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Da zero all’infinito percorsi di comunicazione Da zero all‟infinito è un’associazione culturale che si occupa di problemi inerenti alla formazione, alla crescita e alla relazione fra le generazioni. Dal 1989, l’anno della sua nascita, Da zero all‟infinito persegue questi obiettivi sperimentando percorsi di comunicazione che consentano il confronto fra le persone di diverse generazioni al di fuori dei tradizionali contesti nei quali agiscono ruoli e appartenenze codificati. Storicamente, l’attività dell’associazione si è articolata in cinque settori: - Incontri_Spazio di conversazione; - Black Maria_Cinema; - Segno Bianco; - Crescere; - Le mie domande... non solo mie... Inoltre, Da zero all‟infinito ha partecipato e promosso attività in altri ambiti di studio e intervento, tra cui: - convegni nazionali; - attività didattiche e formative; - studi e ricerche in collaborazione con l’Università degli Studi di Parma; - collane editoriali.

Da zero all’infinito percorsi di comunicazione · L‟invenzione dell‟adolescenza / l‟adolescenza inventa Francesco Guccini Regola e trasgressione Renato A. Rozzi Il corpo si

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Da zero all’infinito

percorsi di comunicazione

Da zero all‟infinito è un’associazione culturale che si occupa di problemi inerenti alla formazione,

alla crescita e alla relazione fra le generazioni.

Dal 1989, l’anno della sua nascita, Da zero all‟infinito persegue questi obiettivi sperimentando

percorsi di comunicazione che consentano il confronto fra le persone di diverse generazioni al di

fuori dei tradizionali contesti nei quali agiscono ruoli e appartenenze codificati.

Storicamente, l’attività dell’associazione si è articolata in cinque settori:

- Incontri_Spazio di conversazione;

- Black Maria_Cinema;

- Segno Bianco;

- Crescere;

- Le mie domande... non solo mie...

Inoltre, Da zero all‟infinito ha partecipato e promosso attività in altri ambiti di studio e intervento,

tra cui:

- convegni nazionali;

- attività didattiche e formative;

- studi e ricerche in collaborazione con l’Università degli Studi di Parma;

- collane editoriali.

Incontri_Spazio di conversazione

Incontri_Spazio di conversazione è il settore dal quale ha preso le mosse la storia dell’associazione.

Incontri è un laboratorio di idee che negli anni ha sempre più assunto la cultura intergenerazionale

della crescita come proprio ambito di riflessione.

Incontri favorisce lo scambio comunicativo fra persone di diverse generazioni e diverse etnie.

Nel proporsi al pubblico, Incontri ha adottato le modalità della conversazione e della lezione

spettacolo in luogo della conferenza.

Cronologia_Incontri

1989_Conversazioni sull’infanzia

Il mestiere di genitore: la scelta di avere un figlio

Alessandro Bosi, Nice Terzi

L‟infanzia oltre l‟infanzia: un territorio senza confini?

Aldo Monti, Dino Origlia, Silvano Zoi

Violenza e violenze: botte, parole e immagini che non si dimenticano

Marcella Saccani, Carmine Ventimiglia

Il gioco, lo spazio, il giocattolo

Ermanno Mazza, Isabella Tagliavini

Famiglia e scuola nell‟esperienza della sessualità: oltre il concetto di educazione sessuale

Paolo Cundo, Giorgio Rifelli

Agenzie educative per mille proposte: pluralismo o feudalizzazione della società?

Carlo Pagliarini, Cristina Quintavalla

1990_Conversazioni sull’adolescenza

L‟invenzione dell‟adolescenza / l‟adolescenza inventa

Francesco Guccini

Regola e trasgressione

Renato A. Rozzi

Il corpo si nega/il corpo si ribella

Roberta Giommi

Comunicazione e conflitto

Duccio Demetrio

L‟età instabile/le incertezze dell‟età

Aldo Gargani

La sessualità dice/dire la sessualità

Giorgio Rifelli

1991_Conversazioni sull’adolescenza

Forme della comunicazione interpersonale

Dino Origlia

La violenza agita e subita

Antonio Roversi

Consapevolezza e difesa dei diritti

Andrea De Carlo

Gli ambiti della conflittualità

Giulia Paola Di Nicola

Luoghi e tempi dell'autoaffermazione

Celestino Colucci

La differenza sessuale

Matilde Callari Galli

Verso un‟autonomia espressiva

Aurelio Grimaldi

1993_Conversazioni tra famiglie (di diverse etnie)

Il ciclo comprende otto conversazioni che si sono tenute dall’autunno del 1993 alla primavera del

1994.

Obiettivi

- favorire la comunicazione tra famiglie di diverse etnie da proporre alla città come possibile

modello di relazione;

- mettere a punto una metodologia che consenta, nei più diversi contesti e a cura di soggetti diversi,

la realizzazione di altre esperienze analoghe;

- diffondere con ogni mezzo possibile, soprattutto tra le famiglie extracomunitarie e, in secondo

luogo, presso le scuole e le associazioni di volontariato sociale, i risultati conseguiti.

Temi

Le conversazioni sono state realizzate su temi che riguardano i riti, le cerimonie, gli usi e i costumi,

le abitudini quotidiane.

Metodologia

- a ogni conversazione hanno partecipato quattro nuclei familiari relativamente omogenei quanto a

età, data di insediamento in Italia e numero di componenti;

- durante la conversazione si è attuata una duplice modalità di scambio:

1) ogni famiglia mostra alle altre le usanze della propria etnia in relazione al tema fissato;

2) ogni famiglia fornisce informazioni sulla propria usanza;

- nella forma dello scambio è contenuta l’idea della reciproca appropriazione: ogni famiglia entra

in un rapporto dinamico, e non solo conoscitivo, con il rituale proposto dalle altre e, parallelamente,

apprende l’uso delle parole nonché delle espressioni analogiche essenziali per la realizzazione del

rituale stesso.

1993_Conversazioni sull’ascolto

Il teatro si ascolta

Edoardo Erba

Genitori, figli e figlie

Carla Cerati

Parole per ascoltare

Giampaolo Lai

Differenza e diversità

Abdel Jabbar

L‟ascolto in un mondo di suoni immaginari

Suor Eugenia Giglioli

I servizi in ascolto del sociale

Claudio Foti

Black Maria_Cinema

La gentilezza del tocco

Che tutto sia naturale al cinema! Che tutto sia semplice!

Lo schermo chiede, invoca, esige tutte le raffinatezze dell‟idea

e della tecnica, ma lo spettatore non deve sapere il prezzo di tale sforzo, deve soltanto osservare

l‟espressione e riceverla completamente nuda o sembrargli tale.

Louis Delluc

Cronologia_Black Maria

1990_Fotogrammi sull’adolescenza

Verso sera, di Francesca Archibugi

Un angelo alla mia tavola, di Jane Champion

Stanno tutti bene, di Giuseppe Tornatore

Racconto di primavera, di Eric Rhomer

Ultra, di Ricky Tognazzi

Ragazzi fuori, di Marco Risi

1992_Il giovane cinema italiano

Il caso Martello, di Guido Chiesa (incontro con il regista)

Il muro di gomma, di Marco Risi

La stazione, di Sergio Rubini

Il portaborse, di Daniele Lucchetti (incontro con Alberto Crespi, critico cinematografico)

L‟aria serena dell‟ovest, di Silvio Soldini (incontro con il regista)

1993_Umano troppo umano

Il grande cocomero, di Francesca Archibugi

Uomini semplici, di Hal Hartley (incontro con Guido Chiesa, regista)

Manila, paloma bianca , di Daniele Segre (incontro con il regista)

La fine è nota, di Cristina Comencini (incontro con la regista)

Tutti i Vermeer a New York, di Jon Jost

Notti selvagge, di Cyrill Collard

Mac, di Jon Turturro

1994_Kinoton

America oggi, di Robert Altman

Wittgenstein, di Derek Jarman

L‟albero, il sindaco e la mediateca, di Eric Rohmer

El mariachi, di Robert Rodriguez

Piovono pietre, di Ken Loach

Città dolente, di Hou Hsiao-Hsien

Bad boy bubby, di Ralf De Heer

1994_Kinoton_Giovane cinema italiano

Confortorio, di Paolo Benvenuti (incontro con Tullio Masoni)

La fine della notte, di Davide Ferrario (incontro con il regista)

La ribelle, di Aurelio Grimaldi (incontro con il regista)

Alambrado, di Marco Bechis (incontro con il regista)

Omaggio a Derek Jarman:

Caravaggio

Edoardo II

Blue

1994_Vicoli

Il cinema italiano abbandona la strada principale - giovani registi italiani

Turné, di G. Salvatores

L‟aria serena dell‟ovest, di S. Soldini

Verso sera, di F. Archibugi

Voci d‟Europa, di G. Sabini

La vera vita di Antonio H., di E. Monteleone

La gentilezza del tocco, di F. Calogero

Una pura formalità, di G. Tornatore

Il tuffo, di M. Martella

Morte di un matematico napoletano, di M. Martone

Vito e gli altri, di A. Capuano

1995_La censura

Salò - La ricotta, di Pier Paolo Pasolini (interverrà Pietro Adamo, storico)

La grande abbuffata - L‟udienza, di Marco Ferreri (interverrà Marco Ferreri, regista)

Umberto D., di Vittorio de Sica

Nel nome del padre, di Marco Bellocchio (interverrà Gianni Canova, critico cinematografico)

Rocco e i suoi fratelli, di Luchino Visconti (interverrà Tullio Masoni, critico cinematografico )

1995_L’amore molesto

L‟amore molesto, film che rappresenta l’Italia al Festival di Cannes

Sarà presente il regista Mario Martone

1995_New pop

Il nuovo cinema indipendente americano

Go fish, di Rose Troche (interverrà Guido Chiesa, regista e giornalista)

Little Odessa, di James Gray

Amateur, di Hal Hartley

Ruby in paradise, di Victor Nunez

The bed you sleep in, di Jon Jost

In the soup, di Alexandre Rockwell

Clerks, di Kevin Smith

1995_Babylon

Babylon

La paura è la migliore amica dell’uomo

Un film di Guido Chiesa

1995_Pub

Sei autori inglesi tra rabbia e ironia

The snappers, di S. Frears

Ladybird, ladybird, di K. Loach

Il giardino di cemento, di A. Birkin

Belle speranze, di M. Leigh

The commitments, di A. Parker

Voci lontane, sempre presenti, di T. Davies

1995_Kusturika

Arizona dream, Francia 1992

Ti ricordi di Dolly Bell?, Jugoslavia 1981

Papà è in viaggio di affari, Jugoslavia 1985

Il tempo dei gitani, Jugoslavia 1989

Underground, Francia 1995

1996_La covata malefica

The brood - La covata malefica, di David Cronenberg, (saranno presenti gli autori del libro La

covata malefica e Antonio Faeti)

La stirpe dei dannati, di Anton M. Leader

Riflessi sulla pelle, di Philip Ridley

Il giglio nero, di Mervyn Le Roy

Santa sangre, di Alejandro Jodorowsky

Eraserhead - La mente che cancella, di David Lynch

1996_Lo schermo ritrovato

Il viaggio, di Fernando Solanas (Argentina, 1993)

El mariachi, di Robert Rodriguez (U.S.A., 1993)

Le iene, di Quentin Tarantino (U.S.A., 1993)

32 piccoli film su Glenn Gould, di François Girard (Canada, 1994)

Giovanna D‟arco - I Parte

Giovanna D‟arco - II Parte

di Jacques Rivette (Francia, 1995)

Buon compleanno Mr. Grape, di Lasse Hallstrom (U.S.A., 1995)

Smoking, no smoking, di Alain Resnais (Francia, 1995)

La seconda volta, di Mimmo Calopresti (Italia, 1995)

Segno Bianco

Dubbia assenza

o presenza indefettibile

di un segno che forse esiste

senza apparire

o che appare

ma della cui esistenza

non si è certi.

Cronologia_Segno Bianco

1992_Percorsi di scrittura

Ai tre incontri saranno presenti gli autori

Per una storia dell‟educazione sessuale (1870-1920)

G. Rifelli - C. Ziglio - Edizione La Nuova Italia

Introduce: Letizia Dazzi

Intervengono: Franca Amadini, Andrea Cabassi

Donna delle mie brame

C. Ventimiglia - Edizione Franco Angeli

Introduce: Marta Corradi

Intervengono: Costantino Cipolla, Benedetta Battaglioli

La perdita di Diego

C. Cerati - Edizione Frassinelli

Introduce: Elisabetta Musi

1993_Libri a teatro

Conversazioni solo un poco teatrali sul racconto

Acqua: sofferte onde serene

Paolo Barbaro: Ultime isole

Interviene l’autore

La nostalgia: dalla città al miraggio

Antonio Prete: Nostalgia

Interviene l’autore

Dialoghi con Leucò

di Cesare Pavese

Conversazione con Pietro Maria Toesca

Le mani, lo specchio, la forma, l‟idea e lo stile

Gian Piero Comolli: Risonanze

Interviene l’autore

Il libro dell‟ospitalità

di Edmond Jabès

Conversazione con Alessandra Greppi

1993_Verso il blu

Kandinskij tra emozione ed espressione

Incontro con Roberto Tarasconi:

- dalla pittura espressionista allo spirituale: la scelta astratta di Kandinskij;

- gli sviluppi dell’astrazione in Kandinskij;

- cenni sulle altre esperienze astratte.

Visita alla mostra di Vasilj Kandinskij con la presenza di Roberto Tarasconi.

Incontro con Roberto Tarasconi e Maria Grazia Borasco sul tema: musica e pittura nell’esperienza

di Kandinskij e Schoenberg.

1993_Sacco e rosso

La poetica di Alberto Burri

Incontro con Claudio Cerritelli

Letture di Paolo Briganti

1994_Strade principali e secondarie

Lo spazio come dimensione dell’essere

Natura, architettura, paesaggio: i modelli interpretativi e le soluzioni formali nella pittura italiana

dal „400 al „500

Roberto Tarasconi

La ricerca artistica del „900: lo spazio pittorico come forma della comunicazione

Roberto Tarasconi

Nella città l‟uomo: lo spazio e il tempo del vivere contemporaneo

Alessandro Bosi

Visita alla galleria degli Uffizi di Firenze con la presenza di Roberto Tarasconi

1994_Nicolas De Stael

Visita alla mostra di Nicolas De Stael

1994_Forma “senza titolo”

Scelte astratte e ideologia

Incontro con Roberto Tarasconi

1994_Confetti

Toulouse Lautrec: lo sguardo e il segno

Incontro con Roberto Tarasconi

Visita alla mostra di Toulouse Lautrec con la presenza di Roberto Tarasconi

1994_Lucio Fontana

Visita alla mostra di Lucio Fontana

1995_L’accordo blu

Ricerca artistica e mercato: le esperienze americane contemporanee.

Un approccio alla mostra di Rivoli.

Incontro con Roberto Tarasconi.

Visita alla mostra: L‟orizzonte. Da Chagall a Picasso, da Pollock a Cragg.

Con la partecipazione di Roberto Tarasconi.

Musiche di Hindermith, Varèse e Ibert, eseguite dai flautisti Anna Mancini e Franco Nobis, e dal

soprano Reiko Sanada.

1995_Omaggio a Giorgio Morandi

I.I. (Immondo Inorganico)

Lezione spettacolo di Alessandro Bosi

Realizzazione scenica: Argante Studio

Coordinamento della regia: Maurizio Schiaretti

Interpreti

Alessandra Bosi Giampaolo Canuti Giovanna Rodolfi

Alessandro Bosi Massimo Casales Maurizio Schiaretti

Paolo Briganti Mirella Cenni Laura Stocchero

Elisabetta Musi

1996_Improbabili serate

Obiettivo

L’obiettivo è quello di proporre alla nostra città la consuetudine di serate nelle quali si possa stare

insieme per parlare di un libro, per incontrare un artista, per ascoltare buona musica. Serate dunque

diverse da quelle abitualmente proposte e per questo improbabili, nondimeno, a noi sembra,

auspicabili.

Ognuno potrà partecipare a tutta la serata o scegliere la propria fascia oraria dalle 19 alle 23.

Cadenza

Le improbabili serate potrebbero diventare un appuntamento mensile.

Molto dipenderà anche dalla partecipazione. Quella degli studenti universitari, soprattutto, ai quali è

in particolare indirizzata l’iniziativa avendo loro stessi, contribuito a ideare e a realizzare la prima

occasione di incontro.

Potrebbero essere

Le improbabili serate potrebbero essere un’università di sera, ma ideata, organizzata e sostenuta

dagli studenti universitari, che, capovolgendo i rapporti, invitano loro i Professori e, se del caso, li

torchiano mettendo alla prova i loro libri.

Programma_Improbabile Serata_1

Ore 19,00: Andrea Dondi Jazz Trio

Ore 19,15: Improbabili Serate: una proposta

Ore 19,30: Arte e spettacoli in città

Ore 19,40: Publicatio sui di Federico

Ore 20,00: Musicarmangiando

Ore 20,30: Achille e la tartaruga

Ore 20,50: Andrea Dondi Jazz Trio

Ore 21,00: Da zero all’infinito legge “La conversazione immateriale” di Giampaolo Lai

Ore 22,00: Ne parlano: Paolo Cundo, Paolo Migone, Antonino Minervino, con Giampaolo Lai

Crescere

Il settore, particolarmente attento alla condizione della famiglia

e dei minori, organizza percorsi di formazione sui temi della relazione educativa, promuove

progetti di mutuo aiuto tra famiglie, si occupa delle questioni relative all‟essere genitori, ma anche

di tematiche tipiche dell‟infanzia e dell‟adolescenza;

concorre alla formazione di diverse figure professionali ed educative.

Relativamente alle questioni concernenti il confronto tra generazioni organizza incontri in contesti

pubblici in forma di lezioni spettacolo.

Cronologia_Crescere

1991_Per mano dentro una storia

Marco Dallari

La fiaba racconta il profondo

I significati simbolici del racconto fantastico

LABORATORI fascia d’età 2-3 anni

Incontro con gli adulti di preparazione alla narrazione

La storia dei tre porcellini

Narrazione rivolta a bambini ed adulti

LABORATORI fascia d’età 3-5 anni

Il pupazzo di neve

Narrazione rivolta a bambini e adulti

Incontro sulle tecniche della narrazione rivolto agli adulti

LABORATORIO fascia d’età 6-8 anni

Il pappagallo

Narrazione animata liberamente tratta dalle fiabe italiane di Italo Calvino

Incontro di verifica e riconsegna dei significati con gli operatori

Dibattito

1993_Crescere con i figli

Lino Rossi

Genitori di ieri e di oggi. Tre generazioni a confronto: 60/70; 40/50; 20/30 anni.

Vanna Iori

Ruoli e identità di genere in famiglia.

I temi della differenza sessuale nei rapporti familiari.

Emozioni, sentimenti e consapevolezza della propria identità sessuale all‟interno di un rapporto

educativo.

Anna Maria Campanini

Crescere: verbo transitivo e intransitivo.

L‟autoeducazione nei rapporti familiari e l‟idea di poter crescere insieme.

Le mie domande... non solo mie...

Non è facile dirlo

figurarsi chiederlo.

E a chi, poi?

E come?

Cronologia_Le mie domande... non solo mie...

1994_Le mie domande... non solo mie...

Ideazione e realizzazione dell’opuscolo Le mie domande ... non solo mie...

In collaborazione con lo Spazio Giovani, Consultorio Parma Centro, Azienda USL.

1995_Il corpo in fame

Letizia Dazzi e Maria Adele Azzi presentano Il corpo in fame

Anoressia e bulimia: riflessioni sui disordini alimentari

di Pierrette Lavanchy

Lettura drammatizzata dell’Argante Studio

1995_Le mie domande... non solo mie

1° Meeting con i giovani

Come costruire uno spazio adulto capace di ricevere le domande dei giovani.

1996_Le mie domande... non solo mie

2° Meeting con i giovani

La cultura dell‟immagine

Ideazione e realizzazione dell’opuscolo A domanda... domando.

Seminari e convegni nazionali

1996_Seminario internazionale

Centro Italiano di poesia e traduzione

III Seminario Internazionale

Palazzo Ducale di Colorno

Provincia Di Parma

Comune Di Colorno

Con il patrocinio di:

Università degli Studi di Parma

Divisione Editoria del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali

Il Centro ha lo scopo di promuovere la conoscenza della poesia contemporanea e l’incontro fra

poeti di paesi diversi.

A tale proposito, il Centro collabora con istituzioni analoghe, attive in Francia, Spagna, Portogallo,

Grecia, Irlanda, Romania e Turchia.

Nel 1996 il programma dei lavori ha visto la presenza di tre poeti tra i più rappresentativi delle

correnti poetiche del nostro tempo: Michael Donaghy, Selima Hill e Elaine Feinstein.

Durante il Seminario sono state tradotte alcune loro liriche dai poeti italiani Franco Buffoni, Gianni

D’Elia, Vivian Lamarque, Edoardo Zuccato.

Eventi collaterali

venerdì 18 ottobre

Palazzo Ducale di Colorno (Sala delle Capriate)

Lettura pubblica dei testi tradotti nel corso del seminario

con la partecipazione dei Patrizia Mattioli

a cura di Daniela Rossi

Sabato 19 ottobre

Teatro delle Briciole

La poesia inglese e italiana attraverso l‟esperienza traduttiva

Incontro con gli studenti delle scuole medie superiori di Parma

Conversazione di A. Lombardo sul tema: Tradurre Shakespeare per il teatro italiano.

1994_La cultura dell'ascolto del presente

Parma_Convegno nazionale

In un mondo di parole vi è un posto per l'ascolto?

Educati a parlare, di continuo sollecitati a intervenire, misurati e valutati per ciò che sappiamo dire,

abbiamo qualche consuetudine con l'ascolto?

L'ascolto dell'altro, ma anche di noi stessi e dell'ambiente in cui viviamo, delle cose che ci

circondano.

Saper ascoltare è una cultura e con ciò una disposizione, perfino un'abilità.

Programma del convegno

- venerdì 14 ottobre 1994: L'ascolto nella relazione comunicativa

- sabato 15 ottobre 1994: Progettare l'ascolto

- domenica 16 ottobre: Esiti e prospettive

Pubblicazione

Bosi A. (a cura di), 1997, La cultura dell'ascolto del presente. Percorsi di comunicazione nella vita

quotidiana e nei servizi, Unicopli, Parma.

1995_Città di culture

Con e oltre la "città d'arte", un'aspirazione e un'esigenza

Parma_Convegno nazionale

La "città d'arte" è un patrimonio e un'identità storica da custodire.

La "città di culture" è l'orizzonte al quale ci stiamo indirizzando.

Nella dimensione della "città d'arte", nei significati del suo linguaggio universale, cresce e si

afferma l'aspirazione di un'umanità senza frontiere, nella quale ogni uomo è cittadino del mondo.

Programma convegno

- giovedì 21 settembre 1995: L'uno e i molti. L'interazione complessa tra centralità diverse;

- venerdì 22 settembre 1995: Lo spazio e il tempo. La dimensione fisica della città come contesto

dell'interazione culturale;

- sabato 23 settembre 1995: Il vivere quotidiano. Agire educativo e autoresponsabilità nella società

multiculturale;

- domenica 24 settembre 1995: Esiti e prospettive.

Pubblicazione

Bosi A. (a cura di), 1996, Città di culture, Battei, Parma.

2002_Lo straniero dentro di noi

Un viaggio alla ricerca di sé attraverso storie d'altri

Mantova_Convegno nazionale

Riflettere sui rapporti tra noi e gli altri.

Vedere attraverso le pareti e denunciare i muri invisibili. Guardare come noi guardiamo gli altri.

Riconoscere come gli altri ci conoscono. Pensare alle parole che usiamo abitualmente. Evocare

parole diverse. Ascoltare gli altri raccontare. Approssimarci a noi stessi attraverso le storie degli

altri. Approssimarci agli altri attraverso le nostre storie. Ricordare le case che abbiamo abitato e

tutte le volte che ci siamo persi. Rammentare i posti dove abbiamo incontrato il dolore e i luoghi

dove una volta siamo stati felici. Rievocare le persone che ci hanno aspettato e tutte quelle che non

abbiamo mai più visto. Cercare per quanto è possibile di capire. Rifiutare l'indifferenza e dubitare

delle proprie sicurezze. Guardare, per la prima volta, la nostra immagine allo specchio. Riconoscere

la nostra mancanza e fare posto ai nostri desideri. Aver cura della propria e dell'altrui fragilità. Aver

rispetto della persona che non siamo mai stati e che pure sentiamo familiare. Fare i conti con lo

straniero che ci abita. E soprattutto sentire, provare almeno una volta a sentire...

Sabato 8 giugno 2002

Carceri del castello - Cantine di Vincenzo, Palazzo Ducale

- Introduzione: La misura della colpa

- Stanza n. 1, Le segrete: Dove si racconta di carceri, recinti e altre pareti visibili e invisibili

- Stanza n. 2, Il viaggio: Dove si racconta di miti, sogni, fantasmi, avventure e disavventure

- Stanza n. 3, L'ospite: Dove si racconta della possibilità di ospitare nemici, sconosciuti e altri esseri

inattesi dentro di sé

- Stanza n. 4, Cartoline: Dove si racconta di paesi lontani ed esotici, di isole artificiali e dei propri

vicini di casa

Domenica 9 giugno 2002

Teatro Bibiena

- Tavola rotonda: Il Mediterraneo e le sue molteplici anime

Attività didattiche e formative

Lezioni spettacolo

La proposta

In Italia, chi ha più di quarant'anni ha vissuto, fino ad oggi, in tre distinte culture: quella della terra,

quella dell'energia e quella dell'informatica.

Con ciò, la discontinuità generazionale è entrata a far parte dei nostri costumi. Per millenni, nella

cultura contadina, i figli si sono identificati nei valori, nelle idee e nei comportamenti dei padri. Ora,

ogni generazione si costruisce autonomi percorsi di crescita e gli adulti non possono essere più

considerati i titolari della conoscenza e dell'esperienza-di-vita nella sua complessità.

Crescere insieme, autoeducarsi e coeducarsi sono espressioni entrate nell'uso comune. Con esse si

intende sottolineare come la distinzione adulti che sanno - giovani che devono apprendere sia

obsoleta, ma indica anche come la formazione e la crescita dell'individuo non si arrestino alle soglie

dell'età evolutiva, ma abbiano la durata stessa della vita.

La relazione di conflitto e comunicazione fra le generazioni è colta nel rapporto con queste più

ampie trasformazioni culturali.

L'obiettivo

Cogliere gli aspetti salienti della relazione fra soggettività generazionalmente diverse per formulare

nuove ipotesi sulla comunicazione intergenerazionale.

La modalità: la lezione spettacolo

Che cos'è la lezione spettacolo?

E' anzitutto una tecnica di divulgazione scientifica, un modo per rendere i contenuti di una ricerca

scientifica meglio accessibili.

Ma è anche un modo per attraversare i contenuti di una ricerca con linguaggi diversificati. Gli

odierni strumenti multimediali e il computer, ampiamente utilizzati nella lezione spettacolo,

consentono di leggere in modo più sintetico gli snodi e i tratti comuni di percorsi diversi.

In questo senso la lezione spettacolo costituisce un aspetto originale nel modo di fare ricerca

scientifica.

Tipica della lezione spettacolo è la modalità intersoggettiva che appartiene alla relazione

teatrale. Nella nostra esperienza, la lezione spettacolo adotta, nella fase della preparazione, anche la

relazione interattiva, tipica della relazione mediale, in vista di esiti come l'ipertesto o il testo

multimediale.

La lezione spettacolo è realizzata da un gruppo di ricercatori che, pur mettendo insieme relazioni

teatrali, non vanno scambiati per attori di teatro.

Durante la lezione spettacolo, che ha mediamente la durata di 120 minuti, lo spettatore assiste

all'articolarsi di quattro modalità espressive.

1. La tradizionale lezione frontale

E' il momento di raccordo tra le diverse parti della lezione. Procede per concetti e ha l'obiettivo

di dimostrare le tesi proposte.

2. La scheda di documentazione

Tiene il posto che nella lezione frontale è della citazione. Di questa è più ampia ed esaustiva. La

scheda di documentazione viene letta da uno o più ricercatori. A seconda dei casi può essere

illustrata con diapositive, grafici o filmati. Ha durata media di tre minuti e spesso si conclude con

una slide che ne riassume il contenuto.

3. La scheda di documentazione drammatizzata

Ha caratteristiche analoghe alla precedente ma, per il suo contenuto, si presta ad essere

drammatizzata.

Una scheda viene drammatizzata quando il suo contenuto viene liberamente rielaborato

introducendo di volta in volta suoni, musica, immagini, e in generale una seppur elementare

scenografia evidentemente non prevista nel testo scientifico. In alcuni casi le schede drammatizzate

consistono in sintetici scambi di opinioni fra autori, a volte di epoche e tradizioni distanti, portati in

scena dai ricercatori.

Mediamente le schede di documentazione drammatizzata hanno una durata superiore a quelle

precedenti, intorno ai cinque minuti.

4. Atopie teatrali

Sono appunto non luoghi teatrali, nel senso che non raggiungono una compiuta forma teatrale pur

avendone alcuni aspetti. Le atopie teatrali sono il momento di ridondanza della lezione spettacolo. I

più rilevanti nodi problematici, proposti attraverso discipline e linguaggi diversi, ma pur sempre

nella forma dell'approccio argomentativo e infine dimostrativo, sono ora ribaditi con la modalità

evocativa della messinscena.

A volte le atopie sono liberi adattamenti di testi esistenti, più spesso sono prodotti originali derivati

dai contenuti della lezione spettacolo. L'incompiutezza, dal punto di vista teatrale, dell'atopia, il suo

essere appunto un'assenza di luogo teatrale consiste:

- nel fatto di non essere un prodotto dotato di una propria autonomia, ma di essere uno spot teatrale

la cui funzione consiste nel ribadire il contenuto della lezione e il cui significato è di conseguenza

comprensibile nel contesto della lezione spettacolo;

- nella scenografia, assolutamente povera e limitata all'uso di oggetti, o loro simboli, indispensabili

per la comprensione del testo;

- nella recitazione (a cura dei ricercatori che compongono il gruppo, e non di attori professionali),

realizzata leggendo il copione che viene dichiaratamente ostentato sulla scena.

- Ideazione e coordinamento: Alessandro Bosi.

- Ricercatori-attori: Letizia Dazzi, Graziano Guazzi, Elisabetta Musi, Giovanna Rodolfi, Laura

Stocchero, Mattia Toscani.

- Coordinamento informatico e tecnico: Alessandro Galaverna, Stefano Montali.

Cronologia_Lezioni spettacolo

1995_Generazioni tra conflitto e comunicazione

1. 27 novembre - 12 dicembre 1995: Genitori e figli nell'infanzia contadina.

2. 15 gennaio - 19 febbraio 1996: Genitori e figli nell'Italia del boom economico.

3. 18 marzo - 15 aprile: Genitori e figli nell'Italia di oggi.

4. 20 maggio 1996: Ipotesi di nuovi percorsi comunicativi fra genitori e figli.

- Ideazione e coordinamento: Alessandro Bosi.

- Ricercatori-attori: Letizia Dazzi, Graziano Guazzi, Elisabetta Musi, Giovanna Rodolfi, Laura

Stocchero, Mattia Toscani.

1996_Generazioni a confronto

Corsi di aggiornamento per insegnanti, in collaborazione con l'Istituto di Sociologia

dell'Educazione dell'Università di Parma

1. 25 ottobre: Cultura della terra

2. 8 novembre: Cultura dell'energia

3. 15 novembre: Cultura dell'informatica

1999_Antigone o dell'alterità

Lezione spettacolo

1. 22 marzo 1999

Giornata di studio articolata come lezione spettacolo e proiezione di brani cinematografici allo

scopo di tornare a confrontarsi sul significato della cultura classica del nostro tempo.

2010_Zidane, anatomia di una testata mondiale

Lezione spettacolo

1. 9 luglio 2010

Testo di Sergio Manghi, musiche di Fulvio Redeghieri

Sergio Manghi: voce narrante

Fulvio Redeghieri: fisarmonica

Dòra Szabò: violoncello

La lettura musicata dell'omonimo testo di Sergio Manghi presenta la figura dell' "eroe moderno"

Zinedine Zidane da un punto di vista inusuale, come mito prima accolto e poi abbandonato dal

favore degli dei, e come uomo il cui destino è stato scritto dalle determinanti sociali e culturali

culminate nel gesto eclatante di una disfatta inevitabile.

Corsi di perfezionamento

In collaborazione con l’Università degli Studi di Parma

Città e civiltà. Nuove frontiere di cittadinanza

Università di Parma (a.a. 2005_2006)

Memoria, oralità e scrittura nell'era digitale

Università di Parma (a.a. 2005_2006)

Forme dell'oralità e della scrittura nella surmodernità. I linguaggi giovani, per una politica del

territorio

Università di Parma (a.a. 2003_2004)

La narrazione e il teatro nell'educazione interculturale. Elementi per una politica del territorio

nella società multiculturale

Università di Parma (a.a. 2000_2001)

La narrazione e il teatro nell'educazione interculturale

Università di Parma (a.a. 1999_2000)

Corsi di formazione

Le generazioni a confronto: genitori e figli di fronte al cambiamento

Maggio - aprile 2000

Come e su cosa dialogano genitori e figli, adulti e giovani nel mondo d'oggi? E come è cambiata la

loro comunicazione rispetto all'Italia contadina e a quella di prima industrializzazione?

Riflessioni, documenti, ricostruzioni autobiografiche, simulate e giochi di ruolo in un corso

interattivo sulla comunicazione intergenerazionale.

Lo straniero dentro di noi

Laboratori di approfondimento per insegnanti, educatori e cittadini interessati

Mantova, maggio_ottobre 2003

Il progetto si propone come continuazione del lavoro e delle riflessioni cominciate con le due

giornate intitolate "Lo straniero dentro di noi. Un viaggio alla ricerca di sé attraverso le storie di

altri", realizzato ne giugno del 2002 nelle Carceri del Castello di San Giorgio, nelle Cantine di

Vincenzo di Palazzo Ducale e nel Teatro Bibiena di Mantova.

Nello specifico si tratta di alcuni percorsi di approfondimento sui temi dell'interculturalità nella

forma di incontri seminariali dedicati in particolare ad insegnanti, educatori ed animatori, ma aperti

a tutti i cittadini.

Temi dei seminari

- Quale Islam? Critica e decostruzione di un immaginario occidentale

- Musulmani d'Occidente. Le molteplici facce dell'Islam europeo

- Immigrazione e mediazione: nuovi cittadini e nuove generazioni

- A più voci: relazioni, racconto e oralità

- Filosofie dell'insicurezza e politiche di controllo

- Filosofie della relazione e politiche di fiducia

- Le molteplici radici: identità, alterità e racconto

Laboratori

- A scuola di intercultura.: metodologie, tecniche ed esperienze

- Le "lezione spettacolo"

- Teatro ed espressione creativa

- Il cinema e l'immagine per l'apprendimento

La decodifica dell’ovvio

Milano, 1995

Il percorso formativo si propone di riflettere su quei piccoli elementi di ordinaria quotidianità che

compongono la realtà in cui ci muoviamo, nonché sui comportamenti che da essi possono scaturire

e che si considerano meglio corrispondenti alle proprie esigenze. Il lavoro sull’ovvio, quindi, è

adatto per problematizzare situazioni apparentemente banali, per cogliere la processualità in ciò che

ci appare invece come inarticolato e per costruire nuove strategie di approccio a quanto si dà

abitualmente per scontato.

Ciclo di conversazioni

Il mestiere d’insegnante_Figure di quotidianità, trame invisibili

Università di Parma

Primo ciclo 4 marzo_15 aprile 2011; secondo ciclo 4 novembre 2011_13 aprile 2012.

Da zero all‟infinito (con il Dipartimento di Studi Politici e Sociali e il Dipartimento di Italianistica

dell’Università degli Studi di Parma, l’Istituzione delle Biblioteche e l’Ufficio Scolastico

Provinciale) ha pensato e organizzato un ciclo di incontri che si propongono di ragionare sulla

figura dell’insegnante, nodo cruciale del processo formativo per la sua indiscutibile centralità nel

divenire delle pratiche di insegnamento.

Studi e ricerche In collaborazione con l’Università degli Studi di Parma

Percezione della sicurezza urbana (2007_2009)

Il progetto si inserisce all'interno del programma di riqualificazione urbana denominato Stazione -

Ex Boschi.

Nel triennio 2007-2009 si è provveduto a indagare la percezione della sicurezza nel comune di

Parma, attraverso la somministrazione di questionari e interviste a un campione di 500 abitanti.

Tra le aree oggetto di indagine: la percezione di sicurezza/insicurezza in città e nell'abitazione, le

principali cause di insicurezza, i comportamenti abitualmente adottati a salvaguardia della propria

persona e della propria abitazione, l'opinione sull'operato delle Forze dell'Ordine.

I questionari sono stati integrati con interviste qualitative a "osservatori privilegiati": negozianti,

abitanti di quartieri "sensibili" e migranti.

Ismu_L’integrazione degli immigrati (2008)

Nel 2008 Da zero all'infinito, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Politici e Sociali

dell'Università di Parma, partecipa al progetto ISMU L'integrazione degli immigrati.

Il progetto, attivo su scala nazionale, si propone di indagare la qualità della vita degli stranieri in

Italia.

Percorso di giornalismo civico partecipativo (2011)

(in collaborazione con l’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna)

Il percorso avviato nel 2009 dall’Assemblea Legislativa si propone di problematizzare il tema del

diritto attraverso il lavoro in rete delle associazioni del territorio regionale: attraverso la

metodologia della newsletter, gli enti avranno la possibilità di riflettere sulle questioni legate ai

diritti di cittadinanza e partecipazione, contribuendo in questo modo a rendere i cittadini più

consapevoli e in grado di instaurare un dialogo con le istituzioni.

All’interno di questo percorso, Da zero all‟infinito si occuperà dell’area legata al diritto

all’istruzione.

Collane editoriali

Nel 1997, a seguito del convegno La cultura dell‟ascolto nel presente, Da zero all‟infinito

contribuisce a creare, presso la casa editrice Unicopli, la collana LeggereScrivere, che prende avvio

con il libro omonimo al convegno.

Nel 2007 nasce poi una seconda collana, Coup de théâtre, sempre legata alle edizioni Unicopli, che

si occupa di documentare esperienze didattiche e formative.

Collana LeggereScrivere – Unicopli

Il leggerescrivere è l’atteggiamento

di chi legge il testo nel mentre lo scrive sul e col proprio corpo nel mondo,

di chi è desto nel tradurre ogni sollecitazione in un’opportunità per sé e per gli altri,

dei bambini che incontrano le lettere per la prima volta e le segnano col dito,

le pronunciano deformando le labbra, le scrivono raccogliendosi intorno alla penna.

I libri del leggerescrivere richiamano la processualità dell’apprendere e del dire,

che l’educazione del ripetere ha reciso.

Alessandro Bosi, Annamaria Campanini (a cura di), La cultura dell‟ascolto nel presente.

Percorsi di comunicazione nella vita quotidiana e nei servizi (novembre 1997)

Saggi di: Andolfi M., Bosi A., Briganti P., Callari Galli M., Campanini A., Chiavacci E., Cundo P.,

Dazzi L., Demetrio D., Iori V., Luppi F., Mapelli B., Miodini S., Moro A. C., Musi E., Ricci Bitti P.

E., Scivoletto A., Spaggiari G., Tragni A.

Il volume si presenta diviso in tre parti: I percorsi dell’ascolto, che costituisce un approccio

teoretico al problema sulle direttrici dell’etica, dell’antropologia e della filosofia; L’ascolto nella

relazione comunicativa, capace di soffermarsi sulla promozione di un’adeguata competenza

professionale nella relazione d’aiuto; e Progettare l’ascolto, in cui vengono prospettati interventi

riportando esperienze in atto.

Mattia Toscani, Riaffilare lo sguardo: il teatro e le tecniche originarie. Per un approccio

all‟alterità nel percorso Unitea (gennaio, 1999)

Il saggio documenta e rielabora i materiali raccolti in un seminario del corso di Sociologia

dell’educazione tenutosi nel 1998 presso l’Università di Parma. Si tratta di un vero e proprio

laboratorio aperto che consente al lettore di intravedere alcuni possibili sentieri che il mondo

dell’università, della scuola e del teatro potrebbero percorrere insieme sui temi di educazione,

scuola e teatro.

Marilena Russo (a cura di), Scrittura e narrazione. Le emergenze sociali nello spazio simbolico

del linguaggio (dicembre 1999)

Saggi di: Bosi A., Briganti P., Cappi A., Carotenuto A., Cerati C., Comolli G., Demetrio D., Loi F.,

Manghi S., Mazzucco M. G., Melucci A., Napolitani D., Russo M., Spaziani M. L., Viganò V.

Nell’aprile del 1997 a Castiglione delle Stiviere (Mantova), si è tenuto il Convegno nazionale

Scrittura e narrazione. Marilena Russo ne ha raccolto le relazioni nel suddetto volume. L’argomento

costituisce uno degli snodi più fecondi sui quali il pensiero contemporaneo si è interrogato e messo

alla prova. Al convegno hanno partecipato sociologi, filosofi, letterati, poeti psicologi e pedagogisti.

Alessandro Bosi, Il sentimento del tempo. Aspetti socioeducativi del raccontarsi all‟altro (febbraio

2000)

Il legame che l’esperienza del raccontare stabilisce con l’altro è l’argomento centrale del libro.

L’autore sottolinea come chi racconta mette alla prova la relazione che lui stesso ha introdotto con

la propria narrazione ponendosi al centro di un segmento che prevede da un capo l’argomento

trattato e dall’altro il referente che diviene a sua volta protagonista della relazione dato che: accanto

alla funzione passiva che gli è propria assume anche quella attiva di scrivere in se stesso la storia

così da costituire un interlocutore di chi racconta che ne coglie le reazioni e deve tenerne conto.

Paolo Costa, Verso un‟ontologia dell‟umano. Antropologia filosofica e filosofia politica in Charles

Taylor (ottobre 2001)

Il volume è uno studio metodico su Charles Taylor. La tesi di fondo del volume consiste

nell’evidenziare come il filosofo canadese tenti di rispondere all’interrogativo tradizionale: Cosa è

l’uomo?. Taylor approfondisce la sua ricerca partendo dalle alterne vicende storiche e le prospettive

future di una visione umanistica.

Annamaria Campanini (a cura di), Il servizio sociale nella società multietnica. Prima

accoglienza: problemi e prospettive (2002)

Saggi di: E. Allasino, U. Ascoli, A. Bosi, L.L. Bresci, A. Campanini, V. Cesareo, E. Chiavacci, L.

Deantoni, D. Demetrio, P. Donati, G. Favaro, A. Jabbar, U. Melotti, S. Miodini, A. Tarozzi, M.

Tognetti, M.T. Zini.

Il volume, che raccoglie le relazioni del convegno omonimo (Parma, 1998), propone un’occasione

di analisi e studio sul tema dell’interculturalità, con particolare attenzione ai nodi problematici

relativi all’analisi dei bisogni e ai percorsi di intervento connessi con l’organizzazione delle

risposte.

Daria Bottini, Alessandro Miglioli, L‟arte perduta della letteratura. Ricerca-azione sui modelli di

comportamento sociale verso la lettura (ottobre 2002)

La lettura è un’attività d’interpretazione capace di coinvolgere razionalità e sentimento.

incoraggiare la lettura, quindi, diviene un vero e proprio intervento sociale. Questo saggio,

sviluppatosi attraverso fiere librarie e letterarie, corsi di formazione, conferenze e laboratori di

scrittura, intende cercare di fornire qualche risposta ai diversi quesiti connessi alla lettura stessa.

Elisabetta Musi, Mattia Toscani (a cura di), Theuth e Thamus. Scrittura e narrazione nella città

di culture (gennaio 2002)

Saggi di: Bosi A., Cappi A., Coco E., Cundo P., Dazzi L., Di Nicola P., Greppi A., Iori V., Manghi

S., Mortari L., Munaro M., Musi E., Prandi C., Sanna E., Secondulfo D., Thomas H., Toscani M.

Il dio Theuth, che offre agli uomini il dono della scrittura, e il re egizio Thamus, che lo rifiuta

rivendicando il primato dell’oralità sono da considerarsi i progenitori della nostra comunicazione. Il

libro raccoglie scritti di studiosi provenienti da diversi ambiti scientifici, dal mondo artistico e

letterario, che analizzano nuove forme di comunicazione e di oralità nella società multiculturale.

Alessandro Bosi (a cura di), Identità e narrazione. Scritti sull‟espressione del sé (aprile 2003)

Saggi di: Amato G., Bosi A., Cundo P., Contesini S., Deriu M.

Il volume nasce da una comune esperienza di diversi autori nell’insegnamento universitario,

proponendo metodi di lavoro e prospettive di ricerca su uno dei temi più dibattuti negli ultimi anni:

Identità e narrazione, appunto. Cinque i saggi che si soffermano su diversi argomenti: le cerimonie

di presentazione, la narrazione nella ricerca cinematografica, l’autobiografia come archivio del sé, il

gioco della messinscena dell’io, le lettere d’amore.

Marco Deriu, La fragilità dei padri. Il disordine simbolico paterno e il confronto con i figli

adolescenti (febbraio 2004)

Argomento centrale del libro è la crisi dei modelli maschili tradizionali e le inevitabili ripercussioni

sui modelli paterni. Deriu sottolinea attraverso un’analisi ben congegnata come la fine dell’autorità

tradizionale sembra aver inaugurato un tipo di relazione orizzontale nei rapporti familiari che porta

alla ribalta nuove problematiche come l’incomprensione tra padri e figli rendendo necessario un

ripensamento profondo e coraggioso dei criteri educativi.

Claudio Stroppa (a cura di), Il bambino e il viaggio (ottobre 2004)

Saggi di: Bosi A., Braga V., Cesa-Bianchi G., Cesa-Bianchi M., Calidoni P., Colli O., Cristini C.,

Lavarini R., Piccinini A., Scarcella D., Simini B., Spitti M., Stroppa C.

La ricerca di Claudio Stroppa si sofferma sugli atteggiamenti e le aspettative del bambino di fronte

al viaggio. Esiste una rottura di schemi rispetto alla vita quotidiana oppure il compiere il viaggio

con la famiglia o con la scuola è un continuum socio-psicologico verso una crescita e una

maturazione mentale inevitabile? Questo il nucleo del volume che intende essere una lettura utile

non solo alle famiglie ma anche per gli operatori sociali.

Alessandro Bosi, Il sentimento del tempo e del luogo (maggio 2005)

Il saggio affronta la questione della modalità del racconto e del raccontarsi nelle relazioni

quotidiane. Bosi evidenzia come le storie di tutti i giorni non si disperdano nel vuoto o nel tempo

ma, incontrandosi inevitabilmente con quelle degli altri si modifichino a tal punto da creare un

legame tra le nostre storie e la storia.

Stefania Contesini, Memorie archiviate. Gli archivi autobiografici nella consulenza e nella

formazione (settembre 2005)

L’autobiografia è l’archivio delle narrazioni riferite al sé e l’archivio, a sua volta, assume le

caratteristiche dell’autobiografia quando viene inteso come riflesso dello svolgimento di

un’esistenza. Il volume intende esplorare le nozioni di archivio e autobiografia mettendoli in

relazione tra di loro attraverso il medium di narrazione e memoria.

Carlo Prandi, Lucien Lévy-Bruhl. Pensiero primitivo e mentalità moderna (marzo 2006)

Il filosofo francese Lévy-Bruhl, di formazione cartesiana, all’inizio del secolo scorso si pose il

problema delle società senza scrittura produttrici di cultura. Prandi ne contestualizza l’opera

rendendo conto di un’evoluzione culturale ancora in parte enigmatica.

Anita Gramigna, Marco Righetti, Pedagogia solidale. La formazione nell‟emarginazione

(settembre 2006)

Lo scopo di questa ricerca consiste nell’individuazione critica dei rapporti problematici che

intercorrono tra pedagogia e contemporaneità. Il volume vuole essere una guida alla ricerca sulle

emergenze formative e uno strumento di lavoro rivolto a quelle figure che operano nel sociale:

insegnanti, educatori, ricercatori.

Antonio Salvatore, La giustizia minorile. Dall‟Associazione “Cesare Beccaria” ai Tribunali

minorili in Italia. Biografia di un‟istituzione (febbraio 2007)

La giustizia minorile in Italia è l’argomento centrale del libro. Salvatore fa riferimento, in

particolare, alle vicissitudini del Cesare Beccaria di Milano, dagli inizi fino ad oggi; da tener

presente che l’autore è stato per molti anni ne è stato il direttore e, di conseguenza, l’opera risulta

almeno in parte autobiografica oltre che costituire un importante documento sullo stesso sistema

formativo e educativo del nostro paese.

Vincenza Pellegrino (a cura di), Mediare tra chi e che cosa? Riflessioni di studiosi e operatori

sanitari sull‟incontro con il paziente migrante (maggio 2007)

Saggi di: Bosi A., Cantarelli B., Caroselli L., Chiastra F., Dicembrino A., Dicembrino R. B., Donati

S., Lecci C., Lottici R., Manghi S., Margarone S., Monacelli N., Nicoli M. A., Parizzi M.,

Pellegrino V., Scardino M., Voltolina R.

Il libro raccoglie il percorso compiuto da studiosi sociali e operatori sanitari di Parma. Si tratta di

una minuziosa analisi dell’organizzazione sanitaria che mette a fuoco i problemi realmente

incontrati con l’utenza straniera da un lato, mentre dall’altro vengono messe in discussione le

categorie della mediazione interculturale e della specificità culturale per come esse operano

comunemente nella scena di cura.

Emanuela Spaggiari, Innovazione tecnologica e benessere a scuola. Un confronto fra Istituti

superiori italiani e francesi (ottobre 2007)

Il volume presenta la sintesi dei risultati di una ricerca comparativa svolta nelle scuole superiori di

Italia e Francia. Attraverso l’analisi di pratiche, ruoli, progetti ne emerge uno spaccato di grande

interesse: con uno sguardo in particolare all’utilizzo delle Tic (tecnologie dell’Informazione e della

comunicazione) si tenta di veder i limiti e le potenzialità di questi strumenti, oltre che di fare il

punto di un processo di integrazione ancora in atto.

Alessandra Pozzi, Mattia Toscani (a cura di), Tra il dire e lo scrivere. Saggi sull‟oralità di

ritorno (marzo 2008)

Saggi di: Giarelli G., Comolli G., Pellegrino V., Jabbar A., Pozzi A., Meda J., Toscani M., Fabi U.,

Deriu M., Manghi S., Bosi A.

È possibile individuare la soglia tra oralità e scrittura? Con l'obiettivo di cercare una modalità

narrativa che rispecchi le caratteristiche della surmodernità, il volume raccoglie le relazioni

proposte all'interno del Corso di Perfezionamento in Sociologia dell'Educazione "Forma dell'oralità

e della scrittura nella surmodernità. I linguaggi giovani, per una politica del territorio". Tra gli

argomenti analizzati nelle tre sezioni che compongono il libro (Oralità e scrittura nel racconto

interculturale, Linguaggi e forme d'interazione sociale, Cambiamenti) si snoda un percorso tra

letteratura delle migrazioni, idea di cittadinanza, comunicazione come interazione sociale, potere

della parola e degenerazione del Power Point.

Anita Gramigna, Marco Righetti, Carlo Rosa, Estetica della formazione. La conoscenza nella

bellezza (settembre 2008)

Il libro (rivolto agli insegnanti, ai ricercatori e agli operatori sociali), si approccia al tema della

bellezza in quanto fulcro del processo di conoscenza e ponte di passaggio verso l'etica. Il legame

che ne scaturisce, dunque, è quello tra conoscenza, bellezza ed educazione, nell'ottica di una

didattica della responsabilità che vede nella narrazione il primo passo di una riflessione comune.

Vincenza Pellegrino, L‟Occidente e il Mediterraneo agli occhi dei migranti (gennaio 2009)

Mettersi in ascolto del racconto che i migranti fanno dell'Occidente. Per comprenderne le fragilità,

l'aggressività e le sue "potenzialità invecchiate". L'occhio del migrante sulla società occidentale sa

essere consapevole: sa vedere "casa", pur non dimenticando le difficoltà del viverci (la mancanza di

uno spazio di espressione, il ritratto distorto dei media).

Occorre dunque non limitarsi all'immagine della società che l'Occidente crea, ma lasciarsi

attraversare dallo sguardo altrui, sguardo senza il quale la nostra visione non può dirsi completa.

Maria Grazia Ferrari, È possibile comunicare? (ottobre 2009)

Il primo assioma della comunicazione afferma che "non è possibile non comunicare". In questo

libro, ci si chiede se "è sempre possibile comunicare".

La comunicazione è processo che implica la compartecipazione di elementi plurimi, dalla

cognizione alla psicologia alla pragmatica - cosa che inevitabilmente la porta ad essere in bilico tra

la comprensione e l'incomprensione. Tra il riuscire a comunicare e il non riuscirci.

Anita Gramigna (a cura di), Democrazia dell‟educazione (settembre 2010)

Saggi di: Contreras F.S., Cillani S., Luzòn A., Gramigna A., Delgado Granados P., Grondin J.,

Righetti M., Valleriani A., Luengo Navas J., Vaccarili A., Rivas L.E.P.

Questo volume si inserisce nell’importante dibattito sulla relazione che esiste tra educazione e

democrazia, entrambe considerate come processi multifattoriali, multi direzionali e multi

relazionali. Se è vero che la democrazia non si insegna, perché vi si vive dentro, è vero anche che la

vita democratica in una pòlis è in sé un ambiente educativo: partendo da qui, il libro attraversa il

pensiero degli autori più rappresentativi della nostra stagione culturale, riflettendo sulla democrazia

intesa come processo di costruzione della pòlis che attiene alla realizzazione piena non solo di una

comunità, ma anche dei singoli cittadini che vi appartengono.

Alessandro Bosi, L‟identico o della differenza (novembre 2011)

Costruito nel fortilizio della modernità classica, il pensiero identitario ha resistito ai numerosi

attacchi critici portati dal Novecento. L‟identico o della differenza tenta di aggredire il problema

analizzando alcune situazioni per le quali prospetta vie d’uscita a partire dall’idea che le persone, i

comportamenti e le cose non si presentano alla nostra attenzione per come sono (la pretesa

identitaria) ma per il nesso che le lega nel viluppo di cui noi stessi siamo parte.

Odoardo Visioli, Le metafore spaziali delle dinamiche socio-politiche (gennaio 2012)

Lo sviluppo tecno-scientifico e la rivoluzione informatico-comunicazionale stanno portando la

dottrina e il sistema della politica a mutare da ancoraggi geografici verso assetti dinamici,

rappresentabili per mezzo di metafore geometrico-spaziali, evolvendo da un assetto verticale,

apicale e transitivo a una struttura orizzontale, circolare e riflessiva. Ciò porta alla ribalta

l’esuberanza della soggettività e il profondo substrato antropologico delle dinamiche socio-

politiche attuali: alla politica si prospetta perciò l’esigenza di riconvertirsi ad una prospettiva

teleologica, a partire dalla riconsiderazione da parte dei soggetti della propria assolutezza in quanto

persone; da parte sua, il politico potrà ricambiare il suo inserimento nel tragitto della trascendenza,

beneficando quest’ultima di un vivificante respiro immanente.

Collana Coup de théâtre. Percorsi della formazione - Unicopli

Nell’insegnamento,

che non manchi mai la dottrina!

(Ma quante volte dovremo ricorrere a un Coup de théâtre…)

Alba Monelli, Brunella Cassi, Anna Del Prato, Susanna Siviero, L‟ottovolante – Il gioco

dell‟infinito (aprile 2007)

Ottovolante è un gioco che prende il nome dalla forma del suo tavoliere che ricorda la giostra del

luna park: è un gioco da fare a scuola, con tutta la classe. Il suo obiettivo è quello di riuscire a

integrare tutti i ragazzi, creando condizioni di energia e di intervento in una competizione con delle

regole che diviene via via uno scoprire insieme.

Alessandro Bosi (a cura di), Luoghi narrativi. Raccontarsi nel paesaggio. Una ricerca alla Ssis di

Parma (aprile 2006)

Saggi di: Betti M., Bosi Alessandra, Brasa M., Cataliotti A. J., Cecchi V., Ferrari S., Gallanti S.,

Giannetti S., Ghezzi W., Gnarra P., Piccinini E., Reggi L., Romano D., Sangiorgio R., Scalfari G.,

Trentin S., Zennoni C., Zerbini C.

Il libro nasce durante un corso di Sociologia di Specializzazione Insegnanti Secondaria (Ssis) di

Parma e raccoglie i racconti di alcuni corsisti che evidenziano la varietà e ricchezza di luoghi

narrativi nei nostri giorni.

Alessandro Bosi, Il gioco delle appartenenze. La contrattazione sociale nell‟educazione

interculturale (dicembre 2003)

Saggi di: Dazzi L., Degli Espositi C., Fanti S., Marconi A., Marra A. M., Molinari R., Panza N.,

Paone D., Roveri N., Toscani M., Tunesi L.

Il libro introduce un gioco e ne delinea le regole: anzitutto bisogna essere in tanti, l’autore consiglia

una trentina di persone. Vi deve essere un conduttore che avrà il ruolo di proporre quindici

appartenenze tra le quali bisogna sceglierne tre a patto che la scelta venga fatta di volta in volta,

proprio come nella vita: prendendo oggi quella strada, saprò mai dove finirò domani? Ogni

individuo è un variegato impianto di relazioni e come tale prefigura i più diversi percorsi possibili

tra le culture.