FACILEDIVERSAMENTE

reporter all'arrembaggio - un giornale di notizie dalla citta' e dal mondo fatto da ragazzi diversamente abili- un giornale dalla lettura facile contro tutte le barriere, anche linguistiche

diversamente FACILE giornale bollettino del progetto “fotoreporter all’arrembaggio”

un giornale dalla città e dal mondo redatto da ragazzi diversamenteabili

numero 2-3 / estate 2017stampato in 300 copie

presso la Tipografica, Bevagna (PG)ottobre 2016

redazione: Fabrizio, Stefano,

Gianfranco, Arianna, Lorenzo, Federico,Federico, Francesco, Valerio, Pierluigi, Matteo, Michela,

Michela, Riccardo,Giuliana,Iacopo, Andrea, Mirco, -Claudia

con la collaborazione diAntonella Ambrogi Tonti,

Nella Serafini, Graziella Furlotti, Patrizia Liviabella,

Silvia Giuli, Emanuele De Donno,Alice Mazzarella

e gli operatori Marta, Daniela e Nada progetto promosso da S.I.B.HA

in collaborazione con Ellelle, VIAINDUSTRIAE, A.I.P.D

websitewww.diversamentefacile.wordpress.com

facebookhttps://www.facebook.com/pages/Diversamente-Facile/13

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contatti e copie cartaceeinfo: 3474415501- sil_giu@yahoo.it

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A RASIGLIA IO E PIERLUIGIABBIAMO FESTEGGIATO LAGIORNATA MONDIALE DELL'ACQUA.DAL 1992 LE NAZIONI UNITEHANNO ISTITUTO LA GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA PER LA SUA IMPORTANZA E PERPRESERVARLA E RENDERLAACCESIBILE A TUTTI..SIAMO ANDATI PROPRIO ARASIGLIA, UN PICCOLOPAESINO DELL’APPENNINOUMBRO CONOSCIUTO COME LA CITTA’ DELLE SORGENTI.IO E IL MIO AMICO PIERLUIGI ABBIAMO PARLATO CON TECNICI

GIORNATA MONDIALEDELL’ACQUA

DELL’ASSOCIAZIONE ARPA CHE CI HANNO DETTO TUTTAL’IMPORTANZA DELL’ACQUA CHE CI SERVE PER BERE, E PERCIO’ NON DEVE ESSERE INQUINATA, PER LAVARCI, PER INNAFFIARE CAMPI E CI PUO’ SERVIRE ANCHE PER PRODURRE L’ENERGIA ELETTRICA.QUESTA FESTA ERA IL 12 MARZO E L’ARPA SIINTERESSA ALLA REALIZZAZIONE DI PROGETTIEDUCATIVI RIVOLTI ALLE SCUOLE, RIGUARDANTIL’EDUCAZIONE AMBIENTALE PER UNA CONOSCENZA DEL TERRITORIO E PER LA COSTRUZIONE DI UN FUTUROSOSTENIBILE.DOPO LA VISITA A RASIGLIA E AGLI EDIFICI CON LE MACCHINE PER L’ELETTRICITA’ C’E’ STATA UNATAVOLA ROTONDA: SONO PIU’ DI 663 MILIONI LEPERSONE NEL MONDO SENZA ACQUA POTABILE IN CASA COSTRETTE A TRASCORRERE ORE IN CODA O INCAMMINO PER RAGGIUNGERE UNA SORGENTE DI ACQUA PULITA.IN TUTTO IL MONDO CIRCA 24 MILIARDI DI PERSONE NON HANNO I SERVIZI INGIENICI, CIRCA 315 MILABAMBINI SOTTO I 5 ANNI OGNI ANNO MUOIONO PER LA MANCANZA DI ACQUA.VIVA L’ACQUA E LA SUA POTENZA CHE CI DA TANTA ENERGIA! THE END! FINE!

LORENZO e PIERLUIGI

GOCCIA A GOCCIADAL MESE DI NOVEMBRE IN POI, ALL’ELLELLE, OGNI VENERDÌ CIRIUNIAMO PER SVOLGERE UN LABORATORIO SULL’ACQUA, APICCOLE GOCCE. LA PRIMA VOLTA ABBIAMO INDIVIDUATO DOVE E COME ESSA SI TROVA IN NATURA (FIUMI, MARE, PIOGGIA, LAGHI, SORGENTI, TORRENTI..) E COME LA UTILIZZIAMO (PER BERE ,PULIRE, LAVARSI, CUCINARE...). SIAMO GIUNTI ALLA CONCLUSIONE CHE L’ACQUA CI DÀ LA VITA PERCHÉ ELEMENTO INDISPENSABILE PER GLI UOMINI, GLI ANIMALI E LE PIANTE.DOPO QUESTA RIFLESSIONE, SIAMO ANDATI A RICERCARE I PROVERBI SULL’ACQUA, ATTINGENDO A DETTI DELLA SAGGEZZA POPOLARE.ABBIAMO LETTO POI LEGGENDE SU MITI SULL’ORIGINE DEIGHIACCIAI, DEI LAGHI, DI SORGENTI, CASCATE, ACQUE TERMALI E LE ABBIAMO RIELABORATE CON BELLISSIMI DISEGNI UTILIZZANDO VARI TIPI DI COLORE. IL NOSTRO “VIAGGIO ACQUATICO” CI HA PORTATO CON LAPRIMAVERA A TOCCARE CON MANO E VEDERE ALCUNI LAGHI DI CUI ABBIAMO TANTO PARLATO.AL NOSTRO PROGETTO HANNO ADERITO TRE RAGAZZE: MARTINA, RITA, VALERIA, CHE FREQUENTANO IL TERZO ANNO DEL LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI BEATA ANGELA DI FOLIGNO.OGNI MERCOLEDÌ CI SIAMO INCONTRATI PRESSO LA NOSTRA SEDE CHE OSPITA LA REDAZIONE DEL FAMOSO “DIVERSAMENTE FACILE” IL CLIMA DI LAVORO È PROFESSIONALE MA COLMO DI ALLEGRIA E COLLABORAZIONE, CIASCUNO HA QUALCOSA DA ESPRIMERE E DALAMENTARE.LE IDEE DI TUTTI SONO ACCOLTE E RISPETTATE, SIANO ESSESUSSURRATE, MIMATE, DETTE.ANCHE QUESTO ARTICOLO È IL PRODOTTO FINALE MA QUELLO CHE

GOCCIA A GOCCIASTA DIETRO È L’ESPERIENZA PIÙ IMPORTANTE: IL CONFRONTARCI, IL RIDERE, IL COCCOLARCI, IL CANTARE, IL RIFLETTERE, IL PROVOCARE.TUTTO QUESTO SERVE PER CREARE, PERCHÉ NOI SCRIVIAMO CIÒ CHE SENTIAMO QUINDI CRESCIAMO INSIEME, DIVENIAMO PIÙ RICCHI ANCHE CON NUOVI INCONTRI E CONFRONTANDOCI A MODO NOSTRO CON CHI VIENE A COLLABORARE CON NOI.L’INCONTRO E LA COLLABORAZIONE CON LE TRE RAGAZZE QUINDI È STATO FONDAMENTALE PER ENTRAMBI. LE GOCCE NON SI PERDONO NEL MARE MA STANDO INSIEME LO FORMANO.

VALERIA, RITA, MARTINA CI HANNO FATTO CONOSCERE QUESTAFILASTROCCA:

FILASTROCCA DELL’ACQUA DI TUTTI

Viva l’acqua che è di tutti,lava i visi belli e brutti

lava i piedi e anche le manidi tutti gli esseri umani.

Viva l’acqua che è comuneE tirando su la fune

Sale l’acqua su dal pozzoCosì bevi se hai il singhiozzo

Viva l’acqua che disseta Scorre liscia come setaDalla bocca fino a lì

Dove poi si fa pipì.

Viva l’acqua che sollevaChiunque ha sete se la beva

Di sorgente o rubinettoÈ anche meglio del Chinotto!Viva l’acqua che è preziosa

Più di ogni altra cosaPuò valer un diamante

E non deve costare niente.Viva l’acqua che è di tuttiBimbi, piante rospi e gattiDei giganti e dei serpenti

Di tutti gli esseri viventi.

Come diceva Albert Szent-Gyorgy :

”L’acqua è la materia della vita.E’ matrice, madre e mezzo, non esiste vita senza

acqua”

DAL SITO VALLE UMBRIA SERVIZI SPA ABBIAMO PRESO QUESTE UTILI NOTIZIE...

SONO MOLTE LE ATTIVITÀ CHE VALLE UMBRA SERVIZI INTRAPRENDE PER FRONTEGGIARE EVEN-TUALI SITUAZIONI DI CRISI IDRICA.

IN PRIMO LUOGO È NECESSARIO PRECISARE CHE L’AFFERMAZIONE “L’ACQUEDOTTO È UN COLA-BRODO” NON È VERA. VALLE UMBRA SERVIZI GESTISCE CIRCA 3.000 KM DI RETE E LA SITUA-ZIONE È MOLTO DIVERSIFICATA, MA IN GRAN PARTE LE RETI SONO IN BUONO STATO PERTANTO LE PICCOLE PERDITE SONO FISIOLOGICHE (UN ACQUEDOTTO NON È MAI A TENUTA STAGNA). PER LE RESTANTI PARTI DEL TERRITORIO CHE PRESENTANO ALCUNI TRATTI DI CRITICITÀ PERCHÉ LE RETI SONO OBSOLETE, E QUINDI CON PERDITE ECCESSIVE, VENGONO PROGRAMMATI INTER-VENTI PER SOSTITUIRE LA RETE, SULLA BASE DELLA MAGGIORE O MINORE GRAVITÀ DELLA SITUAZIONE. NEL DETTAGLIO GLI INTERVENTI DI VALLE UMBRA SERVIZI PER FAR FRONTE ALL’EMERGENZA IDRICA SONO:

- COLLEGAMENTI PROVVISORI TRA TRATTI DI RETE PER RIFORNIRE DI ACQUA ZONE CON MAG-GIORI CARENZE.- CHIUSURA, IN GENERE NOTTURNA, DI ALCUNI TRATTI DI RETE (SOLO QUELLI NON COLLEGATI A POZZI) PER CONSENTIRE IL RIEMPIMENTO DEI SERBATOI.- TRASPORTO DELL’ACQUA CON AUTOBOTTI NELLE ZONE CON MAGGIORI CARENZE.I PERIODI CARATTERIZZATI DA STRAORDINARIA SICCITÀ O, AL CONTRARIO, DA PIOGGE RIPETU-TE E DIFFUSE NON DEVONO CONDURCI A SPRECARE ACQUA NÈ A CONSIDERARLA UNA RISORSA INFINITA.

CERCHIAMO QUINDI DI MODIFICARE LE NOSTRE ABITUDINI CON COMPORTAMENTI COSTANTI CHE FACCIANO UN USO CONSAPEVOLE DELLA RISORSA IDRICA, CON LE BUONE PRATICHE DEL CON-SUMATORE. DOBBIAMO POI TENERE CONTO, CHE AL DI LÀ DELLE VARIAZIONI STAGIONALI, LA TENDENZA GENERALE NEL CORSO DEGLI ANNI E DEI DECENNI VA VERSO UNA PROGRESSIVA RIDUZIONE DELLE RISORSE IDRICHE A NOSTRA DISPOSIZIONE, SIA A CAUSA DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI CHE DELL’ INQUINAMENTO DELLE FALDE ACQUIFERE.

LE BUONE PRATICHE DEL CONSUMATORE

UN CONSUMO DI ACQUA RESPONSABILE È DI FONDAMENTALE IMPORTANZA. QUESTA RISORSA NON È PURTROPPO INFINITA E, IN PARTICOLARE NEI PERIODI DI EMERGENZA IDRICA, È NECES-SARIO EVITARE DI SPRECARLA.ECCO ALCUNE UTILI NORME DI COMPORTAMENTO, IN CHIAVE IRONICA, E CHE CONSENTONO DI RISPARMIARE ACQUA.

FIDARSI DELLE APPARENZEAPPLICA AL RUBINETTO UN FRANGIGETTO, SEMBRERÀ DI AVERE LA STESSA ACQUA, MA NE RISPARMIERAI FINO AL 50%.

USARE IL TELEFONO CONVIENECON UNA DOCCIA DI 5 MINUTI INVECE DEL BAGNO, TAGLI IL CONSUMO DI ACQUA FINO AL 75%.

DIVENTA MEDITERRANEOSCEGLIENDO PIANTE MEDITERRANEE, INVECE CHE PRATO INGLESE O ORTEN-SIE, PUOI EVITARE DI INNAFFIARE. (PER APPROFONDIRE CONSULTA LA GUIDA PER IL GIARDINO SECCO)

NON METTERE IL TURBO AL TUBORALLENTA: UN AUTO BEN PULITA ALL’INTERNO FA BENE ALL’AMBIENTE E AL PROPRIETARIO

DATTI LA CARICAUSA LAVATRICI E LAVASTOVIGLIE A PIENO CARICO: RISPARMI ACQUA E ANCHE ENERGIA.

PREMI IL TASTO GIUSTOI SOLIDI E I LIQUIDI HANNO BISOGNI DIVERSI: UN WATER CON IL DOPPIO TASTO CONSUMA MIGLIAIA DI LITRI IN MENO L’ANNO.

APRI LA MENTE, NON IL RUBINETTOQUANDO TI LAVI I DENTI O TI FAI LO SHAMPOO, CHIUDI IL RUBINETTO.

Sovente ci capita di sentire o di usare la parola fulmine nei nostri discorsi, ma cosa sappiamo del fulmine?

Proviamo a conoscerlo:

* CONSISTE IN UNA SERIE DI SCINTILLE CHE SCOCCANO FRA LA BASE DELLA NUBE CARICATA NEGATIVAMENTE E IL SUOLO (O UN’ALTRA NUBE) CARICATO POSITIVAMENTE. LE SCINTILLE SONO MOLTE, MA COSÌ RAVVICINATE TRA LORO CHE L’OCCHIO LE COGLIE COME UN UNICO FENOMENO. E’ LUNGO FINO A 20 CHILOMETRI E LARGO IN GENERE MENO DI 10 CENTIMETRI.

* E’ PERICOLOSO: OGNI ANNO NEL MONDO I FULMINI UCCI-DONO DALLE 6.000 ALLE 24.000 PERSONE E NE FERISCONO 240.000. OTTANTA VOLTE SU CENTO I FULMINI COLPISCONO I MASCHI. UNA DOZZINA GLI ITALIANI UCCISI OGNI ANNO DA UN FULMINE. IL RECORD DI UOMO PIÙ COLPITO DA SAETTE APPARTIENE A ROY CLEVELAND SULLIVAN RANGER FORESTA-LE DELLA VIRGINIA FULMINATO SETTE VOLTE TRA IL 1942 E IL 1977.

* CHI HA FATTO L’ESPERIENZA LO TEME O NE HA TRATTO GIO-VAMENTO: L’EX NUOTATRICE VIOLA VALLI NE È IMPAURITA

CHE IL CIELO TI FULMINI!

VELOCE COME UN FULMINE!

PERCHÉ DICE “UNA VOLTA, IN ALLENAMENTO, UN FULMINE COLPÌ LA PISCINA: L’ACQUA DIVENNE ROSSA E VIBRÒ, LE MIE PULSAZIONI ANDARONO ALLE STELLE E MI RITROVAI CON 39 DI FEBBRE.”IL SIGNOR JOHN CORSON, INVECE, OPERATO TRE VOLTE AL CUORE, NEL 2004 FU COLPITO DA UN FULMINE, E A SUO DIRE LA COSA GLI FECE BENE : “MI SENTO CENT’ANNI PIÙ GIOVA-NE. E’ COME SE IL MIO CORPO FOSSE LEGGERO”.

DOVE CADE CON PIÙ FREQUENZA?

* SECONDO LA NASA (ENTE SPAZIALE AMERICANO) L’AREA DEL GOLFO DI MARACAIBO IN VENEZUELA È AL PRIMO POSTO AL MONDO PER NUMERO DI FULMINI ALL’ANNO.AL SECONDO POSTO L’AREA DEL BACINO DEL CONGO INAFRI-CA. IN ITALIA CADONO OGNI ANNO UN MILIONE E SEICENTOMILA FULMINI.

A CAUSA DEL RISCALDAMENTO GLOBALE SI CALCOLA CHE NEL 2100 CADRÀ UN 50% DI FULMINI IN PIÙ. LA RETE ITALIANA HA RILEVATO CHE NEGLI ANNI 1990-2015 SONO AUMENTATI DEL 30% RISPETTO AGLI ANNI 1960-1990.

RIMASI FULMINATO!

ERA UN FULMINE A CIEL SERENO!

NEL MONDO CADE UN FULMINE OGNI TRE SECONDI!MA...

COME DIFENDERSI DAI FULMINI?

INNANZITUTTO BISOGNA RICONOSCERE CHE NON ESISTE AL-CUN POSTO CERTAMENTE SICURO: NEL CASO IN CUI CI TRO-VIAMO ALL’INTERNO DI UN EDIFICIO, È MEGLIO STARE LON-TANI DA PORTE, FINESTRE, CAMINETTI.

* MAI SOTTO GLI ALBERI - TROVARE RIPARO SOTTO GLI AL-BERI È LA PRIMA E SEMPLICE IDEA CHE POTREBBE VENIR-CI IN MENTE UNA VOLTA SORPRESI DAL TEMPORALE: QUE-STA SCELTA POTREBBE RIVELARSI UN ERRORE FATALE, SE SI CONSIDERA CHE I PRINCIPALI BERSAGLI DEI FULMINI SONO PROPRIO GLI ALBERI.

* VIA TUTTI GLI OGGETTI METALLICI - E’ OPPORTUNO TO-GLIERSI BRACCIALI, OROLOGI, CATENINE, MEDAGLIE, OREC-CHINI: GLI OGGETTI METALLICI, MAGARI D’ORO, POSSONO ATTIRARE LA SCARICA ELETTRICA VERSO DI NOI.

* TROVARE RIPARO IN EDIFICI O AUTO - GLI EDIFICI E IN SE-CONDO LUOGO LE AUTO SONO I POSTI DOVE È MEGLIO CER-CARE RIFUGIO. SE CI TROVIAMO ALL’APERTO SENZA CASE O MACCHINE NELLE VICINANZE, ESISTE UNA POSIZIONE DI SICU-REZZA DA ASSUMERE QUANDO CI SI ACCORGE CHE I FULMINI SONO VICINI: SEDENDOSI O ACCUCCIANDOSI CON GINOCCHIA E PIEDI UNITI, TENDENDO LA TESTA TRA LE GINOCCHIA IN MODO DA DIMINUIRE IL PIÙ POSSIBILE I PUNTI DI CONTATTO CON IL TERRENO

*IN GRUPPO, ECCO COSA FARE - SE SI È IN GRUPPO OCCOR-RE SPARPAGLIARSI, PERCHÉ LA SCARICA NON SI PROPAGHI DALL’UNO AGLI ALTRI.

* IN MONTAGNA -E’ BENE SCENDERE DALLE CIME NEL CORSO DELLE ORE POMERIDIANE, PERCHÉ DOPO MEZZOGIORNO AU-MENTA LA PROBABILITÀ DI TEMPORALI IN QUOTA.

* AL MARE - IN BARCA, MEGLIO ANDARE SOTTOCOPERTA BLOCCANDO IL TIMONE. SE CI SI TROVA IN UNA PISCINA, UN LAGO O NEL MARE BISO-GNA CERCARE DI TORNARE ALL’ASCIUTTO PRIMA POSSIBILE, USCENDO DALL’ACQUA PER TEMPO.

In alto: fulmine a Celle Ligure - foto di Felice Montalbetti, giugno 1958A sinsitra: tempesta di fulmini a San Francisco, cartolina vintage

Essere liberi,

non avere costrizioni, orari da rispettare,scadenze, poter disporre del proprio tempo percoltivare hobby, andare dove il desiderio ciporta: è una realtà o un sogno? In effetti c’è in noi un’aspirazione molto forte alla libertà, ma questa deve poi fare i conti con i limiti, icondizionamenti che ci sono imposti dalla natura, dalla società in cuiviviamo fatta di regole, di leggi che assicurano il vivere civile, senza le quali nel mondo prenderebbe il sopravvento la prepotenza, la confusione.Immaginiamo il traffico sulle strade: se non sirispettassero i segnali, le precedenze, isemafori, saremmo schiacciati, travolti. Insomma la libertà non può essere assoluta,incondizionata: certo è una parola magica, usata a proposito e a sproposito, perché ognuno di noi le attribuisce significati che non sempre coincidono con le interpretazioni degli altri.In linea generale vi riconosciamo un valore elevato, qualcosa che fa parte dell’essere umano, senza la quale la vita perde di significato, un valore dadifendere quando se ne è in possesso, daconquistare se manca: Ma è un valore fragile,esposto ad insidie continue, causa di

OMAGGIO alla

incomprensioni, di conflitti, perché per suanatura la libertà non può essere totale, è invecedivisa e condivisa e se si supera una certa soglia dipossesso, di godimento, diventa un disvalore, un arbitrio.E poi la libertà ha tante facce: libertà politica checonsiste principalmente nel mandare a governarci, attraverso le elezioni, quelli che riteniamo piùcapaci e più onesti, (ma, tra parentesi, questo non sempre accade), insomma consiste nell’eleggere e nell’essere eletti; la libertà di parola da usare nelleoccasioni che si presentano ( riunioni, proposte,dibattiti), libertà di religione, in un mondo dalle mille culture e dai più svariati orientamenti;libertà di pensiero, libertà interiore. Sono soloalcuni degli aspetti della libertà, bella di per sé stessa e delicata, sempre legata alla responsabilità nella sfera pubblica e in quella privata. Una liber-tà da usare non per soffi sfare i propri capricci, ma per costruire insieme agli altri, per condividere la gioia dello stare insieme, per collaborare arealizzare una società più giusta, più umana, dove ogni persona possa trovare le condizioni per vivere dignitosamente, senza la paura e senza lasofferenza della povertà, della mancanza di lavoro e di prospettive.

Attilio Turrioni

L IB E R T À

NULLA È STATO PIÙ DIFFICILE CHE DEFINIRE COSA È LA LIBERTÀ PER NOI, RAGAZZI REPORTER, NONOSTANTE ABBIAMO AFFRONTATO NEL TEMPO TANTI TEMI.LA PAROLA CI METTE IN GRANDE DIFFICOLTÀ, COMINCIAMO PIANO PIANO A RIFLETTERE PARTENDO COME SEMPRE DA NOI STESSI E DALLA NOSTRA REALTÀ CHE PUÒ SEMBRARE APPARENTEMENTE MOLTO PERSONALE MA CHE, CON UN’ATTENTA OSSERVAZIONE, PUÒ ESSERE CONSIDERATAUNIVERSALE, DI TUTTI.SIAMO LIBERI QUANDO NON CI COSTRINGONO A FARE QUALCOSA.SIAMO LIBERI QUANDO POSSIAMO DIRE QUELLO CHE PENSIAMO EPOSSIAMO ESPRIMERE I NOSTRI SENTIMENTI, CHE SIANO BELLI O BRUTTI.LA RIFLESSIONE DIVENTA PIÙ INTIMA QUANDO CI RACCONTIAMO LENOSTRE ESPERIENZE.CI SENTIAMO TROPPO OSSERVATI, NON SIAMO PIÙ PICCOLI, NON CIPIACE CHI DECIDE PER NOI, LA CARROZZELLA CI IMPEDISCE DI ANDARE DOVE VOGLIAMO, NON VOGLIAMO VESTIRCI COME VOGLIONO GLI ALTRI, SIAMO CONTENTI DI AVERE LE ATTENZIONI DI PERSONE CARE.LA SEDIA, LA MALATTIA, LA DISABILITÀ CONDIZIONANO E LIMITANO LA NOSTRA LIBERTÀ.RIACQUISTIAMO UN PO’ DELLA NOSTRA LIBERTÀ CON LE ESPERIENZE, LE USCITE CHE FACCIAMO IN COOPERATIVA, GLI INCONTRI CON GLI AMICI SONO PREZIOSI PERCHÉ IN QUEL MOMENTO SIAMO NOI E LORO, SENZA INTERMEDIARI.VOGLIAMO AVERE UN PO’ DI AUTONOMIA, QUESTO CI FA SENTIRE PIÙLIBERI.TUTTI GLI UOMINI HANNO BISOGNO DELL’ALTRO MA NON C’È COSA PIÙ BELLA DI UN ATTIMO DI LIBERTÀ... E SOLO CON UN PO’ DI AUTONOMIA LA POSSIAMO ASSAPORARE.CI SONO ALTRI MODI PER POTERCI SENTIRE LIBERI:

LIBERTÀ

PAOLO HA TROVATO NEL CREARE OGGETTI , NEL DISEGNO,L’ESPRESSIONE DELLA SUA LIBERTÀ , AVENDO DIFFICOLTÀ A CAMMINARE.THOMAS NELLA MUSICA RIESCE AD ESPRIMERE LA SUA LIBERTÀ.VALERIO NELL’ANDARE FUORI DAI LUOGHI CHE FREQUENTA TUTTI IGIORNI.MICHELA QUANDO FA DANZA TERAPIA ESPRIME CON IL SUO CORPOTUTTA LA SUA VOGLIA DI LIBERTÀ.STEFANO QUANDO NUOTA O VA A CAMMINARE IN MONTAGNA SI SENTE LIBERO.CI SENTIAMO MOLTO LIMITATI ANCHE DALL’ASPETTO ECONOMICO;TANTE COSE NON LE POSSIAMO FARE PERCHÉ COSTANO MOLTO E PER NOI È MOLTO DIFFICILE LAVORARE.IL NOSTRO NON È UN LAMENTO PERSONALE MA È UN GRIDO, UNA VOCE PIÙ ALTA PERCHÉ VOGLIAMO ANCHE NOI SENTIRCI LIBERI E LE CONDIZIONI PER SENTIRE E VIVERE LA LIBERTÀ NON DIPENDONO DA NOI MA DA ALTRI .ECCO PERCHÉ È FONDAMENTALE CHE GLI ALTRI CI CONSIDERINO ALLA PARI PERCHÉ SOLO SE LO SIAMO, SIAMO LIBERI.

Su quaderni di scolaroSu i miei banchi e gli alberiSu la sabbia su la neveScrivo il tuo nome

Su ogni pagina che ho lettoSu ogni pagina che è biancaSasso sangue carta o cenereScrivo il tuo nome

Su le immagini dorateSu le armi dei guerrieriSu la corona dei reScrivo il tuo nome

Su la giungla ed ildesertoSu i nidi su le ginestreSu la eco dell’infanziaScrivo il tuo nomeSu i miracoli notturniSul pan bianco dei miei giorniLe stagioni fidanzateScrivo il tuo nome

Su tutti i miei lembi d’azzurroSu lo stagno sole sfattoE sul lago luna vivaScrivo il tuo nome

Su le piane e l’orizzonteSu le ali degli uccelliE il mulino delle ombreScrivo il tuo nome

Su ogni alito di auroraSu le onde su le barcheSu la montagna dementeScrivo il tuo nome

Su la schiuma dellenuvoleSu i sudori d’uraganoSu la pioggia spessa e smortaScrivo il tuo nome

Su le forme scintillantiLe campane dei coloriSu la verità fisicaScrivo il tuo nome

Su i sentieri risvegliatiSu le strade dispiegateSu le piazze che dilaga-noScrivo il tuo nome

Sopra il lume ches’accendeSopra il lume che sispegneSu le mie case raccolteScrivo il tuo nome

Sopra il frutto schiusoin dueDello specchio e della stanzaSul mio letto gusciovuotoScrivo il tuo nome

Sul mio cane ghiotto e teneroSu le sue orecchie dritteSu la sua zampamaldestraScrivo il tuo nomeSul decollo della sogliaSu gli oggetti familiariSu la santa onda delfuocoScrivo il tuo nome

Su ogni carne consentitaSu la fronte dei miei amiciSu ogni mano che si ten-deScrivo il tuo nome

Sopra i vetri di stuporeSu le labbra attenteTanto più su del silenzioScrivo il tuo nome

Sopra i miei rifugi in-frantiSopra i miei fari crollatiSu le mura del mio tedioScrivo il tuo nome

Su l’assenza che non chiedeSu la nuda solitudine

Su i gradini della morteScrivo il tuo nome

Sul vigore ritornatoSul pericolo svanitoSu l’immemore speranzaScrivo il tuo nomeE in virtù d’una ParolaRicomincio la mia vitaSono nato per conoscertiPer chiamarti

Libertà.

Paul Eluard

traduzione di Franco Fortini