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Cos'è un modulo fotovoltaico? Un modulo fotovoltaico è un dispositivo che permette di convertire l'energia solare in energia elettrica utilizzando la proprietà di alcuni materiali, come il silicio, di produrre energia elettrica se irradiati dalla luce solare. Il termine stesso “fotovoltaico” racchiude in sé queste caratteristiche, derivando da foto (= luce) e voltaico (dall’inventore della batteria, Alessandro Volta). Singoli moduli fotovoltaici sono generalmente assemblati meccanicamente tramite una intelaiatura, che li protegge anche dagli agenti atmosferici, dando vita ai pannelli fotovoltaici. I pannelli fotovoltaici vengono installati in modo da essere esposti direttamente ai raggi solari (tetti di abitazione, terrazzi, cortili). La luce solare viene trasformata in corrente continua, passata attraverso dispositivi detti “balance of system” e trasformata in corrente alternata tramite un sistema di “inverter”. L'energia così creata può a questo punto essere utilizzata per le utenze tradizionali o immessa nella rete elettrica. Che tipo di tecnologie esistono? Tutte le tecnologie si basano sull’uso del silicio, l’elemento più diffuso sulla crosta terrestre (28%) dopo l’ossigeno. Le tecnologie più comuni sono 3: - Silicio monocristallino, che utilizza silicio purissimo, con atomi perfettamente allineati che garantiscono la massima conducibilità. È la tecnologia che garantisce i maggiori rendimenti ma con i maggiori costi. - Silicio policristallino, con monocristalli di silicio aggregati con forme e orientamenti diversi. Minor costi rispetto al monocristallino ma anche minor rendimenti. - Silicio amorfo o a film sottile, che non ha struttura cristallina e i cui atomi vengono deposti chimicamente in ordine casuale senza alcun allineamento (struttura amorfa), utilizzando quantità di silicio molto basse. Minor costi ma produzione al KW dimezzata rispetto al monocristallino. Che tipo di impianti fotovoltaici esistono? Esistono due grosse tipologie di impianti: autonomi (con accumulo o stand alone) e connessi alla rete (o grid connected). I sistemi autonomi utilizzano l’energia prodotta dall’esposizione solare durante il giorno per caricare una batteria e rilasciare, poi, l’energia immagazzinata durante la notte o quando il sole è coperto, ideale per case in montagna o non collegata alla rete e per alimentare oggetti di piccole e medie dimensioni (strumenti di emergenza, lampioni stradali, ripetitori, ecc.) I sistemi grid connected sono normalmente utilizzati per fornire energia a una rete elettrica già alimentata da generatori convenzionali. Caratteristica esclusiva di questi impianti è l’inverter, che trasforma la corrente continua in alternata. Che durata ha un impianto fotovoltaico? I moduli fotovoltaici hanno una vita stimata che va dai 50 ai 100 anni circa, anche se è plausibile pensare a dismissioni dopo 20/25 a causa dell’obsolescenza della tecnologia e a possibili riduzioni di efficienza, mentre per un impianto si può pensare a trenta e più anni senza dover essere modificato o ristrutturato. I moduli per accedere ai contributi in conto energia devono essere garantiti dal costruttore per almeno 20 anni. Ci sono requisiti particolari per l’installazione di un impianto fotovoltaico? Un impianto fotovoltaico può essere installato praticamente ovunque senza problemi particolari. Gli unici fattori da tenere in considerazione sono: - Necessità dell’impianto in termini di potenza elettrica - Disponibilità di superfici su cui installare i pannelli senza ostacoli all’esposizione del sole (tipo altri edifici o alberi); tipicamente la soluzione più adatta è il tetto, ma si possono considerare anche possibilità alternative quali pareti, strutture comuni o terreni. - Dimensioni e orientamento di tali superfici: i migliori rendimenti si ottengono con orientamento dei moduli verso sud - Spazi per installare inverter e cavi Sono possibili anche installazioni per aziende, oltre che abitazioni? Decisamente sì. I fattori da considerare sono gli stessi definiti prima (requisiti in termini di potenza elettrica voluta, superfici per l’installazione dell’impianto, orientamento delle superfici). I contesti industriali spesso agevolano queste installazioni, visto che la disponibilità di superfici non ombreggiate è spesso maggiore. Posso installarmi da solo un impianto fotovoltaico? L’installazione richiede conoscenze specifiche sia in termini di tecnologia che di sicurezza, normative e certificazioni, inoltre per un corretto e proficuo funzionamento dell’impianto grande importanza riveste la fase di progettazione e dimensionamento dello stesso. Consigliamo quindi di affidarsi in ogni caso a professionisti esperti del settore già dalle prime fasi di preventivazione e studio dell’impianto. GR ELETTRICITÁ SRL offre un servizio chiavi in mano con il quale la realizzazione dell’impianto viene seguita a 360°. Quanto spazio occupa un impianto fotovoltaico? Dipende principalmente dal tipo di pannelli (monocristallino, policristallino, amorfo). Lo spazio occupato dai pannelli fotovoltaici monocristallini e policristallini installati su tetto inclinato e’ pari a circa 8 m² per Kw installato mentre per quanto riguarda i tetti piani e’ pari a circa 12 m² per kW. Le superfici vanno raddoppiate per l’amorfo. Quanto produce un impianto fotovoltaico? Indicativamente la produzione media annua per KW installato in Italia è la seguente: NORD 1100 kWh/kWp CENTRO 1300 kWh/kWp SUD 1400 kWh/kWp L’impianto fotovoltaico funziona anche se e’ nuvoloso? Sì. L’impianto fotovoltaico funziona al meglio in presenza di irraggiamento solare diretto, ma un minimo di energia elettrica e’ prodotta anche in caso di cielo nuvoloso, sfruttando la radiazione solare diffusa. Con il fotovoltaico sono immune da black-out? NO. Per ragioni di sicurezza, in caso di black-out manutentivo da parte dell’Enel l’impianto non e’ funzionante, per evitare rischi di sicurezza per gli operai, che potrebbero essere fulminati dall’energia generata dall’impianto fotovoltaico. L’installazione di un impianto fotovoltaico richiede modifiche al mio impianto elettrico esistente? No, non si deve modificare l'impianto esistente. L’impianto fotovoltaico ha una sua linea autonoma che deve essere collegata al quadro elettrico generale, e due contatori installati dal gestore elettrico: uno in entrata, per registrare l’energia elettrica prelevata dalla rete nazionale, e uno in uscita, per registrare l'energia elettrica immessa in rete dall'impianto fotovoltaico (oppure un contatore bidirezionale che conteggia sia l’energia elettrica in entrata che quella in uscita). Gli impianti fotovoltaici sono in qualche modo inquinanti? La maggior parte delle aziende produttrici che si occupano di tecnologie fotovoltaiche ha adottato sistemi di certificazione di processo e di prodotto (tipo EMAS e ISO 14000) oltre a strategie di certificazione di qualità organizzativa della società che garantiscono una consapevolezza gestionale e un impegno specifico per quanto riguarda la massimizzazione dei vantaggi ambientali per la collettività e la minimizzazione di eventuali impatti, mediante adeguate procedure di controllo e monitoraggio dei cicli di vita dei prodotti. Ogni kwh prodotto con impianti fotovoltaici che impatto ambientale ha? Per produrre 1 Kwh di energia elettrica con combustibili fossili vengono prodotti ca 0,35 Kg di anidride carbonica. Ipotizzando una produzione media annuale, alle latitudini dell'Italia settentrionale, pari a 1100 kWh, con un impianto di potenza nominale da 1 kWp, si può dire che la quantità di anidride carbonica non emessa in un anno sia pari a 385 Kg per ogni chilowatt di picco installato. Se si considera il ciclo di vita previsto per la durata media di un impianto, pari a circa 30 anni, la stima complessiva a fine ciclo sarà di circa 11.550 Kg di emissioni di CO2 evitate per ogni chilowatt di picco installato. CONTRIBUTO GSE Quanto può costare un impianto fotovoltaico? Il costo di un impianto fotovoltaico fino a 3 Kw di potenza, chiavi in mano, si aggira indicativamente intorno ai 21.000,00 IVA compresa. Il prezzo può scendere per impianti di potenza superiore Nel prezzo si intendono compresi tutti i costi relativi a progettazione e dimensionamento, fornitura, posa, gestione domanda di allaccio alla rete, redazione e inoltro domanda GSE. Sono esclusi costi relativi ad eventuali polizze assicurative, autorizzazioni comunali, oneri di allaccio alla rete ed eventuali

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Cos'è un modulo fotovoltaico? Un modulo fotovoltaico è un dispositivo che permette di convertire l'energia solare in energia elettrica utilizzando la proprietà di alcuni materiali, come il silicio, di produrre energia elettrica se irradiati dalla luce solare. Il termine stesso “fotovoltaico” racchiude in sé queste caratteristiche, derivando da foto (= luce) e voltaico (dall’inventore della batteria, Alessandro Volta). Singoli moduli fotovoltaici sono generalmente assemblati meccanicamente tramite una intelaiatura, che li protegge anche dagli agenti atmosferici, dando vita ai pannelli fotovoltaici. I pannelli fotovoltaici vengono installati in modo da essere esposti direttamente ai raggi solari (tetti di abitazione, terrazzi, cortili). La luce solare viene trasformata in corrente continua, passata attraverso dispositivi detti “balance of system” e trasformata in corrente alternata tramite un sistema di “inverter”. L'energia così creata può a questo punto essere utilizzata per le utenze tradizionali o immessa nella rete elettrica. Che tipo di tecnologie esistono? Tutte le tecnologie si basano sull’uso del silicio, l’elemento più diffuso sulla crosta terrestre (28%) dopo l’ossigeno. Le tecnologie più comuni sono 3: - Silicio monocristallino, che utilizza silicio purissimo, con atomi perfettamente allineati che garantiscono la massima conducibilità. È la tecnologia che garantisce i maggiori rendimenti ma con i maggiori costi. - Silicio policristallino, con monocristalli di silicio aggregati con forme e orientamenti diversi. Minor costi rispetto al monocristallino ma anche minor rendimenti. - Silicio amorfo o a film sottile, che non ha struttura cristallina e i cui atomi vengono deposti chimicamente in ordine casuale senza alcun allineamento (struttura amorfa), utilizzando quantità di silicio molto basse. Minor costi ma produzione al KW dimezzata rispetto al monocristallino. Che tipo di impianti fotovoltaici esistono? Esistono due grosse tipologie di impianti: autonomi (con accumulo o stand alone) e connessi alla rete (o grid connected). I sistemi autonomi utilizzano l’energia prodotta dall’esposizione solare durante il giorno per caricare una batteria e rilasciare, poi, l’energia immagazzinata durante la notte o quando il sole è coperto, ideale per case in montagna o non collegata alla rete e per alimentare oggetti di piccole e medie dimensioni (strumenti di emergenza, lampioni stradali, ripetitori, ecc.) I sistemi grid connected sono normalmente utilizzati per fornire energia a una rete elettrica già alimentata da generatori convenzionali. Caratteristica esclusiva di questi impianti è l’inverter, che trasforma la corrente continua in alternata. Che durata ha un impianto fotovoltaico? I moduli fotovoltaici hanno una vita stimata che va dai 50 ai 100 anni circa, anche se è plausibile pensare a dismissioni dopo 20/25 a causa dell’obsolescenza della tecnologia e a possibili riduzioni di efficienza, mentre per un impianto si può pensare a trenta e più anni senza dover essere modificato o ristrutturato.

I moduli per accedere ai contributi in conto energia devono essere garantiti dal costruttore per almeno 20 anni. Ci sono requisiti particolari per l’installazione di un impianto fotovoltaico? Un impianto fotovoltaico può essere installato praticamente ovunque senza problemi particolari. Gli unici fattori da tenere in considerazione sono: - Necessità dell’impianto in termini di potenza elettrica - Disponibilità di superfici su cui installare i pannelli senza ostacoli all’esposizione del sole (tipo altri edifici o alberi); tipicamente la soluzione più adatta è il tetto, ma si possono considerare anche possibilità alternative quali pareti, strutture comuni o terreni. - Dimensioni e orientamento di tali superfici: i migliori rendimenti si ottengono con orientamento dei moduli verso sud - Spazi per installare inverter e cavi Sono possibili anche installazioni per aziende, oltre che abitazioni? Decisamente sì. I fattori da considerare sono gli stessi definiti prima (requisiti in termini di potenza elettrica voluta, superfici per l’installazione dell’impianto, orientamento delle superfici). I contesti industriali spesso agevolano queste installazioni, visto che la disponibilità di superfici non ombreggiate è spesso maggiore. Posso installarmi da solo un impianto fotovoltaico? L’installazione richiede conoscenze specifiche sia in termini di tecnologia che di sicurezza, normative e certificazioni, inoltre per un corretto e proficuo funzionamento dell’impianto grande importanza riveste la fase di progettazione e dimensionamento dello stesso. Consigliamo quindi di affidarsi in ogni caso a professionisti esperti del settore già dalle prime fasi di preventivazione e studio dell’impianto. GR ELETTRICITÁ SRL offre un servizio chiavi in mano con il quale la realizzazione dell’impianto viene seguita a 360°. Quanto spazio occupa un impianto fotovoltaico? Dipende principalmente dal tipo di pannelli (monocristallino, policristallino, amorfo). Lo spazio occupato dai pannelli fotovoltaici monocristallini e policristallini installati su tetto inclinato e’ pari a circa 8 m² per Kw installato mentre per quanto riguarda i tetti piani e’ pari a circa 12 m² per kW. Le superfici vanno raddoppiate per l’amorfo. Quanto produce un impianto fotovoltaico? Indicativamente la produzione media annua per KW installato in Italia è la seguente: NORD 1100 kWh/kWp CENTRO 1300 kWh/kWp SUD 1400 kWh/kWp L’impianto fotovoltaico funziona anche se e’ nuvoloso? Sì. L’impianto fotovoltaico funziona al meglio in presenza di irraggiamento solare diretto, ma un minimo di energia elettrica e’ prodotta anche in caso di cielo nuvoloso, sfruttando la radiazione solare diffusa. Con il fotovoltaico sono immune da black-out?

NO. Per ragioni di sicurezza, in caso di black-out manutentivo da parte dell’Enel l’impianto non e’ funzionante, per evitare rischi di sicurezza per gli operai, che potrebbero essere fulminati dall’energia generata dall’impianto fotovoltaico. L’installazione di un impianto fotovoltaico richiede modifiche al mio impianto elettrico esistente? No, non si deve modificare l'impianto esistente. L’impianto fotovoltaico ha una sua linea autonoma che deve essere collegata al quadro elettrico generale, e due contatori installati dal gestore elettrico: uno in entrata, per registrare l’energia elettrica prelevata dalla rete nazionale, e uno in uscita, per registrare l'energia elettrica immessa in rete dall'impianto fotovoltaico (oppure un contatore bidirezionale che conteggia sia l’energia elettrica in entrata che quella in uscita). Gli impianti fotovoltaici sono in qualche modo inquinanti? La maggior parte delle aziende produttrici che si occupano di tecnologie fotovoltaiche ha adottato sistemi di certificazione di processo e di prodotto (tipo EMAS e ISO 14000) oltre a strategie di certificazione di qualità organizzativa della società che garantiscono una consapevolezza gestionale e un impegno specifico per quanto riguarda la massimizzazione dei vantaggi ambientali per la collettività e la minimizzazione di eventuali impatti, mediante adeguate procedure di controllo e monitoraggio dei cicli di vita dei prodotti. Ogni kwh prodotto con impianti fotovoltaici che impatto ambientale ha? Per produrre 1 Kwh di energia elettrica con combustibili fossili vengono prodotti ca 0,35 Kg di anidride carbonica. Ipotizzando una produzione media annuale, alle latitudini dell'Italia settentrionale, pari a 1100 kWh, con un impianto di potenza nominale da 1 kWp, si può dire che la quantità di anidride carbonica non emessa in un anno sia pari a 385 Kg per ogni chilowatt di picco installato. Se si considera il ciclo di vita previsto per la durata media di un impianto, pari a circa 30 anni, la stima complessiva a fine ciclo sarà di circa 11.550 Kg di emissioni di CO2 evitate per ogni chilowatt di picco installato.

CONTRIBUTO GSE

Quanto può costare un impianto fotovoltaico? Il costo di un impianto fotovoltaico fino a 3 Kw di potenza, chiavi in mano, si aggira indicativamente intorno ai 21.000,00 € IVA compresa. Il prezzo può scendere per impianti di potenza superiore Nel prezzo si intendono compresi tutti i costi relativi a progettazione e dimensionamento, fornitura, posa, gestione domanda di allaccio alla rete, redazione e inoltro domanda GSE. Sono esclusi costi relativi ad eventuali polizze assicurative, autorizzazioni comunali, oneri di allaccio alla rete ed eventuali

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costi per strutture di sostegno e posa particolari . In ogni caso ogni impianto sarà oggetto di studio e analisi propria. Ci sono costi o interventi aggiuntivi nel tempo? Una volta installato, l'impianto è praticamente autosufficiente. Costi aggiuntivi sarebbero legati solo ad eventi calamitosi o vandalici. Considerando che i moduli dai noi utilizzati sono testati per resistere anche alla grandine, il rischio di costi aggiuntivi e’ bassissimo. Gli unici interventi aggiuntivi possono essere legati ad eventi speciali (ad esempio neve), che richiedono una pulizia manuale dei pannelli, altrimenti autopulenti grazie all’esposizione a pioggia e vento. È’ comunque consigliato prevedere una forma di assicurazione a copertura dell’investimento. Qual è il tempo di rientro dell’investimento? In caso di un impianto fotovoltaico che usufruisce di un incentivazione in conto energia, il tempo di rientro è in funzione della potenza installata, della tipologia di impianto e dell’irraggiamento solare specifico della zona in cui l’impianto è sito. In ogni caso può variare dai 7 agli 12 anni a seconda della latitudine e delle dimensioni dell'impianto. Che tipo di agevolazioni fiscali esistono per il fotovoltaico? Il principale incentivo nazionale e’: CONTO ENERGIA: per tutti gli impianti di potenza compresa tra 1 e 1000 KW, incentivo della durata di 20 anni sull'energia prodotta dall'impianto connesso alla rete elettrica. L’incentivo consiste in un compenso che il GSE riconosce per ogni Kw/h prodotto dall’impianto fotovoltaico. Tale compenso varia in funzione delle dimensioni dell’impianto e della tipologia di installazione: Fino a 3kw Da 3 a 20Kw Sopra i 20kW

Integrato 0,49 € 0,46 € 0,44 € Parz. Integrato 0,44 € 0,42 € 0,40€ Non integrato 0,40 € 0,38 € 0,36 €

Inoltre il titolare dell’impianto può usufruire (solo per impianti fino a 20 kW) dello scambio sul posto che consiste nella possibilità di detrarre direttamente in bolletta l’energia prodotta da quella consumata, o in alternativa di poter cedere, a fronte di un corrispettivo fissato annualmente, tutta l’energia prodotta Come funziona praticamente il Conto Energia? Prendiamo in considerazione un tipico esempio relativo a una famiglia residente nel nord Italia con un consumo annuo di ca. 3.300 Kwh che installi un impianto di 3 kW parzialmente integrato. L’impianto avrà una produzione media annua di ca. 3.300 Kwh Sulla produzione il titolare riceverà un incentivo annuo pari a 3.300 x 0,44 = € 1.452,00. Usufruendo poi dello scambio sul posto il titolare avrà un risparmio annuo di ca. 3.300 x 0,18 = € 594,00

A fronte quindi di un investimento di ca. 21.000,00 € già il primo anno si avrebbe un ricavo pari a ca. 2.046,00 € pari a ca. 37.000,00 € nei vent’anni di durata del contributo GSE (al netto di perdite di produzione) Tutte le cifre sono puramente a carattere indicativo ogni impianto infatti potrà avere a seconda del luogo di installazione rendimenti diversificati Quali garanzie ho sul rendimento dei moduli? I rendimenti sopra indicati sono desunti dalle medie di produzione degli ultimi anni. In ogni caso per i moduli forniti da GR ELETTRICITA’ SRL è prevista una garanzia di rendimento al 25° anno pari al 80% della resa iniziale. Come posso accedere all’incentivo del Conto Energia? Rivolgendomi direttamente a GR ELETTRICITA’ SRL che si occuperà di tutti gli adempimenti necessari per l’allaccio alla rete e per l’accesso alle tariffe incentivanti. (Escluse eventuali autorizzazioni comunali DIA) Il contributo del GSE è tassato? Per i soggetti privati il contributo non è tassato e non è soggetto a iva. Per quanto riguarda i soggetti giuridici tranne che per qualche eccezione l’incentivo è soggetto a tassazione. Cosa succede dopo 20 anni con il Conto Energia? Dopo aver usufruito per 20 anni dell’incentivo statale, l’impianto fotovoltaico continuerà a produrre energia che il titolare si vedrà detrarre dall’ energia consumata da pagare. I benefici quindi non si esauriscono finiti i 20 anni ma continuano nel tempo.

Zona Artigianale, 2 38080 Darzo (TN) - Italy Tel. +39 0465 68 50 51 Fax. +39 0465 68 55 05

internet: www.grelettricita.it e-mail:[email protected]