40

E’ comunemente definita come - Studio Legale Basile · Può pertanto concludersi che qualsivoglia intervento medico, sia di tipo terapeutico che riabilitativo, se adeguatamente

Embed Size (px)

Citation preview

� E’ comunemente definita come l’insiemedelle pratiche volte ad evitarel’insorgenza di malattie o ad incidere sulloro decorso limitandone la progressioneloro decorso limitandone la progressione

� Si distinguono una prevenzione primaria ,una prevenzione secondaria , unaprevenzione terziaria

2

� PREVENZIONE PRIMARIA : Caratterizzata dagliinterventi preventivi effettuati prima che lamalattia si sia instaurata

PREVENZIONE SECONDARIA: Contraddistinta dagli� PREVENZIONE SECONDARIA: Contraddistinta dagliaccertamenti diagnostici e dalle cure praticatenella fase di latenza clinica della malattia, nellafase in cui è ancora soggettivamente asintomatica

� PREVENZIONE TERZIARIA: Identificata daltrattamento terapeutico delle malattieconclamate e dal trattamento riabilitativo diquelle invalidanti

3

� Può pertanto concludersi che qualsivogliaintervento medico, sia di tipo terapeutico cheriabilitativo, se adeguatamente prestato,presenta di per se aspetti preventivi.presenta di per se aspetti preventivi.

�La M.P. propriamente detta, ha un propriocampo d’azione, delimitato da quegliinterventi sull’ambiente e sull’uomo volti aprevenire l’insorgenza delle malattie ovvero aconservare o promuovere lo stato di salute.

4

� INTERVENTI SULL’AMBIENTE:

NEI CONFRONTI DELLE PATOLOGIE INFETTIVE EPARASSITARIE (tifo, paratifo, dissenteria, epatitevirale, TBC, malaria etc)PARASSITARIE (tifo, paratifo, dissenteria, epatitevirale, TBC, malaria etc)

-Costruzione di fognature ed acquedotti

-Costruzioni di centrali del latte

-Bonifica di terreni paludosi

-Demolizione e ricostruzione di stabili fatiscenti

5

� INTERVENTI SULL’AMBIENTENEI CONFRONTI DELLE PATOLOGIE CRONICHE NON INFETTIVE (m.dismetaboliche, m. cardiovascolari, m dell’apparatorespiratorio, neoplasie):

-su ogni tipo d’inquinamento negli ambienti di vita e di lavoro

-sui tempi e ritmi di lavoro

-sull’ambiente sociale in rapporto al luogo di lavoro

-sul tempo libero

-sui trasporti in rapporto al luogo di lavoro

-sull’ubicazione dell’abitazione in rapporto al luogo di lavoro

6

INTERVENTI SULL’UOMOCONCERNENTI LE PATOLOGIE INFETTIVE

Vaccinazioni su gruppi esposti

CONCERNENTI LE PATOLOGIE CRONICHE NON INFETTIVECONCERNENTI LE PATOLOGIE CRONICHE NON INFETTIVE

-Accertamento diagnostico precoce (Prevenzione secondaria)

-La Prevenzione primaria, grazie agli studi sui fattoripredisponenti, è possibile ma a livello individuale, attraversointerventi su soggetti selezionati, riguardanti:

.fattori di rischio di tipo quantitativo (peso, P.A., glicemia,n.sigarette fumate etc)

.abitudini di vita

.educazione sanitaria

.controlli periodici in base al rischio7

In conclusione gli interventi sull’uomo cessano di essere.-di massa-impositivi-impositivi-occasionali

per diventare -individuali-di tipo educativo-continui

8

SUL PIANO OPERATIVO SI DISTINGUONO INTERVENTIRIABILITATIVI DI TIPO MEDICO (MEDICINARIABILITATIVA) DA INTERVENTI RIABILITATIVI DI TIPOSOCIALE (RIABILITAZIONE SOCIALE)

ATTIVITA’ SANITARIE DI RIABILITAZIONE: complessodi interventi valutativi, diagnostici, terapeutici, ealtre procedure volte a portare il soggetto disabilea muoversi, camminare, parlare, vestirsi, mangiare,comunicare efficacemente ed a farlo tornareattivo nell’ambiente familiare, lavorativo,scolastico e sociale

9

ATTIVITA’ DI RIABILITAZIONE SOCIALE:complesso di azioni, attività e interventifinalizzati a garantire al disabile la massimapartecipazione possibile alla vita sociale edpartecipazione possibile alla vita sociale edeconomica con la minor restrizionepossibile delle sue scelte operative.

Il tutto indipendentemente dalla gravità delle menomazioni del disabile, al fine di contenerne la condizione di handicap.

10

LIVELLI ASSISTENZIALI DEGLI INTERVENTI SANITARI DIRIABILITAZIONE� Attività di riabilitazione intensiva: volte al

recupero di disabilità importanti con elevatoimpegno terapeutico e di personale qualificato(fisioterapista, logopedista, terapista(fisioterapista, logopedista, terapistaoccupazionale, educatore, etc)

� Attività di riabilitazione estensiva: attività di piùmoderato impegno terapeutico volteessenzialmente alla prevenzione diaggravamenti possibili in disabili stabilizzatinonché a soggetti con disabilità a lentorecupero o con disabilità croniche evolutive(impegno terapeutico 1-3 ore/die).

11

LIVELLI ORGANIZZATIVIIn relazione alla loro complessità e intensività:� Strutture sanitarie di riabilitazione� Strutture socio -sanitarie con presenza di� Strutture socio -sanitarie con presenza di

attività riabilitative a prevalente rilievosanitario

� Strutture con attività riabilitativa aprevalente rilievo sociale

12

STRUTTURE SANITARIE DI RIABILITAZIONEOspedaliere : � Presidi di III livello

o Unità spinaleo Unità per le gravi cerebrolesionio Unità per gravi disabilità in età evolutivao Unità neuropsicologicao Unità neuropsicologica

� Presidi di II livello� Attività di I livello

o Attività di lungodegenza post acuzieo Ambulatori interni ed esterni

Extraospedaliere:� Presidi di II livello� Presidi territoriali di raibilitazione di I livello

o Centri ambulatoriali di riabilitazioneo Presidi di riabilitazione funzionale

13

STRUTTURE SOCIO-SANITARIE CONPRESENZA DI ATTIVITA’ RIABILITATIVE APREVALENTE RILIEVO SANITARIO

� Residenze sanitarie assistenziali (R.S.A.)

� Centro socio-riabilitativo diurno

� Centro socio-riabilitativo residenziale14

STRUTTURE CON ATTIVITA’ RIABILITATIVA A PREVALENTE RILIEVO SOCIALE

Strutture socio-riabilitative:� Residenze protette

� Comunità alloggio� Comunità alloggio

� Case famiglia

Centri di formazione professionale e collocamento agevolato al lavoro

Servizi socio-culturali e di socializzazione15

� IL LAVORO IN TEAM NELLA RIABILITAZIONE

Il team può essere multidisciplinare (i singoliprofessionisti prendono decisioni indipendentinell’ambito dei settori di competenza) e il risultatofinale è la somma dei loro apporti specialistici

Il team può essere interdisciplinare (i singoliprofessionisti prendono le decisioni insieme, sullabase di informazioni condivise ) e il risultato è diversodalla semplice somma dei singoli apporti specialistici

Nell’ambito della M.R. è stata ampiamentevalorizzato la validità del team interdisciplinare

16

� LE 11 REGOLE DI Mc GREGORUndici sono le caratteristiche che deve avere un team peressere valido, efficace ed efficiente secondo McGregor (1960):

I) l’atmosfera deve essere informale, confortevolee rilassata; non deve esserci nessuna tensioneevidente. E un’atmosfera di lavoro nella qualeevidente. E un’atmosfera di lavoro nella qualela gente è coinvolta e interessata, non ci sonosegni di insofferenza;

II) c’è molta discussione nella quale virtualmenteognuno partecipa, ma sempre coerentementecon gli impegni del gruppo. Se la discussioneesce dal tema, qualcuno deve riportarlasull’argomento giusto;

17

III) i compiti e gli obiettivi del gruppo sono bencompresi e accettati da tutti i membri. Gliobiettivi saranno stati in precedenza oggetto didiscussione fino a raggiungere una loroformulazione e al conseguente coinvolgimentodi tutti i membri nel raggiungerli;di tutti i membri nel raggiungerli;

IV) ogni membro deve ascoltare gli altri! Ladiscussione non deve essere condotta in mododa saltare da una idea a un’altra non a essacorrelata. Ogni idea deve essere ascoltata, Ipartecipanti al gruppo non devono averepaura che i loro pareri siano consideratisciocchi anche se possono apparire fuori tema;

18

V) all’interno del gruppo deve essere permesso ildissenso e un’ottica di dialettica costruttiva. Ladialettica con chi non condivide le strategie egli obiettivi rappresenta un elemento di utilitànel lavoro del gruppo per una maggioredefinizione degli obiettivi, un approfondimentodefinizione degli obiettivi, un approfondimentodelle strategie e delle modalità operative,purché non si traduca in un conflitto aperto.Tutti devono lavorare al raggiungimento dellostesso obiettivo e non contro;

19

VI) la maggior parte delle decisioni viene presaricercando un largo consenso e in esse èchiara una generale condivisione e l’impegnodi tutti. Comunque ci saranno alcuni membriche si opporranno parzialmente alle azioni daintraprendere pur mascherando il disaccordo inintraprendere pur mascherando il disaccordo inun apparente consenso. Nell’attività del teamdeve essere ridotto al minimo l’utilizzo dellevotazioni ed è deleterio utilizzare la semplicemaggioranza per giustificare le decisioni dibase relative all’azione del gruppo;

20

VII) le critiche sono frequenti, franche erelativamente serene. Ci sono scarse evidenzedi attacchi personali sia in forma aperta sianascosta. Le critiche sono uno strumentocostruttivo se orientate a capirne e rimuovernele cause facilitando in tal modo l’operatività delle cause facilitando in tal modo l’operatività delgruppo;

VIII)i membri del team sono liberi nell’esprimere iloro sentimenti e le loro idee sia sui problemi siasull’attività del gruppo. Tutti sembranoconoscere bene cosa pensano gli altri circa ivari argomenti e le discussioni in corso;

21

IX) quando un’azione è decisa sono chiaramentedefiniti i compiti di ognuno e ben accettati datutti;

X) il leader del gruppo non lo domina, né il gruppoostacola la sua attività. Nelle attività di gruppoappare chiaro che la conduzione dello stessoappare chiaro che la conduzione dello stessocambia nel tempo in rapporto alle circostanze;i diversi membri del gruppo in rapporto aidiversi momenti di attività del gruppo;

22

XI) il gruppo è cosciente circa le proprie modalitàoperative; frequentemente è necessariofermarsi per analizzare le modalità di lavoro delgruppo. I problemi possono essere legati alladefinizione di precise procedure che attraversouna discussione aperta devono essereuna discussione aperta devono essereindividuate per riprendere un proficuo lavoro.

23

� IL PROGETTO RIABILITATIVO: E’ costituito da un insieme di proposizioni elaborate dal team riabilitativo e coordinate dal medico responsabile

� I PROGRAMMI RIABILITATIVI: sono uninsieme di proposizioni elaborate dalteam riabilitativo e previste dal ProgettoRiabilitativo, formulate per un pazientespecifico

24

� Informazioni ai pazienti› Nella maggior parte dei casi, deve essere

presupposta l’informazione del paziente

- sul suo stato di disabilità,- sul suo stato di disabilità,

- sulla sua cooperazione nel tentare di emendare in tutto o in parte la disabilità,

- sulla sua educazione a gestire una perdita funzionale inemendabile ed il conseguente svantaggio sociale.

25

� Rapporto con i familiari

Una disabilità grave è un evento che siripercuote sull’intero nucleo familiare delpaziente.

I familiari stessi assurgono così, insieme alI familiari stessi assurgono così, insieme alpaziente, al ruolo di vittime dell’eventodisabilitante e di partecipanti al processodi riabilitazione.›Il team riabilitativo deve costituire per essi unpunto di riferimento in termini di informazione,addestramento, sostegno, indirizzo.

26

� “La medicina sociale sarebbe lostrumento per operare l’inserimentonegli ordinamenti dello Stato di quellenorme atte a proteggere la salutenorme atte a proteggere la salutepubblica degli studi e delleesperienze acquisite in campomedico”

27

�“ La medicina sociale comprende tutte lemisure di previdenza, dirette e indirette, chehanno per scopo la tutela della salutepubblica:

›per evitare le malattie o impedirne la›per evitare le malattie o impedirne ladiffusione,

›per conservare e migliorare l’integrità fisica,

›per riparare infine le perdite occasionate dallesofferenza fisiche

›per riparare infine le perdite occasionate dallasofferenza mentale

28

“La medicina sociale sintetizza i risultatiscientifici e pratici delle diverse disciplinebiologiche e sociali, informando i costumi deipopoli e le leggi dei governi allo scopo dipopoli e le leggi dei governi allo scopo di

-tutelare sufficientemente la vita fisica, moraleed economica delle Nazioni,

-col diminuire la morbosità e mortalità umana,

-prolungare la vita media di tutte le classi

- migliorare l’umanità.”

29

›“La medicina sociale è quella brancadello scibile medico alla qualecompete, sotto il profilo scientifico epratico di indagare, acquisire e studiarepratico di indagare, acquisire e studiaregli elementi ed i caratteri dei fenomenibiologici che interessano la società e lecondizioni sociali di rilevanza medica,nella loro evoluzione e nel loro continuodivenire;› 30

� Sul piano applicativo reperisce edindica le modalità più idonee affinchétutta la popolazione sia dotata edusufruisca dei mezzi di ordineusufruisca dei mezzi di ordinepreventivo, curativo e riabilitativopropri della medicina; le sue finalità siconcretizzano nel mantenimento onella realizzazione del benesseredell’uomo inserito nella società”

31

La medicina sociale è lo studio della salutenel senso più ampio,

Ricerca i determinanti della salute comeRicerca i determinanti della salute comereddito, povertà, educazione, fattoriambientali

Ricerca la cura e le influenze genetiche, adifferenza della medicina clinica che studia iproblemi di salute del singolo.

32

Ha tre importanti campi di studio e diazione:

› Studiare la distribuzione di una malattia edelle disabilità nella popolazionedelle disabilità nella popolazione

› Studiare i fattori che influenzano questadistribuzione,

›Analizzare l'organizzazione del sistemasanitario nella comunità.

33

� La Medicina sociale è una scienza interdisciplinare:

› Sociologia› Sociologia

› Medicina del lavoro

› Medicina legale

› Economia sanitaria

› Statistica sanitaria

› Igiene

34

� Problematiche attuali:

�livelli consistenti di morbosità e disabilità da malattia mentale e da diabete

�alti livelli di morte al di sotto dei 65 anni dovute a patologie legate allo stile di vita, in particolare:›malattie cardio vascolari

›malattie neoplastiche

Il fumo è il fattore cruciale.35

› il riemergere di importanti malattie infettivecome la tubercolosi complicato dal problemacrescente delle resistenze ai farmaciantimicrobici.

› l'aumento dell'incidenza di patologie› l'aumento dell'incidenza di patologiecorrelate all'età avanzata

› variazioni e diseguaglianze nello stato disalute con evidenze scientifiche sostanzialiche le persone più povere , gli svantaggiati, ei gruppi socialmente esclusi hanno un rischiosignificativamente più alto di morbosità emortalità.

36

� Salute collegata a:› lavoro

› abitazione

› reddito › reddito

› istruzione

› equità sociale

› sistema di sicurezza sociale

› ecosistema stabile

› sviluppo sostenibile

› rispetto dei diritti umani

37

� Caratteristiche delle malattie sociali:

1. Larga diffusione nella popolazione (cd alta incidenza) e continuità di alta frequenza

2. gravi ripercussioni di ordine economico e sociale determinati da queste popolazioni

3. gravità di danni che provocano nel singolo individuo colpito (es meningite)

38

� Definizione di “salute”dell’Organizzazione Mondiale della Sanità:

“uno stato di completo benessere fisico, “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non semplice assenza di malattia o difetti”

39

� Concetto dinamico della salute:

› “Salute è una condizione di armonico equilibrio funzionale, fisico e psichico equilibrio funzionale, fisico e psichico dell’individuo dinamicamente inserito nel suo ambiente naturale e sociale”.

40