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Da zero all’infinito
percorsi di comunicazione
Da zero all‟infinito è un’associazione culturale che si occupa di problemi inerenti alla formazione,
alla crescita e alla relazione fra le generazioni.
Dal 1989, l’anno della sua nascita, Da zero all‟infinito persegue questi obiettivi sperimentando
percorsi di comunicazione che consentano il confronto fra le persone di diverse generazioni al di
fuori dei tradizionali contesti nei quali agiscono ruoli e appartenenze codificati.
Storicamente, l’attività dell’associazione si è articolata in cinque settori:
- Incontri_Spazio di conversazione;
- Black Maria_Cinema;
- Segno Bianco;
- Crescere;
- Le mie domande... non solo mie...
Inoltre, Da zero all‟infinito ha partecipato e promosso attività in altri ambiti di studio e intervento,
tra cui:
- convegni nazionali;
- attività didattiche e formative;
- studi e ricerche in collaborazione con l’Università degli Studi di Parma;
- collane editoriali.
Incontri_Spazio di conversazione
Incontri_Spazio di conversazione è il settore dal quale ha preso le mosse la storia dell’associazione.
Incontri è un laboratorio di idee che negli anni ha sempre più assunto la cultura intergenerazionale
della crescita come proprio ambito di riflessione.
Incontri favorisce lo scambio comunicativo fra persone di diverse generazioni e diverse etnie.
Nel proporsi al pubblico, Incontri ha adottato le modalità della conversazione e della lezione
spettacolo in luogo della conferenza.
Cronologia_Incontri
1989_Conversazioni sull’infanzia
Il mestiere di genitore: la scelta di avere un figlio
Alessandro Bosi, Nice Terzi
L‟infanzia oltre l‟infanzia: un territorio senza confini?
Aldo Monti, Dino Origlia, Silvano Zoi
Violenza e violenze: botte, parole e immagini che non si dimenticano
Marcella Saccani, Carmine Ventimiglia
Il gioco, lo spazio, il giocattolo
Ermanno Mazza, Isabella Tagliavini
Famiglia e scuola nell‟esperienza della sessualità: oltre il concetto di educazione sessuale
Paolo Cundo, Giorgio Rifelli
Agenzie educative per mille proposte: pluralismo o feudalizzazione della società?
Carlo Pagliarini, Cristina Quintavalla
1990_Conversazioni sull’adolescenza
L‟invenzione dell‟adolescenza / l‟adolescenza inventa
Francesco Guccini
Regola e trasgressione
Renato A. Rozzi
Il corpo si nega/il corpo si ribella
Roberta Giommi
Comunicazione e conflitto
Duccio Demetrio
L‟età instabile/le incertezze dell‟età
Aldo Gargani
La sessualità dice/dire la sessualità
Giorgio Rifelli
1991_Conversazioni sull’adolescenza
Forme della comunicazione interpersonale
Dino Origlia
La violenza agita e subita
Antonio Roversi
Consapevolezza e difesa dei diritti
Andrea De Carlo
Gli ambiti della conflittualità
Giulia Paola Di Nicola
Luoghi e tempi dell'autoaffermazione
Celestino Colucci
La differenza sessuale
Matilde Callari Galli
Verso un‟autonomia espressiva
Aurelio Grimaldi
1993_Conversazioni tra famiglie (di diverse etnie)
Il ciclo comprende otto conversazioni che si sono tenute dall’autunno del 1993 alla primavera del
1994.
Obiettivi
- favorire la comunicazione tra famiglie di diverse etnie da proporre alla città come possibile
modello di relazione;
- mettere a punto una metodologia che consenta, nei più diversi contesti e a cura di soggetti diversi,
la realizzazione di altre esperienze analoghe;
- diffondere con ogni mezzo possibile, soprattutto tra le famiglie extracomunitarie e, in secondo
luogo, presso le scuole e le associazioni di volontariato sociale, i risultati conseguiti.
Temi
Le conversazioni sono state realizzate su temi che riguardano i riti, le cerimonie, gli usi e i costumi,
le abitudini quotidiane.
Metodologia
- a ogni conversazione hanno partecipato quattro nuclei familiari relativamente omogenei quanto a
età, data di insediamento in Italia e numero di componenti;
- durante la conversazione si è attuata una duplice modalità di scambio:
1) ogni famiglia mostra alle altre le usanze della propria etnia in relazione al tema fissato;
2) ogni famiglia fornisce informazioni sulla propria usanza;
- nella forma dello scambio è contenuta l’idea della reciproca appropriazione: ogni famiglia entra
in un rapporto dinamico, e non solo conoscitivo, con il rituale proposto dalle altre e, parallelamente,
apprende l’uso delle parole nonché delle espressioni analogiche essenziali per la realizzazione del
rituale stesso.
1993_Conversazioni sull’ascolto
Il teatro si ascolta
Edoardo Erba
Genitori, figli e figlie
Carla Cerati
Parole per ascoltare
Giampaolo Lai
Differenza e diversità
Abdel Jabbar
L‟ascolto in un mondo di suoni immaginari
Suor Eugenia Giglioli
I servizi in ascolto del sociale
Claudio Foti
Black Maria_Cinema
La gentilezza del tocco
Che tutto sia naturale al cinema! Che tutto sia semplice!
Lo schermo chiede, invoca, esige tutte le raffinatezze dell‟idea
e della tecnica, ma lo spettatore non deve sapere il prezzo di tale sforzo, deve soltanto osservare
l‟espressione e riceverla completamente nuda o sembrargli tale.
Louis Delluc
Cronologia_Black Maria
1990_Fotogrammi sull’adolescenza
Verso sera, di Francesca Archibugi
Un angelo alla mia tavola, di Jane Champion
Stanno tutti bene, di Giuseppe Tornatore
Racconto di primavera, di Eric Rhomer
Ultra, di Ricky Tognazzi
Ragazzi fuori, di Marco Risi
1992_Il giovane cinema italiano
Il caso Martello, di Guido Chiesa (incontro con il regista)
Il muro di gomma, di Marco Risi
La stazione, di Sergio Rubini
Il portaborse, di Daniele Lucchetti (incontro con Alberto Crespi, critico cinematografico)
L‟aria serena dell‟ovest, di Silvio Soldini (incontro con il regista)
1993_Umano troppo umano
Il grande cocomero, di Francesca Archibugi
Uomini semplici, di Hal Hartley (incontro con Guido Chiesa, regista)
Manila, paloma bianca , di Daniele Segre (incontro con il regista)
La fine è nota, di Cristina Comencini (incontro con la regista)
Tutti i Vermeer a New York, di Jon Jost
Notti selvagge, di Cyrill Collard
Mac, di Jon Turturro
1994_Kinoton
America oggi, di Robert Altman
Wittgenstein, di Derek Jarman
L‟albero, il sindaco e la mediateca, di Eric Rohmer
El mariachi, di Robert Rodriguez
Piovono pietre, di Ken Loach
Città dolente, di Hou Hsiao-Hsien
Bad boy bubby, di Ralf De Heer
1994_Kinoton_Giovane cinema italiano
Confortorio, di Paolo Benvenuti (incontro con Tullio Masoni)
La fine della notte, di Davide Ferrario (incontro con il regista)
La ribelle, di Aurelio Grimaldi (incontro con il regista)
Alambrado, di Marco Bechis (incontro con il regista)
Omaggio a Derek Jarman:
Caravaggio
Edoardo II
Blue
1994_Vicoli
Il cinema italiano abbandona la strada principale - giovani registi italiani
Turné, di G. Salvatores
L‟aria serena dell‟ovest, di S. Soldini
Verso sera, di F. Archibugi
Voci d‟Europa, di G. Sabini
La vera vita di Antonio H., di E. Monteleone
La gentilezza del tocco, di F. Calogero
Una pura formalità, di G. Tornatore
Il tuffo, di M. Martella
Morte di un matematico napoletano, di M. Martone
Vito e gli altri, di A. Capuano
1995_La censura
Salò - La ricotta, di Pier Paolo Pasolini (interverrà Pietro Adamo, storico)
La grande abbuffata - L‟udienza, di Marco Ferreri (interverrà Marco Ferreri, regista)
Umberto D., di Vittorio de Sica
Nel nome del padre, di Marco Bellocchio (interverrà Gianni Canova, critico cinematografico)
Rocco e i suoi fratelli, di Luchino Visconti (interverrà Tullio Masoni, critico cinematografico )
1995_L’amore molesto
L‟amore molesto, film che rappresenta l’Italia al Festival di Cannes
Sarà presente il regista Mario Martone
1995_New pop
Il nuovo cinema indipendente americano
Go fish, di Rose Troche (interverrà Guido Chiesa, regista e giornalista)
Little Odessa, di James Gray
Amateur, di Hal Hartley
Ruby in paradise, di Victor Nunez
The bed you sleep in, di Jon Jost
In the soup, di Alexandre Rockwell
Clerks, di Kevin Smith
1995_Babylon
Babylon
La paura è la migliore amica dell’uomo
Un film di Guido Chiesa
1995_Pub
Sei autori inglesi tra rabbia e ironia
The snappers, di S. Frears
Ladybird, ladybird, di K. Loach
Il giardino di cemento, di A. Birkin
Belle speranze, di M. Leigh
The commitments, di A. Parker
Voci lontane, sempre presenti, di T. Davies
1995_Kusturika
Arizona dream, Francia 1992
Ti ricordi di Dolly Bell?, Jugoslavia 1981
Papà è in viaggio di affari, Jugoslavia 1985
Il tempo dei gitani, Jugoslavia 1989
Underground, Francia 1995
1996_La covata malefica
The brood - La covata malefica, di David Cronenberg, (saranno presenti gli autori del libro La
covata malefica e Antonio Faeti)
La stirpe dei dannati, di Anton M. Leader
Riflessi sulla pelle, di Philip Ridley
Il giglio nero, di Mervyn Le Roy
Santa sangre, di Alejandro Jodorowsky
Eraserhead - La mente che cancella, di David Lynch
1996_Lo schermo ritrovato
Il viaggio, di Fernando Solanas (Argentina, 1993)
El mariachi, di Robert Rodriguez (U.S.A., 1993)
Le iene, di Quentin Tarantino (U.S.A., 1993)
32 piccoli film su Glenn Gould, di François Girard (Canada, 1994)
Giovanna D‟arco - I Parte
Giovanna D‟arco - II Parte
di Jacques Rivette (Francia, 1995)
Buon compleanno Mr. Grape, di Lasse Hallstrom (U.S.A., 1995)
Smoking, no smoking, di Alain Resnais (Francia, 1995)
La seconda volta, di Mimmo Calopresti (Italia, 1995)
Segno Bianco
Dubbia assenza
o presenza indefettibile
di un segno che forse esiste
senza apparire
o che appare
ma della cui esistenza
non si è certi.
Cronologia_Segno Bianco
1992_Percorsi di scrittura
Ai tre incontri saranno presenti gli autori
Per una storia dell‟educazione sessuale (1870-1920)
G. Rifelli - C. Ziglio - Edizione La Nuova Italia
Introduce: Letizia Dazzi
Intervengono: Franca Amadini, Andrea Cabassi
Donna delle mie brame
C. Ventimiglia - Edizione Franco Angeli
Introduce: Marta Corradi
Intervengono: Costantino Cipolla, Benedetta Battaglioli
La perdita di Diego
C. Cerati - Edizione Frassinelli
Introduce: Elisabetta Musi
1993_Libri a teatro
Conversazioni solo un poco teatrali sul racconto
Acqua: sofferte onde serene
Paolo Barbaro: Ultime isole
Interviene l’autore
La nostalgia: dalla città al miraggio
Antonio Prete: Nostalgia
Interviene l’autore
Dialoghi con Leucò
di Cesare Pavese
Conversazione con Pietro Maria Toesca
Le mani, lo specchio, la forma, l‟idea e lo stile
Gian Piero Comolli: Risonanze
Interviene l’autore
Il libro dell‟ospitalità
di Edmond Jabès
Conversazione con Alessandra Greppi
1993_Verso il blu
Kandinskij tra emozione ed espressione
Incontro con Roberto Tarasconi:
- dalla pittura espressionista allo spirituale: la scelta astratta di Kandinskij;
- gli sviluppi dell’astrazione in Kandinskij;
- cenni sulle altre esperienze astratte.
Visita alla mostra di Vasilj Kandinskij con la presenza di Roberto Tarasconi.
Incontro con Roberto Tarasconi e Maria Grazia Borasco sul tema: musica e pittura nell’esperienza
di Kandinskij e Schoenberg.
1993_Sacco e rosso
La poetica di Alberto Burri
Incontro con Claudio Cerritelli
Letture di Paolo Briganti
1994_Strade principali e secondarie
Lo spazio come dimensione dell’essere
Natura, architettura, paesaggio: i modelli interpretativi e le soluzioni formali nella pittura italiana
dal „400 al „500
Roberto Tarasconi
La ricerca artistica del „900: lo spazio pittorico come forma della comunicazione
Roberto Tarasconi
Nella città l‟uomo: lo spazio e il tempo del vivere contemporaneo
Alessandro Bosi
Visita alla galleria degli Uffizi di Firenze con la presenza di Roberto Tarasconi
1994_Nicolas De Stael
Visita alla mostra di Nicolas De Stael
1994_Forma “senza titolo”
Scelte astratte e ideologia
Incontro con Roberto Tarasconi
1994_Confetti
Toulouse Lautrec: lo sguardo e il segno
Incontro con Roberto Tarasconi
Visita alla mostra di Toulouse Lautrec con la presenza di Roberto Tarasconi
1994_Lucio Fontana
Visita alla mostra di Lucio Fontana
1995_L’accordo blu
Ricerca artistica e mercato: le esperienze americane contemporanee.
Un approccio alla mostra di Rivoli.
Incontro con Roberto Tarasconi.
Visita alla mostra: L‟orizzonte. Da Chagall a Picasso, da Pollock a Cragg.
Con la partecipazione di Roberto Tarasconi.
Musiche di Hindermith, Varèse e Ibert, eseguite dai flautisti Anna Mancini e Franco Nobis, e dal
soprano Reiko Sanada.
1995_Omaggio a Giorgio Morandi
I.I. (Immondo Inorganico)
Lezione spettacolo di Alessandro Bosi
Realizzazione scenica: Argante Studio
Coordinamento della regia: Maurizio Schiaretti
Interpreti
Alessandra Bosi Giampaolo Canuti Giovanna Rodolfi
Alessandro Bosi Massimo Casales Maurizio Schiaretti
Paolo Briganti Mirella Cenni Laura Stocchero
Elisabetta Musi
1996_Improbabili serate
Obiettivo
L’obiettivo è quello di proporre alla nostra città la consuetudine di serate nelle quali si possa stare
insieme per parlare di un libro, per incontrare un artista, per ascoltare buona musica. Serate dunque
diverse da quelle abitualmente proposte e per questo improbabili, nondimeno, a noi sembra,
auspicabili.
Ognuno potrà partecipare a tutta la serata o scegliere la propria fascia oraria dalle 19 alle 23.
Cadenza
Le improbabili serate potrebbero diventare un appuntamento mensile.
Molto dipenderà anche dalla partecipazione. Quella degli studenti universitari, soprattutto, ai quali è
in particolare indirizzata l’iniziativa avendo loro stessi, contribuito a ideare e a realizzare la prima
occasione di incontro.
Potrebbero essere
Le improbabili serate potrebbero essere un’università di sera, ma ideata, organizzata e sostenuta
dagli studenti universitari, che, capovolgendo i rapporti, invitano loro i Professori e, se del caso, li
torchiano mettendo alla prova i loro libri.
Programma_Improbabile Serata_1
Ore 19,00: Andrea Dondi Jazz Trio
Ore 19,15: Improbabili Serate: una proposta
Ore 19,30: Arte e spettacoli in città
Ore 19,40: Publicatio sui di Federico
Ore 20,00: Musicarmangiando
Ore 20,30: Achille e la tartaruga
Ore 20,50: Andrea Dondi Jazz Trio
Ore 21,00: Da zero all’infinito legge “La conversazione immateriale” di Giampaolo Lai
Ore 22,00: Ne parlano: Paolo Cundo, Paolo Migone, Antonino Minervino, con Giampaolo Lai
Crescere
Il settore, particolarmente attento alla condizione della famiglia
e dei minori, organizza percorsi di formazione sui temi della relazione educativa, promuove
progetti di mutuo aiuto tra famiglie, si occupa delle questioni relative all‟essere genitori, ma anche
di tematiche tipiche dell‟infanzia e dell‟adolescenza;
concorre alla formazione di diverse figure professionali ed educative.
Relativamente alle questioni concernenti il confronto tra generazioni organizza incontri in contesti
pubblici in forma di lezioni spettacolo.
Cronologia_Crescere
1991_Per mano dentro una storia
Marco Dallari
La fiaba racconta il profondo
I significati simbolici del racconto fantastico
LABORATORI fascia d’età 2-3 anni
Incontro con gli adulti di preparazione alla narrazione
La storia dei tre porcellini
Narrazione rivolta a bambini ed adulti
LABORATORI fascia d’età 3-5 anni
Il pupazzo di neve
Narrazione rivolta a bambini e adulti
Incontro sulle tecniche della narrazione rivolto agli adulti
LABORATORIO fascia d’età 6-8 anni
Il pappagallo
Narrazione animata liberamente tratta dalle fiabe italiane di Italo Calvino
Incontro di verifica e riconsegna dei significati con gli operatori
Dibattito
1993_Crescere con i figli
Lino Rossi
Genitori di ieri e di oggi. Tre generazioni a confronto: 60/70; 40/50; 20/30 anni.
Vanna Iori
Ruoli e identità di genere in famiglia.
I temi della differenza sessuale nei rapporti familiari.
Emozioni, sentimenti e consapevolezza della propria identità sessuale all‟interno di un rapporto
educativo.
Anna Maria Campanini
Crescere: verbo transitivo e intransitivo.
L‟autoeducazione nei rapporti familiari e l‟idea di poter crescere insieme.
Le mie domande... non solo mie...
Non è facile dirlo
figurarsi chiederlo.
E a chi, poi?
E come?
Cronologia_Le mie domande... non solo mie...
1994_Le mie domande... non solo mie...
Ideazione e realizzazione dell’opuscolo Le mie domande ... non solo mie...
In collaborazione con lo Spazio Giovani, Consultorio Parma Centro, Azienda USL.
1995_Il corpo in fame
Letizia Dazzi e Maria Adele Azzi presentano Il corpo in fame
Anoressia e bulimia: riflessioni sui disordini alimentari
di Pierrette Lavanchy
Lettura drammatizzata dell’Argante Studio
1995_Le mie domande... non solo mie
1° Meeting con i giovani
Come costruire uno spazio adulto capace di ricevere le domande dei giovani.
1996_Le mie domande... non solo mie
2° Meeting con i giovani
La cultura dell‟immagine
Ideazione e realizzazione dell’opuscolo A domanda... domando.
Seminari e convegni nazionali
1996_Seminario internazionale
Centro Italiano di poesia e traduzione
III Seminario Internazionale
Palazzo Ducale di Colorno
Provincia Di Parma
Comune Di Colorno
Con il patrocinio di:
Università degli Studi di Parma
Divisione Editoria del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali
Il Centro ha lo scopo di promuovere la conoscenza della poesia contemporanea e l’incontro fra
poeti di paesi diversi.
A tale proposito, il Centro collabora con istituzioni analoghe, attive in Francia, Spagna, Portogallo,
Grecia, Irlanda, Romania e Turchia.
Nel 1996 il programma dei lavori ha visto la presenza di tre poeti tra i più rappresentativi delle
correnti poetiche del nostro tempo: Michael Donaghy, Selima Hill e Elaine Feinstein.
Durante il Seminario sono state tradotte alcune loro liriche dai poeti italiani Franco Buffoni, Gianni
D’Elia, Vivian Lamarque, Edoardo Zuccato.
Eventi collaterali
venerdì 18 ottobre
Palazzo Ducale di Colorno (Sala delle Capriate)
Lettura pubblica dei testi tradotti nel corso del seminario
con la partecipazione dei Patrizia Mattioli
a cura di Daniela Rossi
Sabato 19 ottobre
Teatro delle Briciole
La poesia inglese e italiana attraverso l‟esperienza traduttiva
Incontro con gli studenti delle scuole medie superiori di Parma
Conversazione di A. Lombardo sul tema: Tradurre Shakespeare per il teatro italiano.
1994_La cultura dell'ascolto del presente
Parma_Convegno nazionale
In un mondo di parole vi è un posto per l'ascolto?
Educati a parlare, di continuo sollecitati a intervenire, misurati e valutati per ciò che sappiamo dire,
abbiamo qualche consuetudine con l'ascolto?
L'ascolto dell'altro, ma anche di noi stessi e dell'ambiente in cui viviamo, delle cose che ci
circondano.
Saper ascoltare è una cultura e con ciò una disposizione, perfino un'abilità.
Programma del convegno
- venerdì 14 ottobre 1994: L'ascolto nella relazione comunicativa
- sabato 15 ottobre 1994: Progettare l'ascolto
- domenica 16 ottobre: Esiti e prospettive
Pubblicazione
Bosi A. (a cura di), 1997, La cultura dell'ascolto del presente. Percorsi di comunicazione nella vita
quotidiana e nei servizi, Unicopli, Parma.
1995_Città di culture
Con e oltre la "città d'arte", un'aspirazione e un'esigenza
Parma_Convegno nazionale
La "città d'arte" è un patrimonio e un'identità storica da custodire.
La "città di culture" è l'orizzonte al quale ci stiamo indirizzando.
Nella dimensione della "città d'arte", nei significati del suo linguaggio universale, cresce e si
afferma l'aspirazione di un'umanità senza frontiere, nella quale ogni uomo è cittadino del mondo.
Programma convegno
- giovedì 21 settembre 1995: L'uno e i molti. L'interazione complessa tra centralità diverse;
- venerdì 22 settembre 1995: Lo spazio e il tempo. La dimensione fisica della città come contesto
dell'interazione culturale;
- sabato 23 settembre 1995: Il vivere quotidiano. Agire educativo e autoresponsabilità nella società
multiculturale;
- domenica 24 settembre 1995: Esiti e prospettive.
Pubblicazione
Bosi A. (a cura di), 1996, Città di culture, Battei, Parma.
2002_Lo straniero dentro di noi
Un viaggio alla ricerca di sé attraverso storie d'altri
Mantova_Convegno nazionale
Riflettere sui rapporti tra noi e gli altri.
Vedere attraverso le pareti e denunciare i muri invisibili. Guardare come noi guardiamo gli altri.
Riconoscere come gli altri ci conoscono. Pensare alle parole che usiamo abitualmente. Evocare
parole diverse. Ascoltare gli altri raccontare. Approssimarci a noi stessi attraverso le storie degli
altri. Approssimarci agli altri attraverso le nostre storie. Ricordare le case che abbiamo abitato e
tutte le volte che ci siamo persi. Rammentare i posti dove abbiamo incontrato il dolore e i luoghi
dove una volta siamo stati felici. Rievocare le persone che ci hanno aspettato e tutte quelle che non
abbiamo mai più visto. Cercare per quanto è possibile di capire. Rifiutare l'indifferenza e dubitare
delle proprie sicurezze. Guardare, per la prima volta, la nostra immagine allo specchio. Riconoscere
la nostra mancanza e fare posto ai nostri desideri. Aver cura della propria e dell'altrui fragilità. Aver
rispetto della persona che non siamo mai stati e che pure sentiamo familiare. Fare i conti con lo
straniero che ci abita. E soprattutto sentire, provare almeno una volta a sentire...
Sabato 8 giugno 2002
Carceri del castello - Cantine di Vincenzo, Palazzo Ducale
- Introduzione: La misura della colpa
- Stanza n. 1, Le segrete: Dove si racconta di carceri, recinti e altre pareti visibili e invisibili
- Stanza n. 2, Il viaggio: Dove si racconta di miti, sogni, fantasmi, avventure e disavventure
- Stanza n. 3, L'ospite: Dove si racconta della possibilità di ospitare nemici, sconosciuti e altri esseri
inattesi dentro di sé
- Stanza n. 4, Cartoline: Dove si racconta di paesi lontani ed esotici, di isole artificiali e dei propri
vicini di casa
Domenica 9 giugno 2002
Teatro Bibiena
- Tavola rotonda: Il Mediterraneo e le sue molteplici anime
Attività didattiche e formative
Lezioni spettacolo
La proposta
In Italia, chi ha più di quarant'anni ha vissuto, fino ad oggi, in tre distinte culture: quella della terra,
quella dell'energia e quella dell'informatica.
Con ciò, la discontinuità generazionale è entrata a far parte dei nostri costumi. Per millenni, nella
cultura contadina, i figli si sono identificati nei valori, nelle idee e nei comportamenti dei padri. Ora,
ogni generazione si costruisce autonomi percorsi di crescita e gli adulti non possono essere più
considerati i titolari della conoscenza e dell'esperienza-di-vita nella sua complessità.
Crescere insieme, autoeducarsi e coeducarsi sono espressioni entrate nell'uso comune. Con esse si
intende sottolineare come la distinzione adulti che sanno - giovani che devono apprendere sia
obsoleta, ma indica anche come la formazione e la crescita dell'individuo non si arrestino alle soglie
dell'età evolutiva, ma abbiano la durata stessa della vita.
La relazione di conflitto e comunicazione fra le generazioni è colta nel rapporto con queste più
ampie trasformazioni culturali.
L'obiettivo
Cogliere gli aspetti salienti della relazione fra soggettività generazionalmente diverse per formulare
nuove ipotesi sulla comunicazione intergenerazionale.
La modalità: la lezione spettacolo
Che cos'è la lezione spettacolo?
E' anzitutto una tecnica di divulgazione scientifica, un modo per rendere i contenuti di una ricerca
scientifica meglio accessibili.
Ma è anche un modo per attraversare i contenuti di una ricerca con linguaggi diversificati. Gli
odierni strumenti multimediali e il computer, ampiamente utilizzati nella lezione spettacolo,
consentono di leggere in modo più sintetico gli snodi e i tratti comuni di percorsi diversi.
In questo senso la lezione spettacolo costituisce un aspetto originale nel modo di fare ricerca
scientifica.
Tipica della lezione spettacolo è la modalità intersoggettiva che appartiene alla relazione
teatrale. Nella nostra esperienza, la lezione spettacolo adotta, nella fase della preparazione, anche la
relazione interattiva, tipica della relazione mediale, in vista di esiti come l'ipertesto o il testo
multimediale.
La lezione spettacolo è realizzata da un gruppo di ricercatori che, pur mettendo insieme relazioni
teatrali, non vanno scambiati per attori di teatro.
Durante la lezione spettacolo, che ha mediamente la durata di 120 minuti, lo spettatore assiste
all'articolarsi di quattro modalità espressive.
1. La tradizionale lezione frontale
E' il momento di raccordo tra le diverse parti della lezione. Procede per concetti e ha l'obiettivo
di dimostrare le tesi proposte.
2. La scheda di documentazione
Tiene il posto che nella lezione frontale è della citazione. Di questa è più ampia ed esaustiva. La
scheda di documentazione viene letta da uno o più ricercatori. A seconda dei casi può essere
illustrata con diapositive, grafici o filmati. Ha durata media di tre minuti e spesso si conclude con
una slide che ne riassume il contenuto.
3. La scheda di documentazione drammatizzata
Ha caratteristiche analoghe alla precedente ma, per il suo contenuto, si presta ad essere
drammatizzata.
Una scheda viene drammatizzata quando il suo contenuto viene liberamente rielaborato
introducendo di volta in volta suoni, musica, immagini, e in generale una seppur elementare
scenografia evidentemente non prevista nel testo scientifico. In alcuni casi le schede drammatizzate
consistono in sintetici scambi di opinioni fra autori, a volte di epoche e tradizioni distanti, portati in
scena dai ricercatori.
Mediamente le schede di documentazione drammatizzata hanno una durata superiore a quelle
precedenti, intorno ai cinque minuti.
4. Atopie teatrali
Sono appunto non luoghi teatrali, nel senso che non raggiungono una compiuta forma teatrale pur
avendone alcuni aspetti. Le atopie teatrali sono il momento di ridondanza della lezione spettacolo. I
più rilevanti nodi problematici, proposti attraverso discipline e linguaggi diversi, ma pur sempre
nella forma dell'approccio argomentativo e infine dimostrativo, sono ora ribaditi con la modalità
evocativa della messinscena.
A volte le atopie sono liberi adattamenti di testi esistenti, più spesso sono prodotti originali derivati
dai contenuti della lezione spettacolo. L'incompiutezza, dal punto di vista teatrale, dell'atopia, il suo
essere appunto un'assenza di luogo teatrale consiste:
- nel fatto di non essere un prodotto dotato di una propria autonomia, ma di essere uno spot teatrale
la cui funzione consiste nel ribadire il contenuto della lezione e il cui significato è di conseguenza
comprensibile nel contesto della lezione spettacolo;
- nella scenografia, assolutamente povera e limitata all'uso di oggetti, o loro simboli, indispensabili
per la comprensione del testo;
- nella recitazione (a cura dei ricercatori che compongono il gruppo, e non di attori professionali),
realizzata leggendo il copione che viene dichiaratamente ostentato sulla scena.
- Ideazione e coordinamento: Alessandro Bosi.
- Ricercatori-attori: Letizia Dazzi, Graziano Guazzi, Elisabetta Musi, Giovanna Rodolfi, Laura
Stocchero, Mattia Toscani.
- Coordinamento informatico e tecnico: Alessandro Galaverna, Stefano Montali.
Cronologia_Lezioni spettacolo
1995_Generazioni tra conflitto e comunicazione
1. 27 novembre - 12 dicembre 1995: Genitori e figli nell'infanzia contadina.
2. 15 gennaio - 19 febbraio 1996: Genitori e figli nell'Italia del boom economico.
3. 18 marzo - 15 aprile: Genitori e figli nell'Italia di oggi.
4. 20 maggio 1996: Ipotesi di nuovi percorsi comunicativi fra genitori e figli.
- Ideazione e coordinamento: Alessandro Bosi.
- Ricercatori-attori: Letizia Dazzi, Graziano Guazzi, Elisabetta Musi, Giovanna Rodolfi, Laura
Stocchero, Mattia Toscani.
1996_Generazioni a confronto
Corsi di aggiornamento per insegnanti, in collaborazione con l'Istituto di Sociologia
dell'Educazione dell'Università di Parma
1. 25 ottobre: Cultura della terra
2. 8 novembre: Cultura dell'energia
3. 15 novembre: Cultura dell'informatica
1999_Antigone o dell'alterità
Lezione spettacolo
1. 22 marzo 1999
Giornata di studio articolata come lezione spettacolo e proiezione di brani cinematografici allo
scopo di tornare a confrontarsi sul significato della cultura classica del nostro tempo.
2010_Zidane, anatomia di una testata mondiale
Lezione spettacolo
1. 9 luglio 2010
Testo di Sergio Manghi, musiche di Fulvio Redeghieri
Sergio Manghi: voce narrante
Fulvio Redeghieri: fisarmonica
Dòra Szabò: violoncello
La lettura musicata dell'omonimo testo di Sergio Manghi presenta la figura dell' "eroe moderno"
Zinedine Zidane da un punto di vista inusuale, come mito prima accolto e poi abbandonato dal
favore degli dei, e come uomo il cui destino è stato scritto dalle determinanti sociali e culturali
culminate nel gesto eclatante di una disfatta inevitabile.
Corsi di perfezionamento
In collaborazione con l’Università degli Studi di Parma
Città e civiltà. Nuove frontiere di cittadinanza
Università di Parma (a.a. 2005_2006)
Memoria, oralità e scrittura nell'era digitale
Università di Parma (a.a. 2005_2006)
Forme dell'oralità e della scrittura nella surmodernità. I linguaggi giovani, per una politica del
territorio
Università di Parma (a.a. 2003_2004)
La narrazione e il teatro nell'educazione interculturale. Elementi per una politica del territorio
nella società multiculturale
Università di Parma (a.a. 2000_2001)
La narrazione e il teatro nell'educazione interculturale
Università di Parma (a.a. 1999_2000)
Corsi di formazione
Le generazioni a confronto: genitori e figli di fronte al cambiamento
Maggio - aprile 2000
Come e su cosa dialogano genitori e figli, adulti e giovani nel mondo d'oggi? E come è cambiata la
loro comunicazione rispetto all'Italia contadina e a quella di prima industrializzazione?
Riflessioni, documenti, ricostruzioni autobiografiche, simulate e giochi di ruolo in un corso
interattivo sulla comunicazione intergenerazionale.
Lo straniero dentro di noi
Laboratori di approfondimento per insegnanti, educatori e cittadini interessati
Mantova, maggio_ottobre 2003
Il progetto si propone come continuazione del lavoro e delle riflessioni cominciate con le due
giornate intitolate "Lo straniero dentro di noi. Un viaggio alla ricerca di sé attraverso le storie di
altri", realizzato ne giugno del 2002 nelle Carceri del Castello di San Giorgio, nelle Cantine di
Vincenzo di Palazzo Ducale e nel Teatro Bibiena di Mantova.
Nello specifico si tratta di alcuni percorsi di approfondimento sui temi dell'interculturalità nella
forma di incontri seminariali dedicati in particolare ad insegnanti, educatori ed animatori, ma aperti
a tutti i cittadini.
Temi dei seminari
- Quale Islam? Critica e decostruzione di un immaginario occidentale
- Musulmani d'Occidente. Le molteplici facce dell'Islam europeo
- Immigrazione e mediazione: nuovi cittadini e nuove generazioni
- A più voci: relazioni, racconto e oralità
- Filosofie dell'insicurezza e politiche di controllo
- Filosofie della relazione e politiche di fiducia
- Le molteplici radici: identità, alterità e racconto
Laboratori
- A scuola di intercultura.: metodologie, tecniche ed esperienze
- Le "lezione spettacolo"
- Teatro ed espressione creativa
- Il cinema e l'immagine per l'apprendimento
La decodifica dell’ovvio
Milano, 1995
Il percorso formativo si propone di riflettere su quei piccoli elementi di ordinaria quotidianità che
compongono la realtà in cui ci muoviamo, nonché sui comportamenti che da essi possono scaturire
e che si considerano meglio corrispondenti alle proprie esigenze. Il lavoro sull’ovvio, quindi, è
adatto per problematizzare situazioni apparentemente banali, per cogliere la processualità in ciò che
ci appare invece come inarticolato e per costruire nuove strategie di approccio a quanto si dà
abitualmente per scontato.
Ciclo di conversazioni
Il mestiere d’insegnante_Figure di quotidianità, trame invisibili
Università di Parma
Primo ciclo 4 marzo_15 aprile 2011; secondo ciclo 4 novembre 2011_13 aprile 2012.
Da zero all‟infinito (con il Dipartimento di Studi Politici e Sociali e il Dipartimento di Italianistica
dell’Università degli Studi di Parma, l’Istituzione delle Biblioteche e l’Ufficio Scolastico
Provinciale) ha pensato e organizzato un ciclo di incontri che si propongono di ragionare sulla
figura dell’insegnante, nodo cruciale del processo formativo per la sua indiscutibile centralità nel
divenire delle pratiche di insegnamento.
Studi e ricerche In collaborazione con l’Università degli Studi di Parma
Percezione della sicurezza urbana (2007_2009)
Il progetto si inserisce all'interno del programma di riqualificazione urbana denominato Stazione -
Ex Boschi.
Nel triennio 2007-2009 si è provveduto a indagare la percezione della sicurezza nel comune di
Parma, attraverso la somministrazione di questionari e interviste a un campione di 500 abitanti.
Tra le aree oggetto di indagine: la percezione di sicurezza/insicurezza in città e nell'abitazione, le
principali cause di insicurezza, i comportamenti abitualmente adottati a salvaguardia della propria
persona e della propria abitazione, l'opinione sull'operato delle Forze dell'Ordine.
I questionari sono stati integrati con interviste qualitative a "osservatori privilegiati": negozianti,
abitanti di quartieri "sensibili" e migranti.
Ismu_L’integrazione degli immigrati (2008)
Nel 2008 Da zero all'infinito, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Politici e Sociali
dell'Università di Parma, partecipa al progetto ISMU L'integrazione degli immigrati.
Il progetto, attivo su scala nazionale, si propone di indagare la qualità della vita degli stranieri in
Italia.
Percorso di giornalismo civico partecipativo (2011)
(in collaborazione con l’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna)
Il percorso avviato nel 2009 dall’Assemblea Legislativa si propone di problematizzare il tema del
diritto attraverso il lavoro in rete delle associazioni del territorio regionale: attraverso la
metodologia della newsletter, gli enti avranno la possibilità di riflettere sulle questioni legate ai
diritti di cittadinanza e partecipazione, contribuendo in questo modo a rendere i cittadini più
consapevoli e in grado di instaurare un dialogo con le istituzioni.
All’interno di questo percorso, Da zero all‟infinito si occuperà dell’area legata al diritto
all’istruzione.
Collane editoriali
Nel 1997, a seguito del convegno La cultura dell‟ascolto nel presente, Da zero all‟infinito
contribuisce a creare, presso la casa editrice Unicopli, la collana LeggereScrivere, che prende avvio
con il libro omonimo al convegno.
Nel 2007 nasce poi una seconda collana, Coup de théâtre, sempre legata alle edizioni Unicopli, che
si occupa di documentare esperienze didattiche e formative.
Collana LeggereScrivere – Unicopli
Il leggerescrivere è l’atteggiamento
di chi legge il testo nel mentre lo scrive sul e col proprio corpo nel mondo,
di chi è desto nel tradurre ogni sollecitazione in un’opportunità per sé e per gli altri,
dei bambini che incontrano le lettere per la prima volta e le segnano col dito,
le pronunciano deformando le labbra, le scrivono raccogliendosi intorno alla penna.
I libri del leggerescrivere richiamano la processualità dell’apprendere e del dire,
che l’educazione del ripetere ha reciso.
Alessandro Bosi, Annamaria Campanini (a cura di), La cultura dell‟ascolto nel presente.
Percorsi di comunicazione nella vita quotidiana e nei servizi (novembre 1997)
Saggi di: Andolfi M., Bosi A., Briganti P., Callari Galli M., Campanini A., Chiavacci E., Cundo P.,
Dazzi L., Demetrio D., Iori V., Luppi F., Mapelli B., Miodini S., Moro A. C., Musi E., Ricci Bitti P.
E., Scivoletto A., Spaggiari G., Tragni A.
Il volume si presenta diviso in tre parti: I percorsi dell’ascolto, che costituisce un approccio
teoretico al problema sulle direttrici dell’etica, dell’antropologia e della filosofia; L’ascolto nella
relazione comunicativa, capace di soffermarsi sulla promozione di un’adeguata competenza
professionale nella relazione d’aiuto; e Progettare l’ascolto, in cui vengono prospettati interventi
riportando esperienze in atto.
Mattia Toscani, Riaffilare lo sguardo: il teatro e le tecniche originarie. Per un approccio
all‟alterità nel percorso Unitea (gennaio, 1999)
Il saggio documenta e rielabora i materiali raccolti in un seminario del corso di Sociologia
dell’educazione tenutosi nel 1998 presso l’Università di Parma. Si tratta di un vero e proprio
laboratorio aperto che consente al lettore di intravedere alcuni possibili sentieri che il mondo
dell’università, della scuola e del teatro potrebbero percorrere insieme sui temi di educazione,
scuola e teatro.
Marilena Russo (a cura di), Scrittura e narrazione. Le emergenze sociali nello spazio simbolico
del linguaggio (dicembre 1999)
Saggi di: Bosi A., Briganti P., Cappi A., Carotenuto A., Cerati C., Comolli G., Demetrio D., Loi F.,
Manghi S., Mazzucco M. G., Melucci A., Napolitani D., Russo M., Spaziani M. L., Viganò V.
Nell’aprile del 1997 a Castiglione delle Stiviere (Mantova), si è tenuto il Convegno nazionale
Scrittura e narrazione. Marilena Russo ne ha raccolto le relazioni nel suddetto volume. L’argomento
costituisce uno degli snodi più fecondi sui quali il pensiero contemporaneo si è interrogato e messo
alla prova. Al convegno hanno partecipato sociologi, filosofi, letterati, poeti psicologi e pedagogisti.
Alessandro Bosi, Il sentimento del tempo. Aspetti socioeducativi del raccontarsi all‟altro (febbraio
2000)
Il legame che l’esperienza del raccontare stabilisce con l’altro è l’argomento centrale del libro.
L’autore sottolinea come chi racconta mette alla prova la relazione che lui stesso ha introdotto con
la propria narrazione ponendosi al centro di un segmento che prevede da un capo l’argomento
trattato e dall’altro il referente che diviene a sua volta protagonista della relazione dato che: accanto
alla funzione passiva che gli è propria assume anche quella attiva di scrivere in se stesso la storia
così da costituire un interlocutore di chi racconta che ne coglie le reazioni e deve tenerne conto.
Paolo Costa, Verso un‟ontologia dell‟umano. Antropologia filosofica e filosofia politica in Charles
Taylor (ottobre 2001)
Il volume è uno studio metodico su Charles Taylor. La tesi di fondo del volume consiste
nell’evidenziare come il filosofo canadese tenti di rispondere all’interrogativo tradizionale: Cosa è
l’uomo?. Taylor approfondisce la sua ricerca partendo dalle alterne vicende storiche e le prospettive
future di una visione umanistica.
Annamaria Campanini (a cura di), Il servizio sociale nella società multietnica. Prima
accoglienza: problemi e prospettive (2002)
Saggi di: E. Allasino, U. Ascoli, A. Bosi, L.L. Bresci, A. Campanini, V. Cesareo, E. Chiavacci, L.
Deantoni, D. Demetrio, P. Donati, G. Favaro, A. Jabbar, U. Melotti, S. Miodini, A. Tarozzi, M.
Tognetti, M.T. Zini.
Il volume, che raccoglie le relazioni del convegno omonimo (Parma, 1998), propone un’occasione
di analisi e studio sul tema dell’interculturalità, con particolare attenzione ai nodi problematici
relativi all’analisi dei bisogni e ai percorsi di intervento connessi con l’organizzazione delle
risposte.
Daria Bottini, Alessandro Miglioli, L‟arte perduta della letteratura. Ricerca-azione sui modelli di
comportamento sociale verso la lettura (ottobre 2002)
La lettura è un’attività d’interpretazione capace di coinvolgere razionalità e sentimento.
incoraggiare la lettura, quindi, diviene un vero e proprio intervento sociale. Questo saggio,
sviluppatosi attraverso fiere librarie e letterarie, corsi di formazione, conferenze e laboratori di
scrittura, intende cercare di fornire qualche risposta ai diversi quesiti connessi alla lettura stessa.
Elisabetta Musi, Mattia Toscani (a cura di), Theuth e Thamus. Scrittura e narrazione nella città
di culture (gennaio 2002)
Saggi di: Bosi A., Cappi A., Coco E., Cundo P., Dazzi L., Di Nicola P., Greppi A., Iori V., Manghi
S., Mortari L., Munaro M., Musi E., Prandi C., Sanna E., Secondulfo D., Thomas H., Toscani M.
Il dio Theuth, che offre agli uomini il dono della scrittura, e il re egizio Thamus, che lo rifiuta
rivendicando il primato dell’oralità sono da considerarsi i progenitori della nostra comunicazione. Il
libro raccoglie scritti di studiosi provenienti da diversi ambiti scientifici, dal mondo artistico e
letterario, che analizzano nuove forme di comunicazione e di oralità nella società multiculturale.
Alessandro Bosi (a cura di), Identità e narrazione. Scritti sull‟espressione del sé (aprile 2003)
Saggi di: Amato G., Bosi A., Cundo P., Contesini S., Deriu M.
Il volume nasce da una comune esperienza di diversi autori nell’insegnamento universitario,
proponendo metodi di lavoro e prospettive di ricerca su uno dei temi più dibattuti negli ultimi anni:
Identità e narrazione, appunto. Cinque i saggi che si soffermano su diversi argomenti: le cerimonie
di presentazione, la narrazione nella ricerca cinematografica, l’autobiografia come archivio del sé, il
gioco della messinscena dell’io, le lettere d’amore.
Marco Deriu, La fragilità dei padri. Il disordine simbolico paterno e il confronto con i figli
adolescenti (febbraio 2004)
Argomento centrale del libro è la crisi dei modelli maschili tradizionali e le inevitabili ripercussioni
sui modelli paterni. Deriu sottolinea attraverso un’analisi ben congegnata come la fine dell’autorità
tradizionale sembra aver inaugurato un tipo di relazione orizzontale nei rapporti familiari che porta
alla ribalta nuove problematiche come l’incomprensione tra padri e figli rendendo necessario un
ripensamento profondo e coraggioso dei criteri educativi.
Claudio Stroppa (a cura di), Il bambino e il viaggio (ottobre 2004)
Saggi di: Bosi A., Braga V., Cesa-Bianchi G., Cesa-Bianchi M., Calidoni P., Colli O., Cristini C.,
Lavarini R., Piccinini A., Scarcella D., Simini B., Spitti M., Stroppa C.
La ricerca di Claudio Stroppa si sofferma sugli atteggiamenti e le aspettative del bambino di fronte
al viaggio. Esiste una rottura di schemi rispetto alla vita quotidiana oppure il compiere il viaggio
con la famiglia o con la scuola è un continuum socio-psicologico verso una crescita e una
maturazione mentale inevitabile? Questo il nucleo del volume che intende essere una lettura utile
non solo alle famiglie ma anche per gli operatori sociali.
Alessandro Bosi, Il sentimento del tempo e del luogo (maggio 2005)
Il saggio affronta la questione della modalità del racconto e del raccontarsi nelle relazioni
quotidiane. Bosi evidenzia come le storie di tutti i giorni non si disperdano nel vuoto o nel tempo
ma, incontrandosi inevitabilmente con quelle degli altri si modifichino a tal punto da creare un
legame tra le nostre storie e la storia.
Stefania Contesini, Memorie archiviate. Gli archivi autobiografici nella consulenza e nella
formazione (settembre 2005)
L’autobiografia è l’archivio delle narrazioni riferite al sé e l’archivio, a sua volta, assume le
caratteristiche dell’autobiografia quando viene inteso come riflesso dello svolgimento di
un’esistenza. Il volume intende esplorare le nozioni di archivio e autobiografia mettendoli in
relazione tra di loro attraverso il medium di narrazione e memoria.
Carlo Prandi, Lucien Lévy-Bruhl. Pensiero primitivo e mentalità moderna (marzo 2006)
Il filosofo francese Lévy-Bruhl, di formazione cartesiana, all’inizio del secolo scorso si pose il
problema delle società senza scrittura produttrici di cultura. Prandi ne contestualizza l’opera
rendendo conto di un’evoluzione culturale ancora in parte enigmatica.
Anita Gramigna, Marco Righetti, Pedagogia solidale. La formazione nell‟emarginazione
(settembre 2006)
Lo scopo di questa ricerca consiste nell’individuazione critica dei rapporti problematici che
intercorrono tra pedagogia e contemporaneità. Il volume vuole essere una guida alla ricerca sulle
emergenze formative e uno strumento di lavoro rivolto a quelle figure che operano nel sociale:
insegnanti, educatori, ricercatori.
Antonio Salvatore, La giustizia minorile. Dall‟Associazione “Cesare Beccaria” ai Tribunali
minorili in Italia. Biografia di un‟istituzione (febbraio 2007)
La giustizia minorile in Italia è l’argomento centrale del libro. Salvatore fa riferimento, in
particolare, alle vicissitudini del Cesare Beccaria di Milano, dagli inizi fino ad oggi; da tener
presente che l’autore è stato per molti anni ne è stato il direttore e, di conseguenza, l’opera risulta
almeno in parte autobiografica oltre che costituire un importante documento sullo stesso sistema
formativo e educativo del nostro paese.
Vincenza Pellegrino (a cura di), Mediare tra chi e che cosa? Riflessioni di studiosi e operatori
sanitari sull‟incontro con il paziente migrante (maggio 2007)
Saggi di: Bosi A., Cantarelli B., Caroselli L., Chiastra F., Dicembrino A., Dicembrino R. B., Donati
S., Lecci C., Lottici R., Manghi S., Margarone S., Monacelli N., Nicoli M. A., Parizzi M.,
Pellegrino V., Scardino M., Voltolina R.
Il libro raccoglie il percorso compiuto da studiosi sociali e operatori sanitari di Parma. Si tratta di
una minuziosa analisi dell’organizzazione sanitaria che mette a fuoco i problemi realmente
incontrati con l’utenza straniera da un lato, mentre dall’altro vengono messe in discussione le
categorie della mediazione interculturale e della specificità culturale per come esse operano
comunemente nella scena di cura.
Emanuela Spaggiari, Innovazione tecnologica e benessere a scuola. Un confronto fra Istituti
superiori italiani e francesi (ottobre 2007)
Il volume presenta la sintesi dei risultati di una ricerca comparativa svolta nelle scuole superiori di
Italia e Francia. Attraverso l’analisi di pratiche, ruoli, progetti ne emerge uno spaccato di grande
interesse: con uno sguardo in particolare all’utilizzo delle Tic (tecnologie dell’Informazione e della
comunicazione) si tenta di veder i limiti e le potenzialità di questi strumenti, oltre che di fare il
punto di un processo di integrazione ancora in atto.
Alessandra Pozzi, Mattia Toscani (a cura di), Tra il dire e lo scrivere. Saggi sull‟oralità di
ritorno (marzo 2008)
Saggi di: Giarelli G., Comolli G., Pellegrino V., Jabbar A., Pozzi A., Meda J., Toscani M., Fabi U.,
Deriu M., Manghi S., Bosi A.
È possibile individuare la soglia tra oralità e scrittura? Con l'obiettivo di cercare una modalità
narrativa che rispecchi le caratteristiche della surmodernità, il volume raccoglie le relazioni
proposte all'interno del Corso di Perfezionamento in Sociologia dell'Educazione "Forma dell'oralità
e della scrittura nella surmodernità. I linguaggi giovani, per una politica del territorio". Tra gli
argomenti analizzati nelle tre sezioni che compongono il libro (Oralità e scrittura nel racconto
interculturale, Linguaggi e forme d'interazione sociale, Cambiamenti) si snoda un percorso tra
letteratura delle migrazioni, idea di cittadinanza, comunicazione come interazione sociale, potere
della parola e degenerazione del Power Point.
Anita Gramigna, Marco Righetti, Carlo Rosa, Estetica della formazione. La conoscenza nella
bellezza (settembre 2008)
Il libro (rivolto agli insegnanti, ai ricercatori e agli operatori sociali), si approccia al tema della
bellezza in quanto fulcro del processo di conoscenza e ponte di passaggio verso l'etica. Il legame
che ne scaturisce, dunque, è quello tra conoscenza, bellezza ed educazione, nell'ottica di una
didattica della responsabilità che vede nella narrazione il primo passo di una riflessione comune.
Vincenza Pellegrino, L‟Occidente e il Mediterraneo agli occhi dei migranti (gennaio 2009)
Mettersi in ascolto del racconto che i migranti fanno dell'Occidente. Per comprenderne le fragilità,
l'aggressività e le sue "potenzialità invecchiate". L'occhio del migrante sulla società occidentale sa
essere consapevole: sa vedere "casa", pur non dimenticando le difficoltà del viverci (la mancanza di
uno spazio di espressione, il ritratto distorto dei media).
Occorre dunque non limitarsi all'immagine della società che l'Occidente crea, ma lasciarsi
attraversare dallo sguardo altrui, sguardo senza il quale la nostra visione non può dirsi completa.
Maria Grazia Ferrari, È possibile comunicare? (ottobre 2009)
Il primo assioma della comunicazione afferma che "non è possibile non comunicare". In questo
libro, ci si chiede se "è sempre possibile comunicare".
La comunicazione è processo che implica la compartecipazione di elementi plurimi, dalla
cognizione alla psicologia alla pragmatica - cosa che inevitabilmente la porta ad essere in bilico tra
la comprensione e l'incomprensione. Tra il riuscire a comunicare e il non riuscirci.
Anita Gramigna (a cura di), Democrazia dell‟educazione (settembre 2010)
Saggi di: Contreras F.S., Cillani S., Luzòn A., Gramigna A., Delgado Granados P., Grondin J.,
Righetti M., Valleriani A., Luengo Navas J., Vaccarili A., Rivas L.E.P.
Questo volume si inserisce nell’importante dibattito sulla relazione che esiste tra educazione e
democrazia, entrambe considerate come processi multifattoriali, multi direzionali e multi
relazionali. Se è vero che la democrazia non si insegna, perché vi si vive dentro, è vero anche che la
vita democratica in una pòlis è in sé un ambiente educativo: partendo da qui, il libro attraversa il
pensiero degli autori più rappresentativi della nostra stagione culturale, riflettendo sulla democrazia
intesa come processo di costruzione della pòlis che attiene alla realizzazione piena non solo di una
comunità, ma anche dei singoli cittadini che vi appartengono.
Alessandro Bosi, L‟identico o della differenza (novembre 2011)
Costruito nel fortilizio della modernità classica, il pensiero identitario ha resistito ai numerosi
attacchi critici portati dal Novecento. L‟identico o della differenza tenta di aggredire il problema
analizzando alcune situazioni per le quali prospetta vie d’uscita a partire dall’idea che le persone, i
comportamenti e le cose non si presentano alla nostra attenzione per come sono (la pretesa
identitaria) ma per il nesso che le lega nel viluppo di cui noi stessi siamo parte.
Odoardo Visioli, Le metafore spaziali delle dinamiche socio-politiche (gennaio 2012)
Lo sviluppo tecno-scientifico e la rivoluzione informatico-comunicazionale stanno portando la
dottrina e il sistema della politica a mutare da ancoraggi geografici verso assetti dinamici,
rappresentabili per mezzo di metafore geometrico-spaziali, evolvendo da un assetto verticale,
apicale e transitivo a una struttura orizzontale, circolare e riflessiva. Ciò porta alla ribalta
l’esuberanza della soggettività e il profondo substrato antropologico delle dinamiche socio-
politiche attuali: alla politica si prospetta perciò l’esigenza di riconvertirsi ad una prospettiva
teleologica, a partire dalla riconsiderazione da parte dei soggetti della propria assolutezza in quanto
persone; da parte sua, il politico potrà ricambiare il suo inserimento nel tragitto della trascendenza,
beneficando quest’ultima di un vivificante respiro immanente.
Collana Coup de théâtre. Percorsi della formazione - Unicopli
Nell’insegnamento,
che non manchi mai la dottrina!
(Ma quante volte dovremo ricorrere a un Coup de théâtre…)
Alba Monelli, Brunella Cassi, Anna Del Prato, Susanna Siviero, L‟ottovolante – Il gioco
dell‟infinito (aprile 2007)
Ottovolante è un gioco che prende il nome dalla forma del suo tavoliere che ricorda la giostra del
luna park: è un gioco da fare a scuola, con tutta la classe. Il suo obiettivo è quello di riuscire a
integrare tutti i ragazzi, creando condizioni di energia e di intervento in una competizione con delle
regole che diviene via via uno scoprire insieme.
Alessandro Bosi (a cura di), Luoghi narrativi. Raccontarsi nel paesaggio. Una ricerca alla Ssis di
Parma (aprile 2006)
Saggi di: Betti M., Bosi Alessandra, Brasa M., Cataliotti A. J., Cecchi V., Ferrari S., Gallanti S.,
Giannetti S., Ghezzi W., Gnarra P., Piccinini E., Reggi L., Romano D., Sangiorgio R., Scalfari G.,
Trentin S., Zennoni C., Zerbini C.
Il libro nasce durante un corso di Sociologia di Specializzazione Insegnanti Secondaria (Ssis) di
Parma e raccoglie i racconti di alcuni corsisti che evidenziano la varietà e ricchezza di luoghi
narrativi nei nostri giorni.
Alessandro Bosi, Il gioco delle appartenenze. La contrattazione sociale nell‟educazione
interculturale (dicembre 2003)
Saggi di: Dazzi L., Degli Espositi C., Fanti S., Marconi A., Marra A. M., Molinari R., Panza N.,
Paone D., Roveri N., Toscani M., Tunesi L.
Il libro introduce un gioco e ne delinea le regole: anzitutto bisogna essere in tanti, l’autore consiglia
una trentina di persone. Vi deve essere un conduttore che avrà il ruolo di proporre quindici
appartenenze tra le quali bisogna sceglierne tre a patto che la scelta venga fatta di volta in volta,
proprio come nella vita: prendendo oggi quella strada, saprò mai dove finirò domani? Ogni
individuo è un variegato impianto di relazioni e come tale prefigura i più diversi percorsi possibili
tra le culture.