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AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE DI ENNA
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Delibera n. 2178 del 4/12/2014
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Piano Formativo Aziendale
redatto dal Responsabile U.O. Formazione
Dott.ssa Maria Gabriella Emma
validato dal
Comitato Scientifico
costituito da
Dott.ssa Maria Gabriella Emma – Coordinatore
Dott.ssa Maria Concetta Alloro – Componente
Dott. Giuseppe Barbagallo
Dott.ssa Loredana Disimone – Componente
Dott. Francesco Mancuso - Componente
Dott. ssa Paola Viola – Componente
e dal Responsabile Qualità sistema ECM
Dr. Ignazio Di Stefano
Novembre 2014
2 �
INDICE
PRESENTAZIONE
1. Le strategie aziendali per la costruzione del piano formativo aziendale
2. La rilevazione dei bisogni formativi
2.1.Documentazione di riferimento
2.2.Criteri per l’individuazione delle priorità formative
2.3.Criteri metodologici per la definizione della proposta formativa
2.4.Aree di intervento e obiettivi formativi
2.5. I destinatari
3. Criteri per la definizione delle aree tematiche e dei progetti formativi
• Area del management, del miglioramento organizzativo/gestionale e della qualità dei servizi
• Area tecnico-professionale
• Area comunicazione/relazione
• Area emergenza-urgenza
• Area sicurezza dei lavoratori
• Area giuridico/amministrativa
• Collaborazioni con altri Enti
4. Risorse a disposizione
• Risorse umane ed organizzative, strutturali ed ambientali
• Risorse economiche
Allegato 1 Quadro sinottico PAF 2015
3 �
1. LE STRATEGIE AZIENDALI PER LA COSTRUZIONE DEL PIANO FORMATIVO
AZIENDALE
In linea con le direttive assessoriali, che nell’assegnare gli obiettivi alle Direzioni aziendali per il
secondo semestre 2014 e l’anno 2015, dichiarano che “raggiunto l’equilibrio economico
finanziario nell’anno 2012, obiettivo necessario ma non sufficiente, si rende necessario
proseguire nel rafforzare e dare continuità alle linee intraprese negli anni precedenti per il
raggiungimento degli obiettivi di salute e il funzionamento dei servizi”, si ritiene di dare seguito
ai percorsi già avviati negli anni precedenti che non è stato possibile attivare ed impostare il
presente Piano formativo nella logica degli obiettivi e delle direttive ministeriali, assessoriali ed
aziendali.
Gli strumenti da utilizzare, per il raggiungimento di tali obiettivi, sono diversi e necessariamente
devono essere condivisi fra le diverse funzioni e livelli di responsabilità aziendali.
Occorre, quindi, sviluppare strategie d’intervento che, agendo sull’organizzazione e
sull’appropriatezza clinica, investendo sulla valorizzazione delle risorse umane e professionali ed
avvalendosi della partecipazione civile, determinino le condizioni per il miglioramento continuo
della qualità dei servizi e dello stato di benessere della popolazione, nonostante il progressivo
decremento del finanziamento complessivo del sistema sanitario e sociosanitario.
Una di queste strategie è la formazione attraverso lo strumento del Piano Formativo Aziendale
(PAF), la cui costruzione coinvolge tutte le Unità Operative sia sanitarie che amministrative.
La Direzione ha così convenuto con l’U.O.S. Formazione di fornire delle direttive utili alla
rilevazione dei bisogni formativi, indicando:
��la documentazione di riferimento
��i criteri per individuazione delle priorità formative
��i criteri metodologici per la definizione della proposta formativa
��le aree di intervento e obiettivi formativi prioritari
2. LA RILEVAZIONE DEI BISOGNI FORMATIVI
La rilevazione è avvenuta attraverso la trasmissione di una nota a tutti i Responsabili di struttura
ed ai Referenti della formazione, cui hanno fatto seguito alcuni incontri con i Direttori ed i
Coordinatori delle diverse UU.OO. La nota riportava le seguenti indicazioni:
2.1 Documentazione di riferimento a. Piano di formazione continua 2014-2016 D.A. del 30.12.2013 (GURS n.12 /2014)
b. Obiettivi 2014 – 2015 delle aziende sanitarie siciliane. Sistema di valutazione – luglio
2014
c. Piano Attuativo Aziendale 2014 (PAA)
d. Programma Operativo di consolidamento e sviluppo 2013 – 2015 (P.O.C.S.)
e. Piano Nazionale Esiti
f. Piani di settore quali Piano d’Azione Locale (PAL) per il DSM, il Piano regionale per la
Riabilitazione, ecc.
g. Progetti Obiettivo Nazionali
h. Norme cogenti: Trasparenza, anticorruzione, sicurezza, accreditamento
4 �
2.2 Criteri per individuazione delle priorità formative Nell’individuare i bisogni formativi è utile dare priorità:
a. alle aree di intervento e obiettivi formativi previsti nel Piano di formazione continua
2014-2016 di cui al D.A. del 30.12.2013
b. a tutta la formazione prevista dai documenti di cui al punto 1, che peraltro prevede in
genere, uno specifico cronoprogramma
c. ai progetti inseriti nel PAF 2014 e non realizzati
d. ai progetti che prevedono formazione specifica funzionale allo sviluppo tecnologico,
all’aggiornamento clinico, all’utilizzo di nuove metodiche.
2.3 Criteri metodologici per la definizione della proposta formativa La proposta deve pervenire attraverso l’allegato modello che è scaricabile dalla piattaforma
intranet aziendale (U.O. Formazione/ Rilevazione bisogni formativi / Allegato).
La completa compilazione dei diversi campi è necessaria, in quanto i dati richiesti devono
obbligatoriamente essere trasmessi al sistema regionale ECM.
E’ utile definire bene gli obiettivi ed i relativi indicatori per fornire al Comitato
Scientifico congrui elementi per la validazione della proposta formativa.
2.4Aree di intervento e obiettivi formativi prioritari Tra gli obiettivi formativi individuati come prioritari dal D.A. del 30.12.2013 se ne segnalano
alcuni cui la Azienda da maggiore priorità:
• Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie: – riconoscere le modalità per una corretta gestione dei flussi informativi per il governo e
monitoraggio delle patologie;
– analizzare e creare le condizioni per ridurre l’incidenza delle cause di errore nella prassi
clinica, nei percorsi di assistenza nel sistema organizzato di cure primarie, nei rapporti
ospedale - territorio e MMG - specialista - professionisti sanitari.
• Integrazione tra assistenza territoriale ed ospedaliera: – garantire la gestione dei pazienti con patologie croniche e invalidanti secondo percorsi
integrati tra MMG, medici ospedalieri, specialisti, professionisti sanitari di distretto e
associazione di pazienti con riferimenti chiari e univoci per il paziente;
• Linee guida, protocolli, procedure, documentazione clinica con particolare
riferimento ai paradigmi di base per la gestione della cartella clinica.
• Aspetti relazionali (comunicazione interna, esterna, con paziente) e umanizzazione
cure
• Appropriatezza prestazioni sanitarie nei LEA. Sistemi di valutazione, verifica e
miglioramento dell’efficienza ed efficacia. – analizzare, progettare, sperimentare, valutare, condividere processi assistenziali propri della
medicina generale nell’assistenza programmata alla cronicità, non autosufficienza e disabilità
e nella programmazione della prevenzione e della riabilitazione.
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• Management sanitario, innovazione gestionale e sperimentazione di modelli
organizzativi e gestionali: – agevolare l’uniformazione al livello regionale dei processi aziendali della valutazione del
personale attraverso azioni di informazione, formazione e accompagnamento del personale
sanitario coinvolto a vario titolo nella misurazione della performance individuale.
• Accreditamento strutture sanitarie e dei professionisti. La cultura della qualità.
• Contenuti tecnico-professionali (conoscenze e competenze) specifici di ciascuna
professione, specializzazione e attività ultraspecialistica:
– trattamento dell’infarto miocardico acuto: delineare un modello di assistenza attento
all’equità di accesso, all’appropriatezza degli interventi e alla razionalizzazione delle risorse
per il corretto trattamento
del paziente in sindrome coronarica acuta;
– trattamento delle infezioni osteo-articolari: definire linee guida di prevenzione delle
infezioni osteo-articolari; individuare i percorsi preferenziali per la gestione della complessità
ortopedica al fine di curare, riabilitare il paziente in tempi brevi;
– oncologia: diagnosi e trattamento delle patologie oncologiche per un miglioramento delle
prestazioni;
• Trattamento del dolore acuto e cronico, palliazione: – modelli di organizzazione della rete di terapia del dolore.
• Tutela della fragilità e tutela degli aspetti assistenziali, socio assistenziali e socio-
sanitari di minori, anziani, disabili, delle dipendenze e degli affetti da malattie rare,
croniche e invalidanti: – individuare la reale diffusione delle malattie rare implementando l’accesso alle conoscenze
scientifiche;
– definire e condividere protocolli diagnostico - terapeutici e percorsi assistenziali idonei per
la presa in carico del paziente affetto da malattie rare;
– definire e condividere processi per la presa in carico globale delle persone con disabilità
incentrati sul lavoro di équipe e sull’uso di un linguaggio comune (ICF);
– definire modelli per realizzare l’integrazione organizzativa/ gestionale e professionale,
modelli per la condivisione di processi e strumenti per la costruzione di percorsi sociosanitari
integrati.
• Sicurezza ambientale e/o patologie correlate: – sicurezza negli ambienti e nei luoghi di lavoro e/o patologie correlate;
• Innovazione tecnologica: valutazione, miglioramento dei processi di gestione delle
tecnologie biomediche e dei dispositivi medici. Technology assessment (HTA)
• sviluppare l’utilizzo delle applicazioni di telemedicina.
I Referenti della formazione avranno cura di collaborare i Direttori delle strutture nella
massima diffusione della presente, individuando ove necessario strategie personalizzate per il
raggiungimento del risultato.
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2.5 I destinatari
Le quattro tabelle riportano tutto il personale aziendale destinatario dell’attività formativa
presente in Azienda al settembre 2014.
TABELLA 1
PERSONALE DIPENDENTE
Aree contrattuali N. Unità
Dirigenza medica e veterinaria 455
Dirigenza sanitaria 47
Dirigenza professionale 5
Dirigenza tecnica 4
Dirigenza amministrativa 20
Comparto sanitario 840
Comparto tecnico 385
Comparto amministrativo 242
TOTALE 1998
Dato al settembre 2014
TABELLA 2
PERSONALE ASSEGNATO IN AZIENDA E CONTRATTISTI
Aree contrattuali N. Unità
Personale assegnato in azienda 9
Contrattualizzati 52
ASU 1
TOTALE 62
Dato al settembre 2014
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TABELLA 3
Distretto
Area Contrattuale
Enna Agira P.zza Armerin
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Nicosia Tot N°
Medici di Medicina
Generale
47 33 39 31 150
Pediatri di Libera Scelta 9 6 8 5 28
Medici di Continuità
Assistenziale
27+5 ex
art.73
18 +2 ex art.73
18+4
ex art.73
27 90
Emergenza territoriale 5 6 4 15
Strutture convenzionate 8 8 6 2 24
Medicina dei servizi 1
Specialisti ambulatoriali Ambito Aziendale
52 Medici specialisti
4 professionisti
41 medici veterinari
97
TOTALE 405
Dato fornito dall’U.O.C. Assistenza Sanitaria di Base e Cure Primarie al 30.09.2014
TABELLA 4
PERSONALE AZIENDALE DA FORMARE
Area contrattuale N. Unità
Personale dipendente 1998
Personale contrattista ed assegnato in Azienda 62
Personale convenzionato 405
TOTALE 2464
3. CRITERI PER LA DEFINIZIONE DELLE AREE TEMATICHE E DEI PROGETTI
FORMATIVI
Il Comitato Scientifico riunitosi in data 3 novembre 2014, ha valutato le diverse proposte
pervenute ed ha definito quali direttrici per la struttura del Piano Formativo 2015 le seguenti:
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1. Progetti realizzati nel 2014, a valenza trasversale, destinati ad un rilevante numero di
operatori, per cui non è stato possibile esaurire il target
2. Progetti inseriti nel PAF 2014 che non è stato possibile realizzare ma di cui permane la
opportunità di sviluppo
3. Progetti previsti dal Piano Attuativo Aziendale e dagli obiettivi assegnati in Azienda
4. Progetti specifici per aree tecniche – professionali
5. Progetti di particolare rilevanza aziendale cui si vuole dare continuità
Il Piano è articolato in sei aree come di seguito riportato e prevede anche dei progetti organizzati
con enti diversi.
�� Area del management, del miglioramento organizzativo/gestionale e della qualità
dei servizi
o La Cartella clinica integrata
o Il processo di riforma delle professioni sanitarie e sociali
o Promozione delle attività di valutazione e miglioramento di qualità nello Screening del
cervico carcinoma
o Referenti di reparto per le cure palliative
o La Root Cause Analysis (RCA)
o Audit Clinico e Piano Nazionale Esiti
o I Referenti aziendali per la formazione: strumenti metodologici e tecnici per la
costruzione di percorsi condivisi
o Corso di formazione per Responsabili Scientifici e Formatori
o La Supervisione dei tirocini nell'ambito dei Servizi Sociali
�� Area tecnico-professionale
o Percorso diagnostico- terapeutico e assistenziale nei pazienti affetti da tumori del colon
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o Cure Palliative
o Gestione pre e post operatoria dei pazienti operati di protesi di ginocchio
o Sindrome da immobilizzazione nell'anziano
o Patologie vertebrali e del piede in età scolara
9 �
o Corso Base di Malattie del Sangue e degli organi emopoietici
o Reazione avverse da farmaci
o Trattamento delle ulcere cutanee nell’ottica di integrazione tra ospedale e territorio
o Aggiornamenti infettivologici in Medicina Interna. Integrazione Ospedale - Territorio
o Linee Guida procedure protocolli nella professione infermieristica ed ostetrica.
Definizione ed applicazione
o Le Diagnosi infermieristiche in salute mentale
o Ospedali e luoghi di lavoro liberi dal fumo. Tabagismo, patologie correlate dipendenza
da nicotina
o La donazione e il prelievo di organi e tessuti: finalità, problematiche e linee guida
o Il controllo ufficiale negli stabilimenti riconosciuti e nei negozi al dettaglio
o Il campionamento per l'analisi nel controllo ufficiale secondo il Regolamento CE n,
882/2004. Principi, normative e metodologie
�� Area comunicazione/relazione
o La comunicazione nelle relazioni e negli ambienti di lavoro
o Gruppi multifamiliari e di auto mutuo aiuto nelle patologie croniche, nella salute
mentale e nelle dipendenze patologiche
o Mindfulness: è possibile la serenità negli ambienti di lavoro?
o La cura e la relazione dal Front Office in poi
��Area emergenza-urgenza
o Il Dolore dal sintomo alla diagnosi
o BLS-D
o BLS-D retraining
o P.B.L.S. Pediatric Basic Life Support
�� Sicurezza dei lavoratori
o Stress lavoro correlato
�� Area giuridico/amministrativa
o Prevenzione della corruzione e Trasparenza: come cambia la pubblica amministrazione
10 �
Collaborazioni con altri Enti
Programmi di formazione in house in collaborazione con l’IRCSS di Troina
o WISC IV L'interpretazione clinica del profilo cognitivo
o EMDR nel PTSD
4. RISORSE A DISPOSIZIONE
4.1. Risorse umane ed organizzative, strutturali ed ambientali
Le risorse assegnate umane, tecnologiche e strutturali di fatto non hanno subito modifiche
rispetto agli anni precedenti, ciò crea la necessità di un notevole apporto personale ed uno sforzo
organizzativo per rispondere alle esigenze formative, che non sempre sono programmate nei
tempi opportuni.
4.2. Risorse economiche
Il piano prevede le risorse necessarie per lo sviluppo delle progettualità. A tali risorse sarà
necessario aggiungere le risorse per eventuale formazione individuale extraziendale, nell’ambito
del budget previsto dal D.A. n. 01771/12 che al punto 7 recita che deve essere coerente con la
normativa vigente e dovrebbe essere pari ad almeno l’1% del monte salari delle aree contrattuali.
In attuazione al sistema di accreditamento, l’Agenas impone che l’impegno aziendale deve
obbligatoriamente vertere sulle proposte inserite nella programmazione annuale, che si esplicita
con il presente Piano Formativo Aziendale.
Il sistema di accreditamento, che dal 2014 diventa standard e non più provvisorio, è tra l‘altro
sottoposto a controlli e verifiche in situ, che prevede un sistema sanzionatorio in caso di mancato
rispetto dei requisiti.
Le proposte inserite nel presente Piano saranno realizzate compatibilmente con la disponibilità
delle necessarie risorse umane ed economiche destinate all’U.O. Formazione nonché della
fattiva collaborazione delle UU.OO. proponenti e/o coinvolte. In considerazione degli standard
richiesti dal sistema ECM e dal Piano Attuativo Aziendale è necessario che la formazione
11 �
aziendale si sviluppi sulla presente programmazione, validata dal competente Comitato
Scientifico e dal responsabile Qualità, ed integrabile soltanto con progetti formativi inerenti
inderogabili obiettivi aziendali.
Il Dirigente Responsabile
U.O. Formazione
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