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 News del Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente D ICEMBRE 2012 www.cti2000.it Pellet e cippato, solare termico e contabilizzazione del calore: le novità in CTI e in Europa Diagnosi energetiche di qualità: la UNI CEI TR 11428 e le normative europee. Dossier Plenaria del CEN/TC 89: i programmi 2013 del CEN sul mandato M/480

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    N e w s d e l C o m i t a t o T e r m o t e c n i c o I t a l i a n oE n e r g i a e A m b i e n t e

    DICEMBRE 2012www.cti2000.it

    Pellet e cippato,solare termico econtabilizzazionedel calore: le novitin CTI e in Europa

    Diagnosi energetichedi qualit:la UNI CEI TR 11428 ele normative europee.Dossier

    Plenaria delCEN/TC 89: iprogrammi 2013del CEN sulmandato M/480

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    INDICE

    ATTIVIT DEI GRUPPI

    GL 902 Biocombustibili solidi: le nuovenorme su pellet e cippato pag. 3

    Affidata al CTI la competenza suiventilatori industriali pag. 3

    La revisione della UNI 9711 sul solare termico pag. 4

    Lapplicazione della direttiva 2012/27/UEalla contabilizzazione del calore pag. 5

    La serie UNI/TS 11325 pag. 6

    PUBBLICAZIONI E INCHIESTE IN CORSO

    Al Formal Vote la FprEN ISO 13788 sullaprestazione igrotermica in edilizia pag. 7

    Pubblicate le prime tre norme sulla geotermia pag. 8

    DOSSIER CTI

    Diagnosi energetiche di qualit graziealla UNI CEI/TR 11428 pag. 8

    INIZIATIVE CTI

    Intervista al CTI sui nuovi software per lacertificazione energetica degli edifici pag. 10

    Le attrezzature in pressione nel convegnoCTI di novembre pag. 12

    CSS: i temi trattai nel corso del convegnoCTI a Ecomondo 2012 pag. 13

    Quanto emerso dal seminario CTIsullagripelleta EIMA Energy pag. 14

    MONDO ED EUROPA

    CEN/TC 89: i risultati della plenaria di Brussels pag. 15

    FOREST: il mercato del Bio-calore pag. 17

    La UNI EN 303-5:2012 e la Direttiva 2006/42/CE pag. 18

    CALENDARIO DEI CORSI pag. 18

    PROGETTI DI NORMA NAZIONALE IN CORSO pag. 19

    PROSSIME RIUNIONI pag. 21

    INCHIESTE,VOTI E NORME PUBBLICATE pag. 22

    LEGGI E DECRETI pag. 28

    ATTIVIT NORMATIVA DEL CTI pag. 28

    GLIAUGURI DI NATALE DEL CTI pag. 31

    Il CTI Informa viene inviato a tutti gli interessati. Chi non intendesse pi riceverlo o, viceversa, volesse segnalare

    i nominativi di potenziali interessati pregato di contattare lUfficio Centrale CTI [email protected]

    Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente

    Direzione Editoriale:Via Scarlatti, 2920124 Milano

    Tel. 022662651Fax [email protected] Internetwww.cti2000.it

    C.F./P.IVA 11494010157

    Autorizzazione del Tribunale di Milanon. 294 del 20.07.1982

    mailto:[email protected]:[email protected]:[email protected]:[email protected]:[email protected]://www.cti2000.it/http://www.cti2000.it/http://www.cti2000.it/http://www.cti2000.it/mailto:[email protected]:[email protected]
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    ATTIVIT DEI GRUPPI

    Biocombustibili solidi

    Nuove norme tecniche su pellet e cippatoIn previsione della ventata di novit che, presto, interesser il settore deibiocombustibili solidi per quanto concerne gli aspetti normativi, il CTI ha ritenuto

    opportuno convocare il GL 902, il Gruppo di Lavoro impegnato su questa tematica, alfine di analizzare i nuovi progetti di norma, definire la posizione nazionale in materia eindividuare eventuali nuove esigenze per il mercato nazionale, sia domestico cheindustriale.Infatti, la normativa tecnica in materia di biocombustibili solidi (pellet, cippato, legna,bricchette), oggi rappresentata dal pacchetto della serie UNI EN 14961, ancorch direcente pubblicazione, potrebbe cambiare nuovamente, in considerazione del fatto chelISO/TC 238 Solid biofuelssta per chiudere la prima fase di lavoro su una nuova seriedi norme internazionali (ISO 17225) che, con tutta probabilit, andr a sostituire le

    europee UNI EN 14961. E proprio una delle novit significative, oltre al probabilecambiamento di alcuni parametri, che alcune di queste norme conterranno specificheanche per i combustibili ad uso industriale, a differenza della serie EN 14961 rivolta soloai prodotti per uso domestico.La riunione, aperta ai Soci CTI, fissata per il giorno 10 dicembre 2012 a Milano, pressola sede del Comitato. La convocazione con lordine del giorno disponibile nell'areadedicata alGL 902 "Biocombustibili solidi".I non soci che fossero interessati a partecipare ai lavori possono trovare tutte leinformazioni sulle modalit di iscrizione nellarea del sitoAssociarsioppure possonorivolgersi direttamente alla Segreteria Amministrativa ([email protected]).

    Antonio Panvini [email protected]

    Ventilatori industrialiLISO/TC 117 Fans e le nuove competenze acquisite dal CTI

    Nellambito del progetto di rivisitazione erazionalizzazione degli Organi Tecnici UNI, incorso da qualche mese, stato deciso di farconfluire la Commissione Tecnica U57Ventilatori industriali nel CTI, stantelelevata affinit e la stretta correlazione tra icampi di attivit e i quadri normativi di

    rispettiva competenza.La Commissione Tecnica del CTI, nella suariunione del 23 ottobre scorso, evidenziandocome tale tematica abbia peculiaritspecifiche, ha deliberato la creazione di unnuovo sottogruppo, SG 8 Ventilatoriindustriali, allinterno del GL 501 Impianti diclimatizzazione: progettazione, installazione,collaudo e prestazioni (UNI/TS 11300-3).Questa manovra ha, come direttaconseguenza, lacquisizione, da parte del CTI, delle competenze anche sullISO/TC 117Fans,di cui il GL 501/SG 8 rappresenta a tutti gli effetti il mirror nazionale.Da oggi, quindi, chiunque fosse interessato a partecipare ai lavori pu contattare

    direttamente gli uffici CTI.

    Antonio Panvini [email protected]

    GL 501/SG 8VENTILATORI

    INDUSTRIALI

    Affidati al CTIi ventilatori

    industriali

    RIPRESA DELLEATTIVIT DEL

    GL 902

    Convocata lariunione per il

    10 dicembre 2012

    http://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=schedaConvocazione&id=42600http://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=schedaConvocazione&id=42600http://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=schedaConvocazione&id=42600http://www.cti2000.it/index.php?controller=sezioni&action=show&subid=9http://www.cti2000.it/index.php?controller=sezioni&action=show&subid=9http://www.cti2000.it/index.php?controller=sezioni&action=show&subid=9http://www.cti2000.it/index.php?controller=sezioni&action=show&subid=9mailto:[email protected]:[email protected]:[email protected]:[email protected]:[email protected]:[email protected]:[email protected]:[email protected]:[email protected]:[email protected]:[email protected]:[email protected]://www.cti2000.it/index.php?controller=sezioni&action=show&subid=9http://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=schedaConvocazione&id=42600
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    Impianti solari termiciRichiesta commenti sulla revisione della UNI 9711

    disponibile nellarea del GL 901Energia solare una bozza aggiornataal 14 novembre 2012 del documentorelativo alla revisione della norma UNI

    9711 Impianti solari termici di grandidimensioni per la produzione di acquacalda sanitaria e/o per laclimatizzazione degli ambienti.

    Classificazione, requisiti essenziali,regole per la costruzione, lofferta,lordinazione ed il collaudo (doc.num. 090100024). Tale progetto dinorma ha come scopo laclassificazione, la definizione deirequisiti essenziali e delle regole per la costruzione nonch le modalit da osservareper la richiesta dellofferta, lelaborazione del progettoofferta e lesecuzione delcollaudo degli impianti solari termici di grandi dimensioni assemblati su specifica anche

    denominati dalla norma UNI EN 12977-1 Large Custom Built Systems. Il documento inparticolare fornisce:

    lindicazione dei criteri informativi sulla corretta esecuzione e sulla sicurezza;lindicazione delle informazioni che devono essere contenute nella richiesta diprogettoofferta;le indicazioni che devono essere contenute nella presentazione del progettoofferta;la determinazione delle grandezze che devono essere misurate allatto del collaudoe delle relative tolleranze;lindicazione delle modalit che devono essere seguite per la misura dellegrandezze stesse;lindicazione dei requisiti e delle modalit di impiego degli strumenti da adoperarenelle misure.

    Il progetto di norma si applica agli impianti termici utilizzanti energia solare ed aventisuperficie di apertura del campo solare superiore a 30 m. Essa si applica agli impianticon collettori solari che utilizzano un liquido come fluido termovettore, la cuitemperatura minore di quella di ebollizione del liquido stesso alla pressioneatmosferica del luogo.Il progetto di norma in oggetto non si applica agli impianti prefabbricati denominatidalla norma UNI EN 12976-1Factory made, utilizzati per la produzione di acqua caldaper usi domestici.Gli impianti oggetto della presente norma hanno come finalit la produzione di ACS e/oil riscaldamento di ambienti sia in forma diretta che mediante reti di teleriscaldamentoed eventualmente la refrigerazione solare.Il testo aggiornato il risultato di una serie di rivisitazioni che recepiscono le

    osservazioni ed i commenti emersi nel corso delle precedenti riunioni del GL 901. Inparticolare: sono stati introdotti elementi relativi ai requisiti di impianto, tenendo inconsiderazione quanto riportato nellallegato tecnico C5 del D.M. 19 luglio 2011 (FondoKyoto); i contenuti relativi alla sicurezza e ai requisiti dimpianto sono stati armonizzati,per quanto possibile, alla raccolta R dellISPESL; stata modificata radicalmente la parteinerente il collaudo degli impianti, inglobando la metodica sviluppata da ENEA eriportata in appendice alla precedente rev. della UNI 9711.Tutti i componenti del gruppo di lavoro sono invitati a: prendere visione del testo e deisuoi aggiornamenti; esprimere eventuali commenti; formulare proposte di modifica, siadi carattere tecnico che editoriale/redazionale. Si invitano i membri del GL ad utilizzarelapposito template scaricabile al link eventualmente completato da allegati tecnici oaltri documenti a supporto delle proposte presentate. I commenti devono essere inviatientro venerd 14 dicembre 2012 al project leader ([email protected]).

    Giovanni Murano [email protected]

    GL 901ENERGIA

    SOLARE

    I lavori direvisione dellaUNI 9711

    http://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=schedaAllMsg&id=42841&tipodoc=4http://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=schedaAllMsg&id=42841&tipodoc=4http://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=schedaAllMsg&id=42841&tipodoc=4http://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=schedaAllMsg&id=42841&tipodoc=4http://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=documentiPrivati&id=321&s=http://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=documentiPrivati&id=321&s=mailto:[email protected]:[email protected]:[email protected]:[email protected]:[email protected]:[email protected]://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=documentiPrivati&id=321&s=http://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=schedaAllMsg&id=42841&tipodoc=4http://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=schedaAllMsg&id=42841&tipodoc=4http://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=schedaAllMsg&id=42841&tipodoc=4
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    Contabilizzazione del caloreLa Direttiva 2012/27/UE e le nuove disposizioni in materia

    Il 15 novembre 2012 stata pubblicata, sulla Gazzetta Ufficiale dellUnione Europea, lanuova Direttiva 2012/27/UE per la promozione dellefficienza energetica nellambito delpacchetto clima-energia da oggi al 2020 e getta le basi per una strategia di lungotermine anche al di l di tale data.

    E questo lobiettivo che si pone la nuova Direttiva 2012/27/UE del 25 ottobre 2012 che,in vigore dal 4 dicembre 2012, dovr essere recepita dallItaliae dagli altri Stati membrientro il 5 giugno 2014, attraverso programmi nazionali che fissino gli obiettivi eindichino come si intende raggiungerli.

    In tale contesto, ciascuno Stato membro chiamato a fissare obiettivi nazionali dimiglioramento dellefficienza energetica prendendo come indicatore il consumo dienergia primaria o finale, il risparmio di energia primaria o finale o lintensitenergetica e, quindi, attraverso ladozionedi misure che devono in ogni caso rispettarei principi della Direttiva, nel cui testo, infatti, viene espressamente dichiarato chelEuropa si trova oggi di fronte ad una sfida senza precedenti: la dipendenza dalleimportazioni estere, la scarsit delle risorse energetiche, i cambiamenti climatici e lagrave crisi economica che stiamo attraversando sono solo alcuni tra i problemi che variPaesi stanno affrontando e saranno chiamati ad affrontare nei prossimi anni. In tale

    contesto, lefficienza energetica pu costituire unimportante leva su cui agire e unostrumento utile con cui contribuire alla risoluzione non solo delle questioni energetico-ambientali, ma anche degli aspetti economico-sociali, attraverso la creazione di nuoviposti di lavoro e la crescita di competitivit nei settori dellagreen-economy.

    Tenendo opportunamente conto delle peculiarit nazionali, saranno richieste azioni estrategie nazionali che prevedano:

    una consistente ristrutturazione degli immobili, essendo questi responsabili di unarilevante quota di consumi di energia. In particolare, un ruolo esemplare dovressere rivestito dagli edifici pubblici che dovranno essere riqualificati consistematicit al fine di rispettare almeno i requisiti minimi imposti dalla Direttiva2010/31/UE;lacquisto, da parte degli enti pubblici, di prodotti, servizi ed edifici al alta efficienza

    energetica;la promozione di audit energetici di elevata qualit, svolti da professionisti edesperti indipendenti che possano fornire al cliente diagnosi affidabili e proporresoluzioni per il miglioramento dellefficienza energetica.la diffusione di sistemi di misurazione che consentano al cliente finale di monitorarei propri consumi e i tempi effettivi duso dellenergia. Gli utenti devono inoltrericevere o avere accesso gratuito alle fatture e a tutte le informazioni relative ai loroconsumi.uninformazione chiara, trasparente ed accessibile a tutti gli operatori suimeccanismi di efficienza energetica e ai quadri finanziari e giuridici disponibili.

    Oltre a queste, gli Stati membri potranno prevedere altre misure al fine di promuoverelefficienza energetica e rimuovere tutti gli ostacoli che possano rallentarne la

    diffusione. Tutte le azioni proposte dovranno essere opportunamente valutate anchesotto il profilo dei costi e della convenienza economica.

    In particolare sul tema della contabilizzazione del calore, il documento fa riferimentoalladozione, entro il 31 dicembre 2016, di contatori individuali per misurare il consumodi calore e di acqua calda per ciascuna unit immobiliare facente parte di un

    condominio o di un edificio polifunzionale servito da un impianto termico centralizzato oda teleriscaldamento. Inoltre, la Direttiva lascia la possibilit di introdurre regoletrasparenti sulla ripartizione dei costi connessi al consumo di calore per i locali ad usocollettivo (scale e corridoi se dotati di elementi di emissione) e per le unit immobiliari

    e/o di acqua calda per il fabbisogno domestico.Dal momento che la Direttiva fissa i requisiti minimi, gli Stati membri possono introdurremisure pi rigorose.In questo senso, la legislazione nazionale e, in particolare, quella regionale impongonogi delle misure che obbligano, secondo scadenze e modalit differenti a seconda

    dellambito territoriale di applicazione, ladozione di sistemi di termoregolazione e dicontabilizzazione del calore. In Lombardia, per esempio, la DGR n. IX/3522/2012 cheintegra e modifica la DGR del 30 novembre 2011 n. IX/2601fissa lobbligo di dotazione

    GL 803Contabilizzazione

    del calore

    La nuova UNI 10200in rapporto allaDirettiva europea

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    dei sistemi di termoregolazione e di contabilizzazione all1 agosto del 2014; mentre inPiemonte, la DGR del 27 aprile 2012 n.85-3795 fissa lobbligo di installazione didispositivi di termoregolazione e contabilizzazione in tutte le singole unit abitative all1settembre 2014.I sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore permettendo la gestioneindividuale del calore nelle singole unit immobiliari consentono la riduzione deiconsumi e pertanto forniscono una risposta chiara ed immediata alle richieste europeein materia di risparmio energetico.

    Alla luce delle disposizioni della Direttiva europea la UNI 10200 Impianti termicicentralizzati di climatizzazione invernale e produzione di acqua calda sanitaria.Ripartizione delle spese di climatizzazione invernale e acqua calda sanitaria, normache si propone come strumento normativo e tecnico a supporto della legislazionevigente, fornisce i criteri per unequa e corretta ripartizione della spesa totale diclimatizzazione invernale e acqua calda sanitaria.Dopo aver concluso la fase di inchiesta pubblica, la nuova UNI 10200, elaborata dalGruppo di Lavoro 803 Contabilizzazione del calore, verr pubblicata a catalogo UNIad inizio 2013.

    Mattia Merlini [email protected]

    Roberto Nidasio

    [email protected]

    Attrezzature a pressioneStato dellarte delle specifiche tecniche della serie UNI/TS 11325

    Lo sviluppo delle 9 specifiche tecniche elaborate dal CTI, in attuazione del mandatoconferitogli da UNI nellambito degli incarichi di cui allart. 3 D.M. 329/2004 in meritoalle attrezzature a pressione, si sta avviando al termine.Tutti i gruppi di lavoro del Sottocomitato 3 Generatori di calore e impia nti inpressione creati per lelaborazione delle specifiche tecniche citate hanno da tempoconcluso i lavori. Tre delle 9 specifiche sono state pubblicate da UNI, una statapubblicata come Documento Tecnico CTI, mentre le altre, dopo la necessaria opera direvisione editoriale da parte dei funzionari CTI e UNI, sono in attesa di essere sottoposte

    ad inchiesta pubblica UNI.E inoltre stata pubblicata la UNI 11096 Prove non distruttive - Controlli sullo stato diintegrit strutturale di attrezzature a pressione soggette a scorrimento viscoso a caldo -Pianificazione ed esecuzione dei controlli, valutazione dei risultati e documentazione.Tale norma collegata alle parti 2 e 4 della UNI/TS 11325.Maggiori dettagli sono indicati nel prospetto seguente:

    UNI/TS 11325 Attrezzature a pressione.

    Messa in servizio ed utilizzazione delle attrezzature e degli insiemi a pressione

    Parte 1:Valutazione dello stato di conservazione ed efficienza delle tubazioni in esercizio ai fini dellariqualificazione periodica dintegrit.

    Pubblicata come UNI/TS 11325-1

    Parte 2:Procedura di valutazione dellidoneit allulteriore esercizio delle attrezzature e degli insiemi apressione soggetti a scorrimento viscoso.

    Avvio dellinchiesta pubblica UNI entro la fine dellanno

    Parte 3:Sorveglianza dei generatori di vapore e/o acqua surriscaldata.

    Pubblicata come UNI/TS 11325-3

    Parte 4:Metodi operativi per la valutazione di integrit di attrezzature a pressione operanti in regime discorrimento viscoso applicabili nellambito della procedura di valutazione di cui alla UNI/TS 11325-2.

    Avvio dellinchiesta pubblica UNI entro la fine dellanno

    Parte 5:Riparazioni e modifiche delle attrezzature a pressione.

    Il progetto stato escluso dal pacchetto di Specifiche Tecniche DM n.329/04 e, modificato nel titolo e ridottonei contenuti, stato pubblicato come UNI/TS 11325-5 Interventi temporanei sulle attrezzature a pressione.

    Parte 6:Messa in servizio e riqualificazione periodica delle attrezzature e degli insiemi a pressione.

    Il testo stato revisionato in seguito alla richiesta del MiSE di valutarne ladeguamento al nuovo quadrolegislativo. Il progetto sar quindi inoltrato a UNI per linchiesta pubblica dopo la condivisione con il Comitato

    di Coordinamento di cui allart. 3 del DM 329/04 attesa entro la fine dellanno.

    Parte 7:Pianificazione

    Il progetto stato escluso dal pacchetto di Specifiche Tecniche DM n.329/04 e pubblicato come Documento

    SC 3GENERATORI DI

    CALORE EIMPIANTI

    IN PRESSIONE

    La serieUNI/TS 11325

    mailto:[email protected]:[email protected]:[email protected]:[email protected]:[email protected]:[email protected]
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    Tecnico CTI 7:2012 Note tecniche condivise dagli esperti del CTI sui casi di esclusione previsti dal D.M.

    329/2004 relativamente al campo di applicazione, al controllo della messa in servizio e allobbligo della

    riqualificazione periodica delle attrezzature e degli insiemi a pressione

    Parte 8:Pianificazione delle manutenzioni su attrezzature a pressione attraverso metodologie basate sullavalutazione del rischio (RBI).

    Avvio dellinchiesta pubblica UNI entro la fine dellanno.

    Parte 9:Idoneit al servizio (Fitness for Service).

    Avvio dellinchiesta pubblica UNI entro la fine dellanno.

    Proseguono, inoltre, i lavori sui seguenti progetti di norma di interesse per gli impianti apressione, ma non compresi nel pacchetto DM 329/04:

    Rapporto Tecnico UNI: Manutenzione dei dispositivi per la limitazione diretta dellapressione (valvole di sicurezza). Il documento in attesa di essere sottoposto adinchiesta pubblica UNI

    Dispositivi atti a diminuire la forza della molladi una quantit nota e controllabile per la

    verifica della taratura delle valvole disicurezza in esercizio. I lavori sono iniziati daqualche settimana.Attrezzature a pressione - Messa in servizio ed

    utilizzazione delle attrezzature e degli insiemia pressione - Sorveglianza dei generatori divapore e/o acqua surriscaldata esclusi dalcampo di applicazione della UNI/TS 11325-3.Il documento in fase di revisione editorialeper poi essere sottoposto ad inchiesta internaCTI.Attrezzature a pressione - Messa in servizio edutilizzazione delle attrezzature e degli insiemi

    a pressione - Procedura di valutazione dellidoneit al servizio di attrezzature apressione soggette a fatica.Il documento in fase avanzata di redazione.

    Antonio Panvini [email protected]

    PUBBLICAZIONI E INCHIESTE IN CORSO

    Prestazione igrotermica degli elementi per lediliziaLa FprEN ISO 13788 al Formal Vote

    Il 27 novembre 2012 si chiuso il voto formale sul progetto di norma FprEN ISO 13788Prestazione igrotermica dei componenti e degli elementi per edilizia - Temperaturasuperficiale interna per evitare lumidit superficiale critica e condensazioneinterstiziale - Metodo di calcolo, elaborato dal CEN/TC 89 Thermal performance ofbuildings and building components di competenza del GL 102 Isolanti e isolamento-Metodi di calcolo e di prova (UNI/TS 11300-1). Tale documento, se verr approvato,sostituir la UNI EN ISO 13788:2003+EC1:2004.

    Sul sito CTI disponibile una bozza del documento, corredata da commenti, esaminatadal gruppo nazionale nel corso della riunione dello scorso 26 ottobre (doc.010210006).Tutti i componenti del GL 102 sono invitati ad unattenta lettura della nuova versionedella EN ISO 13788 allo scopo di verificare quali siano gli aggiornamenti pi opportunida apportare allAppendice nazionale. Tutti i commenti devono essere trasmessi allasegreteria tecnica CTI ([email protected]; [email protected]) entro e non oltre il

    15/12/2012.

    Giovanni Murano [email protected]

    GL 102ISOLANTI EISOLAMENTO

    Quasi pronta per lapubblicazione

    la revisione dellaEN ISO 13788

    mailto:[email protected]:[email protected]://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=schedaAllMsg&id=42811&tipodoc=4http://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=schedaAllMsg&id=42811&tipodoc=4http://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=schedaAllMsg&id=42811&tipodoc=4mailto:[email protected]:[email protected]:[email protected]:[email protected]://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=schedaAllMsg&id=42811&tipodoc=4mailto:[email protected]
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    GeotermiaPubblicate le prime tre norme

    Sono state pubblicate le prime tre norme elaborate dal GL 608 Impianti geotermici abassa temperatura con pompa di calore e relative alla progettazione, installazione e airequisiti ambientali degli impianti geotermici a bassa entalpia per il condizionamento.Si tratta in particolare di:

    UNI 11466:2012 Sistemi geotermici a pompa di calore - Requisiti per ildimensionamento e la progettazione;UNI 11467:2012 Sistemi geotermici a pompa di calore - Requisiti perl'installazione;UNI 11468:2012 Sistemi geotermici a pompa di calore - Requisiti ambientali.

    Sono invece in avanzata fase di elaborazione gli altri progetti di norma relativi a:

    E0206D290 Impianti geotermici a pompa di calore: monitoraggio energetico,ambientale e manutenzione;E0206C520 Sistemi geotermici a pompa di calore: Requisiti per la qualificazionedelle ditte installatrici che forniscono servizi di perforazione e/o installazione degli

    impianti geotermici a pompa di calore (In attesa di effettuare linchiesta pubblicaUNI);E0206D170 Criteri di dimensionamento, installazione ed aspetti ambientali deisistemi idrotermici a pompa di calore;E0206D570 Sistemi geotermici a pompa di calore: Requisiti di qualificazione deglioperatori delle ditte installatrici e/o perforatrici;E0206C530 Sistemi geotermici a pompa di calore: Tecnologia DX (a scambiodiretto) (In attesa di effettuare linchiesta pubblica UNI).E0206D120 Pozzi per acqua. Progettazione e costruzione.

    Antonio Panvini [email protected]

    Dossier CTI

    Uno strumento per le diagnosi energetica di qualitIl rapporto tecnico UNI CEI/TR 11428:2011

    Le diagnosi energetiche di qualit sono uno dei principali strumenti, definiti dal

    legislatore, per perseguire gli obiettivi al 2020 di miglioramento dellefficienzaenergetica del nostro Paese: la UNI CEI/TR 11428:2011 Gestione dell'energia -Diagnosi energetiche - Requisiti generali delservizio di diagnosi energetica rappresenta unodei primi passi concreti in questa direzione.La nuova direttiva 2012/27/UE1 sull'efficienza

    energetica, allart. 8 Audit energetici e sistemi digestione dellenergia chiede infatti che gli StatiMembri promuovano la disponibilit, per tutti iclienti finali, di audit energetici di elevata qualit,efficaci in rapporto ai costi e aggiunge che gli stessiStati stabiliscano criteri minimi trasparenti e nondiscriminatori per gli audit energetici.Si tratta in realt di un ultimo passo, quello della

    direttiva 2012/27, di un percorso iniziato da tempo

    1Direttiva 2012/27/UE del 25 ottobre 2012 sullefficienza energetica che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abro gale direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE.

    GL 203 GGEUSO RAZIONALE

    DELLENERGIA

    Il TR nazionale,le nuove direttive

    europee e le normeinternazionali

    GL 608Impianti

    geotermici a bassatemperatura con

    pompa di calore

    Disponibili danovembre

    la UNI 11466,la UNI 11467 e

    la UNI 11468

    mailto:[email protected]:[email protected]:[email protected]:[email protected]
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    con la precedente direttiva 2006/32/CE (ora abrogata) e il suo decreto di recepimento(DLgs 115/08)2 che allart. 16 Qualificazione dei fornitori e dei servizi energeticistabilisce, allo scopo di promuovere un processo di incremento del livello diobiettivit e di attendibilit per le misure e i sistemi finalizzati al miglioramentodellefficienza energetica, che con uno o pi decreti del MSE venga approvata aseguito delladozione di apposita norma tecnica UNI-CEI, una procedura dicertificazione [] per le Diagnosi energetiche.La richiesta del legislatore semplice: la diagnosi energetica lo strumento adatto per

    individuare soluzioni e misure di miglioramento dellefficienza energetica di unsistema che usa e consuma energia, quindi gli Stati Membri e il mercato dovrebberodotarsi di regole comuni per uniformare sia la qualifica dei fornitori di tali servizi sia lemodalit da seguire per la loro esecuzione al fine di garantire uniformit e trasparenza.In questo contesto si inserisce la UNI CEI/TR 11428 che stata pubblicata in forma diRapporto Tecnico3pensando proprio allevoluzione della normativa tecnica in materia.Infatti il documento stato elaborato per soddisfare, almeno parzialmente, quantorichiesto dal DLgs 115/08 in attesa che il JWG 1 Energy audit, gruppo di lavorocongiunto CEN e CENELEC, terminasse i lavori per un pacchetto di norme specifiche

    sullEnergy audit. Iltesto del TR 11428 prende cos spunto dai contenuti della UNI CEIEN 16247-1 Diagnosi energetiche - Parte 1: Requisiti generali pubblicata nelsettembre di questanno ed destinato ad essere revisionato nei prossimi mesiquando saranno disponibili anche le versioni finali di altre tre parti specificheapplicabili al settore degli edifici, dei processi e dei trasporti.

    La UNI CEI/TR 11428 stata infatti sviluppata dal Gruppo di Lavoro GL 203 Usorazionale e gestione dellenergia del Comitato Termotecnico Italiano che, operandoin collaborazione con il CEI nellambito del gruppo misto UNI/CTI -CEI Gestionedellenergia, segue con i propri esperti anche i lavori normativi del CEN e delCENELEC.A questo punto vale la pena analizzare, anche se brevemente, i principali elementi delRapporto Tecnico UNI CEI/TR 11428, partendo dal concetto che scopo della diagnosienergetica il raggiungimento di una conoscenza approfondita del realecomportamento (e del consumo) energetico di un sistema che usa e consuma4energia

    al fine di individuare le pi efficaci modifiche a tale comportamento per:

    migliorare l'efficienza energetica;ridurre i costi della bolletta energetica;migliorare la sostenibilit ambientale nella scelta e nellutilizzo delle fontienergetiche;riqualificare, ove necessario, il sistema energetico.

    In termini pratici una corretta diagnosi energetica deve:

    razionalizzazione i flussi energetici;recuperare lenergia dispersa;individuare le tecnologie per il risparmio di energia;ottimizzare i contratti di fornitura energetica;gestire i rischi tecnici ed economici connessi con lutilizzo dellenergia;migliorare le modalit di conduzione e manutenzione degli impianti e delle

    apparecchiature.La UNI CEI/TR 11428 definisce i requisiti e una metodologia comune per lesecuzionedelle diagnosi energetiche nel settore terziario, industriale, residenziale e nelleorganizzazioni pubbliche. Definisce inoltre, aspetto sicuramente qualificante, lemodalit con cui riportare al committente lesito della diagnosi.Tra i requisiti generali che devono caratterizzare una diagnosi a norma utileelencare:

    2 Decreto Legislativo 30 maggio 2008, n. 115 "Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienza degli usi finalidell'energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE". GU n. 1543/7/2008.3Il Rapporto Tecnico (TR) un documento informativo adottato dallente di normazione quando la tematica trattata non ancoraconsolidata, quindi non pu essere trasposta in una norma tecnica o in una specifica tecnica, oppure oggetto di una forteevoluzione. In questi casi si preferisce comunque elaborare un TR per dare al mercato un documento di riferimento,4 Il termine consumo di energia, sebbene non tecnicamente corretto - lenergia si converte o trasforma, ma non pu essereconsumata - oramai quasi universalmente accettato soprattutto quando se ne parla in termini di usi finali, di consumatori e dibollette energetiche.

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    la completezza: la DE deve interessare tuttoil sistema energetico concordato con ilcommittente;lattendibilit: i dati relativi ai consumidevono essere reali e di qualit;la tracciabilit: deve essere possibilericostruire il percorso logico e tecnicoseguito dal responsabile della diagnosi;

    lutilit: gli interventi proposti a chiusuradella diagnosi devono essere valutati anchesotto il profilo costi/benefici al fine di essere realmente utili per il committente;la verificabilit: al termine della DE il committente deve poter verificare che lemisure proposte e adottate portino effettivamente a dei miglioramenti diefficienza energetica in linea con quanto preventivato.

    Il documento inoltre definisce gli elementi principali del processo di DE, che vannodai contatti e dallincontro preliminare con il committente, passando per la raccoltadati e le successive attivit in campo che conducono infine allanal isi vera e propria ealla successiva formulazione delle azioni di miglioramento dellefficienza. Ultimoelemento fondamentale il rapporto di diagnosi che il responsabile della DE deveconsegnare al committente e che deve contenere una serie di elementi qualificanti,

    senza i quali il servizio svolto, ovvero la diagnosi, non potr mai essere di qualit.Un ultimo cenno rivolto ai destinatari della UNI CEI/TR 11428, che in estrema sintesipossono essere:

    soggetti utilizzatori di energia, pubblici e privati;organizzazioni operanti nellarea dei controlli tecnici e/o dellingegneria diprocesso, consulenti, uffici di progettazione, auditor di sistema, organizzazioni diricerca di settore;fornitori di servizi energetici: fornitori, distributori, venditori di energia, ESCO,ESPCO ed esperti in gestione dell'energia;Pubblica Amministrazione per la definizione e la promozione di politicheenergetiche;istituti di credito e finanziari ai fini del finanziamento di interventi di

    miglioramento dell'efficienza energetica.

    Lappuntamento ora per la seconda met del 2013 quando, pubblicate le partispecifiche della UNI CEI 16247, si metter nuovamente mano all UNI CEI/TR 11428 peradeguarlo alle novit introdotte a livello europeo e per farlo diventare una vera e

    propria guida applicativa di quanto stabilito dal CEN/CENELEC.

    Antonio Panvini [email protected]

    Iniziative CTI

    I nuovi software di simulazione e calcolo in ediliziaIl Sistema di certificazione e lenovit in ambito CTI

    Sul sito di ExpoClima stato pubblicato, a met novembre, lo specialeI nuovi softwaredi simulazione e calcolo: edilizia e termotecnica,che riporta anche l'intervista fatta alprof. Giovanni Riva, Direttore Generale del CTI, Uninterpretazione unica dellenormative e delle procedure di calcolo: la certificazione del CTI,di seguito riportata:

    Il CTI svolge lattivit di verifica per il rilascio della certificazione dei software sullacertificazione energetica degli edifici, ai sensi del D.P.R. 2 aprile 2009 n. 59, sulla base

    delle norme UNI TS 11300 parte 1 e 2 del 2008 e UNI TS 11300 parte 4 del 2012.

    D.: Professor Riva, quali sono stati i problemi maggiori nella validazione dei programmicon le nuove direttive per la certificazione energetica?R.: Le maggiori problematiche nella validazione dei programmi sono legate alla

    CERTIFICAZIONESOFTWARE

    Intervista alDirettore Generale

    del CTI

    mailto:[email protected]:[email protected]://www.expoclima.net/special/35/software_edilizia_termotecnica_certificazione_energetica.htmhttp://www.expoclima.net/special/35/software_edilizia_termotecnica_certificazione_energetica.htmhttp://www.expoclima.net/special/35/software_edilizia_termotecnica_certificazione_energetica.htmhttp://www.expoclima.net/special/35/software_edilizia_termotecnica_certificazione_energetica.htmhttp://www.expoclima.net/special/35/software_edilizia_termotecnica_certificazione_energetica.htmhttp://www.expoclima.net/special/35/software_edilizia_termotecnica_certificazione_energetica/certificazione_cti_per_software_certificazione_energetica.htmhttp://www.expoclima.net/special/35/software_edilizia_termotecnica_certificazione_energetica/certificazione_cti_per_software_certificazione_energetica.htmhttp://www.expoclima.net/special/35/software_edilizia_termotecnica_certificazione_energetica/certificazione_cti_per_software_certificazione_energetica.htmhttp://www.expoclima.net/special/35/software_edilizia_termotecnica_certificazione_energetica/certificazione_cti_per_software_certificazione_energetica.htmhttp://www.expoclima.net/special/35/software_edilizia_termotecnica_certificazione_energetica/certificazione_cti_per_software_certificazione_energetica.htmhttp://www.expoclima.net/special/35/software_edilizia_termotecnica_certificazione_energetica/certificazione_cti_per_software_certificazione_energetica.htmhttp://www.expoclima.net/special/35/software_edilizia_termotecnica_certificazione_energetica.htmhttp://www.expoclima.net/special/35/software_edilizia_termotecnica_certificazione_energetica.htmhttp://www.expoclima.net/special/35/software_edilizia_termotecnica_certificazione_energetica.htmmailto:[email protected]
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    individuazione di uninterpretazione univoca delle normative e delle procedure dicalcolo. Questa infatti la condizione indispensabile affinch prodotti diversi, sviluppaticon logiche e funzionalit differenti, portino ai medesimi risultati. A tal fine, si sonorivelati di grande utilit i casi studio sviluppati dal CTI e resi immediatamentedisponibili. Tali documenti, costituiti da esempi di calcolo applicativi delle normative,hanno consentito alle software-house un controllo puntuale e preciso rendendo ilprocesso di validazione pi veloce ed efficace.

    D.: Che rapporto si creato con le varie Software House che sviluppano questi prodotti?R.:Il CTI ha sempre considerato di grande importanza il dialogo con le software-housee in questi anni si sempre cercato di migliorare la comunicazione con queste ultime. Atal proposito stato anche costituito un gruppo consultivo che riunisce i lororappresentanti, allo scopo di sentire le loro opinioni non solo sullandamento e laprogrammazione dei lavori normativi ma anche, pi in generare, sullintero sistemadelle certificazioni energetiche.Oltre a ci, il contributo delle software-house, sia nellambito dei gruppi di lavoro, siainformalmente con i tecnici del CTI, si sempre rivelato prezioso per il miglioramento elo sviluppo delle norme.

    D.: La parola dordine del momento progettazione integrata. Quali sono gli strumentiutili, a livello normativo, che i progettisti dovrebbero conoscere ed utilizzare?R.: A livello nazionale il principale riferimento costituito dalla serie delle UNI/TS11300, che forniscono un metodo di calcolo per la verifica delle prestazioni energetichedelledificio nel suo complesso, in altre parole, linsieme del fabbricato e degli impiantiinstallati. A livello europeo si segnalano le norme costituenti il cosiddetto pacchettoEPBD, linsieme dei documenti sviluppati a supporto della direttiva sul le prestazionienergetiche degli edifici. La somma di questi strumenti consente una valutazioneglobale ed integrata, tenendo quindi in considerazione sia gli aspetti architettonici siaquelli impiantistici, evidenziandone linterazione.

    D.: Il Sottosegretario de Vincenti aveva annunciato qualche settimana fa l'imminentepubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto sugli incentivi alle fonti rinnovabilitermiche, poi non se ne saputo pi nulla. Avete qualche informazione a riguardo?R.: In effetti si attende il decreto al pi presto, insieme ad altri sempre nellambitodellapplicazione del D.lgs. 28/11. La SEN (Strategia Energetica Nazionale) riserva aldecreto sulle fonti termiche circa 900 milioni allanno.

    D.: Le commissioni che stanno lavorando alle modifiche della 11300 ci risulta siano inritardo, ci sono degli aggiornamenti?R.: I lavori di revisione delle prime due parti della UNI/TS 11300 si sono da pococonclusi e attualmente entrambi i testi sono in inchiesta pubblica. Terminata questa fase,i gruppi di lavoro competenti dovranno esaminare i commenti pervenuti e dare aciascuno una risposta in merito, dopodich le nuove specifiche potranno esserepubblicate. Fra le pi importanti novit delle nuove norme ci sono lintroduzione delcalcolo del fabbisogno energetico per lilluminazione artificiale degli ambienti e ilmiglioramento del calcolo del fabbisogno per ventilazione e climatizzazione nel caso diimpianti aeraulici.

    D.: Il CTI sta collaborando con il ministero per l'emanazione dei decreti attuativi delDecreto 28/2011? Potete darci qualche dettaglio?R.: Nellambito del dlgs. 28 il CTI sta collaborando in modo particolare alla revisionedellAllegato 3 sullapplicazione delle fonti rinnovabili in edilizia. LAllegato 3, infatti,potrebbe abbandonare il riferimento al QR (quota rinnovabili) e dare delle prescrizioniper le singole soluzioni impiantistiche e tecnologiche. Queste ultime, per esempio,potrebbero essere individuate con: binomio caldaie a combustibili fossili e collettorisolari termici; pompe di calore nella loro generalit; generatori di calore a biomassa ealtre tecnologie. Il CTI terr sempre informati sullevoluzione di questo importante temasoprattutto attraverso i GL coinvolti nella elaborazione delle UNI TS 11300. Si ritiene chelo stato di fatto (disponibilit da parte di MSE a dare una diversa impostazioneallAllegato 3) rappresenti un risultato tangibile di tutta la discussione e il lavoropromosso dal CTI con la partecipazione attiva di numerosi soci e soggetti interessati.

    Lucilla Luppino [email protected]

    mailto:[email protected]:[email protected]:[email protected]:[email protected]
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    Sicurezza nellesercizio delle attrezzature in pressioneNormativa tecnica, tecnologie e soluzioni

    Mercoled 29 novembre, in occasione del McTER (Termotecnica Industriale) svoltasi aSan Donato Milanese presso lHotel Crown Plaza, il CTI ha presentato alcune tematichedi rilievo per la sicurezza degli impianti in pressione. McTer stato partecipato da circa600 persone.

    Nel corso dellincontro, coordinato dal prof. Giovanni Riva (Universit Politecnica delleMarche, CTI) stata presentata lattivit del Forum Italiano degli Organismi NotificatiPED (intervento delling. Mirko Corsini, Bureau Veritas Italia) la cui segreteria tenutadal CTI. Il FORUM nasce nel 2003 quando gli Organismi Notificati per lapplicazioneDLgs n. 93 del 25/02/2000, direcepimento della Direttiva 97/23/CEsugli apparecchi in pressione,convengono di attivare un tavolonazionale al fine di promuovere unapratica, efficiente ed omogeneaapplicazione della direttiva. Inparticolare il FORUM intende favorireed incoraggiare il mutuo scambio di

    opinioni tra i suoi componenti. Questi,incontrandosi una volta al mesepresso il CTI, formulano parericondivisi relativi alle problematiche che, di volta in volta, si presentano nella complessaattivit di verifica della conformit di attrezzature ed insiemi a pressione ai requisitidelle direttiva.Successivamente UCC (intervento delling. Alessandro Maggioni di ANIMA e delling.Livio Crosta, vice-presidente, UCC) ha evidenziato, in particolare ed accanto allattivitnormativa tecnica svolta da UCC in ambito CTI, le novit legate alla revisione della PEDche, con il 2013, avr ricadute di notevole importanza per il comparto italiano delsettore, che nel 2011 ha fatturato pi di 3 mld di (del quale circa il 30% interessante insettore petrolchimico).Ling. Dario Molinari (CTI) ha presentato due prossime novit del parco normativo UNI.Si tratta delle nuove versioni in fase di pubblicazione - della UNI 10617 Sistemi diGestione della Sicurezza. Impianti a rischio di incidente rilevante. Requisiti essenziali e

    della UNI 10616 Sistemi di Gestionedella Sicurezza. Impianti a rischio diincidente rilevante. Linee guida per

    lattuazione della UNI 10617.Mentre la norma base (UNI 10617)nella fase di revisione ha subitomodifiche sostanzialmente editorialima necessarie per il raccordo con la

    nuova UNI 10616, le linee guida per lasua attuazione sono state completa-

    mente riviste e adeguate alle bestpractices nazionali e internazionali. Illavoro del CTI, per, non si ferma qui e, a breve, si aprir un nuovo progetto di normaper la definizione di linee guida per la verifica sismica degli impianti a rischio diincidente rilevante esistenti: una tematica di grande attualit.Infine Ling. Angelo Feragnoli (C. Engineering; Coordinatore del GL 304 SC3 del CTI) hapoi illustrato i contenuti della nuova norma UNI/TS 11325-8 in fase di finalizzazione sullapianificazione delle manutenzioni sulle attrezzature a pressione attraverso metodologiebasate sulla vautazione del rischio (RBI). La metodologia normata consente unavalutazione pi accurata dei rischi e si pone allavanguardia a livello europeo.Il convegno aveva lo scopo di introdurre nel programma di McTer un incontro periodicosulle attrezzature in pressione e sar riproposto nelledizione 2013, visto laccoglimentofavolevole da parte del pubblico, con un numero maggiore di argomenti.

    Gli atti del seminario saranno disponibili a breve nellarea del sito CTI PubblicazioniConvegni CTI.

    Ufficio Centrale

    [email protected]

    mcTER 2012

    Le tematicheaffrontate nel

    convegno CTI

    McTER 2012

    Le tematicheaffrontate nel

    convegno CTI

    http://www.cti2000.it/index.php?controller=pubblicazioni&action=gruppo&gid=127&idn=368http://www.cti2000.it/index.php?controller=pubblicazioni&action=gruppo&gid=127&idn=368http://www.cti2000.it/index.php?controller=pubblicazioni&action=gruppo&gid=127&idn=368http://www.cti2000.it/index.php?controller=pubblicazioni&action=gruppo&gid=127&idn=368http://www.cti2000.it/index.php?controller=pubblicazioni&action=gruppo&gid=127&idn=368mailto:[email protected]:[email protected]:[email protected]:[email protected]://www.cti2000.it/index.php?controller=pubblicazioni&action=gruppo&gid=127&idn=368http://www.cti2000.it/index.php?controller=pubblicazioni&action=gruppo&gid=127&idn=368
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    Convegno sui Combustibili Solidi SecondariLevoluzione della legislazione e della normativa nazionale

    Mercoled 7 novembre, inoccasione di Ecomondo, si tenuto il convegno CTI dal titolo Icombustibili solidi secondari

    (CSS) e la normativa nazionale.Levento, patrocinato da ENEA,RSE, GSE, MATTM e MiSE ha

    registrato un notevole interesse ecoinvolgimento con la parteci-pazione di una nutrita schiera dioperatori del settore provenientida tutta Italia.Gli interventi dei relatori, coordinati dal prof. Giovanni Riva (Universit Politecnica delleMarche, CTI) e dal dott. Giovanni Ciceri (RSE), hanno richiamato lattenzione sulleprincipali tematiche connesse al mondo dei combustibili solidi secondari: vigentidisposizioni legislative e futuri sviluppi (end of waste), normativa tecnica in ambito

    nazionale ed europeo, documentazione tecnica elaborata dal gruppo di lavoro 903Energia da rifiuti del CTI e aspetti autorizzativi degli impianti di produzione ed utilizzodei CSS.Gli interventi del MATTM (dott. Sebastiano Serra e dott. David Roettgen) hanno fatto lucesulle attivit ministeriali dedicate allelaborazione di un decreto (DM) relativoallaccesso, solo per alcuni tipi di CSS, alla procedura di cessazione di qualifica di rifiutoe di un DPR, indirizzato ai cementifici, per le procedure semplificate. Entrambi idocumenti, non ancora pubblicati, trovano riferimento rispettivamente allarticolo 184-ter e al comma 11 dellarticolo 214 del decreto legislativo n.205. In particolare, lecondizioni necessarie affinch si possa parlare di cessazione di qualifica di rifiutosonocontenute nellart.6 della Direttiva 2008/98/CE.Nei successivi interventi (Giovanni Ciceri, RSE, Paola Muraro, Federambiente; MattiaMerlini, CTI) sono stati trattati diverse aspetti specifici, tra cui: lapplicazione del DM 6

    luglio 2012 ai CSS (determinazionedellincentivo), le regole diconformit per la classificazione especificazione dei CSS, leprocedure volte al campio-

    namento in sito, il rilascio delleautorizzazioni da parte degli entipreposti, i criteri per lo sviluppodi un sistema di gestione dellaqualit per la produzione e il

    commercio dei CSS. Conriferimento agli aspetti sulla

    classificazione, specificazione, campionamento e caratterizzazione dei CSS, il CTI hasviluppato e pubblicato una documentazione tecnica (disponibile nellarea shop delCTI) che comprende:

    le Raccomandazioni CTI 8 sulle specifiche dei CSS ottenuti dal trattamentomeccanico dei rifiuti non pericolosi:le Linee Guida CTI 11 sulle modalit di campionamento dei CSS in conformit allanormativa tecnica elaborata dal CEN (UNI EN 15359, UNI EN 15442 e UNI EN 15443)e alla Raccomandazione CTI 8;

    le Linee Guida CTI 10 sulla caratterizzazione dei rifiuti e dei CSS ai fini delladeterminazione del contenuto di biomassa incentivabile e del contenuto energetico.

    E stato inoltre dato spazio alla determinazione della frazione di energia rinnovabile deiCSS (intervento di Fabrizio Corinaldesi, Sibe Srl) mediante la misura del 14C, norma

    elaborata dal GL 903 del CTI e disponibile a catalogo UNI (UNI/TS 11461:2012), e agliaspetti autorizzativi degli impianti di produzione e utilizzazione dei CSS. A tal propositosono stati descritti i possibili procedimenti autorizzativi (AIA, Autorizzazione Unica eProcedura semplificata), limportanza delle prescrizioni e i possibili sviluppi futuri inambito legislativo relativamente allend of waste.

    Ecomondo 2012

    I temi trattati nel

    convegno CTI

    http://shop.cti2000.it/http://shop.cti2000.it/http://shop.cti2000.it/
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    Lincontro si concluso con una tavola rotonda sul tema A che punto siamo con i CSS?nel corso della quale sono intervenuti ling. Daniele Gizzi (AITEC), ling. LucianoPiacenti (Fise Assoambiente), il dott. Roberto Caggiano (Federambiente) e il dott. DavidRoettgen (Mistero Ambiente), mettendo in luce alcune criticit del settore, quali, inparticolare:

    necessit di imprimere uno slancio allimpiego dei CSS e di recuperare il ritardiindotti dalla mancata pubblicazione dei appositi decreti (con particolare riferimentoalle procedure End of Waste;

    possibili criticit derivanti dallintroduzione dei CSS che potrebbero influire sullecaratteristiche dei flussi di rifiuti restanti, ponendo problematiche sia legate allemasse in gioco sia allimpatto sugli impianti di combustione.

    Gli atti del seminario sono disponibili nellarea del sito CTIPubblicazioni ConvegniCTI.

    Mattia Merlini

    [email protected]

    Pellet da biomasse agroforestaliIl ruolo dellagripellet nei contesti locali

    La produzione di biocombustibili solidi adalta densit rappresenta una concretapossibilit per le biomasse solide non

    legnose, che ricadono nellambito deldecreto 152/2006 e successive modifiche,di poter contribuire al fabbisognoenergetico. E quanto emerso durante ilseminario Pellet da biomasseagroforestali tenutosi gioved 8 novembrenellambito di EIMA Energy 2012 presso lafiera di Bologna.La pellettizzazione e lo sviluppo dinormative tecniche e di specifiche diprodotto, stata la chiave del successo per i biocombustibili legnosi di poter ampliarenotevolmente il loro mercato. Cos, i numeri che definiscono le potenzialit in termini didisponibilit di materia prima di biomasse non legnose, la quasi totalit rappresentatada materiale residuale delle produzioni agricole, sono cos importanti da non potertrascurare questa risorsa energetica.Il progetto europeo MixBioPells ha messo in evidenza lesistenza di alcune realtvirtuose di produzione e consumo di agripellet in contesti locali. Un caso su tutti quellodel pellet prodotto da potature di vite, filiera che disporrebbe gi di sistemi in grado diinserirsi nel contesto aziendale agricolo e di produrre con mezzi trasportati sulterritorio.

    Il seminario ha evidenziato, con interventi

    specifici del prof. Giuseppe ToscanodellUniversit Politecnica delle Marche edella dott.ssa Vanessa Scosta della Sibe S.r.l.,la minore qualit dellagripellet rispetto alpellet di legno e la necessit di ricorrerealluso di adeguati sistemi di combustione,fermo restando che, partendo da una risorsaresiduale ed agricola, i vantaggi in terminieconomici, sociali ed ambientali dovrebberorappresentare un elemento di spinta per

    affrontare i problemi connessi con la qualitdel prodotto e sviluppare idonee soluzioni

    tecniche.

    Gli atti del seminario sono disponibili nellarea del sito CTIPubblicazioni ConvegniCTI.

    Giuseppe Toscano

    [email protected]

    EIMA ENERGY 2012

    Brevi conclusionisul seminario CTI

    http://www.cti2000.it/index.php?controller=pubblicazioni&action=show&id=36109http://www.cti2000.it/index.php?controller=pubblicazioni&action=show&id=36109http://www.cti2000.it/index.php?controller=pubblicazioni&action=show&id=36109http://www.cti2000.it/index.php?controller=pubblicazioni&action=show&id=36109http://www.cti2000.it/index.php?controller=pubblicazioni&action=show&id=36109mailto:[email protected]:[email protected]:[email protected]://www.mixbiopells.eu/it/home.htmlhttp://www.mixbiopells.eu/it/home.htmlhttp://www.cti2000.it/index.php?controller=pubblicazioni&action=show&id=35967http://www.cti2000.it/index.php?controller=pubblicazioni&action=show&id=35967http://www.cti2000.it/index.php?controller=pubblicazioni&action=show&id=35967http://www.cti2000.it/index.php?controller=pubblicazioni&action=show&id=35967http://www.cti2000.it/index.php?controller=pubblicazioni&action=show&id=35967mailto:[email protected]:[email protected]:[email protected]:[email protected]://www.cti2000.it/index.php?controller=pubblicazioni&action=show&id=35967http://www.cti2000.it/index.php?controller=pubblicazioni&action=show&id=35967http://www.mixbiopells.eu/it/home.htmlmailto:[email protected]://www.cti2000.it/index.php?controller=pubblicazioni&action=show&id=36109http://www.cti2000.it/index.php?controller=pubblicazioni&action=show&id=36109
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    MONDO ED EUROPA

    Plenaria del CEN/TC 89Discusso il programma di lavoro nellambito del mandato M/480

    Si svolta a Brussels il 12 e 13 novembre la trentaduesima riunione plenaria del CEN/TC89 Thermal performance of buildings and building components.Tema principale della riunione stato l'esame e la discussione del programma di lavoroche il TC 89 incaricato di svolgere nell'ambito del mandato M/480 a supporto della

    direttiva 2010/31/UE.L'esecuzione del mandato M/480, il cuicoordinamento affidato al CEN/TC 371, prevededue fasi distinte:

    Fase 1 (2012-2013): definizione in ambitoCEN/TC 371 di una serie di strumenti perfacilitare e coordinare il lavoro di revisione

    delle norme del pacchetto EPBD.Fase 2 (2013-2015): revisione, nell'ambito deicomitati tecnici coinvolti, delle norme del

    pacchetto EPBD sviluppato con il primomandato e redazione di nuove norme acompletamento.

    Il chairman del CEN/TC 371 ha illustrato le finalit e gli obiettivi della fase 1 e lo stato diavanzamento dei lavori. In particolare sono in corso di elaborazione i seguentidocumenti:

    La specifica tecnica Energy Performance of Buildings - Basic principles for the setof EPBD standards, che fornisce i principi base da seguire nella revisione di tutte lenorme a supporto della Direttiva EPBD.

    La specifica tecnica Energy Performance of Buildings - Detailed Technical Rules forthe set of EPBD standards, che fornisce le regole tecniche per la revisione diciascuna norma, assegnando un format comune per gli eventuali allegati nazionali,una chiara indicazioni di quali dati possano essere forniti a livello nazionale, loschema di rapporto tecnico che dovr accompagnare ciascuna norma e in cuisaranno trasferite le parti informative attualmente contenute nel testo della norma alfine di alleggerire questultima, esempi e/o fogli di calcolo per la verifica deglialgoritmi.La norma Energy performance of buildings - Overarching standard EPBD, checostituisce il quadro generale di riferimento sulla prestazione energetica degliedifici al fine di garantire la coerenza tra tutte le norme del pacchetto. Questultimodocumento, che di fatto costituisce la revisione della EN 15603, riveste particolare

    importanza nel quadro generale di revisione delle norme sia a livello europeo chenazionale in quanto, oltre a uniformare terminologia e simboli tra le diverse norme,definisce le modalit con cui determinare i confini del sistema edificio-impianto,fornisce le equazioni generali per costruire il bilancio energetico in funzionedellenergia richiesta, consegnata ed eventualmente prodotta/esportata allinternodei confini del sistema o al di fuori di esso.

    I documenti, elaborati dal WG1 del CEN/TC 371 saranno sottoposti ad inchiestapubblica nei primi mesi del 2013. Sulla base di tali documenti si apriranno i lavori dellafase 2, per la quale prevista una call for experts per individuare gli esperti dei diversicomitati tecnici che avranno lincarico di redigere i singoli progetti di norma.La fase 2 incentrata sul miglioramento e lestensione dellattuale set di norme sullabase dei principi generali fissati nelloverarching standard, con particolare attenzione

    alla necessit di:fornire modelli e dati di input che possano adattarsi meglio agli edifici esistenti;approfondire la trattazione delle tecniche di raffrescamento passivo e delladichiarazione della prestazione energetica dei sistemi di raffrescamento;

    PRESTAZIONITERMICHE DEGLI

    EDIFICI E DEICOMPONENTI PER

    LEDILIZIA

    I punti salienti dellaplenaria di Brussels

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    integrare le norme per lispezione degli impianti di riscaldamento, raffrescamento eventilazione;definire procedure specifiche per i Near Zero Energy Building e lutilizzo di energierinnovabili;fornire un approccio integrato per fissare i requisiti minimi di prestazione specificiper diversi sistemi tecnici delledificio e per linvolucro.

    Le norme di competenza del CEN/TC 89 possono essere suddivise in cinque gruppi

    principali:Prestazione energetica: metodi per esprimere la prestazione energetica e ifabbisogni di energia termica utile per riscaldamento, raffrescamento eventilazione.Dati Climatici: dati orari delle principali grandezze climatiche necessarie perdefinire i fabbisogno e i carichi termici delledificio.Caratteristiche di prestazione termica dei componenti opachi delledificio.Propriet termiche solari e luminose di finestre e facciate continue.Altre norme di supporto.

    Si tratta di un elenco piuttosto lungo di norme (vd. tabella di seguito riportata): alcunerichiedono una semplice revisione per adattarle alloverarching standard e uniformarlealle regole tecniche di stesura definite dal TC 371, altre necessitano di essere riviste ed

    ampliate, altre ancora, infine, devono essere scritte ex-novo.Particolare rilevanza riveste la revisione della EN ISO 13790 Thermal performance ofbuildingsCalculation of energy use for space heating and cooling, che costituisce lanorma base per la definizione del fabbisogno termico degli edifici e della prestazioneenergetica complessiva, mediante il riferimento alle norme dei vari sistemi tecnici.In particolare prevista la revisione del metodo orario semplificato, una maggioretrattazione delle facciate ventilate e/o dinamiche e dei sistemi passivi di riscaldamento eraffrescamento. Gran parte del programma di lavoro sar sviluppato sotto ViennaAgreement, nellambito del JWG ISO/TC 163- 205 Energy performance of buildingsusing holistic approach come gi avvenuto per laprima stesura delle norme del TC 89.I tempi previsti dal mandato M/480 sono piuttosto ristretti e prevedono che le normesiano disponibili per la fase di inchiesta CEN gi nellautunno del 2014.

    EN 15217 Energy performance of buildings - Methods for expressing Energy performance andfor energy certification of buildings

    EN ISO 13790Thermal performance of buildingsCalculation of energy use for space heating andcooling

    NEWThermal performance of buildingsCalculation of ways to express the energyperformance of building envelope and building elements

    NEWMeasured Energy Performance (only for the building)? - if needed from any EU MemberState

    NEW Inspection (only for the building)?if needed from any EU Member State

    EN 15255Thermal performance of buildingsSensible room cooling load calculationGeneralcriteria and validation procedures

    EN 15265Thermal performance of buildingsCalculation of energy use for space heating andcoolingGeneral criteria and validation procedures

    EN ISO 13791Thermal performance of buildingsCalculation of internal temperatures of a room insummer without mechanical coolingGeneral criteria and validation procedures

    EN ISO 13792Thermal performance of buildingsCalculation of internal temperatures of a room insummer without mechanical coolingSimplified methods

    EN ISO15927-1

    Hygrothermal performance of buildingsCalculation and presentation of climatic dataPart 1: Monthly and annual means of single meteorological elements

    EN ISO15927-2

    Hygrothermal performance of buildingsCalculation and presentation of climatic dataPart 2: Data for design cooling loads and risk of overheating

    EN ISO15927-4

    Hygrothermal performance of buildingsCalculation and presentation of climatic dataPart 4: Data for assessing the annual energy for heating and cooling

    EN ISO 6946Building components and building elementsThermal resistance and thermal

    transmittanceCalculation methodEN ISO 13370 Thermal performance of buildingsHeat transfer via the groundCalculation methods

    EN ISO 13786Thermal performance of building componentsDynamic thermal characteristicsCalculation methods

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    EN ISO 13789Thermal performance of buildings - Transmission and ventilation heat transfer coefficients- Calculation method

    EN 10211Thermal bridges in building construction - Heat flows and surface

    temperaturesDetailed calculations

    EN 14683Thermal bridges in building constructionLinear thermal transmittanceSimplifiedmethods and default values

    EN 15026Hygrothermal performance of building components and building elementsAssessmentof moisture transfer by numerical simulation

    EN ISO10077-1

    Thermal performance of windows, doors and shuttersCalculation of thermaltransmittancePart 1: General

    EN ISO10077-2

    Thermal performance of windows, doors and shuttersCalculation of thermaltransmittancePart 2: Numerical method for frames

    EN 13363-1Solar protection devices combined with glazingCalculation of solar and lighttransmittance - Part 1: Simplified method

    EN 13363-2Solar protection devices combined with glazingCalculation of solar and lighttransmittance - Part 2: Detailed calculation method

    EN ISO 12631 Thermal performance of curtain wallingCalculation of thermal transmittance (EN 13947 )

    EN ISO 9288 Thermal insulationHeat transfer by radiationPhysical quantities and definitions

    EN ISO 12569Thermal performance of buildingsDetermination of air change in buildingsTracer gasdilution method (ISO 12569:2000)

    EN 13187Thermal performance of buildingsQualitative detection of thermal irregularities inbuilding envelopesInfrared method

    EN 13829Thermal performance of buildingsDetermination of air permeability of buildings Fanpressurization method (ISO 9972:1996, modified)

    Anna Martino [email protected]

    Progetto FORESTLo sviluppo del mercato del Bio-calore

    Lallegato del Report FOREST, riguardante

    landamento e lo sviluppo del mercato delBio-calore prodotto dallutilizzo di biomassaper diverse regioni Europee, nei prossimigiorni sar disponibile in italiano sul sito delCTInellarea dedicata al progetto.Esso esplora i dati raccolti nelle sette regioni coinvolte nel progetto FOREST e nondescritti nella relazione principale.In particolare, lallegato esamina le importazioni e le esportazioni di combustibilelegnoso (pellet e cippato) e le tipologie delle imprese che operano lungo tutta, o inparte, la filiera di approvvigionamento. Dall'analisi, due punti sono particolarmenteevidenti:1) L'analisi sottolinea la conclusione dei principali rapporti sul bio-calore: ognuna delle

    sette regioni mostra una crescita dei mercati del settore bio-calore molto diversitra loro e come ciascuno sia diretto verso differenti strade di sviluppo. In alcuni casi,la tendenza, sempre crescente, delle installazioni di piccole apparecchiature suscala domestica sta guidando l'industria produttrice di apparecchiature di piccolataglia, mentre in altri casi, lo sviluppo del settore biomasse molto pi dipendente

    dalle applicazioni dettate su scala industriale.2) In ogni regione, il mercato del bio-calore si esteso nellultimo triennio.Date le dinamiche di mercato, il livello di statistiche sulla fornitura di bio-combustibilelegnoso e la produzione di bio-calore sono scarsi. Con la raccolta di dati inerenti aibiocombustibili legnosi, la loro produzione e i relativi bilanci import-export in altre

    regioni, si ottenuta una maggiore comprensione circa le posizioni delle regioni e lerispettive interazioni. La raccolta migliore e sistematica relativa ai dati di settore dellabiomassa non si limita a fornire maggiore chiarezza ma anche a identificare quelle che

    sono le opportunit future per le imprese nella catena di approvvigionamento dellabiomassa e fornitura di installazioni necessarie al loro utilizzo.

    Carla de Carolis

    [email protected]

    NUOVO ALLEGATO

    AL REPORT FINALE

    Disponibile initaliano sul sito CTI

    mailto:[email protected]:[email protected]://www.cti2000.it/index.php?controller=sezioni&action=show&subid=52http://www.cti2000.it/index.php?controller=sezioni&action=show&subid=52http://www.cti2000.it/index.php?controller=sezioni&action=show&subid=52mailto:[email protected]:[email protected]:[email protected]:[email protected]://www.cti2000.it/index.php?controller=sezioni&action=show&subid=52mailto:[email protected]
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    Caldaie per combustibili solidi fino a 500kWLa UNI EN 303-5:2012 armonizzata nellambito della Direttiva 2006/42/CE

    La UNI EN 303-5:2012 Caldaie per riscaldamento - Parte 5: Caldaie per combustibilisolidi, con alimentazione manuale o automatica, con una potenza termica nominale fino500 kW - Terminologia, requisiti, prove e marcatura, elaborata dal CEN/TC 57 Central

    heating boilers, le cui attivit in seno alCTI sono seguite dal GL 609 Stufe,caminetti e barbecue ad aria e acqua (cono senza caldaia incorporata), normaarmonizzata a tutti gli effetti nellambitodella direttiva 2006/42/CE relativa allemacchine. Ne d notizia la comunicazionePubblicazione di titoli e riferimenti dinorme armonizzate ai sensi delladirettiva della Commissione nellambitodellapplicazione della direttiva2006/42/CE del Parlamento europeo e del

    Consiglio, del 17 maggio 2006, relativa alle macchine e che modifica la direttiva95/16/CE (rifusione) pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dellUnione Europea 2012/C 350.

    Antonio Panvini [email protected]

    CALENDARIO DEI CORSI

    Calendario dei corsi di formazione CTI di fine 2012 e inizio 2013

    Nel mese di dicembreil CTI terr il corso di formazione riportato di seguito:

    Milano, 12 e 13 dicembre 2012: Attrezzature e insiemi a pressione - Certificazionedi costruzione CE e verifiche periodiche di esercizio(continua).

    A inizio 2013 si terranno due corsi, con data ancora da fissare, il primo dei qualidestinato in particolare agli amministratori condominiali, mentre il secondo aiprogettisti.

    Milano, gennaio/febbraio 2013: La UNI 10200: la contabilizzazione del calore e laripartizione delle spese di climatizzazione invernale e di acqua calda sanitaria inedifici condominiali.Milano, gennaio/febbraio 2013: La progettazione dei sistemi di contabilizzazione e

    termoregolazione del calore.Liscrizione effettuata entro il 31 dicembre 2012 dardiritto ad uno sconto di 50 .A breve, saranno comunquepubblicate sul sito CTIle rispettive locandine con il programma e tutte leinformazioni necessarie per partecipare.

    Il calendario aggiornato dei corsi CTI consultabilenellarea del sito Corsi ed eventi.

    Federica Trov

    [email protected]

    CEN/TC 57CENTRAL

    HEATING BOILERS

    Il nuovo ruoloeuropeo dellaUNI EN 303-5:2012

    mailto:[email protected]:[email protected]:[email protected]://www.cti2000.it/index.php?controller=formazione&action=view&id=35395http://www.cti2000.it/index.php?controller=formazione&action=view&id=35395http://www.cti2000.it/index.php?controller=formazione&action=view&id=35395http://www.cti2000.it/index.php?controller=formazione&action=eventihttp://www.cti2000.it/index.php?controller=formazione&action=eventihttp://www.cti2000.it/index.php?controller=formazione&action=eventihttp://www.cti2000.it/index.php?controller=formazione&action=eventihttp://www.cti2000.it/index.php?controller=formazione&action=eventihttp://www.cti2000.it/index.php?controller=formazione&action=eventimailto:[email protected]:[email protected]:[email protected]:[email protected]://www.cti2000.it/index.php?controller=formazione&action=eventihttp://www.cti2000.it/index.php?controller=formazione&action=eventihttp://www.cti2000.it/index.php?controller=formazione&action=view&id=35395mailto:[email protected]
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    PROGETTI DI NORMA NAZIONALI IN ELABORAZIONE

    Se questo documento viene letto su un PC in linea sufficiente fare click sul codice

    progettoper accedere al documento (accesso consentito solo ai Soci CTI)

    Titolo Stato

    GL 102Isolanti e isolamento.Metodi di calcolo e di

    prova (UNI/TS 11300-1)

    Prestazioni energetiche degli edifici Specifiche di calcolo per la verifica dei requisitienergetici degli edificiprog. E02019920

    in stand-by

    GL 102Isolanti e isolamento

    Prestazioni energetiche degli edifici Metodi per la certificazione energetica degliedificiprog. E02019930

    in stand-by

    GL 102Isolanti e isolamento

    UNI/TS 11300-1 rev

    Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 1: Determinazione del fabbisogno dienergia termica dell'edificio per la climatizzazione estiva ed invernaleprog. E0201C591

    in attesa dipubblicazione

    GL 102Isolanti e isolamento

    UNI 10349 revRiscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climaticiprog. E0201C870

    in corso

    GL 102Isolanti e isolamento

    Raccomandazione CTI 9Abaco delle strutture costituenti l'involucro opaco degli edifici. Parametri termofisiciprog. E0201E130

    pre inchiestaUNI

    GL 102Isolanti e isolamento

    UNI 10351 revMateriali da costruzionePropriet termoigrometricheprog. E0201D450

    in corso

    GL 203 GGEUso razionale e gestione

    dellenergia

    UNI CEI 11352 rev

    Gestione dellenergia. Societ che forniscono servizi energetici (ESCO). Requisitigenerali e lista di controllo per la verifica dei requisiti

    prog. E0202D430

    in corso

    GL 304Integrit strutturale degli

    impianti a pressione

    UNI TS 11325-10Attrezzature a pressione - Messa in servizio ed utilizzazione delle attrezzature e degliinsiemi a pressione - Parte X: Sorveglianza dei generatori di vapore e/o acquasurriscaldata esclusi dal campo di applicazione della UNI/TS 11325-3

    prog. E0203B44A

    in corso

    GL 304Integrit strutturale degli

    impianti a pressione

    UNI TS 11325-11Attrezzature a pressione - Messa in servizio ed utilizzazione delle attrezzature e degliinsiemi a pressione - Parte X: Procedura di valutazione dellidoneit al servizio diattrezzature a pressione soggette a fatica

    prog. E0203B44B

    in corso

    GL 304Integrit strutturale degli

    impianti a pressione

    UNI TS 11325-2Attrezzature a pressione - Messa in servizio ed utilizzazione delle attrezzature e degli

    insiemi a pressione - Parte 2: Procedura di valutazione dellidoneit allulterioreesercizio delle attrezzature e degli insiemi a pressione soggetti a scorrimento viscosoprog. E0203B442

    pre inchiestaUNI

    GL 304Integrit strutturale degli

    impianti a pressione

    UNI TS 11325-4

    Attrezzature a pressione - Messa in servizio ed utilizzazione delle attrezzature e degliinsiemi a pressione - Parte 4: Metodi operativi per la valutazione di integrit diattrezzature a pressione operanti in regime di scorrimento viscoso applicabilinellambito della procedura di valutazione di cui alla UNI/TS 11325-2TS 11325-2prog. E0203B444

    pre inchiestaUNI

    GL 304Integrit strutturale degli

    impianti a pressione

    UNI TS 11325-8Attrezzature a pressione - Messa in servizio ed utilizzazione delle attrezzature e degliinsiemi a pressione - Parte 8: Pianificazione delle manutenzioni su attrezzature apressione attraverso metodologie basate sulla valutazione del rischio (RBI)prog. E0203B448

    pre inchiesta

    UNI

    GL 304Integrit strutturale degli

    impianti a

    UNI TS 11325-9Attrezzature a pressione - Messa in servizio ed utilizzazione delle attrezzature e degliinsiemi a pressione - Parte 9: Idoneit al servizio (Fitness for service)prog. E0203B449

    pre inchiestaUNI

    http://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=48&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=48&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=48&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=48&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=48&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=48&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=48&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=48&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=schedaDocVoto&id=42280&tipo=inchiestehttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=schedaDocVoto&id=42280&tipo=inchiestehttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=48&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=48&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=46&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=46&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=43&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=43&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=43&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=43&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=43&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=43&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=44&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=44&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=43&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=43&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=43&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=43&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=43&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=43&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=44&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=43&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=43&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=43&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=46&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=48&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=schedaDocVoto&id=42280&tipo=inchiestehttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=48&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=48&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=48&tabid=0&subtab=5#subtabshttp://www.cti2000.it/index.php?controller=documenti&action=showDocuments&argid=48&tabid=0&subtab=5#subtabs
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    GL 305/SG 0BEsercizio e verifiche

    attrezzature/insiemi apressione

    UNI TS 11325-6Attrezzature a pressione - Messa in servizio ed utilizzazione delle attrezzature e degliinsiemi a pressione - Parte 6: Messa in servizio e riqualificazione periodica delleattrezzature e degli insiemi a pressioneprog. E0203B446

    pre inchiestaUNI

    GLM 305/SG 01Dispositivi di protezione

    e controllo degli impiantia pressione - Gruppo

    Misto CTI-UNI

    Manutenzione dei dispositivi per la limitazione diretta della pressione (valvole di

    sicurezza)prog.U78000690

    pre inchiestaUNI

    GLM 305/SG 01Dispositivi di protezione

    e controllo degli impianti

    a pressione

    Dispositivi atti a diminuire la forza della molla di una quantit nota e controllabile per la

    verifica della taratura delle valvole di sicurezza in esercizioprog. U78000XXX

    in corso

    GL 405Cogenerazione epoligenerazione

    UNI 8887 rev

    Sistemi per processi di cogenerazione - Definizioni e classificazioneprog. E0204C580

    pre inchiestaUNI

    GL 501Impianti di

    raffrescamento:ventilazione e

    condizionamento

    UNI/TS 11300-3 revPrestazioni energetiche degli edifici - Parte 3: Determinazione del fabbisogno di

    energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione estiva

    prog. E0205C593

    in corso

    GL 501Impianti di

    raffrescamento:

    ventilazione e

    UNI 10339 revImpianti aeraulici per la climatizzazione - Classificazione, prescrizioni e requisitiprestazionali per la progettazione e la fornitura

    prog. E0205A037

    in corso

    GL 501Impianti di

    raffrescamento

    Ventilazione degli edifici - Requisiti degli impianti di ventilazione e climatizzazione aservizio degli ambienti in cui sia consentito fumareprog. E02059000

    pre inchiestaUNI

    GL 601Impianti di

    riscaldamento.Progettazione,

    fabbisogni di energia e

    sicurezza (UNI/TS 11300-2 e 11300-4)

    UNI/TS 11300-2 revPrestazioni energetiche degli edifici - Parte 2: Determinazione del fabbisogno dienergia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzionedi acqua calda sanitariaprog. E0206C592

    inchiesta UNI

    GL 601Impianti di riscaldamento

    Raccomandazione CTI 14

    Prestazioni energetiche degli edifici. Calcolo dellenergia primariaprog. E0206E220

    pre inchiestaUNI

    GL 601Impianti di riscaldamento

    UNI 10412-4Impianti di riscaldamento ad acqua calda Prescrizioni di sicurezzaParte 4: Requisitispecifici per impianti con generatori alimentati da combustibili solidi non polverizzati,con caricamento manuale o automaticoprog. E02067564

    in stand-by

    GL 602Impianti di

    riscaldamento. Esercizio,

    conduzione,manutenzione, misure in

    campo e ispezioni

    UNI 10389-2Generatori di calore Analisi dei prodotti della combustione e misurazione in operadel rendimento di combustioneParte 2: Generatori di calore a combustibile solido e

    solido biomassa con alimentazione meccanica o manualeprog. E02069602

    in stand-by

    GL 608Impianti geotermici a

    bassa temperatura conpompa di calore

    Criteri di dimensionamento, installazione ed aspetti ambientali dei sistemi idrotermicia pompa di calore

    prog. E0206D170

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