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DIARIO DANIMARCA 2013 5.08.13 – 26.08.13 5.08.13 Casa – Fussen (480 km) Si parte per tempo, almeno stavolta, e si affronta l'autostrada del Brennero con impeto! Arrivati a Innsbruck si va a sinistra sull'A12 per poi uscire a Motz e puntare sul famoso Fernpass. Arrivati a Fussen, dopo un'occhiata veloce al castello di Neuschwanstein, arriviamo al Camping Brunnen convinti che l'ora non troppo tarda ci aiuti a trovare una piazzola. Pia illusione... Per le caravan e' tutto pieno! Puntiamo allora al Bannwaldsee a ca. 3km, ma non è nemmeno parente del primo. Comunque un bagnetto nel lago non ce lo leva nessuno, e dopo un giretto dopo cena per far fare i bisogni a Lino (prima vacanza da protagonista per il nostro quattrozampe!) siamo a nanna. 6.08.13 Fussen - zona Gottingen (520 km) Paghiamo pegno alla mezza levataccia di ieri e partiamo alle 9.30 diretti a nord sull'A7. Soste canoniche per caffè, pranzo, e merenda / pieno per arrivare a Zella im Verratal vs le 18. Il campeggino, che serve solo come sosta volante per la notte, si presenta molto tranquillo in riva al fiume. Purtroppo, come la notte ci farà scoprire, la presenza della ferrovia e di una strada dall'altra parte del fiume stesso rendono la zona non tanto tranquilla. Comunque per 21 euro, dopo averne pagati 53 la notte precedente, direi che il rapporto qualità/prezzo c'è tutto! 7.08.13 zona Gottingen – Ribe (540 km) Oggi sono altri 500 e passa km per l'ultima tappa prima dell’arrivo in Danimarca. Purtroppo tre gg di guida semi ininterrotta hanno lasciato il segno sulla mia schiena malmessa, per cui la giornata si trasforma in una prova di resistenza notevole. Arrivati al Ribe Camping, assaporiamo la qualità eccezionale delle strutture locali: campeggio immenso, piazzole larghe, servizi nuovi fiammanti, ecc. La sera usciamo a cena con nostri amici in vacanza da qualche giorno in Danimarca, scegliendo il ristorante Weis Stue, giusto sulla piazza di fronte alla Cattedrale, da dove parte anche la ronda della guardia notturna programmata per le 22. Si cena a base di carne, questo ristorante e' molto tradizionale e la cucina New Scandic non sa nemmeno cosa sia. Comunque si è mangiato bene e il conto finale di 25€ a testa non è nemmeno malvagio rispetto alle cronache che ci fanno gli amici relative a epici salassi anche per un semplice pranzo. Il giro con la guardia notturna delle 22 invece è un po' deludente: sarà l'ora tarda, le bambine scariche dopo una giornata in auto, l'inglese "particolare" della guardia stessa, ma non si vede l'ora di finire...

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DIARIO DANIMARCA 2013

5.08.13 – 26.08.13 5.08.13 Casa – Fussen (480 km) Si parte per tempo, almeno stavolta, e si affronta l'autostrada del Brennero con impeto! Arrivati a Innsbruck si va a sinistra sull'A12 per poi uscire a Motz e puntare sul famoso Fernpass. Arrivati a Fussen, dopo un'occhiata veloce al castello di Neuschwanstein, arriviamo al Camping Brunnen convinti che l'ora non troppo tarda ci aiuti a trovare una piazzola. Pia illusione... Per le caravan e' tutto pieno! Puntiamo allora al Bannwaldsee a ca. 3km, ma non è nemmeno parente del primo. Comunque un bagnetto nel lago non ce lo leva nessuno, e dopo un giretto dopo cena per far fare i bisogni a Lino (prima vacanza da protagonista per il nostro quattrozampe!) siamo a nanna.

6.08.13 Fussen - zona Gottingen (520 km) Paghiamo pegno alla mezza levataccia di ieri e partiamo alle 9.30 diretti a nord sull'A7. Soste canoniche per caffè, pranzo, e merenda / pieno per arrivare a Zella im Verratal vs le 18. Il campeggino, che serve solo come sosta volante per la notte, si presenta molto tranquillo in riva al fiume. Purtroppo, come la notte ci farà scoprire, la presenza della ferrovia e di una strada dall'altra parte del fiume stesso rendono la zona non tanto tranquilla. Comunque per 21 euro, dopo averne pagati 53 la notte precedente, direi che il rapporto qualità/prezzo c'è tutto!

7.08.13 zona Gottingen – Ribe (540 km) Oggi sono altri 500 e passa km per l'ultima tappa prima dell’arrivo in Danimarca. Purtroppo tre gg di guida semi ininterrotta hanno lasciato il segno sulla mia schiena malmessa, per cui la giornata si trasforma in una prova di resistenza notevole. Arrivati al Ribe Camping, assaporiamo la qualità eccezionale delle strutture locali: campeggio immenso, piazzole larghe, servizi nuovi fiammanti, ecc. La sera usciamo a cena con nostri amici in vacanza da qualche giorno in Danimarca, scegliendo il ristorante Weis Stue, giusto sulla piazza di fronte alla Cattedrale, da dove parte anche la ronda della guardia notturna programmata per le 22. Si cena a base di carne, questo ristorante e' molto tradizionale e la cucina New Scandic non sa nemmeno cosa sia. Comunque si è mangiato bene e il conto finale di 25€ a testa non è nemmeno malvagio rispetto alle cronache che ci fanno gli amici relative a epici salassi anche per un semplice pranzo. Il giro con la guardia notturna delle 22 invece è un po' deludente: sarà l'ora tarda, le bambine scariche dopo una giornata in auto, l'inglese "particolare" della guardia stessa, ma non si vede l'ora di finire...

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8.8.13 Ribe La pioggia che cade copiosa al risveglio ci fa cambiare i programmi: invece di visitare l'isola di Fano in bici dirottiamo sul Museo dei Vichinghi di Ribe, molto meno avventuroso ma quanto meno asciutto.

La visita si rivela piacevole anche e soprattutto perché il museo e' dotato di una sala in cui i bambini possono travestirsi e giocare a piacimento, trasformando quella che di solito e' per loro un'esperienza impegnativa (la visita di un museo) in qualcosa di esaltante. Proseguiamo la visita della città con la cattedrale, la più antica di Danimarca, e le viuzze del centro che sono molto suggestive.

Visto che nel frattempo e' uscito il sole, decidiamo di visitare l'isola di Romo, ca. 35 km a sud di Ribe, che si raggiunge in auto a differenza di Fano per la quale serve la barca, ed è dotata di spiagge infinite. Infatti raggiungiamo Sondestrand dove ammiriamo i blokart e i kite-buggy e molto ottusamente decidiamo di farci un giro in macchina per la spiaggia, rischiando di insabbiarci e riducendo l'auto ad una vera chiavica (vi risparmio il commento delle mogli....).

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La sera torniamo a cena in centro a Ribe, e per non tornare al ristorante della sera prima proviamo il Jacob A, parte di una catena di steakhouse. Esperienza da non ripetere.... 9.8.13 Legoland (125 km a/r) Il primo parco Legoland al mondo sorge nella cittadina di Billund, dove c'è anche la sede della Lego, e dista un'ora di auto da Ribe.

Abbiamo comprato i biglietti online prima della partenza per evitare code, e alle 10 ci presentiamo puntuali come un orologio svizzero all'ingresso. Non siamo particolarmente amanti dei parchi di divertimento, e colpevolmente resistiamo alle insistenze delle bimbe che ogni tanto ci narrano delle spedizioni delle loro amichette, ma Legoland e' un'altra cosa, e io per primo ho lanciato l'idea di visitarla.

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Inutile fare l'elenco di ciò che abbiamo fatto, basta solo dire che l'adrenalina NON la fa da padrone come in altri parchi, piuttosto viene privilegiato l'aspetto della creazione di oggetti con milioni di mattoncini che raggiunge l'apoteosi in Miniland, una zona del parco dove sono ricostruiti numerosi luoghi in giro per il mondo attraverso i Lego. Bellissimo.

Tiriamo fino alle 7 di sera, quando salutiamo i ns amici che domani se ne tornano in Italia, e rientriamo in campeggio stanchi morti ma felici. 10.8.13 Ribe - Skagen (370 km) Non c'è molto da dire sulla giornata di oggi: abbiamo smontato sotto la pioggia e ci siamo diretti verso Skagen, la perla del nord della Danimarca. Paghiamo il conto al camping Ribe di ca. 55 €/notte e prima di lasciare la città visitiamo un mega negozio di bici, apprezzando la cultura danese per la bicicletta (ma comprando solo un coprisella, visti i prezzi!) 11.8.13 Skagen La giornata si apre con il sole e un vento notevole, inforchiamo le bici per la nostra prima gita ciclistica in terra danese. La direzione e' la cittadina di Skagen, che dista ca. 15 km dal camping Rabjerg Mile dove soggiorniamo, struttura immensa semi vuota perché l’alta stagione finisce a inizio agosto in Danimarca. La ciclabile si prende direttamente fuori dal campeggio (ingresso laterale, aperto e non custodito, abbastanza indicativo del livello di sicurezza di cui si gode da queste parti), si oltrepassano statale e ferrovia

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e ci si inoltra in mezzo alle dune che caratterizzano il paesaggio di questa zona, chiusa tra il mare del Nord e il Mar Baltico, a ca. 6 km l'uno dall'altro.

Arrivati a Skagen abbastanza in fretta, (il vento a favore si è fatto sentire) facciamo un giretto nella zona del porto e nel bel centro pedonale. Gente in giro, nonostante sia domenica, c'è ne è poca, altro sintomo della stagione ormai terminata. Per pranzo ci affidiamo alla Lonely Planet, che ci consiglia un ristorante in zona porto (uno dei tanti). Il nostro si chiama Pakhuset e si rivela notevole nella nostra scelta di zuppa di pesce e sandwich ai gamberetti, nonché gli immancabili menù per bambini.

Il pomeriggio raggiungiamo la zona di Greenen, ossia la confluenza dei due mari del Nord e Baltico, a ca. 3-4 km da Skagen. Ormai stanchi, usiamo il cosiddetto Sandormen per raggiungere la striscia di spiaggia (un trattore che trascina un vagone per i passeggeri) dove c'è effettivamente l'incontro dei due mari. Il bagno e' rigorosamente vietato causa il pericolo delle correnti, ma i piedi a bagno comunque li mettiamo, constatando che la temperatura dell'acqua e' decisamente superiore alle aspettative.

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Il ritorno si rivela un mezzo dramma a causa del vento (a favore all'andata, quindi....) che distrugge le gambe alle bimbe, costringendo me alla spinta alternata se vogliamo rientrare prima di sera. Arrivati al campeggio la piccola si lascia letteralmente andare a terra dallo sfinimento.... per poi proporre di andare in piscina!! Fatta anche questa, veloce cenetta e poi a nanna! Almeno il rito dell'addormentamento e' decisamente breve. 12.8.13 Skagen Oggi abbiamo in programma lo Skagen Museum e il deserto danese (Miglio di Rabjerg), che sta proprio dietro il campeggio, cui da il nome.

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Skagen ha ospitato vs la fine dell'800 una colonia di artisti, pittori in particolare, attratti dalla luce del luogo, per cui una visita al museo risulta naturale per capire qualcosa di più di questa affascinante località. Prima tappa una volta entrati e' comunque il bar, suggerito dalla guida per l'offerta di torte.... (lo so, il mio animo artistico si perde facilmente di fronte alle tentazioni). Ammettiamolo, il museo non è cotanta rivelazione, compriamo un paio di souvenir e ci dirigiamo a dare un'occhiata al paesino di Gamel Skagen (definita una sorta di Cape Cod), la vecchia Skagen che dista un paio di km. Arrivati sul luogo non troviamo un locale invitante dove pranzare e, fatte alcune foto, ritorniamo alla meta. Finalmente al Viola Café proviamo i ns primi smorrebrod, i "famosi" sandwich danesi. 4 panini, che poi assomigliano più alle ns bruschette, 2 birre e una coca ci costano ca. 55€, non male come debutto nelle specialità locali!

Salutiamo Skagen e facciamo ritorno in campeggio, prendiamo le bici e via alla volta del deserto, che altro non e' che dune di sabbia giganti in perenne movimento (ca. 15 metri all'anno in direzione est-nordest, per essere precisi). Il paesaggio e' molto suggestivo, scattiamo un numero imprecisato di foto e rientriamo alla base. Stasera si griglia!

13.8.13 Skagen - Aahrus (230 km) La giornata si presenta con pioggia, che durante la preparazione per la partenza non è il massimo. Paghiamo il conto di 1388 DKK (ca. 64€/notte) e procediamo verso sud, superato Frederikshavn ci fermiamo presso un

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concessionario Hobby-Fendt-Dethleffs-chipiu'nehapiu'nemetta per osservare ammirati una vera mostra di caravan/accessori (non c'era un camper a pagarlo!). Proseguiamo il viaggio sotto una fitta pioggia e giungiamo al campeggio di Aarhus verso le 17, giusto il tempo per le bimbe di fare conoscenza con il campo giochi. Appena sfilato il caravanstore il fattaccio: non faccio in tempo a fissare i picchetti che una folata di vento me lo invola verso il tetto della caravan.... Lo recupero con l'aiuto di un paio di campeggiatori che in men che non si dica, attrezzati di tutto punto, mi consentono di riparare il braccio spaccato del CS stesso. Per sdebitarmi offro loro una bottiglia di vino a testa, che fanno sdegnosamente finta di rifiutare dicendo che e' normale aiutarsi tra campeggiatori, per poi accettare di buon grado. Uno dei due, un tedesco, mi dice però che la vuole bere insieme a noi è ci da appuntamento per le 19 per una sorta di aperitivo. Bello questo spirito campeggistico sovranazionale!

Comunque di li a poco inizia a piovere a dirotto per cui il rendevous col teutonico e' rimandato all’indomani. 14.8.13 Aarhus La giornata promette bene e, dopo abbondante colazione all'aperto contemplando il mare che vediamo dalla piazzola, inforchiamo le bici per i pochi km che ci separano dal centro città. Il campeggio e' in una zona a sud immersa in un immenso parco dove un sacco di gente viene a passeggiare, correre, in bici, mountain bike, ecc. veramente uno spettacolo. Prima tappa il Museo di Arte Moderna della città, L'ARoS, una struttura recente che fa parte del programma di conversione della città verso una destinazione più culturale che industriale. L'edificio di mattoni rossi e' molto bello, con una cupola sulla sommità costituita da una struttura circolare con i colori dell'arcobaleno, opera di un famoso artista. Appena entriamo ci accoglie un bar/brasserie che fa un caffè niente male, e un negozio con prodotti legati al museo ma non solo. Notiamo che entrambi sono accessibili senza pagare il biglietto del museo. Visto che Lino, il nostro cane, l'abbiamo lasciato in caravan, abbiamo libertà di movimento totale. Entriamo al costo di 100 DKK solo adulti e iniziamo a perlustrare i nove piani del museo, passando da esperienze sensoriali ad esibizioni temporanee tra cui l'Eta' dell'Oro Danese, che di contemporaneo ha veramente poco. Esperienza museale promossa con lode.

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All'uscita cerchiamo un luogo per pranzare in centro, in direzione della Domkirche che visiteremo subito dopo, apprezzando lo stile pulito di questa chiesa protestante e la navata più lunga di Danimarca. Altro giro in centro, nel Quartiere Latino pieno di locali pronti ad accogliere i 40.000 studenti universitari della città, e poi torniamo in campeggio per recuperare il quadrupede lasciato a riposo.

Verso le 19.30 arrivano i nostri nuovi amici tedeschi per la bevuta comune: Andrea e Riff sono di Hannover e viaggiano con camper e scooter, non sono mai stati in Italia. Tra una chiacchiera e l'altra facciamo le 21 e la temperatura docile della giornata si trasforma in freddo infernale per me che ho ancora i pantaloncini corti. Mezzi assiderati ci salutiamo e ceniamo in fretta e furia con il panno sulle gambe! 15.08.13 Aarhus – Odense (150 km) In mattinata visitiamo il Den Gamle By, un villaggio ricostruito del tipo tanto caro ai danesi (per quanto dice la guida), di cui ci sono varie versioni in giro per il paese. Ci sono case a partire dal '500 con figuranti che impersonano i vari personaggi del villaggio stesso, per poi passare a una via del 1927 e a un'altra del 1974. Spettacolare la ricostruzione di 4 appartamenti del 1974 con i vari protagonisti, imperdibile la comune di studenti!

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Dopo pranzo tardivo ci avviamo verso Odense, nostra prossima tappa dove arriviamo alle 18.15 al City Camping. 16.08.13 Odense Tempo incerto ma decidiamo di sfidare le intemperie e in bici raggiungiamo il centro lungo il fiume. La ciclabile, efficiente come sempre, si prende direttamente dal campeggio e attraversa un parco fluviale che in 5 km porta in centro città. Ovviamente esiste un'alternativa, più breve lungo la strada principale, anche se più brutta causa il traffico che prendiamo al ritorno. L'obiettivo e' visitare il cosiddetto Fyrtojet, o Scatola dell'Acciarino, un affascinante centro culturale per bambini dove possono esplorare il mondo magico di Hans C. Andersen, originario di Odense cui la città ha dedicato praticamente il 90% della propria offerta turistica.

Il centro e' veramente ben fatto, i bambini possono travestirsi e partecipare a piccole rappresentazioni teatrali gestite da personale specializzato (le bimbe si sono divertite tantissimo e l'interazione in inglese e' stata spettacolare). Tralascio la descrizione di caffetteria e negozio annessi al centro, perfetti come al solito, una vera macchina da soldi. La visita va per le lunghe, quindi saltiamo la casa di Andersen che doveva essere la tappa successiva, e visto il tempo mooolto incerto e Lino rimasto in caravan, decidiamo di tornare in campeggio con l'idea di tornare fuori in auto per la visita del centro storico.

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Una volta tornati in centro, parcheggiamo l'auto comodissima e senza pedaggio (dopo le 18 non si paga) e camminiamo per la strada commerciale facendo un po' di shopping. In questi giorni c'è una Festa dei Fiori a Odense, con vari angoli della città abbelliti da decorazioni floreali molto scenografiche, e nella piazza del municipio hanno attrezzato un ristorante temporaneo con un'atmosfera da sagra che a noi piace molto. Immediatamente ne approfittiamo e con una cifra relativamente modesta ceniamo in abbondanza con specialità locali. 17.08.13 Odense - Egeskov Slot - Copenhagen (220 km) Consci di avere tralasciato gran parte della visita a questa bella città, lasciamo il campeggio con direzione il Castello di Egeskov, 30 km a sud di Odense, residenza privata nonché uno dei castelli più belli del paese.

Non è un problema parcheggiare il treno, gli spazi nei parcheggi sono sempre adeguati in Danimarca (dove chiunque traina qualcosa!), quindi entriamo nella immensa proprietà trasformata a metà in parco di divertimenti, assieme ad altre decine di persone perfettamente attrezzate per il picnic. C'è la possibilità di scegliere l'ingresso per il solo parco oppure per il parco più il castello: noi ci fermiamo alla prima opzione, che comprende comunque anche diverse attrazioni (auto e moto d'epoca, museo dei vigili del fuoco, mega parco giochi, segway, ecc.). Esauriamo la visita con un violento acquazzone che non ci consente di fare nemmeno uno dei tre labirinti dell'immenso parco, ci rimettiamo in auto verso Copenhagen, dove arriviamo verso le 19, non prima di aver fatto uno stop subito dopo il lungo ponte sdoppiato che collega le isole Funen

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e Zealand, per ammirare in una fantastica luce pomeridiana questa notevole opera ingegneristica (50 € il pedaggio!).

A Copenhagen abbiamo scelto il Camping Absalon, un classico campeggio cittadino non troppo distante dal centro, che vogliamo raggiungere in bici nei prossimi giorni. 18.08.13 il Castello di Amleto e il Museo Louisiana (100 km) Le previsioni per la giornata sono pessime, per cui partiamo subito in auto diretti verso il Kronborg Slot, il castello che ispiro' Shakespeare per la stesura della sua famosa opera.

Il castello nacque come punto di riscossione dei dazi per il passaggio delle navi nello stretto di Oresund, poi trasformato in residenza reale dove si narra fossero tenute feste memorabili. Volendo essere sinceri, abituati ai castelli italiani, tedeschi e francesi, questo non ci sembra tutta questa bellezza, ma la guida gratuita che in inglese ci accompagna nei saloni aggiunge un tocco di teatro molto divertente (forse un attore shakespeariano mancato?!).

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Per il pranzo ci dirigiamo a Hornbaek, località marittima poco lontano, dove amici ci hanno segnalato un chiosco sul porto dove si mangia bene e si spende poco. Tutto vero se non che la pioggia ci accompagna per tutto il tempo, costringendoci a fuga repentina quando decide di esagerare! Tappa successiva il Museo Lousiana di arte contemporanea, ritenuto da tutte le guide imperdibile e su cui abbiamo anche un paio di positive segnalazioni da parte di amici che già l'hanno visitato. La cosa veramente spettacolare, a parte le opere esposte, risulta essere di nuovo la sezione dedicata ai bambini, tre piani di intrattenimento che va dagli immancabili Lego alla terracotta, alla possibilità di dipingere e fare pop-ups, un vero paradiso dei bambini che consente ai genitori di visitare il museo in tutta calma.

19.08.13 Copenhagen Risveglio con temperatura frizzante ma con il sole. Visto che le previsioni sono buone decidiamo di inforcare le bici per raggiungere il centro, a ca. 10 km di distanza. Ci avviamo lungo quelle che erano le vecchie (fine '800) fortificazioni della città per poi attraversare alcuni quartieri periferici sempre seguendo la ciclabile 99 diretta verso il centro. Il 90% della ciclabile e' su sede propria, ossia staccata dalla strada, mentre il resto corre su stradine poco frequentate, perfettamente accessibili anche da bambini. Lungo la strada attraversiamo il quartiere di Fredericksberg con un polo scolastico nuovo di zecca, veramente molto bello. Arrivati in centro storico la situazione logistica cambia leggermente: il numero di bici aumenta vertiginosamente come la velocità media, per cui occorre parecchia attenzione da parte di noi neofiti. Sono tutti estremamente gentili (un paio di persone si fermano spontaneamente per chiedere se abbiamo bisogno di aiuto), allo stesso tempo notiamo che gli unici bambini in giro in bici sono le nostre figlie...

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Puntiamo subito su Nyhavn, il vecchio porto trasformato in zona di ristoranti e locali, per poter fare il giro in barca sui canali, cosa che facciamo dopo il pranzo da Joe & The Juice: il giro dura un'ora con spiegazione in inglese (c'è anche la compagnia che effettua il tour in lingua italiana), ma chi si aspetta una roba tipo Amsterdam rimane deluso. Degne di nota le architetture mozzafiato dell'Opera House, della Royal Library e del Royal Theatre, tutte sul canale principale. Nota di demerito alla famosa Sirenetta, piccola e abbastanza insignificante, oltretutto scomoda da vedere. Il tempo si rabbuia e decidiamo di andare al Museo Nazionale, progetto abortito perché chiuso di lunedì. Puntiamo quindi su Cristiania, il famoso “quartiere libero” posto a breve distanza dal centro, con sosta alla Vor Frelsers Kirke, dal cui campanile si gode una vista eccellente della città, fino al ponte sull'Oresund e la Svezia.

La nostra idea di berci tranquilli una birra a Cristiania deve subire qualche modifica a causa di un ambiente non proprio adatto ai bambini: la zona si presenta parecchio sporca, frequentata da personaggi improbabili e si attraversa pure una via dove la vendita di droghe leggere pare perfettamente consentita (al contrario di quello che dice la guida). Comunque facciamo una breve sosta, ma quando siamo completamente circondati da gente che fuma (non Marlboro) decidiamo che ne abbiamo abbastanza e recuperiamo le bici.

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Ormai è tardi, il ritorno in bici non è praticabile per cui ci portiamo alla stazione di Vesterbro a prendere il treno che ci porterà in campeggio. Ascensore e vagone per le bici, pagano solo gli adulti, esperienza altamente positiva. 20.08.13 Copenhagen Partiamo di nuovo in bici e, dopo la pausa caffè presso un delizioso chiosco ai margini di un laghetto lungo la ciclabile, arriviamo in centro (impieghiamo circa un'ora anche oggi) e facciamo uno stop all'ufficio informazioni. Il tentativo di cambiare una banconota da 500€ si rivela l'esperienza più negativa fatta sinora in questo paese: la gentilissima impiegata della banca mi dice che non possono accettare banconote di questo taglio, e mi suggerisce di provare presso uno dei money exchange lungo la strada. Il primo che mi capita mi fa velocemente il conto e mi allunga lo scontrino da cui emerge subito una service fee del 13%, portando il cambio da 7,25 a 6,40, ai miei occhi un vero furto. Faccio presente la cosa e l'impiegato mi dice che loro non hanno commissioni ma il servizio va pagato lo stesso (qualcuno mi spiega la differenza!?!) le orecchie da mercante si fanno piu' attente quando minaccio di chiamare la polizia e denunciare la truffa, a quel punto ottengo uno "sconto" del servizio al 2,50%, paragonabile a quello che si paga quando si usa la carta di credito. Abbastanza schifato, lascio il chiosco mentre un turista francese chiede spiegazioni e gli faccio notare che può ottenere di meglio. Si è fatta ora di pranzo e visto che un'amica che frequenta spesso Copenhagen per lavoro mi ha dato un indirizzo super valido per provare gli smorrebrod (i sandwich aperti molto tipici) andiamo alla ricerca del locale che si rivela un po' problematica. Arrivati finalmente a destinazione, scopriamo che i cani non sono accettati, per cui rinunciamo a malincuore visto che il posto sembra meritare parecchio (deve essere l'unico locale in Danimarca a non accettare cani!). Pazienza.... archiviamo la pratica pranzo con panini lungo una bella strada del centro e per recuperare puntiamo decisamente su Tivoli, il parco divertimenti più antico al mondo. Per scoprire che anche qui non accettano i cani! Le nostre certezze sulla Danimarca amichevole e accogliente iniziano a vacillare, e dopo avere arginato uno sfogo abbastanza violento di Aurora, la nostra piccola, che già si vedeva sulle giostre del parco, ripartiamo con le bici alla ricerca delle statue di sabbia viste ieri durante la gita sui canali. Nel frattempo e' esplosa una giornata bellissima, con una luce da incorniciare, che fa risaltare ancora di più le bellezze della città. Le opere di sabbia (ingresso a pagamento, 150 dkk) sono molto suggestive, così come il baretto sul canale dove ci fermiamo per una pausa mentre le bambine giocano sulla sabbia del parco giochi. Dopo le 17 e' tutto chiuso, ma la giornata merita talmente che decidiamo di raggiungere la Sirenetta in bici per scattare qualche foto.

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Ormai e tardi, l'idea di tornare in campeggio in bici lascia di nuovo il posto a una molto più ragionevole opzione via treno. 21.08.13 Copenhagen Oggi occorre recuperare ciò che è andato storto ieri, per cui si parte di buonora (si fa per dire, sono le 10) in bici di nuovo, per avere maggiore libertà di movimento una volta in centro. Prima tappa il museo nazionale, gratuito, fatto veramente bene, che in questo periodo ha una mostra temporanea sui Vichinghi. Promosso a pieni voti.

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Usciamo con la solita fame da pranzo tardivo e andiamo decisi verso un negozietto che avevamo visto poco lontano, con una vetrina piena di smorrebrod. Chiuso! Certo che a fortuna.... Dimentichiamo l’inconveniente e ci dirigiamo verso il Parco Tivoli, una delle attrazioni più gettonate della città. È il secondo parco di divertimenti più vecchio del mondo, si paga l'ingresso e noi abbiamo acquistato i biglietti scontati in campeggio, così entriamo perentoriamente e cerchiamo un luogo per pranzare tra gli innumerevoli ristoranti del parco. Il ristorante Khaler offre smorrebrod di tutti i tipi ed è emanazione di una società che produce oggetti di design, infatti più avanti nella giornata torneremo ad acquistare un ricordo della nostra vacanza danese. Dopo pranzo iniziamo a girare il parco e le varie attrazioni (a pagamento, 25 dkk al giro oppure pass giornaliero a 199 dkk, strettamente personale), anche se le bimbe, vuoi per l'altezza, vuoi per l'età non è che possano farne tante (per fortuna, aggiungo io). Le bimbe sono entusiaste, i genitori molto meno... Il rapporto qualità/prezzo e' secondo noi molto scarso, e l'esperienza si rivela un vero "bagno di sangue" finanziario se confrontato a Legoland. Sono convinto che il fascino di Tivoli sia molto maggiore la sera, con il parco illuminato.

Torniamo anche oggi in treno per fare prima, tenendo conto che il povero Lino e' chiuso in caravan da parecchie ore. 22.08.13 Copenhagen – Roskilde – Maribo (150 km) Il conto per 5 notti a Copenhagen ammonta a ca. 40€ a notte, uno dei meno cari del viaggio. Lasciamo quindi il campeggio diretti a Roskilde, l'antica capitale danese e sede del Museo delle Navi Vichinghe. Il museo espone 5 navi vichinghe ritrovate sul fondo del fiordo, affondate di proposito ca. 900 anni fa a protezione dello stesso, e ritrovate in buone condizioni. Con il corollario di esperienze per i bambini e la visita

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guidata, spendiamo tre ore buone a farci un altro po' di cultura su questo popolo, considerato erroneamente alla stregua di pirati.

All'uscita raggiungiamo il centro città, pranziamo e visitiamo la bellissima (per gli standard locali) Domkirke, dove sono sepolti più di 30 sovrani danesi nel corso dei secoli. Il biglietto costa 60 dkk, solo adulti, e ci viene consegnata una bella guida in inglese e un giochino per le bimbe che consta nel riconoscere vari luoghi del duomo stesso. Al ritorno all'auto la sorpresa: sicuramente a causa delle utenze della caravan collegate ci ritroviamo la batteria auto completamente a terra (non riuscivo nemmeno ad aprire le portiere). Fortunatamente un camperista italiano di ritorno dal museo mi attacca i cavi e il problema e' risolto nel giro di qualche minuto, a ulteriore riprova che le categorie le fanno le persone e non i mezzi... Ci mettiamo in cammino puntando a sud verso l'isola di Lolland, esattamente a Maribo situato su un bel lago, prima tappa del nostro rientro in Italia. 23.08.13 Maribo Il campeggio e' della categoria ideale per noi: piccolino, sul lago, ottimo panorama, chiesa del paese al di la' di una piccola insenatura con relativo scatto da cartolina. Ergo, piccola riunione di famiglia e decidiamo di fermarci un'altra notte, anche grazie alle previsioni meteo positive, quindi scarichiamo le bici e ci avviciniamo al paese per la visita della chiesa, inserita in un bellissimo parco che è poi il cimitero. Dopo un caffè di pessima qualità consumato in piazza, iniziamo il giro del lago che dovrebbe essere di ca. 25 km. In effetti non sempre il percorso costeggia il lago, e a volte il vento si fa sentire forte provocando le ire delle piccole pedalatrici. Consumiamo il pranzo al sacco in una delle aree attrezzate collocate lungo il percorso (non possiamo non notare la cartellonistica relativa alla natura della zona e all'avifauna cofinanziate dall'UE) e completiamo il giro rientrando al campeggio per le 15, mai successo in tutta la vacanza che finissimo la giornata così presto!

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Un po' di spesa, i giochetti delle bimbe e qualche lavoretto ci portano all'ora di cena. Un po' di internet, compreso nel prezzo, per studiare il percorso del rientro a casa e poi tutti a nanna, domani ci sono più di 500 km da macinare. 24.08.13 Maribo - zona Fulda (590 km) Poco da dire, partiamo di buonora e in 12 km siamo a Rodbyhavn per il traghetto che ci porterà in Germania nel giro di un'oretta. L'operazione si rivela molto pratica, come da consuetudine del luogo, biglietto all'arrivo, imbarco immediato e partenza, arrivo, sbarco velocissimo e in pochi minuti siamo in autostrada, perfetto. La giornata e' splendida, peccato passarla in auto...

Verso le 18.30 arriviamo al Camping Seepark subito prima di Fulda, proprio al centro della Germania. In teoria e' un 5 stelle, in pratica ha visto giorni migliori, comunque ci sistemiamo nell'area transito e nemmeno sganciamo, domani si riparte presto. 25.08.13 zona Fulda – Fussen (410 km) Smontiamo sotto l'acqua che prosegue per tutto il viaggio. All'arrivo a Fussen riusciamo a soggiornare al Camping Brunnen, che all'andata ci aveva respinto perché pieno, e alla "modica" cifra di 54,50€ ci sistemiamo in una piazzola vista lago che è una bellezza. Il tempo e' variabile ma non piove, per cui tentiamo una sortita in paese in occasione di una non meglio specificata festa rinascimentale che dovrebbe tenersi in piazza. La festa e' molto limitata, ma si mangia, si beve e si ascolta musica pseudo scozzese con un gruppo divertente, concludendo la serata con un giretto in centro circondati da altri italiani.

26.08.13 Fussen – casa (480 km) Ci aspetta l'ultima trance del nostro bel viaggio. Con un po' di tristezza smontiamo e ci incamminiamo lungo la strada per il Fernpass, alternando pioggia e sole.

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Il trasferimento scorre abbastanza tranquillo, notiamo subito la mole di camion appena entriamo in Italia, ma il traffico e' sopportabile e nei tempi previsti arriviamo a casa per le 18. Ora c'è tutto il tempo di riposarsi, infatti domani si torna al lavoro! Campeggi: . Fussen (D) camping-bannwaldsee.de/ . zona Fulda (D) zella-im-werratal.de/ . Ribe (DK) ribecamping.dk/ . Skagen (DK) raabjergmilecamping.dk/ . Aahrus (DK) camping-blommehaven.dk/ . Odense (DK) odenseuk.dcu.dk/ . Copenhagen (DK) camping-absalon.dk/ . Maribo (DK) maribo-camping.dk/ . zona Fulda (D) campseepark.de/ . Fussen (D) camping-brunnen.com/ Totale km: ca. 4.400 in auto al traino + altri svariati km in bicicletta