mori per l’attività su pista partecipando ad alcune gare: al Campionato Italiano su pista per le categorie esordienti-allievi che si è svolto a Pordenone nel mese di luglio ha ottenuto il 16°posto nella specialità velocità e il 23° posto nella corsa a punti sulla distanza dei 30 giri. Nel mese di ottobre ricomincerà la stagione invernale di ciclocross che la vedrà impegnata nella categoria Allieve.

LE POESIE DI ARMANDO DEBIASI ALLA BIBLIOTECA DI ALA Sabato 3 settembre, nella suggestiva cornice del parco della Biblioteca di Ala, davanti a un pubblico numeroso e attento, è sta-ta presentata postuma la terza rac-colta di poesie di Armando Debiasi dal titolo “Bagliori di felicità”.

Il libro, curato da Gianpaolo Armani ed Eros Olivotto e con un appassionato con-tributo di Elena Corradini, è stato in parte sostenuto finanziariamente dalla Cassa Rurale Bassa Vallagarina e dalla Cooperativa Sociale Gruppo 78 di Volano.La serata, molto intensa ed emozionante, ha offerto l’occasione sia per ricordare la figura di Armando, tracciata in maniera originale da Moreno Dezaiacomo, sia per conoscere attraverso le splendide voci di Antonella Bragagna e Marzia Todero le liri-che inedite del poeta alense, sempre graffianti, cariche di angoscia, di sofferenza, di tormento, ma anche di luce e di speranza di qualcosa di nuovo e di altro.Una serata non solo all’insegna della poesia, ma anche un incontro molto coinvol-gente tra familiari, amici (spiccavano quelli dell’Interclub) e le tante persone che hanno voluto rendere omaggio ad Armando e testimoniargli l’affetto, l’amicizia e la riconoscenza.

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COMITATO “CERAINO IN FESTA” AL LAVORO… Tra l’8 e il 10 luglio nel Parco dei For-ti di Ceraino si è svolta la 5ª edizione di “Ceraino in Festa”: la sagra di paese che ha fra i suoi partecipanti molti dei residenti delle vicine Ossenigo, Rivalta, Peri, Belluno… coinvolgendo un po’ tutta la valle.L’organizzazione è stata curata dall’omo-nimo comitato, che ha un direttivo di 15 persone guidato dal presidente Umberto Zanetti, e ha coinvolto oltre 40 soggetti tra allestimento e coordinamento degli stand, servizio ai tavoli, e predisposizio-ne dei momenti d’intrattenimento. Nel fine settimana di festa sono state offerte ai presenti delle serate musicali che hanno proposto le cover di Vasco Rossi il venerdì, e ballo liscio nelle sere di sabato e domenica. La novità dell’edizione 2011 è stata l’esibizione di agility tenutasi nel pomeriggio di dome-nica 10 luglio: la particolarità dell’evento e la presenza di cani ben addestrati hanno attirato molti curiosi, registrando un buon numero di spettatori. Come per tutte le attività del comitato lo scopo della festa, oltre a proporre un momento di compagnia e svago per gli abitanti del posto, è la raccolta di fondi a sostegno delle attività della Parrocchia e di quelle ricreative del paese di Ceraino. I prossimi appuntamenti, già in calendario, sono la castagnata di S.Martino l’11 novembre, la ricorrenza della Festa della Re-pubblica il prossimo 2 giugno, i festeggiamenti per la festa della mamma, e la riproposta, nel secondo weekend di luglio 2012, della 6^ edizione di Ceraino in festa!

ZENGIO LONCH: 16 ANNI DI INIZIATIVE E FESTE PER STARE INSIEMEAnche quest’anno a S. Margherita si è svolta la “Sagra del Paes”: tre serate di festa, nel terzo fine settimana di luglio, fortemente volute dall’associazione, per ricordare e onora-re la santa protettrice del paese (S. Margherita, appunto), la cui festa ricorre il 20 luglio. L’edizione 2011, all’insegna dello

svago e del divertimento com’è nello stile della manifestazione, ha registrato il tutto esaurito, anche grazie al ricco programma. Le serate danzanti hanno proposto ballo liscio e latino americano, preceduti da momenti di animazione con maghi e pagliacci riservati ai bambini. Per tutto il tempo della festa hanno funzionato bar e cucina per la preparazione di specialità tipiche trentine servite con stoviglie biodegradabili. Molto sèguito hanno avuto la lotteria, con l’estrazione finale di domenica, e il gioco delle scatole numerate a sorpresa. Alla manifesta-zione erano presenti anche le associazioni di volon-tariato del territorio, con l’intento di farsi conoscere e testimoniare il loro silenzioso ed egregio lavoro. Ora che luglio è passato l’associazione si dedicherà all’organizzazione e alla puntuale definizione degli altri appuntamenti da offrire ai compaesani: sera-te enogastronomiche, l’attesissima “visita di Babbo Natale”, il concerto di Natale, lo scambio di auguri sotto l’albero, e qualche uscita ancora in fase di pro-grammazione.

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XVII FILM FESTIVAL DELLA LESSINIA Trionfo francese alla diciassettesima edizione del Film Festival della Lessinia. Ad aggiudicar-si la Lessinia d’oro – massimo riconoscimento della rassegna cinematografica internazionale dedicata a vita, storia e tradizioni in montagna – è stato il documentario “Voyage au bout de l’hiver” (Viaggio alla fine dell’inverno). Sua maestà lo stambecco è il protagonista del film che i due registi, Anne ed Erik Lapied, hanno girato interamente nel Parco nazionale del Gran Paradiso. Nel corso della cerimonia di premiazione che si è tenuta a Bosco Chiesanuova (Verona) lo scorso 27 agosto, il premio è stato consegnato simbolicamente nelle mani di Paolo Parricelli, guardiaparco del Parco naturale regionale della Lessinia. Migliore opera, che documenta e valorizza la vita dell’uomo sulle terre alte, è risultata essere “Off the be-

aten track” (Fuori dalla pista) di Dieter Auner. Il regista, che ha conquistato la Lessinia d’argento, ha trasportato sugli schermi del Teatro Vittoria la quotidianità del pastore Albin Creta: il lavoro al pascolo, il taglio della lana, la mungitura, la pro-duzione del formaggio, le lunghe notti trascorse sui monti della Transilvania. Tra i premi speciali del ricco palmarès, quello assegnato dalla Cassa Rurale Bassa Vallagarina, tra gli sponsor della ker-messe scaligera, che è stato assegnato a “L’età della pietra”: un documentario-inchiesta sul mondo dell’estrazione del porfido nella Provincia Autonoma di Trento, girato da Federico Betta e Alessandro Genovese. La montagna come risorsa, da tutelare, assieme alle persone che la abitano tra soddisfazioni e sacrifici. È stato questo uno dei fili conduttori della rassegna che per nove giorni, dal 20 al 28 agosto, ha trasformato i Monti Lessini nella capitale del cinema di montagna. Con 57 film, provenienti da 26 paesi del mondo, e ben 33 anteprime italiane: opere che sono state ap-prezzate dai 6 mila spettatori che hanno raggiun-to Bosco Chiesanuova. Successo di pubblico in sala per le proiezioni, ma anche nella Piazza del Festival, dove concerti e laboratori dedicati ai più piccoli, presentazioni editoriali ed eventi hanno richiamato in Lessinia oltre 10 mila persone.

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IL CALCIO CLUB HELLAS VERONA ALA - AVIO Uniti da una grande passione nel settembre dello scorso anno alcuni amici si sono ritrovati con l’intento di rifondare l’associazione che per anni è stata punto di riferimento per tutti i tifosi dell’Hellas Verona, che ha vissuto i gloriosi fasti del passato (scudetto ‘84/’85 e partecipazioni in coppa campioni). Nasce così il Calcio Club Hellas Verona Ala – Avio.Il club vanta attualmente un centinaio di soci provenienti dalla Vallagari-na e da varie parti della regione, dall’alto veronese e anche dalla Sicilia. Nessuno poteva pensare che a distanza di un anno la squadra riuscisse

nell’atteso salto di categoria, dopo anni di sventure in Lega Pro. Alla data di fondazione dell’as-sociazione il team militava infatti in penultima piazza nel campionato. Carichi di entusiasmo i componenti del Club hanno seguito la squadra in lungo e in largo portando anche qualche tifoso a Salerno per la finalissima play off che ha sancito la promozione in serie B. Gli amici dell’Hellas non si occupano però solo di calcio, come testimoniano gli eventi della stagione scorsa: la spedizione “Valanga gialloblu” (giornata sulla neve – riuscitissima), la colla-borazione con i commercianti durante “Ala paese del tuo Natale” e la festa “Welcome Back” dello scorso 8 luglio.Ora è il momento di concentrarsi sulla stagione appena iniziata, dopo l’assemblea annuale di fine settembre svoltasi all’auditorium della Cassa Rurale di Avio a Palazzo Venturi che ha visto il rinnovo del tesseramento; in programma alcune trasferte per seguire la squadra di mister Mandorlini, ed altre occasioni per stare insieme. I contatti del club: Andrea Guzzo tel.3281282038, Michele Zomer tel.3405266537, Alessio Fracchetti tel.3470411203.

BASSA VALLAGARINA VOLLEY: UNA UNDER 14 DA FAVOLA! Dal 9 al 11 settembre scorsi la Società Bassa Vallagarina Volley ha partecipato per la categoria Under 14 con le ragazze fino alla classe 1998 al Torneo “Scavolini Stars”, disputato a Pesaro al cospetto della Scavolini: la prestigiosa società pluricampionessa d’Italia nel settore femminile. L’appuntamento - che è stato anche occasione di incontro con alcune giocatrici e tecnici della Scavolini Volley di serie A1 - era dei più importanti. Per questo la società Lagarina aveva antici-pato ad agosto l’inizio degli allenamenti.Il gruppo è partito venerdì 9 settembre alla volta di Pesaro con l’allenatore Giuseppe Poletti, il vice e fotografo ufficiale Gianni Cavagna, i dirigenti Ilario Cavagna e Mauro Zendri, alcuni genitori e le atlete: Beatrice Bertè, Chiara Candio, Giorgia Cavagna, Francesca Filippi, Angela Lorenzini, Asia Steinwandter, Maite Zanasi, Alice Zendri e Carolina Zendri.Già lo stesso giorno le ragazze hanno disputato le due partite del girone Giallo di eliminatorie: con A.R. Fincantieri (Monfalcone – Gorizia) e con la Snoopy Pallavolo Pesaro, vinte entram-

be con il punteggio di 2-0 nonostante l’infortunio, nel secondo match, dell’alzatrice titolare Asia Steinwandter. Sabato mattina è stata poi la volta dell’incontro con il Volley Orgiano (Vicenza), vinto 2-0, ed a seguire quel-lo con il fortissimo New Volley Adda (Cassano d’Adda – Milano) vinto 2-1, che ha garantito l’accesso alla finale a tre, fissata per la mattinata della do-menica con le altre vincenti dei gironi.In finale le atlete trentine hanno affrontato dapprima la Virtus Carifano Volley di Fano (PU) aggiudicandosi ancora una volta l’incontro, chiuso sul 2 a 1. Tutta da immaginare la soddisfazione e la tensione con la quale le nostre ragazze hanno affrontato la finalissima con la Scavolini Pesaro. La squadra alense ha giocato al di sopra di ogni aspettativa: andando addirit-tura in vantaggio dopo il primo set. Il ritorno delle avversarie ha però pie-gato il team trentino, nel secondo incontro al tie-break, e il risultato finale ha segnato l’onorevolissimo risultato di uno a due.

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(foto di Graziano Zanetti)

ARCHIVIATA LA 14^ LESSINIA BIKE 43 chilometri di gara su strade sterrate, per un dislivello totale di 1.400 metri. È il percorso della Lessinia Bike che an-che quest’anno, nell’edizione disputata domenica 14 luglio ed organizzata nel minimo dettaglio dalla Società Ciclistica Ala, ha ospitato più di 1.000 partecipan-ti. Il percorso, molto impegnativo, è stato inasprito dal freddo e dalla pioggia che hanno caratterizzato la prima parte della giornata. Il via è scattato alle 10.30, e su-bito, dopo pochi chilometri, si sono isolati in una competizione a due davanti a tutti il romagnolo Yader Zoli e il trentino Tony Longo; la coppia è rimasta in testa anche a Castelberto, punto più alto della gara con i suoi 1760 m, e lo era ancora a Malga Cornafessa, a pochi chilometri dal traguardo. Ma poco dopo, in discesa, si è fatto avanti il terzo, Michele Casagrande, che in velocità si è avvicinato ai due e a 500 metri dall’arrivo li ha agganciati e al-lungati, salendo sul primo gradino del podio con un tempo di 1h54’52’’. Al secondo posto Zoli, che ha tagliato il traguardo 9 secondi dopo, terzo il trentino Longo, amareggiato di non essere riuscito a vincere su una pista di casa.Meno movimentata la competizione femminile, che ha sancito la vittoria di Michela Benzoni in 2h28’52’’ dopo esser sempre stata sola in testa al tracciato. 8 minuti dopo ha raggiunto il traguardo Stefania Zana-sca, seguita da Anna Ferrari.

INTERVISTA AL PRESIDENTE DELLA SOCIETÀCICLISTICA ALA LUIGI ZENDRI

Un bilancio, prima di archiviare la 14^ Lessinia Bike… “La gara ha riscosso grande successo: è una com-petizione molto amata, anche perché si svolge sul circuito caratteristico ed assieme spettacolare del-la Lessinia. L’organizzazione poi, pensata in ogni minimo particolare, fa la sua parte: grazie all’im-portante sostegno economico del Comune di Ala, della Cassa Rurale Bassa Vallagarina e dell’azienda Vivaldi quest’anno abbiamo potuto omaggiare ogni concorrente di una pregevole maglietta in tessuto tecnico…oltre a fornire servizi di assistenza tecnica e sanitaria, ristori, docce …” Pensate già all’edizione 2012? “Sicuramente sì. Nonostante l’ormai prossima sca-denza del direttivo mi sento di dire che la società si impegnerà per l’organizzazione e la predisposi-zione dell’edizione 2012…è una gara in cui cre-diamo, che ci ha regalato soddisfazioni ed un buon affiatamento.”Quali sono i programmi per la società?“Ad ottobre ci attende la gara sociale di fine stagio-ne, per la prima domenica di aprile 2012 ci aspetta l’organizzazione della gara dei giovanissimi che si svolge nel centro storico alense, e a giugno sarà la volta della Lessinia Hill: la gara a cronometro che da Sdruzzinà porta alla Sega di Ala. Poi ci sono le gare di categoria cui partecipano i nostri iscritti, e il recente incremento di giovani iscritti potrebbe por-tare a delle novità, come la possibilità, attualmente allo studio, di una gara sul tracciato Ala – Ronchi.

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AIUTACI A RISPARMIARE!Ottimizzare le risorse ed evitare gli sprechi: è un atteg-giamento culturale particolarmente importante e posi-tivo che ciascuno di noi è chiamato a praticare e a dif-fondere attivamente, per evitare, per quanto possibile, sciocchi sperperi di risorse e inutili ingombri alle proprie attività di ogni giorno. Anche la Cassa intende “percorrere questa strada”, fin nelle cose più piccole. Proponendo ai soci e a tutti i destinatari del nostro periodico, se lo riterranno oppor-tuno, di segnalarci i casi in cui vengono recapitate contemporaneamente più copie del nostro notiziario all’interno dello stesso nucleo famigliare. Casi per i quali, salvo diversa comunicazione dei diretti interessati, la Cassa è comunque vincolata all’invio, e per i quali al contrario la spedizione di una sola copia sarebbe non solo del tutto sufficiente, ma probabilmente anche più gradita!Sarà poi nostra cura effettuare la spedizione di una sola copia del periodico.

Con l’indispensabile e diretta collaborazione di soci e clienti la Cassa intende proseguire anche in futuro nel cammino intrapreso. Per quanto sarà concretamente possibile e tenendo ovviamente fermi i vincoli e le di-sposizioni normative fissate per l’esercizio dell’attività creditizia.

Per aderire alla proposta contattare l’Ufficio Soci della Cassa inviando una mail a [email protected], tra-mite lettera, o telefonicamente ai numeri 0464 678148 0464 678121.

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