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1 La prima rivista multimediale sul mondo Pet N. 07 - Luglio 2016 e-zine l’amico degli animali L’esperto risponde Congiuntivite nel gatt o Viaggiando Porto San Giorgio Alimentazion e Svezzamento e dintorni

E zine giulius Anno 4 N° 7

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La prima rivista multimediale sul mondo Pet N. 07 - Luglio 2016

e-zine l’amico degli animali

L’esperto rispondeCongiuntivite nel gatto

ViaggiandoPorto San Giorgio

AlimentazioneSvezzamento e dintorni

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l’amico degli animali

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Link esterni

LEGENDA

Alimentazione pag 4Svezzamento e dintorni

Prevenzione pag 6Il pappatacio

L’esperto risponde pag 8 - 9Congiuntivite nel gatto

Angolo cane pag 10 - 13Cane corsoPerchè i cani abbaianoLouis e Victoria Shaw Il cane di Razboinichya

Angolo gatto pag 17 - 20TonkineseUn problema per il gatto: l’artriteDifendiamo il gatto dal caldo

Viaggiando pag 23 - 24Porto San Giorgio

Curiosità pag 26 - 28Alcune regole per il trasporto di cani e gattiA Roma, la Fattoria di Tobia: centro per cani malati di leishmaniosiBambini e animali domestici

L’angolo della lettura pag 30Un libro da leggere : “I tori odiano il rosso”

Qui Demas pag 31“Non voglio dimostrare, voglio mostrare”(Federico Fellini)

Pet Quiz pag 32

Angolo gatto

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Prevenzione

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Qui Demas

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Sommario..............................

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Lo svezzamento inizia con la somministrazione di alimenti diversi dal latte materno e termina con una completa separazione dalla madre. è opportuno iniziarlo intorno alla 4 settimana di vita e terminarlo precocemente, ben prima della normale cessazione

della lattazione che si verifica intorno alla 10 settimana dal parto. Lo svezzamento dovrà essere graduale, dal momento che togliere bruscamente i cuccioli dalla madre potrebbe provocare in questa un ingorgo mammario e non consentirebbe ai piccoli di abituarsi al nuovo alimento che dovrà essere molto appetibile, nutriente e di facile digeribilità.

I fabbisogni nutritivi del cucciolo sono molto diversi da quelli dell’adulto; sono più elevati a motivo del rapido accrescimento, soprattutto durante i primi sei mesi di vita. All’inizio dello svezzamento il cibo dovrà apportare soprattutto proteine, grassi e piccoli quantitativi di carboidrati ben gelatinizzati. Sono indicati carne di buona qualità, latte in polvere specifico,uova, formaggio, omogeneizzati per cuccioli, piccoli quantitativi di cereali, gli alimenti specifici umidi o secchi previamente inumiditi. Ad eccezione del latte per cuccioli e dei mangimi, tutti gli altri cibi richiedono un’opportuna integrazione minerale-vitaminica; vanno somministrati sotto forma di pappetta ad una temperatura vicina a quella corporea. Una volta svezzati i cuccioli crescono rapidamente ed hanno necessità di ingerire significative quantità di elementi nutritivi ed energetici in funzione della loro taglia. A quattro settimane di età bisognerebbe offrire loro quattro pasti al giorno, per ridurli gra-dualmente a due allorché è raggiunto il peso finale da adulto.

Data la vasta gamma di pesi corporei dei cani ed il tempo necessario a raggiungere il peso finale, il momento del cambiamento nella frequenza dell’alimentazione e nelle quantità di cibo dipenderà dalla razza del cane; le razze di piccole e da compagnia rag-giungeranno il loro peso corporeo da adulto al sesto - nono mese, mentre le razze giganti al diciottesimo - ventiquattresimo.

A. C.

ALimentAzione

svezzamento e dintorni

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PreVenzione

il flebotomo è simile ad una piccola zanzara, di colore giallo-marrone pallido, co-perto da una fitta peluria. il suo volo è silenzioso, da cui il nome comune di “pap-patacio”. Al contrario delle zanzare, il flebotomo si avvicina alla vittima in silenzio e…

pappa tacendo! Sono le femmine a pungere per effettuare il pasto di sangue, mentre i maschi si nutrono di sostanze zuccherine di origine vegetale. Le femmine necessitano delle proteine presenti nel sangue per produrre e deporre le uova. Questi insetti si nu-trono su tutti gli animali a sangue caldo (mammiferi o uccelli). L’attività dei flebotomi è esclusivamente crepuscolare - notturna ed, alle nostre latitudini, limitata ai periodi dell’an-no più caldi, normalmente da aprile a novembre, ma, negli anni più freddi, anche solo da maggio ad ottobre. La distribuzione di questo insetto, amante del caldo, è di norma limitata a zone di pianura o collinari e fino ad una ventina di anni fa la sua presenza era segnalata solo nelle zone costiere collinari dell’Italia peninsulare e delle isole maggiori. Negli ultimi decenni invece, a seguito del riscaldamento globale, alcune specie hanno colonizzato zone un tempo considerate troppo fredde per questi vettori, spingendosi a quote sopra i 500m (tradizionalmente considerata la quota limite per questi insetti nel nostro paese) e in aree lontane dal mare (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna). i flebo-tomi possono trasmettere la leishmaniosi per cui è opportuno agire nei loro confronti attuando un’adeguata azione profilattica ricorrendo all’uso di specifici prodotti.

A. Ciorba

il PaPPatacioUn nemico della salute animale

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La congiuntivite è una infiammazione della congiuntiva (membrana trasparente che rive-ste la faccia interna della palpebra), che può colpire un occhio od entrambi, provocato da cause assai diverse e frequente nel gatto. Nella maggior parte dei casi si presenta

con un’irritazione locale con arrossamento della congiuntiva e la comparsa di una secrezione sierosa, emorragica o purulenta dal margine dell’occhio. Alla congiuntivite spesso si associa una infiammazione della cornea.

Forme virali

Tra le molteplici cause in grado di provocare un’infiammazione dell’occhio nel gatto varie forme sono di natura virale e tra queste merita di essere citata l’infezione da Herpesvirus, un virus molto diffuso nella popolazione felina e responsabile nel gatto di una malattia infettiva, denominata rinotracheite infettiva, contro la quale è opportuno vaccinare questa specie animale. Possono essere colpiti a) i gattini alla nascita che manifestano uno scolo purulento ed un’incapacità di aprire le palpebre, che rimangono aderenti le une alle altre; b) gatti di 8 mesi di età con grave congiuntivite e cheratite; c) gatti adulti, in seguito a stress (interventi chirurgici, gravidanza, lattazione, ecc.). La cura di queste forme richiede l’impiego di antibiotici per via generale e locale (pomate per uso oftalmico), farmaci antivirali.

Prof. A Ciorba

congiuntivite nel gatto

Gentile Professore,la mia gatta aveva un occhio tutto rosso ed un’intensa lacrimazione, il veterinario mi ha detto trattarsi di una congiuntivite di probabile natura virale. Vorrei qualche

informazione su questa affezione. Rosa C. (Campobasso)

L’esPerto risPonDe

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Forme battericheSulla superficie dell’occhio è presente in condizioni normali una popolazione di germi rap-presentata generalmente da batteri, funghi e lieviti, la quale costituisce un importante mec-canismo di difesa locale nei confronti di microrganismi invasori grazie ad una sorte di antago-nismo competitivo. Essa, però, può divenire la causa di infezione secondaria nel corso di altre malattie, che eventualmente colpiscano il gatto. In caso di congiuntiviti provocate da batteri la terapia si basa sull’uso di pomate oftalmiche a base di antibiotici.

Forme allergicheLa congiuntiva è una struttura anatomica situata in una posizione particolarmente esposta agli insulti ambientali e questa situazione comporta un suo frequente interessamento in seguito alla stimolazione di diversi fattori di natura allergica, quali: pollini, polveri, alimenti, tossine far-maci. La congiuntivite allergica si presenta con arrossamento ed irritazione locale, scolo oculare sieroso. La cura consiste nell’eliminazione della causa allergica e nell’applicazione locale di pomate o colliri, a base di antistaminici o cortisonici.

Forme ulcerativeAnche il gatto può andare incontro alla comparsa di ulcerazioni, che possono colpire la cornea, di varia gravità. Le cause sono diverse e nello stesso tempo comuni, come ad esempio traumi, graffi, corpi estranei, insulti di natura termica o chimica. Una cheratite ulcerativa è caratterizzata dalla comparsa di dolore, arrossamento della congiuntiva, tendenza a tenere chiuse le palpebre. La terapia si basa sull’applicazione locale di un’as-sociazione di più antibiotici.

L’esPerto risPonDe

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Discende dall’antico “canis pugnax”, molosso romano, è un cane di taglia medio-gran-de che esprime forza e resistenza. Soggetto idoneo per la guardia e per la difesa.

Standardorigine: Italia.colori ammessi: nero, tigrato, fulvo e grigio. altezza: maschio da 64 cm a 68 cm; femmina da 60 cm a 64 cm.Peso: maschio da 45 kg a 50 kg; femmina da 40 kg a 45 kg.tronco: compatto e robusto.testa e muso: brachicefalo. Muso largo, circa 3,4/10 della lunghezza totale della testa. tartufo: sulla stessa linea della canna nasale, voluminoso e piatto.Spalla: lunga e obliqua. Misura il 30% dell’altezza al garrese. arti: in appiombo; forti, robusti, con buona ossatura. coda: con inserimento alto e grossa alla radice. muscolatura: potente e lunga, ben sviluppata. denti: ben sviluppati e completi nel numero.collo: circa i 3,6/10 dell’altezza al garrese.Pelle: spessa ed aderente al corpo.Pelo: corto, aderente, lucido e brillante.

A. C.

cane corso

AngoLo CAne

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icani abbaiano per comunicare loro intenzioni ed esprimere stati d’animo diversi, quali:

• Attenzione/Domanda Il cane desidera mangiare, uscire, cerca la nostra attenzione.

• Noia/Frustrazione: Il cane è stato lasciato fuori il giorno o la notte.

• Paura: Il cane può avere paura di oggetti, persone, luoghi, altri animali, o rumori forti.

• Territorialità/protettivo Il cane abbaia in presenza di “intrusi”, rappresen tati da persone o altri cani.

• Gioco/Eccitazione: Cane molto giocoso e eccitato nel salutare persone.

• Problemi di salute Il cane può avere problemi di udito.

• Genetica: alcune razze tendono ad abbaiare più frequentemente.

• Bisogni fisici: Il cane esprime con l’abbaio problematiche di natura fisica.

• Abbaio di saluto: quando vede persone od altri cani.

A. C.

Perchè i cani abbaiano

AngoLo CAne

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Eccolo in foto il nostro eroe di questo numero! è Louis, uno Yorkshire terrier di nove anni che ha salvato la sua padrona Victoria Shaw, da una grave situa-zione di pericolo. La signora di 58 anni che soffre di disturbi di vista e di

artrite, era inciampata nel tappeto mentre usciva dalla doccia.

Dopo l’incidente il pronto pelosetto ha premuto il pulsante antipanico, che la donna aveva fatto istallare, sul terreno proprio a causa della sua disabilità. La sua padrona affermò alla BBC che per gioco qualche volta aveva provato ad addestrare il suo Louis, ma che egli non aveva mai premuto quel pulsante. Invece il piccoletto ha stupito tutti, con la sua prontezza e nell’aver subito compreso l’eccessivo pericolo venuto a manife-starsi. Ogni cane di per sè è un eroe, per il dono che ci mostra ogni giorno della sua vita amandoci incondizionatamente.

http://agnesemonaco.altervista.org – www.facebook.com/agnesemonacoofficial

louis e victoria shaw

AngoLo CAne

a cura di Agnese Monaco

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AngoLo CAne

novità assoluta dal Natio-nal Geographic, infatti è stato scoperto un cranio

fossile di un “canide” vissuto in Siberia, trentatremila anni fa, per alcune fonti, per altre quat-tordicimila. Tesi smentita come leggeremo nel dettaglio dopo. Questa scoperta sconvolge tutte le precendenti teorie per le quali si è ritenuto che l’addomesticazio-ne dei cani fosse di solo cento o cinquanta anni. Quindi si può ben dire che il cane fu addome-

sticato in luoghi e in momenti diversi. Questo cranio e la mascella che potete osservare in foto sono stati recuperati durante gli scavi nella grotta di Razboinichya, nella Siberia Meridionale, negli anni ‘70. A quanto pare è la specie domestica di cane più antica ritrovata fin ora. Secondo il ricercatore Kuzmin, la grotta di Razboinichya era frequen-tata, esclusivamente per brevissimi periodi, da cacciatori/raccoglitori. Questo lo si evince dai frammenti di carbone e di ossa bruciate presenti nello stesso livello dove si è ritrovato il fossile. Quindi si desume che esso sia stato il loro animale domestico.

ma Perchè le oSSa Si Sono conServate? Esso è avvenuto grazie alle temperature rigide e alle condizioni alcaline del terreno. Quindi se prima le datazioni affermavano una questio diversa, con il metodo del ra-diocarbonio si è potuto stabilire che la datazione del cranio è di trentatremila anni. Il passo successivo è stato quello di confrontare la morfologia del canide russo con quella dei lupi selvatici moderni ed antichi per stabilirne la parentela. Un antico resto ritrovato fu di ventiseimila anni fa. i risultati dimostrano quindi che il cane di Razboinichya è il più vecchio in assoluto, oltre alla risultanza dell’interessante scoperta che esso assomigliava ai cani domestici di mille anni fa vissuti in Groenlandia. Questo cane russo, si estinse e comunque dal suo cranio non era totalmente domestico, perchè pre-sentava ancora i denti molto simili a quelli del lupo, oltre a non avere nulla in comune con le altre razze canine russe. Quindi senza dilungarmi troppo, possiamo asserire, o meglio sarebbe più consono dire ipotizzare, sempre dalle fonti del National Geogra-phic che l’esemplare si sia evoluto accanto agli esseri umani.

http://agnesemonaco.altervista.org – www.facebook.com/agnesemonacoofficial

il cane di razboinichya a cura di Agnese Monaco

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anche i nostri animali possono avere problemi con i propri denti e gengive? Ebbene sì, come sanno i proprietari più attenti. Per questo è fondamentale prendersi cura dell’igiene orale dei nostri quattrozampe che purtroppo non sempre è una priorità

nelle attenzioni che riserviamo loro.

a cane e gatto…si guarda in bocca!La dentizione degli animali domestici più comuni, ovvero cane e gatto, non è molto diversa dalla nostra. Essa è strutturata in due diverse dentizioni: quella da latte, composta da 28 denti nel cane e da 26 nel gatto, e quella definitiva che prevede 42 denti nel cane e 30 nel gatto. Anche per loro vale la nostra suddivisione tra incisivi, canini, premolari e molari. La dentizione definitiva viene generalmente raggiunta al termine del 7° mese di vita nel cane e al termine del 6° nel gatto. Ma questi dati numerici possono cambiare anche tra le varie specie e razze. Infatti alcune tra le razze canine sovrabbondano di denti (ad esem-pio il levriero), altre possono dirsi nella media (il pastore tedesco), mentre in altre razze la dentizione è meno numerosa (il bulldog e il boxer).

l’imPortanza dell’igiene oraleMa perché è così importante prendersi cura dei denti, ma non solo, di cane e gatto? Tutto inizia dalla placca, ossia lo strato di batteri che si moltiplicano rapidamente sui loro denti e che se non rimosso adeguatamente tende a mineralizzare divenendo tartaro. Dove si forma il tartaro, la superficie del dente diventa “ruvida” e consente una maggiore aderenza di altra placca e batteri. Una volta che il tartaro si sarà impossessato del territorio dentale, solamente il medico veterinario potrà eliminare il problema del nostro animale.

mai trascurare i Problemi della bocca! La malattia del cavo orale più comune e pericolosa per cane e gatto è la parodontite, ossia l’infiammazione delle gengive dovuta ad attacco batterico. Tutti i cani e gatti ne possono venire colpiti durante la loro vita. Curarla, di per sé, non è cosa difficile. Molto più difficile è invece cercare di evitarne le ricadute: le cure giornaliere, necessarie per scongiurare la ricomparsa del problema, sono purtroppo molto spesso incostanti e occasionali. Inoltre, spesso ci si accorge tardivamente dei problemi di igiene orale del proprio amico, solo alla comparsa di sintomi come alito cattivo, soprattutto, ma anche scarso appetito, assenza di gioco, tracce di sangue nell’acqua, sui giochi che stimolano la masticazione, fino alla perdita dei denti stessi.

mi hai tolto…le Parole di boccaL’igiene orale di Micio e Fido

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Oltre a placca e tartaro ci sono altre affezioni del cavo orale, altrettanto preoccupanti:• le gengiviti, infiammazioni dei tessuti gengivali che si manifestano con gonfiore, arrossa-mento, riscaldamento e sanguinamento;• le stomatiti, infiammazioni del tessuto mucoso che riveste le strutture del cavo orale e che possono coinvolgere la lingue, le guance, le labbra ma anche il palato.

COME POSSIAMO AIUTARE IL NOSTRO AMICO?Se “avvistiamo” tardi la presenza di placca e tartaro sui denti del nostro animale, come detto sarà necessario l’intervento del nostro veterinario di fiducia: le nuove tecnologie ad ultrasuoni sono molto silenziose e consentono di ottenere ottimi risultati nella pulizia della dentatura. Chiaramente, una leggera anestesia potrà aiutare il nostro quattrozampe ad essere più tranquillo. Ma la sana prevenzione è l’ideale: alimentiamo il nostro animale con cibo secco, utilizziamo ossa di pelle di bovino e similari oppure snack vegetali per favorire una pulizia dei denti, cerchiamo di spazzolare spesso la sua dentatura. Sarebbe ottimale fare questo almeno una volta al giorno, sin da quando l’animale è ancora cucciolo. Prima di iniziare, ovviamente, controlliamo di avere tutti gli strumenti necessari: spazzolino, un dentifricio apposito (non utilizziamo quello per umani!) ma soprattutto attenzione a sce-gliere il momento giusto per la pulizia. è bene che l’animale sia in posizione rilassata e possibilmente in un ambiente a lui familiare. Evitiamo atteggiamenti minacciosi o bruschi e cerchiamo di fargli vivere l’esperienza nella maniera più naturale possibile.

CAMON E ORME NATURALI…ANCHE PER LA SUA IGIENE ORALE!Parlavamo poco fa degli strumenti “del mestiere”. Camon, grazie alla sua vasta offerta, propone svariati modelli di spazzolini appositamente pensati per gli animali domestici e, con la propria linea Orme Naturali, mette a disposizione diversi tipi di dentifrici naturali e di qualità, sia in pasta che in spray, ottimo quest’ultimo in quanto riesce a distribuirsi anche negli interstizi più difficili da raggiungere. Questi dentifrici specifici contengono una sinergia di argille ed olii essenziali. E, altro elemento chiave, è utile che nella composizione vi sia anche la bromelina, enzima presente nell’ananas e nella propoli che ha spiccate proprietà proteolitiche, cioè pensate per intaccare le proteine e, di conseguenza, la placca batterica. Beh, che possiamo dire in conclusione? Buona pulizia dentale a tutti, bipedi e quadrupedi!

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il gatto Tonkinese è stato selezionato negli Stati Uniti all’inizio degli anni Sessanta. Riunisce le caratteristiche di Siamese e Burmese. Di carattere affettuoso, socievole. intelligente e giocherellone. Soffre la solitudine.

Paese d’origine: Birmania - Stati Uniti.

varietà di coloreIl mantello del Tonkinese è una via di mezzo tra quello del Siamese e del Burmese con contrasto tra la colorazione scura delle estremità ed il corpo. Sono 4 i colori riconosciuti: natural-Seal (corpo di colore bruno-visone e bruno scuro sulle punte); Cho-colate - Champagne (corpo di colore crema-marrone chiaro e punte di colore bruno medio); Blu (corpo di colore blu-grigio chiaro e punte di colore blu-grigio ardesia più intenso); Lilac-Platinum (corpo di colore grigio ghiaccio e punte grigio chiare).

il tonkinese può essere mink, Point o SolidMink, con il caratteristico colore degli occhi deno-minato “acqua marina” di tonalità verde-azzurro e punte meno marcate con il resto del corpo; Point, con occhi blu-azzurri e punte estremamente marcate rispetto al resto del corpo; Solid, con occhi verdi-gialli e punte del mantello praticamente invisibili.

Standardcategoria: Pelo Corto.corporatura: media; corpo muscoloso con ossatura massic-cia.testa: oblunga, con muso leggermente squadrato; il naso è appena bombato con un leggero stop.orecchie: di media grandezza sono larghe alla base e terminano con punte ovali.occhi: obliqui, azzurri.arti: sottili, muscolosi.coda: lunga quanto il corpo.mantello: il pelo è corto, aderente al corpo, brillante, molto simile alla seta.

A. Ciorba

tonkinese (Tonchinese)

AngoLo gAtto

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L’osteoartrite felina (OA) non è di facile riscontro clinico. Le articolazioni più spesso coinvolte sono quelle di gomiti, ginocchia ed anche. La reale prevalenza della OA felina non è nota, ma è più frequente in soggetti anziani oltre i 12 anni di età.

Fattore aggravante l’ OA è rappresentato dall’obesità.

il gatto molto spesso non mostra segni clinici specifici; l’animale colpito tende a modi-ficare il proprio stile di vita divenendo meno attivo, cambiando giaciglio, non usando più la vaschetta con la lettiera e la gattaiola, avendo minore attività di tolettatura, che si manifesta con pelo arruffato e con forfora, eccessiva crescita delle unghie. La conferma di un sospetto di OA deriva da un accertamento radiografico di gomiti e ginocchia e del bacino, che mette in evidenza particolari lesioni a carico di articolazioni e ossa adiacenti. Il trattamento della OA felina ha il fine di migliorare la qualità di vita del soggetto colpito attraverso l’adozione di rimedi sintomatici e misure atte ad accrescere la mobilità, ridurre il dolore, ridurre la possibilità di un peggioramento della situazione clinica. Un eventuale intervento chirurgico è consigliato in caso di rottura di determinati legamenti del ginocchio, instabilità articolare e grave displasia dell’anca.

C. A.

un Problema Per il gattoL’artrite

AngoLo gAtto

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AngoLo gAtto

A seconda della natura e gravità della situazione clinica può essere opportuno adottare delle misure di tipo ambientale, come:• Per gatti con problemi di evacuazione la messa a disposizione di vaschetta con sponde ribassate.• La messa a disposizione di cibo e acqua in una posizione più consona per il gatto.• Uso di gradini per favorire l’accesso del gatto a siti a lui gradevoli. La maggior parte dei gatti si sente più sicura in zone sollevate da terra.• Uso di giacigli imbottiti per una protezione delle articolazioni.• Spazzolamento del mantello effettuato dal proprietario.

il sollievo dal dolore è di particolare importanza per gatti affetti da OA. Esistono numerosi farmaci in commercio indicati per il trattamento a breve termine del dolore nella specie felina. Non è stato stabilito un limite per la durata di questo trattamento, ma l’ uso di questi prodotti richiede un certo grado di precauzione. Da tempo è invalsa la somministrazione di condroprotettori con lo scopo di contribuire a rallentare la degrada-zione della cartilagine. Negli ultimi anni particolare attenzione è stata posta alla gestione nutrizionale dei gatti colpiti da alterazioni della mobilità. Queste diete contengono acidi grassi polinsaturi, antiossidanti, sostanze che migliorano la sintesi di collagene, od altre come la l carnitina e la lisina per facilitare la produzione della massa muscolare. Le tecniche di fisioterapia possono costituire un’opzione di un certo significato in gatti riluttanti a muoversi. L’agopuntura può essere utile per ridurre il dolore associato agli spasmi muscolari.

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Le temperature elevate in estate, soprattutto se associate ad un forte tasso di umidità am-bientale, diventano insopportabili anche per i nostri pet. Gatti e cani non sono dotati di ghiandole sudoripare diffuse su tutto il corpo ma la traspirazione avviene a livello di pol-

pastrelli. La respirazione a bocca aperta per combattere il caldo non è sufficiente quando le temperature esterne raggiungono valori superiori ai 30°C. i soggetti che soffrono mag-giormente il caldo sono quelli anziani, obesi ed a pelo folto come ad esempio il Maine Coon, il Norvegese delle foreste, il Persiano, ecc. Per aiutare i gatti a sopportare meglio la stagione estiva è opportuno lasciargli sempre a disposizione acqua fresca e pulita. Sarà meglio somministrare il cibo nelle ore più fresche e non lasciare all’aria l’alimento umido che col caldo può deteriorarsi facilmente.

nelle ore più afose, se il gatto è molto accaldato,si può bagnargli leggermente la testa con dell’acqua fresca. L’utilizzo di ventilatori o condizionatori può essere positivo impor-tante è che l’aria non sia troppo forte e diretta sull’animale. è importante non lasciare mai il gatto in un’automobile ferma e chiusa, anche all’ombra, in quanto la temperatura all’interno può salire facilmente oltre i 40 gradi con possibilità di insorgenza di colpi di calore.

C. A.

difendiamo il gatto dal caldo

AngoLo gAtto

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Le reazioni avverse al cibo (RAC) sono da tempo considerate tra le potenziali cause di com-plessi quadri clinici gastroenterici e dermatologici nel cane e nel gatto. I termini “allergia agli alimenti” e “ipersensibilità alimentare” sono spesso utilizzati indifferentemente, nella letteratura medica veterinaria, per descrivere la sintomatologia provocata da ingestione di alimenti, con conseguenti reazioni allergiche, dimostrate, o fortemente sospette. Si utilizzano invece i termini “intolleranza alimentare” o, alle volte, “sensibilità agli alimenti” nei casi in cui non sia presente o dimostrata un’eziologia immunomediata. Purtroppo, non esiste modo per distinguere clini-camente una “vera allergia o ipersensibilità alimentare” da un’intolleranza alimentare e spesso questi termini sono utilizzati come sinonimi. Il termine “allergia alimentare” viene a volte ed erro-neamente impiegato in modo improprio anche per indicare reazioni agli alimenti dovute a difetti metabolici, carenza di enzimi intestinali, etc.

come diagnoSticarla?La diagnosi delle RAC nel cane e nel gatto è molto difficile e imprecisa. Attualmente, Il più importante strumento diagnostico nel cane e nel gatto è il trial dietetico di eliminazione, basato sulla attenuazione dei sintomi clinici a seguito della somministrazione di un alimento con fonti proteiche nuove e scarsamente familiari al paziente. Trial da attuare per 6–10 (in certi casi 12) settimane e seguita (in caso di scomparsa dei segni clinici o di miglioramento) dal test di pro-vocazione. L’animale potrà essere considerato affetto da allergia alimentare solo dopo che la ri-somministrazione del “vecchio” alimento, avrà fatto riapparire i sintomi.

dalle rac Si guariSce?, Quale è il ruolo dell’alimentazione?Seguendo diete ad eliminazione con alimenti specifici . Ormai sono presenti in commercio moltissimi alimenti definiti, anche in modo piuttosto superficiale come “monoproteici”. E’ sempre una buona abitudine leggere attentamente l’etichetta e nel dubbio chiamare il produttore per le opportune verifiche. Sono comunque da preferire alimenti in cui la fonte proteica sia di nuova introduzione e con etichetta molto breve, meno ingredienti possibili aiutano il veterinario nella diagnosi. Sarebbe auspicabile evitare alimenti che contengono grassi animali onde evitare “in-quinamenti” che vanificherebbero il test. Tutti i programmi alimentari devono essere concordati e seguiti dal proprio medico veterinario, le eliminazioni parziali o per tempi troppo brevi di un alimento non portano risultati soddisfacenti, solo tanta inutile fatica e scoraggiamento!

caSalingo o induStriale?La dieta casalinga è sempre da evitare a meno che siate esperti nutrizionisti, gli errori in eccesso o in carenza sono sempre pericolosi per l’animale. Fra i vantaggi della dieta commerciale vi sono: il contenuto in principi nutritivi altamente digeribili e il perfetto bilanciamento.

dr. valerio bianchini - www.scuolanutrizionetrainer.it

le reazioni avverse al cibo e il ruolo della nutrizione

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Ridente comune balneare della costiera marchigiana. Si fregia della bandiera blu per la qualità del suo territorio.

da vedereLa Chiesa di San Giorgio del diciannovesimo secolo.• La Chiesa delle Anime Sante del diciassettesimo secolo.• La Rocca Tiepolo, prende il nome dal Governatore di Fermo Lorenzo Tiepolo che la fece costruire nel duecento per difendersi dagli attacchi dei pirati saraceni. L’interno, recentemente restaurato, ospita un teatro all’aperto. • Il Teatro comunale, edificato nel 1815. • Villa Bonaparte, costruita per volontà del fratello di Napoleone, Girolamo Bonaparte, che soggiornò a Porto San Giorgio nell’ottocento, realizzata in stile neoclassico e dedi-cata dal Bonaparte a “Caterina”. • Piazza San Giorgio. • Residenze in stile liberty.

Porto san giorgio

ViAggiAnDo

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da guStareLa cucina sangiorgese è a base di pesce e verdure, ma con presenza anche di carni e fritture, si pensi alle famose olive all’ascolana. I piatti tipici sono: le lumachine di mare in brodetto di sugo rosso e spezie, il brodetto (brodo di pesci e crostacei misti) e i vinci-sgrassi (simili per aspetto alle lasagne, ma con condimento di fegatini e cacciagione). I primi due dovuti alla tradizione marinara, il secondo si fa risalire al nome di un generale austriaco Windisch Graetz che nel settecento cinse d’assedio Ancona. Dolci tipici sono: l’amandovolo, a suo tempo importato dal piemonte da un pasticciere stabilitosi nella cittadina, a base di mandorle e cioccolato fondente, il fristingo (dolce di fichi, mandorle, pinoli e noci), la cicerchiata e le sfrappe (che si gustano a carnevale). Liquore tipico: l’anisetta e l’immancabile vino cotto.

dove alloggiare con il tuo amico cane o gatto A testimonianza dell’amore e del rispetto per gli animali è possibile soggiornare nella località menzionata con i nostri amici a quattro zampe. Su internet potete facilmente trovare gli indirizzi utili.

buona vacanza da alessandro ciorba

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in auto: in Italia l’art. 169 del codice della strada consente di portare liberamente in auto un cane o un gatto, o un numero superiore di animali, purché custoditi nell’apposita gabbia o contenitore, oppure nel vano posteriore appositamente diviso da una rete o simili. Le violazioni sono punite con una sanzione amministrativa che va 68,5 a 275,10 alla quale si aggiunge il decurtamento di 1 punto dalla patente di guida.

In treno: è possibile portare con sé animali domestici di taglia piccola, purché sistemati negli appositi trasportini (70x50x30cm). Nei treni a scompartimento gli animali possono restare, sotto controllo, con i loro padroni, purché gli altri passeggeri dello scompartimento lo consenta-no. Cani e gatti possono viaggiare solo in seconda classe con biglietto ridotto del 50 per cento così come quelli di grossa taglia che possono partire, però, solo se e tenuti a guinza-glio e con museruola. Nei treni locali il viaggio è consentito solo con l’obbligo di guinzaglio e museruola; il costo del biglietto per cani e gatti è di 1. Sugli Eurostar Italia sono ammessi animali di piccola taglia custoditi negli appositi trasportini 32x32x50 da collocare, durante il viaggio, negli spazi indicati dal personale FS.

In aereo: ogni compagnia aerea ha le sue regole. Prima di mettersi in viaggio, quindi, è consigliabile contattare la compagnia aerea prescelta. in genere, tutte le compagnie con-sentono agli animali di piccola taglia di viaggiare accanto al padrone, purché custoditi in gabbie con fondo impermeabile. La cura dell’animale è a carico del passeggero. Per i gli animali di taglia medio/grande, invece,se il peso del cane sommato a quello del trasportino supera i 10 kg, l’animale dovrà viaggiare nella stiva in una gabbia rinforzata.

navi e traghetti: il trasporto in nave prevede il guinzaglio per gli animali di piccola taglia e trasportino per i cani di grosse dimensioni. Se volete portarli con voi durante il viaggio è necessario prenotare l’intera cabina prima di partire. Sulle navi da crociera non sono ammessi animali di nessuna taglia e solo eccezionalmente cani piccoli. Sui traghetti i cani sono ammes-si solo se tenuti a guinzaglio e con museruola, mentre i gatti devono viaggiare nel trasporti-no. I cani di piccola taglia possono rimanere in cabina coi padroni, a patto che la cabina non sia occupata da altri passeggeri. Se il cane è di taglia media o grande deve essere sistemato in appositi “canili di bordo” sul ponte. Il costo del biglietto per cani e gatti varia a seconda della compagnia scelta e si tratta di una quota fissa indipendente dalla tratta.

Fonte: Polizia di stato

alcune regole Per il trasPorto di cani e gatti

Curiosità

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è stato realizzato a Roma il primo centro italiano che accoglie e cura cani randagi af-fetti da leishmaniosi: malattia infettiva diffusa ormai in tutto il nostro Paese anche se più presente nel centro sud. è questo un progetto sorretto da significative motivazioni etiche

con il quale si desidera assicurare il diritto alle cure e la successiva possibilità di adozione ad animali colpiti da questa grave patologia. L’iniziativa è sorta per iniziativa dell’Alfa - As-sociazione Love For Animals - e il centro è stato aperto presso «La Fattoria di Tobia», un canile attrezzato sito nelle vicinanze di Palestrina, a pochi chilometri dall’uscita dell’au-tostrada San Cesareo.

La struttura ospita mediamente circa 800 cani e naturalmente si spera che numerose possano essere le adozioni e sostanziosi gli aiuti che consentano un opportuno sostegno diagnostico e terapeutico per i cani ricoverati.

Per informazioni: www.leishmaniacenter.org www.associazione-alfa.org

A. C.

a roma la fattoria di tobiaCentro per cani malati di leishmaniosi

Curiosità

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La presenza di un animale domestico, gattino o cucciolo che sia, in casa costituisce uno stimolo significativo per lo sviluppo affettivo e psicologico di un bambino. Tra il piccolo e l’amico “peloso “ si stabilisce un rapporto emotivo particolare dal momento

che il bimbo inizia a prendere rapporto con un essere vivente diverso da sé, dovendo in parte adattarsi alle sue esigenze e riversando il suo affetto verso qualcuno diverso dai genitori.

L’animale è una piacevole compagnia divenendo un compagno di giochi e di scambio di affettuosità con cui il bimbo può intendersi senza bisogno di parole. i genitori dovranno insegnare al bambino che il cucciolo non è un giocattolo di cui disporre senza limita-zione, che va sempre rispettato quando si gioca anche per evitare reazioni inaspettate conseguenti a stimoli inopportuni. è opportuno coinvolgere i bambini più grandi in semplici incombenze come, ad esempio, portare all’amico “a quattro zampe” la ciotola con la pappa o con l’acqua, al fine di responsabilizzarli nella sua cura. In alcuni casi la presenza in casa di un cucciolo può essere indicata per risolvere disagi di natura psicologica del bambino.

Si tenga presente che, se l’animale viveva in casa ancora prima della nascita del bambi-no, è necessario dargli il tempo di conoscere il nuovo nato, per evitare che lo consideri un intruso o manifesti gelosia nei suoi confronti. Da non trascurare poi le misura basilari di igiene per una corretta convivenza uomo animale in ambito domestico e la scrupolosa osservanza delle misure di prevenzione vaccinale e parassitaria cui far sottoporre l’animale da parte del nostro veterinario di fiducia.

C. A.

bambini e animali domestici

Curiosità

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Siamo circondati da false credenze sugli animali. Ci sono gli

animali ninja, come l’istri-ce che lancia gli aculei o il camaleonte che scompare alla vista; gli animali pro-blematici, come le “gazze ladre” cleptomani e i do-bermann che impazzisco-no; infine, gli animali cre-duloni: noi. Questo libro analizza 10 false creden-ze che accompagnano altrettanti animali da se-coli e cerca di smontarle una a una, indagando sulla loro origine e sul loro eventuale contenuto di verità. Racconta inol-tre le reali meraviglie di questi straordinari esseri viventi dal punto di vista di un biologo (che, ogni tanto, strizza l’occhio alla fisica, alla storia e al cine-ma). Alla fine della lettura, forse, non sarete più sa-pienti, ma sicuramente la prossima volta che vedrete un pipistrello, sorriderete invece di coprirvi i capelli terrorizzati.

AUTORE: Graziano CioccaEDIZIONI DEDALO

un libro da leggere:“I tori odiano il rosso”

A. C.

L’AngoLo DeLLA LetturA

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Dopo il seguitissimo festival del cinema di Cannes, non poteva mancare un contest come “sPETtacular”. Come si è svolto? Vi siete mai trovati a dover interpretare voi stessi il ruolo di un personaggio famoso in compagnia del vostro amico a 4 zampe?

Abbiamo chiesto ai nostri fans di “imitare” la posa di una foto di una attore famoso in com-pagnia del proprio amico sviluppando la creatività di ognuno di loro. Sono arrivate foto di ogni genere, da una semplice imitazione ad una vera e propria ricostruzione del set. Non sono mancate le persone che hanno tentato di rubare voti pur di ricevere uno degli ambiti premi. La redazione di Giulius pet shop sempre vigile e attenta ha fatto rispettare tutte le regole. Questo perché numerose ONLUS o case di accoglienza per animali in partecipano ai nostri contest per poter dare della pappa o altri beni primari ai pelosetti in difficoltà.

Non possiamo non ringraziare gli amici dei nostri fans che hanno aderito al contest votando numerosi le foto pervenute. Non è mancato il premio della giuria nominato dalla nostra redazione. Chi ha vinto? Una fotografia che ha mostrato oltre alla ricostruzione della scena anche una sorta di immedesimazione del personaggio con gli occhi e la mimica: quasi una vera e propria recitazione. I nostri contest sono studiati per stimolare la creatività dei fans, perché una semplice foto non ha significato se non la si lega ad uno stato emotivo e noi di Giulius pet shop lo sappiamo bene. Giulius pet shop ha aperto la sua pagina instagram @giuliuspetshop dove vi aspettano novità, foto d’autore e sicuramente scaturirà idee per il prossimo contest. Cosa aspettate? Seguiteci!

Pamela Sales

Qui DemAs

“non voglio dimostrare niente, voglio mostrare”

(federico fellini)

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Pet quiz1)a 2)a 3)c 4)c 5)b 6)b 7)a 8)b

Le risposte corrette:

L'imidacloprid è un :

La periostite è un'infiammazione che interessa :

Il bicipite è un muscolo di :

Il cavalier king è un cane di taglia :

La toxoplasmosi è trasmessa per :

Il mannosio è un :

La Vitamina B2 è contenuta soprattutto in :

L'arteria omerale si trova in corrispondenza di :

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insetticida

osso

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grande

insetto

carboidrato

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cavità addominale

antibiotico

peritoneo

costato

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contatto

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lievito di birra

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fesa di vitello

testa

Pet Quiz

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l'amico degli animali

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