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T ra i tanti contratti collettivi nazionali di lavoro in fase di rinnovo, quello scaduto il 31 dicembre scorso della vigilanza privata e dei servizi fiduciari presenta forse una difficoltà in più rispetto agli altri. La mancata sottoscrizione da parte di Uiltucs del contratto nazionale 2013 porta la Filcams all’impegno concreto di provare a ricreare le condizioni per una firma unitaria. La ricomposizione di un quadro unitario (anche a partire dall’apertura del tavolo per la definizione della piattaforma) per la Filcams è importante, innanzitutto per il difficile stato in cui versa il settore e per le gravi problematiche che ne hanno caratterizzato l’andamento negli ultimi anni, a partire dalla sofferenza per l’assimilazione ad altri comparti lavorativi, per ciò che riguarda, in particolare, il mercato degli appalti. L’assenza di regole certe ha portato infatti ad incrementare l’elusione di regole e contratti, portando a tariffe concordate con privati sempre più basse, senza escludere le pesanti ricadute dei tagli alla spesa per la pubblica amministrazione sui servizi privati di vigilanza. Si sconta, in quest’ottica, anche una sostanziale miopia delle aziende, che mirano a far quadrare bilanci e a governare situazioni contingenti più che a guardare in prospettiva ad uno sviluppo del settore. Il mancato rispetto delle regole porta inoltre a situazioni di illegalità diffusa, con i lavoratori messi nella condizione di accettare condizioni di lavoro al limite della regolarità, data l’assenza di controlli certi e puntuali da parte delle istituzioni preposte. Di fronte a queste innegabili difficoltà, il rischio di un contratto separato o di un allungamento dei tempi della trattativa è quello che già è stato ipotizzato come soluzione da qualche associazione di categoria, vale a dire la firma di contratti nazionali siglati da associazioni e organizzazioni sindacali minori, poco rappresentative e poco controllabili sul rispetto delle normative. Il ministero dell’Interno (riferimento per il Testo Unico di Pubblica Sicurezza, cui ci si attiene anche per la vigilanza privata e i sevizi fiduciari) non sarebbe più in grado di verificare efficacemente il rispetto delle regole previste dalla 269. La frammentazione di un settore così importante porterebbe ad un’inevitabile impoverimento della categoria, con retribuzioni poco adeguate e a frequenti turn-over legati alla ricerca di occupazioni più vantaggiose economicamente. Il rischio di frammentazione è quindi reale, e solo intervenendo con rapidità se ne possono attenuare (se non proprio evitare) gli effetti. Il rinnovo del contratto è l’occasione giusta per portare tutte le parti in causa a definire unitariamente i termini della questione. La Filcams Cgil sta già lavorando ad una bozza di piattaforma con l’obiettivo di aprire un tavolo unitario che porti ad un rapido avvio della trattativa di rinnovo. Sul tappeto ci saranno, sicuramente, la classificazione del personale, con la definizione delle mansioni per servizi di vigilanza e servizi fiduciari e nuovi livelli retributivi; una esatta perimetrazione e riconoscimento delle attività rientranti nei servizi fiduciari. Nella trattativa dovranno entrare anche le questioni legate ad una sostanziale deregolamentazione degli appalti rivendicando l’applicazione di regole trasparenti, comuni anche con il settore della pubblica amministrazione, per evitare un pericoloso dumping sociale e la deriva verso l’illegalità. La Filcams si impegnerà affinché le proprie priorità siano tali anche per le istituzioni, le associazioni datoriali e le imprese del settore. Aprire un tavolo UNITARIO Diario terziario TURISMO COMMERCIO SERVIZI MARZO di ROBERTO MASSARO [ VIGILANZA PRIVATA ] Equo compenso, regole certe negli appalti e ricerca di una sintesi unitaria per il contratto nazionale. La Filcams detta le condizioni essenziali per evitare la frammentazione di un settore già debole

Diario terziarioCOMMERCIO SERVIZI€¦ · Il ministero dell’Interno (riferimento per il Testo Unico di Pubblica Sicurezza, cui ci si attiene anche per la vigilanza privata e i sevizi

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Page 1: Diario terziarioCOMMERCIO SERVIZI€¦ · Il ministero dell’Interno (riferimento per il Testo Unico di Pubblica Sicurezza, cui ci si attiene anche per la vigilanza privata e i sevizi

T ra i tanti contratti collettivinazionali di lavoro in fase dirinnovo, quello scaduto il 31dicembre scorso della

vigilanza privata e dei servizi fiduciaripresenta forse una difficoltà in piùrispetto agli altri. La mancatasottoscrizione da parte di Uiltucs delcontratto nazionale 2013 porta laFilcams all’impegno concreto diprovare a ricreare le condizioni per unafirma unitaria. La ricomposizione di un quadrounitario (anche a partire dall’aperturadel tavolo per la definizione dellapiattaforma) per la Filcams èimportante, innanzitutto per il difficilestato in cui versa il settore e per le graviproblematiche che ne hannocaratterizzato l’andamento negli ultimianni, a partire dalla sofferenza perl’assimilazione ad altri compartilavorativi, per ciò che riguarda, inparticolare, il mercato degli appalti.L’assenza di regole certe ha portatoinfatti ad incrementare l’elusione diregole e contratti, portando a tariffeconcordate con privati sempre piùbasse, senza escludere le pesantiricadute dei tagli alla spesa per lapubblica amministrazione sui serviziprivati di vigilanza. Si sconta, inquest’ottica, anche una sostanzialemiopia delle aziende, che mirano a farquadrare bilanci e a governaresituazioni contingenti più che aguardare in prospettiva ad unosviluppo del settore.Il mancato rispetto delle regole portainoltre a situazioni di illegalità diffusa,con i lavoratori messi nella condizionedi accettare condizioni di lavoro allimite della regolarità, data l’assenza dicontrolli certi e puntuali da parte delleistituzioni preposte. Di fronte a questeinnegabili difficoltà, il rischio di uncontratto separato o di unallungamento dei tempi della trattativaè quello che già è stato ipotizzato comesoluzione da qualche associazione dicategoria, vale a dire la firma dicontratti nazionali siglati daassociazioni e organizzazioni sindacali

minori, poco rappresentative e pococontrollabili sul rispetto dellenormative. Il ministero dell’Interno (riferimentoper il Testo Unico di Pubblica Sicurezza,cui ci si attiene anche per la vigilanzaprivata e i sevizi fiduciari) non sarebbepiù in grado di verificare efficacementeil rispetto delle regole previste dalla269. La frammentazione di un settorecosì importante porterebbe adun’inevitabile impoverimento dellacategoria, con retribuzioni pocoadeguate e a frequenti turn-over legatialla ricerca di occupazioni piùvantaggiose economicamente. Il rischio

di frammentazione è quindi reale, esolo intervenendo con rapidità se nepossono attenuare (se non proprioevitare) gli effetti. Il rinnovo delcontratto è l’occasione giusta perportare tutte le parti in causa a definireunitariamente i termini dellaquestione.La Filcams Cgil sta già lavorando aduna bozza di piattaforma con l’obiettivodi aprire un tavolo unitario che porti adun rapido avvio della trattativa dirinnovo. Sul tappeto ci saranno,sicuramente, la classificazione delpersonale, con la definizione dellemansioni per servizi di vigilanza e

servizi fiduciari e nuovi livelliretributivi; una esatta perimetrazione ericonoscimento delle attività rientrantinei servizi fiduciari. Nella trattativadovranno entrare anche le questionilegate ad una sostanzialederegolamentazione degli appaltirivendicando l’applicazione di regoletrasparenti, comuni anche con ilsettore della pubblica amministrazione,per evitare un pericoloso dumpingsociale e la deriva verso l’illegalità. LaFilcams si impegnerà affinché leproprie priorità siano tali anche per leistituzioni, le associazioni datoriali e leimprese del settore. •

Aprire un tavoloUNITARIO

Diario terziarioT U R I S M O C O M M E R C I O S E R V I Z I

MARZO

di ROBERTO MASSARO

[ VIGILANZA PRIVATA ]

Equo compenso,

regole certe negli appalti

e ricerca di una sintesi

unitaria per il contratto

nazionale. La Filcams

detta le condizioni

essenziali per evitare

la frammentazione

di un settore già debole

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di ROBERTA MANIERI

C arichi di lavoro insostenibili.Retribuzione a camere. Straordinarinon riconosciuti. Retribuzioni

inadeguate. Sono le cameriere ai pianidegli alberghi, che ieri come oggi, nonvedono riconoscersi adeguatamente ipropri diritti. Negli ultimi anni, inoltre, èaumentata la tendenza ad esternalizzaremolte attività alberghiere, in particolareproprio i servizi di pulizia, che vengonoaffidati a cooperative esterne. Unacondizione, ormai diffusa in molte localitàitaliane, che sta affliggendo e svilendo ilsettore del turismo, sempre meno attentoalla qualità dei servizi offerti.La Filcams Cgil di Bologna, cogliendol’occasione della Festa della donna, havoluto lanciare una campagna diinformazione “I DIRITTI NON SONO UNLUSSO” #stanchediaspettare, conl'obiettivo di dare risalto alla condizione disfruttamento delle tante donne lavoratrici. Le strutture alberghiere di Bologna, cosicome un po’ ovunque, hanno negli anniesternalizzato il servizio di pulizia dellecamere affidandolo a cooperative cheoperano in regime di appalto.“La cooperativa assume le lavoratrici conun orario molto basso assegnando loro uncerto numero di camere – racconta

Emiliano Sgargi segretario generale dellaFilcams Cgil di Bologna –. Al di là dell’orarioprestabilito, quindi, si devono terminare lecamere assegnate, con un evidenteabbassamento della paga orariastabilita.“Tra l’altro –prosegue il segretario– in diversi casi, abbiamo scopertol’applicazione di contratti nazionalidiversi, che riducono significativamente laparte retributiva e normativa.”Le Cooperative, in questo modo,recuperano margine applicando contrattinazionali che comportano un minore costo

del lavoro sia sulla parte retributiva chenormativa rispetto al Contratto nazionaledi settore sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil.“Con un percorso di sindacalizzazione,siamo riusciti ad entrare nel mondo degliappalti”. Sgargi racconta infatti che da oltreun anno e mezzo la Filcams Cgil di Bolognaè impegnata nel cercare di intercettare,quante più lavoratrici possibile. “Oltre alletante piccole realtà – dice –, siamo riusciti ametterci in contatto con una cooperativache ha in appalto otto alberghi di Bologna.Grazie ad una visita ispettiva, gli è stato

verbalizzato l’obbligo di applicare i minimitabellari previsti dal contratto nazionale,ma il continuo avvicendarsi di nuove finteproprietà non permette di identificare iresponsabili.”“Secondo questo meccanismo perverso tral’altro – specifica Emiliano Sgargi – icommittenti affidano i servizi senzacurarsi di come vengono applicati.Dobbiamo quindi obbligare le strutturealberghiere a vigilare e farsi garanti dellaregolarità delle condizioni di lavoroall'interno dei loro appalti.”“Le terziarizzazioni selvagge paiono esserediventate, da quasi 10 anni a questa parte, la

cifra distintiva della maggior parte dellanostra offerta ricettiva” aggiunge CristianSesena, segretario nazionale della FilcamsCgil. “Gli albergatori parlano di recupero diefficienza e di miglioramento della qualitàdel servizio ai clienti: sono dichiarazionisenza fondamento. La realtà è invece chel'appalto di servizio diventa un generatoreinstancabile di precarietà ed irregolaritàlavorativa e finisce spesso per tradursi in unabbassamento della qualità complessivadella offerta. È una strategia pertanto miopee non solo dannosa, che alla lunganemmeno sul piano commerciale paga".Con questa campagna la Filcams diBologna vuole coinvolgere il comune e lecontroparti per mettere in luce lacondizione di sfruttamento di tante donne,anche migranti, deboli e ricattabili; etrovare insieme una diversa gestione degliappalti, nel rispetto dei diritti dellelavoratrici. E conclude Sgargi: “Vogliamorompere l'intollerabile muro di silenzio cheregna sulle condizioni di lavoro a cuiqueste lavoratrici sono quotidianamentesottoposte”. •

2 Diario terziarioTURISMO COMMERCIO SERVIZI

[ ALBERGHI/APPALTI PULIZIE ]

I diritti non sono un lussoLa Filcams Cgil di Bologna,cogliendo l’occasionedella festa della donna, ha voluto lanciare unacampagna di informazionecon l’obiettivo di dare risalto alla condizione di sfruttamento delle tante donne lavoratrici

Stepchild adoption, maternitàsurrogata, adozioni per coppieomosessuali, il dibattito di questi

giorni si sta scatenando, in particolare sulweb dove si moltiplicano le discussioni e leposizioni contrapposte. I leader politici edello spettacolo sbandierano la loroopinione, appoggiando o criticando chi oraè sulle luci della ribalta per aver volutosoddisfare il bisogno di creare una famigliao la voglia di paternità. L’Italia sembraabbia voglia di fare un passo avanti,recuperare il gap con gli altri paesi delmondo, più aperti all’accettazione dellediversità e pronti a sfidare le leggi dellanatura in nome della libertà di scelta. Ma la realtà dei nostri giorni, nei posti dilavoro è ancora un’altra.La realtà è ancora che un lavoratrice chemette alla luce un bambino, nella totalenaturalità di un gesto o con qualsivogliatecnica moderna, viene messa ai marginidel mondo del lavoro.La realtà è che le donne si trovano ancoradi fronte ad una scelta: essere madri olavoratrici, perché la società non riesce agestire e assicurare un posto a chi questascelta non vorrebbe farla.È la storia - forse purtroppo come tante -diChiara (ovviamente nome di fantasia),

lavoratrice nella ristorazione, che rientradalla maternità e non ritrova il suo posto dilavoro. La sede della mensa dove lavoravaera in ristrutturazione, ma mai avrebbeimmaginato di non riuscire a trovareun’altra collocazione, vista la grandezzadella sua azienda, che ha incarico diversiservizi di ristorazione. “Sapevo che lastruttura dove ero occupata dovevachiudere per lavori – racconta Chiara–.Così appena rientrata dalla maternità, hochiesto subito quale sarebbe stata la miadestinazione, perché avendo una bambinadi otto mesi, mi sarei dovuta organizzare” .L’azienda però non le sa dare una risposta,e le dice che riceverà una raccomandata acasa. Chiara è l’unica, tra le sue colleghe,che non è stata ancora assegnata ad unasede, tutte le altre hanno già ricevuto laloro destinazione.Dopo ripetute telefonate, a due giorni dallachiusura della struttura, finalmente vienecomunicato a Chiara, tramiteraccomandata appunto, quale sarà la suafutura sede di lavoro.“Un posto dove si lavora 7 giorni su 7 conun riposo a turno e con tre tipologie dilavoro, tra cui il turno serale che finisceverso le 20:30/21:00, lontano dalla miaabitazione.”Un cambiamento totale quindi, oltre che diposto di lavoro, anche di orario e turno. Untrattamento diverso rispetto alle suecolleghe che, pur cambiando sede, hannomantenuto i loro orari.“Disperata – prosegue Chiara – ho chiestoall’azienda se poteva trovare un’altrasoluzione, in particolare per le difficoltà adover gestire la bambina durante i turniserali. Ma non mi hanno offertoalternative. Allora, sempre più presa dalla

disperazione, ho chiesto se potevo almenoessere esonerata dal turno serale. Maniente, nessuna risposta positiva.”Con la speranza che intanto si trovasseuna nuova destinazione, Chiara richiede ilcongedo parentale per sei mesi al 30%dello stipendio, e poi, per problemi disalute, entra in malattia.Anche le richieste della Filcams Cgil diRoma e Lazio cadono nel vuoto. “Abbiamoinsistentemente chiesto all’azienda diindividuare una sede più vicinaall’abitazione della lavoratrice o lamodifica dell’orario di lavoro, ma l’aziendaè inamovibile” racconta Elena Schifinodella Filcams Roma e Lazio, che a breveavrà un ulteriore incontro programmatocon i responsabili del personale.Pur giustificando la scelta comeun’esigenza occupazionale, l’azienda hadimostrato la mancanza di volontà atrovare una soluzione che permetta aChiara di continuare il suo lavoro, senzadover essere costretta a rinunciarci. “Etutto questo – conclude Chiara – solo peraver concepito un figlio?”. •

È questa la drammatica scelta che, ancora oggi, molte donne si trovanodi fronte quando decidonodi avere un figlio

[ LA STORIA DI CHIARA ]O madre o lavoratrice

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di ROBERTA MANIERI

I l 2015 è stato un anno positivo per ilturismo nazionale: lo dicono i dati e loconfermano le imprese. Anche se i dati

relativi allo scorso anno non sono ancoracompleti, l’industria turistica ha avuto unlieve miglioramento rispetto al passato, esegnali di una maggiore fiducia per ilfuturo. È quanto emerge dall’analisirealizzata da SL&A Turismo e Territorionell’ambito del progetto dell’Osservatoriosul terziario di mercato di Cemu, grazie alquale, trimestralmente, viene fornito ilquadro della situazione del settore, sia daun punto delle presenze turistiche, che delmercato del lavoro.La conferma della positività dell’anno,arriva da più fonti. Secondo Federalberghi,il 2015 chiude in positivo per quantoriguarda le presenze (+3,6%), grazie ancheall’inversione di tendenza fatta registraredal turismo interno, cresciuto del +3,2%dopo almeno due anni di difficolta, oltreche dai “soliti” stranieri (+4,1%).Un dato confermato anche dal campionedegli alberghi che aderiscono ad AicaConfindustria, che chiude il 2015 con buonirisultati, cosi come emerge dai dati Istatpubblicati nel mese di febbraio, cheevidenziano un quadro “sostanzialmente “stabile con l’aumento dei viaggi/vacanza

brevi, fatto che non accadeva dal 2009.Segnali positivi arrivano anche dai valorirelativi al primo trimestre 2016.L’Osservatorio di Confturismo afferma che ilvalore dell'indice di propensione al viaggiodegli Italiani infatti raggiunge nel mese digennaio i 59 punti, in crescita di 2 puntirispetto allo stesso mese dello scorso anno.Il “sentiment” degli Italiani sull'economia esul turismo è in netto miglioramentorispetto ad un anno fa. Se a gennaio 2015 il40 % degli intervistati temeva un anno avenire peggiore di quello precedente, talepercentuale scende al 31 % oggi, mentre ipiù ottimisti salgono al 26 %.Ed è la cultura a fare da traino per il turismointerno dei primi mesi dell’anno.“Più imprese turistiche e commerciali,meno società di costruzioni e aziendeagricole”: comincia così il comunicatostampa di Unioncamere-Infocamere cheha diffuso i risultati dall’analisi dei datiufficiali sulla natalità e mortalità delleimprese. Secondo questa fonte nel 2015 lacrescita torna ai livelli pre-crisi del 2007.Andando a vedere nel dettaglio il “turismo”(426.878 imprese registrate nel 2015) ècomposto dalle aziende della ristorazione(375.418 realtà ) che hanno fatto registrareuna crescita di 9.235 unità e poidell’alloggio (51.560 imprese) per le quali sirileva un saldo positivo di 2.028 (+4% dello

stock rispetto all’anno precedente).Un segnale positivo in generale rispetto alquale bisogna però dare anche il giustopeso. Secondo l’Osservatorio diConfesercenti fra le nuove aziende chehanno visto la luce nei settori delcommercio e del turismo nel 2015 le nuoveaperture riguardano soprattutto le “caseper vacanze”, che come è noto, in terminidi occupazione hanno ricadute assairidotte o addirittura nulle.

Il mondo del LavoroIl turismo spicca, in positivo, rispetto aglialtri settori anche per la maggiore quantitàdi lavoro che risulta dalle rilevazioni. Nelturismo il monte di ore lavorate aumentanel terzo trimestre del 7,2% in confrontoallo scorso anno, rispetto al 3% della mediadei servizi di mercato. Ancora sul fronte dellavoro le previsioni trimestrali diUnioncamere per questo inizio d’annosegnano il proseguire della tendenzapositiva già registrata nello stesso periododello scorso anno. Il saldo occupazionaleresta negativo, ma in sensibilediminuzione rispetto allo stesso periododel 2015, grazie sia ad un leggero aumentodelle entrate che, soprattutto, di unasensibile diminuzione delle uscite.

Per quanto riguarda il lavoro accessorio, idati diffusi dall’Inps sul 2015 mostranoancora segnali di crescita. In totale infattidurante l’ultimo anno sono stati venduti114.921.574 voucher (+66% rispetto al 2014)mentre per ora non sono disponibili datiper settore di attività (fermi al primisemestre dell’anno, quando erano stativenduti in tutto quasi 50 milioni divoucher, di cui il 15% nel turismo -7.471.377 in tutto).“Non possiamo che accogliere con favore iseppur timidi segnali di ripresa di unsettore altamente strategico perl’economia italiana – afferma CristianSesena, segretario nazionale della FilcamsCgil – ma resta prioritario colmare quellelacune che frenano lo sviluppodell’industria turistica del nostro paese. LaFilcams Cgil da diverso tempo rivendical’avvio di politiche mirate al rilancio delsettore, mediante la creazione di un tavolodi confronto che coinvolga tutte le partiinteressate, imprese, istituzioni e mondodel lavoro.” L’aumento della venditavoucher che secondo il sindacato nascondelavoro grigio e irregolare, preoccupa laFilcams Cgil: “Siamo di fronte ad utilizzoimproprio dei buoni lavoro –prosegueSesena – e non ad aumento realedell’occupazione. Anche su questo frontediventa fondamentale introdurre subitocorrettivi per via legislativa e magaritrovare sinergie con il mondo delle impreseper arginare un fenomeno che oltre apeggiorare le condizioni di chi lavora,abbassa la qualità dei servizi offerti.” •

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ENTRATE USCITE SALDO

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Resta prioritario colmare quelle lacune che frenano lo sviluppo dell’industria turistica del nostro paese

di R.M.

S i aprirà a Roma, lunedì 14 marzo, laquarta conferenza di Uni Europa -federazione internazionale dei

servizi - “Changing Europe Togheter”(cambiamo insieme l’Europa), alla qualeinterverrà anche il segretario generaledella Cgil Susanna Camusso. Sono sedicile organizzazioni sindacali italianeaderenti a Uni Europa che parteciperannoal Congresso, compresa la Filcams chesarà presente con una delegazione guidatadalla segretaria generale Maria GraziaGabrielli. Sarà un momento di confrontopolitico importante, per condividere epianificare i prossimi interventi da metterein campo, per individuare azionicoordinate e concrete a tutela dellelavoratrici e dei lavoratori. Dall’ultimoappuntamento, il terzo congresso svolto a

Tolosa nel 2011, l’Europa tutta, ha vissutouna crisi profonda, economica e politica,che ha scosso le basi della stessacomunità. La speculazione delle aziende,le campagne anti sindacali, i continuiattacchi al lavoro e ai lavoratori, stannominando le basi di una comunità europeache vorrebbe promuovere i valoridell’uguaglianza, della solidarietà edell’equità. Nonostante le difficoltà, UniEuropa, anche grazie all’impegno dei suoiaffiliati, ritiene centrale una politica voltaa migliorare le condizioni di vita e dilavoro di tutti i cittadini. L’obiettivo èquello di diventare una federazionesindacale europea forte, che porti avanti lalotta sul piano europeo nell’interesse e alservizio dei lavoratori, e al contempo sifaccia promotrice di un cambiamentoreale. E per raggiungere l’obiettivo, UniEuropa propone tre filoni strategici.

Cambiamo l’Europa facendo crescere leorganizzazioni sindacali. Attaccati,criticati, esclusi, i sindacati negli ultimianni hanno subito diversi attacchi chehanno reso sempre più difficile ilriconoscimento e il ruolo acquisito dopoanni di battaglie. Per essere pronti arispondere alle sfide e ai cambiamenti inatto, Uni Europa ha bisogno di sindacatiforti; per poter migliorare i diritti e lecondizioni di lavoro, garantire un equaremunerazione, e far sentire la propriavoce nel dibattito economico. Ma perottenere ciò è necessario riuscire a ricreareuna base attiva e partecipativa più ampia.Cambiamo l’Europa facendo crescere ilpotere della contrattazione. Uni Europa,insieme ai sindacati affiliati, si attiverà perrafforzare il potere contrattuale delleorganizzazioni. È indispensabilecontinuare a battersi per i diritti collettivi eper invertire la tendenza delle politichegovernative che continuano a limitarel’azione sindacale.Cambiamo l’Europa facendo crescere inqualità i posti di lavoro. Le nuovetecnologie e la rapida evoluzione delmondo del lavoro, hanno modificato ilsettore dei servizi, sviluppando nuoveforme di occupazione e di organizzazionedel lavoro. Uni Europa vuole sviluppareuna propria visione e azioni concreteaffinchè il settore europeo dei servizipossa crescere, e di conseguenze creareposti di lavoro di qualità, con buonecondizioni di lavoro e con salari equi. Tragli altri impegni, la federazione europeadei servizi, vuole trovare il modo perparlare ai giovani, comprendere le loroesigenze e le richieste delle nuovegenerazioni, che più di tutti hanno subito ilcolpo della peggioramento economico, trale difficoltà di trovare un posto nel mondodel lavoro, e la crisi di fiducia nel futuro.Coinvolgere e motivare i giovani, perimpegnarsi nel lavoro sindacale , diventaun obiettivo primario anche peraumentare la partecipazione dei giovanialle conferenze Uni Europa. •

[ UNI EUROPA ]Da Tolosa a Roma,cambiamo l’Europa

[ TURISMO ]

Timidi segnali positivi

I MOVIMENTI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE

Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere Excelsior

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La fondazione cheprovvede alla previdenzae all’assistenza degli

agenti e dei rappresentanti dicommercio per la prima voltanella sua storia ricorre adelezioni per costituire lapropria assemblea, cheprovvederà una volta insediataa nominare il nuovo Consigliodi Amministrazione. Leoperazioni di voto(esclusivamente online supiattaforma certificata)coinvolgeranno, dall’1 al 14aprile, circa 220mila agentiaventi diritto. Quattro le liste dicandidati, rappresentative diagenti e aziende mandatarie.La Lista Filcams Cgil è indicatacon la dicitura lista n. 3.Ad oggi la Cgil non è presentenel CdA di Enasarco e da annichiede queste elezioni comeunica legittimazione perentrare a far partedell’organismo. Per questo laFilcams Cgil parteciperà conuna propria lista di agenti erappresentanti; con la sceltadello slogan “Cambiaredavvero” chiarisce agli iscrittidell’ente di non aver avallato lescelte che hanno portato, conuna sostanziale modifica delregolamento, a mutare(peggiorando) le condizionipensionistiche di agenti e

rappresentanti. Per questo tra iprimi punti su cui lavorare c’èproprio la modifica deiregolamenti previdenziali el’ampliamento delleprestazioni di welfare.

“La nostra organizzazione –spiega Danilo Lelli, capolistaFilcams Cgil – affronta questeelezioni per l’assemblea diEnasarco con umiltà magrande determinazione. Inquesto momento di difficoltà ènecessario il peso el’esperienza di unaorganizzazione come la Cgilche si batte per i diritti deilavoratori siano essi dipendentio autonomi”.

Queste elezioni vanno adaffiancarsi ad un altromomento importante per laCgil, che porterà alla stesura eapprovazione dellanuovissima Carta Universaledei diritti dei lavoratori.Con la propria Carta dei Dirittila Cgil si rivolge anche ailavoratori autonomi, nellaconvinzione che i diritti sianoda riferirsi non al lavoro in sé,ma alle persone, in quantolavoratrici e lavoratori. E inquesta ottica rientrano a pienotitolo anche i lavoratoriautonomi. La Filcams partecipa

alle elezioni provando a fissareun punto di partenzaimportante per rinsaldare ilrapporto con il settore, in vistaanche e soprattutto delprossimo rinnovo degli Accordieconomici collettivi.

La Filcams ha deciso, nelpassato, di non entrare negliorgani direttivi e ad oggi nonha propri rappresentantinell’Ente, in contrapposizionecon le scelte fatte, spesso adanno degli agenti. Cosacambia con queste elezioni?Siamo di fronte ad uncambiamento radicale, con leprime vere elezioni dopo più di70 anni di vita della FondazioneEnasarco. Da anni la Cgilchiedeva il mandato elettivocome unica legittimazione perentrare a far parte degli organistatutari dell'ente. Ed ora chese ne presenta l’opportunitànon potevamo non esserci. Delresto siamo anche convinti dirappresentare l’unica novitànel panorama dei candidati. Datroppo tempo Enasarco vienepercepito come distante dallacategoria degli agenti erappresentanti. Chiamare idiretti interessati ad esprimersie indicare i proprirappresentanti è un passoimportante, difficile ma

estremamente democratico.Vorremmo portare davvero gliiscritti ad incidere di più nellescelte gestionali, che possonoguardare con maggioreattenzione alle esigenze di tuttii lavoratori della categoria.

Abbiamo già detto che laFilcams non partecipa ad oggialla gestione dellaFondazione. Quali sono lecritiche mosse alle passategestioni?Non ci siamo risparmiati nellecritiche, provando nelcontempo a formulareproposte concrete. Nonabbiamo avallato, ad esempio,le modifiche ai regolamentiprevidenziali che per garantirela sostenibilità dell'ente hannomodificato le condizioniprevidenziali degli agenti erappresentanti.

Sul versante delle proposte,invece?Abbiamo improntato il nostroprogramma elettorale allaserietà e concretezza.Proponiamo di modificare iregolamenti previdenziali;ottimizzare le spese; ridurre icompensi dei consiglieri;ampliare il welfare; favorire laportabilità dei contributi;prevedere ammortizzatori

sociali; potenziare laformazione professionale;riconoscere un effettivo ruolodi decisone agli agenti erappresentanti nella gestionedella Fondazione.

Tra tutte le liste di candidati, lavostra è l’unica a fregiarsi dellogo e del nomedell’organizzazione che lapropone. Questo èsicuramente un elementodistintivo, secondo te saràanche la marcia in più perl’elezione di rappresentantiFilcams?Abbiamo scelto, di concertocon la Confederazione, dipresentare una nostra listaautonoma. Avremmo potutoricercare accordi con altre listema abbiamo preferito lavorarein modalità libera su unanostra autonoma propostaprogrammatica mettendo adisposizione della categoriadegli agenti e rappresentanti ,in questo momento didifficoltà economica e sociale,il peso e l'esperienza di ungrande sindacato come la Cgil.Riteniamo che per cambiaredavvero sia necessario votareFilcams Cgil, la lista cherappresenta la vera novità diqueste elezioni.

Roberto Massaro

[ ELEZIONI CDA ]

Enarsarco si rinnova

Direttore responsabileGuido Iocca

Proprietà della testataEdit. Coop.

Ufficio abbonamenti [email protected]/44888201- 06/44888296Ufficio vendite06/44888230 - [email protected] e impaginazione Massimiliano Acerra, Cristina Izzo, Ilaria Longo

Inserto d’informazione della Filcams CgilVia L.Serra, 31, 00153 Roma, tel. 06/5885102 e-mail: [email protected] - www.filcams.cgil.it

A cura di Roberta Manieri Ufficio Stampa Filcams Cgil nazionaleTel 06/58393127 - cel 3494702077 e-mail: [email protected]

Chiuso venerdì, 11 marzo 2016

EditoreEdit. Coop.società cooperativa di giornalisti,Via dei Frentani 4/a, 00185 - Roma

Registro Tribunale di Roma n. 301/2004 del 19/7/2004Iscrizione R.O.C. 2743

Diario terziarioT U R I S M O • C O M M E R C I O • S E R V I Z I

CONTAMINAZIONI | VITTIME DI MAFIA

Incredulità e brividi sonole immediate reazioni chescuotono chiunque scorral’elenco dei “Nomi da nondimenticare” pubblicato sulsito di Libera (www.libera.it).Sono i nomi e i cognomi delle vittime dimafia e delle stragi che dal 1893 ad oggihanno insanguinato il nostro paeserendendolo spesso il luogodell’impunità e dell’oblio.L’Associazione Libera lotta anche

contro questo, contro l’ingiustizia,contro la perdita della memoria chesempre più spesso caratterizza e sidiffonde nella nostra società. Fin dallasua nascita, il 25 marzo del ’95, Liberapromuove legalità e giustizia: suoprincipale obiettivo è ricostruire eraccontare le storie delle vittime, darloro un volto e fissarle nella memoriacollettiva, ma soprattutto evitare che ifamiliari vengano lasciati soli epermettere alla comunità di ricordarliattraverso i loro esempi per evitare ilreiterarsi di tali tragedie. Attraversouna rete fitta di coordinamento traoltre mille gruppi, associazioni, scuole,comitati promuove l’educazione allalegalità, la lotta alla corruzione,sostiene progetti su lavoro e sviluppo, ilriuso dei beni confiscati alle mafie. Ogni anno Libera si impegnanell’iniziativa del Ricordo e per il 2016 la XXI giornata è stata denominata“Ponti di memoria, luoghi di impegno”,dando lettura dei nomi delle vittimeinnocenti delle mafia. Si svolgerà a Messina, ma virtualmenteunirà tutti i luoghi d’Italia dove saranno

organizzate parallele manifestazioni,sempre il 21 marzo, primo giorno diprimavera, simbolo della rinascita.Come un simbolo è la città di Messinastessa, punto e ponte di unione traAfrica ed Europa; città segnata dallapresenza mafiosa, centro culturale conla sua Università fondata a metà del‘500, luogo fisico distrutto da unterribile terremoto e daibombardamenti della guerra, luogosempre ricostruito dalla volontà dellasua gente. Messina è al culmine di unpercorso avviato in ogni Regione apartire dai primi di febbraio, coniniziative, incontri, proiezioni,presentazioni di libri incentratisull’argomento mafia e legalità. Interessante il progetto promosso tra lescuole che parteciperanno alla giornataconclusiva, con la possibilità di“adottare” una delle vittime e utilizzareil materiale messo a disposizionedall’Associazione (libri, film, serie tv) perpromuovere momenti di incontro eriflessione sui temi.La Filcams da sempre sostiene gliobiettivi che muovono l’Associazione

Libera. I lavoratori appartenenti allanostra Federazione sono in prima lineaed esposti costantemente alleproblematiche inerenti la legalità egiustizia dagli appalti di servizi alleattività commerciali e turistiche. E’ del mese di maggio 2015 l’iniziativadella Filcams “Slegalitàlia” per lapresentazione di un report legato alrapporto tra lavoro e la legalità, pertrasmettere l’idea simbolo di unapossibile ed attuabile ripartenza delPaese attraverso la trasparenza, la lottaall’illegalità e alle mafie. Per tutto questo la Filcams Cgilsostiene la giornata del 21 marzo, unmomento in cui “negli spazi dimemoria, saremo chiamati ad esseredemolitori di muri e costruttori di reti,ricercatori di legami e testimoni diverità. Saremo ponte di memoria eimpegno, il primo giorno di primaverae in tutti i 365 giorni dell’anno” come èscritto sul sito di Libera, accanto ainomi e cognomi da ricordare.http://www.memoriaeimpegno.it/territori/

Loredana Colarusso

Nomi da non dimenticare

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davvero” la governance dell’ente