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La signorina Brontolini, capo-bibliotecaria, è molto severa sulla questione delle regole. In Biblioteca non è permesso correre e non si può alzare la voce. Ma quando un giorno compare un leone, nessuno è più al sicuro di quel che si deve fare, perché…nessuna regola parla di leoni! “O fai silenzio, o devo chiederti di uscire!... Queste sono le regole!” Da Un leone in Biblioteca di Michelle Knudsen Educare alla legalità Suggerimenti pratici e non per genitori e insegnanti di Gherardo Colombo e Anna Sarfatti 22

Da Un leone in Biblioteca di Michelle Knudsen - icsbitti.it · “C‟era una volta un branco di elefanti, tutti dello stesso colore, tranne uno. ... Istan contanne contos e in d‟una

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La signorina Brontolini, capo-bibliotecaria, è molto severa sulla questione

delle regole. In Biblioteca non è permesso correre e non si può alzare la

voce. Ma quando un giorno compare un leone, nessuno è più al sicuro di

quel che si deve fare, perché…nessuna regola parla di leoni!

“O fai silenzio, o devo chiederti di uscire!... Queste sono le regole!”

Da Un leone in Biblioteca di Michelle Knudsen

Educare alla legalità

Suggerimenti pratici e non per genitori e insegnanti

di Gherardo Colombo e Anna Sarfatti

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State attenti!!!

Fate i compiti a casa!

Non correte e non giocate a

pallone in aula!!

Mettevi in fila all‟ingresso e

all‟uscita dalla scuola!

Regole, regole...ovunque andiamo ci sono regole da rispettare!!!

A casa, nella pallavolo, nel calcio, in piscina, a lezione di chitarra,

in biblioteca...a scuola!

Chiudi il rubinetto dell‟ac-

qua quando ti lavi i denti !!!

Rispondi in modo

garbato agli adulti!

Oggi non potrò fare i compi-

ti perché ho gli allenamenti...e

domani giocherò la partita

contro la Dorgalese!!!

Si possono tra-

sgredire le regole?

Certo, se c‟è una

giusta motivazione...

Tocca il pallone

con i piedi!

Cerca di non far

cadere la palla a

terra e non pestare

la linea in battuta!

Riordina la

cameretta!

Pronti,

partenza,

via!

Silenzio!!!

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Il rispetto è “un sentimento di stima e di considerazione”

per i genitori, per gli insegnanti , per gli amici, per tutte le

persone , gli animali e per le cose che ci circondano.

Non escludere un

compagno...

Non picchiare ...

Non offendere...

Non prenderci

in giro fra amici!

Non giudicare…

Non avere

pregiudizi!!!

Che cos‟è il rispetto?

Condividere oggetti, sentimenti ,

emozioni, esperienze di vita in comu-

ne; riflettere sulle proprie azioni;

ASC OLTARE!

Rispettare

le opinioni

degli altri!

Vieni a giocare con noi!

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Sembrano un limite alla no-

stra libertà perché non ci

permettono di fare tutto

quello che vogliamo.

Ma a cosa servono queste regole?

Ricordiamoci che le regole non servono

soltanto a stabilire dei doveri, ma anche a

garantire tutti i nostri diritti.

Noi non abbiamo ancora questo diritto…

Non siamo persone libere !!!

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Ragioniamo...

Noi abbiamo il dovere di andare a scuola,

anche se a volte non ne abbiamo voglia, ma

anche il diritto all‟istruzione: questo diritto è

importante in quanto ci consente di impara-

re e conoscere come è fatto il mondo che ci

circonda. Con un‟istruzione abbiamo la

possibilità di scegliere liberamente e di

essere responsabili delle nostre scelte.

Ci permette di essere persone libere!

“Non dobbiamo mai dimenticare che bisogna rispettare chiunque ci

sia accanto: la mia libertà e il mio benessere non devono mai provocare

danno o dolore agli altri.”*

*Michela Dall‟Aglio Maramotti, I legami della libertà, Il Mulino.

La nostra Costituzione

La Costituzione Italiana infatti, che dal 1° gennaio 1948 sancisce

le leggi fondamentali che ordinano la vita all‟interno del nostro Sta-

to, afferma che tutti i cittadini, senza distinzione di sesso, di razza, di

lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni sociali e perso-

nali, sono uguali davanti alla legge (art. 3).

Questo significa che, attraverso le regole, tutti i cittadini sono tute-

lati allo stesso modo: godono degli stessi DIRITTI e DOVERI:

proprio in questo consiste la LIBERTA‟

La LIBERTA‟ ha bisogno di RESPONSABILITA‟,

RISPETTO, OBBEDIENZA e AMORE.

Libertà, ovviamente, non si-

gnifica che posso fare tutto

quello che mi pare! Devo sem-

pre preoccuparmi delle conse-

guenze delle mie azioni!

Le regole servono dunque per garantire la nostra libertà!

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“Raffi non ama a giocare a calcio, non gli piacciono i giochi rumorosi, per

lui la felicità è una lunga sciarpa colorata…”

Da Raffi di Craig Pomranz

"... Ma Zaff, tu 6 maschio! Puoi fare il re, il principe, il meccanico, l'ingegne-re, il maresciallo dei carabinieri... ma la principessa proprio no! “ Da Nei panni di Zaff di Manuela Salvi e Francesca Cavallaro

“Susanna, ride, canta, dondola, prova emozioni e si avvicina a ciascuno di noi in mille altre piccole cose grazie a una spirale impercettibile ma potente di quotidiane condivisioni.”

Da Questa è Susanna di Jeanne Willis

“C‟era una volta un branco di elefanti, tutti dello stesso colore, tranne uno. Elmer è di tutti i colori, tranne che colore elefante! Un giorno si sente stan-co di essere diverso, ma…”

Da Elmer l‟elefante variopinto di David Mckee

“In questa città abitano solo lupi blù e le giornate hanno inizio sempre alla stessa ora e si svolgono sempre allo stesso modo, che piova, nevichi o tiri vento… Ma un giorno arrivò un lupo rosso….”

Da La città dei lupi blù di Marco Viale

Mai fare agli altri

quello che non

vorresti fosse

fatto a te!!!

Se non li accettiamo fac-

ciamo pesare la loro

diversità

Susanna ride, canta, gioca, va a cavallo, suona...si diverte...

I “diversamente abili”, non sono diversi da noi

perché sono persone che hanno una loro vita,

un loro carattere, dei pregi e dei difetti, perciò

devono essere rispettati.

Il mondo è bello

perché è vario...

A volte imitiamo gli altri: stesso

taglio di capelli, stessi vestiti o

borse. La pubblicità ci vuole

omologare.

E‟ difficile essere diversi nella

nostra società.

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“Sa fare tante cose, proprio come te, proprio come me.”

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Alcune poesie dedicate alle nostre

famiglie...

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Festa dei nonni 2 ottobre 2014

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Festa del papà 19 Marzo 2015

Festa della mamma 10 Maggio 2015

MANNEDDOS MEOS

Mannedda mea est meta achijola

macari no apat fatu totu s‟iscola.

In pacu tempus achet su locu chei s‟oro lampanne

chin s„istratzu istat dae un‟istantzia a s‟atera annanne e torranne

Cochet semper durches ispetziales

pro totu sos nepotes, a Pasca, Natale e a Carrasecare:

origlietas, uvusones, casatinas e “durchecoccone”

macarones de „erritu e gurugliones

chi nc‟ arrivata su nuscu vinzas a “Cadone”

Manneddu meu este unu granne travagliatore

a bias usata vinzas su trattore

chin sa tzappa e sa pala dontzi mantzanu

annat a s‟ortu a goddire tamata e a boccare patata.

Manneddu meu dontzi die annat a cuile

pro murghere vacas e erveches

addescare sos porcos e sos ovos de sas puddas a collire.

Chin sos cumpantzos s‟imbenit in sa chintina de su ‟ichinu

Istan contanne contos e in d‟una manu una tassa e vinu

a bias sono cuenteris puru

e pro s‟allegrare cantan a tenore su duruduru.

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CARU BABBU

Babu caru ti aco custu regalu

e un auguriu curiosu

ca ses meta passentziosu

vinas canno aco a malu.

ca ses meta importante pro mene

e ti chèglio meta vene.

No isco ite achere chene tene

ca ses sa cosa prus bella pro mene

vinzas si t‟arrabias e

mi petis de ti achere piagheres chi no m‟agradat a fàchere

gràtzias pro sos sacrifìtzios chi as fatu pro mene

pro àere totu custu vene

non ti chèglio „idere pessamentosu

pro sas cosas chi capitan a mie.

Ses meta grabosu

ca ses de sa pessone mea

meta rispettosu.

ses finas brulleri

e a bias annas a su tzilleri

annas a catziare sa dominica

e donzi tantu t‟arrabias pro sa partita.

Malàidu non ti chèglio vider mai

e sanu e forte, donzi die de gai.

Classe V ^A

CARU BABBU

Caru babbu meu

pro mene ses che a unu Deus.

Ti connosco dae una vita

t‟apo „istu finas achenne sa pirita.

Jeo ti cheglio vene

meta vene chi tue pro mene

ses totu su munnu

dia cherrer chi tue m‟istes semper a intunnu.

Babbu caru che a tie non b‟at neune

pro issocare sas vacas chin d‟una „une,

a mùrghere sas erveches ses su mentzus e in lestresa

chin sas manos tuas prenas de bellesa

Tue ses forte

finas canno picas sos sacos dae sa corte.

Ti chèglio unu vene chi non potes pessare

prus vene de totu su mare.

Babbu ses pro mene su prus simpàticu de sa „idda

ca semper mi rallegras sa vita.

De cantu mi cheres vene mi aches godire

mi aco pastas de risu

vinzas a dormire.

Custa poesia mea est inita

ti chèglio vene pro totu sa vita.

Classe V^B

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CARA MAMA

Cara mama ses in su coro meu…

Tue ses sa prima chi apo „istu canno so naschitu/a.

Dias caminare iscurta,„estire sos vestires vetzos cauddos

pro acuntentare sos disitzos meos.

A bias as dèvitu renuntziare finzas a su travàgliu

pro istare chin mecus!

Tzertas avilitas ti las potias mantènnere

ma non fachet nudda ca jeo so cuntentu/a

su matessi de àere una mama bella che frore.

Ses bella che sole e ti chèglio vene chin totu s‟amore.

Donzi die faches metas cosas pro mene

e no isco ite fàchere chene tene.

Paret chi petzi unu travàgliu as

ma in beritate paritzos bi n‟as.

Ispero in custa die chi ti potas pasare

e sos pessamentos malos potan bolare

Meta augurios pro sa festa tua

dae fizu/a tuo/a.

Classe V^A

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CARA MAMA

Cara mama mea

sicunnu mene ses bella comente una Dea.

Ti secas s‟ischina impare a babu

pro mi rènnere sa vita semper prus meravigliosa.

Mi tratas vene comente faghes chin sas prennas.

Cara mama ti chèglio meta vene

ma unu vene mannu

chi non si potet nàrrere a paràulas.

Gratzias a tie bi so jeo puru in custu munnu

a giocare e a ballare impare a tie su ballu tunnu.

Tue ses luchente chei una rosa,

galana prus de una mariposa.

Ti chèglio vene pro totu sa vita.

Tantos augurios

pro sa „esta tua

Classe V° B

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Classe V^A

AZARA SALVATORE

BULLONI CHIARA

CALVISI BACHISIO

CARZEDDA BACHISIO

CARZEDDA STEFANIA

CRISSANTU GIUSEPPE

DEMURTAS MASSIMO

EL.ZINABI MOHAMMED

HOLZAPFEL MATTHIAS SAMUEL

LADU MARTA

LAMACCHIA FRANCESCA

MANNU GIANLUCA

MILIA NADIA

PINTUS LUCIA

PITTUDU LUCA

BELLU MARIA

CALVISI CATERINA

CONTU ROBERTO PAOLO

CUGUSI EMANUELE

LIGIOS LUCA

MURGIA SEBASTIANO

PACIFICI ELISA

PALA LUCIA

PALA MARCO

PINNA ILARIA

RUIU GIUSEPPE

TESTONE ROBERTO

Classe V^ B

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