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EVENTI LIONI - Un evento da non perdere sabato 3 agosto a Lioni: nel teatro all'aperto, alle ore 21.30, il Teatro

dell'Osso presenta “Dante in cucina & Jazz”, un allestimento assolutamente originale dello spettacolo scritto e

diretto da Mirko Di Martino. Solo per questa volta, infatti, ad accompagnare in scena i due acclamati attori,

Melissa Di Genova e Orazio Cerino, ci saranno gli allievi del seminario di improvvisazione jazz curato da

Pasquale Innarella che improvviseranno dal vivo le musiche dello spettacolo.

L'evento è realizzato grazie al contributo del GAL CILSI nell'ambito del prestigioso Festival “Lioni Jazz”, che

anche quest'anno si conferma come una delle rassegne più innovative del panorama irpino. Al termine dello

spettacolo, inoltre, la serata proseguirà con una degustazione gratuita di pasta prodotta con il grano Senatore

Cappelli, un particolare tipo di grano di grande pregio recuperato e rimesso in produzione in Irpinia dal GAL

CILSI, con ottimi risultati e numerosi apprezzamenti da parte di noti chef del panorama nazionale.

Sarà, insomma, un'occasione unica per gustare uno spettacolo che, come dice l'autore Mirko Di Martino, “fa della

contaminazione e dell'originalità i suoi punti di forza, che coinvolge gli spettatori nello sviluppo del racconto, che

riesce a divertire parlando di cultura, letteratura e, per quest'unica volta, di jazz. Il successo ottenuto durante la

tournèe invernale ha premiato la nostra scelta: in ogni città che abbiamo visitato, dalla Toscana all'Emilia

Romagna alla Puglia, abbiamo riscosso sempre lo stesso consenso e lo stesso entusiasmo”.

“Dante in cucina” è un originale esperimento che parte dai versi di Dante Alighieri per divertirsi a parlare di cibo,

di storia, di letteratura. Nella Divina Commedia, in realtà, non si parla molto di cibo, almeno non direttamente: ci

sono però molti rimandi all'alimentazione, a partire dal peccato della gola punito nell'Inferno e nel Purgatorio.

Alcuni dei versi più famosi di Dante hanno per oggetto il cibo: come non ricordare, per esempio, “Tu proverai sì

come sa di sale lo pane altrui”? Ma quest'immagine del pane troppo salato, usata per parlare dell'esilio di Dante,

non avrebbe avuto senso se il poeta non fosse nato a Firenze, la patria del “pane sciocco”, il pane senza sale.

Molti dei personaggi più famosi della Divina commedia, inoltre, sono in qualche modo legati al cibo: il goloso

Ciacco che si rivolta nel fango “per la dannosa colpa de la gola”, o il ghibellino Farinata degli Uberti, che porta il

nome di una famosa pietanza; o il conte Ugolino, lasciato morire di fame in una torre.

“Dante in cucina” è un divertente percorso nell'alimentazione medievale attraverso la Divina Commedia, è una

narrazione documentata e allo stesso tempo giocosa di cosa volesse dire “mangiare” ai tempi di Dante, con

riferimenti alle novelle di Boccaccio, alle irriverenti poesie di Cecco Angolieri, agli insoliti aneddoti raccontati dagli

scrittori del tempo. Guidati da due simpatici e strampalati personaggi, scopriremo così che il Parmigiano

Reggiano era un prodotto tipico già nel medioevo, che i maccheroni si mangiavano solo col formaggio, che la

forchetta l'hanno inventata i fiorentini, che per stare in salute era meglio bere un litro di vino che un bicchiere

d'acqua. Scopriremo, soprattutto, che il medioevo non è un 'epoca così lontana dalla nostra, perchè mangiare

significa compiere un atto culturale che affonda le radici nel passato.

E forse, al termine dello spettacolo, potremo farci anche noi la stessa domanda che si faceva Giuseppe Prezzolini

negli anni '50: in Italia, in Europa, nel mondo, “che cos’è la gloria di Dante appresso a quella degli spaghetti?”.

Con “Dante in cucina” prende il via la tournèe estiva del teatro dell'Osso, dopo l'anteprima al Festival

Internazionale di Giffoni. Per tutto il mese di agosto, la compagnia irpina presenterà i propri spettacoli per grandi

e piccoli nei comuni di Campania e Basilicata.   

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