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di Cristina Genesin Etra, articolata multiutility in- teramente in mano pubblica dove, tra servizi dati in appal- to da una parte e gestione del personale dall’altra, il giro di soldi è vorticoso. E il potere si misura a colpi di alleanze e ac- cordi fra i partiti che siedono in cabina di regia: il Nuovo centrodestra-Area Popolare le- gato all’ex vicepresidente del- la giunta veneta Marino Zorza- to, i forzisti schierati con Leo- nardo Padrin e i Democratici nella delicata funzione di equi- librio con la presidenza affida- ta all’avvocato Andrea Levora- to. Senza dimenticare il peso della Lega. Da oltre un anno conti e am- ministrazione di Etra sono al centro di un’inchiesta della procura di Padova condotta dalla Squadra mobile che ha provveduto, in più occasioni, ad acquisire atti e documenti negli uffici della società a Cit- tadella, ma anche nella sede di aziende e cooperative coin- volte nella fitta rete di fornitu- re e appalti. A monte una serie di esposti documentati e pun- tuali, presentati da persone di- rettamente informate sui fatti: gli ultimi risalgono all’agosto scorso. E delineano almeno tre filoni d’inchiesta: oltre alle gare, il pagamento degli stra- ordinari e la gestione dell’ex responsabile delle Risorse umane, il dottor Marco Gusel- la. Straordinari sotto accusa. All’esame investigativo, straor- dinari pagati e mai autorizza- ti. Anzi, approvati ex post e non prima del loro svolgimen- to nonostante una specifica comunicazione interna (pro- tocollo 40154) datata 14 mag- gio 2015 firmata dal direttore generale, l’ingegnere Marco Bacchin. Una comunicazione secondo la quale la prestazio- ne di lavoro straordinario da parte dei dipendenti può avve- nire solo quando espressa- mente richiesta e autorizzata in via preventiva dal responsa- bile dell’unità organizzativa cui il singolo appartiene. Per non derogare ai limiti di bilan- cio e per evitare sprechi. Il 21 giugno scorso casual- mente una funzionaria della segreteria generale Etra trova un “rapportino”, il riepilogo delle presenze di due dipen- denti già da lei vistato. Rappor- tino che risultava “rivisto” dal direttore Bacchin: quest’ulti- mo aveva autorizzato presta- zioni straordinarie già svolte, mai richieste o autorizzate dal- la funzionaria (mancavano le esigenze eccezionali o di emergenza). Il direttore del Personale Gusella giustifica il tutto come «un mero errore». Tuttavia, all’interno di Etra qualcuno pretende verifiche. Così emerge che dal maggio 2015 al luglio scorso «con siste- maticità, almeno nell’ultimo anno, il direttore generale con- trariamente a quanto dispo- sto nella sua comunicazione ha autorizzato la prestazione di lavoro straordinario da par- te delle due dipendenti all’in- saputa della loro responsabi- le». Come? Sovrapponendo la propria autorizzazione al di- niego della funzionaria. In qualche occasione le dipen- denti avrebbero stampato un altro foglio vistato dalla fun- zionaria, inserendo a penna, di proprio pugno, il numero di ore da liquidare con la dicitu- ra “si autorizza” per la firma del direttore generale. Il dirigente Gusella. Le frizioni si moltiplicano tra alcuni am- ministratori di Etra e il diretto- re delle Risorse Umane Marco Gusella, 41enne torinese, as- sunto l’1 aprile scorso con un contratto poi prorogato fino al 25 settembre. E su fatti concre- ti. Appena messo piede in Etra, «Gusella ha proposto ben 9 assunzioni a tempo in- determinato, disattendendo le indicazioni sul contenimen- to dei costi» si legge nel verba- le del consiglio di gestione del 29 luglio 2016. O ancora, risul- ta aver operato «una modifica del budget 2016 per la parte costo del personale aggiun- gendo costi per 350 mila euro, senza sottoporre il relativo im- pegno ai competenti organi societari e a fronte di chiare in- dicazioni dell’assemblea dei soci per il contenimento delle spese». Non passa inosservato che «su disposizione del diret- tore Risorse umane sono state «Non ho niente da nascondere e sono pronto a essere ascoltato. Così mettiamo fine a queste in- sinuazioni che mettono nel mi- rino me per colpire Bitonci». Ri- sponde con serenità e gentilez- za Fabrizio Boron (nella foto), ex assessore di Padova e oggi con- sigliere regionale leghista. Boron, contestano a due sue aziende di essere beneficiarie di affidamenti senza gara. È preoccupato? «Per nulla. Non ho mai avuto un affidamento diretto senza ga- ra, è una falsità. Io, proprio per il ruolo che ricopro, ho sempre svolto il mio lavoro nella massi- ma diligenza e onestà. Chiun- que vuole può venire a guardare le carte. Bene che qualcuno con- trolli così vediamo chi ha avuto affidamenti». Di chi parla? «Magari qualche cooperativa il cui presidente è un vecchio as- sessore del Pd che fatalità ha ap- palti con Etra, Acegas e Veritas a Venezia». Lei pensa a una manovra per colpire Bitonci. Perché? «Le tempistiche non lasciano spazio a dubbi. Giovedì scorso un ex assessore mi ha confidato che sarebbe partito un infanga- mento nei miei confronti. Poi venerdì scorso una trama di po- tere ad alto livello sovverte le elezioni padovane. E domenica le prime voci». Tutto questo per mettere in difficoltà l’ex sindaco? «Perché il problema è che Bi- tonci a maggio vincerà al primo turno. E devono scongiurare che accada. Io sono qui, è tutto disponibile e alla luce del sole: non ho mai avuto telefonate da parte dalle autorità. Anzi le dico di più». Cosa? «Se qualche funzionario pub- blico ve lo chiede dategli pure il mio numero di telefono. Io sono a disposizione per raccontare tutto quello che non funziona. E come le mie società sono state penalizzate con sistemi poco chiari. Perché io comportando- mi onestamente, non sono ap- petibile». Qualcosa non va in Etra? «Sono disponibile a spiegare cose oscure che stanno avve- nendo in Etra da quando c’è Le- vorato. Come il fatto di un diret- tore del personale licenziato in tronco». C’è troppa politica nel mon- do della gestione dei rifiuti e delle multiutility? «Troppa politica e troppe amicizie, di cui io non ho mai voluto sapere nulla. Anche den- tro all’Acegas». Lei ha vinto una gara anche in Acegas, infatti. «Una gara pubblica con un si- stema ufficiale, tracciato e tra- sparente. Fino ad oggi non ho mai lavorato per Acegas perché fino a poco tempo fa le gare nep- pure si facevano». Claudio Malfitano Etra, inchiesta sugli appalti La lente della Procura da un anno puntata sui partiti che esprimono gli amministratori la replica dell’ex assessore «Niente da nascondere, solo fango» L’esponente leghista rilancia: «Troppa politica e molte cose oscure» e-mail: [email protected] [email protected] IL MATTINO MARTEDÌ 15 NOVEMBRE 2016 18 Padova PADOVAViaN.Tommaseo,65/b Centralino: Tel.049/80.83.411 Fax: 049/80.70.067 Abbonamenti: 800.420.330 Pubblicità: 049/82.85.611 Copia di ffafb3d9d459410dc5f2ab0aa5221f1c

Copia di ffafb3d9d459410dc5f2ab0aa5221f1c e-mail:cronaca ... mat… · 2012 e il 2014, innescate dall’esposto firmato dal parla-mentarePd Alessandro Naccara-to. Esposto che, come

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Page 1: Copia di ffafb3d9d459410dc5f2ab0aa5221f1c e-mail:cronaca ... mat… · 2012 e il 2014, innescate dall’esposto firmato dal parla-mentarePd Alessandro Naccara-to. Esposto che, come

di Cristina Genesin

Etra, articolata multiutility in-teramente in mano pubblicadove, tra servizi dati in appal-to da una parte e gestione delpersonale dall’altra, il giro disoldi è vorticoso. E il potere simisura a colpi di alleanze e ac-cordi fra i partiti che siedonoin cabina di regia: il Nuovocentrodestra-Area Popolare le-gato all’ex vicepresidente del-la giunta veneta Marino Zorza-to, i forzisti schierati con Leo-nardo Padrin e i Democraticinella delicata funzione di equi-librio con la presidenza affida-ta all’avvocato Andrea Levora-to. Senza dimenticare il pesodella Lega.

Da oltre un anno conti e am-ministrazione di Etra sono alcentro di un’inchiesta dellaprocura di Padova condottadalla Squadra mobile che haprovveduto, in più occasioni,ad acquisire atti e documentinegli uffici della società a Cit-tadella, ma anche nella sededi aziende e cooperative coin-volte nella fitta rete di fornitu-re e appalti. A monte una seriedi esposti documentati e pun-tuali, presentati da persone di-rettamente informate sui fatti:gli ultimi risalgono all’agostoscorso. E delineano almenotre filoni d’inchiesta: oltre allegare, il pagamento degli stra-ordinari e la gestione dell’exresponsabile delle Risorseumane, il dottor Marco Gusel-la.Straordinari sotto accusa.All’esame investigativo, straor-dinari pagati e mai autorizza-ti. Anzi, approvati ex post enon prima del loro svolgimen-to nonostante una specificacomunicazione interna (pro-tocollo 40154) datata 14 mag-gio 2015 firmata dal direttoregenerale, l’ingegnere MarcoBacchin. Una comunicazionesecondo la quale la prestazio-ne di lavoro straordinario daparte dei dipendenti può avve-nire solo quando espressa-mente richiesta e autorizzatain via preventiva dal responsa-bile dell’unità organizzativa

cui il singolo appartiene. Pernon derogare ai limiti di bilan-cio e per evitare sprechi.

Il 21 giugno scorso casual-mente una funzionaria dellasegreteria generale Etra trovaun “rapportino”, il riepilogodelle presenze di due dipen-denti già da lei vistato. Rappor-tino che risultava “rivisto” daldirettore Bacchin: quest’ulti-mo aveva autorizzato presta-zioni straordinarie già svolte,mai richieste o autorizzate dal-

la funzionaria (mancavano leesigenze eccezionali o diemergenza). Il direttore delPersonale Gusella giustifica iltutto come «un mero errore».Tuttavia, all’interno di Etraqualcuno pretende verifiche.Così emerge che dal maggio2015 al luglio scorso «con siste-maticità, almeno nell’ultimoanno, il direttore generale con-trariamente a quanto dispo-sto nella sua comunicazioneha autorizzato la prestazione

di lavoro straordinario da par-te delle due dipendenti all’in-saputa della loro responsabi-le». Come? Sovrapponendo lapropria autorizzazione al di-niego della funzionaria. Inqualche occasione le dipen-denti avrebbero stampato unaltro foglio vistato dalla fun-zionaria, inserendo a penna,di proprio pugno, il numero diore da liquidare con la dicitu-ra “si autorizza” per la firmadel direttore generale.

Il dirigente Gusella. Le frizionisi moltiplicano tra alcuni am-ministratori di Etra e il diretto-re delle Risorse Umane MarcoGusella, 41enne torinese, as-sunto l’1 aprile scorso con uncontratto poi prorogato fino al25 settembre. E su fatti concre-ti. Appena messo piede inEtra, «Gusella ha propostoben 9 assunzioni a tempo in-determinato, disattendendole indicazioni sul contenimen-to dei costi» si legge nel verba-

le del consiglio di gestione del29 luglio 2016. O ancora, risul-ta aver operato «una modificadel budget 2016 per la partecosto del personale aggiun-gendo costi per 350 mila euro,senza sottoporre il relativo im-pegno ai competenti organisocietari e a fronte di chiare in-dicazioni dell’assemblea deisoci per il contenimento dellespese». Non passa inosservatoche «su disposizione del diret-tore Risorse umane sono state

«Non ho niente da nascondere esono pronto a essere ascoltato.Così mettiamo fine a queste in-sinuazioni che mettono nel mi-rino me per colpire Bitonci». Ri-sponde con serenità e gentilez-za Fabrizio Boron (nella foto), exassessore di Padova e oggi con-sigliere regionale leghista.

Boron, contestano a due sueaziende di essere beneficiariedi affidamenti senza gara. Èpreoccupato?

«Per nulla. Non ho mai avutoun affidamento diretto senza ga-ra, è una falsità. Io, proprio per ilruolo che ricopro, ho sempresvolto il mio lavoro nella massi-ma diligenza e onestà. Chiun-que vuole può venire a guardarele carte. Bene che qualcuno con-trolli così vediamo chi ha avutoaffidamenti».

Di chi parla?«Magari qualche cooperativa

il cui presidente è un vecchio as-sessore del Pd che fatalità ha ap-palti con Etra, Acegas e Veritas aVenezia».

Lei pensa a una manovra percolpire Bitonci. Perché?

«Le tempistiche non lascianospazio a dubbi. Giovedì scorsoun ex assessore mi ha confidatoche sarebbe partito un infanga-mento nei miei confronti. Poivenerdì scorso una trama di po-

tere ad alto livello sovverte leelezioni padovane. E domenicale prime voci».

Tutto questo per mettere indifficoltà l’ex sindaco?

«Perché il problema è che Bi-tonci a maggio vincerà al primoturno. E devono scongiurareche accada. Io sono qui, è tuttodisponibile e alla luce del sole:

non ho mai avuto telefonate daparte dalle autorità. Anzi le dicodi più».

Cosa?«Se qualche funzionario pub-

blico ve lo chiede dategli pure ilmio numero di telefono. Io sonoa disposizione per raccontaretutto quello che non funziona. Ecome le mie società sono statepenalizzate con sistemi pocochiari. Perché io comportando-mi onestamente, non sono ap-petibile».

Qualcosa non va in Etra?«Sono disponibile a spiegare

cose oscure che stanno avve-nendo in Etra da quando c’è Le-vorato. Come il fatto di un diret-tore del personale licenziato intronco».

C’è troppa politica nel mon-do della gestione dei rifiuti edelle multiutility?

«Troppa politica e troppeamicizie, di cui io non ho maivoluto sapere nulla. Anche den-tro all’Acegas».

Lei ha vinto una gara anchein Acegas, infatti.

«Una gara pubblica con un si-stema ufficiale, tracciato e tra-sparente. Fino ad oggi non homai lavorato per Acegas perchéfino a poco tempo fa le gare nep-pure si facevano».

Claudio Malfitano

Etra, inchiesta sugli appaltiLa lente della Procura da un anno puntata sui partiti che esprimono gli amministratori

la replica dell’ex assessore

«Niente da nascondere, solo fango»L’esponente leghista rilancia: «Troppa politica e molte cose oscure»

e-mail: [email protected][email protected] IL MATTINO MARTEDÌ 15 NOVEMBRE 2016 18

Padova ■ PADOVAViaN.Tommaseo,65/b

■ Centralino:Tel.049/80.83.411

■ Fax: 049/80.70.067

■ Abbonamenti: 800.420.330

■ Pubblicità: 049/82.85.611

Copia di ffafb3d9d459410dc5f2ab0aa5221f1c

Page 2: Copia di ffafb3d9d459410dc5f2ab0aa5221f1c e-mail:cronaca ... mat… · 2012 e il 2014, innescate dall’esposto firmato dal parla-mentarePd Alessandro Naccara-to. Esposto che, come

inviate richieste ai responsabi-li degli uffici di segnalare i di-pedenti per riconoscimentipremiali una tantum». I rap-porti con il vertice sono tesissi-mi. Eppure Gusella va avantisicuro tanto che, a luglio, arri-va ad alcuni amministratoriuna mail da lui firmata, invia-ta tramite un indirizzo di po-sta elettronica del gruppo Riz-zani De Eccher, una societàprivata. Singolare per il diri-gente di una società pubblica.

Poco prima della delibera delconsiglio di gestione che votala risoluzione del rapporto dilavoro con Gusella, il respon-sabile delle Risorse Umanescrive al presidente del consi-glio di Sorveglianza. E accusal’avvocato Andrea Levorato,presidente del comitato di ge-stione, di avergli estorto la fir-ma per la proroga del suo con-tratto. Un falso, replica Levo-rato, che presenta una circo-stanziata denuncia.

Commessa da 42milioniche non riesce a decollareC’è il sospetto che il rinvio dipenda dal mancato raggiungimento di accordi illecitiUna miriade di affidamenti diretti sotto soglia, tra i beneficiari l’ex assessore Boron

tutti i numeri della multiutility

Riunisce 75 Comuni soci e si occupa di servizi idrici, utile a 4 milioni

◗ CITTADELLA

Etra è una multiutility total-mente pubblica, che racco-glie 75 Comuni soci, apparte-nenti alle province di Padova,Vicenza e Treviso. Serve unpubblico di oltre 602.179 citta-dini e si occupa principalmen-te di servizio idrico integrato,gestione dei rifiuti e dei servi-zi energetici rinnovabili. Etraha chiuso il 2015 con un valo-re della produzione pari a172,6 milioni di euro (+2,4%sul 2014), utile netto a quasi 4milioni (6.382.000 il risultatoante imposte), costi di produ-zione scesi al di sotto dei 132milioni (-1,2%). Il bilancio ha

registrato in crescita tutti iprincipali indicatori. E questoa fronte di intense politiche dicontenimento dei costi, chetra l’altro hanno permessouna riduzione della tariffa ri-fiuti del 3,5% all'inizio del2016. Il consiglio di gestione èguidato dall'inizio del 2015 daAndrea Levorato, il consigliodi sorveglianza da CristianoMontagner, sindaco di Mus-solente (Vicenza). Imponentela nuova capitalizzazione dell'azienda con la fusione per in-corporazione delle patrimo-niali (Altopiano Servizi, Bren-ta Servizi e Seta), votata da so-ci proprio nell'ottobre scorso:il capitale sociale è salito da

34 a 64 milioni di euro, il valo-re economico fino a circa 315milioni di euro, con un conse-guente aumento, un migliora-mento del rating finanziario,che rafforza la società di fron-te al probabile futuro segnatodalle aggregazioni. La rete ac-quedottistica che serve 73 Co-muni, oggi ha raggiunto i5.355 chilometri di rete idricae 2.508 di rete fognaria, conpiù di 1.220 impianti e instal-lazioni che includono depura-tori, pozzi e piattaforme di sol-levamento, che lavorano gior-no e notte per fornire acqua epurificare le acque reflue. Laqualità dell'acqua è costante-mente monitorata. Nel servi-

zio ambientale, Etra gestiscela raccolta differenziata dei ri-fiuti di 63 Comuni; sono214.000 le tonnellate di rifiutiraccolte nel 2015. Grazie all'impegno quotidiano dei citta-dini-utenti Etra ha raggiuntoquasi il 70% nel tasso di rac-colta differenziata. Un quartodell'energia elettrica consu-mata da Etra nel 2015, pari a18 milioni e mezzo di kWh,impiegata soprattutto per ilpompaggio dell’acqua potabi-le e della fognatura, è stata au-toprodotta e proviene da fon-ti rinnovabili: biogas (82%),impianti idroelettrici (8%) eimpianti fotovoltaici (10%).Per l'ambiente questo si tra-duce in quasi 9.200 tonnellatedi CO2 equivalenti di emissio-ni evitate.

Silvia Bergamin

Non solo gli straordinari e la sin-golare libertà d’azione dell’ex di-rettore del Personale di Etra nelmirino della Squadra mobile pa-dovana: all’esame degli investi-gatori, ci sono gare e appalti perl’affidamento dei servizi garanti-ti dalla multiutility. Gare e appal-ti a volte frazionati e ridotti aqualche decina di migliaia di eu-ro prima dell’assegnazione, maanche di valore immenso.Appalto milionario revocato.

Come la super-gara decisa dalcomitato di gestione con una de-libera votata il 20 luglio 2015 (eautorizzata dal parlamentino, ilConsiglio di Sorveglianza il 5 ot-tobre successivo). L’oggetto?L’affidamento del servizio di rac-colta e di asporto dei rifiuti urba-ni e assimilati, la custodia e la ge-stione dei centri di raccolta e lapulizia del territorio in vari Co-muni: da Tombolo a Vigonza, daFontaniva e Cadoneghe, e anco-ra da Teolo a Rovolon nel Pado-vano; nel Vicentino da Bassanoa Rosà passando per Mussolen-te. Una gara suddivisa in quattrolotti e una “torta” da spartire delvalore di 42.908.181,24 euro perla durata di quattro anni che po-trebbero slittare ulteriormente.Sempre con il “gioco” (tecnica-mente, un’opzione) della proro-ga largamente utilizzata. Un ap-palto infinito che non avrebbeancora messo d’accordo tutti?Di certo una materia che sta in-teressando gli inquirenti vistoche, da quasi un anno, in Etranon si è approdati a nulla. Il 19aprile scorso la pratica ammini-strativa è consegnata agli Ufficiper una revisione. Il motivo?L’entrata in vigore del nuovo Co-dice dei contratti pubblici. Ementre il termine per la presen-tazione delle offerte è fissato peril 26 agosto 2016, Etra ritorna suisuoi passi in piena estate e ilbando viene azzerato. La giustifi-cazione? Una valanga di richie-ste di chiarimento «in ordine aquestioni tecniche» prendendoatto che «non è ancora pervenu-ta nessuna offerta» scrive nella

determina 208 del luglio scorsoil direttore generale, l’ingegnereMarco Bacchin: la revoca delbando porta la firma del massi-mo dirigente che, nel frattempo,autorizza la proroga dei contrat-ti in corso. In attesa di rinnovarela pubblicazione del bando del-la milionaria gara prevista per fi-ne novembre.Affidamenti diretti .A complicare la situazione altreverifiche che si incrociano conl’indagine penale. Verifiche da

parte dell’Autorità nazionale an-ticorruzione su una serie di affi-damenti diretti, avvenuti tra il2012 e il 2014, innescatedall’esposto firmato dal parla-mentare Pd Alessandro Naccara-to. Esposto che, come riportatoin un articolo del 29 maggio2015, denunciava «affidamentidiretti di servizi per importi cherichiederebbero una gara; il fra-zionamento in modo da non su-perare le soglie di importo checonsentono di non mettere a

confronto più offerte....» renden-do possibile «per l'ente appal-tante scegliere, di fatto, a chi affi-dare il servizio». Naccarato ave-va puntato l’indice su «due so-cietà controllate dall'assessorecomunale al Verde (ora ex) Fa-brizio Boron, Ambiente VenetoSrl e Ecosoluzioni Srl che tra il2012 e il 2014 risultano aver otte-nuto lavori per 2,6 milioni». E,come non bastasse, c’è un accer-tamento della Corte dei Conti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.

Qui in alto l’impianto di compostaggio della carta e del cartone di Etra

(Energia Territorio Risorse Ambientali) e sotto la sede amministrativa

della società a Cittadella, mentre a destra, la cartina che indica i Comuni

dove la multiutility a totale proprietà pubblica, cura il servizio idrico

I COMUNI SERVITI DA ETRA

PADOVA

PROVINCIA

DI VICENZA

PROVINCIA

DI TREVISO

PROVINCIA

DI VENEZIA

PROVINCIA

DI BELLUNO

PROVINCIA

DI TRENTO

Alcuni sindaci con Levorato all’inaugurazione dello sportello Etra di Torreglia

Il presidente

di Etra

dal 2015

è Andrea

Levorato

Cristiano

Montagner

guida il

consiglio

di sorveglianza

Marco

Bacchin

direttore

generale

di Etra

Enzo

Carraro

fa parte

del consiglio

di gestione

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