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DOSSIER TERRITORIALE: LA PROVINCIA DI FERRARA NELLA SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE

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DOSSIER TERRITORIALE: LA PROVINCIA DI FERRARA NELLA SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE

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Dossier territoriale: la provincia di Ferrara nella società dell’informazione

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Gli autori sono: Ludovica Baraldi, Pierluigi Dolcetti, Sandra Lotti, Marco Mancini, Simonetta Rizzo, Dimitri Tartari (coordinatore del gruppo di lavoro), Roberto Zarro. Si ringraziano per la collaborazione: Cristina Franceschi della Provincia di Ferrara; Giampietro Malucelli e Rosa Fogli del Comune di Ferrara; Pietro Buzzi del Comune di Argenta; Marco Ronconi dell’Associazione dei Comuni del Basso Ferrarese; Ennio Barbieri del Comune di Cento; Chiara Sapigni del Comune di Copparo/Associazione dei Comuni del Copparese; Silvia Ringolfi di ERVET Spa; Emiliano Prampolini del CRC Emilia-Romagna.

Febbraio 2006

Copia del documento in formato digitale all’indirizzo: http://osservatorio.regionedigitale.net

Quest'opera è stata rilasciata sotto la licenza Creative Commons Attribuzione-NonCommerciale-NoOpereDerivate 2.5. Per leggere una copia della licenza visita il sito web http://creativecommons.org/licenses/publicdomain/ o spedisci una lettera a Creative Commons, 559 Nathan Abbott Way, Stanford, California 94305, USA.

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Indice

Premessa ........................................................................................................................................5

Guida alla lettura............................................................................................................................7

La società dell’informazione ferrarese ...........................................................................................9

L’ambiente favorevole............................................................................................................................... 9

Programmi e Regole ............................................................................................................................. 9

Infrastruttura a banda larga (dotazione e accesso) ............................................................................. 10

Settore ICT, ricerca e formazione ....................................................................................................... 15

Internet nella società e nell’economia ..................................................................................................... 19

Cittadini ............................................................................................................................................. 19

Imprese ............................................................................................................................................. 24

Pubblica Amministrazione ....................................................................................................................... 29

Dotazione del back office.................................................................................................................... 29

I servizi pubblici on line ...................................................................................................................... 43

Uso dell’e-government........................................................................................................................ 51

Considerazioni d’insieme......................................................................................................................... 55

Vetrina dell’innovazione...............................................................................................................57

La gestione associata del SIT e dei Sistemi Informativi ........................................................................... 57

La nuova Intranet e l’innovazione dei processi interni nella Provincia di Ferrara ...................................... 60

La complessità? Semplice se spiegata con le emozioni ............................................................................ 62

Alcuni progetti del territorio ferrarese ..................................................................................................... 66

L’e-democracy ad Argenta .................................................................................................................. 66

Server Based Computing .................................................................................................................... 68

Le prime Carte d’Identità Elettroniche della provincia di Ferrara.......................................................... 69

Musei in rete: un sistema di biglietteria diffusa per l’accesso ai musei................................................. 70

Quali progetti per il futuro? .........................................................................................................73

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Premessa

Il presente Dossier ha lo scopo di fornire una specifica lettura territoriale dei fenomeni di innovazione, frutto dell’adozione delle ICT, che interessano gli EELL e più in generale la società e l’economia della provincia di Ferrara. Nel tentativo di fornire un’informazione esaustiva si farà uso di diverse fonti informative tra cui quelle prodotte da: • Progetto europeo UNDERSTAND 2004 - http://www.understand-eu.net/ - In questo progetto, 10

regioni da 7 paesi europei hanno condiviso indicatori e metodologia, raccolto dati comparabili, effettuato analisi di benchmarking su infrastruttura a banda larga, e-government, e-business, uso di Internet da parte dei cittadini. Le regioni europee partner del progetto sono: Emilia-Romagna (I), Piemonte (I), Aquitaine (F), Hessen (D), Islas Baleares (E), Comunidad Valenciana (E), Vasterrnorrland (S), Yorkshire & the Humber (UK), Wales (UK), Wielkopolska (POL). L’indagine, a cui tutti i dati utilizzati in questo dossier si riferiscono, è stata condotta tra il mese di ottobre e quello di dicembre del 2004. Le specifiche sulla metodologia utilizzata per i vari ambiti di indagine è disponibile sul sito Web del progetto e nella pubblicazione “Jiuce: sintesi dei dati di benchmark per il 2004 in Emilia-Romagna”;

• Osservatorio sull’e-government e società dell’informazione dell’Emilia-Romagna –

http://osservatorio.regionedigitale.net - Si tratta di una banca dati che dal 2003 è stata alimentata dal CRC e dai referenti delle 9 Province e dei 10 Comuni capoluogo. Le informazioni raccolte riguardano progetti di e-government ed attività di formazione rivolte ai dipendenti degli EELL su temi legati all’ICT. Il data base raccoglie attualmente più di mille schede dettagliate che descrivono le singole iniziative progettuali e formative. Tutte le schede sono accessibili dal sito dell’Osservatorio;

• Progetto SUGGEST – http://www.regione.emilia-romagna.it/gestioni_associate/suggest.htm -

SUpporto alle Gestioni associate per Governare le opportunità offerte dall’e-government e la Società dell’informazione nel Territorio regionale ha l’obiettivo di sostenere le gestioni associate nella fruizione e nella condivisione delle opportunità offerte dall’e-government nel territorio regionale (ad esempio con i progetti SIGMA TER, DOCAREA, People). I tre rapporti che il progetto ha prodotto sono disponibili sul sito We;

• Rapporto sull’Innovazione nella regione Emilia-Romagna 2005 –

http://osservatorio.regionedigitale.net - Il CRC Emilia-Romagna, dal 2003, pubblica annualmente un rapporto sull’innovazione. L’edizione del 2005, oltre che contenere le consuete informazioni sull’evoluzione delle politiche e dei progetti in fase di realizzazione nel territorio regionale, si è caratterizzata per la produzione di 9 sintetici paragrafi che descrivevano i singoli territori provinciali. Copia dei rapporti è disponibile sul sito “progettare l’e-government OssERvando”.

Il lavoro di preparazione di questo documento è stato occasione per valorizzare la stretta collaborazione instauratasi da tempo tra CRC Emilia-Romagna, Provincia di Ferrara e Comune di Ferrara. Gli sforzi comuni e la messa a sistema delle differenti competenze e conoscenze hanno permesso di realizzare questo elaborato. NB: Tutte le sezioni che riportano informazioni prettamente riferibili al territorio della provincia di Ferrara sono evidenziate con uno sfondo di colore rosso al fine di facilitarne l’individuazione.

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Guida alla lettura

Il dossier è strutturato in due sezioni principali, l’una dedicata alla rappresentazione della società dell’informazione ferrarese come risulta dalle fonti informative analizzate, e l’altra – denominata “Vetrina dell’innovazione” – che raccoglie contributi ed interviste di referenti degli Enti locali sui progetti più significativi e maggiormente innovativi in corso. La prima sezione è a sua volta suddivisa in tre parti tese a fotografare la situazione esistente in termini di: • contesto (il cosiddetto “ambiente favorevole”), che rileva la presenza di regole, programmi e prassi

consolidate di collaborazione fra i soggetti istituzionali, la disponibilità di infrastrutture di rete sul territorio e i relativi piani di sviluppo, nonché il grado di disponibilità di risorse (competenze, addetti, opportunità formative) per la crescita del settore;

• comportamenti di utilizzo delle nuove tecnologie e di fruizione dei servizi da parte dei cittadini e delle imprese, in particolare nei settori meccanico, turistico e ICT;

• dotazioni presenti nella pubblica amministrazione locale (back office, organizzazione e risorse umane, tecnologie, barriere e risorse finanziarie), grado di sviluppo dei servizi on-line per i cittadini e le imprese, e uso dell’e-government.

Dall’analisi, emerge un territorio caratterizzato da un sistema di Enti locali molto attivo nella sperimentazione e l’utilizzo delle nuove tecnologie. Uno sguardo d’insieme evidenzia che gli Enti del ferrarese sono ben equipaggiati sia in termini di personale e strutture interne formalmente riconosciute, che per quanto riguarda tecnologie evolute che implicano riorganizzazione interna e revisione dei processi. Proprio per approfondire queste tematiche, la sezione “Vetrina dell’innovazione” propone una carrellata sui principali progetti avviati, che si apre con un focus sulle gestioni associate dei SIT e dei Sistemi Informativi Comunali da parte dei Comuni del Copparese e del Basso Ferrarese, e prosegue con la presentazione di alcuni progetti innovativi della Provincia e dei Comuni di Ferrara, Argenta e Cento. A conclusione del dossier, il paragrafo “Quali progetti per il futuro?”, presenta le linee strategiche di sviluppo del sistema provinciale degli EELL nel suo insieme, orientate al sostegno dei progetti di reti geografiche territoriali e cittadine (MAN), alla partecipazione ai progetti di e-government su scala regionale, al consolidamento della collaborazione fra la Provincia e i Comuni del territorio nell’ambito di un Centro Servizi Territoriale, alla diffusione delle occasioni di scambio e confronto di esperienze, anche attraverso il ‘riuso’ delle soluzioni sviluppate. L’obiettivo di fondo è far sì che i benefici raggiunti non rimangano patrimonio solo di alcuni Comuni di maggiori dimensioni e dell’amministrazione provinciale, ma vengano diffusi all’intero territorio.

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La società dell’informazione ferrarese

Uno schema logico che può essere d’aiuto nel raccontare l’innovazione nella provincia di Ferrara è quello classico che rappresenta la “società dell’informazione” come il risultato della compresenza e delle interazioni tra due elementi fondamentali: il così detto “ambiente favorevole” e le diverse componenti della “società”. Questo schema, già utilizzato per rappresentare i dati raccolti dal Progetto UNDERSTAND 2004, permette di posizionare i diversi elementi che contribuiscono alla trasformazione ed evoluzione del territorio valorizzandone l’interdipendenza. Si inizia quindi descrivendo l’”ambiente favorevole”, inteso come l’insieme delle risorse strutturali del sistema, per poi passare ad informarsi sulle caratteristiche dei diversi componenti della società, promotori e fruitori di processi di innovazione, che interagiscono in tale ambiente. Ci si soffermerà sulla dimensione più prettamente legata alla Pubblica Amministrazione. Le considerazioni e le informazioni che seguono tengono conto, inoltre, del contesto regionale all’interno del quale la provincia si trova come elemento di un sistema complesso.

L’ambiente favorevole

Condizioni necessarie allo sviluppo di azioni di innovazione sono: l’esistenza di politiche pubbliche di regolamentazione e programmi di indirizzo e sviluppo (le regole), la presenza di un’adeguata dotazione infrastrutturale (la rete) e la diffusa disponibilità di un competente capitale umano (le competenze). Questi tre requisiti, se contemporanei, influenzano positivamente l’ambiente rendendolo “favorevole”. Procediamo analizzando come il territorio regionale e più in specifico quello provinciale risponde a queste esigenze.

Programmi e Regole

L’Emilia-Romagna spicca nel contesto nazionale ed internazionale per essere stata una delle prime regioni ad avere una strategia regionale per la società dell’informazione, dal 19991, ed una delle poche ad avere oggi una legge regionale per lo sviluppo della società dell’informazione2 (L.R. 11/2004). I principali elementi della legge si sintetizzano nella: • istituzione del Sistema Informativo Regionale (S.I.R.); • disciplina per le infrastrutture di rete regionali (Lepida e R3); • regolazione del sistema regionale di e-procurement; • definizione delle regole, procedure e strutture di governance delle politiche sulla società

dell’informazione. I vantaggi di questi sforzi si traducono in una programmazione regionale in materia di società dell’informazione che diventa stabile e chiara, riducendo al minimo i rischi legati all’incertezza degli obiettivi da perseguire e delle azioni da intraprendere. Questo risultato è stato realizzato anche grazie alla naturale propensione del territorio alla concertazione territoriale che ha trovato espressione nell’elevata adesione ai

1 Per una trattazione più estesa degli sviluppi delle politiche per l’e-government e la società dell’informazione in Emilia-Romagna si veda il primo capitolo del terzo “Rapporto sull’Innovazione in regione Emilia-Romagna - 2005” disponibile all’indirizzo: http://osservatorio.regionedigitale.net. 2 http://www.regionedigitale.net/wcm/erdigitale/pagine/pagina_normativa/lex_regionali.htm

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progetti di e-government finanziati dal piano telematico regionale (PTR) e co-finanziati dal 1° Avviso del Piano nazionale di e-government. Nello specifico il piano telematico regionale, concertato con gli Enti Locali, tra 2002 e 2005 ha investito quasi 120 milioni di euro. Il sistema regionale si è dotato sin dal 2001 del Tavolo Tecnico regionale sull’e-government e sullo sviluppo della società dell’informazione, organo che ha lo scopo specifico di permettere la più elevata condivisione delle strategie tra Regione ed EELL. Nel territorio ferrarese, già a partire dal 2000, era stata sottoscritta da parte della Provincia e di tutti i Comuni la convenzione per lo sviluppo e la gestione della rete Pro.Fe.T.A. L’iniziativa ha garantito il collegamento di tutti gli Enti alla rete, assicurando la connessione al nodo regionale e l’accesso a servizi applicativi di connettività Internet, spazio Web, posta elettronica, Sportello Unico per le Attività Produttive, biblioteche, polizia municipale, ecc. Per le attività oggetto della convenzione, nonché per la successiva partecipazione al piano telematico regionale ed ai progetti di e-government, è stato informalmente costituito un tavolo tecnico di coordinamento provinciale aperto ai referenti di tutti gli Enti aderenti. Nel corso del 2005, in occasione dell’avviso “per la selezione dei soggetti ammessi a presentare progetti finalizzati all’erogazione di servizi in forma associata per i Piccoli Comuni”, si è concordato di avviare il processo di costituzione di un Centro Servizi Territoriale (CST) per l’e-government e la società dell’informazione, nell’ambito dell’esperienza di Pro.Fe.T.A., con l’obiettivo di portare a fattor comune anche altre proficue esperienze di gestione associata di servizi intraprese dagli Enti del territorio, e di garantire un supporto allo sviluppo dei sistemi informativi dei Comuni minori. Si è scelto pertanto di procedere con un percorso di impegno graduale, basato sullo strumento della convenzione fra Enti e sull’utilizzo di risorse in parte già disponibili grazie ai sistemi informativi e ai servizi della Provincia, alle nuove infrastrutture di rete (Lepida) che saranno messe a disposizione dalla Regione, e ai saperi diffusi nelle amministrazioni sul territorio, che costituiranno poli decentrati e/o di eccellenza per l’erogazione di servizi. Da un punto di vista organizzativo, il CST di Ferrara - ferma restando l’attività di supervisione e coordinamento del processo di erogazione dei servizi a livello provinciale – sarà articolato in poli di dominio delle tematiche e dei servizi (centri di competenza presso i Comuni, le Associazioni o la Provincia), e nodi decentrati di presidio territoriale finalizzati alla gestione associata dei servizi tra i Comuni aderenti (le Associazioni intercomunali o altre tipologie di accordi fra i Comuni). In tal modo, nell’ambito dell’aggregazione, ciascun ente – sulla base delle proprie competenze, delle proprie disponibilità e delle proprie caratteristiche istituzionali e territoriali, può svolgere il ruolo di fruitore e/o quello di fornitore di servizi. Gli intenti sono quelli di valorizzare gli ambiti di maggiore specializzazione e le possibili sinergie fra i contributi, le soluzioni e le competenze offerte dai vari attori, estendere le best practices maturate e favorire il riuso delle componenti.

Infrastruttura a banda larga (dotazione e accesso)

La connettività a banda larga è uno dei fattori strategici di sviluppo della società dell’informazione. L’esistenza di un’infrastruttura di base sulla quale da un lato sviluppare ed offrire e dall’altro fruire di servizi è condizione necessaria affinché si possa garantire la diffusione dell’innovazione sull’intero territorio. Nelle famiglie (Figura 1) questo tipo di tecnologia non è ancora diffuso tanto quanto nelle organizzazioni economiche e nelle istituzioni (Comuni e scuole) che presentano valori superiori al 50%. I dati si riferiscono alla media regionale.

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Figura 1 - Diffusione della banda larga nella società - dato regionale

Fonte: UNDERSTAND 2004

Figura 2 - Disponibilità di connessione a banda larga nei comuni della regione

Fonte: UNDERSTAND 2004 Attualmente il territorio emiliano-romagnolo è, in gran parte, raggiunto da DSL3 (la tecnologia principale per l’accesso a banda larga). La popolazione residente in comuni in cui è attiva almeno una centralina rappresenta il 92% del totale regionale. Tale dato però non garantisce una reale ed effettiva offerta per tutti i residenti in tali comuni. È plausibile ritenere che la percentuale della popolazione a cui manca la disponibilità di una connessione veloce vari dal minimo dell’8% (percentuale di coloro che risiedono nei comuni non raggiunti da DSL) ad un massimo del 20% circa. Questa rilettura del dato pone in primo piano il problema del divario nell’accesso alle tecnologie di comunicazione/connessione. Le zone che più delle altre restano isolate sono quelle a più bassa densità di popolazione, quelle montane e quelle che presentano problemi di declino del tessuto imprenditoriale (spesso tutte queste caratteristiche identificano un singolo

3 DSL è l’acronimo di Digital Subscriber Line che è una famiglia di tecnologie che permettono la comunicazione digitale attraverso i cavi di rame della rete telefonica locale. Ulteriori informazioni su: http://en.wikipedia.org/wiki/Digital_Subscriber_Line.

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territorio). Alle difficili condizioni di partenza si somma il nuovo fattore di isolamento rappresentato dalla non disponibilità di connettività a banda larga. La cartina di Figura 2 evidenzia in rosso queste aree. Si può notare come, per la provincia di Ferrara, tale problematica sia più accentuata per le zone del basso ferrarese e per quelle centrali. Come si dirà nel successivo paragrafo, che tratterà di Lepida, uno degli effetti indiretti della rete regionale a banda larga è appunto quello del traino dell’offerta di connettività anche laddove il mercato da solo non arriverebbe. Altro elemento da non trascurare, che caratterizza il territorio italiano differenziandolo dagli altri stati europei, è la mancanza di un’elevata varietà di tecnologie di connessione. In Italia come in Emilia-Romagna mancano totalmente alternative (come ad esempio la TV via cavo o il wirelesss LMDS4) che allargherebbero il ventaglio delle offerte all’utenza.

La banda larga nella PA: Lepida

Sul fronte banda larga nella e per la Pubblica Amministrazione la regione Emilia-Romagna è oramai al termine di un importante percorso che ha visto, con l’investimento nella rete Lepida, porre l’infrastruttura digitale al centro dell’azione politica in materia di società dell’informazione. Nel 2006, infatti terminerà la fase di creazione della dorsale (backbone), ma già da ora si sta lavorando per l’implementazione di Metropolitan Area Network (MAN) presso le aree urbane. Attraverso tale rete sarà possibile collegare tutte le sedi principali dei Comuni della regione con tecnologie a banda larga (fibra, HDSL o satellite). Lepida costituisce, inoltre, un punto di riferimento infrastrutturale in grado di facilitare la copertura a banda larga di tutto il territorio regionale anche a favore di cittadini ed imprese5. Lepida in provincia di Ferrara (come si vede in Figura 3), raggiungerà la maggior parte dei Comuni attraverso fibra ottica e HDSL tranne quelli del basso ferrarese che utilizzeranno il satellite. Le prime consegne saranno realizzate entro il 2005 e l’intero progetto avrà conclusione entro il 2007. La disponibilità di una rete di proprietà degli EELL azzererà i costi di connessione tramite privati e garantirà elevate performance ai servizi che su essa transiteranno.

4 LMDS è l’acronimo di Local Multipoint Distribution Service che è una tecnologia che consente la comunicazione digitale a banda larga utilizzando onde radio comprese nello spettro tra 26GHz e 29GHz. Maggiori dettagli possono essere reperiti alla pagina web: http://en.wikipedia.org/wiki/Local_Multipoint_Distribution_Service. 5 Un effetto già percepibile è che tra fine 2003 e fine 2004 la densità di fibra ottica per le infrastrutture di backbone, già più alta di quella italiana, è ulteriormente aumentata (+25% contro il +5% italiano) per non parlare dell’elevato livello di competizione fra operatorio di telecomunicazioni presente in regione.

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Figura 3 - La copertura di Lepida a regime in provincia di Ferrara

Fonte: Regione Emilia-Romagna – www.regionedigitale.net Il progetto di cablaggio del territorio ferrarese prevede due attività differenti ma fra di loro fortemente connesse: (1) Rete geografica regionale Lepida; (2) Reti cittadine o Man. Il ruolo della Provincia è stato di regia e coordinamento delle opportunità finanziarie e dei soggetti coinvolti nel processo di infrastrutturazione del territorio. La prima attività svolta è stata quella di raccogliere, come sistema ferrarese, l' occasione di utilizzare le risorse disponibili sul Patto Territoriale per il cablaggio di parte del territorio. Successivamente, il progetto realizzato per sfruttare questa opportunità finanziaria, è stato reso coerente con le strategie contenute nel piano telematico regionale. Questo percorso si è concluso nel febbraio 2004 con l'approvazione dell'accordo di programma quadro (APQ)6 per la realizzazione della rete privata Lepida delle pubbliche amministrazioni della Regione Emilia Romagna IV stralcio. L'accordo è stato sottoscritto da Regione, Provincia e tutti i 26 Comuni con l'obiettivo di creare una infrastruttura che sia di proprietà della Regione e degli Enti locali, articolata in: - dorsale, l’infrastruttura di base che serve a veicolare il trasporto delle informazioni; - rilegamenti, i collegamenti tra la dorsale e un punto del territorio di ogni comune; - Metropolitan Area Network (MAN o rete cittadina), i collegamenti, all'interno di un comune, di tutti gli enti interessati alla iniziativa (ciascuno dei quali ha la sua LAN o rete interna). A questo accordo è seguita la Convenzione tra la Regione e il soggetto attuatore (Deltaweb S.p.a.) per la realizzazione della rete. Definita questa prima parte di attività, è stata avviata la seconda fase relativa alle reti cittadine. La Provincia ha candidato un progetto per la realizzazione delle MAN nei comuni Obiettivo 2 di

6 31 Marzo 2004 - APQ in materia di Società dell’informazione tra Regione Emilia-Romagna, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie e Centro nazionale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione, finalizzato alla realizzazione di una rete di telecomunicazioni a banda larga e l’attivazione di relativi servizi infrastrutturali per la pubblica amministrazione nella Provincia di Ferrara, con particolare riguardo ai territori ricadenti nell’Obiettivo 2.

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importo complessivo di ! 3.600.000,00 (Comuni di Lagosanto, Codigoro, Copparo, Massafiscaglia, Migliaro, Migliarino, Tresigallo, Formignana, Ostellato, Voghiera, Comacchio, Portomaggiore). La procedura negoziale prevista dal DocUp ha visto tra altri, l'approvazione del progetto provinciale con un finanziamento del 47% con fondi DocUp Emilia Romagna 2000-2006 Asse 2 e 53% fondi locali. Il prossimo passo sarà lavorare con la Regione e gli altri Comuni del territorio per la realizzazione del progetto delle reti cittadine nei rimanenti comuni del territorio provinciale. Si riportano alcuni dati di sintesi del progetto Lepida e di altri progetti di natura infrastrutturale realizzati ed in corso di implementazione nel territorio della provincia:

COOR. NOME DESCRIZIONE PROGETTO BUDGET

Regione Emilia-Romagna

LEPIDA - Rete Privata a Banda

Larga delle Pubbliche

Amministrazioni

Nell'ambito del proprio Piano Telematico regionale, la Regione Emilia-Romagna ha avviato un progetto di ammodernamento tecnologico della rete telematica delle Pubbliche Amministrazioni del territorio. Nel 2006, Comuni, Province, Comunità montane, Regione e Università saranno collegati tra loro con tecnologie a larga banda. Nelle aree di pianura e prima collina saranno utilizzate tecnologie a fibra ottica, nelle aree montane la connettività sarà garantita da link satellitari o collegamenti ad alta velocità xDSL. Il primo stralcio del progetto interessa i territori delle province di Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.

39.400.000

Provincia di Ferrara

Man nei territori Obiettivo 2

Nell’ambito delle iniziative volte a completare ed integrare l’infrastruttura di rete del territorio provinciale, è stato avviato il progetto di realizzazione di MAN (Metropolitan Area Network) nei territori Obiettivo 2. Il progetto prevede la realizzazione di reti cittadine in grado di collegare tutti gli enti interessati (ciascuno dei quali dotato di propria LAN o rete interna), nei 12 Comuni Obiettivo 2 di Lagosanto, Codigoro, Copparo, Massafiscaglia, Migliaro, Migliarino, Tresigallo, Formignana, Ostellato, Voghiera, Comacchio e Portomaggiore. Il progetto è cofinanziato nell’ambito dell’APQ in materia di Società dell’informazione tra Regione Emilia-Romagna, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie e Centro nazionale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione del 31 Marzo 2004, con il 47% di fondi DocUp Emilia-Romagna 2000-2006 Asse 2 e il 53% di fondi locali messi a disposizione dal soggetto attuatore. Attualmente è terminata la fase di affidamento lavori e approvazione del progetto preliminare.

3.600.000

Comune di Argenta

Estensione della rete telematica

provinciale PRO.FE.TA a tutti gli enti pubblici coinvolti nelle procedure di

Sportello Unico per le Attività

Produttive

Il progetto del Comune di Argenta consentirà di estendere la rete telematica provinciale Pro.Fe.T.A a tutte le diverse amministrazioni pubbliche coinvolte, a vario titolo, nell’attività dello Sportello Unico per le Attività produttive. L’intervento sarà effettuato anche nella prospettiva di estendere, in futuro, i servizi dello Sportello anche ai privati cittadini del basso ferrarese.

387.342

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Provincia di Ferrara

Ammodernamento delle

interconnessioni tra le sedi dell'Ente

CONCLUSO

Il progetto prevede la posa in opera, su rete propria, di fibre ottiche per collegare diverse sedi della Provincia (CED, Castello Estense, via Cairoli). L’obiettivo è passare da un sistema di trasmissione a 64 Kbit/sec ad uno a banda larga, eliminando oltre tutto il costo attualmente sostenuto per l’affitto delle linee Telecom per dati e fonia.

175.595

Provincia di Ferrara

Adeguamento della LAN dell’Ente

- passaggio da token-ring a

ethernet

CONCLUSO

Il progetto di passaggio da token-ring ad ethernet persegue diversi obiettivi, dalla razionalizzazione del disegno della rete, alla predisposizione di una infrastruttura costruita pensando alla centralizzazione dei servizi. Ciò consente quindi di realizzare le specifiche che sono alla base e guidano anche altri progetti, in particolare quelli dedicati all'open source. L’intervento migliora la capacità di connessione tra le reti locali, da 16Mb a 1Gb, e la capacità di distribuire il segnale di rete all'interno degli edifici con infrastrutture interamente in fibra ottica. Aumenta inoltre la possibilità di segmentare le reti, garantendo capacità trasmissive adeguate alle richieste delle stazioni di lavoro collegate, unitamente alla possibilità di fornire capacità trasmissive maggiori a fronte di richieste di servizio particolari. Viene inoltre ampliata la capacità della rete di permettere agli apparati server di rispondere con migliore efficienza ad un numero maggiore di client.

114.464

Comune di Ferrara

Realizzazione di una piattaforma informatica sul territorio per la

città

CONCLUSO

Dotarsi di una infrastruttura a supporto dei servizi informatici unitamente ad una efficiente gestione del sistema di calcolo centrale (e dei relativi servizi) è un prerequisito essenziale per introdurre nuove modalità di gestione dei rapporti con i cittadini e gli operatori economici; è necessario pertanto collegare gli uffici comunali, mediante una infrastruttura di rete locale e geografica, allo scopo di migliorare la distribuzione dei servizi telematici utili al lavoro ed alla programmazione degli uffici interni. Inoltre la realizzazione di un cablaggio cittadino che utilizzi mezzi trasmissivi a larga banda proprietari e tecnologicamente avanzati consentirà di raggiungere diversi obiettivi particolarmente interessanti sia sotto il profilo economico che sociale. Contestualmente a questa fase di ammodernamento dei cablaggi interni e di rafforzamento delle dotazioni informatiche, sarà necessario provvedere alla realizzazione dei collegamenti urbani degli edifici dell'amministrazione attraverso una rete di trasmissione a larga banda.

108.456

Fonte: Osservatorio sull’e-government e società dell’informazione

Settore ICT, ricerca e formazione

Elementi determinanti allo sviluppo della società dell’informazione sono: la dimensione del settore ICT e quindi la disponibilità di addetti, l’attività di ricerca e formazione universitaria e la formazione dei dipendenti delle organizzazioni che attuano processi innovativi al proprio interno.

Settore ICT

L’efficienza nel funzionamento, e conseguentemente la competitività, delle imprese come delle organizzazioni pubbliche è sempre più direttamente connessa all’utilizzo delle ICT. Le dimensioni e la rilevanza del settore ICT7 regionale determinano la portata della crescita e dello sviluppo supportandolo tramite l’adozione di

7 In questo caso per settore ICT si intende l’aggregazione di delle categorie ATECO91: Hardware e Assistenza Tecnica (300,725), Canale indiretto (51641, 51642, 52481), Servizi e Apparati di TLC (642, 32202), Software e Servizi (721, 722, 723, 724, 726).

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nuove tecnologie. Facendo riferimento all’indice di dotazione ICT (addetti ICT8 ogni 100 abitanti) ed a quello di specializzazione ICT (addetti ICT ogni 100 addetti dei settori industria e servizi) è possibile valutare l’estensione del settore ICT regionale e provinciale. La compresenza di valori alti per entrambi gli indici descrive un’area in cui le competenze ICT (e quindi gli addetti) abbondano. L’Emilia-Romagna presenta valori alti di dotazione ma non altrettanto di specializzazione, ciò significa che nell’economia emiliano-romagnola è particolarmente rilevante in termini di addetti il peso degli altri settori produttivi ed è proprio in questi che la maggior parte degli addetti ICT sono impiegati.

Tabella 1 - Vocazione ICT, per provincia, Italia, 2001

Rank addetti ICT 2001 Addetti ICT 2001

provincia Dotazione

(Rank) Specializzazione

(Rank) Valore assoluto

(Rank) Indice

di dotazione Indice

di specializzazione Milano 1 2 1 3,27% 8,15% Roma 2 1 2 2,61% 10,34% Torino 3 4 3 2,03% 6,23% Bologna 4 12 5 1,75% 4,50% L'Aquila 5 3 24 1,63% 8,07% … Parma 10 18 21 1,30% 3,62% Modena 16 46 19 0,93% 2,30% Ravenna 22 35 38 0,81% 2,64% Piacenza 25 36 48 0,78% 2,61% Reggio nell'Emilia 27 72 32 0,77% 2,04% Rimini 32 45 50 0,75% 2,32% Forli'-Cesena 43 75 39 0,68% 2,01% Ferrara 59 70 56 0,55% 2,05% Italia (media) 1,03% 4,00%

Fonte: Istat: Censimento dell’industria e dei servizi 1991, 2001;Censimento della popolazione 2001. Elaborazioni: Assinform / Statistica-Unimib. Industria e servizi: Sezioni C-K. ICT: Categorie Limitando l’analisi all’Emilia-Romagna le province che si possono considerare a “vocazione ICT” sono quelle di Bologna e di Parma che presentano congiuntamente indici di dotazione e di specializzazione superiori o in linea alla media nazionale (si veda Tabella 1). La provincia di Ferrara, invece, chiude la classifica delle province emiliano-romagnole posizionandosi al cinquantanovesimo posto per dotazione di addetti ICT e al cinquantaseiesimo per specializzazione ICT. Nemmeno approfondendo l’analisi e scendendo a livello comunale (Figura 4), sempre limitatamente al territorio ferrarese, risultano comuni dotati in misura superiore alla media regionale. È evidente quindi che la provincia di Ferrara, se confrontata con i restanti territori regionali, non ha consistenti risorse per supportare lo sviluppo e l’adozione di azioni e politiche di innovazione.

8 Col termine addetti ICT si intendono tutti coloro che operano in una unità locale provinciale classificata nel settore ICT.

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Figura 4 - Dotazione ICT, per territorio comunale, Emilia-Romagna, 2001

Fonte: Istat: Censimento dell’industria e dei servizi 2001; Censimento della popolazione 2001. Elaborazioni: Assinform / Statistica-Unimib. ICT: Gruppi. L’elevato livello di concentrazione del settore ICT nelle zone metropolitane può essere ben apprezzato se si pensa che ben il 40% di tutti gli addetti ICT della regione si concentrano nei comuni di Bologna, Modena e Parma.

Ricerca

La ricerca e sviluppo nel campo tecnologico ricoprono un ruolo fondamentale per il miglioramento socio-economico della regione. L’Emilia-Romagna è però ben lontana dalle performance delle regioni più competitive d’Europa per brevetti high-tech depositati e per quantità di spesa e numerosità del personale impegnato in attività di ricerca e sviluppo. I valori regionali, nonostante tutto, si assestano su quelli medi europei restando però lontani da quelli delle aree più avanzate localizzate nei paesi scandinavi ma anche in Francia e Germania. L’esistenza di competenze specialistiche in materia ICT, come si è detto, è un requisito fondamentale affinché sia possibile fruire pienamente dei benefici della società dell’informazione, sia per supportare l’utilizzo delle ICT in imprese e istituzioni, sia per sviluppare nuovi prodotti e servizi. Per questa ragione risulta di fondamentale importanza un sistema di preparazione universitaria che possa sostenere la domanda di specialisti. La regione ha una buona disponibilità di laureati in materie ICT. Nello specifico il’11,12% dei laureati ICT italiani sono laureati delle Università emiliano-romagnole. L’Università di Ferrara contribuisce in misura ridotta (un dodicesimo) al totale dei laureati ICT della regione.

La formazione in materia ICT

Un settore ICT che offre prodotti e servizi di qualità e potenziali nuovi assunti debitamente formati non sono elementi sufficienti a supportare pienamente la piena adozione di soluzioni tecnologiche all’interno delle imprese e delle Pubbliche Amministrazioni. Per fare ciò è indispensabile il coinvolgimento del personale che già è parte delle organizzazioni. La formazione ICT è quindi essenziale. I dati a disposizione indicano che tale pratica non è diffusa rappresentando un fattore di debolezza per la regione su tutti gli ambiti indagati (Tabella 2). Tale scarsa attitudine è però condivisa anche dalle altre regioni europee oggetto dell’indagine UNDERSTAND 2004 conferma, questa, che si tratta di un fattore di difficile implementazione.

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Tabella 2 - Formazione in materia ICT (dati regionali)

Formazione in materia ICT

Cittadini che hanno partecipato a corsi riconosciuti di formazione ICT 11% Settore meccanica 43% Settore ICT 77% Imprese che hanno organizzato corsi di

formazione ICT per i propri dipendenti Settore turismo 30%

Dipendenti comunali che hanno ricevuto formazione ICT in corsi organizzati dal Comune nel corso del 2003 (dato provincia di Ferrara)

14% (31%)

Fonte: UNDERSTAND 2004 Nella sezione “Organizzazione e risorse umane” a pagina 33 verrà più approfonditamente trattato il tema della formazione per il personale dei Comuni che nella provincia di Ferrara risulta particolarmente elevato.

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Internet nella società e nell’economia

I soggetti che vengono investiti dall’innovazione e che sono protagonisti del cambiamento conseguente all’adozione delle ICT sono i cittadini, fruitori dei servizi pubblici ed acquirenti di beni e servizi privati, le imprese, le quali integrano le tecnologie nei processi produttivi ricercando competitività ed efficienza e non ultime le pubbliche amministrazioni, le quali hanno accettato la sfida della modernità e da tempo sono alle prese col cambiamento. Il comportamento e la propensione all’uso delle ICT da parte di ognuno di questi soggetti influenza direttamente ed indirettamente gli altri. Così l’offerta di servizi on line trova un senso laddove vi è un uso di tali servizi e proprio il numero di utenti Internet è, verosimilmente, connesso alla quantità e qualità di servizi fruibili. Ancora l’utilizzo di strumenti informatici per l’approvvigionamento delle risorse produttive risponde alla disponibilità dei fornitori a rendere ciò possibile ma anche alle dotazioni tecnologiche e alle capacità tecniche dell’acquirente. Tale interdipendenza è evidente ed è quindi ovvia la necessità di favorire lo sviluppo contemporaneo di tutti gli ambiti su cui impattano le ICT. Il compito di supportare e favorire queste evoluzioni è senza dubbio anche degli EELL che governano gli specifici territori. Nei successivi paragrafi si forniscono brevi descrizioni di quelle che sono le caratteristiche principali, ovviamente dal punto di vista dell’uso e della diffusione delle ICT, di cittadini ed imprese, della nostra regione. A seguire ci si sofferma sui risultati raccolti sulla Pubblica Amministrazione locale con particolare attenzione ai Comuni del territorio della provincia di Ferrara.

Cittadini

L’utilizzo delle ICT da parte dei cittadini, oltre a generare il necessario bacino di utenti dei servizi on line della PA, produce evidenti vantaggi anche per i singoli soggetti. L’utilità nell’uso delle tecnologie si concreta nell’estensione della capacità di reperire informazioni e nella possibilità di moltiplicare i canali e le modalità di comunicazione nonché nell’accrescimento della gamma di prodotti e servizi reperibili e quindi in un conseguente incremento della concorrenza (e della qualità). Sembra logico credere, quindi, che più tecnologia corrisponda a più alti standard di vita. Per tale ragione, e per le implicazioni di interdipendenza introdotte a inizio capitolo, è importante favorire l’utilizzo dell’ICT da parte dei cittadini informando nel contempo sulle opportunità già fruibili. I dati raccolti indicano che poco meno della metà delle case emiliano-romagnole ha un accesso ad Internet e di queste un numero considerevole accede con tecnologie a banda larga (Figura 5), tale dato, se messo a confronto con i valori delle altre regioni europee misurate in UNDERSTAND 2004, è nella media e se paragonato con il dato nazionale risulta di molto superiore9. Questa buona performance non lascia però spazio ad elevati margini di crescita futura dato che solo un 3% di coloro che oggi non sono connessi programmano di mutare il proprio stato nell’arco di un anno. Questi due dati evidenziano quindi uno stallo che potrebbe rappresentare o una soglia oltre la quale la penetrazione di Internet via PC non può andare (in questo caso andrebbero valutate canali alternativi) o un gradino sul quale languono un numero considerevole di potenziali utenti i quali però ignorano le opportunità già disponibili (in questo caso la soluzione è la promozione e l’informazione). E’ molto probabile che entrambe le interpretazioni siano esatte e simultanee.

9 La media nazionale di famiglie che hanno accesso ad Internet è per il 2005 del 42% - Fonte: Assinforrm/NetConsulting, articolo del Sole 24 Ore Alfa del 29 settembre 2005.

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Figura 5 - Case con accesso ad Internet e banda larga

Fonte: UNDERSTAND 2004 Elaborazione: CRC Emilia-Romagna Se ci si sofferma su coloro che si dichiarano utenti Internet si rileva che essi rappresentano il 40% della popolazione della nostra regione. Questo valore è più basso della media delle altre regioni europee considerate e rispecchia la penetrazione nelle abitazioni delle connessioni (come evidente in Figura 5). Mantenendo come elemento di confronto il dato sull’intera popolazione (40%) possiamo valutare come le diverse caratteristiche socio-demografico-economiche influiscano sulla scelta e sulle occasioni d’essere utente Internet. La Tabella 3 mostra come la penetrazione tra i maschi, i giovani e giovanissimi, i livelli di istruzione più alti e le fasce di reddito medio-alte sia superiore della media. Valori invece drammaticamente bassi caratterizzano il gruppo degli anziani e dei soggetti con livelli di formazione elementare.

Tabella 3 - Digital divide

Gruppo Percentuale utenti Internet: valore medio 40%

Digital divide di genere Uomini 49% Donne 32% Digital divide di età Tra i 16 e i 24 anni 84% Tra i 25 e i 44 anni 59% Tra i 45 e i 64 anni 37% Oltre i 65 anni 4% Digital divide di istruzione Licenza elementare 2% Licenza media 26% Diploma 59% Laurea 69% Digital divide di reddito Meno di 800 euro mensili 21% Tra 800 e 1300 euro mensili 48% Più di 1300 euro mensili 63%

Fonte: UNDERSTAND 2004

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Come si vede, dalla tabella che segue, diverse sono le iniziative che alcuni Comuni della provincia di Ferrara hanno realizzato con l’obiettivo di coinvolgere svariati gruppi sociali (fasce deboli in primis) in un’attività di avvicinamento e comprensione delle tecnologie attualmente disponibili.

COOR. NOME DESCRIZIONE PROGETTO BUDGET

Provincia di Ferrara

INFORMALMENTE. Postazioni di

ascolto e informazione per

un territorio amico

CONCLUSO

Progetto sperimentale promosso dalla Provincia di Ferrara e realizzato in collaborazione con quattro istituti di scuola media superiore del territorio, che si propone ai ragazzi come servizio di ascolto, informazione e orientamento, tramite l'utilizzo delle nuove tecnologie, sui servizi e le opportunità offerti dal territorio, e in generale su tutto ciò che per loro costituisce motivo di interesse e di stimolo alla progettualità. Presso le scuole aderenti al progetto vengono allestite postazioni con computer e accesso ad internet, e i ragazzi vengono supportati dagli operatori nel reperimento di tutte le informazioni e gli strumenti utili a sviluppare una coscienza civica di partecipazione attiva alla vita della comunità, al mondo del lavoro, della scuola ecc.

88.915

Comune di Ferrara

InfoPoint Le molte facce della rete

CONCLUSO

Obbiettivi: 1. avvicinare i Cittadini/Utenti allo strumento InfoPoint: attraverso un'incisiva campagna di promozione e sensibilizzazione; attraverso iniziative volte a favorire e a divulgare l'utilizzo di Internet ed i servizi ad esso collegati. 2. contrastare un possibile scenario di Digital Divide: monitorando "l'impatto distributivo ed il grado di utilizzo" dei prodotti e servizi informatici e telematici offerti ai Cittadini; attuando "il

principio dell'inclusione", per evitare fratture o forme di diseguaglianza ed esclusione sociale tra i cittadini che sanno ed hanno accesso alle nuove tecnologie e quelli che ne sono esclusi; promuovendo "l'alfabetizzazione informatica e telematica", al fine di creare, ampliare e diffondere competenze necessarie perchè i cittadini possano cogliere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie; offrendo ai cittadini "strumenti e guide per l'accesso" ai servizi offerti in forma telematica. Contesto: Il progetto si colloca tra le azioni di promozione dello

strumento InfoPoint della Regione Emilia Romagna e tra gli interventi del Comune di Ferrara tesi a promuovere politiche ed azioni di inclusione e coesione sociale, rispetto alla diffusione capillare delle modalità telematiche di accesso alle informazioni ed ai servizi pubblici.

7.500

Comune di Argenta

Progetto di istituzione e

realizzazione delle Oasi Tecnologiche

CONCLUSO

Realizzazione di Oasi tecnologiche presso le sedi degli URP decentrati sul territorio comunale, in modo da costituire degli spazi informativi e di fruizione dei servizi on line forniti dal Comune, anche mediante la utilizzazione diretta del sito Internet e della posta elettronica. Saranno erogati i seguenti servizi: (1) Supporto operativo da parte degli operatori all'utilizzo di Internet; (2) Tutorship nella fruizione dei servizi on line da parte dei cittadini non in grado di fruirne autonomamente, anche a domicilio; (3) Realizzazione di corsi di formazione per l'utilizzo di Internet, della posta elettronica e dei servizi on line offerti dalle PA.

7.200

Fonte: Osservatorio sull’e-government e società dell’informazione In particolare il territorio riconosce alle tecnologie un ruolo di nuovo veicolo di comunicazione tra cittadini ed amministratori pubblici, proprio con questo obiettivo una folta schiera di EELL della provincia (Provincia di Ferrara , Comune di Ferrara, Associazione dei Comuni di Argenta, Portomaggiore, Ostellato, Voghiera) partecipa al progetto regionale Partecipa.net che si propone di sperimentare metodologie di partecipazione alle politiche e alla gestione dei servizi a tutti i livelli istituzionali, prevedendo la realizzazione di un “kit di e-democracy” da fornire alle amministrazioni, ossia un insieme integrato di strumenti tecnologici, metodologie e procedure per il coinvolgimento attivo dei cittadini, per la moderazione dei dibattiti on line, per l’acquisizione e la pubblicazione dei risultati dei processi decisionali partecipati. Questo genere di

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coinvolgimento della cittadinanza non può non avere effetti positivi sul livello generalizzato delle competenze informatiche nonché sul senso comune di appartenenza ad una comunità.

COOR. NOME DESCRIZIONE PROGETTO

Regione Emilia-Romagna

Partecipa.net

Il progetto partecipa.net, coordinato dalla Regione Emilia-Romagna, si propone di sperimentare sul campo metodologie di partecipazione alle politiche regionali e alla gestione dei servizi a tutti i livelli istituzionali. Partecipa.net avrà come output principale il “Kit di e-democracy”, uno strumento completo, sia sul piano delle tecnologie, che delle metodologie, per attivare processi di partecipazione, adatto ed adattabile a qualsiasi contesto e a qualsiasi politica che sarà disponibile per tutte le pubbliche amministrazioni interessate. Il progetto è stato presentato dalla Regione Emilia-Romagna, assieme ad altre 21 amministrazioni del territorio, in risposta all’avviso pubblico per la selezione dei progetti per lo sviluppo della cittadinanza digitale del Ministero per l’Innovazione Tecnologica ed è stato ammesso al co-finanziamento del CNIPA. Queste amministrazioni lavoreranno sia alla realizzazione del “Kit dell’e-democracy”, sia alla realizzazione dei primi processi di partecipazione nei propri territori. Per i processi di partecipazione che si attiveranno nei 24 mesi previsti come durata del progetto è stata scelta, come area d’intervento, la pianificazione territoriale nel quadro di riferimento dettato dalla normativa regionale in materia (legge 20/2000).

Fonte: www.regionedigitale.net

Maggiori dettagli sul tema dell’e-democracy, con specifico riferimento all’esperienza del Comune di Argenta, sono riportati nella sezione a pagina 66. Dal punto di vista delle abitudini di utilizzo della rete da parte degli utenti emiliano-romagnoli emerge una propensione all’uso di Internet per reperire informazioni piuttosto che per realizzare transazioni o avviare procedure on line. In effetti, la percentuale di soggetti che hanno ordinato prodotti o servizi on line (25%) e quella di coloro che hanno utilizzato il servizio di banking on line (17%) sono molto basse (Figura 6). Questi risultati fanno risaltare una diffusa sfiducia nei sistemi on line di pagamento evidenziando un attaccamento alle modalità tradizionali di acquisto ed interazione.

Figura 6 - Utenti che concludono transazioni on line

Fonte: UNDERSTAND 2004 Elaborazione: CRC Emilia-Romagna

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Un dato peculiare degli internauti emiliano-romagnoli è l’elevato interesse per le informazioni di carattere locale che dimostrano. Infatti più del 60% dichiara d’aver utilizzato Internet per: • ricerca di notizie di carattere locale; • ricerca di informazioni pratiche sui servizi locali. Tale informazione risulta essere di particolare interesse per le Pubbliche Amministrazioni che sempre più puntano sul canale telematico per comunicare con i propri cittadini e per aumentale il livello di partecipazione degli stessi alle decisioni di governo del territorio. Tanto più se si considera che quasi la metà di questi soggetti utilizza la rete con frequenza giornaliera e quindi in modo fortemente intensivo. Nella sezione “Uso dell’e-government” a pagina 51 verranno presentati i dati sull’uso dell’e-government da parte dei cittadini della nostra regione.

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Imprese

Gli effetti dell’adozione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nell’economia sono evidenti, primo fra tutti il mutamento dei tempi e dei modi con cui le imprese interagiscono con fornitori e clienti. L’innovazione nella sua componente più tecnologica come nella sua veste di riorganizzazione dei processi influenza positivamente l’efficienza e la produttività trasformandosi in un sostanziale vantaggio competitivo dell’impresa sul mercato interno ed internazionale. L’importanza di tale elemento è ribadita, tra gli altri, nel calcolo dell’”indice di competitività”10 che il World Economic Forum stila ogni anno facendo pesare la componente tecnologica da un minimo di un terzo al massimo della metà del valore totale dell’indice.

Figura 7 - Addetti dei settori meccanica, turismo e telecomunicazioni e servizi informatici

Comunida Totale addetti (tutti i settori)

10.323 a 152.610 (21)

6.570 a 10.323 (21)

4.529 a 6.570 (21)

3.306 a 4.529 (21)

2.766 a 3.306 (21)

2.313 a 2.766 (21)

1.951 a 2.313 (21)

1.576 a 1.951 (21)

1.131 a 1.576 (21)

915 a 1.131 (21)

769 a 915 (21)

594 a 769 (22)

461 a 594 (22)

303 a 461 (22)

185 a 303 (22)

17 a 185 (22)

Comuni13.000

6.500

1.300

Meccanica

Turismo

Telecomunicazioni e servizi info

Fonte: Istat: Censimento dell’industria e dei servizi 2001; Elaborazioni: CRC Emilia-Romagna E’ chiaro quindi che affinché il sistema economico regionale sia in grado di misurarsi coi propri rivali è indispensabile che si ponga attenzione sullo stato di diffusione ed adozione delle ICT. Nel fare ciò deve però essere debitamente tenuto in considerazione il contesto in cui le tecnologie vengono adottate perchè sia possibile valutarne l’effetto sulla competitività. Tale intuizione motiva l’iniziativa e-Business W@tch11, finanziata dalla Commissione Europea, che adotta una metodologia che distingue tra le caratteristiche di dieci settori dell’economia delineando le tendenze della maggior parte delle imprese operanti in tali ambiti e quindi le caratteristiche dell’impresa europea standard di quel settore. Seguendo questa logica, ma limitando la rilevazione ai soli settori del turismo, della meccanica e delle telecomunicazioni e dei servizi informatici, il

10 World Economic Forum - http://www.weforum.org/ 11 The European E-Business Market Watch - http://www.ebusiness-watch.org/

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Progetto UNDERSTAND nel 2004 ha raccolto informazioni che permettono di mettere a diretto confronto le imprese emiliano-romagnole con le loro concorrenti europee12. I dati raccolti sono rappresentativi a livello regionale, la Figura 7 evidenzia come, nel territorio ferrarese la concentrazione di imprese dei tre settori interessi in modo significativo principalmente i territorio dei Comuni di Ferrara, Copparo e Comacchio mantenendosi comunque su livelli medio-bassi. Nello specifico gli addetti della provincia di Ferrara contano per il 7% per la meccanica, il 4% per il turismo ed il 4% per telecomunicazioni e servizi informatici, rispetto al totale regionale del singolo settore. Si tenga presente che il peso degli addetti dell’intera economia ferrarese sul totale regionale supera di poco il 6%. Descriviamo di seguito quelli che sono gli aspetti peculiari delle imprese emiliano-romagnole dei tre settori analizzati messe a confronto con le dirette concorrenti italiane, tedesche, svedesi e spagnole13. Se osservato nel suo insieme il settore del turismo, nella regione Emilia-Romagna presenta forti ritardi che vanno dalla ridotta dotazione infrastrutturale al ben più critico limitato utilizzo di soluzioni di vendita on line (Figura 11) e gestione dei clienti con strumenti di Customer Relationship Management (Figura 12). E’ chiaro come per tutto il comparto del turismo europeo le tecnologie siano ancora una opportunità di allargamento del mercato e di moltiplicazione dei clienti, se però per il resto d’Europa questo primo passo è stato mosso e con decisione ciò non è invece ancora vero per il turismo della nostra regione. Sono, quindi, evidenti i ritardi nell’adozione di soluzioni evolute di e-commerce che pongono seri dubbi sulle capacità di competizione con il resto d’Europa. Figura 8 - Imprese che comprano on line

Fonte: UNDERSTAND 2004

Figura 9 - Imprese che utilizzano un sistema di SCM14

Fonte: UNDERSTAND 2004

La meccanica riveste, come detto, un ruolo di primo piano nell’economia della regione e ha alle spalle dimensioni d’impresa ragguardevoli nonché esperienza nei rapporti con clienti internazionali e mercati esteri nei quali competono anche le imprese delle altre regioni considerate. Tale maturità e stabilità economica hanno riflesso anche sugli indicatori di e-business che descrivono il comparto emiliano-romagnolo come eccellente nella dotazione di tecnologie infrastrutturali innovative ma ancora carente laddove, più che altrove, viene giocata la partita della competizione tra imprese della meccanica: gli approvvigionamenti e la gestione delle catene della fornitura. I dati sui quali maggiormente si deve prestare attenzione sono quelli che fanno riferimento all’adozione di strumenti di supply chain management (Figura 9) che risultano, come gli acquisti on line (Figura 8), inferiori se confrontati con quelli dei concorrenti europei. I buoni risultati, a 12 Si rimanda alla pubblicazione “Jiuce: sintesi dei dati di benchmark per il 2004 in Emilia-Romagna”, disponibile sul sito www.regionedigitale.net, per maggiori dettagli ed informazioni. 13 Le regioni partner UNDERSTAND 2004 i cui dati sono comparati con quelli dell’Emilia-Romagna sono: Piemonte (Italia), Vasternorrland (Spagna); Hessen (Germania); Islas Baleares (Spagna). 14 Supplì Chain Management (SCM): letteralmente "gestione della catena di rifornimento" è una metodologia di gestione aziendale che mira alla previsione e al controllo della catena delle vendite di un prodotto da parte del produttore. In questo ambito ci si riferisce a sistemi informatizzati di SCM. Maggiori dettagli alla pagina Web: http://it.wikipedia.org/wiki/Supply_chain_management.

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volte inaspettati, registrati negli altri ambiti di utilizzo delle ICT nelle imprese (marketing e vendite ed automazione dei processi interni) possono essere considerati come la base sulla quale operare per realizzare un recupero di efficienza e un miglioramento della performance complessiva delle imprese del settore dal punto di vista dell’e-business.

Figura 10 - Imprese che usano un sistema di ERP15

Fonte: UNDERSTAND 2004

Per il settore delle telecomunicazioni e servizi informatici è emersa una situazione di netto ritardo rispetto alle corrispondenti imprese delle altre regioni europee. La regione Emilia-Romagna non è, in effetti, un punto di riferimento nazionale o europeo in questo settore. Le carenze principali si registrano nell’uso molto limitato degli acquisti on line (Figura 8) nonché di strumenti che permettano di gestire le forniture dei mezzi di produzione (Figura 9). Risultati ancora più negativi si hanno nel momento in cui si confrontano gli indicatori che descrivono vendite on line, fatturato derivante da tali vendite e uso di strumenti di gestione dei clienti (Figura 11 e Figura 12). Le imprese del settore ICT emiliano-romagnole non colgono le opportunità di vendita che il canale Web offre al pari delle loro potenziali concorrenti europee. Questo settore, i cui dati se valutati in assoluto sembrano essere elevati, confrontato con le altre regioni mostra forti carenze che necessitano di interventi perché sia possibile mantenere un livello minimo di competitività. Figura 11 - Imprese che ricevono ordini on line

Fonte: UNDERSTAND 2004

Figura 12 - Imprese che usano sistemi di CRM16

Fonte: UNDERSTAND 2004

15 L'acronimo ERP significa Enterprise Resource Planning (letteralmente "pianificazione delle risorse d'impresa"). Si tratta di un sistema informativo, che integra tutti gli aspetti del business, incluse pianificazione, manufacturing, vendite e marketing. Maggiori dettagli alla pagina Web: http://it.wikipedia.org/wiki/Enterprise_resource_planning. 16 Il Customer Relationship Management (CRM) è legato al concetto di fidelizzazione dei clienti, in questo ambito si intendono tutti i sistemi informatici che favoriscono azioni di questo tipo. Maggiori dettagli alla pagina Web: http://it.wikipedia.org/wiki/CRM.

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In conclusione emerge, conseguenza del confronto, che nessuno dei tre settori considerati gode di ottima salute. Le difficoltà maggiori sono rilevate per il comparto del turismo e delle telecomunicazioni e servizi informatici che non raggiungono gli standard presenti nelle altre regioni europee. Diverso è il discorso per la meccanica per la quale sono da segnalare alcune mancanze ma, più di tutto, la corrispondenza di molti indicatori ai livelli medi europei. Nella sezione “Uso dell’e-government” a pagina 51 verranno presentati i dati sull’uso dell’e-government nelle imprese dei tre settori della nostra regione.

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Pubblica Amministrazione

Uno dei principali protagonisti del processo di evoluzione della società dell’informazione è senza alcun dubbio la Pubblica Amministrazione. Le operazioni di ammodernamento ed informatizzazione in atto negli EELL stanno da tempo trainando il mercato dell’ICT che altrimenti si muoverebbe a rallentatore. L’obiettivo di realizzare, con strumenti informatici, una maggiore efficienza dei processi interni ed un più alto livello qualitativo dei servizi erogati è da tempo riassunto nel termine “e-governmet” ed è, oramai, oggetto di numerosi interventi e progetti pubblici nonché di politiche e programmi17. Affinché l’e-government si realizzi sono però indispensabili precise strategie, dotazioni tecniche adeguate e specifiche professionalità. Proprio con riferimento a queste si presenteranno i dati raccolti su 259 Comuni della regione (di cui 20 del territorio di Ferrara e quindi pienamente rappresentativi di tale realtà) dall’indagine UNDERSTAND18. Si forniranno, al fine di apprezzarne i risultati, anche informazioni circa i progetti realizzati ed in corso frutto dell’iniziativa degli EELL del territorio della provincia di Ferrara19. Un ulteriore aspetto dell’e-government che verrà considerato è quello degli effetti che la sua implementazione produce sulle modalità con cui sono offerti i servizi pubblici, a tal proposito si utilizzeranno i dati raccolti dall’indagine di benchmarking del front-office della Pubblica Amministrazione dell’Emilia-Romagna20. Tutti i dati saranno presentati con riferimento agli enti del territorio della provincia di Ferrara (con raffronti con la media regionale e con i dati di altre regioni europee21). In una prima sezione si tratterà della dotazione del back office (tecnologica e organizzativa) e nella seconda di front office (Web e servizi on line)22.

Dotazione del back office

Strategie, risorse umane e strumenti sono i temi che verranno trattati nelle sezioni che seguono intendendoli tutti come parte integrante di quel back office che l’adozione della tecnologia può contribuire a rendere più efficiente.

Approccio strategico in materia ICT

Come introdotto all’inizio del documento è da ritenere elemento qualificante l’esistenza di un indirizzo strategico (che si concreti in un programma o in una legge) affinché le azioni volte ad introdurre le tecnologie e la modernizzazione dei processi all’interno delle organizzazioni della nostra regione rispondano ad un progetto coerente e costante nel tempo. Elemento abilitante per i singoli enti è l’esistenza di una strategia in materia ICT che definisca tempi e modi per l’implementazione di specifiche operazioni a contenuto tecnologico interne all’ente. In provincia di Ferrara solo due Comuni su cinque (Figura 13) dichiarano di essersi dotati di una strategia specifica in materia ICT. Questo dato evidenzia una carenza che

17 Si veda a pag.9 di questo documento il paragrafo “Programmi e Regole”. 18 Dettagli sul progetto UNDERSTAND 2004 sono reperibili sul sito www.UNDERSTAND 2004-eu.net. 19 Queste informazioni sono archiviate nella banca dati Osservatorio sull’e-government e società dell’informazione consultabile sul Web all’indirizzo: http://osservatorio.regionedigitale.net. 20 Si veda pubblicazione Benchmarking della società dell’informazione – primo rapporto 2005 reperibile sul sito www.regionedigitale.net. 21 In particolare per i dati frutto dell’iniziativa UNDERSTAND 2004 si utilizzeranno i dati riferiti alle regioni: Piemonte (Italia), Comunidad Valenciana (Spagna), Hessen (Germania), Welkopolska (Polonia). 22 Per maggiori dettagli ed una lettura regionale si veda il Primo Rapporto 2005: back-office ed utilizzo dell’e-government in Emilia-Romagna ed in Europa reperibile all’indirizzo: http://www.regionedigitale.net/wcm/erdigitale/pagine/pagina_benchmarking.htm

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però nel confronto risulta in media con il valore regionale e superiore alla media delle regioni europee considerate.

Figura 13 - Comuni che dichiarano d’esser dotati di una strategia in materia ICT

Fonte: UNDERSTAND 2004 Elaborazione: CRC Emilia-Romagna

In Figura 14 è possibile osservare, grazie alla scomposizione per classe dimensionale del dato, come la presenza di una strategia ICT sia prerogativa dei Comuni medio-grandi (Comune di Ferrara e Comune di Argenta), i comuni di più ridotte dimensioni, ad eccezione di due (Comune di Lagosanto e Comune di Jolanda di Savoia) dichiarano invece di non esserne dotati.

Figura 14 - Comuni che dichiarano d’esser dotati di una strategia in materia ICT

Fonte: UNDERSTAND 2004 Elaborazione: CRC Emilia-Romagna

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Due Comuni della provincia (Argenta e Jolanda di Savoia) hanno, invece, adottato un atto di indirizzo strategico a favore dell’adozione dei software open source23. Questo stride con il diffuso utilizzo che viene fatto di questa tipologia di software nei Comuni della provincia (60%) quasi doppio rispetto alla media regionale. Le iniziative avviate da diversi Comuni della provincia e il progetto di nuova intranet della Provincia di Ferrara (riportato a pagina 60) testimoniano l’elevata vitalità e sensibilità del territorio nell’utilizzare standard di comunicazioni aperti e software di tipo libero. Una strategia preordinata, frutto a volte della necessità, è la collaborazione tra Comuni nell’adozione delle tecnologie. Specialmente i Comuni di ridotte dimensioni ricercano nell’azione congiunta una massa critica di competenze e risorse, che altrimenti non raggiungerebbero, per realizzare economie sia sugli acquisti di prodotti e servizi sia sulla gestione e manutenzione ordinaria delle dotazioni informatiche. Nello specifico alcuni Comuni hanno formalizzato in convenzioni, di diverso genere e portata, la loro collaborazione per la gestione del centro elaborazione dati (CED), del Servizio Sistemi Informativi o del Sistema Informativo Territoriale. In provincia di Ferrara vi sono due esperienze di questo genere che interessano 15 Comuni (e coinvolgono le seguenti aggregazioni di enti: Associazione Intercomunale Comuni del Copparese, Associazione Intercomunale Basso Ferrarese). Nella sezione “La gestione associata del SIT e dei Sistemi Informativi ” a pagina 57 viene fatto un saldo delle attività sino ad oggi svolte dalle due Associazioni in termini di collaborazione su tematiche ICT. Si riportano di seguito i dati sintetici dei progetti che hanno rappresentato la nascita delle gestioni associate dei CED/Sistemi Informativi in provincia di Ferrara:

COOR. NOME DESCRIZIONE PROGETTO BUDGET

Associazione intercomunale Comuni del Copparese

Gestione associata del CED tra i

Comuni dell'Associazione dei Comuni del

Copparese

CONCLUSO

Le nuove tecnologie si rivelano uno strumento efficace per fornire un servizio puntuale ed efficace anche ai cittadini che vivono nelle realtà territoriali più piccole e lontane dal capoluogo. L’associazione dei comuni del copparese (Berra, Formignana, Jolanda di Savoia, Ro Ferrarase, Tresigallo e Copparo, capofila del progetto) darà vita ad un unico ufficio CED gestito in maniera associata. Fra i compiti del CED, quello di realizzare un sito internet dell’associazione, nel quale i cittadini possano trovare tutte le informazioni utili fornite dai diversi comuni associati.

247.899

Associazione intercomunale Comuni del Copparese

Un Sistema Informativo

Territoriale per l'Associazione dei

Comuni del Copparese

L’associazione dei comuni del Copparese (Berra, Formignana, Jolanda di Savoia, Ro Ferrarese, Tresigallo e Copparo, capofila del progetto) ha avviato dal novembre 2003 il Sistema Informativo Territoriale per dotare i singoli Comuni e l’Associazione nel suo insieme di una base di conoscenza del territorio, soprattutto per quel che riguarda l'Edificato, le strade, i numeri civici, necessaria per il governo del territorio stesso e per lo sviluppo di un'efficace e consapevole politica fiscale locale, per la conoscenza integrata dei servizi forniti sia dai Comuni che dagli Enti gestori di pubblici servizi, per la promozione complessiva del territorio.

66.111

23 In informatica, open source (termine inglese che significa sorgente aperto) indica un software rilasciato con un tipo di licenza per la quale il codice sorgente è lasciato alla disponibilità di eventuali sviluppatori, in modo che con la collaborazione (in genere libera e spontanea) il prodotto finale possa raggiungere una complessità maggiore di quanto potrebbe ottenere un singolo gruppo di programmazione. Maggiori informazioni su: http://it.wikipedia.org/wiki/Open_source.

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Associazione intercomunale Basso ferrarese

Gestione in forma associata del

Servizio Sistemi Informativi

CONCLUSO

Scopo del progetto è stato quello di realizzare un ufficio per la gestione associata del servizio sistemi informativi dei comuni del basso ferrarese. L'ufficio svolge compiti di assistenza hardware e sistemistica, sviluppo software, sviluppo web, realizzazione di progetti inerenti la sicurezza informatica dei sistemi, sviluppo del sistema informativo territoriale, gestione dei progetti, acquisti e sviluppo dei sistemi, formazione.

13.000

Provincia di Ferrara

Costituzione del Centro Servizi

territoriale della provincia di

Ferrara e rinnovo convenzione rete

PROFETA

CONCLUSO

Il progetto prevede l'aggregazione degli Enti Locali del territorio per la costituzione di un Centro Servizi Territoriale (CST) per l'e-government e la società dell'informazione con l'obiettivo di fornire servizi ai piccoli Comuni. In questa fase è stata presentata la documentazione al CNIPA per ottenere la prequalifica, in attesa di approvazione. E' stata inoltre rinnovata la Convenzione per la Rete PROFETA in scadenza al 31/12/2005.

10.000

Fonte: Osservatorio sull’e-government e società dell’informazione Un’altra forma diffusa di collaborazione ad hoc è quella che spesso si instaura tra i Comuni per la realizzazione di un progetto specifico. Tutti i Comuni della provincia, come si apprezza in Figura 15, partecipano ad almeno 5 progetti di e-government. Anche in questo contesto le aggregazioni (Associazioni Intercomunali) partecipano ed in alcuni casi coordinano progetti per conto dell’insieme dei Comuni che le costituiscono.

Figura 15 - Partecipazione dei Comuni della provincia a progetti di e-governmeent

••

Progetti di e-govpartecipati

37 a 37 (1)

14 a 37 (2)

11 a 14 (1)

10 a 11 (4)

9 a 10 (4)

7 a 9 (10)

5 a 7 (4)

FEda Progetti coordinati

•30

• 15

• 3

Fonte: Osservatorio sull’e-government e società dell’informazione Elaborazioni: CRC Emilia-Romagna Nota: dato del 19 dicembre 2005

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33

La Figura 16 rappresenta graficamente le risposte alla domanda del questionario UNDERSTAND 2004 che fa riferimento alla cooperazione tra Comuni in attività riguardanti l’ICT. La linea arancio, che si riferisce all’insieme dei Comuni della provincia di Ferrara, rispecchia solo in parte le tendenze regionali. In particolare per le attività che riguardano l’acquisto di infrastrutture ICT, lo sviluppo o l’acquisizione di applicazione e la gestione e sito web/portale associato i valori sono non di poco superiori al 50%. Tale dato conferma quanto già si poteva dedurre dalle informazioni riportate su gestione associata del CED e partecipazione a progetti di e-government. Viene qui, quindi, ulteriormente confermata la propensione del territorio alla cooperazione (che però in nessun caso interessa l’attività di acquisto on-line di beni e servizi).

Figura 16 - Cooperazione fra Comuni

Fonte: UNDERSTAND 2004 Elaborazione: CRC Emilia-Romagna Una ulteriore considerazione può essere fatta distinguendo per dimensione i Comuni della provincia di Ferrara (Figura 16). Così facendo, infatti, si evidenzia come la cooperazione non sia solo una prerogativa dei piccoli Comuni ma anche degli enti di dimensioni medio-grandi. I Comuni piccoli presentano comunque elevate percentuali su tutti e quattro gli ambiti di collaborazione distinguendosi rispetto ai Comuni maggiori per l’attività di gestione e manutenzione dell’hardware e del software (riflesso della gestione associata del CED realizzata della due Associazioni Intercomunali).

Organizzazione e risorse umane

Una delle pre-condizioni affinché si realizzi una diffusione delle tecnologie all’interno delle organizzazioni pubbliche è la presenza di soggetti che abbiano le competenze sufficienti a supportare tale cambiamento, nonché l’esistenza di strutture di supporto interne formalmente riconosciute.

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Le percentuali di Comuni della provincia di Ferrara che dichiarano di essere dotati di un servizio informatica formalmente costituito e di avere almeno un dipendente dedicato a funzioni di supporto ICT sono entrambe superiori alla media regionale (Tabella 4).

Tabella 4 - Specialisti ICT e servizio informatica nei Comuni

Presenza di almeno un dipendente dedicato alle funzioni di supporto ICT

Presenza di un servizio informatica formalmente

costituito Comuni della provincia di Ferrara 50% 45% Comuni della regione Emilia-Romagna 39% 32%

Fonte: UNDERSTAND 2004

Se consideriamo il peso del numero di specialisti ICT che lavorano all’interno del Comune rispetto al numero totale di dipendenti possiamo vedere come la media provinciale sia di poco superiore a quella regionale ma, come quest’ultima, sensibilmente inferiore ai risultati delle altre regioni europee considerate (Figura 17).

Figura 17 - Percentuale di dipendenti dedicati alla funzione di supporto ICT

Fonte: UNDERSTAND 2004 Elaborazione: CRC Emilia-Romagna I dati ci dicono quindi che almeno la metà dei Comuni del ferrarese operano giornalmente senza avere al loro interno uno specialista informatico e che laddove questa figura è presente rappresenta l’1,24% dell’insieme dei dipendenti del Comune.

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Figura 18 - Risorse umane ICT e organizzazione ICT – Comuni della provincia di Ferrara

Fonte: UNDERSTAND 2004 Elaborazione: CRC Emilia-Romagna Non sorprende, inoltre, ciò che emerge se si leggono questi dati discriminando per classe dimensionale (Figura 18). Più diminuisce la grandezza del Comune, minore è la presenza di almeno un dipendente con funzione di supporto ICT e di un servizio informatica. Nel riflettere su questi risultati deve, però, essere tenuto presente che in alcuni casi, come visto precedentemente, le attività di gestione e manutenzione nonché quelle di sviluppo e acquisizione di software e hardware sono in capo a strutture associate oppure a società private che prestano servizi di consulenza e supporto. L’alfabetizzazione informatica del personale è, tanto quanto la presenza di figure dedicate al supporto ICT, condizione indispensabile affinché le tecnologie penetrino le organizzazioni pubbliche e producano gli effetti sperati. Per questa ragione è importante che la Pubblica Amministrazione realizzi attività di formazione su queste tematiche. I dati raccolti da UNDERSTAND nel 2004, riferibili ai soli enti Comune ed alla formazione che questi hanno erogato ai loro dipendenti nel corso del 2003, indicano che ben il 60% dei Comuni della provincia ha organizzato corsi su materie ICT per il proprio personale. Nei Comuni in cui formazione c’è stata essa, ha interessato ben il 31% (583 persone) dei dipendenti. Questo risultato rappresenta più del doppio del valore medio regionale (14%). Il Comune di Ferrara riconosce l’importanza strategica della formazione ICT dei propri dipendenti infatti, attraverso il Servizio Sistemi Informativi, ha realizzato corsi che hanno interessato ben 242 dipendenti nel 2003, 474 nel 2004 e 328 nel 2005. Analogamente anche il Comune di Argenta ha organizzato corsi di introduzione all’open source per supportare e far condividere le scelte eseguite in tal senso. Hanno

partecipato circa cento dipendenti e sono stati trattati principalmente i seguenti temi: (a) uso dei sistemi open source nelle postazioni di lavoro; (b) uso di sistemi aperti in Internet focalizzato anche sull'uso del .pdf come formato standard per la documentazione; (c) corso sull'utilizzo di sistemi linux e open source aperto a tutti i Comuni del territorio e realizzato in collaborazione con Efeso. Anche la Provincia di Ferrara ha investito in formazione rivolta ai propri dipendenti ed a quelli dei Comuni del territorio. Sono stati predisposti, tra il 2000 ed il 2001, numerosi corsi di supporto all’attivazione ed al miglioramento degli SUAP. A tale formazione si è affiancata quella più generica in materia ICT che tra la fine

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del 2004 ed il 2005 ha riguardato circa 160 dipendenti focalizzando l’attenzione sull’avvio del SIL e sulle conoscenze di base ed avanzate degli applicativi di office automation.

Figura 19 - Attività di formazione inerenti l'e-government realizzate nel ferrarese tra il 2000 ed il 2003

Fonte: Osservatorio sull’e-government e società dell’informazione Elaborazione: CRC Emilia-Romagna Il dato fornito dall’Osservatorio24 descrive (seppure in modo non esaustivo) le fonti delle risorse impiegate per realizzare formazione ed il loro ammontare per gli anni tra il 2000 ed il 2003.

Le dotazioni tecnologiche

Il tema della disponibilità di connessione a banda larga è già stato trattato nella sezione “La banda larga nella PA: Lepida” a pagina 12, in questa sezione ci si soffermerà sulla presenza di altri strumenti tecnologici particolarmente rilevanti. Il numero di personal computer e la percentuale di quelli connessi ad Internet non rappresenta più, per la provincia di Ferrara come per la regione, un indicatore di particolare interesse per qualificare il grado di informatizzazione raggiunto dai Comuni. Potendo dare per scontata tale dotazione minima analizziamo invece la diffusione e l’uso del protocollo informatico e della firma digitale che si possono considerare i “ferri del mestiere” di chi voglia fare dell’e-government una prassi. Il protocollo informatico25 e la firma digitale26 sono stati, e sono tuttora, oggetto di consistenti investimento da parte di molti Comuni della regione nell’ambito del progetto DOCAREA27. Il progetto, che 24 E’ possibile accedere alla banca dati Osservatorio da http://osservatorio.regionedigitale.net. 25 Il legislatore definisce protocollo informatico come !l'insieme delle risorse di calcolo, degli apparati, delle reti di comunicazione e delle procedure informatiche utilizzati dalle amministrazioni per la gestione dei documenti", ovvero, tutte le risorse tecnologiche necessarie alla realizzazione di un sistema automatico per la gestione elettronica dei flussi documentali. Ogni sistema di protocollo informatico, che si intende adottare o realizzare, deve ottemperare a specifiche indicazioni, riportate nel Testo Unico (DPR 445/2000). Maggiori dettagli alla pagina: http://protocollo.gov.it/. 26 La Firma Digitale è il risultato di una procedura informatica che garantisce l’autenticità e l’integrità di messaggi e documenti scambiati e archiviati con mezzi informatici, al pari di quanto svolto dalla firma autografa per i documenti tradizionali. La differenza tra firma autografa e firma digitale è che la prima è legata alla caratteristica fisica della persona che appone la firma, vale a dire la grafia, mentre la seconda al possesso di uno strumento informatico e di un PIN di abilitazione, da parte del firmatario. Per maggiori dettagli si veda il sito web: http://www.cnipa.gov.it/site/it-IT/Aree_operative/Regolazione_e_Formazione/Firma_digitale/. 27 Il sito del progetto è www.docarea.it.

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prevede di condividere con gli altri Enti del territorio una piattaforma di gestione documentale unitaria che consenta di gestire i documenti digitali a norma di legge rendendoli facilmente reperibili e condivisibili, è coordinato dalla Provincia di Bologna e vi partecipano, tra gli altri, molti Comuni del territorio ferrarese oltre alla Provincia di Ferrara. Per quel che riguarda la Provincia di Ferrara, l'adesione a DOCAREA ha consentito di sviluppare e implementare l'infrastruttura necessaria per supportare il graduale processo di passaggio alla gestione digitale dei documenti. In particolare ha comportato: • lo sviluppo e adozione di un nuovo software di protocollo informatico e la sua integrazione con il sistema

di gestione documentale. Tale programma informatico gestisce la protocollazione dei documenti a norma di legge e garantisce funzioni di interoperabilità28;

• l’implementazione della sicurezza a livello hardware e software; • l’acquisto e utilizzo di firma digitale e posta certificata; • la formazione in materia di archiviazione ed uso dei servizi; • funzioni di supporto al territorio provinciale (ldap29, repository documentale, repository per l'archiviazione

ottica, sicurezza perimetrale, ecc.). Gli uffici dell'Ente che oggi gestiscono atti monocratici digitali sono 11 su un totale di 20. Il costo del progetto per la Provincia è di 424 mila euro e per i Comuni, in totale, è di 477 mila euro. Lo stato di avanzamento del progetto sul territorio alla 2° verifica (marzo 2005) si può così riassumere: • 17 Comuni, il Comune di Ferrara e la Provincia di Ferrara partecipano al progetto in qualità di partner; • 17 Comuni, il Comune di Ferrara e la Provincia di Ferrara hanno adottato un sistema di protocollo

informatico; • 16 Comuni, il Comune di Ferrara e la Provincia di Ferrara hanno predisposto il proprio manuale di

gestione, acquistato firme digitali, lettori di smart card e installato il programma per l'utilizzo della firma; • 2 Comuni e la Provincia realizzano già in parte l'archiviazione ottica (Lagosanto e Tresigallo); • 8 Comuni e la Provincia hanno adottato la posta elettronica certificata, ma di questi solo la Provincia,

Lagosanto e Cento hanno pubblicato sull'IPA (indice generale delle pubbliche amministrazioni) il proprio indirizzo.

Questi dati evidenziano come tra l’autunno 2004 e primavera 2005 siano stati raggiunti importanti risultati data la condizione di partenza, tutto sommato buona, descritta in Figura 20.

28 L‘interoperabilità attiene alla capacità di due o più sistemi informativi di scambiarsi informazioni e di attivare, a tale scopo, processi elaborativi nelle rispettive applicazioni. Ciascun sistema informativo può differenziarsi dall’altro per le scelte implementative (ad es. linguaggio di programmazione e formato dei dati). In tal caso, un approccio che può garantire interoperabilità è l’adozione di uno stesso formato di interscambio dei dati e di un protocollo di comunicazione condiviso. Maggiori dettagli all’indirizzo Web: http://www.cnipa.gov.it/site/it-IT/In_primo_piano/Sistema_Pubblico_di_Connettività_(SPC)/ 29 LDAP, Lightweight Directory Access Protocol, è un protocollo Internet utilizzato da alcuni programmi (come ad esempio quelli per la gestione delle e-mail) per recuperare informazioni da un server (es: una rubrica centralizzata)., maggiori dettagli alla pagina Web: http://it.wikipedia.org/wiki/LDAP

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Figura 20 - Diffusione del protocollo informatico (in forma avanzata) e della firma digitale

Fonte: UNDERSTAND 2004 Elaborazione: CRC Emilia-Romagna

Per incentivare una gestione dei documenti diversa e più razionale rispetto al passato, la Giunta provinciale ha adottato la delibera “Linee guida per la gestione dei documenti cartacei e digitali, nonché per gli approvvigionamenti di materiale cartaceo” (Delibera n. 544/114799 del 14/12/2004), un provvedimento che intende fornire indirizzi e prime indicazioni organizzative affinché tutto l’Ente sia impegnato nello sforzo di avviare sistemi di gestione elettronica dei documenti e di ridurre l’impiego della carta. L’avvio del protocollo informatico e l’implementazione del sistema di gestione della qualità, compiuti negli anni passati, rappresentano i presupposti per il trattamento informatico delle pratiche. Ad oggi, la Provincia persegue gli obiettivi di diffondere la produzione della documentazione in forma digitale e di dematerializzare le comunicazioni che gli uffici si scambiano, attraverso numerosi progetti. Tra questi, si riportano:

COOR. NOME DESCRIZIONE PROGETTO BUDGET

Provincia di Ferrara Mandato digitale

Il progetto prevede la sostituzione del flusso verso la tesoreria (mandati di pagamento e reversali di incasso), con un flusso interamente digitale, e vede la collaborazione della tesoreria provinciale e del Servizio Ragioneria della Provincia di Ferrara. Il sistema supporta l’intero flusso contabile: dalla formazione dei documenti da firmare prodotti dal sistema contabile, al riscontro dell’esito dell’elaborazione del tesoriere. Sul piano tecnologico la soluzione è basata su applicazioni web based utilizzando la piattaforma Domino.

58.320

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Provincia di Ferrara

Sistema Informativo del Personale - gestione

giuridico amministrativa

CONCLUSO

Creazione di sistema informativo del personale a supporto di tutte le attività inerenti la gestione giuridico-amministrativa dell'area delle risorse umane.

51.000

Provincia di Ferrara

Nuovo applicativo di gestione degli stipendi

Nuova procedura di gestione delle paghe, integrato con l'applicativo delle presenze, che permette l'invio del cedolino direttamente all'e-mail del dipendente.

23.688

Provincia di Ferrara

Sostituzione procedura informatizzata della

gestione delle presenze del personale

CONCLUSO

Utilizzo di una procedura flessibile per ottimizzare la gestione delle presenze del personale, il decentramento delle autorizzazioni dei giustificativi e la consultazione via Web.

23.076

Fonte: Osservatorio sull’e-government e società dell’informazione Una dotazione particolarmente diffusa nei Comuni della provincia di Ferrara è la Intranet30. La presenza e l’utilizzo di tale strumento implica una scelta organizzativa interna all’ente che influenza le modalità di comunicazione e l’intera gamma dei processi. La condivisione delle conoscenze, dei contenuti e delle pratiche giova della presenza di un dispositivo di questo genere.

Figura 21 - Comuni con Intranet

Fonte: UNDERSTAND 2004 Elaborazione: CRC Emilia-Romagna Peculiarità del territorio ferrarese è, come si veda da Figura 21, quella di presentare un elevato numero di Comuni dotati di Intranet (quasi il doppio della media regionale), questo strumento è disponibile praticamente in tutti i Comuni.

30 Il termine intranet identifica una rete locale (LAN), o un raggruppamento di reti locali, usata all'interno di una organizzazione per facilitare la comunicazione e l'accesso all'informazione, che può essere ad accesso ristretto. A volte il termine è riferito solo al servizio più visibile, il sito web interno. Maggiori dettagli alla pagina web: http://it.wikipedia.org/wiki/Intranet.

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Un ulteriore elemento da valutare è la sicurezza delle informazione e delle strumentazioni tecnologiche facenti capo alla Pubblica Amministrazione. È opportuno analizzare la diffusione di strumenti anti-intrusione (firewall), di criptazione dei dati, restrizioni d’accesso, sistemi di emergenza ed infine formazione alla sicurezza ICT dei dipendenti. Questo tema è di particolare importanza se si considera che i Comuni sono depositari di un gran numero di dati sensibili sui cittadini nonché di tutta un’altra serie di informazioni riservate sulle quali deve essere garantito il riserbo (si pensi a bandi e gare d’appalto). Nella Tabella 5 si riportano le percentuali di Comuni della provincia di Ferrara che adottano il singolo sistema a favore della sicurezza.

Tabella 5 - Utilizzo di sistemi di sicurezza

Utilizzo del sistema di sicurezza provincia di Ferrara Emilia-Romagna [1] Server sicuri 65,00% 55,98% [2] Firewalls 80,00% 67,18% [3] Cifratura (criptazione) dei dati 0,00% 8,49% [4] Backup dei dati in sede esterna 20,00% 26,25% [5] Restrizione di accesso a strumentazione ICT critica 40,00% 33,20% [6] Generatore elettrico di emergenza 30,00% 43,24% [7] Formazione per dipendenti sulla sicurezza nelle ICT 35,00% 19,69%

Fonte: UNDERSTAND 2004 I Comuni della provincia utilizzano in modo più esteso rispetto alla media regionale molti dei sistemi di sicurezza elencati in Tabella 5. Coerente con l’elevato valore rilevato per la formazione del personale sulle tematiche ICT è la percentuale di Comuni che prevedono formazione sulla sicurezza nelle ICT. Risulta invece non utilizzato alcun sistema di cifratura o criptazione dei dati.

Le barriere

Gli ostacoli all’uso diffuso delle ICT, e per connesso all’e-government, che i Comuni della provincia di Ferrara individuano come i più determinanti rispecchiano quelli individuati dalla media regionale. La spesa insieme alla carenza di staff qualificato e di una strategia ICT aggiornata sono, limiti percepiti da almeno la metà dei Comuni del ferrarese. È però da evidenziare il peso di tali barriere. Come si può vedere osservando la Tabella 6 la “carenza di una strategia ICT aggiornata” è, in provincia di Ferrara un problema molto più sentito che nel resto della regione.

Tabella 6 - Barriere alla diffusione delle ICT nei Comuni

Ostacoli all'uso diffuso delle ICT

provincia di Ferrara Emilia-Romagna

[a] Errori / difetti nel software fornito 5,00% 10,42%

[b] Mancanza di flessibilità dei fornitori ICT 15,00% 11,58%

[c] Mancanza di integrazione tra le applicazioni 30,00% 32,82%

[d] Carenza di staff qualificato in materie ICT 55,00% 41,70%

[e] Difficoltà a trovare e a trattenere staff qualificato in materia ICT 0,00% 11,20%

[f] Carenza di una strategia ICT aggiornata 50,00% 27,41%

[g] La spesa per l’ICT è troppo elevata 55,00% 45,17%

[h] Prematura introduzione di nuove versioni di software esistenti 5,00% 5,02% Fonte: UNDERSTAND 2004

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Dossier territoriale: la provincia di Ferrara nella società dell’informazione

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Molto bassa è la percentuale di Comuni che identifica la “prematura introduzione di nuove versioni di software esistenti” e la presenza di “errori/difetti nel software fornito” come ostacoli.

Figura 22 - Barriere alla diffusione delle ICT: differenze tra Comuni medio-grandi e piccoli

Fonte: UNDERSTAND 2004 Elaborazione: CRC Emilia-Romagna Osservando il grafico di Figura 22 si riscontrano delle sostanziali differenze tra le barriere indicate dai Comuni di piccole dimensioni (< 5.000 ab.) e quelle maggiormente sentite nei medio-grandi (> 5.000 ab.). La carenza di risorse economiche e la mancanza di una strategia ICT sono un ostacolo percepito da più dei due terzi dei Comuni di piccole dimensioni. Un quarto di questi enti, inoltre, dichiara difficoltà nei rapporti con i fornitori e ne evidenzia la ridotta flessibilità. Esclusiva dei Comuni medio-grandi è invece la mancanza di integrazione tra applicazioni che, come prevedibile, emerge in modo preponderante laddove vi è un elevato utilizzo di soluzioni informatizzate a supporto delle attività interne. La carenza di staff qualificato è, invece, un problema di tutti i Comuni indipendentemente dalle loro dimensioni.

Le risorse finanziarie

Alla luce di quanto esposto nel precedente paragrafo è indispensabile soffermarsi sulla componente economica utilizzando ogni dato a disposizione. La quantificazione dell’insieme delle risorse finanziarie dedicate ad attività connesse all’adozione e gestione delle ICT è spesso, però, un’operazione critica. Tenendo presente che i dati raccolti, da UNDERSTAND, sulla spesa in ICT del 2003 si riferiscono ad un numero limitato di Comuni (circa i due terzi di quelli che hanno risposto al questionario in provincia di Ferrara) si descriverà quante e come tali risorse sono state impiegate. Come per l’insieme dei Comuni dell’intera regione anche quelli della provincia di Ferrara presentano, come voce di spesa preponderante (circa il 70%), quella connessa all’acquisizione e gestione di sistemi hardware e software. Ridotto risulta, invece, essere l’impiego di risorse in reti e telecomunicazioni (25%) ed ancor più limitato quello in consulenza.

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Figura 23 - Spesa media in ICT per abitante (2003)

Fonte: UNDERSTAND 2004 Elaborazione: CRC Emilia-Romagna Se consideriamo la spesa in ICT media per cittadino e rappresentiamo i dati raggruppandoli per classi dimensionali (Figura 23) notiamo come il valore sia poco variabile per l’insieme dei Comuni compresi tra i 50.000 ed i 15.000 abitanti. La componente dimensionale gioca, quindi, un ruolo veramente rilevante solo per i Comuni di grandi dimensioni (>50.000 ab.). Tali organizzazioni hanno, oltre che maggiore disponibilità finanziaria assoluta anche, una struttura funzionale ed organizzativa che supporta non solo l’adozione delle ICT ma anche il processo di cambiamento che il loro utilizzo avanzato impone. Diverso è, il discorso, per i piccoli Comuni che non avendo, spesso, le competenze ed ancor più le risorse vivono la spesa in ICT come un costo non recuperabile sufficiente appena per rinnovare i macchinari e ripagare i costi di gestione (si noti che per i Comuni ferraresi con meno di 3.000 ab. non sono disponibili osservazioni). Il valore pro capite massimo rilevato è di 34,62! e quello minimo di 0,32!. Un dato più puntuale e riferito a più periodi di tempo permetterebbe di apprezzare se una spesa annua elevata corrisponde a livelli di dotazione del back-office superiori, anche in questo caso, però, gli effetti distorsivi legati al ciclico rinnovo delle attrezzature renderebbero difficile una vera e propria analisi.

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Una misurazione dell’impiego di risorse che pone la propria attenzione, non tanto sulla spesa legata all’adozione delle ICT, ma piuttosto, alla consistenza economica dei progetti di e-government ed al loro ambito di realizzazione è quella compiuta attraverso l’Osservatorio sui progetti di e-government. La Tabella 7 rappresenta appunto l’aggregazione dei dati raccolti su 86 progetti coordinati dagli EELL del territorio ferrarese.

Tabella 7 - Macrosettori di intervento dei progetti di e-government

Macrosettori di intervento N. Progetti N. Progetti % N. Progetti

Conclusi ! euro

Ambiente e Territorio 6 6,98 % 5 174.428,43

Attività interne alla P.A. e di supporto

37 43,02 % 21 6.002.370,22

Attività istituzionali della P.A. 3 3,49 % 1 45.407,00

Attività produttive 2 2,33 % 0 17.678,00

Comunicazione pubblica 9 10,47 % 6 586.135,07

Imposte, tasse e tributi 1 1,16 % 0 150.000,00

Istruzione e Cultura 9 10,47 % 3 174.641,00

Lavoro 3 3,49 % 1 404.691,58

Sanità e Sociale 2 2,33 % 2 20.807,60

Plurisettoriale 14 16,28 % 9 1.857.785,45

Totali 86 100,00 % 48 9.433.944,35

Fonte: Osservatorio sull’e-government e società dell’informazione Elaborazione: CRC Emilia-Romagna Dato del: 19 dicembre 2005

Predominante è la rilevanza economica dei progetti legati al macrosettore “Attività interne alla PA e di supporto”, di questo gruppo fanno, principalmente parte, le iniziative di supporto alle trasformazioni dei processi interni agli EELL che come visto nei paragrafi precedenti rappresentano l’impegno predominante degli enti del territorio ferrarese.

I servizi pubblici on line

La Regione Emilia-Romagna realizza annualmente dal 2003 il benchmarking dei servizi pubblici on line. Tale attività, ora parte di UNDERSTAND, ha l’obiettivo di valutare l’interattività di 19 servizi31. L’interattività è misurata secondo la metodologia eEurope – on line public services32 che prevede quattro livelli: Livello 1 – informazioni su come fruire del servizio per vie tradizionali (cosa fare per); Livello 2 – disponibilità di moduli da scaricare; Livello 3 – possibilità di avviare la pratica ed inoltrare i dati on line; Livello 4 – possibilità di concludere la transazione on line, incluso il pagamento se previsto. L’interattività è misurata ponendo attenzione ai servizi disponibili da parte di tutti i soggetti interessati indistintamente (approccio user-oriented). La rilevazione è stata svolta nei mesi di ottobre 2004 e 2005. Il dato dell’interattività è rappresentato sia con i quattro livelli appena descritti ma anche utilizzando un valore percentuale che permette un confronto tra i servizi anche quando alcuni di essi non prevedono l’ultimo e più alto livello (es: il rilascio della carta di identità non può avvenire completamente on line, infatti, non si può prescindere dal contatto fisico tra cittadino e pubblica amministrazione contestuale al rilascio del documento).

31 Una trattazione completa di tutti i 19 servizi ed una presentazione esaustiva della metodologia utilizzata è disponibile nella seconda parte della pubblicazione “Benchmarking della società dell’informazione – primo rapporto 2005” disponibile nella sezione benchmarking del sito http://www.regionedigitale.net. 32 Maggiori informazioni sono disponibili sul sito web http://europa.eu.int/information_society/eeurope/2002/benchmarking/.

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Di seguito si presentano i risultati per i servizi: “Autorizzazione unica per nuovi impianti produttivi”, “Accertamento e pagamento ICI” e “Iscrizione all’asilo nido” per i quali alcuni Comuni del territorio ferrarese presentano elevati livelli di interattività. Il servizio di autorizzazione per nuovi impianti produttivi, come si vede dalla cartina di Figura 24, risulta disponibile, a bassi livelli di interattività, su quasi tutto il territorio provinciale ad eccezione di un caso provinciale (e regionale) di eccellenza rappresentato dal Comune di Argenta.

Figura 24 – Autorizzazione unica per nuovi impianti produttivi - 2005

Autorizzazione Unica - SUAPInterattività 2005

Livello 4 (100%) (1)

Livello 3 (75-99%) (1)

Livello 2 (50-74%) (217)

Livello 1 (25-49%) (4)Livello 0 (0-24%) (118)

Fonte: UNDERSTAND – Il front office della Pubblica Amministrazione Locale in Emilia-Romagna – Rilevazione ottobre 2005 Il servizio di sportello unico digitale33 del Comune di Argenta è una esperienza iniziata nel 2003 ed oramai consolidata. Il servizio permette lo scarico della modulistica, nonché la compilazione, il salvataggio, la firma e l’invio della richiesta, munita dei relativi allegati firmati digitalmente dai tecnici, alla casella di posta certificata del Comune di Argenta. È attualmente in via di sviluppo l’integrazione fra il software del protocollo e quello dello sportello unico. In questo modo la pratica inviata verrà acquisita al protocollo e potrà essere gestita direttamente attraverso il programma di Sportello unico, inviando le richieste agli enti coinvolti nel processo di autorizzazione (in particolare USL e Urbanistica del Comune). Altro servizio fruibile on line e altamente diffuso su tutto il territorio regionale è l’accertamento e pagamento ICI. La modalità della concessione del servizio riscossione tributi che è prassi consolidata in molte Amministrazioni Comunali è la principale causa di un così elevato e diffuso livello di interattività.

33 Il servizio, fruibile alla pagina Web: http://www.comune.argenta.fe.it/comune/moduli.aspx?IDMenu=4&IDUff=50, permette di effettuare il download di moduli compilabili in formato rtf ed una volta compilati l’invio all'indirizzo di posta certificata del Comune ([email protected]) avvia il procedimento amministrativo unico.

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Figura 25 - Accertamento e pagamento ICI - 2005

Accertamento/Pagamento ICIInterattività 2005

Livello 4 (100%) (156)

Livello 2 (50-74%) (81)Livello 1 (25-49%) (30)Livello 0 (0-24%) (74)

Fonte: UNDERSTAND – Il front office della Pubblica Amministrazione Locale in Emilia-Romagna – Rilevazione ottobre 2005 In provincia di Ferrara offrono il pagamento on line i Comuni di Ferrara e Argenta. Entrambi gli enti si appoggiano al sistema di pagamento della Cassa di Risparmio di Ferrara predisponendo un link che porta l’utente direttamente sul sito CARIFE34. La Figura 26 rappresenta il numero complessivo di servizi, almeno di livello 3 di interattività, fruibili per gli abitanti dei comuni della regione. La disponibilità di servizi evoluti, in provincia di Ferrara, è scarsa e non omogenea. Si evidenzia, come nei casi precedentemente analizzati, un territorio che presenta pochi soggetti eccellenti che spiccano sugli altri. A tal proposito si deve, inoltre, considerare che il dato comprende anche quei servizi, come ad esempio il prestito bibliotecario, che nonostante siano di competenza comunale sono st’ati implementati da altri soggetti (spesso dalla Provincia) che ne gestiscono la disponibilità on line.

34 Il servizio è raggiungibile dalle pagine Web: http://servizi.comune.fe.it/index.phtml?id=360 per il Comune di Ferrara e http://www.comune.argenta.fe.it/comune/ufficio_serv.aspx?IDMenu=1&IDServ=69 per il Comune di Argenta.

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Figura 26 - Numero di servizi interattivi nel 2005 per singolo territorio comunale (sui servizi di competenza comunale)

Numero servizi interattivi

6 Servizi (1)

5 (2)4 (6)

3 (39)2 (82)1 (165)

0 Servizi (46)

Fonte: UNDERSTAND – Il front office della Pubblica Amministrazione Locale in Emilia-Romagna – Rilevazione ottobre 2005

Se si considera il dato aggregato del territorio si scopre come la performance del sistema provinciale, per singolo servizio, risulti comunque in molti casi sopra la media regionale (ed europea). La Figura 27 rappresenta le medie di interattività dei 18 servizi (è stato escluso dalla rappresentazione il calcolo/pagamento dell’IRAP non confrontabile perché di esclusiva competenza regionale). Solo per il servizio di “UMA – Carburante agevolato per utenti macchine agricole” rileviamo una consistente differenza con la media regionale. Tale risultato è frutto del servizio attivato dal Settore Agricoltura della Provincia di Ferrara35 che consente l’invio tramite posta elettronica delle pratiche UMA. Verificata la regolarità della domanda questa viene poi inoltrata la comunicazione della disponibilità del carburante utilizzando una e-mail. La pratica è poi affidata con segnatura di protocollo, al sistema di gestione competente AGRISERVIZI36 per il rilascio del libretto digitale.

35 L’indirizzo di posta a cui il servizio si appoggia è: [email protected]. 36 Il progetto AGRISERVIZI nasce per unificare la gestione dei rapporti tra aziende agro-forestali e pubblica amministrazione locale, ed erogare alcuni servizi alle imprese in forma interamente digitale, eseguendo on line l´iter procedurale necessario. Accesso ai servizi alla pagina Web: http://www.ermesagricoltura.it/

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Si forniscono di seguito i dati sintetici del progetto AGRISERVIZI: COOR. NOME DESCRIZIONE PROGETTO BUDGET

Regione Emilia-Romagna

AGRISERVIZI

Obiettivi primari del progetto sono l’omogeneizzazione dei prodotti software esistenti e la realizzazione dei necessari nuovi moduli informatici in una logica comune di condivisione delle informazioni di base delle aziende agro-forestali dell’Emilia-Romagna, grazie alla costituzione di un’anagrafe unica delle aziende e dei relativi fascicoli aziendali. Nel breve periodo, molti moduli informatici verranno realizzati ex-novo o re-ingegnerizzati secondo logiche e tecnologie Web-based, così da consentire alle aziende agro-forestali o loro strutture delegate l'accesso on line ad alcuni servizi del sistema informativo. L'obiettivo di medio periodo è quello di erogare alcuni servizi alle imprese in forma interamente digitale, eseguendo on line tutto l'iter procedurale necessario.

3.180.000

Provincia di Ferrara

Invio digitale richieste di carburante agevolate

Gli agricoltori tramite le organizzazioni professionali agricole e centri di assistenza agricola possono inoltrare richieste firmate digitalmente di buoni per carburante agevolato. Il servizio è stato sviluppato a partire dal sistema realizzata nell'ambito del progetto di e-government regionale Agriservizi.

2.000

Fonte: Osservatorio sull’e-government e società dell’informazione

Figura 27 - Confronto tra interattività media provinciale, regionale ed UE18 per singolo servizio

Fonte: UNDERSTAND – Il front office della Pubblica Amministrazione Locale in Emilia-Romagna – Rilevazione ottobre 2005 Elaborazione: CRC Emilia-Romagna Nota: il dato sui servizi di competenza comunale (da “cambio di residenza” a “Prestito libri nelle biblioteche” in senso orario) per regione e provincia è ponderato sul numero di residenti; non è rappresentato il servizio “accertamento e pagamento IRAP” perché di sola competenza regionale.

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Dieci dei servizi rappresentati in Figura 27 presentano, con riferimento alla provincia di Ferrara, valori di interattività media superiori al 50%, per questi è quindi più probabile imbattersi in un servizio interattivo che in uno non interattivo. A fini di confronto limitiamo ora l’analisi dell’interattività media aggregata a 8 dei servizi analizzati essendo questi comparabili a livello europeo (contrassegnati con un punto arancio in Figura 27). Rappresentando l’evoluzione nel tempo dei valori di interattività si nota che, tra il 2003 e il 2004, l’Emilia-Romagna ha recuperato il gap che la separava dai valori della media europea (UE18), avanzando ulteriormente nel 2005 . La provincia di Ferrara nel 2003 presentava livelli di interattività in linea con la media nazionale ma molto bassi se confrontati con la performance regionale ed europea. La costante crescita che ha caratterizzato il 2004 ed il 2005 ha permesso un brillante recupero che posiziona la provincia di Ferrara di pochissimo sotto la media regionale.

Figura 28 - Confronto fra media provinciale, regionale, italiana e UE18 per gli 8 servizi comparabili37

Fonte: UNDERSTAND – Il front office della Pubblica Amministrazione Locale in Emilia-Romagna – Rilevazione ottobre 2005 Elaborazione: CRC Emilia-Romagna Nota: i dati del 2003 fanno riferimento ad aprile per la regione Emilia-Romagna e per la provincia di Ferrara e ad ottobre per Italia e UE18; la media rappresentata si riferisce a solo 8 servizi (quelli comparabili a livello europeo)

37 Gli 8 servizi comparabili a livello europeo sono: cambio di residenza, concessione edilizia, autorizzazione unica, prestito libri nelle biblioteche, visite e analisi mediche, ricerca di lavoro, iscrizione all’università, iscrizione nel registro delle imprese.

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Figura 29 - Interattività dei servizi e coesione territoriale 2004

Fonte: UNDERSTAND 2004 Per concludere si riporta la Figura 29 che mette in correlazione l’interattività media dei servizi della provincia di Ferrara con la coesione territoriale con riferimento al dato del 2003 e del 2004. Come si vede lo spostamento verso l’alto, corrispondente all’aumento dell’interattività media, non è corrisposto ad un incremento della loro disponibilità sull’intero territorio. In altri termini la distanza tra coloro che offrono servizi evoluti on line e quei Comuni che invece non hanno tale disponibilità è aumentata. Come premesso nell’introduzione l’analisi appena presentata adotta un approccio user oriented, questa impostazione impone la verifica della disponibilità del servizio per tutti i soggetti interessati. Il ruolo però assunto in alcuni ambiti dagli intermediari (associazioni di categoria, consulenti e professionisti) è di sostanziale sostituzione dell’utente nell’operazione di fruizione del servizio. In alcuni casi quindi il servizio è offerto, prioritariamente, a questi intermediari. Descriviamo in modo più approfondito alcuni altri servizi on line, caratterizzati da un elevato grado di interattività, attivi sul territorio ferrarese: Sistema Informativo Lavorativo (SIL) Obiettivo del progetto è rendere possibile l'accesso diretto da parte di cittadini e imprese, attraverso Internet, alle informazioni e ai servizi disponibili sul territorio regionale, nonché di favorire l'incontro tra la domanda ed offerta di lavoro. In questo contesto, la Provincia di Ferrara ha contribuito in qualità di partner allo sviluppo dell'integrazione del sistema con il software per la gestione delle pratiche di ambito agricolo. Il SIL è entrato in esercizio per la provincia di Ferrara il 24 ottobre 2005.

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Dossier territoriale: la provincia di Ferrara nella società dell’informazione

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L'avvio del SIL (Sistema Informativo Lavoro) ha interessato il Servizio Politiche del Lavoro (circa 100 operatori) e 5 operatori del servizio Informatico. Il passaggio al nuovo sistema ha coinvolto gli operatori provinciali per circa 5 mesi (dal mese di luglio 2005 al mese di novembre 2005) articolandosi in momenti di incontro per la pianificazione degli interventi, in una fase di formazione (1 mese) per tutti gli operatori delle politiche del lavoro, una fase di pre-avvio (20gg) ed una fase d'avvio con tutoraggio (15 gg). La preparazione al passaggio al nuovo sistema ha impegnato due tecnici informatici per tutto l'arco del 2005 in attività di monitoraggio, sistemazione e preparazione del database. Il SIL attualmente risiede su 3 server (application server, dbserver, webserver). E' stato poi installato un ulteriore server per le analisi statistiche.

COOR. NOME DESCRIZIONE PROGETTO

Regione Emilia-Romagna

Sistema Informativo Lavoro - SIL

Realizzare un Sistema Informativo Lavoro regionale (SIL) in grado di migliorare

l’efficienza operativa interna delle amministrazioni in tema lavoro, di

informatizzare l’erogazione dei servizi ai cittadini e alle imprese, anche attraverso

l’integrazione tra i servizi di diverse amministrazioni, e di consentire l’accesso telematico degli utilizzatori finali ai servizi della pubblica amministrazione e alle sue informazioni.

Fonte: Osservatorio sull’e-government e società dell’informazione SARE Semplificazione amministrativa in rete - http://www.provincia.ferrara.it/lavoro Il nuovo servizio consente di acquisire, in via telematica, le comunicazioni relative ad assunzioni, cessazioni, proroghe e trasformazioni dei rapporti di lavoro che i datori di lavoro devono obbligatoriamente trasmettere ai Centri per l’Impiego. Prima dell’attivazione del servizio tali comunicazioni, predisposte unicamente su moduli cartacei, venivano inviate tramite posta o consegnate a mano agli sportelli del Centro per l’Impiego competente entro il termine di 5 giorni dalla data dell’evento. Il software realizzato per la nuova procedura a partire da settembre 2003 viene fornito gratuitamente all’utente per il quale vengono anche organizzati momenti di addestramento all’uso e successivi incontri di aggiornamento. In particolare nel corso del 2004 sono stati organizzati 10 incontri ai quali hanno partecipato 268 tra dipendenti da studi professionali, da associazioni datoriali e da privati. Una valutazione dell’intensità d’uso della procedura digitale predisposta si può apprezzare considerando il numero di comunicazioni trasmesse per via telematica che sono passate dalle 3111 del 2003 alle 16120 del 2004 alle 18378 dei primi sette mesi del 2004. Altro parametro di misurazione del successo del servizio è rappresentato dal numero degli utilizzatori che al 22 giugno 2005 comprendeva 74 consulenti, 10 associazioni di datori di lavoro, 46 singoli datori di lavoro considerando inoltre che alla stessa data erano ben 61 gli utenti nuovi in attesa di attivazione.

COOR. NOME DESCRIZIONE PROGETTO

Regione Emilia-Romagna

SARE - Semplificazione

Amministrativa in Rete

CONCLUSO

Il progetto nasce dall’idea di utilizzare le moderne tecnologie informatiche per semplificare la trasmissione delle pratiche amministrative tra imprese e Servizi per l’Impiego al fine di ridurre il carico di lavoro ed i costi di gestione per le imprese e la pubblica amministrazione. Il sistema telematico predisposto dalla Regione Emilia-Romagna, in fase di sperimentazione con le Province, consente alle imprese, alle associazioni di categoria, alle società di lavoro interinale di utilizzare il canale Internet per l’invio dei dati relativi ai movimenti amministrativi del collocamento.

Fonte: Osservatorio sull’e-government e società dell’informazione

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Uso dell’e-government

Trattato l’aspetto più prettamente legato all’offerta dei servizi di e-government e verificatane una sostanziale disponibilità, affrontiamo ora l’altra faccia della medaglia ovvero la domanda e l’uso di tali servizi da parte di cittadini ed imprese. I cittadini emiliano-romagnoli si dimostrano molto interessati ai servizi di e-government di tipo informativo disponibili sul Web, l’uso dei quali è in linea con le altre regioni europee considerate e comunque in assoluto su valori elevati (Figura 30). Minore è, invece, l’utilizzo dei servizi transattivi. La differenza è in parte conseguenza dalla minore disponibilità di servizi di questo tipo (effetto comune a tutte le regioni considerate) ma anche causa della minore attitudine alla conclusione di transazioni on line che caratterizza gli utenti emiliano-romagnoli38.

Figura 30 Uso dei servizi della PA da parte degli utenti Internet

Fonte: UNDERSTAND 2004

Se però si va a valutare il livello di gradimento espresso da coloro che provano i servizi di e-government è rilevabile un elevato livello di soddisfazione. Questo sentimento si presenta anche negli utenti dei servizi on line delle altre regioni europee. La principale causa del non utilizzo di servizi di e-government è la mancanza di interesse (74%) ed in secondo luogo la non conoscenza della possibilità di usufruire di tali servizi via Web (21%). Al fine di ridurre il peso di entrambi i fattori è opportuno investire in iniziative specifiche volte alla promozione del canale Web e dei servizi che su di esso la Pubblica Amministrazione offre. L’attuale insieme degli utenti dell’e-government emiliano-romagnoli è costituito da una consistente percentuale delle utenti donne (50%) e da una residuale porzione degli utenti uomini (34%), la navigazione dei siti della PA è, inoltre, abitudine della maggior parte degli utenti che si collegano a Internet dal posto di lavoro.

38 Come già visto a pagina 19 Internet è utilizzata marginalmente per realizzare acquisti e transazioni in Emilia-Romagna.

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Sono molti i progetti del territorio ferrarese che hanno come oggetto l’implementazione e successiva offerta di servizi ai cittadini tramite il Web. Si riportano alcuni dati di sintesi delle iniziative più rilevati:

COOR. NOME DESCRIZIONE PROGETTO BUDGET

Comune di Ferrara

Lo Sportello Unico Virtuale per i

Cittadini - S.U.V.

CONCLUSO

Trovare in un unico posto tutte le informazioni che si stanno cercando. Il sogno di tutti i cittadini-utenti diventa realtà con il progetto del Comune di Ferrara. Nello “Sportello Unico Virtuale” confluiranno tutte i documenti, i protocolli, i procedimenti normalmente suddivisi in molteplici uffici. Lo Sportello potrà fornire così informazioni complete e trasversali a diversi livelli di utenza.

454.482

Comune di Argenta

Rete CUP di prenotazione

sanitaria

CONCLUSO

Il progetto nasce dalla necessità di un sistema integrato basato sul collegamento dei Centri Operativi Sanitari, degli Ospedali d'area ancora in funzione e/o delle strutture in essi inserite e del nuovo Ospedale di Valle Oppio con tutti i Medici di Medicina Generale (MMG) del Basso ferrarese.

377.392

Comune di Ferrara

Ufficio Pubblico Ideale

Realizzazione dell'ufficio pubblico ideale per creare un'amministrazione amichevole, con snellimento delle procedure tributarie, con comunicazione scritta/verbale più semplice e chiara alla portata di tutti - Individuazione delle criticità e dei bisogni dell'utenza - Prevenz. relazioni conflittuali. Decentramento delle informazioni di primo livello e creazione di unico punto di front. Il progetto è rivolto a cittadini/utenti, imprese, org. sindacali, dei consumatori e di cat.

150.000

Provincia di Ferrara

INFORMALMENTE. Postazioni di ascolto e informazione per un territorio amico

CONCLUSO

Progetto sperimentale promosso dalla Provincia di Ferrara e realizzato in collaborazione con quattro istituti di scuola media superiore del territorio, che si propone ai ragazzi come servizio di ascolto, informazione e orientamento, tramite l'utilizzo delle nuove tecnologie, sui servizi e le opportunità offerti dal territorio, e in generale su tutto ciò che per loro costituisce motivo di interesse e di stimolo alla progettualità. Presso le scuole aderenti al progetto vengono allestite postazioni con computer e accesso ad internet, e i ragazzi vengono supportati dagli operatori nel reperimento di tutte le informazioni e gli strumenti utili a sviluppare una coscienza civica di partecipazione attiva alla vita della comunità, al mondo del lavoro, della scuola ecc.

88.915

Provincia di Ferrara

Sistema di biglietteria integrata

per i Musei

Sviluppo di un software per la realizzazione di un sistema di biglietteria integrata e di gestione automatizzata degli accessi ai Musei di tutto il territorio provinciale.

59.760

Comune di Copparo

Copparo - comune web: consultazioni on line di banche

dati

CONCLUSO

Nuovi servizi a cittadini, imprese e professionisti: consultazioni on-line delle banche dati comunali. E' un servizio ad accesso riservato per autocertificazione, sportello ICI, consultazione pratiche edilizie.

48.249

Comune di Ferrara

Il Comune ti è vicino...i servizi a portata di mano

L'obiettivo principale del progetto è quello di avvicinare una serie di servizio di pubblica utilità ai cittadini (Uffici Relazioni con il Pubblico decentrati, Informagiovani decentrati, Punto di contatto ACOSEA), utilizzando le Circoscrizioni e i CLS, uffici distribuiti sul territorio comunale e, dunque, vicini alla generalità degli utenti. Il progetto si realizza attraverso sinergie e forme di interazione tra i servizi dell'Amministrazione Comunale e quelli di altri Enti/Aziende operanti nel territorio.

33.276

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Comune di Ferrara

Prenotazione gruppi di visitatori alle manifestazioni

culturali

CONCLUSO

Prenotazione per i gruppi alla visita di mostre e di altre manifestazioni culturali Comune di Ferrara. Si gestiscono: le prenotazioni ad uno o più avvenimenti, la prenotazione delle guide ed i pagamenti anticipati dei biglietti.

28.000

Comune di Ferrara

Prenotazione singoli visitatori alle

manifestazioni culturali

Prenotazione per visitatori singoli alle mostre, alle manifestazioni culturali ed ai musei del Comune di Ferrara. Si gestiscono le prenotazioni ad uno o più avvenimenti contemporaneamente, la prenotazione delle guide ed i pagamenti anticipati dei biglietti.

24.000

Provincia di Ferrara

Restyling del portale turistico e sviluppo versione multilingue

CONCLUSO

Ristrutturazione della grafica e della presentazione dei contenuti del portale ufficiale turistico della provincia di Ferrara, e suo sviluppo in versione multilingue (italiano, inglese, francese, tedesco, olandese), nel rispetto degli standard previsti dalla normativa per i siti delle pubbliche amministrazioni.

19.000

Comune di Jolanda di Savoia

Jolanda di Savoia - Comune web:

consultazioni on line di banche dati

CONCLUSO

Nuovi servizi a cittadini, imprese e professionisti: consultazioni on-line delle banche dati comunali. E' un servizio ad accesso riservato per autocertificazione, sportello ICI, consultazione pratiche edilizie, atti decisionali, regolamenti, spazio Associazioni.

13.845

Comune di Codigoro

TR4Web - Il portale della fiscalità locale integrato al sistema

informativo territoriale

CONCLUSO

Con il portale della fiscalità locale integrato al sistema informativo territoriale, i cittadini possono visualizzare da casa la propria posizione ICI, TARSU e TOSAP. Possono, inoltre, verificare i propri dati anagrafici, i dati degli immobili posseduti e visualizzati in mappa. Possono confrontare l'imposta calcolata dal software dei tributi del Comune, di cui il portale è estensione Web, con i versamenti effettuati e segnalare eventuali errori. Possono effettuare il calcolo ICI in base ai propri dati. Il servizio è in hosting. L'integrazione di TR4 con il sistema informativo territoriale è possibile grazie alla disponibilità del SIT su internet, all'indirizzo: http://217.27.78.164/website/COMUNE_CODIGORO/Run.htm Il servizio, oltre alle funzionalità standard del SIT su internet fornisce la base di webservices utilizzata dal Tr4Web. Il SIT è in hosting.

13.104

Comune di Cento

Anagrafe on line nel Comune di Cento

CONCLUSO

Il progetto ha lo scopo di mettere a disposizione i dati anagrafici ad altre pubbliche amministrazioni locali, evitando l'inoltro di continue richieste agli uffici preposti e l'attesa delle relative risposte. Il sistema prevede l'estrazione automatizzata e temporalizzata dei dati, l'aggiornamento del database e la sua pubblicazione sul server web. Gli utenti si connettono con una doppia autenticazione di username e password ed, in base a tale autenticazione, usufruiscono di funzioni diversificate.

10.000

Comune di Codigoro

Portale dei servizi demografici

CONCLUSO

Con il portale dei servizi demografici il cittadino può: 1. Visualizzare i propri dati anagrafici e di stato civile che il Comune ha in possesso; 2. Visualizzare lo stato d'avanzamento delle pratiche anagrafiche, in particolare, al momento, i cambi di residenza (richiesto – sopralluogo vigile - concluso, ecc.); 3. Far compilare con i propri dati automaticamente al sistema (ed eventualmente stampare) tutte le autocertificazioni di interesse. Il servizio è in hosting.

2.400

Fonte: Osservatorio sull’e-government e società dell’informazione

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Per quanto riguarda l’utilizzo dei servizi di e-government da parte delle imprese emiliano-romagnole dei settori meccanica, ICT e turismo, il 46% in termini di addetti, dichiara di utilizzare Internet per comunicare con la Pubblica Amministrazione. A livello settoriale le imprese che utilizzano maggiormente il Web nei rapporti con la Pubblica Amministrazione sono quelle delle meccanica, mentre i valori per i settori ICT e turismo sono pressoché simili. Per quanto riguarda l’aspetto dimensionale si rileva che le piccole imprese, quelle con un numero di addetti compreso tra 10 e 49, sono meno inclini delle altre a comunicare con la Pubblica Amministrazione via Internet. Non possiamo comunque dimenticare che un ruolo importante nei contatti fra Pubblica Amministrazione e imprese è giocato dagli intermediari, ossia dai professionisti e dalle associazioni di categoria, che in molti casi gestiscono completamente i rapporti con la Pubblica Amministrazione sostituendosi alle singole imprese.

Figura 31 - Imprese che utilizzano Internet per comunicare con la PA

Fonte: UNDERSTAND 2004

Il servizio di e-government più utilizzato è quello della dichiarazione delle imposte (34% in termini di addetti), seguito dalla richiesta di certificazioni e autorizzazioni. Poche sono invece le imprese che via Internet partecipano a gare pubbliche o richiedono finanziamenti pubblici. L’analisi a livello europeo (Figura 31) mostra come nella nostra regione l’uso dei servizi di e-government non sia particolarmente diffuso. In generale le regioni in cui l’e-government viene utilizzato da un numero in proporzione maggiore di imprese sono Islas Baleares e Piemonte. Le altre tre regioni Emilia-Romagna, Hessen e Vasternorrland sono più o meno sugli stessi livelli. L’uso dell’e-government va collocato in un contesto generale in cui in ogni caso le imprese emiliano-romagnole risultano ritardatarie nell’adozione delle soluzioni ICT più avanzate. I progetti riportati nella tabella che segue sono una selezione di quelli aventi oggetto servizi per le imprese promossi e coordinati da EELL del territorio della provincia di Ferrara.

COOR. NOME DESCRIZIONE PROGETTO BUDGET

Provincia di Ferrara

Sistema di Gestione Economica Finanziaria dell'Ente

Sviluppo del sistema di gestione economico-finanziaria e contabile dell'Ente (CIELO) in modalità Web, integrato anche con il servizio di fatture on-line, rivolto a professionisti e imprese.

60.000

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Dossier territoriale: la provincia di Ferrara nella società dell’informazione

55

Comune di Cento

Fatture on line nel Comune di Cento

CONCLUSO

Il progetto ha lo scopo di mettere a disposizione dei fornitori un'informativa in merito allo stato di avanzamento delle proprie fatture: arrivo e registrazione in Comune, ufficio competente alla liquidazione, atto di liquidazione, data e numero del mandato di pagamento.

10.000

Provincia di Ferrara

Sito web della CGU del territorio

ferrarese

CONCLUSO

Il progetto prevede la realizzazione di un sistema di distribuzione cartografica in rete della CGU (Carta Geografica Unica) provinciale rivolto a Comuni ed Aziende multiutility. Il sistema è ospitato presso una società specializzata che ne assicura anche gli aspetti di manutenzione, aggiornamento e sicurezza.

21.000

Comune di Argenta

SPIDI Progetto di

Sportello Unico completamente digitalizzato nel

Comune di Argenta

CONCLUSO

Il progetto che si inserisce in quello più ampio e articolato di creazione degli Uffici Digitali (ossia unità operative in cui il Comune, dopo aver selezionato i servizi di particolare importanza e visibilità per il cittadino, possa processarli elettronicamente) ha l’obiettivo specifico di concludere delle convenzioni con i tecnici professionisti affinché si impegnino ad adottare in prima persona e a pubblicizzare presso gli imprenditori i nuovi strumenti per l’effettuazione delle pratiche in forma digitale. In cambio, ai tecnici viene fornita gratuitamente una firma digitale. Grazie ad accordi con gli ordini professionali, nella firma è indicato anche il ruolo in modo che sia possibile la revoca della stessa in caso di radiazione/uscita dall’ordine. Ulteriore vantaggio per i professionisti è rappresentato dal risparmio dei costi di stampa (plotter) normalmente piuttosto consistenti. Attraverso il perfezionamento delle pratiche in digitale, infatti, è il Comune che provvede alle stampe per gli utilizzi previsti (in formato A3).

1.000

Fonte: Osservatorio sull’e-government e società dell’informazione

Considerazioni d’insieme

In estrema sintesi si può descrivere l’insieme dei Comuni della provincia come un sistema molto attivo con grandi potenzialità che sembrano in procinto di emergere. La rete Lepida in fase di realizzazione su tutto il territorio ferrarese potrà favorire questa dinamica e contare sulle ottime condizioni, in termini di dotazioni tecnologiche, che caratterizzano gli EELL del territorio. Uno sguardo d’insieme evidenzia, infatti, che i Comuni del ferrarese sono ben equipaggiati sia in termini di personale e strutture interne formalmente riconosciute dedicate che per quel che riguarda tecnologie evolute che implicano riorganizzazione interna e revisione dei processi come protocollo informatico e firma digitale. La dimensione media degli EELL ferraresi, mai troppo piccola aiuta a raggiungere valori sopra la media regionale e sicuramente potrà avvantaggiare il sistema delle autonomie locali nella valorizzazione della nascente struttura del Centro Servizi Territoriale. Sono, infatti, molte le iniziative dei singoli Comuni e della Provincia come pure quelle delle gestioni associate (progetti, soluzioni di servizi on line, formazione, ecc) che potranno essere riproposte da chi le ha implementate a coloro che non ne sono dotati.

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Dossier territoriale: la provincia di Ferrara nella società dell’informazione

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Vetrina dell’innovazione

Di seguito si approfondiscono alcune delle iniziative e delle attività più interessanti ideate e realizzate dal territorio ferrarese.

La gestione associata del SIT e dei Sistemi Informativi

Associazione Intercomunale Comuni del Copparese

A partire dalla realizzazione del Piano Telematico dei sei Comuni (Formignana, Ro, Berra, Copparo, Jolanda di Savoia e Tresigallo) è iniziato il lavoro per l’impianto del Servizio associato per la gestione del Sistema Informativo Territoriale intercomunale. Innanzitutto è stato confermata la prassi del confronto tra colleghi dei diversi Comuni ed è stato individuato un gruppo di lavoro di gestione del progetto che avesse il compito di mettere a frutto gli investimenti effettuati con il Piano Telematico (sito web, corsi formazione, attrezzature) avendo ben presente le specifiche condizioni che caratterizzano ogni singolo Comune. E’ poi iniziato un approfondito confronto sull’uso dei dati, sull’incrocio delle banche dati a sostegno del sistema informativo e non solo sulla gestione cartografica; infatti le banche dati principali (anagrafe, contribuenti ICI, unità immobiliari, pratiche edilizie) vengono estratte periodicamente dai software gestionali dei comuni secondo un tracciato standardizzato (condiviso dal gruppo di lavoro dei sei Comuni, da altri Comuni e dalla provincia) messo a disposizione di tutti i 26 comuni della provincia dai singoli fornitori software nel canone di manutenzione all’interno delle modifiche migliorative alle procedure. Questa attività ha posto le basi per il confronto con la Provincia di Ferrara per l’impianto del nuovo servizio Web-CGU (Carta Geografica Unica) e per impostare le modalità di invio degli aggiornamenti per conto di tutti e sei i comuni dell’Associazione. Dalla CGU è tratta la rete dei servizi che viene inserita all’interno della cartografia dei sei comuni. Attualmente il Sistema Informativo Territoriale intercomunale è attivo su una postazione che raccoglie il progetto nel suo complesso, in ognuno dei sei Comuni è replicato tale progetto, limitatamente al territorio comunale, rendendo disponibili diversi punti di consultazione della banca dati cartografica associata alla banca dati alfanumerica. Ognuno dei Comuni invia, al capofila, con cadenza trimestrale i dati di aggiornamento cartografico (fabbricati, vie e civici) ed alfanumerico (estrazione automatica delle banche dati dalle procedure gestionali); il progetto aggiornato viene poi restituito ai singoli Comuni da parte dell’operatore dedicato della gestione associata. Le evoluzioni del Sistema Informativo Associato saranno da definire in sede di rinnovo della convenzione ma potrebbero riguardare i seguenti ambiti: • Piano Strutturale Comunale a livello di Associazione; • Interventi dei Servizi Sociali; • Integrazione con il progetto SIGMA TER; • Consultazione cartografia su web.

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Associazione Intercomunale Basso ferrarese

Intervista a Marco Ronconi dell’Associazione dei Comuni del Basso Ferrarese

Come nasce questa esperienza di gestione associata del Servizio Sistemi Informativi dei 9 Comuni del basso ferrarese? Quali le esigenze che hanno spinto in tale direzione? Quali gli obiettivi iniziali che volevano essere raggiunti?

La gestione associata nasce da un’idea del Servizio Sistemi Informativi del Comune di Codigoro che nello svolgere attività di promozione dei progetti di e-government e di realizzazione di Sistemi Informativi Territoriali nei Comuni associati, nel 2002 ha colto l’occasione per far conoscere le proprie attività e i progetti di informatizzazione realizzati, riscuotendo consensi e proposte di collaborazione da parte di Amministratori e Dirigenti di diversi Enti. Da qui l’idea di estendere a tutti i Comuni dell’Associazione servizi di assistenza e di consulenza informatica avvalendosi di un gruppo di tecnici neolaureati coordinati dal Responsabile del Servizio Sistemi Informativi del Comune di Codigoro. L’esigenza principale dei Comuni era inizialmente quella di avere a disposizione il know-how necessario ad affrontare le sempre più numerose scelte in materia di Sistemi Informativi, in particolare relativamente all’acquisizione di tecnologia e allo sviluppo di progetti software. L’obiettivo iniziale dei Comuni era perciò quello di poter disporre di assistenza e consulenza informatica ad un costo accessibile, condividendo cioè la spesa con gli altri Enti associati. La “mission” dell’ufficio di coordinamento era di portare il livello di sviluppo dei sistemi informativi di tutti gli Enti associati e dei servizi telematici erogati ai cittadini ad un elevato standard qualitativo. Che struttura organizzativa è stata adottata? Quali le modalità con cui operano i componenti del Servizio Associato?

Si è cercato da subito di dare al Servizio Associato una struttura il più possibile leggera e flessibile. L’unica voce di spesa relativa al Servizio Associato a carico degli Enti è quella del personale tecnico, che è stato incaricato con contratto di collaborazione. L’idea era quella di non creare un semplice servizio di assistenza a chiamata, forti della convinzione che solamente la presenza costante di una figura specializzata presso le sedi degli Enti possa essere di stimolo a generare nuove esigenze e a realizzare progetti di ampio respiro. E’ stata offerta ai Comuni la possibilità di acquistare pacchetti di ore di presenza dei tecnici presso le proprie sedi in rapporto anche alla dimensione. Durante le ore di presenza viene assicurato un ventaglio ampissimo di servizi: assistenza hardware e software, sviluppo software e web design, pianificazione, progettazione e consulenza, rapporti con i fornitori, formazione, sicurezza. Le spese sono ripartite tra gli Enti sulla base del numero di ore di presenza del tecnico. Questa modalità operativa rispecchia l’idea che il Servizio Associato debba fornire ai Comuni principalmente know-how. Esiste una struttura che gestisce in modo diretto le risorse dedicate a questa funzione? E’ previsto un organo/soggetto che definisca gli obiettivi ed identifichi le attività generali all’interno di una strategia definita?

La struttura che gestisce le risorse è l’Ufficio di coordinamento ubicato presso il Servizio Sistemi Informativi del Comune di Codigoro. E’ quest’ultimo a definire gli obiettivi e le strategie generali di sviluppo dei sistemi informativi dei Comuni associati, a proporre i piani triennali di informatizzazione, a valutare le esigenze dei singoli Enti e a proporre le soluzioni ritenute migliori.

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Quali sono i risultati maggiormente interessanti che sono stati raggiunti? Esistono dati sul risparmio economico reale che questa prassi di gestione ha realizzato? Dati sulla mutata qualità dei servizi offerti?

Il risultato più interessante, a parere dell’Ufficio di coordinamento, è consistito nella realizzazione di progetti di informatizzazione di processi “nuovi” negli Enti e di nuovi servizi telematici per i cittadini, in particolare relativamente all’urbanistica ed ai sistemi informativi territoriali, ai servizi sociali, alla gestione documentale ed ai processi di bak office. Altro importante risultato è stato rappresentato dalle importanti economie di scala ottenute. I dati più facilmente quantificabili sono quelli relativi all’acquisizione di servizi di assistenza e di formazione dei fornitori software che viene erogata anziché ad ogni singolo Ente, al Servizio Associato e da questo poi replicata agli Enti interessati. E’ più difficile, invece, quantificare l’aumento della qualità dei servizi ed il risparmio dovuti alla circolazione di conoscenza e al riuso e alla replica delle soluzioni. Può fare un esempio di come una delle operazione a cura del Servizio Sistemi Informativi era gestita “prima” e di come lo è ora? Quali le differenze maggiori?

Un tipico esempio di come un’attività gestita dal Servizio Sistemi Informativi ha cambiato le abitudini degli Enti è l’acquisizione di tecnologia. :: Prima: ogni Ente affidava al proprio consulente di fiducia, operando in autonomia, con lo svantaggio di ottenere una serie estremamente frammentaria di sistemi diversi e non interoperabili. :: Dopo: il Servizio Associato ha cercato di uniformare ai livelli qualitativi più alti le tecnologie, i sistemi informativi e la loro gestione allo scopo di ottenere economie di scala, interoperabilità, condivisione di conoscenza e riutilizzo delle soluzioni migliori. Ora, ad esempio, l’informatizzazione di nuovi processi negli Enti avvengono sulla base di progetti condivisi uniformando così sia l’acquisto che lo sviluppo del software necessario. Sono state tutte rose senza spine? Qualche criticità che ha ostacolato il percorso?

Il Servizio Associato ha dovuto affrontare ostacoli e criticità nella sviluppo delle proprie attività. Innanzitutto la difficoltà dei tecnici di essere accettati dagli utenti finali come soggetti che operano a fianco del Comune e non alla stregua di fornitori interessati al business. Affrontiamo quotidianamente difficoltà tecniche ed organizzative per operare il cambiamento specie laddove i sistemi informativi non sono più adeguati agli standard qualitativi richiesti dal Sevizio Associato. Forti ostacoli vengono in particolar modo posti da alcuni fornitori “storici” dei Comuni associati, che da un lato offrono soluzioni ormai obsolete o non adeguate frenando conseguentemente lo sviluppo tecnologico degli Enti clienti, dall’altro impediscono ai tecnici del s Servizio Associato di poter operare al meglio omettendo di fornire informazioni e collaborazione. Obiettivi per il futuro in vista anche della costituzione del Centro Servizi Territoriale? Quali i prossimi passi?

I due più importanti obiettivi che oggi si pone il Servizio Associato Sistemi Informativi sono di uniformare il software gestionale installato presso gli Enti associati e, una volta pronta la rete Lepida, di costituire un centro servizi presso il quale ubicare i server di tutti i Comuni associati. Questo permetterà al Servizio di potersi presentare ai fornitori software come interlocutore unico al fine di ottenere importanti economie di scala e permetterà altresì di riorganizzare le macchine specializzandone le funzioni ed aumentandone le prestazioni complessive. Attualmente, infatti, ogni Comune sostiene notevoli costi per la gestione delle singole sale CED, la sicurezza, lo storage, la manutenzione, ecc. Accentrandone la gestione abbiamo in animo di abbattere i costi e di aumentare la qualità del Servizio stesso.

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La nuova Intranet e l’innovazione dei processi interni nella Provincia di Ferrara

COOR. NOME DESCRIZIONE PROGETTO BUDGET

Provincia di Ferrara

Intranet della Provincia di Ferrara

Il progetto si inserisce tra le attività avviate in materia di semplificazione delle procedure e dematerializzazione della documentazione. La nuova Intranet, ossia la rete interna dell’Ente attualmente in corso di progettazione, sostituirà l’attuale non più in linea con le esigenze di lavoro del personale. Sarà progettata in modalità usabile e rispettosa degli standard di accessibilità e garantirà a ciascun dipendente la disponibilità delle informazioni e degli strumenti che gli sono necessari per svolgere la propria attività di lavoro quotidiano, attraverso un sistema di profilazione e personalizzazione delle interfacce. Il servizio sarà interamente integrato con il sistema di gestione documentale adottato (scrivania virtuale): gli utenti, dotati di apposito login, accederanno ad una home page personalizzata, in cui avranno immediatamente sott’occhio lo stato delle proprie pratiche e i link relativi alle attività personali: bozze da completare, attività da firmare, attività da inviare e in carico.

10.000

Provincia di Ferrara Scrivania Virtuale

Il progetto si inserisce nell’ambito delle iniziative avviate in materia di semplificazione delle procedure e di gestione digitale dei documenti per favorirne la dematerializzazione. Prevede la realizzazione e lo sviluppo della Scrivania virtuale, ossia di un applicativo di gestione documentale che funge da ‘raccoglitore digitale’, al quale può accedere ciascun dipendente – dopo essersi autenticato - attraverso la intranet dell’Ente. La scrivania virtuale permette di avere in tempo reale il colpo d’occhio delle pratiche in arrivo, da firmare, da assegnare ai colleghi, la modulistica di interesse, ecc.

9.450

Fonte: Osservatorio sull’e-government e società dell’informazione La Provincia di Ferrara persegue da tempo l’obiettivo di rendere più chiaro, facile e comprensibile agli utenti il proprio funzionamento, attraverso un percorso di revisione dei processi organizzativi. In questo senso, il principale risultato raggiunto è certamente la certificazione di qualità per tutti i servizi erogati, ottenuta quale prima provincia in Italia. Proprio per arricchire e consolidare il cammino intrapreso, sono state avviate alcune significative iniziative di innovazione tecnologica volte a garantire all’amministrazione trasparenza, efficienza, miglior uso del personale e semplificazione, a partire dalla gestione dei processi interni. Gli obiettivi riguardano - da una parte - la produzione della documentazione in forma interamente digitale, e - dall’altra - la dematerializzazione di tutte le comunicazioni che gli uffici si scambiano, con particolare riferimento alla gestione delle risorse umane, alle procedure contabili, agli acquisti e agli interventi per la manutenzione degli immobili, degli impianti e delle apparecchiature varie. La graduale trasformazione della Provincia in una provincia interamente digitale verrà realizzata anche grazie alla nuova Intranet, ossia la rete interna dell’Ente che è in corso di progettazione e che sostituirà l’attuale ormai inadatta a supportare le rinnovate modalità di lavoro del personale.

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Progettato in modalità usabile e rispettosa degli standard di accessibilità, il sito garantirà a ciascun dipendente la disponibilità delle informazioni e degli strumenti che gli sono necessari per svolgere la propria attività di lavoro quotidiano, attraverso un sistema di profilazione e personalizzazione delle interfacce. In quest’ottica, la realizzazione della nuova Intranet rappresenta l’ambiente all’interno del quale si ricompongono in un quadro coerente ed armonico tutte le iniziative avviate in materia di semplificazione delle procedure e dematerializzazione dei processi lavorativi, con ricadute attese anche in termini di trasparenza verso l’esterno. Dal punto di vista tecnologico, il processo rispecchia un disegno strategico di spostamento dei sistemi applicativi dalla periferia al centro con effetti di maggiore semplicità di gestione e indipendenza dai sistemi operativi utilizzati dai client. La intranet sarà avviata nei primi mesi del 2006 in tecnologia open source, insieme al nuovo mailer open con interfaccia web e al nuovo applicativo di gestione della qualità. Nel corso del 2005, è stato realizzato il primo passo verso una concreta modifica delle modalità di lavoro del personale: attraverso lo sviluppo, da parte di tecnici interni, dell’applicativo “scrivania virtuale”, che ha la finalità di sostituire la lavorazione delle pratiche cartacee con quelle digitali. In questo ambiente il dipendente della Provincia trova tutte le pratiche digitali da lavorare ed ha la possibilità di trasferire la propria documentazione da un ufficio all’altro e di condividerlo con i colleghi dello stesso ufficio, in un sistema coordinato ed integrato di flussi documentali. Grazie all’utilizzo di un tesserino magnetico con chip di firma digitale (rilasciato a Dirigenti e responsabili di Unità Organizzative), utile sia per conservare tutte le informazioni relative al badge, sia per la sottoscrizione dei documenti informatici, gli uffici che oggi gestiscono atti monocratici digitali sono 11 su un totale di 20. La rete intranet in via di sviluppo sarà completamente integrata con il sistema di scrivania virtuale per la gestione documentale e con le altre procedure per il lavoro quotidiano: gli utenti, dotati di apposito login, accederanno ad una home page personalizzata, in cui avranno immediatamente sott’occhio lo stato delle proprie pratiche, bozze da completare, attività da firmare, attività da inviare e in carico., ecc. Inoltre, per facilitare il lavoro, le procedure sistematizzate all’interno del sito (scrivania virtuale, protocollo, applicativo per la redazione degli atti monocratici, sistema per la gestione della qualità, applicativo per la gestione finanziaria, mandati digitali, ecc.) verranno corredate con gli altri strumenti trasversali come la rubrica, il repertorio contratti, l’organigramma, i motori di ricerca interni, ecc. Saranno infine elaborati dei percorsi mirati per tipologia di utenti (ad es. nel caso di nuovi assunti) ed aree di informazione trasversale di interesse di tutti i dipendenti, come i settori Personale e Qualità. Il percorso di analisi e sviluppo del progetto è realizzato con modalità partecipative, come la costituzione di focus groups di dipendenti per la verifica delle esigenze degli utenti e i sondaggi interni per la scelta del nome, che hanno già raccolto un buon grado di interesse.

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La complessità? Semplice se spiegata con le emozioni

Comunicare con successo una materia difficile e ostica come la semplificazione amministrativa legata alla gestione dei servizi tributari. Questa la sfida vinta dall’amministrazione comunale di Ferrara con l’iniziativa “COMunicare, COMpartecipazione”, che ha reso meno criptico e più umano il senso del progetto SIGMA TER per centinaia di cittadini, di tutte le età, del capoluogo emiliano-romagnolo

Intervista a Rosa Fogli, Referente del progetto Tributi ICI/TARSU del Comune di Ferrara Cominciamo dal progetto Tributi. Quali i suoi scopi principali? Il progetto riguarda la creazione di uno sportello unico per la gestione di 3 servizi di fiscalità, relativi alle imposte ICI e TARSU, e nasce da un’analisi realizzata nell’ambito di un precedente lavoro di recupero del gettito fiscale evaso. Quest’ultimo è stato condotto dal 2000 ad oggi e ha portato oltre 14 milioni di euro nelle casse comunali, grazie alla definizione di una serie di controlli particolarmente validi per la scoperta di nuovi evasori, effettuati a partire da alcune tipologie di incroci di dati provenienti da diversi database. Ed è proprio su tali incroci che si concentra il nuovo progetto, puntando ad automatizzarli, attraverso l’uso delle nuove tecnologie di rete, per standardizzare e velocizzare le procedure di controllo. Un sistema “smaschera evasori”, insomma… Sì, anche se bisogna precisare che non tutto quello che emerge di anomalo dagli incroci permette di risalire a reali evasori. È comunque a partire da queste anomalie che si svolgono i successivi controlli ed elaborazioni, che possono portare all’accertamento di eventuali irregolarità. Resta chiaro che il fine ultimo è l’equità fiscale, e in questo senso l’intera operazione si inserisce nel solco di una serie di iniziative promosse già da tempo dall’amministrazione comunale. Lo scopo è realizzare di una mappatura generale del territorio, che ci permetta di isolare chiaramente chi paga le tasse da chi non lo fa. E in termini di semplificazione? A cosa si punta in particolare? La volontà è di migliorare la qualità dei servizi ai cittadini, riducendo le code agli sportelli e soprattutto evitando ai contribuenti di “rimbalzare” da un ufficio ad un altro per il recupero di dati e informazioni necessari all’accertamento delle loro posizioni. Allo stesso tempo, l’obiettivo qualità è perseguito a livello di back office: l’incrocio automatico dei dati, oltre a velocizzare le operazioni e permetterci risparmi sia in termini di tempo che di personale, dovrebbe portare alla correzione definitiva degli errori attualmente esistenti nelle banche dati. Tornando all’equità fiscale: l’automatizzazione delle procedure permetterà un’estensione dei controlli a tutta la popolazione contribuente? Questo è per ora escluso: si tratterebbe di un lavoro estremamente gravoso, che paradossalmente rischierebbe anche di produrre pochi risultati. Gli incroci effettuabili a partire dall’integrazione delle banche dati sono davvero moltissimi, e allora il vero lavoro consiste e consisterà sempre più nel concentrarsi su alcune tipologie di incroci, a partire da evidenze statistiche, per individuare possibili sacche di evasione. In ogni caso, comunque, il risparmio di tempo derivante dall’automatizzazione delle procedure permetterà anche di aumentare il numero di controlli.

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Quali sono le banche dati interessate dal progetto? Quella nazionale dell’Agenzia del territorio, quella regionale e infine il nostro database territoriale integrato, e il loro incrocio sarà permesso dagli sviluppi del progetto interregionale SIGMA TER. Grazie a questa operazione, nel futuro prossimo sarà possibile ottenere informazioni e chiarimenti sulle posizioni in maniera molto semplice, e a partire da chiavi di accesso anche abbastanza generiche, quali ad esempio il numero civico e i dati anagrafici, per citarne alcuni. E quali i criteri per la scelta degli incroci più “proficui”? Derivano da evidenze di tipo statistico. Se riscontriamo che la correlazione di determinati dati permette di individuare numerosi casi di irregolarità, lo segnaliamo ai nostri superiori. Spetta poi naturalmente a loro decidere su quali campioni e tipologie concentrarsi nelle attività di controllo. È già possibile quantificare i risparmi in termini di tempo e spostamenti, sia quanto riguarda gli aspetti di front che di back office? Per quanto riguarda i cittadini, il vantaggio consisterà nel fatto di potersi recare un’unica volta presso una struttura unificata, e di non dover più “peregrinare” tra diversi uffici, per effettuare le dichiarazioni e i ravvedimenti richiesti. A livello di back office, invece, non esistono per ora quantificazioni certe, visto che il sistema è ancora in fase di collaudo. Sicuramente però quando lo sportello sarà aperto e a regime, effettueremo verifiche quantitative e qualitative in tal senso. Quando è prevista l’attivazione dello sportello? Contiamo di terminare i testi sugli applicativi entro due mesi. Quindi la messa a regime dipenderà dalla disponibilità di dati catastali, che rimangono per ora di proprietà dell’Agenzia del Territorio, ed ottenibili solo dietro pagamento. Il nodo di fondo è perciò rappresentato dai futuri accordi tra i possessori delle banche dati, ed è su questo aspetto che si sta ora concentrando gran parte dell’attenzione dei promotori del progetto SIGMA TER. È prevista anche un’estensione dei servizi di sportello su Internet o altri canali? La multicanalità è indubbiamente nelle corde di questo progetto. Intanto abbiamo attivato un call center, al quale è possibile rivolgersi per il recupero dati, e la struttura ha già risolto numerose procedure e problematiche. In aggiunta abbiamo dei punti di accesso territoriali, che forniscono informazioni di primo livello, così come forniamo le stesse via Internet. Oltre però, almeno per ora, non possiamo andare, perché l’ottenimento in rete di alcune tipologie di informazioni, ad esempio i dati catastali, è subordinato all’esistenza di elementi certi di identificazione e garanzia della sicurezza, un requisito che dipende dagli sviluppi normativi a livello nazionale. Passiamo ora al progetto di comunicazione, “COMunicare COMpartecipazione”. Quali le sue caratteristiche e come è nata l’idea? L’idea è nata per puro caso: un giorno ho pensato a quanto sarebbe stato interessante e utile promuovere il progetto ricorrendo alle emozioni, magari spiegandone il senso generale all’interno di uno spettacolo teatrale. Dopodichè ho deciso di proporre questa idea ai miei superiori e ai responsabili di SIGMA TER, e nel giro di pochissimo tempo quella intuizione si è trasformata in una vera e propria reazione a catena, che ha coinvolto diversi dipendenti comunali, alcuni professionisti dello spettacolo e della cultura, e soprattutto moltissimi ragazzi, visto che il progetto si è concretizzato all’interno delle scuole, dove abbiamo deciso di andare partendo dal presupposto che anche ai più giovani si debba cominciare a parlare di fiscalità, in modo positivo.

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Una comunicazione di tipo emozionale, quindi… L’idea di fondo era comunicare attraverso esperienze piacevoli, creando un passaparola emotivo positivo che lasciasse tracce nelle persone coinvolte. Sdoganare insomma i temi portanti del progetto SIGMA TER – e del più generale percorso di ricerca di una maggiore equità fiscale perseguito da tempo a Ferrara – associandoli a momenti di aggregazione e condivisione, che permettessero di farli assimilare con più facilità. Il tutto a partire da 3 metafore di fondo, giusto? Sì, la prima è “dal caos verso l’ordine”, ed è facilmente intuibile il suo riferimento alla possibilità di semplificare e razionalizzare i procedimenti amministrativi relativi alla gestione dei tributi, grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie. Le altre due sono invece “dal globale al locale” e “dal locale al globale”, due concetti complementari e sicuramente non di immediata comprensione, se si fa riferimento al progetto, rispetto alla prima. In questo caso, infatti, le metafore erano di impostazione metodologica, essendo destinate a comunicare l’idea della trasferibilità del progetto, ma anche delle stesse iniziative di comunicazione, da Ferrara ad altre realtà, così come il fatto che lo stesso progetto è realizzabile grazie all’utilizzo di dati afferenti ad un panorama globale (quali quelli dell’Agenzia del Territorio, ad esempio), in un contesto locale. E come si è passati dalle metafore alla comunicazione concreta? Partendo dalle metafore, abbiamo promosso dei laboratori di mito, memoria e scienza in alcune scuole elementari e medie, ed in un liceo scientifico, pubblicando i risultati di queste attività su un sito web nato nell’ambito di questa strategia di comunicazione (http://www.comune.fe.it/sigmater/). Ogni laboratorio si è concluso con degli eventi finali, che hanno cercato di ricorrere alle emozioni per “raccontare” il senso ultimo delle metafore. E durante questi appuntamenti sono stati sempre presentati, anche se in modo molto sintetico, il progetto e i nuovi servizi che saranno prossimamente offerti dall’amministrazione comunale. Quali i temi affrontati nei laboratori, e in che modo? Per quanto riguarda la scienza, ad esempio, abbiamo coinvolto solo gli studenti dello scientifico sul tema dei frattali, una geometria molto più appassionante di quella euclidea, che studia proprio il caos e la complessità. Con i più piccoli, invece, ci siamo limitati ai discorsi più semplici su mito e memoria. Ai bambini delle elementari abbiamo ad esempio proposto una lezione sui celti, raccontando e spiegando loro la favola di Demetra e Persefone, divertendoci anche a chiamare la fanciulla protagonista con il nome del nostro sponsor informatico principale. Più in generale, ogni racconto o discorso scientifico si concludeva con un’enunciazione delle metafore di fondo, una specie di morale della favola, e con un rimando al progetto del Comune, ispirato appunto dalle stesse metafore. E come avete sostenuto il progetto? Avevate fondi a disposizione per realizzarlo? L’operazione è stata possibile grazie al contributo economico degli sponsor, appartenenti alla cerchia dei nostri fornitori informatici e ad una serie di soggetti e associazioni del territorio, tra cui le aziende multiservizi, che hanno deciso di condividere il nostro percorso. A giudicare dagli eventi realizzati sembrerebbe comunque un notevole impegno a livello economico… Al contrario, il progetto di comunicazione è stato condotto spendendo davvero poco. A parte le poche collaborazioni con gli artisti e i professionisti impegnati nei laboratori e negli spettacoli finali, tutto il resto è stato prodotto in casa, sfruttando l’energia, le inclinazioni e la bravura di numerosi dipendenti pubblici, provenienti sia dal Comune sia dal Carid dell’Università di Ferrara. Ad esempio il volantino e tutto il materiale grafico, compreso il logo del progetto (due delfini che comunicano, e che unendosi danno vita ad un frattale, che a sua volta si trasforma in una rosa con i colori della pace), sono stati realizzati da me e da una mia collega esperta di grafica.

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Passiamo agli eventi finali, cosa avete organizzato e in che modo? Gli eventi finali sono consistiti in tre serate/evento durante le quali sono stati presentati i risultati dei laboratori; in altri tre appuntamenti sui temi dell’armonia e della pace, promossi in collaborazione con l’Associazione degli Psicologi Ferraresi, e in uno spettacolo teatrale di chiusura, intitolato “Terra… Magia di Vita”, realizzato con il contributo degli stessi studenti e di diversi dipendenti pubblici, tra cui anche la sottoscritta. E la metafora, quale il tema portante della rappresentazione? Lo spettacolo è consistito in una serie di meditazioni sulla vita di San Francesco, passando per i temi della guerra, della pace, della gioia e anche del divertimento, e cercando in particolar modo di focalizzarsi sull’opposizione tra caos e armonia. Ciò è quanto avvenuto ad esempio nella parte di spettacolo dedicata alle percussioni, durante la quale si è proprio passati da uno stadio iniziale di disordine e confusione, a un piacevole stato di armonia finale. Ma il messaggio su SIGMA TER? È passato e se sì in che modo? È difficile capirlo, ma a nostro avviso il messaggio è passato. Sicuramente chi ha seguito direttamente o indirettamente le iniziative adesso sa cosa “si nasconde” dietro alla sigla SIGMA TER, così come siamo convinti che siano in molti ad avere capito che il nostro discorso sull’equità fiscale è tutt’altro che di tipo impositivo. Al contrario, abbiamo deciso di organizzare questo percorso di comunicazione e compartecipazione proprio per manifestare la nostra prossimità ai cittadini, e alla fine credo che si sia riusciti a instaurare un rapporto di reciproca fiducia. E visti i buoni risultati, avete intenzione di replicare l’iniziativa? Intanto prosegue il lavoro sui frattali degli studenti del liceo scientifico, che hanno deciso di replicare il laboratorio per un altro anno e che continueranno a pubblicare i risultati del loro studio sul sito del progetto. Poi, più in generale, l’intero progetto è stato concepito per essere facilmente riproposto in altre realtà, nel pieno rispetto della metafora “dal locale al globale”. Abbiamo perciò inserito il progetto di comunicazione nel catalogo regionale del riuso, e ben presto si assisterà ad una sua prima replica presso la Comunità Montana della Garfagnana, dove si è deciso di riproporre la nostra filosofia, anche se con piccole differenze. Di che tipo? Le amministrazioni del luogo replicheranno l’esperienza del sito, progettato proprio per essere facilmente riproducibile in altre realtà, ma invertiranno il percorso di comunicazione e condivisione. In questo caso si partirà infatti dallo spettacolo, e si proseguirà con i momenti di aggregazione e riflessione che noi invece avevamo proposto in apertura dell’esperienza. In chiusura chiediamo sempre ai nostri interlocutori di sintetizzare le proprie storie di innovazione con parole chiave che ne riassumano il senso. Questa volta immaginiamo che la risposta sia davvero facile, con quelle tre metafore… Non c’è dubbio, sarebbe davvero impossibile trovare formule migliori per esprimere e sintetizzare questa storia di innovazione, quindi "Il locale diventa globale , il globale diventa locale , finalmente SIGMA TER, l'ordine che emerge dal caos".

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Alcuni progetti del territorio ferrarese

Di seguito si descrivono alcuni progetti, iniziativa del territorio, che risultano essere di particolare interesse e per i quali si è ritenuto importante procedere ad un approfondimento.

L’e-democracy ad Argenta

COOR. NOME DESCRIZIONE PROGETTO BUDGET

Comune di Argenta

Il progetto di e-democracy del

Comune di Argenta per rafforzare la

partecipazione dei cittadini alla vita

del Comune attraverso l’utilizzo

delle nuove tecnologie

informatiche e l’utilizzo della Carta

nazionale dei Servizi (CNS)

Il progetto si inserisce nell’ambito delle iniziative avviate dal Comune di Argenta per garantire la partecipazione alla vita pubblica da parte dei cittadini attraverso strumenti di Policy Making locale quali:

• strumenti di ascolto e di comunicazione bilaterale con i cittadini;

• strumenti di consultazione nelle fasi di progettazione e di decisione delle scelte politiche presso un panel qualificato di opinion leader e di portatori di interessi specifici;

• strumenti per rendere concreta la valutazione dei risultati dell’attività realizzata e attenzione agli impatti;

• strumenti per ridurre il digital divide. Il progetto ha pertanto previsto la realizzazione di alcuni strumenti quali forum di discussione sulla pubblica amministrazione, consigli e segnalazioni alla P.A., chat, newsletter, sondaggi on line, voto on line, strumenti informativi, al fine di migliorare l’interazione tra cittadini e Pubblica Amministrazione e incentivare i processi partecipativi. Il back office è gestito dall’URP, dal servizio Stampa e dai settori competenti e sono previsti strumenti quali Delphy per raccogliere le indicazioni della popolazione e renderle concrete.

160.000 !

Fonte: Osservatorio sull’e-government e società dell’informazione Stato avanzamento lavori Il Comune di Argenta ha avviato da alcuni anni un processo di innovazione e riorganizzazione con l’obiettivo di promuovere una società dell’informazione inclusiva, in cui i benefici sociali ed economici siano allargati a tutti i cittadini. Questo processo, sviluppato attraverso il Progetto strategico e Piano Operativo denominato “Comune di Argenta on line”, ha una visione dinamica perché si arricchisce quotidianamente di nuovi strumenti e opportunità messi a disposizione dei cittadini per dialogare con l’Amministrazione comunale. Il progetto di e-democracy, previsto dal Piano Integrato di Cambiamento, premiato dal Dipartimento della Funzione Pubblica nell’anno 2004, realizzato attraverso la partecipazione all’iniziativa Successi di Cantieri, si inserisce quindi in questa strategia con l’intento di rafforzare la partecipazione dei cittadini alla vita del Comune attraverso l’utilizzo delle tecnologie informatiche innovative. Il progetto ha previsto, per contrastare il digital divide, la realizzazione di Oasi Tecnologiche, ossia punti di accesso presidiati per i cittadini ai servizi offerti dall’Amministrazione comunale attraverso le nuove tecnologie digitali. Inoltre nel settembre 2005, previa definizione di un modello organizzativo per la gestione degli strumenti di e-democracy e predisposizione del prototipo del sito e-democracy, illustrato al Comitato di

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Direzione e alla Giunta e da questa approvato, è stato attivato il sito e-democracy sul Portale del Comune (http://www.comune.argenta.fe.it/e-democracy/e-democracy.aspx). I servizi on line attivati sono i seguenti: • Forum di discussione che permette ai cittadini, previa registrazione, di discutere argomenti proposti

dall’Amministrazione o direttamente dalla popolazione; • Newsletter del Comune con cui, inserendo la propria e-mail, è possibile essere aggiornati periodicamente

sulle novità del sito e del Comune; • Segnalazioni e suggerimenti inviati dal cittadino, su apposito format messo a disposizione su Internet,

rivolti al Comune, a SOELIA (azienda multiservizi partecipata dal Comune di Argenta) o ad altro Ente Pubblico per il tramite del Comune;

• Proposte, Istanze e Petizioni inviati dal cittadino, ai sensi del Regolamento sulla Partecipazione, su apposito format messo a disposizione su Internet, al Comune e a SOELIA (azienda multiservizi partecipata dal Comune di Argenta) per il tramite del Comune;

• Colloquio in chat che permette, previo appuntamento richiesto on line, di avere un incontro virtuale con Sindaco o Assessori;

• E.Vote che permette di esprimere il proprio voto on line su quesiti referendari comunali e per eleggere i membri dei Consigli di Partecipazione;

• Sondaggi per esprimere il parere su temi e progetti di interesse generale per la collettività • Notiziario Idee in Comune, periodico inviato a domicilio delle famiglie argentane e pubblicato sul sito

Internet che informa sulle iniziative dell’Amministrazione; • Notiziario statistico, realizzato dall’Ufficio Statistica del Comune, che presenta una raccolta analitica di

dati statistici, corredati da commenti e grafici, sui diversi aspetti della realtà economica e sociale della città.

Tra i Servizi dedicati: • Forum Tecnico, con accesso tramite log-in, che consente all’Amministrazione comunale di attivare

Delphy panel e forum di discussione on line individuando gli interlocutori cui si vuole rivolgere coinvolgendoli in specifici processi partecipativi.

Il progetto ha inoltre portato a definire un modello organizzativo per la gestione degli strumenti di e-democracy, attraverso la collaborazione del personale interessato, dettagliando chi fa che cosa, e a predisporre e approvare le modifiche al regolamento sulla partecipazione popolare in coerenza con gli strumenti di e-democracy attivati. Il progetto e-democracy si interrelaziona con i seguenti progetti già attivati dall’Amministrazione comunale: • Ottimizzazione del sito Internet; • Sperimentazione Carta Nazionale dei Servizi, per realizzare i servizi di e-democracy Sondaggi On Line,

Votazioni on Line e Segnalazioni, pareri, proposte e petizioni, sicuri e ad accesso riservato. Il Comune ha infatti da tempo lanciato un progetto, in corso di realizzazione, che prevede lo sviluppo di alcuni servizi on line con accesso tramite CNS, considerato che la CNS è uno strumento fondamentale per l’identificazione del cittadino nei rapporti con l’Amministrazione per l’erogazione in rete dei servizi della P.A. in una logica di e-government. I servizi da attivare con l’accesso tramite CNS riguardano l’area dei servizi demografici, l’area dei servizi tributari, l’area dei servizi scolastici, sociali e gestione patrimoniale e immobiliare, l’area dei servizi di polizia municipale, l’area dello Sportello Unico Attività Produttive e Sportello Unico all’Edilizia, l’area telelavoro e Intranet, e appunto, l’area e-democracy.

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Dossier territoriale: la provincia di Ferrara nella società dell’informazione

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Nell’agosto 2005 la Provincia di Ferrara e il Comune di Ferrara hanno stipulato un protocollo di intesa nell’ambito del Progetto del Sistema dei servizi al cittadino basato sull’utilizzo della Carta Nazionale dei Servizi (CNS) per la disseminazione dei risultati sul territorio. Nell’ambito del progetto, sono in corso contatti con la ASL provinciale per l’inserimento dei dati sanitari sulla CNS e la realizzazione dei relativi servizi, e con l’Unione Ciechi di Ferrara per la realizzazione di strumenti e servizi accessibili, tema cui il Comune pone particolare attenzione. Il sito Internet risponde ai requisiti di accessibilità previsti dalla Legge n. 4 del 2004 ed è in corso la validazione soggettiva da parte dell’Unione Ciechi della Provincia di Ferrara. Il progetto e-democracy è inoltre parte integrante del progetto Partecipa.net, coordinato dalla Regione Emilia-Romagna e presentato dalla stessa (assieme ad altre 21 amministrazioni regionali, tra cui la Provincia di Ferrara e l’Associazione dei Comuni di Argenta, Portomaggiore, Ostellato, Voghiera) all’avviso pubblico del luglio 2004 per la selezione dei progetti per lo sviluppo della cittadinanza digitale promosso dal Ministro per l´Innovazione e le Tecnologie. Il progetto ha ottenuto un co-finanziamento del CNIPA pari a 300.000 ! ed è attualmente in fase di avvio. Il Comune di Argenta svolge il ruolo di capofila del Progetto Partecipa.Net nell’ambito del territorio della Provincia di Ferrara, come da protocollo di intesa stipulato nel giugno 2005.

Server Based Computing

COOR. NOME DESCRIZIONE PROGETTO BUDGET

Comune di Cento

Server Based Computing

Progetto di rinnovamento infrastrutturale del Sistema Informativo Comunale, mediante l’utilizzo di soluzioni Server Based Computing basate su tecnologia Citrix. Gli obiettivi sono: - ottimizzazione dei costi di gestione dell’infrastruttura informatica

limitando il rinnovamento del parco macchine e sfruttando i collegamenti esistenti;

- centralizzazione della maggior parte di interventi di manutenzione hardware e software;

- semplificazione e diminuzione dei tempi di configurazione e aggiornamento delle postazioni di lavoro e riduzione dei tempi di ripristino in caso di guasto;

- sperimentazione del lavoro a distanza e telelavoro.

45.000

Fonte: Osservatorio sull’e-government e società dell’informazione

Stato avanzamento lavori

Il Comune di Cento è organizzato in una sede centrale e dieci sedi decentrate, dalle quali vengono erogati diversi servizi ai cittadini, enti, imprese. Negli ultimi anni, quindi, l’infrastruttura di collegamento fra le sedi, sviluppata con diverse tecnologie, è diventata un elemento fortemente strategico e importante per garantire efficienza di servizio. Accanto alla necessità di realizzare un’infrastruttura flessibile, adattabile e scalabile, si riscontravano nella realtà amministrativa centese le seguenti esigenze di tipo organizzativo e gestionale:

• realizzare un’oggettiva ottimizzazione dei costi di gestione grazie all’informatica distribuita; • limitare il continuo rinnovamento delle postazioni di lavoro dovuto alla ricerca di prestazioni

sempre più rilevanti (in termini di hardware, software, banda disponibile, ecc.). Per questi motivi, il Comune di Cento ha avviato nel corso del 2005, il progetto Server Based Computing, con l’obiettivo di realizzare la gestione centralizzata del sistema informativo comunale, consentendo ad ogni

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Dossier territoriale: la provincia di Ferrara nella società dell’informazione

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utente, indipendentemente dalla sede o dalla connessione utilizzata, di accedere velocemente e in maniera sicura alle applicazioni di lavoro. Questa tecnologia infatti garantisce che il parco macchine sia affidabile ed adeguato alle esigenze di informatizzazione del Comune, che le componenti software e hardware siano standardizzate e che la maggior parte delle attività di assistenza agli utenti siano centralizzate, con la conseguente diminuzione dei tempi di aggiornamento/configurazione di ogni postazione e la riduzione degli interventi on site. Dal momento che le postazioni di lavoro sono diventate circa 160 (oltre 50 nelle sedi periferiche), il nuovo sistema realizza una diminuzione significativa dei tempi di intervento e dei disservizi in caso di guasti. Il Comune di Cento ha individuato in Vem Sistemi di Forlì il partner di supporto per la fase di studio, sperimentazione e implementazione del progetto. La server farm a regime sarà composta da quattro macchine dedicate a Citrix ed una che fungerà da file server già precedentemente installata. Il sistema operativo utilizzato sul server è Windows based terminal; Citrix Presentation Server e Citrix Web Interface hanno soddisfatto le esigenze del progetto. Attualmente, ci si avvia al termine della fase di test dei software gestionali proprietari che necessitano di un attento monitoraggio e valutazione, delle periferiche e dei collegamenti. A conclusione dei test, la sperimentazione si estenderà a tutte le sedi periferiche, e a tutte quelle postazioni di lavoro che richiedono un aumento delle prestazioni. Il progetto a regime permetterà inoltre di rispondere all’esigenza di offrire a cittadini, imprese ed altre pubbliche amministrazioni servizi evoluti di e-government, e di sperimentare il lavoro a distanza o telelavoro.

Le prime Carte d’Identità Elettroniche della provincia di Ferrara

COOR. NOME DESCRIZIONE PROGETTO BUDGET

Comune di Cento

Carta d’Identità Elettronica

Il progetto esecutivo di emissione della CIE è stato presentato dal Comune di Cento al Ministero degli Interni, anticipando quello che per tutti i comuni italiani sarebbe diventato un obbligo dal 1/1/2006. La prima fase del progetto che si concluderà nel mese di marzo 2006 ha i seguenti obiettivi: • l’acquisizione e l’attivazione di una postazione completa per

l’emissione e il rilascio della CIE; • la predisposizione del front-office e del back-office per il rilascio; • il completamento della connessione e del popolamento dell’anagrafe

centralizzata (INA); • la normalizzazione dei codici fiscali con il Ministero delle Finanze; • l’elaborazione del piano della sicurezza della postazione CIE; • la formazione del personale; • l’elaborazione di un documento sulle modalità di erogazione.

45.000

Fonte: Osservatorio sull’e-government e società dell’informazione

Stato avanzamento lavori

Il Comune di Cento ha presentato al Ministero degli Interni, un progetto esecutivo di emissione della CIE al di fuori della seconda fase sperimentale, che si stava concludendo, anticipando quello che per tutti i comuni italiani sarebbe diventato un obbligo a far data dal 1/1/2006.

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Dal punto di vista dell’amministrazione comunale, la CIE - associata all’implementazione di una piattaforma di servizi valida per il cittadino - rappresenta un’importante leva di ammodernamento nella fornitura dei servizi comunali, perché può diventare una carta dei servizi e non solo un documento di riconoscimento. Il progetto avviato ha l’obiettivo di offrire la Carta d’Identità Elettronica a tutta la cittadinanza ultraquindicenne nel minor tempo possibile. In questo modo si intende accelerare il processo di evoluzione tecnologica e favorire l’utilizzo di strumenti informatici da parte della cittadinanza nei suoi rapporti con il Comune, nel quadro di un processo di alfabetizzazione all’uso delle nuove tecnologie teso anche a scongiurare il digital-divide. Nel mese di marzo 2006 si concluderà la prima fase del progetto con l’emissione delle prime CIE per i cittadini. Il raggiungimento di questo risultato è previsto al termine delle attività intermedie alcune delle quali tutt’ora in corso, che prevedono: l’acquisizione e l’attivazione delle apparecchiature per una postazione completa per l’emissione e il rilascio della CIE nella sede centrale del Comune; la predisposizione del front-office e del back-office per il rilascio; il completamento della connessione e del popolamento dell’anagrafe centralizzata (INA); la normalizzazione dei codici fiscali con il Ministero delle Finanze tramite l’INA e Siatel; l’elaborazione del piano della sicurezza della postazione CIE; l’individuazione e formazione del personale; l’elaborazione di un documento per la disciplina di erogazione all’utenza. I passi successivi del progetto saranno acquistare una nuova stazione di emissione decentrata, con funzioni di backup in caso di malfunzionamento della centrale, nonché l’implementazione e lo sviluppo, in collaborazione con il CST provinciale e tramite il riuso di progetti di e-Gov già disponibili, di servizi per i cittadini, in multicanalità, con riconoscimento e accesso tramite CIE.

Musei in rete: un sistema di biglietteria diffusa per l’accesso ai musei

COOR. NOME DESCRIZIONE PROGETTO BUDGET

Provincia di Ferrara

Sistema di biglietteria

integrata per i Musei

Sviluppo di un software per la realizzazione di un sistema di biglietteria integrata e di gestione automatizzata degli accessi ai Musei di tutto il territorio provinciale.

59.760

Comune di Ferrara

Prenotazione singoli visitatori

alle manifestazioni culturali

Prenotazione per visitatori singoli alle mostre, alle manifestazioni culturali ed ai musei del Comune di Ferrara. Si gestiscono le prenotazioni ad uno o più avvenimenti contemporaneamente, la prenotazione delle guide ed i pagamenti anticipati dei biglietti.

24.000

Comune di Ferrara

Prenotazione gruppi di visitatori alle manifestazioni

culturali

CONCLUSO

Prenotazione per i gruppi alla visita di mostre e di altre manifestazioni culturali Comune di Ferrara. Si gestiscono: le prenotazioni ad uno o più avvenimenti, la prenotazione delle guide ed i pagamenti anticipati dei biglietti.

28.000

Fonte: Osservatorio sull’e-government e società dell’informazione

Stato lavori

La Provincia di Ferrara ha avviato nel corso del 2005, il progetto di sviluppo di un sistema di biglietteria integrata e di gestione automatizzata degli accessi ai musei, che inizialmente prevede la messa in rete del

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Castello di Ferrara, del Parco del Delta del Po e dei musei dei Comuni di Argenta, Cento e Comacchio, e in seguito, l’inserimento degli altri musei interessati del territorio. L’iniziativa ha lo scopo di agevolare il visitatore, che potrà facilmente prenotare i biglietti, evitando le code, e godere di sconti e facilitazioni per la scelta dei diversi itinerari culturali, storici o ambientali; ma anche quello di monitorare i comportamenti dei turisti, nelle loro modalità di fruizione del patrimonio museale ferrarese e nei principali interessi dimostrati, per ideare nuovi servizi e valorizzare quelli esistenti, spesso al di fuori dei tradizionali itinerari di visita. Il progetto - inserito nel piano museale provinciale 2005 - è stato condiviso e sostenuto dai Comuni del territorio e ha riscosso l'interesse di alcuni musei statali. E’ in corso di realizzazione anche grazie a finanziamenti regionali, in collaborazione con la ditta ferrarese XPSoft. L’utilizzo di internet garantisce la centralizzazione dei dati e al contempo la loro comunicazione a/da località ed esercizi diversi: in questo modo, un biglietto può essere emesso in un posto differente dal luogo in cui ha validità (ad es. un albergo, un esercizio commerciale qualificato, un altro museo), essere acquistato on-line, o essere integrato anche con altri servizi (per esempio trasporti). Il sistema è poi in grado di gestire varie tipologie di biglietti: da quelli che autorizzano a tariffe differenziate o a sconti, alle tessere nominative, a quelli con validità multipla (su più musei, per servizi diversi o per periodi stabiliti). Questo offre la possibilità di creare percorsi tematici fra gruppi di musei, di monitorare in tempo reale il numero di biglietti emessi, di accertarne l’uso effettivo (visite effettuate) e di renderli utilizzabili per altri servizi correlati. Da un punto di vista tecnico, la gestione automatizzata degli accessi permette il controllo della validità di un biglietto indipendentemente dalla struttura che lo ha emesso, attraverso un codice a barre che riporta oltre all’identificativo univoco, anche le informazioni relative allo sportello e alla data di emissione. Al codice identificativo univoco vengono associate le possibilità di ingresso memorizzate sul database locale e sul database centrale. Al momento dell’entrata al museo, il visitatore inserisce il biglietto in varchi di accesso automatici (tornelli), che permettono di memorizzare gli accessi effettuati con ciascun biglietto. Il software, di proprietà della Provincia di Ferrara, è open source e presenta costi contenuti per un eventuale riuso su altre realtà museali e territoriali; è conforme alle linee guida per la “riusabilità del software e delle applicazioni informatiche nella pubblica amministrazione” (CNIPA giugno 2004). In conclusione, per un territorio come quello ferrarese che da tempo si è affermato come luogo di indiscusso interesse turistico e culturale, il progetto rappresenta un ulteriore passo concreto verso l’innovazione dei sistemi di promozione del territorio, perché concorre ad ampliare l’offerta turistico-culturale tradizionale integrandola con quella dei centri minori, a sviluppare la collaborazione tra strutture ed enti di località diverse, e a semplificare – differenziandole - le modalità di acquisto e di fruizione da parte degli utenti. Per incentivare l’‘effetto trascinamento’ del visitatore verso i centri di interesse turistico meno noti, sono stati inoltre elaborati 5 itinerari di visita di tipo culturale, storica e ambientale del territorio (bonifica – naturalistico-ambientale – archeologico – delle belle arti e delle emergenze architettoniche – storico etnografico dell’archeologia industriale), consultabili su una guida cartacea corredata di mappa e presto disponibili anche on-line.

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Dossier territoriale: la provincia di Ferrara nella società dell’informazione

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Quali progetti per il futuro?

Questo dossier risponde all’esigenza di descrivere, attraverso dati tangibili, le iniziative di informatizzazione ed e-government più significative, attualmente in corso o concluse sul territorio ferrarese. Al termine della descrizione risulta però indispensabile individuare le azioni che il sistema provinciale nel suo insieme, con il contributo della Provincia di Ferrara, metterà in campo nel prossimo futuro. A tal fine, avvalendoci della collaborazione della Dott.sa Cristina Franceschi, Dirigente del Servizio Informatico della Provincia di Ferrara, abbiamo provato a identificare le quattro principali linee d’azione che, nel 2006-2007, vedranno protagonisti la Provincia di Ferrara ed i Comuni ferraresi: • sostegno e sviluppo di sinergie finanziarie necessarie alla realizzazione dei progetti di rete

geografica territoriale e Network metropolitani (MAN). Se infatti i progetti preliminari per 12 Comuni sono già stati realizzati, nel corso del 2006 saranno predisposti anche quelli per i restanti 14, con un contemporaneo avvio dei lavori per la loro realizzazione. L’insieme di queste attività si concretizzerà con l’accesso di tutte le sedi delle amministrazioni comunali e provinciali ferraresi, nonché di diversi altri EELL, alla rete regionale Lepida;

• mantenimento dell’alto livello di partecipazione e contributo dei Comuni ferraresi e della Provincia di Ferrara ai progetti a diffusione regionale (AGRISERVIZI, DOCAREA, SIGMA TER, LEPIDA TV e PARTECIPA.NET). Contribuendo, inoltre, al coinvolgimento (finalizzato al “riuso”) di quei Comuni che, partner o meno di progetto, non hanno ancora adottato gli applicativi e le soluzioni frutto di ogni singolo progetto;

• continuità nell’approccio e nel metodo con cui la collaborazione tra i Comuni e con la Provincia è stata sperimentata nel territorio, e cioè attraverso l’utilizzo di tavoli tecnici e momenti di confronto. Protagonista sarà il Centro Servizi Territoriale (che in funzione delle risorse a disposizione potrà assumere un ruolo più o meno forte). Fare tesoro delle esperienze maturate nel territorio avendo cura di creare il maggior numero possibile d’occasioni di scambio, valorizzando le attività di questo tipo già svolte dalle Associazioni di Comuni, è quindi l’obiettivo di base che si porrà il nascituro CST ferrarese. La conoscenza di alcuni temi chiave già approfondita da alcuni Comuni e dalla Provincia, come ad esempio l’Open Source, l’accessibilità web e l’uso di formati standard, potrebbe essere diffusa a tutti gli EELL del territorio (anche nell’ottica della predisposizione di centri di competenza territoriale su tematiche specifiche, che potrebbero offrire servizi e competenze agli altri Comuni);

• consolidamento della Provincia nel ruolo di coordinamento in quei settori in cui ha già rivestito tale funzione e nei quali supporta i Comuni nell’offerta e nello sviluppo di servizi. Alcuni esempi sono: turismo, biblioteche, sportello unico, cartografia, musei in rete.

Ogni attività sopra elencata necessita per realizzarsi del contributo e della collaborazione attiva di tutto il territorio e di ogni Amministrazione Comunale. In ultima analisi, quindi, la provincia di Ferrara ha di fronte a sé un’unica grande sfida: quella del tanto ripetuto fare “sistema”, necessaria per diffondere sull’intero territorio quei benefici per ora patrimonio solo di alcuni Comuni e dell’amministrazione provinciale.