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Scenari e nuovi strumenti di competitività nel settore agroalimentare “ Crisis management & food tampering: quali strumenti ?”

Crisis management & food tampering quali strumenti

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Page 1: Crisis management & food tampering quali strumenti

Scenari e nuovi strumenti di competitività nel settore

agroalimentare

“Crisis management & food tampering: quali strumenti ?”

Page 2: Crisis management & food tampering quali strumenti

Codice Civile

art. 2043 - Risarcimento per fatto illecito Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un

danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno.

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DPR 224/88 - responsabilità produttore

Art. 1. Responsabilità del produttore Il produttore è responsabile del danno cagionato da difetti

del suo prodotto.

Art. 3. Produttore 1. Produttore è il fabbricante del prodotto finito o di

una sua componente e il produttore della materia prima. 2. Per i prodotti agricoli del suolo e per quelli

dell’allevamento, della pesca e della caccia, produttore è chi li abbia sottoposti a trasformazione.

3. Si considera produttore anche chi si presenti come tale apponendo il proprio nome, marchio o altro segno distintivo sul prodotto o sulla confezione.

4. E’ sottoposto alla stessa responsabilità del produttore chiunque, nell’esercizio di un’attività commerciale, importi nella Comunità europea un prodotto per la vendita, la locazione, la locazione finanziaria, o qualsiasi altra forma di distribuzione, e chiunque si presenti come importatore nella Comunità europea apponendo il proprio nome, marchio o altro segno distintivo sul prodotto o sulla confezione.

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D. Lgs. 115/1995 - sicurezza prodotti

La Direttiva sulla sicurezza dei prodotti istituisce dei principi generali per la tutela delle persone, agendo sia sulle caratteristiche dei prodotti sia sull'organizzazione dei produttori

Un prodotto viene definito "sicuro" quando, per tutta la sua durata, non presenta rischi particolari per il consumatore, in relazione ad alcuni parametri quali:

caratteristiche (uso, imballaggio, manutenzione) interazione con altri prodotti etichettatura, istruzioni per l’uso destinatari

obblighi del produttore: vendere prodotti sicuri istruzioni per l’uso / pericoli rintracciabilità partite difettose campagne di sicurezza volontarie

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D.Lgs. 155/1997 - igiene nel settore alimentare

forte responsabilità linea guida sul come evitare la difettosità del prodotto

introduzione del principio dell'autocontrollo sistema HACCP manuale di corretta prassi igienica

Page 6: Crisis management & food tampering quali strumenti

azienda

Risk Mgmt

tutela del consumatorebio-terrorism act

Legislazione nazionaleLegislazione Comunitaria

Legislazione internazionale

globalizzazionefornitori delocalizzatitecnologia spintaelevata competizione

mass mediaamplificazione eventirapida circolazione informazioni

Che fare ?

food security, food safety, qualità,campagne sicurezza, crisis management

vulnerabilitàperdite di quote di

mercatodanni d’immagine

tensioni finanziarie

sanzionirisarcimentiperdite economiche

Page 7: Crisis management & food tampering quali strumenti

il processo PDCA

PLANDO

CHECKACT

• identificare i problemi• osservare ed

analizzare i problemi• definire e pianificare

le attività correttive

• correggere le non-conformità residue

• preparare la successiva fase di plan

• attuare le azioni correttive

• pianificandole nel tempo

• standardizzare e consolidare il modus operandi

• verificare i risultati ottenuti

• confrontarli con gli obiettivi prefissati

individuazioneindividuazionevalutazionevalutazione trattamentotrattamento

controllocontrollorevisionerevisione

I principi del risk management

Page 8: Crisis management & food tampering quali strumenti

individuazioneindividuazione

Obiettivo: porre in relazione le risorse e gli eventi

che costituiscono un pericolo

risorse

aggravanti

pericoli

Cenni di risk management

strumenti

Page 9: Crisis management & food tampering quali strumenti

Obiettivo: porre in relazione

probabilità di accadimento e la gravità del danno

Gravità:perdite economiche

osservate

Probabilità:quante volte il sinistro si

verifica in una unità di tempo

valutazionevalutazione

Danno medio riscontratoValore medio rischi osservati

N. sinistri accadutiN. rischi osservati

Cenni di risk management

Page 10: Crisis management & food tampering quali strumenti

1.eliminare 2.

ridurre 3.trasferire 4.

ritenere

rischio totale rischio residuo

trattamentotrattamento

Cenni di risk management

Page 11: Crisis management & food tampering quali strumenti

controllocontrollo Verificare: assunti efficacia efficienza del

sistema progettato

auditing acadenze

prestabilite

Cenni di risk management

Page 12: Crisis management & food tampering quali strumenti

il mercato assicurativo

RC Prodotti massimale 1.000.000,00

RC Prodotti massimale 5.000.000,00

RC Prodotti massimale 5.000.000,00 + ritiro prodotto

RC Prodotti massimale 10.000.000,00 + ritiro prodotto

RC Prodotti massimale 10.000.000,00 + ritiro prodotto + tampering

RC Prodotti massimale 10.000.000,00 + ritiro prodotto + tampering + danni indiretti + unità di crisi

150

30

20

8

4

3

Page 13: Crisis management & food tampering quali strumenti

quali sono gli effetti del tampering ?

azienda

forti perdite di immagine

difficile gestione dei

flussi informativi

flessione delle

vendite

tensioni finanziare

crisi della produzione

stato di confusione

interna

Page 14: Crisis management & food tampering quali strumenti

quali sono i rischi trasferibili agli assicuratori

non assicurabili perdita di valore del marchio

perdita di quote di mercato

blocco della produzione calo nella vendita di altri

prodotti perdita di valore delle azioni

costi per il recupero d’immagine nel mercato

oneri finanziari addizionali

assicurabili spese di comunicazione spese per il ritiro dei prodotti

dal mercato danni ai consumatori

Page 15: Crisis management & food tampering quali strumenti

Assicurazione del rischio residuo

Contaminazione accidentale Contaminazione, danneggiamento o apposizione errata di

etichetta di natura accidentale e non intenzionale, verificatosi durante o al termine del processo di produzione, preparazione o confezionamento di un bene.

Contaminazione dolosa Alterazione o contaminazione del prodotto assicurato,

effettiva o asserita o minacciata, di natura dolosa, nonché illegittima.

Interruzione delle transazioni economiche (perdite del profitto lordo o netto)

Spese sostenute per ristabilire la situazione ante-sinistro

Costi della consulenza

Page 16: Crisis management & food tampering quali strumenti

TRIC - Tampering Risk Control

La specifica CSQA / ASTER prende in esame le seguenti aree di rischio:

1 - ORGANISATIONAL STRUCTURE and AUTHORITY 2 - RISK MANAGER & TEAM 3 - PERSONNEL 4 - PERSONNEL HYGIENE 5 - PLANT ASPECTS 6 - QUALITY MANAGEMENT

Page 17: Crisis management & food tampering quali strumenti

Trasferimento delrischio residuo

Programmadi miglioramento

(trattamentodel rischio)

Fasi del Progetto

Stage 2:Briefing

Stage 1:Presentazioneal Top Management Stage 3:

Individuazionedei Rischi Stage 4:

Valutazione

Rapporto di verificaispettiva

Gruppo di verificaValutazioneCommento generalePunti di forzaPunti di debolezza

Stage 5: Workshops