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1 e-zine La prima rivista multimediale sul mondo Pet N. 03 - Marzo 2016 l’amico degli animali Angolo cane Cane da montagna dei Pirene i I cani e lo spazi o Il cane nel ‘900 L’esperto rispond e La citologia: un aiuto diagnostico A colloquio con il veterinari o La visita veterinari a News Vietato pignorare i nostri animali

E zine giulius Anno 4 N° 3

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e-zineLa prima rivista multimediale sul mondo Pet N. 03 - Marzo 2016

l’amico degli animali

Angolo caneCane da montagna dei Pirenei

I cani e lo spazioIl cane nel ‘900

L’esperto rispondeLa citologia: un aiuto diagnostico

A colloquio con il veterinarioLa visita veterinaria

NewsVietato pignorare i nostri animali

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Sommario..............................

l’amico degli animali

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Link esterni

LEGENDA

Salute animale pag 4 - 6OtoacariasiLa processionaria: un serio pericolo per il caneL’infiammazione dell’esofago

L’esperto risponde pag 8 - 11La citologia: un aiuto diagnosticoA colloquio con il veterinarioLa visita veterinaria

Angolo cane pag 13 - 15Cane da montagna dei PireneiI cani e lo spazioIl cane nel ‘900 artistico (terza parte)

Angolo gatto pag 17 - 19Kurilian BobtailL’istinto della caccia per il benessere del gatto

News pag 22Vietato pignorare i nostri animali

Curiosità pag 25 - 29Dal Giappone: spray al profumo di gattoI gatti: animali longeviUn nuovo arrivo in famigliaA voi... ci pensa Fido

Qui Demas pag 31Contest fotografico - Do Re Pet

L’angolo della lettura pag 32Il linguaggio segreto dei cani

Pet quiz pag 33

Angolo gatto

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Salute animale

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Curiosità

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Una grave infiammazione del condotto uditivo esterno del cane e del gatto può essere provocata dall’azione di parassiti appartenenti al genere Otodectes cynotis. è una situazione patologica particolarmente frequente in soggetti gio-

vani, anche se può essere osservata in animali di qualsiasi età.

L’affezione è caratterizzata clinicamente da un intenso prurito localizzato soprattutto in corrispondenza di orecchie, testa e collo; all’interno del condotto uditivo si possono riscontrare spesse croste di colore rossastro o nerastro ed esternamente delle escoria-zioni, conseguenza del grattamento. Gli acari possono essere identificati mediante un tampon auricolare posto in olio di vaselina. A motivo dell’elevata contagiosità di questa parassitosi è opportuno sottoporre a trattamento tutti gli animali venuti a contatto con un soggetto affetto e disinfestare con scrupolosità l’ambiente.

Dal punto di vista terapeutico prima di tutto è necessario procedere ad un’attenta puli-zia delle orecchie con olio di vaselina, quindi impiegare prodotti a base di rotenone, all’inizio due volte la settimana, poi una sola volta. è stata anche utilizzata con suc-cesso l’ivermectina per via locale o sistemica o, se il suo uso non è ritenuto opportuno, l’animale può essere trattato con un prodotto antipulci a base di piretrine per 4 - 6 settimane. Possibile l’uso di selamectina. Dopo un mese dall’inizio della terapia è con-sigliata una visita di controllo e l’esecuzione di un ulteriore tampone auricolare.

A. C.

OtOacariasi

SALute ANimALe

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La processionaria è un insetto lepidottero, un parassita pericoloso soprattutto per pini e querce a foglia caduca anche se può, occasionalmente, colpire larici, cedri, noccioli, castagni, faggi, carpini e betulle. Le piante predilette dall’insetto sono

giovani (2-5 anni).

L’adulto della processonaria è una farfalla con ali larghe 3-4 cm, di colore grigio con striature brune. La femmina è poco più grande del maschio. La loro vita è molto breve, di solito non dura più di uno/due giorni.

L’insetto, una volta raggiunta la fase di maturità, fuoriesce dal terreno, di solito durante il mese di luglio. Le femmine sono le prime ad arrampicarsi sulle piante ad alto fusto, dove poi sono fecondate dal maschio. A questo punto, il lepidottero vola alla ricerca della pianta più adatta per la deposizione delle uova.

La processionaria risulta molto pericolosa in particolare nei confronti dei cani, i quali, annusando il terreno, possono inavvertitamente ingerire i peli urticanti che ricoprono il corpo dell’insetto.

I sintomi che un cane presenta possono essere gravi come ad esempio un’immediata e intensa salivazione, causata da un processo infiammatorio soprattutto a carico della bocca ed in forma meno grave di esofago e stomaco. Con il passare dei minuti, soprat-tutto la lingua a seguito tende ad aumentare di volume a volte raggiungendo dimensioni inimmaginabili, tali da provocare il soffocamento dell’animale.

A. C.

La PrOcEssiONaria Un serio pericolo per il cane

SALute ANimALe

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Le cause dell’infiammazione esofagea possono essere varie e nei casi cronici si può avere una parziale chiusura dell’esofago o una sua dilatazione. Causa frequente di esofagite è il contatto prolungato della mucosa esofagea con l’acido gastrico

a seguito di episodi di vomito ripetuto, eccessiva produzione di acido o reflusso ga-stroesofageo. Di solito la normale peristalsi esofagea fa sì che l’acido gastrico ritorni rapidamente nello stomaco; nei casi in cui c’è invece una diminuita peristalsi o una persistente presenza di acido nello stomaco, l’acido gastrico refluisce in esofago pro-vocando gravi danni.

Negli animali anestetizzati il reflusso gastroesofageo è un evento non molto frequente. Spesso corpi estranei (ossa, ami da pesca e bastoncini dentali) possono creare eso-fagite e conseguentemente stenosi. La prolungata persistenza di farmaci nell’esofago può creare infiammazione locale con conseguente irritazione... Alcuni animali posso-no ingerire agenti caustici nell’ambiente. L’entità delle lesioni dipende sopratutto dalla natura dell’agente caustico ingerito. I sintomi clinici variano in funzione del danno locale, l’estensione e il grado di infiammazione. Se l’infiammazione è minima gli ani-mali possono essere anche completamente asintomatici. Nel caso di infiammazione moderata-severa le manifestazioni cliniche possono essere date da ipersalivazione, mancanza di appetito, deglutizione dolorosa e difficoltosa, spesso rigurgito, perdita di peso e dimagramento.

A. Ciorba

L’iNFiaMMaZiONE DELL’EsOFaGO

SALute ANimALe

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CuRiOSità

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L’eSPeRtO RiSPONDe

L’uso della citologia nella pratica clinica quotidiana veterinaria ha conosciuto negli ultimi anni un vero e proprio boom. Un esame citologico eseguito correttamente con-sente di ottenere in tempi rapidi informazioni preziose per la diagnosi di una forma

patologica, per un orientamento sul decorso dell’affezione e per impostare una cura ap-propriata. Tutto ciò può essere ottenuto utilizzando tecniche di facile e rapida esecuzione, a basso costo e quasi senza rischi per il paziente.

I progressi compiuti nelle tecniche di indagine in medicina veterinaria e l’impiego di nuove sofisticate strumentazioni come ad esempio l’ecografia hanno ampliato gli impie-ghi della citologia. Si può infatti mentre si esegue ad esempio un esame ecografico del fegato di un animale effettuare un prelievo bioptico di un minuscolo frammento di questo organo per poter valutare microscopicamente le eventuali lesioni presenti.

Gentile Professore,il mio gatto ha avuto un problema di cuore ed un versamento nel torace che il mio veterinario ha voluto prelevare per eseguire un esame citologico. Vorrei

saperne di più su questo tipo di esame. Grazie. Rosanna C. (Potenza)

Prof. A Ciorba

La citOLOGiaUn aiuto diagnostico

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L’eSPeRtO RiSPONDe

La citologia si basa sull’osservazione microscopica di cellule prelevate dai loro tessuti di origine. Le modalità di prelievo sono generalmente piuttosto semplici, rapide le procedu-re per allestire in maniera adeguata l’esame delle cellule, in modo tale che già al termine della visita dell’animale si potrebbe avere un orientamento sull’esito dell’esame effettuato. Nei casi complicati sarà opportuno attendere la valutazione di un veterinario esperto di questa specifica branca della medicina veterinaria.

Il campo di applicazione della citologia è decisamente vasto comprendendo ad esem-pio la tipizzazione di eventuali tumori, di versamenti in sede toracica e addominale, il rilievo di processi infiammatori o degenerativi, l’identificazione di agenti infettivi come germi, parassiti o funghi.

La citologia è un esame utile, ma che ovviamente richiede l’intervento di un occhio esper-to in grado di valutare correttamente le eventuali lesioni presenti. Bisogna tenere presente come con le varie metodiche impiegate per ottenere un preparato citologico si ottenga un numero limitato di cellule da osservare al microscopio e come quindi non sia sempre semplice giungere ad una diagnosi di definitiva certezza. La citologia va quindi conside-rata molto spesso come un test di grande utilità, ma come un momento di uno specifico iter diagnostico impostato dal veterinario.

Di fondamentale importanza per una corretta valutazione è un’accurata esecuzione dei prelievi e dei relativi preparati che dovranno essere esaminati microscopicamente. Esisto-no tecniche diverse per ottenere campioni citologici a seconda della sede della lesione che si intende prendere in considerazione. Per quanto riguarda la cute si può ricorrere al prelievo di frammenti di tessuto che poi andranno strisciati su un così detto vetrino, che sarà colorato con determinati reattivi prima di essere esaminato al microscopio. Se invece si vuole prendere in esame un versamento di liquido ad esempio all’interno di una cavità come quella toracica, si dovrà procedere al prelievo di parte di detto liquido mediante una siringa sterile per poi procedere come sopra indicato.

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L’eSPeRtO RiSPONDe

Ho un gatto, di 7 anni circa di età ,del peso di 8kg, castrato. Noto che il suo pelo ha molta forfora specialmente sulla schiena ed il pelo appare opaco. Da cosa può dipendere?

Al mio anziano cane di 15 anni, meticcio, di grande taglia è stato diagnosticato un tumore alla coda. Il cane sta bene, ma nei suoi 14 anni di vita ha subito ben 3 interventi pesanti,dai quali abbiamo impiegato sempre vari mesi per

riprenderlo psicologicamente e fisicamente . Ora sta bene, cammina lentamente, non sale più le scale come una volta,ma invecchia tranquillamente, dorme spesso,mangia e fa i suoi bisogni autonomamente. Non vorrei fargli subire un altro intervento data l’età avanzata. è grave lasciare così la situazione con il rischio che il tumore ci debba portare verso l’ipotesi di un’eutanasia ? Grazie mille

A cura di Alessandro Ciorba

a cOLLOQUiO cON iLVEtEriNariO

Le cause possono essere di varia natura e naturalmente è consigliabile una visita veterinaria e un approfondimento diagnostico mediante l’esecuzione di esami di laboratorio. Non si può a priori escludere anche che possa dipendere da un’ali-

mentazione non corretta . In questo caso consiglierei l’uso di un mangime al pesce che contenga un rapporto corretto omega 3 /6.

Potrebbe con il consiglio del suo veterinario di fiducia, adottare una strategia non invasiva volta a cercare di individuare la natura del tumore. Far eseguire cioè al cane un ago aspirato della sospetta lesione tumorale. Si valuti il referto dell’esa-

me citologico. Potrebbe trattarsi di una neoplasia benigna, non infiltrante, nei confronti della quale poter intervenire mediante anestesia locale e blanda sedazione. In base al risultato ottenuto si potrà vagliare la situazione tenendo sempre presente che si tratta di un soggetto anziano in cui va considerata con attenzione la problematica aneste-siologica.

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L’eSPeRtO RiSPONDe

CANE Il cane si blocca ed il più delle volte dob-biamo quasi “tirarlo” dentro o prenderlo in braccio se di piccole dimensioni. Attenzione al guinzaglio perché potrebbe sfilarsi con re-lativi inconvenienti facilmente immaginabili.

GAttoPer il gatto la situazione si può risolvere con il trasportino. Se il soggetto è particolarmen-te agitato si può coprire la gabbietta con un telo.

I nostri piccoli animali possono andare incontro a numerosi problemi di salute ed han-no quindi la necessità di essere portati in visita dal nostro veterinario di fiducia.

1. LE DIFFICoLtà INIZIANo FUoRI DALL’AMBULAtoRIo

2. SALA D’ASPEtto E SALA VISItA Nella sala d’aspetto il comportamento dell’animale può cambiare radicalmente. Diverse strut-ture veterinarie hanno sale di aspetto differenziate per cani e gatti. All’inizio della visita il vete-rinario interroga il proprietario sulle abitudini (anamnesi), la storia del paziente e sull’ambiente in cui vive. Alle domande si dovrà rispondere con estrema sincerità. I nostri amici animali non parlano, ma si affidano a noi che siamo in grado, nella maggioranza dei casi, di compren-dere le loro esigenze. Alla visita veterinaria è meglio andarci di persona e non delegare altri. è anche opportuno portare con sé le precedenti ricette o gli esami di laboratorio già eseguiti. Dopo avere ascoltato la storia clinica dell’animale il veterinario inizia la visita vera e propria attraverso un esame generale.

3. DIAGNoSI Dopo un accertamento di tipo generale il veterinario indirizzerà la propria attenzione verso l’apparato o l’organo dell’animale, a carico del quale il proprietario ha rilevato la presenza di potenziali problemi di salute. Qualora il caso lo richieda la visita clinica andrà supportata dall’esecuzione di ulteriori accertamenti strumentali, come esami radiografici, elettrocardio-grafici, endoscopici, ecc. o da indagini collaterali di laboratorio quali esami del sangue, delle feci, delle urine, eventuali biopsie.

4. PRoGNoSI, tERAPIARappresentano la fase finale e conclusiva della visita clinica. Dobbiamo anche tenere pre-sente che non sempre è possibile arrivare ad una diagnosi definitiva di certezza e di con-seguenza ad una terapia specifica nei confronti di una determinata malattia od affezione In questo caso fidiamoci sempre del nostro veterinario ed evitiamo peregrinazioni presso altri ambulatori. Sarà infatti cura del nostro veterinario di interpellare eventualmente un collega esperto in un determinato settore per un ulteriore accertamento clinico.

A. C.

La Visita VEtEriNaria

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ANgOLO CANe

Il Cane da montagna dei Pirenei (Montagne des Pyrénées) è di antica origine. Soggetto di grande taglia, imponente, di forte struttura. Una delle caratteristiche tipiche della razza è l’eleganza nel portamento. Razza resistente. Eccellente guar-diano e impavido difensore della proprietà.

Aspetto generaleorigine: Francia. Altezza: maschio tra i 70 ed i 80 cm; femmina tra i 65 ed i 72 cm.Peso: maschi intorno ai 60 kg; femmine intorno ai 45 kg.tronco: petto non troppo disceso, largo e profondo; costole leggermente arrotondate; dorso di buona lunghezza, largo; groppa leggermente obliqua; fianco poco disceso.testa e muso: cranio leggermente convesso La larghezza del cranio è quasi uguale alla sua lunghezza.tartufo: molto ampio, di colore nero.Collo: forte, piuttosto corto, con giogaia poco pronunciata.orecchie: situate all’altezza dell’occhio; piuttosto piccole, di forma triangolare e arrotondata all’estremità.occhi: piccoli, di color bruno ambrato.Arti: anteriori dritti, forti. Coscia ben marcata, poco discesa. I garretti sono larghi, asciutti e mediamente angolati. Spalla: moderatamente obliqua. Garrese largo e muscoloso.Muscolatura: ben sviluppata e evidente.Coda: piuttosto lunga, fornita di abbondante pelo soffice e formante pennacchio; portata bassa a riposo, forma in genere un gancio con la sua estremità.Pelo: abbondante e piatto; piuttosto lungo e soffice, più lungo sulla coda e attorno la collo dove può ondularsi leggermente. Colori ammessi: bianco o bianco con macchie grigie (pelo di tasso); giallo pallido o di color lupo o arancio sulla testa, alle orecchie e alla radice della coda. Le macchie di color tasso sono le più apprezzate.

A. C.

caNE Da MONtaGNa DEi PirENEi

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ANgOLO CANe

Laika fu la prima cagnolina ad esplorare lo spazio sullo Sputnik. Meticcia tra un Husky ed un Terrier, la piccina nacque nel 1954 e morì il 3 novembre del 1957. Fu imbarcata in una capsula spaziale sovietica. Essa era attrezzata per il supporto vitale

del quadrupede, oltre a cibo ed acqua, vi erano attrezzature consone per permettere il monitoraggio dei segni vitali della cagnolina, ossia pressione sanguigna, battito cardia-co e frequenza respiratoria.

Secondo alcune fonti la piccola Eroina morì poche ore dopo l’entrata in orbita, altri affermano che sopravvisse per dieci giorni, altri ancora per quattro giorni. La versione ufficiale affermò che Laika visse oltre quattro giorni. Le cause del decesso sarebbero de-rivate dagli sbalzi termici e dall’asfissia a causa di un guasto all’impianto di aerazione. Eroina Innocente è degna di nota. Per comprendere i vari ruoli del cane, nelle epoche e i diversi approcci con esso.

a cura di Agnese Monacohttp://agnesemonaco.altervista.org – www.facebook.com/AgneseMonacoOfficial

i caNi E LO sPaZiO

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ANgOLO CANe

Prosegue il nostro viaggio nei tempi e nella storia artistica del cane, sempre più vicini al nostro quotidiano. La fotografia, come già manifestavo nei testi precedenti, è parte integrante dell’arte. tanto da arrivare a prendere come modelle vezzose

cagnoline, buffe ed eccentriche. Diventare vere e proprie dive, come per esempio la ca-gnolina fotografata dall’americano Wegman, diventata anche una celebrità televisiva. Come osserviamo nella foto a sinistra. Parrucca bionda, ventaglio alla “zampa”, piume e cappello stile gran dama. Stessa epoca, visioni differenti.

Sulla destra la foto del monumento funerario a Malchik, (Stazione della metropolitana di Mosca), in Russia, innalzato in memoria di un meticcio che viveva vicino ai binari della stazione. Amatissimo da tutti i frequentatori della fermata. Esso venne ucciso a coltellate da una modella crudele, infastidita dall’abbaiare del dolce quadrupede. Indignata tut-ta la popolazione per l’ignobile gesto, decise di costruire una piccola statua in onore dell’innocente cagnolino amico di tutti. Arte e cronaca, eccessi e palpitanti cuori indigna-ti, è anche questo il nostro percorso artistico nella visione canina del nostro mondo.

a cura di Agnese Monacohttp://agnesemonaco.altervista.org – www.facebook.com/AgneseMonacoOfficial

iL caNE NEL ‘900 artisticO Terza parte

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Pro Activity

LOVE YOUR PET, RESPECT ITS NATURE.

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ANgOLO gAttO

Il Kurilian Bobtail è estremamente raro e si trova quasi esclusivamente sulle isole Kurili. Discende probabilmente da alcuni esemplari di Bobtail Giapponese. Per lungo tempo le Kurili, inaccessibili isole vulcaniche, furono una base militare ed i pochi abitanti avevano scarsi contatti con il resto

del mondo. Mettendo a confronto i Bobtail Giapponesi e Kurilian Bobtail si nota che questi ultimi sono più robusti e pesanti. I Kurilian Bobtail sono gatti socievoli, si adattano facilmente alla vita domestica, amano essere coccolati e convivono bene con altri gatti e con i cani.

Aspetto generalePaese d’origine: Isole Kurili (Russia)

Corpo: il corpo del Kurilian Bobtail è forte, muscoloso e robusto; le potenti zampe posteriori sono più lunghe delle anteriori e il dorso risulta leggermente inclinato in avanti. Una caratteristica della razza è l’andatura: in alcune situazioni il gatto avanza con molta circospezione portando avanti, molto lentamente, una zampa alla volta. La coda, non più lunga di otto centimetri, è tenuta di lato nelle situazioni di riposo e dritta quando il gatto cammina o è all’erta. La coda può essere nodosa, curva o addirittura storta o attorcigliata.

testa: il Kurilian Bobtail ha testa di medie dimensioni, con muso abbastanza allungato a forma di triangolo e guance piene. Le orecchie sono alte sul cranio, di dimensione media e pelose. Il naso di lunghezza media e leggermente inclinato. Gli occhi grandi ed a mandorla, con espressione vigile e intelligente. Le vibrisse e le ciglia sono molto lunghe.

Pelo: i Kurilian Bobtail esistono varietà sia a pelo corto sia semi-lungo. I gatti con mantello semi-lungo hanno un pelo di lunghezza media e morbido come la seta, e poco sotto-pelo. Il pelo è considerevolmente più lungo sulla gorgiera, sulla pancia e sui fianchi. La coda finisce con un bel pom-pon peloso e tra le dita delle zampine spuntano folti ciuffetti di pelo.

Colori: i Kurilian Bobtail sono allevati nei colori “tradizionali”, nero, rosso e squama di tartaruga, i loro diluiti: blue, cream e blue tortie con o senza macchie bianche anche nelle varietà silver e smoke, a loro volta riconosciute in tutti i colori.

A. C.

KUriLiaN BOBtaiL

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ANgOLO gAttO

Il gioco della caccia è di particolare importanza per il cucciolo, che, mediante tale attività, impara a socializzare e ad affinare le tecniche della caccia, ma anche non lo è di meno per l’adulto che, attraverso essa, mantiene in esercizio il proprio istinto

di animale predatore.

Da parte degli etologi si sostiene che sia particolarmente importante per il gattino poter giocare con i propri simili e particolarmente con il padre. Per il suo futuro sviluppo di ani-male che dovrà condividere la propria esistenza in ambito domestico rivestono un ruolo parimenti significativo la vicinanza e le varie attenzioni di carattere fisico dell’uomo.

Il cucciolo inizia a manifestare l’istinto del gioco intorno alla terza settimana di vita ed attraverso esso impara sia a socializzare sia a perfezionare le tecniche di combat-timento e predatorie. Questo istinto del gioco, inteso come necessità di sopravvivere in un ambiente potenzialmente ostile, accompagnerà il gatto per tutta la sua esistenza. Infatti, anche i soggetti adulti durante la giornata si abbandonano a momenti di gioco, mettendo a punto sempre nuove strategie come se un’esercitazione sul campo fosse di primaria importanza.

A. C.

L’istiNtO DELLa caccia PEr iL BENEssErE DEL GattO

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ANgOLO gAttO

Il gatto preferisce giocare con oggetti che mimino una possibile preda come gomitoli, cordini con attaccati tappi di sughero, palline di carta, ecc. Però, anche non avendo a disposizione un oggetto particolare, il gatto trova sempre il modo di giocare, ad esempio combattendo contro nemici immaginari oppure camminando di traverso od incurvando la schiena. Noi stessi possiamo dar vita a giochi vari con il nostro gatto, per esempio proponendoci per improvvisi agguati, muovendoci abbassati e fingendo di attaccarlo, questi talora si ritirerà per poi riattaccarci al momento che lui riterrà più opportuno venendo fuori dal suo nascondiglio improvvisato sempre camminando di traverso e con la coda piegata. Altri giochi che il gatto ama fare sono quelli di na-scondersi sotto le coperte quando viene rifatto il letto oppure di lanciarsi nelle carte di pacchi disfatti o dentro scatoloni svuotati.

Si è anche cercato di classificare vari rituali di caccia che il gatto domestico esprime con il gioco come quello del topo, del pesce e dell’uccello. Questa differenzazione si riferisce a tre diverse tecniche di caccia che poi corrispondono ad ognuna delle tre prede preferite dal gatto. Ed è abbastanza semplice anche per il proprietario dell’ani-male metterle in pratica.

Nel caso del gioco del topo è necessario solo un gomitolo di lana; appena il gatto lo vedrà srotolarsi tenderà l’avambraccio per saggiare la consistenza della preda che poi tirerà verso di sé con le unghie. Prenderà e lascerà la preda più volte per poi intrappo-larla con le zampe anteriori e morderla.

Il gioco dell’uccello consiste nell’utilizzare il classico tappo di sughero attaccato ad una corda ed appeso alla maniglia di una porta. Si farà dondolare la corda ed il gatto ten-terà di afferrare la preda con entrambe le zampe anteriori. Possiamo dar vita al gioco del pesce lanciando al gatto una pallina di carta: esso farà scivolare la zampa sotto la pallina e poi con un movimento rapido farà volare la pallina in alto per avventarsi sulla preda.

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Abbiamo tutti a cuorela salute del nostro animale.

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Le zone perioculari di cani e gatti, ovvero il loro “contorno occhi”, possono divenire facile terreno di coltura di batteri e miceti. Questi microorganismi, se non adeguatamente contra-stati, sono causa di fastidiose macchie rossastre che si formano sul pelo e che vengono

associate ad una lacrimazione abbondante del proprio amico quattrozampe. Questa condi-zione è chiamata epifora e non si limita ad essere solo un fattore antiestetico, bensì risulta es-sere una fonte di serie irritazioni per l’animale. Inoltre, spesso questa eccessiva lacrimazione può essere anche causa di cattivi odori. Ma cosa dà origine a questo fastidioso problema?

L’EPIFORA E LE SUE CAUSEAlla base dell’epifora possono esserci diverse ragioni: anzitutto i disturbi di salute o, comun-que, periodi in cui il nostro animale non è proprio al top, in secondo luogo una dieta non adatta o non ben bilanciata, oppure disfunzioni congenite: una serie, quindi, variegata di possibilità che dovranno essere valutare assieme ad un esperto.

ALCUNI CONSIGLI UTILIPer contribuire al benessere del nostro animale domestico non si devono trascurare alcune semplici indicazioni:se si riscontra una lacrimazione troppo abbondante è importante far controllare lo stato di salute dell’animale: può essere molto utile effettuare un consulto con il proprio veterinario che si accerterà che non vi siano patologie in atto; è importante anche controllare la dieta del proprio quattrozampe, verificando con il veterinario che non esso non soffra di intolleranze alimentari e che il cibo scelto sia sufficientemente bilanciato per il tipo di attività condotta dall’animale.

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NewS

Cani, gatti, cavalli e pets non convenzionali non finiranno all’asta. è entrata in vigore il 2 febbraio la Legge che stabilisce l’impignorabilità degli animali d’affe-zione o da compagnia. Risolta una incertezza normativa: benchè gli animali da

compagnia non rientrassero nella prassi di esattori e creditori, mancava una norma di legge che li escludesse espressamente dalla pignorabilità.

L’articolo 77 del provvedimento modifica l’articolo 514 del codice di procedura civile aggiungendo alle “cose mobili assolutamente impignorabili”, due categorie di animali:- gli “animali di affezione o da compagnia tenuti presso la casa del debitore o negli altri luoghi a lui appartenenti, senza fini produttivi, alimentari o commerciali;- gli animali impiegati ai fini terapeutici o di assistenza del debitore, del coniuge, del convivente o dei figli;

Benchè la pignorabilità di queste categorie di animali non fosse prassi, il Legislatore ha ritenuto di raccogliere le sollecitazioni di parlamentari e le sensibilità della società civile. Sono così riconosciuti come meritevoli di apprezzamento, tutela e impignorabilità alla stregua di altre “cose”, come le “cose sacre”, l’anello nuziale, la corrispondenza, i vestiti, la biancheria, i letti, i tavoli, la lavatrice, ecc.

Non si tratta tuttavia di un cambio di status dell’identità giuridica degli animali che riman-gono “res”, ma rientrano fra i beni che l’ordinamento non considera strumentali alla rivalsa dei debitori, nemmeno se si tratta di animali di pregio economico. Il Ministro dell’Ambien-te Gian Luca Galletti, fautore di un emendamento di Governo per la modifica del codice di procedura civile, “questi animali sono considerati alla stregua di beni del loro proprie-tario - ha spiegato il ministro - ma in realtà in nessuna delle norme che regolamentano la “tenuta” di tali animali è prevista la loro idoneità ad essere oggetto di pignoramento”.

ViEtatO PiGNOrarE i NOstri aNiMaLi

Fonte: ANMVI Oggi

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Come l’uomo anche cani e gatti richiedono una alimentazione bilanciata per cre-scere e mantenere un buono stato di salute. Proteine, lipidi ma anche carboidrati, fibra, minerali e vitamine sono nutrienti indispensabili per il loro quotidiano fab-

bisogno. Ci sono dei nutrienti poi considerati “essenziali” perché non possono essere sintetizzati dall’organismo e per questo è fondamentale che vengano somministrati con la dieta.

Diversi proprietari di cani e gatti preferiscono utilizzare del cibo casalingo a quello preconfezionato; alcuni fanno questa scelta perché l’animale lo preferisce oppure perché soffre di una patologia o più patologie associate che possono essere controllate meglio con la dieta casalinga, altri perché non si fidano degli alimenti commerciali o comunque desiderano scegliere personalmente gli ingredienti per la dieta del loro animale.

La cosa fondamentale è utilizzare una dieta integrata, bilanciata e possibilmente gradi-ta/appetibile per il nostro amico a quattro zampe. L’alimentazione casalinga ci permette di scegliere gli ingredienti, di “vederli”, ma estremamente difficile da integrare e bilancia-re se non particolarmente esperti. Necessita di tempo e soprattutto, per i cani e le taglie medio grandi, è più costosa di quella industriale.

è importante sapere che questa scelta deve essere fatta con criterio e tenendo conto del fatto che l’alimentazione casalinga deve essere ben formulata ed integrata altrimenti può provocare pericolose carenze od eccessi negli animali, non solo, la dieta deve essere seguita scrupolosamente nel tempo.

Si riscontra spesso invece che i proprietari hanno la tendenza a fare da soli le diete o ad apportare autonomamente delle modifiche alla prescrizione iniziale rischiando di rendere la dieta sbilanciata cosi come dimostra anche uno studio effettuato da Johnson et al nel 2015 (Evaluation of owner experiences and adherence to home-cooked diet recipes for dogs. J Small Anim Pract. 2015 Oct 23).

I proprietari a volte non si rendono conto del fatto che il “ il fai da te” o modifiche come la sostituzione di un olio con un altro o l’eliminazione del supplemento vitaminico o minerale dalla dieta possono seriamente compromettere la composizione nutrizionale di una razione e portare dei rischi per la salute del loro animale.

I cani e i gatti dovrebbero essere sottoposti a controlli veterinari regolari, a periodiche valutazioni della adeguatezza della dieta scelta e somministrata, soprattutto per chi segue una dieta casalinga a periodiche rivalutazioni della formulazione della dieta stessa.

La DiEta casaLiNGa …iMPOrtaNtE saPErE cHE…

Dr.ssa Debora Guidi, DVM - SNT, Scuola di Nutrizione Trainer www.scuolanutrizionetrainer.it – www.novafoods.com

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CuRiOSità

Ad eccezione di quando hanno il pelo bagnato dalla pioggia, i gatti hanno un otti-mo profumo. Per questa ragione la società giapponese “Felissimo” ha preso l’ini-ziativa di mettere a punto uno spray che odora di micio. “Moho Mohu Odeko no

Kaori”. Prezzo circa dieci euro, si può spruzzare nell’aria in casa, se per esempio sentite la mancanza del vostro gatto, oppure in auto, se quando siete in viaggio volete portarvi l’odore con voi. Si può usare su cuscini, tende, lenzuola o qualsiasi altro oggetto.

Yohji Yamamoto, il fondatore della ditta giapponese, ha impiegato quattro mesi di ricer-che olfattive per trovare la fragranza migliore andando ad annusare centinaia di fronti dei gatti, nei tipici «Neko Cafè» giapponesi e questo perché l’azienda pubblicizza uno spray, dolce ed aromatico, che odora come la fronte di un felino.

“Fellissimo” è stato lanciato sul mercato e secondo alcuni sondaggi, le risposte più fre-quenti dei clienti sono state: «Assomiglia un po’ al profumo del pane appena sfornato», o «sembra l’odore del sole». Per altri dà una sensazione di confort e rilassatezza, «Specie se quando lo si usa, si ha un animale in braccio».

La società non contenta ha anche creato una linea di oggetti legati ai mici come ad esempio una crema per le mani, che promette di «renderle soffici come le zampe di un felino» oppure delle fodere per cuscini, con baffi e orecchie.

DaL GiaPPONE:sPray aL PrOFUMO Di GattO

A. C.

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CuRiOSità

Dove risiede il segreto della longevità dei gatti? Si pensa nel loro carattere indipen-dente e distaccato secondo ricercatori dell’Università dell’Alabama. Nella sfida tra cani e gatti, se i cani vivono mediamente sino a 12 anni, i mici li battono

raggiungendo una media di 15 anni. Ciò a motivo del loro stile di vita solitario che contribuirebbe a proteggerli dalle malattie e garantirebbe ai quattro zampe di vivere più a lungo ed in salute.

Un ricercatore di detta Università ritiene che le loro teorie siano fondate su esperienze pratiche. Afferma ad esempio che i gatti, contrariamente ai cani, vivono in ambienti con un piccolo numero di persone e quindi con difese immunitarie elevate; che sono attaccati meno da altri animali, perché sanno scappare e difendersi. Un‘altra ragione andrebbe ricercata negli accoppiamenti: stando così le cose nel futuro un gatto potrebbe vivere forse anche più di cent’anni.

i Gatti: aNiMaLi LONGEViA. C.

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CuRiOSità

L’arrivo di un cucciolo in famiglia rappresenta un momento emozionante. Facciamo un passo indietro e ripensiamo a due mesi prima quando abbiamo deciso di dare un marito alla nostra gatta od alla nostra cagna ed abbiamo quindi programmato il

nuovo futuro evento. Potremmo però anche esserci trovati di fronte al fatto compiuto, ma-gari ad una fuga d’amore del tutto inaspettata ed indipendente dalla nostra volontà della quale avevamo preso conoscenza allorché ci siamo accorti che la nostra amica pelosa era diventata più tranquillo, che l’addome e le mammelle cominciavano ad aumentare di volume. Sia che la gravidanza sia stata programmata o che sia frutto di un “incidente di percorso”, durante la gestazione dovremo seguire semplici avvertenze.

Prima di tutto sarà buona regola portare l’animale dal nostro veterinario di fiducia per una visita di controllo. Il sanitario, constatato il buono stato generale di salute, deciderà sul da farsi e molto probabilmente ci consiglierà di sottoporre la nostra piccola amica ad un esame ecografico per valutare lo stadio della gravidanza e che il decorso della stessa proceda correttamente. Sarà opportuno anche modulare l’alimentazione dell’animale in funzione dell’andamento temporale della gestazione, in quanto durante gli ultimi quin-dici giorni della stessa si ha il maggior sviluppo corporeo dei feti, per cui il fabbisogno calorico subisce un deciso e significativo incremento, che deve essere supportato da un adeguato apporto di principi nutritivi.

UN NUOVO arriVO iN FaMiGLiaA. Ciorba

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Nel cane nella prima metà della gravidanza i fabbisogni nutritivi non subiscono modi-ficazioni, nella seconda metà l’incremento ponderale dei feti è rilevante, per questo i fabbisogni s’incrementano sino a raggiungere un massimo del 50% in più rispetto al man-tenimento. Nella gatta il peso corporeo inizia ad aumentare stabilmente dalla seconda settimana di gestazione fino al parto. Se s’impiega un alimento completo, sarà sufficiente aumentare del 20-25% la quantità di cibo normalmente somministrato. La somministra-zione di più pasti il giorno facilita l’ingestione, ove si consideri che l’aumento di volume dell’utero ostacola il riempimento dello stomaco. Sarà opportuno che teniamo presenti alcune regole fondamentali in materia di parto, così da poter affrontare con serenità ciò che sta per accadere senza generare allarmismi immotivati.

Nei giorni che precedono il parto la futura mamma ricerca, generalmente, un luogo tranquillo ed isolato dove poter partorire, di solito con poca luce ed al riparo dalle in-temperie. Nel posto prescelto sarà buona regola sistemare una cesta od uno scatolone, a seconda delle dimensioni del soggetto, che sia in grado di accogliere la madre, ma anche i neonati nei loro primi giorni di vita. Con l’avvicinarsi del parto l’animale si pre-senta di norma più irrequieto, a causa dell’aumentato volume del suo addome ed alterna la posizione seduta a quella distesa sul fianco, lasciando individuare spesse volte in corrispondenza della parete addominale i movimenti dei feti contenuti nell’utero.

In questa fase anche il comportamento nei confronti del cibo può presentare dei cambia-menti; l’appetito può diminuire e, nella giornata del parto, in genere si rifiuta del tutto di mangiare anche se, però, non è infrequente un atteggiamento diverso in cui l’animale si alimenta regolarmente.

Quando finalmente si giunge al momento fatidico, la cagna o la gatta è in grado di adempiere completamente da sola all’evento, ma sarà opportuno da parte nostra sovrin-tendere al tutto, non interferendo con lo stesso, ma per essere pronti ad intervenire o in caso di difficoltà a chiamare il nostro veterinario, nell’eventualità ad esempio di un parto languido, assai protratto nel tempo, caratterizzato da difficoltà di espulsione dei feti.

CuRiOSità

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CuRiOSità

Testimoniare nel corso di un processo può essere molto stressante, specialmente per bam-bini e adolescenti vittime o testimoni di violenze. Per questo motivo qualche anno fa negli Stati Uniti è nata Courthouse Dogs, un’organizzazione non profit che addestra

i cani per aiutare le persone ad affrontare con più serenità l’aula di un tribunale. Il sesto emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d’America prevede che i processi penali sia-no pubblici e che i testimoni debbano assistere alle udienze e deporre in presenza dell’accu-sato. Una norma che, seppur pensata per garantire un processo equo, mette spesso le vittime di fronte a un calvario emotivo «brutale», che può «danneggiare parecchie persone», spiega l’ex pubblico ministero Ellen O’Neill Stephens, che nel 2003 ha sperimentato per la prima volta l’uso di un cane in un palazzo di giustizia americano. Alcune ricerche sottolineano come il problema si manifesti in particolar modo nei bambini vittime di abusi sessuali, il cui trauma viene ulteriormente amplificato dagli iter processuali.

CI PENSA FIDoCourthouse Dogs nasce ufficialmente nel 2012 grazie alla collaborazione tra Ellen O’Neill Stephens e il veterinario Celeste Walsel, con l’obiettivo di «promuovere la giustizia con com-passione». Prima di entrare in servizio, i cani seguono un addestramento di due anni, utile a renderli immuni da situazioni di caos e alto stress. Terminata la formazione, gli animali sono pronti a varcare le soglie di un tribunale, dove si fanno coccolare dai bambini o sonnec-chiano ai piedi del banco dei testimoni, fungendo da calmante con la loro semplice presen-za. Dopo migliaia di anni di amicizia e fedeltà, Celeste Walsel ritiene che sia ormai naturale contare sui cani «per dirci quando c’è una persona cattiva nei paraggi». Così, conclude, la vicinanza di un compagno a quattro zampe fa sentire al sicuro, abbassando la pressione sanguigna e riducendo l’ansia. Il servizio legale conta attualmente 87 cani distribuiti in 28 stati federali: si tratta per lo più Labrador o Golden retriever, due razze scelte appositamente per il loro aspetto rassicurante e il temperamenti pacifico. Courthouse Dogs ha attirato l’atten-zione anche al di fuori degli USA, ispirando progetti analoghi in Cile e Canada.

a VOi... ci PENsa FiDOA. Ciorba

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DOVE L’ECCELLENZA ÈIL VALORE PIÙ SEMPLICE

È nato Demas, il nuovo sito italiano rivolto al mondo veterinario. Demas vuole rappresentare un valido ed utile strumento di servizio per il professionista.Il sito si presenta ricco di rubriche di varia natura e sarà costantemente aggiornato sulle novità del mercato e della professione veterinaria.

FIDUCIA, PROFESSIONALITÀ,DISPONIBILITÀ.

Le qualità di un vero VETERINARIO

www.demas.it

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Qui DemAS

AA febbraio, il mese dove le canzoni di Sanremo hanno spopolato su tutte le emittenti radiofoniche, non si pote-va non pensare ad un contest fotografico basato sulla

musica. Il grande compositore Johan Sebastian Bach diceva: “La musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c’è fuori”. Nasce così Do RE PEt il nuovo concorso fotografico che ha sfidato i nostri followers/concorrenti a postare sulla nostra pa-gina facebook Giulius Pet Shop la foto dei loro amici a 2 o 4 zampe accompagnata da una frase famosa di una canzone.

Quante volte guardiamo Fido o Micia e sembra vogliano co-municarci qualcosa? La musica in questo caso ci aiuta a trovare le parole giuste. Chi ha partecipato? Ragaz-zi creativi, ONLUS pronte ad aiutare colonie di gatti o semplicemente amanti degli animali a 360 gradi. Oltre ai 3 premi consueti (primo classificato un buono da 100 euro, secondo classifi-cato un buono da 50 euro e terzo classificato un buono da 20 euro) è stata premiata la foto più creativa con un premio della giuria (tappeto super assorbente della CAMON). Non è stato semplice decreta-re il vincitore più creativo viste le numerose foto pervenute, ma dopo un’attenta analisi ci siamo accorti che alcune foto erano state scattate con il cuore, e quindi comunicavano in modo diverso. Anche in questo caso il desiderio di fare beneficienza ha prevalso sul singolo possessore di animali. Questo è lo spirito giusto che vorremmo si trasmettesse in tutti i nostri contest. Anche un semplice buono spesa può aiutare una colonia di gatti oppure un canile in difficoltà. Di cosa tratterà il nuovo contest? è ancora presto per divul-gare informazioni, ma vi aspettiamo attivi come sempre, e pronti a scattare e condividere!

cONtEst FOtOGraFicO DO rE PEt

Pamela Sales

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L’ANgOLO DeLLA LettuRA

Parliamo ai nostri cani in continuazione: richiami, ordini, coccole, chiacchiere. Ma sappiamo far-ci capire e sappiamo capirli? L’autore, famoso

per il suo metodo “dolce” di training, ha fatto della comunicazione tra le due specie il pilastro del suo addestramento. Grazie ad esso riesce a dirigere - anche a distanza - il complesso lavoro simultaneo di numerosi cani da pastore, a orchestrare spetta-colari coreografie nelle dimostrazioni ed a ottenere strepitosi risultati anche dagli esemplari più indocili e disturbati. Il segreto è imparare a rivolgersi ai nostri amici a quattro zampe nella loro lingua, quella che istintivamente comprendono e di cui noi abbiamo perso i codici: il linguaggio del corpo.

Conoscere quali sono i messaggi che mandiamo e trasformarli in uno strumento consapevole è il primo passo per instaurare un rapporto straordinario il quale, a sua volta, porterà a una risposta entusiasta, alla pronta obbedienza ai comandi base e, soprat-tutto, a una sintonia profonda. Con questo libro Gra-eme Sims torna sui temi del bestseller che lo ha reso celebre, L’uomo che sussurra ai cani, arricchendo il racconto con utili e irresistibili aneddoti tratti dalla sua lunga esperienza. L’importanza dell’approccio dolce; come completare la comunicazione con la gestuali-tà e i segnali verbali; l’uso della “corda magica”; i semplici espedienti educativi cui ricorrere senza cadere nelle trappole delle mode o nella tentazione dei mezzi coercitivi sono solo alcune delle preziose informazioni presenti in questo libro, che contiene an-che preziosi suggerimenti per il momento tanto triste quanto inevitabile in cui saremo chiamati a dare l’ad-dio al nostro “migliore amico”. Il linguaggio segreto dei cani è un impagabile contributo per realizzare un’intesa perfetta.

iL LiNGUaGGiO sEGrEtO DEi caNi

A. C.

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PEt QUiZ1)a 2)b 3)a 4)a 5)b 6)a 7)c 8)c

Le risposte corrette:

Il D Mannosio è un :

L'ooforite è un'infiammazione di :

Nel cane le vertebre sacrali sono :

Il cane di montagna dei Pirenei è un cane di taglia :

La babesiosi è trasmessa da :

La metionina è un :

La Vitamina K è contenuta soprattutto in :

Le vene minime di Tebesio si trovano in corrispondenza di :

1

2

3

6

4

7

5

8

zucchero

occhio

3

grande

zecche

carboidrato

succo d'uva

cavità addominale

peptide

ovaio

4

piccola

contatto

grasso

basilico

cavità toracica

a

a

a

a

a

a

a

a

b

b

b

b

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b

b

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c

c

c

c

lipide

orecchio

6

media

inalazione

aminoacido

vongole

cuore

Pet QuiZ

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