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Curve Ellittiche, Forme Modulari e Rappresentazioni di Galois Una breve introduzione Daniele Masoero Università degli studi di Genova, Dipartimento di Matematica 18 Maggio, 2015

Curve Ellittiche, Forme Modulari e Rappresentazioni di ... · Curve Ellittiche, Forme Modulari e Rappresentazioni di Galois - Una breve introduzione Author: Daniele Masoero Subject:

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Curve Ellittiche, Forme Modulari e Rappresentazioni di GaloisUna breve introduzione

Daniele MasoeroUniversità degli studi di Genova, Dipartimento di Matematica

18 Maggio, 2015

Cosa studiamo?

Rappresentazioni di Galois

Forme ModulariCurve Ellittiche (Motivi)

Daniele Masoero Curve Ellittiche, Forme Modulari e Rappresentazioni di Galois 1 / 23

Cenni di Arimetica delle Curve Ellittiche

Cosa è una curva ellittica?

Definizioni equivalenti:

• Una curva ellittica è una varietà abeliana di dimensione 1.

• Una curva proiettiva non singolare e irriducibile di genere 1 con un punto 0.

Più esplicitamente, ogni curva ellittica ha un modello piano cubico della forma:

y 2 + a1xy + a3 = x3 + a2x2 + a4x + a6

detta equazione di Weierstrass. Se la caratteristica del nostro campo 6= 2, 3possiamo ridurci a

(y ′)2 = 4(x ′)3 − g2x ′ − g3

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Aritmetica sulla curva

D’ora in poi le curve considerate saranno a coefficienti in Q.Sia E/Q una curva ellittica e sia K un’estensione di Q associamo all’insiemedei suoi punti K -razionali E(K) una struttura di gruppo abeliano nel seguentemodo:

P + Q

−R

P

Q

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Mordell-Weil

Teorema di Mordell WeilSia A/K una varietà abeliana su un campo di numeri K allora il gruppo A(K)definito su i suoi punti K -razionali è un gruppo abeliano finitamente generato.

Per il teorema di struttura dei gruppi abeliani finitamente generati otteniamo

A(K) ' Zr ⊕ A(K)tors

r è detto rango della varietà ed è il principale oggetto di studio.

• r dipende dalla scelta di K !

• È congetturato che esistano curve ellittiche su Q di rango arbitrariamentealto.

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Funzioni L

Sia E/Q una curva ellittica, definita in forma affine da

y 2 + a1xy + a3y = x3 + a2x2 + a4x + a6

e assumiamo che sia un modello minimale secondo Néron (∆(E) il più piccolopossibile in modulo).

Denotiamo con E = Ep la riduzione di E su Z/p. Se p non divide ∆ allora E èuna curva ellittica e definiamo la sua serie L come

L(E , s) = ((1− a1s)(1− a2s))−1

(ai sono le radici caratteristiche della mappa di Frobenius (x , y) 7→ (xp, yp)).

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Funzioni L

Se E è una curva singolare, detto P il suo punto singolare definiamo:

L(E , s) =

(1− s)−1 se P è un nodo con tangenti distinte

(1 + s)−1 se P è un nodo con tangenti coniugate

1 se P è una cuspide

L(E , s) :=∏

p

L(Ep, s) =∑

n

an

ns

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Congettura di Birch Swinnerton-Dyer

Congettura di Birch Swinnerton-Dyer

L(E , s) ≈ (1− s)r

Kolyvagin ha dimostrato la congettura per r = 1!Weils e alievi hanno dimostrato che si può estendere analiticamente a tutto ilpiano complesso.

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Funzioni Ellittiche

Cosa vuol dire ellittiche?

DefinizioneUna funzione ellittica è una funzione meromorfa f : C→ C tale che esistonoω1, ω2 ∈ C:

• C = ω1R + ω2R

• f (z + ω1) = f (z + ω2) = f (z)

Se ω ∈ Λ := ω1Z + ω2Z allora f (z + ω) = f (z), possiamo quindi ridurci astudiare f su C/Λ.

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Funzione di Weierstrass

Dato un reticolo Λ vogliamo associare una funzione ellittica "speciale".

Definizione

Sia Λ un reticolo definiamo la funzione di Weierstrass come:

℘(z) := 1z2 +

∑ω∈Λr{0}

(1

(z − ω)2 −1ω2

)

La funzione di Weierstrass soddisfa l’equazione funzionale

(℘′(z))2 = 4(℘(z))3 − g2℘(z)− g3

cong2 = 60

∑ω∈Λr0

1ω4 , g3 = 140

∑ω∈Λr0

1ω6

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Parametrizzare curva ellittica

Funzioni di WeierstrassTori su C Curve Ellittiche

Fatti

• La mappa che ad una curva ellittica associa un toro è un isomorfismo digruppi.

• Λ ' aΛ (z 7→ az), quindi Λ ' Λ(τ) := Z + Zτ con τ ∈ H (I(τ) > 0).

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Invarianti

Tramite l’isomorfismo "descritto" precedentemente definiamo:

• g2(τ) := g2(Λ(τ)), g3(τ) := g3(Λ(τ))

• ∆(τ) := 16(4g2(τ)3 − 27g3(τ)2) il sistemaf (x , y ; τ)∂

∂x f∂

∂y f

ha soluzione sse ∆(τ) = 0

• j(τ) := 1728g2(τ)3

∆(τ)

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Modularità di j

Due reticoli sono omotetici sse Λ = aΛ′ per qualche a.

ProprietàΛ ' Λ′ sse j(Λ) = j(Λ′).

Modularità di j

j(τ) = j(τ ′) sse τ = γ.τ ′ := a + cτb + dτ con γ =

(a bc d

)∈ SL(2,Z).

Proprietà + Modularità j 7−→ {Curve ellittiche/ ∼} 1−1←→ H/SL(2,Z)

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Regione fondamentale di SL(2,Z)

Come è fatto Y (1) := H/SL(2,Z)?

-1.5 -1.0 -0.5 0 0.5 1 1.5

0.2

0.4

0.6

0.8

1

1.2

1.4

Denotiamo con X(1) la compattificazione di Y (1) come superfice di Riemann(in modo esplicito X(1) := (H ∪ P(Q))/SL(2,Z)).

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Forme Modulari

Forme modulari

• Sia N ∈ N definiamo con Γ0(N) il gruppo delle matrici in SL(2,Z) la cuiriduzione modulo N è triangolare superiore.

• Una funzione olomorfa f è detta forma modulare di livello N e peso k se

f (z) = (cz + d)k f (γ.z) con γ =

(a bc d

)∈ Γ0(N).

• S(N) è l’insieme delle forme modulari di livello N.

Se f ∈ S(N) e N|M allora f ∈ S(M), le forme in S(N) che non sono formemodulari di livello un qualche divisore di N sono dette nuove forme.

• S(N)new è l’insieme delle nuove forme.

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Proprietà elementari e funzione L

• Il peso di una forma modulare è pari

f

((−1 00 −1

).z

)= −1k f (z), ma

(−1 00 −1

).z = z

• Le forme modulari sono funzioni periodiche infatti f (z) = f (1 + z)

f

((1 10 1

).z

)= f (z), ma

(1 10 1

).z = 1 + z

f si può sviluppare in serie di Fourier f =∑

n≥0 anqn, e quindi la suatrasformata di Mellin sarà

L(f , s) :=∑n≥0

an

ns

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Formula di Shimura

• Una forma modulare si dice cuspidale se a0 = 0.• Ad una curva ellittica possiamo associare un numero N detto conduttoredella curva.

Formula di ShimuraShimura ci fornisce un metodo per associare ad una nuova forma cuspidale f dilivello N e peso k una varietà abeliana Af di dimensione k.

A una nuova forma cuspidale di peso 2 possiamo quindi associare una curvaellittica.

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Rapporto tra f e Af

Che rapporto c’è tra f e Af ?

Teorema

L(f , s) = L(Af , s) per quasi tutti gli n.

La corrispondenza è suriettiva?Questa domanda prende il nome di Congettura di Tanyama-Shimura• Nel 1995 Weils ha dimostrato la congettura per le curve semistabili!• Nel 2001 la dimostrazione è stata estesa a tutte le curve su Q!

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Perché interessava a Weils?

Tutto molto alla cazzo.

DefinizioneSia n > 2 e sia an + bn = cn soluzione del problema di Fermat, definiamo unacurva ellittica associata alla soluzione nel seguente modo:

y 2 = x(x − an)(x + bn)

• Frey si accorge nel 1990 che una curva siffatta non può essere modulare!• La curva di Frey ha conduttore il radicale di abc.• Tanyama-Shimura per curve semistabili + Considerazioni di Frey 7−→ UltimoTeorema di Fermat!

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D’accordo, ma tu cosa fai?

Definizioni

Fissiamo G un gruppo e A un G-modulo (un gruppo su cui agisce G).

Definizione

Hn(G ,A) = Mappe(Gn,A)/qualcosa

Prendiamo ora una curva ellittica E/Q e sia K un campo di numeri.Sicuramente avremo che Gal(Q/K) agisce su E(Q).

H0(K ,E) := H0(Gal(Q/K),E) = E(Q)Gal(Q/K) = E(K)

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Valutazioni e gruppi associati

Sia K un campo e sia v una sua valutazione, denotiamo con Kv il suocompletamento (nel senso topologico) di K rispetto a v .

• Kv è un campo e abbiamo l’inclusione di campi K → Kv .• Gal(Kv/Kv ) ⊆ Gal(K/K)• Hn(Kv ,E) ⊆ Hn(K ,E)

Gruppo di Shafarevich

X(E ,K) := ker

H1(K ,E)→∏

v∈Val(K)

H1(Kv ,E)

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Grazie.