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Costruire una progettazione verticale
dell'area geo-storico-sociale tra i saperi disciplinari e
le Educazioni della Convivenza civile Marina Medi
Milano 29 novembre 2005
OPZIONI DI FONDO
LE OPZIONI DI FONDO (1)
• Mettere al centro lo studente• Dare valore all’esperienza e al problem
solving • Passare dalla segmentazione disciplinare
alla conoscenza olistica• Passare dall’enciclopedismo alla selezione
di UdA strategiche • Ricordare che l’ordine disciplinare è
diverso da quello didattico = fondamentale la mediazione del docente
UN’ALTRA OPZIONE DI FONDO
• Dare coerenza verticale alla progettazione, definendo chiaramente i criteri di verticalità
CRITERI DI VERTICALITA’tra i diversi cicli scolastici
elementi di continuità
per dare unità e coerenza
alla progettazione in verticale
elementi di discontinuità
per caratterizzare ogni ciclo
CONTINUITA’Risiede
nell’utilizzo in ogni ciclo
di
sequenze logiche e operazioni del “sapere esperto”
Educazioni trasversali come selettori
pratiche operative-interattive, più linguaggi
rapporto tra passato e presente, lontano e vicino, storia e memoria
soggettività dello studente
DISCONTINUITA’
Consiste in proposte di
studio diverse per ogni ciclo
scuola primaria:- esperienze quotidiane e vissuti
- quadri di civiltà e quadri d’ambiente
scuola secondaria:storia, geografia a taglio disciplinare con lezioni-quadro e laboratori
ANCORA UN’ALTRA OPZIONE DI FONDO
Realizzare una progettazione integrata tra saperi disciplinari e
istanze formative delle Educazioni
EDUCAZIONITRASVERSALI
cittadinanza,diritti umani,legalità
interculturapace
sviluppo sostenibile e equo-solidale
ambiente
salute
affettività
informazionedifferenza di genere,pari opportunità
REALIZZARE UNA PROGETTAZIONE INTEGRATA TRA
DISCIPLINE E EDUCAZIONI
PERCHE’?
• per invitare a scoprire la complessità dei problemi, ma anche la loro leggibilità
• per restituire senso allo studio
LE EDUCAZIONI DIVENTANO
SELETTORI CURRICOLARI
di:
• FINALITA’: competenze per comprendere la società e agire criticamente in essa
• CONTENUTI: rilevanze di concetti, temi, problemi
• METODI: convergenze interdisciplinari,
didattica progettuale e interculturale,
apertura al territorio
UNA PROPOSTA DI PROGETTAZIONE DELL’AREA
GEO-STORICO-SOCIALE, COERENTE CON LE OPZIONI
DI FONDO
Le competenze geo-storico-sociali si ottengono attraverso UdA organizzate
in: • Tematiche ricorrenti interdisciplinari
centrate sulle esperienze degli studenti e su problematiche del presente
• Filoni tematici disciplinari culturalmente rilevanti e interessanti per gli studenti
PIANO DELLE UNITA’ DI APPRENDIMENTO3 anni
4 anni
5 anni
I Primaria
IIprimaria
quadro di civiltà
IIIprimaria
quadrodi
civiltà
quadro di
civiltà
quadro di
civiltà
IVprimaria
quadrodi
civiltà
quadrodi
civiltà
quadrodi
civiltà
quadrodi
civiltà
Vprimaria
storia geogra-fia
storia geogra-fia
storia geogra-fia
I secondaria
storia geogra-fia
storia geogra-fia
storia geogra-fia
storia
II secondaria
storia geogra-fia
storia geogra-fia
storia geogra-fia
storia
IIIsecondaria
AREA DEL VISSUTO AREA DELLE DISCIPLINE E DELL’ESPERIENZA
Area del vissuto e dell’esperienza
Unità di apprendimento su temi/problemi (interdisciplinari) presenti e
importanti nell’esperienza e ricchi di possibili tipi e livelli di analisi
Le UdA sono organizzate in TEMATICHE RICORRENTI
IdentitàLuogo in cui si vive
AlimentazioneGiocoViaggiDiritti
TEMATICHE RICORRENTI
Hanno carattere interdisciplinare,
ma sviluppano competenze trasversali e disciplinari
Sono costituite da Unità di apprendimento
distribuite nel curricolo e tematizzate in modo adatto
alle diverse età
UN ESEMPIO
La tematica ricorrente
IO E GLI ALTRI
dai 3 ai 14 anni
TEMATIZZAZIONIdelle Unità d’apprendimento
TEMATIZZAZIONIdelle Unità d’apprendimento
3 anni
Mi chiamo… IIIprim.
1) Le mie emozioni 2) La storia della mia famiglia
4 anni
1) Io sono fatto/a così 2) La mia famiglia3) E’ mio, è tuo, e nostro, è loro
IVprim.
1) Mi piace, non mi piace…2) Tanti caratteri diversi
5 anni
1) Il lavoro dei genitori (dei nonni)2) Il mio indirizzo3) Sono diventato/a grande
Vprim.
1) La donna e i suoi ruoli ieri e oggi 2) “Noi” contro “loro”
Iprim.
Io sono… a) il mio nome b) il mio cognome c) il mio corpo d) la mia classe
Isecond.
1) Maschi e femmine nella pubblicità e nei mass-media
IIsecond.
1) “Chiamatemi Alì”: incontro/scontro tra italiani e immigrati
IIprim.
1) La storia personale 2) Io sono maschio/femmina perché…
IIIsecond.
1) Il “nemico”: stereotipi e pregiudizi2) Ragazzi e adulti: rapporti e scontri tra generazioni diverse
IO E GLI ALTRI
UN ALTRO ESEMPIO
L’intreccio interdisciplinare
nella scheda di progettazione
della tematica ricorrente
GIOCO
2° I miei giocattoliGiochiamo con la fantasia… …e con le mani
◊Nel tempo i miei giocattoli sono cambiati-quando ero piccolo-alla scuola materna-adesso(con riferimento alla T.R. sull’identità)◊Esposizione dei nostri giocattoli: presentazione e descrizione qualitativa dell’oggetto con lo scopo di effettuare degli scambi per giocare ◊Invenzione di una filastrocca sui nostri giocattoli ◊Invenzione di un ritmo per la filastrocca, la sonorizziamo con gli strumenti musicali e la seguiamo con il corpo ◊Costruzione di un giocattolo◊Stesura di una relazione collettiva sulla procedura seguita per la costruzione del giocattolo
Stabilisce relazioni temporali tra gli oggettiEsprime le proprie opinioni e si sforza di sostenerle nel gruppoDescrive oralmente un oggetto Inventa semplici filastroccheInventa semplici ritmi e li segue aritmicamente con il corpo e con strumenti musicaliCostruisce oggetti con materiale di recupero o strutturatoPartecipa alla stesura di testi collettivi
3° Giochi e giocattoli di una voltaCon i giochi dei nonni…
◊Intervista ad alcune persone “grandi” sui loro giochi e giocattoli:-alla maestra-ai nostri genitori-ai nonni◊Ricostruzione dell’evoluzione dei giocattoli nel tempo, raccogliendo il materiale e allestendo una piccola mostra◊Descrizione dei materiali raccolti che valorizzi la “distanza” temporale da quelli attuali◊Analisi delle differenze di:-materiale-dimensione-colore-automatismi e funzionamento◊Gioco con i giocattoli del passato
Prepara questionari e interviste per raccogliere i dati necessari all’indagineRealizza una ricerca analizzando i dati raccoltiRaccoglie il materiale necessario alla ricerca storicaOrdina cronologicamente gli oggetti raccolti Analizza oggetti
LEGENDAO attività e competenze trasversaliO attività e competenze più legate all’area geo-storico-socialeO attività e competenze più legate all’area linguistico-espressivaO attività e competenze più legate all’area matematica e scientifico-tecnologica
PIANO DELLE UNITA’ DI APPRENDIMENTO3 anni
4 anni
5 anni
I Primaria
IIprimaria
quadro di civiltà
IIIprimaria
quadrodi
civiltà
quadro di
civiltà
quadro di
civiltà
IVprimaria
quadrodi
civiltà
quadrodi
civiltà
quadrodi
civiltà
quadrodi
civiltà
Vprimaria
storia geogra-fia
storia geogra-fia
storia geogra-fia
I secondaria
storia geogra-fia
storia geogra-fia
storia geogra-fia
storia
II secondaria
storia geogra-fia
storia geogra-fia
storia geogra-fia
storia
IIIsecondaria
AREA DEL VISSUTO AREA DELLE DISCIPLINE E DELL’ESPERIENZA
AREA DELLE DISCIPLINEParte della progettazione dedicata allo studio dei contenuti
più specificamente disciplinari
Nella scuola secondaria di primo grado
Storia- il passato dell’umanità - in ordine cronologico
- centrato sui momenti di trasformazione- non “storia generale” ma pluralità di storie
Geografia - spazi anche non esperiti in Italia,
in Europa e nel mondo- completamento dei percorsi
sull'orientamento e la geo-graficità - progettazione di uno spazio
comune e pubblico
Nella scuola primaria (terza, quarta e quinta)
Quadri di civiltà - storia dell’umanità
“a maglie larghissime”- attraverso modelli statici
- senza cercare di costruire un ordine cronologico-sequenziale
- con esempi su scala mondialeQuadri d’ambiente
sperimentati- spazi funzionali
- geo-graficità- orientamento
ANALISI E CONFRONTO DI DUE O PIU’
SOCIETA’ CHE SONO ESISTITE NELLA
STORIA O ESISTONO ANCORA OGGI:
- Vivere a…- Incontri e scontri- Eredità e tracce
MODELLODI
CIVILTA’
QUADRO DI CIVILTA’
FILONE TEMATICO DISCIPLINARE
E’ costituito da
due o più UdA
riferite a un unico tema/problema
culturalmente rilevante e interessante
per gli studenti
(= legato alle Educazioni)
Mette a fuoco le scelte tematiche e
concettuali del curricolo di materia
Dà coerenza verticale alle scelte curricolari
E’ costituito da due o più UdA
riferite a un unico tema/problema
culturalmente rilevante e interessante per gli studenti
(= legato alle Educazioni)
Tre grandi filoni per organizzare lo studio del passato
Identità culturali, conflitti e scambi
(riferimenti alle Educazioni interculturale,
alla cittadinanza e alla pace)
Risorse, popolazioni
e territori
(riferimenti alle Educazioni
allo sviluppoe all'ambiente)
Individuo e istituzioni
(riferimenti alle Educazioni
alla cittadinanza, alla pace e ai diritti)
SCHIAVISMOantico
colonialeattuale
Modalità per:- diventarlo- esserlo (diritti e condizioni di vita)- liberarsi
Giustificazioni teoriche
- Fine dell’utilità economica- Difficoltà di reperimento
Superamento
- Ribellioni di schiavi- Denunce e lotte abolizioniste- Dichiarazione dei diritti umani
Dati quantitativiSoggetti
- chi sono gli schiavi- chi sono gli schiavisti
Cause economiche e settori di utilizzo
Conseguenze- economiche- culturali- sociali- politiche - psicologiche
OBIETTIVI
a livello cognitivo: conoscere il fenomeno nella sua complessità, collocandolo nello spazio e nel
tempo
a livello procedurale: saper usare fonti per argomentaresaper formulare ipotesi e trarre conclusioni dall’analisi delle fontisaper cogliere analogie e differenzesaper utilizzare appropriatamente i concettisaper classificare le informazioni in base a selettorisaper ripercorrere il lavoro svolto in modo metacognitivo
a livello affettivo-valoriale:superare stereotipi e giudizi superficiali rispettare le diversitàriflettere sui valori etici legati al temariconoscere i diritti umani nella loro evoluzione
TRE PIANI DIVERSI E INTRECCIATI
1. Piano dell'offerta formativa della scuola: orari, opzionalità, progetti ecc.
2. Piano di lavoro degli insegnanti: progettazione rispetto a:
- a chi ? (= verticalità e caratteristiche degli studenti)
- che cosa? (= nuclei fondanti delle discipline) - - perché ? (= finalità formative e obiettivi
specifici) - come? (= risorse e strategie didattiche)
3. Piano di studi dello studente: il suo percorso formativo, da concordare in itinere e da ricostruire alla fine