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CORSO DI AGGIORNAMENTO IN CHIRURGIA PROTESICA DI REVISIONE Reggello (FI), 11-12 Giugno 2010
Le Fratture Periprotesiche dell’Anca:Patogenesi e Classificazione
Alessandro D’Anna, Filippo Randelli
IRCCS - POLICLINICO SAN DONATODivisione di Ortopedia e Traumatologia II
Centro di Chirurgia dell’Anca
Fratture periprotesiche in THA
Femore Acetabolo
Fratture periprotesiche in THA
Fratture intraoperatorie
• Avvengono durante la chirurgia
• Spesso vengono riconosciute dopo
Fratture postoperatorie
EPIDEMIOLOGIA FRATTURE FEMORALI
Fratture Intraoperatorie• Protesi non cementate >3%
• Protesi cementate 1%
• Revisione protesica 3-12%
Fratture Postoperatorie• Dopo impianto primario 1%
• Dopo revisione protesica 4%
EPIDEMIOLOGIA FRATTURE ACETABOLARI
0,07 % (23.000 protesi)
Peterson C, Lewallen D. Periprosthetic Fracture of the Acetabulum after Total Hip
Arthroplasty. JBJS, Vol. 78-A(8), August 1996, pp 1206-1213.
• Traumi a bassa energia• Età• Sesso Femminile• Osteoporosi• Diagnosi primaria (Artrite reumatoide, frattura femore etc.)• Osteolisi• Mobilizzazione asettica• Revisione• Tipo di impianto• Prevenzione (controlli clinici e radiografici nel tempo)
Traumi a bassa energia
Cadute a bassa energia sono l’evento traumatico causa della frattura
66% cadute in casa18% cadute fuori
EtàLindahl et al. - Review del registro Svedese 2006 → Genesi multifattoriale
→
→Pazienti giovani con livelli alti di attività aumenta il rischio di frattura. No differenza tra i sessi
→
Sesso femminile- Numerosi studi confermano una quantità più alta di fratture periprotesiche nella popolazione femminile (range 52-70%)→ Genesi multifattoriale- Registro svedese distribuzione uguale tra i sessi nei gruppi più giovani (> nelle donne sopra gli 80 anni)
Osteoporosi- Numerosi studi considerano l’osteoporosi come fattore di rischio , anche se pochissimi hanno correlato la qualità ossea del paziente con il seguente rischio di frattura- Beals RK, Tower SS. Periprosthetic fractures of the femur. An analysis of 93 fractures. Clin Orthop 1996; 327:238-46. 8 → 38% dei pz. aveva avuto precedenti fratture vertebrali e metafisarie e molti avevavo evidenza di osteopenia
Diagnosi primaria
→ Artrite reumatoide
- Nel Registro Svedese la frattura del femore rappresenta la variabile demografica con il più alto rischio di frattura periprotesica
- Nel Registro Finlandese la diagnosi primaria di frattura del femore ha il doppio del rischio di frattura periprotesica rispetto alla A.R
Osteolisi
Causa più comune di frattura periprotesica tardiva→
→
Approccio chirurgico volto non solo al deficit osseo e alla mobilizzazione dell’impianto, ma anche al generatore di particelle usuranti
Mobilizzazione asettica
→Nelle fratture periprotesiche dopo impianto primario il 70% degli impianti femorali era mobilizzato
Tower SS, Beals RK. Fractures of the femur after hip replacement: the Oregon experience. Orthop clin Noth Am 1999; 30:235-47.
→22 su 93 casi aveva una mobilizzazione dello stelo precedente alla frattura
Revisione protesica
- Lewallen e Berry- Mayo clinic Total Joint Registry
- Swedish National Register THA
- Lindahl H, Malchau H, Herberts P, Garellick G. J Arthroplasty 2005 →
→
→
0.4-0.6% dopo primo impianto1.5-2.8% dopo revisione
Direttamente proporzionale al numero di revisioni
7.4 anni dopo primo impianto3.9 anni dopo 1 revisione3.8 anni dopo 2 revisioni2.3 anni dopo 3 revisioni
Tipo di impiantoPROTESI CEMENTATE:- Registro finlandese: Sarvilinna et al.→ rischio aumentato di fratture per lo stelo della protesi Exeter - Registro Svedese: Lindahl et al. → rischio aumentato per lo stelo Exeter e Charnley (stelo corto e retto, taper design), ridotto per lo stelo Lubinus (design anatomico)
PROTESI NON CEMENTATA:- Beals e Tower, Clin Orthop 1996 → Stress Risers associati alla tecnica chirugica
Tecnica chirurgica
- Fattori chirurgici che riducono la resistenza dell’osso (fori delle viti/zone di stress risers)- Perforazioni della corticale in lesioni osteolitiche precedenti o dopo la rimozione del cemento o dell’impianto- Fresatura del canale diafisario- Eccessive manovre per la riduzione e la lussazione dell’anca
Prevenzione
- Controlli clinici e radiografici di routine- Comportamento scorretto del paziente- Massima cautela del chirurgo nei pazienti a rischio di frattura
Peterson C, Lewallen D. Periprosthetic Fracture of the Acetabulum after Total Hip
Arthroplasty. JBJS, Vol. 78-A(8), August 1996, pp 1206-1213.
Classificazione di Peterson
• COPPA STABILE
• COPPA MOBILIZZATA
FRATTURE ACETABOLARI
Tipo A Fratture del Trocantere
AG Grande
AL Piccolo
Tipo B Fratture a livello della protesi
B1 Protesi stabile.
B2 Protesi instabile, buon bone stock.
B3 Protesi instabile, cattivo bone stock.
Tipo C Fratture del femore distale.
DUNCAN & MASRI – VANCOUVER CLASSIFICATION
Duncan CP, Masri BA. Fractures of the femur after hip replacement. Instr Course Lect. 1995;45:293–304.
FEMORE
Type A Fratture metafisarie che non coinvolgono la diafisi
A1 Semplice perforazione corticale
A2 Linea di frattura composta
A3 Frattura instabile o scomposta
Type B Diafisarie, non si estendono nella diafisi distale
B1 Semplice perforazione corticale
B2 Linea di frattura composta
B3 Frattura instabile o scomposta
Type C Fratture distali , che possono estendersi fino alla metafisi distale
C1 Semplice perforazione corticale
C2 Linea di frattura composta
C3 Frattura instabile o scomposta
FRATTURE INTRAOPERATORIE
Duncan CP, Masri BA. Clin Orthop • Number 420, March 2004
DECISION MAKING
Dove si trova la frattura rispetto alla protesi
Tipo di Frattura
Stabilità protesica
Bone stock
CASO CLINICO
• Donna di 60 anni, Protesi totale anca non cementata
• 3 mesi dall’intervento
• Caduta accidentale in Metrò
• Dolore
• Non dismetrie, Arto non extraruotato
Mandata a casa dal Pronto Soccorso
RX post-opRX dopo il trauma
B2 protesi instabile, buon bone stock.
31% di REINTERVENTI
FRATTURE PERIPROTESICHE DELL’ANCA
G. Garellick; L. Hans; H. Malchau. JBJS – B. 86-b Suppl. III:304, 2004.
B1 - DUNCAN & MASRI – VANCOUVER CLASSIFICATION
Classificazione AO → Fratture diafisarie di femore
FRATTURE PERIPROTESICHE
“Alta percentuale di complicanze e fallimenti
dovuti anche ad un errore di pianificazione
chirurgica ”
DA VERIFICARE CON ATTENZIONE
Il tipo, la localizzazione e l’estensione della frattura
La stabilità e i segni di usura della protesi
Il Bone stock prossimale e distale
CONCLUSIONI
Diagnosi precoce fratture intraoperatorie (riconosciute ed ev. trattate)
Un planning preop. accurato è fondamentale (Classificazione corretta )
Avere sempre a disposizione tutti gli strumentari e le protesi da revisione
Grazie per l’attenzione