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Patologia genitale dell’infanzia e della adolescenza. Prof.ssa Alfonsa PIZZO. Ginecologia dell’infanzia. Confidenza con la bambina Collaborazione dei genitori Esperienza particolare. Esperienza particolare perché… Conoscenza evoluzione fisiologica. Periodo neonatale - PowerPoint PPT Presentation
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Patologia genitale dell’infanzia Patologia genitale dell’infanzia e della adolescenza e della adolescenza
Prof.ssa Alfonsa PIZZOProf.ssa Alfonsa PIZZO
Ginecologia dell’infanziaGinecologia dell’infanzia
Confidenza con la bambinaConfidenza con la bambina Collaborazione dei genitoriCollaborazione dei genitori Esperienza particolareEsperienza particolare
Esperienza particolare perché…Esperienza particolare perché…Conoscenza evoluzione fisiologicaConoscenza evoluzione fisiologica
Periodo neonatalePeriodo neonatale Secrezione dal capezzolo e/o rigonfiamento Secrezione dal capezzolo e/o rigonfiamento
delle mammelledelle mammelle Leucorrea e/o pseudomestruazioneLeucorrea e/o pseudomestruazione Edema dei genitali (e dell’imene) Edema dei genitali (e dell’imene) Clitoridomegalia della pretermineClitoridomegalia della pretermine
Esperienza particolare perché…Esperienza particolare perché…Conoscenza evoluzione fisiologicaConoscenza evoluzione fisiologica
Periodo di quiescenzaPeriodo di quiescenza(da un mese dalla nascita sino a 9-10 anni)(da un mese dalla nascita sino a 9-10 anni)
Ph vaginale 6 – 7,5Ph vaginale 6 – 7,5 Scomparsa lattobacilli e presenza di flora Scomparsa lattobacilli e presenza di flora
batterica variabile (stafilo e streptococchi, batterica variabile (stafilo e streptococchi, difteroidi, coliformi, ecc.)difteroidi, coliformi, ecc.)
PUBERTA’PUBERTA’(da 9 a 14 anni)(da 9 a 14 anni)
MENARCA: età media 12,8 anni
Numerose variabili su cui insiste l’influenza genetica.
NUTRIZIONE(il tessuto adiposo è organo endocrino)
Schema dell’incremento del peso (in ordinata) e del grasso corporeo (in percentuale sulla curva) correlato all’acquisizione della capacità riproduttiva
Morfologia
rapporto rapporto
- infantile corpo / collo - infantile corpo / collo
< / 0.9 < / 0.9
- transizionale > 0.9 < / 1.1 - transizionale > 0.9 < / 1.1
- adulto >1.1 - adulto >1.1
Endometrio
- visibile
- non visibile
- ispessito
Dimensioni- lunghezza
- diametri
collo corpo
Incremento di massa ossea a livello (L2 -L4 ) nelle adolescenti (Da Theintz et al. 1992 modificato)
g/cm2/anno
Raggiungimento picco massa ossea:Raggiungimento picco massa ossea:
15 – 20 anni 15 – 20 anni
Monitoraggio sviluppo puberaleMonitoraggio sviluppo puberale
ClinicoClinico RadiologicoRadiologico BiochimicoBiochimico
Ginecologia dell’adolescenzaGinecologia dell’adolescenza
Esperienza particolare:Esperienza particolare:
EndocrinologicaEndocrinologica PsicologicaPsicologica
Modificazioni psicorelazionali in Modificazioni psicorelazionali in pubertàpubertà
Aumento degli estrogeni:Aumento degli estrogeni:
1.1. Sistema limbico (fantasie, sogni, sentimenti, Sistema limbico (fantasie, sogni, sentimenti, modalità propositive verso l’esterno)modalità propositive verso l’esterno)
2.2. Corteccia celebrale (maturazione cognitiva con Corteccia celebrale (maturazione cognitiva con incremento di alcune percezioni e facilitazione incremento di alcune percezioni e facilitazione tendenza al pensiero astratto)tendenza al pensiero astratto)
Ruolo dei neurosteroidiRuolo dei neurosteroidi
Periodo puberalePeriodo puberale
1.1. Identità di genereIdentità di genere
2.2. Orientamento sessualeOrientamento sessuale
3.3. Dalla famiglia ai coetanei ……..Dalla famiglia ai coetanei ……..
Alterazioni dello sviluppo Alterazioni dello sviluppo
puberale ansiapuberale ansia
Mancanza di accettazioneMancanza di accettazione
di sé sintomi fisicidi sé sintomi fisici
Patologia genitale della neonataPatologia genitale della neonata
ispezioneispezione
DiagnosiDiagnosi
ecografiaecografia
Patologia genitale della neonata:Patologia genitale della neonata:genitali ambiguigenitali ambigui
Congenita o iatrogenaCongenita o iatrogena
Assegnazione del sesso spesso molto complessaAssegnazione del sesso spesso molto complessa
Anamnesi familiareAnamnesi familiare Esame obiettivo locale e generaleEsame obiettivo locale e generale Ecografia addomino-pelvicaEcografia addomino-pelvica CariotipoCariotipo Valutazione ormonaleValutazione ormonale Dosaggio elettrolitiDosaggio elettroliti
Assegnazione di genere che garantisca una normale Assegnazione di genere che garantisca una normale vita sessuale (counselling ai genitori)vita sessuale (counselling ai genitori)
Patologia genitale della neonata:Patologia genitale della neonata:imene imperforatoimene imperforato
Assenza di mucoAssenza di muco
Idrocolpo o mucocolpoIdrocolpo o mucocolpo
Patologia genitale della neonataPatologia genitale della neonata
Aperture anali ectopicheAperture anali ectopiche Estrofia vescicale con alterazioni genitali Estrofia vescicale con alterazioni genitali
associateassociate Sbocchi ureterali ectopiciSbocchi ureterali ectopici Cisti (di Gartner, parauretrali)Cisti (di Gartner, parauretrali)
Patologia genitale della neonataPatologia genitale della neonata
Vulviti Vulviti da contaminazione al momento del parto da contaminazione al momento del parto
dalla madre (candida, trichomonas, dalla madre (candida, trichomonas, gonococco, clamydia)gonococco, clamydia)
da ospedale (miceti, coliformi, stafilococchi, da ospedale (miceti, coliformi, stafilococchi, streptococchi)streptococchi)
da sovrainfezione batterica e/o micotica su da sovrainfezione batterica e/o micotica su “vulvite da pannolino”“vulvite da pannolino”
LA – MANAGEMENT DELLE CISTI OVARICHE DELLA NEONATALA – MANAGEMENT DELLE CISTI OVARICHE DELLA NEONATA
Diagnosi neonatale di cisti ovarica
Ecografia ad 8 settimane
Risoluzione Non risoluzione
Semplice< 5 cm
Semplice> 5 cm
Complessa
Ecografia al IV mese
Aspirazione
Risoluzione Intervento Follow upecografico
Intervento
LA BAMBINA DAL GINECOLOGO
Patologia genitale della bambinaPatologia genitale della bambina
Diagnosi:Diagnosi:
Citologia Citologia BatteriologiaBatteriologia ColposcopiaColposcopia VaginoscopiaVaginoscopia laparoscopialaparoscopia
PRINCIPALI INDICAZIONI
GINECOLOGICHE ALLA LAPAROSCOPIA IN
ETA’ PEDIATRICAVisualizzazione genitali interni nelle anomalie della
Differenziazione sessuale ed eventuale gonadectomia
Biopsia ovarica
Ovariopessi (in previsione di trattamenti radianti sulla pelvi)
Cistectomia ovarica
Detorsione di cisti ovarica
Drenaggio di ascessi
Lisi di aderenze
Chiusura del dotto peritoneo-vaginale in caso di ernia
Patologia genitale della bambinaPatologia genitale della bambina
Patologia malformativa (fisiologica ipertrofia mono o bilaterale delle piccole labbra)
Vulvite adesiva (mai interventi manuali e/o strumentali – crema agli estrogeni)
Patologia da corpi estranei (si asportano in anestesia) Patologia flogistica: aspecifica, specifica ( MST !!)
(esiste eritema fisiologico e leucorrea fisiologica in fase pre-menarcale)
Patologia traumatica (accidentale, da abuso sessuale)
Patologia genitale della bambinaPatologia genitale della bambina
Precocità sessuali (vere o false, parziali o totali)Precocità sessuali (vere o false, parziali o totali) Patologia tumoralePatologia tumorale
malignamaligna: rara: raraovaio ovaio a) disgerminoma (attenzione se a) disgerminoma (attenzione se
cariotipo xy) cariotipo xy)b) ginandroblastomab) ginandroblastomac) t. a cellule della granulosac) t. a cellule della granulosad) t. metastatici (linfoma, rabdomiosarcoma)d) t. metastatici (linfoma, rabdomiosarcoma)
vaginavagina a) sarcoma botrioide cervicea) sarcoma botrioide cerviceb) carcinoma a cellule chiareb) carcinoma a cellule chiare
benignabenignaovaioovaio a) cisti (facile la torsione)a) cisti (facile la torsione)
b) teratomib) teratomi
Patologia genitale dell’adolescentePatologia genitale dell’adolescente
AMENORREA PRIMITIVA (17 anni)AMENORREA PRIMITIVA (17 anni)PUBERTA’ RITARDATA (assenza css 15-16 anni)PUBERTA’ RITARDATA (assenza css 15-16 anni)1.1. CostituzionaleCostituzionale2.2. Ipogonadismo ipergonadotropo (disgenesia Ipogonadismo ipergonadotropo (disgenesia
gonadica)gonadica)3.3. Ipogonadismo ipogonadotropo (Kallmann, Ipogonadismo ipogonadotropo (Kallmann,
Lawrence – Moon-Biedl, Prader-Willi)Lawrence – Moon-Biedl, Prader-Willi)4.4. Sviluppo di caratteristiche etero sessuali (Morris, Sviluppo di caratteristiche etero sessuali (Morris,
SAG, Cushing, neoplasie surrenaliche o SAG, Cushing, neoplasie surrenaliche o ovariche)ovariche)
Patologia genitale dell’adolescentePatologia genitale dell’adolescente
DIAGNOSI DIFFERENZIALI DEI RITARDI PUBERALI
Età ossea
< 11 a : ritardo normale
> 11 a : ritardo patologico
> 14 a : ipogonadismo permanente
Androgeni surrenalici
livelli bassi : deficit di GH
livelli alti : ipogonadismo ipogonadotropo
Patologia genitale dell’adolescentePatologia genitale dell’adolescente
Alterazioni del ciclo mestrualeAlterazioni del ciclo mestruale DismenorreaDismenorrea Dolore pelvico cronico (endometriosi)Dolore pelvico cronico (endometriosi) Patologia flogisticaPatologia flogistica Patologia tumoralePatologia tumorale
ANOMALIE CONGENITE
Politelia Capezzoli soprannumerari
Polimastia Più rara. Exeresi per finalità estetiche
Atelia Rara. Mono o bilaterale
AmastiaMono o bilaterale. Rara come forma isolata. Più frequente nella S. di Poland
PATOLOGIA MAMMARIA NELL’ADOLESCENZAPATOLOGIA MAMMARIA NELL’ADOLESCENZA PATOLOGIA MAMMARIA NELL’ADOLESCENZAPATOLOGIA MAMMARIA NELL’ADOLESCENZA
AsimmetriaIn genere è più grande la dx. Se prevale la sx consigliato il tennis.Terapia chirurgica
IpotrofiaMono o bilaterale. Può essere su base familiare, associata a prolasso mitralico, o dopo grave perdita di peso
Ipertrofia a volte si associa ad obesità
Ipertofia dell’areola
Ipertrofia del capezzolo
Prolungameto ascellare
Introflessione del capezzolo
ANOMALIE MORFOLOGICHE
PATOLOGIA MAMMARIA NELL’ADOLESCENZAPATOLOGIA MAMMARIA NELL’ADOLESCENZA PATOLOGIA MAMMARIA NELL’ADOLESCENZAPATOLOGIA MAMMARIA NELL’ADOLESCENZA
Telarca precoce
Mono o più spesso bilaterale.Frequente nelle bambine che hanno manifestato alla nascita ipertrofia mammaria. Può essere il primo segno di pubertà precoce
Ritardo nello sviluppo
Disgenesia gonadicaIpogonadismo ipogonadotropoIperplasia surrenalica congenitaTumori secernenti androgeniRitardo puberale costituzionale
ANOMALIE MATURATIVE
PATOLOGIA MAMMARIA NELL’ADOLESCENZAPATOLOGIA MAMMARIA NELL’ADOLESCENZA PATOLOGIA MAMMARIA NELL’ADOLESCENZAPATOLOGIA MAMMARIA NELL’ADOLESCENZA
MENARCA NON SIGNIFICAMENARCA NON SIGNIFICA
MATURITA’ FUNZIONALEMATURITA’ FUNZIONALE
PERCENTUALE DI CICLI OVULATORI E DI FASI LUTEALI ADEGUATE IN RAPPORTO ALL’ETA’ GINECOLOGICA
Età ginecologicaCicli
Ovulatori %
Fasi luteali
adeguate %
1° anno 15% -
2° anno 34% 17%
3° anno 41% 25%
4° anno 58% 37%
5° anno 70% 50%
6° anno 75% 73%
Alterazioni del ciclo mestruale
OLIGOMENORREA (o SPANIOMENORREA)
intervallo > 35 gg
AMENORREA SECONDARIA
> 6 mesi
POLIMENORREA
intervallo < 25 gg
ANISOMENORREA
oligo – e poli-menorrea alternate
SITUAZIONI IN CUI UN’ALTERAZIONE DEL CICLO MESTRUALE POSTMENARCALE RICHIEDEUNA PRONTA VALUTAZIONE
DIAGNOSTICA
Polimenorrea associata ad ipermenorrea
Oligomenorrea o amenorrea associata a segni di iperandrogenismo
Amenorrea secondaria associataa perdita di peso o variazione del comportamento alimentare
Oligomenorrea o amenorrea secondaria associata a galattorea o a cefalea
Amenorrea secondaria sopraggiunta dopo almeno un anno di relativa regolarità mestruale
Oligomenorrea persistente al terzo anno del menarca
DIMENSIONE DEL PROBLEMA (1)
Le malattie sessualmente
trasmesse costituiscono
uno dei più seri problemi di
salute pubblica in tutto il mondo
di cui 111 milioni < 25 anni
(fonte: O.M.S.)
MST: 333 milioni di casi/anno
DIMENSIONE DEL PROBLEMA (2)DIMENSIONE DEL PROBLEMA (2)
Ogni anno un adolescente su 20 contrae una malattia sessualmente trasmessa
(escludendo l’AIDS)
Più del 50% delle nuove infezioni di AIDS interessano giovani tra i 15 e i 24 anni (soprattutto nel continente africano)
FATTORI CHE FAVORISCONO LA DIFFUSIONE DELLE MST NEGLI ADOLESCENTI
SCARSI CONTROLLI MEDICI
INIZIO PRECOCE DELL’ATTIVITÀ SESSUALE
ELEVATO NUMERO DI PARTNERS
SCARSO USO DI CONTRACCETTIVI DI BARRIERA
MODUS VIVENDI INADEGUATO (DIETE SQUILIBRATE, ALCOOL, DROGA E FUMO)
RICORSO TARDIVO ALLO SPECIALISTA
Malattie da Chamydia
Il genere Chlamydia comprende 3 specie che differiscono dal punto di vista antigenico, metabolico, per la preferenza della cellula ospite e per l’aspetto dell’inclusione.
Sono batteri Gram - , parassiti intracellulari obbligati.
Il genere Chlamydia comprende 3 specie che differiscono dal punto di vista antigenico, metabolico, per la preferenza della cellula ospite e per l’aspetto dell’inclusione.
Sono batteri Gram - , parassiti intracellulari obbligati.
Malattie da C. t.Malattie da C. t.
La C. t. rappresenta l’infezione batterica a trasmissione La C. t. rappresenta l’infezione batterica a trasmissione sessuale più frequente nei paesi industrializzatisessuale più frequente nei paesi industrializzati
Nelle persone sessualmente attive di età Nelle persone sessualmente attive di età << 25 anni sono state 25 anni sono state osservate frequenze fino al 20 %osservate frequenze fino al 20 %
La prima infezione è asintomatica. La reinfezione (o una La prima infezione è asintomatica. La reinfezione (o una concomitante infezione batterica) produce sterilità o infertilità concomitante infezione batterica) produce sterilità o infertilità attraverso un meccanismo immunitario cellulo-mediatoattraverso un meccanismo immunitario cellulo-mediato
Dal 40-80 % delle persone infette va incontro ad una infezione Dal 40-80 % delle persone infette va incontro ad una infezione
genitale clinicamente asintomantica di lunga durata (mesi)genitale clinicamente asintomantica di lunga durata (mesi)
La C. t. rappresenta l’infezione batterica a trasmissione La C. t. rappresenta l’infezione batterica a trasmissione sessuale più frequente nei paesi industrializzatisessuale più frequente nei paesi industrializzati
Nelle persone sessualmente attive di età Nelle persone sessualmente attive di età << 25 anni sono state 25 anni sono state osservate frequenze fino al 20 %osservate frequenze fino al 20 %
La prima infezione è asintomatica. La reinfezione (o una La prima infezione è asintomatica. La reinfezione (o una concomitante infezione batterica) produce sterilità o infertilità concomitante infezione batterica) produce sterilità o infertilità attraverso un meccanismo immunitario cellulo-mediatoattraverso un meccanismo immunitario cellulo-mediato
Dal 40-80 % delle persone infette va incontro ad una infezione Dal 40-80 % delle persone infette va incontro ad una infezione
genitale clinicamente asintomantica di lunga durata (mesi)genitale clinicamente asintomantica di lunga durata (mesi)
FATTORI DI RISCHIO PER L’INFEZIONE DA CHLAMYDIA
SEGNI Perdite vaginali
SINTOMISecrezione vaginale ovviamente
non causata da “candidosi”
Età inferiore ai 25 anni
Cambio del partner sessuale negli ultimi 2-3 mesi
Non utilizzo di metodi contraccettivi “di barriera”
Nessuna gravidanza pregressa
Presenza di mucopus cervicale
Ectopia cervicale
Mucosa cervicale sanguinolente al contatto con la spatola
DisuriaSanguinamento post-coitale o
intermestruale
Dolore pelvico
COMPLICANZE DA INFEZIONE DA CHLAMYDIA
PID
STERILITÀ TUBARICA
GRAVIDANZA ECTOPICA
CONSIGLI ALLE DONNE POSITIVE AL TEST
ASTENSIONE DAI RAPPORTI SINO ALLA NEGATIVIZZAZIONE DELL’ESAME
COMPLETAMENTO TERAPIA
CONTROLLO DEL PARTNER
INFEZIONI IN GRAVIDANZA
Congiuntivite neonatale
Polmonite neonatale
Morte endouterina
Prevenzione delle complicanze da C. t.Prevenzione delle complicanze da C. t.
Screening almeno una volta l’anno nei soggetti sessualmente attivi
Nei casi di sospetto abuso sessuale dell’infanzia eseguire prelievo endovaginale
Screening almeno una volta l’anno nei soggetti sessualmente attivi
Nei casi di sospetto abuso sessuale dell’infanzia eseguire prelievo endovaginale
HPVHPV
L' HPV (Human Papilloma Virus) è responsabile di varie lesioni, comunemente note sotto il nome di condilomi, che si possono riscontrare a livello dell' apparato genitale inferiore (perineo, vulva, vagina e collo dell' utero) femminile.
L' HPV si trasmette prevalentemente con l' attività sessuale. Oggi si ritiene che l' infezione da HPV sia una delle più comuni malattie sessualmente trasmesse. La sua massima incidenza si ha nelle persone di età compresa tra i 20 e i 40 anni. E' anche nota la possibilità di trasmissione dell' HPV mediante oggetti (ad esempio biancheria) che siano venuti a contatto con persone infette.
HPVHPV Come si fa diagnosi di HPV Alla diagnosi di infezione da HPV si può giungere attraverso diverse
metodiche. Diagnosi clinica Le lesioni che si sviluppano a livello della cute perineale e perianale, che vanno
sotto il nome di condilomi, sono riconoscibili a occhio nudo in occasione della visita ginecologica. Per una loro più accurata valutazione è di aiuto la vulvoscopia (esami della vulva con l' ausilio del Colposcopio).
Pap-test e Colposcopia Le lesioni da HPV localizzate sul collo dell' utero non sono visibili a occhio nudo, ma
possono essere identificate con altri mezzi: PAP-test (citologia), Colposcopia, biopsia, immunoistochimica.
Il Pap-test permette di identificare i coilociti. ( cellule cervicali che manifestano all' esame microscopico, alterazione dovute all' azione del virus HPV). Il Pap-test segnala se oltre alla coilocitosi sono presenti cellule di tipo displasico (Displasie, oppure CIN, oppure SIL).
La Colposcopia permette di valutare sul collo dell' utero l' esistenza e la localizzazione delle lesioni segnalate dal Pap-test, e quindi consente di individuare con precisione la sede su cui effettuare una biopsia mirata che porterà, con l' esame istologico, alla diagnosi definitiva.
Altre tecniche diagnostiche L' Immunoistochimica, le tecniche di Tipizzazione dl DNA virale e la PCR sono
altre possibilità di indagine.
HPVHPVTERAPIATERAPIA
Il virus è in grado di resistere al sistema immunitario, per questo, la Il virus è in grado di resistere al sistema immunitario, per questo, la semplice attesa, l’astinenza da rapporti, non è la soluzione terapeutica semplice attesa, l’astinenza da rapporti, non è la soluzione terapeutica più indicata. più indicata.
Infatti, anche se il sistema immunitario alla fine riesce sempre a debellare il Infatti, anche se il sistema immunitario alla fine riesce sempre a debellare il virus, per un periodo di solito compreso tra i 6 e i 24 mesi si è molto virus, per un periodo di solito compreso tra i 6 e i 24 mesi si è molto contagiosi. contagiosi.
Le tecniche, di chirurgia ambulatoriale, sono diverse: Le tecniche, di chirurgia ambulatoriale, sono diverse: LaserLaser ElettrocoagulazioneElettrocoagulazione CrioterapiaCrioterapia
Pomate specifiche a base di Pomate specifiche a base di ImiquimodImiquimod, un immunostimolatore che, , un immunostimolatore che, aumentando la risposta immunitaria nella zona dove è applicata, aumentando la risposta immunitaria nella zona dove è applicata, contrasta direttamente il virus., contrasta direttamente il virus.,
Anche in Italia si stanno sperimentando, con risultati molto promettenti, dei Anche in Italia si stanno sperimentando, con risultati molto promettenti, dei vaccinivaccini. Le sperimentazioni sono ancora nella fase di reclutamento della . Le sperimentazioni sono ancora nella fase di reclutamento della popolazione. popolazione.
HPVHPV
PrevenzionePrevenzione
Importanza di programmi di controllo e di prevenzione Importanza di programmi di controllo e di prevenzione specifici per quei segmenti di popolazione detti “gruppi a specifici per quei segmenti di popolazione detti “gruppi a rischio”rischio”
La prevalente diffusione di patologie virali trasmesse per via La prevalente diffusione di patologie virali trasmesse per via
sessuale verso le quali non è disponibile un trattamento sessuale verso le quali non è disponibile un trattamento risolutivorisolutivo
Lunga infettività e latenza clinicaLunga infettività e latenza clinica
Elevato rischio di sequele e cancerogenesiElevato rischio di sequele e cancerogenesi
Importanza della prevenzione delle MST
POSSIBILITÀ DI DIAGNOSI PRECOCE PREVENIRE
COMPLICANZE FUTURE (Sterilità e cancro della
cervice)
IMPEDIRE IL CONTAGGIO E LA DIFFUSIONE DELL’AIDS
Esposizione apartner infettoEsposizione apartner infetto
Acquisizioneinfezione
Acquisizioneinfezione
TrasmissioneInfezione
Complicanze
TrasmissioneInfezione
Complicanze
Ridurre la
probabilità
di esposizione
Ridurre la
probabilità
d’infezione
Ridurre ladurata della
infezione
Prevenzione delle MST: quando intervenirePrevenzione delle MST: quando intervenire
Esposizione apartner infettoEsposizione apartner infetto
Acquisizioneinfezione
Acquisizioneinfezione
TrasmissioneInfezione
Complicanze
TrasmissioneInfezione
Complicanze
Prevenzione I
sesso sicurometodi barrierainformazioneeducazione
vaccinazione
Prevenzione I
sesso sicurometodi barrierainformazioneeducazione
vaccinazione
Prevenzione II
diagnosi precoceterapia precocemanagement dei partner
Prevenzione II
diagnosi precoceterapia precocemanagement dei partner
Prevenzione delle MST: strumenti per la prevenzione Prevenzione delle MST: strumenti per la prevenzione primaria e secondariaprimaria e secondaria
AIDS
I PRIMI SINTOMI DELLA MALATTIA SONO COSTITUITI DA: Febbre, Faringite, Mialgia, Linfoadenopatia dolente e Rash cutaneo
DOPO UN LUNGO PERIODO ASINTOMATICO SI VERIFICA LA DEVASTAZIONE DEL SISTEMA IMMUNITARIO
VIRUS APPARTENENTE ALLA FAMIGLIA DEI RETRO-VIRUS CONTENENTE RNA E DNA
a) Infezioni b) Neoplasie c) Morte
AIDS: DIMENSIONE DEL PROBLEMA
IL 50% DEI 6 MILIONI DI PERSONE INFETTATE DA HIV HA MENO DI 25 ANNI
OGNI GIORNO SI INFETTANO 4000 PERSONE CON MENO DI 25 ANNI
L’INFEZIONE SI ACQUISISCE IN GENERE TRA I 20 E I 30 ANNI
RECENTEMENTE È AUMENTATA LA DIFFUSIONE ATTRAVERSO I RAPPORTI ETEROSESSUALI
QUEST’ULTIMA FORMA DI CONTAGGIO INTERESSA SOPRATTUTTO LE DONNE IN QUANTO LA FRAGILITÀ DELLE CELLULE CERVICALI GENERA UNA MAGGIORE INFETTABILITÀ
PROFILASSI
PREVENZIONE DEI SOGGETTI A BASSO RISCHIO
INVITARE LE GIOVANI COPPIE A SOTTOPORSI AL TEST DIAGNOSTICO PER LA RICERCA DEGLI ANTICORPI
USO DEL CONDOM NEI PRIMI 6 MESI DI ATTIVITÀ SESSUALE
SPIEGARE CHE ESISTE LA POSSIBILITÀ DI UNA PROFILASSI DOPO UN RAPPORTO SESSUALE NON PROTETTO CON SOGGETTO HIV-POSITIVO
CONCLUSIONI LA PREVENZIONE È LA PREVENZIONE È
L’ARMA VINCENTE SULLE L’ARMA VINCENTE SULLE MST MA È ANCHE LA PIÙ MST MA È ANCHE LA PIÙ DIFFICILE DA REALIZZARE DIFFICILE DA REALIZZARE
AL AL MEDICOMEDICO COMPETONO COMPETONO INTERVENTI DI INTERVENTI DI INFORMAZIONE ED INFORMAZIONE ED EDUCAZIONE SANITARIA E EDUCAZIONE SANITARIA E SESSUALE SESSUALE
I L I L MEDICOMEDICO DEVE DEVE PROMUOVERE NELLA PROMUOVERE NELLA DONNA LA CONFIDENZA DONNA LA CONFIDENZA CON IL PROPRIO CORPO, CON IL PROPRIO CORPO, AFFINCHÈ RICONOSCA I AFFINCHÈ RICONOSCA I SINTOMI CHE RICHIEDONO SINTOMI CHE RICHIEDONO UNA CONSULENZA UNA CONSULENZA MEDICO SPECIALISTICA MEDICO SPECIALISTICA
LA CAPACITÀ COMUNICATIVA LA CAPACITÀ COMUNICATIVA DEL DEL MEDICOMEDICO PUÒ INFLUIRE NON PUÒ INFLUIRE NON SOLO SULLA SALUTE FISICA SOLO SULLA SALUTE FISICA DELLA DONNA ASSISTITA MA DELLA DONNA ASSISTITA MA ANCHE SU QUELLA ANCHE SU QUELLA PSICOLOGICA E SOCIALEPSICOLOGICA E SOCIALE
È IMPORTANTE: CONTENERE È IMPORTANTE: CONTENERE L’ANSIA, RESPONSABILIZZARE L’ANSIA, RESPONSABILIZZARE LA COPPIA SULLO STILE DI VITA LA COPPIA SULLO STILE DI VITA CHE PUÒ FAVORIRE LE CHE PUÒ FAVORIRE LE INFEZIONI E LE RECIDIVE E INFEZIONI E LE RECIDIVE E SAPER FARE UN INVIO MIRATO SAPER FARE UN INVIO MIRATO VERSO I CENTRI SPECIALIZZATI VERSO I CENTRI SPECIALIZZATI PER LA DIAGNOSI E LA CURA PER LA DIAGNOSI E LA CURA DELLE MST DELLE MST
CONCLUSIONI
……i nostri progressi nelle strategie di prevenzione dell’infezione e di diagnosi precoce sono la principale sfida per conservare il potenziale riproduttivo delle adolescenti…… (fonte: Bruni, 2001)