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CORSO INTEGRATO DI FISIOLOGIA E SCIENZE DIETETICHE MED. 45 SCIENZE INFERMIERISTICHE SECONDA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI SEDE IRCCS “FONDAZIONE G. PASCALE” CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA A.A. 2009/10 OBIETTIVI E STRUTTURA DEL CORSO Dott.ssa Maria D’Urzo [email protected]

CORSO INTEGRATO DI FISIOLOGIA E SCIENZE DIETETICHE MED. 45 SCIENZE INFERMIERISTICHE SECONDA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI SEDE IRCCS “FONDAZIONE G

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  • CORSO INTEGRATO DI FISIOLOGIA E SCIENZE DIETETICHE MED. 45 SCIENZE INFERMIERISTICHE SECONDA UNIVERSIT DEGLI STUDI DI NAPOLI SEDE IRCCS FONDAZIONE G. PASCALE CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA A.A. 2009/10 OBIETTIVI E STRUTTURA DEL CORSO Dott.ssa Maria DUrzo [email protected]
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  • 0biettivi di apprendimento Al termine del corso lo studente deve essere in grado di: Descrivere gli interventi di assistenza infermieristica per promuovere una nutrizione e salute ottimali Descrivere i fattori che influenzano la nutrizione Descrivere le manifestazioni di alterazione della funzione nutrizionale: (obesit, sovrappeso, sottopeso, cachessia,ecc) Comprendere come sia possibile soddisfare il bisogno di alimentarsi di un paziente non autosufficiente Sapere quali sono le competenze e le responsabilit infermieristiche in caso di: - restrizioni/integrazioni dietetiche e somministrazione di diete speciali - alimentazione enterale attraverso sonda nasogastrica e gastrostomica - alimentazione parenterale totale
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  • Contenuti del corso Alimentazione e salute. Il ruolo dellinfermiere. Gli elementi nutritivi essenziali e le loro funzioni I principi di una corretta alimentazione Linee Guida Fattori che influiscono sulla nutrizione Alterazioni delle funzioni nutrizionali (apporto insufficiente, apporto eccessivo, aumentato fabbisogno metabolico) Il Processo di nursing applicato ai problemi di natura alimentare: - Accertamento - Diagnosi infermieristiche e problemi collaborativi - Pianificazione degli obiettivi - Pianificazione degli interventi - Valutazione dei risultati Lorganizzazione della nutrizione. Il vassoio per il pasto: preparazione e distribuzione
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  • Tipi di diete: liquida, semiliquida, priva di scorie, iposodica o asodica, ipoglicidica, aproteica, ipo o ipercalorica, ipolipidica Alimentazione enterale: definizioni, indicazioni, modalit e complicanze Assistenza infermieristica alla persona sottoposta a nutrizione enterale: Applicazione, gestione e rimozione del SNG e assistenza alla persona portatrice di SNG; Assistenza alla persona portatrice di PEG Alimentazione parenterale totale: definizioni, indicazioni Assistenza al paziente durante linserimento del catetere venoso; Mantenimento delle infusioni attraverso una vena centrale; Sostituzione della medicazione e del deflussore nella NPT Lalimentazione nel paziente oncologico Nutrizione e idratazione artificiale: discussione etico/deontologica sul tema
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  • Strumenti e metodi di valutazione Al termine del corso si intende valutare il raggiungimento degli obiettivi formativi attraverso: Prova orale
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  • Bibliografia Craven RF, Hirnle CJ. Principi fondamentali dellassistenza infermieristica. CEA, Milano 2007, capitolo 39 - Nutrizione Brunner Suddarth Nursing Medico-chirurgico CEA Milano 2007 I quaderni dellinfermiere n. 23 La Nutrizione Artificiale IPASVI, 2008
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  • Seconda Universit degli Studi di Napoli sede IRCCS Fondazione G. Pascale CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA A.A. 2009/10 Alimentazione e Salute. Il ruolo dellInfermiere
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  • Alimentazione e Nutrizione Lalimentazione ha al centro la fonte del nutrimento cio la natura e la quantit degli alimenti La nutrizione concerne la risposta biofunzionale a livello individuale e di popolazione Lalimentazione (dieta) ottimale il mezzo per ottenere un buon stato di nutrizione e salute del soggetto
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  • Nutrirsi fondamentale Secondo lOrganizzazione mondiale della sanit (OMS), nutrizione adeguata e salute sono da considerarsi diritti umani fondamentali, assai correlati luno allaltro. Le attuali conoscenze scientifiche dimostrano che lincidenza di molte patologie croniche legata alla dieta e pi in generale agli stili di vita: alimentazione e nutrizione sono tra i pi importanti determinanti di salute.
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  • Una nutrizione corretta costituisce, assieme a una adeguata attivit fisica e al controllo di altri fattori di rischio, come il fumo o lalcol, un elemento fondamentale nella prevenzione di numerose condizioni patologiche.
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  • Il Piano Sanitario Nazionale 2003-2005 Il Piano sanitario nazionale 2003-2005 ha indicato tra i dieci progetti per la strategia del cambiamento la necessit di Promuovere gli stili di vita salutari, la prevenzione e la comunicazione pubblica sulla salute al fine di ridurre i fattori di rischio. Una corretta alimentazione infatti fondamentale tra i fattori in grado di aumentare la capacit individuale a controllare, mantenere e migliorare lo stato di salute.
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  • Oltre ad una crescente quota di popolazione in sovrappeso, numerose patologie sono correlate, ad esempio, ad una alimentazione non corretta. Tra queste, alcuni tipi di tumori, il diabete mellito di tipo 2, le malattie cardiovascolari ischemiche, lartrosi, losteoporosi, la litiasi biliare, lo sviluppo di carie dentarie e le patologie da carenza di ferro e carenza di iodio.
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  • La strategia di prevenzione deve essere rivolta pertanto allintera popolazione, presso la quale occorre diffondere raccomandazioni per una sana alimentazione in termini di nutrienti, di scelta di profili alimentari salutari, ma anche coerenti con le consuetudini, che tengano conto dei fattori culturali e socio economici.
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  • Il Piano Sanitario Nazionale 2006-2008 LA NUTRIZIONE COME PREVENZIONE -Consumo di frutta, verdura, proteine vegetali ed alimenti a base di amidi preferibilmente non manipolati, grassi vegetali, ed il controllo del consumo totale e del peso corporeo per la prevenzione delle patologie neoplastiche e cardiovascolar -Limportanza della dieta nella prevenzione di alcune patologie o nella limitazione dei danni alla salute. Coinvolgere maggiormente gli operatori sanitari perch svolgano azioni concrete nel campo della corretta informazione e delleducazione sanitaria
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  • Le strategie In Italia GUADAGNARE SALUTE: Programma Nazionale approvato dal Governo con il Dpcm del 4 maggio 2007, in accordo con le Regioni e le Province autonome, e incentrato sulla promozione di stili di vita salutari per contrastare il peso delle malattie croniche e far guadagnare anni di vita in salute ai cittadini. Quattro le aree tematiche principali: lotta allabuso di alcool, promozione di comportamenti alimentari salubri, promozione dellattivit fisica. In Europa THE CHALLENGE OF OBESITY IN THE WHO EUROPEAN REGION AND THE STRATEGIES FOR RESPONSE WHO EUROPEAN ACTION PLAN FOR FOOD AND NUTRITION POLICY 2007-2012: Gli obiettivi e le azioni delle politiche alimentari e nutrizionali. Documento elaborato nel 2007 dallOMS
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  • In quanto professionista della salute, operando nel settore della prevenzione ed educazione sanitaria linfermiere in grado di valutare, controllare e promuovere una buona nutrizione.
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  • ASSISTENZA INFERMIERISTICA Preventiva Curativa Riabilitativa NATURA DELLASSISTENZA Tecnica Relazionale Educativa FUNZIONI Prevenire, Assistere, Educare singolo e collettivit D.M.14 SETTEMBRE 1994 N.739 PROFILO PROFESSIONALE DELLINFERMIERE
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  • Codice Deontologico dellInfermiere 2009 Art. 19 Linfermiere promuove stili di vita sani, la diffusione del valore della cultura della salute e della tutela ambientale, anche attraverso linformazione e leducazione. A tal fine attiva e sostiene la rete di rapporti tra servizi e operatori.
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  • Linfermiere il professionista sanitario responsabile dellassistenza infermieristica. Lassistenza infermieristica servizio alla persona, alla famiglia e alla collettivit. Si realizza attraverso interventi specifici, autonomi e complementari di natura intellettuale, tecnico-scientifica, gestionale, relazionale ed educativa.
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  • Gli infermieri esaminano gli stati nutrizionali alterati (obesit, malnutrizione, . ) Gli infermieri insegnano ai pazienti e ai loro familiari come adattarsi alle restrizioni dietetiche quando sono necessarie diete speciali. Gli infermieri sono responsabili di monitorare le terapie nutrizionali, come la Nutrizione enterale (NE) e la Nutrizione Parenterale Totale (NPT)
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  • Problemi nutrizionali in Ospedale Per quei pazienti che sembrano ben nutriti allaccettazione e di cui non si riportano nellanamnesi problemi alimentari, la dieta normale dellospedale solitamente adeguata; comunque anche per questi pazienti occorrono periodiche valutazioni per prevenire lo svilupparsi di problemi nutrizionali. La valutazione periodica particolarmente importante per i pazienti ospedalizzati da lungo tempo.
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  • Per i pazienti che presentano problemi nutrizionali deve invece essere sviluppato un programma di assistenza. Occorre anzitutto ricercare eventuali carenze nutritive e indagarne le cause. Linsufficiente apporto alimentare la principale causa di malnutrizione. A provocarlo possono concorrere lansia, la paura, le terapie i trattamenti ecc.
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  • Accertamento della nutrizione e del metabolismo. RACCOGLIERE I DATI RELATIVI ALLE ABITUDINI ALIMENTARI E AI BISOGNI METABOLICI Laccertamento nutrizionale metabolico deve essere focalizzato sullassunzione di cibo e di liquidi, sulle alterazioni del modello alimentare, su come i cambiamenti dietetici hanno influenzato le attivit di vita quotidiana e sullo sviluppo di problemi di salute secondari a un alterato stato nutrizionale. Alcune domande potrebbero comprendere alcuni dei seguenti quesiti: Cosa ha mangiato nelle ultime 24 ore? Quale il suo peso abituale? cambiato negli ultimi 6 mesi? Di quanto? Ha qualche problema legato al gusto, alla masticazione o alla deglutizione del cibo? MISURAZIONE DEL PESO
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  • GLI ELEMENTI NUTRITIVI ESSENZIALI
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  • Gli elementi nutritivi essenziali La nutrizione un momento fondamentale durante tutto il periodo della vita e prevede lintroduzione dei nutrienti essenziali che sono tutti necessari nei processi di crescita e sviluppo dellorganismo.
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  • TALI NUTRIENTI ESSENZIALI SONO: I CARBOIDRATI I LIPIDI LE PROTEINE LE VITAMINE I MINERALI LACQUA
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  • PRINCIPI NUTRITIVI FUNZIONE ENERGETICA FUNZIONE PLASTICA FUNZIONE REGOLATRICE PROTIDI GLUCIDI LIPIDI SALI MINERALI VITAMINE ACQUA
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  • I carboidrati Sono la fonte di energia primaria, sono formati da Carbonio, Idrogeno e Ossigeno e comprendono gli zuccheri, gli amidi e la cellulosa. Si distinguono: SEMPLICI: monosaccaridi o disaccaridi, come il glucosio, il fruttosio e il lattosio, a rapido assorbimento; COMPLESSI: polisaccaridi come gli amidi della farina e i legumi, composti da centinaia di monosaccaridi e a lento assorbimento. Ogni grammo di carboidrati ossidati garantisce circa 4Kcal
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  • I carboidrati Normalmente, in una persona in buona salute si consiglia un apporto di carboidrati con la dieta pari al 55% dellapporto calorico complessivo. Sarebbe anche consigliabile che parte dei carboidrati introdotti sia del tipo complesso (amidi ecc.) e del tipo indigeribile (cellulosa ecc.), in modo da rallentare lassorbimento e favorire la peristalsi intestinale.
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  • I lipidi I grassi o lipidi sono il secondo gruppo importante di nutrienti. Includono i grassi neutri, gli oli, gli acidi grassi, il colesterolo e i fosfolipidi. Sono classificati come saturi (alimenti di origine animale) o insaturi (alimenti di origine vegetale). Funzione principale quella energetica: un grammo di lipidi fornisce 9 Kcal.
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  • I lipidi Oltre a quella energetica, le altre funzioni svolte dai lipidi sono quelle di: Costruire la riserva energetica dellorganismo, imagazzinamento nel tessuto adiposo, che viene utilizzata al momento del bisogno; Fornire acidi grassi essenziali (AGE): linoleico linolenico e arachidonico; questi acidi grassi non possono essere sintetizzati nel nostro organismo e devono essere introdotti con gli alimenti. Gli acidi grassi essenziali svolgono funzioni metaboliche importanti come la regolazione del metabolismo del colesterolo e il mantenimento dellintegrit delle membrane cellulari; Veicolare le vitamine liposolubili Contribuire alla termoregolazione
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  • I lipidi Lapporto complessivo di lipidi in una dieta equilibrata non dovrebbe essere superiore al 30% dellapporto calorico.
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  • Proteine Sono composti organici complessi formati da catene di aminoacidi. Sono vitali per la crescita, lo sviluppo e il normale funzionamento di quasi tutti i sistemi corporei. La principale funzione delle proteine include la crescita, la regolazione delle funzioni corporee e dei processi, la sostituzione delle proteine cellulari e lenergia. Svolgono un ruolo importante nelle funzioni di regolazione e nel sistema immunitario del corpo. Il catabolismo delle proteine apporta circa 4 Kcal/g.
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  • Proteine Lorganismo in grado di sintetizzare quasi tutti gli aminoacidi di cui necessita, tranne otto, che devono essere introdotti con gli alimenti difficile determinare lesatta quota di proteine necessarie a fornire tutti gli aminoacidi essenziali, dal momento che esistono molte variabili. Laltezza ed il peso, il livello di attivit, la situazione nutrizionale e lo stato di salute sono tutti fattori che influenzano la quota di proteine necessarie per il benessere dellorganismo.
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  • Vitamine Le vitamine sono sostanze organiche alimentari e sono essenziali in piccole quantit per la crescita, il mantenimento ed il funzionamento dei processi biologici. Esse si ritrovano solo negli alimenti freschi vegetali e animali e normalmente non possono essere sintetizzate dallorganismo umano. Le vitamine sono raggruppate a seconda delle sostanze nelle quali sono solubili: Vitamine liposolubili - vitamine A,D,E, e K Vitamine idrosolubili vitamine del complesso B, C e la biotina. Non hanno valore calorico, ma sono necessarie allorganismo come tutti gli altri nutrienti fondamentali
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  • Minerali I minerali sono sostanze inorganiche, ampiamente diffuse in natura ed essenziali per i processi metabolici. Si dividono in: MACROELEMENTI: calcio,magnesio, sodio, potassio, fosforo, cloro, zolfo MICROELEMENTI: ferro, rame, iodio, manganese, cobalto, zinco I minerali rappresentano il 60-90% di tutto il materiale inorganico dellorganismo e sono presenti in ossa, denti, tessuti molli, muscoli, sangue e cellule nervose. I minerali agiscono sul funzionamento degli organi e nei processi metabolici funzionando da catalizzatori in numerose reazioni ed intervenendo in importanti funzioni quali il controllo della reattivit muscolare, la conduzione nervosa, il mantenimento dellequilibrio acido-base, ecc.
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  • Acqua necessaria per mantenere una normale funzione cellulare. Rappresenta circa il 70% del corpo umano. Lassunzione regolata dalla sensazione di sete. Leliminazione avviene attraverso: urine, sudore, feci e respirazione. Un adulto dovrebbe assumere circa 2 l di acqua al giorno. Il fabbisogno di acqua molto variabile e dipende dallentit delle perdite, dalla temperatura ambientale e corporea, dalla frequenza respiratoria e dalla quantit dei Sali introdotti con la dieta.
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  • Per soddisfare le diverse necessit dellorganismo indispensabile che tutti i principi nutritivi siano presenti contemporaneamente nellalimentazione. Considerando che i principi nutritivi sono contenuti negli alimenti in diverse proporzioni, sar necessario conoscere questi ultimi, la loro composizione, le loro funzioni e come possono essere combinati fra loro.
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  • Linee guida per una sana alimentazione Negli ultimi decenni Istituzioni pubbliche e Organismi scientifici hanno dato vita, nei principali Paesi del mondo, a Linee guida o Direttive alimentari. E nella stessa direzione si sono mosse le principali Agenzie internazionali che si occupano di alimentazione e salute.
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  • In Italia, fin dal 1986 lIstituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione si fatto carico di tale iniziativa e, con la collaborazione di numerosi rappresentanti della comunit scientifica nazionale, ha predisposto e successivamente diffuso le prime Linee guida per una sana alimentazione italiana. Nel 1997 con analoghe modalit stata predisposta la prima revisione, cui segue la revisione del 2003.
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  • Nutrizione normale La nutrizione normale si basa sui fabbisogni alimentari giornalieri raccomandati. La Societ Italiana di Nutrizione Umana ha stilato i livelli di assunzione raccomandati di nutrienti (LARN) per la popolazione italiana, che sono da ritenere sufficienti o pi che sufficienti a coprire i bisogni nutrizionali di tutti i soggetti sani della nostra popolazione.
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  • Nutrizione Terapeutica La dieta terapeutica deve rispondere ai diversi bisogni nutrizionali derivanti dalla condizione di malattia e/o di eccesso o deficienza nutrizionale.
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  • Seconda Universit degli Studi di Napoli sede IRCCS Fondazione G. Pascale CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA A.A. 2009/10 I fattori che influiscono sulla nutrizione. Dr.ssa Maria DUrzo
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  • Disordini alimentari e altre condizioni di salute influenzate dallalimentazione Lo stile di vita e i comportamenti individuali e sociali influenzano le scelte nutrizionali e lo stato di salute delle persone. La relazione con il cibo profondamente determinata da una rete complessa di fattori diversi, tra cui il rapporto con il proprio corpo, la reazione a eventi traumatici, le relazioni affettive e familiari, e molti altri.
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  • Fattori che influiscono sulla nutrizione. FATTORI FISICI STATO PSICOLOGICO STILE DI VITA E ABITUDINI FATTORI SOCIALI E CUTURALI RISORSE ECONOMICHE ABUSO DI ALCOL E DROGHE INTERVENTI CHIRURGICI
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  • Fattori fisici Si tratta di fattori biologici, ossia alterazioni per lo pi dellapparato digerente che determinano problemi sia nellintroduzione che nellutilizzo degli alimenti (nausea, vomito, gastrite, cattive condizioni della dentatura).
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  • Stato psicologico Lo stato psicologico pu influire sul desiderio di una persona di mangiare. Lansia determina su alcune persone un aumento del loro apporto di cibo; altre mangiano meno.
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  • Stile di vita e abitudini I modelli di alimentazione sono fortemente individualizzati e determinati dalle preferenze personali spesso definite durante linfanzia.
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  • Fattori sociali e culturali Cultura, tradizioni e religione caratterizzano in modo significativo i diversi stili alimentari. Le religioni impongono particolari restrizioni alimentari: essere vegetariani, non mangiare la carne di alcuni animali, non consumare alcolici, digiunare in determinati periodi.
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  • Risorse economiche Una dieta adeguata pu essere correlata alle disponibilit economiche di una persona. Una persona con modeste disponibilit economiche ha, con maggiore probabilit una dieta nutrizionalmente inadeguata.
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  • Abuso di alcol Un ingestione cronica ed eccessiva di alcol in grado di alterare la nutrizione e un apporto eccessivo pu limitare la necessaria assunzione di calorie e alimenti. La carenza di vitamine del complesso B comune, in quanto queste vitamine sono necessarie per metabolizzare lalcol. Gli effetti tossici dellalcol sulla mucosa intestinale possono compromettere il normale assorbimento dei nutrienti. Luso cronico di tali sostanza pu inoltre condurre a cambiamenti irreversibili delle cellule del fegato.
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  • Interventi chirurgici Lintervento chirurgico influenza notevolmente il rischio di deficienze nutritive. Laumentata richiesta metabolica dovuta allo stress chirurgico e alla guarigione della ferita, unitamente allinadeguato apporto post-operatorio, costituiscono il deficit nutrizionale.
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  • I disturbi del comportamento alimentare Anoressia e bulimia sono malattie complesse, determinate da condizioni di disagio psicologico ed emotivo, che quindi richiedono un trattamento sia del problema alimentare in s che della sua natura psichica. Possono manifestarsi in persone di diverse et, sesso, provenienza sociale, ma sono solitamente pi comuni in giovani donne in et compresa tra i 15 e i 25 anni.
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  • Anoressia Una persona diventa anoressica quando, riducendo o interrompendo la propria consueta alimentazione, scende sotto l85% del peso normale per la propria et, sesso e altezza. Lanoressia conseguente al rifiuto ad assumere cibo, determinato da una intensa paura di acquistare peso o diventare grassi, anche quando si sottopeso. Spesso, una persona anoressica comincia con levitare tutti i cibi ritenuti grassi e a concentrarsi su alimenti sani e poco calorici, con una attenzione ossessiva al contenuto calorico e alla composizione dei cibi e alla bilancia. Frequentemente i pasti vengono evitati o consumati con estrema lentezza, rimuginando a lungo su ogni boccone ingerito. Il corpo viene percepito e vissuto in modo alterato, con un eccesso di attenzione alla forma e con il rifiuto frequente ad ammettere la gravit della attuale condizione di sottopeso.
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  • Bulimia un comportamento finalizzato alla ricerca compulsiva e ricorrente del cibo. Le caratteristiche tipiche del comportamento bulimico sono: ingestione di una quantit eccessiva di cibo, a volte per un totale di diverse migliaia di calorie, in un arco di tempo molto stretto, per esempio nel giro di due ore, e solitamente di nascosto da altri la sensazione di non poter smettere di mangiare e di non poter controllare il proprio comportamento labbuffata preceduta e seguita da uno stress emotivo molto forte Dopo aver mangiato in modo cos eccessivo, la persona bulimica generalmente si sente in colpa e tende a punirsi vomitando, ingerendo pillole diuretiche e lassativi con lintento di dimagrire. A lungo andare, un soggetto bulimico entra in una fase di depressione e di disgusto verso se stesso e cerca di occultare il proprio comportamento agli altri, anche se la propria forma e apparenza fisica finiscono con il diventare una ossessione permanente e con lavere forti ripercussioni sulla propria autostima.
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  • ALTERAZIONI DELLE FUNZIONI NUTRIZIONALI
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  • Alterazioni delle funzioni nutrizionali Il corpo sottoposto a continui rinnovamenti. Se non viene fornita unalimentazione adatta, i tessuti corporei non sono adeguatamente mantenuti e lenergia non sar sufficiente per le attivit con conseguente sofferenza dei normali processi corporei.
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  • Alterazioni dello stato nutrizionale si manifestano con:
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  • Lindice di massa corporea La classificazione della popolazione in base al peso viene fatta utilizzando lindice di massa corporea (Bmi = body mass index, secondo la definizione americana). Il Bmi si calcola secondo la formula seguente: BMI = peso(in kg)/quadrato dellaltezza (in metri).
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  • Sovrappeso Obesit - Sottopeso Si definisce una persona in sovrappeso se il suo indice di massa corporea tra 25 e 30 kg/m. Una persona obesa se il suo indice di massa corporea di 30 kg/mo superiore. Una persona definita sottopeso se ha un indice di massa corporea inferiore a 18,5 kg/mo superiore.
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  • Obesit Secondo lOrganizzazione mondiale della sanit (Oms) lobesit rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica nel mondo. Lobesit una condizione caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo, in genere a causa di unalimentazione scorretta e di una vita sedentaria.
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  • Obesit come fattore di rischio Obesit e sovrappeso sono condizioni associate a morte prematura e ormai universalmente riconosciute come fattori di rischio per le principali malattie croniche: malattie cardiovascolari, ictus, diabete, alcuni tumori (endometriale, colorettale, renale, della colecisti e della mammella in post- menopausa), malattie della colecisti, osteoartriti.malattie cardiovascolaridiabetetumori
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  • Un problema particolarmente grave quello dellinsorgenza dellobesit tra bambini e adolescenti, esposti fin dallet infantile a difficolt respiratorie, problemi articolari, mobilit ridotta, ma anche disturbi dell'apparato digerente e di carattere psicologico. Inoltre, chi obeso in et infantile lo spesso anche da adulto: aumenta quindi il rischio di sviluppare precocemente fattori di rischio di natura cardiovascolare (ipertensione, malattie coronariche, tendenza allinfarto) e condizioni di alterato metabolismo, come il diabete di tipo 2 o lipercolesterolemia
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  • Nel caso dellobesit, il trattamento principale la prevenzione: adottando stili di vita sani, grazie cio a unalimentazione corretta e a unattivit fisica adeguata, si pu controllare il proprio peso ed evitare che superi i livelli a rischio.
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  • Modelli intestinali alterati Un inadeguato apporto dietetico pu influenzare la funzione intestinale e la sua regolarit. Ad es. se lapporto di fibre o liquidi inadeguato si pu verificare costipazione. Se muta la regolarit intestinale di un paziente, si pu indicare il deficit nutrizionale come il fattore causale.
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  • Alterazioni di pelle, denti capelli e mucose Le carenze di vitamine si evidenziano nello sviluppo e nella crescita alterati di pelle, denti, capelli e mucose. In caso di carenza proteica i capelli diventano sottili, si rompono facilmente. La pelle guarisce lentamente dalle ferite e appare sottile e fragile. Le mucose possono sviluppare ulcere e sanguinare facilmente.
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  • Pausa
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  • Nutrizione e metabolismo Il processo infermieristico
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  • Definizione: Il processo di assistenza infermieristica un metodo ordinato e sistematico per determinare lo stato di salute della persona assistita, specificandone i problemi, definiti come alterazioni del soddisfacimento dei bisogni umani, pianificando per risolverli, iniziando e attuando il piano, e valutando quanto stato efficace nel promuovere il massimo benessere e nel risolvere i problemi identificati. ( Yura e Walsh,1988)
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  • Le fasi del processo di assistenza infermieristica Accertamento Diagnosi Identificazione dei risultati Pianificazione Attuazione Valutazione
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  • Processo Infermieristico: -Accertamento - Diagnosi - Identificazione dei risultati - Pianificazione - Attuazione - Valutazione Valori e credenze Percezione della salute e gestione della salute Nutrizione e Metabolismo eliminazione Attivit ed esercizio Cognizione e percezione Sonno e riposo Percezione di s e concetto di s Ruoli e relazioni Sessualit e riproduzione Coping e tolleranza stress
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  • Laccertamento La presa in carico del paziente comincia con laccertamento delle sue condizioni Questa fase fondamentale per definire tutti i passaggi successivi
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  • Accertamento Dati soggettivi Identificazione del modello funzionale Le domande dellinfermiere mirano a comprendere il modello alimentare del paziente, le sue preferenze in fatto di cibo.
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  • Linfermiere chiede al paziente quali sono i suoi gusti, gli orari dei pasti, le sue abitudini circa gli spuntini, se segue una dieta speciale e il motivo, se accusa allergie alimentari, se limita lapporto di certi cibi.
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  • Lindagine prevede anche la conoscenza delle posizioni culturali e religiose del paziente sullalimentazione e se queste condizionano la dieta. Vengono rivolte domande su chi ha le responsabilit in famiglia degli acquisti e della cucina o se il compito ripartito fra pi familiari.
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  • Identificazione dei rischi Laccertamento nutrizionale aiuta a identificare i pazienti a rischio di deficienze nutrizionali. Linfermiere determina le conoscenze e i valori del paziente relativi allalimentazione attraverso una serie di domande.
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  • Identificazione dei rischi Linfermiere identifica la presenza di anoressia, problemi di masticazione, ulcere alla bocca, disfagia, nausea, vomito, la loro ricorrenza e il loro rapporto con il cibo assunto. Sono evidenziati problemi di salute cronici o acuti che influenzano il tratto gastrointestinale. Sono documentate le condizioni croniche di salute e i loro trattamenti (per es. diabete mellito, cancro, malattie renali )e sono accertati i loro effetti sullappetito e lapporto calorico
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  • Identificazione dei rischi Viene registrata qualsiasi condizione che alteri la deglutizione (per es. alterazione neurologica). Anche laccertamento dei fattori socioeconomici del paziente contribuisce a comprendere possibili carenze nutrizionali. devono essere documentati anche lassunzione di farmaci non prescritti, luso di alcol e droghe illecite.
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  • Identificazione delle disfunzioni Lalterazione nutrizionale pu dipendere dallimpossibilit del paziente di comprarsi del cibo, incapacit di prepararlo, dalla sua volont di mangiare, da un apporto eccessivo di alimenti dal cattivo utilizzo dei medesimi. Il riscontro di una recente importante perdita di peso senza cambiamento della dieta, indica che vi incapacit di soddisfare le normali richieste nutrizionali. Un apporto dietetico inferiore alle quantit raccomandate aiuta ad identificare le deficienze.
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  • Dati obiettivi Accertamento fisico Osservazioni Generali Losservazione generale fornisce importanti informazioni sullo stato nutrizionale. Una persona adeguatamente nutrita appare robusta, vitale e energica. La cute, i capelli e le unghie appaiono sani.
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  • Misure antropometriche Peso Altezza Misura della circonferenza vita e delle pliche cutanee Misurazione circonferenza braccio Laltezza e il peso sono misurati e confrontati con tavole di misurazione standard per gruppi di et, sesso e caratteristiche corporee. Lindice di massa corporea in base ai valori del peso e dellaltezza. La misurazione delle pliche cutanee adottata per determinare il grasso depositato nel corpo. La circonferenza media del braccio viene misurata nella parte superiore dellarto serve a fornire informazioni sulla massa muscolare
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  • Caratteristiche di una persona ben nutrita. Peso, altezza normali per let, costituzione corporea e stadio di sviluppo. Appetito adeguato. Attiva, sveglia e capace di mantenere unadeguata attenzione. Pelle e mucose sane. Muscoli ben sviluppati senza eccesso di grasso corporeo. Normale modello di eliminazione urinaria e intestinale. Normale modello del sonno. Normali livelli di emoglobina, ematocrito e proteine sieriche. Assenza di anomalie correlate alla dieta
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  • Conteggio calorie se si sospetta un apporto alimentare inadeguato, si conteggiano le calorie. Linfermiere registra la percentuale di calorie assunte per ogni cibo servito. Ispezione della bocca Linfermiere osserva la condizione dei denti, delle gengive e delle mucose. Le mucose dovrebbero essere umide, bagnate da unadeguata quantit di saliva. In caso di utilizzo di protesi dentarie, va valutata la loro funzionalit e condizione.
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  • Valutazione della deglutizione Lesame va effettuato quando si sospetta una potenziale difficolt di deglutizione. valutazione logopedista Linfermiere pu avere la necessit di valutare la capacit di deglutizione per determinare se lalimentazione sicura.
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  • Valutazione della deglutizione Tale valutazione prevede laccertamento della funzione motoria dei muscoli della faccia, orali e della lingua; il riflesso della tosse; il riflesso della deglutizione e il riflesso dellapertura della bocca.
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  • Accertare la funzione motoria osservando il viso, la mandibola e la lingua, per simmetria e forza durante i movimenti normali. Chiedere al paziente di tossire al fine di valutare la vivacit e la forza del riflesso della tosse, necessario per evitare lintrusione di cibo nelle vie aeree. Accertare labilit a deglutire ponendo il dito indice e il pollice sulla protuberanza laringea del paziente chiedendogli di deglutire se vi il riflesso della deglutizione linfermiere sentir la laringe sollevarsi. Verificare il riflesso dellaperture della bocca stimolando le pareti faringee dx e sx con un abbassalingua Valutazione della deglutizione
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  • Osservare il paziente per i seguenti segni che possono essere indicativi di difficolt deglutitoria: Fonazione monotona Riduzione dellelevazione laringea durante la deglutizione Anomala tosse voloantaria Basso livello di coscienza Test di screening = test di deglutizione dellacqua Paziente disfagico
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  • Esami diagnostici e procedure I dati biochimici possono essere usati per confermare una diagnosi, per determinare le modificazioni dietetiche necessarie o per identificare le carenze nutrizionali specifiche prima che appaiono i dati clinici. I dati di laboratorio pi utilizzati sono: lematocrito, emoglobina, albumina sierica, trasferrina sierica e la conta dei linfociti totali.
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  • Diagnosi infermieristiche La diagnosi latto clinico dellidentificazione dei problemi. Diagnosticare vuol dire analizzare le informazioni dellaccertamento e derivarne un significato. Gli infermieri sono responsabili dellidentificazione delle diagnosi infermieristiche per i loro assistiti e per la pianificazione della gestione della persona basandosi su di esse.
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  • La Diagnosi Infermieristica Eun giudizio clinico riguardante le risposte della persona, della famiglia o della comunit a problemi di salute / processi vitali attuali o potenziali. La diagnosi infermieristica costituisce la base sulla quale scegliere gli interventi infermieristici volti a raggiungere i risultati di cui linfermiere responsabile NANDA, 1990
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  • Diagnosi Infermieristiche Le diagnosi infermieristiche identificate dalla North American Nursing Diagnosis Association (NANDA) per larea della nutrizione includono: nutrizione inferiore al fabbisogno nutrizione superiore al fabbisogno disponibilit a migliorare la nutrizione rischio di nutrizione superiore al fabbisogno compromissione della deglutizione
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  • Diagnosi infermieristiche correlate Uno stato nutrizionale alterato influenza molte aree funzionali e pu contribuire a molti altri problemi infermieristici. Alterazioni del normale modello di eliminazione (stipsi, diarrea); Deficit della cura di s; Aumenta il rischio di infezioni e ritarda la guarigione delle ferite; Alterazioni cutanee; Alterazioni dello stato dei liquidi; .
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  • Identificazione dei risultati In base agli Standards of Clinical Nursing Practice dellANA (2004), lidentificazione dei risultati si riferisce alla formulazione e alla documentazione di obiettivi misurabili, realistici e centrati sulla persona.
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  • Pianificazione Dopo aver determinato le diagnosi infermieristiche, stabilito le priorit di intervento, formulati i risultati attesi, gli infermieri iniziano la fase di pianificazione. La fase di pianificazione riguarda la preparazione di un piano di assistenza, che diriga le attivit dellquipe infermieristica nellerogazione dellassistenza alla persona.
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  • Identificazione degli obiettivi e pianificazione Definite le diagnosi infermieristiche e identificati i fattori correlati, vengono pianificati gli obiettivi del paziente e gli interventi di assistenza infermieristica. Gli obiettivi sulla nutrizione: Assicurare un adeguato apporto nutrizionale Comprensione e adesione alle modifiche dietetiche
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  • Attuazione Lattuazione la fase attiva del processo di assistenza infermieristica. Costituisce linizio reale del piano, la valutazione delle risposte al piano, la registrazione delle azioni infermieristiche e delle risposte dellassistito a queste azioni.
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  • Attuazione
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  • Valutazione Stima, classificazione e giudizio. Nella fase di valutazione, gli infermieri scoprono perch il piano di assistenza infermieristica ha avuto successo o fallito.
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  • Promuovere unassunzione ottimale La stanza da pranzo dovrebbe essere pulita e ben ventilata; Deve essere garantita unatmosfera rilassante, interruzioni, come trattamenti e procedure, dovrebbero essere evitate al momento dei pasti; Il cibo va servito in maniera attraente e appetitosa e alla temperatura giusta; Bisogna dare ascolto alle preferenze alimentari del paziente; La posizione del paziente dovrebbe essere il pi possibile simile a quella fisiologica: cio seduto su una sedia, appoggiato su un lato del letto, o con il letto sollevato di 90 Se possibile, da preferire far consumare il pasto in sala da pranzo, cosicch i pazienti possano conversare se lo desiderano
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  • Promuovere unassunzione ottimale Occorre assistere il paziente per tutto il tempo necessario, se occorre tagliargli la carne, versargli da bere, aiutarlo in tutte le funzioni che non riesce a svolgere da solo; Linfermiere dovrebbe assicurarsi che il paziente non riceva da familiari e amici alimenti non concessi. Dopo che stata prescritta una dieta terapeutica, fondamentale che linfermiere verifichi se e quanto il paziente la segue. Se la dieta prescritta non va incontro alle esigenze e ai gusti del paziente deve essere presa in considerazione la possibilit di praticare sostituzioni mantenendo lequilibrio della dieta.
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  • Interventi infermieristici nei casi di alterazione della funzione nutrizionale Astensione dal cibo Diete speciali Supplementi dietetici Alimentazione enterale ..
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  • Astensione da cibo Il termine NPO (nulla per os) usato quando il paziente non pu ingerire cibo o liquidi oralmente. Evitare il cibo pu essere indicato nelle seguenti situazioni: Tenere a riposo il tratto gastrointestinale Per pulire il tratto gastrointestinale dal contenuto prima dellintervento chirurgico o di procedure diagnostiche Per prevenire laspirazione durante lintervento chirurgico o i in pazienti ad alto rischio Per dare tempo alla normale motilit intestinale di ripristinarsi durante il periodo postoperatorio; Per trattare gravi stati di vomito o diarrea
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  • Il digiuno in fase operatoria Il digiuno di solidi e liquidi prima dellanestesia generale , da molto tempo considerato di fondamentale importanza per la sicurezza del paziente, al fine di ridurre il rischio di rigurgito del contenuto gastrico. Durante gli anni 60 nel Nord America si diffuse luso di mantenere il digiuno assoluto da cibi solidi e dai liquidi dalla mezzanotte anche se le motivazioni di base non erano n chiare n dimostrate.
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  • Il digiuno in fase operatoria Qual la durata ottimale del digiuno preoperatorio da liquidi e solidi? Revisione della letteratura sulle migliori evidenze disponibili in merito al digiuno preoperatorio
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  • Il digiuno in fase preoperatoria Per i pazienti non a rischio, programmati per la chirurgia delezione, la prescrizione del digiuno dalla mezzanotte, non ha alcun fondamento scientifico. Essa deve essere sostituita con la possibilit di bere te o liquidi chiari fino a due ore dallintervento. Se il paziente programmato per il pomeriggio, pu assumere una colazione leggera e facilmente digeribile (tea con fette biscottate).
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  • Diete speciali Una dieta regolare ben bilanciata supplisce alle richieste metaboliche di una persona sedentaria (circa 2000 cal/die) I men permettono al paziente di scegliere fra unampia variet di cibi, che offrono lapporto delle quantit raccomandate per soddisfare il fabbisogno giornaliero. Lapporto dietetico deve essere spesso alternato per promuovere la guarigione e ripristinare la salute. Gli obiettivi di un trattamento dietetico possono essere laumento o la diminuzione di peso, il mettere un organo a riposo, il rimediare a deficit nutrizionali e il promuovere la guarigione.
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  • Diete speciali La modifica dietetica del gusto, della consistenza, delle calorie o altri nutrienti pu rendersi necessaria se il paziente sottoposto a intervento chirurgico o ha una situazione patologica che richiede una dieta modificata. Sono esempi di diete con differenti sapori e consistenza la dieta liquida chiara, liquida, morbida e morbida tritata.
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  • Diete restrittive Una dieta pu essere prescritta per soddisfare richieste speciali in pazienti con malattie croniche o metabolismo alterato. Sovrappeso /obesit - dieta ipocalorica Diabete - dieta ipoglucidica Insufficienza renale - dieta ipoproteica Ipertensione - dieta iposodica Dislipidemie - diete ipolipidiche Stipsi, diverticolosi e colite spastica - dieta ad alto residuo
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  • Diete restrittive Quando un paziente posto a dieta restrittiva, occorre educarlo ai necessari cambiamenti dietetici. Il dietista pu fornire leducazione dietetica iniziale, e linfermiere la rinforza, la disponibilit di materiale scritto aiuta in tale educazione.
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  • Supplementi dietetici Supplementi nutrizionali possono essere aggiunti alle diete prescritte, specie durante un periodo di aumentata richiesta metabolica. I supplementi possono essere ricchi di proteine, vitamine o minerali. Vengono somministrati in forma di frapp da bere, e forniti fra i pasti tre o quattro volte al giorno, per aumentare lapporto calorico e proteico. Questa terapia si rivolge in particolare a pazienti malnutriti o con eccessiva richiesta metabolica da trauma, febbre, infezioni, intervento chirurgico o cancro.
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  • Lorganizzazione della nutrizione Accertamento Controllare che la dieta prescritta sia appropriata Valutare i bisogni nutrizionali del paziente Compilare lanamnesi dietetica e determinare le abitudini alimentari ed i cibi preferiti dal paziente Valutare la capacit del paziente di adeguarsi al regime dietetico Controllare i seguenti parametri: test ematochimici; alterazioni dello stato di salute che indicano la necessit di passare da una dieta normale a una dieta terapeutica Stato del tratto gastrointestinale
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  • Pianificazione (obiettivi) Elaborare una dieta basata sulle necessit individuali Identificare il paziente che manifesta deficit nutrizionali e determinare una dieta appropriata. Fornire lapporto nutrizionale anche ai pazienti che non sono in grado di consumare un pasto per via orale Fornire una dieta che venga tollerata dai pazienti sia su base fisiologica che psicologica
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  • Interventi Il vassoio per il pasto: preparazione e distribuzione Alimentare un paziente non autosufficiente
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  • Valutazione (Risultati attesi) Il paziente riceva una dieta adeguata in fluidi, elettroliti, vitamine, minerali Viene mantenuto un ragionevole adattamento alla dieta La dieta viene tollerata dal paziente sia su base fisiologica che psicologica
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  • Procedura: Aiutare un adulto nellalimentazione Scopo 1.Mantenere lo stato nutrizionale 2.Favorire la socializzazione Accertamento - Accertare labilit fisica ed emotiva dellassistito di alimentarsi, - Accertare le abitudini alimentari e le preferenze; - Rivedere lanamnesi per le allergie alimentari - Accertare la capacit del tratto intestinale di assorbire e digerire la nutrizione orale (per esempio la presenza di suoni intestinali, regolari movimenti intestinali, storie di disordini gastrointestinali, colite ) -Rivedere le prescrizioni mediche sulla dieta
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  • Procedura: Aiutare un adulto nellalimentazione Materiale occorrente Materiale per ligiene personale e per lavarsi le mani, per i pazienti Guanti, Attrezzature speciali (tazze, cucchiai,protesi) Carrello per i pasti Attrezzature per ligiene orale
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  • Procedura: Aiutare un adulto nellalimentazione Procedura 1.Preparare lambiente per il pasto 2.Preparare lassistito per il pasto posizione seduta se possibile 1.Lavarsi le mani 2.Controllare il vassoio per la correttezza della prescrizione dietetica e lidentit dellassistito 3.Porre il vassoio sul tavolino apposito 4.Assistere il paziente se necessario,(per es. tagliargli la carne, sbucciargli la frutta, versagli da bere) 5.Permettere allassistito di scegliere lordine con cui vuole mangiare. Se ha la vista alterata, identificare il cibo sul vassoio 6.Rispettare sempre e comunque i tempi del paziente, lasciargli il tempo di masticare e inghiottire, controllando la deglutizione 7.Alternare i cibi e le bevande
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  • Procedura: Aiutare un adulto nellalimentazione Procedura 8. Parlare con il paziente mentre mangia 9. Quando ha finito, rimuovere il vassoio 10. Aiutare lassistito a lavarsi le mani e la faccia e eseguire ligiene orale dopo i pasti 11. Aiutarlo a porsi in una posizione confortevole 12. Registrare i liquidi e la quantit di pasti consumati 13. Lavarsi le mani Registrazioni scritte: Lalimentazione del paziente non autosufficiente Appetito Apporto di alimenti Tolleranza alla dieta Peso Diuresi ed evacuazione
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  • Piano di assistenza infermieristica La persona con nutrizione inferiore al fabbisogno DIAGNOSI INFERMIERISTICA Nutrizione inferiore al fabbisogno, che si manifesta con sottopeso, ematocrito basso e inadeguato apporto di calcio, ferro, proteine, vitamine A e C OBIETTIVO DELLASSISTITO Decider una dieta adeguata, con riferimento agli standard raccomandati dal LARN, sar psicologicamente soddisfatto, comprender facilmente e i pasti saranno relativamente facili da preparare o ottenere CRITERI DI RISULTATO PER LASSISTITO La persona Ottiene informazioni utili e corrette Descrive le funzioni di base dei nutrienti Usa una dieta che contiene adeguate quantit di tutti i nutrienti Aumenta di peso entro i normali valori di altezza, et e sesso
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  • Interventi infermieristici 1.Accertare i parametri fisici (altezza, peso, misurazione delle pliche cutanee) e i valori di laboratorio 2.Accertare la capacit dellassistito di procurarsi il cibo 3.Accertare il modello motivazionale e labilit dellassistito di imparare e seguire le nuove prescrizioni dietetiche 4.Istruire lassistito sulla prescrizione dietetica 5.Fornire materiale di riferimento e rispondere alle domande dellassistito 6.Accertare anamnesi familiare diabete Principi scientifici 1.Scoprire deviazioni dai valori di base e degli standard normali in modo da attuare misure correttive 2.Individuare possibili problemi per minimizzare o prevenire limitazioni finanziarie o fisiche che contribuiscono a una dieta inadeguata 3.Scoprire problemi potenziali o prevenire difficolt motivazionali o di apprendimento che interferiscono con lapporto dietetico 4.Sensibilizzare e assistere il paziente per aumentare le sue conoscenze