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Corso di preparazione
al Concorso Pubblico per OSS
Patrocinato dalla Segreteria Provinciale UIL FPL Pavia
Docente: SCIORTINO ANDREA
CorsodipreparazionealConcorsoPubblicoperOSS–SegreteriaProvincialeUILFPLPaviaDocente:AndreaSciortino
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CONTROLLODELLEINFEZIONI:ASEPSIECONTAMINAZIONE
• SEPSI:dalgrecosêpsis=putrefazione.Si intende lapresenzanel sangueo inaltri tessutidimicrorganismipatogeniodellelorotossine.
• ASEPSI: Si intende l’insieme delle attività per impedire che su un determinatosubstrato giungano microrganismi infettanti (es. uso di guanti, camici, mascherinesterilioillavaggiodellemanichirurgico,ecc.).
• ANTISEPSI: Si intende l’insieme delle attività chemira ad impedire o rallentare losviluppodeigermi,sianoessipatogeniomeno(es.additivialimentari,l’usodelfreddo,ecc.).
• CONTAMINAZIONE : dal latino contaminatio = rendere impuro, insozzare, fondereelementiprovenientidafontidiverse(dacon,insieme+tangeretoccare).Si intende l’insudiciamento per contatto o per mescolanza, come l’introduzione dimicrorganismi inuna ferita.Processopermezzodelqualeunoggettooun’areadellapersonaodell’ambientediventanoinfetti,cioècontengonomicrorganismipatogeni.
PRATICHEASETTICHE
• ASEPSIMEDICA:tecnicheatteacontrollareeridurreilnumerodeipatogenipresentidaluogoaluogo(TECNICHEPULITE).
• ASEPSI CHIRURGICA: tecniche atte a prevenire l’introduzione o la diffusione dipatogenidall’ambientealpaziente(TECNICHEDISTERILIZZAZIONE).
MICRORGANISMIGli organismi viventi in grado di determinare nell’uomo l’insorgenza di malattie sonogenericamentedefinitiPARASSITI.Unaprimaclassificazioneditaliorganismivienefattasullabasedellelorodimensioni:sidistinguonoinMACROPARASSITIoMICROPARASSITI.
• IMacroparassitisonoorganismipluricellularivisibiliadocchionudoresponsabilidiungruppodimalattiedefinite“parassitarie”.Nesonoesempialcunivermi(tenie,ossiuri)eacari(acarodellascabbia).
• IMicroparassiti sono organismimonocellulari di dimensioni variabili non visibili adocchionudo,didifficileclassificazione, responsabilidiungruppodimalattiedefinite“infettive”. Sulla base delle loro caratteristiche morfologiche si distinguonoprincipalmentein:Batteri(ogermi),Virus,Miceti(ofunghi),Protozoi.
MICRORGANISMIPATOGENIENONPATOGENIImicrorganismisonoovunquenell’ambienteesonopurepresenti:
• inpartidell’organismochecomunicanocon l’ambienteesterno:bocca,naso, trachea,stomaco,intestino,vagina,cuteecc..
• nel terreno, nell’acqua, nell’aria, negli alimenti, sul corpo degli animali, sugliindumenti,mobilieoggettivari.
Imicrorganismichenormalmentevivonoesisviluppanoindeterminatepartidelcorpo,sonobentollerati (commensali)oaddiritturautili (simbiotici)esonodefinitiFLORABATTERICA
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NORMALEoSAPROFITI.Quandosonopresentinel loroserbatoionaturale(vierespiratorie,intestino,cute)nonsonopatogeni,masevengonotrasmessiaunospiteoluogoperlorononnaturale,diventanopatogeni(es.l’escherichiacolisitrovanormalmentenell’intestinocrasso,sepenetranellevieurinariepuòprovocareun’infezione).Fraimicrorganismipatogeni,lefamigliepiùfrequentementeresponsabilidimalattieinfettivesonoibatterieivirus.GERMIPATOGENII batteri hanno un bisogno enorme di nutrimento dovuto alla straordinaria capacità dimoltiplicazione (inmedia ogni 20-30minuti). Le esigenze varianomolto da una specie adun’altra.Alcunisintetizzanolesostanzenecessarieall’internodell’organismo(autotrofi),altrinecessitano invece di sostanze preformate (zuccheri, composti azotati, ecc.), per questodefinitieterotrofi.Ingenereigermipatogeniappartengonoaquest’ultimaspecie.Ibatteriinoltrevengonodistintiinbaseall’effettodell’ossigenosullorometabolismo:
• Aerobi obbligati: esigono l’ossigeno per moltiplicarsi e sopravvivere (es. bacillotubercolare);
• Anaerobi obbligati: si moltiplicano solo in assenza di ossigeno (es. clostridiumtetani);
• Aerobi (o anaerobi) facoltativi: si moltiplicano sia in assenza che presenza diossigeno.
GERMIPATOGENII batteri si moltiplicano quando hanno le condizioni nutritive (zuccheri, azoto, ecc.) eambientali adeguati (ossigeno, umidità e calore). Le condizioni ottimali determinano neigermilaformavegetativa,modalitàchepermettelorolariproduzione.Incondizionidisagiatemuoiono.AlcunespeciedelgenereBacilluseClostridiumquandolecondizioninonsonoottimalidannoluogo alla formazione di spore. La spora è disidratata, resiste eccezionalmente al calore,all’essiccamento,alle radiazionieanumerosiagenti chimicididisinfezione.Consiste inunacondizionediassenzadiogniattivitàmetabolica,perciòlasopravvivenzanonècondizionatada alcun apporto alimentare. Quando le condizioni tornano ottimali si verifica il passaggiooppostodasporaaformavegetativaericominciaamoltiplicarsi.Moltesostanzecontenuteneibatterisicomportanodaantigeniecioè,inoculateinorganismianimali, stimolano in questi la formazione di anticorpi, con i quali reagiscono in manieraspecifica:ogniantigenestimolaunprecisoanticorpo,capacedireagiresoloneisuoiconfronti.Unastessacellulabattericapuòcontenerepiùantigeni.VIRUSPATOGENII virus riconosciuti sono ormai centinaia: febbre gialla, poliomielite, herpes, varicella,morbillo,parotite,encefalite,influenza,raffredore,epatiteA-B-C,adenovirus,retrovirus(fraiqualisonocompresiivirusHIV),ecc..
• Ognunohacaratteristichespecificheestrutturaspecifica;• Hannodimensioniultramicroscopiche;• Possonoriprodursisoloall’internodicellulesensibiliviventi;
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• Possonopenetrarenellecelluleospitidall’esterno.• Sono molto sensibili alle temperature medie e alte (50-60 °C), poco sensibili alla
temperature basse (-30-70 °C) e le sostanze comunemente usate contro i batteriesplicano la loroazionesolo sualcunivirus (inefficace l’alcool,pocoefficace il cloro,megliolojodioel’acquaossigenata).
DIFFERENZAFRAINFEZIONEEMALATTIAINFETTIVAInfezione(dallatinoinfectare=inquinare,dafaceremettere+indentro)SichiamaINFETTOunorganismochealberga,nelsuointerno,microrganismipatogeni,senzapresentareisegniclinicidellamalattia;NeconseguecheogniMALATTIA INFETTIVAèprecedutadaunostatodi infezione, ilqualepotràsfociarenellamalattiaoppuredileguarsisenzachequestasimanifesticonlapresenzadi segni clinici (febbre, malessere generale, astenia, vomito, diarrea, eritemi, secrezioni,escrezioni,lesionicutanee,ecc);Il trapassoomenodallostatodi infezioneaquellodimalattia,dipendedall’esitodella lottache si stabilisce tra imicrorganismi patogeni (patogenicità, virulenza e caricamicrobica) el’ospite(meccanismididifesagenericiespecifici).SidefinisceMALATTIAINFETTIVACONTAGIOSAlamalattiainfettivailcuiagentecausaleèingradoditrasmettersinaturalmentedalmalatoalsano.ILPROCESSOINFETTIVO(oCATENADELL’INFEZIONE)Perché si verifichi unamalattia infettiva deve verificarsi una serie di eventi i quali ognunorappresentaunanellodiunacatena.Glianellidellacatenadelleinfezionisonocostituitida:
• Un AGENTE INFETTANTE: si intende un microrganismo patogeno le cuicaratteristicheinfluisconosull’abilitàdicausaremalattia.
• Un SERBATOIO: l’habitat naturale in cui i microrganismi patogeni vivono e simoltiplicano, dal quale il parassita può trasmettersi ad ospiti recettivi infettandoli(esseriumani,numerosianimali,piante,substratiambientali).
• UnaFONTEosorgente:siintendeilsoggetto(uomooanimale)cheeliminaiparassiticonsentendonelatrasmissioneall’ospiterecettivo.Laprincipalesorgenteè ingenerel’uomo malato. Accanto a questa è importante considerare i portatori sani oconvalescenti o cronici, cioè coloro che, pur non essendomai statimalati o dopo laguarigione,alberganonelloroorganismoedeliminanoagentipatogeni.
• VIE di ELIMINAZIONE: i parassiti vengono eliminati attraverso secrezioni edescrezioni.L’eliminazioneavvieneattraversovarievie:viacutanea,genitale,urinaria,intestinale, buccale, respiratoria, congiuntivale. Talvolta sono multiple per la stessamalattia. E’ importante conoscere quando l’eliminazione inizia, quando èmassima equandotermina.
• MODALITA’ di TRASMISSIONE: il passaggio del parassita può avvenire con unatrasmissione dalla sorgente di infezione al sano definita anche DIRETTA o PERCONTATTO (es. malattie veneree), oppure dalla sorgente di infezione all’ambienteesterno al sano, definita anche INDIRETTA attraverso svariatimezzi inanimati comel’aria,ilsuolo,l’acqua,glialimenti,utensilidacucina,biancheria,giocattoli,strumentie
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materialiper lacurae l’igienepersonale(dettiveicoli)oppuretramiteesserianimaticomealcunianimali,gliinsetti(dettivettori).
• VIE di PENETRAZIONE: lapenetrazionedegli agenti infettantipuòavvenireper viaconnatale o placentare, cutanea,mucosa (vie respiratorie, vie digerenti, vie gentito-urinarie, vie congiuntivali) e umorale (ematica). In seguito si stabilisce uno stato diinfezione, il quale più o meno rapidamente, può sfociare nella malattia oppureestinguersi senza provocare sintomatologia morbosa. Il tempo che intercorre tra lapenetrazioneel’esplosionedellamalattia,sesimanifesta,prendeilnomediperiododiincubazione.
• SUSCETTIBILITA’DELL’OSPITE:consistenellacapacitàdiunsoggettodidifendersidalleinfezioni.Ciòèdeterminatodaunaseriedifattori:
o fattori propri del parassita: patogenicità (capacità di causare la malattiainfettiva in una specie ospite), virulenza (grado di patogenicità nei confrontidella specie ospite), invasività (capacità di entrare e diffondersi attraverso itessuti),specificità(attrazioneperunospite).
o fattori propri dell’organismo parassitato: età, sesso, stato nutrizionale,affaticamento,condizionigeneralidisalute,farmaciassunti,presenzaomenodimalattie in atto, trattamenti cruenti in atto (interventi chirurgici, emodialisi,catetere venoso centrale, terapie radianti, ecc.), l’attività lavorativa, strapazzi,abuso di alcool o droghe. Per alcune malattie la recettività è pressochéuniversale (morbillo, varicella, vaiolo, tifo addominale, influenza, colera, ecc.),mentre per altre (scarlattina, difterite, tubercolosi, ecc.) può influire unapredisposizionecongenitaoacquisitaoppurealcuneabitudini.
o fattori relativi all’ambiente esterno: il clima, infatti alcunemalattie hanno unandamento stagionale, l’abitazione, le condizioni economiche, ecc. Sonoelementichevalgonoarenderefrequenteilcontagioeainsidiareleresistenzeorganiche.
PREVENZIONEdelleMALATTIEINFETTIVELaprevenzionedellemalattie infettive consiste inun complessodi attività, aventi finalità emetodologiediverse,macostituentiununicoprocesso integratoeglobale,cheasuavoltaèpartediundisegnopiùampiorivoltoalladifesaeallapromozionedellasalute.Ogniattivitàèrivoltaadinterrompereunanellodellacatenadiinfezionealfinediinterrompereilprocessoinfettivo.Laprevenzionedellemalattieinfettivepuòessereeffettuataconmetodidirettioindiretti:
• IMETODIDIRETTI:comprendonoleattivitàintese1)adaumentareledifesedell’individuo,qualilevaccinazioni,laprevenzioneconsieriimmunologicioconfarmaci;2) a riconoscere i microrganismi patogeni nei singoli individui e ostacolarne ladiffusione (bonifica dei portatori, denuncia dei casi di malattia, accertamentodiagnosticoemisurediisolamentoodiallontanamento);3) le attività di bonifica ambientale (sterilizzazione, disinfezione, asepsi, antisepsi,disinfestazione).
• IMETODIINDIRETTI:comprendonotuttiiprovvedimentiindirizzatialrisanamentoemiglioramento degli ambienti di vita e di lavoro (controllo dell’acqua, alimenti,bevande,condizionidisaluteindividualiecollettive).
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INFEZIONIeBONIFICAAMBIENTALELa bonifica ambientale consiste nel programmare e mettere in atto una serie di attivitàfinalizzate a sanitizzare l’ambiente e gli oggetti in esso contenuti per prevenire lemalattieinfettive.Tali attività sono particolarmente importanti negli ambienti sanitari, soprattutto negliospedali.Le infezioni infatti vengono classificate come “COMUNITARIE” o “ICA”(infezioni correlateall’assistenza).Si definiscono “INFEZIONI COMUNITARIE” le infezioni che sono originate nell’ambientecomunitario (ambienti di vita, scolastici, di lavoro) e che sono già presenti almomentodelricoveroospedaliero.Si definiscono “INFEZIONI CORRELATE ALL’ASSISTENZA” ex “infezioni nosocomiali”, leinfezioni acquisite in ospedale dal paziente (o dal personale di assistenza) e che non sonopresenti,néinincubazione,almomentodelricovero.INFEZIONECORRELATEALL’ASSISTENZAPerchésidefiniscaunprocessoinfettivo“infezioneospedaliera”,lamalattiadevemanifestarsidurante la degenza ospedaliera o dopo la dimissione (dopo pochi giorni,ma anchemesi asecondadelperiododiincubazione).Convenzionalmente, in assenza di un periodo di incubazione preciso, le infezioni che sisviluppano nelle prime 48 ore dal ricovero sono considerate infezioni di comunità,mentrequellechesisviluppanodopo48oresonoconsiderateinfezioniospedaliere.LEINFEZIONIOSPEDALIERESidistinguonoin:
• ENDOGENE: presenza di microrganismi che fanno parte della flora battericadell’ospite.
• ESOGENE: presenza di microrganismi trasmessi da fonti animate o inanimateall’internodell’ospedale.
Lecausedell’infezioneospedalierapossonoessere:
• CAUSELEGATEALPAZIENTE:diminuzionedelpoteredidifesa,barrierenaturalinonintegre(traumi,ustioni,ferite),manovrestrumentali,terapiedirianimazione.
• CAUSELEGATEALL’AMBIENTEEALPERSONALE:cattivaorganizzazionedellavoro,eccessivonumerodipazientiinrapportoallastrutturaealpersonale,mancanzadellenorme igieniche, mancanza di materiale idoneo, difficoltà di disinfezione esterilizzazionediapparecchicomplessi,scorrettaesecuzionedimanovrestrumentalieloroabuso.
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LASANIFICAZIONEOSPEDALIERASanificare significa rendere igienicamente sano l’ambiente e gli strumenti, in modo daarrestareladiffusionemicrobicaedilrelativoanellodellacatenacontaminante.Latecnicadellasanificazionecomprendequattrolivellidistinti,manonindipendentitraloro,ecioè:
• Lapulizia;• Ladisinfezione;• Lasterilizzazione;
LAPULIZIASCOPO: riduzione della carica microbica tramite allontanamento (non distruzione) deimicrorganismiinundeterminatoambienteosubstrato.E’ una pratica che consiste nella rimozione meccanica dello sporco, (polvere, terra o altrimateriali) e con esso dei microrganismi, delle superfici esposte dell’ambiente, solitamentemediantescopaturaespolveraturaumidaoinaspirazioneelavatura,conacqua,conosenzadetergenti, a temperature diverse. Si utilizzano anche macchinari come aspirapolveri,lavapavimenti, lavastoviglie, lavatrici. La pulizia si attua anche a oggetti o parti del corpo(mani,cute,ecc.).Un’accuratapuliziaabbassasignificativamentelacaricamicrobica.E’dimostratocheinalcuniambientihalastessaefficacia,perlaprevenzionedelleinfezioniospedaliere,dellapuliziacondisinfezione(conuncostoperònotevolmenteinferiore!).La pulizia è un’operazione preliminare rispetto alla disinfezione e alla sterilizzazione (ildisinfettanteo lasterilizzazioneinpresenzadisporcononagisce), fattaeccezioneper icasigravi di contaminazione presunta o accertata che comporta l’uso di un disinfettante primadellapulizia(DECONTAMINAZIONE).LADISINFEZIONESCOPO:distruzionedellaflorapatogenainundeterminatoambienteosubstrato.E’ una pratica che consiste nell’uccisione di batteri, funghi e di alcuni virus, raramente dispore,utilizzando:
• Mezzinaturali(luce,essicamento,temperatura,concorrenzavitale,diluizione);• Mezzifisici(calore,radiazioniultravioletteogamma);• Mezzichimici(disinfettanti).
Lapraticadelladisinfezionerichiedelaconoscenzaelavalutazionedialcunifattori:
• laresistenzadeigermi(labile,resistenti);• lanaturadeldisinfettante(alcolici,acquosi);• la natura del materiale da disinfettare (animati, inanimati, metalli, gomma, teleria,
ecc.);• laconcentrazionedeldisinfettante;• iltempodicontatto;• latemperatura;• ilph(aciditàoalcanilità).
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IDISINFETTANTIVengonoclassificatiin3categoriesecondoillivellodiattivitàdidisinfezione(sepiùefficaciomeno):
• LIVELLOALTO:sostanzeattiveintuttelespeciedibatteri,virus(virusdell’epatitetipoBeCeHIV),miceti,spore;
• LIVELLOINTERMEDIO:sostanzeattivesuibatteri,compresiglialcool-acidoresistenti(bacillodellatubercolosi)edinalcunespeciedimiceti;
• LIVELLOBASSO:sostanzeattivesulle formevegetativedeibatteri,micetieviruspiùsensibili.
Le soluzioni disinfettanti possono andare incontro alla CONTAMINAZIONE MICROBICA,soprattuttoconidisinfettantideboli(es.Salidiammonioquaternario:citrosil,bergamon)Ladisinfezioneadaltolivello:
• Ebollizione:superioreai98°Cper30minuti;• Ipocloritodisodio(varecchina):al5%perpiùdi30minuti;• Glutaraldeide:al2%attivata(phalcalino)perpiùdi30/60%minuti;• Iodofori:perpiùdi30minuti.
LASTERILIZZAZIONESCOPO:totaledistruzionediogniformaviventeinundeterminatoambienteosubstrato.E’unapraticadibonificaambientaleradicale,consistenell’uccisionedituttiimicrorganismipatogeniesaprofiti,compreselespore,eanchedeimacrorganismi,utilizzando:
• Mezzifisici:o Caloresecco(ariacalda)=160°C/2ho180°C/1h(materialimetallici,vetro,
porcellana);o Caloreumido(acqua-vapore)=ebollizione20’perl’uccisioneanchedellespore,
=vaporeacqueosottopressione(autoclave)121°C/30minutia1Atmosfera,oppure134°C/10minutia2atmosfere,oppure144°C/3minutia3atmosfere(vetreria,metalli,teleria,gomma);
o Incenerimento=distruzionedelmaterialeinfettoonocivo(rifiutiospedalierienon);
o Radiazioni ionizzanti o ultraviolette = temperature basse, utilizzati dalleindustrie(siringhe,aghi).
• Mezzichimici:o Ossidodietilene(gasmoltotossico)=30-60°C,tempilunghidurante(anche12
ore)edopoiltrattamentoperlaventilazionedeglioggettisterilizzati(anche72ore)–(gomma,plastica).Necessarioaddetticonparticolarespecializzazione;
o Glutareldeide(soluzioneal2%attivata)=temperaturaambiente/almeno10h(endoscopi,plastica,gomma,ferrichirurgiciinemergenza).
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COMPORTAMENTICORRETTINELL’ASSISTENZAALMALATOIRISCHIPERILPAZIENTEICONCETTIDIPULITOESPORCO
• “PULITO”: ci si riferisce a zone o oggetti NON CONTAMINATI, cioè liberi da germipatogeni.
• “SPORCO”:cisiriferisceazoneooggettiCONTAMINATI,cioèinfetti.Se aree o oggetti “puliti” vengono a contatto con qualcosa di “sporco”, vengonoconsideratisporchi.
PRATICHEDIASEPSISOCIALECerte pratiche per prevenire la diffusione di microrganismi si utilizzano comunemente sianell’ambientedomesticocheinquellosociale.Lepiùcomunisono:
1)lavarsilemaniprimadimanipolareoassumerealimenti;2)lavarsilemanidopoavereliminatofecieurine;3)lavarefruttaeverduraprimadimangiarleoservirle;4) utilizzare oggetti individuali per l’igiene personale (spazzolino da denti,asciugamano,rasoi);5)coprirsiilnasoelaboccaquandositossisce,sistarnutaecisisoffiailnaso;6)fareilbagno,ilbidet,lavarsiicapelliepulirsiidentiregolarmente,7)lavarepentoleestoviglieconl’acquaedetersivodopol’uso;8)smaltireirifiutieleacquenereregolarmente.
PRATICHEGENERALIdiASEPSIMEDICAPer prevenire e proteggersi dalle infezioni quando si assiste persone malate è necessarioattuarealcuneprecauzioni:
• NelcasoleMANIvenganoCONTAMINATEnondevonotoccarezoneooggettipulitiedevonoesserelavateprontamente;
• UsareSALVIETTEdiCARTAperasciugarsilemanieperchiudereirubinetti;• Non toccarsi capelli, naso, bocca, occhi o altre parti del corpo quando si assiste un
malato;• Mettereglioggettipulitisoprasalviettedicarta;• Permaneggiarestrumentieoggetticontaminati,mantenendopulitelemanieiguanti,
sidevefarusodisalviettedicarta;• Glioggetticontaminatichevengonoallontanatidallacameravannopostiincontenitori
appositiosacchettidiplastica;• Ipavimentisonocontaminati.Ognioggettocheèsulpavimentoocadesudiessoèda
considerarsicontaminato;• La polvere sui mobili o altri oggetti è contaminata. Per pulirli vanno usati panni
inumiditiconsoluzionidetergentie/odisinfettanti;• Vannoevitatelecorrentid’ariapernontrasportaregermi.
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PRECAUZIONIUNIVERSALIdiASEPSIMEDICAPer prevenire il trasferimento di organismi da una persona a un’altra si utilizzano delletecnichedefinite“barriereasettiche”attornoalpazienteealpersonale.Lepiùcomunisono:
• guantipertoccaresangue,liquidiorganici,mucose;• guantiquandosihannotagli,lesionioscrepolatureallemani;• guantiquandoc’èlapossibilitàdivenireacontattoconurine,feci,vomito,medicazioni,
drenaggi,biancheriaoindumentisporchi;• Camice,cuffieesovrascarpemonousoe/omascherae/oocchialie/oschermofacciale
quandoc’èlapossibilitàdischizzarsiosporcarsiconsangueoaltriliquidiorganici;• lavareimmediatamentelemaniealtrepartidelcorposecontaminatedalsangueoda
altriliquidiorganici;• lavareimmediatamentelemanidopolarimozionedeiguanti;• lavaresemprelemanidopoognicontattoconilcorpodelmalato;• maschereperrianimazionebocca-a-bocca;• stanzesingoleperilpaziente;• sacchimonousoimpermeabiliperlenzuolaerifiuti;• etichettaturaeconfezionamentodelmaterialecontaminato;• flussid’ariacontrollatinelleareesteriliefuoridelleareecontaminate.
PRECAUZIONISTANDARDdiASEPSIMEDICAIl Center Desease Control (CDC) è un organismo americano che emana linee-guide sullaprevenzione e sulla protezione dalle infezioni ospedaliere. Nel 1995 ha introdotto duemodalità:
• Leprecauzionistandard:protezionepertuttiipazientineiconfrontidellatrasmissioneattraversoilsangueeifluidicorporeidiorganismipotenzialmenteinfetti;
• Le precauzioni per la trasmissione: protezione contro la diffusione di patogenialtamentetrasmissibilioepidemiologicamentesignificativiinpazienticonun’infezionedocumentataosospetta.
LEPRECAUZIONISTANDARDSintetizzano le precauzioni universali riguardo il rischio di trasmissione da patogeni delsangueedeifluidiorganici.Questo sistema protegge contro la trasmissione di INFEZIONI sia NOTE sia NONDIAGNOSTICATE.L’utilizzodelleprecauzionistandardproteggesiaglioperatorisanitarisiaipazienti.LEPRECAUZIONIPERLATRASMISSIONEQuando sono identificati patogeni altamente trasmissibili o significativi, è richiestol’isolamentoperprevenireildiffondersidell’infezione.A seconda dell’organismo identificato e della modalità con cui si trasmette, si istituisconoprecauzioniperl’aria,perlegoccioline(diFlügge)operilcontatto.
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• Aerea:permicrorganismi trasmessi attraversopiccolegoccioline (inferiori a5µ) chepossono rimanere sospese ed essere disperse nell’aria (TBC polmonare, varicella,morbillo) = stanza singola con flusso d’aria negativo, maschere per operatori,maschereperpazientisetrasportati.
• Goccioline: per microrganismi trasmessi attraverso grosse goccioline (droplets)attraversotosse,starnutioparlata,cheessendopesantisidisperdononell’ariaepoisidepositano a terra (influenza, meningite, difterite, polmonite) = stanza singola oisolamentodialmeno1metrodaaltriletti,maschereperoperatoriselavoranoamenodi1metrodalpaziente,maschereperpazientisetrasportati.
• Precauzionidacontatto:permicrorganismichepossonoesseretrasmessiattraversolemani o il contatto pelle a pelle o quando si toccano superfici o oggetti del paziente(infezionidaclostridiumdifficileoshigella,scabbia,malattieveneree)=stanzasingola,guanti tutte le volte e toglierli prima di uscire dalla stanza, lavaggio delle maniimmediatamente dopo essersi tolti i guanti, camici e barriere protettive per contattidiretti, pulizie quotidiane delle apparecchiature della stanza e degli strumenti perl’assistenzaadusoesclusivamentepersonale.
ISOLAMENTOPROTETTIVOPuòessereutilizzatoinsituazioniadaltorischio,perprevenireinfezioniinpersonedicuisiconoscelasituazioneimmunitariacompromessa.In pazienti con neutropenia (leucociti neutrofili 500/mm3) come risultato dellachemioterapia, radioterapia o farmaci immunosoppressori sono i primi candidati. Anchepazienticonustioniesteseodermatitisonoadaltorischio.Tali pazienti sono ospitati in una stanza singola. Un lavaggio meticoloso delle mani deveessere praticato da tutti, inclusi il paziente e familiari. Le visite sono limitate. Non sonoammessifruttaeverdurafresche,solocibiinscatolaocotti.ASEPSICHIRURGICALoscopodelle tecnichesterilièdiprevenire ladiffusionedimicrorganismidall’ambientealpaziente.E’indicatadurante:
• Interventichirurgici;• Procedurecheinvadonoilsistemaematico;• Procedurecheledonolapelleolemucose(es.:iniezioni);• Procedurediinserimentocateterioaltrimaterialinellecavitàcorporee(es.:vescica);• Assistenzaapazientiadaltorischio.
Letecnichepiùsignificativesono:
• Preparazione della pelle del paziente: bagno o doccia, tricotomia se necessaria,disinfezioneconantisettico;
• Lavaggio chirurgico delle mani: spazzola monouso, detergente antisettico, salviettesterili;
• Indossareguantisterili:guantidivariamisura,spessoreemateriale;• Preparazionedelcamposterile:telioaltrecoperturesterili.
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L’IGIENEDELLEMANIL’igienedellemanièlapiùimportantemisuraindividualeperlaprevenzionedelleinfezioniospedaliere.Ildott.Semmelweishaintrodottoquestoconcettonel1843,rendendoobbligatorioillavaggiodellemanidimedicieinfermierinelsuorepartodimaternità,facendocosìscendereiltassodimortalitàperfebbrepuerperaledal20%al1,2%.Il ruolo della via aerea nella trasmissione delle infezioni ospedaliere è trascurabile; alcontrariolatrasmissioneinterumanahaunruoloimportantissimo,soprattuttoattraversolemanidelpersonale.Le mani rappresentano un buon terreno di coltura per i microrganismi; la presenza disostanzeorganicheediumidità,dovutaallasudorazione,creainfattiunambientefavorevoleallamoltiplicazionedeigermi.FLORABATTERICALaflorabattericapresentenellemanièdiduetipi:transitoriaooccasionaleoppureresidenteoprofonda.
• LaFLORABATTERICATRANSITORIA:ècostituitadamicrorganismicheprovengonodall’ambienteechevengonoacquisiticonilcontatto.Sonofrequentementepatogenieantibiotico-resistenti (enterococchi, escherichia coli, klesbiella, streptococchi,stafilococchi,pseudomonas).Disolitononsopravvivonoperlunghiperiodi(finoa24ore)esonofacilmenterimovibiliconillavaggio.Sonomicrorganismispessoimplicatinelleinfezionicrociate.
• La FLORA BATTERICA RESIDENTE: è costituita da microrganismi normalmentepresentisullapelle,nellesueanfrattuositàenelleghiandoleedottisebacei.Disolitosono scarsamente virulenti e raramente causano infezioni ameno che non venganointrodotti direttamente nell’organismo mediante tecniche invasive (corynbaterisaprofiti, stafilococchi epidemidis, streptococchi, micobatteri non patogeni, funghi).Nei pazienti a rischio possono diventare opportunisti. La rimozione di questimicrorganisminonèfacile,nonsonoeliminabiliconilsemplicelavaggio.Conl’usodiantisettici è possibile ridurre la caricamicrobica,ma non si è in grado di eliminarlitutti.
IGIENEDELLEMANI
PERCHE’?
• In tutto il mondo migliaia di persone muoiono per infezioni acquisite durantel’assistenzasanitaria.
• Le mani sono la principale via di trasmissione di germi durante le procedureassistenziali.
• L’igiene dellemani è lamisura più importante per evitare la trasmissione di germipatogenieperprevenireleinfezionicorrelateapraticheassistenziali.
CHI?• L’igiene delle mani riguarda qualsiasi operatore sanitario, caregiver o persona
coinvoltanellacuradelpaziente.COME?
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• Effettua l’igienedellemanimediante la frizioneconunasoluzioneabasealcolica, sedisponibile.Questometodoèpiùveloce,piùefficaceemegliotolleratodallemani.
• Lavaletuemaniconacquaesaponesoltantoqualorasianovisibilmentesporcheesenonèdisponibileunprodottoabasealcolica.
QUANDO?• L’igiene delle mani deve essere praticata in tutte le occasioni indicate di seguito,
indipendentementedalfattochevenganousatiomenoiguanti:1)primadelcontattoconilpaziente(stringerelamano,aiutareacamminare,alavarsi,misurareilpolso,pressionearteriosapalparel’addome)2) prima di una manovra asettica (igiene orale, somministrazione colliri aspiraresecrezioni, igiene delle lesioni, medicare ferite, iniezioni, inserire cateteri, aprireaccessi vascolari o di sistemi di drenaggio, preparare cibo, medicazioni, set dibendaggio)3)doporischio/esposizioneadunliquidobiologico(contattoconmucoseocutenonintegra, contatto con presidi medici o campioni clinici, apertura di sistemi didrenaggio.rimozione tubi tracheali, eliminazione urine, feci, vomito, manipolazionebengaggi,pannolini,padelle,puliziamaterialioareecontaminate)4)dopoilcontattoconilpaziente(stringere lamano,aiutareacamminare,a lavarsi,eseguireunmassaggio,valutarepolso,pressionearteriosaauscultareiltorace,palparel’addome)5)dopoilcontattoconciòchestaattornoalpaziente(cambiarelelenzuola,regolareun’infusione,l’allarmediunmonitor,unaspondadelletto,pulireilcomodino)
Programmaperilcontrollodelleinfezionidell’OspedaleUniversitariodiGinevra/OMSIGIENEDELLEMANIEUSODEIGUANTI
• L’usodeiguantinonèsostitutivorispettoall’igienedellemani• Se quando indossi i guanti, si verifica la necessità di effettuare l’igiene delle mani,
togliereiguantiedeffettuarlasubito• Elimina i guanti dopo ciascuna manovra ed effettua l’igiene delle mani (i guanti
potrebberotrasportaregermi)• Indossaiguantisoloquandoindicato,altrimentidiventanounodeimaggiorifattoridi
rischioperlatrasmissioneSonoindicatiGUANTISTERILIQualsiasi procedura chirurgica, parto vaginale, procedure radiologiche invasive,posizionamento accessi vascolari e gestione linee di infusione, preparazione nutrizioneparenteraletotaleechemioterapici.SonoindicatiGUANTIPULITIInsituazioniclinicheincuisipuòvenireacontattoconsangue(prelievodisangue,rimozionelineeinfusive),liquidibiologici(essudatietrasudaticomeilliquidolinfatico,cefalorachidiano,ascite),secrezioni(pus, liquidoprostaticoovaginale,saliva, latte, lacrime,muco),escrezioni(feci,urine,vomito,espettorato,sudore)eoggettivisibilmentesporchidiliquidicorporei
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NONindicatiGUANTIEccettocheincasodiprecauzionedacontatto:misurarelapressione,latemperatura,valutareilpolso,praticareun’iniezioni,lavareevestireilpaziente,pulireocchieorecchie(inassenzadi secrezioni),manipolazioni di linee infusive senza fuoriuscita di sangue, usare il telefono,scrivere nella cartella clinica, somministrare terapia orale, distribuire i pasti, raccogliere lestoviglie,cambiarelelenzuola,posizionarel’ossigenoterapia,spostareilmobilio.LAVAGGIOSOCIALEDELLEMANI(duratadellaprocedura1minuto)Consistenel lavaggioconacquaesapone.Serveadallontanare losporcoe lamaggiorpartedellafloratransitoria(finoal90%da30secondia2minuti),noneliminalafloraresidente.L’acquaèbenesiatiepida(a40,5°Chaunaminortensionesuperficialeequindihaunamigliorazionedetergente).Si bagnanomani e polsi, si procede con insaponare gli stessi, facendo attenzione agli spaziinterdigitali, all’estremità delle dita e alla zona periungueale, e si attua uno sfregamentovigoroso.Sirisciacquaafondosottol’acquacorrente.L’asciugaturaèfondamentale:deveessereaccurataedeseguitatamponandoconsalviettedicarta asciutta. Non asciugare lemani è più pericoloso che non lavarle, in quanto l’umiditàfavoriscelacrescitadeimicrorganismi.Sichiudeilrubinettoconilgomito,inalternativaconlasalviettautilizzataperasciugarsi.LAVAGGIOANTISETTICODELLEMANI(duratadellaprocedura3minuti)Consistenellavaggioconundetergenteeunantisettico.Serveadunapiùefficacerimozioneeduccisionedellafloraoccasionaleeriduzionedellacaricamicrobicaresidente.Sibagnanopolsi emani conacqua tiepida, siprelevadaldispenser la soluzionedetergente-antisetticae si copre l’interasuperficiedellemanicon la schiumarisalendo finoalpolso, siinsaponanaobeneglispaziinterdigitali,leditaelazonaperiungueale.Sistrofinapercirca2minutiesirisciacquaaccuratamente.L’asciugaturadeveavvenireconlasalviettadicarta.LachiusuradelrubinettodeveavvenireconilgomitoolasalviettadicartaFRIZIONEANTISETTICADELLEMANI(duratadellaprocedura20-30secondi)
• Versarenelpalmodellemaniunaquantitàdisoluzionealcolicasufficientepercopriretuttalasuperficiedellemani.
• Frizionarelemanipalmocontropalmo.• Il palmo destro sopra il dorso del sinistro intrecciando le dita tra loro e viceversa,
palmo contro palmo, dorso contro palmo, frizione rotazionale del pollice stretto nelpalmo.
• Unavoltaasciutteletuemanisonosicure.
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LAVAGGIOCHIRURGICODELLEMANI(duratadellaprocedura5-8minuti)Consiste nel lavaggio con detergente e antisettico. Serve per avere lamassima efficacia neiconfrontidellafloratransitoriaeunbuonabbattimentodellafloraresidente.L’antisepsidellemaniprimadi indossare i guantiper l’intervento chirurgicoha lo scopodiprevenirecheimicrorganismipassinodallemaniallaferitachirurgicaincasodirotturadeiguantiecomunqueattraversoimicroporideiguantistessi.Si lavano le mani, le unghie (spazzolino monouso sterile) e gli avambracci per 2 minuti,tenendolemaniinposizionealtarispettoaigomiti(perevitarelosgocciolamentodalgomitoallamano),quindisirisciacqua.Illavaggiovieneripetutoperaltri2minuti.L’asciugatura deve avvenire con teli sterili in modo molto accurato. Per ogni braccio unasciugamano diverso, partendo dalle dita e si prosegue verso il gomito, tenendo sempre lemaniversol’alto.INDICAZIONIalLAVAGGIOSOCIALE
• TUTTO IL PERSONALE: prima dell’inizio e alla fine del turno, dopo l’uso dei serviziigienici,primadimangiare,dopoaversoffiatoilnaso,quandolemanisonosporche.
• INFERMIERI EMEDICI: prima e dopo l’uso dellamascherina, dopo avermaneggiatomateriale contaminato, prima dell’attività assistenziale (iniezioni, igiene delmalato),primadelcontattoconpazientiarischio.
INDICAZIONIalLAVAGGIOANTISETTICO
• PRIMADI ESEGUIRE PROCEDURE INVASIVE o altremanovre asettiche (cateterismovescicale,periferico,centrale,puntureesplorative,emocoltura,medicazioni).
• NEIREPARTIADALTORISCHIOprimadiavereuncontattoconunpazienteetraunpaziente e l’altro (sale operatorie, terapie intensive, neonatologie, stanze perimmunodepressi).
• DOPOILCONTATTOCONFERITEINFETTEooggetticontaminati.• INISOLAMENTOprimadientrareinunastanzadiunpaziente.
INDICAZIONIalLAVAGGIOCHIRURGICO
• Primadiinterventichirurgici.• Prima di indossare guanti sterili per eseguire procedure invasive sul torrente
circolatorio(indaginiemodinamiche).RICORDA
• Nonusareunghieartificialinelleattivitàadirettocontattoconilpaziente• Mantienileunghiecorte
CURADELLEMANI
• Prenditicuradelletuemaniusandoregolarmenteunacremaounalozioneprotettiva,almenounavoltaalgiorno
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• Non lavare di routine le mani con acqua e sapone prima o dopo l’utilizzo di unasoluzionealcolica
• Nonusareacquacaldaperrisciacquarelemani• Dopo aver frizionato lemani con un prodotto a base alcolica o dopo il lavaggio con
acquaesapone,lasciaasciugarecompletamentelemaniprimadiindossareiguanti.Un rigoroso intervento sul lavaggio dellemani è in grado di prevenire circa il 40%ditutteleinfezioni.Ilcorrettolavaggiodellemanideglioperatorienellestruttureprotetteèilpiùefficaceemenocostosointerventodiprevenzionecontroleinfezioniospedaliere.Lemanisononormalmentecolonizzatedamicrorganismichecostituisconolacosiddettafloracutanea.Nelle situazioni più rischiose (manovre invasive, assistenza a pazienti suscettibili alleinfezioni, ecc…), è indicato il lavaggio asettico con prodotti che agiscono sia sulla floratransitoriachesuquellaresidente.Lavaggiosocialedellemani:durata30secondiTutti sono tenuti ad eseguirlo, a prescindere dal ricovero in ospedale e dal tipo di lavorosvolto,inparticolareneiseguenticasi:
• Quandolemanisonosporche;• Dopol’usodeiserviziigienici;• Dopoaversoffiatoilnaso;• Dopoaverfumato;• Primadimangiare.
Glioperatorisanitaridevonoeseguireillavaggiosocialeancheneiseguenticasi:
• All’iniziodelturnodilavoro;• Dopoavervisitatounpaziente;• Dopoilrifacimentodelletto;• Prima di distribuire alimenti e di effettuare tutte le altre attività assistenziali che
richiedonouncontattodirettotrapersonaleepaziente;• Primadilasciareilservizio.
Si deve usare un sapone liquido, con dispositivo di erogazione a braccio. Nel caso dicontenitori ricaricabili, primadel ricaricamento, vanno lavati ed asciugati. Per l’asciugaturadellemani sidevonousare telinidi cartamonouso, assicurandobuone condizioni igienichedeldispensatore.Procedura
1. Bagnareeinsaponaremani,polsieavambraccifinoaigomitiestrofinarepercirca30secondi,prestandoparticolareattenzioneaibordiperiunguealieaglispaziinterdigitali;
2. Pulire,senecessario,leunghieconappositispazzolini;3. Risciacquareabbondantementesottoacquacorrente;4. Asciugarecontelinidicartamonouso;5. Chiudereilrubinettoconiltelinousatoperl’asciugatura,senonesistonocomandidel
tipoagomito,pedale,ecc…
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Ricordarsisempredi:• Avereleunghiecorte,curateesenzasmaltoperchésottoleunghieenellefessuredello
smaltoibatteripossonotrovareterrenodicrescitaideale;• Dicontrollarechelemaninonabbianoneferitenedermatiti(nelcasoincuiesistesse
unadiquestecondizioni,utilizzareguantiprotettivi);• Dinonusareasciugamaniintessutoocomunquediusopromiscuo;• Cheèpreferibilenonportaredurante il lavoroanelli,bracciali,orologio,ecc..Difficili
dapulireesuiqualilosporcopotrebberoaccumularsi.IGIENEAMBIENTALEDELLASTANZADIDEGENZAPuliziagiornalieraUnastanzadidegenzadeveesserepulitaalmattino:
• Dopochesonostatirifattiiletti;• Dopocheognipazienteabbiasoddisfattoilpropriobisognodiigiene;• Dopo che ogni paziente abbia soddisfatto il proprio bisogno di
alimentazione(colazione).Lastanzadeveesserecomunqueripassataalmenoun’altravoltadurantelagiornata.Quandodiventapossibileaccedereallastanzasaràopportuno:
• Ritirareletazze;• Rimuoverecomode/padelle/pappagallirimastivicinoalletto;• Svuotareicestini;• Vachiusalaporta;• Vaapertalafinestra.
Lapuliziaconsistenellaspolveraturaadumidodell’unitàindividualedelmalato,nellapuliziadellavandinopresentenellastanzaenellapuliziaadumidodeipavimenti.Comepulire?Utilizzandomaterialeidoneospecificoperqueltipodipulizia.Adisposizionedell’unitàoperativadovrannoesserci:
• Carrellomultiusoconduesecchielliesacchidiraccolta;• Scopa lamellare o a frangia; esse hanno un manico telescopico, che garantisce di
raggiungereanchespazipiùlontanisenzacurvarelaschiena.Bisognafarconvergerelosporcoversodisésospingendolodavantiaséconmovimentiscorrevolieregolarichedisegnanouna“S”sullasuperficie.L’attrezzovausatoinsiemeadunagarza/pannodicotoneoditessuto-non-tessutodainumidire.
Ilprocedimentodipuliziaconsisteprimadituttochesipuliscaprimalungoilperimetrodelleparetiquindiattornoadarrediepoidaglispaziliberi.Panni per le pulizie rigorosamente divisi e tenuti separati a seconda dei locali e dellesuppellettilidapulire(cucina,bagni,ecc..)
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Se sulle superfici da pulire vi sia la presenza di liquidi biologici (sangue, pus, ecc…), ènecessarioprocederealladecontaminazione.
1. Fase: decontaminazione: versare direttamente sulla superficie la soluzionedisinfettante,es.fenplus1%conuntempodicontattodi30min.
2. Fase:asportazione:asportareiltuttoconcartamonouso;3. Fase:pulizia--distribuirelasoluzionedetergenteepulireconspugnaspecifica;4. Fase: disinfezione: ripassare tutte le superfici con soluzione disinfettante con panno
specifico.Nonsidevemai:
• Usarescope-tranneperlacucina;• Usarepanniestraccidiusononspecificato;• Usaresegatura;• Utilizzaredetergentie/odisinfettantinostabilitidalcoordinatoreinfermieristico;• Utilizzareunsecchiellod’acquaesaponealpostodellospruzzino;• Disinfettarelesuperficisenzaaverleprimalavate.
PuliziaperiodicaestraordinariaSono concordate attraverso protocolli dell’unità operativa riferite all’intera stanza (muri,infissi,porte,finestre,ecc…)PuliziaterminaleFariferimentoalladimissioneoaltrasferimentoomortedelpazienteeprevedeunapuliziadifondodell’unitàindividualedelpazientecompresoilcambiodelmaterasso:
• Puliziadellettoinognisuopunto;• Dellasedia;• Dell’armadietto;• Delcomodino;• Sistemadiilluminazioneecomunicazione;
In poche parole tutto ciò che è venuto a contatto con il paziente; dopo la pulizia si deveprocederealladisinfezione.IRIFIUTIOSPEDALIERIL'ospedale, così come ogni altra realtà aziendale produttiva, dà origine ad una notevolequantitàdirifiuti. Ilproblemarelativoal lorosmaltimentoèpiuttostocomplessoeriguardatuttiglioperatorisanitari.Lefasidigestionedeirifiutiedinparticolarequelladiraccoltadeirifiutipossono,infatti,comportaredeirischiperlasalutedeglioperatoristessi.CHECOS’E’LOSMALTIMENTODEIRIFIUTI?Laraccolta,lacernita,iltrasporto,iltrattamentodeirifiuti,nonchél'ammassoeildepositodeimedesimisulsuoloonelsuolo.Leoperazioniditrasformazionenecessarieperilriutilizzo,ilrecuperooilriciclodeirifiuti.
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RIFERIMENTILEGISLATIVI:DPR15LUGLIO2003,N.254La gestione dei rifiuti in ospedale viene normata dal DPR 254/2003 (G.U. 211/2003),indirizzatoprincipalmentealleStruttureSanitarie,cherappresentailRegolamentoattuativodelDecretoLegislativo22/1997.Questodecretorecepiscel’articolo24dellalegge31luglio2002,n.179;lavecchianormativaalriguardoèstataabrogata.Disciplinalagestionedeirifiutisanitariedeglialtririfiutialloscopodigarantireelevatilivellidituteladell'ambienteedellasalutepubblicaecontrolliefficaci.Irifiutidisciplinatidalpresenteregolamentosono:
• irifiutisanitarinonpericolosi;• irifiutisanitariassimilatiairifiutiurbani;• irifiutisanitaripericolosinonarischioinfettivo;• irifiutisanitaripericolosiarischioinfettivo;• irifiutisanitaricherichiedonoparticolarimodalitàdismaltimento;• i rifiuti da esumazioni e da estumulazioni, nonchè i rifiuti derivanti da altre attività
cimiteriali.• irifiutispeciali,prodottialdifuoridellestrutturesanitarie,checomerischiorisultano
analoghiairifiutipericolosiarischioinfettivo.Le autorità competenti e le strutture sanitarie adottano iniziative dirette a favorire in viaprioritaria laprevenzionee lariduzionedellaproduzionedeirifiuti. Irifiutisanitaridevonoesseregestitiinmododadiminuirnelapericolosità,dafavorirneilreimpiego,ilriciclaggioeilrecuperoedaottimizzarnelaraccolta,iltrasportoelosmaltimento(Art.1).Atalefinedevonoessereincentivati:
a) l'organizzazione di corsi di formazione del personale delle strutture sanitarie sullacorretta gestione dei rifiuti sanitari, soprattutto per minimizzare il contatto dimateriali non infetti conpotenziali fonti infettive e ridurre la produzione di rifiuti arischioinfettivo;
b) laraccoltadifferenziatadeirifiutisanitariassimilatiagliurbaniprodottidallestrutturesanitarie
Irifiutidisciplinatidalpresenteregolamentocomprendono,pertanto,adesempio:
1. Rifiuti a rischio infettivo (ad esempio: cateteri, guanti monouso, provette, camicimonouso,materialepermedicazione,ecc.);
2. Rifiuti provenienti dallo svolgimento di attività di ricerca e di diagnosticabatteriologica(adesempio:piastre,terrenidicolturacontaminati,ecc.);
3. Rifiutitaglienti(adesempio:aghi,siringhe,bisturi,ecc.);4. Organiepartianatomichenonriconoscibili;5. Contenitori vuoti (ad esempio: di farmaci, disinfettanti, vaccini, alimenti, bevande e
soluzioniperinfusione);6. Farmaciscadutioinutilizzabili,esclusicitotossiciecitostatici;7. Sostanzechimichediscarto.
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RISCHICONNESSICONLAGESTIONEDEIRIFIUTIRischioinfettivo:Legato solo ad alcuni tipi di rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo e a rifiuti cherichiedono particolari modalità di trattamento. Questi prodotti vengono in gran partesterilizzati prima dello smaltimento. I rischi di natura infettiva sono essenzialmenteconseguentiainfortuniconconseguentiferitedataglioodapunta.CAUSEDIINFORTUNIDARISCHIOBIOLOGICOManipolazionepoco attenta del rifiuto, effettuata senza l'ausilio di dispositivi di protezioneindividuali. Utilizzo di contenitori non adeguati per dimensioni, resistenza,impermeabilizzazione, chiusura, oppure applicazione di tecniche scorrette dicondizionamento.ALTRIRISCHICONNESSICONLAGESTIONEDEIRIFIUTIRischiochimico:dovutoallapresenzaneirifiutidisostanzechimiche(disinfettantiefarmaci,inparticolarequellitumorali)derivantidall'attivitàospedaliera.Rischionellamovimentazionedeicontenitoriperirifiutièanchepresenteunrischiodioriginetraumatica.MISUREGENERALIDIPREVENZIONEUtilizzo dei dispositivi di protezione individuali (guanti, ecc.). Adeguata chiusura e correttamanipolazione dei contenitori per i rifiuti, prestando particolare attenzione ai taglienti.Rispettodellemodalitàdiraccoltadiverseperivaritipidirifiuti.Quandopossibile,coperturavaccinaledeglioperatori.CLASSIFICAZIONEDEIRIFIUTISANITARI
• Nonpericolosi;• Assimilabiliairifiutiurbani;• Pericolosinonarischioinfettivo;• Pericolosiarischioinfettivo;• Cherichiedonoparticolarimodalitàdismaltimento.
RIFIUTISANITARINONPERICOLOSIRifiuti taglienti non utilizzati, contenitori vuoti di farmaci, soluzioni per infusione, farmaciscaduti…Esisteunformulariodiregistrazioneenormedicarico/scarico.Daunpuntodivistagiuridicoquestisonorifiutispeciali.Losmaltimentovienefattotramitedittaautorizzata.
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RIFIUTIASSIMILABILIAIRIFIUTISOLIDIURBANIRifiuti ilcuismaltimentosegue ilnormale iterdeirifiutisolidiurbani(RSU).Nonèprevistaalcunaregistrazione.Alcunidiessisonopassibilidiricicloeraccoltadifferenziata.Costituitida:Residuidapreparazionepasti(strutturediristorazione),residuidapastiesclusiquellidainfettive(vistaunamalattiatrasmissibiletramitetaliresidui),spazzatura,indumentimonouso,gessiortopedici,assorbentiigienici,pannoliniealtririfiutiperiqualisonopossibiliriciclaggiooraccoltadifferenziata.Rifiutisanitariassimilatiairifiutiurbani:
1) i rifiutiderivantidallapreparazionedeipastiprovenientidallecucinedellestrutturesanitarie;
2) irifiutiderivantidall'attivitàdiristorazioneeiresiduideipastiprovenientidairepartididegenzadellestrutturesanitarie,esclusiquellicheprovengonodapazientiaffettidamalattieinfettive;
3) vetro, carta, cartone, plastica,metalli, imballaggi in genere,materiali ingombranti daconferire negli ordinari circuiti di raccolta differenziata, nonchè altri rifiuti nonpericolosi;
4) laspazzatura;5) indumentielenzuolamonousoequellidicuiildetentoreintendedisfarsi;6) irifiutiprovenientidaattivitàdigiardinaggio;7) igessiortopedicielebende;8) irifiutisanitariasolorischioinfettivoassoggettatiaprocedimentodisterilizzazionea
condizionechelosmaltimentoavvengainimpiantidiincenerimentoperrifiutiurbani.RSURICICLABILIOPERIQUALIE’PREVISTALARACCOLTADIFFERENZIATA
• Contenitoriinvetrodifarmaciebevande;• Soluzioni per infusione privati di cannule, aghi ed accessori, esclusi contenitori di
antiblastici, materiali biologici, radioattivi o provenienti da pazienti in isolamentoinfettivo;
• Mercurio;• Pile;• Oliminerali;• Rifiutidiimballaggioegiardinaggio;• Vetro;• Cartaecartone;• Toner;• Pellicoleepiastreradiografiche.
RIFIUTIPERICOLOSINONARISCHIOINFETTIVO
• Rifiutidilaboratorio(solventi,reagenti,miscele).• Modalità smaltimento da per rifiuti pericolosi (formulario, registro carico/scarico e
smaltimentocondittaautorizzata).Daunpuntodivistagiuridicositrattadirifiutispeciali.
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RIFIUTIPERICOLOSIARISCHIOINFETTIVOComponentedipericolositàpiùrilevantedeirifiutiospedalieri.Materialivenutiacontatticonliquidibiologici,secretioescreti,comesangueurinaofeci.Sitrattasiadeimaterialisicuramenteinfettiopresuntitali(assimilabiliaquestiancheirifiutiprovenientidamaterialelaboratoristicovenutoacontattoconmaterialibiologici)TAGLIENTIONONTAGLIENTI
• Taglienti:Aghi, vetri, lancette, pungidito, rasoi, bisturimonouso.Rientrano inquestacategoriaitaglientiutilizzati,quellinonutilizzati.
• Nontaglienti:Presidivarimediciechirurgici,filtri,sangue,urineefeci.Rifiutisanitaripericolosiarischioinfettivo:
• tutti irifiuticheprovengonodaambientidiisolamentoinfettivoneiqualisussisteunrischioditrasmissionebiologicaaerea,nonchédaambientiovesoggiorninopazientiinisolamentoinfettivo(…);
• rifiutichepresentanoalmenounadelleseguenticaratteristiche:o provenganoda ambienti di isolamento infettivo e siano venuti a contatto con
qualsiasiliquidobiologicosecretoodescretodeipazientiisolati;o sianocontaminatida:sangueoaltri liquidibiologicichecontengonosanguein
quantità tale da renderlo visibile; feci o urine, nel caso in cui sia ravvisataclinicamentedalmedicocheha in cura ilpazienteunapatologia trasmissibileattraverso tali escreti; liquido seminale, secrezioni vaginali, liquidocerebrospinale, liquido sinoviale, liquido pleurico, liquido peritoneale, liquidopericardicooliquidoamniotico.
GESTIONEDIQUESTIRIFIUTI:DEPOSITORaccoltacondepositotemporaneononsuperioreai5giorniincondizionichenoncomportinorischiperlasalute,salvosituazioniparticolari(quantitativi inferioria200litriperiqualisipuòarrivarea30giorni).DEPOSITOTEMPORANEODIRIFIUTISANITARIARISCHIOINFETTIVOStoccaggioeraccoltanecessitanodiunapposito imballaggioaperderecon lascritta“Rifiutisanitaripericolosiarischioinfettivo”.Il deposito temporaneo dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo, viene effettuato incondizionitali,danoncausarealterazionichecomportinorischiperlasaluteepuòavereunduratamassimadi5giorniperquantitativisuperioria200litri.Perquantitativinonsuperioria200litriildepositopuòraggiungerei30giorni,allepredettecondizioni.In ogni reparto/servizio, durante la fase di produzione del rifiuto, i contenitori dei rifiutipericolosiarischioinfettivo,sonoallocatiinun’area/localeapposito(ingenerecoincideconillocaledellosporco),cherispondeaiseguentirequisiti:
• Funzionalitàperglioperatori;• Nonaccessibilitàainonaddettiailavori;
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• Lontananzadafontidicaloreodafiammelibere.I colli appena confezionati, vengono rapidamente allontanati e trasportati al DepositoTemporaneo.E'vietatoabbandonaretalirifiutialdifuorideicontenitoriedelleareeapposite.Caratteristichedeldepositotemporaneodeirifiutisanitariarischioinfettivo:
• L'accessoèriservatoaisoliaddettiailavori;• Sono locali appositamente individuati, dove i contenitori dei rifiutispeciali infettivi,
risultanoesserebenseparati,daquelliperirifiutispecialinoninfettivi;• Èassicurato,unadeguatosistemadiricambiodell'ariaed’illuminazione;• Latemperaturaèmantenutaentrolivellidisicurezza;• Èpresenteun’attrezzaturaidoneaperl’emergenzaantincendio;• Ègarantitalaperfettatenutadeilocaliall'ingressodiroditoriedialtriintrusori;• Viene periodicamente effettuata una bonifica delle superfici interne con idonea
soluzionedetergente/disinfettante;• All'interno sono apposte tabelle che riportano le norme di comportamento del
personaleaddettoalleoperazionidideposito;• LagestionedelDepositoperRifiutiInfettivi,vieneeffettuatadapersonaleresoedotto
del rischio emunito di idoneimezzi di protezione atti ad evitare il contatto diretto,l'inalazioneedognieventualerischioresiduo;
• I locali sono adeguatamente contrassegnati al fine di rendere nota la natura e lapericolositàdeirifiuti;inparticolaresullaportadiaccessosonoapposticartellicon:
o LETTERARINCAMPOGIALLOo SIMBOLODELRISCHIOBIOLOGICOo DIVIETOD’ACCESSOALPERSONALENONAUTORIZZATOo DIVIETODIFUMO
Comportamentiincasodiversamentiaccidentali:a) IndossaregliappositiDPI;b) Raccogliereilmaterialefuoriuscitoconl'ausiliodistrumentimonouso(scope,palette,
stracci,ecc.);c) Collocarlo in un nuovo contenitore per rifiuti speciali unitamente agli strumenti
monousoutilizzati;d) Togliere il sacco interno dal contenitore rotto e collocarlo, con cautela, in un nuovo
contenitore;e) Decontaminarel'areaconipocloritodisodiolasciandoagireperalmeno10minuti;f) Rimuovere il liquido decontaminante con un panno monouso e smaltirlo nel
contenitoreperirifiutispeciali.DEPOSITOTEMPORANEORIFIUTISANITARIPERICOLOSINONARISCHIOINFETTIVOONONPERICOLOSILaduratadeldepositotemporaneoperRifiutipericolosinonarischioinfettivoé:
• unannoseilquantitativononsuperai10metricubiannui;• duemesiseilquantitativosuperai10metricubiannui.
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LaduratadeldepositotemporaneoperRifiutipericolosinonarischioinfettivoé:
• unannoseilquantitativononsuperai10metricubiannui• duemesiseilquantitativosuperai10metricubiannui.
Nella fase di produzione del rifiuto, le taniche o i contenitori dei rifiuti pericolosi liquidi osolidi, ermeticamente chiusi, vengono allocati in una area/locale apposito, che risponde aiseguentirequisiti:
• Funzionalitàperglioperatori;• Nonaccessibilitàainonaddettiailavori;• Lontananzedafontidicaloreodafiammelibere.
I rifiuti appena confezionati vengono rapidamente allontanati e conferiti al DepositoTemporaneo.Caratteristiche delDeposito Temporaneo dei Rifiuti Sanitari pericolosi non a rischioinfettivo:
1) E’ubicatoinstruttureesterneagliedifici;2) L'accessoèriservatoaisoliaddetti;3) IcollideirifiutiSONO:
o chiusiermeticamente;o conservatilontanodafontidicaloreeirraggiamentosolareequadrielettrici;o nonvengonocollocatiinaltoocomunqueinposizionidiequilibrioprecario.
4) I contenitori dei rifiuti liquidi, vengono allocati in una vasca di contenimento, divolumenoninferioreallacapacitàmassimadeicontenitoristoccati;
5) Irifiutiincompatibili,cioèsuscettibilidireagirepericolosamentetraloro,dandoluogoalla formazionediprodottiesplosivi, infiammabilie/otossici,ovveroallosviluppodinotevoli quantità di calore, vengono depositati in modo che non possano venire acontattotradiloro;
6) Sono apposte all'interno tabelle che riportano le norme di comportamento delpersonaleaddettoalleoperazionidideposito;
7) Lapavimentazioneèimpermeabilizzata,inmodotaledaprevenirel'inquinamentodelsuoloefacilitarelaraccoltad’eventualiversamenti;
8) Viene periodicamente effettuata una bonifica delle superfici interne con idoneasoluzionedetergente/disinfettante;
9) LagestionedeirifiutièeffettuatadapersonaleresoedottodeirischiemunitodiidoneimezzidiDispositividiProtezioneIndividuali;
10) È garantita la perfetta tenuta dei locali, all'ingresso di roditori e altri organismiintrusori;
11) E’assicuratounadeguatosistemadiricambiodell’ariaediilluminazione;12) Latemperaturaèmantenutaentrolivellidisicurezza;13) E’presenteunaattrezzaturaidoneaperl’emergenzaantincendio;14) I locali sono adeguatamente contrassegnati in particolare sulla porta d’accesso sono
posticartellicon:o LetteraRincampogiallo;o Divietod’accessoalpersonalenonautorizzato;o Divietodifumo.
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Comportamentiincasodiversamentiaccidentali:
A. IndossaregliappositiDPI;B. Raccogliereilmaterialefuoriuscitoconl'ausiliodistrumentimonouso(scope,palette,
stracci,ecc.)ematerialiassorbenti;C. Collocarlo in un nuovo contenitore per rifiuti speciali unitamente agli strumenti
monousoutilizzati;D. Decontaminarel'areaconprodottoidoneoperlatipologiadelrifiutoversato;E. Rimuovere il liquido decontaminante con un panno monouso e smaltirlo nel
contenitoreapposito;F. Lavare accuratamente l'area contaminata con un detergente /disinfettante
appropriato.Ilmaterialecostitutivodeiserbatoi,ècompatibilecon il rifiutodastoccare.Perprevenire ilrischioditrabocco,ciascunserbatoioèdotatodimisuratoredilivello.Iserbatoi,glisfiatatoiei sistemi di trasferimento sono opportunamente contrassegnati. Sui serbatoi sono installatisfiatatoi, correttamente dimensionati e accessibili, per permetterne la manutenzione (ildispositivoditroppopienopuòservirecomesfiatatoio).IlPersonaledi reparto, èdirettamente responsabile,del corretto confezionamentodei colli,dei rifiuti pericolosi. Il personale delle sedi decentrate, ove si producono rifiuti pericolosi(CentridiSaluteealtriServiziTerritoriali),unavoltaconfezionatiliconsegnaall'addettoallamovimentazione interna,allegandoappositomodulo, induplicecopia,riportantetipologiaenumerodeicolliconsegnati.Una copia del modulo viene archiviata presso la sede periferica e l'altra copia vieneconsegnata dall'addetto alla movimentazione al referente del Deposito Temporaneo. Ilreferente del Deposito Temporaneo una volta accertata la rispondenza dei colli consegnaticonquantoscrittonelmoduloallegato,liprendeincaricoearchiviailmodulo.MODALITA'DIREGISTRAZIONEI RIFIUTI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO vengono registrati in apposito registro dicarico e scarico dal personale incaricato, entro 5 giorni dalla produzione, ossia dalconfezionamentodelcollo(registrazionedicarico).Glistessirifiutivengonoallontanatientro5giornidallaproduzionedapartedellaDittaIncaricata(registrazionediscarico).NBCaricoescaricohannocomunquenumerazionediversaeprogressiva.I RIFIUTI PERICOLOSI NON A RISCHIO INFETTIVO vengono registrati con cadenzasettimanaleecomunqueentroiterminiprevistidallanorma;ancheirifiutiliquidipericolosi,convogliati in contenitori esterni (cisterne) vengono registrati con la stessa periodicità. Irifiuti pericolosi non a rischio infettivo, vengono allontanati dalla Ditta Incaricata ogni duemesi.Ciascunatipologiadirifiutopericolosononinfettivopotràessereregistratacondiversenumerazionidicarico(peresempio8registrazionidicaricoinduemesi)mavienedataunaunicanumerazionediscaricoalmomentodell'allontanamentodelrifiutodapartedellaDittaIncaricata.Per i rifiuti non pericolosi non è necessaria la registrazione, mentre è obbligatorioarchiviare le due copie del formulario Registri e formulari vengono conservati per cinqueanni. Il Formulario non va compilato se chi esegue l'allontanamento dei rifiuti è il ServizioPubblicodigestionedeirifiuti.
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RUOLODELL’OSSNELLASOMMINISTRAZIONEDELLATERAPIAL’OSSdevequindiaiutarel’assistitonell’assunzione,verificandocheilfarmacovengaassuntocorrettamentesecondoleindicazioniavutedall’infermiere.Nelleazioniinerentil’aiutostalaresponsabilitàdirettanell’OSS(giustopaziente,controllo,sepossibile,lascadenzaeincasodidubbirivolgersiall’infermiere,ecc…).Le procedure che riguardano l’OSS ( proceduraà susseguirsi di azioni per arrivare ad unobiettivo):
• Lavarsiaccuratamentelemani;• Evitareditoccareilffconlemani(usarecontenitoriogarzeperiltrasporto);• Assicurarsichesitrattidelgiustopaziente;• Necessitàdivalutarelecapacitàd’assunzione.
Qualidomandebisognafarsi:
• Ècapacedideglutire?• Ècapacedimantenerelaposturaseduta?(posizionedisicurezzasemiseduta);• Èingradodiportarelaterapiaallabocca?• Civedebene?• Hacapitobeneciòcheglihodetto?
Cercarelacollaborazioneconilpazientescegliendoleparoleadatte:sidevonoevitareterminitecnicieleparoledevonoesserechiareecomprensibili(conipz.confusiedementisideveparlarelostessoperaverelacollaborazione).
• Seilpz.nonèautonomoecollaborantenonlasciarelaterapiasulcomodinomafarlaassumeredavantianoi.
• Primadell’assunzionedellaterapiaoraleinumidireconunpo’d’acquailcavoorale.• Invitarel’utenteadassumereunaposizionesemiseduta;• Sepossibileincasodiproblemidideglutizionesipossonofrantumareifarmaciconil
pestello;• Seilpz.nonèautonomometterealcentrodellalinguailfarmaco.• Fornire all’utente acqua (non altro liquido) necessaria per deglutire il farmaco,
assicurarsi,poi (soprattuttosesiamo inpresenzadiunapersonaconfusa),cheabbiadeglutitoilfarmaco.
• In caso di dubbi o interrogativi che sorgono durante la somministrazione, rivolgersiall’infermiere.
Incasodipreparazionifarmacologicheliquide:
• Agitarebeneilflaconeserichiestodalleindicazioni;• Reggendoilflaconediliquidoconl’etichettarivoltaversol’alto(inmodocheilliquido
noncolisull’etichetta),versare il liquidodelmisurinoall’altezzadegliocchi, inmododaverificarel’esattolivellodiliquidodasomministrare;
• Versareilliquidonelbicchieredelpazienteoinunbicchierinomonousoeprovvedereallasomministrazione.
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Viarettale
• Occorretenercontodellapresenzaomenodimaterialefecale;• Occorretenercontoomenodellacapacitàdelpz.ditrattenereleterapiaapplicate;• Occorre tener contodella presenzaomenodi fenomeni irritativi (emorroidi, ragadi,
ecc…);Attraverso questa via, vengono assunti medicamenti che non passano attraverso l’attivitàmetabolicaseguitaperlaviaorale(mucosa).ViacutaneaInclude preparazioni farmaceutiche ad uso esterno per applicazioni sulla pelle, se siclassificano in forme liquide (soluzioni), solide (polveri), semisolide o pastose (paste,unguenti).La durata di azione solitamente è breve; Spesso sono richieste frequenti applicazioni;L’applicazione talvolta risulta problematica. L’azione del farmaco è di solito localizzata nelluogodell’applicazione,sievitanocosìingenereeffetticollaterali.Cerottitransdermici:Il farmaco è contenuto nel cerotto, che quando viene applicato sulla pelle, permettendounassorbimento graduale. Spesso sono cerotti che vanno applicati ad intervalli di temporegolari,ricordandosidirimuovereilprecedente.Procedura:(ricordarsidilavarsisempreprimalemani)
• Applicareilcerottoinunazonaprivaoconpochipeli;• Cambiarespessolaposizionedelcerotto(puòirritarelapelle;• Fareattenzioneanon toccare lapartedel cerotto con il ff (c’è lapossibilitàdi auto-
somministrazione);• Alterminelavarsilemani.
ViainalatoriaIl farmacovieneassorbitodall’apparatorespiratorioattraversoaerosol(l’introduzionenellevie respiratorie di sostanze medicamentose, tenute in sospensione in un mezzo gassosomicroparticelledifarmaco);Esistonovariapparecchinebulizzatori:adariacompressa,adossigeno,adultrasuoni.Procedura:
• Farassumerealpz.unaposizionesedutaosemi-seduta;• Applicarelamascherinabenaderenteallabocca;• Insegnarliainspirareconlaboccaedespirareconilnaso;• Fornirealpz.fazzolettinidicarta;• Alterminespegnerel’apparecchio,pulireedecontaminarel’ampollaelamascherina;• Riordinareeriporreilmaterialeusato.
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Sonoincommercioanchepiccoliapparecchiinalatoriospraydosatimonouso,confarmacoinsospensione(piccoleparticelle),chevienenebulizzatosottopressione.Gli inalatori, rappresentano i sistemi più usati per la somministrazione di farmaci per iltrattamento e per la prevenzione delle malattie respiratorie, contengono circa 200 dosidisponibiliperconfezione.Procedura:
• Verificarelaprescrizioneefarsidareindicazionidall’infermiere;• Agitarelabomboletta;• Mettereilpz.nellaposizionesedutaoinpiedi,chiederealpz.diespirareattraversola
bocca;• Posizionareilboccaglioa2,5-5cm.didistanzadallabocca;• Mentre il pz. inizia ad inspirare premere la bomboletta dal basso per rilasciare una
dosedifarmaco;• Fartratteneresepossibileilrespiroper10sec.;• Se sono stati somministrati farmaci steroidei(base di cortisone), far risciacquare la
boccaalpz.(rischiodiabbassareledifesenaturalidellabocca).InstillazionioculareSi intende l’introduzione goccia a goccia di un medicamento nel sacco congiuntivale(membranacherivestel’occhio).Procedura:
• Materialeoccorrente:unvassoioconilffprescritto,dellecompressedigarza;• Lavarsilemani;• Farassumerealpz.unaposizionesupinaosedutaconlatestapiegataall’indietro;• Porsidavantialpz.efarloguardareinaltocongliocchibenaperti;• Conl’indiceavvoltonellacompressadigarza,tirareleggermentelapalpebrainferiore
verso ilbasso (non toccarecon ledita la rimapalpebralee la congiuntiva)con l’altramano far cadere il numero di gocce prescritto nella posizione esterna del saccocongiuntivale(nopupilla);
• Rilasciarelapalpebraepermetterealpz.dichiuderel’occhio;• Asciugareeventualiscolaturediliquidoconlagarza;• Sedobbiamometterelegocceinambeduegliocchi,cambiarelagarza;• Lavarsilemanieriordinareilmateriale.
InstillazioniauricolariSiintendel’introduzionediunmedicamento,gocciaagoccianelcondottouditivoesterno.Procedura:
• Preparare ilmaterialeoccorrente:bacinella reniformeovassoiocon il ffprescrittoa
temperaturaambienteetamponcinidicotone;• Lavarsilemani;
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• Far assumere al pz. la posizione supina o seduta, con la testa ruotata di lato perpermetterealffdientrareneldotto(cheèfattoazig-zag);
• Afferrare con le dita, il margine superiore esterno del padiglione auricolare tirandodelicatamente verso l’alto (questa manovra permette di raddrizzare il canaleauricolare);
• Introdurre il contagocceorientando lapuntaverso il condottouditivoe farscenderelentamenteilfarmaco;
• Chiuderel’orifiziouditivoconunbatuffolodicotone;• Invitarelapersonaamantenerelaposizioneperalcuniminuti;• Riordinareelavarsilemani.
Viasub-lingualeIfarmaciassuntiperviasub-lingualemanifestanoglieffettiinmanieraveloce.Procedura:
• Spiegare alla persona che il farmaco non deve essere inghiottito,ma tenuto sotto la
linguafinoaquandosièsciolto;• Far aprire la bocca e sollevare la lingua della persona, appoggiare il ff nella zona
sottostante;• Selapersonaèautosufficiente,provvederecheeseguaautonomamentel’assunzione.
BREVICENNIDIFARMACOCINETICA(branca della farmacologia che studia quantitativamente l’assorbimento, la distribuzione, ilmetabolismoel’eliminazionedeifarmaci)Mentre la farmacodinamica studia gli effetti del farmaco sull’organismo, la farmacocineticastudia gli effetti sull’organismo del farmaco, ossia i processi che condizionano ilraggiungimento ed il mantenimento di un’adeguata concentrazione dei farmaci nei varicompartimenti.Laviadisomministrazionepuòaumentareorallentare laquantitàdi farmacochetroviamonelsangue,vienesceltainfunzionedell’effettochesivuoleraggiungeredelfarmaco,deltipodi pz. e tenendo conto del fattore psichico (credenza che l’intramuscolo sia più efficace diquellaorale).Perché il farmaco sia efficace deve essere assorbito, esistono dei fattori che influenzano lavelocità di assorbimento e dipendono dalle caratteristiche del farmaco e dalla superficieassorbente.Coefficientidiripartizioneàl’assorbimentocambiainfunzionedelgrado,diidrosolubilitàeliposolubilità,quindisidevetenerecontodiquellochesivuoleottenere.Solubilitàà la solubilità del farmaco indica come questo si scioglie all’interno del liquidodovevaafinire,megliosiscioglie,miglioresaràl’assorbimentonelsuccopancreatico.Superficieassorbenteàpiùèestesapiùèassorbente,lapiùassorbenteèl’intestinotenue,un’altrasuperficieimportanteèlacavitàpolmonareperlasuaestensibilità.La vascolarizzazionedella superficie, influenza l’assorbimentodel farmaco (intestino tenue,sublinguale), dove la vascolarizzazione è notevole e vengono utilizzate in casi anche diurgenze(comeneicardiopatici);ancheilpolmoneèmoltovascolarizzato.
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D.L.12novembre2001,n.402“Disposizioniurgentiinmateriadipersonalesanitario”convertitoconlalegge8gennaio2002,n.1Art.1,comma8…….la formazione complementare in assistenza sanitaria che consente a detto operatore dicollaborare con l’infermiere o con l’ostetrica e di svolgere (autonomamente) alcune attivitàassistenziali inbaseall’organizzazionedell’unitàfunzionalediappartenenzaeconformementealle direttive del responsabile dell’assistenza infermieristica od ostetrica o sotto la suasupervisione.L’OSSspecializzato(bozzadelMinisterodellasalute)L’OSSconformementealledirettivedelresponsabiledell’assistenzainfermieristicaoostetricaesottolalorosupervisioneèingradodieseguire:
� Lasomministrazione,pervianaturale,dellaterapiaprescritta� L’esecuzione della terapia intramuscolare e sottocutanea su specifica pianificazione
infermieristica� Esecuzioneclisteri� Ilrilevamentoel’annotazionedialcuniparametrivitali� Medicazionisempliciebendaggi� Esecuzioneclisteri� Mobilizzazione dei pazienti non autosufficienti per la prevenzione di decubiti ed
alterazionecutanea� Larespirazioneartificiale,ilmassaggiocardiacoesterno� Lacura,illavaggioelapreparazionedelmaterialeperlasterilizzazione� L’attuazioneeilmantenimentodell’igieneperlapersona� La pulizia, disinfezione e sterilizzazione delle apparecchiature, delle attrezzature
sanitarieedeidispositivimedici� Laraccoltaestoccaggiodeirifiutidifferenziati� Iltrasportodelmaterialebiologicoaifinidiagnostici� Lasomministrazionedeipastiedellediete
FARMACOLOGIA
• Farmacologia:(dalgrecopharmakon(φάρμακον),veleno,elogos(λόγος),discorso)èlascienzachesidedicaallostudiodicomelesostanzechimicheinteragisconocongliorganismiviventi;
• Farmaco: Qualsiasi sostanza ad attività biologica, sia essa dotata di proprietàterapeuticheenon,cheabbialacapacitàdimodularefunzionifisiologichepreesistenti,alterandolostatofunzionaledelsitod'azionesucuiagisce.
AttivitàbiologicaTali sostanze agiscono a livello cellulare, la cellula è “l’unità fondamentale ” degli esseriviventi.Essaècostituitadaunnucleocentrale (checontiene ilmaterialegenetico)edalcitoplasma(checontienegliorganuli).Iltuttoècircondatodaunamembranacheèunpo’la“pelle”dellacellula.
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Lecellulechecompongonoilnostrocorposonocellule“specializzate”.Sonocioèdifferenziateevannoacostituireivaritessutidelnostrocorpo(epiteliale,adiposo,muscolare,nervoso).Ivaritessuticompongonogliorgani.Tutte le cellule derivano dalla prima cellula del nostro organismo (lo zigote) che provienedallafecondazionedell’ovulodapartedellospermatozoo.RecettoridimembranaDurantelaspecializzazionecellulare(cheavvienealivelloembrionale),lecellule“sviluppano”deirecettoridimembranaspecificiperuncertotipodicellula.Ilrecettorepermetteallacelluladiinteragireconl’ambienteesternoerispondereaglistimoli(es.recettorisensoriali)
RecettoridimembranaIl farmaco si lega a specifici recettori cellulari di membrana, per questo motivo sono deiligandi.
Modalitàdiazionedeifarmaci
1) Il farmaco è il ligando naturale del recettore (es.ormoni, vitamine): la combinazione
farmaco-recettorericalcainormalimeccanismibiochimicidellasostanzanaturale2) Il farmaco si sostituisce al ligando naturale del recettore: in tal caso il farmaco può
agiredaagonistaoantagonista3) Il farmacocambia lastruttura(spesso la forma)del recettore: in talcasomodifica la
funzionenaturaledelrecettoreAzionedeifarmaci
1) Azionelocale:quandoilfarmacoagiscesolonellazonadiapplicazione2) Azione generale: quando il farmaco, raggiunto il circolo esercita la sua azione a
distanza3) Azionediretta:quandoagiscedirettamentesull’organoalqualeèdirettalaterapia4) Azione indiretta: spesso sono effetti collaterali usati per altre funzioni (es. Anti-
istaminici)FarmacocineticaE’ il ramo della farmacologia che analizza gli eventi biologici che conseguono allasomministrazionediunfarmacoecomprendediversefasi:
• Somministrazione-assorbimento• Biodisponibilità• Distribuzione• Biotrasformazione• Eliminazione• Farmacocinetica
Somministrazione-assorbimento: come il farmaco viene somministrato ed assorbitodall’organismo.Biodisponibilità:èiltempoel’entitàdipenetrazionedelfarmaconellacircolazionegenerale.Distribuzione:comeilfarmacovengonodistribuitiatuttol’organimo.
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Biotrasformazione:comeilfarmacovienetrasformatonell’organismo.Eliminazione:comeilfarmaco“usato”vieneeliminatodall’organismo.SomministrazioneVienaturali:
• Tubodigerenteodoro-rettale• Viadell’apparatorespiratorio• Viacutanea• Mucoseaccessibili
Viecruente:• Iniezioneintra-dermica• Iniezionesottocutanea• Iniezioneintramuscolare• Iniezioneendovenosa
Levienaturalidisomministrazione:Mucosaorale:
• Dorsodellalinguaepavimentodellabocca• Vantaggi:rapidaentrataincircolo;evitailpassaggiodelfarmacoattraversoilfegato• Svantaggi: esiguità della superficie assorbente, scomodità del malato che non deve
deglutire,alcunifarmacipossonoessereirritantiStomaco:
• Nonèunorganoassorbente• pHestremamenteacido(1,2-1,8)• Tempo di permanenza di un farmaco nello stomaco da pochi minuti (con stomaco
vuoto)aqualcheora(astomacopieno)Intestino:
• vastasuperficiediassorbimento(c.a.150m2)• ambientemenoacidofavoriscel’assorbimento• villiintestinalifortementeirrorati(arteriola,venula,unvasolinfatico,capillari)• I farmaci devono rimanere a contatto con la superficie dell’intestino per un certo
periodo,inoltrelecompressedevonodisintegrarsi.IfarmaciassorbitialivellointestinaleentranonelsistemadellavenaportaedattraversanoilfegatoprimadientrarenellacircolazionesistemicaIlsistemaportaleLe vene che portano il sangue refluo dall’apparato digerente (v.mesenteriche sup. e inf.) edallamilza(v.splenica)confluiscono inununicotronco, lav.porta laquale, invecediaprirsidirettamentenellav.cavainferiore,penetranelfegato.Il sistema della v.porta convoglia al fegato sangue ricco dei prodotti dell’assorbimentointestinale.Ilsanguerefluodalfegatoabbandonal'organopermezzodellev.sovraepatiche,cheentranodirettamentenellav.cavainferiore.
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Si sottolinea che intestino emilza nonmandano il loro sangue venoso nei vasi di raccoltagenerali(venecave),bensìnelsistemaportaleepaticocheloportaalfegatoprimadipassarloalvasodiraccoltafinale(v.cavainferiore).Le vene che portano il sangue refluo dall’apparato digerente (v.mesenteriche sup. e inf.) edallamilza(v.splenica)confluiscono inununicotronco, lav.porta laquale, invecediaprirsidirettamentenellav.cavainferiore,penetranelfegato.Il sistema della v.porta convoglia al fegato sangue ricco dei prodotti dell’assorbimentointestinale.Ilsanguerefluodalfegatoabbandonal'organopermezzodellev.sovraepatiche,cheentranodirettamentenellav.cavainferiore.Si sottolinea che intestino emilza nonmandano il loro sangue venoso nei vasi di raccoltagenerali(venecave),bensìnelsistemaportaleepaticocheloportaalfegatoprimadipassarloalvasodiraccoltafinale(v.cavainferiore).Somministrazioneprimaodopoipasti?
1. Primadeipasti:da30’a0’primadelpasto;
2. Dopoipasti:quandoladigestionenonèancorainiziata(igestioneinizia30’dallafinedelpasto);
3. Lontano dai pasti: assunzione quando lo stomaco è vuoto (metà mattinata o tardo
pomeriggio);Vantaggiesvantaggidellasomministrazioneorale
• Vantaggi:semplice,sicura,meglioaccettatadalpaziente,economica,menopericolosa(sipuòadesempioprovocareilvomito).
• Svantaggi:assorbimentolento,distruzionedipartedelfarmaco,possibilitàdiirritareiltratto gastro-enterico, gusto sgradevole, non di facile somministrazione in alcunecondizioni(pzchevomitaopzincoma).
Somministrazionerettale(Supposteeclisteri)Spesso assorbimento del farmaco incompleto (ad es. per presenza di feci), difficileassorbimentodelfarmaco,avoltepzconpatologierettali(ragadi,emorroidi,ecc.)
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Viarespiratoria
• Possono avere effetti locali (sull’apparato respiratorio) o effetti sistemici(assorbimentoalveolare)
• Tali farmaci devono essere allo stato di gas (es. ossigeno) o allo stato liquido(inalazioni,aerosol,nebulizzazioni)
Inalazioni:
• farmaci che si trovano allo stato liquido volatile (es. Etere, protossido d’azoto) chepassafacilmenteallostatodivapore
• farmacicheagisconolocalmentesullamucosarespiratoriaAerosol:
• Ilfarmacoèunliquidononvolatilechevienetrasformatoinpiccole“goccioline”• Particelleda0,5a5micron:silocalizzanoneibronchioliterminalieneglialveoli• Particelleda3a10micron:silocalizzanoedagisconosuibronchiebronchioli