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DAAT LA SEPHIROT SEGRETA
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DAATH CONOSCENZA

Una testa a due íaccíe, che guarda in due di-rezioni

Una congiunzione di Jehovah e -lehovah ElohímGIi Arcangeli dei Punti Cardinali

Serpenti

Sorhís o Sirio, la Canicola

Staccamento. Perfezione della giustizia e appli-cazione delle virtü senza influenza delle con si-derazioni della personalitá. Coníidenza nelfuturo.

La Sephirah Invísibile. Lo Spinto Cosmíco na-scosto o Non-Rivelato. La Sephírah Mística. LaCamera Superíore.

Esperlenza spiriruale Visione attraverso l'Abisso

Colore in Atztlurh Lavanda

Immagine Magica

Nome Divino

Arcangelo

Coro Angelico

ChakraVirlu

Titolo

Colore in Brlach Grigio argentato

Colore in Yetzirah VíolettoColore in Assíah Grigio punteggiato di giallo

Vízto Dubbio del futuro. Apatía. lnerzia, Paura del fu-turo. Org09lio (che porta all'isolamento e alla dí-sintegrazíone).

Simboli La Cellula Condannata. 11Prisma. La CameraVuota, La MontClgna Sacra di O9ni razza. Un gra-nello di Grano. Assenza completa di stmbolí.

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Daath, consíderata come Sephira, e una concezione relativamente mo-derna. Essa e menzionata negli antichi scrittiQabbaiísticlma la si vedecome la congiunzlone dei Principi divini Maschili e Iernmínili, Chok-mah e Binan. Evidentemente, i testi antichi menzionano molto esplíci-tamente ene esistono dieci Santi Sephíroth, non nove o undici, madieci. Tuttavia le ricerche moderne hanno trovato delle prove sufficientíper considerarla di diritto come una Sephirah lnvísibilee Crowley sug-gerisce ene si potrebbe in un modo ancora piu soddisfecente conside-rarla come un'altra dimensione delle altre sephíroth. Sull'Albero, sipotrebbe dlre che e a cavalcioni sull'abisso essendo il báratro, un'ana-logia superiore del Baretro al di sopra di Típhereth, che separa le real-tA noumenali e fenomenali.Daath e la sfera in cui la forza pura diviene forma. Bínah rappresentaI'idea archetipa della forma e la quarta Sephirah, Chesed, e una Se-phirah di forme. Daath rappresenta lo stato dove le forme vere sonoprecipitate dall'interazione delle forze superiori. Si potrebbe dunqueconcepire Daath come una analogia inferiore di Kether, ma dove laforma e non la forza si manifesta per la prima voIta. Le forme di cuie questione qut sono evidentemente in uno stato ancora molto astrat-to, essendo di una natura piu vicina aquella dei nodi di energia. Leimmagini e le forme reali come noi le comprendiamo abitualmente nonavvengono prima della Sephirah Hod.Daath e dunque I'unit~ piu elevata nel mondo delle forme. Si potreb-be dire che la Meditazione del Logos ha luogo in Daath perche e apartlre da essa che le Iorze superiori sono attirati attraverso l'Abissoper manifestarsl dunque nella forma come «Conoscenza astratta». Sivede dunque che la conoscenza alla quale si riferisce il titolo contienemoIto di piu di quanto suggerisce la sua accettazione urnaná - e nee cosl dei titoli di tutte le Sephiroth superiori -, perche la conoscenzaestrena e ugualmente sinonimo di fede. Ma la fede emana finalmenteda Binah, e si potrebbe chiamarla «Conoscenza non manííesta •. Dalpunto di vistlldell'lntelligenza umana, in Daath ilPiano del Logos tran-sita da uno stato di Non-Manítestazíone ad uno stato di astrazione.Daath e iI punto di coscienza piu elevato deU'anima umana considera-ta come anima (o secondo altre terminologie Se Superiora. Se Evolu-tivo ecc.) perche la coscienza dei Hvellisuperiori non puó essere possibileche allo Spirito o .Scintilla Divina- stessa. E I'entrata di cíó che sichía-ma Nirvana in Oriente, e questo rappresenta dunque il luogo dove

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un'anima e pervenuta alla taglia adulta del suo sviluppo evolutivo, eraggiunge U perfetto libero arbitrioe pub scegliere ITapartire verso un'al-tra evoluzione in altre síere o restare allo stato per aiutare la GerarchiaPlanetaria. «IRaggi e l'lníztaetone» ricevuti in modo medianico da AIi-ce A. Baley descrlve in un modo affascinante le scelte dei sentierl oí-ferte ad un'anima pervenuta a questo punto. Sara evidente che igradiesoterici corrispondenti elle sephiroth Superne sono quelli del Domi-nio, dunque dei gradi del piano Interiore.Prima della teppe di Daath, I'esperlenza dell'anima e consacrata e pro-voca la sua fusione con lo Splrlto. per «diventre•. Quando i poteri diDaath operano pienamente in un'anima, non ci sono piu operezlonícomplementan di «ííveníre-, perche quest'anima ce•.11Tltolo di Sephirah Mistica conviene dunque perfettamente a Daath,perché suscita la definizione errata di questa perola «mistictsmo»trop-po sovente mal Impiegata. 11misticismo non e uno stato confuso di.spiritualita. senza scopo e mal diretto; si tratta di una realízzazíoneperfettamente chiara delle diverse potenza di vlta, e della loro unltácon Dio e I'anima. In quesla Sephirah, I'equilibrio, la realizzazione eI'assorbimento di queste potenze si riuniscono alla luce dello spiritoastratto.Nellinguaggio Cristiano, Daath e la Sfera della Camera Superiore nelmomento della dlscesa delle Fíarnme nel giorno delle Pentecoste. AI-I'epoca pre-cristiana, era la sfera del Fuoco Creatore nel regno del Pen-siero. Nel druidismo per esempio, era legato a Beltane, che fu anchela festa del Fuoco creatore terrestre.11símbolo del picco naseosto dalle nuvole della Montagna Sacra di ognirazza conviene a Daath perche fu con la coscienza di questa Sephirahche Mose ncevene la Legge sul Monte Sinai, la Montagna della Luna.Questa coscienza potrebbe essere rappresentata dal simbolo del gra-nello di grano: iI sentimento di essere in ogni cosa e che contiene inessenza iI pane sacramentale.Daath e dunque la sfera della realiua·zlone nel suo $€OSO piu assoluto, la comprensione unita alla conoscenza;e queste due parole sono state scelte con senno_ Lo spirito umano aquesto livello molto astratto perviene ad una coscienza completa delTutto; questi e assorbito dalla Memoria eterna e diviene una: la Se-phirah Daalh rappresenta dunque la Saggezza e iI Polere supremo direallzzazione. La realizzazione, ál suo punto piu elevato e I'illumlna-zione; tutte le rivelazioni superlori che sono state date nel tempi an-

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lichi alle grandl guide spirituali sono dunque state otrenute eal contar-to con la coscienza attribuita a Daath.Un altro aspetto di Daath e la giustizia perche questa sephirah contie-ne la grande saggezza e la Grande Realizzazione. Si tratta ancora diuna cosa nettamente piu profonda che la giustizia umana ordinaria osi dovrebbe piuttosto dire iI tentativo di giustizia. La giustizia di Daathe I'equilibrioassoluto inerente al Cosmo e che tiene conto di tutti i fat-tori che contiene, dalle relazionl dell'atomo piu semplice fino ai solíplü grandi e piu lontani. Questa giustizia e esatta perché, per mezzodella sua stessa natura di aggiustatore ed equibrilatore, non puó pen-dere ne adestra ne a sinistra, ma deve essere perfetta.E buono guardare nello spirito che l'anima umana, non essendo in al-cun caso perfetta, sarebbe fortemente díslocceto da un contatto pre-maturo con iI lato altivo di questa giustízia. E iI genere di giustlzia chenon mostra alcuna pietá per coloro che trasgrediscono la Legge Co-smica. Questo pub sembrare rigoroso, ma non cl si puó attendere diessere dispensato dalle bruciature se non si melle la mano sulluoco;si deve accetare la legge del mondo físico e, anche non si puo con-travvenire la Legge Cosmica senza danno. E il principio soggiacentedel Karma. Chlunque dice che pub risolvere iI proprio Karma in un'o-ra, ma e fortemente improbabile che questo possa farsi perche I'ago-nía dello spirito COS1 intensa che spaccherebbe la personalítá.A causa di questo aspetto, iI potere di Daath tende a sconvolgere lostato pre-esistente nel corpo e nello spirito. si tratta eflettivamente diuna forza equilibrata, ma a lungo termine, e I suot risultati temporaneisaranno squilibranti. Non solo i veicoli inferiorl sarenno severamentesoccorsi ma i Iivelllinferior! possono scappare totalmente ad ogni con-,trollo. Si potrebbe dedurlo dalle virtü e dai vizl attribuiti aquesta se-phirah. L'effetto della forza di dtstacco sulla personelítá tendera aprovocare iltaglio ITala personelitá e le abltudini della vita soclale co-struite attorno a lei nella sua vita presente; le conseguenze dello sti-molo di questi Iivellisuperiori non terranno alcun conto del benesseredella personalita. llivelli superiori di quest'essere lo porteranno versodelle situazioni che non porteranno alcuna altenzione al conforto futu-ro dei veicoli inferiori.[ poteri di Daath in funzione equilibrata daranno evidentemente unamissione o senso di destino al tipo di personaggio che avra un distac-co sufficiente per aprirsi un cammino attraverso le prove dei suoi pro-

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pri SCOpi.qualunque sia iI prezzo, e che non si preoccuperá assoluta-mente dei pericoli che i1luturo puó riservagli nel dominio della lede.di potere e di accettazione del suo destino. L'esernpio ideal e si trovain NOStTOsignore, i suoi Aposrolt e ben sicuro di altTinel dominio dellascienza, dell'arte. della medicina, dell'azione socíale, della riforma po-litica. dalla vangelizzazione ecc. Non si tratta di fanatismo, benché questostato possa portarviei. 11fanatismo e fondalmente l'orgoglio intenso checondurrá finalmente all'isolamento di ogni contarte umano e l'auto dl-struzione.

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LE QLIPHOTH, L'UNIVERSO BE L'ALTRO LATO

DELL'ALBERO DELLA VITAdi Frater S.A.T.

E un 'idea londamentale nella Cabbala e in altri sisterní esoterici chel'esisrenza di qualche cosa implica necessariamente I'esistenza del suoopposto. Cosi, -essere» implica necessariamente la possibilitiJ, di unostato di «non essere •. «Luce» ha solo un significato in relezlone al suoopposto «oscurítá s, Ríassumendo questa·idea. I'esistenza di un positi-vo indica I'esistenza di un negativo e viceversa.L'Albero della Vtta ecos) suddiviso in positivo e negativo. positivo delpositivo, negativo del positivo, negativo del negativo e positivo del neogativo. eee. Tuttavia. tulle queste coppie di opposti si sintetizzano nel·I'unita di Kether e u suo regresso alla quintessenza di Ain. PrendiamoI'Albero come una totalltá in qualunque livello abbiamo un'unitá dakether a Malkuth, quest'unitá dovrebbe avere tuttavia il suo opposto.Se prendiamo l'Albero come essendo positivo, deve esserci un'altroche e negativo. alcuni cabalisti modemi affermano che quest'albero ne-gativo e la conüeddínone del positivo e lo associano con le Qliphoth.uno studio esaudiente di quesl'albero negativo él stato dato nel Libro.iI Lato Occulto del Paradíso» di Kenneth Grant. Questo autore affer-ma che .i Qliphoth non sono solo i gusei vuoti dei morti ma, piu im-portante. le Antiíorze che sono dietro l'albero e i1 substrato negativoche appoggia tutta la vita positiva •. Questo lato dietro I'albero e perKenneth Grant i qliphoth o I'albero Negativo.La spalla dell' Albero e un altro universo completamente seperato dalnostro Albero positivo. C'é una soluzione di continuítá tra i due uní-versl pero non e'e un ponte naturale Ira i due alberi.C'é solo una porta o enlrata per andare da un lato all'altro dell'alberoed e la (alsa Sephirah Daath. Questa entrata e raggiunta esclusivamentecon mezzi magici o psichici ed e ,;uardata dal demone Choronzon .•C'é un Potente Demone. Choronzoa. che serve per guardare le GrandiPorte dell'Universo Sconoscíuto. Con oscilo bene e avrai salute •. Questeparole íurono seritte del celebre mago inglese John Dee.Negli insegnamenti di una fraterrutá segreta denominata Monastero

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dei selle raggi, iI Maestro M. Acquario dice: .11demone Choronzonaiuta a guardare iI pesso, le Grandi Porte del «Non Conosciuto» uni-verso B, apeno a nol, pero chiuso agli altri praticanti della magia •.11concetto Qliphotico dell'altro universo o lato dietro I'Albero e rnan-tenuto da alcuni adepli caballsñci moderni, luttavia. quando uno stu-dia quest'altro universo profondamente, puo vedare che il concetlodel male non puó essergli assegnato completamente, perche iI maleproviene solo dalla super posizione di entrambi gli universl per l'uo-mo. L'universo A e quello B non hanno una comunicazione naturaleanche se e solo euraverso i poten magici e psíchici dell'uomo e possi-bile questo.Questa comunicazione naturale non e possíbíle perche produrrebbela distruzione di enlrambi gli uníversi. Pero iI potenziale magico e psi-chico dell'uomo rende questo possibile e la fluire le energie di un uni-verso all'altro.

Nel nostro la lo l'Albero o universo A, il processo cosmologico si muo-ve dall'lnvoluzione come inizio all'evoluzione come line e nella partelinale di questa evoluzione si incontra l'uorno (uorno Al pero nell'uni-verso B iI processo cosmologico si muove dall'evoluzione come prin-cipio all'tnvoluzícne come fine.

Nell'universo B, I'uomo (uomo B) e all'inizio e va verso l'ínvoluzíone.E lo stesso Kethcr che va a Malkuth (Kether A - Malkuth A) e Mal-kuth va a Kether (Malkuth B - Kether B), essendo Kether A e B lostesso. iI principio e la fine. Questo e iI ciclo completo della manííesta-zione. JI ritorno dell'Ain e iI Mahapralaya degli lndü, la gran¡:le dissolu-zlone. iI ríassorbimento nel Vuolo dopo la manifestazione della materia.Questo stesso e sottolineato da Grant nellibro prima menzionato, «Nellaparle díetro dell'Albero e al riverso, perche in questa dimensione iI tem-po fluisce verso dietro, e I'uomo retrocede al meone».

Pero iI .Meone., universo B o lalo posteriore dell'Albero non e cattivoma solo opposto al nostro universo A. Quello che noi consideriamomale in queslo mondo sarebbe I'ombra dell'universo B che opera suquello A. 11male non esis1e ne nell'Universo A ne in quello B, tuttaviaquando c'e una relazione tra i due universi. esiste la possibilita che ilmale appaia in uno dei due universi.

Questa e la ragione che mi fa pensare che I'altro lato dellAlbero nonsono i Qliphoth della Cabbala classica ma che questi sarebbero le om-bre o energie da un lato all'allro. Su que.slo dice Gran!. .1 Presupposti

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Tlphontcl che arrlvarono ad essere i tipi dei qliphoth come símboli del-le iníluenze che emanano dall'altro mondo; nella terminologia dellarneteüstce cabalistlca, sono l'altro lato dell'albero»La cabbala aííeme che ci sono quattro mondi e c'e un albero in ognu-no di loro. dice anche che i Qliphoth sono nell'ultimo mondo, chía-mato .Assiah., iI mondo dell'azione, anche denominato mondo deigusci vuoti, OVLM HQLlPVTH, che e iI mondo delta materia, costí-tulto dagli elementi pio grossolani degli altri tre (Atzilufh, Bríach. Yet-zirah). E' anche la dimora degli spirili maligni che sono chiamati .i gusci.dalla Cabbala. gusci maferiali. I demoni sono anche divisi in classi, edhanno abifacoli propri. (Cabala denudata di mathersl.Se i Qliphofh sono in Asslah, possono occupare lo stesso lu090 delteSephíroth di Assiah? Sarebbe possibíle che i Qliphoth non siano in As-siah o in un altro mondo ma solo che possono essere percepiti o speri-mentati dall'uomo in Assiah. I Qliphoth sono quindi le energie oinfluenze dell'unlverso B sul nostro universo pero non I'universo Bstesso.Quando la coscienza si porta all'Universo B, i Qliphoth sono visti co-me se venlssero dall'universo A. Nel diagrarnrna aggiunto le due sleresono due Sephiroth, uno di ogni universo o Albero e le linee punteg-giate, le inlluenze di ognuno sull'altro. Da questo punto di vista ci 50-no due tipi di «ornbre» o Qllphoth, quelta dell'universo A procedenteda quello B e í Qliphoth dell'Universo B o Ombre di quello A.«Essí 'í dernonl) si specíñcano comprendendo dieci gradi o dieci coro-ne verso SOllo, comspondendo él numerosi gradi gerarchici, separatiin apparenza peró comunicanti gil uni con gli altri, essendo ramifica-zíont di un solo Albero. CI sono dieci Corone alta destra e dieci anchealta sinislra, perche c'e un lato destro e uno sinistro neJl'impero dei de-moni, essendo questo modellato come quello di Dio». (lohar).

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DAATHdi S. Beshícrd

Daath e la Sephírah occulta dell' Albero. Sítuato nel Grande Abísso,tra Kether e Típhereth, la sua proprietá coalescente unisce la cono-scenza con I'esperienza. Daath facilita tutti i misteri che concernonoiI corbellino inerente alle .Acque del Profondo •. Questa venta e la -Buo-na novella che ci e data dal Consolatore •.

Nell'ascesa dell' Albero e la prova assoluta della fede e il punto misticodi completo abbandono. In ultima analisti e la porta all'ínternporalitáe la rotta di fuga della ruota dell'esistenza. Vela la triade suprema dallavista dei mortaH e opera come una lente attraverso cui si proietta laLuce brillante di Kether. Lo spettro cosi creato da luce e vista al selleSephiroth inferiorí.Collócato nel Pilastro Centrale dell'Equtlíbrío, promueve l'azione nel-la inattívitá e acccppta la forza con la forma. Feconda la quiete dellospazio e unisce i mondi di Briach e Yetztreh, dando forma tenue allacreatívítá. Cosl iI Pneuma o s~ffio si trasforma nella Parola (Verbo).

Dipendendo dalla direzione in cui viaggia un anima, e la matrice o tombacollettiva e non personal e dell'universo creato. Per la quale puó esse-re essocíato con Yesod operando in un ottava superiore. Situato sottola Corona, sírnbolízza nell'uomo il punto dove non solo «si!t»ma «e •.In un certo livello ~ iI Nirvana o I'esperienza místíca di illuminazione.L'ego personale separato e disperso nel Grande Abisso. 11velo di mayae diviso e viene in centeno con la realtá. L'obbiettivo di Daath e sim-bolízzato dall'adagio: -Uomo conosci te stesso •. :E una staz.one neces-sarta sul sentiero del Serpente prima di arrivare al Maestro.In termini dell'Uomo Celeste, Adam Kadmon, Daath e il chakra dellagola e un essere umano e collegato con il potere della volontá. Se sivede in forma chiaroveggente, questo centro irradia un color Hila, euna persona con iI sotto controllo attivo puó dire: «Le sbarre di ferronon fanno necessariamente una prigione., perche ad un livello PSichi-co ha raggiunto la líbertá. Ha conquistato il piano astrale emotivo eviaggia con autoritA per questa regione inferiore.Questo da una chiave al simbolismo applicato di Daath deUa celia con-dannata o abitazione Vuota. L'uso corretto del volere libero non e pos-

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sibile fino a che l'ego sia arrivato ad essere diretto dall'Io superiore equesto esprime iI Volere Divino. Libero dalle consíderezíoni persona-n, la vírtü di Daath di separazione ha un significato che la sapienza del-I'uomo non pub" comprendere.Que-sto e in relazíone anche con la qualitA divina di dirnenrícare, per-donare e amare gUamici. Cosl in Daath I'orgoglio di Tiphereth e statosuperato.L'analogia di un'allra montagna con la sua cima spaccata e molto ap-propriata. Solo i realmente valorosí, in quello che conceme l'uorno,i p;LIpaZZi, scalano la parete rocciose nuda e saltano gli enormi precí-pizi per raggiungere la cima.Pero nessuno salvo questi pochi conoscono la realtA sublime di questaconquista.L'immagine magica di Daath e una testa con due visi pur guardanoin direzioni opposte. E la figura di Jano, che diede nome al primo me-se dell'anno, nel tempi antichi questo era I'inizio dell'anno agricolo,quando la presenza di Sirio nel cielo segnalava l'inondazione del Nilo.11fatto geografico che díede iI titolo «Crescita Fertile» a quest'area delMedio Oriente. Una spiga di grano (altro simbolo di Daath, significaabbondanza potenziale) era sotterrato nella terra nera, per germoglia-re successivamente e completare una resurrezione drammatica.Non ~ sorprendente vedere quí gli Arcangelí del Quattro Punti Cardi-nali che presiedono sul Poteri elementari, giacche Daath opera su Mal-kuth in un llvello Asslatíco.Jano fu denominato anche «Grande Guardiano della Porta ». Rea laporta del Mondo Inferiore, e il cane mitico Cerbero era l'animale ade-guato per alutare in questa impresa.L'ldenüñcazíone di Daath con Malkuth era dovuta ad una 'teoria po-stulata dai cabalisti europei medievali. Malkuth, si suggeriva, che íos-se la Sephirah cad uta Daath che dopo il peccato originale fu scacciatodal Paradiso. Questo insegnamento fu un tentativo di sintetizzare il dog-ma cristiano con I'antica tradízíone ebraica. per mezzo di Cabalisti cri-stiani. La Paura di eresia inibllo svíluppo della comprensione del verasignificato di Daath, e posslamo sperare che l'Era dell'Acquario iIIumi-nerl'í quest'aspetlo.

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LO SCOPO DI DAATHdi Sylvia Swinborne

Death- la Sephirah Invisibile, la Mente Cósmica Occulta o veleta, l'a-bitazione vuota superlore. Questi sono alcuni dei titoli di quesfa Se-phirah innominabile e sconosciuta che estste e allo stesso tempo nonesisle. Per quesli titoli ~ conosciuta, ed e da questi titoJi che dobbiamoiniziare a comprendere Daath, perche ~ una Sephirah sulla quale si~ scritto molto poco. 1cabalisti antichi nei loro testi Yetziratici neanchelo menzionano perché si resero conto del suo potere e dei pericoli diconcentrarsi su tale centro di potere.Per questa ragione e per la sua inlangibilitll si chiama la Sephirah Mí-steriosa e l'uníca forma nella quaJe possiamo avvicinarci - nella no-stra lappa di sviluppo, mentre rimane intangibile per noi - e 'obli-quamenle, per immagíní che provocan o immagini successíve. Quan-do si lascta essere inlangibile da noi, quíndí e differenle, e possiamoguardare direttamenle l'lnlzlo pieno della sua natura e il suo potere.Si chiama la Sephirah che e e non e, per il suo aspetto duale di esi-stenza e non eslstenza. Appare davantí a noi solo quando siarno pre-parati ad usarla come un passaggio o ponte di un'altra terra di coscienzae, in effettl, dobblamo congiurarlo con il potere della nostra fede.La sua esistenza spirltuale e la Visione attraverso l'Abisso, e Jung par-la della Musa, la terza divisione delJ'anima che e davanti alla.Sophiae septenza, la quarta divisione delJ'anima, prende la forma di un ar-chetlpo di donna di sostegno all'altro lato di un ponte che fa cenni.Possiamo vedere che 111Musa e l'lmperatrice o Porta, che porta allavisione di Blnah, la Grande Madre, che ci fa cenni daJl'altro lato delponte di Daath. 11 pericolo e che la sícureaza del ponte dipende da noí- la nostra propria fede, e la nostra propria accettazione della perditadella Personlllita che trae con se incrociando questo. Per la nostra per ..sonalila - aquesto lalo del precipizio, essere assorbito in Binah e es-sere inghiottlto dal raggio nero dell'assorbimenlo neU'oscuro vuolo. Perla nos!ra personalita significa un'accettazione di morte e annichilimen-to, perch~ in questa lappa Blnah rappresenta I'aspetto di morte delladonna - Hecale la strega. Peroarrivare alJ'altro lato del precipizio esalvi vedere I'allro aspetto di conforto del Raggio Nero e questa mortecome un abbraccio confortevole della Grande Madre Binah. Una volla

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aU'altro lato dell'Abisso vedremo che quesla morte della Personelítá- la Personalíta che una volta credevamo di essere - e in effetli lanascita e la vita al vero 10 SE.Queste chlamata dall'altro lato delJ'Abisso all'iniziato per mezzo dellaGrande Madre e descritta in «Damian» di Hesse - «Si potrebbe vedereuna grande citta nelle nubi e fuori di essa milioni di uomini si svegliavain eserciti su ample campagne. In mezzo cammina una forma potentee divina con stelle brillan ti nella sua barba, tanto immenso come unamonlagna, pero tenendo nei lineamenti Frau Eva. Gl.i onorí degli uo-mini sono assorbítí in lei come in una caverna gigantesca e sparisconodentro di lei. La dea si aggancia sulJa terra, il csegno. brilla nella suafronte. Essa sembra essere posseduta da un 509no. Chiude i suoi oc-chi e il suo grande viso si contrae di pena. Subito essa grida, e dallasua fronte saltano stelle, molte migliaia di quelle che saltan o in'curvegraziose per i cieli oscuri. Una delle stelle venne direttamente versome con un suono assordante; sembrava cercarmi. Quindi scoppíó conun boato In mille pezzt, che mi succhiarono verso sopra e sotto caden-do poi al suolo; iI mondo sccppíó su dí me con un boato come untuono ., .».

Una delle virtú di Daath e la eonfidenza nel futuro e neeessutamo unagran quantñá di questa confídenza per fare questo salto. Se studiamoiI sentiero della Grande Sacerdotessa che attraversa Daath, puó darel'lmpresslone di un'azione tremenda di fede necessaria per incrociarel'abtsso. Daath e la Sephírah Mística e la Gran Sacerdotessa e iI sentte-ro mísnco. Equtlíbrato come e tra i pilastri positivo e negativo e tra isuperni e I mondl inferlorl, e un sentiero su cut non c'e niente in cuípotersí appoggiare. La Sephirah Daath non ha simboli dove -porre leidee e le vlsloni simboliche attribultegli, e sul sentiero della 'Gran Sa-cerdotessa e nelle Sephirah Daath non c'é niente di cio che noi pos-síamo afferrare. Dobbiamo, in effetti, lasclare u tutto e fare questo saltoverso iI non con·osciuto. Abbi¡¡mo detto che uno dei titoli di Daath el'Abitazione Superiore Vuota e uno dei suoi simboli la Montagna Sa-cra. In ogni caso nelle storie di iniziazione queste prendono luogo inuna abitazione superiore di una C' ~a o su una montagna. Ricordiamol'Ultima Cena e iI Fuoco di Pente: )ste nell'Abitazione Superiore; il Sa-crificio di Abramo e iI ricevimentó della Legge di Mose suIla montagna.L'Abisso, predpizlo sulla quale st·~ Daath - e la grande caverna chec'e Ira la mente inconseia della fo 'la creativa e la prima vaga manue-

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stezíone cosclente del suoi inconsel. Possiamo vedere una volta di piuche l'aztone dell'anlma in questo punto e Sophia. Come saggezza eI'anima di Dio o la forza creativa stessa. Cosl, molte delle immaginisimboliche di Daath ~onegano quest'idea di spazío vuoto tra l'incon-seto e ilconsclo - sempre in forma di paesaggio fantástico e surreali-sta, pero su una seala cosmtca.Questa idea di Daath di essere entrata all'inconscio della forza creativacolleqa I'immagine magica di una testa con due visi, e I'attribuzionedi Jano, la Guardiana dalla porta, che guarda entrambi i latí.Quando pensiamo ai guardiani dell'entrata pensiamo anche a Cerbe-ro e Anubis che guardano l'entrata del Mondo íníeríore. La Símbolo-gia del cane emoho rilevantea questo punto den'Alberoperche abbiamotutte le immagini di dee del senliero della Grande Sacerdotessa cheertraversa Daath e altraverso le dinastie mitologiche, i cani seno slatiassociatl con le dee guardiane dell'entrata all'altro mondo - sia ilcie-lo o I'infemo -. 11potere di Daath si esprime per mezzo di Sirio, laStella cane.Daath e come un prisma che focahzza la forza pura dei Supemi nellaforma. Anche Blnah si dice che e la sephirah delle prime forme, e soloilmodello della forma che si manifesta in Gedulah - la prima Sephirahnel mondo della forma, anche se e una Sephirah di forza.Queste due funzlonl di Daath - focalizzarecio che e sopra verso sottoed estrarre cio che e SOllOverso sopra - sono le sue funzioni cosmi-che, pero ha anche una funzlone che puo influenzarci prima che rag-giungiamo la tappa della perdita completa della personalítá.Una considerazione oltre le virtü di Daath puó dare una chiave a que-st'altra funzione. E la sua qualita di dlsinteresse. Questo disinteresseporta lo studente o discepolo fuori dagli standard della vita socíale estimola i suoi livellisuperiori della pslche. Questa separazione dei li-vellipralici di esistenza e manlfestazione puo, pOrtlltOall'eccesso, por·tare ad essere un vizio, collocandolo in uno stato di irrealla, pero inequilíbrloquesto stimolo dei livellisuperiori preseindendo dalla sua pro-sperita dena sua personalita puo creare un discepolo con un senzo ta-le dena sua missione che usera questo disinteresse per aprirsi un varcoat1raverso qualunque oslruzione, qualunque sia il coslo per se stesso.Se questo senso della sua missione e squilibrato puo portare al viziodi Daath la supe.rbia che, combinata con il disinteresse puo portare al-I'isolamento completo del contatto umano. La qualita che necessita

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per trasformare questo disinteresse freddo e isolato nel díssepolo e nelservízto all'umanlta e la compassione, e la compassiorre'deve lncon-trarsi abbondantemente in Daalh con Sirio come Chakra mondano.Gedulah si conosce come la sfera dei Maestri, perche e da qui che imaestri operano nel loro servíaío all'umenitá, pero Sirio proporzionala corren te di vita a noi solí che a sua volta e la lonte di vita per noi,e i Grandi Maestri si potrebbe dire che proporzionano la lorza di vitaai Maestrl, cITeci guidano in questa slera. Queste qialila di compassio-ne e servízio che devono operare in quesla tappa attraverso il Chakramondano di Sirio ei insegnano che anche un sacrificio della personali-la e la meta in questo punto, questo sarebbe senza arrivare all'abben-dono della personahtá e un abbandono di coloro che sono sollo la nostraresponsabtlitá. Non possiamo abbandonarci noi stessi all'abbraccio delraggio nero fino a che non abbiamo scelto di rimanere un cerio lempo- come lo lerofante in Gedulah - per aiutare gil altri in questo livel-10_A volte fare I'elezione corretta ~ abbastanza - se e un'mtenzíonesincera e vera per aíutere gil altri. Nel .gioco dei Conli di Cristello-di Hesse si esprime questo allegoricamente quando, nel píü alto dellasua carnera, íl Maestro del gioco scelse ad insegnare a un giovane stu-dente. Avendo presa questa decisione e abbandonato i suoi privilegie autorita fu sufírctente. Le acque del 11'gosi chiudono sulla testa esugli occhi ftslcl.e rnorto essendo stato assorbito dal Grande Mare diBinah.Dobbiamo rleordare tuttavia, che per passare con esíto da Daath dob-biamo raggiungere la qua lita di comprensione di Bíneh, questo (leveessere combínato con una visione della saggezza di Chokrnah attra-verso Bínah, perche Daath e conoscenza perfetta - una combinaaíonedi saggezza e comprensione. •Abbiamo detto che Daath e I'unione Ira I'inconscio cósmico e la co-scienza e possiamo riconoscere Binah o Chokmah come I'anima e I'a-nimus - archetipi dell'inconscio collet1ivo.Nel sentiero delJ'lmperatrice- la porla all'esperienza di Daath - dobbiamo riconoscere che en-lrambi esistono dentro e si combinano i due dentro noi stessl.Talvolta possiamo eongiurare la magia e I'irrealta di Daalh tale comese ei apparisse, di sostegno fuori. citando di nuovo Nesse quando ilLupo inizia a passeggiare dentro il teatro magieo, la porta che apparein una parete precedentemente in bianco. «Teatro Magico., si leggesulla porta, .entrata non per tutti, solo per pani •. Mentre passeggia

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dentro arriva ad un centro girante trreale vedendo tutte le espertenzeche la vita potrebbe offrirgli come iIIusioni eííímere. Lo specchio dellasua propria persona lita fu collocato davanti a lui e vide le sue convul-sioni e senil le sensazioni accompagnatl di animata consolazione abobandonati..Fisso i miei occhi sullo speechio ... per un momento ebbi una convul-sione profonda dentro di me ... debole pero dolorosa come un rícordoo come una nostalgia, o come un rimorso. Dopo la leggera oppressío-ne pessó ad una nueva sensazione. Un senso di consolazioríe e di so-spiro e di meraviglia, allo stesso tempo, che non feriva.Questa sensazione si accornpeqnó da una brama grande di ridere tan-to írresístíbíle che non e' e altro rimedio che íarlo». '

«L'trnmagine triste dello specchio feee una convulsione finale e sparl.11cristallo stesso divenne grigio e si fece opaco come se fosse stato bru-elato. Con un sorriso Paolo scaglio la cosa lontano che rotoló lungo;1 corridoio e sparl •.

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Passaggi e Sigilli

La Kabbalah e la struttura vivente del Nuovo Eone, la sua forma puóessere íntesa sía come un agente programmatore mentale che comeun modello vivente dell'Universo Occullo.Al giorno d'oggi la maggior parte degl; Occultisti ha inteso l'Albero dellaVita come un diagramma statico di origine arcaica. Tuttavia dev'esse-re inteso che con I'avvento del Nuevo Eone si e arrivati ad una NuovaKabbalah, un nueva forma di conoscenza ricevuta, ha guadagnato nuo-ve interpretazioni e applicazionl in linea con I'ulteriore passo nell'evo-luzione dell'uorno.L'Albero della Vita stesso dev'essere inteso come un'affermazione vi-vente e di respiro composta di milioni di globuli di energia, che ad unlivello microcosmico possono essere intesi come «Atomí», questi pos-sono essere classiíicati in Undicl conglomerati di energía maggiore chesono conosciuti come -Sephlroth», queste Sephiroth non sono solodelle ipotesi teoriche ma vere Connnuítá Ternpo-Spazio, ognuno deiquali possiede un Polo Positivo ed uno Negativo.Ogni Sephirah ha un campo positivo e negativo di manifestazione. cheper necessitá crea il concetto dell'Albero della Vita Positivo e Negati-vo, iI Davanti e iI Retro deJl' Albero e cosí formato da una sequenzadi Sephiroth, ognuno delle quali e un punto, queste a loro volta sonocollegati con una serie di campí (Positivi) e di Tunnel (negativi), cheerano nel sistema tradizionale conosciuti come «Sentieñ», questi cam-pi potevano.essere collegati ai Mitici campi di Eleusis, menlre i Tunnelsono a curve, e sono terreni sotterreneí del Dio Set. COSInói possía-mo stabilire che l'Albero della Vlta e veramente l'Albero d~la Vila, euna realtá vívente tridimensionale, la cui regione frontale forma iI campopositivo, la cui regione dorsale forma i Tunnel e la collocazione degliDei della Morte, in aleune scuole iI Fronte era fAlbero della Víta e iIRetro era l'Albero della Conoscenze, pertanto per maggior compren-stone noi possiamo classíñcare l'lntero Albero come l'Albero della Vt-tao Tra i due estremí delle regíoni fronlali e dorsali dell'Albero c'e ungrande vuoto conoscíuto come -Abtsso» o .Daalh», questo Abísso eratradizionalmente collocato solo alla congiunzione di Bínah e Chokmah,que sto e corretto solo in parte. l'Abisso comprende l'intero spaao trail Fronte e il Retro dell' Albero, con le energle che si mescolano attra-

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verso i Passaggi di Daath sul fronte e nel retro dell'Albero e escononella realta attraverso lo stesso passaggio, penante e corretto dire cheDaath non ~ in realtlliun centro, ma una congiunzione o una porta.

I Passaggl di Daath e I'Ablsso

Se noi possiamo immaginare iI sistema dell'Albero della Vita come ecomposto da due Alberi, ognuno cornposto da Diecí Cenlri di naturacírcolere, e ognuno delle quali ospita una collocazione e ogni essereincompleto senza gli altri eppure seperato dall'altro lato dell'Albero daun gigantesco spazio conosciuto come Abisso. Quest' Abisso si esten-de tra gli spazi dell'Albero della Vita e blocca ogni entrala o uscíta trai mondi ad eccezione che attraverso certi passaggi dati e questi sonoguardati da certe forme di energia programmata.11maggior Passaggio in questo sistema e Daath, e collocato alla con-giunzione di Bínah e Chokmah ed e assocteto con le immagini dellaMorte e della Conoscenza. E custodito da una forma di energía cono-scíuta come «Choronzcn-Shuqal». Choronzon e ilguardiano del fron-te dell'Albero, Shugal del retro, numericamente Choronzon e 333, ilnumero della dispersione totale, provato dal fuoco, Shugal e idénticoma all'inverso, provato dall'Acqua (Ossessione), ínslerne íorrnano 666,la Bestia riflessa nelle acque dell'Abísso dalla sua sfera di dominio diCockmah.Shugal e la volpe o lo scíacallo di Set, e iI guardi.ano che fa a pezzila mente di coloro che tentano di passare il dominio degli Dei (i Su-pernf) ma sono impreparatí, egli esiste in unione con Choronzon chedifende gli sconsideratl nell'eterno ondeggiare davanti all'Abísso, quelliche tentano di attraversarlo ma falliscono sono lasciati a ondeggiaree vagare e tentare di volta in volta ancora fino alla fine del grande ciclo.In molte mitologie antiche l'Abisso e visto come iI deserto di Set, il fra-tello di Horus. AlI'interno di questo deserto eterno si elevano gliundi-ci piloni, che collegano questl piloni sono igrandi Tunnel ondeggianti,in questa mltologia questi piloni devono essere padroneggiati dall'ini-ziato prima che perda la sua anima nelle sabbie sempre mutevolí eter-namente del deserto (conl. Le sabbie del tempo o Maya).Perslno oggi nel deserto della Sumeria si elevano solitarie tom a ricor-do eterno di quella che lu la grande Magia delle tribUYezidi.

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Altrl Passaggl

Secondo la magia moderna Daath e iI solo ponte dei mondí nel dorsodell'Albero della Vita, pertanto dopo che l'iniziato ha conquistato que-sto ponte, altre porte possono essere raggiunte.La Porta di Daath e iI solo metodo di movimento dentro e fuori iI retrodell'Albero e dentro e fuori i deserti di Set ottenibili per l'lniziato primache intraprenda I'ordel/o de/l'Attrauersamento dell'Abisso, per attra-versare questo passaggio si richiede la totale demolizione dell'ego in-feriore e la creazione del Superuomo, ogni deviazione dagli standardmagici del Superuomo significhera distruzione.Secondo 11grímorio di Besqul, ci sono cinque passaggi in tutto sull'Al·bero della Vita, Daath e I'unica porta utilizzabileprima della conquistadell'Ordello dell'Abisso .• 1 quattro Cancelli sono sopra l'Albero e passano attraverso l'Alberoda parte a parte. Essi sono Venere, Plutone, Mercurio (718) e Vene-re, Mercurio, Luna (789). 11Quinto Ponte e il Cancello e Urano>.

Outside the Circie o/ Time. Kenneth Grant

Come índtcato sopra Venere e Mercurio appetono due volte, graziead una speciale enfasi della loro formula, Venere sotto Mercurio, Net-zach seno Hod, I'Amore sotto il Volere. Questo enfatizza la necessitádi un totale controllo di tutti gli aspetti della personalitá quando si in-traprendono operazloni magiche di natura del Nuovo Eone.I Cancelli attraverso l'Albero della Vita sono:

Cance/lo Uno Kether PlutoneCancel/o Due Daath Urano ,Cance/lo Tre Yesod LunaCancel/o Qualtro Netzach VenereCancel/o Cinque Hod Mercurio1E interessante notare che i numeri di questi passaggi attraverso l'Albe-ro della Vlta sono 1, 11, 9, 7, 8 ínsíeme danno ¡j totale di trentasei(36), che ~ iI numero dello Zaffiro Stellato, che e sía un rituale pecu-liareall'invocazione alle fone planetarie all'intemo del Nuovo Eone cheuna pietra attívataper usare le energie del Secondo Raggio le cui energiesono quelle dell'Amore sotto iI Volere.Trentasei quando enumerato come 1+2+3+4 ... 36 e ugualea 666,

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iI numero dell'Abisso, iIpassaggio primarío e d.iTherlon I'impulso crea-tivo del Nuovo Eone.Le attuali procedure coinvolte nell'enrrata e nell'uscita attraverso que-sti passaggi serannc delineati piu tardío dal momento che coinvolgonopratiche piuttosto cornplesse magiche e tantriche, sara, detto che que-stí passaggi sono per iI momento ottenlbllí nell'Eone di Horus primadí questo Eone essi incominciano ad essere chiusi. poiché solo adessol'umanita giunge sotto l'influenza delle forze dell'Abisso. poiché alla fi-ne iI sesto e setlimo sigillo serannc dissolü.

J sefte Sigilli Kabbalisticí

I selle Sigillí kabbelistici sono le catene sopra le sette corren ti di enerogia dell'Albero della vita fino al momento in cui sono in grado di esse-re allivate. I selle sigilli; controllavano le forze delle Sephiroth. dissol-vendosi solo quando il particolare Eone in cul essi erano coinvolti en-tra in vigore. I sette sigilli lurono dehneatí nel codice da parte dell'lní-ziato Giovanni neo .11 Libro della Rívelezíone- nella Bibbia, la Bíbbíae in grado solo di essere íntesa da quegli iniziati che hanno una cono-scenza operativa delle chiavl kabbalistiche ai Misteri.

Eone Uno Vuoto Sigillo Uno MalkuthEone Due Caos Sigillo Due YesodEone Tre Terra Sigillo Tre Netzach-HodEone Quattro lsis Sigillo Quottro TiperetbEone Cinque Osiris Sigillo Cinque Chesed-GeburahEone Sei Horus Sigillo Sei Binah·CockmahEone Sette Maat Sigillo Sette Kether

Completamento del Ciclo.

Sigillo dell'Eternita. Ain.

I codici usa ti nel .libro della Rivelazione. sono estremamente comoplessi e in questo momento no~ non ne usciremmo luori, pertanto noispiegneremo i codici in relazione ai Selle Sigilli e agli Eoni come inse·gnato da parte degli iniziati delle Scuole Occidentali dei Misteri.I'inizio del ciclo dei sette sigilli come delineato nella Rivelazione inizi"

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con la presenza della Forza o Logos. una conglomerazione di energiache da inizio ai cíclí evolutivi su ogni sfera. In questo caso, dal mo-mento che noí el stiamo evolvendo sulla Terra e il «Logos della Ter·ras. e simbolizzato da un agnello che e la corruzione dell'immagineorlginale del Bue o Aleph, la forza dell'energia creativa, questa írnma-gine come e presentata nel libro della Rivelazione ha Selle Corna eSelle Occht, che símbolízzano i Poli atlivi e Passlvi dei Selle raggi cheportano alla manifestazíone dei Selte Eoni (Riv. 5.6).

11 Primo Siglllo. 11 Primo sigillo rllascla le energie del Primo Eoneconosciuto come .VuOlO" e símbohzzato da un cavallo bianco che entrain battaglia. Questo símbolo e quello delle forze della Luce (Ketner)modellante il Nulla di Ain nel planeta materiale (Riv. 6.2).11 Secondo Sigillo. 11Secondo Slgillo rilascia le energie del Secon·do Eone conosciuto come «Caos •. questo periodo e cuello del Caval-lo Rosso ene benedisce pace e porta I'anarchia, pertanto enfatizza lalotta per l'evoluzione nel Secondo Eone, I'Eone del Caos o sopravvi-venza di quello che meglio si adatra (Rív. 6.3).

11Terzo SigUlo. UTerzo Sigillo rilascia le energie del terzo Eone co-nosciuto come «Terra», e sírnbolizzeto da un Cavallo nero che portaun Gruppo di scale. questa immagine enlatizza la fiducia dell'uomosulla terra, che in una situazione estrema puó portare alla pestilenzae alla carestía (le scale). (Riv. 6.5).

11 Quarto Slgillo. 11Quarto Sigillo rilascia le forze del Quarto Eonedi Isis, la cul natura e primariamente onentata verso la fertilita, l'im-magine di questo sigíllo e oscuro eppure comprensibile, qui iI CavalloNero porta la morte, ma in questo senso la morte e la .piccola morte.o I'orgasmo. pertanto suggerisce la natura sessuale dell'Eone di Isis.Seguendo questo cavalíere c'e ne e un allro conosciuto come .Infer·no-, da! momento cne nell'anüca mitologia Hel e la natura di una Deaorienta!a verso la natura, ancora uná volta la natura di questo sigílloed Eone diventano apparente. (Riv. 6.7).11 Quinto Slgillo. 11 Quinto Sigillo rilascia la Forza del Quinto Eone,quello di Osiris. I'immagine di questo Eone e quella dei martiri ucdsinel nome del Dio Infinito, questo ovviamente suggerisce gUassassiniin!rapresi dalle cosiddette chiese cristiane verso quelHdi altre led;' L'Eonedi osiris e solo una Dominazione MaschHe e un Governo molto Duro.(Riv. 6.9).

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11Sesto Slglllo. 11Sesto Sigil!o rilascia le energie del Sesto Eone,quello di HorU5, questo Eone e iniziato nel 1904 e.v. e I'immagine echiara, e I'immagine dei Terremoti, guerre e distruzione. E chiaramentedellneato nella natura purifican te della corrente di Horus e poíché Ho-rus come Corren te Eonica (non come immagine divina o Sephiroth)e collocato a Bínah e Chokmah, Horus riveste di potere magico I'at-traversata dell'Abisso per l'Umenítá.11 Sesto Eone anche se gia in azione e ancora all'inizio per manifestarese stesso, ~ solo all'inizio per portare l'umanitá sopra I'abisso e nell'e-sperienza dei Superni, questo movimento segnerá la totale demolizio-ne della coscienza umana inferiore e I'affermazione deUa coscienzamaestra, di coloro che hanno trovato il loro Volere Interno.11Sesto Eone segna inohre l'lníztc del Ritorno degli Antichi, gil AntichiDei. o piu antichi erano quelli che dominavano la terra prima dellosviluppo dell'urnanitá, essi sono i nostri genitori generali tanto per par-lare e ritorneranno al lavoro e governeranno la terra con l'uomo, nellaRivelazione cap. Sei verso tredicesimo e stabilito che nel periodo de!Sesto Sigil!o le stelle del cielo appariranno e sembreranno cadere sullaterra, questo potra rappresentare il ritorno di Viaggiatori Extra Terre-stri alía nostra sfera, un ritomo degli Antichi Dei aUa loro casa di dírítto?

11Settimo Slglllo. 11 Settimo Slqtllo rilascia le forze del Sellimo Eo-ne, quello di Maat. Nellibro della Rivelaaíone il Settlmo Sigillo coin-volge le Selle Trombe, queste selle trombe segnano la flnale trensiaíonenell'Eone di Maat, la trasrnutazíone totale del Planeta e la fine del Gran-de Ciclo.Maat come Eone eslste solo aldila del tempo, e quando si manifestasegna la transizione dall'uomo a Dio per quelli preparati e la rimozionedel resto a livelli di cosclenza simile alla loro proprla. Pertanto le SelleTrombe delineeranno la distruzlone linale della slera Umana quandola totale manllestazione di Maat avra luogo, e la transizione linale.

Prima Tromba. Grandine e Fuoco, Sangue, Distruzione eco-logica.Terremotl, attlvita vulcanica.Guerra Atomica.Reazioni Interstellari.Apertura dell'Abisso, l'Universo A e B sono col-legati.Intrusione elementale.Manifestazione della Corren te Maatiana.

Seconda Tromba.Terza Tromba.Quarta Tromba.Quinta Tromba.

Sesta Tromba.Settima Tromba.

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Noí non proseguiremo per I'intero libro della Rívelazíone qui, tuttavia,noi possíerno vedere che iI tempo per Horus verso Maat e molto espío-sívo. la guerra finale o Armegeddon será tra coloro che hanno rag-glunto I piu alti Ilvelli di cosclenza e quelli che si rifiutano di evolversi,segnera un periodo di contatli extra terrestre e I'apertura del fronte edel retro dell' Albero della Vlta, anche conosciuto come universo A eB. gli elemenli o le speci evolute a livello píü basso si manifesterannoe l'uorno sarll a confronto con le terribili íorze dell'universo, I'uomodeve allora evolversi In forme piu alte di vlta o moriré sulla terra e ri-lomare a qualche pianeta evoluto inferiormente aU'intemo di qualchealtro universo. L'Eone di Maat e l'Eone della veritá totale, per rnoltila veritá totale e Iatale, per molti persino la sinceritá puó essere peri-colosa.Durante quest'Eone finale noi vediamo iI sigil!o linale di Kether chesi dissolve e le forze dei mondi transplutoniani che si manifestano, noivediamo I'uomo portarsí verso I'esterno verso i .Fratelli delle Stelle-iI cui messagglo si evolverá o diverranno come noi o dovremo ritorna-re a delle forme primitive di evoluzione.Dal momento che la maggior parte dell'umanitá non e pronta per lagraduazione cosmlca, iI mondo verrá tresmutato ed essi ritornerannoa degli stadi precedenli, quelli che sono preparati si muoveranno ver-so íI Superuomo o Thelemiti per díventare stelle e per evolversi in sta-di piu alti di evoluzione. I Sigilli e le trornbe del libro della Rivelazionepossono sembrare molto ligurative, rna quando noi consideriamo iI pre-sente stato dell'umanitll e consideriamo le leggi evolutive del Cosmonoi posstamo Incominciare a vedere la ver ita del loro messaggio. llli-bro della Rivelazlone era originariamente un testo GnOSlico che deli-neava la progresslone degli Eoni e i cambiamenti occulti che<dovevanovenire, molti hanno ten lato di delineare iI suo messaggio, ma solo conle chiavi Kabbalistlche la sua terribile verita e stata rivelata. iI suo mes-saggio e quello dell'evoluzione, la sua legge e quella di Thelema, mentrela sua manifestazione e I'umanita.

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, CONOSCENZADA AT = UNIFICATRICE

IJAbA\! ti ello, ti u

Con Da'at arriviamo ad una stazlone molto misteriosa della nostra ascesalungo l'Albero della Vita. Pur essendo chiarnata -conoscenee-, questaqualitá o potenza dell'anlma e lungi dall'identificarsi con cio che i varitipi di culture umane, passate e presenli, intendono con questo concetto.Da'ai e la terza sefira del plano dell'intelletto (MUSKHAL), e comple-la la dinamica Ira Hokhmá e Bina. 11suo compito piil importante edi unificare le operazioni di quei due modi di pensare COSI diversi l'unodall'alrro. Allo stato attuale dello sviluppo umano e evidenle che le Iun-zioni svolte dall' emisfero cerebrale sinistro. che in parte corrispondo-no a cio che la Cabala chiania eBina». predominano su quelle tipichedell'emisfero destro (Hokhmá}. Pur se di tanto in tanto una personarice ve dei lampi di genio ed intuizione che provengono da Hokhmá,gli riese e sempre difficile inlegrarle con il pensiero logico e razionale.Tutto cio comprova la deboleeaa della potenza chiamata Da'at, o co-ncscenza unificatrice, nell'umanitá presente, nella quale Da'al rimaneancora ad un livello soprattutto potenziale ed inespresso. Nel corpoumano Da'at ha la sua sede in una serie di organi postí all'ínterno delcervello. Essi sono: iI corpo calloso (un fascio di duecento milioni dinervi che fa da ponte Ira un emisfero e l'altro), iI telerno e l'ipotalarno,I'amigdala, la ghillndola pituitaria, la pineale, e iI cervelletto. Le [un-zioni sptrituall che corrlspondono a questi organi sono quanto mai in-teressan1i, e illoro studlo dettagliato será parte del corso del prossimoanno. Cí si rlcordl del versetto di Gíobbe:

«mi basar¡ehezé elokha.«dalla mio carne vedro Dio»

che viene interpretare come I'affermazione del fatto che e possíbrle pe-netrare nei recessi dei segreti divini tramite lo studio appropriato dellecararteristiche del corpo umano. Abbiamo detlo estudio appropriato»,in quanto l'approccío dell'anatomia della medicina ufficiale non e cerolO sufficienle. a causa del suo lotale ignorare la realta animica che vi·lalizza e permea i vari organi umani.

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11cervelletto e una parte quanto mai interessanle e misteriosa della te-sta. Si pensí che esso ospita una quentitá di neuroni (cellule cerebrali)ancora lllagglore di quella contenuta nei lobi frontali. Cío nonostantela scienza gli attrlbuísce ben poche funzioni: il coordinamento di certimovimenli muscolari. I'equilibrio, il controllo di alcuni movimenli in-volontarl. i:. dunque ovvio che la massima parte del cervelletto e an-cora Inulillzzata. Esso cosutuísce uno dei recipienti privilegiati ove lasuper-coscíenze messianica puó discendere, trasformando l'essere urna-no dal suo stato auuele. per molti versi ancora COSI incompleto. in quelloper il quale e stato creato.Vediamo ora iI contributo che la Cabala da in questa direzione. descri-vendo quali siano le caratteristiche di Da'at, affidandoci COSI dei validimodelli da seguire. Da'al e conoscenza unificatrice. capace di tenereínsíeme I Ire poli di ogni fenomeno coscienziale: iI conoscitore, il co-noseiulo e la conoscenza. Nell'Albero della Vita la sefírá Da'at e I'ele-mento coesivo di tulla l'intera slruttura. Essa pone in relazione i dueecervelll» (Hokhmll e Bina) come pure ilmondo dell'intelletto con quellodell'emozione. Si guardi la sua posizione sull'Albero sefirotico, postasul ptlastro centrale, a mela strada Ira Keter e Tiferet. Essa e ancheI'anima nascosta all'inlernodi Yesod, la seíírá che si occupa di portareil flusso di luce e di vílalíta all'inlerno del recipiente per eccellenza:Malkhut.Si puó rappresentare grafícamente la releztone Ira tutte le sefirot in unmodo clrcolare, piullosto che col disegno Iradizionale a tre pilastn:

KETERHOKHMAH

,HOD NETZAH

DA'AT

GHEVURAH HESED

T1FERET

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Come si vede, la píü alta rimane Keter, la Corona, il totalmente tra-scendente, Le altre sefirot si dispongono nell'ordine índiceto. Al cen-tro c'é Da'at, il potere unificante, il motore immobile.Si osservi ancora íl disegno precedente. Esso e molto importante, inquanto costituisce una prima base per porre in relazione le sefirot coni mesi dell'anno. 11problema principale nel trovare una corrísponden-za precisa tra le une e gli altri e quello che vi sono dodici mesi e solo.dlecí sefirot. lnoltre, nel calendario ebraico a volte vi e un mese sup-plementare, che porta a tredici illoro totale. L'ostacolo viene superatoinserendo nel conto delle selirot sia Da'at, che e l'undiceslma, síe con-siderando Keter non come un'uníca sellra ma come tre distinte unltá.Come vedremo meglio in seguito, gil insegnamenti della Cabala plüprofonda alfermano che la natura della piu alta delle sefirot, Keter oCorona, e triplice, cioé che vi sono In essa tre «teste» o «estrernttá-ben delinite. Contandole singolarmente, ed aggiungendo Da'at al to-tale, sí arríva cosi a tredíci. E questo un numero particolarrnente im-portante in Cabala, in quanto rappresenta amore e unítá.Da'at e una sefírá molto paradossale, poícbe pur facendo parte del-l'Albero della Vita non viene contata con le altre. Dice iI Libro deUaFormazione (Sefer Yetzíré), il primo testo di Cabala a parlarci delleseflrot:

«esser ve lo tesha, esser ve lo ehadessre».died e non nove, díecl e non undici.

La presenza di Da'at sembra dunque contraddire la dichiarazione pre-cisa ed inequivocabile del Libro della Formazlone. Com'é possibile che,pur avendo delto che le seftrot sono solo e soltanto dieci di colpo nesalti fuori un'undicesima?La risposta alla domanda va trovata nel fatto che Da'at non e una señ-ra vera e propria ma lo stato d'uníone di tulle le altre. Ogni sefirá ecostituita da un recipiente che ospita un tipo di luce particolare. Da'atnon ha un recipiente suo proprio, ma utílízza quello di Bina, Ed e perquesto che «conoscenza» (Da'at) e «intellígenza. (Bina) sono sinoni-mi. Inoltre, quando Da'at non funziona in modo sufficiente, la cono-scenza cessa di' essere unificat.(i~e e diventa separatrice. Ci si rlcordidi come una delle lunzioni di Bina sla quella dell'intelletto discrimina-tore, affilato come una spada, pronto a separare la realta in tante pic-

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cole unitá distinte, onde poterle studlare piú da vicino. Lo stesso valo-re numérico della parola Bina, 67, equivale al nome della lettera lalnscruto per esteso (Zaín • Yud . Nun) lain e la spada della ragione se-paratrice.Un altro motivo per cuí Da'at non viene contata e perche essa none altro che la luce di Keter (Corona) che discende nel resto dell' Albe-ro. Si dice che Keter e troppo elevata ed inaccessibile per poter venirconosciuta, nemmeno in parte. Turtavía, dato che essa rappresentala presenza dell'infinito e del Divino nell'anima umana, c'e un grandebisogno di avere preve della sua eslstenza e tangibilita. Aquesto seo-po Keter si «abbasse» ed entra all'interno dell'albero sefirotíco, diven-tando Da'at, la forza unificatrlce. Quindi, nel computo délle sefirot, osi conta Keter e si esclude Da'at. oppure si conta Da'at e si escludeKeter, di modo che 11loro numero totale sia sempre dieci, u numerodella pienezza e della completezza. Da'at e quindi, in un certo senso,la prolezione di Keter all'interno dell'Albero della Vita.Come accennato prima, ogni dtíetto presente in Da'at puó causare delleripercussioni severe in ogni parte della struttura dell'albero. Se la co-noscenza non e uníficatrice allora sara soltanto separatríce. Non a ca·so, la prima volta che la parola Da'at compare nella Tora e nella sloriadella creazione, dove si dice che:

_va yalzmah Ha Shem E/ohim min ha adamo col etz nehmad le me-r'eh velov le maaha/, ve etz ha haim be tokh ha gan ve etz ha da'altou ve roo»

-E i/ Signore Dio jece germogllare dalla terra ogni albero bello olla vi·sta e buono a mangiarsi, e I'a/bero della vilo nel mezzo de/ giardino,e I'albero della conoscenza 100'01) de/ bene e del mole-

Dell'Albero dalla Vita si dice che era enel mezzo del giardino., e dopodi esso si fa menzione dell'a1bero della conoscenza. La differenza Irai due non e COSI enorme come sembrerebbe. Essi sono vicini: l'Alberodella Víta ha la sefira De'et rettiñceta, e funziona su tre pilastri. 11pila-stro centrale olfre la mediazione continua tra ogni possibile tipo di op'posti, permettendo il riciclagglo dell' energia .e iI suo periodicorinnovamento.L'albero della conoscenza del bene e del male invece· ha solo due co-

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lonne, destre e slnlstra. La conoscenza e separatrice, il giudizio e laforza dominante. GIí opposti non possono integrarsi e le señrot resta-no isolate le une dalle altre. Come insegna la ñsíca, in un sistema íso-lato a lungo andare I'energia perde la sua quelítá e degenera in semplicedisordine.Se Da'at ha dei difetti essa abbandona il pilastro centrale e si ritira asinistra, nella sefírá di Bln~. Príveta deUa sua radice piu importante,la colonna centrale cessa di funzionare. Keter e troppo in alto e remo-ta per poter far sentire i suoi effetti sul resto dell'albero, se non tramiteDa'at.JI peccato di Adamo e di Eva consistette nell'aver preposto la cono-scenza separatrice aquella unificatrice. Si dice che se si íossero primacibati dell'Albero della Vita avrebbero avuto poi la forza di cibarsi an-che del frullo di quello della conoscenza del bene e del male senzadover cadere preda del suo gusto amaro: iI gusto della morte.

Cercheremo ora di capire tre livellidiversi nei quali la sefira Da'at puóoperare, corrispondenti a tre etimologie o significati del suo stesso no-me. Vedremo anche che questi tre gradi saranno in strella relazionecon le tre «estrernttá di Keter-, a cuí e ora necessario accennare.La prima preve del fatto che Keter sia tripartita si trova nel trattato deiPlrkey Avot o -Dettt dei Padri»..un compendio di sapienza talmudicastampato in ogni Siddur (librodi preghiere), letto e cuate con írequen-za anche dagll ebrel meno orientati verso la dimensione cabalísticadellaTora. Al cap. 4 c'e scntto:

.Dice Rabbi Shlmon: Visono tre corone IKetarim), la corona de/lo Tora,la corona del socerdozio e la corona del regno ... ».

Qui basti far notare che I'interpretazione hasidica della Cabala ha spie-gato questi tre lívelli in termini di TA'ANUG (Beatitudine), EMUNÁ(Fede) e RATZON (Volere). Queste sono le tre esperienze dell'animache piu si avvlcinano ai tre stati fondamentali che costítuíscono la sefí-r~ di Keter. Dato che Da'at altro non e che la discesa della Coronaall'interno dei piani accessibillalla coscienza, ritroveremo anche in es-sa il r;nesso di queste tre esperienze.

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1 TRE SIGNIFICATI ETIMOLOGICIDIDA'AT

1) JI piu sublime di questi tre livellie espresso mirabilmente nel precet-to talmudico che va osservato a Purim.

FINCHE NON SI SAPPIA = AD DE LO YADALa conoscenza che Da'at convoglía in noi e il superamento totale diogni altro tipo di conoscenza precedentemente acquisita, al punto didlventare simile alla non-conoscenza. E iI trascendente che fa capoli-no dentro la nostra vita, sconvolgendo e capovolgendo ogni ordinerelativo.11peccato di Adamo fu quello d'aver acquísíto coscienza della díñe-renza tra bene e male. Non che questo sia solo riprovevole: la vita diogni giorno ci dimostra quanfo sta importante sapere quale sia la diffe-renza; tutti i sistemi moralí sono basati su questi presuppostí. Tullaviasíarno chlamatl a trascenderé anche questa dualítá cosí importante dellavita, per contemplare come all'interno del pensiero divino tutto il malesi risolva sempre e soltanto in puro bene assoluto. Questo e iI sensoultimo del precetto di Purim: la chiarnata a rendersi conto di come an-che glí eVl!nticattivi e le azioni malvagie abbiano un rísvolto positivoall'interno dell'economia del processo di redenzione, al punto di nonpoter plu dlstlnguere tra bene e mele.Da'at e iI rappresentante di Keter a trovarsi-ilpiu vicino possibile all'e-speríenza quotidlana degli esseri umaní. 11principio negativo, cosl po-tente nel mondi inferiori,con tutta lapena e ildolore che esso vi semina,allivello di Keter e completamente tenuto sotto controllo. 11SUD ruoloe quello di intensificare ancora di piu I'esperienza della gioia e dellabeatitud ine, derivanti dalla comprensione deJla perfezione del tutto.Da'at e iI modo col quale siamo chiamati a renderci conto, non solointellellualmente ma anche esistenzialmente. deJla verítá di quanto orora affermato.Dunque Da'at e I'undlceslma sefir~. Questo e anche iI numero degliingredienti principal!dell'incenso che veniva bruciato nel Tempio di Ge-rusalemme. Ora. si ~ che dieci di quelle sostanze erano resine alta-mente profumate, d'una fragranza gentile e piacevole_ L'undicesima

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sostanza, chiamata HELBONA (che corrisponde a Da'at) aveva inve-ce un odore ripugnante.La Helboná, mescolata alle altre spezie, faceva si che il profumo risul-tante assumesse una forza e conststenza ancora maggiore. In altre pe-role, lungi dal rovinare la miscela, la Helboná la faceva diventare unqualcosa di irresistíbile e di inimitabile. Le tradízton¡ orali riportano che,quando iI vento vi splngeva i fumi dell'incenso offerto al Templo, ilbestiame di Gerico (40 km. ad est di Gerusalemrne) sveniva a causadell'intensitá del loro proíumo. Si dice inoltre che per tutto íI periodonel quale ilTemplo funzionó, a Gerusalemme nessuno aveva mai avutobisogno di una boccetta di proíumo, tale era la fragranza che perrnea-va in continuazione l'arla e le persone. Si notí anche che Da'at, essen-do situata sull'asse centrale dell' Albero della Vita, ha a che fare coni1naso, poste al centro del volto umano.

Ci si ricordi che, capovolgendo la fraseAD DE LO YADA compaia quella: ADEI ELED DEA = «finche faronascere la consopevolezzo». 11 termine D E A (Dalet - 'Aín] e moltoimportante, ed e la radice-porta della parola Da'at. Siamo passati daun estremo all'altrc. La prima frase, .finche non saprá», indicava il bi-sogno di superare la conoscenza comune, quella separatrice. «Finchéfaro nascere la conoscenza» e il premio che attende ehi ríesce in cío:muore la conoscenza tnferíore e nasce quella superiore, la cuí qualitáessenziale e la sua potenza di unificare gli opposti.

Ritroviamo In tutto elo una delle ¡¡ffermazioni píü sconcertanti delmaestri:

lohlil ha yediah she lo nod'a».10 scopo dello conoscenza ~ quello di non conoscere»

Ecco cos'é la vera Da'at: un tipo di conoscenza che cí melte in díscus-sione continuamente, quasi ridicolizzandoci. A volte essa ci da l'irn-pressíone di aver cepíro, anzi di essere diventati dei sapientoni, salvotoglierci. questa lIIuslone il giorno dopo, col mettercí nella sltuazionedello scolaro che e stato interrogato senza aver preparato la lezione,~ che ha fatto scena muta di fronte al professore e alla classe.E tutto propedeutico: Dio e inconoscibile, ed e soltanto con la non·conoscenza che potremo cconoscerlo».Un bellissimo verseno del Cantico ·de.;Cantici esprime questa stessa idea:

.10 yadati nofshi» .• anima mia, non lo sopevo»

oe

Dio e una novítá COSI imprevedibile per l'lntelletto umano che, quan-do si manifesta, I'espressione che emerge sulle nostre bocche e la sor-presa plü genuina: «Non lo sapevo!».La vera conoscenza e la forza d'ammettere la propria ignoranza.

Ma torniamo ella DEA, la radice fondamentale di Da'at. Ritroviamoquesto termine nel Talmud,

.Ie mi she iesh lo dea keilu niglo be yomav..colui che possiede la conoscenza IDEA)

e come se fosse stoto redento giii nello sua vita»

La persona nella cuí anima la sefira Da'at e attiva e risvegliata vive giain una condizione di redenzione messíanica, anche se per gli altri e perla storia I'esillo non e ancora finito, E IIcompie:rsi della proíezía espres-sa per bocca di Elihu ben Barakhel, nel libro di Gíobbe:

.essa del le merohoq»«sotlevero la mio conoscenzo (DEI = Dalel . Ain ' Yud) a cio che e

infinitamente lontono.

Si tenga presente che Elihu, uno degli amíci di Giobbe, e l'unico per-sonaggio in tuna la Bíbbla il cui nome completo ha un valore nurneri-CO di 358, pari alla parola MESHIAH,Egli e quindl la prefigurazione messianica, colui che anticipa il periodoin cut si realizzerlo la promessa:

«va ¡mole ha aretz dea et ha shem, ke maim le yom mehassim»

«e la terro 51 riempiril della conoscenza ID E A) di Dio. cosl come leacque ricoprono iI mareo ,

2) JI secondo slgnificato etlmologico 'di Da'at si trova nel verbo LA-DA'AT, COSI come e usato nella continuazione della storta della crea-zione, dopo il peccato di Adamo e la cacciata dall'Eden.

«ue Adam yoda et havo ishto»«e Adamo conobbe Eva suc moglie»

Qui il termine «conoscenza» ha I'accezione di una vera e propria unio-ne tra uomo e don na, compiuta a tutti ¡livelli, da quello animico aquello fisico. Vi sono allri brani nella Bibbia in cui il rapporto sessualee chiamato «conoscere». Infalti esso e íI paradigma piu riuscito della

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potenza unlñcatrtce di Da'at, cepace di costituirsi come ponte tra qua-lunque coppia di opposti.Nella sua espressione migliore, I'unione sessuale e iIcoronamento delrapporto ITa uomo e donna, e il sigillo che lo rende indjssolubile. Alcontrario, se la Da'at e ancora quella dell'albero del bene e del male,un repporto sessuale improprio puó solo lasciare come nsulteto repul-sione ed allontanamento Ira i pertner. .

In termini plü vasti, Da'at e anche capace di cementare gruppi di per-sone, creando quello che I~Tora chíama: 'E O AH (Ain - Dalet - Hey),«assemblea» o «congregazione., Si noti che le due lettere píü impor-tanti di 'E O A H (Ain - Daíetl, sono l'esatta permutazíone di O 'A _cconoscenza., Un altro termine connesso con tutto cio e M O 'E O(Me.m - Vav - Ain - Dalet), che significa «pertodo-. Nella Tora essoindica quasi esclusivamente i periodi delle feste religiose dell'anno Ji-turgico. TaU periodl sono anche occasíoní di raduno.

L'aumento di «conoscenze» che la festa genera nelle consapevolezzeha I'effetto immedlato di rendere posslbile I'amalgamarsi delle perso-nalítá, affinche formino un gruppo capece di resistere aUe tendenzedisgregatrici,

3) L'ultimo significato di Da'et e y E O I 'A H. o conoscenza predeter-minata. E la conoscenza di cio che verrá in futuro. E quel polo dellamente di Dio nel quale esiste piena consapevolezza di tutto cío cheera, "he e e che sara. E la forma di conoscenza che fa credere ad elcu-ni filosof che la liberta di scelta non esista, dato che tutto.era gia pre-destínato fin dagli lnízí.

Senza entrare nel merito della vecchia discussione sul paradosso dellibero arbitrio versus la predestinazione, si notí che in Da'at esistonoentrambí questi poli. 11primo Jivello esaminato infatti ha a che íare conla non-conoscenze. Cío che Dio sa del futuro e tale da non compro-mettere minimamente la nostra possíbílltá creativa di modificarlo.

Yedi'ah e la forma piu pura di conoscenza oggettiva.Ogni interpretazione personale degli eventi viene superare. Qui entrain funzione la capacita di pura testimonianza. Permutando la Dalet ela Ain (che formano la radice-porta della parola «conoscenza.) si ot-tiene iI termine 'E O, che signific~ «Iestimone., L'intelligenza di Binae iI frufto dell'interpretazione soggettiva dalla realla fatta da ognunodi nOi, pur nello sforzo di renderla 11piu possibile scevra da pregiudiZi,

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Yedi'ah invece e la descnzione completamente oggettiva della realtá,la vera testimonianza data su di essa.

11colore di Da'at e il bianco - nero. 11blanco e l'umñcazíone di tuttii colon. 11nero e la loro negazione, il risullato del loro frazionamentoad infinitum. 11nero pero e anche lo sfondo sul quale la luce puó ma-nifestarsi e rlsaltare, ed e que sta la sua uulita,Da'at e la quintessenza di tutta la personalttá, Bina era iI meglio dellapresenza a se stessi. Hokhmá era il superamento di ogni senso di ídentitáseparata, la nullificazione del se. Da'at e I'unione di tufte le parti dellapersonalitá: I'ego Coi suoi tratt1 emotivi, il se superiore, con la sua co-noscenza iIIuminata, la luce del se divino, In Da'at c'e anche I'ombra,cioé la parte pii) negativa di noi stessi, quella che non siamo mai di-spostí a riconoscere presente dentro di noi.Da'at e la potenza d'associazione, che sa rlconoscere la complementa-rieta degll opposti. Senza Da'at nessun penslero potrebbe sussistere,nemmeno quelli di Bina.Da'at e u silenzio tra una parola e l'altra, la colla che tiene insieme iIfilo logico dí un ragionamento. Grazíe a De'at iI veicolo verbale puocomunicare una serie di informazioní e di insegnamenti del tutto al dila di parola e logica, come succede nei testi di Cabala, quali lo Zoharo altri.In Da'at si trova la radice dell'aníma di Mosé. A dire iI vero il perso-naggio Mosé era gia stato poste in connessione con la sefira di Net-zah, Ció e vero solo in parte, In TeaIta Mosé supera tutti gli altri «Pastorld'lsraele» e profeti. Lo Zohar (Libro dello Splandore) sottolinea que-sto punto con una bellissima espressione:

~MosM mi/ego, Yaakou milebar.«Moshe sta all'in!erno e Giacobbe sta a/l'esterno»

Giacobbe corrisponde a Tiferet, che e posta subito sotto Da'at, lungola colonna centrale dell' Albero señrotico.

La differenza tra alto e basso e simíle qul aquella tra interior ita ed este-.riorita. Cio che rese Mose ancora píu superiore ai Patriarchi fu la co-noscenza del Nome di Dio a quattro lettere (Tetragrammaton), Cometestimonia íI verso 3 del cap. 6 dell'Esodo:

.Mi son mostraro ad Abramo, ad Isacco e a Giacobbe come EL SHA

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DA Y (010 onn/potente), e iI mio Nome Y . H . V . H non ha resonoto a loro.

Mase merito l'accesso ad una concscenza molto píü diretta ed intimadel Nome di Dio e di tutti i segreti in esso contenuti.Un'altra prova della superlorltá di Mosé viene dal versetto che dice:

«tmunct Ha Shem yabit•.• ha visto I'immagine di Dio.

Dio e profondamente ineonoscíbileed irrapresentabile (sipensi aIJa proi-bízione di farsi delle immagini, COSI forte nella religione ebraícal, ep-pure Mose riuscl a vedere la Sua immagine. La Iradizione orale affermache eio che Mose vide non fu il wolto» di Dio, cioé la Sua parte piüintima e personale, ma iI -reno-. Píü precísamente, Mosé vide la par-te inferiore deJlanuca di Dio (si cerchí di caplre I'antropomorfismo),illuogo ove viene appoggiato iI nodo delle stringhe dei Telifillin (ñlat-teri) della testa. Nel corpo umano questo e illuogo del cervelletto, lapiu importante delle corrispondenze anatomiche di Da'at.

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