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12 Domenica 1 novembre 2009 CORRIERE DEL GIORNO La Storia di Taranto illustrata Prenotate la vostra copertina Presentando questo buono presso AL.PA. Legatoria via G. Giovine, 39 - Taranto copertina 10,00 copertina + rilegatura 20,00 T ARANTO IL JEFF Ieri l'attore Libero de Rienzo ospite nella redazione del Corriere Un documentario per “fermare” la Bellezza di Taranto e del Salento Sabato, ore 11: si parla di Bellezza, del ruolo degli Ar- tisti e anche di Taranto. Al se- sto piano della redazione del Corriere del Giorno c'è Libe- ro de Rienzo, presente nel ca- poluogo jonico come Presi- dente di Giuria del JEFF 2009, ospite ieri mattina del nostro quotidiano, all'indo- mani del Forum regionale “Il documentario per la promo- zione del turismo”, andato in onda su Studio 100 TV. 31 anni, napoletano, attore ancora giovane ma già ap- prezzato e premiato (un Da- vid per “Santa Maradona”), Libero de Rienzo ha presen- tato al giovane pubblico del JEFF il suo primo film da re- gista, “Sangue – La morte non esiste”, del 2005: opera forte, che Libero interpreta in un ruolo ribelle accanto ad un Elio Germano problematico e innamorato della sorella: droga, rave party in scenari da archeologia industriale, fi- gure paterne complesse, in- cesto, fughe coi carabinieri alle calcagna, preti poco ras- sicuranti... C'è di che essere shockati, come confessa qual- cuno reduce dalla proiezione del film: “Bene!” ribatte ri- dendo Libero, “Prerogativa dell'arte è shockare! A tran- quillizzare ci pensano i poli- tici, che poi non ci riescono per niente...”. L'incontro però è destinato a camminare su concetti più sfumati e forse anche più concreti: si parla di Taranto e della sua Bellezza, una città e il suo valore più innato, che Libero de Rienzo vorrebbe esaltare in un documentario da realizzare qui da noi e nel- l'intero Salento. L'idea è nata qui, a contatto con la luce, gli spazi, lo scenario offerto da Taranto e si è sviluppata nel confronto su cinema e pro- mozione turistica del territo- rio cui l'attore e regista ha preso parte: “L'intenzione è quella di fare un documenta- rio che abbia tutti i valori del cinema: girato in pellicola, con una fotografia curata che esalti la luminosità di questa città, ne sottolinei i contra- sti”. Insomma qualcosa di di- verso dal documentario di de- nuncia sociale girato con po- chi mezzi, che è oggi all'avan- guardia. Il modello che cita con passione è semmai il raf- finatissimo ed estatico God- frey Reggio della trilogia “in- diana” musicata da Philip Glass negli '80 (“Ko y aa n i- sqatsi”, “Powaqqatsi” e “Na- qoyqatsi”), e allora capisci che immagina un documen- tario che materializzi gli stati interiori dello spazio, le riso- nanze degli ambienti, il lavo- rio del tempo sui luoghi e sul- le forme. Un documentario che de- finire “turistico” appare im- proprio, se ben si interpreta- no le intenzioni espresse da Libero. Quando cita con no- stalgia la memoria d'infanzia degli “Intervalli” proposti nei buchi di programmazione dalla vecchia Mamma Rai ca- pisci ancora meglio: il valore di quelle pause in cui, al suo- no dell'arpa, scoprivi “carto- line” da luoghi d'Italia mai sentiti, paeselli arroccati o città che non erano metropo- li. E noi tarantini guardava- mo quegli intervalli col ram- marico di non vedere mai la nostra città, riveliamo sorri- dendo a Libero: “In questa città stiamo vivendo un inter- vallo troppo lungo”, dice il nostro vice direttore Luisa Campatelli, che conduce l'in- contro, raccontando all'atto- re e regista napoletano che qui a Taranto “sentiamo forte tanto l'esigenza di denuncia- re quanto la voglia di riemer- gere”. E Libero de Rienzo rispon- de con determinazione: “E' importante mettersi a dispo- sizione di un territorio e uti- lizzare il cinema per tirare fuori ciò che attrae e appas- siona di questa realtà”. Il principio è netto e Libero ne è portatore convinto: “Compi- to vero di un cineasta è cer- care un metodo di riflessione e di protesta attraverso la Bellezza: credo che una rispo- sta politica all'appiattimento dei gusti possa consistere nel rivalutare le realtà locali. Il cinema è 'eversivo' perché porta alla luce la bellezza e sovverte uno stato delle cose in cui la bellezza è occulta- ta”. Oggi vive a Parigi, Libero, ma ricorda bene di essere na- to e cresciuto a Forcella, uno dei quartieri più difficili di Napoli: “So che è facile ab- bandonarsi al degrado e pian- gere su di esso, affidandosi al vittimismo, ma sono convin- to che dall'esterno puoi por- tare forza e fiducia in un con- testo che soffre, raccontando la bellezza dei posti”. Finché la realtà è soffocata è neces- sario che il cinema racconti la sofferenza, ma Libero è con- vinto che sia poi necessario lenire la sofferenza esaltando ciò che è bello. Gli chiediamo allora di dir- ci cosa lo ha colpito di Taran- to, cosa vorrebbe raccontare in questo suo lavoro, al di là della luce, dei paesaggi, degli scorci contrastanti. E lui ci spiega che anche questa come ogni sua idea nasce da un in- namoramento: “Io parto di istinto e poi cerco di raziona- lizzare. Affidandoci all'istinto scopriamo la bellezza e poi la bellezza parla da sé. Da estra- neo ho la possibilità di notare cose della vostra città che voi Halloween-mania, “Dolcetto o scherzetto?” Allegra banda di “mostri” in giro per la città Un'allegra e scatenata banda di piccoli mostri ha in- vaso ieri le vie del centro cittadino al grido di “dolcetto o scherzetto?”. Streghe, scheletri, ragni e pipistrelli in perfetto stile “Halloween”, la festa che è ormai diventata tradizione anche in riva allo Ionio, hanno fatto la loro terrificante comparsa per le vie del borgo a caccia di caramelle e altre prelibatezze. Le incursioni dei piccoli mostri negli eser- cizi commerciali sono state ben ricompensate tanto che i loro sacchettini si sono presto riempiti di golosità. Chi non ha potuto soddisfare la richiesta del dolcetto ha simpaticamente accettato lo scherzetto! Sfidando la tramontana i piccoli hanno concluso il loro giro in piazza Maria Immacolata dove la festa è pro- seguita con musica e palloncini...Rigorosamente a forma di zucca!

Corriere del Giorno 01-11-2009 for Jeff 2009

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4° Articolo Jeff 2009

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12 Domenica 1 novembre 2009 CORRIERE DEL GIORNO

La Storia di Taranto illustrataPrenotate la vostra copertinaPresentando questo buono presso

AL.PA. Legatoriavia G. Giovine, 39 - Taranto

copertina € 10,00 copertina + rilegatura € 20,00

TA R A N TO

IL JEFF Ieri l'attore Libero de Rienzo ospite nella redazione del Corriere

Un documentario per “fe r m a re ”la Bellezza di Taranto e del Salento� Sabato, ore 11: si parla diBellezza, del ruolo degli Ar-tisti e anche di Taranto. Al se-sto piano della redazione delCorriere del Giorno c'è Libe-ro de Rienzo, presente nel ca-poluogo jonico come Presi-dente di Giuria del JEFF2009, ospite ieri mattina delnostro quotidiano, all'indo-mani del Forum regionale “Ildocumentario per la promo-zione del turismo”, andato inonda su Studio 100 TV.

31 anni, napoletano, attoreancora giovane ma già ap-prezzato e premiato (un Da-vid per “Santa Maradona”),Libero de Rienzo ha presen-tato al giovane pubblico delJEFF il suo primo film da re-gista, “Sangue – La morte nonesiste”, del 2005: opera forte,che Libero interpreta in unruolo ribelle accanto ad unElio Germano problematico einnamorato della sorella:droga, rave party in scenarida archeologia industriale, fi-gure paterne complesse, in-cesto, fughe coi carabinierialle calcagna, preti poco ras-sicuranti... C'è di che essereshockati, come confessa qual-cuno reduce dalla proiezionedel film: “B en e! ” ribatte ri-dendo Libero, “Preroga tivadell'arte è shockare! A tran-quillizzare ci pensano i poli-tici, che poi non ci riesconoper niente...”.

L'incontro però è destinato

a camminare su concetti piùsfumati e forse anche piùconcreti: si parla di Taranto edella sua Bellezza, una città eil suo valore più innato, cheLibero de Rienzo vorrebbeesaltare in un documentarioda realizzare qui da noi e nel-

l'intero Salento. L'idea è nataqui, a contatto con la luce, glispazi, lo scenario offerto daTaranto e si è sviluppata nelconfronto su cinema e pro-mozione turistica del territo-rio cui l'attore e regista hapreso parte: “L'intenzione èquella di fare un documenta-rio che abbia tutti i valori delcinema: girato in pellicola,con una fotografia curata cheesalti la luminosità di questacittà, ne sottolinei i contra-sti”. Insomma qualcosa di di-

verso dal documentario di de-nuncia sociale girato con po-chi mezzi, che è oggi all'avan-guardia. Il modello che citacon passione è semmai il raf-finatissimo ed estatico God-frey Reggio della trilogia “in-diana” musicata da Philip

Glass negli '80 (“Ko y aa n i-sqatsi”, “Po w a q q a t s i ” e “Na-qoyqatsi”), e allora capisciche immagina un documen-tario che materializzi gli statiinteriori dello spazio, le riso-nanze degli ambienti, il lavo-rio del tempo sui luoghi e sul-le forme.

Un documentario che de-finire “turistico” appare im-proprio, se ben si interpreta-no le intenzioni espresse daLibero. Quando cita con no-stalgia la memoria d'infanzia

degli “Intervalli” proposti neibuchi di programmazionedalla vecchia Mamma Rai ca-pisci ancora meglio: il valoredi quelle pause in cui, al suo-no dell'arpa, scoprivi “carto-line” da luoghi d'Italia maisentiti, paeselli arroccati ocittà che non erano metropo-li. E noi tarantini guardava-mo quegli intervalli col ram-marico di non vedere mai lanostra città, riveliamo sorri-dendo a Libero: “In questacittà stiamo vivendo un inter-vallo troppo lungo”, dice ilnostro vice direttore LuisaCampatelli, che conduce l'in-contro, raccontando all'atto-re e regista napoletano chequi a Taranto “sentiamo fortetanto l'esigenza di denuncia-re quanto la voglia di riemer-g ere”.

E Libero de Rienzo rispon-de con determinazione: “E'importante mettersi a dispo-sizione di un territorio e uti-lizzare il cinema per tirarefuori ciò che attrae e appas-siona di questa realtà”. Ilprincipio è netto e Libero ne èportatore convinto: “Compi-to vero di un cineasta è cer-care un metodo di riflessionee di protesta attraverso laBellezza: credo che una rispo-sta politica all'appiattimentodei gusti possa consistere nelrivalutare le realtà locali. Ilcinema è 'eversivo' perchéporta alla luce la bellezza e

sovverte uno stato delle cosein cui la bellezza è occulta-ta”.

Oggi vive a Parigi, Libero,ma ricorda bene di essere na-to e cresciuto a Forcella, unodei quartieri più difficili diNapoli: “So che è facile ab-bandonarsi al degrado e pian-gere su di esso, affidandosi alvittimismo, ma sono convin-to che dall'esterno puoi por-tare forza e fiducia in un con-testo che soffre, raccontandola bellezza dei posti”. Finchéla realtà è soffocata è neces-sario che il cinema racconti lasofferenza, ma Libero è con-

vinto che sia poi necessariolenire la sofferenza esaltandociò che è bello.

Gli chiediamo allora di dir-ci cosa lo ha colpito di Taran-to, cosa vorrebbe raccontarein questo suo lavoro, al di làdella luce, dei paesaggi, degliscorci contrastanti. E lui cispiega che anche questa comeogni sua idea nasce da un in-namoramento: “Io parto diistinto e poi cerco di raziona-lizzare. Affidandoci all'istintoscopriamo la bellezza e poi labellezza parla da sé. Da estra-neo ho la possibilità di notarecose della vostra città che voi

Halloween-mania, “Dolcetto o scherzetto?”Allegra banda di “mostri” in giro per la città� Un'allegra e scatenata banda di piccoli mostri ha in-vaso ieri le vie del centro cittadino al grido di “dolcetto os c h e r z et t o? ”.

Streghe, scheletri, ragni e pipistrelli in perfetto stile“Halloween”, la festa che è ormai diventata tradizioneanche in riva allo Ionio, hanno fatto la loro terrificantecomparsa per le vie del borgo a caccia di caramelle e altreprelibatezze. Le incursioni dei piccoli mostri negli eser-cizi commerciali sono state ben ricompensate tanto che iloro sacchettini si sono presto riempiti di golosità.

Chi non ha potuto soddisfare la richiesta del dolcettoha simpaticamente accettato lo scherzetto!

Sfidando la tramontana i piccoli hanno concluso il lorogiro in piazza Maria Immacolata dove la festa è pro-seguita con musica e palloncini...Rigorosamente a formadi zucca!

CORRIERE DEL GIORNO Domenica 1 novembre 2009 13TA R A N TO

LA RASSEGNA Ai nastri di partenza l'annuale appuntamento all'Ariston

Diciotto film per una stagioneda vivere in prima fila al Cinema

ritenete normali, ma che so-no eccezionali: per esempio,girando per Taranto mi sonoimbattuto in alcune zone chemi ricordavano la vecchiaAvana, quella che ora pur-troppo stanno ridipingendocolor pastello ad uso dei tu-risti”.

Ma poi è anche una que-stione di indotto: Libero deRienzo sa bene che venire quia girare significa coinvolgeregiovani maestranze da for-mare e lasciare al territoriocome una ricchezza. E chemostrare nella maniera giu-sta una città come Taranto al

mondo intero, attraverso i fe-stival, non può che incentiva-re il turismo, drenare nuoveenergie. I primi contatti conle istituzioni per la posa inopera di questo documenta-rio sono già presi: i Comuni diBrindisi e Bari, l'Universitàdel Salento e quella di Bari.Libero de Rienzo si affida oraa Vito Cellamaro, patron delJEFF, per organizzare local-mente i contatti per la pro-duzione, e noi aspettiamo divedere questo atto d'amore edi fiducia nella Bellezza di Ta-r a n t o.

(M s .C . )

di FRANCESCO TANZARELLA

� Novembre, tempo di cinema e di rasse-gne. Mancano meno di due settimane, in-fatti, all’inizio della stagione firmata ElioDonatelli all’Ariston, e sull’onda lunga delFestival di Roma la passione per la settimaarte sale ulteriormente.

Taranto e il cinema, poi, stanno vivendoun’intesa particolare, con l’uscita nei pros-simi giorni di “Marpiccolo” e la celebrazio-ne della quinta edizione del Jeff. Ottimoperiodo, quindi, per riavvicinarsi al grandeschermo. Ed il cinema Ariston ha pensatodi accontentare davvero tutti, mettendo incartellone 18 pellicole che segneranno ognigiovedì a partire dal prossimo 12 novem-bre.

Il primo film è “Vicky Cristina Barcelo-na ” (2008), trasferta spagnola di WoodyAllen, con una variazione sul tema deltriangolo amoroso. Il 19 novembre, invece,sarà la volta di “Un’estate ai Caraibi”(2009), cinecocomero dei fratelli Vanzinaricco di situazioni comiche e surreali. No-vembre all’Ariston si chiude il 26 con “Noproblem” (2008), di Vincenzo Salemme,commedia di spessore con Panariello e Ru-bini.

La rassegna dell’Ariston è divisa in seisezioni, ognuna per ogni mese di proiezio-ne e con un titolo diverso. Quella appenadescritta è ovviamente intitolata “Rid ia-moci su”, mentre “Torbidi inganni” è il no-me della serie di tre film previsti per di-cembre. Primo appuntamento il 3 con “Giùal nord” (2007), una commedia firmata daDany Boon ed ambientata nella “terronia”di Francia. Il 10 dicembre torniamoal l’amore complicato con “L’uomo cheama” (2008), diretto da Maria Sole To-gnazzi e con Pierfrancesco Favino. Ultima

proiezione il 17 con “La matassa” (2009) diFicarra & Picone, alle prese con una litefamiliare apparentemente insanabile.

Gennaio 2010 è il mese intitolato “Ilcammino della speranza”. E le tre pellicolesono di forte impatto. La prima, il 14 gen-naio, è “Il grande sogno” (2009), autobio-grafia della gioventù del suo autore, Mi-chele Placido, all’ombra del ’68. Il 21, in-vece, sarà proiettata una pellicola datata,“Senza destino” (2005): un racconto an-ch’esso autobiografico, ma con lo sfondodell’olocausto. Stessa scenografia di “De-fi an c e ” (2007), che chiude il 28 gennaioraccontando l’epopea di 1200 ebrei che so-pravvissero nei boschi della Bielorussiagrazie al coraggio dei fratelli Bielski.

Matt Damon, ingrassato e chiacchiero-ne, è il protagonista di “The infomant”(2009), commedia nera di Soderbergh cheinaugura il 4 febbraio il capitolo “Al vertice

della tensione”. Cui seguirà l’11 febbraio“Viola di Mare” (2009), uscito da poco conun tempismo perfetto, considerato il suotema, la difficoltà di amarsi tra personedello stesso sesso. Il 25 febbraio “Nessunaverità” (2008) di Ridley Scott declinerà latensione al gusto americano dell’actionmovie, con un po’ di riflessioni politiche.

“La costanza della ragione” è il titoloscelto per la sequenza di marzo. Il 4 “Baa-rìa” (2009) torna sugli schermi, in odore diOscar. E torna anche, l’11, “Basta che fun-zioni” (2009), secondo titolo firmato Woo-dy Allen all’interno della rassegna. Il 18marzo, invece, ancora cinema italiano con“Amore, bugie e calcetto” (2007) di LucaLucini, ora sugli schermi con “Oggi sposi”.

La rassegna dell’Ariston si conclude adaprile con classe. “Le tracce della vita”, l’ul-tima sezione, contempla tre films di spes-sore. L’8 rivedremo “Il curioso caso di Ben-jamin Button” (2008), ispirato ma nontroppo ad un racconto di Fitzgerald. “Il ca-valiere oscuro” (2008), previsto per il 15aprile, è la riscrittura del mito moderno diBatman, con la prova indimenticabile delcompianto Heath Ledger, in video oggi con“Pa r n a s s u s ”. L’America nuda e cruda diClint Eastwood chiuderà i giovedì al cine-ma dell’Ariston: il 22 aprile, infatti, sarà lavolta di “Gran Torino” (2008), il raccontodi una società dalle mille contraddizioni.

Gli spettacoli sono alle 16,30, alle 19 edalle 21,15. La visione dei 18 film sarà con-sentita solo agli abbonati; il costo dell’in-tero pacchetto, in vendita al botteghinodell’Ariston, è di 63 euro (58 euro per i di-pendenti Ilva). Per maggiori informazionitelefonare allo 099 4526300 o allo 0994533590, oppure è possibile contattare di-r e t t a m e n t e E l i o D o n a t e l l i a l 3 9 20 6 5 4 4 0 6.