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1 DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 59 “Riordino, adeguamento e semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria per renderlo funzionale alla valorizzazione sociale e culturale della professione, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera b), della legge 13 luglio 2015, n. 107” Di seguito il confronto tra il testo proposto all’esame delle Commissioni parlamentari e il testo definitivo del decreto legislativo. Le modifiche introdotte al testo presentato alle Commissioni parlamentari sono riportate in grassetto. CAPO I PRINCIPI GENERALI Articolo 1 (Oggetto e finalità) 1. Il presente decreto legislativo attua il riordino, l'adeguamento e la semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli dei docenti e degli insegnanti tecnico-pratici nella scuola secondaria. 2. Al fine di realizzare la valorizzazione sociale e culturale della professione è introdotto il sistema unitario e coordinato di formazione iniziale e accesso ai ruoli di docente nella scuola secondaria di primo e secondo grado e di insegnante tecnico-pratico nella scuola secondaria di secondo grado, sia su posti comuni che di sostegno, per selezionare i docenti sulla base di un concorso pubblico nazionale e di un successivo percorso formativo triennale. 3. Il percorso formativo ha l'obiettivo di rafforzare le metodologie didattiche dei saperi disciplinari e le specifiche competenze della professione di docente, in particolare pedagogiche, relazionali, valutative e tecnologiche, integrate in modo equilibrato con i saperi disciplinari, nonché a rafforzare la capacità di progettare percorsi didattici flessibili e adeguati al contesto scolastico, al fine di favorire l'apprendimento critico e consapevole e l'acquisizione delle competenze da parte degli studenti. CAPO I PRINCIPI GENERALI Articolo 1 (Oggetto e finalità) 1. Il presente decreto legislativo attua il riordino, l’adeguamento e la semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli dei docenti, compresi quelli degli insegnanti tecnico-pratici, della scuola secondaria, per i posti comuni e per quelli di sostegno. 2. Al fine di realizzare la valorizzazione sociale e culturale della professione è introdoo il sistema unitario e coordinato di formazione iniziale e accesso ai ruoli dei docen, compresi quelli degli insegnan tecnico-praci, nella scuola secondaria di primo e secondo grado, sia su pos comuni sia di sostegno, per selezionarli sulla base di un concorso pubblico nazionale e di un successivo percorso formavo triennale. 3. Il sistema di cui al comma 2 costuisce, insieme alla formazione universitaria o accademica e alla formazione in servizio di cui all’arcolo 1, comma 124, della legge 13 luglio 2015, n. 107, un percorso vercale unitario di formazione dei docen della scuola secondaria, con l’obievo che essi acquisiscano e aggiornino connuamente le conoscenze e le competenze, sia disciplinari che professionali, necessarie per svolgere al meglio la loro funzione.

DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 59 “Riordino ... · ruoli di docente nella scuola secondaria di primo e secondo grado e di insegnante tecnico-pratico nella scuola secondaria

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DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 59 “Riordino, adeguamento e semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria per renderlo funzionale alla valorizzazione sociale e culturale della professione, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera b), della legge 13 luglio 2015, n. 107”

Di seguito il confronto tra il testo proposto all’esame delle Commissioni parlamentari e il testo definitivo del decreto legislativo. Le modifiche introdotte al testo

presentato alle Commissioni parlamentari sono riportate in grassetto.

CAPO I PRINCIPI GENERALI

Articolo 1

(Oggetto e finalità) 1. Il presente decreto legislativo attua il riordino, l'adeguamento e la semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli dei docenti e degli insegnanti tecnico-pratici nella scuola secondaria. 2. Al fine di realizzare la valorizzazione sociale e culturale della professione è introdotto il sistema unitario e coordinato di formazione iniziale e accesso ai ruoli di docente nella scuola secondaria di primo e secondo grado e di insegnante tecnico-pratico nella scuola secondaria di secondo grado, sia su posti comuni che di sostegno, per selezionare i docenti sulla base di un concorso pubblico nazionale e di un successivo percorso formativo triennale. 3. Il percorso formativo ha l'obiettivo di rafforzare le metodologie didattiche dei saperi disciplinari e le specifiche competenze della professione di docente, in particolare pedagogiche, relazionali, valutative e tecnologiche, integrate in modo equilibrato con i saperi disciplinari, nonché a rafforzare la capacità di progettare percorsi didattici flessibili e adeguati al contesto scolastico, al fine di favorire l'apprendimento critico e consapevole e l'acquisizione delle competenze da parte degli studenti.

CAPO I PRINCIPI GENERALI

Articolo 1

(Oggetto e finalità) 1. Il presente decreto legislativo attua il riordino, l’adeguamento e la semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli dei docenti, compresi quelli degli insegnanti tecnico-pratici, della scuola secondaria, per i posti comuni e per quelli di sostegno. 2. Al fine di realizzare la valorizzazione sociale e culturale della professione è introdotto il sistema unitario e coordinato di formazione iniziale e accesso ai ruoli dei docenti, compresi quelli degli insegnanti tecnico-pratici, nella scuola secondaria di primo e secondo grado, sia su posti comuni sia di sostegno, per selezionarli sulla base di un concorso pubblico nazionale e di un successivo percorso formativo triennale. 3. Il sistema di cui al comma 2 costituisce, insieme alla formazione universitaria o accademica e alla formazione in servizio di cui all’articolo 1, comma 124, della legge 13 luglio 2015, n. 107, un percorso verticale unitario di formazione dei docenti della scuola secondaria, con l’obiettivo che essi acquisiscano e aggiornino continuamente le conoscenze e le competenze, sia disciplinari che professionali, necessarie per svolgere al meglio la loro funzione.

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4. I contenuti e le attività del percorso formativo sono coordinati con la formazione continua in servizio dei docenti di ruolo di cui all'articolo 1, comma 124, della legge 13 luglio 2015, n. 107, e con il relativo Piano nazionale di formazione. 5. Dall'attuazione del presente provvedimento non devono derivare ulteriori oneri per la finanza pubblica tenuto conto anche delle risorse previste dal presente decreto.

4. Dall'attuazione del presente provvedimento non devono derivare ulteriori oneri per la finanza pubblica tenuto conto anche delle risorse previste dal presente decreto.

Articolo 2 (Sistema di formazione iniziale e accesso ai ruoli)

1. Il Sistema di formazione iniziale e accesso di cui all'articolo l, comma 2, è articolato in: a) un concorso pubblico nazionale, indetto su base regionale o interregionale, di cui al Capo II; b) un successivo percorso triennale di formazione iniziale e tirocinio, differenziato fra posti comuni e posti di sostegno, destinato ai soggetti vincitori del concorso di cui alla lettera a), secondo quanto previsto al Capo III; c) una procedura di accesso ai ruoli a tempo indeterminato, previo superamento delle valutazioni intermedie e finali del percorso formativo di cui alla lettera b). 2. Il percorso di formazione iniziale e tirocinio è realizzato attraverso una collaborazione strutturata e paritetica fra scuola, università e istituzioni

Articolo 2

(Sistema di formazione iniziale e accesso ai ruoli) 1. Il Sistema di formazione iniziale e accesso di cui all’articolo 1, comma 2, è articolato in: a) un concorso pubblico nazionale, indetto su base regionale o interregionale, di cui al Capo II; b) un successivo percorso triennale di formazione iniziale, tirocinio e inserimento nella funzione docente, di seguito denominato “percorso FIT”, differente fra posti comuni e posti di sostegno, destinato ai soggetti vincitori del concorso di cui alla lettera a), articolato secondo quanto previsto al comma 2; c) una procedura di accesso ai ruoli a tempo indeterminato, previo superamento delle valutazioni intermedie e finali del percorso formativo di cui alla lettera b). 2. Il percorso FIT è disciplinato ai sensi del Capo III, e si articola in: a) un primo anno finalizzato al conseguimento del diploma di specializzazione di cui all’articolo 9, per l’insegnamento nella scuola secondaria o in pedagogia e didattica speciale per le attività di sostegno didattico e l’inclusione scolastica; b) un secondo anno di formazione, tirocinio e primo inserimento nella funzione docente, di cui agli articoli 10 e 11; c) un terzo anno di formazione, tirocinio, e inserimento nella funzione docente, di cui agli articoli 10, 11 e 13. 3. Il percorso FIT è realizzato attraverso una collaborazione strutturata e paritetica fra scuola, università e istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, di seguito denominate “istituzioni AFAM”, con una

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dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica, con una chiara distinzione dei rispettivi ruoli e competenze.

chiara distinzione dei rispettivi ruoli e competenze. La collaborazione si esplicita nella progettazione, gestione e monitoraggio del percorso FIT, effettuati tramite gli appositi organi collegiali a carattere regionale di cui all’articolo 9, comma 7. 4. Il percorso FIT ha l’obiettivo di sviluppare e rafforzare nei futuri docenti: a) le competenze culturali, disciplinari, didattiche e metodologiche, in relazione ai nuclei fondanti dei saperi e ai traguardi di competenza fissati per gli studenti; b) le competenze proprie della professione di docente, in particolare pedagogiche, relazionali, valutative, organizzative e tecnologiche, integrate in modo equilibrato con i saperi disciplinari; c) la capacità di progettare percorsi didattici flessibili e adeguati al contesto scolastico, al fine di favorire l’apprendimento critico e consapevole e l’acquisizione delle competenze da parte degli studenti; d) la capacità di svolgere con consapevolezza i compiti connessi con la funzione docente e con l’organizzazione scolastica. 5. Ai fini di cui all’articolo 1, comma 3, il percorso FIT è progettato e realizzato in coordinamento con il Piano nazionale di formazione di cui all’articolo 1, comma 124, della legge 13 luglio 2015, n. 107.

CAPO II ACCESSO AI RUOLI A TEMPO INDETERMINATO E PROCEDURE CONCORSUALI

Articolo 3

(Bando di concorso e commissioni) l. Con decreto del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca è indetto, su base regionale, il concorso nazionale per esami e titoli per selezionare i candidati all'accesso al percorso di formazione iniziale e tirocinio su posti comuni e di sostegno nella scuola secondaria. In ragione dell'esiguo numero dei posti conferibili, il concorso è indetto su base interregionale. 2. Il concorso è bandito, fermo restando il regime autorizzatorio previsto dall'articolo 39, comma 3, della legge n. 449 del 1997, con cadenza biennale, sui posti che si prevede si rendano vacanti e disponibili nel secondo e nel

CAPO II ACCESSO AI RUOLI A TEMPO INDETERMINATO E PROCEDURE CONCORSUALI

Articolo 3

(Bando di concorso e commissioni) 1. Con decreto del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca è indetto, su base regionale, il concorso nazionale per esami e titoli per selezionare i candidati all’accesso al percorso FIT su posti comuni e di sostegno nella scuola secondaria. In caso di esiguo numero dei posti conferibili, il concorso è indetto su base interregionale. 2. Il concorso è bandito, fermo restando il regime autorizzatorio previsto dall’articolo 39, comma 3, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, con cadenza biennale, per la copertura dei posti della scuola secondaria che si prevede si rendano vacanti e disponibili nel terzo e quarto anno scolastico successivi a quello in cui è previsto l’espletamento delle prove concorsuali.

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terzo degli anni scolastici che compongono il percorso formativo di cui all'articolo 2, comma l, lettera b). 3.Nel bando di concorso sono previsti contingenti separati, in ciascuna sede concorsuale regionale o interregionale, per ciascuna delle seguenti tipologie di posti: a) posti relativi alle classi di concorso per la scuola secondaria di primo e secondo grado, anche raggruppate in ambiti disciplinari; b) posti relativi alle classi di concorso di insegnante tecnico-pratico per la scuola secondaria; c) posti di sostegno. 4. I candidati indicano nella domanda di partecipazione in quale regione e per quali contingenti di posti intendono concorrere. Ciascun candidato può concorrere in una sola regione, per le tipologie di posti messi a concorso nella stessa, qualora in possesso dei requisiti di accesso di cui all'articolo 5. 5. Con regolamento da adottare, nei limiti delle risorse disponibili a legislazione vigente, ai sensi dell’articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, entro 120 giorni dall'entrata in vigore del presente decreto, su proposta del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sono individuati: le modalità di gestione delle procedure concorsuali a cura degli Uffici scolastici regionali; i criteri di composizione e i requisiti dei componenti delle commissioni giudicatrici del concorso; i programmi delle prove d'esame del concorso; i criteri generali di valutazione delle prove e dei titoli accademici, scientifici e professionali dei candidati da utilizzare da patte delle commissioni giudicatrici; i punteggi da assegnare alle prove e ai titoli; i punteggi minimi per considerare superata ciascuna prova d'esame; la composizione e i criteri di valutazione della commissione di valutazione finale per l'accesso al ruolo di cui all'articolo 13. Con il medesimo decreto è costituita una commissione nazionale di esperti per la definizione dei programmi e delle tracce delle prove di esame.

3. Sulla base della graduatoria di merito i vincitori del concorso sono ammessi al percorso FIT in due successivi scaglioni annuali, nel limite corrispondente ai posti che si prevede si rendano vacanti e disponibili rispettivamente nel terzo e nel quarto anno scolastico successivi a quello in cui è previsto l’espletamento delle prove concorsuali. 4. Nel bando di concorso sono previsti contingenti separati, in ciascuna sede concorsuale regionale o interregionale, per ognuna delle seguenti tipologie di posto e classi di concorso: a) posti relativi alle classi di concorso per la scuola secondaria di primo e secondo grado, anche raggruppate in ambiti disciplinari; b) posti relativi alle classi di concorso di insegnante tecnico-pratico per la scuola secondaria; c) posti di sostegno. 5. I candidati indicano nella domanda di partecipazione in quale regione e per quali contingenti di posti intendono concorrere. Ciascun candidato può concorrere in una sola regione, per le tipologie di posto messe a concorso nella stessa, qualora in possesso dei requisiti di accesso di cui all’articolo 5. 6. Con regolamento da adottare, nei limiti delle risorse disponibili a legislazione vigente, ai sensi dell’articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, entro 180 giorni dall’entrata in vigore del presente decreto, su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, sono individuati, anche con riferimento alla procedura di cui all’articolo 17, comma 7: i criteri di composizione delle commissioni giudicatrici del concorso e i requisiti per i relativi componenti; i criteri generali e oggettivi di valutazione delle prove e dei titoli accademici, scientifici e professionali dei candidati da utilizzare da parte delle commissioni giudicatrici, ferma restando la valutazione dei titoli per i soli candidati che abbiano superato tutte le prove concorsuali; la ripartizione dei punteggi tra le prove e i titoli; i punteggi minimi per considerare superata ciascuna prova d’esame; i requisiti generali e specifici di ammissione nel rispetto di quanto previsto all’articolo 5 e con il decreto di cui all’articolo 4, comma 1. 7. Con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, da adottare entro 30 giorni dall’adozione del decreto di cui al comma 6, sono individuati, anche con riferimento alla procedura di cui all’articolo 17,

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6. Per ogni sede concorsuale e per ogni classe di concorso le commissioni giudicatrici, uniche per posti comuni e per posti di sostegno, sono nominate dall'Ufficio scolastico regionale di riferimento della sede concorsuale sulla base dei criteri e dei requisiti stabiliti dal decreto di cui al comma 4. Le commissioni operano sulla base dei criteri generali di valutazione stabiliti dal medesimo decreto. 6. La commissione nazionale di cui al comma 4 e le commissioni giudicatrici di cui al comma 5 comprendono esperti provenienti dal sistema scolastico e dal sistema universitario e dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica.

comma 7: le modalità di gestione delle procedure concorsuali a cura degli Uffici scolastici regionali; i criteri di composizione della commissione di valutazione del secondo anno e finale per l’accesso ai ruoli, di cui agli articoli 10, 11 e 13 ed i relativi criteri di valutazione; le modalità di individuazione delle scuole polo e delle scuole sedi di tirocinio, di cui all’articolo 12, nonché di assegnazione dei tirocinanti alle medesime; l’elenco dei titoli valutabili e il loro punteggio, valorizzando il titolo di dottore di ricerca e il possesso di ulteriori crediti nell’ambito della pedagogia speciale e didattica dell’inclusione, fino ad un massimo di 12 in aggiunta a quelli previsti all’articolo 5, comma 1 lettera b) e comma 2 lettera b). Con il medesimo decreto è costituita una commissione nazionale di esperti per la definizione dei programmi e delle tracce delle prove di esame. 8. Le commissioni di cui ai commi 6 e 7 comprendono esperti provenienti dalle scuole, dalle università e dalle istituzioni AFAM.

Articolo 4 (Classi di concorso)

l. Al fine di assicurare la coerenza tra gli insegnamenti impartiti, le classi disciplinari di titolarità dei docenti e le classi dei corsi di laurea, dei corsi di laurea magistrale e dei corsi di diploma di I e di II livello dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica, nonché di consentire così un più adeguato utilizzo professionale del personale docente in relazione alle innovazioni sugli insegnamenti introdotte dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca sono riordinate e periodicamente aggiornate, in base a principi di semplificazione e flessibilità, le classi di concorso dei docenti e degli insegnanti tecnico-pratici di scuola secondaria ed eventualmente le classi dei corsi di laurea, di laurea magistrale e di diploma di I e di II livello. 2. Con il decreto di cui al comma 1 sono, altresì, individuati i settori scientifico-disciplinari all'interno dei quali sono acquisiti i 24 crediti formativi

Articolo 4 (Classi di concorso)

1. Al fine di assicurare la coerenza tra gli insegnamenti impartiti, le classi disciplinari di titolarità dei docenti e le classi dei corsi di laurea, dei corsi di laurea magistrale e dei corsi di diploma di I e di II livello dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, nonché di consentire così un più adeguato utilizzo professionale del personale docente in relazione alle innovazioni sugli insegnamenti introdotte dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca sono riordinate e periodicamente aggiornate, in base a principi di semplificazione e flessibilità, nonché ai fini della valorizzazione culturale della professione docente, le classi di concorso dei docenti e degli insegnanti tecnico pratici di scuola secondaria ed eventualmente le classi dei corsi di laurea, di laurea magistrale e di diploma di I e di II livello. 2. Per l’adozione del decreto di cui al comma 1, sono previsti i pareri, da rendere nel termine di 45 giorni, del Consiglio universitario nazionale e del

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di cui all'articolo 5, commi 1 e 2, lettet'a b), e le modalità organizzative del loro conseguimento. 3. Nell'ambito della collaborazione di cui all'articolo 2, comma 2, e in coordinamento con la formazione continua di cui all'articolo l, comma 4, sono organizzate specifiche attività formative riservate a docenti di ruolo in servizio che consentano di integrare la loro preparazione al fine di poter svolgere insegnamenti anche in classi disciplinari affini o di modificare la propria classe disciplinare di titolarità, sulla base delle norme e nei limiti previsti per la mobilità professionale.

Consiglio nazionale per l’alta formazione artistica musicale e coreutica, ciascuno per le classi di concorso di relativa competenza, nonché del Consiglio superiore della pubblica istruzione. 3. Nell’ambito della collaborazione di cui all’articolo 2, comma 3, e in coordinamento con il Piano nazionale di formazione di cui al comma 5 del medesimo articolo, sono organizzate specifiche attività formative riservate a docenti di ruolo in servizio che consentano di integrare la loro preparazione al fine di poter svolgere insegnamenti anche in classi disciplinari affini o di modificare la propria classe disciplinare di titolarità o la tipologia di posto incluso il passaggio da posto comune a posto di sostegno e viceversa, sulla base delle norme e nei limiti previsti per la mobilità professionale dal relativo contratto collettivo nazionale integrativo.

Articolo 5 (Requisiti di accesso)

1. Costituisce titolo di accesso al concorso relativamente ai posti di cui all'articolo 3, comma 2, lettera a), il possesso congiunto di: a) laurea magistrale o a ciclo unico, oppure diploma di II livello dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica, oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con la classe di concorso sulla base del decreto di cui all’articolo 4; b) certificazione, tramite diploma supplement o attestato di superamento di esami singoli, del possesso di almeno 24 crediti formativi universitari o accademici, di seguito denominati CFU/CFA, acquisiti nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche, garantendo comunque il possesso di almeno sei crediti in almeno tre dei seguenti quattro ambiti disciplinari: pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell'inclusione; psicologia; antropologia; metodologie e tecnologie didattiche; c) attestazione delle competenze linguistiche, corrispondenti almeno al livello B2 del Quadro comune europeo, ai sensi dell’articolo 7, comma 1, del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, e delle competenze informatiche e telematiche di cui all'all’articolo 10, comma 5, lettera d), del medesimo decreto.

Articolo 5 (Requisiti di accesso)

1. Costituisce titolo di accesso al concorso relativamente ai posti di docente di cui all’articolo 3, comma 4, lettera a), il possesso congiunto di: a) laurea magistrale o a ciclo unico, oppure diploma di II livello dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso; b) 24 crediti formativi universitari o accademici, di seguito denominati CFU/CFA, acquisiti in forma curricolare, aggiuntiva o extra curricolare nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche, garantendo comunque il possesso di almeno sei crediti in ciascuno di almeno tre dei seguenti quattro ambiti disciplinari: pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione; psicologia; antropologia; metodologie e tecnologie didattiche;

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2. Costituisce titolo di accesso al concorso relativamente ai posti di cui all’articolo 3, comma 2, lettera b), il possesso congiunto di: a) laurea, oppure diploma dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica di primo livello, oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con la classe di concorso in base al decreto di cui all'articolo 4; b) certificazione del possesso di almeno di 24 CFU/CFA acquisiti nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche, garantendo comunque il possesso di almeno sei crediti in almeno tre dei seguenti quattro ambiti disciplinari: pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell'inclusione; psicologia; antropologia; metodologie e tecnologie didattiche; c) attestazione delle competenze linguistiche, corrispondenti almeno al livello B2 del Quadro comune europeo, ai sensi dell'articolo 7, comma 1, del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, e delle competenze informatiche e telematiche di cui all'articolo 10, comma 5, lettera d), del medesimo decreto. 3. Costituisce titolo di accesso al concorso relativamente ai posti di cui all'articolo 3, comma 2, lettera c), il possesso dei requisiti di cui al comma 1 o al comma 2, in relazione alla classe di concorso su cui il candidato presenta domanda di partecipazione. 4. Ai fini previsti dal comma 1, lettera c) e dal comma 2, lettera c), sono valide a tempo indeterminato le certificazioni linguistiche rilasciate ai sensi del decreto del Ministro dell’istruzione, dell'università e della ricerca 7 marzo 2012, n. 3889.

2. Costituisce titolo di accesso al concorso relativamente ai posti di insegnante tecnico-pratico, il possesso congiunto di: a) laurea, oppure diploma dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica di primo livello, oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso; b) 24 CFU/CFA acquisiti in forma curricolare, aggiuntiva o extra-curricolare nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche, garantendo comunque il possesso di almeno sei crediti in ciascuno di almeno tre dei seguenti quattro ambiti disciplinari: pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione; psicologia; antropologia; metodologie e tecnologie didattiche; 3. Costituisce titolo di accesso al concorso relativamente ai posti di cui all’articolo 3, comma 4, lettera c), il possesso dei requisiti di cui al comma 1 o al comma 2, in relazione alla classe di concorso su cui il candidato presenta domanda di partecipazione. 4. Con il decreto di cui all’articolo 9, comma 2, sono, altresì, individuati i settori scientifico-disciplinari all’interno dei quali sono acquisiti i 24 CFU/CFA di cui ai commi 1, lettera b), e 2, lettera b), gli obiettivi formativi, le modalità organizzative del conseguimento dei crediti in forma extra-curricolare e gli eventuali costi a carico degli interessati, nonché gli effetti sulla durata normale del corso per gli studenti che eventualmente debbano conseguire detti crediti in forma aggiuntiva rispetto al piano di studi curricolare.

Articolo 6 (Prove di esame)

1. Il concorso prevede tre prove di esame, delle quali due, a carattere nazionale, sono scritte e una orale. Per i candidati che concorrono su

Articolo 6 (Prove di esame)

1. Il concorso prevede tre prove di esame, delle quali due, a carattere nazionale, sono scritte e una orale. Per i candidati che concorrono su

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contingenti di posti di sostegno è prevista una ulteriore prova scritta aggiuntiva a carattere nazionale. 2. La prima prova scritta ha l'obiettivo di valutare il grado delle conoscenze del candidato su una specifica disciplina, scelta dall'interessato tra quelle afferenti alla classe di concorso. Nel caso delle classi di concorso concernenti le lingue e culture straniere, la prova deve essere prodotta nella lingua prescelta. Il superamento della prima prova è condizione necessaria per accedere alla prova successiva. 3. La seconda prova scritta ha l'obiettivo di valutare il grado delle conoscenze del candidato sulle discipline antropo-psico-pedagogiche e sulle metodologie e tecnologie didattiche. Il superamento della seconda prova è condizione necessaria per accedere alla prova successiva. 4. La prova orale comprende la prova pratica ove gli insegnamenti lo richiedano e consiste in un colloquio che ha l'obiettivo di valutare il grado delle conoscenze del candidato in tutte le discipline facenti parte della classe di concorso, nonché di accertare la conoscenza di una lingua straniera europea e il possesso di abilità informatiche di base. 5. La prova aggiuntiva per i candidati a posti di sostegno è scritta, è sostenuta dopo la seconda prova scritta e ha l'obiettivo di valutare il grado delle conoscenze di base del candidato sulla pedagogia speciale sulla didattica per l'inclusione scolastica e sulle relative metodologie.

contingenti di posti di sostegno è prevista una prova scritta aggiuntiva a carattere nazionale. 2. La prima prova scritta ha l’obiettivo di valutare il grado delle conoscenze e competenze del candidato su una specifica disciplina, scelta dall’interessato tra quelle afferenti alla classe di concorso. Nel caso delle classi di concorso concernenti le lingue e culture straniere, la prova deve essere prodotta nella lingua prescelta. Il superamento della prima prova è condizione necessaria per accedere alla prova successiva. 3. La seconda prova scritta ha l’obiettivo di valutare il grado delle conoscenze e competenze del candidato sulle discipline antropo-psico-pedagogiche e sulle metodologie e tecnologie didattiche. Il superamento della seconda prova è condizione necessaria per accedere alla prova successiva. 4. La prova orale consiste in un colloquio che ha l’obiettivo di valutare il grado delle conoscenze e competenze del candidato in tutte le discipline facenti parte della classe di concorso, con particolare riferimento a quelle che eventualmente il candidato non abbia scelto nell’ambito della prova di cui al comma 2, di verificare la conoscenza di una lingua straniera europea almeno al livello B2 del Quadro comune europeo, nonché il possesso di abilità informatiche di base. La prova orale comprende anche quella pratica, ove gli insegnamenti lo richiedano. 5. La prova aggiuntiva per i candidati a posti di sostegno è scritta, è sostenuta dopo la seconda prova scritta e ha l’obiettivo di valutare il grado delle conoscenze e competenze di base del candidato sulla pedagogia speciale, sulla didattica per l’inclusione scolastica e sulle relative metodologie. Il superamento della prova aggiuntiva è condizione necessaria per accedere alla prova orale, relativamente ai posti di sostegno.

Articolo 7 (Graduatorie)

1. In ciascuna sede concorsuale e per le tipologie di posti di cui all'articolo 3, comma 2, lettere a) e b), la graduatoria di merito per ogni classe di concorso è compilata sulla base della somma dei punteggi riportati nelle prove di cui all'articolo 6, commi 2, 3 e 4, e nella valutazione dei titoli, effettuata per i soli candidati che hanno superato tutte le prove previste.

Articolo 7 (Graduatorie)

1. In ciascuna sede concorsuale e per le tipologie di posti di cui all’articolo 3, comma 4, lettere a) e b), la graduatoria di merito per ogni classe di concorso è compilata sulla base della somma dei punteggi riportati nelle prove di cui all’articolo 6, commi 2, 3 e 4, e nella valutazione dei titoli, effettuata per i soli candidati che hanno superato tutte le prove previste.

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2. In ciascuna sede concorsuale e per i posti di sostegno di cui all'articolo 3, comma 2, lettera c), la graduatoria di merito è compilata sulla base di un punteggio calcolato per il 70% in base al punteggio riportato nella prova aggiuntiva di cui all'articolo 6, comma 5, e per il restante 30% in base alla somma dei punteggi riportati nelle prove di cui all'articolo 6, commi 2, 3 e 4, e nella valutazione dei titoli, effettuata per i soli candidati che hanno superato tutte le prove previste. 3, I candidati presenti nelle graduatorie di più classi di concorso esercitano preliminarmente l'opzione per una delle classi di concorso. I candidati che concorrono anche a posti di sostegno esercitano successivamente l'opzione tra posto comune e posto di sostegno. Le opzioni valgono come rinunce definitive alle altre opzioni esercitabili. 4. Al termine dell’esercizio delle opzioni di cui al comma 3, in ciascuna sede concorsuale è determinato, per ogni classe di concorso e, separatamente, per i posti comuni e per i posti di sostegno, l'elenco definitivo, in ordine di punteggio, dei vincitori, in numero pari al numero dei posti messi a concorso maggiorato del 5 per cento. 5. I vincitori scelgono, in ordine di punteggio, l'ambito territoriale nella regione in cui hanno concorso, tra quelli indicati nel bando, cui essere assegnati per svolgere il percorso di formazione iniziale e tirocinio.

2. In ciascuna sede concorsuale e per i posti di sostegno di cui all’articolo 3, comma 4, lettera c), la graduatoria di merito è compilata sulla base di un punteggio calcolato per il 70% in base al punteggio riportato nella prova aggiuntiva di cui all’articolo 6, comma 5, e per il restante 30% in base alla somma dei punteggi riportati nelle prove di cui all’articolo 6, commi 2, 3 e 4, e nella valutazione dei titoli, effettuata per i soli candidati che hanno superato tutte le prove previste. 3. I candidati che hanno superato tutte le prove previste per ciascuna tipologia di posto, iscritti nelle graduatorie di cui ai commi 1 e 2, sono dichiarati vincitori nel limite dei posti messi a concorso, fermi restando gli eventuali scorrimenti di cui al comma 4. 4. I vincitori del concorso che, alla data del 30 giugno, risultano presenti in posizione utile in più graduatorie sono tenuti a optare per una sola di esse e ad accettare di avviarsi al relativo percorso FIT. Effettuata l’opzione, essi sono cancellati da tutte le altre graduatorie ove sono presenti. Coloro che non effettuano alcuna opzione sono cancellati da tutte le graduatorie già pubblicate alla data del 30 giugno. I posti del primo scaglione corrispondenti alle cancellazioni sono recuperati nel medesimo scaglione per scorrimento delle relative graduatorie, purché entro il termine perentorio del 31 agosto. I posti del primo scaglione rimasti ancora liberi a questa data, ovvero i posti corrispondenti a vincitori che, pur avendo optato, non si avviano al percorso FIT, sono recuperati l’anno successivo per l’avvio dei relativi vincitori al percorso FIT con il secondo scaglione. I posti del secondo scaglione rimasti eventualmente liberi per qualunque motivo alla data del 31 agosto, sono disponibili per i concorsi successivi. Le modalità e i termini di esercizio delle opzioni e dello scorrimento delle graduatorie sono stabiliti dal bando di concorso. 5. I vincitori scelgono, in ordine di punteggio e secondo i posti disponibili, l’ambito territoriale nella regione in cui hanno concorso, tra quelli indicati nel bando, cui essere assegnati per svolgere le attività scolastiche relative al percorso FIT.

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CAPO III Percorso di formazione iniziale e tirocinio

Articolo 8

(Contratto di formazione iniziale e tirocinio) l. I vincitori del concorso di cui al Capo II sottoscrivono un contratto biennale retribuito di formazione iniziale e tirocinio con l'Ufficio scolastico regionale a cui afferisce l'ambito territoriale prescelto ai sensi dell'articolo 7, comma 5. Il pagamento del corrispettivo previsto è effettuato con ordini collettivi di pagamento ai sensi dell'articolo 2, comma 197, della legge 23 dicembre 2009, n. 191. 2. Le condizioni normative del contratto di formazione iniziale e tirocinio sono definite in sede di contrattazione collettiva nazionale. Le condizioni economiche per il primo e secondo anno di tirocinio sono definite nel medesimo contratto. Per il terzo anno di tirocinio sono definite in misura equivalente ad una supplenza annuale in funzione del grado di istruzione e del tipo di posto ricoperto. La contrattazione collettiva è svolta nel limite di un maggior onere pari ad euro 117 milioni annui, nonché delle risorse corrispondenti alle supplenze brevi effettivamente svolte. La contrattazione avviene nel rispetto delle disposizioni del presente decreto e in applicazione dei seguenti principi: a) conferma annuale del contratto secondo le modalità previste dagli articoli 9 e 10; b) impegno didattico secondo le modalità previste dagli articolo 10 e 11; c) sospensione del contratto nel caso di impedimenti temporanei e successivo ripristino fino al completamento del triennio; d) risoluzione anticipata del contratto nel caso di assenze prolungate ingiustificate, di mancato conseguimento del diploma di specializzazione, di mancato superamento delle valutazioni intermedie e finali. 3. Nelle more della regolamentazione del contratto collettivo nazionale, la determinazione del trattamento economico e normativo spettante al contrattista è rimessa al Ministro dell'istruzione, dell'università e della

CAPO III Percorso di formazione iniziale, tirocinio e inserimento

Articolo 8

(Contratto di formazione iniziale, tirocinio e inserimento) 1. I vincitori del concorso di cui al Capo II sottoscrivono un contratto triennale retribuito di formazione iniziale, tirocinio e inserimento, di seguito denominato contratto FIT, con l’Ufficio scolastico regionale a cui afferisce l’ambito territoriale scelto ai sensi dell’articolo 7, comma 5. Il pagamento del corrispettivo previsto è effettuato con ordini collettivi di pagamento ai sensi dell’articolo 2, comma 197, della legge 23 dicembre 2009, n. 191. 2. Le condizioni normative ed economiche dei primi due anni del contratto FIT sono definite in sede di contrattazione collettiva nazionale. La contrattazione collettiva è svolta nel limite delle risorse disponibili nel Fondo di cui all’articolo 19, comma 1, nonché delle risorse corrispondenti alle supplenze brevi effettivamente svolte nel secondo anno di contratto. 3. Il terzo anno del contratto FIT prevede le medesime condizioni normative ed economiche del contratto di supplenza annuale. 4. Nelle more della regolamentazione del contratto collettivo nazionale, la determinazione del trattamento economico e normativo spettante al titolare di contratto FIT è rimessa al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, che ne determina i contenuti con proprio decreto, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze 5. Fermo restando che i criteri di valutazione non sono oggetto della contrattazione per il contratto FIT, la medesima avviene nel rispetto delle disposizioni del presente decreto e in applicazione dei seguenti principi direttivi: a) il contratto è risolto di diritto nel caso di assenze ingiustificate, di mancato conseguimento del diploma di specializzazione, di mancato superamento delle valutazioni intermedie; b) il contratto prevede un inserimento graduale nella funzione docente, anche con effettuazione di supplenze con piena responsabilità didattica,

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ricerca, che ne determina i contenuti con proprio decreto, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. 4. Il contratto prevede che: a) il contrattista su posto comune è tenuto, al termine del primo anno, a conseguire il diploma di specializzazione per l'insegnamento secondario al termine di corsi annuali di specializzazione istituiti, in convenzione con l'Ufficio scolastico regionale, da università, istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica o loro consorzi, anche tramite specifici dipartimenti inter-ateneo e, durante il secondo e terzo anno, a completare la propria preparazione professionale con ulteriori attività di studio, con tirocini formativi diretti e indiretti e con la graduale assunzione di autonome funzioni docenti; b) il contrattista su posto di sostegno è tenuto a conseguire, al termine del primo anno, il diploma di specializzazione in pedagogia e didattica speciale per le attività di sostegno didattico e l'inclusione scolastica al termine di corsi annuali di specializzazione istituiti, in convenzione con l'Ufficio scolastico regionale, da università o loro consorzi, anche tramite specifici dipartimenti inter-ateneo, e, durante il secondo e il terzo anno, a completare la propria preparazione professionale con ulteriori attività formative nel campo della didattica dell'inclusione scolastica, con tirocini formativi diretti e indiretti e con la graduale assunzione di autonome funzioni di insegnante di sostegno.

secondo le modalità previste dagli articoli 10 e 11. Nel terzo anno, il contratto prevede la copertura di posti vacanti e disponibili; c) il contratto è sospeso nel caso di impedimenti temporanei, per un periodo massimo complessivo di un anno, e riprende successivamente fino al completamento del triennio. Qualora la sospensione avvenga durante il corso di specializzazione, il ripristino è effettuato in occasione del primo corso utile in caso di assenza complessivamente superiore al limite determinato dalle università o dalle istituzioni AFAM, altrimenti al cessare dell’impedimento. Qualora avvenga durante il secondo o il terzo anno, il ripristino è effettuato nel primo anno scolastico utile in caso di assenza complessivamente superiore a trenta giorni, altrimenti al cessare dell’impedimento; d) il titolare di contratto FIT su posto comune è tenuto a conseguire, al termine del primo anno, il diploma di specializzazione di cui all’articolo 9, comma 1, e, durante il secondo e terzo anno, a completare la propria preparazione professionale con ulteriori attività di studio, con tirocini formativi diretti e indiretti e con le attività di insegnamento di cui alla lettera b); e) il titolare di contratto FIT su posto di sostegno è tenuto a conseguire, al termine del primo anno, il diploma di specializzazione di cui all’articolo 9, comma 3, e, durante il secondo e il terzo anno, a completare la propria preparazione professionale con ulteriori attività formative nel campo della didattica dell’inclusione scolastica, con tirocini formativi diretti e indiretti e con le attività di insegnamento di cui alla lettera b). 6. La sottoscrizione dei contratti FIT comporta la successiva indisponibilità dei posti complessivamente occorrenti, a livello regionale, per lo svolgimento del terzo anno del percorso FIT, per ogni operazione annuale o definitiva diversa dalla predetta e dalla conseguente immissione in ruolo. Detto vincolo viene meno in caso di mancato superamento della valutazione finale del terzo anno del percorso FIT, ai sensi dell’articolo 13.

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Articolo 9 (Primo anno di contratto)

l. Il corso di specializzazione per l'insegnamento secondario è a tempo pieno, con oneri a carico dello Stato secondo una metodologia basata sul calcolo del costo standard per specializzando. 2. L'ordinamento didattico del corso di specializzazione di cui al comma l, determinato con decreto del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ai sensi del decreto ministeriale 22 ottobre 2014, n. 270, corrisponde ad un totale di 60 CFU/CFA ed è articolato: a) in corsi di lezioni, in seminari e in laboratori destinati al completamento della preparazione degli iscritti nel campo della didattica di tutte le discipline afferenti alla classe di concorso, della pedagogia, della psicologia e della normativa scolastica, puntando alla maturazione progressiva di competenze pedagogico-didattico-relazionali; b) in attività di tirocinio diretto e indiretto presso scuole dell'ambito territoriale di appartenenza, alle quali sono destinati non meno di 16 CFU/CFA, di cui almeno 10 di tirocinio diretto in presenza del docente della classe. 3. Il corso di specializzazione in pedagogia e didattica speciale per le attività di sostegno didattico e l'inclusione scolastica è a tempo pieno, con oneri a carico dello Stato secondo una metodologia basata sul calcolo del costo standard per specializzando.

Articolo 9 (Primo anno di contratto e corso di specializzazione)

1. I titolari di contratto FIT su posto comune sono tenuti a frequentare nel primo anno di contratto il corso di specializzazione per l’insegnamento secondario e a conseguire al termine il relativo diploma di specializzazione. Il corso è istituito, in convenzione con l’Ufficio scolastico regionale, da università o istituzioni AFAM o loro consorzi ed è organizzato, anche in forma inter-istituzionale, con il coinvolgimento diretto delle scuole. Il corso richiede la frequenza obbligatoria, con oneri a carico dello Stato secondo una metodologia basata sul calcolo del costo standard per specializzando. 2. L’ordinamento didattico del corso di specializzazione di cui al comma 1, è determinato con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca tenendo conto del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, su proposta della Conferenza nazionale di cui all’articolo 14 e fermi restando i pareri del Consiglio universitario nazionale e del Consiglio nazionale dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, previsti dalla normativa vigente. L’ordinamento corrisponde ad un totale di 60 CFU/CFA articolati in: a) corsi di lezioni, seminari e laboratori destinati al completamento della preparazione degli iscritti nel campo della didattica di tutte le discipline afferenti alla classe di concorso, della pedagogia, della pedagogia speciale e della didattica dell’inclusione, della psicologia, della valutazione e della normativa scolastica, puntando alla maturazione progressiva di competenze pedagogico-didattico-relazionali; b) attività di tirocinio diretto, alle quali sono destinati almeno 10 CFU/CFA, da svolgere presso scuole dell’ambito territoriale di appartenenza, in presenza del docente della classe e sotto la guida del tutor scolastico, di cui all’articolo 12; c) attività di tirocinio indiretto, finalizzate all’accompagnamento riflessivo dell’esperienza maturata nell’attività di cui alla lettera b), alle quali sono destinati almeno 6 CFU/CFA; d) attività formative opzionali, aggiuntive, volte all’acquisizione di competenze linguistiche nella prospettiva dell’insegnamento secondo la modalità CLIL.

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4. L'ordinamento didattico del corso di specializzazione di cui al comma 3, determinato con il medesimo decreto di cui al comma 2, corrisponde ad un totale di 60 CFU/CFA ed è articolato: a) in corsi di lezioni, in seminari e in laboratori destinati al completamento della preparazione degli iscritti nel campo della pedagogia speciale e della didattica per l'inclusione scolastica relativa alle discipline afferenti alla classe di concorso, nonché della normativa scolastica, puntando alla maturazione progressiva di competenze pedagogico-didattico-relazionali e relative alla didattica per l'inclusione scolastica; b) in attività di tirocinio diretto e indiretto di didattica di sostegno presso scuole dell'ambito territoriale di appartenenza, alle quali sono destinati non meno di 16 CFU/CFA, di cui almeno 10 di tirocinio diretto in presenza del docente di sostegno della classe. 5. I corsi di specializzazione, di cui ai commi 1 e 3, si concludono con un esame finale che tiene conto dei risultati conseguiti dal contrattista in tutte le attività formative. Il contrattista che supera l'esame finale consegue il relativo diploma di specializzazione. 6. La composizione della commissione dell’esame finale e i criteri di valutazione dei risultati conseguiti dai contrattisti sono stabiliti nel decreto di cui al comma 2. La commissione comprende comunque un dirigente

3. I titolari di contratto FIT su posto di sostegno sono tenuti a frequentare nel primo anno di contratto il corso di specializzazione in pedagogia e didattica speciale per le attività di sostegno didattico e l’inclusione scolastica e a conseguire al termine il relativo diploma di specializzazione. Il corso è istituito, in convenzione con l’Ufficio scolastico regionale, da università o istituzioni AFAM o loro consorzi ed è organizzato, anche in forma inter-istituzionale, con il coinvolgimento diretto delle scuole. Il corso prevede la frequenza obbligatoria, con oneri a carico dello Stato secondo una metodologia basata sul calcolo del costo standard per specializzando. 4. L’ordinamento didattico del corso di specializzazione di cui al comma 3, determinato ai sensi del comma 2, corrisponde ad un totale di 60 CFU/CFA articolati in: a) corsi di lezioni, seminari e laboratori destinati al completamento della preparazione degli iscritti nel campo della pedagogia speciale e della didattica per l’inclusione scolastica relative alle discipline afferenti alla classe di concorso, nonché della valutazione e della normativa scolastica, puntando alla maturazione progressiva di competenze pedagogico-didattico-relazionali e relative alla didattica per l’inclusione scolastica; b) attività di tirocinio diretto di didattica di sostegno, alle quali sono destinati almeno 10 CFA/CFU, da svolgere presso scuole dell’ambito territoriale di appartenenza in presenza del docente di sostegno della classe e sotto la guida del tutor scolastico, di cui all’articolo 12; c) attività di tirocinio indiretto, finalizzate all’accompagnamento riflessivo dell’esperienza maturata nell’attività di cui alla lettera b), alle quali sono destinati almeno 6 CFU/CFA; d) attività formative opzionali, aggiuntive, volte all’acquisizione di competenze linguistiche. 5. I corsi di specializzazione, di cui ai commi 1 e 3, si concludono con un esame finale che tiene conto dei risultati conseguiti dal titolare di contratto FIT in tutte le attività formative. Il titolare di contratto FIT che supera l’esame finale consegue il relativo diploma di specializzazione. 6. I criteri di composizione della commissione dell’esame finale e i criteri di valutazione dei risultati conseguiti dai contrattisti sono stabiliti con il decreto di cui al comma 2. La commissione comprende comunque un dirigente scolastico dell’ambito territoriale di riferimento e i tutor del titolare di

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scolastico e il tutor scolastico del contrattista. Ai componenti della commissione non spettano compensi, indennità e rimborsi spese.

contratto FIT. Ai componenti della commissione non spettano compensi, indennità e rimborsi spese. 7. Per i corsi di specializzazione di cui ai commi 1 e 3 sono previsti appositi organi collegiali, disciplinati dal decreto di cui al comma 2, con funzioni di programmazione e coordinamento, comunque comprendenti i docenti e i tutor del corso e i rappresentanti dei corsisti e di tutte le istituzioni che concorrono alla realizzazione delle attività formative. Ai componenti dell’organo non spettano compensi, indennità, gettoni o altre utilità comunque denominate, né rimborsi spese a carico delle finanze pubbliche.

Articolo 10 (Secondo e terzo anno di contratto su posti comuni)

1. II contratto di formazione iniziale e tirocinio su posti comuni è confermato per il secondo anno a condizione che il contrattista abbia conseguito il diploma di specializzazione di cui all'articolo 8, comma 4, lettera a), e, per il terzo anno, a condizione che abbia superato con esito positivo la valutazione intermedia alla fine del secondo anno. 2. Il contrattista su posto comune, oltre alle attività di cui all’articolo 8, comma 4, lettera a), è tenuto a predisporre e a svolgere nel secondo e terzo anno dì contratto un progetto di ricerca-azione, sotto la guida dei tutor universitario e scolastico; è tenuto altresì ad acquisire 10 CFU/CFA nel secondo anno e 5 CFU/CFA nel terzo anno in ambiti formativi collegati alla innovazione e alla sperimentazione didattica. 3. Il contrattista su posto comune, sulla base di incarichi del dirigente scolastico della scuola interessata e fermi restando gli altri impegni formativi, può effettuare supplenze nell'ambito scolastico di appartenenza, e, nel terzo anno, su posti vacanti e disponibili.

Articolo 10 (Secondo e terzo anno di contratto su posti comuni)

1. II contratto FIT è confermato per il secondo anno a condizione che il titolare abbia conseguito il diploma di specializzazione di cui all’articolo 8, comma 5, lettera d), e, per il terzo anno, a condizione che abbia superato con esito positivo la valutazione intermedia alla fine del secondo anno. 2. Il titolare di contratto FIT su posto comune, oltre alle attività di cui all’articolo 8, comma 5, lettera d), è tenuto a predisporre e a svolgere nel secondo e terzo anno di contratto un progetto di ricerca-azione, sotto la guida dei tutor universitario o accademico e coordinatore; è tenuto altresì ad acquisire 15 CFU/CFA complessivi nel biennio in ambiti formativi collegati alla innovazione e alla sperimentazione didattica, dei quali almeno 9 CFU/CFA di laboratorio. I laboratori possono essere frequentati anche dai docenti della scuola in cui il titolare di contratto FIT svolge l’attività di insegnamento. 3. Il titolare di contratto FIT su posto comune, sulla base di incarichi del dirigente scolastico della scuola interessata e fermi restando gli altri impegni formativi, nel secondo anno effettua supplenze brevi e saltuarie non superiori a 15 giorni nell’ambito territoriale di appartenenza e presta servizio, nel terzo anno, su posti vacanti e disponibili. 4. I titolari di contratto FIT scelgono, sulla base dell’ordine di graduatoria del concorso e nell’ambito territoriale in cui sono iscritti, il posto vacante e disponibile ai sensi dell’articolo 3, commi 2 e 3, sul quale prestare servizio nel terzo anno del contratto.

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5. Con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, sono disciplinati le modalità e i criteri della valutazione intermedia per il secondo anno di contratto FIT su posti comuni, nonché la composizione delle relative commissioni, ferma restando la presenza dei tutor universitario o accademici e del tutor coordinatore, di cui all’articolo 12. 6. Con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, da adottare ai sensi dell’articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, è disciplinata l’assegnazione delle supplenze di cui al comma 3, valorizzando il possesso del diploma di specializzazione.

Articolo 11 (Secondo e terzo anno di contratto su posti di sostegno)

1. Il contratto di formazione iniziale e tirocinio su posto di sostegno è confermato per il secondo anno a condizione che il contrattista abbia conseguito il diploma di specializzazione di cui all'articolo 8, comma 4, lettera b), e, per il terzo anno a condizione che abbia superato con esito positivo la valutazione intermedia alla fine del secondo anno. 2. Il contrattista su posto di sostegno, oltre alle attività di cui all'articolo 8, comma 4, lettera b), è tenuto ad acquisire, nel secondo anno, ulteriori 30 CFU/CFA, comprensivi di un progetto di ricerca-azione sotto la guida dei tutor universitario e scolastico, in ambiti formativi collegati alla pedagogia speciale e alla didattica dell'inclusione. 3. Il contrattista su posto di sostegno, sulla base di incarichi del dirigente scolastico della scuola interessata e fermi restando gli altri impegni formativi, può effettuare supplenze nell'ambito scolastico dì appartenenza, e, nel terzo anno, su posti vacanti e disponibili.

Articolo 11 (Secondo e terzo anno di contratto su posti di sostegno)

1. Il contratto di formazione iniziale e tirocinio su posto di sostegno è confermato per il secondo anno a condizione che il titolare di contratto FIT abbia conseguito il diploma di specializzazione di cui all’articolo 8, comma 5, lettera e), e, per il terzo anno a condizione che abbia superato con esito positivo la valutazione intermedia alla fine del secondo anno. 2. Il titolare di contratto FIT su posto di sostegno, oltre alle attività di cui all’articolo 8, comma 5, lettera e), è tenuto a predisporre e a svolgere nel secondo e terzo anno di contratto un progetto di ricerca-azione, sotto la guida dei tutor universitario o accademico e coordinatore, di cui all’articolo 12, ed è tenuto altresì ad acquisire 40 CFU/CFA complessivi nel biennio in ambiti formativi collegati alla pedagogia speciale e alla didattica dell’inclusione, dei quali almeno 10 CFU/CFA di tirocinio indiretto e 20 CFU/CFA di laboratorio. I laboratori possono essere frequentati anche dai docenti della scuola in cui il titolare di contratto FIT svolge l’attività di insegnamento. 3. Il titolare di contratto FIT su posto di sostegno, sulla base di incarichi del dirigente scolastico della scuola interessata e fermi restando gli altri impegni formativi, nel secondo anno effettua supplenze brevi e saltuarie non superiori a 15 giorni nell’ambito territoriale di appartenenza e presta servizio, nel terzo anno, su posti vacanti e disponibili.

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4. I titolari di contratto FIT scelgono, sulla base dell’ordine di graduatoria del concorso e nell’ambito territoriale in cui sono iscritti, il posto vacante e disponibile ai sensi dell’articolo 3, commi 2 e 3, sul quale prestare servizio nel terzo anno del contratto. 5. Il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di cui all’articolo 10, comma 5, disciplina altresì la valutazione intermedia del secondo anno dei percorsi FIT per i posti di insegnamento di sostegno. 6. Con il decreto di cui all’articolo 10, comma 6, è disciplinata altresì l’assegnazione delle supplenze di cui al comma 3, valorizzando il possesso del diploma di specializzazione.

Articolo 12 (Tirocinio)

1. Il tirocinio, diretto e indiretto, è parte integrante e obbligatoria del percorso triennale di formazione iniziale. Le attività di tirocinio sono svolte sotto la guida di un tutor scolastico e di un tutor universitario con le risorse umane e finanziarie allo stato disponibili.

Articolo 12

(Tirocinio) 1. Il tirocinio, diretto e indiretto, è parte integrante e obbligatoria del percorso FIT. Le attività di tirocinio sono svolte sotto la guida di un tutor scolastico, di un tutor coordinatore e di un tutor universitario o accademico con le risorse umane e finanziarie allo stato disponibili. Con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, da adottare entro 120 giorni dall’entrata in vigore del presente decreto, sono stabiliti i contingenti dei tutor scolastici e coordinatori e ne sono disciplinate la modalità e i criteri di selezione, la durata dell’incarico, la formazione specifica, i compiti; sono altresì definiti i profili ed i compiti del tutor universitario o accademico, fermo restando quanto previsto dalla legge 19 novembre 1990, n. 341. I tutor scolastico e coordinatore possono avvalersi dell’esonero, integrale o parziale, dall’insegnamento, nei limiti di cui all’articolo 1, comma 4, della legge 3 agosto 1998, n. 315. 2. I tutor coordinatori hanno il compito di curare la progettualità, l’organizzazione e il coordinamento delle attività di tirocinio indiretto e diretto, in collaborazione con il tutor scolastico e con il tutor universitario o accademico. I tutor coordinatori partecipano alle commissioni di esame per le valutazioni intermedie e finali del percorso FIT. I tutor scolastici sono docenti delle scuole in cui si realizzano i percorsi di tirocinio diretto e hanno il compito di coordinare le attività di tirocinio diretto nell'istituzione scolastica. Partecipano alla definizione dei percorsi di tirocinio e fanno

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2. Il tirocinio diretto è svolto presso le istituzioni scolastiche accreditate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca con il coordinamento di una scuola polo all'interno dell’ambito territoriale di riferimento, e consta di attività di osservazione, analisi, progettazione e successiva realizzazione di attività di insegnamento e funzionali all'insegnamento, sotto la guida del tutor scolastico e alla presenza del docente della classe. 3. Il tirocinio indiretto è svolto presso l'università o l'istituzione del1'alta formazione artistica, musicale e coreutica e consta di attività di progettazione, discussione e riflessione valutativa sulle attività svolte nel tirocinio diretto, sotto la guida del tutor universitario. 4. La frequenza alle attività di tirocinio è obbligatoria. 5. La valutazione finale del tirocinio tiene conto del grado di sviluppo delle competenze professionali, in relazione agli aspetti metodologici, didattici, progettuali e relazionali, sia all'interno della classe che dell'istituzione scolastica. 6. Con il decreto di cui all'articolo 9, comma 2, sono determinati il numero complessivo di ore di tirocinio diretto e indiretto che il contrattista deve svolgere nel percorso formativo triennale, i criteri e le modalità di accreditamento delle scuole, nonché le modalità di individuazione del tutor scolastico.

parte delle commissioni che valutano il terzo anno del percorso FIT. I tutor universitari sono individuati dalle università o dalle istituzioni AFAM e costituiscono il riferimento universitario, o accademico, per le attività formative previste nei piani di studio. Hanno il compito, in collaborazione con i tutor coordinatori, di curare l’integrazione dei corsi di lezione e dei seminari con i laboratori e i tirocini svolti dai titolari di contratto FIT. 3. Il tirocinio diretto è svolto presso le istituzioni scolastiche accreditate dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca con il coordinamento di una scuola polo all’interno dell’ambito territoriale di riferimento, e consta di attività di osservazione, analisi, progettazione e successiva realizzazione di attività di insegnamento e funzionali all’insegnamento, sotto la guida del tutor scolastico e in collaborazione con il tutor coordinatore. 4. Il tirocinio indiretto è svolto presso l’università o l’istituzione dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica e consta di attività di progettazione, discussione e riflessione valutativa sulle attività svolte nel tirocinio diretto, sotto la guida del tutor universitario o accademico e in collaborazione con i tutor coordinatori. 5. La frequenza alle attività di tirocinio è obbligatoria. 6. La valutazione finale del tirocinio tiene conto del grado di sviluppo delle competenze professionali, in relazione agli aspetti metodologici, didattici, progettuali e relazionali, sia all’interno della classe che dell’istituzione scolastica. 7. Con il decreto di cui all’articolo 9, comma 2, sono determinati il numero complessivo di ore di tirocinio diretto e indiretto che il titolare di contratto FIT deve svolgere nel percorso formativo triennale, nonché le modalità di individuazione del tutor scolastico.

Articolo 13 (Accesso al ruolo)

1. Il percorso di formazione iniziale e tirocinio si conclude con una valutazione complessiva delle attività svolte dal contrattista nel triennio.

Articolo 13 (Accesso al ruolo)

1. Il terzo anno del percorso FIT è finalizzato specificamente a verificare la padronanza degli standard professionali da parte dei docenti e si conclude con una valutazione finale. Con decreto del Ministro dell’istruzione,

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2. La composizione della commissione di valutazione e i criteri di valutazione sono stabiliti con il decreto di cui all'articolo 3, comma 4. 3. La commissione di valutazione è presieduta da un dirigente scolastico dell'ambito territoriale di appartenenza del contrattista e comprende sia docenti universitari o dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica impegnati nei corsi di specializzazione di cui all'articolo 9 sia i tutor scolastico e universitario dell'interessato. 4. In caso di esito positivo della valutazione e sulla base del punteggio conseguito da ciascun contrattista sono stilate le graduatorie regionali per l'accesso al ruolo. 5. La scelta dell'ambito scolastico definitivo di assegnazione del docente al momento dell'accesso al ruolo è effettuata dagli interessati nell'ordine della graduatoria dì cui al comma 4. 6. I docenti immessi in ruolo ricevono una proposta di incarico ai sensi dell'articolo l, comma 80, della legge 13 luglio 2015, n. 107. 7. L'accesso al ruolo è precluso a coloro che non abbiano concluso positivamente il percorso formativo triennale. I contrattisti che abbiano conseguito il diploma di specializzazione per l'insegnamento secondario ma non abbiano concluso positivamente, per qualunque ragione, il percorso triennale di formazione iniziale e di tirocinio sono riammessi alla parte residua del percorso formativo esclusivamente previo superamento di un nuovo concorso, fatta salva la validità dei titoli eventualmente già conseguiti.

dell’università e della ricerca, da adottare entro 180 giorni dall’entrata in vigore del presente decreto, sono disciplinati le procedure e i criteri di verifica degli standard professionali, le modalità di verifica in itinere e finale incluse l’osservazione sul campo, la struttura del bilancio delle competenze e del portfolio professionale. Il terzo anno del percorso FIT non è ripetibile e, qualora valutato positivamente, assolve agli obblighi di cui all’articolo 438 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, nel rispetto del vincolo di cui all’articolo 1, comma 116, della legge 13 luglio 2015, n. 107. 2. La commissione di valutazione finale per l’accesso ai ruoli di cui all’articolo 3, comma 7, è presieduta dal dirigente scolastico della scuola ove il titolare di contratto FIT ha prestato servizio nel terzo anno del contratto medesimo. La commissione comprende altresì sia docenti delle università o istituzioni AFAM impegnati nei corsi di specializzazione di cui all’articolo 9, sia i tutor universitario o accademico e coordinatore dell’interessato, nonché il tutor scolastico del terzo anno del contratto FIT. 3. In caso di valutazione finale positiva, il titolare del contratto FIT è assegnato all’ambito territoriale presso il quale ha prestato servizio nel corso del terzo anno del contratto e gli è attribuito un incarico triennale ai sensi dell’articolo 1, commi dal 79 all’82, della legge 13 luglio 2015, n. 107. 4. L’accesso al ruolo è precluso a coloro che non abbiano concluso positivamente il percorso FIT. I titolari di contratto FIT che abbiano conseguito il diploma di specializzazione per l’insegnamento secondario ma non abbiano concluso positivamente, per qualunque ragione, il percorso FIT, sono riammessi alla parte residua del percorso esclusivamente previo superamento di un nuovo concorso, fatta salva la validità del titolo di specializzazione eventualmente conseguito ai sensi e per gli effetti dell’articolo 15, commi 1 e 6, nonché dell’articolo 16, commi 1 e 6.

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Articolo 14 (Conferenza nazionale per la formazione iniziale e l'accesso al/a professione

docente)

1. È istituita la Conferenza nazionale per la formazione iniziale e l'accesso alla professione docente, di seguito denominata Conferenza, con l'obiettivo di coordinare e monitorare il sistema di cui al1'articolo 1, comma 2. 2. La Conferenza è costituita con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca che ne stabilisce composizione e regolamento di funzionamento. È composta pariteticamente da esperti provenienti dal sistema scolastico e dai sistemi universitario e dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica. 3. La Conferenza: a) definisce compiti e ruoli dei soggetti coinvolti nel sistema unitario e coordinato di cui all'articolo 1, comma 2; b) progetta e programma, a livello nazionale, il percorso triennale di formazione iniziale e tirocinio, articolato per curricula verticali; c) definisce gli ordinamenti didattici dei corsi di specializzazione di cui all'articolo 9, commi l e 3; d) monitora le attività e i risultati del sistema, promuovendo eventuali azioni migliorative e correttive; e) propone iniziative di raccordo e armonizzazione tra formazione iniziale e formazione in servizio dei docenti. 4. Ai componenti della Conferenza non spettano compensi, indennità, gettoni di presenza, rimborsi spese o altre utilità comunque denominate. I componenti della Conferenza provenienti dal sistema scolastico non sono esonerati dall'attività didattica.

Articolo 14 (Conferenza nazionale per la formazione iniziale e l’accesso alla professione

docente) 1. È istituita la Conferenza nazionale per la formazione iniziale e l’accesso alla professione docente, di seguito denominata Conferenza, con l’obiettivo di coordinare e monitorare il sistema di cui all’articolo 1, comma 2, sulla base di un quadro organico delle competenze della professione docente, da aggiornare continuamente anche in raffronto con i principali modelli formativi e studi internazionali. 2. La Conferenza è costituita con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca che ne stabilisce composizione e regolamento di funzionamento. È composta pariteticamente da esperti provenienti dal sistema scolastico e dai sistemi universitario e dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica. 3. La Conferenza ha compiti consultivi e propositivi in merito a: a) organizzazione, funzionamento e programmi dei percorsi FIT, articolati per curricula verticali; b) ordinamenti didattici dei corsi di specializzazione di cui all’articolo 9, commi 1 e 3; 4. Inoltre, la Conferenza: a) monitora le attività e i risultati del sistema, promuovendo eventuali azioni migliorative e correttive; b) propone iniziative di raccordo e armonizzazione tra formazione iniziale e formazione in servizio dei docenti. 5. Ai componenti della Conferenza non spettano compensi, indennità, gettoni di presenza, rimborsi spese o altre utilità comunque denominate. I componenti della Conferenza provenienti dal sistema scolastico non sono esonerati dall’attività didattica.

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CAPO IV Docenti e insegnanti tecnico-pratici delle scuole paritarie

Articolo 15

(Docenti e insegnanti tecnico-pratici su posto comune) l. Nelle scuole secondarie paritarie insegnano su posto comune, con contratto di docenza a tempo determinato o indeterminato, coloro che sono in possesso del diploma di specializzazione di cui all'articolo 9, comma l, nella classe di concorso relativa all'insegnamento, ovvero coloro che sono iscritti al relativo corso di specializzazione, fermo restando il conseguimento del diploma di specializzazione entro un triennio dall'immatricolazione al corso. 2. Possono iscriversi ai percorsi di specializzazione di cui all'articolo 9, comma 1, nell'ordine di una graduatoria stabilita sulla base di un test di accesso gestito dalle università interessate, i soggetti che non abbiano partecipato al concorso di cui all'articolo 3, ovvero che non ne siano risultati vincitori, purché in possesso dei requisiti di accesso di cui all'articolo 5, commi 1 e 2, relativamente alla classe di concorso per cui intendono conseguire la specializzazione. È considerato titolo prioritario per l'ammissione al corso di specializzazione essere titolari di un contratto triennale retribuito di docenza presso una scuola paritaria. 3. Fermi restando i limiti derivanti dall'offerta formativa delle università e delle istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica e dalla sostenibilità, l'iscrizione ai percorsi di specializzazione avviene in sovrannumero rispetto ai vincitori del concorso di cui all'articolo 3, sulla base della determinazione del fabbisogno e dell'autorizzazione da parte del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. 4. Le spese della frequenza dei corsi di specializzazione per i soggetti di cui al comma 2 sono integralmente a carico degli interessati.

CAPO IV Docenti e insegnanti tecnico-pratici delle scuole paritarie

Articolo 15

(Docenti e insegnanti tecnico-pratici su posto comune) 1. Il possesso del diploma di specializzazione di cui all’articolo 9 nella classe di concorso relativa all’insegnamento è utile nelle scuole secondarie paritarie, per insegnare su posto comune, con contratto di docenza a tempo determinato o indeterminato e assolve al requisito di cui all’articolo 1, comma 4, lettera g) della legge 10 marzo 2000, n. 62. 2. Nelle scuole secondarie paritarie, possono insegnare su posto comune anche coloro che sono iscritti al relativo corso di specializzazione, per non più di tre anni dall’immatricolazione al corso. 3. Possono iscriversi ai percorsi di specializzazione di cui all’articolo 9, comma 1, nell’ordine di una graduatoria stabilita sulla base di un test di accesso gestito dalle università interessate, i soggetti in possesso dei requisiti di accesso di cui all’articolo 5, commi 1 e 2, relativamente alla classe di concorso per cui intendono conseguire la specializzazione. È considerato titolo prioritario per l’ammissione al corso di specializzazione essere titolare di contratti di docenza per almeno nove ore settimanali nella scuola secondaria sulla classe di concorso interessata, ed esserlo stati per almeno tre anni, presso una scuola paritaria, purché detti contratti siano retribuiti sulla base di uno dei contratti collettivi nazionali di lavoro del settore. 4. Fermi restando i limiti derivanti dall’offerta formativa delle università e delle istituzioni AFAM, l’iscrizione ai percorsi di specializzazione avviene in sovrannumero rispetto ai vincitori del concorso di cui all’articolo 3, nell’ambito di contingenti autorizzati dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, determinati sulla base del fabbisogno delle scuole paritarie e tenuto conto della disponibilità di personale già abilitato all’insegnamento o specializzato. 5. Le spese della frequenza dei corsi di specializzazione per i soggetti di cui al comma 3 sono integralmente a carico degli interessati e ai medesimi non sono dovuti i compensi di cui al capo III.

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6. Il possesso del titolo di specializzazione di cui al presente articolo non dà diritto ad agevolazioni o al riconoscimento di titoli nell’ambito delle procedure concorsuali di cui al presente decreto.

Articolo 16 (Docenti su posto di sostegno)

1. Nelle scuole secondarie paritarie insegnano su posto di sostegno, con contratto di docenza a tempo determinato o indeterminato, coloro che sono in possesso del diploma di specializzazione di cui all'articolo 9, comma 3, ovvero coloro che sono iscritti al relativo corso di specializzazione, fermo restando il conseguimento del diploma di specializzazione entro un triennio dall'immatricolazione al corso. 2. Possono iscriversi al corso di specializzazione in pedagogia e didattica speciale per le attività di sostegno didattico e l'inclusione scolastica di cui all'articolo 9, comma 3, nell'ordine di una graduatoria stabilita sulla base di un test di accesso gestito dalle università interessate, i soggetti che non abbiano partecipato al concorso di cui all'articolo 3, comma 2, lettera c), ovvero che non ne siano risultati vincitori, purché in possesso dei requisiti di accesso di cui all'articolo 5, comma 3. 3. Fermi i limiti derivanti dall'offerta formativa delle università e delle istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica, l'iscrizione al corso di specializzazione in pedagogia e didattica speciale per le attività di sostegno didattico e l'inclusione scolastica avviene in sovrannumero rispetto ai vincitori del concorso di cui all'articolo 3, sulla base della determinazione del fabbisogno e dell'autorizzazione da parte del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.

Articolo 16 (Docenti su posto di sostegno)

1. Il possesso del diploma di specializzazione di cui all’articolo 9 in pedagogia e didattica speciale per le attività di sostegno didattico e l’inclusione scolastica è utile nelle scuole secondarie paritarie, per insegnare su posto di sostegno, con contratto di docenza a tempo determinato o indeterminato e assolve al requisito di cui all’articolo 1, comma 4, lettera g) della legge 10 marzo 2000, n. 62. 2. Nelle scuole secondarie paritarie, possono insegnare su posto di sostegno anche coloro che sono iscritti al relativo corso di specializzazione, per non più di tre anni dall’immatricolazione al corso. 3. Possono iscriversi al corso di specializzazione in pedagogia e didattica speciale per le attività di sostegno didattico e l’inclusione scolastica di cui all’articolo 9, comma 3, nell’ordine di una graduatoria stabilita sulla base di un test di accesso gestito dalle università interessate, i soggetti in possesso dei requisiti di accesso di cui all’articolo 5, comma 3. È considerato titolo prioritario per l’ammissione al corso di specializzazione essere titolare di contratti di docenza su posti di sostegno per almeno nove ore settimanali nella scuola secondaria, ed esserlo stati per almeno tre anni, presso una scuola paritaria, purché detti contratti siano retribuiti sulla base di uno dei contratti collettivi nazionali di lavoro del settore. 4. Fermi restando i limiti derivanti dall’offerta formativa delle università e delle istituzioni AFAM, l’iscrizione al corso di specializzazione in pedagogia e didattica speciale per le attività di sostegno didattico e l’inclusione scolastica avviene in sovrannumero rispetto ai vincitori del concorso di cui all’articolo 3, nell’ambito di contingenti autorizzati dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, determinati sulla base del fabbisogno delle scuole paritarie e tenuto conto della disponibilità di personale già abilitato all’insegnamento o specializzato.

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4. Le spese della frequenza dei corsi di specializzazione di cui al presente articolo sono integralmente a carico degli interessati.

5. Le spese della frequenza dei corsi di specializzazione di cui al presente articolo sono integralmente a carico degli interessati e ai medesimi non sono dovuti i compensi di cui al capo III. 6. Il possesso del titolo di specializzazione di cui al presente articolo non dà diritto ad agevolazioni o al riconoscimento di titoli nell’ambito delle procedure concorsuali di cui al presente decreto.

CAPO V Fase transitoria

Articolo 17

(Disciplina transitoria) l. Le disposizioni relative al percorso triennale di formazione e tirocinio di cui al presente decreto entrano in vigore dall'anno scolastico 2020/2021. 2. Nelle more dell'entrata in vigore del presente decreto, al fine di coprire i posti vacanti e disponibili, può essere indetto un corso di Tirocinio Formativo Attivo per le classi di concorso e tipologie di posto per le quali sono esaurite le graduatorie ad esaurimento provinciali. 3. Quota parte dei posti per il concorso di accesso ai ruoli della scuola secondaria di primo e secondo grado è riservata ai soggetti in possesso di abilitazione all'insegnamento conseguita secondo la disciplina previgente e a coloro che alla data di entrata in vigore del presente decreto sono inseriti nelle graduatorie di terza fascia di istituto con almeno 36 mesi di servizio, anche non continuativo. 4. Le prove di concorso relative ai posti riservati agli abilitati consistono della prova orale di cui all'articolo 6, comma 4. Le prove di concorso relative ai posti riservati a coloro che sono inseriti in terza fascia di istituto con almeno 36 mesi di servizio anche non continuativo consistono nella prova scritta di cui all'articolo 6, comma 2, e nella prova orale di cui al comma 4 del medesimo articolo. 5. I vincitori del concorso di cui all'articolo 3, comma 2, lettere a) e b), che siano già in possesso di abilitazione per la classe di concorso per cui concorrono conseguita secondo la disciplina previgente sono esonerati dalla frequenza del corso di specializzazione di cui all'articolo 9, comma l, e

CAPO V Fase transitoria

Articolo 17

(Disciplina transitoria per il reclutamento del personale docente) 1. Sino al loro esaurimento ai sensi dell’articolo 1, comma 105, della legge 13 luglio 2015, n. 107, il 50 per cento dei posti di docente vacanti e disponibili nelle scuole secondarie, è coperto annualmente ai sensi dell’articolo 399 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, attingendo alle graduatorie ad esaurimento di cui all’articolo 1, comma 605, lettera c) della legge 29 dicembre 2006, n. 296, fermo restando la procedura autorizzatoria di cui all’articolo 39 della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni. All’avvenuto esaurimento delle predette graduatorie per ciascuna provincia, i posti destinati alle medesime si aggiungono a quelli disponibili per le procedure di cui al comma 2. 2. Il 50 per cento dei posti di docente vacanti e disponibili nelle scuole secondarie è coperto annualmente ferma restando la procedura autorizzatoria di cui all'articolo 39 della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni mediante scorrimento delle graduatorie di merito delle seguenti procedure concorsuali: a) concorso bandito ai sensi dell’articolo 1, comma 114, della legge 13 luglio 2015, n. 107, anche in deroga al limite percentuale di cui all’articolo 400, comma 15, del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, limitatamente a coloro che hanno raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando, sino al termine di validità delle graduatorie medesime, fermo restando il diritto all’immissione in ruolo per i vincitori del concorso;

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accedono direttamente al biennio successivo di contratto di cui all'articolo 10. Il percorso è ulteriormente ridotto al solo terzo anno per coloro che abbiano prestato servizio per almeno 36 mesi, anche non continuativo. 6. I vincitori del concorso per i posti di cui all'articolo 3, comma 2, lettera c), che siano già in possesso di specializzazione per l'insegnamento sui posti di sostegno conseguita secondo la disciplina previgente sono esonerati dalla frequenza del corso di specializzazione in pedagogia e didattica speciale per le attività di sostegno didattico e l'inclusione scolastica di cui all'articolo 9, comma 3, e accedono direttamente al biennio successivo di contratto di cui all'articolo 11. Il percorso è ulteriormente ridotto al solo terzo anno per coloro che abbiano prestato servizio per almeno 36 mesi su posti di sostegno, anche non continuativo. 7. I vincitori del concorso per i posti di cui all'articolo 3, comma 2, lettere a), b) e c) che siano inseriti nelle graduatorie di terza fascia di istituto con almeno 36 mesi di servizio anche non continuativo ma non siano in possesso di abilitazione conseguita secondo la disciplina previgente sono tenuti a conseguire il diploma di specia1izzazione di cui all'articolo 10, comma l o comma 3, e, dopo il conseguimento del diploma, sono esonerati dalle attività del secondo anno di contratto e ammessi direttamente al terzo anno. 8. Sino al loro esaurimento ai sensi dell'articolo l, comma 105, della legge 13 luglio 2015, n. 107, il 50 per cento dei posti di cui all'articolo 3, comma 2, è coperto annualmente ai sensi dell'articolo 399 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n.297, attingendo alle graduatorie ad esaurimento di cui all'articolo 1, comma 605, lettera c) della legge 29 dicembre 2006, n. 296. 9. Le disposizioni del presente decreto legislativo entrano in vigore a decorrere dall'anno scolastico 2020/2021. Nelle more di attuazione si applica la disciplina transitoria di cui ai commi da l a 6. 10. Ai fini dell'articolo 16, è considerato titolo prioritario per l'ammissione al corso di specializzazione essere titolari di un contratto triennale retribuito di docenza di sostegno presso una scuola paritaria.

b) concorso bandito, in ciascuna regione, ai sensi del comma 3, al quale, al netto dei posti utilizzati per la procedura di cui alla lettera a), è destinato il 100% dei posti di cui all’alinea per gli anni scolastici 2018/2019 e 2019/2020, nonché l’80% per gli anni scolastici 2020/2021 e 2021/2022, il 60% per gli anni 2022/2023 e 2023/2024, il 40% per gli anni 2024/2025 e 2025/2026, il 30% per gli anni 2026/2027 e 2027/2028 e il 20% per i bienni successivi. Le frazioni di posto sono arrotondate per difetto. c) concorsi banditi ai sensi del comma 7, ai quali, al netto dei posti utilizzati per le procedure di cui alle lettere a) e b), sono destinati il 100% dei posti di cui all’alinea per l’anno scolastico 2020/2021, il 60% per l’anno scolastico 2021/2022, il 50% per gli anni scolastici 2022/2023 e 2023/2024, il 40% per gli anni scolastici 2024/2025 e 2025/2026, il 30% per gli anni scolastici 2026/2027 e 2027/2028 e il 20% per i bienni successivi. Le frazioni di posto sono arrotondate per difetto. d) concorsi banditi ai sensi delle ordinarie procedure di cui al Capo II, ai quali sono destinati i posti non utilizzati per quelle di cui alle lettere a), b), e c). 3. La procedura di cui al comma 2, lettera b), bandita in ciascuna regione e per ciascuna classe di concorso e tipologia di posto entro febbraio 2018, è riservata ai docenti in possesso, alla data di entrata in vigore del presente decreto, di titolo abilitante all’insegnamento nella scuola secondaria o di specializzazione di sostegno per i medesimi gradi di istruzione, in deroga al requisito di cui all’articolo 5, comma 1, lettera b) e articolo 5, comma 2, lettera b). Ciascun soggetto può partecipare alla predetta procedura in un’unica regione per tutte le classi di concorso o tipologie di posto per le quali sia abilitato o specializzato. Sono altresì ammessi con riserva al concorso per i posti di sostegno i docenti che conseguono il relativo titolo di specializzazione entro il 30 giugno 2018, nell’ambito di procedure avviate entro la data di entrata in vigore del presente decreto. Gli insegnanti tecnico-pratici possono partecipare al concorso purché siano iscritti nelle graduatorie ad esaurimento oppure nella seconda fascia di quelle di istituto, alla data di entrata in vigore del presente decreto. Al fine di superare il precariato e ridurre il ricorso ai contratti a termine, per la partecipazione alla presente procedura straordinaria è richiesto l’ulteriore

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requisito di non essere titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato da docente presso le scuole statali. 4. La graduatoria di merito regionale comprende tutti coloro che propongono istanza di partecipazione ed è predisposta sulla base dei titoli posseduti e della valutazione conseguita in un’apposita prova orale di natura didattico-metodologica. Tra i titoli valutabili è valorizzato il superamento di tutte le prove di precedenti concorsi per il ruolo docente, nonché il titolo di dottore di ricerca. Alla prova orale, che non prevede un punteggio minimo, è riservato il 40 per cento del punteggio complessivo attribuibile. 5. Lo scorrimento di ciascuna graduatoria di merito regionale avviene annualmente, nel limite dei posti di cui al comma 2, lettera b), e comporta l’ammissione diretta ad un percorso costituito da un unico anno disciplinato al pari del terzo anno del percorso FIT, ai sensi degli articoli 10, 11 e 13. I soggetti ammessi a detto anno sono esonerati dal conseguimento dei CFU/CFA di cui agli articoli 10 e 11, predispongono e svolgono il progetto di ricerca-azione ivi previsto sotto la guida del tutor scolastico e sono valutati e immessi in ruolo ai sensi dell’articolo 13. L’ammissione al citato percorso comporta la cancellazione da tutte le graduatorie di merito regionali, nonché da tutte le graduatorie ad esaurimento e di istituto. Ciascuna graduatoria di merito regionale è soppressa al suo esaurimento. 6. Il contenuto del bando, i termini e le modalità di presentazione delle istanze, di espletamento della prova orale e di valutazione della prova e dei titoli, i titoli valutabili, nonché la composizione della commissione di valutazione sono disciplinati con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, da adottare entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto. 7. La procedura di cui al comma 2, lettera c), è bandita con cadenza biennale in ciascuna regione e per ciascuna classe di concorso e tipologia di posto, ed è riservata ai docenti non ricompresi tra quelli di cui al comma 2 lettera b), che abbiano svolto entro il termine di presentazione delle istanze di partecipazione un servizio di almeno tre anni scolastici anche non continuativi negli otto anni precedenti, pari a quello di cui all’articolo 489 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, in applicazione dell’articolo 11, comma 14, della legge 3 maggio 1999, n. 124, in deroga al requisito di

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cui all’articolo 5, comma 1, lettera b) e articolo 5, comma 2, lettera b). Ciascun soggetto può partecipare alla predetta procedura in un’unica regione per ciascuna tornata concorsuale, per le classi di concorso o tipologie di posto per le quali abbia maturato un servizio di almeno un anno ai sensi del citato articolo 489 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297. Il primo concorso di cui al presente comma è bandito entro il 2018. 8. Le graduatorie di merito regionali sono predisposte sulla base dei titoli posseduti e del punteggio conseguito nelle prove concorsuali. Sono previste una prova scritta di natura disciplinare ed una orale di natura didattico-metodologica. Tra i titoli valutabili è valorizzato il superamento di tutte le prove di precedenti concorsi per il ruolo docente. 9. Lo scorrimento di ciascuna graduatoria di merito regionale avviene annualmente, nel limite dei posti di cui al comma 2, lettera c) e comporta l’ammissione diretta ad un percorso biennale disciplinato al pari del primo e terzo anno del percorso FIT costituito da un anno finalizzato al conseguimento del titolo di specializzazione di cui all’articolo 9 e un anno da svolgere ai sensi degli articoli 10, 11 e 13. I soggetti ammessi a detto percorso possono essere destinatari di contratti di supplenza durante l’anno dedicato al conseguimento del titolo di specializzazione, fermo restando l’obbligo di frequenza, sono esonerati dal conseguimento dei CFU/CFA di cui agli articoli 10 e 11, predispongono e svolgono il progetto di ricerca-azione ivi previsto sotto la guida del tutor scolastico e sono valutati e immessi in ruolo ai sensi dell’articolo 13. 10. Il contenuto del bando, i titoli valutabili, i termini e le modalità di presentazione delle istanze, di espletamento e valutazione delle prove e dei titoli, nonché la composizione della commissione di valutazione sono disciplinati con il regolamento e il decreto di cui all’articolo 3, commi 6 e 7.

Articolo 18

(Altre norme transitorie) 1. Nelle more della ridefinizione delle procedure per la rielezione del Consiglio nazionale per l’alta formazione artistica e musicale, i regolamenti, i decreti e gli atti occorrenti per l’attuazione del presente decreto, sono perfetti ed efficaci anche in carenza del prescritto parere.

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CAPO VI Norme finali

Articolo 18

(Copertura finanziaria) 1. Ai maggiori oneri derivanti dall'articolo 3, commi 5 e 6 pari ad euro 5.561.700,00 annui a decorrere dal 2018, si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all'articolo 1, comma 202, della legge 13 luglio 2015, n. 107. 2. All'onere derivante dall'articolo 8, comma 2 pari ad euro 117.000.000,00 annui a decorrere dall'anno 2021, si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all'articolo 1, comma 202, della legge 13 luglio 2015, n. 107. 3. Ai maggiori oneri di funzionamento derivanti dall'articolo 9, pari ad euro 5.067.000,00 milioni annui a decorrere dal 2020, si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all'articolo 1, comma 202, della legge 13 luglio 2015, n. 107. 4. Dall'attuazione delle restanti disposizioni del presente decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

CAPO VI Norme finali

Articolo 19

(Copertura finanziaria) 1. Nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca è iscritto un Fondo, destinato alla copertura degli oneri di cui all’articolo 8, comma 2, con la dotazione finanziaria di euro 20.826.000 per ciascuno degli anni 2019 e 2020, euro 45.630.000 per ciascuno degli anni 2021 e 2022, euro 71.604.000 per ciascuno degli anni 2023 e 2024, euro 85.117.500 per ciascuno degli anni 2025 e 2026 nonché euro 117,00 milioni annui a decorrere dall’anno 2027. Al riparto del Fondo si provvede annualmente con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca. 2. Ai maggiori oneri derivanti dagli articoli 3, 8, 9 e 17 del presente decreto, pari ad euro 7.009.000,00 nel 2018, euro 26.426.000 per ciascuno degli anni 2019 e 2020, euro 52.733.000 nel 2021, euro 55.202.000 nel 2022, euro 82.750.000 nel 2023, euro 84.034.000 nel 2024, euro 98.366.000 nel 2025, euro 101.398.000,00 nel 2026, ed euro 135.211.000 annui a decorrere dal 2027, si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all’articolo 1, comma 202, della legge 13 luglio 2015, n. 107. 3. Dall’attuazione delle restanti disposizioni del presente decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

Articolo 20 (Reclutamento per le istituzioni scolastiche con insegnamento in lingua

slovena) 1. Contestualmente ai concorsi di cui al Capo II e all'articolo 17, comma 2 lettera b), sono banditi i concorsi per i posti di docente presso le scuole con lingua d'insegnamento slovena e con insegnamento bilingue sloveno-italiano. Ai concorsi si applicano le disposizioni di cui al Capo II e all'articolo 17 e sono seguiti dai percorsi di cui al Capo III, fermo restando quanto previsto al presente articolo.

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2. I concorsi di cui al comma I sono banditi dall'Ufficio scolastico regionale per il Friuli Venezia-Giulia, prevedono lo svolgimento degli scritti e dell'orale in lingua slovena e sono integrati con contenuti specifici afferenti alle istituzioni scolastiche in lingua slovena e bilingue. Nella relativa commissione giudicatrice è presente almeno un membro con piena conoscenza della lingua slovena.

Articolo 21 (Disapplicazioni)

Non si applicano ai concorsi per il reclutamento del personale docente, inclusi gli insegnanti tecnico-pratici, della scuola secondaria di primo e di secondo grado regolati dal presente decreto e banditi successivamente alla sua entrata in vigore, fermo restando quanto previsto all'articolo 13 in tema di valutazione del terzo anno del percorso FIT, le seguenti disposizioni: a) articolo 1, commi 109, 110, 115, 117, 118 e 119, della legge 13 luglio 2015, n. 107 b) articoli 400, 402, 403, 404, 425, 426, 436 comma I, 437, 438, 439, 440 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297.

Articolo 22 (Entrata in vigore)

l. Fermo restando quanto previsto all'articolo 17 e al comma 2, le disposizioni di cui al presente decreto si applicano ai concorsi per l'accesso ai ruoli di docente nella scuola secondaria, su posti comuni e di sostegno, inclusi quelli degli insegnanti tecnico-pratici, banditi successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto. I requisiti di cui all'articolo 5, comma 2, sono richiesti per la partecipazione ai concorsi banditi successivamente all'anno scolastico 2024/2025. Sino ad allora, per i posti di insegnante tecnico pratico, rimangono fermi i requisiti previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 14 febbraio 2016, n. 19.

28

La legge 107/2015, all’art. 1 c. 181 lett. b), ha delegato il Governo ad adottare un decreto legislativo per riordinare la formazione iniziale e il reclutamento dei

docenti, compresi gli insegnanti tecnico-pratici, della scuola secondaria, per i posti comuni e per quelli di sostegno, nell’ottica della valorizzazione sociale e

culturale della professione. La soluzione adottata nel decreto legislativo è quella del corso-concorso. Si rovescia perciò la prospettiva: la selezione dei candidati,

docenti e insegnanti tecnico pratici della scuola secondaria, avverrà prima della specifica formazione professionale iniziale e non dopo.

Le attuali modalità di reclutamento presentano molte criticità e anche l’ultima fase concorsuale ha confermato l’inefficienza dei meccanismi che sono ora utilizzati

per l’accesso al ruolo. Le nuove modalità di reclutamento potrebbero rivelarsi, in linea di principio, più motivanti per gli aspiranti docenti ed anche più efficaci

per favorire fasi di tutoraggio e di accompagnamento all’ingresso nella professione.

Purtroppo la delega è limitata alla sola scuola secondaria, trascurando la scuola primaria.

Ne conseguono alcuni effetti che non possono essere giudicati positivamente. La “valorizzazione sociale e culturale della professione” docente viene intesa in

modo del tutto difforme nella scuola primaria e nella secondaria di primo grado, accentuando le differenze già esistenti in termini di formazione iniziale ed

estendendole anche alle modalità di reclutamento.

Questo approccio non è coerente con il quadro ordinamentale che prevede piuttosto una generalizzazione degli istituti comprensivi e la sostanziale unitarietà

del percorso dai 6 ai 14 anni. Inoltre la disciplina transitoria che offre alcune soluzioni ai precari, evidentemente non può essere estesa ai docenti della scuola

primaria e dell’infanzia, per i quali dovranno essere costruite soluzioni ulteriori. Su questi aspetti tuttavia, nell’interlocuzione con le Commissioni e con il Miur,

non abbiamo potuto incidere, essendo criteri definiti nei principi di delega.

Accesso al concorso e opzioni

Il sistema è articolato in un concorso nazionale, indetto su base regionale o interregionale (in caso di numero esiguo di posti), e in un percorso triennale di

Formazione iniziale e tirocinio (FIT), differenziato fra posti comuni e di sostegno. Si può concorrere per una sola Regione.

Il testo dello schema di decreto prevede che il concorso sia bandito ogni due anni, per la copertura dei posti della scuola secondaria che si prevede si rendano

vacanti e disponibili nel terzo e quarto anno scolastico successivi a quello in cui è previsto l’espletamento delle prove concorsuali cosicché, sulla base della

graduatoria di merito, i vincitori del concorso sono ammessi al percorso in due successivi scaglioni annuali. In tal modo per alcuni il percorso inizierà l’anno

successivo a quello di avvio del corso di specializzazione. L’inserimento nel secondo dei due scaglioni annuali determina infatti l’attesa di un anno prima di poter

accedere al triennio di formazione e tirocinio. Questa previsione è stata inserita per garantire stabilità agli organici e alle attività delle Università, che altrimenti

avrebbero avuto discontinuità organizzative nella sequenza delle annualità.

I candidati presenti in più graduatorie di merito a seguito del concorso (sostegno e classi di concorso), devono esercitare l’opzione per una sola di esse.

È sembrato perciò che si volesse delineare una carriera distinta tra docenti di posto comune/disciplina e di posto di sostegno. La Cisl Scuola ha osservato che in tal

modo i docenti non avrebbero potuto effettuare il passaggio professionale, come attualmente avviene, dal sostegno all’insegnamento di disciplina, perché privi di

specializzazione, per conseguire la quale avrebbero dovuto ripetere le prove concorsuali. Abbiamo ottenuto che fosse inserita all’art. 4 c. 3 la previsione di “specifiche

attività formative riservate a docenti di ruolo in servizio che consentano di integrare la loro preparazione al fine di poter svolgere insegnamenti anche in classi

disciplinari affini o di modificare la propria classe disciplinare di titolarità o la tipologia di posto incluso il passaggio da posto comune a posto di sostegno e viceversa,

sulla base delle norme e nei limiti previsti per la mobilità professionale dal relativo contratto collettivo nazionale integrativo.” Rimane il fatto che per insegnare non

è più richiesta una abilitazione ma una specializzazione, con una piegatura che sembra guardare più a figure professionali che a professionisti.

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Un percorso lungo …

I vincitori del concorso sottoscriveranno un contratto triennale retribuito. Le condizioni normative ed economiche dei primi due anni del contratto FIT sono

definite in sede di contrattazione collettiva nazionale. La cifra percepita dovrebbe aggirarsi intorno ai 600 euro, ai quali si aggiunge nel secondo anno la

retribuzione per le supplenze. Nel terzo anno la retribuzione è pari a quella di un incarico annuale. La contrattazione collettiva relativa alle condizioni dei primi

due anni è comunque svolta nel limite delle risorse disponibili nel Fondo, la cui copertura finanziaria è riportata nell’art. 19 del decreto. Nelle more della

regolamentazione del contratto collettivo nazionale, la determinazione del trattamento economico e normativo spettante al titolare di contratto FIT è rimessa al

Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, che ne determina i contenuti con proprio decreto, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.

Al termine del primo anno dovrà essere conseguito il diploma di specializzazione. Il corso è istituito, in convenzione con l’Ufficio scolastico regionale, da università

o istituzioni AFAM o loro consorzi ed è organizzato, anche in forma inter-istituzionale, con il coinvolgimento diretto delle scuole. Il corso richiede la frequenza

obbligatoria, (non più a tempo pieno, come indicato nella formulazione originaria) con oneri a carico dello Stato, secondo una metodologia basata sul calcolo del

costo standard per specializzando.

Durante il secondo e terzo anno vi saranno ulteriori attività di studio e approfondimento, tirocini e l’effettuazione di supplenze. Nel secondo anno i contrattisti

devono effettuare supplenze brevi e saltuarie non superiori a 15 giorni nell’ambito territoriale di appartenenza. È da osservare che in alcune situazioni l’Ambito

territoriale è veramente molto ampio. Durante il terzo anno i contrattisti effettueranno supplenze sui posti vacanti e disponibili, ricevendo naturalmente la relativa

retribuzione relativa all’incarico annuale. In caso di valutazione finale positiva, il titolare del contratto FIT è assegnato all’ambito territoriale presso il quale ha prestato

servizio nel corso del terzo anno del contratto e gli è attribuito un incarico triennale ai sensi dell’articolo 1, commi dal 79 all’82, della legge 13 luglio 2015, n. 107.

Il triennio di formazione iniziale e di tirocinio è realizzato mediante una complessa collaborazione tra scuola, università e istituzioni dell’alta formazione artistica,

musicale e coreutica.

Il percorso è particolarmente curvato su competenze pedagogiche, relazionali, valutative e tecnologiche. Per l’accesso al concorso sono infatti necessari 24 CFU

acquisiti nelle discipline pedagogiche, metodologiche e didattiche, di cui almeno sei crediti in ciascuno di almeno tre dei seguenti quattro ambiti disciplinari:

pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione; psicologia; antropologia; metodologie e tecnologie didattiche. Contrariamente alla prima versione, lo

schema di decreto specifica che i crediti possono essere acquisiti in forma curricolare o extra curricolare e sono state eliminate le indicazioni circa la certificazione

tramite diploma supplement o attestato di superamento di esami singoli.

Per accedere al concorso inoltre gli aspiranti docenti dovranno essere in possesso di laurea magistrale o a ciclo unico oppure del diploma di II livello dell’alta

formazione artistica, musicale e coreutica, o di titolo equipollente o equiparato, mentre per l’accesso a posti di insegnante tecnico pratico è necessaria la laurea

oppure diploma dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica di primo livello, oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti

alla data di indizione del concorso. I requisiti per gli ITP sono richiesti per la partecipazione ai concorsi banditi successivamente all'anno scolastico 2024/2025. Sino

ad allora, per i posti di insegnante tecnico pratico, rimangono fermi i requisiti previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 14 febbraio 2016, n. 19.

Altri 60 CFU sono da conseguire nel primo anno di contratto (seminari e attività laboratoriali oltre al tirocinio diretto ed indiretto) e ancora 15 CFU in ambiti

formativi collegati alla sperimentazione e innovazione didattica nel secondo e terzo anno (40 CFU per i docenti di sostegno). Il percorso si rivela pertanto

veramente articolato e complesso. Occorre considerare che al triennio devono essere aggiunti i tempi di espletamento delle procedure di concorso. Purtroppo

la triennalità è prevista dal punto 2 della lettera b) della delega e pertanto ne ha costituito uno dei principi direttivi.

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Quale integrazione tra scuola e università?

Uno dei punti critici del disegno contenuto nello schema di decreto, era relativo alla definizione del ruolo attribuito rispettivamente alle scuole accreditate e

all’università.

Il testo è stato modificato, apportando alcuni miglioramenti. Per i corsi di specializzazione sono stati immaginati appositi organi collegiali, con funzioni di

programmazione e coordinamento, comunque comprendenti i docenti e i tutor del corso e i rappresentanti dei corsisti e di tutte le istituzioni che concorrono alla

realizzazione delle attività formative. Oltre a quelli accademici e scolastici, sono state previste anche le figure di tutor coordinatore (con possibilità di esonero)

che hanno il compito di curare la progettualità, l’organizzazione e il coordinamento delle attività di tirocinio indiretto e diretto e partecipano alle commissioni

d’esame per le valutazioni intermedie e finali. La commissione per la valutazione finale è inoltre presieduta dal dirigente scolastico della scuola ove il titolare del

contratto FIT ha prestato servizio nel terzo anno. Il tirocinio diretto è svolto presso le istituzioni scolastiche accreditate.

Considerato che il numero dei posti vacanti messi a bando non sarà particolarmente elevato e visto quanto è avvenuto con i TFA, occorre interrogarsi rispetto

all’adesione che le Università vorranno prestare alla collaborazione strutturata e paritetica con le scuole per la realizzazione del percorso di formazione iniziale.

Le scuole paritarie

L’articolo 15, relativo ai docenti ed insegnanti tecnico pratici nelle scuole paritarie, è stato completamente riscritto, con una soluzione solo parziale delle

problematiche che avevamo segnalato. Il possesso del diploma di specializzazione diviene titolo per l’insegnamento nelle scuole paritarie, ove possono insegnare

anche coloro che sono iscritti al relativo corso di specializzazione, per non più di tre anni dall’immatricolazione al corso. L’iscrizione al corso di specializzazione

avviene in base ad un test di accesso gestito dalle università (previsione prima non inserita nel testo che consentiva l’accesso a semplice domanda). È considerato

titolo prioritario per l’ammissione al corso di specializzazione essere titolare di contratti di docenza per almeno nove ore settimanali nella scuola secondaria sulla

classe di concorso interessata, ed esserlo stati per almeno tre anni, presso una scuola paritaria, purché detti contratti siano retribuiti sulla base di uno dei contratti

collettivi nazionali di lavoro del settore. Il titolo di specializzazione non è riconosciuto ai fini delle procedure concorsuali relative al percorso FIT ed è conseguito

con spese a carico degli interessati. Di fatto sembra sia stata tracciata una doppia strada per l’insegnamento nelle scuole paritarie e nelle scuole statali, con la

previsione di titoli per l’accesso all’insegnamento diversi da quelli previsti per la scuola statale, contrariamente a quanto indicato dalla legge sulla parità scolastica

n. 62/2000.

La disciplina transitoria

Particolare attenzione deve essere posta nella fase transitoria, per l’accesso ai ruoli del personale che abbia raggiunto i 36 mesi di servizio.

Ricordiamo infatti che il comma 131 dell’art. 1 della legge 107/2015, prevede che a decorrere dal 1° settembre 2016, i contratti di lavoro a tempo determinato

stipulati con il personale docente ed educativo presso le istituzioni scolastiche ed educative statali, per la copertura di posti vacanti e disponibili, non possono

superare la durata complessiva di trentasei mesi, anche non continuativi.

Vi è pertanto una platea di docenti abilitati che hanno contratto annuale, abilitazione e servizio che supera i 36 mesi, per i quali doveva essere prevista una forma

di stabilizzazione. Altrettando doveva essere previsto per i docenti non abilitati ma comunque con 36 mesi di servizio.

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L’art. 17 relativo alla fase transitoria è stato completamente riscritto, presenta tratti di complessità e un percorso articolato per rispondere ai problemi del

precariato. Nonostante non siano state accettate tutte le richieste che avevamo avanzato, la nuova formulazione è senza dubbio migliorativa rispetto al testo

presentato alle Commissioni parlamentari.

Fino al loro esaurimento, il 50% dei posti autorizzati annualmente dal MEF è destinato alle assunzioni dalle GAE. All’avvenuto esaurimento delle GAE, le assunzioni

vengono disposte solo da Graduatorie di merito e precisamente da:

I - Graduatoria regionale Concorso 2016 anche oltre il limite del 10% di maggiorazione rispetto ai posti banditi, sino al termine della validità delle graduatorie

stesse, fatta salva l’assunzione dei vincitori

II - Concorso regionale per i Docenti abilitati o con specializzazione su sostegno o docenti che conseguono il titolo di specializzazione entro 30/6/2018 o insegnanti

tecnico pratici iscritti in GAE o nella II fascia di istituto, non titolari di un contratto a tempo indeterminato nelle scuole statali:

la procedura una tantum è bandita per ogni Regione entro febbraio 2018 e determina la costruzione di una Graduatoria Regionale sulla base della valutazione

dei titoli e della valutazione di una prova orale di natura didattico-metodologica. Alla graduatoria si accede infatti previa prova orale, alla quale è riservato il 40%

del punteggio complessivo attribuibile. Tra i titoli è valorizzato il superamento delle prove di precedenti concorsi per il ruolo docente e il titolo di dottore di

ricerca. La valutazione non è selettiva ma serve solo a graduare i partecipanti; pertanto non è previsto un punteggio minimo. A seguito dello scorrimento della

graduatoria regionale in ragione dei posti disponibili come specificato nella tabella che segue, si viene ammessi al terzo anno del percorso FIT, senza dover

conseguire i CFU previsti e con la predisposizione di un progetto di ricerca azione. I partecipanti al percorso sono valutati dalla Commissione di valutazione finale

del percorso FIT e immessi in ruolo (Decreto da adottare entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto - vedi scadenzario).

III- Procedura con cadenza biennale per non abilitati ma con un servizio, anche su più classi di concorso, di almeno tre anni scolastici anche non continuativi pari

a 180 giorni, negli otto anni precedenti: il primo concorso è bandito entro il 2018 e produrrà una graduatoria regionale predisposta sulla base della valutazione

dei titoli e del punteggio conseguito nelle prove concorsuali. Sono previste una prova scritta di natura disciplinare ed una orale di natura didattico-metodologica.

Tra i titoli valutabili è valorizzato il superamento di tutte le prove di precedenti concorsi per il ruolo docente. A seguito dello scorrimento della conseguente

graduatoria regionale si è ammessi ad un biennio articolato come il primo e terzo anno del percorso FIT (con l’esonero dal conseguimento dei CFU/CFA previsti

agli articoli 10 e 11 e con lo svolgimento di un progetto di ricerca azione). Gli aspiranti possono partecipare per la classe di concorso per la quale abbiamo svolto

almeno un anno di servizio (Regolamento entro 180 giorni dall’entrata in vigore del dlgs e successivo decreto MIUR - vedi scadenzario).

IV- Assunzione dai concorsi banditi ai sensi delle ordinarie procedure FIT, alle quali sono destinati i posti non utilizzati per quelle di cui alle procedure precedenti,

secondo le percentuali riportate nella tabella che segue. Le procedure ordinarie, che necessitano dell’emanazione di un Regolamento e di una serie di decreti

Miur (vedi scadenzario), saranno bandite secondo cadenza biennale. Il primo concorso sarà nel 2018, secondo quanto indicato anche nel comunicato stampa del

Ministero.

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Modalità di assunzione in ruolo

50% dei posti vacanti e disponibili dalle GAE, sino all’esaurimento delle GAE

50%, più posti residui a seguito di esaurimento GAE:

All’esaurimento delle GAE la disponibilità di posti non coperta confluisce interamente nelle disponibilità attribuite alle procedure concorsuali

In sequenza:

vincitori in graduatoria di merito del concorso, anche in deroga al 10% ma sino al termine di validità delle graduatorie (triennale). Rimane comunque il diritto all’immissione in ruolo dei vincitori.

al netto dei posti utilizzati per la procedura precedente, si procede all’assunzione dei vincitori dei concorsi riservati agli abilitati come da Graduatorie Regionali; a questi è destinato - il 100% dei posti per gli anni scolastici 2018/2019 e 2019/2020 - l’80% per gli anni scolastici 2020/2021 e 2021/2022, - il 60% per gli anni 2022/2023 e 2023/2024, - il 40% per gli anni 2024/2025 e 2025/2026 - il 30% per gli anni 2026/2027 e 2027/2028 - il 20% per i bienni successivi. Le frazioni di posto sono arrotondate per difetto.

i posti residuati al netto delle due procedure precedenti saranno attribuiti ai vincitori dei concorsi riservati ai docenti con tre anni di servizio: - a partire dal 2020/2021 con il 100% delle disponibilità, che rimarranno libere dopo l'assunzione dei vincitori del concorso riservato agli abilitati - per il 60% per l’anno scolastico 2021/2022 - il 50% per gli anni scolastici 2022/2023 e 2023/2024 - il 40% per gli anni scolastici 2024/2025 e 2025/202 - il 30% per gli anni scolastici 2026/2027 e 2027/2028 e - il 20% per i bienni successivi. Le frazioni di posto sono arrotondate per difetto.

assunzione dai concorsi banditi ai sensi delle ordinarie procedure FIT, alle quali sono destinati i posti non utilizzati per quelle di cui alle procedure precedenti.

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Atti applicativi e provvedimenti di decretazione secondaria (GU n.112 del 16-5-2017 - Suppl. Ordinario n. 23 ) Entrata in vigore del provvedimento: 31/05/2017

ATTI APPLICATIVI

OGGETTO CONTENUTO ATTO SCADENZA ARTICOLI DI RIFERIMENTO

NUOVO CONCORSO E COMMISSIONI

Indizione concorso nazionale per esami e titoli per selezionare candidati all’accesso al percorso FIT

A) Decreto MIUR Cadenza biennale

Art. 3, commi 1 e 2

NUOVO CONCORSO E COMMISSIONI

Criteri composizioni commissioni giudicatrici

Criteri valutazione prove e titoli

Requisiti generali e specifici di ammissione

B) Regolamento ai sensi dell’art. 17, comma 2 L. 400/88, su proposta del MIUR

Entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto (27/11/2017)

Art. 3, comma 6

NUOVO CONCORSO E COMMISSIONI

Modalità gestione procedure concorsuali a cura degli UUSSRR

criteri composizioni commissione valutazione secondo anno e finale per accesso ai ruoli

criteri di valutazione

modalità di individuazione scuole polo e sedi tirocinio

elenchi titoli valutabili e punteggio

istituzione commissione nazionale di esperti per la definizione dei programmi e delle tracce delle prove di esame.

C) Decreto MIUR Entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del regolamento lettera B)

Art. 3, comma 7

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CLASSI DI CONCORSO

Riordino e periodico aggiornamento classi di concorso dei docenti e degli insegnanti tecnico pratici di scuola secondaria ed eventualmente di laurea, laurea magistrale e di diploma I e II livello

D) Decreto MIUR con pareri preliminari, ciascuno per le classi di concorso di relativa competenza, del:

Consiglio universitario nazionale

Consiglio nazionale alta formazione artistica e musicale

Consiglio superiore pubblica istruzione

Pareri entro 45 giorni

Art. 4 commi 1 e 2

CONTRATTO DI FORMAZIONE INIZIALE, TIROCINIO E INSERIMENTO

Trattamento economico e normativo contratto FIT

Nelle more del CCNL con E) Decreto MIUR di

concerto MEF

Nelle more del CCNL

Art. 8, comma 4

PRIMO ANNO DI CONTRATTO E CORSO DI SPECIALIZZAZIONE

Ordinamento didattico corso specializzazione

Numero complessivo ore di tirocinio diretto ed indiretto

Modalità individuazione tutor scolastico

Criteri di composizione commissione esame finale

Criteri valutazione dei risultati conseguiti

F) Decreto MIUR su proposta della Conferenza Nazionale, fermi restando i pareri del Consiglio universitario nazionale e del Consiglio nazionale Afam

Non indicata Art. 9, comma 2 Art. 12, comma 7

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SECONDO E TERZO ANNO DI CONTRATTO SU POSTI COMUNI

Modalità e criteri di valutazione intermedia per il secondo anno di contratto FIT su posti comuni

Composizione commissioni

Valutazione in intermedia del secondo anno percorsi FIT per i posti di insegnamento di sostegno

G) Decreto MIUR

Non indicata Art. 10, comma 5 Art. 11, comma 5

SECONDO E TERZO ANNO DI CONTRATTO SU POSTI COMUNI

Assegnazione supplenze titolari contratto FIT

H) Decreto MIUR (ai sensi dell’art. 17, comma 3 L. 400/88)

Non indicata Art. 10, comma 6

TIROCINIO

Contingenti dei tutor scolastici e coordinator

Modalità e criteri selezione

Durata incarico

Formazione specifica

I compiti

I) Decreto MIUR Entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto (28/09/2017)

Art. 12, comma 1

ACCESSO AL RUOLO

Procedure e criteri di verifica degli standard professionali

Modalità di verifica in itinere e finale

Struttura del bilancio delle competenze e portfolio professionale

J) Decreto MIUR Entro 180 giorni dall’entrata in vigore del decreto (27/11/2017)

Art. 13, comma 1

CONFERENZA NAZIONALE PER LA FORMAZIONE INIZIALE E L’ACCESSO ALLA PROFESSIONE DOCENTE

Istituzione Conferenza nazionale per la formazione iniziale e l’accesso alla professione docente

K) Decreto MIUR

Non indicata Art. 14

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FASE TRANSITORIA DISCIPLINA TRANSITORIA PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE DOCENTE

Contenuti bando concorso riservato ai docenti in possesso di abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria o di specializzazione di sostegno

Termini e modalità presentazione istanze

Modalità espletamento prove

Modalità di valutazione delle prove e dei titoli

Titoli valutabili

Composizione commissione

L) Decreto MIUR Entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto (28/09/2017)

Art. 17, comma 6

FASE TRANSITORIA DISCIPLINA TRANSITORIA PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE DOCENTE

Contenuti bando concorso riservato ai docenti che abbiano svolto, entro il termine di presentazione delle istanze, almeno 3 anni scolastici anche non continuativi negli otto anni precedenti

Termini e modalità presentazione istanze

Modalità espletamento prove

Modalità di valutazione delle prove e dei titoli

Composizione commissione

M) Regolamento e decreto MIUR di cui alle lettere B e C della pagina 1

Art. 17, comma 10 Art. 3, commi 6 e 7

COPERTURA FINANZIARIA Riparto Fondo N) Decreto MEF su proposta del MIUR

Annualmente Art. 19