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Tornare ai fondamentali. Documento programmatico L’ordine degli Ingegneri è un ente di diritto pubblico a tutela di interessi pubblici inerenti alla professione di Ingegnere e per tale ragione deve svolgere una funzione di vigilanza e di disciplina deontologica. Riteniamo in ogni modo che l’interesse pubblico vada oltre la disciplina ed il controllo ma possa esserci anche una azione propositiva contribuendo attivamente alla crescita economica e civile del territorio. Le competenze tecnologiche e progettuali sono le due competenze che caratterizzano la professione e che devono essere manifestate proponendoci come classe dirigente a disposizione dell’interesse pubblico. Come secondo noi tali competenze si declinano in azioni reali 1. Consiglio dell’ordine. Nel rispetto dei regolamenti e del codice deontologico, accelerare e snellire le procedure che regolano le attività dell’ordine e delle commissioni. Accentuare il più possibile l’informatizzazione dell’ordine per rendere trasparenti le attività, aumentare quanto possibile la delega delle attività ai membri del consiglio. 2. Commissioni. Oltre quelle istituzionali (tariffe e parcelle) incentivare le commissioni a “produrre cultura”. Richiedere progetti annuali ed obiettivi semestrali. 3. Marketing dell’ingegnere. L’ingegnere necessita di rivedere il proprio metodo di comunicare con l’esterno. Rivalutare il brand tramite attività di marketing, sradicare l’immagine di puro tecnico ed enfatizzare la figura di tecnologo e risorsa del paese. Affidarsi ed investire su esperti del settore. 4. Offerta al territorio. Spingere su attività di relazioni pubbliche con Università, Comuni, Provincia, Camera di commercio, Enti, Associazioni, Istituti e altri ordini. La partecipazione in tali istituzioni è finalizzata ad apportare competenze e metodi. 5. Attività culturali. Le commissioni devono produrre attività culturali sul territorio e “normare” quello che ancora non è normato. In altre parole l’ingegnere deve dire la sua su argomenti di interesse pubblico (sviluppo territoriale, tecnologie, standard, difesa del territorio, mercati, difesa della salute pubblica, trend di mercato…..) 6. Formazione continua. Accelerare predisporre e organizzare la formazione continua dell’ingegnere sia per competenze tecniche che per le meta competenze. La formazione continua permette all’Ingegnere di essere presente nel territorio in maniera autorevole. La ricerca e la conservazione delle eccellenze progettuali del nostro territorio deve diventare risorsa per la formazione e lo sviluppo del singolo professionista, per la formazione dunque, non solo cercare modelli esterni ma elaborare i modelli interni. Enrico Espinosa, Piergiuseppe Cassone, Giancarlo Aresi

Documento programmatico elezione Ordine degli Ingegneri

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Page 1: Documento programmatico elezione Ordine degli Ingegneri

Tornare ai fondamentali.

Documento programmatico

L’ordine degli Ingegneri è un ente di diritto pubblico a tutela di interessi pubblici inerenti alla professione di

Ingegnere e per tale ragione deve svolgere una funzione di vigilanza e di disciplina deontologica. Riteniamo in

ogni modo che l’interesse pubblico vada oltre la disciplina ed il controllo ma possa esserci anche una azione

propositiva contribuendo attivamente alla crescita economica e civile del territorio. Le competenze tecnologiche

e progettuali sono le due competenze che caratterizzano la professione e che devono essere manifestate

proponendoci come classe dirigente a disposizione dell’interesse pubblico.

Come secondo noi tali competenze si declinano in azioni reali

1. Consiglio dell’ordine. Nel rispetto dei regolamenti e del codice deontologico, accelerare e snellire le

procedure che regolano le attività dell’ordine e delle commissioni. Accentuare il più possibile

l’informatizzazione dell’ordine per rendere trasparenti le attività, aumentare quanto possibile la delega

delle attività ai membri del consiglio.

2. Commissioni. Oltre quelle istituzionali (tariffe e parcelle) incentivare le commissioni a “produrre cultura”.

Richiedere progetti annuali ed obiettivi semestrali.

3. Marketing dell’ingegnere. L’ingegnere necessita di rivedere il proprio metodo di comunicare con l’esterno.

Rivalutare il brand tramite attività di marketing, sradicare l’immagine di puro tecnico ed enfatizzare la

figura di tecnologo e risorsa del paese. Affidarsi ed investire su esperti del settore.

4. Offerta al territorio. Spingere su attività di relazioni pubbliche con Università, Comuni, Provincia, Camera di

commercio, Enti, Associazioni, Istituti e altri ordini. La partecipazione in tali istituzioni è finalizzata ad

apportare competenze e metodi.

5. Attività culturali. Le commissioni devono produrre attività culturali sul territorio e “normare” quello che

ancora non è normato. In altre parole l’ingegnere deve dire la sua su argomenti di interesse pubblico

(sviluppo territoriale, tecnologie, standard, difesa del territorio, mercati, difesa della salute pubblica, trend

di mercato…..)

6. Formazione continua. Accelerare predisporre e organizzare la formazione continua dell’ingegnere sia per

competenze tecniche che per le meta competenze. La formazione continua permette all’Ingegnere di

essere presente nel territorio in maniera autorevole. La ricerca e la conservazione delle eccellenze

progettuali del nostro territorio deve diventare risorsa per la formazione e lo sviluppo del singolo

professionista, per la formazione dunque, non solo cercare modelli esterni ma elaborare i modelli interni.

Enrico Espinosa, Piergiuseppe Cassone, Giancarlo Aresi