DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO … · all’art. 47 D.Lgs. 81/08 come loro R.L.S.. Data stesura: Maggio 2009 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL ... 226, 229 e 230 D.Lgs.81/08 Rischio

Felsilab S.r.l. Via C. Correnti, 3 d/e 40132 Bologna - tel. 051/5878188 - 051/5878030 - fax 051/403486 - e-mail: [email protected]

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

Ai sensi del D. Lgs. 81/2008, Titolo IX, “SOSTANZE PERICOLOSE – Capo I - Protezione da agenti chimici”.

Documento n° 2900458-001

Sede della valutazione Accademia di Belle Arti di Bologna

Via Belle Arti, 54

Bologna (BO)

Data della valutazione Novembre 2009

Data stesura: Maggio 2009

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL

RISCHIO CONNESSO AD AGENTI CHIMICI Pag 2 di 55


INDICE

1. L’AZIENDA............................................................................................................................................. 4

1.1. DATI GENERALI. ............................................................................................................................................... 4 1.2. DATI OCCUPAZIONALI. ..................................................................................................................................... 5

2. LE FIGURE DELLA SICUREZZA IN AZIENDA................................................................................ 6 2.1. SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DAI RISCHI (R.S.P.P.)...................................................................... 6 2.2. MEDICO COMPETENTE (MC). ........................................................................................................................... 6 2.3. RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (R.L.S.). ................................................................... 6

3. METODO DI VALUTAZIONE. ............................................................................................................. 7 3.1. METODOLOGIA DEL SOFTWARE........................................................................................................................ 7 3.2. IL CONTENUTO DEL DOCUMENTO..................................................................................................................... 9 3.3. METODOLOGIA DI VALUTAZIONE ..................................................................................................................... 9 3.4. DEFINIZIONI ................................................................................................................................................... 13

4. IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI. ............................................................................................... 15 4.1. DESCRIZIONE DEL CICLO LAVORATIVO........................................................................................................... 15

5. AGENTI CHIMICO-FISICI PRESENTI IN AZIENDA. ................................................................... 16 6. CONTROLLO TECNICO-STRUMENTALE DELL’ESPOSIZIONE E VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE................................................................................................................. 37

6.1. OGGETTO DEL MONITORAGGIO....................................................................................................................... 37 6.2. SCOPO DELL’INDAGINE................................................................................................................................... 37 6.3. DEFINIZIONI ................................................................................................................................................... 38 6.4. PIANO E CONDIZIONI DI CAMPIONAMENTO ..................................................................................................... 39 6.5. VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI E FISICI...................................................................... 39

7. MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ADOTTATE .......................................................... 43 7.1. MISURE E PRINCIPI GENERALI PER LA PREVENZIONE DEI RISCHI (ART. 224 D.LGS. 81/2008).......................... 43 7.2. MISURE SPECIFICHE DI PROTEZIONE E PREVENZIONE (ART. 225, 229 D.LGS. 81/2008)................................... 44 7.3. SORVEGLIANZA SANITARIA (ARTT. 229 E 230 D.LGS. 81/2008 ) .................................................................... 44

8. DISPOSIZIONI IN CASO DI INCIDENTI O DI EMERGENZE (ART. 226 D.LGS. 81/2008)....... 44 9. VALUTAZIONE DEL RISCHIO E MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE DA ADOTTARE. 46 10. CONCLUSIONI ................................................................................................................................ 46





ALLEGATO 1. ................................................................................................................................................ 49 SCHEDE DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO SECONDO IL MODELLO MATEMATICO “MOVARISCH”. .................................... 49

ALLEGATO 2. ................................................................................................................................................ 50 ED ELENCO FRASI DI RISCHIO R E DI SICUREZZA S....................................... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. LE FRASI R.................................................................................................................................................................... 51 COMBINAZIONI DI FRASI ............................................................................................................................................... 52 LE FRASI S .................................................................................................................................................................... 54





1. L’azienda.

1.1. Dati generali.

Ragione sociale: Accademia di Belle Arti di Bologna

Attività: L’Accademia è sede primaria di alta formazione e specializzazione nel settore delle arti visive.

Sede legale: Indirizzo: Via Belle Arti, 54

Città: Bologna

CAP: 40126

Provincia: BO

Unità produttiva: Indirizzo: Via Belle Arti, 54

Città: Bologna

CAP: 40126

Provincia: BO

Direttore Prof. Mauro Mazzali.





1.2. Dati occupazionali.

ADDETTI NUMERO

Docenti 223

Studenti 1377

Addetti uffici amministrativi 11

Personale coadiutore 21

Totale 1632

L’orario di lavoro giornaliero per tutti gli addetti dell’Istituto è di massimo 9 ore al giorno per un massimo di 6 gg la settimana.

L’orario di lavoro è organizzato in turni (mattino- pomeriggio) per il solo personale coadiutore:

Giorni Orario di lavoro

Docenti

9,00 – 18,00

Addetti uffici

amministrativi/Personale coadiutore

7,30- 13,30 oppure 7,30-14,45

8,00-14.00 oppure 8,30 – 14,30

oppure 8,30 – 15.45





2. Le figure della sicurezza in azienda.

2.1. Servizio di prevenzione e protezione dai rischi (R.S.P.P.). Il R.S.P.P. è Ing. Giovanni Pepe che ha provveduto a frequentare apposito corso di formazione sui temi della sicurezza e di prevenzione e protezione. (D.lgs 195/03)

La valutazione del rischio derivante da agenti chimici durante il lavoro è stata condotta dal Datore di lavoro, con la partecipazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, del Medico competente consultato preventivamente il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza.

2.2. Medico competente (MC). La dott.ssa Prati svolge la funzione di Medico Competente con regolare lettera di nomina, in base all’art.18 comma 1 lettera a) del D.lgs. 81/2008. La dott.ssa Federica Prati ha, inoltre, istituito in azienda un protocollo sanitario che prevede visite preventive e periodiche.

2.3. Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.). I lavoratori hanno scelto per elezione la dott.ssa Valentina Coppola, con regolare lettera di nomina in base all’art. 47 D.Lgs. 81/08 come loro R.L.S..





3. Metodo di valutazione.

3.1. Metodologia del Software.

In alternativa alla misurazione dell’agente chimico è possibile, e largamente praticato, l’uso di sistemi di valutazione del rischio basati su relazioni matematiche (o su modelli grafici) denominati algoritmi (letteralmente: procedure di calcolo). Gli algoritmi (o i modelli) sono procedure che assegnano un valore numerico ad una serie di fattori o parametri che intervengono nella determinazione del rischio pesando, per ognuno di essi in modo diverso, l’importanza assoluta e reciproca sul risultato valutativo finale. Ovviamente un algoritmo (o un modello) risulta tanto più efficiente quanto più i fattori individuati e il loro “peso” sono pertinenti alla tipologia di rischio trattato. I fattori individuati vengono quindi inseriti in una relazione matematica semplice (o in un modello grafico) la quale fornisce un indice numerico che assegna, non tanto un valore assoluto del rischio, quanto permette di inserire il valore trovato in una "scala numerica del rischio" individuando, per la situazione analizzata una graduazione dell’importanza del valore dell’indice calcolato. Assume quindi importanza nella costruzione di un algoritmo: _ l’individuazione puntuale dei parametri che determinano il rischio; _ l’individuazione del “peso” dei fattori di compensazione nei confronti del rischio; _ l’individuazione della relazione numerica che lega i parametri fra di loro (fattori additivi, moltiplicativi, esponenziali, … ); _ l’individuazione della scala dei valori dell’indice in relazione al rischio (per esempio: molto basso, basso, medio, medio-alto, alto …. ). Il modello proposto è una modalità di analisi che consente di effettuare la valutazione del rischio secondo quanto previsto dall’articolo 223 comma 1. del D.Lgs. 81/08 (Titolo IX Capo I “Protezione da agenti chimici”): nel modello è infatti prevista l’identificazione e il peso da assegnare ai parametri indicati dall’articolo di legge e dai quali non è possibile prescindere. Il modello individua un percorso semplice, il più semplice possibile, per effettuare la valutazione del rischio da parte delle piccole imprese Artigiane, Industriali, del Commercio e dei Servizi senza dover accedere, almeno in questa fase, a valutazioni con misurazione dell’agente chimico. Infine, il modello va inteso come un percorso di “facilitazione” atto a consentire la classificazione al di sopra o al di sotto della soglia del rischio IRRILEVANTE PER SALUTE. Occorre ribadire che le misure di prevenzione e protezione di carattere generale, quali quelle previste dall’Allegato IV D.Lgs.81/08 Punti 2. (Presenza nei luoghi di lavoro di agenti nocivi), 3. (Vasche, Canalizzazioni, Tubazioni, Serbatoi, Recipienti, Silos) e 4. (Misure contro l’incendio e l’esplosione) e dall’articolo 224 comma 1. del D.Lgs.81/08, devono essere adottate prima di eseguire la valutazione del rischio. Per quanto riguarda la metodologia utilizzata dal programma si riporta una tabella contenente i criteri di attribuzione del livello di rischio, sulla base degli score ottenuti:





Valori di rischio

Classificazione

0,1≤R<15

Rischio moderato

ora

Rischio irrilevante per la salute

Rischio moderato

ora

Rischio irrilevante per la salute 15≤R<21

Intervallo di incertezza

E’ necessario, prima della classificazione in rischio irrilevante per la salute, rivedere con scrupolo

l’assegnazione dei vari punteggi, rivedere le misure di prevenzione

e protezione adottate e consultare il medico competente

21≤R≤40

Rischio superiore al moderato.

ora Rischio superiore al rischio

chimico irrilevante per la salute.Applicare gli articoli 225, 226,

229 e 230 D.Lgs.81/08

40<R≤80 Zona a rischio elevato. Rischio superiore al moderato

ora

Rischio superiore all’irrilevante

per la salute

R>80

Zona a grave rischio.

Riconsiderare il percorso

dell’identificazione delle misure

di prevenzione e protezione ai fini

di una loro eventuale

implementazione. Intensificare i

controlli quali la sorveglianza

sanitaria, la misurazione degli

agenti chimici e la periodicità

della manutenzione.

I risultati della valutazione mediante il programma Movarisch sono riportati in Allegato 1.





3.2. Il contenuto del Documento

Per poter effettuare un’adeguata valutazione dei rischi legati alle operazioni citate in precedenza su sostanze pericolose, si farà riferimento a tutte quelle informazioni relative a:

1. natura, caratteristiche di pericolosità e quantitativi delle sostanze chimiche presenti; 2. modalità di utilizzo, misure di prevenzione e protezione messe in atto; 3. entità di esposizione, intesa come numero di lavoratori potenzialmente esposti, tipo durata e frequenza

dell’esposizione; 4. effetti delle misure di sicurezza messe in atto;

5. valori limite di esposizione e valori biologici dell’agente; 6. stima dell’esposizione cutanea.

Il documento potrà contenere anche eventuali conclusioni e indicazioni tratte dalle azioni di sorveglianza sanitaria già intraprese dal Medico Competente e che potranno concorrere alla più esatta definizione del livello di rischio presente.

Le informazioni saranno riportate nel documento e formeranno la base conoscitiva su cui si andrà ad elaborare l’effettiva valutazione del rischio che comprenderà anche le eventuali misure tecniche, procedurali o organizzative da mettere in atto per ridurre il rischio valutato.

Questo documento è da intendersi come un processo “dinamico” da mantenere aggiornato periodicamente e comunque a fronte di modifiche sostanziali che comportino una variazione dei livelli di esposizione.

3.3. Metodologia di valutazione

La metodologia utilizzata non si discosta da quella tradizionalmente usata per ogni indagine igienico-ambientale: il primo passo è stato quello di conoscere nel dettaglio il processo lavorativo e tutte le sostanze impiegate.

Dopo questo primo approfondimento conoscitivo si è passati all’individuazione dei potenziali centri di pericolo procedendo sulla base dell'analisi del processo produttivo e dell'organizzazione del lavoro, facendo quindi riferimento a come è strutturato l'ambiente, cosa viene fatto, che attrezzature vengono utilizzate, chi vi opera, che preparazione ha, che sostanze vengono impiegate, in che maniera, ecc.

Una volta individuati i pericoli si è valutato quali di essi possono diventare rischi reali per le persone (rischi oggettivamente presenti).

In pratica, per la definizione del livello di rischio, si è presa in considerazione la presenza di un pericolo e la possibilità che il lavoratore possa entrare in contatto con detto pericolo.

Il passo successivo è stato quello di esaminare il numero dei soggetti esposti ai fattori di rischio, individualmente o come gruppi omogenei. Ciò al fine di caratterizzarne il livello di esposizione in funzione dei parametri rilevati: tipo di organizzazione del lavoro; influenza dei fattori ambientali specifici, presenza ed adeguatezza dei sistemi di protezione collettivi; presenza ed adeguatezza dei dispositivi di protezione individuale; sorveglianza sanitaria, ecc.





In sintesi, la stima è stata realizzata attraverso l'evidenziazione del rischio, il tempo di esposizione allo stesso e i sistemi di protezione adottati.

La fase finale è stata la valutazione vera e propria, ossia la stima dell'entità dei rischi individuati, per potere definire il livello di rischio per le varie situazioni analizzate.

In modo più dettagliato si è proceduto attraverso:

1) Suddivisione delle aree, dei reparti o delle produzioni per tipologia di sostanze utilizzate (ove possibile);

2) Analisi delle schede di sicurezza per identificare le sostanze pericolose utilizzate o contenute in esse;

3) Analisi sulle frequenze di utilizzo delle varie materie prime e prodotti per ottenere un primo screening sugli inquinanti ipoteticamente presenti;

4) Analisi dei risultati analitici dei campionamenti ambientali effettuati in relazione alla verifica

preliminare delle sostanze utilizzate o presenti in azienda;

5) Valutazione del rischio sulla base dei dati di letteratura disponibili (valori limite di esposizione professionale);

6) Valutazione delle misure di prevenzione e protezione ulteriormente attuabili.

Il livello di rischio era caratterizzato, secondo quanto esposto nel D.Lgs. 25/2002 “Attuazione della direttiva 98/24CE sulla protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori contro i rischi derivanti da agenti chimici durante il lavoro”, nel seguente modo:

Rischio Riferimento normativo

(D.Lgs. 25/2002) Obblighi

Moderato Art. 72-quinquies comma 2 Valutazione dei rischi

Informazione e formazione

Non Moderato Art. 72-quinquies comma 2 Valutazione dei rischi

Informazione e formazione

Misure specifiche di protezione e prevenzione

Disposizioni in caso di incidenti o di emergenze

Sorveglianza sanitaria





Tale impostazione è stata ripresa dal D.Lgs. 81/2008 (art. 224), che ne ha rettificato il grado di rischio, introducendo il concetto di rischio “basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori”, rimandandone però la determinazione all’emanazione di successivi decreti: tale valore dipenderà dal tipo, dalle quantità ed esposizione di agenti chimici, tenuto conto dei valori limite indicativi fissati dalla Unione europea e dei parametri di sicurezza. Sarà pertanto necessario rivedere i risultati della presente valutazione alla luce di tali adeguamenti normativi, fermo restando quanto già premesso sulla “dinamicità” di tale documento, da mantenere aggiornato periodicamente e comunque a fronte di modifiche sostanziali che comportino una variazione dei livelli di esposizione.

Si riporta di seguito il Flow-chart relativa al percorso di valutazione per la classificazione del rischio da agenti chimici pericolosi.









3.4. Definizioni Al fine di una più agile lettura del presente documento, riportiamo alcune definizioni così come previste dal D. Lgs. n. 81/2008.

a) agenti chimici: tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso lo smaltimento come rifiuti, mediante qualsiasi attività lavorativa, siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato; b) agenti chimici pericolosi:

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997, n. 52, e successive modificazioni, nonché gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto. Sono escluse le sostanze pericolose solo per l'ambiente;

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003, n. 65, e successive modificazioni, nonché gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto. Sono esclusi i preparati pericolosi solo per l'ambiente;





3) agenti chimici che, pur non essendo classificabili come pericolosi, in base ai numeri 1) e 2), possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietà chimico-fisiche, chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro, compresi gli agenti chimici cui è stato assegnato un valore limite di esposizione professionale;

c) attività che comporta la presenza di agenti chimici: ogni attività lavorativa in cui sono utilizzati agenti chimici, o se ne prevede l'utilizzo, in ogni tipo di procedimento, compresi la produzione, la manipolazione, l'immagazzinamento, il trasporto o l'eliminazione e il trattamento dei rifiuti, o che risultino da tale attività lavorativa; d) valore limite di esposizione professionale: se non diversamente specificato, il limite della concentrazione media ponderata nel tempo di un agente chimico nell'aria all'interno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento; un primo elenco di tali valori è riportato nell'allegato XXXVIII; e) valore limite biologico: il limite della concentrazione del relativo agente, di un suo metabolita, o di un indicatore di effetto, nell'appropriato mezzo biologico; un primo elenco di tali valori è riportato nell'allegato XXXIX; f) sorveglianza sanitaria: la valutazione dello stato di salute del singolo lavoratore in funzione dell'esposizione ad agenti chimici sul luogo di lavoro; g) pericolo: la proprietà intrinseca di un agente chimico di poter produrre effetti nocivi; h) rischio: la probabilità che si raggiunga il potenziale nocivo nelle condizioni di utilizzazione o esposizione.





4. Identificazione dei pericoli.

4.1. Descrizione del ciclo lavorativo.

L’Accademia è sede primaria di alta formazione e specializzazione nel settore delle arti visive.

In particolare, per quel che riguarda le attività interessate dall’utilizzo di sostanze chimiche che potrebbero dar luogo a rischi non irrilevanti individuiamo i seguenti reparti/laboratori.

o Reparto Restauro materiali lignei e del mobile

o Reparto Restauro (materiali cartacei e membranacei e dipinti su tela e/o tavola)

o Reparto Scultura e plastica ornamentale

o Reparto Pittura

o Reparto Lito-calco-xilo-tipografia

o Reparto di Tecniche dell’incisione

Si riportano di seguito le mansioni o fasi di attività che prevedono l’utilizzo di sostanze chimiche.

o Reparto Restauro (materiali cartacei e membranacei e dipinti su tela e/o tavola)

Consolidamenti Foderatura con colla animale Foderatura con adesivi sintetici Pulitura chimico/fisica Disinfestazione legno Stuccatura





5. Agenti chimico-fisici presenti in azienda.

Per la corretta valutazione del rischio da agenti chimici si è proceduto con l’acquisizione di tutti i dati relativi ai prodotti chimici utilizzati in azienda e dei quantitativi utilizzati, dei rifiuti e sottoprodotti generati, delle condizioni operative di utilizzo, manipolazione, stoccaggio e trasferimento, delle mansioni che, facendo uso degli agenti chimici, possono essere esposte a rischio. Si è, inoltre, tenuto in considerazione che uno stesso agente può essere utilizzato in più aree/reparti e in condizioni d’esercizio diverse.

Oltre ad un’elencazione sistematica degli agenti chimici si è evidenziata la loro classificazione di pericolosità, le relative frasi di pericolo e i consigli di prudenza che sono stati desunti dalle schede di sicurezza, nella loro versione più aggiornata, consegnata dal fornitore/produttore. A tale proposito si ricorda che le schede di sicurezza, devono essere compilate attualmente secondo i dettati del decreto ministeriale 7 settembre 2002 e Allegato II del REACH. Sono intese per frasi R alcune frasi convenzionali che descrivono i rischi per la salute umana, animale ed ambientale connessi alla manipolazione di sostanze chimiche. Sono frasi codificate dall'Unione Europea nella direttiva 88/379/CEE, sostituita dalla direttiva 1999/45/CEE (a sua volta modificata dalla direttiva 2001/60/CEE). Ad ogni frase è associato un codice univoco composto dalla lettera R seguita da un numero. Ad ogni codice corrispondono le diverse traduzioni della frase in ogni lingua ufficiale dell'Unione Europea. È previsto dalle attuali normative che ogni confezione di prodotto chimico rechi sulla propria etichetta le frasi R corrispondenti al prodotto chimico ivi contenuto. Sono invece definite frasi S alcune frasi convenzionali che descrivono i consigli di prudenza cui attenersi in caso di manipolazione di sostanze chimiche. Sono frasi codificate dall'Unione Europea nella direttiva 88/379/CEE. Ad ogni frase è associato un codice univoco composto dalla lettera S seguita da un numero. Ad ogni codice corrispondono le diverse traduzioni della frase in ogni lingua ufficiale dell'Unione Europea. È previsto dalle attuali normative che ogni confezione di prodotto chimico rechi sulla propria etichetta le frasi S corrispondenti al prodotto chimico ivi contenuto.

L’elenco delle codifiche delle Frasi R ed S sono in un elenco allegato alla presente relazione

Tutte queste informazioni, che permettono di determinare i vari indici e, per ogni mansione, l’indicatore di rischio, sono riportate nella tabella seguente:





Reparto lito-xilo-calco e tipografia

Tipologia Composizione Frasi R

Q.TA’/

anno Frasi di

pericolo R

Dispositivi di Protezione

Individuale (DPI)

Acido nitrico concentrato Mordente Acido nitrico R 8, 35 45 l. R 8, 35

PROTEZIONE CUTE OCCHI E VIE

RESPIRATORIE

Acido cloridrico concentrato

Mordente Acido cloridrico R 34, 37 15 l. R 34, 37 PROTEZIONE CUTE

OCCHI E VIE RESPIRATORIE

Cloruro Ferrico soluzione 40%

Mordente Cloruro Ferrico R 34 1 Kg R 34 PROTEZIONE CUTE

Catramina Solvente

Xileni

Toluene

Etilbenzene

R 10, 20/21, 38

R 11,20

R 11,20

7 l. R 20, 20/21, 38 PROTEZIONE CUTE


Diluente Nitro Solvente Toluene

Alcool isobutilico

R 11,20

R 10, 37/38, 41,

67

15 l. R 20 PROTEZIONE CUTE






Prodotto - PRODUTTORE Tipologia Composizione Frasi R

Q.TA’/

anno Frasi di

pericolo R


Individuale (DPI)

Nafta leggera

Solvente

Nafta (petrolio), leggera

idrodesolforata, dearomatizzata

R 11, 38, 51/53, 65,

67

R 11, 38, 51/53, 65, 67


RESPIRATORIE

Eptano miscela di isomeri Solvente Eptano

R 11, 38, 51/53, 65,

67

R 11, 38, 51/53, 65,

67


RESPIRATORIE

Mordente Olandese Mordente Acido cloridrico

Clorato di potassio

R 34, 37

R 9, 20/22

R 9, 20/22, 35,

37


RESPIRATORIE

Sgrassante 3128 Sgrassante Eptano

Dicloropropano

R 11, 38, 51/53, 65,

67

R 11, 20/22

20 l.

R 11, 38, 51/53, 65,

67


RESPIRATORIE






Q.TA’/

anno Frasi di

pericolo R


Individuale (DPI)

Petrolio bianco Solvente

Miscela complessa di idrocarburi, ottenuta

per distillazione e raffinazione del

petrolio grezzo, avente numero di atomi di carbonio C9 - C16

R 10, 38, 51/53, 65 10 l. R: 10, 38,

51/53, 65


RESPIRATORIE

Solvente Vegetal FR Solvente Terpene d’arancia

R 10, 38, 43, 50/53,

65 20 l. R 10, 38, 43,

50/53, 65


RESPIRATORIE





Tecniche dell’incisione


Q.TA’/

anno Frasi di

pericolo R


Individuale (DPI)





R 10, 38, 51/53, 65 10 l. R: 10, 38,

51/53, 65


RESPIRATORIE

Vegeol Sgrassante - PROTEZIONE CUTE


Acido nitrico concentrato Mordente Acido nitrico R 8, 35 ? R: 8, 35


RESPIRATORIE

Acido cloridrico concentrato

Mordente Acido cloridrico R 34, 37 15 l. R: 34, 37- PROTEZIONE CUTE


Colofonia Additivo Colofonia R 43 - R: 43 PROTEZIONE CUTE

Cera Distaccante - - - - PROTEZIONE CUTE





Reparto Pittura


Q.TA’/

anno Frasi di

pericolo R


Individuale (DPI)

Vinavil Adesivo Copolimero

acetovinilico in dispersione acquosa

- - - PROTEZIONE CUTE

Olio di lino Medium - - - - PROTEZIONE CUTE

Essenza di trementina Solvente Trementina, olio

R: 10, 20/21/22, 36/38, 43, 51/53, 65

- R: 10, 20/21/22, 36/38, 43, 51/53,

65


RESPIRATORIE





R: 10, 38, 51/53, 65 10 l. R: 10, 38,

51/53, 65


RESPIRATORIE

Medium Colori Olio Legante Distillates

(petroleum),hydrotreated light

R: 65, 66 - R 65, 66 PROTEZIONE CUTE







Q.TA’/

anno Frasi di

pericolo R


Individuale (DPI)

Fondo Gesso Acrilico Fondo - - - -

PROTEZIONE CUTE

Pomice Polvere per levigatura - - 2 Kg -


RESPIRATORIE

Colle “animali” Adesivo - - - - PROTEZIONE CUTE






Plastica Ornamentale


Q.TA’/

anno Frasi di

pericolo R


Individuale (DPI)

Sigillante Siliconico Acetico Sigillante

TRIACETOXY(ETHYL)SILANE 1-10%

METHYLTRIACETOXYSI

LANE 1-10%

R: 14, 22, 34

R: 14, 22, 34

3,1 l. R 36/38


RESPIRATORIE

Gomma Siliconica per colata 2020 +

cat 5%

Gomma siliconica per

stampi 5 Kg.

PROTEZIONE CUTE OCCHI

Resil Stuc Gomma Siliconica + cat 5%

Gomma siliconica per

stampi 5 Kg.

PROTEZIONE CUTE OCCHI

Vinavil Adesivo Copolimero

acetovinilico in dispersione acquosa

- - PROTEZIONE CUTE

Distaccante Alcool Polivinilico 5% Distaccante Polivinil alcol - 250 Kg. - PROTEZIONE CUTE

OCCHI

Distaccante Gomma/Gomma Distaccante 0,75 Kg. PROTEZIONE CUTE

OCCHI

Lattice in emulsione (in ammoniaca)

- - 10 l. - PROTEZIONE CUTE

OCCHI E VIE






Q.TA’/

anno Frasi di

pericolo R


Individuale (DPI)

RESPIRATORIE

Kriptonite 30 Kg PROTEZIONE CUTE



Alcool isobutilico

R: 11,20

R: 10, 37/38, 41,

67

1 l. R20


RESPIRATORIE

Pigmenti inorganici 3 Kg. PROTEZIONE CUTE


Gomma Lacca

-

- 1 Kg.

-

PROTEZIONE CUTE

Polvere di grafite Additivo/pigmento

- - 1 Kg.

-


RESPIRATORIE

Ossido di ferro Pigmento

- - 1 Kg

-

PROTEZIONE CUTE

OCCHI E VIE






Q.TA’/

anno Frasi di

pericolo R


Individuale (DPI)

RESPIRATORIE

Reparto laboratorio di restauro dei materiali lignei e del mobile


Q.TA’/

anno Frasi di

pericolo R


Individuale (DPI)

Sverniciatore Remopai extraforte Sverniciatore

Metanolo

Diclorometano

R: 11, 23/24/25,

39/23/24/25

R: 40

15 Kg. R 10, 20/21/22,

36/38, 40/20/21/22


RESPIRATORIE

Alcool Etilico Solvente Alcool Etilico R 11 5 l. R 11 PROTEZIONE CUTE


Diluente Acquaragia Solvente

1,2-dicloropropano 2-propanolo

Nafta (petr.) pesante

R 11, 20/22

R 11 15 l. R 10-51/53-65-

66-67







Q.TA’/

anno Frasi di

pericolo R


Individuale (DPI)

idrosolforata R 10, 51/53, 65

RESPIRATORIE


R 10, 20/21/22, 36/38, 43, 51/53, 65

8 l. R 10, 20/21/22,

36/38, 43, 51/53, 65


RESPIRATORIE

Acetone Solvente Acetone R 11, 36, 66, 67 4 l. R 11, 36, 66,

67


RESPIRATORIE

Metiletilchetone Solvente Metiletilchetone R 11, 36/37 1 l. R 11, 36/37


RESPIRATORIE

Ammoniaca Solvente Ammoniaca R 10, 23, 34, 50 2 l. R 10, 23, 34,

50


RESPIRATORIE

Dimetilsolfossido Solvente Dimetilsolfossido R: 36/37/38 1 l. R 36/37/38


RESPIRATORIE

Butilacetato Solvente Butilacetato R 11-66 1 l. R 11, 66 PROTEZIONE CUTE







Q.TA’/

anno Frasi di

pericolo R


Individuale (DPI)

Acetato di Etile Solvente Acetato di Etile R 11 1 l. R 11 PROTEZIONE CUTE


Ligroina Solvente

nafta (petrolio), frazione leggera di

«hydrotreating

n-Esano

R 11, 36/38, 51, 53, 65, 6

R 11-38-48/20-62-51/53-65-

67

1 l.

R 11, 48/20, 62, 65


RESPIRATORIE

Diacetonalcol Solvente Diacetonalcol R 36 1 l. R 36 PROTEZIONE CUTE


Essenza di petrolio Solvente




R 10, 38, 51/53, 65 4 l. R 10, 38,

51/53, 65


RESPIRATORIE






Q.TA’/

anno Frasi di

pericolo R


Individuale (DPI)


Alcool isobutilico

R 11,20

R 10, 37/38, 41,

67

4 l. R 20


RESPIRATORIE

Acido Acetico Additivo per detergenti Acido Acetico R 10, 35 1 l. R 10, 35


RESPIRATORIE

Antitarlo Xylamon Antitarlo

Permetrina

Dibutilftalato

Ragia minerale

4 l.

PROTEZIONE CUTE


Olio di lino cotto Medium - - 1 l. - PROTEZIONE CUTE

Cera Ambra Neutra Lucidante - - 1 Kg. - PROTEZIONE CUTE

Cera Ambra Marrone Lucidante - - 1 Kg. - PROTEZIONE CUTE

Olio Paglierino Medium Alchilbenzoli pesanti - 1 l. - PROTEZIONE CUTE






Q.TA’/

anno Frasi di

pericolo R


Individuale (DPI)

Gommalacca Lucidante/verniciante?

Etanolo?

Gommalcca R11 1 l. R11

PROTEZIONE CUTE

Araldite SV 427 Resina Epossidica

Bisfenolo A Epicloridrina, resine

epossidiche

Bisfenolo F, resine epossidiche

R 36/38, 43, 51/53

R 36/38, 43, 51/53

-

R 36/38, 43, 51/53

R 36/38, 43, 51/53

PROTEZIONE CUTE


Resina Sprint P50 Resina poliestere

Stirene Xilene

Glicol etilenico

R 10-20-36/38 R10-

20/21-38

1 Kg. R 10, 20, 20/21, 22,

36/38

PROTEZIONE CUTE


Resina Sprint legno Resina poliestere

Stirene Xilene

Glicol etilenico

R10-20-36/38 R10-

20/21-38

1 Kg. R10, 20, 20/21, 22, 36/38

PROTEZIONE CUTE






Reparto laboratorio di restauro


Q.TA’/

anno Frasi di

pericolo R


Individuale (DPI)

Trietanolammina 90%

Additivo per detergenti Trietanolammina 90% - 1 l. -


RESPIRATORIE

Emulsione Cerosa Detergente Stearato di ammonio

Cera d’api - 2 Kg -

PROTEZIONE CUTE

Contrad 2000 Detergente

Emulsione acquosa di tensioattivi anionici e

non ionici

Idrossido di potassio

R 22,35 1 l. R 36/38

PROTEZIONE CUTE


Acqua Ossigenata Ossidante/riducente Acqua Ossigenata R 8, 34 1 l. R 8, 34


RESPIRATORIE

Acetato di Etile Solvente Acetato di Etile R 11 0,5 Kg R 11 PROTEZIONE CUTE


Alcool Isopropilico Solvente Alcool Isopropilico R 11, 36, 67 1 l. R 11, 36, 67


RESPIRATORIE






Q.TA’/

anno Frasi di

pericolo R


Individuale (DPI)

Plexisol P550 Resina acrilica in benzina rettificata

nafta (petrolio), frazione leggera di

«hydrotreating»

n-esano

R 11,38, 51/53, 65,

67

R 11, 38, 48/28, 62, 51/53, 65,

67

3 Kg.

R 11,38, 51/53, 67


RESPIRATORIE

Solva GEL Detergente/sequestrante 2 l.


RESPIRATORIE

Distaccante Alcool Polivinilico 5% Distaccante Polivinil alcol - 1 l. - PROTEZIONE CUTE

OCCHI

Alcool Etilico Solvente Alcool Etilico R 11 2 l. R 11 PROTEZIONE CUTE


BEVA Adesivo - - 2 Kg. - PROTEZIONE CUTE OCCHI

Etere di Petrolio Solvente nafta (petrolio),

frazione leggera di «hydrotreating

R 11, 36/38, 51, 53, 65, 67

1 l.

R 11, 36/38, 51, 53, 65, 67


RESPIRATORIE






Q.TA’/

anno Frasi di

pericolo R


Individuale (DPI)

Alcool Benzilico Solvente/pulente Alcool Benzilico R 20/22 0,5 Kg R 20/22 PROTEZIONE CUTE


Ammonio Cloruro 50% - Ammonio Cloruro R 22, 36 0,5 Kg R 22, 36


RESPIRATORIE

Diluente Aquaragia Solvente

1,2-dicloropropano

2-propanolo

Nafta (petr.) pesante idrosolforata

R 11, 20/22

R 11

R 10, 51/53, 65

5 l. R 10, 51/53,65-66, 67


RESPIRATORIE

Benzalconio cloruro Detergente/biocida Benzalconio cloruro R 21/22, 34, 50 1 l. R 21/22, 34, 50


RESPIRATORIE


67


RESPIRATORIE






Q.TA’/

anno Frasi di

pericolo R


Individuale (DPI)


R 10, 20/21/22, 36/38, 43, 51/53, 65

5 l. R 10, 20/21/22,

36/38, 43, 51/53, 65


RESPIRATORIE


Alcool isobutilico

R 11,20

R 10, 37/38, 41,

67

2 l. R 20


RESPIRATORIE

Essenza di petrolio Solvente




R 10, 38, 51/53, 65 2 l. R 10, 38,

51/53, 65


RESPIRATORIE

Vernice Spray 0,4 Kg 2 l.


RESPIRATORIE

Gommalacca 0,5 Kg. PROTEZIONE CUTE







Q.TA’/

anno Frasi di

pericolo R


Individuale (DPI)

Primal B 60A Resina acrilica

(consolidante/legante)

Polimeri acrilici

Ammoniaca soluzione

-

R 34, 37 1 l. -


RESPIRATORIE

Lattice in emulsione (in ammoniaca)

-

- 0,5 Kg. -


RESPIRATORIE

Gomma siliconica Materiale per stampaggio 0,5 Kg.


RESPIRATORIE





Reparto scultura


Q.TA’/

anno Frasi di

pericolo R


Individuale (DPI)


67


RESPIRATORIE


Alcool isobutilico

R 11,20

R 10, 37/38, 41,

67

5 l. R 20


RESPIRATORIE


R 10, 20/21/22, 36/38, 43, 51/53, 65

5 l. R 10, 20/21/22,

36/38, 43, 51/53, 65


RESPIRATORIE

Resina Politex Resina Poliestere Stirene R 10, 20

36/38 2 Kg. R 10, 20 36/38 PROTEZIONE CUTE


Gomma siliconica in pasta

Materiale per stampaggio 20 Kg.


RESPIRATORIE

Silicone da colata Materiale per stampaggio 10 Kg.


RESPIRATORIE





Cat. TIXO per silicone

Materiale per stampaggio 0,5 Kg.


RESPIRATORIE





6. Controllo tecnico-strumentale dell’esposizione e valori limite di esposizione professionale

6.1. Oggetto del monitoraggio A seguito della valutazione delle schede di sicurezza dei prodotti utilizzati in azienda, al fine di una corretta valutazione dell’esposizione giornaliera, si è proceduto ad effettuare una campagna di campionamenti ed analisi in ambiente di lavoro dei seguenti agenti chimico/fisici.

Reparto Incisione campionamento confinato e determinazione di polveri inalabili, sostanze organiche volatili e acidi inorganici.

Reparto Scultura e Plastica Ornamentale campionamento personale e determinazione di polveri

inalabili.

Laboratorio Saldatura campionamento personale e determinazione di polveri inalabili e metalli pesanti.

Reparto Restauro tele campionamento personale e determinazione di sostanze organiche volatili

Reparto Restauro legno campionamento personale e determinazione di sostanze organiche volatili

6.2. Scopo dell’indagine Valutare la presenza e la concentrazione di agenti nocivi chimici e fisici in ambiente di lavoro rispetto alle leggi vigenti ed agli standard internazionali adottati dalla American Conference of Governmental Industrial Hygienists (A.C.G.I.H.).

Per quanto riguarda i valori limite di esposizione professionale da applicare, occorre riferirsi agli attuali allegati XXXVIII e XXXIX del D.Lgs. 81/08, che riportano un primo elenco di tali valori, che saranno tenuti aggiornati in funzione del progresso tecnico, dell'evoluzione normativa e delle specifiche comunitarie o internazionali e delle conoscenze nel settore degli agenti chimici pericolosi. Dato che tali allegati sono attualmente solo esemplificativi, occorre identificare gli agenti per cui esistono riferimenti di legge, mentre per gli altri agenti occorre riferirsi alle norme tecniche conosciute. L’A.C.G.I.H. (American Conference of Governmental Industrial Hygienists), pubblica annualmente svariati documenti in proposito ed in particolare il volume TLV’s and BEI’s in cui sono riportati i valori





di diversi indicatori di pericolosità sulla giornata, sul breve periodo o sul brevissimo periodo di esposizione.

L’A.C.G.I.H. è un’organizzazione che si occupa degli aspetti tecnici e amministrativi della salute e degli ambienti di lavoro e di vita. L’A.C.G.I.H. è un’associazione professionale, non un’agenzia governativa, e ha contribuito in modo sostanziale allo sviluppo della protezione della salute dei lavoratori.

Tali limiti devono essere utilizzati come orientamento per la prevenzione dei rischi per la salute in quanto non costituiscono una linea di demarcazione netta fra concentrazione sicura e pericolosa.

Pertanto, ai fini di tale valutazione, si fa riferimento ad un parametro rappresentato dal TLV "valore limite di soglia" che indica la concentrazione - misurata in mg/m3 o in parti per milione (ppm) - al di sotto della quale si ritiene che non sussistano rischi significativi per la salute dei lavoratori esposti. Il rispetto del limite di esposizione professionale preso come riferimento dall’A.I.D.I.I. (Associazione Italiana Degli Igienisti Industriali), secondo quanto fissato dall’ A.C.G.I.H., non significa avere adempiuto a quanto previsto in termini di tutela dai rischi per gli addetti, ma esclusivamente avere rispettato il minimo livello di tutela, fermo restando che dovrà essere adottato ogni altro provvedimento atto a ridurre l’esposizione al più basso livello ove tecnicamente possibile.

Questi limiti devono pertanto essere utilizzati in igiene industriale come orientamenti o raccomandazioni per la prevenzione dei rischi per la salute, non possono essere impiegati per altri fini, e non costituiscono una linea di demarcazione netta fra la concentrazione sicura e pericolosa, né un indice relativo di tossicità.

6.3. Definizioni A.C.G.I.H.: l’American Conference of Governmental Industrial Hygienists, è un’organizzazione che si occupa degli aspetti tecnici e amministrativi della salute e degli ambienti di lavoro e di vita. L’A.C.G.I.H. è un’associazione professionale, non un’agenzia governativa, e ha contribuito grandemente allo sviluppo della protezione della salute dei lavoratori.

TLV - TWA: valore limite di soglia - media ponderata nel tempo; concentrazione media ponderata nel tempo, su una giornata lavorativa convenzionale di otto ore e su 40 ore lavorative settimanali, alla quale si ritiene che quasi tutti i lavoratori possono essere ripetutamente esposti, giorno dopo giorno, senza effetti negativi. L’unità di misura dei TLV - TWA è espressa in mg/m3 (milligrammi)/(metro cubo) riferiti alle condizioni di temperatura e pressione normali (25 °C e 760 torr).

TLV – STEL: una concentrazione TWA di 15 minuti che non deve esser superata in qualsiasi momento dela giornata lavorativa anche se il TWA sulle otto ore non supera il valore TLV-TWA. Non costituisce un limite di esposizione separato ed indipendente ma piuttosto integra ilo TLV-TWA di una sostanza.

μg/m3: unità di misura di concentrazione espressa in microgrammi su metro cubo.

mg/m3: unità di misura di concentrazione espressa in milligrammi su metro cubo.

Cexp,g: concentrazione quotidiana personale sul periodo di riferimento di otto ore calcolata con la seguente formula:

Cexp,g= Ctc*Te/T0 Dove:





Cexp,g= esposizione giornaliera riferita ad otto ore Ctc= concentrazione di inquinanti sul tempo di campionamento Te= tempo di esposizione T0= otto ore

RISCHIO MODERATO (ora IRRILEVANTE PER LA SALUTE): quando il Cexp,g è inferiore a 1/4 del valore limite TLV-TWA con ulteriori vincoli di variabilità e di non superamento neppure del limite STEL su un valore medio di almeno tre campionamenti eseguiti su turni distinti. Quando il Cexp,g è inferiore a 1/10 del valore limite TLV-TWA su un valore ottenuto da singolo campionamento.

RISCHIO NON MODERATO (ora IRRILEVANTE PER LA SALUTE): quando il Cexp,g supera come valore 1/4 del valore limite TLV/TWA come valore medio di tre campionamenti e/o 1/10 del valore limite TLV/TWA per un campionamento in singolo.

6.4. Piano e condizioni di campionamento I campionamenti di tipo personale sono stati effettuati con pompa portatile alla cintura dell’operatore e con apposito campionatore posizionato all’altezza del volto.

I rapporti di prova completi contenenti i risultati delle analisi effettuate sono allegati alla relazione.

Determinazione delle polveri atmosferiche

La determinazione è stata effettuata secondo i metodi M.U. 2010:2006 , per la frazione respirabile ed M.U. 1998:2005 per la frazione inalabile, mediante determinazione gravimetrica della massa delle particelle raccolte mediante aspirazione di un volume di aria noto attraverso un substrato filtrante, dotato di selettori per le due diverse tipologie di polveri.

Determinazione del nichel, cromo e manganese

La determinazione è stata effettuata secondo il metodo Metodo Unichim 887:1995 che prevede la mineralizzazione del filtro, campionato secondo il M.U. 1998:2005, e la successiva determinazione mediante spettrometria ad assorbimento atomico.

6.5. Valutazione dell’esposizione ad agenti chimici e fisici Se la concentrazione dell’esposizione professionale supera il valore limite, la ragione del superamento deve essere identificata, devono essere attuati il prima possibile tutti i provvedimenti opportuni atti ad abbassare l’esposizione stessa e deve essere convalidata la valutazione dell’esposizione.





Ricordiamo inoltre che la normativa tecnica, indicata anche come riferimento di legge (Allegato XLI del D.Lgs. 81/08), in particolare la norma UNI EN 689-1997, precisa che il livello di 1/10 del valore limite rappresenta la soglia per non eseguire misurazioni periodiche, ovvero per definire indirettamente il rischio "moderato", in quanto solo in questo caso non devono essere effettuate misurazione periodiche (art. 72-sexies).

Tabelle riassuntive dei campionamenti effettuati

Si riportano nelle pagine seguenti le tabelle riassuntive dei campionamenti effettuati nei rispettivi punti dello stabilimento con indicato il calcolo dei rispettivi livelli di esposizione in base ai tempi di esposizione dell’operatore nell’arco della giornata indicati come “Cexp,g.”.

In Allegato 2 alla presente relazione sono riportati i rapporti di prova relativi a ciascun campionamento.





Reparto restauro

Campionamento personale addetto laboratorio restauro legno

Mansione Tempo di

esposizione[h]

Inquinante Concentrazione

[mg/Nm3]

C exp,g.

[mg/Nm3]

TLV/TWA

[mg/Nm3]

Addetto restauro legno

8

n-esano Xileni Acetato di butile Altre SOV (come n-esano)

0,3 0,2 0,9 1,8

0,3 0,2 0,9 1,8

72 221 713

-

Campionamento personale addetto laboratorio restauro tele

Mansione Tempo di

esposizione[h]


[mg/Nm3]

C exp,g.

[mg/Nm3]

TLV/TWA

[mg/Nm3]

Addetto restauro tele 8

n-esano Xileni Acetato di butile

0,3 0,1 0,6

0,3 0,1 0,6

72 221 713





Reparto saldatura

Campionamento personale addetto saldatura

Mansione Tempo di

esposizione[h]


[mg/Nm3]

C exp,g.

[mg/Nm3]

TLV/TWA

[mg/Nm3]

Addetto saldatura 8

Polveri frazione inalabile Nichel Cromo totale Manganese

0,7 < 0,002 < 0,002 0,006

0,7 < 0,002 < 0,002 0,006

10 0,1 0,5 0,2

Reparto Scultura e plastica ornamentale

Campionamento personale addetto scultura

Mansione Tempo di

esposizione[h]


[mg/Nm3]

C exp,g.

[mg/Nm3]

TLV/TWA

[mg/Nm3]

Addetto scultura 8 Polveri frazione inalabile 1,7 1,7 10





Reparto incisione

Campionamento confinato

Mansione Tempo di

esposizione[h]

Inquinante (*) Concentrazione

[mg/Nm3]

C exp,g.

[mg/Nm3]

TLV/TWA

[mg/Nm3]

- 8

Polveri frazione inalabile n-esano Metiletilchetone Xileni Altre SOV (come n-esano) Acido nitrico

0,2 0,6 0,2 0,6 9,7

0,16

0,2 0,6 0,2 0,6 9,7

0,16

10 72 600 221

- 2,6

7. Misure di prevenzione e protezione adottate

7.1. Misure e principi generali per la prevenzione dei rischi (art. 224 D.Lgs. 81/2008).

La presenza di sostanze pericolose è adeguatamente segnalata, inoltre le materie prime classificate come pericolose e non in uso sono custodite in recipienti a tenuta contrassegnati ed etichettati secondo le norme vigenti e stoccati in ambienti separati.

I lavoratori interessati dalla presenza di sostanze pericolose sono informati dei rischi ad esse connessi, in particolare il datore di lavoro si assicura che tali informazioni vengano fornite mediante comunicazioni ed istruzioni scritte.

I lavoratori hanno accesso al materiale concernente l’esposizione ad agenti chimici ed in particolare:

- Valutazione del rischio chimico secondo D.Lgs. 81/08;

- Schede di sicurezza dei prodotti chimici impiegati.

In azienda sono conservate e mantenute aggiornate le schede di sicurezza dei prodotti utilizzati così come stabilito dalla normativa vigente.

Relativamente ai DPI e, più precisamente, per quanto riguarda i dispositivi di protezione della cute, degli occhi e delle vie respiratorie, si consiglia l’utilizzo di dispositivi che abbiano una protezione specifica da rischio chimico evidenziato dalla presente documentazione. Si suggerisce di attivare, se non presente, una procedura specifica per la distribuzione dei DPI e di attivare l’informazione/formazione dei lavoratori sul corretto utilizzo degli stessi. Si rammenta che per i dispositivi di categoria III è obbligatorio l’addestramento per il corretto utilizzo.





7.2. Misure specifiche di protezione e prevenzione (art. 225, 229 D.Lgs. 81/2008)

I lavoratori soggetti a esposizione di sostanze pericolose sono sottoposti a sorveglianza sanitaria e il medico competente ha istituito un protocollo sanitario che prevede visite preventive e periodiche. Inoltre il medico competente fornisce ai lavoratori adeguate informazioni sulla sorveglianza sanitaria cui sono sottoposti.

Nelle postazioni è fatto divieto di fumare e assumere cibi e bevande ed è affisso il cartello “vietato fumare”.

7.3. Sorveglianza Sanitaria (artt. 229 e 230 D.Lgs. 81/2008 ) E’ stato istituito dal medico competente un protocollo di sorveglianza sanitaria comprendente visite preventive, visite periodiche e specialistiche qualora lo si ritenga necessario.

Sono state istituite delle cartelle sanitarie per ogni dipendente che sono conservate in azienda e a disposizione degli organi di controllo.

Tale protocollo sanitario è stilato in conformità a quanto previsto dalla vigente normativa (art 229 del D.Lgs. 81/08) dal Medico Competente, Dott. ssa Prati e dal Datore di Lavoro.

Si rammenta che la sorveglianza sanitaria deve essere effettuata:

• prima di adibire il lavoratore alla mansione che comporta esposizione;

• periodicamente (vedi quanto stabilito dal Medico Competente);

• all’atto della cessazione del rapporto di lavoro.

8. Disposizioni in caso di incidenti o di emergenze (art. 226 D.Lgs. 81/2008)

L’azienda è dotata di un piano d’emergenza ai sensi del D.M. 10/03/98; inoltre ha effettuato e mantenuta sempre aggiornata la “Valutazione dei rischi” secondo il precedente D.Lgs. 626/94 e l’attuale vigente D.Lgs. 81/08.

Per quanto attiene alle proprietà fisiche delle sostanze e dei preparati, con specifico riferimento all’infiammabilità, si rimanda alla valutazione del rischio di incendio, in ottemperanza al D.M. 10/3/98.





In relazione ai rischi legati all’uso stoccaggio e manipolazione di gas inerti/infiammabili ed asfissianti in pressione si rimanda al documento di valutazione del rischio.





9. Valutazione del rischio e misure preventive e protettive da adottare.

Sulla base delle considerazioni riportate nei precedenti capitoli, si ritiene che per quel che riguarda le mansioni e i reparti oggetto di valutazione, i lavoratori siano esposti ai seguenti livelli di rischio:

ZONA DI ESPOSIZIONE LIVELLO DI RISCHIO

Reparto Laboratorio scultura e plastica Ornamentale

Esposizione a polveri inalabili NON IRRILEVANTE PER LA SALUTE

Reparto Incisione IRRILEVANTE PER LA SALUTE

Laboratorio Saldatura

Reparto Restauro tele IRRILEVANTE PER LA SALUTE

Reparto Restauro legno IRRILEVANTE PER LA SALUTE

Il livello di rischio era caratterizzato, secondo quanto esposto nel D.Lgs. 25/2002 “Attuazione della direttiva 98/24CE sulla protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori contro i rischi derivanti da agenti chimici durante il lavoro”., come moderato o non moderato: tale impostazione è stata ripresa dal D.Lgs. 81/2008 (art. 224), che ne ha rettificato il grado di rischio, accostando i concetti di moderato e non moderato al concetto di rischio “basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori”, rimandandone però la determinazione all’emanazione di successivi decreti. Sarà pertanto necessario rivedere i risultati della presente valutazione alla luce di tali adeguamenti normativi, fermo restando quanto già premesso sulla “dinamicità” di tale documento, da mantenere aggiornato periodicamente e comunque a fronte di modifiche sostanziali che comportino una variazione dei livelli di esposizione ovvero quando i risultati della sorveglianza medica ne mostrino la necessità.

10. Conclusioni

La valutazione ha evidenziato un livello di rischio non moderato, e pertanto NON IRRILEVANTE PER LA SALUTE, nelle seguenti zone di esposizione: Reparto Laboratorio scultura e plastica Ornamentale per l’esposizione a polveri inalabili

In azienda sono già adottate le misure generali e specifiche di prevenzione e protezione di cui sopra (vedi paragrafi 7.1 e 7.2.). Inoltre è adottato un programma di sorveglianza sanitaria come descritto al par. 7.3.





Si segnala, tuttavia, che è assolutamente necessario richiedere ai fornitori di materie prime un aggiornamento delle SDS dell’anno in corso o almeno compilate secondo i dettami dell’Allegato II del Regolamento REACH.

In tale valutazione si è preso in considerazione solamente il rischio chimico per la salute: per quanto riguarda il rischio chimico relativo alla sicurezza, si deve prestare attenzione alle sostanze che presentano rischio di incendio o esplosione, nel casi specifico i gas utilizzati nel processo di saldatura.

Si rimanda pertanto alla consultazione delle medesime schede di sicurezza per l’utilizzo e manipolazione di tali sostanze





Copia della presente valutazione andrà consegnata al Medico Competente e in accordo con il suo parere si potranno poi valutare eventuali variazioni del protocollo sanitario a oggi vigente in Azienda.

TIMBRO E FIRMA

Medico Competente

DICHIARAZIONE DEL DATORE DI LAVORO

Il Datore di lavoro dichiara di aver effettuato la valutazione dei rischi ed elaborato il presente documento con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, previa consultazione del Rappresentante dei Lavoratori e con la collaborazione del Medico Competente.

FIRME PER RESPONSABILITÀ E PRESA VISIONE

Legale

Rappresentante

Responsabile del Servizio

Prevenzione e Protezione

Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza Datore di lavoro

Bologna, lì:………………………





Allegato 1.

Schede di valutazione del rischio secondo il modello matematico “MovaRisch”.

Data stesura: Ottobre 2008

Revisione 02




Allegato 2

Rapporti di prova


Revisione 02




Allegato 3

Elenco frasi di rischio R e di sicurezza S.

Le frasi R R 1: Esplosivo a secco. R 2: Rischio d'esplosione per urto, attrito, presenza di fuoco o di altre fonti d'infiammazione. R 3: Grande rischio d'esplosione per urto, attrito, in presenza di fuoco o altre fonti d'infiammazione. R 4: Forma dei composti metallici esplosivi molto sensibili. R 5: Rischio d'esplosione in presenza di calore. R 6: Rischio d'esplosione a contatto o meno con l'aria. R 7: Può provocare incendio. R 8: Favorisce l'infiammazione di sostanze combustibili. R 9: Può esplodere componendosi con sostanze combustibili. R 10: Infiammabile R 11: Molto infiammabile. R 12: Estremamente infiammabile. R 13: Gas liquefatto estremamente infiammabile. R 14: Reagisce violentemente a contatto con l'acqua. R 15: A contatto con l'acqua sviluppa gas molto infiammabili. R 16: Può esplodere componendosi con sostanze comburenti. R 17: Infiammabile spontaneamente in presenza di aria. R 18: Con l'uso, formazione possibile di miscela vapore / aria infiammabile / esplosivi. R 19: Può formare perossidi esplosivi. R 20: Nocivo per inalazione. R 21: Nocivo a contatto con la pelle. R 22: Nocivo in caso di ingestione. R 23: Tossico per inalazione. R 24: Tossico a contatto con la pelle. R 25: Tossico in caso d'ingestione. R 26: Molto tossico per inalazione. R 27: Molto tossico a contatto con la pelle. R 28: Molto tossico in caso d'ingestione. R 29: A contatto con l'acqua sviluppa gas tossici. R 30: Può diventare molto infiammabile in esercizio. R 31: A contatto con un acido sviluppa gas tossico. R 32: A contatto con un acido sviluppa gas molto tossico. R 33: Pericolo di effetti cumulati. R 34: Provoca ustioni. R 35: Provoca gravi ustioni. R 36: Irritante per gli occhi. R 37: Irritante per le vie respiratorie.


Revisione 02




R 38: Irritante per la pelle. R 39: Pericolo di effetti irreversibili molto gravi. R 40: Possibilità di effetti cancerogeni – prove insufficienti R 41: Rischio di lesioni oculari gravi. R 42: Può causare allergie per inalazione. R 43: Può causare allergie a contatto con la pelle. R 44: Rischio d'esplosione se riscaldato in ambiente chiuso. R 45: Può provocare il cancro. R 46: Può provocare alterazioni genetiche ereditarie. R 47: Può procurare malformazioni congenite. R 48: Rischio di effetti gravi per la salute in caso di esposizione prolungata. R 49: Può provocare il cancro per inalazione. R 50: Altamente tossico per gli organismi acquatici. R 51: Tossico per gli organismi acquatici. R 52: Nocivo per gli organismi acquatici. R 53: Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico. R 54: Tossico per la flora. R 55: Tossico per la fauna. R 56: Tossico per gli organismi del terreno. R 57: Tossico per le api. R 58: Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente. R 59: Pericoloso per lo strato di ozono. R 60: Può ridurre la fertilità. R 61: Può danneggiare i bambini non ancora nati. R 62: Possibile rischio di ridotta fertilità. R 63: Possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati. R 64: Possibile rischio per i bambini allattati al seno. R 65: Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestione. R 66: L'esposizione ai vapori può provocare secchezza e screpolature alla pelle. R 67: L'inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini. R 68: Possibilità di effetti irreversibili.

Combinazioni di frasi

R 15/29 A contatto con l'acqua libera gas tossici e facilmente infiammabili. R 20/21 Nocivo per inalazione e contatto con la pelle. R 21/22 Nocivo a contatto con la pelle e per ingestione. R 20/22 Nocivo per inalazione e ingestione. R 20/21/22 Nocivo per inalazione, ingestione e contatto con la pelle. R 23/24 Tossico per inalazione e contatto con la pelle. R 24/25 Tossico a contatto con la pelle e per ingestione. R 23/25 Tossico per inalazione e ingestione. R 23/24/25 Tossico per inalazione, ingestione e contatto con la pelle. R 26/27 Altamente tossico per inalazione e contatto con la pelle. R 27/28 Altamente tossico a contatto con la pelle e per ingestione. R 26/27/28 Altamente tossico per ingestione, inalazione e contatto con la pelle. R 36/37 Irritante per gli occhi e le vie respiratorie. R 37/38 Irritante perle vie respiratorie e la pelle. R 36/38 Irritante per gli occhi e la pelle.


Revisione 02




R 36/37/38 Irritante per gli occhi, le vie respiratorie e la pelle. R 42/43 Può provocare sensibilizzazione per inalazione e contatto con la pelle.


Revisione 02




Le frasi S

S 1: Conservare sotto chiave. S 2: Conservare fuori portata dei minori. S 3: Conservare in luogo fresco. S 4: Conservare lontano da qualsiasi locale abitato. S 5: Conservare in ... (liquido adatto consigliato dal produttore). S 6: Conservare in ... (gas inerte consigliato dal produttore). S 7: Conservare il recipiente perfettamente chiuso. S 8: Conservare il recipiente protetto dall'umidita'. S 9: Conservare il recipiente in un luogo ben ventilato. S 12: Non chiudere ermeticamente il recipiente. S 13: Conservare lontano da prodotti alimentari e bevande, compresi quelli per animali. S 14: Conservare lontano da ... (sostanze incompatibili specificate dal produttore). S 15: Conservare lontano da fonti di calore. S 16: Conservare lontano da qualsiasi fonte d'infiammazione. Non fumare. S 17: Tenere lontano da sostanze combustibili. S 18: Manipolare e aprire il recipiente con precauzione. S 20: Non mangiare e bere durante l'utilizzazione. S 21: Non fumare durante l'utilizzazione. S 22: Non respirarne le polveri. S 23: Non respirarne i gas e i vapori, i fumi, gli aerosol (termini adatti specificati dal produttore). S 24: Evitare il contatto con la pelle. S 25: Evitare il contatto con gli occhi. S 26: In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente e abbondantemente con acqua e consultare uno specialista. S 27: Togliere immediatamente qualsiasi indumento insudiciato o spruzzato. S 28: Dopo contatto con la pelle, lavarsi immediatamente e abbondantemente con ... (prodotto adeguato specificato dal produttore). S 29: Non gettare i residui nelle condotte fognarie. S 30: Non versare mai acqua in questo prodotto. S 33: Evitare l'accumulo di cariche elettrostatiche. S 34: Evitare movimento d'urto e di attrito. S 35: Non gettare il prodotto e il recipiente senza aver preso tutte le precauzioni indispensabili. S 36: Indossare un indumento di protezione adeguato. S 37: Indossare guanti adeguati. S 38: In caso di insufficiente ventilazione, far uso di un apparecchio respiratorio adeguato. S 39: Far uso di un apparecchio di protezione degli occhi e del viso. S 40: Per la pulizia del pavimento o di oggetti, insudiciati dal prodotto, utilizzare ... (prodotto specificato dal produttore). S 41: In caso d'incendio e/o di esplosione non respirare i fumi. S 42: In caso di irrigazione liquida o gassosa indossare un apparecchio respiratorio adeguato (indicazioni a cura del produttore). S 43: In caso d'incendio utilizzare ... (apparecchi estintori specificati dal produttore. Qualora il rischio aumenti in presenza di acqua aggiungere: "Non utilizzare mai acqua"). S 44: In caso di malore consultare un medico (recando possibilmente l'etichetta).


Revisione 02




S 45: In caso d'infortunio o di malore, consultare immediatamente un medico (recare possibilmente con sé l'etichetta). S 46: In caso d'ingestione consultare immediatamente un medico recando con se' l'imballlaggio o l'etichetta. S 47: Conservare a temperatura non superiore a ... °C (da specificare a cura del produttore). S 48: Mantenere in ambiente umido con ... (prodotto adeguato da specificare a cura del produttore). S 49: Conservare unicamente nel recipiente originale. S 50: Non mescolare con ... (da specificare a cura del produttore). S 51: Utilizzare unicamente in zone perfettamente ventilate. S 52: Non utilizzare su grandi superfici in locali abitati. S 53: Evitare l'esposizione, procurarsi istruzioni particolari prima dell'utilizzazione. S 54: Procurarsi il consenso delle autorità di controllo dell'inquinamento prima di scaricare negli impianti di trattamento delle acque di scarico. S 55: Utilizzare le migliori tecniche di trattamento disponibili prima di scaricare nelle fognature o nell'ambiente acquatico. S 56: Non scaricare nelle fognature o nell'ambiente; smaltire i residui in un punto di raccolta rifiuti autorizzato. S 57: Usare contenitori adeguati per evitare l'inquinamento ambientale. S 58: Smaltire come rifiuto pericoloso. S 59: Richiedere informazioni al produttore/fornitore per il recupero/riciclaggio. S 60: Questo materiale e/o il suo contenitore devono essere smaltiti come rifiuti pericolosi. S 61: Non disperdere nell'ambiente. Riferirsi alle istruzioni speciali/schede informative in materia di sicurezza. S 62: In caso di ingestione non provocare il vomito: consultare immediatamente un medico. S 63: In caso di ingestione per inalazione, allontanare l'infortunato dalla zona contaminata e mantenerlo a riposo. S 64: In caso di ingestione, sciacquare la bocca con acqua (solamente se l'infortunato è cosciente).

Documents

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO … · all’art. 47 D.Lgs. 81/08 come loro R.L.S.. Data stesura: Maggio 2009 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL ... 226, 229 e 230 D.Lgs.81/08 Rischio