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Corriere di Lora Periodico della scuola media di Lora Anno XIV N°1 2016 artista nato nella propria nazio- ne e creare un quiz che gli stu- denti stranieri possono cercare di risolvere. Un altro passo im- portante è mettere online un puzzle che ritrae un quadro o I L PROGETTO E TWINNING Quest’anno, in 3A, è in corso un progetto internazionale a cui partecipano diversenazioni eu- ropee, tra cui l’Italia, la Francia, la Repubblica Ceca e la Polo- nia; il nome del progetto è Etwinning. Attraverso questo progetto è possibileinteragirecon alunni e insegnanti stranieri, perciò può essere moltoutile per rafforzare ilproprioingleseelapropriacul- tura internazionale; infatti la tematica principaledi quest’an- no sono gli artisti europei. Per partecipare la classe deve es- sere divisa in gruppi da cinque o sei alunni, e il compito di ogni gruppo è quello di scegliere un Mai fidarsi di un don p. 6 Il Natale nel mondo p. 9 Una difficile scelta p. 13 un ritrattodell’artistascelto, così cheglialtrigruppidistudentipos- sano divertirsi a completarlo. Io trovo che il progetto Etwinning sia un ottimo modo per conoscere a distanza altre persone, e chevalga lapenaim- pegnarsi per questo progetto. Davide Merlo 3A Inglese, inglese e ancora inglese Le attività della nostra scuola Un’americana tra noi Visita della prof.ssa Priestly per il progetto clil Il clil è un progetto organiz- zato dalla Direzione Gene- rale per gli ordinamenti sco- lastici e per l’autonomia sco- lastica del Ministero del- l’istruzione dell’Università e della ricerca e l’Ufficio re- gionale della Lombardia. In Lombardia ci sono solo 6 scuole secon- darie di primo grado coinvol- te nel progetto, denominato clil excellence. Una di que- ste è la nostra scuola. Il 17 novembre 2016 è ar- rivata una docente america- na dell’università dello UTAH, che si chiama K.Lea Priestly, per cono- scere da vicino le nostre at- tività. Ha così assistito ad una nostra lezione, tenuta dalle professoresse Renzi e Fontana, con le quali stiamo parlando dei laghi, ovvia- mente in inglese. Anche con la professoressa Orlandini stiamo studian- do il punto in inglese e le nostre lezioni prosegui- ranno ancora. Per ades- so possiamo dire che sono state educative e coin- volgenti. Paolo Capuano Gioele Corvi Mark Miglans 1B

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Corriere di LoraPeriodico della scuola media di LoraAnno XIV N°1 2016

artista nato nella propria nazio-ne e creare un quiz che gli stu-denti stranieri possono cercaredi risolvere. Un altro passo im-portante è mettere online unpuzzle che ritrae un quadro o

ILPROGETTO ETWINNING

Quest’anno, in 3A, è in corsoun progetto internazionale a cuipartecipano diverse nazioni eu-ropee, tra cui l’Italia, la Francia,la Repubblica Ceca e la Polo-

nia; il nome del progetto èEtwinning.Attraverso questo progetto èpossibile interagire con alunni einsegnanti stranieri, perciò puòessere molto utile per rafforzareil proprio inglese e la propria cul-tura internazionale; infatti la

tematica principale di quest’an-no sono  gli artisti europei. Perpartecipare la classe deve es-sere divisa in gruppi da cinqueo sei alunni, e il compito di ognigruppo è quello di scegliere un

Mai fidarsi di un don p. 6Il Natale nel mondo p. 9Una difficile scelta p. 13

un ritratto dell’artista scelto, cosìche gli altri gruppi di studenti pos-sano divertirsi a completarlo.Io trovo che il progettoEtwinning sia un ottimo modoper conoscere a distanza altrepersone, e che valga la pena im-pegnarsi per questo progetto. 

Davide Merlo 3A

Inglese, inglese e ancora ingleseLe attività della nostra scuola

Un’americana tra noiVisita della prof.ssa Priestly per il progetto clil

Il clil è un progetto organiz-zato dalla Direzione Gene-rale per gli ordinamenti sco-lastici e per l’autonomia sco-lastica del Ministero del-l’istruzione dell’Università edella ricerca e l’Ufficio re-gionale della Lombardia. InLombardia ci sono solo 6scuolesecon-darie dip r i m og r a d ocoinvol-te nel progetto, denominatoclil excellence. Una di que-ste è la nostra scuola.Il 17 novembre 2016 è ar-rivata una docente america-na dell’università dello

UTAH, che si chiamaK.Lea Priestly, per cono-scere da vicino le nostre at-tività. Ha così assistito aduna nostra lezione, tenutadalle professoresse Renzi eFontana, con le quali stiamoparlando dei laghi, ovvia-mente in inglese. Anche con

la professoressaOrlandini stiamo studian-do il punto in inglese e lenostre lezioni prosegui-ranno ancora. Per ades-so possiamo dire che

sono state educative e coin-volgenti.

Paolo Capuano Gioele Corvi Mark Miglans 1B

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CORRIERE DI LORA VITA A SCUOLA N° 1Anno XIV

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Studiare, studiare e ancora studiare19 consigli per andare bene a scuola

Corriere di LoraDirettore: prof. CristinaFontanaRedazione: le classi dellascuola media di Lora

Abbiamo pensato di dar-vi 19 consigli, che po-trebbero essere utilizzatiper organizzarsi con lascuola, cioè con lo stu-dio, il diario, lo zaino egli hobby.Per lo studio occorrescrivere in modo leggibi-le, non studiare più di dueore, fare pause costantidurante lo studio per noncaricarsi troppo, ripassa-re un argomento prima diogni lezione per esserefreschi, stare attenti inclasse per capire e stu-diare meglio, chiedere al-l’insegnante le cose chenon si comprendono, es-sere ordinati, sottolinea-re l’essenziale, non fare icompiti il giorno prima,tenere lo studio per ulti-mo e ripetere creando undiscorso sensato.Per quanto riguarda ildiario, vi consigliamo di:scrivere in modo distan-ziato per non confonder-si, separare i compiti didiverse materie con unariga (il segno è facoltati-vo) e controllare i com-piti.Infine per lo zaino occor-re organizzarsi con lematerie, portare sempreil materiale necessario,mettere la merenda lasera e controllare i libri

delle materie da portare.Se avremo fatto tuttoquesto per bene, ci reste-rà tempo per i nostri hob-by e divertimenti.

Berfin GenisyurekMargherita Longhi 1B

COM’ È LA PRIMA MEDIA ALLA

SCUOLA DI LORA

Alcuni ragazzi della 1 b hanno espresso un parere sullaloro scuola. Gioele, un ragazzo di 1 B che ha frequentatocinque anni nella scuola elementare di Lora, ha rispostocosì alle nostre domande. «Il primo giorno di scuola – haraccontato – mi sentivo emozionato poi mi sono tranquil-lizzato. La scuola è bella ma solo per certe materie, an-che se, globalmente, la scuola di Lora è molto istruttiva eattrezzata. Spero di essere promosso andando avanti conquesto ritmo. I rapporti con i miei compagni sono socie-voli soprattutto con Mouhamed e Matteo».Anche Marta, una studentessa proveniente da Montorfano,ha detto la sua. «Il primo giorno di scuola – ha spiegato –è stato molto bello, perché ho conosciuto tante persone eho avuto la possibilità di rivedere alcuni dei miei vecchicompagni. Secondo me, la scuola media di Lora offre unabuona preparazione scolastica ed è molto attrezzata. Cre-do di essere promossa andando avanti di questo passo espero di passare insieme a tutti i miei compagni, con i qualiho un buon rapporto: ci intendiamo tutti.

Mouhamed Lo Matteo Tessitore 1B

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CORRIERE DI LORA VITA SCUOLA N° 1Anno XIV

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se la t ess i tura o i lcollage. Qualunque dise-gno avesse contenutocaratteri speciali e non,impliciti o espliciti, sa-rebbe stato squalificatoimmediatamente e in ma-niera definitiva. Il dise-

All’alba del mese di ot-tobre del 2016 la prof.Orlandini, la prof di arte,ci diede il fatidico annun-cio: per il 4 novembredel l ’anno correnteavremmo dovuto fare undipinto per il concorso “aposter for the peace” in-detto dal Lions-Club. In

palio al concorso, oltre aun bel po’ di soldi, ci sa-rebbe stato anche unviaggio a New York. Du-rante il concorso la ten-sione è stata altissimama, nonostante alcuneincomprensioni, il lavoroè proceduto senza intop-pi e liscio come l’olio.Quando arrivò la datadella consegna ci furonomolte liti su quale fosse ilpiù bello, ma tutto si ri-solse alla fine in manierapacifica.Il concorso consistevanel creare un dipinto suun foglio A3. Si potevautilizzare qualsiasi tecni-ca, che non comprendes-

A poster for the peaceUn concorso che ha coinvolto gli alunni

gno doveva essere sultema della pace, più pre-cisamente l’argomentoper il 2016 era celebria-mo la pace.

Marco MazzieriLorenzo Pedraglio 2B

La difficile scelta dopo la terza media

In terza media alcune scuole fan-no compilare agli alunni il fasci-colo di orientamento per lescuole superiori.Questo fascicolo serve per ca-pire quale scuola si vuole fre-quentare. Ci sono vari indirizzi,ad esempio liceo linguistico,dove le materie principali sonole lingue straniere come inglese,tedesco e spagnolo.Un altro liceo interessante sa-rebbe lo scientifico per quelli cheamano la matematica.Poi c’e’ il liceo delle scienzeumane, che si suddivide in liceodelle scienze umane oppureeconomico sociale. Le scienzeumane sono, per esempio, psi-cologia, sociologia, pedagogiae antropologia. Invece nell’op-zione economico sociale ci sonoeconomia e diritto. Al liceo spor-tivo ci sono alcuni sport, adesempio atletica, pallavolo,basket, eccetera. Poi c’è il liceoartistico dove si disegna e nonsolo, l’istituto agrario, per chiama la natura, ma anche la chi-

mica e la biologia, l’istituto ae-ronautico è un’accademia perdiventare piloti, il liceo classicoè molto impegnativo, si studialetteratura, greco e latino.C’è poi l’istituto tecnico dimoda, che non è un liceo mauna scuola superiore, in cui sidisegnano i vestiti per le sfilate inpasserella delle modelle. Que-sta scuola prepara a diventarestilisti. C’è anche l’istituto turi-stico, dove si studiano le lingue;si fanno gli stage nelle aziendeturistiche oppure negli hotel, neimusei. Un’altra scuola superio-re interessante è l’istituto alber-ghiero, dove si impara a prepa-rare dolci e cibi, a servire a ta-vola.Io sono indecisa tra il liceo lin-guistico, le scienze umane e ilturistico. Tra le tre scelte, forsequella che preferisco è il liceodelle scienze umane, perché dagrande vorrei fare la maestra ola psicologa. Laura Gatti 3A

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CORRIERE DI LORA VITA A SCUOLA N° 1Anno XIV

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Lo scorso 8 novembre leclassi prime della nostrascuola si sono recate aComo, per visitare la mostraMiniartextil.A noi è piaciuta molto, per-ché ci hanno catturato mol-to le opere piccole di 20x20centimetri. Anche l’opera discotch è stata davvero inte-

ressante, in quanto ci si po-teva anche salire. Quandosiamo salite, ci siamo senti-te spaesate e ci sembrava dicadere . Era tutta fatta com-pletamente di scotch e diplastica ed era appesa almuro solo con quei due ma-teriali. Era veramente gran-de e per questo hanno spie-gato che dopo l’esposizio-ne avrebbe dovuto esserebuttata, perché non si puòin alcun modo trasportarla.C’erano anche altre operecome per esempio dei grem-biuli con ricamate sopra del-le mani simbolo di pace, unarete appesa al muro checambiava colore grazie a

delle luci, una specie di trec-cia fatta di stoffa arrotolatae anche un’opera fatta con ipettini dei capelli. Questaaveva una tonalità di colorenero, che andava dal chiaroallo scuro o viceversa in

base al numero dei dentinidel pettinino.Questa mostra è stata dav-vero coinvolgente.

Crystal CapiaghiSharon Paolini 1B

Sempre coinvolgente la mostra MiniartextilUn’opera “percorribile”

Non solo MiniartextilClassico e moderno in una sola mattinata

Quest’anno siamo andati ingita a Como a visitare la mo-stra Miniartextil, un’esposizio-ne che ospita opere d’artecreate con le caratteristiche ri-chieste dai giudici di questamanifestazione. Una volta ar-rivati nell’ex chiesa diSan Francesco,location della rassegna,una guida ci ha fattovedere molte cose in-teressanti, per esempiogli oggetti più belli diquesta mostra interna-zionale.Infatti quasi tutti i mi-gliori progetti eranostati fatti da americani, cinesie inglesi. Tutti ci siamo mo-strati interessati, perché ab-biamo visto opere davverosingolari come il tunnel discotch, il televisore che tra-smette i sentimenti, le fibreottiche appese al soffitto, lesculture dei pettini, le ali dellamusica e tutti i progetti creati

dai nostri coetanei.Successivamente, usciti dal-l’edificio in cui si svolgeva lamostra, siamo andati a foto-grafare alcuni edificirinascimentali di Como, checi serviranno per la realizza-

zione di una presen-tazione della Comorinascimentale. Tra ivari edifici sparsi perla città, ci siamosoffermati su alcuneparti del duomo, suipalazzi Rodari,Branda, Volpi,Rusca e Olginati, sulcollegio Gallio, sul

municipio di Como, le case inpiazza San Fedele e la chiesadi Sant’Agostino.Concludendo, possiamo direche è stata proprio un’interes-sante uscita.

Alessio FrigerioFrancesco Merisio 2B

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La nostra scuola è unedificio degli anni Ses-santa. Ha un bel giardi-no, è molto accogliente egrande, è circondata daun bel quartiere, ma haanche i suoi difetti. Quin-di noi abbiamo deciso dichiedere agli studenti illoro parere a propositodelle aule della scuola.

IL BAGNO

Il bagno da parte deglistudenti è pieno di scrit-te e cartacce, è un postosporco, puzzolente, ru-moroso, piccolo, talvol-ta senza carta igienica nèsapone ma, nonostanteciò, è usato per chiac-chierare.

LE AULE

Le aule per alcuni stu-denti, forse quelli menovolenterosi, sono noiosee schifose. Mentre per lamaggior parte dei com-pagni sono luminose, bel-le, spaziose, colorate etutte dotate di lim.

LA PALESTRA

La palestra è risultata unpo’ piccola, disordinata,con bagni un po’ degra-dati e maleodoranti. Peròda tutti è consideratamolto attrezzata.

L’AULA DI INFORMATICA

L’aula di informatica pertanti studenti è misterio-sa, perché non l’abbia-mo ancora utilizzata.Sappiamo però,e ce nestiamo rendendo contoadesso,che molti com-

puter non funzionanobene. Scrivendo questoarticolo ne abbiamo sve-lato i misteri.

Vittoria Perlasca Nicole Soldati 1B

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MATERIE AL TOP

Sia adulti che bambini hanno qualcosa di preferito e, ovvia-mente, di detestato.

Noi abbiamo fatto un sondaggio, dal quale sono emerse lematerie amate ed odiate dai

ragazzi di 1B.La disciplina più bella e più

votata è arte che, con ben 12voti, si è classificata in prima

posizione.È amata dagli alunni perché è

una materia creativa, lo studio èpoco, gli argomenti trattati sono interessanti, si disegna, si usa

l’ immaginazione ed è molto coinvolgente.L’attività scolastica meno votata è grammatica. Con zero punti

a favore si è classificata ultima.La materia non piace ai ragazzi di 1B, perché è noiosa,

complicata, bisogna studiare molto e perché ci sono molticompiti da svolgere.

Su un totale di 80 voti 12 sono per arte, 11 per educazionefisica, 10 per spagnolo, 9 vanno a storia, 8 a musica; antologia

ha raccolto 7 voti, inglese 5 e 4 epica.A pari merito con tre punti ci sono aritmetica, scienze, tecnica

e geografia; geometria si classifica terzultima con 2 punti eultime religione e grammatica con 0 voti.

Elisa Panzeri Marta Radaelli 1B

CORRIERE DI LORA VITA A SCUOLA N° 1Anno XIV

Palestra promossa a pieni voti, bagni bocciatiUn’indagine per scoprire i luoghi sì e no della scuola

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CORRIERE DI LORA VITA SCUOLA N° Anno XIV

Durante una solita lezio-ne della professoressaFontana ci vennero asse-gnati i soliti divertenti egioiosi compiti di una di-vertente materia…storia.Gli alunni erano felici, pri-ma di capire che si do-veva bussare alla porta didon Alfonso, parroco diLipomo, per avere infor-mazioni riguardanti unquadro rinascimentale,dipinto da Leonardo daVinci. Il sacerdote ci aprì

la porta, accogliendocigentilmente e chiedendo-ci il motivo della nostravisita.«Buongiorno don, siamoqui oggi per sapere sees is te un quadrorinascimentale, dipinto daLeonardo in chiesa gran-de».«Ti sei risposta da sola,

andiamo!» -rispose ilpresule.Così, raggiungemmo lachiesa grande, dove donAlfonso diventò un im-provvisato professore distoria, non molto esper-to.«Il quadro venne sposta-to numerose volte…daFirenze a Milano a Comoa Lipomo…lo s t i l eleonardesco fa pensareche il quadro venne dipin-to dal maestro ma non si

sa se è autentico».«..É tutto quello che sa?»«Sì , e comunque oradevo celebrare la messa,arrivederci!». E fu così che tornammoa casa con neanche metàricerca svolta in cerca diuna scusa valida per ilgiorno seguente.

Lara GiangrassoGaia Luzzani 2B

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Mai fidarsi di un DonL’arte raccontata dal parroco di Lipomo

La terza media ... e dopo?Visita allo Young per schiarirsi le idee

Quest’anno le  classi terzedella nostra scuola media han-no affrontato il progetto perl’orientamento scolastico. Noifrequentiamo il corso B e ab-biamo vissuto quest’esperien-za in prima persona.È stato un percorso molto uti-le per la scelta della scuola su-periore, che  tra   due mesi do-vremo ormai scegliere. Ades-so, grazie al progetto fatto conla scuola, abbiamo  trovatopiù o meno tutti la scuola ide-ale per ognuno di noi. E’ sta-to molto utile  il “Fascicolodell’ orientamento” che abbia-mo compilato e che ci ha per-messo di conoscere meglio noistessi e  i nostri desideri.  Ab-

biamo poi  visitato a Erba  lafiera ”Young, orienta il tuo fu-turo”. È stata un’esperienzautile perché abbiamo potutogirare tra   gli stand delle scuolesuperiori alle quali  eravamopiù   interessati e ascoltare latestimonianza degli alunni diquelle scuole. Inoltre, abbia-mo ricevuto i volantini degliopen day e un bel po’ di ma-teriale informativo (anchetroppo!): infatti, appenatornati a scuola, eravamopiù indecisi di prima.

Alice PrederiMatilde Testa

Rachele TurconiMarian Grigioni 3B

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CORRIERE DI LORA VITA A SCUOLA N° 2 Anno XIV

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Un passo avanti per la seconda media Intervista ad un compagno di seconda

Noi alunni, arrivati in pri-ma media, abbiamo in-tervistato un ragazzo diseconda media, che ci haraccontato le sue espe-rienze in prima. «Per mela prima media è statadura, difficile, ma non homai davvero avuto la sen-sazione di mollare tutto.Per me c’è stato un po’di disorientamento, i pri-mi voti erano bassi poi,

col passare del tempo,si sono alzati. Io vi con-siglio di studiare tantoperché tutto viene dasé. La mia materia pre-feri ta era musica equella che ho migliora-to quest’anno è italia-no. Una nota d idemerito va al nostrocomportamento che, aconfronto con quellodell ’anno scorso, è

peggiorato. La nostra festapreferita è quella di fineanno, il nostro gioco piùamato a motoria è palla av-velenata e la la nostra gitaprediletta è stata quella aMonza».

Clarissa CastelliSara Callea 1B

Scuola dentro casaPassate cinque lunghe ore discuola finalmente torniamoa casa. Strada facendopensiamo a come sarà ilnostro pomeriggio,immersinel relax completo, ascoltan-do musica, guardando la te-levisione o film sul compu-ter, ma alla fine ci ritrovia-mo con una valanga di com-piti.I pomeriggi sono infiniti enon abbiamo tempo per al-tre cose.Noi siamo due ragazze del-la classe 2B, la nostra gior-nata ha inizio alle sei delmattino e alcune volte ripas-siamo per un’ interrogazio-ne o una verifica a sorpre-sa.

Dopo di che, ci preparia-mo e partiamo alle sette dacasa.Arrivati a scuola, dopodieci minuti, saliamo nellanostra classe e iniziamo afare lezione; alle undici c’èl’intervallo e ci incontria-mo con i nostri compagnidi altre classi.Quando suona la campa-nella, si rincominciano lelezioni e alla una finisce lascuola.Finita la fatica mattutina,andiamo a casa, mangia-mo e si ricomincia con icompiti.

Marta LicciMartina Novara 2B

Scuola dentro casaCompiti, compiti e ancora compiti

ANCHE SPORT

Nella nostra scuola ci sono deiragazzi che svolgono delle atti-vità sportive.Tra le più praticate c’è il nuotocon 16 preferenze su 27 alunniintervistati.Gli sport meno diffusi sono 4: iltennis con un solo voto, cosìcome il golf, il karate e lapallanuoto. Al secondo posto, con 4 votiin meno rispetto al nuoto, sipiazza immediatamente lapallavolo; solo subito dopo alterzo posto troviamo la danzacon 11 voti su 27 e al quarto ilcalcio con 6 preferenze su 27.Quinta piazza è per la la ginna-stica con 5 voti, al 6° posto c’èl’ hip hop con 4 voti e, a parimerito, il basket.All’ ottavo posto c’è il pattinag-gio con 3 voti, così come l’ equi-tazione. Infine, al decimo, c’è iljudo con 2 preferenze.

Valentina ColomboAilin Mecaj 1B

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CORRIERE DI LORA VITA A SCUOLA N° 1 Anno XIV

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La nostra giornata tipoinizia alle 7.00 sveglian-doci. Dopo aver fattocolazione ed esserci ve-stiti, ci mettiamo gli zainiin spalla e, insieme ai no-stri amici, che ci aspetta-no sotto casa, partiamo

per andare a scuola.Appena arrivati, aspettia-mo in corridoio la profes-soressa per andare inclasse. Lunedì, dalla pri-ma alla terza ora abbia-mo la prof. Fontana.Queste tre ore sono mol-to stancanti perché siamomezzi addormentati e lematerie sono difficili (ge-ografia, let teratura egrammatica).Finite queste tre ore ab-biamo finalmente l’inter-vallo che dura 15 minuti.Durante l’intervallo ciscateniamo e ci divertia-mo in attesa delle succes-sive 2 ore. Queste oresono decisamente più fa-cili: inglese, con la prof.

Una settimana a scuolaEcco le nostre mattinate: qualche giorno va meglio

Noseda, ed educazionef i s ica , con i l p rof .Palucci.Finita la scuola ci diver-tiamo con la PSP e laWII.Il martedì è una giornatamolto più facile delle al-tre perché abbiamo trematerie molto facili: mu-sica, educazione fisica earte. Le altre due mate-rie (aritmetica e spagno-lo) sono più difficili, maneanche tanto.Il mercoledì è una gior-nata abbastanza difficilee impegnativa perchéabbiamo geometria escienze con la prof. DiPietro e, prima dell’in-tervallo, inglese. Dopol’intervallo, sempre conla prof. Fontana, studia-mo storia ed antologia.Il giovedì alla prima oraabbiamo aritmetica, poiinglese, successivamen-te un’ora di musica. Fi-

nito l’intervallo tocca ageografia e grammaticacon la prof. Fontana. Ilvenerdì incominciamocon un’ora di scienze se-guita da due ore di tec-nologia.Finito l’intervallo è il mo-mento per un’ora di artee una di religione.Per fortuna è arrivato ilsabato. Anche se è unagiornata difficile siamovicini al weekend. Allaprima ora abbiamo storiaseguita da un’ ora di ge-ometria. Alla terza ora èil turno di antologia.Dopo la ricreazione final-mente arriva l ora di spa-gnolo, durante la qualec’è anche la madrelingua.Per finire in bellezza c’ègrammatica. Quindi final-mente il weekend.

Luca Casartelli Stefano Ferrero Simeone Molteni 2B

E DOPO LA TERZA MEDIA

Akram Abaouss 3B

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CORRIERE DI LORA VITA A SCUOLA N° 1Anno XIV

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Il Natale nel mondoTestimonianze dalla 1B

Nella nostra classe, mol-ti di noi sono di originestraniera, così abbiamopensato di chiedere lorocome viene festeggiato ilNatale nei rispettivi pae-si nativi.In Senegal, ad esempio,il Natale non è molto fe-steggiato, perché ci sonopochi cristiani. In questaoccasione si cucinano inem, che sono simili agliinvoltini primavera ma

molto più ricchi. Un altropiatto molto cucinatosono i fagottini fataya ri-pieni di carne al sugo, ci-polla e peperoni.In Lettonia, invece, ilNatale è una festività co-mune. Si cucinano bi-scotti di pan di zenzero,torte di mele e si bevesucco di mela caldo.Anche in Albania si cele-bra il Natale, gli abitantinella piazza principalecostruiscono un grandealbero e tutti sono invita-ti a decorarlo. Rimane

loro anche tempo per cu-cinare, così preparano ilrolle di carne ripieno diverdure e panettone conuva candita.Un’ altra tradizione è

quella ucraina: si pre-parano torte moltograndi, che si mangia-no tutti insieme poi,sempre in compagnia,si cantano varie can-

zoni natalizie e si svolgo-no gare per vincere rega-

li.In Turchia, il Natale nonè una festa sentita, maper gli abitanti importan-te è il capodanno, che sifesteggia come il Natale.Si cucinano piatti a base

di carne e la sera si guar-da la televisione tutti in-sieme.Tornando in Italia, andia-mo in Sicilia. Lì, allasera,tutti gli amici si riu-niscono in spiaggia e cia-scuno lascia un sasso condisegnato un regalo. Sequando si ritorna a casa,si trova un dono sottol’albero, secondo la tra-dizione vuol dire cheBabbo Natale è passato

. Giada ArnaboldiChiara Datteo 1B

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CORRIERE DI LORA VITA A SCUOLA N° 1 Anno XIV

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Il 7 ottobre siamo andati inValbasca per il progetto acco-glienza, in modo che gli alunnidelle classi prime si conosces-sero meglio.I professori hanno letto un bra-no tratto dal libro intitolato “Sto-ria di una lumaca che scoprì l’im-portanza della lentezza”, che ciha fatto riflettere molto. Abbia-mo poi osservato la natura at-tentamente e abbiamo scoper-to molte cose che non aveva-mo mai notato; successivamen-te abbiamo seguito il sentiero delbosco con un’altra insegnante eabbiamo osservato e raccolto

foglie con varie caratteristiche;ci siamo anche arrampicati sudelle salite per osservare me-glio la natura. Un’altra attività cheabbiamo svolto con la profes-soressa Leoni è stata quella diinventare una canzone sull’am-biente, per poi gareggiare in unastaffetta .Quando siamo tornati a scuolaabbiamo parlato della gita e cisiamo resi conto che è piaciutaa tutti.

Gaia Berto Andrej Cordiano

Marwa Naili Pietro Prete 1A

Un giorno in ValbascaLe attività del progetto accoglienza

OPEN DAYL’open day di Lora è un’iniziativa durante la quale i bambini diquinta elementare vengono a provare le attività scolastiche dellemedie; si tiene nelle classi prime e nei laboratori, dove i bambini sidividono in gruppi svolgendo le attività di arte con la professoressaOrlandini, di inglese con la professoressa Poggio, di musica con ilprofessor Silano e di disegno tecnico con il professor Morone.Al termine di tutte le attività ci si riunisce e si fa merenda insieme.Finita la pausa, i bambini si recano tutti in aula magna insieme a dueragazzi di ogni sezione, per “la tavola rotonda”: i bambini delle ele-mentari possono fare alcune domande per approfondire la cono-scenza della scuola e soddisfare le curiosità.Vediamo cosa ci dice Michela Nastasi: «I bambini delle elementarifanno delle domande riferendosi a diverse classi e i ragazzi dellemedie rispondono dicendo la propria opinione in base all’argomen-to».Sentiamo l’opinione di Pietro Prete: «Mi sono divertito, anche per-ché ho saltato l’ultima ora».L’open day serve ai bambini di quinta per scegliere la scuola mediae speriamo di aver dato loro una buona impressione.

Emma Branca Martina BianchiMargheritaMerlo Safae Naili 1A

LA BIBLIOTECA DI

CLASSE

La biblioteca di classe è unospazio di lettura che dobbia-mo iniziare con la professo-ressa Ronchetti e durerà pertutto l’anno scolastico a par-tire da dicembre.Questo progetto si attua per-ché in epoca contempora-nea i ragazzi tendono a evi-tare la lettura di libri per laloro dipendenza dalcellulare.Ognuno di noi può decide-

re di portare a scuola i libripiù interessanti che ha acasa.Ogni settimana è possibileprenderne uno in prestito epoi bisogna restituirlo entroun mese in buono stato.Pensiamo che sia una cosautile, perché si possono im-parare nuovi vocaboli e sipuò scoprire la passione perun nuovo genere letterario.

Mattia AlivertiCagri KoybasiLuca Marcelli

Giulia Varrone 1A

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CORRIERE DI LORA VITA A SCUOLA N° 1Anno XIV

All’inizio di quest’annoscolastico, noi alunni di3°B abbiamo avuto l’op-portunità di vedere il film“Billy Elliot” di StephenDaldry. La pellicola rac-conta della vita di Billy,figlio adolescente di unminatore dell’Inghilterradel Nord, che cambieràper sempre graz iealla  sua speciale inclina-zione per   il ballo. Billydecide, all’insaputa del-la sua famiglia,  di unirsialla classe di danza  dellaburbera Mrs Wilkinsonche  scopre presto  il ta-lento innato del ragazzoe lo incoraggia a prova-re l’audizione per laprestigiosa Royal BalletSchool di Londra. Cosasceglierà Billy?  Seguiràla sua pass ione oasseconderà la sua fami-glia? Non vi svelo il fina-

le, tuttavia vi lascio le sueparole: quando la com-missione esaminatrice glichiede di indicare le

emozioni che la danza glisuscita, Billy risponde:

“Una bella sensazione …sto lì tutto rigido, ma

dopo che ho iniziato, di-mentico qualunque cosae … è come se sparissi,cioè sento che tutto ilcorpo cambia ed è  come se dentro avessiun fuoco, come se vo-lassi: sono un uccello,sono e le t t r i c i tà …sì,sono elettricità!”. 

Zoe Maccagnan 3B

Billy Elliot: un film per sognare

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VADO A SCUOLA

Il giorno 25/11/2016, in aulamagna, è stato trasmesso il film“Vado a scuola” in occasione del-la settimana dell’infanzia e del-l’adolescenza; tutta la scuola, indue diversi orari, lo ha guardatoin compagnia dei professori.Questo film è stato mostrato perfar capire ai ragazzi l’importanzadella scuola e quanto siamo for-tunati a poterci andare.Il film parla di quattro ragazzi

provenienti da luoghi diversi del mondo: Marocco, Ar-gentina, Kenya e India. I protagonisti per andare a scuoladevono camminare molti chilometri rischiando la propriavita e lottando contro la povertà.Questo film è stato molto emozionante perché ci ha fattocapire che noi ci lamentiamo tanto di dover andare a scuo-la, mentre nel mondo ci sono tanti ragazzi che vorrebberoandarci.

Lorenzo Beretta Michela NastasiGiulia Pini Giorgia Sanciu Salim Seck Serigne 1A

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CORRIERE DI LORA VITA A SCUOLA N° 1Anno XIV

Visita alla mostra Miniartextil

Giovedì 10 novembre leclassi terze sono andate avisitare la mostra diMiniartextil, allestita pressol’ex chiesa di San France-sco a Como. ‘Miniartextil’è una rassegna annualed’Arte contemporanea, chepropone opere che utilizza-no tecniche come latesturizzazione e la FiberArt. Ogni anno viene sceltoun tema con il quale gli arti-sti devono elaborare le loroopere che verranno selezio-nate e poi esposte. Que-st’anno il tema era “ Tesse-re Sogni “ e abbiamo potu-to ammirare le opere di ar-tisti di tutto il mondo. Cisono numerosi minitessili e13 grandi installazioni. Quel-la che ci è piaciuta di più èstata “Tape”, realizzata dalcollettivo Numen for Useutilizzando oltre 25.000 me-tri di scotch. Nelle vacanzenatalizie anche noi saremmoinvitati a creare deiminitessili che verranno va-lutati dalla prof. Orlandini epoi esposti a scuola per ilvoto del pubblico. Le rego-le sono semplici : ilminitessile non deve averedimensioni più grandi di uncubo (20 x 20 x 20) e deveessere utilizzato un materia-le che richiami il tessuto. E’una buona opportunità perimparare a utilizzare tecnicheartistiche differenti e speria-

mo che ogni alunno possasentirsi stimolato nella suacreatività.

Maria Ferrero 3BCamilla Fuliniello 3B

I LABORATORI POMERIDIANI

La nostra scuola si è resa di-sponibile ad offrirci laboratoripomeridiani.Quest’anno si sono aperti tredi questi: informatica, spa-gnolo e arte. Quello di infor-matica è tenuto dal prof.Morone, quello di spagnolodalla prof. Poggio e quello diarte dalla prof. Orlandini.Nel laboratorio di informati-ca il prof. Morone insegna adusare il computer, in partico-lare delle applicazioni. L’an-no scorso ha insegnato adusare Word, Power-Point eMovie Maker, quest’anno,invece, è il turno di Excel.Nel laboratorio di spagnolo,la prof Poggio insegna que-sta lingua a chi è desiderosodi impararla. Infine, nel labo-ratorio di arte, la profOrlandini spiega agli alunni letecniche del disegno.Quest’ anno, in partico-lare, la prof ha decisodi far fare agli alunni unmurales, ovvero un dise-gno su un muro.

Arianna BoneraSara Corvi 2B

PUNTIE LINEE:IL CLIL DIARTE

Durante l’ora di arte tenutadalla professoressa Orlandini,gli alunni di 1A svolgono unalezione CLIL in inglese, perapprendere la lingua nelle di-scipline non scientifiche.Le lezioni sono molto interes-santi, perché spiegano aglialunni i segni basilari dell’arte:punti, linee, ecc. Sono i segniche fin dalla preistoria gli uo-mini hanno utilizzato per espri-mere le loro emozioni.Nel Neolitico ci fu una vera epropria ricerca della bellezzaestetica. I reperti giunti a noioggi presentano diverse de-corazioni a motivi geometriciche l’uomo ha utilizzato ispi-randosi alla natura, guardan-dola con occhi diversi.Quindi l’uomo è l’unico esserevivente capace di immagina-re e sognare cose non vere,cioè astratte.I punti e le linee sono tuttorautilizzati dagli artisti per crea-re opere astratte che ognunopuò interpretare come vuole.L’arte astratta ha un fine piùemotivo ed intenso rispetto aquella classica.In conclusione, questo pro-getto ci aiuta comprendere isegni fondamentali dell’arteanche in un’altra lingua.

Ilaria FulinielloValeria LanzaJacopo Molteni Elisa Piscitelli 1A

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CORRIERE DI LORA VITA A SCUOLA N° 1Anno XIV

10 consigli per scegliere la tua strada futuraPrendetevi ciò che vi spetta e siate fieri di voi

La terza media è l’anno delle scelte. Quest’anno dovremmoscegliere la scuola che più ci pia-ce e ci rappresenta… questisono i nostri consigli per unascelta giusta: DISTINGUERE gli hobbydalle cose che  ti piacciono fare; CAPIRE  le tue passioni;CERCARE di trovare i tuoipunti di forza; SCONFIGGERE i punti didebolezza; VALUTARE i pro e i controdi una scuola (distanza,mezzi ditrasporto,sbocchi lavorativi…) SAPERE a cosa vai incontro; DARE ascolto a se stessi e nonseguire gli altri; NON prendere una scelta perassecondare i genitori o gli inse-gnanti; ESSERE sempre se stessi no-nostante tutto; CREARE un buon rapportocon i professori.Questi sono i nostri consigli persopravvivere alla grande scelta,speriamo vi siano utili per il vo-stro futuro e la vostra futura vitascolastica. Noi sappiamo comevi sentirete pochi mesi primadella decisione,sarà parecchiodifficile e la paura di affrontare il‘nuovo’ prenderà ilsopravvento. La famiglia e i pro-fessori vi aiuteranno a capire voistessi, a cercare una stabilità e,sicuramente,trovando voi stes-si, sarete in grado di affrontarequesta grande questione,forse

più grande di voi, ma con le giu-ste motivazioni e tanto corag-gio, arriverete alle superiori tran-quilli e sereni. In questi anni, ab-biamo creato in classe un lega-me molto forte, basato su unio-ne, fratellanza e voglia di stareinsieme. Siamo una barca, sen-za capitano, una barca che af-fronta ogni pericolo in gruppo eche coltiva le proprie gioie con-dividendole con tutti. Forse è perquesto che siamo spaventati: lanostra  classe è così unita chenon abbiamo il coraggio e la forzadi spostarci in un altro gruppodi persone con cui magari, nonlegheremo o ci sentiremo a di-sagio.Abbiamo  affrontato insieme“alte maree”,  ma siamo ancheapprodati su spiagge stabili e ca-lorose. In prima media nonavremmo mai pensato di arri-vare qui, né noi  né i professori.Abbiamo giocato, scoperto,discusso e inventato e con ciòsiamo cresciuti e ci siamo amal-gamati. Sappiamo che il futuro 

vi spaventa e che la paura, pre-sto, prenderà il sopravvento,  macon l’aiuto della scuola, della fa-miglia  e delle persone care, im-parerete ad amare voi stessi ela vostra strada scelta. Impare-rete ad essere fieri di voi e nondegli altri:siate felici, perché perogni cosa occorre essere felici.Se volete una cosa, se voleteraggiungere un sogno che se-condo voi é impossibile,  fatelo.Prendetevi ciò che vi spetta,perché vi spetta e sicuramenteve lo meritate. Siate fieri di ciòche siete  diventati, perché se losiete diventati un motivo validoc’è. Andate al Liceo felici, a te-sta alta perché dovete dimostra-re a voi e a tutti quanto siete spe-ciali, quanto forza avete.

Rachele FacciniFilippo Fornara

Shaina RapisStefania Valiani 

Alessandro  Vinci 3B

L’ANGOLO DELLE LUCERTOLE

Vi consigliamo di non aprire mai le finestre in classeperché in 1C abbiamo fatto una brutta esperienza. Un

giorno, aprendo la finestra, durante una verifica è entra-ta una famiglia di lucertole che si è nascosta dietro il

nostro armadio. E per settimane abbiamo visto lucertolepassarci sotto i piedi.

Michela Cavaliere Giada GiangrassoSara Mason Maddalena Ostinelli 1C

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CORRIERE DI LORA APPROFONDIMENTI N°1Anno XIV

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Recentemente ho letto un li-bro molto bello che si chia-ma Wonder.Questo libro parla di un ra-gazzo di nome August che ènato con una deformazione alviso che per la prima voltadeve affrontare il mondo dellascuola: fino alla quinta ele-mentare, infatti, non ha maifrequentato la scuola, ma hapreso lezioni a casa da suamamma.Prima di cominciare la scuo-la, il preside Kiap chiede a treragazzi, Julian, Charlotte eJack, di far fare ad Auggie ilgiro della scuola e di aiutarloa inserirsi nella classe.Il primo giorno di scuolaAuggie va nella sua classe esi siede in un banco in fondo,per non farsi vedere.Jack si siede vicino a lui, unpo’ perché gli fa pena, lì, tut-to solo, un po’ perché glieloaveva chiesto il preside Kiap.Col tempo però diventa il suomigliore amico: capisce cheAuggie è una bella persona,nonostante il suo aspetto fisi-co, ma capisce anche che glipiace stare insieme a lui.Julian, al contrario, crea ungioco brutto: se, anche persbaglio, tocchi Auggie hai die-ci secondi per lavarti le mani,sennò sei “infettato”.A mensa Summer si siede vi-cino a Auggie e diventa sua

amica. Summer chiama il lorotavolo “il tavolo dell’ estate”per via dei loro nomi.Per il suo compleanno Augustorganizza una festa, dove in-vita tutti, ma solo cinque ra-gazzi accettano l’ invito, tra cuiSummer, Jack e Charlotte.L’ insegnante di inglese, MrBrowne, ogni mese detta airagazzi un precetto, cioè una

cosa importante da ricorda-re, e alla fine dell’anno il com-pito delle vacanze sarà fareun precetto inventato daglialunni. “Tutti meritano unastanding ovation”: questo saràil precetto di Auggie.Per sapere perché, bisognaleggere il libro.

Claudia Antonazzo 1C

Il piacere della letturaWonder

Pokemon maniaIl ritorno degli esserini nascosti ovunque

Attualmente sono tornati dimoda i pokemon, quegliesserini carini e coccolosi chesi nascondono da tutte le par-ti.Dei Pokemon ne sanno mol-to i ragazzini soprattutto per inuovi giochi: Pokemon go,Pokemon sole e Pokemonluna. Pokemon go è un giocodiventato famosissimo sia trai grandi che tra i più piccini,maschi e femmine. Molta gen-te ha una dipendenza da que-sto gioco, per esempio alcunimesi fa c’è stato un raduno dipokefan in Central Park, aNew York, perché c’era unPokemon molto raro e forte.Più precisamente le personeerano circa un milione. Un al-tro modo per divertirsi conqueste creature è giocare con

le carte, sia virtuali che reali.Le carte possono esserereverse, holo, ex, mega, fuo-ri serie, full art, ultra, shiny,goldstar e turbo. Attualmen-te l’associazione Pokemon

Company ha trent’anni e, perfesteggiarli, sono stati intro-dotti sul mercato dei pac-chetti promozionali chia-mati “Generazioni”.

Francesco BonomiLuca Bordignon 2B

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CORRIERE DI LORA SPECIALE NATALE N° 1Anno XIV

Ogni mattina del 25 dicembre,con tutte le caselle dell’’avventoaperte…arriva il Natale.Sotto gli alberi di Natale, ognifamiglia trova i regali, e sulla ta-vola un piatto con sole bricioleed un bicchiere vuoto; le rennehanno già consumato le propriecarote. I bambini sono impa-zienti di scartare i propri regali.Sono le 5 di mattina e fuori ne-vica. Siamo nel nostro letto cal-do e non vediamo l’ora di scar-tare i nostri regali, perciò inco-minciamo a cantare come paz-ze gli auguri di Natale a mammae papà.Questa notte è arrivato BabboNatale l’albero è strapieno diregali.Sotto l’albero abbiamo trovatomolti dei regali che desiderava-mo. Quello che abbiamo pre-ferito è stato il set di smalti diKiko. Dopo aver scartato i re-gali abbiamo fatto colazione conpanettone farcito, dopo di checi siamo preparate per andarea pranzo dai parenti. Il menùdel pranzo è zuppa imperiale,una specialità bolognese, ac-compagnata da lasagne, e comesecondo arrosto ripieno concontorno di patatine fritte fattedagli uomini di famiglia. Era tut-to molto buono. Nel pomerig-gio, quando eravamo tutti pre-senti, abbiamo aperto i regali ar-rivati a casa dei nonni. Dopoaver scartato i regali, ci siamo

La mattina di NataleTradizioni sotto l’albero

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messe lo smalto con le nostrecugine. Verso le 16.00 ci siamoriuniti attorno al tavolone dellataverna per giocare a tombolacon soldi e dolci come premio.Arrivata sera, abbiamo salutatotutti e ce ne siamo tornati a casanostra. Non abbiamo mangia-to praticamente niente, perchéeravamo pieni dal pranzo; sia-mo andati a letto abbastanzapresto perché l’indomani sarem-mo andati dai nonni a festeggia-re Santo Stefano con una gran-

de grigliata. È stata una giornataindimenticabile.

Maria DosiAlessia MombelliErica Perduca 2B

IL NATALEAnche quest’anno arriva Natale

Ma c’è chi sta bene e chi invece sta male.C’è chi è in pace ed amicizia

E chi vuole più giustizia.C’è chi vuole festeggiate

E chi lo può solo sognare.

C’è chi ama possedereE chi è schiavo del potere.

C’è chi lotta per il paneE chi è solo come un cane.C’è chi lascia la sua TerraPer scappare dalla guerra.

Noi speriamo che il NataleNon sia solo “materiale”

E che dentro ad ogni cuorePossa nascere l’amoreE se tutti lo vogliamo

Questo mondo lo cambiamo.

Francesco Bernasconi Tommaso Diserò

Andrea Melzi 3A

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CORRIERE DI LORA APPROFONDIMENTI N° 1Anno XIV

La cultura giapponeseScrittura, manga e anime

La cultura giapponese ha subi-to molti cambiamenti nel corsodei secoli.Dopo numerose immigrazionidalle isole vicine del Pacifico,seguite dall’enorme importazio-ne di cultura dalla Cina, ad esem-pio la scrittura, gli abitanti delGiappone attraversarono un lun-go periodo di relativo isolamen-to dal mondo esterno che die-de come risultato una cultura di-versa da qualsiasi altra culturaorientale.SCRITTURA

La scrittura giapponese puòsembrare molto difficile, infatti loè. Essa si basa su degliideogrammi, che sono dei sim-boli grafici che rappresentanoun’immagine o un’idea.Ci sono 3 diverse scritture giap-ponesi:l’hirigana (il più usato ed anchequello che riescono a capireanche i bambini)il katakana (usato per le parolestraniere) e i Kanji (i più difficili)in quanto derivano dalla scrittu-ra cinese ed in genere un kanjipuò significare una parola inte-ra.MANGA

È il termine giapponese che in-dica i fumetti in generale, ma intutto il resto del mondo viene uti-lizzato solamente per i fumettigiapponesi. Ci sono molte va-rietà di generi manga, per esem-pio: avventura, romantico, spor-tivo, storico, commedia, fanta-

scienza, fantasy, giallo e horror.Nel 1962 venne pubblicato il pri-mo manga in assoluto da Shifumi

Yamane.Principalmente i manga vengo-no pubblicati in bianco e neroma esistono anche edizioni a co-lori ma, in numero molto mino-re per via dei costi realizzativi de-cisamente più alti.Se un manga ha successo puòricevere un adattamento anima-to, chiamati Anime (maschile)

dove i “mangaka” (creatori deimanga) lavorano con assistentinei loro studi e sono associaticon un editore per la pubblica-zione delle loro opere.ANIME

Animazioni giapponesi che sidistinguono anch’esse per ge-neri:Kodomo (per bambini),Fantasy, Mahoo Shoojo (conprotagonisti con poteri magici),SF (fantascienza), Mecha (sto-rie di fantascienza con robot),Spokon (sportivi), Gekiga(drammatico), Gore (horror,dell’orrore e violenti), Suriraa(gialli).

Elisa CernariLisa Vailati 3 A

Le elezioni americaneOpinioni dietro l’angolo

Le elezioni americane non sonoandate come si pensava, infattitra i due candidati, Trump eClinton, quest’ ultima sembravala prescelta, ma non è stato così.Infatti, i voti hanno favoritoTrump. Il punto di vista degli ita-liani è molto negativo nei con-fronti delle elezioni americane.Abbiamo raccolto diverse opi-nioni di alcune persone; la mag-gior parte dichiara che Trumpnon sia adatto a governarel’America a causa dell’inespe-

rienza politica.Purtroppo l’ ex presidenteObama è uscito dalla CasaBianca. Qualcuno sostiene cheTrump inizierà a far indietreggia-re l’America politicamente, mache la farà avanzare nell’inge-gneria. Molti pensano cheTrump non ragioni rispetto allaClinton.

Simone MalinvernoDavide Nucci

Guerino Simeone 2B

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CORRIERE DI LORA APPROFONDIMENTI N° 1Anno XIV

L’importanza dellalegalitàVari modi per combattere la mafia

Legalità e giustizia sonoparole che indicano ilrapporto che ciascuno dinoi ha con le regole.Noialunni della classe III Babbiamo avuto la fortunadi approfondire il signifi-cato di queste parole ascuola con la prof.ssaVenezia.Abbiamo visto il film “Ionon ho paura” d iSalvatores a cui è segui-to un interessante dibat-tito, da cui è emerso chela delinquenza è talmentebrutta che non si cura di

preservare dal male ne-anche i bambini, infattiuno dei piccoli protago-nisti è vittima di un rapi-mento.Per tu t to i l p r imoquadrimestre leggeremoil libro intitolato “Perquesto mi chiamo Gio-vanni” di L.Garlando, checi sta facendo rifletteresulla forma di delinquen-

za organizzata chiamatamafia.Cosa Nost ra s i èinsediata come una pio-

vra nella nostra società,gli uomini d’onore nonpronunciano mai il nomemafia e quandoqualcuno entra afar parte dellacosca, durante ilgiuramento, lachiama la cosa.La mafia ha uncapo supremo, ilboss, che insie-me a un vicecapo co-manda la famiglia; menoimportanti dei capi sonoi consiglieri, i capodecinae i picciotti, che sonocome dei soldati pronti adeseguire gli ordini delboss. Abbiamo avutomodo di scoprire che lacupola per i mafiosi nonè quella di San Pietro o

quella del Brunelleschi,ma l’insieme dei capi piùimportanti delle varie fa-miglie.Ci ha colpito sapere chegli uomini d’onore ucci-dono per odio e per famedi potere e che tutto ciòè in contrapposizione alpotere dello Stato. Il giu-dice Giovanni Falcone(non è un caso se il pro-tagonista del libro si chia-ma Giovanni!) conobbela mafia da vicino, laostacolò per tutta la vita,fino a rimanerne vittimanella strage di Capaci del1992.Per noi rappresenta uneroe, un punto di riferi-

menton e l l al o t t aquoti-dianac o n -t r ol ’ i n -giusti-z ia e

la prepotenza, per potersperare che sia possibileun mondo migliore dovela legalità è alla base deirapporti tra le persone.

Nathan Cusin,Mirko Paolini

Riccardo TardanicoMatteo Trunfio 3B

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CORRIERE DI LORA DALLA SCUOLA DI LIPOMO N° 1Anno XIV

NATALE INSIEME

Amore, amicizia, famiglia:sono questi gli ingredienti

che fin dalla Vigiliasono sempre presenti.

La mattina è Natale!Sei così contento,

dalla tradizione nasce un canto specialeche ci ricorda di vivere insieme con tanto

sentimento.

Sulla tavola imbanditapanettone, frutta secca e tanti stuzzichini

la cena è presto servita,saranno uniti adulti e bambini.

Alice Bernardo 2E

FILASTROCCA DI NATALE

A Natale manca poco,si starà tutti insieme

accanto al fuoco.

La musica si accenderà,i bambini balleranno

e la felicità arriverà. Sahar Sarvary 2E

MAGIA DELLA NEVE

I pupazzi di neve nei giardinisono tutti sorridenti e sbarazzini.

Carote, bottoni, sciarpe e cappelliche li rendono graziosi e belli.

Ognuno ha la sua formache prende vita quando un bimbo sogna.

Sotto il cielo stellato e illuminatoogni sogno viene realizzato.

Quando la luna calatutto oscura e i desideri regala.

Quando la neve crescee li ricopre, il sogno svanisce.

Tutto ritorna nella realtàe riprende la sua immobilità.

Francesca Galli 2E

LA NEVE

Scende la neve…È bianca, pallida, pura e candida.

Cade la neve…È bella, divertente

e con lo slittino si scende allegramente.Fluttua la neve…

Di notte, come in un mondo incantanoanche se poi lo hai solo sognato.

Viene la neve…Quei bellissimi fiocchiche vedi negli occhi.

Mi piace la neve…Mi dà leggerezza e con la sua bellezza

mi culla con dolcezza.Sofia Riva 2E

NATALE

Il Natale è un momentoda passare in allegria

e non bisogna essere un portentoper stare bene in compagnia.

Il Natale alcuni lo celebranocon regali e mille leccornie,

per me non son quelle le cose che contanoma stare insieme alle amiche mie.

Il Natale bisogna celebrarlocon i sorrisi e le risate della gente;

lo spirito gioioso che è in te devi liberarloe tutto quello che succede, tienilo a mente!

Tutto può accadere la notte di Natale,sotto un cielo stellato

il desiderio più grande diventa realee l’oscuro appare più illuminato.

Nulla può spezzare la magia del Natale,essa si può solo rinforzare;

stando insieme in armonia, tutto sarà piùspeciale. Claudia Piccinelli 2E

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