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Cendon / Book Collana diretta da Bruno de Filippis
I DIRITTI DEL PRIMO LIBRO DEL CODICE CIVILE 04
LA FAMIGLIA DI FATTO
E I CONTRATTI
DI CONVIVENZA
La riforma della filiazione: conseguenze sulla famiglia di fatto
Simona Lupo
Edizione MAGGIO 2015
Copyright © MMXV KEY SRL VIA PALOMBO 29 03030 VICALVI (FR) P.I./C.F. 02613240601
ISBN 978-88-6959-225-6
I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione, di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche), sono riservati per tutti i Paesi.
Cendon / Book
Collana diretta da Bruno de Filippis
I DIRITTI DEL PRIMO LIBRO DEL CODICE CIVILE 04
LA FAMIGLIA DI FATTO
E I CONTRATTI
DI CONVIVENZA
La riforma della filiazione: conseguenze sulla famiglia di fatto
Simona Lupo
L'autore Simona Lupo è avvocato. Ha conseguito la specializzazione presso la Scuola di Specializzazione per le professioni legali all’Università degli Studi di Salerno nel 2006. Interessata al diritto di famiglia ha seguito numerosi corsi di aggiornamento in questa materia, tra cui il corso di alta formazione in diritto di famiglia presso l’European School of Economics di Roma. Ha partecipato alla pubblicazione del libro intitolato “L’addebito di responsabilità nella separazione” per la Cedam, curando la parte relativa alla giurisprudenza.
L’Opera Si propone di realizzare una panoramica su un argomento di grande attualità, soprattutto alla luce degli attuali progetti di legge presentati in Parlamento, con uno sguardo anche oltre confine.
INDICE
Capitolo Primo
LA FAMIGLIA DI FATTO
1. Nozione di famiglia
2. Norme di riferimento
3. Convivenza more uxorio nel diritto
4. Profili europei della famiglia di fatto
5. Progetti di legge
Capitolo Secondo
I CONTRATTI DI CONVIVENZA
1. Natura del rapporto tra conviventi. Convivenza e rapporto con i terzi.
a) Cointestazione di un conto corrente.
b) La casa della famiglia di fatto.
c) Le donazioni.
d) Rapporti di lavoro e impresa familiare.
e) La costituzione del vincolo di destinazione ex art. 2645ter c.c.
f) Trust.
g) Diritti successori.
h) Risarcimento del danno.
i) Pensione.
j) Aspetti fiscali.
2. I contratti o accordi di convivenza.
3. Le clausole dei contratti di convivenza.
a) La contribuzione.
b) Il mantenimento.
c) La casa.
d) Le spese comuni
e) Acquisti durante la convivenza
f) Clausola penale
g) Assistenza per malattia
h) Designazione amministratore di sostegno
i) Clausola sulla proprietà e sull’amministrazione dei beni
l) Clausola per la regolamentazione dei rapporti con i figli
m) Cessazione della convivenza
n) Clausola per la regolamentazione dei rapporti con i figli.
Capitolo Terzo
LA FILIAZIONE NELLA FAMIGLIA DI FATTO
1. Introduzione
2. La riforma della filiazione
3. Omogenitorialità
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Capitolo Primo
LA FAMIGLIA DI FATTO
■ La società in cui viviamo è in continuo divenire e questo continuo mutamento
trova il suo specchio più fedele, dal punto di vista giuridico, nel diritto di famiglia.
Il diritto di famiglia è senza dubbio la branca giuridica che risente maggiormente
dei mutamenti della società, dei cambiamenti economici e di costume. Basti
pensare alle grandi trasformazioni operate dalla riforma del 1975 che ha
stabilito l’eguaglianza tra i coniugi in luogo della potestà maritale o, di non
minore importanza, la revisione delle norme in tema di separazione personale
dei coniugi, sostituendo la separazione per colpa con la separazione per
intollerabilità nella prosecuzione della convivenza.
Uno dei temi inerenti il diritto di famiglia più discusso in questo momento è
sicuramente quello delle famiglie di fatto e del loro riconoscimento a livello
normativo.
Le famiglie di fatto si formano grazie alla libera scelta di due persone (siano
esse di sesso diverso che dello stesso sesso) che fondano la propria unione
sull’affetto e che necessitano di un riconoscimento giuridico che garantisca loro
l’esistenza di alcuni diritti fondamentali.
APPLICAZIONI – Il profilo di maggior interesse nella materia delle nuove forme
familiari è sicuramente l’esistenza dei nuovi contratti di convivenza con tutte le
problematiche applicative che tali modelli negoziali possono comportare,
insieme all’entrata in vigore della nuova normativa in tema di filiazione.
ASPETTI TRIBUTARI – Diversi sono gli aspetti che interessano le coppie di
fatto dal punto di vista di vita pratico. Uno dei più interessanti è sicuramente
quello tributario-fiscale. Le coppie di fatto, infatti, a differenza delle coppie
sposate, non possono godere di alcune agevolazioni come la detrazione per il
coniuge a carico, la detrazione delle spese mediche del proprio compagno, la
detrazione dell’assegno di mantenimento.
Possono però usufruire della detrazione, ad esempio, delle spese di
ristrutturazione dell’immobile, purchè la convivenza sia iniziata prima dell’inizio
dei lavori.
ULTIME – Tar Lazio – Roma, Sez. I Ter, 9 marzo 2015, n. 3912 - Allo stato
dell’attuale normativa nazionale italiana, il matrimonio celebrato all’estero tra
persone dello stesso sesso risulta privo dei requisiti sostanziali necessari per
procedere alla sua trascrizione, ai sensi dell’art. 10 del d.P.R. n. 396/2000. La
disciplina nazionale, peraltro, non risulta in aperto contrasto con la normativa
europea, se si considera quanto stabilito dagli articoli 12 della CEDU e 9 della
Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (cd. “Carta di Nizza”). Quindi,
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allo stato dell’attuale normativa e fatto salvo un intervento legislativo al riguardo,
che ponga la legislazione del nostro Paese in linea con quella di altri Stati,
europei e non -, le coppie omosessuali non vantano in Italia né un diritto a
contrarre matrimonio, né la pretesa alla trascrizione di unioni celebrate
all’estero, anche se le unioni tra persone dello stesso sesso non possono
essere considerate contrarie all’ordine pubblico. L’attuale ordinamento italiano
non prevede competenze o poteri di annullamento o di autotutela aventi ad
oggetto la trascrizione di matrimoni, ma solo la possibilità di disporre
l’annotazione di rettificazioni operate dall’Autorità giudiziaria (ex art. 69, comma
1, lett. i, del DPR n. 396/2000), come si evince dal D.M. 5 aprile 2002. Quindi,
una trascrizione nel Registro degli atti di matrimonio può essere espunta e/o
rettificata solo in forza di un provvedimento dell’Autorità giudiziaria e non anche
adottando un provvedimento amministrativo da parte dell’Amministrazione
centrale, neanche esercitando il potere di sovraordinazione che, effettivamente,
il Ministro dell’Interno vanta sul Sindaco in tema di stato civile. Sono pertanto
illegittimi sia la circolare del Ministro dell’Interno del 7 ottobre 2014, nella parte
in cui afferma la sussistenza del potere di intervento diretto del Prefetto sui
registri dello stato civile, sia i provvedimenti, adottati sulla scorta di detta
circolare, con i quali il Prefetto di Roma ha annullato le trascrizioni nel registro
dello stato civile di Roma Capitale dei matrimoni tra persone dello stesso sesso
celebrati all’estero.
CASISTICA
● Corte Costituzionale sentenza 14 aprile 2010, n. 138. L’art. 2 Cost. dispone
che la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come
singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità e richiede
l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e
sociale.
Orbene, per formazione sociale deve intendersi ogni forma di comunità,
semplice o complessa, idonea a consentire e favorire il libero sviluppo della
persona nella vita di relazione, nel contesto di una valorizzazione del modello
pluralistico. In tale nozione è da annoverare anche l’unione omosessuale,
intesa come stabile convivenza tra due persone dello stesso sesso, cui spetta il
diritto fondamentale di vivere liberamente una condizione di coppia,
ottenendone – nei tempi, nei modi e nei limiti stabiliti dalla legge – il
riconoscimento giuridico con i connessi diritti e doveri.
Si deve escludere, tuttavia, che l’aspirazione a tale riconoscimento – che
necessariamente postula una disciplina di carattere generale, finalizzata a
regolare diritti e doveri dei componenti della coppia – possa essere realizzata
soltanto attraverso una equiparazione delle unioni omosessuali al matrimonio. È
sufficiente l’esame, anche non esaustivo, delle legislazioni dei Paesi che finora