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NOVITÀ FOCUS BENESSERE ENERGIERINNOVABILI FUTURO A GPL PER LA NAUTICA PROVE Toyota Yaris GPL, Subaru Legacy GPL, Mazda3 i-Stop Telai superleggeri per inquinare meno Anteprime elettriche: Citroën C-Zero, Nissan Leaf, GM EN-V Viaggiare in elettrico costa 1 euro per 100 km 3,90 euro numero 7 Bimestrale - Anno II - DICEMBRE-GENNAIO ‘10 Poste Italiane S.p.a. - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1, DCB Roma Gestione rete di vendita e logistica: Press-Di Diffusione: CDM Roma SOLO 2 EURO NOVITÀCONSUMI FOCUSLIFESTYLEBENESSEREPERSONAGGI ENERGIERINNOVABILI COMERISPARMIARECONL’AUTO LISTINO con tutte le auto più ECONOMICHE

Ecocar7

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Ecocar7 dicembre-gennaio

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NOVITÀ FOCUS BENESSERE ENERGIERINNOVABILI

FUTUROA GPLPER LA

NAUTICA

PROVE Toyota Yaris GPL, Subaru Legacy GPL, Mazda3 i-StopTelai superleggeri per inquinare meno

Anteprime elettriche: Citroën C-Zero, Nissan Leaf, GM EN-VViaggiare in elettrico costa 1 euro per 100 km

3,90 euro numero 7Bimestrale - Anno II - DICEMBRE-GENNAIO ‘10 Poste Italiane S.p.a. - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1, DCB RomaGestione rete di vendita e logistica: Press-Di Diffusione: CDM Roma

SOLO 2 EURO

NOVITÀCONSUMIFOCUSLIFESTYLEBENESSEREPERSONAGGIENERGIERINNOVABILI

COMERISPARMIARECONL’AUTO

LISTIN

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n tutte

le auto più

ECONOMICHE

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Scrivete al direttore di EcoCar: [email protected] della Bufalotta, 378 - 00139 Roma

EDITORIALE

Prius ibrida. Sempre più autoimpiegano oggi dispositivielettrici per il recuperodell'energia e per l'impiego con lostart & stop, il numero dellevetture ibride sta aumentandoesponenzialmente ed ètrasversale a tutti i marchi. Ma cisono anche altre motivazionietiche ed economiche chegiocano a favore delle elettriche.La necessità di ridurre lamedia delle emissioni di CO2

nella propria gamma, fissataa 130 g/km nel 2012 e a 95g/km nel 2020, imponegiocoforza l'introduzione nellagamma di vetture a emissionezero o bassissime (ibride). Unaltro argomento è dato dallamaggiore sensibilità dell'opinionepubblica che richiede uncomportamento più etico versol'ambiente. Pertanto i costruttoridi automobili vogliono ripulireancora di più gli scarichi delleproprie auto, assieme alla propriacoscienza, ottenendo in cambioun'immagine gratificante comequella che può dare loro la difesadell'ambiente. L'altro aiuto, quello piùimportante viene poi dalle nuovetecnologie che portano in dotemotori elettrici sempre piùefficienti, batterie agli ioni di litioaltrettanto, e sistemi di gestionedi carica/scarica che le conservaal meglio e più a lungo.Sarà per tutti questi motivi che glianalisti sono così ottimisti.Secondo uno studio stilato dallaReuters, nel quale sono statemesse a confronto ledichiarazioni dei costruttori e levalutazioni di esperti del settore,emerge che entro il 2020 i veicolielettrici rappresenteranno il 4,5%di tutte le vendite mondiali, cheper quella data dovrebberoarrivare a circa 100 milioni diunità all'anno. Renault eNissan sono ancora più ottimisti

Quando il futuroci corre dietro...Dalla prima metà del 1800 adoggi, ne è corsa di acqua sotto iponti! E già allora si parlava diautomobili (o meglio carrozze)elettriche. Sembrava avessero lastrada spianata per un successoinarrestabile e invece, nonostantei record ottenuti (uno su tuttiquello della Jamais Contenteche ha raggiunto i 105,88 kmorari il 29 aprile del 1899 guidatadall'inventore francese CamilleJenatzy), il sogno si è infrantoquasi subito, con lo sviluppo deimotori a combustione interna. Ilmotivo è semplice: efficienza efunzionalità dei nuovi propulsorihanno penalizzato l'uso dellatrazione elettrica. Ci haprovato la GM molti annidopo nel 1996 con la GM EV1;bastarono tre anni e 1.000vetture costruite per la Californiae l'Arizona a segnare la secondasconfitta dell'auto elettrica. Era un esperimento, non furonovendute ma date in leasing edistrutte subito dopo. In realtàfurono disattese le aspettativeche avrebbero permesso unaforte espansione delle autoelettriche in questi Stati, comesussidi per l'acquisto einfrastrutture. Ci hanno poiprovato, in Europa, PSA eanche la Fiat in un momentoancora troppo in anticipo suitempi: il peso e l'ingombro dellebatterie, peraltro poco efficienti,hanno spinto questa generazionedi auto elettriche verso l'oblio.Dunque, perché oggi si dovrebbeinneggiare alle auto elettriche? La risposta è altrettanto semplice,sono cambiate le carte in tavola!Intanto l'elettrificazionedell'automobile è diventatamassiccia, a partire dal 1996quando la Toyota iniziò acommercializzare la prima

e fissano "l'asticella" al 10% delleloro vendite, tanto da averinvestito 4 miliardi di euro in unagamma completa di modelli chesarà disponibile già tra il 2011 e il2012. Più prudenziale la stima diPSA, che per i suoi modelliPeugeot iOn e Citroën C-Zero valuta una quota del 5%di elettriche entro il 2020,nell'ambito delle proprie vendite.Mentre Volkswagen prevedeper il 2020 una quota di autoelettriche a livello mondialelimitata tra l'1,5 e il 2%. D'altrocanto JD Power stima a suavolta in 740.000 unità le autoelettriche che circoleranno inEuropa entro il 2020, e in330.000 quelle che sarannovendute in Cina e "appena"108.000 negli Stati Uniti.Cina e Europa saranno l'ago dellabilancia. La Cina, buona ultimanell'ambito delle auto ecologichevuole essere la prima nel campodelle elettriche. Entro il 2020 laproduzione di veicoli elettrici inCina raggiungerà quota 1milione, secondo quanto affermal’agenzia ufficiale Xinhuacitando fonti governative. E dunque sarà alto anche ilnumero di auto elettrichecircolanti, acquistate anchegrazie a robusti incentivigovernativi fino a 9.000 dollari.L’Europa lo sarà per necessità: lecittà adatte ad ospitare leelettriche sono molte nelContinente, come quelle cherichiedono a gran voce lachiusura dei centri storici,favorendo così la diffusione delleelettriche. E come abbiamo giàpotuto verificare, nulla meglio diun incentivo economico o di unaspinta normativa può acceleraree sostenere il mercato. Chi vivràvedrà...

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4ecoCAR

56COVER STORY

Kia Forte: una vettura da primato,

elettrica / GPL

8 GOOD NEWSLe novità dal mondo dell’auto e non solo...

6 MERCATOSenza incentivi la flessione continua

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Nissan Micra

Opel Meriva

Ford C-Max

Suzuki Swift

Volvo V60

Citroën C4

Peugeot 5008

Gamma Skoda

Volvo S60

Mercedes CLS

Kia Sportage

Infiniti M

Mini Countryman

FLASH16

TEST72

FOCUSSmile

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EVOLUZIONE DELLA SPECIETelai superleggeri Inrekor

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GREEN MOVING“Smarter Cities”

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LISTINOTutte le auto ecologiche

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COVER STORYKia Forte LPi Hybrid

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SOMMARIO

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Toyota Yaris 1.0 GPL 5p

Mazda3 I-Stop 2.0

Subaru Legacy 2.0 Bi-Fuel Trend L.

EVENTI38

EXPÒ 201048

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44

H2Roma 2010

Viva l’Auto

Michelin

5° EcoRally S. Marino - Vaticano

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GM EN-V

Il Made in Italy a Shanghai

ANTEPRIMA6262

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Citroën C-Zero

Nissan Leaf

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5 make it your lifestyle

setteDICEMBRE 2010 - GENNAIO 2011 numero

ecomobilitàParma diventa elettrica

ecosicurezzaIl lusso moderno di Infiniti

ecoinnovazioneMagic Sky Control di Mercedes

econauticaEcocarburanti

ecolivingOslo capitale ecologica

ecopersonaggioDaryl Hannah

ecotendenze Fibre naturali per il 2011

ecotech La monorotaia a pedali

ecolettureLa natura da sfogliare

ecopilloleNews e appuntamenti dal mondo

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ECOCAR UTILIZZA CARTA ECOLOGICA

BURGO CERTIFICATA PEFC

www.pefc.itPEFC/18-31-104

Direttore Responsabile Marina Terpolilli

Comitato editorialeRoberto Brodolini, Frédéric Lupo,

Giovanni Mancini

Creative DirectorSimone Zaccaria

Art DirectorGiovanni Morelli

Grafica e impaginazione Andrea Macchioni

Photo EditorIgor Gentili, Jacopo Di Barbora

ProofreadingRoberta Mancini

SegreteriaDomenico Sofia

Hanno collaborato Marcello Attolino, Paolo Barilari, Fabio Belfiori,

Morgan Beresford, Giampiero Bottino,Beatrice Campani, Sergio Casagrande,Manuela Ceccarelli, Federica Cingolani,

Marco Valerio Condorelli, Benito De Filippis,Alessandro De Ferrari, Massimo Dragone,

Claudio Galiena, Stefania Esuperanzi, MarcoMacchioni, Francesco Marzeddu, Giovanni

Massini, Francesca R. Quarta, MassimoQuarta, Eleonora Saracino, Carlo Sidoli,

Susanna Smith, Chiara Tavazza, MassimoTiberi, Tommaso Tommasi, Piergiorgio

Traverso, Manuela Valle

Crediti Fotografici Archivio Case auto, Archivio Aziende,Archivio Terpolilli, Archivio Condorelli

Illustrazione di copertinaGiovanni Morelli

Concessionaria per la PubblicitàEurosport Editoriale srl

Via della Bufalotta, 378 - 00139 RomaTel. +39 06 45.23.15.00 r.a.

Fax +39 06 [email protected]

Advertising managerRossella Nicoletti

ProduzioneRoberta Avino, Claudio Broussard,

Ettore Broussard, Bruno Perino, Luigi Sodano

AmministrazioneFrancesco Ambrosini, Paola Nicoletti

[email protected]. +39 06 45.23.15.01Fax +39 06 45.23.15.99

StampaMondadori Printing S.p.A.

Via Costarica, 11 - Pomezia (RM)

EditoreEurosport Editoriale srl

Via della Bufalotta, 378 - 00139 Roma

DistribuzioneC.D.M. Centro Diffusione Media

Viale Don P. Borghi, 172 - 00144 RomaTel. 06 5291419 - Fax 06 5291425

www.cdmitalia.it

Gestione rete di vendita e logisticaPress-Di Via Cassanese, 224

20090 Segrate (MI)

Centro proveMarcello Attolino, Claudio Galiena

EquipaggiamentiDatron Correvit, Bilance Tassinari,

Banco prova potenza Vamag

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COPERTINA

GIOVANNI MORELLI nasce a Romanel 1975. Da più di dieci anni èimpegnato nel settore dellacomunicazione e delle arti visive.Inizia la sua carriera come fotografofino ad affermarsi nella progettazionevisiva di numerosi magazine. Oggi continua a sperimentare in varieespressioni creative l’utilizzo di mezzialternativi alla parola. Appassionato di musica elettronica, fadi “Paint like music” (Brian Eno) ilprimo dogma del suo manifesto.www.lostinlayout.com

FOTO DI COPERTINA

IGOR GENTILI nasce a Roma nel 1975. Inizia afotografare per gioco spinto dalla curiosità di vedere comepossa un istante essere evocativo di mille pensieridifferenti per mille persone diverse. Dopo la formazionealla “vecchia maniera” lavorando in pellicola e assistendo ipiù noti fotografi italiani si specializza nel settoreautomotive. Collabora da anni con le più quotate riviste delsettore calcando spesso la scena dei più famosi setcinematografici come fotografo di scena. Nel 2010 vince il ClikCiak festival per il lavoro svolto sul setdell’“Uomo nero” di Sergio Rubini. Sta preparando una suapersonale sul tema del nudo, invitato dalla cittadina diArles per il tradizionale Festival della fotografia.

Testata registrata al Tribunale Civile di Roma n. 138/2009 del 10/04/2009

Gli articoli e le fotografie ricevuti anche se nonpubblicati non verranno restituiti

L’Editore garantisce la riservatezza dei dati forniti,per i quali è possibile esercitare i diritti di cui alDlgs n. 196/2003, chiedendo la rettifica e/o la

cancellazione direttamente al responsabileGiovanni Mancini ([email protected])

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MERCATO

6ecoCAR

IL MERCATO DI AUTOVETTURE E FUORISTRADA IN ITALIA

OTTOBRE 2010 LA STRUTTURA DEL MERCATO ITALIANO DELL’AUTOMOBILE / IMMATRICOLAZIONI

Top Ten Ottobre 2010

N. MODELLO OTTOBRE 2010 N. MODELLO GEN/OTT. 20101 FIAT PUNTO 10.189 1 FIAT PUNTO 133.7182 FIAT PANDA 9.294 2 FIAT PANDA 117.1313 FORD FIESTA 5.061 3 FORD FIESTA 86.4354 VOLKSWAGEN POLO 4.269 4 FIAT 500 59.5695 FIAT 500 3.816 5 CITROEN C3 52.4966 CITROEN C3 3.603 6 VOLKSWAGEN GOLF 44.9117 VOLKSWAGEN GOLF 3.470 7 OPEL CORSA 43.5778 LANCIA YPSILON 3.451 8 VOLKSWAGEN POLO 41.7799 OPEL CORSA 3.044 9 LANCIA YPSILON 39.09410 NISSAN QASHQAI 3.022 10 RENAULT CLIO 36.687

N. MODELLO OTTOBRE 2010 N. MODELLO GEN/OTT. 20101 FIAT PANDA 3.028 1 FIAT PANDA 22.9032 FIAT PUNTO 525 2 FIAT PUNTO 15.5693 FIAT MULTIPLA 260 3 FIAT QUBO 7.9264 FIAT QUBO 116 4 FIAT MULTIPLA 4.4645 CITROEN C3 104 5 CITROEN C3 2.1316 OPEL ZAFIRA 76 6 VOLKSWAGEN TOURAN 1.3277 FIAT DOBLO 62 7 OPEL ZAFIRA 1.2658 VOLKSWAGEN TOURAN 57 8 VOLKSWAGEN PASSAT 6959 MERCEDES CLASSE B 36 9 MERCEDES CLASSE B 61110 VOLKSWAGEN PASSAT 22 10 CITROEN C4 591

METANO

IBRIDE

GPL

TOTALE MERCATO DIESEL

N. MODELLO OTTOBRE 2010 N. MODELLO GEN/OTT. 20101 VOLKSWAGEN POLO 877 1 FORD FIESTA 30.7222 FIAT PUNTO 844 2 FIAT PUNTO 26.6753 OPEL CORSA 618 3 CITROEN C3 15.1944 FIAT PANDA 581 4 OPEL CORSA 14.9555 OPEL MERIVA 565 5 FIAT PANDA 12.8826 VOLKSWAGEN GOLF 561 6 DACIA SANDERO 9.8157 FORD FIESTA 514 7 RENAULT CLIO 9.7908 CHEVROLET AVEO 404 8 PEUGEOT 207 8.8439 CITROEN C3 380 9 HYUNDAI I10 8.32610 CHEVROLET SPARK 347 10 LANCIA YPSILON 8.192

N. MODELLO OTTOBRE 2010 N. MODELLO GEN/OTT. 20101 TOYOTA AURIS 114 1 TOYOTA PRIUS 1.7572 TOYOTA PRIUS 94 2 HONDA INSIGHT 8493 LEXUS RX 45 3 LEXUS RX 6134 HONDA INSIGHT 27 4 TOYOTA AURIS 3025 PORSCHE CAYENNE 12 5 HONDA CR-Z 2256 HONDA CR-Z 10 6 PORSCHE CAYENNE 1167 HONDA CIVIC 6 7 MERCEDES CLASSE S 528 VOLKSWAGEN TOUAREG 4 8 HONDA CIVIC 419 LEXUS GS 2 9 VOLKSWAGEN TOUAREG 4110 MERCEDES CLASSE S 2 10 BMW X6 31

N. MODELLO OTTOBRE 2010 N. MODELLO GEN/OTT. 20101 FIAT PUNTO 4.141 1 FIAT PUNTO 44.9652 NISSAN QASHQAI 2.501 2 FORD FIESTA 31.4513 FORD FIESTA 2.459 3 VOLKSWAGEN GOLF 29.0374 VOLKSWAGEN GOLF 2.179 4 NISSAN QASHQAI 20.8385 ALFA ROMEO GIULIETTA 1.771 5 FORD FOCUS 19.0886 FORD FOCUS 1.685 6 RENAULT MEGANE 18.1997 CITROËN C3 1.592 7 VOLKSWAGEN POLO 16.4338 RENAULT MEGANE 1.523 8 FIAT BRAVO 16.2249 RENAULT SCENIC 1.376 9 CITROËN C3 16.09010 AUDI A4 1.364 10 AUDI A4 15.582% diesel sul totale mercato 50,97 % diesel sul totale mercato 45,13

Alimentazione Ott Ott var.% Gen/Ott Gen/Ott var.% % Ott % Ott % Gen/Ott % Gen/Ott 2010 2009 10/09 2010 2009 10/09 2010 2009 2010 2009

DIESEL 71.232 76.482 -6,87 759.548 766.986 -0,97 50,97 38,96 45,13 42,40BENZINA 53.923 67.581 -20,21 600.765 675.132 -11,02 38,59 34,42 35,69 37,32GPL 9.940 41.714 -76,17 260.433 254.757 2,23 7,11 21,25 15,47 14,08METANO 4.300 9.525 -54,86 58.179 105.935 -45,08 3,08 4,85 3,46 5,86IBRIDE 319 1.014 -68,54 4.061 5.934 -31,56 0,23 0,52 0,24 0,33ELETTRICA 22 2 999,99 68 53 28,29 0,02 0,00 0,00 0,00ETANOLO 4 5 -20,00 65 108 -39,82 0,00 0,00 0,00 0,01

TOTALE 139.740 196.323 28,82 1.683.119 1.808.905 -6,95 100,00 100,00 100,00 100,00

Mercato in discesa, è impari il confronto con gli incentiviContinua il processo di contrazione delle immatricolazioni diauto nuove in Italia anche nel mese di ottobre – secondoquanto reso noto dal Ministero delle Infrastrutture e deiTrasporti - che si è chiuso con una flessione del 28,8% a139.740 targhe rispetto alle 196.323 di un anno fa.“Queste notevoli flessioni, che comunque fotografano un andamento nonpositivo – afferma Gianni Filipponi, Direttore Generale dell’UNRAE,l’Associazione che rappresenta le Case estere che operano in Italia –sono amplificate anche dal confronto con un numero molto elevato diimmatricolazioni realizzate nel corso della parte finaledello scorso anno, grazie alla spinta degli incentivi in scadenza con la finedel 2009”. E aggiunge “Resta il fatto che il mercato 2010 rimarrà al disotto dei 2 milioni, come ampiamente previsto già da molti mesi daglianalisti della nostra Associazione”.“È evidente – prosegue Filipponi – che soltanto un programma strutturalee pluriennale di rinnovo del parco, che in Italia è costituitoancora da quasi 14 milioni di vetture con oltre 10 anni, può garantire ilraggiungimento degli obiettivi europei, in termini di riduzione della CO2”.Passando al consuntivo dei primi 10 mesi del mercato, leimmatricolazioni hanno raggiunto le 1.683.119 unità, con una flessionedel 6,95% rispetto alle 1.808.905 dello scorso anno. Il diesel proseguela sua corsa portandosi sui livelli di 2 anni e mezzo fa (maggio 2008) al51% del mercato (rispetto al 39% dell’ottobre 2009); le vetture abenzina si posizionano in crescita al 38,6%, mentre quelle a bassoimpatto ambientale continuano la frenata, perdendo oltre 16 punti dirappresentatività e posizionandosi al 10,4%. Infine, per quantoriguarda l’usato, secondo il Ministero, nei primi 10 mesi, il mercatodell’usato mantiene un leggero attivo (+1%), con 3.713.229 unità.

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GOOD NEWS

DALLO IAAD UN CORSO DI DESIGN CHEGUARDA ALLA MOBILITÀ SOSTENIBILEIl mondo dell'auto sta attraversando un periododi profonda evoluzione: cambiano i motori, lefonti energetiche, i materiali, e anche l'occhioperò vuole la sua parte. L'Istituto di Arte Applicata e Design(IAAD), scuola di design di Torino che vanta l'apertura del primo corso in Italia di“Architettura della Carrozzeria” nel 1978, ha inaugurato lo scorso 18 ottobre, ilnuovo corso “Design della mobilità sostenibile e dei mezzi di trasporto” deldipartimento di Transportation Design “Andrea Pininfarina”, ideato incollaborazione con l'Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (ISIA) diFirenze. Il corso triennale, a numero chiuso, al quale seguiranno in futuro deimaster per completare la formazione dello studente, sarà equivalente a unalaurea di primo livello, e provvederà a “formare giovani professionisti con mente aperta, ingrado di individuare problemi e trovare soluzioni” dice Laura Milani, Direttore IAAD. I nuoviprogettisti quindi saranno in grado di migliorare la mobilità nella società moderna, ponendouna particolare attenzione alla sostenibilità ambientale. Importante sarà la collaborazione trail mondo dell'industria e quello della ricerca e della sperimentazione attraverso lo studio diprogetti patrocinati dall'industria stessa. Attualmente sono molte le aziende partner delnuovo corso, Fiat Group, Volkswagen, Renault, Yamaha, NTV, Italdesign Giugiaro eLamborghini. La collaborazione con le aziende, consentirà agli studenti di ottenere unaformazione costantemente aggiornata attraverso progetti di studio, seminari e stage in unambiente diverso da quello puramente didattico. (Francesca R. Quarta)

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GOOD NEWS

BIMBI PIÙ SICURI IN AUTO È giunta al terzo anno “Bimbisicuramente”, la campagna - promossa da Fiat, ACIF (Associazione Concessionari Fiat), con il patrocinio del Ministero della Gioventù, la collaborazione di Bosch e GiuntiProgetti Educativi - che, attraverso le scuole e le concessionarie Fiat, vuolesensibilizzare sul tema della sicurezza dei bambini in auto. In base alle statistiche nazionali gliincidenti stradali sono la causa principale di morte per i bambini di età compresa tra i 5 e i 14 anni. Oltre 10.000 bambini all'annosono coinvolti in incidenti stradali, praticamente 30 al giorno, e ogni tre giorni muore un bimbo in auto. Per sensibilizzare e far riflettere le famiglie su questi terrificanti dati è nato nel 2008 il progetto “BimbiSicuramente” che quest'anno,per la prima volta, è affiancato all'iniziativa “BimbiAmbiente”. Questo progetto coinvolge direttamente 600 concessionari Fiat in tuttaItalia che lo promuovono, attraverso materiale informativo, temi quali mobilità sostenibile e salvaguardia dell'ambiente, interessandosia le famiglie sia i bambini, per rendere i genitori più consapevoli e responsabili e i figli stessi testimonial in casa di concettifondamentali legati a queste tematiche attraverso libricini e giochi on line a loro disposizione. L’iniziativa scaturisce, anche, dall'analisidegli ultimi dati estrapolati in 7 città campione (Bologna, Mestre, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino) che rappresentano unasituazione allarmante e per certi versi impensabile: oltre il 62% dei bambini viaggia in auto senza alcun tipo di sistema di sicurezza eanche fra gli adulti il 32% di essi non indossa le cinture. Altrettanto allarmanti sono le risposte dei trasgressori intervistati: si passa daun “sono pochi minuti di viaggio” a “non ho ancora acquistato il seggiolino” o “ci vuole molto tempo per mettere il bambino nelseggiolino e non lo sopporta” e anche “uso la cintura dell'auto perché è più comoda” e, incredibile a dirsi “in auto preferisco portaremio figlio in braccio!”. Ciò fa capire quanto lavoro ci sia ancora da fare in termini di sensibilizzazione e coinvolgimento delle famiglie,nonostante i dati raccolti quest'anno siano migliori rispetto alla stessa rilevazione compiuta nel 2009. (M.A.)

VALENTINA VEZZALI, DALLA PEDANA AL VETROLa campionessa olimpica di scherma è la testimonial della campagna di sensibilizzazione all’uso del vetro, il materiale più antico utilizzato per la conservazione deglialimenti... La campagna che è stata lanciata dal Forum dei Consumatori Europei, Friendsof Glass e da Assovetro, l’associazione italiana dei produttori di vetro, ha come slogan “niente danascondere”, proprio perché i contenitori di vetro non riservano sorprese, non alterano il gusto néla qualità di ciò che contengono e non nuocciono alla salute, non avendo bisogno di additivichimici, né di strati protettivi interni per conservare al meglio i cibi che contengono.

Come è nato il coinvolgimentodi Valentina Vezzali a favore delvetro?Vezzali: Ho accolto la propostacon entusiasmo. Ho sempreapprezzato le caratteristiche diquesto materiale così puro, cosìtradizionale, così eco-friendly. Pernoi sportivi è molto importante ilrapporto fra salute e alimentazione

e ritengo che il cibo conservato invetro sia più affidabile. Quando sceglie gli alimenti persuo figlio Pietro è unaconsumatrice consapevole?Vezzali: Pietro è il perno intorno alquale ruota tutta la mia esistenza. Ifigli sono l’essenza della vita. Eriuscire a tirarli su con amore è lacosa più bella del mondo, ma

l’amore non basta: è necessariobadare anche al loro benesserefisico. Perciò quando scelgo sugliscaffali dei supermarket bibite ealimenti per lui, cerco sempre lecose più sane e meno elaborate;proprio per questo la mia scelta siorienta su confezioni in vetro.Anche se, con rammarico, miaccorgo che per molti prodotti è

sempre più complicato trovarle. Quindi sapeva già che il vetronon nuoce alla salute? Vezzali: Come sportiva ho semprescelto il vetro perché conosco lequalità che lo legano alla salute.Da quando poi ho deciso diaderire a questa campagna, hoscoperto altre virtù e proprietà diquesto materiale... (F.C.)

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GOOD NEWS

UN ALBERO SOLARE “NUTRE” L’AUTO ELETTRICA Costerà più o meno quanto un’automobile, ma è la risposta piùconcreta alle esigenze di rifornimento per un’auto veramente ecologica,almeno in attesa che venga risolto il problema principale, che rendecritica la diffusione su larga scala di questa tipologia di veicoli a emissionizero: l’esistenza di una rete di rifornimento diffusa sul territorio. È la stazione diricarica solare proposta dalla Toyota, in occasione della presentazione ufficiale della nuova Prius PHEV “plug-in”, ultimanata della famiglia, che, al consueto sistema ibrido, aggiunge la capacità di viaggiare per circa venti chilometri a unavelocità che raggiunge i cento chilometri orari, spinta dall’energia fornita da un pacchetto di tre batterie al litio di ultimagenerazione, la prima al servizio del ciclo ibrido e le altre due ricaricabili, ricorrendo ad una normale presa elettrica di usodomestico. Si tratta di una struttura in legno, ad imitazione di un albero, le cui fronde sono costituite da pannellifotovoltaici, capaci di distribuire l’elettricità necessaria a ricaricare le batterie agli ioni di litio della Prius PHEV plug-in e dicogliere così l’obiettivo di ottenere zero emissioni e zero spesa: in modalità elettrica la vettura non solo non emetterà CO2

allo scarico ma, utilizzando l’energia tratta dal sole, non dovrà ricorrere a quella prodotta da centrali convenzionali,costosa e comunque inquinante. Per completare il circolo virtuoso, la tettoia fotovoltaica è stata costruita con materialiper il 99% completamente riciclabili, compresi i pannelli che la ditta produttrice (la Scheuten Solar, certificata ISO 14001)si impegna a ritirare per il recupero e il riutilizzo. Il costo della struttura – dicono i tecnici della Toyota – è stato di circa40mila euro, ma, occorre considerare che per il momento si tratta solo di un prototipo: nell’ipotesi di unacommercializzazione, esso risulterà certamente assai più basso. La stazione solare, evidentemente, si rivolge soloparzialmente a un pubblico di privati, per lo spazio all’aperto che esige, ma potrà rappresentare un ottimo investimentoper i gestori di flotte aziendali, che ne potrebbero ammortizzare rapidamente il costo grazie al risparmio energeticoottenuto, tanto più vista l’esistenza degli incentivi pubblici al solare. La struttura ideata dalla Toyota costituisce quindi unimportante contributo alla creazione di una prospettiva realistica della diffusione dell’auto elettrica, spostando anche suiprivati la responsabilità di contribuire alla creazione di una rete di rifornimento affidata, per ora, solo all’impegno delleamministrazioni locali, dell’Enel e delle Case automobilistiche. Esperienze positive in questo campo già sono maturate,ad esempio, negli Stati Uniti dove, anche grazie ad un’edilizia residenziale basata per lo più su villette uni o bifamiliari, giàda tempo l’industria ha potuto proporre kit di pannelli fotovoltaici da montare sui tetti dei garage, al servizio delle autoelettriche. Sempre negli Stati Uniti esistono anche progetti più ambiziosi, come quello avviato dalla “SolarCity”,un’azienda leader nel solare, in accordo con la Tesla Motor e una banca californiana, la “Robobank”, per dotare di“pompe elettriche” solari ad alta velocità l’autostrada che collega San Francisco a Los Angeles, creando così un vero eproprio ecocorridoio di 550 chilometri per le vetture elettriche. La stessa “SolarCity”, d’altronde, ha già installato oltrecento stazioni solari domestiche a proprietari di auto Tesla, negli USA, ovviamente. (Gian Franco Lepore Dubois)

20MILACHILOMETRIL’ANNOGRATIS ESENZAEMISSIONIIl punto di ricaricasolare della Toyota hauna potenza di 2,71kWp (potenza massimadi picco) che gliconsente di produrre3.105 kWh l’anno. Ilcollegamento avvieneattraverso unacolonnina che, durantela giornata, è in gradodi fornire, nella mediadell’anno, quasi trericariche, di ricaricarecioè tre Prius PHEVplug-in, o tre volte lastessa vettura(l’energia necessariaper la ricarica dellebatterie è pari a trekWh). Questo, appunto,nella media, perché ingiornateparticolarmentesoleggiate, nellamigliore stagione(luglio e agosto), lacapacità giunge fino acinque ricariche.In pratica, ricorrendoalla stazione saràpossibile percorreredai 60 ai centochilometri al giorno,cioè più di 20milachilometri l’anno, gratise senza emissioni,risparmiandoannualmente ben2.547 chili di CO2.La colonnina dirifornimento è dotatadi un monitor nel qualesi può controllarevisivamente la quantitàdi energia erogata, iltempo di ricarica e ilquantitativo diemissioni risparmiategrazie all’energiaelettrica prodotta daipannelli fotovoltaici.Il punto di ricarica,come qualunqueimpianto fotovoltaico,viene collegato allarete elettrica generalein maniera che,quando l’energiaprodotta non vienerichiesta dallacolonnina, essa vengaimmessa nella rete delgestore, generando uncredito in contoenergia, che potràessere sfruttato nelmomento in cui ilfotovoltaico non è ingrado di produrre(notte o insolazioneminima). (G.L.F.D.)

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DEBUTTA SU STRADA, A ROMA, LA PININFARINA NIDO EV Il Sindaco della Capitale, Gianni Alemanno, ha tenuto a battesimo lapiccola citycar elettrica al Campidoglio. La Nido EV realizzata dallaPinifarina, dal centro di Roma con a bordo Paolo Pininfarina e il Sindacoha poi raggiunto il Quirinale, dove il Presidente della Repubblica GiorgioNapolitano ha ricevuto i due passeggeri d'eccezione. Proseguono così i festeggiamentidegli ottant'anni di attività della famosa carrozzeria italiana, impegnata per la prima volta a realizzare un'auto interamentedisegnata, progettata e costruita nel proprio centro stile. La Nido EV è frutto della scelta operata da Pininfarina di sviluppareauto a mobilità sostenibile, elettriche o ibride, utilizzando materiali alternativi, leggeri e riciclabili e dimostrando, ancora unavolta, la propria creatività e lungimiranza, doti che hanno permesso all'azienda italiana di evolversi da carrozziere artigiano agruppo internazionale e partner globale dell'industria automobilistica. Derivata dal prototipo esposto nel tempio dell’artemoderna, il MoMA di New York, che ha ricevuto i premi “L’Automobile più bella del mondo” per la categoria prototipi econcept car nel 2004 e il “Compasso d’oro” nel 2008, la Nido è lunga 2,8 metri, dotata di 2 posti e ha un propulsore capacedi erogare una potenza massima di 30 cavalli che la spinge fino a 120 km/h con un’accelerazione da 0 a 60 km/h in 6.7secondi, con un'autonomia massima di 140 km. La vettura è stata sviluppata partendo da un pianale modulare chepermetterà di poter realizzare quattro differenti veicoli elettrici o ibridi 2 posti, 2+2, pickup e van leggero. Citando il Sindaco diRoma: “Senza fare torti a nessuno, mi sembra l'auto elettrica più bella che ho visto finora, con un design fantastico, degno diPininfarina. Credo possa davvero essere un'auto che si affermerà nel settore della mobilità sostenibile. Mi auguro che questoprototipo venga presto lanciato sul mercato e che possa essere utilizzato nella fase di pedonalizzazione del centro storico,anche attraverso il car sharing”. (Marcello Attolino)

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ANFIA, RAZELLI: “LA UE NON SI SBILANCI”Per il presidente dell’Anfia è necessario che l’UnioneEuropea mantenga gli equilibri. “A livello europeo è fondamentale per leimprese poter contare su un sistema tariffario equo. Riteniamo che l'UE debba rivedere la suapolitica commerciale, che fino ad oggi si è concretizzata in concessioni troppo spessoingiustificate ai nostri partner commerciali esteri”. Così si è espresso Eugenio Razelli, presidentedell'Anfia (associazione nazionale filiera industria automobilistica) aprendo l'assemblea annualedell'associazione incentrata sulle strategie per il rilancio della filiera automotive nella sfida delmercato globale in tempi di crisi. Quella della competitività del settore, secondo Razelli, è unasfida su cui, per avere successo, “occorre l'impegno sia dell'industria, sia delle istituzioni e deglialtri partner della filiera”. Se la Ue deve quindi correggere il tiro su tariffe che non siano sbilanciatea favore dei competitor stranieri, “a livello nazionale - ha aggiunto Razelli - le istituzioni devonocreare le condizioni socio-economiche favorevoli alla competitività delle imprese, lavorare allosnellimento della macchina burocratica riformare il fisco, investire sul rinnovamento infrastrutturalee aprirsi al nucleare”. “Per l'automobile, a livello mondiale, è arrivata la resa dei conti e lasituazione in cui ci troviamo, in Italia, è estremamente seria”. Questo, invece, ha puntualizzato l’ADdi Fiat Automobiles, Sergio Marchionne. “Dobbiamo avere l'onestà intellettuale per riconoscerequello che non funziona e dobbiamo trovare il coraggio di cambiarlo per andare avanti - hachiosato Marchionne- dobbiamo essere abbastanza lucidi per renderci conto che non ci sarà datauna seconda opportunità. Anche in Italia siamo arrivati ad uno snodo cruciale”.

Eugenio Razelli Sergio Marchionne

IL SALONE DEL QATAR PARLAITALIANO, ANZI FRANCESE La prima edizione del Qatar MotorShow, Salone internazionalededicato all'automobile e al mondodei motori che si terrà a Doha dal26 al 29 gennaio 2011, saràorganizzato dal Qatar TourismAuthority (QTA) in collaborazionecon Q.media Events e GL events esotto il patrocinio di HE SheikhHamad Bin Jassim Bin Jabor AlThani, Premier e Ministro degli Affariesteri in Qatar. Ad anticipare icontenuti del Salone è stata Giada

Michetti, amministratore delegato di GL events Italia, assieme a Ahmed AlNuaimi, Presidente del Qatar Tourism Authority, Al Hussein bin Ali bin Ahmad Al Thani, ceo diQ.media e Olivier Ferraton, amministratore delegato di GL events Services. Il Salone intende posizionarsi da subito ai verticidel panorama internazionale degli show dedicati ai motori. Con un parco autovetture stimato in circa 5,8 milioni di unità,(fonte Global Insight) il Qatar, l'Arabia Saudita, il Bahrain, gli Emirati Arabi Uniti, il Kuwait, l'Oman, a luglio 2010 hannoregistrato un aumento delle vendite di auto in media del 12% (fonte Global Insight) rispetto al 2009. L'elevato potered'acquisto dei clienti, l'orientamento verso l'alto di gamma, la preferenza verso i marchi di lusso, le auto sportive, le fuori-serieo extra-serie sono caratteristiche peculiari di questi mercati. Il Doha Exhibitions Center che ospiterà la prima edizione delQatar Motor Show sarà dunque il palcoscenico per il lancio sui mercati del Middle-East degli ultimi modelli dei più prestigiosibrand automobilistici mondiali nel segmento premium. In collaborazione con il Gruppo Carrozzieri Autovetture dell'Anfia,Associazione nazionale italiana Filiera Industria Automobilistica, il Qatar Motor Show ospiterà un'area dedicata alle conceptcar, alle supercar e ai prototipi di alcune prestigiose firme del design automobilistico e della produzione di carrozzerie specialiMade in Italy: Autostudi, Bertone, Castagna, Fioravanti, Pininfarina, Salt, Spada, Touring Superleggera. Nella zona circostanteil Doha Exhibition Center saranno allestite diverse aree che ospiteranno dimostrazioni di vetture off-road, i funamboli delfreestyle ed esibizioni di drifting. I visitatori potranno inoltre effettuare test drive con gli ultimi modelli di auto e di SUV eavranno la possibilità di confrontarsi direttamente con esperti di guida per consigli sul miglior stile di guida da adottare nellediverse condizioni.

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“AUTO E AMBIENTE VERE BUGIE E FALSE VERITÀ”Quando il metro non è uguale per tutti,potrebbe verificarsi una querelle comequella insorta a Padova dove il Comunevorrebbe vietare ai Suv il transitoall'interno delle mura urbane. Il motivo? L'ingombro e i possibili danni causati allapavimentazione. Al dibattito promosso da Porsche Italia, incollaborazione con l’Unrae, l’Unione delle Case estere, e l’Uiga (unione italiana giornalisti automotive), hanno partecipatoaccademici, giornalisti, tecnici di settore e rappresentanti delleistituzioni alla ricerca di un punto d'accordo. “Si tratta di accuse -ha spiegato Gianni Filipponi, direttore generale dell'Unrae - chenon stanno in piedi. In primo luogo perché dalle statistichedell'immatricolato italiano nei primi dieci mesi del 2010 emerge chele lunghezze medie ponderate dei Suv e delle auto station wagoncorrispondono rispettivamente a 4,5 e 4,6 metri, mentre gliingombri equivalgono agli 8,1 m2 degli uni contro gli 8,3 m2 delle altre; e un dato del tutto analogo vale per i veicoli immatricolati nella provinciapadovana”. Alla stessa stregua di fuoristrada e crossover, allora, l'eventuale divieto dovrebbe penalizzare anche giardinette e familiari. Ma come lamettiamo con la fragilità della pavimentazione delle vie del centro? “Un semplice calcolo eseguito dagli addetti ai lavori - ha osservato ilconsigliere alla Provincia di Padova Carlo Emanuele Pepe - ci dice che il Suv medio, con pneumatici di primo equipaggiamento, più grandirispetto a quelli montati su una vettura media, e dunque con una maggiore impronta a terra, grava per circa 1,67 kg per cm2, mentre quest'ultimaesercita un carico al suolo pari a 1,97 kg per cm2”. Ecco allora che, con il medesimo metro, si potrebbero punire tutti i cittadini sovrappeso che,inforcata la bicicletta, pedalano verso il centro. L'importanza del dibattito è fuori discussione, “Invece di ricorrere a divieti frettolosi e superficiali -ha aggiunto Loris Casadei, direttore generale di Porsche Italia - è opportuno affrontare la complessità che vi si lega. Ed è giusto riconoscerel'impegno delle Case che ogni anno investono complessivamente 50 miliardi di euro a vantaggio della sicurezza e dell'ambiente. Tutto questoanche nel difficile contesto attuale, stringendo i denti per mantenere l'occupazione: in caso contrario l'impatto sull'economia sarebbe devastante”.

PIENO DI ENERGIA PER OPEL Alla base del rilancio di Opel c'è il nuovopiano di sostenibilità delineato da Nick Reilly, Presidente GM Europe & CEOAdam Opel, che prevede investimenti per 11 miliardi di euro nei prossimi 5 annie il rinnovo dell’80% della gamma che avrà tre anni o meno nel 2014. Intrapreso perritornare al punto di pareggio nel 2011 e all’utile nel 2012, tiene conto di una riduzione della capacità produttiva al livello delladomanda attesa; un investimento nelle fabbriche per migliorare l’efficienza e aumentare la flessibilità degli impianti; un’espansione neimercati extra europei in forte crescita; infine un forte investimento nel prodotto e nelle nuove tecnologie. “Undici miliardi di euro saranno stanziati nei prossimi 5 anni per rinnovare la gamma Opel e sviluppare in maniera significativa lepropulsioni alternative. Nel 2014 l’80% della gamma Opel avrà 3 anni o meno”, ha dichiarato Nick Reilly. Oltre a ciò sul fronte dellepropulsioni alternative Opel investirà 1 miliardo di euro per migliorare l’efficienza dei motori ad alimentazione tradizionale e introdurrenuovi prodotti innovativi ecocompatibili, quali: Ampera, l’elettrica ad autonomia estesa, veicoli a batteria nel segmento delle piccole,lo sviluppo della tecnologia GPL e Metano, l’introduzione dello start/stop, inclusa la ricerca sull’idrogeno attualmente sviluppato perl’HydroGen4 in fase di test a Berlino.

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FLASH Nissan Micra

Il mondo dell'auto cambia in fretta e la Micra pure.Dall'esordio della prima generazione in Giappone, nel lontano1982, quando si chiamava March e non è mai arrivata in Italia,adesso è pronta al debutto in Europa con la quarta generazione,figlia di un mondo globalizzato che la vedrà commercializzata in

160 Paesi e prodotta in quattro diversi impianti dislocati in Cina,Thailandia, Messico e India. E proprio dallo stabilimento indiano diChennai le nuove Micra partiranno per “invadere” il nostroContinente. Un'invasione pacifica e inevitabile, visto il successoottenuto dalle generazioni precedenti, che finora sono state vendutein oltre 5,65 milioni di unità in tutto il mondo, delle quali ben400.000 in Italia.“Pensiamo di immatricolarne sulle 25.000 all'anno” valuta AndreaAlessi AD di Nissan Italia “meno delle 45.000 registrate nell'annorecord 2003 con l'attuale modello, perché oggi la Micra non è più ilnostro unico veicolo nel segmento B, ma va a completare un'offerta che

La giapponesinadiventa globaleDebutto europeo per la city car giapponese che si appresta adiventare a tutti gli effetti una world car per far fronte alle pressantirichieste dei mercati emergenti

di Marina Terpolilli

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Nissan Micra

comprende anche Juke, Cube, Note”. La nuova Micra potrebbeavere tutte le carte in regola: è una vettura razionale,soprattutto nel design che ricorda il modello precedenteall'attuale tanto piaciuto agli italiani; è flessibile e confortevole,adatta alla mobilità cittadina e in grado di soddisfare le esigenze diogni cliente: tanto per chi desidera un modello più emozionale dalpunto di vista estetico c'è sempre il crossover Juke, sbarazzino eimpertinente al punto giusto.In Italia è appena partita la prevendita, mentre il lancioufficiale è stabilito per la prima metà di settembre.È prevista una sola carrozzeria cinque porte, la sola motorizzazione1.2 benzina e quattro livelli di allestimento Visia, Comfort, Acenta eTekna. A partire dalla primavera 2011 si aggiungerà anche il 1.2sovralimentato da 99 Cv capace di raggiungere i 95 g/km di CO2. In pratica è una variante di potenza del 1.2 aspirato che beneficia delcompressore volumetrico per ottenere più cavalli. I consumi, che giàsono minimi nell'aspirato, si ridurranno a 4 litri per 100 chilometri afronte, peraltro, di una maggiore coppia. Sicurezza e dotazioni sullanuova Micra sono ai massimi livelli rispetto alle concorrenti delproprio segmento: la dotazione prevede 6 airbag e l'ESP, lacentralizzata con il telecomando e il computer di bordo di serie pertutte le Micra, a fronte di un listino piuttosto contenuto. Tra glioptional più gradevoli dispone dell'assistenza al parcheggio (SimpliParking Pak) che valuta se lo spazio a disposizione è sufficiente perla manovra, ideale in città.

Rispettosa verso l’ambienteDal punto di vista della tecnologia lanuova Micra stupisce per l’eccezionalemotore tre cilindri 1.2 da 80 Cv capacedi emissioni straordinariamente basseper un benzina: 115 g/km di CO2.Contrariamente alle aspettative dovute alla sua architettura tre ci-lindri, non vibra e non fa rumore durante la guida, neppure se ab-binato al cambio automatico CVT. L'agilità della nuova Micra è damanuale, brillante e scattante nel traffico, si difende bene nelloslalom cittadino quotidiano e ha una buona tenuta nelle strade ex-traurbane, frutto di un'accurata messa a punto dell'assetto, curatoper affrontare le strade europee e le maggiori velocità preferitedagli italiani. Il punto di forza della nuova Micra è dovuto all'ineditapiattaforma V (dove V sta per versatile) che sarà la base anche peri prossimi modelli della Nissan nel segmento delle compatte everrà utilizzata anche dalla Renault, nell'ambito dell'Alleanza.

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FLASH Opel Meriva

Dal lancio della prima generazione di Meriva nel2003, Opel è stata leader nel mercato dellemonovolume compatte con circa un milione diesemplari venduti. Con questa seconda generazione,presentata al Salone di Ginevra nel marzo scorso, punta a

vendere, entro il 2011, 130.000 unità.L’aspetto dinamico, in netta controtendenza con le linee squadrate delmodello precedente, è rappresentato dalla linea del tetto allungata eabbassata, dal frontale aggressivo - in cui spicca la griglia conl’evidente marchio Opel e i gruppi ottici ad “occhio d’aquila” - edall’innovativa linea di cintura a onda, che sottolinea la praticità delleFlexDoors posteriori e delimita la linea del finestrino posteriore,abbassata di cinque centimetri per migliorare la visibilità deipasseggeri posteriori. Il mutamento estetico più radicaleconsiste proprio nell'inedito taglio delle portiere posterioriincernierate all’indietro, che consentono un più facile accesso

Campionessadi flessibilitàLa seconda generazione della piccola monovolume Opel si affacciasul mercato in una nuova veste dallo stile elegante e dinamico,proponendo interni ergonomici e nuove motorizzazioni “pulite”

di Marcello Attolino

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Opel Meriva

all'interno della vettura. Come l’esterno, l’interno è inedito edestremamente funzionale. La plancia avvolgente si allunga fino alleportiere creando un ambiente caldo e accogliente; sono stati utilizzatimateriali di ottimo livello e qualità ed è aumentata in modo rilevantela capacità di stivaggio grazie al sistema FlexSpace (vedi box). Ulteriore novità di Meriva riguarda il tetto panoramico lungo quasi 2metri - il più grande del segmento - e dotato di tendina parasoleelettrica. Per quanto riguarda le motorizzazioni disponibili si puòscegliere tra cinque diesel e tre benzina, con potenze comprese tra55 kW e 75 cv e 96 kW/140 cv; tra queste poniamo in evidenzala presenza della nuova motorizzazione 1.3 CDTI in versioneecoFLEX, che sviluppa una potenza di 70 kW/95 cv e vantaconsumi estremamente ridotti e un livello di emissioninell’ordine di 119 g/km CO2. Rispetto alla versioneprecedente migliora anche la dinamica di guida grazie allacarreggiata più larga, alle nuove sospensioni, all’innovativoservosterzo elettroidraulico, ai freni più grandi e al nuovoESPPlus. Sono disponibili inoltre i fari anteriori con sistemaDynamic Curve Light (il fascio di luce segue la strada incurva) e quelli posteriori dotati di Adaptive brake lights(lampeggiano cinque volte al secondo quando entra infunzione l’ABS), gli airbag laterali e a tendina a doppio stadioper torace e bacino, il sistema di rilascio dei pedali brevettatoda Opel (i pedali collassano in caso di incidente frontale) e infine ilpiantone dello sterzo ad assorbimento di energia.

Il sistema ErgoFlexSviluppata per esserecampionessa di flessibilità, la Opel Meriva mostra unanotevole versatilitàaccompagnata da unaspiccata ergonomia grazie alsistema ErgoFLEX System di

cui fanno parte:il rinnovato sistema FlexSpace per isedili posteriori che permette diregolarli in modo tale da offriremaggiore spazio sia per le gambe cheper le spalle, qualora i passeggerisiano solo due; le portiere posterioriFlexDoors che ottimizzano l’accesso;

i sedili anteriori certificati AGR cheprevedono quattro regolazioni per i

poggiatesta, il supporto lombare e unsupporto per le gambe regolabile; il portabiciclette FlexFix (disponibile a richiesta)integrato nel paraurti posteriore e, infine, ilFlexRail composto da una serie di cassettiintercambiabili che scorrono lungo due binari

di alluminio collocati tra i sedili anteriori.

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FLASH Ford C-Max

Prima espressione della nuova piattaforma globaleFord del segmento C, quella sulla quale nasceràall’inizio del prossimo anno la nuova Focus, ècertamente la C-Max che si presenta in dueversioni, a cinque e a sette posti, entrambe

esteticamente contrassegnate dal medesimo e ormai inconfondibilelook del “kinetic design”, che accomuna i prodotti più recenti dellaCasa dell’Ovale Blu. Più sportiva e aggressiva, la cinque posti hadimensioni analoghe alla precedente (4,38 m), mentre la sette posti,destinata ad un pubblico prettamente familiare, di linea identica finoal montante, è più alta di 58 mm, ha un passo più lungo di 140 mm,raggiungendo i 4,52 metri, e si caratterizza per le porte posterioriscorrevoli, estremamente pratiche, che consentono la massimaaccessibilità all’abitacolo anche in spazi angusti.Ben studiati in tutte le versioni gli interni, con i sedili posteriori,ribaltabili facilmente con una sola mano per creare un vano

Cuore ecologico per la compatta di FordCon una C-Max completamente rinnovata, comoda, versatile, benaccessoriata e per di più caratterizzata da un invitante listino, la Ford tenta lascalata al primato nel segmento delle monovolume compatte

di Gian Franco Lepore Dubois

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bagagli più ampio e completamente piano, e per di più con lapossibilità di ripiegare il sedile centrale posteriore sotto quello esternoper creare, nella cinque posti, una configurazione 2+2 e, nella setteposti, un corridoio centrale che sarà particolarmente apprezzato dallemamme per controllare meglio i bambini in terza fila. Altrettantogradito risulterà il portellone posteriore ad apertura elettrica.Tra le motorizzazioni (tre benzina e tre diesel da 125 a 180 Cv)debutta il nuovo 1.6 EcoBoost. Si tratta di un quattro cilindri ad altaefficienza e basse emissioni, ad iniezione diretta, dotato di unturbocompressore a bassa inerzia, che consente una coppia elevata giàa bassi regimi. Con l’EcoBoost, a prestazioni sensibilmente migliorate,corrispondono consumi di carburante ed emissioni di CO2 ridotte del10% rispetto al precedente 2.0 litri. Equipaggiata con l’EcoBoost da180 Cv, la nuova C-Max vanta un consumo sul combinato di 6,6litri/100 km ed emissioni di CO2 limitate a 154 g/km.Dotata già di serie di un buon livello di accessori che rendono facile esicura la guida, come l’ESP, 6 airbag, climatizzatore, cerchi in acciaioda 16", computer di bordo e impianto stereo base, sulla C-Maxesordisce anche il sistema che comanda lo sterzo automaticamentedurante le manovre di parcheggio in parallelo. A rendere ancor piùsemplice la guida c’è anche la possibilità di avere, nelle versioni agasolio, invece del normale cambio manuale a sei rapporti, il cambioautomatico a doppia frizione e a sei rapporti.Particolarmente interessanti i prezzi che partono dai 19mila eurodella C-Max Plus di base con motore 1.6 aspirato e cambio a cinquerapporti, per giungere ai 26.500 euro della C-Max Titanium con ilconfortevole cambio automatico.

Non solo motoreIl rispetto dell’ambiente nella C-Max nonriguarda solo il nuovo motore EcoBoost.La vettura, infatti, è stata realizzata tenendo conto del “PSI”, il Pro-duct Sustainability Index” (indice di sostenibilità del prodotto) messoa punto dalla Casa americana per valutare le modalità di gestionedell’impatto ambientale, sociale ed economico dei veicoli. La nuovaC-Max offre prestazioni migliori, in base a questo indice, rispetto allaprecedente. Gli elementi presi in considerazione dall’indice sono: ● il potenziale di surriscaldamento globale e il potenziale diinquinamento dell’aria durante il ciclo di vita● l’uso di materiali sostenibili (riciclati e rinnovabili)● la gestione delle sostanze (tra cui la certificazione antiallergica degliinterni)● l’impatto del rumore esterno● la sicurezza (per occupanti e pedoni)● la capacità di mobilità (capacità di carico di passeggeri e bagaglirapportata alle dimensioni)● i costi di possesso durante il ciclo di vitaNell’intento di migliorare sempre più il “PSI”, la Ford ha creato fino adoggi oltre 300 nuovi componenti realizzati con materiali riciclabili, ri-ducendo, così, di circa 20.000 tonnellate l’anno la massa di rifiuti de-stinati in discarica. La nuova C-Max, in particolare, monta una serie dicomponenti realizzati usando prodotti riciclati come, ad esempio,materiali per isolamento acustico ricavati con tessuti di cotone edenim riciclati, numerosi componenti in plastica prodotti con vari ri-fiuti industriali e di consumo, fra cui l’alloggiamento, il coperchio e lapiastra di base della batteria, la ventola e la maschera del radiatore, ilgruppo calotta del motore, il collettore di aspirazione e il coperchiodella presa d’aria, lo schermo protettivo del sottoscocca posteriore eil deflettore inferiore del radiatore.

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FLASH Suzuki Swift

Più grande, più potente, più sicura, ma più leggerae, soprattutto, più rispettosa dell’ambiente. Così sipresenta la nuova Suzuki “Swift” edizione 2010, quartagenerazione della vettura di maggior diffusione dellaCasa giapponese che punta, con una sempre più

aggressiva politica commerciale, a venderne centomila esemplaril’anno in Europa e a raggiungere, in Italia, l’obiettivo del 2% delmercato (oggi sfiora l’1,6%). “Quello che ci ha guidato nel progettare la nuova Swift - afferma ilDirettore generale di Suzuki Italia, Massimo Nalli - è stata la volontàdi rivoluzionarne i contenuti, lasciando immutato lo stile sportivo cheha caratterizzato la vettura sin dalla sua nascita e che ne ha decretato ilsuccesso”. In effetti l’auto, che abbiamo provato sulle strade tortuoseche costeggiano il lago di Como, si pone in perfetta continuitàrispetto alle precedenti generazioni, conservando sostanzialmente lasua caratteristica estetica compatta.

La nuova Swift cresce con consumi ridottiUn modello importante per il brand giapponese che conta di imporsisul mercato europeo. La Swift si presenta con un look sportivo,ma con un animo rispettoso e gentile verso l’ambiente

di Gian Franco Lepore Dubois

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Suzuki Swift

Le maggiori novità sono all’interno e alla guida. Più lunga dinove centimetri rispetto alla precedente versione (3,85 m contro 3,76)e di pochi millimetri più alta e più larga, la nuova “Swift” offreun’abitabilità inaspettata, se rapportata alle sue dimensioni, anche peri passeggeri sul sedile posteriore. Rimane un bagagliaio da 211 litri,non troppo spazioso, ma ampliabile fino a 512 litri ribaltando i sedili.Tutti nuovi anche gli interni, neri e alluminio, dal look sportivo, masenza rinunciare alla praticità di numerose tasche e portaoggetti.Comodo il posto di guida con il volante regolabile in altezza (inoptional anche in profondità), il cambio posizionato in modo ottimalee tutta la strumentazione visibile a colpo d’occhio. Su strada si colgonoi risultati del pianale completamente riprogettato e del lavoro svolto sucarrozzeria e sospensioni: la nuova “Swift” risulta, infatti, non soloestremamente maneggevole ma anche dotata, grazie alla maggiorrigidità conferita al telaio, di un assetto sportivo che non pregiudica ilcomfort. Nuove anche le due motorizzazioni entrambe Euro5 cheassicurano, grazie anche al minor peso della vettura (20chili meno del modello precedente) e al sistema Start &Stop, buone prestazioni sotto il profilo dinamico eambientale. Il benzina 1.2 da 94 Cv permette di fareventi chilometri a litro con emissioni limitate a 113g/km di CO2; il diesel 1.3 da 75 Cv quasi 24 chilometricon 109 g/km di CO2. Con cinque stelle EuroNCap,dotata di serie di sette airbag, ABS, ESP, EDB, TCS eclimatizzatore manuale, la nuova Swift è proposta a tre

e cinque porte e in quattro allestimenti (L, GL, GL style e TOP) concambio manuale a cinque marce. La motorizzazione a benzina èequipaggiata, su richiesta, di cambio automatico a quattro rapporti e,rispettando la tradizione Suzuki, è disponibile anche in versione 4x4.Una vettura, dunque, di gestione economica, rivolta soprattuttoad un pubblico giovane, pronta a confrontarsi nelcombattuto segmento B in cui si muovono competitor come laFord Fiesta, la Toyota Yaris e la Opel Corsa, facendo leva anche suun’incisiva politica commerciale: pur in assenza di incentivi pubblici, ilprezzo di lancio della versione di base è di soli 9.490 euro (conrottamazione) con un risparmio di 2.200 euro sul prezzo di listino, cheparte da 11.690 euro per giungere fino a 16.090 euro.

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FLASH Volvo V60

La Volvo cambia pelle e, senza trascurare il suomercato di riferimento, cerca nuovi sbocchi in unpubblico che vuole sì, spazio e sicurezza, tradizionali pilastridella Casa, ma anche qualcosa in più in termini di sportività epiacere di guida. Il segno della svolta, che avviene proprio nel

momento in cui il marchio svedese è stato acquisito dai cinesi, è la V60,versione familiare ma non troppo, della S60. In realtà la nuova vettura,per la sua linea cuneiforme e filante, si avvicina più ad unacoupé che ad una familiare, pur assicurando ai passeggeri eal bagaglio invidiabili volumi. “Abbiamo aggiunto ai due elementitradizionali delle nostre auto -design e sicurezza- l’elemento dellasportività - spiega Michele Crisci, Amministratore delegato di VolvoItalia - con l’obiettivo di migliorare ulteriormente la nostra quota dimercato in un anno, il 2011, che si prospetta particolarmente difficile,dopo il 2010 che, almeno, ha goduto inizialmente dell’effetto ditrascinamento degli incentivi statali”.

Nel 2010, peraltro, la Volvo è andata in controtendenza con un più19% (da gennaio ad agosto), portando dallo 0.73 allo 0,90% la suaquota sul mercato italiano. Con la nuova gamma “60”, dunque, l’1%è a portata di mano, visto che la previsione è di venderne 8.000esemplari (2.000 S60 e 6.000 V60).Basata sullo stesso telaio dinamico della S60, con selettore tra tre diversiassetti (comfort, sport e advanced), che opzionalmente può esseredotato di un sistema di autoregolazione controllato da sensori, la nuovaV60, disponibile con cambio manuale a sei rapporti o automatico e contrazione solo anteriore o integrale, accoglie tutti i più recenti e sofisticaticongegni di sicurezza e di assistenza alla guida.Su strada si ha una sensazione di perfetta aderenza grazie anche al“Corner Traction Control”, un dispositivo che, rallentando la ruotainterna alla curva, permette maggior potenza a quella esterna,eliminando qualunque tendenza alla sottosterzata. Fluida e comoda, sesi eccettua il fatto che, nella versione a cambio manuale, stranamente,

La Station Wagoncambia pelleLa svedese Volvo cerca nuovi sbocchi e opportunità con i nuovimodelli. La V60, versione Station Wagon dell’apprezzata S60, vive divita propria con le sue linee che ricordano quelle di una coupé

di Gian Franco Lepore Dubois

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Volvo V60

la leva è in posizione troppo arretrata, può essere guidata in assolutatranquillità: la vettura, infatti, con l’uso di telecamere, radar e laser,rallenta quando il veicolo che la precede è troppo vicino e adegua adesso la propria velocità; mantiene automaticamente la distanzaimpostata rispetto al veicolo che precede; impedisce di superare unavelocità predefinita; frena fino a fermarsi in presenza di un pedonegrazie al “pedestrian detection”; avvisa in caso di variazioneincontrollata di guida e quando si superano i limiti di carreggiata. La Volvo, insomma, ha fatto ricorso a tutte le più moderne tecnologie,per garantire il massimo della sicurezza non solo ai passeggeri, maanche ai pedoni e agli altri automobilisti, seguendo un ambiziosoprogramma che per il 2020 prevede di azzerare il numero di morti eferiti gravi sulle proprie auto. Anche negli interni appare chiaro losforzo di arricchire la semplicità e la funzionalità della tradizionescandinava con elementi di vivacità. Il vano di carico è di 430 litri con isedili posteriori divisibili 40/20/40 e quello del passeggero anteriore

completamente abbattibile, per consentire trasporti particolarmenteingombranti. Otto le motorizzazioni che saranno disponibili: cinquemotori a benzina e tre diesel per potenze che vanno da 115 Cv fino ai304 CV del tre litri benzina a sei cilindri. Il listino parte da 32.100 euro,1.200 euro più elevato di quello della S60, per arrivare ai 46mila eurodel modello top di gamma.

Motori più raffinati percontenere i consumiLunga oltre quattro metrie mezzo con un peso, apieno carico, sulle duetonnellate, la V60 non può certopretendere di essere annoverata tra le vet-ture più ecologiche, tanto più conside-rando i consumi che necessariamente sicollegano a tutte le tecnologie in essaadottate che evidentemente richiedonoenergia di alimentazione. Restano comunque gli sforzi compiuti daiprogettisti per abbattere il più possibile iconsumi convinti, loro come noi, che il ri-spetto dell’ambiente passi anche per ilportafogli degli automobilisti: meno con-sumi, meno spesa, meno CO2.In questo ambito il fiore all’occhiello sarà laversione “DRIVe”, disponibile durante il2011, dotata di un motore diesel, perfettointerprete della filosofia del downsizing,quella che impone di ottenere il massimodal minimo. Si tratta di un 1.6 litri, capacedi erogare 115 Cv e con una coppia di 270Nm, cui sarà abbinato un cambio manualea sei rapporti. La vettura consumerà solo4,3 litri per cento chilometri nel combinatoe promette di contenere le emissioni diCO2 al di sotto dei 115 g/km, una misuragià di per sé non elevata, ancor più se rap-portata alla tipologia di vettura. Significativisforzi sono stati compiuti, però, su tutti imotori della gamma, i cui consumi sonostati generalmente abbattuti. In particolareè stato migliorato il T6 benzina da tre litri,fino a portarlo ad erogare 304 Cv con unacoppia di 440 Nm da 2.100 a 4.200 giri,così da consentire un’accelerazione da 0 a100 km/h in soli 6.5 secondi. Allo stesso tempo è stato ridotto il con-sumo del 10%, limitato ora sotto i dieci litriper cento chilometri.Analoga operazione è stata compiuta suldue litri benzina che offre 203 Cv con unacoppia di 399 Nm per un consumo di 8,1l/100 km con emissioni di 189 g/km diCO2, del quale il Direttore di progetto dellaV60, Thomas Ahlborg, è orgoglioso:“Siamo riusciti a creare - dice - un motorea quattro cilindri equivalente a un cinquecilindri, ma con maggiore rendimentoenergetico”.

Il sistema pedestrian detection

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FLASH Citroën C4

La Citroën ci ha abituato, fin dalle origini, a soluzionid’avanguardia, tipo le sospensioni pneumatiche,quando molte auto utilizzavano ancora le balestree anche con questa C4 ha mantenuto il punto.Un punto che si traduce: sistema “Stop & Start Microibrido”

e che andremo a sviscerare meglio in uno spazietto dedicato. Per il momento diciamo che, grazie a questa trovata tecnologica, sirisparmiano circa 5 grammi di CO2 a km. Tornando alla nuova C4, ci sitrova di fronte ad un’auto straordinariamente matura, vestita di unelegantissimo abito di foggia classica, oseremmo dire quasi teutonica.La nuova versione risulta leggermente cresciuta: lunghezza 4.33 metri(+ 5 cm), larghezza 1.79 metri (+ 2 cm) e altezza 1.49 metri (+ 3cm), per un bagagliaio da 408 litri, calcolato con tutti i sedili al loroposto (un valore che la proietta al top della categoria). La strumentazione è un riuscito compromesso tra moderno e rétro eutilizza tre elementi circolari, con il centrale prominente, evidenziati

ElegantementeecologicaTutto cambia, tranne il nome, per la nuova berlina francese sullaquale debutta un sistema totalmente innovativo per la funzione diStart & Stop che viene elevato alla funzione di microibrido

di Giovanni Massini

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Citroën C4

da una luminescenza azzurrognola. Gli amanti del “tecno” hanno“pane per i loro denti”: oltre ad una pressa Usb e una Jack e alnavigatore “eMyWay” con schermo da 7 pollici, c’è la possibilità diascoltare i brani memorizzati sul cellulare tramite Bluetooth e si puòoptare per un modulo di collegamento internet con sistema “eTouch”,utile per la chiamata automatica d’emergenza. In marcia si nota subitoun ottimo comfort interno, frutto di un notevole lavoro diinsonorizzazione e filtraggio: il parabrezza è di tipo stratificato,integrato da una pellicola insonorizzante; ci sono nuove guarnizioniper scocca e portiere e nuovi elementi insonorizzanti per il vanomotore, per il tunnel centrale e per la chiusura del portelloneposteriore. L’assetto mantiene avantreno a ruote indipendenti eretrotreno a traversa deformabile, ma è stato rivisto ed equilibrato. La scocca perde circa 90 Kg, ma risulta più rigida e prestante. La C4, tra l’altro, adotta lo stesso “Intelligent Traction Control” dellaC5, in grado di ottimizzare la trazione in funzione delle condizioni delmanto stradale. La gamma motori si articola su 6 unità, 3 benzina e 3turbodiesel, per potenze comprese tra i 95 e i 155 Cv ed è disponibileun nuovo cambio semiautomatico (manuale pilotato) a 6 rapporti.Interessante il sistema di controllo dell’angolo morto laterale:monitorizza uno spazio che arriva a 5 metri dietro e 3,5 laterali,funziona tra i 12 e i 140 km/h e avvisa il guidatore tramite un ledsullo specchietto. I prezzi vanno dai 16.300 euro della base benzina1.4 da 95 Cv, ai 24.250 euro della 2.0 litri turbodiesel da 150 Cv.

Il sistema Stop & Start alla francese La Citroën è riuscita amettere a punto un innovativo sistema“Stop & Start” che, non a caso, habattezzato con l’appellativo di:“microibrido”.Chiariamo che non abbiamo a che fare con un modulo di ausilioal motore termico, per lo meno nell’accezione tradizionale,anche se lo schema di funzionamento ci si avvicina molto.Generalmente, sistemi di questo tipo funzionano tramite“motorini elettrici rinforzati”, che operano il riavvio a circa 300-350 giri, consumando una minima quantità di carburante rispettoall’avviamento a freddo. Ora passiamo alla rivoluzione Citroënche, oltre a declinare il concetto in versione diesel, ha adottatoun “alternatore reversibile”: un alternatore che, invertendo le suefunzioni, si trasforma in un vero e proprio motore elettrico ingrado di operare a 600-700 giri, praticamente il doppio di unnormale “motorino rinforzato”, con un abbattimento dei consumiche arriva quasi al 40%. La convenienza di un riavvio èmatematicamente testata ogni “3” secondi. Questo sistema,abbinato al 110 turbodiesel e al cambio pilotato a 6 rapporti, è ingrado di abbattere le emissioni di CO2 a 109 g/km.

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FLASH Peugeot 5008

Con un nuovo e più potente motore diesel, munitodi cambio automatico a sei rapporti per la gioia dichi guida, e due schermi al plasma da sette pollici per ildivertimento di chi viaggia è giunta sul mercato, in unicaversione “Féline” la 5008, top di gamma della Peugeot.

Provata sui 450 chilometri che, attraversando la Svizzera, separanoMilano da Sochaux, la località della Francia orientale dove la Casa delLeone è nata esattamente duecento anni fa e dove sono situati, unoaccanto all’altro, il moderno stabilimento di produzione della 5008 e ilmuseo storico della Peugeot, la nuova vettura ha dimostrato tutte lesue qualità di spaziosità, comodità e scioltezza di guida.Classificata dai responsabili della Casa come “monovolumecompatta”, la 5008 è in realtà qualcosa di più, forte dei suoiquattro metri e sessanta di lunghezza, ma non per questo è meno agilee maneggevole, grazie ad una posizione di guida particolarmentestudiata e in nulla dissimile, solo un po’ rialzata, da quella di una

Una 5008 da crocieratutta automaticaComfort e tecnologia fanno il paio con il nuovo efficiente cambioautomatico che consente alla monovolume francese di stare sui 180g/km di CO2, un valore che la rende competitiva verso le concorrenti

di Gian Franco Lepore Dubois

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Peugeot 5008

comoda berlina e agli innumerevoli dispositivi a disposizione perrendere più confortevole la guida, dall’head up display alle luci e aitergicristalli automatici, dal distance alert al limitatore di velocità,dall’assistenza nelle partenze in salita al dispositivo antipattinamentoaggiunto all’ESP. Il nuovo motore di cui la 5008 è equipaggiataè il due litri HDi FAP, di 1997 cc, dotato di turbocompressorea geometria variabile e di pompa ad alta pressione, capacedi esprimere una potenza di 163 Cv e una coppia, a duemilagiri, di ben 340 Nm. Quanto basta per permettere prestazioni ditutto rispetto come la velocità masima di 190 km/h e l’accelerazioneda 0 a 100 km/h in 10.4 secondi, con una progressione continua,grazie alla trasmissione automatica a comando sequenziale a seirapporti. Provato in autostrada e su percorso misto, il cambio si èrivelato dolce, preciso e sufficientemente rapido quando vienecomandato manualmente agendo sulla leva perché non ci sono lealette al volante. Omologata Euro5 e dotata di filtro antiparticolato, lavettura consuma un po’ più delle sorelle “manuali”: 6,9 litri per centochilometri con soli 181 g/km di CO2. Si tratta, comunque, di valori,sempre buoni rispetto ai più diretti concorrenti. Per chi è seduto dietro,infine, allo spazio disponibile e alla comodità dei sedili si aggiunge losvago del pack video: due schermi a colori da 7 pollici inseriti nel retrodel poggiatesta, muniti di cuffie, e azionati da una consolle diconnessione che accetta tutti i dispositivi audio/video mobili adesso incommercio (lettore videoportatile, videogiochi, lettore di DVD ecc.).I due schermi possono anche essere collegati a fonti differenti, dandocosì la possibilità ad un passeggero di guardarsi un film, mentre l’altrosi diverte con un videogioco. La 5008 “Féline” automatica costa30.290 Euro; per il pack video occorrono 600 euro in più.

Al museo a scuola di industriaIncastonato nella Franca Contea, la regione della Francia dell’Est al confinecon la Svizzera, il piccolo comune diSochaux, di soli cinquemila abitanti, è la culla della Peugeot...Qui duecento anni fa, nel 1810, è nata la prima iniziativaindustriale della famiglia Peugeot, quando i fratelli Jean Pierre eJean Frédéric decisero di trasformare in acciaieria il mulino difamiglia. Da allora, e sempre sotto la guida della famiglia cheancora oggi ne detiene il controllo, la società è cresciutasperimentando le più svariate produzioni, dalla metallurgia altessile, all’utensileria, per trovare infine, agli albori dell’epoca dellamotorizzazione, la propria vocazione nell’automobile, dopo unpassaggio per le due ruote, anch’esse mai più abbandonate.Il legame con questo territorio d’origine non si è mai spezzato,tanto che qui sorge una moderna linea di produzione che occupa

oltre 11mila dipendenti e sforna 1.673 esemplari al giorno di“308”, 3008” e “5008”. Inoltre è sempre in questa zona che operaun centro di sviluppo e di sperimentazione con un’area prove di430 ettari e la direzione sistemi informatici del gruppo, ed è inquesto sito storico che Pierre Peugeot ha voluto creare il Museodella Casa, a testimonianza di un’avventura industriale riassuntanella frase pronunciata dal suo antenato Armand nel gennaio del1892: “Sono convinto che il trasporto automobilistico sia destinatoad un enorme sviluppo: se noi saremo abbastanza audaci ed abili,faremo della Peugeot una delle più grandi imprese industriali dellaFrancia”.L’ambizione del “Museo de l’Aventure Peugeot” è conservare unesemplare di ogni prodotto della Casa del Leone. Unapasseggiata nei suoi saloni, ancor prima che un percorsoattraverso la storia della motorizzazione, è una lezione di iniziativaindustriale, che ha consentito ad una famiglia della provinciafrancese di cogliere lo spirito dei tempi, senza mai perdere ilpasso rispetto alla sfida dell’innovazione.

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FLASH Gamma Skoda

Giunge alla seconda generazione e si allargaall’intera gamma la versione “Green line” dellaSkoda, votata all’economia e al rispettodell’ambiente, attraverso il massimo controllo deiconsumi e delle emissioni. Lanciata nel 2008, la

tecnologia “Green line” si basa su una serie di accorgimenti voltialla riduzione dei consumi senza penalizzare il livello di prestazionidelle vetture. Il punto di partenza sono due nuovi motori diesel, ilprimo di 1200 cc da 75 Cv, montato su Fabia, Fabia Wagon eRoomster, e il secondo da 1600 cc e 105 Cv, che equipaggia i modellipiù grandi, quali Yeti, Octavia e Superb.Provati lungo le strade di campagna intorno a Praga, i due motori sisono dimostrati elastici e silenziosi e, soprattutto, grazie allasovralimentazione turbo e all’iniezione diretta, particolarmenteparsimoniosi. Molto omogeneo è risultato anche lo sviluppo dellacoppia, che per il 1.6 è di 250 Nm tra 1.500 e 2.500 giri e per la 1.2 di

La Skoda diventasempre più verdeLa vocazione ecologista della Casa Boema ha fatto sì che l’interagamma abbia acquistato versioni “Green Line” su ogni modello. Il punto nodale di questa evoluzione si basa sui nuovi motori Diesel

di Gian Franco Lepore Dubois

Fabia

Roomster

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Gamma Skoda

180 Nm a 2.000 giri. Significativo il contenimento dei consumi che -secondo i dati della Casa - nel ciclo misto si limitano per la Fabia, cherisulta la più ecologica, a soli 3,4 litri per cento chilometri conemissioni di 89 g/km di CO2. Più elevati, ma sempre contenuti, iconsumi dichiarati per l’ammiraglia Superb: 4,2 litri con soli 109g/km di emissioni, una misura davvero bassa se rapportata alledimensioni dell’automobile. Altrettanto buono, con 3,8 litri e 99g/km, il risultato dell’Octavia, che viene offerta anche in unaversione “Green tec” che recepisce solo una parte dei dispositivi delpacchetto “Green line” e, quindi, denuncia un consumo un po’ piùelevato (4,2 litri per cento chilometri e 109 g/km di CO2).Per quanto riguarda la Yeti, sono stati raggiunti risultati del massimolivello per un SUV, con emissioni di soli 119 g/km per un consumo di4,6 litri. Tutto ciò conservando le caratteristiche di una vetturadinamica, capace di raggiungere i 176 km/h e di andare da 0 a 100km/h in 12.1 secondi.Buone prestazioni conserva anche la Superb, con una velocitàmassima di 192 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 in 12.5 secondi.I dati di consumo forniti dalla Casa li abbiamo verificati sul percorsomisto intorno a Praga, trovandone conferma: con una guidaparticolarmente attenta alla velocità e alle inutili accelerazioni, siamoriusciti a contenere il consumo di una Superb Wagon in soli 3,7 litriper cento chilometri. Il miglior risultato, insomma, si ottiene se allecaratteristiche tecniche del mezzo riusciamo ad aggiungere anche unostile di guida orientato al risparmio.

Motori potenti, minori consumi La ricerca della maggiore efficienza, perottenere prodotti quanto più rispettosidell’ambiente, nella linea “Green line”della Skoda ha condotto la Casa cecaa introdurre numerosi accorgimentisulle vetture della propria gamma, nonultimo un nuovo sistema Start/stop.Oltre alle nuove motorizzazioni, la versione “Green line” monta unsistema di Start/stop che fa risparmiare fino al 10% dei consumi. Il sistema, che può essere disinserito manualmente con unpulsante e si disattiva automaticamente quando il guidatore sislaccia la cintura o quando sono aperte le porte o il cofanomotore, spegne il motore ad ogni sosta e lo riavvia quando vienespinta la frizione, quando le ruote cominciano a girare o quando ènecessario ricaricare la batteria.I modelli “Green line” sono poi in grado di recuperare l’energiasviluppata in fase di frenata, accumulando energia nella batteriacon l’inversione della polarità dell’alternatore. Inoltre sono dotati dipneumatici a bassa resistenza al rotolamento e hanno subito unaparticolare taratura della centralina motore. Ad essi sono state poiapportate alcune modifiche aerodinamiche alla carrozzeria e alsottoscocca, per abbattere le resistenze dinamiche.Per rendere più efficace la guida, infine, è stato anche inserito suldisplay l’indicatore della marcia consigliata, che segnala ilmomento più opportuno per effettuare la cambiata.

Superb Wagon 4x4

Yeti 4x4

Octavia Scout

Fabia GreenLine

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FLASH Volvo S60

L’elegante design da coupé a quattro porte rendela Volvo S60 attraente e piacevole già al primosguardo. Esternamente le linee conferiscono uncarattere fluido a questa vettura che per il mercatoeuropeo è disponibile con un innovativo telaio dinamico.

Su strada , infatti, si apprezzano la silenziosità, l’assenza di vibrazionie le prestazioni del nuovo motore D3, il 5 cilindri 2.0 litri da 163cavalli, accoppiato al cambio automatico Geartronic a 6 rapporti. Conquesta configurazione, la S60 accelera da 0 a 100 km/h in 9.2 secondie raggiunge la velocità massima di 215 km/h. Il consumo mediodichiarato è limitato a 5,9 l/100 km, mentre le emissioni di CO2

restano a 154 g/km. Attualmente sono disponibili quattromotorizzazioni: è possibile scegliere tra il benzina T6 3.0 litri chevanta una potenza di 304 Cv e ben 440 Nm di coppia, accelera da 0 a100 km/h in 6.5 secondi e raggiunge i 250 km/h; oppure il nuovomotore quattro cilindri 2.0 GTDi che eroga 203 Cv e 300 Nm di

coppia, disponibili a partire da 1.750 giri al minuto. La gammamotori, inoltre, comprende anche due turbodiesel cinque cilindri: ilD5 bi-turbo ad alte prestazioni con 205 Cv e 420 Nm di coppia e ilnuovo D3 2.0 litri da 163 Cv di potenza e 400 Nm di coppia. Entrambii turbodiesel sono disponibili con cambio automatico o manuale, a seirapporti. Con il propulsore D5 è ottenibile anche la trazione integrale.Rispetto alla generazione precedente, la nuova berlina quattroposti di Volvo è stata curata nei minimi dettagli. Grandissimacura e attenzione anche per gli interni che trasmettono ora un'idea diqualità esclusiva. Tra le novità, il divano posteriore disegnato peroffrire anche a chi siede al centro un adeguato comfort e un buonsostegno laterale. Ma il vero colpo di genio è sicuramente legato allatecnologia che su quest'auto è stata portata ai massimi livellicon il Pedestrian Detection: il sistema è in grado di rilevare ipedoni che si immettono sulla strada davanti all'auto, di avvisare ilguidatore e di frenare automaticamente.

Protezione svedeseLa nuova Volvo S60 è la vettura più sportiva mai realizzata dalla Casasvedese. Il design rielabora il concetto di berlina sotto il profilo degliesterni, dell’architettura d’interni, delle prestazioni e della sicurezza

di Marina Terpolilli

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Lnuova CLS è un'auto “moderna”, rappresenta cioèl'evoluzione diretta del modello precedente purmantenendo nel proprio DNA tutte quellecaratteristiche che hanno fatto della suaprogenitrice il punto di riferimento nella categoria,

conquistando il favore di oltre 170.000 acquirenti in tutto il mondo.Nel design del frontale spicca la mascherina anteriore, caratterizzatadalla grande stella centrale, e il lungo cofano solcato dalle profondenervature laterali che partono dai fari anteriori e, giunte al posteriore,delimitano le “spalle” della sinuosa e personale coda. Gli interni, arricchiti da inserti in legno pregiato o carbonio edall'avveniristico quadro strumenti, trasmettono un'immagine disportività raffinata. Una grande iniezione di tecnologia è rappresentatadal sistema, unico al mondo, di fari a LED High Performance - cheaffianca alla tecnologia LED la funzione degli abbaglianti adattivi,prerogativa, fino ad oggi, dei soli fari bixeno - e da una dozzina di

sistemi di assistenza alla guida che aiutano a prevenire incidenti e aridurne la gravità in caso di impatto. Tra questi citiamo il Blind SpotAssist, che avvisa il guidatore (con una leggera vibrazione del volantee con l'accensione di una spia sul cruscotto) nel caso stia cambiandocorsia in modo anomalo e corregge automaticamente la traiettoriadell’auto. Nella costruzione di questa vettura sono stati utilizzatimateriali più robusti e leggeri di quelli impiegati sulla prima serie. Ciò ha permesso di contenere il peso e migliorare qualità e affidabilitàma soprattutto di ridurre consumi ed emissioni inquinanti. Sonorealizzati in alluminio, ad esempio, le portiere, il cofano, i parafanghi emolti componenti del telaio e del motore. Le motorizzazioni previstevantano valori di potenza e coppia superiori a quelli dei modelli chevanno a sostituire; ciononostante i consumi sono scesi drasticamente,grazie alla tecnologia blueEfficiency, alla funzione Start/stop,all'ottimizzazione dell'aerodinamica e al rivoluzionarioservosterzo elettromeccanico.

Unica e inimitabileLa nuova CLS rafforza il concetto, introdotto con il modello precedente, di coupé a quattro porte, elegante, raffinata ma anche dinamica e sportiva, strizzando l'occhio all'ambiente, all'efficienza e alla sicurezza

di Marcello Attolino

Mercedes CLS FLASH

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FLASH Kia Sportage

Lnuova KIA Sportage fa girare la testa! È bella,moderna, dotata di una linea filante, accattivante,compatta e, allo stesso tempo, slanciata e ricca diequipaggiamenti di classe superiore che la catapultanoin un segmento di mercato sovraffollato di agguerrite

concorrenti. Nulla a che vedere con la piccola fuoristrada di primagenerazione e anche rispetto alla seconda, quella del 2004 viste lenumerose novità. La nuova Sportage ora è più lunga (+90 mm), piùlarga (+ 55 mm), più bassa (- 60 mm) e più aerodinamica (+ 7%);possiede un frontale personale e aggressivo, caratterizzato dagliimponenti gruppi ottici anteriori che vanno a raccordarsi idealmentecon quelli posteriori attraverso la profonda nervatura che percorre lafiancata, appena sotto i finestrini. All'interno dell'abitacolo possiamoapprezzare la sinuosa plancia avvolgente, caratterizzata dallaconsolle centrale dal design pulito e razionale, gli ottimi materialiutilizzati e una strumentazione completa e ben leggibile.

Particolare attenzione è stata rivolta dai tecnici coreani per contenere leemissioni di CO2 della nuova Sportage, sia riducendo il peso rispettoalla versione precedente (fino anche a 160 kg, a seconda della versione)grazie anche ad una scocca di nuova progettazione, sia attraverso lenuove motorizzazioni. Al vertice della gamma a benzina troviamo il2 litri da 163 cv al quale verrà presto affiancato un inedito 1.600 adiniezione diretta da 135 cv. I diesel disponibili sono invece il 2.000 da136 cv e il 1.700 da 115 cv e ben 255 Nm di coppia. Tutte le versionisono dotate di cambio manuale a sei marce o, solo per le 2.0diesel e benzina, è previsto un moderno automatico, anch'esso a seirapporti. Ancora solo per le 2.0 è disponibile la trazione integrale consistema TOD (torque on demand) che trasferisce automaticamentela trazione alle ruote posteriori solo quando necessario (con unevidente risparmio di carburante e dunque di emissioni inquinanti). Per ultimo lo sterzo elettrico che, quando non azionato, non richiedealcun tipo di assorbimento energetico.

Rivoluzione coreanaDalla prima generazione del 1991, la Sportage ha rinnovato aspetto econtenuti rimanendo fedele all'innovativo concetto di “crossover-suv”introdotto, fin dall’origine, dall’apprezzato marchio di Seul

di Marcello Attolino

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FLASH Infiniti M

Infiniti. Un marchio di lusso non ancora noto a molti, main costante crescita in Europa, che ora con la nuovaserie M tenta il salto di qualità e di volume, un’impresapotenzialmente possibile date le caratteristiche diquesto nuovo modello. Una berlina di classe medio alta,

dal design sinuoso e lussuosamente sportivo, delicatamentesottotono ma molto elegante, muscoli presenti ma non invadenti.Due eccellenti motori, un benzina V6 3.7 da 320 Cv el’interessante diesel V6 (il primo per Infiniti) da 238 kW, 550 Nmdi coppia e 7,5 l/100 km nel ciclo misto. Il tutto abbinato adun’eccellente trasmissione automatica/sequenziale a 7 rapporti,così precisa che i cambi di marcia, anche in caso di successiverapide scalate, risultano praticamente impercettibili.Altro punto di forza della nuova M, è la tecnologia al serviziodella sicurezza e del benessere a bordo: molto efficace ilBlind Spot Intervention, un sistema che non solo segnala lapresenza di vetture nell’angolo di visuale cieco, ma intervieneattivamente modificando la traiettoria della vettura, lavorando di

concerto con i sistemi di prevenzione di deviazione dalla corsia(LDP), di controllo della distanza di sicurezza (DCA) e di avvisodi collisione anteriore (FCW). È anche disponibile il sistema disterzata attiva sulle quattro ruote, per un controlloimpeccabile e sicuro nella guida sportiva e nelle manovre diemergenza. Per contenere i consumi nella versione benzina cipensa l’Eco Pedal, variando il grado di resistenza del pedaledell’acceleratore, incoraggiando così una guida più controllataed evitando gli sprechi inutili. All’interno troviamo il lusso tipico di una vettura di questosegmento, ma anche particolari tocchi ispirati alla tradizionegiapponese, come ad esempio l’avanzato climatizzatore dotatodi diffusore di fragranze che favoriscono il relax e laconcentrazione, o la lavorazione degli inserti in legno conpolvere d’argento, tipica dei maestri artigiani nipponici.Un’auto convincente e, grazie al propulsore diesel, anche ingrado di far sentire la sua voce tra gli altri grandi del lusso. Prezzi a partire da € 52.800.

Il lusso abbracciala tecnologiaIl marchio di lusso giapponese continua l’ascesa in Europapresentando la nuova serie M e il tanto atteso propulsore Dieseldi Piergiorgio Traverso

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37 make it your lifestyle

Mini Countryman

Una Mini non mini, per la prima volta sopra iquattro metri, con quattro sportelli e dotata di unampio portellone posteriore per un vano bagaglipiù ampio, rialzata, ma non troppo, abbastanzaspaziosa anche per cinque persone, con

caratteristiche da Sports Activity Vehicle - e quindi disponibileanche in versione 4x4 - ma conservando intatto il suoinconfondibile “feeling Mini”, nella sua caratteristica linea e nelpiacere della guida sportiva. E’ questo l’identikit della nuova “Mini Countryman”, una sorellamaggiore delle altre versioni, un po’ più grande e muscolosa,adatta ad un pubblico in cerca di maggiore spazio e flessibilità,per la famiglia e il tempo libero.La scocca maggiorata ha consentito di creare un abitacoloestremamente versatile nel quale sono disponibili dueallestimenti a prezzo invariato: uno più sportivo, con due sediliposteriori separati e l’altro con un comodo divanetto a tre posti.Entrambi sono spostabili e reclinabili, così da aumentare il

volume del bagagliaio da 350 a 1.170 litri. Curatissimi gli interni,con innumerevoli dispositivi per l’entertainment, checomprendono la possibilità di integrare completamentel’Apple iPhone e altri smartphone.Cinque le motorizzazioni disponibili, tutte Euro 5: tre benzina,dai 98 CV della ONE ai 122 CV della Cooper e ai 135 CV dellaCooper S, e due diesel, da 90 CV per la ONE D e da 112 CV per laCooper D. Tutte le versioni sono dotate di cambio manuale a seimarce; sui modelli benzina è disponibile anche il cambioautomatico a sei rapporti con paddle al volante; i modelli CooperS e Cooper D possono, poi, essere equipaggiati con la trazioneintegrale permanente.Anche l’economia dei consumi non è stata trascurata: di serie sututte le versioni lo Start & Stop, il recupero dell’energia infrenata, l’indicatore del punto ottimale di cambiata e il controllodei gruppi secondari in base al fabbisogno.I prezzi partono da un entry level di 21.000 euro per la ONE, pergiungere ai 28.950 euro della Cooper S ALL 4.

La Mini va oltrei quattro metriLa Countryman va a completare la gamma della brillante berlinainglese, disponibile ora anche con la trazione integraledi Gian Franco Lepore Dubois

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38ecoCAR

EVENTI

L’auto elettrica?A corrente alternata

L’anno scorso eravamo rimasti con undubbio sull’effettivo impegno di alcuneCase europee ad introdurrerapidamente qualche forma dialimentazione elettrica nel prossimofuturo, complici non solo strategietecnologiche e commerciali delle Case stesse,ma anche realtà oggettive delle infrastrutturepresenti e dell’impulso dato dai vari entigovernativi. Cos’è cambiato in un anno? Possiamodavvero dire, come recita il titolo delworkshop a cui hanno partecipato alcuniproduttori mondiali, che i prossimi dieci anni“cambieranno l’auto”? Sicuramente qualcosasi è mosso, e anche dall’Europa arrivanonuovi segnali, accompagnati però allo stessotempo anche da uno scontro con la realtà chepotrebbe portarci a dover rivedereprofondamente le aspettative sui tempi emodi della diffusione dell’elettrico inauto. È vero, innanzitutto, che alcuni degliEuropei che fino all’anno scorso preferivanosostenere che i tradizionali motori acombustione interna avranno ancora vitamolto lunga, ora sono già pronti a lanciare leloro novità ibride o elettriche, forse schiavi diuna spinta all’essere a qualsiasi costo“ecologici”. Come Volkswagen, BMW si lancia

sull’ibrido (dopo anni di lavoro sull’idrogeno,da cui siamo ancora un po’ lontani), il gruppoPSA (grazie a Mitsubishi) lancia le piccoletotalmente elettriche, Fiat - finora moltolontana da qualsiasi progetto reale dielettrificazione - finalmente dichiara che sualcune piccole potrebbe presto esserci unoption che renderebbe la vettura ibrida. E la Smart arriva anche elettrica, se pur inpochissimi esemplari affidati ad una clientelagià selezionata. Insomma, il divario traEuropee e Giapponesi sembra

colmarsi sempre più e moltorapidamente, anche se comunque questeultime non stanno a guardare e comincianogià a prendere ordini per le loro nuove vettureelettriche (ad esempio con la nuova NissanLeaf). E allora, dov’è il problema? I tempi. Chi si aspettava di arrivare al 2020 etrovare un’offerta di veicoliunicamente elettrici nerimarrà probabilmentedeluso: le Caseprevedono

H2Roma 2010

di Piergiorgio Traverso

10-11novembre

2010

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Il sondaggio di InterAutoNewsNell’ambito del workshop H2Roma, tra letante tavole rotonde tenute durante i duegiorni dell’evento, anche i concessionarihanno espresso il proprio parere sullepossibilità che avranno le auto elettriche.I concessionari italiani si avvicinano ogni giorno di più all’auto elettrica, ma lofanno con circospezione e quel tanto di distacco suggerito da alcuni fattorinon risolti, come (e non è cosa da poco) l’assenza totale dello Stato (c’è solouna proposta di legge che per ora non è nelle pagine iniziali dell’agenda go-vernativa) sul fronte delle strutture di ricarica e su quello ancora più impor-tante degli incentivi, provvedimento già varato da molti altri Paesi chesull’auto elettrica hanno voluto scommettere.Il mensile InterAutoNews, sempre molto vicino ai concessionari, ha volutoraccogliere i loro giudizi su alcuni aspetti di questa nuova tipologia di moto-rizzazione, che specie fra i giovani raccoglie molto entusiasmo.

Dopo aver ricevuto 270 risposte alle 1.109 schede inviate a concessionari di marche che presto po-tranno proporre ai loro clienti auto batterie, il mensile ha così potuto stilare una serie di indicazioniprecise sul “sentiment” (per dirla all’inglese) degli operatori che vendono le auto e che quindi presu-mibilmente sono in grado di immaginare quale sarà l’atteggiamento del consumatore.Molti i segnali interessanti emersi dall’indagine, a cominciare dal fatto che la maggioranza di coloroche hanno risposto collocano la dimensione del mercato dell’auto elettrica fra il 2 e il 5% del totaledi quello che sarà il mercato italiano del nuovo fra 5 anni. Traducendo le percentuali in numeri reali,dando per certo che nel volgere di 5 anni si torneranno a vendere circa 2 milioni di auto, il mercatoitaliano dell’auto elettrica si collocherà fra un minimo di 40.000 e un massimo di 100.000 unità.Previsione interessante, che ci dice come nel 2015 il mercato dell’elettrico sarà solo una ridottanicchia, che avrà pur sempre una ragione d’essere e sarà il primo passo verso una più ampia dif-fusione quando i prezzi delle auto a batterie scenderanno a livelli più abbordabili, quando le strut-ture di ricarica cominceranno a essere contate non sulle dita di una sola mano e quando ilGoverno avrà forse deciso di favorire lo sviluppo di una motorizzazione alternativa che rispondameglio e di più al bisogno di respirare ariameno inquinata nelle città.Partendo dunque dall’indicazione delle po-tenzialità del mercato, i Concessionarihanno poi risposto a una serie di altre do-mande, facendo emergere la convinzioneche il business dell’elettrico è ancora lungidal poter essere definito interessante. Vadetto, per concludere, che spesso il nuovoche avanza non ha dato subito benessere atutti, ma certamente ha aperto nuovestrade, meritevoli (anche in termini commer-ciali) di essere percorse.Tommaso Tommasi(Direttore di InterAutoNews)

39 make it your lifestyle

che tra 10 anni la diffusione delle elettrichesarà dell’1,5% e nel migliore dei casi del10%. E per le ibride un 5-15%... Secondomolti costruttori nel prossimo futurol’elettrico non potrà ancora essere l’unicasoluzione per la mobilità in auto, perproblemi di realizzazione delle infrastruttureerogatrici di corrente elettrica, i lunghi tempidi ricarica, la scarsa autonomia di marcia, ilnotevole incremento di peso e i costi ancoratroppo alti (si pensi ad esempio alle batterieagli ioni di Litio). Tutti fattori chelimiteranno l’uso dell’elettrico “puro”solamente all’ambito metropolitano. Ad oggi,la realtà contro cui tutti si stanno scontrando(e soprattutto i Giapponesi che tanto hannoinvestito in questo settore) è che le vettureelettriche in arrivo sul mercato in questi mesiavranno dei prezzi di vendita a dir pocoesorbitanti, in media oltre i 30.000 euro peruna piccola city car, e le Case stesse nonsembra che trarranno alcun profitto daqueste vendite. Per carità, è un buon inizio, ebisogna lodare chi sta investendo ora peraprire la strada ad un futuro sempre piùverde, ma siamo ancora agli albori epretendere di essere solo elettrici esubito non è altro che una chimera;è per questo motivo che tra le Case vediamo

ancora tante incertezze e varie tipologie disoluzioni. Forse chi ha meglio interpretatocome affrontare il mercato in questo periododi transizione è la Chevrolet Volt (comeanche la gemella Opel Ampera), unavettura che associa alla trazioneesclusivamente elettrica un motore acombustione interna che ha l’unico ruolo difare da generatore per ricaricare le batterie.Si riesce così a risolvere uno dei maggioriostacoli, l’ansia da autonomia tipica dellevetture solo elettriche, permettendo anchedi fare lunghi viaggi. Certo, non ad emissionizero, ma si potrà scegliere quando andaresolo sfruttando le batterie, ad esempioquando si entrerà in un centro cittadino,garantendo sufficiente mobilità in talemodalità. Probabilmente, meglio diun’ibrida. Abbiamo di fronte uncambiamento epocale, che richiederà di

salire tanti gradini, e in tanti anni, non unsemplice decennio, aggrappandosi di voltain volta ad una nuova tecnologia ditransizione fino a che - tra vari decenni -potremo dire veramente addio aimotori a combustione interna.E poi, abbiamo veramente così tanta fretta diandare da subito totalmente elettrici?Le emissioni della vettura sono, sì, zero, maoggi in molti casi per produrre l’energianecessaria a ricaricare le batterie si ricorre acarburanti fossili. Esistono Paesi in cui lerinnovabili sono ancora lontane dall’essereuna realtà e fino al 98% dell’energia vieneprodotta bruciando carbone: il paradosso inquesti casi è che forse sarebbe meglio unavettura a benzina o anche diesel, piuttostoche elettrica!La strada è aperta, l’impegno c’è, madovremo avere ancora un po’ di pazienza…

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40ecoCAR

EVENTI

Viva l’Auto

di Francesca R. Quarta

15/17ottobre

2010

Il pubblico è stato il vero protagonistadella seconda edizione di Viva l’Autosvolta a Firenze lo scorso ottobre. Coinvoltonelle varie tavole rotonde e workshopsuccedute nella tre giorni toscana, ha trovatola massima soddisfazione nella corposa seriedi test drive sulle vetture ecologicheorganizzati dalla nostra rivista EcoCar.Oltre 1.000 persone si sono “accomodate” alla

guida delle auto più ecosostenibili, tra le qualila Smart ED elettrica e in prima mondiale laCitroën C-Zero elettrica, affiancate dallaToyota Auris HSD e dalla Kia Forte LPi Hybrid,dalle BMW ActiveHybrid alle Fiat TwinAir. In mostra permanente pure le 41 vetture“nominate” per il Premio Auto Europa2011 assegnato da una selezionata giuria digiornalisti dell'UIGA (Unione Italiana

Giornalisti Automotive), tra le quali haprevalso l'Alfa Romeo Giulietta. Tuttavia nonsono mancati altri prestigiosi riconoscimenti.Durante la consegna del premio nelle mani diGiorgio Gianuzzi, dell’Ufficio StampaFiat, si è infatti proceduto ancheall'attribuzione dei premi voluti da alcunisponsor dell'evento “Viva l'Auto”, aziendeleader nel rispettivo ambito di attività e

L’auto si apre al pubblico al centro di Firenze

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41 make it your lifestyle

Viva l’Auto

appartenenti all'ampio indotto industriale ocommerciale della mobilità automobilistica.La ARVAL ha consegnato alla Fiat il premioche le derivava dalla preferenza accordata allaPunto Evo dalle flotte aziendali nel 2010; ilsito Internet Autoscout 24.it ha assegnato alla458 Italia della Ferrari la "patente" dimacchina più cliccata sulla rete da parte diutenti residenti nel Belpaese; la Dekra

Revisioni ha invece premiato l'Opel Corsa D inquanto modello più affidabile tra quelliverificati nelle officine convenzionate.Francesco Boldini è invece il lettore delquotidiano “La Nazione” prescelto nelconcorso messo in palio dal CentroInternazionale di Guida Sicura di Andrea deAdamich a Varano de' Melegari (Parma):potrà partecipare a un corso di guida evoluta.

Non solo premi a “Viva l’Auto”:particolarmente interessante tra i variworkshop, l’intervento di Andrea da Lisca,Direttore Generale di Dekra Revisioni a“Oggi l’auto è pulita…e gli altri?”, doveha posto l’accento sulle apparecchiature dicontrollo dei gas di scarico. Queste si stannorivelando sempre più inadeguate e per ivecchi opacimetri, in particolare, sembraarrivato il momento della pensione. Lisca nelpresentare i risultati di una ricerca sui sistemidi post trattamento sugli inquinanti deiveicoli diesel condotta dal Gruppo a livelloeuropeo, con test compiuti su oltre milleveicoli di fascia compresa tra Euro2 ed Euro5,ha ripreso un tema particolarmentesentito: la qualità dell’aria. È emerso chegli attuali opacimetri andrebbero sostituiticon attrezzature tecnologicamente piùavanzate, come i nuovi analizzatori a letturalaser LLPS che rilevano le particelle diparticolato sempre più sottili emesse daEuro4 ed Euro5. Sarebbe auspicabile purel’adeguamento dei valori soglia, oggi così altiche persino un veicolo che non mostri unaparticolare efficienza o che addiritturafunzioni male riesce agevolmente a ottenerela necessaria omologazione.

Il prestigioso premio assegnato da una giuria composta dai soci della UIGA(Unione Italiana Giornalisti Automotive) è andato in questa edizione all’AlfaRomeo Giulietta che ha prevalso su una quarantina di candidate. La nuova natadel Biscione è stata la più votata come la miglior macchina costruita nel Vecchio Continente nelcorso degli ultimi dodici mesi. La giuria stando alle preferenze indicate sui tagliandi di votazione,ha preferito la vincitrice essenzialmente per tre dei cinque parametri previsti: "design eaerodinamica", "prestazioni, consumi ed emissioni" nonché "tecnologia, sicurezza e innovazione".L'Alfa Romeo Giulietta ha totalizzato 349 punti contro i 300 della Citroën DS3, mentre molto piùdistaccate in classifica si sono posizionate Peugeot RCZ (125), Volvo S60 (122), BMW Serie 5(100), BMW X1 (76), Opel Meriva (74), Dacia Duster (67), Peugeot 5008 (66), Ford S-Max (64).

Auto Europa 2011

Alcuni momenti della manifestazione “Viva l’Auto”.Qui sotto e al lato il “garage” di EcoCar nel quale

sono transitate oltre 1.000 persone nella tre giornitoscana per testare le auto ecologiche proposte

dal nostro magazine, tra le quali, in primamondiale, la Citroën C-Zero elettrica.

In basso da sinistra le vetture in esposizione e unmomento della consegna del Premio UIGA Auto

Europa 2011 alla Alfa Romeo Giulietta, ricevuto daGiorgio Gianuzzi, dell’Ufficio Stampa Fiat.

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42ecoCAR

EVENTI

Tecnologia avanzata per motori e pneumaticiIl tradizionale incontro di Citroën eMichelin, organizzato quest'anno sullecolline senesi, ha ribadito l'impegnodei due colossi francesi nello sviluppoe la diffusione di automobili semprepiù “green”. In attesa di soluzionidefinitive in fatto veicoli puliti, Citroën e

Michelin, da tempo alleate nel campo dellamobilità sostenibile, focalizzano l'attenzionesull'utilizzo intelligente di ciò che già usiamoin ambito giornaliero, auto e pneumaticiprima di tutto.Durante questa 18ma edizione del WeekEnd Verde la Citroën ha puntato sul suo

nuovo sistema Star&stop di nuovagenerazione impiegato sulla C5 e sullaC4 Picasso e presto pure sulla nuovaC4. Frutto di investimenti per oltre 300milioni di euro questa inedita tecnologiadenominata e-HDi, per differenziarla datutti i sistemi già presenti sul mercato, hadebuttato dunque sui propulsori diesel1.4 da 70 e 1.6 da 92 Cv. La Casafrancese, che ha depositato più di trentabrevetti per il suo sistema e-HDi, assicurauna riduzione dei consumi fino al 15% neltraffico cittadino e un analogo abbattimentodelle emissioni di CO2. Rispetto aiprecedenti, che utilizzano una batteriamaggiorata, o una seconda batteriaausiliaria, e un motorino d'avviamentorinforzato, Citroën ha messo a punto ilsistema, ribattezzato “mini ibrido”, cheimpiega un alternatore reversibile Valeoda 2,2 kW in grado di recuperarel'energia in decelerazione e in frenata,che non grava sulla batteria o sul motorinod'avviamento. Il sistema si è rivelatoparticolarmente efficace, durante il test sullecolline senesi. Durante il circuito di prova ilmotore è rimasto spento per oltre 8 minuti,

18o Week End Verde

di Marina Terpolilli

17/19settembre

2010

C4 Picasso

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18o Week End Verde

come rivela il display, invece di consumare einquinare nelle code o nelle soste aisemafori.Sul fronte pneumatici, la Michelin haproposto i nuovi Energy Saver diultima generazione che debuttano inanteprima mondiale sulle versioni e-HDi della nuova C4. Questi pneumaticihanno una bassissima resistenza alrotolamento e permettono di ridurre leemissioni di CO2 della nuova C4 di 5 g/kmrispetto a un qualsiasi pneumatico standarddisponibile sul mercato, e di risparmiare 0,2litri di gasolio ogni 100 km percorsi, per untotale di 90 litri sulla durata di vita deipneumatici. Rinnovato anche ilpneumatico generalista Alpin, ormaialla quarta generazione, adatto ad ogni tipodi vettura dalle utilitarie alle monovolume estation wagon. “In qualsiasi condizione climatica invernale,pioggia, neve o ghiaccio - ha spiegato inconclusione Marco Do, direttore dellacomunicazione di Michelin Italia - l'Alpin A4sviluppa performance fino a oggi ineguagliatein termini di aderenza, durata chilometrica edefficienza energetica. Concretamente, la

maggiore aderenza si traduce in uno spuntoda fermo facilitato del 10% e nello spazio difrenata ridotto del 5%. La maggiore durata ècomprovata da una percorrenza chilometricamedia superiore al 35% rispetto ai principaliconcorrenti, che si traduce nell'opportunità diutilizzare il pneumatico un inverno in più”.

Sistema e-HDi

Nuova C4Gran C4 Picasso

C5C4 Picasso

1a. e-Booster: Sistema di pilotaggio elttronico1b. e-Booster: Ultracapacità 5V2. Batteria sigillata 12V 70A3. Centralina4. Alternatore reversibile5. Motore HDi

ALPIN 4

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44ecoCAR

EVENTI

Quando a vincereè l'ambiente

5° EcoRally S. Marino - Città del Vaticano

di Marcello Attolino

22/24ottobre

2010

Grande successo per il 5° EcorallyInternazionale San Marino - Città delVaticano riservato ai veicoli ecologici,una gara speciale di regolarità econsumi che ha visto impegnate in unsevero test vetture “green” alimentatecon carburanti alternativi. Le autoecologiche vanno pubblicizzate “su strada” epromosse con vigore per testimoniare

l'importante messaggio ambientale basatosulla mobilità ecosostenibile. Questo è ilconcetto che i promotori del 5° Ecorallyhanno voluto trasmettere, con questasingolare manifestazione, per dimostrare,ancora una volta, come questi veicoli sianogià efficaci, immediatamente disponibili eperformanti. La competizione si è svolta conla sorveglianza degli Ufficiali di Gara della

FAMS (Federazione Auto MotoristicaSammarinese) e i rilevamenti cronometricidella F.S.Cr. (Federazione SammarineseCronometristi). Il Consorzio Ecogas eAssogasliquidi-Federchimica hannofornito, invece, l'assistenza tecnicaoffrendo, inoltre, un fondamentale contributoorganizzativo a testimonianza dell'impegno edella competenza delle imprese costruttrici di

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45 make it your lifestyle

5° EcoRally S. Marino

impianti a GPL e metano per autotrazione. Si è trattato di una manifestazione dalladoppia anima: un Rally automobilistico sustrada - inserito nel calendario CoppaFIA Energie Alternative - e, nello stessotempo, un percorso eco-gastronomicoattraverso l'Italia, che ha toccato le piùcaratteristiche località dell’Emilia Romagna,Toscana, Umbria e Lazio. Noi del “team

EcoCar” abbiamo partecipato con unaLancia Delta 1.4 turbo alimentata aGPL, completamente di serie, e conl'innovativa Kia Forte ibridaGPL/elettrica: due auto capaci di ottimeprestazioni e consumi irrisori. Anche sequello di una gara su strada potrebbesembrare un concetto in fortecontrapposizione con quello del rispetto

ambientale, la competizione a cui abbiamopartecipato ha dimostrato come, grazie allosviluppo tecnologico raggiunto dalle Caseautomobilistiche e dai costruttori di impiantia gas, sia possibile contenere i consumi, purmantenendo le medie “allegre” imposte dalregolamento su qualunque tipologia dipercorso, dall'autostrada alla città, dallatortuosa strada di montagna alla trafficata

Alcuni momenti fondamentali dell’5 Ecorally SanMarino -Città del Vaticano- Qui sopra le auto del

team EcoCar, accolte come le altre vettureconcorrenti in Piazza San Pietro da Santo Padre

al momento dell’Angelus. In alto a destra aSansepolcro tra gli sbandieratori e le damigelle in

abito medioevale, sotto al parco chiuso diSansepolcro in attesa della ripartenza. Qui a lato

la Kia Forte dell’equipaggio Cerni-Baroni e inbasso il palco partenza a San Marino.

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EVENTI

CLASSIFICA ASSOLUTA

1 Liverani/Strada Fiat Croma JTD 202 Di Bella/Collovà Citroën C5 163 Echave/Delgado Toyota Prius Hybrid 124 Pezzi/Muccini Fiat 500 1.2 105 Guerrini/Calchetti Citroën C5 86 Sorghi/Poggioli Kia Sorento 67 Zonzini/Zanotti Alfa Mito 48 Ielo/Olivoni Gonow GX6 Ecomode 29 Cerni/Baroni Kia Forte Hybrid 010 Terpolilli/Quarta Kia Forte Hybrid 0

CLASSIFICA RALLY PRESS

1 Chiodi/Chiodi Fiat Marea 1392 Ventura/Porta Fiat Doblò 4173 Brambilla/Formato Ford Focus 5424 Cauli/Benevolo Fiat Grande Punto 6855 Pauletta/Pizzo Nissan Pixo 11826 Panzeri/Favali Peugeot 107 33477 Caprino/Dall'Oglio Fiat Panda 34128 Bolognini/Jaansoo Fiat 500 35449 Attolino/Volpe Lancia Delta Gpl 364710 Terpolilli/Quarta Kia Forte Hybrid 4243

La “solita” Prius

Nella classificaassoluta relativa aiconsumi di carburantesi è aggiudicato ilprimo posto al quintoEcorally di San Marinol'equipaggio spagnoloformato da JesusEchave e JuananDelgrado a bordodella Toyota Priusconquistando, inoltre,il terzo posto in quellagenerale, frutto dellacombinazione tra la graduatoriaconsumi e quella di regolarità. Per coprire l'intero percorso, di circa500 km, sono riusciti a contenere ilconsumo di benzina ampiamenteentro i 4 litri per cento chilometri.

S.Marino. I controlli a tempo disseminatilungo il percorso, infatti, non hannopermesso ai partecipanti andature a“rallentatore” (ma pur sempre nel rispettodelle norme del Codice della Strada), pena lasqualifica o forti penalità. La gara di consumoe di regolarità è risultata, dunque, essere unabella sfida, con i concorrenti obbligati aseguire il classico Road Book dei Rally

con serbatoi sigillati, controlli dipercorso, verifica della velocità mediaimposta e analisi dei consumi, basati sulcalcolo del dispendio energetico in funzionedel carburante utilizzato. Al termine dellacompetizione, secondo il programma leautomobili hanno raggiunto la Capitale finoall’ultima sosta in Piazza San Pietro, dove iconcorrenti sono stati accolti, ai piedi

UNA DELLE PROTAGONISTE CHE SI È DISTINTA PER ILPARTICOLARE TIPO DI ALIMENTAZIONE È STATA LA NOSTRAKIA FORTE LPI HYBRID CHE SI È AGGIUDICATA IL PRIMOPOSTO NELLA CATEGORIA IBRIDE DELL’ECORALLY PRESS

PENALITÀ PUNTI

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47 make it your lifestyle

Delta maiuscola! Pur in configurazionecompletamente di serie, la nostra Delta ha“fatto un figurone”, ottenendo uneccellente risultato in termini di consumi dicarburante. Dotata di un propulsore particolarmente adattoall’alimentazione alternativa (il Gruppo FIAT, infatti, lo utilizza su svariatimodelli bifuel sia GPL che metano), la nostra Lancia, tra tutte le autoalimentate a solo GPL partecipanti alla competizione, è stata quellache ha utilizzato minor combustibile percorrendo i circa 500 kmprevisti con meno di 33 litri di gas. Gran parte del merito va all’ottimopropulsore 1.4 bifuel sovralimentato da 120 Cv, dotato di un notevolequantitativo di coppia sin dai regimi più bassi, all’impianto prodottodalla Landi Renzo, tarato alla perfezione e… al nostro equipaggio,Attolino/Volpe, dal piede “green”, impegnato per la prima volta in unacompetizione come questa.

CLASSIFICA CONSUMI

1 Echave/Delgado Toyota Prius Hybrid 175,89 216,02 Liverani/Strada Fiat Croma JTD 206,30 216,93 Di Bella/Collovà Citroën C5 258,04 235,14 Cerni/Baroni Kia Forte Hybrid 219,40 288,05 Terpolilli/Quarta Kia Forte Hybrid 233,46 301,26 Sorghi/Poggioli Kia Sorento 314,33 302,97 Attolino/Volpe Lancia Delta Gpl 259,47 307,68 Pezzi/Muccini Fiat 500 1.2 208,84 330,39 Guerrini/Calchetti Citroën C5 329,68 350,810 Romani/Schwienbacher Opel Zafira 332,36 00000

del Colonnato del Bernini, perassistere all'Angelus delle 12.00, quandoil Santo Padre ha benedetto e salutato dalbalcone tutti i concorrenti. Vincitore assolutodi questa quinta edizione, secondo laclassifica che tiene conto sia dei consumi siadei tempi ottenuti nella gara di regolarità, èstato il duo Liverani/Strada a bordo della FiatCroma alimentata a biodiesel, fortedell'esperienza acquisita con l’assidua

partecipazione al campionato FIA energiealternative. Anche il nostro team non ha pernulla sfigurato vincendo la categoriariservata alle vetture ibridenell’Ecorally-Press, riservato ai soligiornalisti, con la Kia Forte LPi Hybrid,portata al traguardo dall'equipaggio formatoda Massimo Quarta e Marina Terpolilli, cheper altro si sono aggiudicati anche quintiassoluti nella classifica che riguarda i

consumi. L’altro importante risultato è stato ilprimato assoluto tra le vetture bi-fuel a GPL.A ottenere il minore consumo dicarburante, in questa categoria,consumando poco meno di 33 litri di GPL perpercorrere circa 500 km, è stata la LanciaDelta 1.4 Turbo condotta da Marcello Attolinoe Fabrizio Volpe. Tuttavia l’Ecorally è statal’occasione per testare in maniera diversaqueste vetture, sfruttandone le capacità.

La nostra Delta ha ottenuto il minor consumo di carburante tra le vetture alimentate a GPL, come testimoniato dal rifornimento al distributore a fine gara. In alcune tappe siamo addirittura riusciti a sfiorare i 20 km/litro, rilevati dal preciso e completo computer di bordo.

kWh C.I.

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48ecoCAR

EXPÒ 2010

Il futuro a due ruote per GM si chiama EN-VCambierà lo stile di vita, le infrastrutture e pure la tipologia dei veicoli per lamobilità individuale. Forse dovremo attendere più a lungo del fatidico 2030ricordato da molti analisti, ma certamente il futuro elettrico è sempre più vicino

di Marina Terpolilli

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Anno 2030, Shanghai. Lamegalopoli che meglio sipresta ad ospitare il futuro,visto lo sviluppo a dir pocoesponenziale che ha subito a

partire dall'inizio del terzo millennio. Bastapremere un pulsante per richiamare fino al47mo piano del grattacielo più alto doveabitiamo, la propria auto -o meglio veicoloper la mobilità individuale- aprire la finestrae, una volta al volante, farsi portare al pianoterra, pronti a partire per raggiungere lameta prefissata. Il veicolo potrebbe essere

l'EN-V (che sta per Electric Networked-Vehicle). I comandi a bordo ci sono, ma èpiù confortevole lasciarsi portare daquesto veicolo totalmente elettricoa due ruote parallele realizzatodalla GM in Joint con la cineseSAIC (Shanghai AutomotiveIndustry Corp. Group). Salta lecode, si aggancia ad altri veicoli simili,interagisce con le infrastrutture, viaggiaalla massima velocità in tutta sicurezza econ incidenti zero. Basta dettare l'indirizzoed è come avere Schumacher per autista.

49 make it your lifestyle

GM EN-V

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EXPÒ 2010

Solo un assaggio di quello che tra vent'annipotrebbe essere realtà. Tuttavia il veicolo,l'EN-V, esiste e lo abbiamo provato alWord Expò 2010 a Shanghai. La tecnologia di base riprende quella delP.U.M.A. (Personal Urban Mobility andAccessibility), il prototipo che ha debuttatonell'aprile 2009, sviluppato sul Segway.“EN-V reinventa l'automobile, creando unnuovo DNA del veicolo con un mix dielettrificazione e connettività. Fornisce unasoluzione ideale per la mobilità urbana: liberodal petrolio e dalle emissioni, liberi dacongestione e incidenti, ed è piùdivertente e alla moda chemai”, così lo ha descrittoKevin Wale, presidentee AD di GM ChinaGroup.I materiali impiegati per larealizzazione della struttura e lacalotta dell'EN-V sono la fibra dicarbonio, il Lexan (policarbonato)in diverse colorazioni e materialiacrilici, tutti componenti impiegati perle auto da corsa e per usi militari eaeronautici. Per il telaio èstato fatto ampio uso dielementi in magnesio ealluminio con insertiin acciaio.Del P.U.M.Aconserva ifattoriessenziali.Questoprototipo sipresenta con trediverse carrozzeriedisegnate da altrettanti

centri di design di GM nelmondo. La propulsionedipende da due motoriposizionati nelle due ruotee da un complesso sistemadi giroscopi che lo tiene inequilibrio (come nelSegway). Per la direzionalità è statoscelto una sorta di monitor,che assomiglia alla PS2, dotatodi accelerometri che neindividuano il movimento. Questoagisce direttamente sui motori quando

il pilota lo ruota a mo' divolante, permettendo così

all’EN-V di seguirefedelente qualsiasi

traiettoria. Alcentro ilmonitor offreinformazionisulla caricadella batteria,la velocità delveicolo equant'altro.

Per accelerare efrenare basta

spingerlo avanti oindietro, come nelSegway, appunto.

La peculiarità è neldiametro di sterzata

che è lo stesso delSegway e del

P.U.M.A.: "è capacedi sterzare su una

moneta da uncentesimo" puntualizzano in

Qui sopra unparticolare delprototipo che haportato allarealizzazione dell’EN-V.Al centro della pagina,il sistema di aperturafrontale che permetteai due occupanti diaccomodarsi a bordo.In basso l’EN-Vall’opera: in primopiano il “volante”, unmonitor dotato diaccelerometri che oltrealla direzionalitàpermette di controllarela velocità e di riceveretutta una serie diinformazioni sulviaggio e il veicolo.

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In Cina la Chevrolet Voltapre la via all’elettrico

Da qui al 2030, l'auto elettrica farà concreti passi avanti: in Europa, sulla spinta delle Casecostruttrici che necessitano di offrire veicoli con emissioni zero per abbassare la media di CO2della gamma offerta; in Cina perché l'elettrificazione dell'auto ha la priorità, come indicano inumerosi programmi di sviluppo in atto che comprendono pure vetture ibride e fuel cell aidrogeno. L’obiettivo è quello di avere 500mila/un milione di veicoli elettrici in strada entro il 2015. A traghettare le elettricheverso il successo, oltre leibride e le ibride plug-in,come la Toyota Prius PHEVche ha un’autonomia in soloa emissioni zero di circa 20km, arriveranno le innovativeE-Rev, auto elettriche dotate

di Range Extender, cheassociano alla trazioneelettrica un motore acombustione, con l'unicoruolo di fare da generatoreper ricaricare le batterie,risolvendo l'ansia daautonomia, sebbene non a

emissioni zero. La prima adarrivare sul mercato sarà laOpel Ampera per la quale ègià partita la prevendita contanto di listino, pari a 42.900euro chiavi in mano. Lo faràa fine 2011 assieme allagemella Chevrolet Volt con la

quale condivide piattaformae meccanica del sistemaVoltec, che si compone di unpropulsore elettrico da 111kW (149 Cv) alimentato dauna batteria agli ioni di litioda 16 kWh, che le consentedi percorrere 40-80 km. Il

range extender, di fatto, è unmotore 1.4 a benzina da 84Cv con il ruolo di generatoreper mantenere costante lacarica della batteria,aumentando l'autonomia peraltri 500 km, o all'infinito,facendo rifornimento.

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GM EN-V

GM, infatti, in pratica ruota sul proprio asse.L'EN-V si muove a emissioni zero spinto daidue motori alimentati da una batteria agliioni di litio che si ricarica a sua volta tramiteuna normale presa della rete domestica,negli orari ritenuti più convenienti.L'autonomia dichiarata, per adesso. èdi 40 km. Pesa poco più di 400 kg, è lungo1,5 metri e può trasportare duepersone, con un consumo minimo dielettricità, fornita dalle batterie litio-ionefosfato, pari a 70 Wh/km. L'EN-V, inoltre,

utilizza una combinazione tra la tecnologiaGlobal Positioning System (GPS), laconnettività con gli altri veicoli e con la retee un sistema di valutazione delle distanzeche gli permette di essere guidatomanualmente o in modalità automatica,ovvero senza alcun intervento da parte delguidatore. Con la guida automatica l’EN-Vpuò contribuire alla riduzione degli ingorghistradali, scegliendo il percorso più veloce inbase alle informazioni ricevute in temporeale. Con l’utilizzo di connessioni

Kevin Wale, presidente eAD di GM China Group, abordo dell’EN-V (a sinistra).

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EXPÒ 2010

La nota dolente: le batterie attuali

wireless, guidatori e passeggeri potrannoessere sempre connessi alla rete durante iviaggi, in un vero e proprio social network.Questa capacità di “dialogare” dell'EN-V, siacon gli altri veicoli sia con le infrastrutture,potrebbe determinare una decisa riduzionedel numero di incidenti automobilistici.Tramite appositi sensori e telecamere,l’EN-V, infatti, può “accorgersi” di quanto stasuccedendo intorno e reagire nel modo piùopportuno rispetto a eventuali ostacoli orepentini cambiamenti delle condizioni diguida. Per esempio, se un pedone dovesse

improvvisamente trovarsi davanti al veicolo,questo automaticamente decelererà fino araggiungere una velocità più sicura per poifermarsi in tempi molto più brevi rispettoagli veicoli attuali. Infine è moltoeconomico: percorrerebbe 40 km con uncosto di ricarica pari a 35 centesimi (negliStates), spendendo invece circa un euro inCina (ma per 255 km). Il prezzo di questoinnovativo veicolo a due ruote parallele,invece equivale a circa un quarto/un terzodel costo sostenuto per acquistare e usareun'automobile attualmente in commercio.

L’EN-V è statorealizzato con trediverse carrozzerie. Sichiama Xiao (Risata)quello blu realizzato daGM Holden Australia;Jiao (Orgoglio), inrosso, è legato allafantasia del centro stiledi GM Europe che havoluto tributare unomaggio alle mascheredel teatro cinese; Miao(Magia), in nero, èinvece frutto del lavorodel GM AdvancedDesign Studio inCalifornia, USA.

Le batterie attuali hannouna densità energetica trai 50-80 Wh al kg. Questooggi è ancora il punto no-dale che determinerà ilsuccesso o meno dell'autoelettrica. In pochi anni losviluppo degli accumula-

tori è stato rapido, e in GMvalutano che entro 5 anniraggiungeranno una effi-cienza pari al doppio, conun abbattimento dei costidel 50%, ma l'obiettivo fi-nale è la batteria chimicaLitio/Fluoro che ha una

potenzialità di 6.100 Wh alchilo, però non sarà prontaprima del 2030. In fase ancora sperimen-tale sono ancora le litioione polimero, le zinco-aria, la Stair (St AndrewsAir) alimentata ad aria e

mille altre tipologie, tuttevotate ad innalzare verti-calmente l'efficienza. Sece la faranno le batterie, siimporrà parimenti l'autoelettrica, che potrà avereanche una connotazioneitaliana: a portare la ban-

diera nello sviluppo dellatrazione elettrica è la Ma-gneti Marelli che si avvaledella collaborazione dellamarchigiana Faam per lebatterie al litio e per i si-stemi di gestione (cari-ca/scarica) dell stesse.

Ma se le auto sono pronte, non si può dire lo stesso delle batterie.Dimenticate le obsolete al piombo-acido, e archiviate quelle al Ni-Cd,attualmente in circolazione ci sono le Zebra, impiegateprevalentemente per uso industriale perché più economiche eprodotte pure dalla italiana Fiamm; quelle al NiMH (Nichel metalloidruro) utilizzate dalla Toyota Prius HSD; o quelle agli ioni di litioimpiegate sulla maggioranza delle auto elettriche.

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GM EN-V

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“La Città dell’Uomo” èstato il tema che ha fatto dasfondo a tutte le iniziativeche per sei mesi hannocaratterizzato la

partecipazione dell’Italia a questa EsposizioneUniversale. In un'area espositiva di ben 11.300m2 di superficie - la seconda più grandedell’Expò dopo quella cinese - il padiglioneitaliano è stato realizzato per parlare degliitaliani, della creatività, della culturamillenaria esaltandone le peculiarità tecniche,storiche e artistiche, per offrire ai visitatori lasuggestione di attraversare l’intera Penisola epoterne apprezzare le ultime evoluzioniartistiche e tecnologiche attraverso celebriopere d’arte ma anche sistemi avanzati per

costruzioni eco-sostenibili studiate mediantetecnologie che vanno dall’illuminotecnica allescienze dei materiali, dalle case passive aimigliori progetti in fatto di riciclo domestico. È stato possibile conoscere anche parte delnostro immenso patrimonio culturale tramitedegustazioni della cucina tipica nazionale,sottolineando sempre l’importanza dellatracciabilità e della genuinità dei prodotti.Sono state esposte, inoltre, celebri opered’arte, la più lussuosa automobile della storia,una Isotta Fraschini, la Ferrari ibrida HY-KERSma anche abiti disegnati da Dolce&Gabbana,Versace, Prada e Zegna. Si è potuto assistereanche ad appuntamenti culturali, esibizioni diartisti di fama mondiale - capaci con le loroopere di celebrare l’immagine del nostro Paese

- come Ennio Morricone e i maestridell’Orchestra della Scala di Milano; e ancorasono state preparate tavole rotonde e meetingdedicati all’economia, all’industria e allatecnologia in ottica better city e better life(armonia tra salute, corpo e spirito, design,turismo, sport e benessere, architettura emateriali da costruzione, trasporto e mobilità).L’attenzione dei media di tutto il mondo haconfermato il successo della formulaespositiva basata sull'Italian “Way ofLife” e, possiamo affermare, che la musicapopolare, la cucina, l’artigianato di ogniregione hanno formato le tessere di un unicogrande mosaico capace di offrire alla Cinal’immagine di un’Italia vera, genuina, creativae soprattutto viva e attraente.

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EXPÒ 2010

Il Made in Italy prima stupisce e poiconquista ShanghaiAll' Expò 2010 il padiglione italiano ha affascinato oltre 7 milioni di visitatorigiunti da tutto il mondo per scoprire le eccellenze del Made in Italy

di Marcello Attolino

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A meno di un anno dall’an-nuncio ufficiale della mis-sione da parte del Sindacodi Roma Gianni Alemanno,la spedizione Overland 13è giunta al traguardo, neitempi prestabiliti, presso ilPadiglione Italiano del-l'Expo 2010 di Shanghai, inCina, calorosamente ac-colta dal Presidente dellaRepubblica Italiana GiorgioNapolitano e dal Ministrodegli Affari Esteri FrancoFrattini. Questo esperimento –unico nella storia della mobilità edella robotica - si è svolto all'inse-gna di un'avventura, per lo più tec-

nologica, con l'intento di mostrareil meglio della ricerca italiana nelcampo della mobilità e dell'ecolo-gia. L'impresa è il frutto di un pro-getto nato dalla collaborazione traPiaggio, Università di Parma e Vi-sLab (Artificial Vision and IntelligentSystems Laboratory), spin-off del-l'Università di Parma che opera nelcampo della visione artificiale.Overland, invece, celebre per lesue spedizioni in ogni angolo delglobo, ha avuto la responsabilitàlogistica del viaggio. Protagonistidell'avventura da Milano a Shan-ghai sono stati quattro Piaggio Por-ter Electric Power (al momento il"quattro ruote" elettrico più diffuso

di Europa, con oltre 5.000 esem-plari circolanti) che, spinti dalla mo-torizzazione di serie che permetteuna velocità massima di 55 chilo-metri orari e un'autonomia di 110km, sono stati integrati da una tec-nologia in grado di interfacciarsi,grazie ad un sistema di visione arti-ficiale, con gli altri veicoli della spe-dizione garantendo la guida insicurezza senza pilota anche, comeè stato dimostrato, lungo un per-corso estremamente impegnativodi circa 15.000 km attraverso Italia,Slovenia, Croazia, Serbia, Unghe-ria, Ucraina, Russia, Kazakistan eCina. L'impresa, non priva di eventicuriosi (come quando due auto-

stoppisti russi hanno chiesto un“passaggio” verso Shanghai oquando un ufficiale di polizia hatentato di elevare una multa ai vei-coli per guida in zona pedonale purnon trovando alcun conducente acui indirizzare la contravvenzione),ha voluto simboleggiare il contri-buto che i centri di ricerca italiani el'industria nazionale delle due equattro ruote possono dare allaprogettazione di una mobilità eco-compatibile e sempre più evoluta.

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Expò 2010

LA SFIDA DEL VISLAB SI È CONCLUSA CON SUCCESSOIl 28 ottobre 4 Piaggio Porter elettrici a guida autonoma (privi diconducente) hanno raggiunto l’Expo di Shanghai dopo averattraversato, in più di 3 mesi di viaggio, due continenti.

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COVER STORY Kia Forte LPi Hybrid

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Una vettura da primato per la soluzione ibrida che impiega solo il GPL per ilmotore termico accoppiato all'elettrico. Consumi minimi e prestazioni eccellentisono il suo segno distintivo. Attualmente è commercializzata solo in Corea

di Francesca R. Quarta

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COVER STORY Kia Forte LPi Hybrid

LA KIA HA INVESTITO BEN 240 MILIARDI DI WON (CIRCA 136 MILIONI DIEURO) E HA IMPIEGATO 25 MESI DI RICERCA E SVILUPPO PERREALIZZARE LA FORTE LPI HYBRID, VENDUTA ESCLUSIVAMENTE NELLECONCESSIONARIE ASIATICHE

In Corea la Kia Forte LPi Hybrid ègià famosa. Infatti è la primavettura al mondo a propulsioneibrida GPL/elettrico. Rappresental'ultima frontiera tecnologica del brand

coreano, che per aumentare l'efficienza eridurre i consumi della propria berlina diriferimento, ha investito ben 240 miliardi diWon (circa 136 milioni di euro) e impiegato25 mesi di ricerca e sviluppo. Venduta liberamente nelle concessionarieasiatiche, la Forte LPi Hybrid è moltoapprezzata dal pubblico, che in Coreaimpiega questo carburante ecologico inmaniera massiccia, rispetto al gasoliorichiesto solo in modica quantità.Abbiamo avuto l'occasione di testarla alungo in anteprima assoluta e di metterlaalla frusta addirittura in una gara di

consumi, l'EcoRally San Marino-Città delVaticano che si è svolto verso la fine diottobre. I risultati sono andati ben oltre leaspettative. Rispetto alla Forte con motore acombustione interna, la versione LPi Hybridnon differisce molto, tranne alcuni dettagliestetici che contribuiscono a migliorarnel'aerodinamica (il Cx infatti scende a 0,26),oltre all'inedita configurazioneibrido/parallelo che vede accoppiati unpiccolo propulsore termico di 1.6 litri,alimentato esclusivamente a GPL, e unmotore elettrico da 20 Cv alimentato a 180 Vtramite la batteria polimeri - ioni di litio.Quest’ultimo integra un sistema per ilrecupero dell'energia in frenata, e ha ilcompito di assistere il motore termicoquando necessità di una maggiore potenza

MOTORE TERMICO● 1.6 LPi DOHC GPL● 4 cilindri in linea● 4 valvole per cilindro● Cilindrata 1.591 cc● Alesaggio x corsa 77,0x85,4 mm● Rapporto di compressione 12,0:1● Potenza massima 84/114 (kW/Cv)a 5.800 giri/min● Coppia massima 148 (Nm) a 4.500giri/min● Sistema Idle Stop and Go (ISG)MOTORE ELETTRICO● sincrono a magneti permanenti● Peso 20,5 kg● Potenza massima 15 kW (20 Cv) ● Coppia massima 105 Nm BATTERIE● Tipo Polimeri-Ioni di Litio● Peso 22 kg● Potenza 17,8 kW● Densità 0,85 kW/kg● Capacità 5,3 Ah● Tensione complessiva 180 VTRASMISSIONE● Trazione anteriore● Cambio a variazione continua concontrollo elettronico (E-CVT) confunzione E-gear (Eco-Drive)SOSPENSIONI● Anteriori a triangoli contrapposti● Posteriori ad assale semirigidoSTERZO● a cremaglieraFRENI● Anteriori a disco ventilati (280 mm)● Posteriori a disco (262 mm)DIMENSIONI, PESI, CAPACITÀ● Lunghezza totale 4.550 mm● Larghezza totale 1.775 mm● Altezza totale 1.460 mm● Passo 2.650 mm● Capacità bagagliaio (VDA) 300 litri● Peso in o.d.m. 1.297 kg ● Capacità serbatoio GPL 53 lnominali (45,4 l effettivi)CONSUMI● Combinato 5,6 l/100 km● CO2 94 g/kmPRESTAZIONI● Velocità massima 182 km/h● Accelerazione 0-100 km/h 12.0 sRUOTE E PNEUMATICI● Cerchi in lega 5,5Jx15”● Pneumatici 195/65 R15 M+S

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A sinistra, il pulsante chedisattiva il sistema ISGstart/stop a quello che indica iltipo di alimentazione scelta (inquesto caso solo GPL). Al centro, a fianco altachimetro, l’indicatore dellivello del GPL e della batteria,e la lettera che indica lamarcia inserita. Qui sotto ilpulsante d avviamento.

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Il sistema Idle Stop and Go (ISG)La Kia Forte è equipaggiata con un sistema che provvede automaticamenteallo spegnimento del propulsore a GPL durante le soste, quando non ènecessario, e al suo riavviamento al momento della ripartenza. L’ISG spegne ilmotore pure quando la vettura rallenta sotto i 9 km/h per più di 2 secondi.

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COVER STORY Kia Forte LPi Hybrid

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istantanea, come ad esempio nelle fasi diaccelerazione. Il propulsore a GPL, che hauna potenza di 114 Cv, lavora inabbinamento ad un cambio CVT (aVariazione Continua) piuttosto rapido nellecambiate e silenzioso. Il suo compito è diadeguare il regime del motore allecondizioni di marcia. Con la funzione E-gear (Eco Drive) a gestione elettronica,inoltre, contribuisce in maniera sensibile alcontenimento dei consumi, ottimizzando ilrendimento del propulsore termico. Pensando solo per un attimo alla presenzadelle batterie e del doppio propulsore, èstupefacente verificare sul campo la tenutadi strada che non tradisce anche nellesituazioni più impegnative. Agile su ogni tipo di percorso, la ForteLPi Hybrid si è distinta per lo spazio internoampio per cinque persone e con unbagagliaio rimarchevole, grazie ancheall'assenza totale del serbatoio dellabenzina, che ha lasciato lo spazio a quellodel GPL. Solo i sedili avrebbero potuto esseremigliori, magari con la possibilità di regolareil supporto lombare. Per il resto ogni lungoviaggio è alla portata della berlina coreana.La presenza delle numerose stazioni diservizio con il GPL presenti sulterritorio italiano, permettono dirifornirsi ogni volta che occorre. I consumi sono estremamente contenuti,pari a 5,6 l/100 km (17,8 km/l) secondo idati di omologazione, mentre le emissioniscendono a 94 g/km di CO2. Come in tutte leautomobili, i dati di omologazionedifferiscono da quelli reali; tuttavia bisognanotare che la Kia Forte LPi Hybrid consumacomunque poco. Durante il nostro testabbiamo verificato un minimo e un massimoche spaziano da 6,8 a 9,3 litri/100 km (da14,8 a 10,8 km/litro), che in soldonisignificano poter percorrere quasi 500chilometri, spendendo poco più di 24 euro.

E se sei bravo... un mazzo di fiori!La Kia Forte LPi Hybrid nella parte sinistra del cruscotto presenta un particolareindicatore che segnala l'Eco Driving Point, ovvero le condizioni di guida ottimali inrapporto alla velocità, ai giri del motore e alla posizione dell'acceleratore. Questoindicatore in pratica mostra il consumo istantaneo, mentre al centro presentaun'icona di un fiore che si compone mano a mano che si adotta uno stile diguida virtuoso fino a diventare addirittura un intero mazzo.

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ANTEPRIMA Citroën C-Zero

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Ancora una volta siamo statichiamati a guidare il futuro.La Citroën C-Zero, infatti, èla prima elettrica deputata asdoganare questo tipo di

vetture, dimostrando quanto sianofunzionali ed economiche per alcuni usispecifici, come ad esempio l'impiegoprevalentemente cittadino. Mettersi al volantedella C-Zero, non ci dà apprensione; non è unprototipo ma un'auto reale, in vendita già dalprossimo febbraio con un listino ufficiale di35.960 euro. La conosciamo anche un po':abbiamo già guidato la Mitsubishi i-MiEV e laPeugeot iOn. E la C-Zero è la terza sorella cheesce dalla stessa catena di montaggio dellaCasa giapponese che si è occupatadell'industrializzazione di tutti e tre i modelli

con la stessa piattaforma.Notiamo subito le differenze: il cambionon ha la posizione B (Brake) della i-MiEV, cheaccentua il recupero dell'energia in frenata;PSA Peugeot Citroën, proprietaria dei duemarchi francesi, ha preferito inserire questafunzione nel pedale del freno. L'estetica inveceè molto simile, solo alcune sfumaturepermetteranno di distinguere i tre diversimodelli quando saranno tutti in giro per lestrade. Di primo acchito sedersi al volante èun'esperienza entusiasmante. Scoprire che sitratta di automobili vere senza dubbio èfantastico, se poi si prova a strapazzarla un po'allora sale pure l'adrenalina. È una vetturaleggera che pesa 1.195 chili, compreso ilguidatore e le batterie da 16 kW; quindi i 64 Cve i 180 Nm di coppia del motore sono

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Citroën C-Zero

La prima elettricaarriva sulla strada

di Francesca R. Quarta

La Citroën è il primo brand in Italia a commercializzare le autoelettriche di nuova generazione dotate di batterie agli ioni di litio.Delle 4.000 previste per l'Europa nel primo anno dicommercializzazione, in Italia ne arriveranno solo 300

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ANTEPRIMA Citroën C-Zero

MOTORE● Elettrico sincrono a magneti permanentiin neodimio● Potenza massima 47 kW (64 CV) da 3.500a 8.000 giri/min● Coppia massima 180 Nm da 0 a 2.000giri/minBATTERIE● Tipo agli ioni di litio ossido di manganese● 88 celle da 50 Ah● Capacità 16 kW/h● Tensione 330 V● Tempo di ricarica 6 ore a 220V; 30 min.all'80% con ricarica dalla colonninadedicataTRASMISSIONE● Trazione posteriore● Cambio riduttore monovelocitàSOSPENSIONI● Anteriori pseudo McPherson● Posteriori a ponte De DionSTERZO● Tra marciapiedi 4,75 mFRENI● Anteriori a disco ventilati● Posteriori a tamburoDIMENSIONI, PESI, CAPACITÀ● Lunghezza totale 3.475 mm● Larghezza totale 1.475 mm● Altezza totale 1.608 mm● Passo 2.550 mm● Capacità bagagliaio (VDA) 166 litri● Peso in o.d.m. 1.195 kg (con conducente)● Capacità serbatoio GPL 53 l nominali (45,4l effettivi)AUTONOMIA● circa 150 kmCONSUMI● ciclo misto 135 Wh/km (13,5 kWh/100km)PRESTAZIONI● Velocità massima 130 km/h● Accelerazione 0-100 km/h 15,9 sRUOTE E PNEUMATICI● Pneumatici anteriori 145/65 R15● Pneumatici posteriori 175/55 R15

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abbondantemente sufficienti. Certo nonvalgono per ottenere velocità da supercar ma,per quanto riguarda le accelerazioni, sonodavvero brucianti: passa da 0 a 60 km/h incirca 5.5 secondi e pure sulla ripresa il motoreelettrico, con la sua coppia massima sempre inpresa, dà delle soddisfazioni, accelerando da30 a 60 km/h in meno di 4 secondi. Èsorprendente come ai semafori, volendo fareuna partenza da gara, tutti guardino questevetture con stupore, schizzare via nel silenziopiù assoluto. La seconda fase dell’approccio èla gara con sé stessi, viaggiando per mantenerel'indice dei consumi (che fa il paio con ilcontagiri), sempre nella zona di massimorisparmio, oppure di recupero dell'energia.Insomma in città è perfetta, meglio diuna piccola a benzina che peraltroconsuma molto di più. E nelle “sgambate”fuori città è pure divertente, per nullapenalizzata dalla presenza del pacco batterieanche nel misto. Le auto elettriche, infatti, per

la loro natura sono vetture nate per districarsinelle città in mezzo al traffico. Sono scattanti,grazie alla gran coppia del proprio motoreelettrico, hanno un'ottima ripresa, e sono ingrado di risparmiare “energia” durantele pause ai semafori o nelle code.Nella C-Zero la resistenza dell'acceleratore noninvoglia a strafare nella spinta a tuttovantaggio di una maggiore autonomiadell'auto. Infatti la piccola franco/giapponeseriesce pure a mantenere la promessa dei 150km di autonomia secondo il più severo cicloeuropeo. L'assetto e la tenuta di strada, cheabbiamo potuto testare per le strade di Malmoin Svezia, sono orientati per l’uso cittadino,con un buon compromesso per chi desiderasempre un velo di sportività. Un vantaggio èdato dal pacco batterie posizionatosotto il pianale, per lasciare lo spazioall'abitacolo e abbassare il baricentro.Lo svantaggio sono i 200 kg in più che deveportarsi appresso perché tanto pesano le

La ricarica

La batteria si ricarica al 100% in 6 ore, collegandosi alla correntedomestica monofase di 220 V, mediante un cavo di 5 metri dotatodi una presa standard (come quella della lavatrice) e di una spinaspecifica per il collegamento al veicolo.A questo punto un simbolo sul cruscotto e un LED sulla scatola di sicurezza del cavo segnalano l’avvio immediatodella ricarica, che si interrompe automaticamente quando la batteria è completamente carica. È possibile effettuare una ricarica rapida tramite la presa situata sul lato sinistro dell'auto, mediante una colonninaspecifica capace di erogare corrente trifase a 380 V: richiede 15 minuti per arrivare al 50% della capacità dellabatteria e trenta minuti per riempirla all’80%, ma si può ottenere il 100% con una seconda ricarica.

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Citroën C-Zero

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ANTEPRIMA Citroën C-Zero

batterie agli ioni di litio. Gli interni sonoabbastanza ampi da ospitare quattro persone e166 litri di bagaglio e il comfort a bordo ènotevole, complice il silenzio assoluto cheregna nell'abitacolo. Le dotazioni, invece, sonoquelle di un'automobile "normale" a partire dalclimatizzatore e dalla radio. In grande considerazione è tenuta la sicurezza;sono presenti infatti due airbag frontali,due airbag torace, due airbag atendina e due fissaggi Isofix.Per la sicurezza attiva ci sono l'ESP il controllodella stabilità, il ripartitore elettronico difrenata (REF) e l'assistenza alla frenata diemergenza. Il posto di guida èsufficientemente regolabile e presenta qualchenovità rispetto alle comuni vetture con motoretermico. Prima di tutto è presente unindicatore della carica e viene mostratal'autonomia teorica rimanente. Le principali

differenze rispetto a un veicolo termico siriscontrano a livello del quadro strumenti chemostra: un indicatore di livello di carica dellabatteria (composto da 16 tacche); unwattmetro (power-meter) che indicaistantaneamente i livelli di consumo o direcupero dell’energia in fase di decelerazione edi frenata, grazie alla lancetta che passadavanti a zone colorate (la zona verde, indicauna guida "risparmiosa", la bianca che si staspingendo troppo, mentre la blu, “Charge”, chesi sta recuperando energia). Inoltre è in bellaevidenza il computer di bordo che,oltre alle consuete informazioni, indical’autonomia calcolata a partire dallecondizioni di guida riscontrate negliultimi venticinque chilometri. I parametriche influiscono sono il tipo di guida, lecondizioni del traffico, la tipologia di percorso,l’uso del riscaldamento o del climatizzatore.

IL QUADRO STRUMENTI MOSTRA IL LIVELLO DI CARICA DELLABATTERIA, UN WATTMETRO CHE INDICA I LIVELLI DI CONSUMO O DIRECUPERO DELL’ENERGIA E IN BELLA VISTA L’AUTONOMIA RESIDUA

Nella foto a lato, asinistra, la planciadella C-Zero conl’indicatore delconsumo istantaneoche circonda iltachimetro, posto tra illivello di carica dellabatteria a sinistra edell’autonomia adestra. Nella pagina alato, sopra, una vistad’insieme del cruscottoe un particolare dellapresa per la ricaricacon il cavo dedicato.

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Citroën C-Zero

Viaggiare in"riserva"È impossibileesaurire lacarica, dopoaver percorsocirca 150chilometri lavettura mettein atto tuttauna serie distrategie peravvertire ilguidatore cheè tempo diricaricare lebatterie.Quando il livello dicarica raggiunge le due"tacche", il simbolo“indicatore” lampeggiaper avvisare che ènecessario effettuare laricarica (circa il 15% dienergia rimanente);quando ne restasoltanto una, questainizia a lampeggiareinsieme al simbolo“indicatore” ed èindispensabileeffettuare la ricarica.Quando pure l'ultima"tacca" non viene piùvisualizzata, il simbolo“indicatore” rimaneacceso e il computer dibordo non indica piùl’autonomia.La strategia di“soccorso” spegne ilriscaldamento o laclimatizzazione. Lapotenza del motore siriduce progressivamentee, inoltre, a unamaggiore richiesta diaccelerazione sulcruscotto si illumina ilsimbolo “tartaruga” e ilveicolo avanzalentamente. L’arrestodel veicolo avvienequando si raggiunge lasoglia minima dienergia delle batterie,ma a questo puntoanche i più sbadatisaranno riusciti atornare a casa oavranno raggiunto unadelle (ancora poche)colonnine per laricarica.

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ANTEPRIMA Nissan Leaf

Una foglia che farà respirare il mondoIn vendita in Giappone e negli Usa, recentemente ha debuttatoin Europa in alcuni Paesi pilota come Gran Bretagna, Irlanda,Paesi Bassi e Portogallo. In Italia arriverà solo alla fine dell'annoe quasi certamente senza incentivi statali

di Marina Terpolilli

Nissan Leaf è Car Of TheYear 2011, un risultatoimportante perun’automobile elettrica chesulla carta dovrebbe essere

ancora catalogata sotto la voce "Prototipi"ancora da commercializzare. Il premioinvece è assegnato solo a vetture presenti neilistini, pronte per essere vendute nelleconcessionarie, come la Leaf, appunto. In Italia dovremo attendere un po’ poiché il

prezzo non è proprio a buon mercato; siparla di circa 30.000 euro se ci fossero gliincentivi, svaniti nel nulla all'inizio diquest'anno e per questo la Casa Giapponeseha preferito privilegiare altri mercati.La Leaf porta la vocazione ecologica nelnome che significa foglia, e in questa chiaveè stata progettata e realizzata.È una berlina media, come la Golf, perintendersi le sue dimensioni sono infatti di4,445 metri di lunghezza, 1,770 m di

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Nissan Leaf

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ANTEPRIMA Nissan Leaf

larghezza e 1,550 m di altezza e unpasso di 2,700 metri con unbagagliaio di 330 litri, ed è ingrado di scarrozzare per circa 160km un'intera famiglia di 4 personeprima di necessitare di unaricarica. È un’automobile

piacevole e rassicurante già aprima vista. La guida è piacevole come pertutte le automobili elettriche che siavvantaggiano della notevole coppia offertadal propulsore elettrico disponibileimmediatamente appena si schiaccia sulpedale dell’acceleratore. La presenza del massiccio pacco a batteriadisposto sotto il pianale la rende più stabile,abbassando così il baricentro, e gradevolenei repentini cambi di corsia, come

abbiamo appurato in Portogallo, sotto unacquazzone da record. Gli spazi e il comfortinterno sono adatti ad un uso da primavettura in famiglia, ma avendoun'autonomia limitata, alla Nissan stannovalutando un noleggio agevolato di un'autotradizionale per i lunghi viaggi. Ilpropulsore elettrico ha una potenza di 80kW (pari a 109 CV) e una notevole coppiadi 280 Nm. Grazie alle batterie al litioutilizzate per lo stoccaggio dell’energia, haun’autonomia di 160 km e raggiunge lavelocità massima di oltre 140 km/h.Un “pieno” di elettricità potrà essereeseguito in circa 30 minuti attraverso unospeciale caricatore ad alta velocità, mentreutilizzando la normale presa casalingasaranno necessarie 8 ore.

Qui in alto, la tessera della Mobi per ricaricaretramite le colonnine predisposte. Qui in basso,da sinistra, la particolare leva del cambioautomatico, il cruscotto con le specialiindicazioni tipiche delle auto elettriche come lacarica della batteria sulla destra e l’autonomiaresidua, l’indice della potenza utilizzata orecuperata in frenata sopra e la temperaturadella batteria a sinistra. Nel display superioreoltre al tachimetro c’è un piccolo albero cheindica il livello di virtuosismo alla guida. Nella foto a destra una vista della plancia dovespicca il navigatore satellitare.

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71 make it your lifestyle

Nissan Leaf

IL SISTEMA DI RICARICA DELLA LEAF PREVEDE PURE LAPOSSIBILITÀ DI RICARICA RAPIDA TRAMITE LECOLONNINE AD ALTO VOLTAGGIO IN SOLI 30 MINUTI

A tutto elettricoLa Leaf, la primadi un’interagamma di veicolielettrici, vienecostruita a partiredall’autunno 2010nello stabilimentodi Oppama, inGiappone,che ha una capacità produt-tiva iniziale di 50.000 unitàall’anno, e successivamenteanche a Smyrna, Tennessee,negli USA, quando nel 2012secondo Nissan partirà lacommercializzazione dimassa degli EV. La Casagiapponese, infatti, valuta chedal 2016 almeno il 10% delleproprie vendite saranno rap-presentate da veicoli elettricie la percentuale è destinata asalire con gli anni.La produzione delle batterieinvece è già iniziata dallascorsa primavera a Zama, inGiappone, per conto della Au-tomotive Energy Supply Cor-poration (AESC), la Jointventure creata appositamenteda Nissan e Nec, al ritmo di65.000 unità all’anno, per co-prire pure le esigenze di altricostruttori. Più avanti siestenderà negli USA, in UK ein Portogallo e in altri siti stra-tegici nel mondo.

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72ecoCAR

TEST Toyota Yaris 1.0 GPL 5p

Cittadinaperfetta!La Yaris è una delle utilitarie di maggior successopresenti sul mercato e, con questa versionebifuel benzina/GPL, entra di diritto tra le autopiù economiche ed ecologiche disponibili sui nostrilistini. L’abbiamo provata su strada e ne siamo rimastipiacevolmente sorpresi: l'abbinamento delpiccolo 3 cilindri e l'impianto a gasla rendono una “cittadina”perfetta!Testo Marcello Attolino Foto Igor Gentili

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73 make it your lifestyle

Toyota Yaris 1.0 GPL 5p

Page 74: Ecocar7

S

74ecoCAR

TEST Toyota Yaris 1.0 GPL 5p

in dalla sua presentazione la Yaris, cheviene assemblata nello stabilimentofrancese di Valenciennes, ha riscossoun grande successo nel nostro Paese,potendo contare sull'aspetto simpaticoe giovanile, ma al contempo gradevoleed elegante. L'ultimo restyling - che in casaToyota chiamano "zerodieci" - le ha conferitola “maturità” necessaria per renderla unaperfetta cittadina nonché una versatilità taleda permettere ai suoi occupanti di affrontarecomodamente anche lunghi viaggi. Tutto ciòè stato possibile grazie ad alcuni ritocchiesterni e interni, all'aggiunta del ComfortPack e all'ottimizzazione dell'efficienza deimotori attraverso l'adozione del ToyotaOptimal Drive. ESTERNI>>> LA YARISZERODIECI È LEGGERMENTE PIÙ LUNGA(3,78 METRI) DEL MODELLO PRECEDENTE ESI DISTINGUE ALL'ESTERNO PER UNA SERIEDI PICCOLE MODIFICHE come le parabole deifari anteriori brunite, i nuovi cerchi in lega, leluci posteriori ristilizzate e le maniglie confinitura silver satinata. Per il resto nulla dinuovo; la sua linea da quasi monovolume cheha conquistato il mercato italiano è nota a tuttie la qualità costruttiva, in particolare negliaccoppiamenti di lamierati e guarnizioni, èesente da critiche. La versione GPL(disponibile esclusivamente negli allestimentiNow e Sol) oggetto del nostro test, anche agliocchi di un osservatore attento, non èfacilmente distinguibile da quella a benzina,anche perché il bocchettone di riempimentodell'impianto a gas non è visibile,opportunamente celato all'interno dellosportello per il rifornimento della benzina.

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75 make it your lifestyle

Toyota Yaris 1.0 GPL 5p

Page 76: Ecocar7

76ecoCAR

TEST Toyota Yaris 1.0 GPL 5p

Il modello a GPL è stato sviluppato sulla base dellamotorizzazione più piccola tra quelle disponibili, ossia il 1.000cc 3 cilindri da 68 Cv che, abbinato al cambio manuale acinque rapporti e, grazie all'utilizzo della tecnologia ToyotaOptimal Drive, garantisce consumi contenuti ed emissioni diCO2 ridotte. La Toyota infatti dichiara emissioni di 113 g/km,un consumo medio di 12,3 km con un litro nel ciclo urbano edi 14,3 km/l in quello combinato, assicurando anche unagrande autonomia (col pieno di benzina e GPL si possonopercorrere oltre 1.400 km). Per questo progetto, sviluppato dal settorericerca e sviluppo Toyota, la Casa nipponica si è affidata alla Landi Renzo,leader mondiale nella produzione di impianti a GPL. Come spiegano allaCasa giapponese “gli ingegneri e tecnici Toyota hanno seguito direttamentetutta le fase di progettazione e realizzazione, eseguendo e superando unaserie di severi test per verificare la qualità, garantire la durata, e assicurare glistandard di sicurezza più elevati. In particolare, sono stati effettuati diversitest di lunga durata, su strada e al banco, e sono stati ripetuti i crash test conle vetture dotate di impianto GPL, oltre ad un meticoloso studio relativo allaqualità di realizzazione”.

L'impianto GPL in collaborazionecon la Landi Renzo

INTERNI>>> CON QUESTO ULTIMORESTYLING SONO STATI RIVISTI ANCHE GLIINTERNI: la consolle centrale e le razze delvolante possiedono rifiniture in plastica tipoalluminio, l'autoradio è dotata di ingresso perlettori Mp3 ed è disponibile la porta USB.Inoltre sono stati adottati nuovi tessuti deisedili, una piacevole pelle traforata chericopre il volante e il pomello del cambio, ed èstato introdotto l'inedito Comfort Pack,disponibile a richiesta con l'allestimento Sol,che comprende climatizzatore automatico efari fendinebbia. La strumentazione,leggermente orientata verso il conducente, èdi tipo analogico, di facile lettura eperfettamente visibile al centro della plancia.

LEGGERMENTE PIÙ LUNGA DELMODELLO PRECEDENTE, SIDISTINGUE ALL'ESTERNO PER UNASERIE DI PICCOLE MODIFICHE COMELE PARABOLE DEI FARI ANTERIORIBRUNITE, I NUOVI CERCHI IN LEGA,LE LUCI POSTERIORI RISTILIZZATE ELE MANIGLIE CON FINITURA SILVERSATINATA

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77 make it your lifestyle

Toyota Yaris 1.0 GPL 5p

L'abitacolo è sufficientemente spazioso ecomodo, anche per cinque occupanti,nonostante la panca posteriore sia fissa e nonregolabile come sulle versioni monofuelbenzina e diesel. Per quanto riguarda ilbagagliaio, inoltre, dispone di una discretavolumetria utile grazie alla presenza delserbatoio GPL toroidale che non “ruba”spazio ai bagagli. La grande quantità di vani ecassetti portaoggetti favorisce versatilità,funzionalità e praticità per gli occupanti chepossono trovare sempre uno scomparto liberoper depositare i propri oggetti.MECCANICA>>> MECCANICAMENTE LATOYOTA YARIS È DA ANNI UNA DELLECITYCAR PIÙ AFFIDABILI PRESENTI SUL

MERCATO, ED INFATTI LA SUA PROVERBIALEROBUSTEZZA HA CONTRIBUITO NON POCOAL SUCCESSO CONQUISTATO NEGLI ANNI.Con la gamma “zerodieci” la Toyota introducesu tutte le motorizzazioni della Yaris latecnologia denominata “Toyota OptimalDrive”, che permette di massimizzare leprestazioni e contenere consumi ed emissionidi CO2, contando su componenti meccanici abasso attrito, una maggiore efficienza dicombustione e una trasmissione perfezionata.L'ulteriore innovazione proposta su questomodello è rappresentata senza dubbiodall'auto del nostro test, fruttodell'abbinamento della modernamotorizzazione 1.0 VVT-i 12 V 3 cilindri da

68 Cv e cambio manuale a 5 rapporti, conl'impianto GPL sviluppato in collaborazionecon l'italiana Landi Renzo che promette emantiene consumi contenuti ed emissioni diCO2 estremamente ridotte.IN MOVIMENTO>>> AL VOLANTE DELLAYARIS L'IMPOSTAZIONE ALTA DEL CORPOVETTURA E LA SEDUTA RIALZATA NECARATTERIZZANO LA POSIZIONE DI GUIDA,PIÙ VICINA AD UNA MONOVOLUME CHE AUNA DINAMICA CITTADINA. Ciò non toglie,però, che grazie alle numerose regolazioni disedile e sterzo, il guidatore possa comunqueraggiungere una postura corretta, contandooltretutto sull'ottima pedaliera ben allineataal piantone dello sterzo (quest'ultimo

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78ecoCAR

TEST Toyota Yaris 1.0 GPL 5p

regolabile anche in profondità oltre che inaltezza). Una volta avviato il propulsore nonsi può fare a meno di notare la leggeravibrazione proveniente dal piccolo tre cilindriche, per sua natura, non vanta la massimarotondità di funzionamento. Nonostantetutto, però, la presenza dei grandi supportimotore riesce ad assorbire bene le vibrazionie, una volta in marcia e col salire dei giri, lasituazione tende a migliorare notevolmentemettendo in luce un propulsore dotato di unbrio inaspettato, specie verso la zona rossadel contagiri, favorito in questo dallarapportatura “corta” e da una spaziaturaravvicinata del cambio. Il piccolo 12 valvolegira come un "frullino" all'interno del cofanodella Yaris garantendo prestazioni più chedignitose con entrambi i tipi di combustibile,specie se gli si “tira un po' il collo”, anzi non èavvertibile alcuna differenza di brillantezzatra l'alimentazione a benzina e quella aGPL. Nonostante ciò i consumi dicarburante sono molto ridotti, inparticolare nel ciclo urbano, dove laleggerezza del corpo vetturaavvantaggia la piccola Toyota; neipercorsi extraurbani, invece, ilcambio corto non consentepercorrenze da record, ma in ognicaso sono più che accettabili. La tenuta di strada inoltre è piùche rassicurante e la stabilità

eccellente. Merito di una taratura dellesospensioni piuttosto rigida che peròpenalizza leggermente il comfort di marcia.Un'ultima considerazione va riservataall'impianto frenante, sempre sicuro edefficiente in ogni condizione e in grado digarantire spazi di arresto contenuti.

CONSUMI DICHIARATI BENZINA

Consumo Urbano 6,0 l/100 km (16,7 km/l)Consumo Extraurbano 4,4 l/100 km (22,7 km/l)Consumo combinato 5,0 l/100 km (20,0 km/l)Emissione di CO2 118 g/km

CONSUMI EFFETTIVI BENZINA

Consumo Urbano 8,3 l/100 km (12,1 km/l)Consumo Extraurbano 5,0 l/100 km (20,0 km/l)Consumo combinato 6,2 l/100 km (16,1 km/l)

CONSUMI DICHIARATI GPL

Consumo Urbano 8,1 l/100 km (12,3 km/l)Consumo Extraurbano 6,4 l/100 km (15,6 km/l)Consumo combinato 7,0 l/100 km (14,3 km/l)Emissione di CO2 113 g/km

CONSUMI EFFETTIVI GPL

Consumo Urbano 9,0 l/100 km (11,1 km/l)Consumo Extraurbano 6,7 l/100 km (14,9 km/l)Consumo combinato 7,5 l/100 km (13,3 km/l)

Page 79: Ecocar7

79 make it your lifestyle

● Prezzo molto competitivo ● Consumi, specie in ciclo urbano,estremamente contenuti ● Efficienza a GPL sorprendente

● Ripresa dai bassi giri lenta ● Taratura sospensioni lievemente rigida

Toyota Yaris 1.0 GPL 5p

100 m

200 m

400 m

1000 m

8.5 70,7

12.9 90,8

19.9 112,5

36.7 142,3

Tempo(sec.)

Tempo(sec.)

Vel.uscita(km/h)

0-60 km/h

0-100 km/h

0-120 km/h

0-140 km/h

6.6

15.8

23.0

35.2

ACCELERAZIONE

A

A

Peso a vuoto dichiarato 1.265 kg

113 grammi di CO2

per chilometro

Consumo combinato 7,0 l/100 km

100 200 30050

50-0 km/h

100-0 km/h

130-0 km/h

1.4 9,7

2.9 40,1

-

Tempo(sec.)

Distanza(m)

60-100 km/h

80-120 km/h

10.9

14.6

Tempo(sec.)

60-100 km/h

80-120 km/h

15.4

14.9

Tempo(sec.)

RIPRESA IV

60-100 km/h

80-120 km/h

20.6

24.0

Tempo(sec.)

RIPRESA V

338,4 kgAnteriore DX

259,6 kgPosteriore DX

281,6 kgPosteriore SX

370,2 kgAnteriore SX

B

C

D

E

F

G

74Cv

69

64

59

54

49

44

39

34

29

24

19

14

9

4

100

95

90

85

80

75

70

65

60

55

50

45

40

35

30

25

20

15

2400 2800 3200 3600 4000 4400 4800 5200 5600 6000 6400 6800

Nm

g/m-1

5

10

Peso a vuoto totale 1.249,8 kg

43,3% ant. 56,7 % post.

RIPRESA III

PESI

SCHEDA TECNICA

RILEVAMENTI A BENZINA

CONTRO

PRO

EMISSIONI DI CO2

RIVALI

RAPPORTI DEL CAMBIO

RULLATA DI POTENZA

FRENATA

100 m

200 m

400 m

1000 m

8.6 69.9

13.0 89,7

20.1 111,8

36.9 140,9

Tempo(sec.)

Tempo(sec.)

Vel.uscita(km/h)

0-60 km/h

0-100 km/h

0-120 km/h

0-140 km/h

6.7

16.2

23.2

35.9

ACCELERAZIONE

50-0 km/h

100-0 km/h

130-0 km/h

1.4 9,7

2.9 40,1

- -

Tempo(sec.)

Distanza(m)

60-100 km/h

80-120 km/h

12.5

14.8

Tempo(sec.)

60-100 km/h

80-120 km/h

16.3

19.4

Tempo(sec.)

RIPRESA IV

60-100 km/h

80-120 km/h

21.8

28.1

Tempo(sec.)

RIPRESA V

RIPRESA III

RILEVAMENTI A GPL

FRENATA

0 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000

km/h

velocità

g/m-1

200

160

120

80

40

0

174,31

143,85

113,10

77,57

41,74

000

Ford Fiesta 1.4 GPL>>> Gemella dell'ottima e riuscitissimaMazda2, la Fiesta a nostro parere è la rivale più accreditatagrazie al potente motore da ben 92 Cv e al prezzo competitivo:14.250 euro nella versione a 5 porte. Lo stesso vale per laRenault Clio 1.2 GPL (12.700 euro) che però è un modello piùdatato, nonostante il recente leggero restyling.

PREZZI

Grazie al recente ritocco, che la rende ancora più appetibile, si parte da 11.400 euro dellaversione 3 porte, fino ai 13.550 euro del modello a 5 porte SOL da noi provato.

CONCLUSIONI

La Toyota Yaris a GPL si è rivelata un'auto “completa”, un’agile cittadina che all'occorrenzapuò trovarsi a suo agio anche nell'affrontare percorsi extraurbani e autostradali, con consumie spese di gestione irrisorie. L’ottimo impianto della Landi Renzo, infatti, non penalizza affattoil piccolo tre cilindri, che resta brillante anche alimentato a GPL, con un prezzo ben inferiore aquello della benzina e livelli di emissioni decisamente inferiori e non solo nella CO2.

CRASH TEST

L'airbag per le ginocchia protegge bene le gambe del guidatore.Secondo l'EuroNCap non ci sono parti del cruscotto che potrebberorappresentare un pericolo per le gambe del passeggero.

MOTORE● Tipo 1.0 69 Cv bi-fuel● 3 cilindri in linea● 4 valvole per cilindro● Cilindrata 998 cc● Alesaggio x corsa 71,0 x 84,0 mm● Rapporto di compressione 10,5:1● Potenza massima benzina51/69 (kW/Cv) a 6.000 giri/min● Coppia massima benzina93 (Nm) a 3.600 giri/min● Potenza massima GPL51/69 (kW/Cv) a 5.600 giri/min● Coppia massima GPL93 (Nm) a 3.600 giri/min● Alimentazione iniezione elettronicaMultipoint sequenzialeTRASMISSIONE● Trazione anteriore● Cambio manuale a 5 rapportiSOSPENSIONI● Anteriori McPherson● Posteriori assale torcente con funzionistabilizzatrici integrateSTERZO● Tipo a cremagliera elettroassistito

RAGGIO DI STERZATA● Tra marciapiedi 4,7 mFRENI● Anteriori a disco ventilati (258 mm)● Posteriori a tamburoDIMENSIONI, PESI, CAPACITÀ● Lunghezza totale 3.785 mm● Larghezza totale 1.695 mm● Altezza totale 1.530 mm● Passo 2.460 mm● Capacità bagagliaio (VDA) 272-363 litri● Peso in o.d.m. 1.340 kg● Capacità serbatoio benzina 42 litri● Capacità serbatoio GPL 30 litriCONSUMI GPL (BENZINA)● Urbano 8,1 l/100 km (6,0 l/100 km)● Extraurbano 6,4 l/100 km (4,4 l/100 km)● Combinato 7,0 l/100 km (5,0 l/100 km)● CO2 113 g/km (118 g/km)PRESTAZIONI GPL (BENZINA)● Velocità massima 155 km/h (155 km/h)● Acceleraz. 0-100 km/h 15.7 s (15.7 s)RUOTE E PNEUMATICI● Cerchi 5,5J x 15 pollici● Pneumatici 185/60 R 15

6.600

limitatore

70,5 Cv6.060 g/m

67,1 Cv6.063 g/m

POTENZAMAX.

95,0 Nm3.599 g/m

91,8 Nm3.718 g/m

COPPIAMAX.

70,6 Cv/l

67,2 Cv/l

POTENZARELATIVA

● TEMPERATURA 27°C ● PRESSIONE ATMOSFERICA 976 mbar

In azzurro i valori a benzina, in verde quelli a GPL

6.600 g/m

LIMITATORE

4.000 g/m

REGIMEA 130 KM/H

IN V

5

RAPPORTI

Punti

18

Punti

34

Punti

35ADULTI

BAMBINI

PEDONI

Page 80: Ecocar7

80ecoCAR

TEST Mazda3 I-Stop 2.0

di Marcello Attolino foto Igor Gentili

Mosca bianca! Mazda propone sulla “3” un innovativo sistema start/stopche, in combinazione con l'iniezione diretta di benzina, è in grado di assicurare unnotevole risparmio di carburante e ripartenze al fulmicotone! ...in futurosperiamo di vederne in giro qualcuna in più!

Page 81: Ecocar7

81 make it your lifestyle

Mazda3 I-Stop 2.0

Page 82: Ecocar7

82ecoCAR

TEST Mazda3 I-Stop 2.0

n commercio da metà 2009, la Mazda3,fino ad oggi, non ha riscosso ilsuccesso che merita. È un'auto giovane,dal design accattivante, dotata di propulsorimoderni e un rapporto qualità prezzoinvidiabile. Eppure, “da noi”, ancora non èriuscita ad imporsi sul mercato. In questaultima versione, poi, estremamenteinnovativa grazie al sistema diarresto/avviamento, unico nel suo genere,denominato “I-Stop”, abbinato all'ottimopropulsore a benzina due litri a iniezionediretta, al cambio a sei rapporti eall'ottimizzazione dell'aerodinamica, laMazda3 MZR 2.0 DISI è un vero concentratodi tecnologia e promette di abbinare aconsumi contenuti e rispetto per l'ambiente,prestazioni convincenti.ESTERNI>>> LUNGA 4,43 E LARGA 1,75METRI LA MAZDA3 È UN'AUTO “GIOVANE”,DAL DESIGN ACCATTIVANTE E INNOVATIVO EDI CHIARA INTONAZIONE SPORTIVA. Vuoi perl'aggressiva mascherina anteriore a nidod'ape, per il taglio dei fari sfuggente eallungato, per le prese d'aria annegate nelparaurti anteriore, per l'ala posizionata sullunotto posteriore o per le profondenervature che scorrono sulle fiancate, la lineadella media nipponica trasmette dinamismo esportività, ma al contempo sa essere elegantee sinuosa.. quasi ammaliante. Rispetto almodello precedente ha acquistato quelpizzico di personalità che le mancava pursenza scadere nell’ostentazione e tantomenonella banalità, operazione sicuramenteimpegnativa all'interno di un segmento“affollato” come quello delle medie compattea cui appartiene.

I

Sul frontale dellaMazda3 spiccano icaratteristici farianteriori allungativerso la fiancata (fotoin basso). Dietro, nel faroposteriore destro, èinserito il pulsantenero, premendo ilquale si chiudono conun solo tocco tutte leserrature.

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Start & Stop alla giapponese

83 make it your lifestyle

Mazda3 I-Stop 2.0

L'AGGRESSIVA MASCHERINA ANTERIORE A NIDO D'APE, ILTAGLIO DEI FARI SFUGGENTE E ALLUNGATO E LE PROFONDENERVATURE CHE SCORRONO SULLE FIANCATE LE DONANOUN PIGLIO SPORTIVO MA NELLO STESSO TEMPO ELEGANTE

Il sistema I-Stop, lo Start & Stop di nuova concezione proposto da Mazda, si basa suuna tecnologia unica al mondo e si attiva automaticamente ogni volta che si avvia lavettura. Esso è sempre in funzione, eccetto quando viene disinserito manualmente tramite l'appositopulsante posto sul cruscotto a sinistra del volante o l'auto è in fase di riscaldamento o quando rileva unapendenza superiore al 14% (per facilitarne la ripartenza). La novità rispetto ai sistemi tradizionali visti fino adoggi, consiste nel fatto che, per riavviare il motore, non si affida al solo sfruttamento della forza propulsivadel motorino di avviamento, altrimenti continuamente messo sotto sforzo, ma utilizza i gas di scaricoracchiusi nella camera di combustione, facendo arrestare il motore solo quando il volume d'aria (nel cilindroin fase di compressione e dei pistoni in fase di espansione) è equivalente, predisponendo, dunque, il motorealla ripartenza prima ancora di essere riavviato e, di conseguenza, limitando lo sforzo e il tempo richiesto almotorino di avviamento per la messa in moto. Quando il sistema è attivato tutte le utenze elettriche, quali adesempio autoradio, sistema di navigazione e climatizzatore, restano in funzione contribuendo alla qualitàdella vita a bordo offerta da questa soluzione.

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84ecoCAR

TEST Mazda3 I-Stop 2.0

INTERNI>>> UNA DELLE PECULIARITÀ DIQUESTA NUOVA MAZDA 3 È QUELLA DIOFFRIRE AGLI OCCUPANTI INTERNIESTREMAMENTE SPAZIOSI EDACCOGLIENTI, SPECIE IN RELAZIONE ALLEDIMENSIONI RELATIVAMENTE COMPATTEDEL CORPO VETTURA. L'architettura a 5porte la rende un'auto pratica e facilita leoperazioni di “trasferimento” all'internodell'abitacolo. Quest'ultimo è comodo,anche per i 5 occupanti, i quali possonocontare, oltretutto, su un bagagliaio digenerose dimensioni (ben 430 litri),rendendo quest'auto particolarmente adattaanche alle lunghe percorrenze autostradali.Il posto guida è caratterizzato da una

strumentazione frutto del connubio traindicatori analogici (per contachilometri,contagiri, temperatura acqua e livellobenzina) e digitali. Questi ultimi, dispostisotto una palpebra posizionata al centro delcruscotto, forniscono le informazionisecondarie nonché quelle relative alcomputer di bordo e, quando presente, alsistema di navigazione. La posizione di guida è comoda, i sediliavvolgenti, ed è tutto a portata di mano,nonostante l'abbondanza di pulsanti cheazionano le utenze più ricorrenti. Questisono disposti anche sul volante in modo danon distogliere l'attenzione del guidatoredalla “strada”.

IN MOVIMENTO>>> DINAMICAMENTEQUEST'AUTO È UN VERO GIOIELLO! Lageometria delle sospensioni, rispetto almodello precedente, è stata rivista in chiavesportiva e l'assetto rigido offre una tenuta distrada eccellente. L'impianto frenante, dotatodi 4 dischi di generose dimensioni, risultaquasi sempre all'altezza della situazione,mostrando un lieve affaticamento solo nellecondizioni più gravose e nelle decelerazionipiù violente. Il motore è un moderno 4cilindri due litri plurivalvole ad iniezionediretta di benzina, in linea con lenormative Euro5, che, con i suoi150 Cv, assicura alla Mazda3una discreta agilità.

La strumentazionedella berlinagiapponese è chiara eben visibile. I comandiprincipali sonoraggruppati tutti nellaconsolle centrale efacilmente accessibili.Nella parte inferioredel bagagliaio è ripostala ruota di scorta cheospita al centro, inquesta versione, partedell’efficace sistemaaudio Hi-Fi della Bose.

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85 make it your lifestyle

Mazda3 I-Stop 2.0

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86ecoCAR

TEST Mazda3 I-Stop 2.0

Ma la vera innovazione è il sistema I-Stop dinuova generazione, introdotto per la primavolta su questo modello, che consente dispegnere il motore quando la vettura è fermae quando, dunque, non è necessario“bruciare” inutilmente carburante. Essoassicura un notevole risparmio di benzinasenza, però, penalizzare le ripartenze alsemaforo o nelle sempre più difficilisituazioni di traffico delle grandi città. L'I-stopdi Mazda è infatti due volte più rapido nelriavviare il propulsore rispetto a quelliinstallati sulle vetture dotate di soluzionisimilari e consente di riprendere la marcia dafermi in poco più di mezzo secondo.

Ciò si traduce in una fluidità di guidasconosciuta ai sistemi tradizionali fino adoggi in commercio, facendo quasidimenticare agli occupanti, ma soprattutto alconducente, di essere alla guida di un'autodotata di questo accorgimento per ilrisparmio di carburante.

CONSUMI DICHIARATI

Consumo Urbano 9,3 l/100 km (10,7 km/l)Consumo Extraurbano 5,4 l/100 km (18,5 km/l)Consumo combinato 6,8 l/100 km (14,7 km/l)Emissione di CO2 159 g/km

CONSUMI EFFETTIVI

Consumo Urbano 10,5 l/100 km (9,5 km/l)Consumo Extraurbano 6,2 l/100 km (16,1 km/l)Consumo combinato 7,8 l/100 km (12,8 km/l)

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● Sistema I-Stop innovativo ● Tenuta di strada esemplare ● Design accattivante

● Scarsa rivendibilità sul mercato dell'usato

Mazda3 I-Stop 2.0

100 m

200 m

400 m

1000 m

7.0 90,8

10.6 112,6

16.4 140,6

30.1 176,0

Tempo(sec.)

Tempo(sec.)

Vel.uscita(km/h)

0-60 km/h

0-100 km/h

0-120 km/h

0-140 km/h

3.8

8.8

12.2

16.7

ACCELERAZIONE

A

A

Peso a vuoto dichiarato 1.270 kg

159 grammi di CO2

per chilometro

Consumo combinato 6,8 l/100 km

100 200 30050

50-0 km/h

100-0 km/h

130-0 km/h

1.9 10,0

3.3 39,6

- -

Tempo(sec.)

Distanza(m)

60-100 km/h

80-120 km/h

9.6

10.5

Tempo(sec.)

60-100 km/h

80-120 km/h

13.0

14.1

Tempo(sec.)

RIPRESA V

60-100 km/h

80-120 km/h

15.6

16.6

Tempo(sec.)

RIPRESA VI

403,2 kgAnteriore DX

246,0 kgPosteriore DX

240,6 kgPosteriore SX

414,0 kgAnteriore SX

B

C

D

E

F

G

● TEMPERATURA 22°C ● PRESSIONE ATMOSFERICA 976 mbar

163Cv

155

147

139

131

123

115

107

99

91

83

75

67

59

51

43

35

27

19

11

3

180

171

162

153

144

135

126

117

108

99

90

81

72

63

54

45

36

27

2400 3000 3400 3800 4200 4600 5000 5400 5800 6200 6600 7000

Nm

g/m-1

9

0

18

Peso a vuoto totale 1.303,8 kg

62,7% ant. 37,3 % post.

RIPRESA IV

PESI

SCHEDA TECNICA

RILEVAMENTI A BENZINA

CONTRO

PRO

EMISSIONI DI CO2

RIVALI

RAPPORTI DEL CAMBIO

RULLATA DI POTENZA

FRENATA

0 20001000 3000 4000 5000 6000 7000 8000

km/hvelocità

g/m-1

300

250

200

150

100

50

0

279,07

245,04

207,14

153,38

109,20

58,24

000

Volkswagen Golf>>> In realtà non ha concorrenti dirette,vista la presenza dello Start & Stop, caso raro su una media.Per prezzo, dimensioni e prestazioni possiamo paragonarla allaVW Golf 1.4 TSI Highline, Fiat Bravo 1.4 T-Jet Emotion, HondaCivic 1.8 Elegance, Opel Astra 1.4 T Cosmo e Seat Leon 1.8TSI Style, tutte tra i 20.000 e i 22.000 euro.

PREZZI

Commercializzata a 21.820 euro, il prezzo della Mazda3 è da considerarsi particolarmentecompetitivo e appetibile in relazione alla qualità e alla tecnologia offerta da questo modello.

CONCLUSIONI

L'inedita accoppiata tra motore a benzina di grossa cilindrata e il sistema I-Stop (sebbeneinedito e innovativo nel suo funzionamento) potrebbe, in prima battuta, lasciare interdetti, masolo fino a quando non si ha l’occasione di fare un giro di prova su questa concreta einteressante vettura, unica nel suo genere. A quel punto sarà troppo tardi e capirete diesserne già conquistati.

CRASH TEST

L'abitacolo è rimasto stabile nel test dell’urto frontale. La vettura haottenuto il punteggio massimo dall’EuroNCap per l’ottima protezione delguidatore. Anche il passeggero non ha subito particolari lesioni.

86%Punti31

84%Punti41

51%Punti18

71%Punti

5

ADULTI

BAMBINI

PEDONI

SICUREZZA

155,5 Cv6.955 g/m

POTENZAMAX.

171,1 Nm5.410 g/m

COPPIAMAX.

77,78 Cv/l

POTENZARELATIVA

MOTORE● Tipo 2.0 benzina DOHC● 4 cilindri in linea● 4 valvole per cilindro● Cilindrata 1.999 cc● Alesaggio x corsa 87,5 x 83,1 mm● Rapporto di compressione 11:1● Potenza massima111/151 (kW/Cv) a 6.200 giri/min● Coppia massima191 (Nm) a 4.500 giri/min● Sistema start-stop I-StopTRASMISSIONE● Trazione anteriore● Cambio manuale a 6 rapportiSOSPENSIONI● Anteriori a ruote indipendenti tipo McPherson● Posteriori Multilink E-typeSTERZO● Tipo a cremagliera elettroidraulicoRAGGIO DI STERZATA● Tra marciapiedi 5,45 mFRENI● Anteriori a disco ventilati (300 mm)● Posteriori a disco (280 mm)

DIMENSIONI, PESI, CAPACITÀ● Lunghezza totale 4.460 mm● Larghezza totale 1.775 mm● Altezza totale 1.470 mm● Passo 2.640 mm● Capacità bagagliaio (VDA) 340-1.360 litri● Peso in o.d.m. 1.340 kg● Capacità serbatoio carburante 55 litriCONSUMI● Urbano 9,3 l/100 km● Extraurbano 5,4 l/100 km● Combinato 6,8 l/100 km● CO2 159 g/kmPRESTAZIONI● Velocità massima 206 km/h● Accelerazione 0-100 km/h 10.4 sRUOTE E PNEUMATICI● Cerchi 7,0J x 17 pollici● Pneumatici 205/50 R 17

7000

limitatore

7.000 g/m

LIMITATORE

3.300 g/m

REGIMEA 130 KM/H

IN VI

6

RAPPORTI

87 make it your lifestyle

Page 88: Ecocar7

88ecoCAR

TEST Subaru Legacy 2.0 Bi-Fuel Trend Lineartronic

ubaru e trazione integrale: un binomioche ha fatto la storia della Casanipponica, nata nel 1953 e dal 2005entrata nell’orbita Toyota dopo unafase di apparentamento con la GeneralMotors. Marca di nicchia che ha saputocapitalizzare una grande esperienza nelcampo delle quattro ruote motrici, destinatein particolare alle vetture stradali, a partiredai modelli di classe medio-inferiore come la1000 o la Leone apparse all’inizio degli anniSettanta, ben prima dunque che l’Audiportasse alla definitiva affermazione sulpiano internazionale le auto 4x4 a fiancodelle più specialistiche off-road.Ma la Subaru si è anche distinta per la fedeltàassoluta ad un’altra prerogativa tecnica noncomune, come l’impiego dei motori boxer acilindri contrapposti, più complessi e costosida realizzare rispetto ai più diffusi in linea o aV ma capaci di garantire equilibrio nella

distribuzione dei pesi, possibilitàdi abbassare il baricentro a vantaggio dellatenuta di strada e migliore contenimentodelle vibrazioni. Trazione integralepermanente e caratteristiche del propulsoreche vengono naturalmente confermatenell’ultima generazione della Legacy, modelloalto di gamma della casa delle Pleiadi(Subaru, appunto, in giapponese),aggiornato di recente con interventi di rilievosul piano stilistico e degli allestimenti, unitiad un arricchimento della gamma checomprende varianti berlina e wagon.Quest’ultima certo preferita sul mercatoitaliano, ma ora affiancata da una quattroporte, la protagonista del test, di sobriaeleganza e in grado di rappresentare unacredibile alternativa alle affermate rivalieuropee di scuola tedesca, grazie allatecnologia raffinata, alla valida qualitàcostruttiva e ai prezzi competitivi.

S

Ecologiaintegrale La trazione integrale è un “must” per la Casagiapponese delle Pleiadi che ne ha fatto ilsuo punto di forza. In particolare la Legacy del nostrotest abbina questa meccanica raffinata ad un efficacissimoimpianto bi-fuel a GPL che non la penalizzaaffatto nelle prestazioni e nello stessotempo la rende assai economica

Testo Massimo Tiberi Foto Igor Gentili

Page 89: Ecocar7

89 make it your lifestyle

Subaru Legacy 2.0 Bi-Fuel Trend Lineartronic

Page 90: Ecocar7

90ecoCAR

TEST Subaru Legacy 2.0 Bi-Fuel Trend Lineartronic

In evidenza, oltre al diesel (sempre inconfigurazione boxer, rarità assoluta nellacategoria), un due litri aspirato conalimentazione bi-fuel, benzina e GPL, dallabuona potenza, dai consumi non eccessiviconsiderando la stazza della Legacy e conemissioni inquinanti limitate (scegliendo ilgas) a 173 g/km di CO2. ESTERNI>>>

IMMAGINE LEGATA SOPRATTUTTO AICONTENUTI, LA SUBARU NON HA MAIBRILLATO PER L’ORIGINALITÀ STILISTICADELLE PROPRIE AUTO, IMPOSTATE PIÙ INCHIAVE PRAGMATICA CHE SECONDO LE

TENDENZE MODAIOLE. La quinta generazionedella Legacy, però, riesce a segnare una nettadiscontinuità, in materia di estetica, rispettoai tratti piuttosto convenzionali e un po’“pesanti” dei modelli che l’hanno preceduta.La berlina ora ha un look decisamentesportivo, senza sottolineature d’effetto ma daiforti toni dinamici. Il frontale, con fari alloxeno e fendinebbia, esprime una notevolegrinta; l’impronta a terra è bassa e sonomontati cerchi in lega multirazze conpneumatici 205/60 R16. La coda è piùmassiccia ed è caratterizzata dalla insolita

scritta in sovrimpressione su un fascione inmateriale plastico che riveste la partesuperiore del paraurti e facilita l’accesso alvano bagagli. Nella vista laterale, inoltre,sono scomparsi i cristalli privi di cornici dellavecchia tradizione, mentre il profilo risulta dinotevole slancio. Ben dimensionate lesuperfici vetrate, ma la visibilità posteriore èlimitata dal lunotto spostato in alto che nonpermette di valutare al meglio gli ingombri inmanovra (non ci sono i sensori diparcheggio). Nel complesso, l’ultimaammiraglia della Casa nipponica abbandona

Page 91: Ecocar7

91 make it your lifestyle

Subaru Legacy 2.0 Bi-Fuel Trend Lineartronic

Trazione integraleLa Subaru èstata la primacasaautomobilisticaa crederefermamentenellepotenzialitàdella trazioneintegrale ancheper le normalivetture stradali.Già all’iniziodegli anniSettanta, con lacompatta 1000,la marca dellePleiadiproponeva nellagamma unavariante 4x4 consistemainseribile, cheverrà ripresosulla mediaLeone, vetturadalla più ampiadiffusione alivellointernazionale. E, a partire da que-sto modello, inizia losviluppo tecnolo-gico che porterà allequattro ruote motricipermanenti e ad unasempre più ampiaofferta, dalla Legacyalla SUV Forester.Intanto, la trazioneintegrale Subaru tro-vava conferma dellesue doti nelle grandiaffermazioni spor-tive, che porterannola Impreza a trion-fare nei rally deglianni Novanta (mon-diale piloti e costrut-tori nel 1995, titolocostruttori nel 1996e 1997).

così la filosofia forse troppo under statementdel passato, per puntare con maggioredeterminazione al cuore del suo segmento dimercato, alla ricerca di una clientela nonsoltanto di affezionati del marchio e conmaggiori ambizioni da vettura premium.INTERNI>>> LUNGA 4,73 METRI, LA LEGACYBERLINA È UN’AUTO CERTAMENTE DI GRANDIDIMENSIONI MA NON TROPPOINGOMBRANTE IN RIFERIMENTO ALLACONCORRENZA e, inoltre, l’abitacolo è anchepiù spazioso di quanto ci si aspetti. Quattropersone viaggiano comodissime e un quinto

passeggero può essere ospitato senzaeccessive rinunce. È facile trovare il miglioreassetto di guida, grazie alle regolazionielettriche per il sedile del pilota e al volanteregistrabile sia in altezza che in profondità.Ben disposti i comandi principali, ma un po’meno alcuni secondari, come quelli deglispecchietti retrovisori (anche ripiegabiliautomaticamente) o dell’aperturadall’interno del bagagliaio. Un po’ nascostaanche la levetta che agisce elettronicamentesul freno di stazionamento. Chiara nellagrafica la strumentazione che, oltre ai

normali indicatori, prevede il segnalatore delconsumo istantaneo. In posizione evidente,sul tunnel centrale, il tasto del sistema dialimentazione bi-fuel. Capiente e benaccessibile il vano di carico, interamenterivestito e con una capacità vicina ai 500 litri.Manca la ruota di scorta (sostituita dal nonsempre sufficiente kit di riparazione), per farposto al serbatoio di forma toroidale del gas.Numerosi i piccoli vani ripostiglio e nonmancano tasche portacarte e i portabicchieri.Notevole il progresso, rispetto alle serieprecedenti, in materia di qualità degli

Page 92: Ecocar7

92ecoCAR

TEST Subaru Legacy 2.0 Bi-Fuel Trend Lineartronic

allestimenti e dei materiali impiegati. Nientedi lussuoso o particolarmente sofisticato(molta plastica rigida), ma piacevole sobrietànel design e cura nel montaggio dellecomponenti. A richiesta, i rivestimenti inpelle. Sulla versione Trend del test, ladotazione di accessori è ampia ma conqualche lacuna importante. Nulla da diresugli equipaggiamenti per la protezione deipasseggeri (sei airbag) e sono di serieclimatizzatore bi-zona, cruise control, tergicon sensori pioggia, accensione automaticadei fari e tanto altro; sorprende però l’assenzadel navigatore satellitare e dei sensori diparcheggio. MECCANICA>>> I CARATTERIFONDAMENTALI DEL DNA TECNICO SUBARUSONO PIENAMENTE CONFERMATINELL’ULTIMA GENERAZIONE DELLA LEGACY.A partire dal quattro cilindri bialbero boxerdue litri a 16 valvole, qui in variante aspiratada 150 Cv, che nel confronto con i piùmoderni motori rivali sconta qualcosa sulpiano dei consumi e delle emissioniinquinanti, ma comunque si mantiene sullivello dei 185 g/km di CO2 marciando a

benzina e dei 173 g/km se si passa al gas.Favorevoli i dati di coppia con 196 Nm a3.000 giri, ancor più valorizzati se si sceglie,in alternativa al meccanico a sei marce, ilcambio automatico Lineartronic a variazionecontinua montato sull’auto del test. Un CVTdi ultima generazione che prevede anche lapossibilità di utilizzo manuale di cinquerapporti predefiniti, agendo su comode“palette” al volante. Studiato per offrire uncomportamento su strada sicuro e precisionedi guida, il sistema di trazione integrale dellanuova Legacy è la più recente evoluzione diquello che la Casa giapponese ha definito“Symmetrical All Wheel Drive”, capace didistribuire la potenza sempre in modoequilibrato reagendo istantaneamente alleperdite di aderenza. In questo caso, dunque,non un impianto destinato ai ruoli piùimpegnativi in off-road, ma pensato infunzione di un impiego stradale che consentedi muoversi in tranquillità. Schema attento alcomfort anche quello delle sospensioni, conavantreno McPherson e retrotreno a doppibracci, mentre l’impianto frenante a quattro

dischi prevede gli anteriori ventilati e il frenodi stazionamento elettrico come, pure, ilservosterzo. Non manca, naturalmente, ilcontrollo della stabilità e l’Hill Older(assistenza per le partenze in pendenza)comandato da un pulsante sotto la plancia.IN MOVIMENTO>>> SICUREZZA NELCOMPORTAMENTO SU STRADA E COMFORTDI LIVELLO SONO I CONNOTATIFONDAMENTALI DI UNA STRADISTA CHE AMAI VIAGGI IN RELAX anche quando lecondizioni atmosferiche sono negative.Rassicurante e affidabile nella risposta aicomandi, la Legacy non si nega neppure untemperamento discretamente brillante. Il quattro cilindri boxer 2.000, silenzioso efluido nel funzionamento, mette infatti adisposizione una potenza più che sufficiente(150 Cv) e buoni valori di coppia checonsentono prontezza nelle riprese dai bassiregimi. Certo, la trasmissione automaticaLineartronic fa perdere qualcosa negli spuntirispetto al cambio tradizionale, ma siconfermano i grandi progressi compiuti negliultimi anni dalle trasmissioni CVT a

La base meccanica della Legacy viene utilizzata anche per un modellocon caratteristiche più adatte all’off-road, la crossover Outback.Derivata dalla versione wagon della Legacy, la vettura si distingue persottolineature estetiche di tono fuoristradistico e per la maggiore altezzada terra, mentre il sistema di trazione integrale Symmetrical AWD vienequi valorizzato per l’impiego su terreni più difficili. La gamma motori (sempreboxer naturalmente) comprende il 2.000 a gasolio e due benzina: un quattro cilindri 2.500(anche bi-fuel GPL) e un 6 cilindri 3.600, quest’ultimo con potenza di 260 Cv e consistema SI-DRIVE, che consente di scegliere fra tre diverse mappature per motore ecambio. Prezzi a partire da 39.630 euro.

OUTBACK

Page 93: Ecocar7

93 make it your lifestyle

Subaru Legacy 2.0 Bi-Fuel Trend Lineartronic

Page 94: Ecocar7

94ecoCAR

TEST Subaru Legacy 2.0 Bi-Fuel Trend Lineartronic

variazione continua di rapporti, ormai privedella rumorosità e dell’effetto“trascinamento” che penalizzavano i vecchisistemi. Comunque, la berlina nipponica è ingrado di superare i 200 km/h di velocitàmassima e di accelerare da 0 a 100 km/h inpoco più di 10 secondi, mentre utilizzando laselezione manuale del CVT con sei marcedisponibili, ci si può togliere qualchesoddisfazione sportiva. Scegliendo il gas,inoltre, le prestazioni non subiscono pesanticontraccolpi. Precisa nelle traiettorie, graziead uno sterzo servoassistito elettricamenteche asseconda bene le intenzioni del pilota, laLegacy è stabile e ben frenata, consospensioni non troppo morbide ma che

garantiscono un efficace assorbimento deidislivelli stradali. La presenza delle quattroruote motrici, d’altra parte, non invogliaall’off-road: questa è una Subaru destinata adoffrire il meglio del 4x4 sui percorsi normali.Non proprio un peso piuma (siamo intorno ai1.500 kg), generosa nelle dimensioni e conun motore che non disdegna vivacità, laLegacy non ha consumi da utilitaria, ma labuona efficienza aerodinamica e ilLineartronic (più risparmioso del manualeuna volta presa confidenza) consentonomedie discrete (8 l/100 km nel ciclo misto) ela presenza dell’impianto GPL si rivelaopportuna almeno per avvicinare un po’ icosti a quelli delle versioni diesel.

CONSUMI DICHIARATI GPL

Consumo Urbano 14,1 l/100 km (7,1 km/l)Consumo Extraurbano 8,1 l/100 km (12,3 km/l)Consumo combinato 10,2 l/100 km (9,8 km/l)Emissione di CO2 166 g/km

CONSUMI EFFETTIVI GPL

Consumo Urbano 16,6 l/100 km (6,0 km/l)Consumo Extraurbano 9,5 l/100 km (10,5 km/l)Consumo combinato 12,2 l/100 km (8,2 km/l)

CONSUMI DICHIARATI BENZINA

Consumo Urbano 10,8 l/100 km (9,3 km/l)Consumo Extraurbano 6,4 l/100 km (15,6 km/l)Consumo combinato 8,0 l/100 km (12,5 km/l)Emissione di CO2 185 g/km

CONSUMI EFFETTIVI BENZINA

Consumo Urbano 12,4 l/100 km (8,1 km/l)Consumo Extraurbano 7,4 l/100 km (13,5 km/l)Consumo combinato 9,2 l/100 km (10,9 km/l)

UTILIZZANDO LA SELEZIONE MANUALE DEL CVTCON SEI MARCE DISPONIBILI, AGENDO SULLECOMODE “PALETTE” AL VOLANTE, CI SI PUÒTOGLIERE QUALCHE SODDISFAZIONE SPORTIVA

Page 95: Ecocar7

95 make it your lifestyle

● Alta qualità del comportamento su strada ● Abitacolo e bagagliaiospaziosi ● Trasmissione automatica efficiente

● Qualche lacuna nelle dotazioni ● Visibilità posteriore limitata ● Manca la ruota di scorta (nella bi-fuel è presente il kit di riparazione)

Subaru Legacy 2.0 Bi-Fuel Trend Lineartronic

100 m

200 m

400 m

1000 m

8.0 79,6

11.8 104,0

17.9 129,8

32.4 163,8

Tempo(sec.)

Tempo(sec.)

Vel.uscita(km/h)

5.4

10.7

14.7

20.629.6

ACCELERAZIONE

A

A

Peso a vuoto dichiarato 1.460 kg

166 grammi di CO2

per chilometro

Consumo combinato 10,2 l/100 km

100 200 30050

50-0 km/h

100-0 km/h

130-0 km/h

1.8 10,1

2.9 40,5

- -

Tempo(sec.)

Distanza(m)

60-100 km/h

80-120 km/h

13.5

15.3

Tempo(sec.)

60-100 km/h

80-120 km/h

18.5

18.7

Tempo(sec.)

RIPRESA V

60-100 km/h

80-120 km/h

36.3

35.2

Tempo(sec.)

RIPRESA VI

433,6 kgAnteriore DX

306,4 kgPosteriore DX

320,6 kgPosteriore SX

458,6 kgAnteriore SX

B

C

D

E

F

G

Peso a vuoto totale 1.519,2 kg

58,72% ant. 41,28% post.

RIPRESA IV

PESI

SCHEDA TECNICA

RILEVAMENTI A BENZINA

CONTRO

PRO

EMISSIONI DI CO2

RIVALI

RAPPORTI DEL CAMBIO

FRENATA

100 m

200 m

400 m

1000 m

7.7 83,4

11.5 106,1

17.5 132,1

31.8 165,3

Tempo(sec.)

Tempo(sec.)

Vel.uscita(km/h)

0-60 km/h

0-100 km/h

0-120 km/h

0-140 km/h

0-160 km/h

5.1

10.4

14.5

20.4

ACCELERAZIONE

50-0 km/h

100-0 km/h

130-0 km/h

1.8 10,1

2.9 40,5

- -

Tempo(sec.)

Distanza(m)

60-100 km/h

80-120 km/h

12.1

14.1

Tempo(sec.)

60-100 km/h

80-120 km/h

15.2

15.5

Tempo(sec.)

RIPRESA V

60-100 km/h

80-120 km/h

32.6

31.2

Tempo(sec.)

RIPRESA VI

RIPRESA IV

RILEVAMENTI A GPL

FRENATA FRENATA

0 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000

km/hvelocità

g/m-1

350

300

250

200

150

100

50

0

(332,24)

(238,82)

179,65

134,44

90,71

57,59

000

BMW Serie 3>>> La Legacy spicca nella propria categoriaper la presenza della trazione integrale per l’intera gamma,caratteristica rara tra la concorrenza. Le ambizioni dell’ultimagenerazione guardano alle premium tedesche come BMWSerie 3 o Audi A4, comunque più costose, ma nel mirino cisono anche Ford Mondeo e VW Passat.

PREZZI

La Legacy nella configurazione bi-fuel Trend Lineartronic, con impianto GPL e trasmissioneautomatica, supera i 35.000 euro e se si aggiungono vernice metallizzata e interni in pelle,come sull’auto del test, bisogna fare un ulteriore sforzo per 2.500 euro. Non è poco inassoluto, ma a volte molte rivali costano decisamente di più a parità di accessori.

CONCLUSIONI

Chi vuole una stradista di rango per distinguersi dalle “solite” berline tedesche, trova nellaLegacy una compagna affidabile su strada e spaziosa nell’abitacolo. D’altra parte, bisognarinunciare a qualche accessorio importante, mentre in fatto di consumi il GPL dà una mano acontenere decisamente i costi di gestine nell’uso quotidiano.

CRASH TEST

Il crash test riguarda la versione SW, paragonabile negli effetti alla berlina.L’abitacolo è rimasto stabile nell’impatto frontale, mentre la struttura delcruscotto presenta un leggero rischio di lesioni per ginocchia e gambe.

79%Punti29

73%Punti36

58%Punti21

71%Punti

5

ADULTI

BAMBINI

PEDONI

SICUREZZA

MOTORE● Tipo 2.0 Boxer 150 Cv ● 4 cilindri boxer● 4 valvole per cilindro● Cilindrata 1.994 cc● Alesaggio x corsa 92,0 x 75,0 mm● Rapporto di compressione 10,2:1● Potenza massima benzina110/150 (kW/Cv) a 6.000 giri/min● Coppia massima benzina196 (Nm) a 3.000 giri/min● Potenza massima GPL108/145 (kW/Cv) a 6.000 giri/min● Coppia massima GPL N.D.● Alimentazione iniezione elettronicaMultipointTRASMISSIONE● Trazione integrale permanente con giuntoviscoso posteriore● Cambio automatico Lineartronica variazione continua SSOSPENSIONI● Anteriori McPherson, barra stabilizzatrice● Posteriori ruote indipendenti, doppiobraccio oscillante trasversale, barrastabilizzatrice

STERZO● Tipo a cremagliera elettro-idraulicoRAGGIO DI STERZATA● Tra marciapiedi 5,50 mFRENI● Anteriori a disco ventilati● Posteriori a discoDIMENSIONI, PESI, CAPACITÀ● Lunghezza totale 4.730 mm● Larghezza totale 1.780 mm● Altezza totale 1.505 mm● Passo 2.750 mm● Capacità bagagliaio (VDA) 486 litri● Peso in o.d.m. 1.530 kg● Capacità serbatoio benzina 65 litri● Capacità serbatoio GPL 58,4 litriCONSUMI GPL (BENZINA)● Urbano 14,1 l/100 km (10,8 l/100 km)● Extraurbano 8,1 l/100 km (6,4 l/100 km)● Combinato 10,2 l/100 km (8,0 l/100 km)● CO2 166 g/km (185 g/km)PRESTAZIONI GPL (BENZINA)● Velocità massima 195 km/h (203 km/h)● Acceleraz. 0-100 km/h N.D. (11.1 s)RUOTE E PNEUMATICI● Cerchi 7,5J x 17 pollici● Pneumatici 215/50 R 17

6500

limitatore

6.500 g/m

LIMITATORE

2.550 g/m

REGIMEA 130 KM/H

IN IV

6

RAPPORTI

0-60 km/h

0-100 km/h

0-120 km/h

0-140 km/h

0-160 km/h29.2

Page 96: Ecocar7

Nel settore dell'elettricol'affermazione delle automobilielettriche in realtà segue ilsuccesso meno noto ma giàradicato dei veicoli

commerciali a trazione elettrica. In questo campo diverse aziende hannorealizzato solidi business in Italia e all'estero,in un mercato fiorente e in costante sviluppo,come il Gruppo FAAM, una solida realtàindustriale radicata nelle Marche con 4stabilimenti produttivi, dei quali due in Italia,uno in Cina e l'ultimo in America Latina cheadesso ha intrapreso pure l'attività diproduzione e vendita di piccoli veicoli

commerciali elettrici. Il core businessdell’azienda di Monterubbiano, infatti, èla produzione di batterie (stazionarie edi trazione), anche agli ioni di litio, ed èstato semplice per il Presidente della FAAMFederico Vitali ampliare il giro d'affari. Partner in questa nuova attività per quantoriguarda la distribuzione in Italia di questiinediti veicoli tra i quali spicca lo Smile, è laFattori & Montani di Roma che si incaricheràdi vendere anche la gamma Ecomile, sempreprodotta dal Gruppo FAAM, conmotorizzazioni che spaziano dall'elettrico almetano, al GPL. L'obiettivo è quello diampliare la gamma in un prossimo futuro,

96ecoCAR

FOCUS

SMILE, un sorriso per l'ambienteDalle batterie ai veicoli elettrici il passo è stato breve per l’italianaFAAM che oggi produce lo Smile con batterie agli ioni di litio, checommercializzerà in Italia tramite il distributore Fattori & Montani

di Marina Terpolilli

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sempre con veicoli realizzati dal Gruppomarchigiano attraverso una rete di 40concessionari specializzati nel settore deiveicoli commerciali, per vendere 500 veicolinei primi 12 mesi. Un obiettivo che salirà a4.500 a partire dal secondo anno dicommercializzazione, pari al 3% delsegmento che conta 150.000immatricolazioni l'anno. Lo Smile è unasorta di pick-up totalmente elettrico,un quadriciclo pesante, “cassone” o“furgonato”, agile e dalle dimensioniridotte, che lo rendono ideale per i piccolispostamenti all'interno di strutture private,aeroporti, centri urbani. Equipaggiatoinizialmente con batterie al piombo, prodottedalla FAAM, si rivolge soprattutto ad unaclientela professionale e assieme alfurgoncino EcoMile elettrico, dotato dibatterie agli ioni di litio-polimeri,rappresenta per l'azienda una vera e propria“prova tecnica di auto elettrica”. È notizia recente, infatti, l'accordo che laFAAM ha stretto con la Magneti Marelli perla fornitura di batterie al litio perautotrazione e i relativi sistemi di gestioneBMS (Battery Management System),destinati all'area dei trasporti e dellamobilità verso il mondo dell'auto, dellemoto, dei bus e dei veicoli industriale,

nonché verso i settori della nautica e deimezzi industriali e agricoli. Le previsionidegli analisti in questo campo varianoparecchio, dalle più caute espresse dallaBCG che valuta in mezzo milione di autoelettriche entro il 2015, alle più ottimisticheespresse dalla Frost & Sullivan che “vedono”13 milioni di veicoli “Zero Emission” entro il2020 nel mondo. Per i veicoli a trazioneelettrica, la questione nodale è legatasoprattutto alle batterie e ai sistemi di ricarica,e su questo fronte l'azienda marchigiana“gioca in casa”, producendo in proprio lebatterie e disponendo di un efficiente centroR&D, che attualmente gli ha permessodi arrivare alla “Batteria in grado di

risparmiare energia” al piombo conun'efficienza del 27% superiore allo standardper la bassa impedenza interna che, abbinataad un altrettanto efficiente sistema BMS,permette di far risparmiare all'utente 6,5 kWhper ciclo, che a fine vita della batteria, insoldoni, è pari al prezzo della batteria stessa.Guardando al futuro, il Gruppo sta portandoavanti sperimentazioni su quelle che sarannole batterie di domani, a partire da quelle allitio-silicio che hanno una potenza dalle 3alle 5 volte superiori alle attuali ioni di litio,quelle al litio ferro fosfato, per arrivare ,(occorrerà attendere almeno fino al 2025), aquelle litio/aria, super efficienti, decisamentemeno costose e pesanti.

Chi è FAAM S.p.A.Opera nel settoredelle batterie diaccumulatori alpiombo sin dagliinizi degli anni ’70.Dalla fine degli anni ’80 producebatterie industriali (trazione estazionarie). Dal 2000 è attivanella tecnologia Fuel Cell, sia nelcampo dei trasporti che per usistazionari, realiazzando lo SmileFuel Cell, utilizzato nelle Olim-piadi di Pechino 2008 per la rile-vazione delle polveri sottiliall’interno dei parchi olimpici. Nel 2007, con l’Università Politec-nica delle Marche, ha brevettato“la batteria che risparmia energia”,un sistema in grado ottenere il27% di risparmio energetico. Nel 2009 ha realizzato propri BMS(Battery Management Systems),per le batterie al litio, che permet-tono di ottenerne il massimo ren-dimento con elevati standard disicurezza. Da questo è nato l’ac-cordo con Magneti Marelli cheprevede lo sviluppo congiunto deiprodotti e la loro commercializza-zione entro la seconda metà del2010. L’intesa propone sul mer-cato globale un Power Train tuttoItaliano per i veicoli elettrici.

Chi è F&MIl gruppo “Fattori &Montani” che figuratra i pionieri delladistribuzione diveicoli esteri nelnostro Paese,conta oltre 62 annid’esperienza:ha importato marchi storici eprestigiosi, come: MG, Toyota,Jaguar e Daewoo. L’aziendacapitolina ha appositamentecreato la “Fattori & MontaniTeam”, per gestire la distribuzionedi veicoli a basso e nullo impattoambientale. Attualmente èpresente sul mercato con 7concessionarie per i marchi:Daihatsu, DR e Great Wall. Stareal passo con i tempi ha spinto laFattori & Montani a firmare unaccordo di distribuzione con laFAAM che riguarda la vendita deisuoi prodotti attraverso la retecommerciale di F&M per i privatie le aziende. In particolare deiveicoli Ecomile e Smile dei quali èdistributore per l'Italia. L'obiettivo è quello di costituireuna rete di 40 concessionarispecializzati nel settore deicommerciali entro un anno pervendere 500 veicoli in 12 mesi.

Batterie L'ostacolo più grande che deve affrontare un'auto elettrica èrappresentato dalle batterie, accumulatori o celle energetiche, secondo ladefinizione che si preferisce. Per le batterie invece l'impedimento viene dal separatoreelettrolitico, in pratica quella membrana, solida o liquida che separa il catodo dall'anodo, e impedisceil rapido passaggio degli elettroni. Con l'arrivo sul mercato degli accumulatori agli ioni di litio, il saltodi qualità rispetto alle precedenti batterie al piombo, che pesavano almeno sei volte di più, tuttavia èstato fatto. Eppure i veicoli per uso industriale come i carrelli elevatori, oppure i quadricicli checircolano in luoghi dove è fondamentale avere emissioni zero utilizzano ancora batterie di trazione alpiombo. In questo campo, il Gruppo italiano FAAM, che ha sede nelle Marche ma pure unostabilimento in Cina, dove sforna accumulatori per uso industriale che coprono ben il 9% diquell'enorme mercato, ha fatto passi da gigante con quella che definiscono la "batteria che risparmiaenergia", ovvero offre il 27% di energia in più, fa risparmiare 6,5 kWh per ciclo rispetto alla batteria diriferimento al piombo da 40V 600Ah, e dunque, a fine vita, l'accumulatore risulta a costo zero.

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Nella pagina a lato equi sopra, alcuneviste dello Smile, ilveicolo elettricoprodotto dalla FAAMe distribuitoassieme all’EcoMilealimentato ametano, GPL oelettrico. In basso, l’EcoMilein versione telaiocon in vista il paccobatterie agli ioni dilitio posizionatonella parte centraledel telaio.

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Ridurre le emissioni di CO2.L'obiettivo rimane semprequesto. In Europa siproducono in media 145,6g/km di CO2 per ogni

veicolo, ovvero quasi 3 milioni ditonnellate di biossido di carbonio ognianno. Per raggiungere questa quantità sonogià stati sviluppati motori più efficienti, ingrado di attuare una migliore combustione

del carburante e ridurre le quantità diincombusti, dannosi per l'ambiente e per ilportafoglio. Sono stati adottati, poi, materialipolimerici per gli interni dei veicoli, al fine diridurne il peso. Un ulteriore passo avantioggi viene dalla Inrekor, la nuova tecnologiaper la costruzione di auto, che permette diridurre il peso del veicolo fino al 30%,agendo sulla parte più importante: il telaio.Ridurre il peso della struttura permette di

utilizzare un motore più piccolo e leggeroottenendo le stesse prestazioni; a sua voltaquesto richiede una struttura meno massicciaper essere sostenuto, quindi anchesospensioni e ruote più piccole e leggere.Inoltre un telaio meno pesante risulta adattoanche per l’impiego su veicoli elettrici.La struttura a sandwich del telaio Inrekor ècostituita da due lamine di alluminio tra lequali è inserito un pannello di polipropilene

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EVOLUZIONE DELLA SPECIE

Un telaio per abbattere la CO2Tecnologie avanzate combinate all’impiego dimateriali innovativi permettono di ridurre il pesodella scocca, migliorando i valori dei consumi e delleemissioni. Una “cura” che fa bene all’ambiente

di Francesca R. Quarta

Nella foto grande, il prototipo Porsche 356Speedster realizzato con il telaio Inrekor e unavista laterale dello stesso. Qui sopra e nellapagina a lato alcuni particolari.

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Telai superleggeri

espanso ARPRO®, sviluppato da JSP. La facilità nel recuperare questi due elementiconsente al telaio di essere totalmentericiclabile. Il polipropilene ARPRO®, inparticolare, è stato studiato e ottimizzato inmodo da offrire pannelli con un'elevataresistenza e nello stesso tempo con un pesomolto basso. Per conferire alla struttura unamaggiore rigidità, i vari elementi sono unitiperpendicolarmente tramite incastri ebullonature. Questo tipo di assemblaggio,che non utilizza alcuna saldatura, può essereeseguito ovunque e permette di poterstampare pezzi di varie dimensioni,trasportabili in un imballo piatto,risparmiando così le spese del trasporto,oltre ai costi e alle emissioni di CO2 derivantidalla saldatura. La semplicità del processo diproduzione e di assemblaggio consenteinoltre di ottenere telai versatili, di ognidimensione e forma, in modo che possaessere il telaio ad adattarsi alla macchina enon viceversa, permettendo quindi di

progettare in poco tempo veicoli daldesign più innovativo e particolare.Il prototipo realizzato da Inrekor concarrozzeria in fibra di vetro è stato progettatoe costruito in sole 13 settimane sul modellodi una Porsche 356 Speedster degli anni '50,e ha un telaio di soli 48 kg anziché i 120 kgdell'analogo in metallo. Ciò consente diridurre nel complesso il peso da 300 kg a 160kg. Inrekor ha inoltre realizzato un telaio peruna generica family car a quattro posti di soli67 kg che, unito ai risparmi di peso degli altricomponenti, potrebbe comportare unariduzione di peso fino a 300 kg assicurandouna riduzione di CO2 di circa 30 g/km perveicolo. Questa riduzione permetterebbedi raggiungere con semplicità il limiteimposto alle Case dalla commissioneeuropea di 95 g/km di CO2 entro il2020. I crash test (effettuati incollaborazione con MIRA) hanno messo aconfronto un veicolo con 5 stelle EuroNCapdi 105 kg con un altro con tecnologia Inrekor

di 69 kg mostrando che i due veicoliottengono lo stesso comportamento in casodi impatto. La cella dell'abitacolo rimaneintatta, perché il polipropilene è un materialein grado di assorbire l'energia di impattorilasciandola elasticamente senza quindiarrivare a rottura. Questo materiale, infatti, èsolitamente utilizzato nei paraurti delle autoproprio per la sua capacità di assorbire gliurti. Inoltre il polipropilene è un materialeisolante e questo consente di ridurreulteriormente il peso del veicolo poiché è lastruttura stessa ad agire da isolante termico eacustico, e non è necessario inserire ulterioricomponenti atti a questo scopo. “Per poter vedere in commercio veicoli conquesto tipo di tecnologia si dovrà aspettareancora 2-3 anni” afferma Freddy Page-Roberts direttore vendite di Inrekor, che è giàin contatto con alcune Case. Nell'attesacercheremo di ridurre il peso del veicolopartendo dal guidatore, facendogli fare unpo' di dieta.

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GREEN MOVING

“Smarter Cities”,come cambiano lecittà del XXI secoloL’urbanizzazione di massa è un fenomeno che coinvolge ormaila stragrande maggioranza dei Paesi che vedono crescere esvilupparsi megalopoli di dimensioni gigantesche poco gestibili

di Paolo Barilari

Immaginate il vostro computer sullascrivania nello studio, la sedia sullaquale lavorate in camera da letto, gliappunti dei quali avete bisogno incucina, la stampante in bagno e la

lampada che serve a illuminare il vostrolavoro al piano di sopra, in casa del vostrovicino. Certamente rinuncereste alavorare, pensando di trovarvi in unincubo dal quale vorreste svegliarvi il piùpresto possibile. Eppure questa è la pessimasituazione che miliardi di esseri umaniquotidianamente affrontano nelle metropoli.

Entro il 2050 il 70% della popolazionemondiale vivrà nelle città ed esisterannoalmeno 27 megalopoli con almeno 10milioni di abitanti, rispetto alle 19 attuali.La migrazione dalle campagne è semprecrescente e il numero dei "cittadini"aumenta di continuo, come le dimensionidelle aree urbane. Nel 1950 soloun’ottantina di città al mondo superavano ilmilione di persone. Oggi sono quasicinquecento e le aree metropolitane conoltre dieci milioni di abitanti sono una più ditrenta. Questi agglomerati urbani, piccoli,

grandi o immensi come una regione, sonoun enorme contenitore di inesauribilipotenzialità tuttavia divise l’una dall’altra,separate dallo spazio e dal tempo. Metterlein contatto e farle funzionare insieme costaogni giorno un notevole sforzo collettivo eun grande dispendio di energie. Manca unflusso globale di comunicazione,un'interazione costante che ponga rimedioalla scarsa efficienza, alla congestione,all’inquinamento, alla perdita di risorse ealle mancate sinergie che sono il risultato diquesto stato di cose.

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101 make it your lifestyle

LA STRADA VERSO LE CITTÀ “SMART”Smart significa intelligente, rapido, svelto.Avere il computer in una stanza, il tavolo inun’altra e la stampante in una terza, tutto èfuorché smart. E poco smart sono anchetantissime città male organizzate nel lorofunzionamento quotidiano. Eppure esistono leconoscenze e le tecnologie che possonoottimizzare l'impiego di tutte le "energie" checonvivono nelle città, più fluidamente, inmaniera naturale e con un minore dispendio diforze. Cosa si può fare per rendere le città,soprattutto quelle italiane, più efficienti, più

simile a piattaforme di energia rapidamentedistribuita, piuttosto che a paludi di sabbiemobili? La IBM dal gennaio 2009 staproponendo la sua idea di “Smarter Cities”,una serie di soluzioni per rendere più efficienteil loro funzionamento. Un progetto complesso,quello delle “Smarter Cities” che è tornato alcentro dell’attenzione in occasione dell’Expo2010 di Shanghai, la gigantescamanifestazione globale proiettata versoil futuro, ospitata da una delle più grandimegalopoli del mondo, in continua e rapidacrescita, un laboratorio ideale per studiare

Smart Cities nel mondoNel mondo sono ormaimolte le città che hannoadottato dei sistemiintegrati sviluppati incollaborazione tra entilocali, centri di ricerca,università, aziende privatee l’IBM, per gestire megliola città e i trasporti.Singapore, Kyoto, Brisbane e Stoccolmastanno lavorando per ridurre la congestione el’inquinamento grazie a soluzioni di trasportointelligenti.

STOCCOLMANella città svedese un sistema di interconnes-sione dei pedaggi basato sulla regolazionedei flussi di veicoli in ingresso e in uscita hafatto diminuire del 20% il traffico nel centrocittadino, ridotto del 12% le emissioni nocivee spinto i cittadini a un uso più ampio deimezzi pubblici.

SINGAPORELe centrali che controllano la viabilità rice-vono dati in tempo reale grazie a un sistemadi sensori intelligenti, e utilizzano i dati perrender più efficiente il trasporto pubblico inuna città che su una superficie molto piccolaconcentra 4,5 milioni di abitanti.

KYOTOChi deve pianificare lo sviluppo della rete viariapuò avvalersi di simulazioni di traffico su vastascala per analizzarne l’impatto sulla viabilità ur-bana. Nella città giapponese si studiano anchele problematiche dovute all’innalzamento del-l’età media degli automobilisti sul comporta-mento di guida e sul traffico.

BRISBANEIl traffico costa ad un automobilista 400 dol-lari australiani (circa 300 euro) di carburantebruciato invano, ma soprattutto 258 ore divita perse seduti in macchina. Il progettoSmart City di Brisbane opera sul sistema dipedaggio dell’autostrada urbana, che conun’automazione spinta può gestire pedaggidiversificati secondo l’ora del giorno e ridurreal minimo le code al casello.

Smarter Town italianeSono 11 le città coinvoltenel progetto. Molte nonsono legate al traffico, mala razionalizzazione dei ser-vizi ha come conseguenzaspostamenti più brevi,strade più sicure e minoretraffico e inquinamento.

PARMADialogo con i cittadini attraverso video spor-telli in giro per la città dove collegarsi con unoperatore per sbrigare le pratiche. Sarannoassociati servizi erogati dal Comune, l'ac-cesso ai servizi di mobilità e il pagamento dicontributi locali.

REGGIO EMILIA"Classroom 2.0" un progetto di formazione pergli istituti scolastici. Studenti, insegnanti, geni-tori avranno una piattaforma per interagire escambiare informazioni sulle attività dellaclasse, sugli interessi e i risultati degli studenti.

ANCONASemplificazione e diffusione su tutto il territoriourbano di servizi al cittadino, catasto digitale,gestione programmata delle attività sulle strade.

SALERNORendere accessibile agli ipovedenti il Teatromunicipale Giuseppe Verdi e una guida inno-vativa per il Giardino della Minerva, tramitesmart phone.

BOLZANOTelemedicina. Un progetto pilota, partito adottobre 2010, che per 6 mesi coinvolgerà 30persone anziane, in un sistema di tele-moni-toraggio e tele-assistenza domiciliare. Metàdel gruppo comunicherà tramite sistemitouch screen, il resto con attrezzature mobili.

PISATurismo e beni culturali, mobilità urbana e ot-timizzazione dei flussi delle acque.

FIRENZESalvaguardia e promozione dei beni culturali,gestione dei flussi turistici e integrazione dellamacchina comunale.

BERGAMOSemplificazione e diffusione dei servizi al cit-tadino, sicurezza e servizi al turista.

VENEZIARete wi-fi realizzata per guidare i turisti allascoperta della città e prevenire un eccessivoaffollamento delle “calli”.

NETTUNOCon tag e smartphone le persone disabili po-tranno accedere a negozi, uffici, ristoranti,guidate passo passo nel proprio percorso.

VERONAVideosorveglianza intelligente integrando 70telecamere, 20 di telecontrollo del traffico aiprincipali incroci stradali e 13 ai varchi di ac-cesso a ZTL e corsie preferenziali.

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102ecoCAR

GREEN MOVING

Samuel J. Palmisano, il Presidente e CEO diIBM Corporationmentre illustra nelsimposio di Shanghai il progetto SmarterCities.

soluzioni per una vita collettiva. A Shanghaioltre 800 delegati, sindaci di tutto il mondo,esperti di urbanistica dei cinque continenti, sisono confrontati sul modo di rendere piùintelligenti e vivibili le gigantesche città delXXI secolo.

GESTIRE LE INFORMAZIONIL’ideale IBM di Smarter City prevedemiglioramenti consistenti in almeno ottosettori della vita in città e tra questi quellodei trasporti. Gli altri campi sono lasicurezza, lo sviluppo economico, la sanità, leacque, i servizi amministrativi, l’energia e

l’educazione. Il principio del progettoSmarter Cities dell’IBM è la gestioneintegrata di tutte le informazioni, che sipossono ottenere in grande quantità graziealle tecnologie, così da tradurle in servizi diqualità e in un migliore governo delterritorio. È questa la premessa per averecittà più intelligenti, secondo l’IBM. In cooperazione con le amministrazioni dellecittà, l’IBM ha messo a disposizione il suoknow-how hardware e software perrealizzare sistemi in grado di mettere incomunicazione tra loro i vari elementi, fissi ein movimento, che ne compongono il corpo

vitale. Esempi di questi primi esperimentirivolti alla realizzazione di smarter citiessono localizzati all’estero ma anche in Italia.Undici comuni italiani, Salerno, Nettuno,Ancona, Firenze Pisa, Parma, Reggio Emilia,Bergamo, Verona, Venezia e Bolzano, hannofirmato con IBM dei protocolli perl’innovazione con l’obiettivo di mettere letecnologie innovative al servizio del cittadinoper garantire una migliore qualità della vita.Vivere in città può essere bello, e ancorameglio se una città intelligente ci faciliterà lavita, ci offrirà più servizi, più sicurezza,meno traffico e aria più pulita.

Abbattere il traffico

Tutto questo non è intelligente, ma può diventarlo. La natura sistemica dei trasporti urbani è la chiave cheporta alla soluzione. Dobbiamo smettere di concentrarci solo su singoli elementi del problema: aggiungere un ponte, allargare unastrada, potenziare la segnaletica, creare corsie preferenziali o incoraggiare il car pooling non basta. È indispensabile, invece, consi-derare i rapporti tra le varie componenti del sistema e di questo con gli altri elementi con i quali interagisce: le supply chain, l’am-biente, le industrie…tutto quell’insieme di cose che fa vivere le persone e funzionare le città. Perché il traffico non è solo una serie diveicoli in fila: è una rete di collegamenti. Vie, ponti, svincoli, segnali e punti di accesso che possono essere tutti collegati tra loro eresi più smart. I sistemi per il traffico intelligente possono agevolare gli spostamenti degli automobilisti, fornire informazioni utili a chiprogetta le città, aumentare la produttività delle aziende e migliorare la qualità della vita degli abitanti. Possono ridurre la congestionedel traffico, il consumo di carburante e l’emissione di CO2. Se nel XX secolo la risposta era costruire autostrade che collegavano re-gioni e nazioni, nel XXI secolo la chiave del successo sarà un sistema di traffico intelligente.

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ecolifestyle

PARMA DIVENTA ELETTRICA KACCHU, MAKIE E... FOREST AIR MAGIC SKY PER LA SLK

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La città emiliana, tra le più sostenibili in Italia e dal maggiore livello diqualità della vita, guarda con interesse alle auto elettriche accingendosia realizzare un progetto per favorirne la diffusione sul territorio

PARMA DIVENTAELETTRICA

di Francesca R. Quarta

ecomobilità

L’auto elettrica ormai è unarealtà concreta e tra pochimesi non sarà difficilevedere in circolazioneveicoli elettrici da utilizzareper i normali spostamenticittadini. A sostegno dellamobilità elettrica, nella città diParma sta partendo il progetto“Parma città elettrica”,all'interno del piano locale ZeroEmission City, che vuole portarela città emiliana alla leadership

nazionale della sostenibilità.La prima fase del progettoprevede l'installazione di 100colonnine di ricarica tra il 2011 eil 2012, che diventeranno 300nella seconda fase (entro il 2015).Ed erogheranno corrente ricavatada fonti rinnovabili, consentendoil raggiungimento dell’emissionezero nel ciclo globale. A questoscopo, nella seconda parte delprogetto, sarà possibile sfruttareanche l'energia ricavata dal parco

solare della Città dell'Energia chenascerà nella zona nord-est diParma. I veicoli elettrici, 100stimati nella prima fase e 900nella seconda, sarannoacquistati dalla localeagenzia di mobilità,Infomobility, che le fornirà innoleggio, comodato d'uso ovendita ad aziende o privati, conun incentivo per l'acquisto diun'auto elettrica di 6.000 euro.Una parte delle auto elettriche

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DestinatariprogettoTipologia diutenti:Car sharingInfomobilityPer coprire sia le zoneperiferiche prive di ser-vizi flessibili o frequenti,sia il centro storico.

Aziendepubbliche eprivateLe aziende pubblichepotranno utilizzare i vei-coli sia per la propriamobilità che per i ser-vizi da erogare al pub-blico; è prevista ladistribuzione anche neicentri commerciali, checonsentirà di effettuareun servizio di ricaricadei veicoli che raggiun-gono i parcheggi.

PrivatiCittadini o liberi profes-sionisti che potrannoutilizzare i veicoli sia perscopi personali sia la-vorativi. Un bando diconcorso permetterà diselezionare i cittadiniinteressati che do-vranno avere la disponi-bilità di un posto auto ela possibilità di coprirele spese per un noleg-gio a lungo termine oper l'acquisto.

CARATTERISTICHE DELLE COLONNINE A PARMA

• Compatibilità con diverse tipologie di veicoli vista la partecipazione al progetto di diverse Case automobilistiche• Numero di punti di ricarica sufficiente rispetto al numero di veicoli partecipanti al progetto• Rispetto delle condizioni di sicurezza dell'impianto• Facilità di accesso e utilizzo da parte dell'utente

NUMERI DEL PROGETTO Z.E.C. IN BREVE

0 emissioni a ciclo chiuso previste dal progetto mediante l'utilizzo di energie rinnovabili2 tipologie di prese: Mennekes trifase 400 VAC 32A e Scame 230 VAC 16A9 milioni di euro di spesa totale, di cui 1,9 milioni nella prima fase di start up100 colonnine di ricarica entro il 2012, 300 entro il 2015100 veicoli nella prima fase del progetto, che diventeranno 900 al termine della seconda fase6.000 euro di incentivo per l'acquisto di un'auto elettrica

andrà inoltre ad integrare ilparco del servizio di car sharingdi Infomobility. Innovativo l'approccio, comespiega l'ingegnere AlessandroMarchetti Tricamo, uno degliautori del progetto: “sarà unapiattaforma Open source asviluppo orizzontale, ovveroaperta a tutte le industrieproduttrici di veicoli elettrici. A quattro, tre e due ruote, senzaaccordi preferenziali”. Interessate

al progetto, infatti, sono diverseCase, quali Chevrolet, Citroën,Mitsubishi, Nissan, Opel,Peugeot, Pininfarina, Renault eToyota, oltre a Ducati Energiacome produttore di colonnine,che nei prossimi mesi lancerannoauto elettriche e hanno datogrande disponibilità apartecipare al progetto con lapropria offerta di veicoli elettrici.“L’entusiasmo manifestato dalmondo dell’industria” spiega

Carlo Iacovini, responsabiledel progetto “è un segnalemolto positivo per la concretezzadell’iniziativa. Dal confronto sonoemersi importanti sviluppi come lapossibilità di realizzare un serviziodi manutenzione locale perautoveicoli elettrici in accordo con

le singole case automobilistiche”.E mentre le auto elettriche siaccingono, appunto, al debuttoin società, non di meno sono indirittura di arrivo le primeinfrastrutture di ricarica dallequali potrebbe dipendere il lorosuccesso.

Sopra la Smart ED e un esempio della colonnina della tedesca RWE e qui sotto il prototipo Renault Kangoo Z.E.

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106ecoCAR

Con una sapiente fusione di tecnologie moderne, ricerca del benessere eapplicazione di tecniche decorative derivate dalla tradizione artigianagiapponese, Infiniti propone una nuova interpretazione del lusso moderno

KACCHU, MAKIE E…FOREST AIR

di Piergiorgio Traverso

ecosicurezza

Èpossibile farsi accarezzareda una leggera brezzaprofumata quando ci si trovaseduti all’interno di unaberlina, nel bel mezzo deltraffico cittadino? Infiniticrede fermamente nel direttoinflusso della qualità dell’ariaall’interno dell’abitacolo sulbenessere degli occupanti, e perquesto ha sviluppato il sistemaForest Air. Non chiamatelosemplicemente“climatizzatore”... è molto dipiù. L’aria viene pulita da unparticolare filtro trattato conpolifenoli estratti dai semi d'uva;e poi ionizzata dal sistemaPlasmacluster, per eliminarecompletamente i cattivi odori erendere inattivi vari allergeni,virus, muffe e batteri, e l’umiditàviene regolata per manteneresempre i livelli ottimali. E, percreare un’atmosfera degna di uncentro benessere, il flusso d’arianon esce a gran forza dallebocchette, ma viene diffuso conl’intensità di una leggerabrezza… profumata! Propriocosì, nella nuova serie M, Infinitiaggiunge un diffusore difragranze, scelteappositamente per le loroproprietà favorevoli allaguida, un’alternanza diprofumi tipici di unaforesta: alberi

tropicali del Borneo, con uneffetto calmante che allo stessotempo favorisce laconcentrazione, oppure ilprofumo delle foglie, capace diridurre l’affaticamento. È questoil risultato non di una semplicenuova idea di marketing, ma dispecifici studi sull’influsso diparticolari profumazioni sulcervello umano, alla ricerca dellecombinazioni più efficaci per farrilasciare lo stress , contribuendocosì all’aumento della sicurezzadi guida. Per un’esperienza checoinvolga e appaghi anche il tattoe la vista, Infiniti scava nelletradizioni giapponesi e neriscopre la maestriaartigiana.Di legno, nelle vetture di lusso,c’è n’è tanto e delle tipologiepiù esotiche. Infiniti, peraggiungere un tocco diesclusività, introducela finitura dellegno con

polvere d’argento. Si tratta di un particolareprocesso derivato all’anticatecnica del Makie, in cui idisegni venivano riportati su unasuperficie laccata con resina dialberi Urushi, per poi esserericoperti di una fine polvere d’oroe d’argento. L’interpretazionedella Infiniti sulla nuova serieM prevede unprocedimento a seistadi in cui il legnodi frassino vienetrattato con

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ecosicurezza

argento in polveree lucidato a mano,

dando agli inserti unafinitura preziosa, come in

un raro strumento musicale.Nemmeno l’antica tradizioneSamurai viene esclusa dallaricerca della Infiniti… I guerrieri giapponesiindossavano una particolarearmatura - Kacchu - creatacon placche di ferro ebronzo cucite nei tessuti, pergarantire allo stesso tempoflessibilità, leggerezza eprotezione. La loro produzionerichiedeva una particolare abilitànel combinare una grandemoltitudine di colori e forme, e iKacchu più elaboratirappresentavano un segnoevidente di potenza e ricchezza.Infiniti ripropone questa tecnica

negli inserti applicati all’internodella concept car IPL GConvertible, caratterizzati da unatrama intessuta di fili metallici.Sono ormai lontani i tempi in cuiera fin troppo facile associare aicostruttori automobilisticigiapponesi la pratica di “copiare”design e caratteristiche specifichedi marchi di successo occidentali,senza alcun intento creativo. E’ ora maturato il tempo di farvalere le proprie radici e regalareal guidatore e ai passeggeri tuttele emozioni, i profumi e i coloridelle antiche tradizioni d’oriente.Con Infiniti si fa strada unnuovo concetto di lusso, nonpiù solo necessariamenteutilizzatore di modernetecnologie, ma anche saldamentelegato a un passato glorioso eartisticamente affascinante.

Nella foto di apertura, un particolare della finitura dello sportello che ricordale singolari armature dei Samurai, negli inserti formati da una tramaintessuta da fili metallici. Qui sopra a sinistra il pulsante per attivarel’innovativo sistema Forest Air, che depura e profuma l’ambiente.A destra, un dettaglio della plancia che utilizza motivi in legno trattati conpolvere d’argento che ne esalta le venature.

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ecoinnovazione

In anteprima la Mercedes ha svelato il Magic Sky Control, unavveniristico tetto rigido ripiegabile in cristallo, che troveremo sullanuova SLK in arrivo il prossimo anno, in grado di oscurarsi odiventare trasparente con la semplice pressione di un pulsante

TETTO INNOVATIVO PER LA NUOVA SLK

di Marcello Attolino

La futura Mercedes SLKattesa per il prossimo anno,sarà la prima a utilizzare unhard-top innovativo, che inpochi secondi potrà passare dallamodalità trasparente a quellaoscurata schermando l'abitacolodai raggi solari con maggioreefficienza rispetto aiconvenzionali vetri atermici oalle tendine parasole, offrendomassimo comfort climatico eun'ottima illuminazione. La modalità trasparente,particolarmente adatta nelle

giornate fredde e poco assolate,regala una sensazione diguida open-air altrimentisconosciuta con i tradizionali tetti“chiusi”; nelle giornate estiveinvece, attivando la modalitàoscurata, offre una piacevoleprotezione dai raggi solari,evitando il surriscaldamentodell'abitacolo, con indubbivantaggi non solo per ipasseggeri ma anche per ilclimatizzatore, che essendomeno sollecitato, produrràminori emissioni di CO2. In ogni

caso i raggi UV e infrarossivengono comunqueefficacemente schermati anchenella modalità trasparente ma,ovviamente, l'effetto isolante èancora più accentuato e visibilein quella oscurata. Infatti è ingrado di abbassare latemperatura in alcune partidell'abitacolo, come i braccioli,anche di 10 °C rispetto ai valoriregistrati con i vetri atermicitradizionali. Questo ineditoaccessorio sarà proposto arichiesta a circa 2.000 euro.

MAGIC SKYCONTROLLa spiegazionedella “magia” deltetto Mercedes èdovuta alleproprietà fisichedel condensatorea piastre:applicando, infatti, unatensione elettrica allastruttura in vetro, leparticelle in essacontenute si orientanoin modo tale che laluce filtri attraverso ilcristallo. Viceversa, sel'alimentazione dicorrente vieneinterrotta, le particellesi dispongono in modocasuale, bloccandoparzialmente ilpassaggio della luce eoscurando così il vetro.La centralina dicomando e iltrasformatore dicorrente sono integratinella parte anterioredel tetto, mentrel'interruttore si trovanel gruppo comandisul cielo dell’auto.

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G

110ecoCAR

ecocarburanti

eneralmente, in tema dimotorizzazioni possibili, èsempre la nautica a fare datrendsetter: se un sistemafunziona su una nave, poi lo siaffina per la trazione su terra ein ultima analisi passa in zonaavio. In questo caso, lo sviluppoparte dalle 4 ruote. Stiamoparlando di GPL, un carburanteecologico ed economico, cherappresenta una rispostaimmediatamente disponibile alproblema “inquinamento”. I possibili ostacoli,fortunatamente, sono stati quasitutti risolti. All’inizio, per unastrana e incomprensibilealchimia legislativa, è statoapprovato l’utilizzo del GPL su

motori nautici, soltanto perimbarcazioni da diporto, ma nonsui mezzi da lavoro, escludendocosì proprio quella tipologia diimbarcazioni che ne avrebbemaggiore necessità, conconsistenti vantaggi in tema diemissioni e inquinamento delleacque. Ora, la questionesembrerebbe in via dirisoluzione, stante l’apertura diun tavolo ministeriale dedicato.A darne notizia è stato EnricoMaria Pujia, direttore generaleper il Trasporto Marittimo delMinistero Infrastrutture eTrasporti, in occasione delseminario: “Il GPL per lanautica, un esempio dipropulsione a basso

impatto”(organizzato daUcina incollaborazione conConsorzio Ecogas eAssogasliquidi, al50° Salone nauticodi Genova). Altroscoglio, quellodelle stazioni dirifornimento, èstato risolto loscorso anno. Nel 2009, in Italia, è statapubblicata la norma UNI EN15609, che stabilisce lespecifiche tecniche per laprogettazione e la costruzione diimbarcazioni alimentate a GPL eper la conversione a GPL delle

Al 50° Salone nautico di Genova si parla di GPL per la nauticae si affronta il nodo dei mezzi nautici da lavoro e da diporto

L’ALTERNATIVAECOLOGICA A GPLdi Giovanni Massini

Una vista del Porto diGenova (in alto) dove siriconoscono ipadiglioni e l’apprododel 50° Salone nautico.Qui sopra alcunebarche a vela (aimpatto zero) espostenegli spazi esternidella mostra.

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unità già in uso. Prodotta sotto ilmandato della CommissioneEuropea, la normativa è stata giàarmonizzata nella Direttiva94/25, attraverso laComunicazione della stessaCommissione del 4 marzo 2009(OJ C 51, 4.3.2009, p. 12).Tradotto in soldoni, significa chesi può passare dalle parole aifatti, visto che è stato risoltoanche l’altro grosso problema:quello delle stazioni dirifornimento. A sciogliere il nodo è stato ilDecreto del Ministero degli

Interni del 6 ottobre 2009:“Approvazione della regolatecnica di prevenzione incendi perla progettazione, lacostruzione e l´esercizio degliimpianti di distribuzione di gas dipetrolio liquefatto ad usonautico”. Frutto di un ampioinsieme di progetti, promossi daAgire (Agenzia Veneziana perl’Energia) e dalla RegioneVeneto, il primo impianto Gplnautico ha fatto la sua comparsaa Venezia, in laguna, allaconvergenza dei canaliGiudecca e Scomenzera.

Un grosso contributo è statodato dal CCTS (ComitatoCentrale Tecnico Scientifico) delCorpo Nazionale dei Vigili delFuoco, per la produzione di uncapitolato specifico per laprevenzione incendi. Oltre all’utilizzo di specificiraccordi rapidi a minimadispersione, per le connessionialle autocisterne e per irifornimenti, è statoespressamente vietato l’utilizzoper le auto ed è stata richiestauna separazione fisicadell’impianto dalla strada.

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Il GPL vistoda vicinoIl “gas di pe-trolio liquefat-to” è una mi-scela di duegas: propanoe butano. Al contrario di ciò checredono in molti, l’ori-gine di questo compostonon è legata esclusiva-mente alla lavorazionedel petrolio, ma per unbuon 55% arriva dallesacche di gas naturale,che contengono: al 90%metano, al 5% propanoe per la restante percen-tuale butano ed etano. IlGPL in sé è inodore, maviene “odorizzato” perlegge, mediante oppor-tune sostanze, onde ren-derne avvertibile lapresenza in caso di per-dita. Rispetto alla ben-zina, il GPL riduce del20% gli ossidi d’azoto edel 50-60% il monossidodi carbonio. Inoltre, nonproduce polveri sottili edè privo di benzene e deivelenosissimi Ipa (i com-posti policiclici aroma-tici), inquinanti moltogravosi quando si parladi nautica: queste so-stanze, soprattutto inpresenza di bacini chiusi,o con ricambio inade-guato, possono facil-mente permeare ilterreno e inquinare lefalde. Il GPL producescarichi con una percen-tuale molto bassa diCO2, ma non ne è total-mente esente. Se ecolo-gicamente edeconomicamente par-lando è tutto “rose efiori”, qualche svantag-gio con il GPL c’è: in-nanzitutto una maggioreusura delle sedi valvole,che in motori non predi-sposti costringe a revi-sioni e interventi piùravvicinati; il serbatoiodel GPL deve essere so-stituito ogni 10 anni,mentre quelli per la ben-zina o il gasolio non ne-cessitano di rotazione;infine ha una resa legger-mente inferiore alla ben-zina, con un costodecisamente più basso.

In alto, un momento del Convegno organizzato da Ucina cuihanno partecipato i rappresentanti dell’Assogasliquidi RitaCaroselli e del Consorzio Ecogas Alessandro Tramontano (a sinistra nella foto). Qui a lato un motore da diporto adattoall’impiego del GPL, sotto un natante che viaggia in acquecircoscritte, spinto da un propulsore alimentato a gas.

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Oslo, la capitale della Norvegia è da sempre ai primiposti tra le città più attente all'ambiente. Infrastrutturemirate la rendono tra le più sostenibili

CAPITALESOSTENIBILE

di Chiara Tavazza

ecoliving

L’amore per l'ecologia sirespira in ogni angolo dellacittà grazie ai numerosi spaziverdi che si intercalano ai bassipalazzi e alle costruzioni tipichedel nord Europa, ma ancheattraverso postazioni chericordano l'impegno di questoPaese per la sostenibilità. Palineper le auto elettriche in carsharing, biciclette in ogni dove,zero traffico: Oslo da anni sidistingue per la sua animaecologica che l'ha portata avincere alcuni prestigiosi premi;infatti è una città a misurad'uomo, dove il verde e il mare lafanno da padrone. Gli abitantiamano muoversi in bicicletta: le

piste ciclabili corrono parallele aquasi tutti i marciapiedi del centrocittà e, con un abbonamentoannuale, si può approfittare delleoltre mille biciclette comunalidisponibili nei punti focali dellacittà. Ovunque cartellipubblicitari ricordanol'importanza del riciclo dellaplastica e cassonetti per la raccoltadifferenziata sono ad ogni angolodelle strade. Da Oslo parte inoltrela prima autostrada HyNor (dalleparole Hydrogen e Norway) conpiù di 12 distributori di idrogenolungo i suoi 580 km: dal 2015,infatti, nel Paese potrebbe essereproibito vendere auto alimentatecon combustibili fossili.

Le biciclette sono il mezzo di trasporto che icittadini preferiscono. Nei punti nevralgici dellacittà sono disponibili numerosi parcheggi diquelle destinate al Car Sharing. Moltissime sonopure le auto elettriche che circolano soprattuttoin centro, dove sono disposte parecchiecolonnine per la ricarica.

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Daryl Hannah è impegnata da sempre nella causa ambientalista che le è costataanche due arresti. Vegetariana, vive in una fattoria concepita secondo principiecosostenibili e guida una macchina che macina chilometri con litri d’olio vegetale

LA GUERRIERA VERDE

di Eleonora Saracino

ecopersonaggio

Alta, bionda e dice sempre…“no”: agli sprechi eall’inquinamento! Stiamoparlando di Daryl Hannah, diva diHollywood, classe 1960 che, dopoaver fatto Splash come “Sirena aManhattan”, si è tuffataletteralmente nella causaambientalista, diventandone unavera e propria paladina. Non ècerto una delle star dell’ultima oraa portare avanti uno stile di vitaecosostenbile visto che, già damolti anni, ha scelto didiventare vegetariana e dioccuparsi della salvaguardiadel nostro pianeta. Risoluta edisposta ad impiegare la celebritàper attirare l’attenzione suiproblemi dell’ambiente, la bellaDaryl non ha esitato a farsiaddirittura arrestare, nel 2006,

per salvare la “fattoria urbana”più grande di Los Angeles,un’area verde di 5 chilometriquadrati che stava per esseretrasformata in un grandemagazzino. In compagnia di altripersonaggi famosi, come DannyGlover, Laura Dern e Ben Harper,la Hannah si è arrampicata su unvecchio noce per giorni, dandovita ad un pacifico sit-in chepurtroppo le è costato quattrogiorni di carcere come eco-terrorista. “Sono sempre stataconvinta - ha dichiarato - cheprotestare per una giusta causa siaun vero e proprio imperativomorale”. Non paga di questaesperienza, Daryl è finita dinuovo in manette nel 2009 peraver bloccato il traffico duranteuna manifestazione di protesta

contro lo sfruttamento minerariodella montagna da parte di unafabbrica della Massey Energy, unacompagnia produttrice dicarbone. “Vedere quello che stasuccedendo in questo Paese,l’ambiente che vienesistematicamente distrutto mi fadavvero infuriare” ha affermato inun’intervista l’attrice, che nonesita a mettersi in gioco e apassare ai fatti quando si tratta diambiente. “Stiamo distruggendo ilpianeta - avverte - e siamo cosìmiopi da non capire che stiamofacendo una cosa stupida finendo icombustibili fossili”. Anchesull’auto, la scelta di Daryl è,ovviamente, verde. “Ho due autodiesel che non utilizzano gasoliobensì l’olio riciclato dai fastfood,ma non è nulla di rivoluzionario.

DARYLHANNAH Nasce a Chicago,Illinois. Dopo averfrequentato la scuoladi recitazione FrancisW. Parker School haesordito giovanissimanell’horror Fury (1978)di Brian De Palma. Fula replicante Pris inBlade Runner (1982)per poi interpretareruoli fantastici: Splash- Una sirena aManhattan (1984);High Spirits - Fantasmida legare (1988); eAvventure di un uomoinvisibile (1992).

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nel vivere quotidiano. Nei vestiti,per esempio. Contrariamente amolte sue colleghe, testimonialviventi di glamour e di moda,Daryl non usa comprare abitinuovi ma preferisce indossarequelli di sua madre e riciclare isuoi. “Visto che entro ancora neivestiti che portavo a 17 anni hoancora un nutrito guardaroba etrovo tutto quello che mi serve neinegozi dell’usato”. Solo per glieventi importanti si concede uno“strappo” ma, anche quello, ècoerente al suo stile di vita: ilprestito. “Ultimamente, per unaserata, è stata la mia amica StellaMcCartney a prestarmi unbellissimo abito nero” ha dichiaratoorgogliosa. Strenua oppositricedella passata amministrazioneBush, l’attrice ha sostenuto

l’elezione di Obama, haappoggiato la battagliadell’oceanografa Sylvia Earle,denunciando lo sterminio deipesci e della barriera corallina eha immerso le mani nel greggio diSucumbios per mostrare lo sfaceloambientale che affligge i cittadiniecuadoregni a causa dellespeculazioni petrolifere della “UsaTexaco”. Dal suo sito,www.hdlovelife.com, Darylspiega come vivere in modo sano.“In agricoltura -dice- dovremmorinunciare alle grandi serreindustriali per adottare strutturepiù piccole e il cibo deve venire dallapropria regione , così come l’energiadovrebbe essere generata in loco.Dobbiamo allontanarci dai sistemidi energia centralizzati”. Delle autoelettriche pensa che sarebbero la

soluzione più efficiente,soprattutto se si potessero caricarecon energia solare o eolica e,anche qui, non risparmia una“bordata” alla Toyota alla qualeconsiglierebbe di trasformare inelettriche le sue auto ibride.Guerriera “verde” per eccellenza,la Hannah si è guadagnata sulcampo il soprannome di “Eco-Daryl” e a chi le chiede se, comeattrice, sceglie ogni volta film chepossano lanciare un messaggionon esita a rispondere: “Non ho ungran potere di scelta ed è già unmiracolo riuscire a lavorare con chicondivide le tue idee. Non smetteròmai di combattere per l’ambiente,né di informare la gente ma ildovere di tutti è quello di mettersi alposto di guida perché cambiare ilmondo dipende solo da noi”.

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ecopersonaggio

La paladinaverde non siarrendeLe suebattaglieambientalistesostengonoun correttomodo di agireper noi e perla Terra. “Possiedo e guido unaChevrolet El Camino del1983, il cui motore beveolio vegetale, quellocon cui i fast-food frig-gono le patatine. Negettano via milioni di litril’anno, è lì che mi rifor-nisco. Il motore a gaso-lio era stato concepitoper una combustione aolio vegetale non inqui-nante. È ancora possi-bile farlo, come io cercodi dimostrare. Il biodie-sel, il biocarburante ingenerale , è una solu-zione se il procedi-mento è fatto in modosostenibile, altrimentidiventa come il petrolio.Per questo ho fondatoun’organizzazione chia-mata Sustainable Bio-diesel che aiuta aspiegare alla gente dicosa si tratta.Per esempio il riutilizzodei grassi è una risorsasostenibile per il biocar-burante, perché an-drebbe buttato viacomunque. Invece bru-ciare le foreste non lo èaffatto”.

Già Rudolf Diesel, infatti, all’iniziodel Novecento, aveva proposto diutilizzare l’olio di noccioline vistoche il motore diesel può funzionarecon qualunque tipo: di semi, dioliva… Inoltre è pulito, ha unbuono odore e non produce danniall’ambiente”. La sua ChevroletEl Camino dell’83 macinachilometri su chilometri conlitri d’olio vegetale e, sempre intema di olio, l’attrice è anchefondatrice dell’organizzazione“Sustainable Biodiesel” chepromuove campagned’informazione sull’utilizzo deigrassi come carburante.La Hannah vive in una fattoriasulle Rocky Mountains, concepitae realizzata secondo i principi eco-sostenibili. La sua è una vera epropria “vocazione” che applica

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Fibre naturali, ecologiche e innovative stanno dando nuovo stimolo alleaziende del settore, che scelgono con cura prodotti e provenienzadi Beatrice Campani

ecotendenze

Sarà una primavera-estate,quella del 2011, piena di lucee intense rifrazioni, di colorimorbidi e brillanti, masoprattutto di fibre naturali. I filati ecologici rappresentano unsettore in grande sviluppo, unastrada che potrebbe ridaresperanza e competitività ad unafiliera oppressa dalla crisieconomica ma ancora piena dirisorse. È una tendenza, quelladei filati ecologici, che vedeaumentare gli investimenti delleaziende, sia italiane che estere.Oggi non è più strano parlare difibra di bambù o di filato diargento fino al 10% (dalpotere antibatterico), oancora di fibre tessilibiologiche ricavate darisorse naturali come alghe,soia, caseina, ortica, sughero,

mais e juta. Le aziende investonosui nuovi prodotti, ma anche suiluoghi di provenienza dellematerie prime, scegliendo terreniconcimati in modo naturale esemi che non hanno subitomodificazioni genetiche.L’azienda scozzeseToss&Duncan ha da pocolanciato un filato di cashmereottenuto con il 100% di fibraorganica. Per questo filato vieneusato il vello di capre chepascolano libere su campi noncontaminati da pesticidi aQinghai (in Cina), in un'area dallecondizioni atmosferiche estremeche produce gran parte dellamigliore fibra di cashmere white ebrown. C’è poi il cotone organicoprodotto dalla Manifattura diLegnano, che continua adinvestire sul "bio-etico". I processi

di tintura di questo cotone sonodel tutto naturali e realizzati confoglie, fiori, bacche e radici,mentre il finissaggio è ottenutocon sapone neutro di Marsiglia.Mentre Cariaggi si fa testimonedel programma Alpine Lake, inaccordo con la New ZealandMerino Company per l’acquisto dilana merino certificata Zque. La caratteristica di queste lane èla provenienza da pecore chevivono presso i laghi ad alta quotadel Sud della Nuova Zelanda,dove ci sono acque purissime,pascoli incontaminati e aria noninquinata. In questi luoghi il vellodelle pecore procura una fibraparticolarmente bianca e dallespeciali caratteristiche.Ecoalpa è invece il filatoecologico del Lanificio dell’Olivo.L’alpaca e la lana che ne fanno

LUCE E LEGGEREZZANEI FILATI PER IL 2011

Qui in alto i filatipresentati alla66° edizione di Pitti Immagine (Foto FrancescoGuazzelli, courtesyPitti Immagine)

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ecotendenze

Il casco eco-fashiondi Hell’s KitchenÈ fatto concamere d’ariariciclatePer tutti i centauri cheambiscono ad uno stileche sia al medesimotempo “eco” & “fa-shion”, Hell’s Kitchen hada poco lanciato ilcasco Conchiglioni,fatto con le camered’aria dei pneumatici ri-cilcate. Resistenti, tec-nici e confortevoli, eovviamente... a provad'intemperie, poiché lagomma è naturalmenteimpermeabile. L'atten-zione per l'ambiente vad'accordo anche con lasicurezza: tutti i caschisono omologati in Italia(E3) secondo la norma-tiva ECE 22-05, validaper tutti i Paesi UE.

La borsa “buona” di Coccinelle. Sostiene il progetto“Maternità sicura” per le mamme e i bimbi di Haiti.Dopo aver contribuito alla costruzione, ad Haiti, della “Casa dei Piccoli Angeli”, primo centro diriabilitazione per bimbi disabili, e di “Francisville - la città dei mestieri”, nata per insegnare unlavoro ai ragazzi della poverissima isola, con la nuova Goodie Bag, Coccinelle si pone nuovitraguardi. Parteciperà infatti al nuovo progetto “Maternità Sicura”, che assiste tutte le donne inetà fertile e prevede un forte coinvolgimento di personale ostetrico e pediatrico volontario italiano,per ridurre il tasso haitiano di mortalità materna e neonatale, tra i più alti al mondo, il tasso ditrasmissione di HIV e di altre patologie dalla mamma al feto. Acquistandola si sostiene il progetto.

parte non sono state sottoposte aprocessi chimici e inquinanti concloro o altre sostanze nocive, eper la loro conservazione nonvengono impiegati pesticididannosi per l’aria e nocivi per lapelle. Ecco allora che le tendenze deifilati utilizzati per le collezionidella primavera-estate 2011rimandano a un nuovo lusso,esotico e allo stesso temponaturale, rispettosodell’ambiente e dellapersona. La tendenzapredominante tra le aziende dellafilatura italiana è quella disperimentare mischie innovativetra materiali pregiati (come lapreziosità della seta, il fascino dellino, la versatilità delle lane,l’impalpabilità dei cashmere), macon l’obiettivo finale di realizzareun filato che rispetti il pianeta. La prossima

estate indosseremo abiti fatti difilati leggerissimi, capi cheassecondano i movimenti delcorpo e rivelano lievi trasparenze.Non ci saranno solo sete e lini, maanche le lane, pensate perabbinare leggerezza efunzionalità, con una consistenzamaterica quasi inesistente. Leggerezza e trasparenza sono lecaratteristiche dei nuovi filati.Prodotti artigianali realizzati concura maniacale, specializzazioneestrema e una continua ricercache mira a dare sempre piùimportanza all’aspetto ‘’eco’’ dellalavorazione. I filati dell’estate2011 saranno leggerissimi eavranno un aspettoorganico, rustico, naturale,che riproduce l’hand made.Sarà un trionfo di cotoni 100%(anche in versione crepe) e cotoniorganici, lini croccanti, misti linoe cotone dall’aspetto organico,

misti lino e seta dall’effetto serico,ma anche viscosa 100% puravegetale e canapa 100% naturale.Tutti filati caratterizzati da unamano ultrasoft, fluida e croccante(su lini, canapa, misti seta e mistibamboo). Anche i colori preferitiper la prossima estate saranno ilpiù naturale possibile. Se da unlato trionfa la sperimentazione dinuove tecniche di lavorazione cherendano i filati sempre piùecologici, dall’altro anche icromatismi preferiti sono quelliche si rifanno al mondo dellanatura. Indosseremo abiti incolori pastello, fragili, trasparenti(come verde menta, rosa cipria,azzurro, polvere), con alcunitratti di colori pieni malievemente annebbiati. Le tonalitàchiare saranno rese brillanti daalcuni tocchi di luce, come grigiperlati, carta zucchero, naturalesabbiato, avorio.

Helly Hansen e il progetto EkolabMantella e abito sono rispettosi dell’ambienteCon la collezione Ekolab Helly, Hansen lancia una nuova sfida: unirel’eleganza urbana all’attenzione sulle problematiche ambientali. Tutti i capi(giacche, pantaloni, pile e abbigliamento sportswear) devono rispondere aseveri parametri di qualità basati sull'impatto ambientale, l'utilizzo di materiericiclate, la logistica ravvicinata e un design funzionale a ridurre gli sprechi.Tra i capi della collezione, la BC Jumpsuit è un miniabito realizzato in cotonebiologico coltivato in Turchia. Invece per le serate fredde c’è la mantella BCRain Cape, la cui membrana protettiva viene realizzata con materie ottenuteda bottiglie di plastica riciclate.

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ecotech di Manuela Valle

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OVETTO:

LA SPAZZATURA

DI DESIGN

Unisce tutti i vantaggi dellaraccolta differenziata striz-zando, allo stesso tempo,l’occhio al design, il nuovocestino per gestire la spazza-tura nel pieno rispetto del-l’ambiente.Piccolo, ma capiente, Ovettoospita in un unico spazio tre“porte” colorate, personaliz-zabili in base ai colori utilizza-ti per i cassonetti cittadini, eun utilissimo schiaccia botti-glie di plastica destinato a di-minuire l’ingombro dei rifiuti.Perfetto elemento d’arredo inogni contesto, rispetta l’am-biente non solo concettual-mente, ma anche nella forma:il cestino è realizzato in ABSe polipropilene i cui polimeriprovengono da materiale rici-clato da un minimo del 40%ad un massimo del 70%.E per massimizzare il più pos-sibile le sue qualità educative,l’azienda produttrice di Ovet-to cura particolarmente i rap-porti con i più piccoli organiz-zando incontri con le scuole ededicando ai bambini una fi-lastrocca divertente sull’im-portanza del riciclo.

ROLLON E LA

MUSICA “A PEDALI”

È ispirato alla dinamo di unabicicletta il nuovo RollOn, let-tore Mp3 ricaricabile senzaalcun ricorso a pile o energiaelettrica: facendo semplice-mente girare la rotellina allabase dell’apparecchio sullemani, sulle gambe o in qual-siasi posto disponibile all’oc-correnza, il piccolo dispositi-vo sfrutta tutti i vantaggidell’energia cinetica senzaspreco di altre risorse. Attento al design e all’am-biente RollOn, che prometteun utilizzo senza limiti di spa-zio e di tempo, è un vero eproprio concentrato di tecno-logia e fantasia, capace dicolpire i più nostalgici con ilricordo delle lunghe passeg-giate in bicicletta e di cattura-re l’interesse dei più curiosi.

Il futuro non è poi così lontanoe ha il sapore dei cartoni stileHanna&Barbera, conautomobili sinusoidali senzamotori e tubo di scappamentoche sfrecciano su stradesospese nel vuoto.È quello che a qualcunopotrebbe venire in mentegettando uno sguardo suShweeb, la monorotaia apedali per liberarsi dal trafficodella città a suon di fatica esudore, ma godendosi ilpanorama. Il progetto è piaciuto,tanto da piazzarsi tra i cinque vincitoridel concorso “10 alla centesima”indetto da Google per premiare le 10migliori idee per rivoluzionare lamobilità in chiave “sostenibile”. Labizzarra funivia, sbaragliando laconcorrenza di altri 150 milapartecipanti, è stata finanziata dalgigante di Mountain View con unmilione di dollari.L’idea nasce a Tokyo. La città, con isuoi treni puntuali e gli hotel acapsula, ha ispirato Geoff Barnett,l’inventore di Shweeb che con unamonorotaia a pedali su diversi livelli dialtezza era sicuro di poter fornirel’unica vera soluzione sicura e veloceper un’area urbana densamentepopolata come la capitalegiapponese. Gli abitanti, muovendosicon Shweeb, avrebbero potutobeneficiare di un sistema di trasportoestremamente ecologico e utile pertenersi in forma.Ma i benefici di Shweeb nonsarebbero apprezzati solo nel Paesedel Sol levante. La monorotaiagarantisce, infatti, tutti i vantaggi di un

sistema di mobilità privato,completamente gratuito e in linea conl’ambiente. Il sistema di capsulesospese, inoltre, rende impossibileprovocare incidenti o subiretamponamenti: nessun ostacolo sullastrada, nessuna buca, nessunsemaforo e, se in coda qualcuno è piùveloce, le capsule in prossimità siuniscono a formare un tandemrendendo il viaggio ancora più velocee divertente. Per gli “sfaticati”, invece,è previsto l'aiuto di un nastro

trasportatore alimentato ad energiasolare che assiste la pedalata,soprattutto nei tratti in salita.A breve sarà annunciata la locationche, per prima, si aggiudicherà ilprimo tratto di rotaia per uso pubblico.Nel frattempo, per provare il brivido diuna pedalata ad alta quota e in totalesospensione, basta prendere un aereoe raggiungere il parco di divertimentiagricolo "Agroventures Park" diRotorua in Nuova Zelanda, doveShweeb è a disposizione degli ospiti.

PEDALANDO NEL VUOTOPER LIBERARSI DAL TRAFFICOGoogle finanzia con un milione di euro Shweeb, la monorotaia a pedali amica dell’ambiente chepunta a rivoluzionare la mobilità del futuro

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La scorsa stagione il teamHead Racing è stato tra i piùveloci della Coppa delMondo, ma da questa sta-gione invernale (2010-11)l’azienda vuole migliorare an-cora le sue performance. Per raggiungere questo obiet-tivo Head ha preso spuntodalle tecnologie usate in For-mula 1 ed ha sviluppato laKers Technology (KineticEnergy Recovery System), ap-plicata su tutti i prodotti racing(sci e tavole da snowboard). Questa tecnologia funziona comeuna sorta di caricatore di energia chetrasmette una maggior potenza, irrigi-dendo la coda degli sci in uscita dallacurva. Le fibre piezoelettriche posi-zionate a 0° nella zona della coda tra-sformano l’energia meccanica in

energia elettrica. Questa viene im-magazzinata in un microchip e rila-sciata allo sci quando è necessario (iltempo di rilascio é controllato da unospeciale sensore programmato se-condo le esigenze). In questo modolo sci ha la massima flessione allafine della curva, ma anche una forteaccelerazione. Il Kers può essereconsiderato come un turbo nello sci,un acceleratore che fornisce maggiorpotenza. Veloci sì, ma anche rispet-tosi dell’ambiente; infatti dal 2007Head collabora con l’organizzazioneambientalistica internazionale CoolEarth, che ha l’obiettivo di combat-tere la crisi climatica tutelando la fo-resta pluviale (la foresta assorbe ilcarbonio, ma è attualmente a graverischio). Head compensa il decuplodelle sue emissioni annuali di carbo-nio acquisendo crediti di emissione,cioè lottando contro il disbosca-mento. Head si sta impegnando persalvare ogni anno oltre 28 km2 di an-tica foresta pluviale dalla distruzione,il che equivale alle dimensioni di oltre100.000 campi da tennis e di circa3000 campi da calcio. “Sensibilizzaregli appassionati di sport sugli effettidelle emissioni di carbonio è una mo-tivazione importante alla base dellanostra scelta,” ha detto JohanEliasch, il CEO della società Head“Noi tutti dipendiamo da un climastabile per poter sciare, giocare atennis o fare immersioni. Se non cisvegliamo e non facciamo la diffe-renza ora, non riusciremo più a prati-care queste attività nel loro ambientenaturale.” Beatrice Campani

VELOCI E RISPETTOSI DELL’AMBIENTE,ARRIVANO GLI INNOVATIVI SCI E SNOWBOARD PER IL TEAM HEADLa nuova tecnologia applicata a tutti i prodottiRacing è ispirata al Kers usato nell’automobilismo

UN POSTO AL SOLE

PER IPAD

Nuova tecnologia, nuovocontenitore ecologico: èquanto succede quando dal-lo smart phone si passa al-l’iPad e le custodie riciclabilidell’iPhone lasciano spazio afuturistici e stilosi contenitoriper la più celebre via di mez-zo tra il telefono cellulare ipertecnologico e un normaleLaptop. E per evitare che il“gioiellino” si rovini, arriva uncontenitore bello e attento al-l’ambiente.Sviluppato dal progettistaSeo Eul Hwa, il pratico zai-netto protegge dagli urti edai graffi attraverso un invo-lucro formato da cellule foto-voltaiche che, oltre a salva-guardare l’iPad, lo ricaricanosenza alcun bisogno di ulte-riori fonti di energia. Le cellu-le fotovoltaiche riproduconoinoltre la sagoma della cele-bre mela della Apple, firman-do con classe questo nuovoaccessorio non ancora di-sponibile sul mercato.

STOP AGLI SPRECHI

CON VISION CLOCK

Avere sempre le idee chiaresu quanto si sta consumandoper riuscire a limitare l’utilizzoenergetico e risparmiare sullabolletta. Questo l’obiettivo diVision Clock, il nuovo orolo-gio prodotto da Tendril,azienda leader negli USA nelsettore dell'home energy ma-nagement.Ultima novità sul mercatopromette risparmi tra il 10 e il15% sulla bolletta, evitandoinutili sprechi. Connettendosialla rete elettrica, VisionClock fornisce informazioni intempo reale sul consumoenergetico dell'abitazione at-traverso un'interfaccia sem-plice e accattivante. Il dispo-sitivo tiene conto anche delleeventuali fluttuazioni del co-sto dell'energia durante ilgiorno, sensibilizzando cosìgli utenti a gestire oculata-mente i propri consumi ener-getici e limitando l'utilizzo dienergia nei periodi in cui letariffe sono maggiori.

make it your lifestyle

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ecoletture

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Umberto Veronesi scrive a quattro mani con la ge-netista Chiara Tonelli “Acqua e cibo”, due parolesemplici che rimandano a una delle emergenzeche l'umanità dovrà affrontare nei prossimi anni.Ma il titolo del libro non si ferma qui: “la rivoluzione necessaria.I piani della scienza per nutrire il pianeta”. Che fare allora, dadove cominciare? La parola agli autori. Due sono gli obiettiviproposti dalla comunità scientifica: ridurre nei Paesi occidentaliil consumo eccessivo di carne che sottrae all'alimentazioneumana un'enorme quantità di cereali per destinarla agli animalida allevamento; incrementare la produzione agricola in quan-tità e qualità. Se il primo obiettivo richiede soprattutto un cam-biamento nello stile di vita di una parte degli abitanti delpianeta, il secondo rappresenta una sfida complessa che lascienza ha già accolto. Con le più attuali e sperimentatetecniche di ingegneria genetica si sono ottenutepiante non solo resistenti alla scarsità di acqua e agliinsetti, ma anche arricchite di elementi importanti perla dieta. Per esempio il golden rice, il riso contenentepiù ferro e vitamina A che, in Cina e in India, potrà sal-vare dall'anemia e dalla cecità migliaia di persone. Pre-sto saranno disponibili piante fortificate con vaccini e anticorpi,e ricche di micronutrienti capaci di prevenire i tumori, l'obesitàe l'infarto. Una nuova frontiera che gli autori invitano a scoprireper superare i pregiudizi che ancora pesano sulle tecniche dimiglioramento genetico delle piante, un patrimonio di cono-scenze che si sta velocemente ampliando e che costituisceforse lo strumento più efficace per sconfiggere i problemi delladenutrizione e della malnutrizione. Accanto alle proposte deimaggiori esperti mondiali presentate dai due scienziati impe-gnati da sempre nel dialogo con la società, continua la mis-sione di Veronesi a favore della ricerca verso gli obiettiviessenziali per l'umanità, come la fame nel mondo, la mortalitàinfantile, la denutrizione e la malnutrizione, l'ecosistema e l'ap-provvigionamento dell'acqua.

Chiara Tonelli Umberto Veronesi ACQUA E CIBO:

LA RIVOLUZIONENECESSARIA

I piani della scienzaper nutrire il

pianeta

Sperling & Kupfer (collanaThe future of Science)

Curatore E. Casadei

Prezzo: € 13,50

La Ferrari e il fondatore, Enzo Ferrari: la passioneper le corse, le vittorie, i trionfi di un simbolo che èdiventato un mito. Quando ci si avvicina ai limitidell’impossibile, nascono le leggende. Ma l’interaepopea della Ferrari non ha eguali nel mondo dell’automobile:il suo nome è scritto da sempre negli annali della F.1, grazie apiloti come Ascari, Fangio, Lauda e Schumacher, mentre lelinee sinuose dei bolidi rossi sono ormai sinonimo di lusso,sportività, velocità senza pari. Le 101 storie raccontate nelvolume scritto dal giornalista Vincenzo Borgomeo re-stituiscono l’aura mitologica che avvolge il CavallinoRampante, proponendo una selezione di eventi, aned-doti, curiosità che hanno dell’incredibile. Dalla miliar-daria americana che si fece seppellire in una Daytonaallo stile di guida di Nuvolari, dalle manie di Schuma-cher alla favola di Mara e Nello, fino alla realizzazionedella pista privata di Fiorano, una specie di piramideper il faraone Enzo Ferrari. Storie che affascineranno edemozioneranno tutti gli amanti e gli appassionati di automobili-smo. Ecco un breve assaggio: “Un cieco a 300 chilometriorari”. È completamente cieco dall’età di tre anni, ma è riu-scito a raggiungere i 300 km/h (292,89 per la precisione) al vo-lante di una Ferrari. Questa l’impresa del noto cantante popturco Metin Senturk, che è diventato così il più veloce pilotacieco del mondo grazie all’incredibile performance sulla pistadell’aeroporto di Sanliurfa, nella Turchia sud-orientale. Ovvia-mente la sua corsa è stata omologata da funzionari della bri-tannica Guinness per essere inserita nel prossimo libro deirecord. Sarebbe troppo facile dire che questa performance èuna prova lampante di come le GT di Maranello siano facili daguidare. Ma, in realtà, il record di Senturk è stato tutt’altro chesemplice da raggiungere: un’altra auto, guidata dall’ex pilota dirally, Volkan Isik, ha seguito il pilota cieco. Per poi fornirgli indi-cazioni via radio sulla direzione da dare alla Ferrari. In ognicaso Metin Senturk ha coronato il suo sogno e ha dimostratoche ormai nulla è impossibile per i diversamente abili: “Vorreidedicare questo record”, ha dichiarato il cantante in una confe-renza stampa, “al mio bellissimo Paese e a tutti i miei amici nonvedenti. Non credo che ci siano parole per descrivere quelloche ho provato. Ora faccio appello a tutti i disabili, a quelle per-sone che se ne stanno chiuse in casa: uscite e rimuovete tuttigli ostacoli lungo la vostra strada”. Se lo dice lui…

Vincenzo Borgomeo101 STORIE

SULLA FERRARICHE NON TI HANNO

MAI RACCONTATO

Newton Compton Editori288 pagine

Prezzo: € 12,90

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LA SALUTE DEI VULCANISU WWW.OV.INVG.ITL’attività dei vulcani è tenuta sotto osser-vazione 24 ore su 24 e molti siti websono in grado di fornire in tempo reale leperformance e la situazione dei vulcaninel mondo. In Italia, il Vesuvio, Stromboli,Ischia e Campi Flegrei rappresentano ivulcani più osservati e va da sé che lanostra attenzione si diriga in primis sullostato di sonno o di veglia di questi feno-meni della natura a noi così vicini. At-traverso il sito dell’Osservato-rio Vesuviano (www.ov.invg.it)è possibile monitorare in tem-po reale lo stato di salute deinostri vulcani. Allo stato attuale sipuò controllare, per esempio, che il Ve-suvio non evidenzia variazioni significati-ve nello stato di attività dell’area vulcani-ca, così come ad Ischia, ed è confortan-te sapere che sono installati strumentiper il monitoraggio continuo della sismi-cità, delle deformazioni del suolo e delleemissioni di gas dal suolo e dalle fuma-role. Inoltre si effettuano periodichecampagne per la misura di particolariparametri geofisici e geochimici. I datiprodotti dagli strumenti in continuo edalle campagne di misura sono analizza-ti da sistemi automatici e controllati dairicercatori dei diversi settori. Dunque lasituazione non desta al momento grossepreoccupazioni soprattutto visitandol’Osservatorio Vesuviano, sezione di Na-poli dell'Istituto Nazionale di Geofisica eVulcanologia (INGV) ovvero l'istituzionescientifica che opera nel settore della ri-cerca geofisica e vulcanologica e dellasorveglianza dei vulcani. Fondato nel1841, l'Osservatorio Vesuvia-no è il più antico osservatoriovulcanologico del mondo. Al-l’interno del sito si possonoapprofondire tutti gli argo-menti legati alla storia eruttivae alla genesi dei vulcani finoalla geochimica, geodesia esismicità delle situazioni pre-senti nel nostro territorio enon solo. Fotografie, grafici, dispensee articoli arricchiscono il sito fornendoinformazioni su terremoti, tsunami, eru-zioni recenti, seminari e notizie dal mon-do su tutti questi fenomeni legati tra loro.Al di là del timore della forza della naturain questa sua manifestazione, va ricorda-to che il Vesuvio è rientrato tra i 28 luo-ghi candidati per individuare le nuovesette meraviglie naturali del mondo.

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ecoappuntamenti

Zero emission vehicles,eco-mobility, sostenibilitàambientale e risparmioenergetico: l’agenda per chivuole conciliare la passioneper le quattro ruote conquella per l’ambiente. di Fabio Belfiori

Con novembre si sono chiusi alcunidei principali appuntamenti sul frontedella sostenibilità ambientale e dellamobilità a basso impatto. Dopo lagrande attenzione suscitata daimodelli elettrici ed ibridi presentati alSalone di Parigi, l’orientamento delleCase a proporre modelli low e zeroemission è stato confermato anchedal buon riscontro di H2 Roma Energy& Mobility Show e dalle iniziative disingoli produttori, come Renault cheha appena chiuso il suo roadshowmilanese di presentazione dellagamma elettrica che metterà incommercio a partire dal prossimoanno. Ma l’inverno non ci riserva solofreddo e brutto tempo. Anzi, settatel’agenda perché gli eco-appuntamentinon vanno mai in letargo.

DICEMBRE::: A conferma che è sempre più lei lastar del momento, anche il MOTORSHOW DI BOLOGNA dedica una sezio-ne ad hoc all’auto elettrica. Dal 4 al 12dicembre arriva infatti nella città delledue torri Electric City, l’iniziativa “powe-red by Enel” totalmente dedicata allamobilità, alla trazione elettrica. Spazioquindi ai modelli in esposizione (tra lenovità più succose Citroën C-Zero, Mit-subishi i-Miev, Smart, Renault KangooExpress Z.E., Nissan Leaf, Fiat 500 elet-trica e Micro-Vett) e, novità per il pubbli-co, la possibilità di testare le auto espo-ste direttamente all’interno degli 8.000metri quadrati del padiglione espositivo.Mai come stavolta, quindi, possiamodire: provare per credere!www.motorshow.it

::: Di altro tenore, ma dal sapore decisa-mente più esotico, se non altro per la lo-cation, il FUTURE OF ELECTRICVEHICLES in scena il 7 e 8 dicembre aSan Jose, California. Un appuntamento atutto tondo sui veicoli elettrici e sulle loroapplicazioni, nessuna esclusa (terra, ac-qua e aria!), con un ricco programma diapprofondimenti, conferenze e un com-pleto spazio espositivo. Piccola anticipa-zione, a giugno prossimo l’evento sbar-cherà in Europa, in Germania.www.idtechex.com/electric-vehicles-usa-10/

GENNAIO::: Respiro più ampio per il primo appun-tamento del nuovo anno, il WORLDFUTURE ENERGY SUMMIT 2011 chesi terrà ad Abu Dhabi dal 17 al 20gennaio, raccogliendo, come ogni annoda quando è stato istituito nel 2008, ilgotha degli esperti internazionali e delleimprese impegnate nella ricerca di solu-zioni tecnologiche per la produzione dienergia da fonti rinnovabili. Obiettivofondamentale: dare visibilità alle più re-centi innovazioni e progetti di svilupponel settore, con un occhio sempre atten-to alle soluzioni concrete e perseguibiliper contrastare i cambiamenti climatici eporre un freno al riscaldamento globale.www.worldfutureenergysummit.com

ecopillole

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DISCARICHEIl corretto smaltimentodei rifiuti protegge lecellule

ITALIA Secondo uno studiodi Francesco Cecconi, , ri-cercatore Telethon pressol'IRCCS Fondazione SantaLucia e l'Università Tor Ver-gata di Roma, un correttosmaltimento dei rifiuti tossiciprotegge dalle malattie neu-rodegenerative come Parkin-son e Alzheimer. E ilprocesso di pulizia in futuropotrebbe essere aiutato daifarmaci. Il ricercatore ha in-fatti chiarito molti aspetti suimeccanismi con i quali lecellule si ripuliscono da mo-lecole tossiche.

ENERGIA DI RECUPEROL'aria calda del métro per riscaldare la città

FRANCIA L'aria calda delle me-tropolitane potrebbe presto contri-buire a scaldare le case dellacapitale francese. Secondo il quoti-diano Le Monde, il riciclaggio delcalore disperso nelle reti del tra-sporto pubblico sotterraneo inte-ressa sempre più le realtà locali.Soprattutto in Francia, dove ParisHabitat-OPH, prima società euro-pea nel settore delle case popolari,studia questa fonte energetica peruno dei suoi palazzi parigini. In pra-tica, spiega Le Monde, la scom-messa è di riuscire a combinare conle energie rinnovabili una parte dellecolossali quantità di energia termicadispersa nelle linee del métro.

CAMBIAMENTI CLIMATICIAttendibili anche dai fiori secchi

GRAN BRETAGNA Secondo unostudio pubblicato da "The Wall StreetJournal Economy", anche dai fiorisecchi custoditi negli album possonovenire informazioni sui cambiamenticlimatici: lo ha dimostrato uno studiodi esperti che a partire da esemplari diorchidee di diversi musei britannici haricostruito il comportamento dellapianta al variare della temperaturamedia. I ricercatori hanno studiato 77esemplari collezionati tra il 1848 e il1958, che avevano tutti indicata conprecisione la data e il luogo della rac-colta, confrontandoli con i dati sulletemperature medie di quegli anni. Leosservazioni sui fiori sono state con-frontate con quelle fatte sulle orchideedella stessa specie che crescono aigiorni nostri, che hanno mostrato unidentico comportamento: per ognigrado in più di temperatura media lafioritura avviene sei giorni prima.

ALLARME CICLONIIn aumento gli uragani tropicali nel Pacifico

HAWAII Bollettino nero per il paradiso delle Hawaii. Secondo un nuovo studio, a causa del riscaldamentoglobale, "il paradiso" dell'Oceano Pacifico andrà incontro a cicloni sempre più frequenti. Attraverso l'utilizzo dimodelli climatici per prevedere la formazione dei cicloni, un gruppo di ricerca dell'Università delle Hawaii aHonolulu, come riferito dal New Scientist, ha rivelato un cambio drastico nelle "normali" previsionimeteorologiche: per la fine di questo secolo la frequenza degli uragani tropicali sarà diminuita del 31% sull'Asiasud orientale, mentre sarà cresciuta di circa il 65% nel Pacifico settentrionale centrale. Attualmente, circa 85cicloni tropicali si formano ogni anno, ma solo uno o due colpisce le Hawaii ogni decade. I ricercatori spieganoche attraverso un effetto simile a quello del Nino, le temperature della superficie dei mari aumenteranno più nelPacifico centrale e orientale che in quello occidentale, creando le condizioni "perfette" per la formazione ditempeste tropicali.

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ALFA ROMEOMiTo 1.4 Turbo 120CV GPL Progression 18.600 B 4 B/GPL 131 10,6 6,6 8,1 39 145 8,1 5,0 6,1 45 4L 1368 120/5000 206/1750 A M5 198 8,8 4063x1720x1446 2511 3 4/5 1272

MiTo 1.4 Turbo 120CV GPL Black Collect. SS 19.850 B 4 B/GPL 131 10,6 6,6 8,1 39 145 8,1 5,0 6,1 45 4L 1368 120/5000 206/1750 A M5 198 8,8 4063x1720x1446 2511 3 4/5 1272

MiTo 1.4 Turbo 120CV GPL Distinctive 20.200 B 4 B/GPL 131 10,6 6,6 8,1 39 145 8,1 5,0 6,1 45 4L 1368 120/5000 206/1750 A M5 198 8,8 4063x1720x1446 2511 3 4/5 1272

MiTo 1.4 Turbo 120CV GPL Dist. Sport P. 21.150 B 4 B/GPL 131 10,6 6,6 8,1 39 145 8,1 5,0 6,1 45 4L 1368 120/5000 206/1750 A M5 198 8,8 4063x1720x1446 2511 3 4/5 1272

MiTo 1.4 Turbo 120CV GPL Dist. Prem. P. 21.150 B 4 B/GPL 131 10,6 6,6 8,1 39 145 8,1 5,0 6,1 45 4L 1368 120/5000 206/1750 A M5 198 8,8 4063x1720x1446 2511 3 4/5 1272

AUDIA3 1.6 TDIe CR F.A.P. Attraction 26.530 A 5 D 99 - - - - 99 4,7 3,3 3,8 55 4L 1598 105/4400 250/1500 A M5 194 11,4 4238x1765x1421 2578 3 5 1355

BMWSerie 7 Active Hybrid 112.540 D 5 ibrida 219 - - - - 219 12,6 7,6 9,4 80 8V 4395 465/5500 700/2000 P S8 250 4,9 5072x1902x1485 3070 4 5 2120

Serie 7 Active Hybrid 7LWB 119.240 D 5 ibrida 219 - - - - 219 12,6 7,6 9,4 80 8V 4395 465/5500 700/2000 P S8 250 4,9 5212x1902x1484 3210 4 5 2145

X6 Active Hybrid 107.040 D 5 ibrida 231 - - - - 231 10,8 9,4 9,9 85 8V 4395 485/5500 780/1750 I S7 236 5,6 4877x1983x1697 2933 5 4 2525

BENTLEYContinental Supersports 250.000 G 4 B/E85 n.d. - - - - 388 24,5 11,6 16,3 90 12W 5998 630/6000 800/1700 I S6 329 3,9 4804x1945x1380 2745 2 2 2315

Continental GTC Supersports Convertible 265.000 G 4 B/E85 n.d. - - - - 388 25,5 11,6 16,7 90 12W 5998 630/6000 800/2000 I S6 325 4,2 4804x1945x1388 2745 2 4 2470

CHEVROLETSpark 1.0 Eco Logic GPL 10.950 A 5 B/GPL 110 8,7 5.6 6,8 31 119 6.6 4,2 5,1 35 4L 995 68/6400 93/4800 A M5 154 15,5 3640x1597x1551 2375 5 5 1015

Spark+ 1.0 Eco Logic GPL 11.700 A 5 B/GPL 110 8,7 5.6 6,8 31 119 6.6 4,2 5,1 35 4L 995 68/6400 93/4800 A M5 154 15,5 3640x1597x1551 2375 5 5 1015

Spark 1.0 LS Eco Logic GPL 13.050 A 5 B/GPL 110 8,7 5.6 6,8 31 119 6.6 4,2 5,1 35 4L 995 68/6400 93/4800 A M5 154 15,5 3640x1597x1551 2375 5 5 1015

Spark 1.2 LS Eco Logic GPL 13.450 A 5 B/GPL 113 8,6 5,9 7,0 31 119 6.6 4,2 5,1 35 4L 1206 81/6400 111/4800 A M5 164 12,1 3640x1597x1551 2375 5 5 1020

Spark 1.2 LT Eco Logic GPL 14.050 A 5 B/GPL 113 8,6 5,9 7,0 31 119 6.6 4,2 5,1 35 4L 1206 81/6400 111/4800 A M5 164 12,1 3640x1597x1551 2375 5 5 1020

Matiz 800 S Smile GPL Eco Logic 10.300 B 4 B/GPL 119 9,5 6,1 7,4 27,2 123 6,9 4,2 5,2 35 3L 796 54/6000 73/4500 A M5 145 18,2 3500x1500x1500 2350 5 5 910

Matiz 800 SE Planet GPL Eco Logic 11.270 B 4 B/GPL 119 9,5 6,1 7,4 27,2 123 6,9 4,2 5,2 35 3L 796 54/6000 73/4500 A M5 145 18,2 3500x1500x1500 2350 5 5 910

Matiz 800 SE Chic GPL Eco Logic 12.550 B 4 B/GPL 119 9,5 6,1 7,4 27,2 123 6,9 4,2 5,2 35 3L 796 54/6000 73/4500 A M5 145 18,2 3500x1500x1500 2350 5 5 910

Matiz 1000 SX Energy GPL Eco Logic 12.950 C 4 B/GPL 129 10,7 6,4 8,0 27,2 133 7,2 4,7 5,6 35 4L 995 67/5400 91/4200 A M5 156 14,1 3500x1500x1520 2350 5 5 930

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CARBUR. ALTERNATIVO BENZINA

IL LISTINO DI ECOCAR COMPLETO DI TUTTE LE AUTO ECOLOGICHE

ABBREVIAZIONI

B/E85 Bifuel Benzina e Etanolo all’85%B/GPL Bifuel Benzina e GPLB/M Bifuel Benzina e MetanoIbrida Bimodale Benzina / ElettricoB/E/GPL Trifuel Benzina, Etanolo all’85% e GPLD DieselB Benzina

NOTE

Nei consumi relativi al carburante alternativo, ivalori sono espressi in l/100 km, per il GPL e l’E85,mentre per il metano il valore è da intendersi inkg/100 km e la capacità del serbatoio in kg.Per il GPL la capacità del serbatoio è quellaeffettiva, pari a circa l’80% di quella nominale.Le vetture evidenziate in verde hanno emissioniinferiori a 100 g/km di CO2.

L’ETICHETTA ENERGETICA

PROPOSTA DAL

TOURING CLUB SVIZZERO (TCS)

E DI SVIZZERA ENERGIA

Fin dal primo numero di EcoCar ci siamo voluti ispirare all'etichettaEnergia, già ampiamente utilizzata in Svizzera percatalogare le automobili secondo criteri assolutamente oggettivi, e in modo da poterle confrontare tra loro secondo i valoridi efficienza energetica, prescindendo quindi dalla tipologia e dal segmento di appartenenza. L'etichettaEnergia informa sulconsumo di carburante in l/100 km e sulle emissioni di CO2 in g/km. La categoria di efficienza energetica (A – G), inoltre,fornisce informazioni sul consumo (relativo) del veicolo. Il Touring Club Svizzero (TCS) e SvizzeraEnergia hanno realizzato,per la Confederazione Elvetica, il “Catalogo dei consumi - Elenco dei veicoli con dati relativi al consumo” nel quale è riportatala categoria energetica per ogni vettura. Analogamente, nel listino di EcoCar abbiamo calcolato la Classe Energetica per tuttele vetture, utilizzando per il conteggio gli stessi parametri usati dal TCS e da SvizzeraEnergia, in modo da poter apprezzareimmediatamente la “vocazione” ecologica dell’auto presa in considerazione, potendola confrontare con tutte le altre, perquanto concerne l’efficienza energetica. Naturalmente una Classe energetica A o B indica pure che l’auto in questione presentaconsumi molto contenuti, mentre se la Classe è F o G, la vettura considerata tende ad avere consumi, e quindi emissioni,piuttosto elevati. I parametri utilizzati per l’Etichetta Energetica sono adeguati ai nuovi criteri e saranno validi fino a giugno2012. Inoltre tengono conto del peso dell’auto compreso il conducente (75 kg).

AGGIORNATO AL 15 NOVEMBRE 2010

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Aveo 1.2 3p. L GPL Eco Logic 11.900 A 4 B/GPL 116 9,4 5,9 7,2 33,6 132 7,2 4,6 5,5 45 4L 1206 84/6000 114/3800 A M5 170 12,8 3920x1680x1510 2480 3 5 1180

Aveo 1.2 5p. L GPL Eco Logic 13.350 A 4 B/GPL 116 9,4 5,9 7,2 33,6 132 7,2 4,6 5,5 45 4L 1206 84/6000 114/3800 A M5 170 12,8 3920x1680x1510 2480 3 5 1180

Aveo 1.2 3p. LS GPL Eco Logic 13.300 A 4 B/GPL 116 9,4 5,9 7,2 33,6 132 7,2 4,6 5,5 45 4L 1206 84/6000 114/3800 A M5 170 12,8 3920x1680x1510 2480 3 5 1180

Aveo 1.2 5p. LS GPL Eco Logic 13.900 A 4 B/GPL 116 9,4 5,9 7,2 33,6 132 7,2 4,6 5,5 45 4L 1206 84/6000 114/3800 A M5 170 12,8 3920x1680x1510 2480 5 5 1180

Aveo 1.2 3p. LT GPL Eco Logic 14.050 A 4 B/GPL 116 9,4 5,9 7,2 33,6 132 7,2 4,6 5,5 45 4L 1206 84/6000 114/3800 A M5 170 12,8 3920x1680x1510 2480 3 5 1180

Aveo 1.2 5p. LT GPL Eco Logic 14.650 A 4 B/GPL 116 9,4 5,9 7,2 33,6 132 7,2 4,6 5,5 45 4L 1206 84/6000 114/3800 A M5 170 12,8 3920x1680x1510 2480 5 5 1180

Captiva 2.4 16V 2WD GPL Eco Logic 27.350 E 4 B/GPL 204 17,4 9,9 12,6 36,8 222 12,6 7,3 9,3 65 4L 2405 136/5000 220/2200 A M5 183 11,5 4640x1850x1760 2710 5 7 1805

Captiva 2.4 16V LT 4WD GPL Eco Logic 29.350 E 4 B/GPL 204 17,4 9,9 12,6 36,8 222 12,6 7,3 9,3 65 4L 2405 136/5000 220/2200 I M5 183 11,5 4640x1850x1760 2710 5 7 1855

CITROËNC-Zero Airdream 35.960 A - E 0 13,5kWh/100km - 0 - - - - - - 64/3,5/8000 180/0/2000 P Aut 130 15,9 3475x1475x1608 2550 5 4 1195

C3 1.1 Ideal Eco Energy G 12.800 A 4 B/GPL 114 9,6 6,1 7,4 n.d. 140 7,5 5,0 6,0 47 4L 1124 60/5000 95/3000 A M5 153 15,9 3860x1667x1612 2460 5 5 1135

C3 1.1 Perfect Eco Energy G 13.800 A 4 B/GPL 114 9,6 6,1 7,4 n.d. 140 7,5 5,0 6,0 47 4L 1124 60/5000 95/3000 A M5 153 15,9 3860x1667x1612 2460 5 5 1135

C3 1.4 Ideal Eco Energy M 15.050 A 4 B/M 119 5,7 3,5 4,3 9 154 8,9 5,3 6,6 47 4L 1360 73/5400 108/3300 A M5 158 14,5 3860x1667x1612 2460 5 5 1158

C3 1.4 Perfect Eco Energy M 16.050 A 4 B/M 119 5,7 3,5 4,3 9 154 8,9 5,3 6,6 47 4L 1360 73/5400 108/3300 A M5 158 14,5 3860x1667x1612 2460 5 5 1158

Nuova C3 1.1 Ideal Eco Energy G 13.750 5 B/GPL 118 n.d. n.d. n.d. n.d. 137 7,9 4,9 5,9 50 4L 1124 60/5500 94/3300 A M5 155 16,5 3941x1728x1524 2460 5 5 1085

Nuova C3 1.1 Perfect Eco Energy G 15.100 5 B/GPL 118 n.d. n.d. n.d. n.d. 137 7,9 4,9 5,9 50 4L 1124 60/5500 94/3300 A M5 155 16,5 3941x1728x1524 2460 5 5 1085

Nuova C3 1.1 Style Eco Energy G 15.600 5 B/GPL 118 n.d. n.d. n.d. n.d. 137 7,9 4,9 5,9 50 4L 1124 60/5500 94/3300 A M5 155 16,5 3941x1728x1524 2460 5 5 1085

Nuova C3 1.1 Exclusive Style Eco Energy G 16.750 5 B/GPL 118 n.d. n.d. n.d. n.d. 137 7,9 4,9 5,9 50 4L 1124 60/5500 94/3300 A M5 155 16,5 3941x1728x1524 2460 5 5 1085

Nuova C3 1.4 Ideal Eco Energy G 14.150 B 5 B/GPL 119 10,5 6,6 8,0 n.d. 139 8,0 5,0 6,1 50 4L 1360 73/5200 118/3300 A M5 n.d. n.d. 3941x1728x1524 2460 5 5 1255

Nuova C3 1.4 Perfect Eco Energy G 15.500 B 5 B/GPL 119 10,5 6,6 8,0 n.d. 139 8,0 5,0 6,1 50 4L 1360 73/5200 118/3300 A M5 n.d. n.d. 3941x1728x1524 2460 5 5 1255

Nuova C3 1.4 Style Eco Energy G 16.000 B 5 B/GPL 119 10,5 6,6 8,0 n.d. 139 8,0 5,0 6,1 50 4L 1360 73/5200 118/3300 A M5 n.d. n.d. 3941x1728x1524 2460 5 5 1255

Nuova C3 1.4 Exclusive Style Eco Energy G 17.150 B 5 B/GPL 119 10,5 6,6 8,0 n.d. 139 8,0 5,0 6,1 50 4L 1360 73/5200 118/3300 A M5 n.d. n.d. 3941x1728x1524 2460 5 5 1255

Nuova C3 1.6 Hdi 90CV FAP 99 16.650 A 5 D 99 - - - - 99 4,9 3,2 3,8 45 4L 1560 92/3750 230/2000 A M5 185 11,7 3941x1728x1524 2460 5 5 1155

DS3 1.6 Hdi 90CV FAP So Chic "99" 18.300 A 5 D 99 - - - - 99 4,8 3,3 3,8 48 4L 1560 92/3750 230/2000 A M5 182 11,5 3948x1715x1458 2460 3 5 1150

Grand C4 Picasso 1.8 Ideal Eco Energy M 25.690 A 4 B/M 163 9,2 4,2 6,1 21 190 11,3 6,1 8,0 60 4L 1749 125/6000 170/3750 A M5 185 11,9 4585x1829x1700 2728 5 5 1585

Grand C4 Picasso 1.8 Perfect Eco Energy M 27.390 A 4 B/M 163 9,2 4,2 6,1 21 190 11,3 6,1 8,0 60 4L 1749 125/6000 170/3750 A M5 185 11,9 4585x1829x1700 2728 5 5 1585

DACIASandero 1.4 GPL 8.350 C 4 B/GPL 135 11,0 6,7 8,3 33,6 135 9,5 5,6 7,0 50 4L 1390 75/5500 112/3000 A M5 161 13,0 4020x1750x1530 2590 5 5 1140

Sandero 1.4 GPL Ambiance 9.950 C 4 B/GPL 135 11,0 6,7 8,3 33,6 135 9,5 5,6 7,0 50 4L 1390 75/5500 112/3000 A M5 161 13,0 4020x1750x1530 2590 5 5 1140

Sandero 1.4 GPL Lauréate 10.950 C 4 B/GPL 135 11,0 6,7 8,3 33,6 135 9,5 5,6 7,0 50 4L 1390 75/5500 112/3000 A M5 161 13,0 4020x1750x1530 2590 5 5 1140

Logan 1.4 GPL Lauréate 10.520 A 4 B/GPL 161 9,6 5,4 7,0 33,6 165 9,3 5,3 6,8 50 4L 1390 75/5500 112/3000 A M5 162 13,0 4290x1740x1530 2630 4 5 1075

Logan MCV 1.6 GPL 5 posti Ambiance 12.470 D 4 B/GPL 164 13,2 8,2 10,1 33,6 180 10,2 6,1 7,6 50 4L 1598 87/5500 128/3000 A M5 167 13,4 4470x1740x1640 2910 5 5 1280

Logan MCV 1.6 GPL 7 posti Ambiance 13.020 D 4 B/GPL 164 13,2 8,2 10,1 33,6 185 10,3 6,3 7,8 50 4L 1598 87/5500 128/3000 A M5 167 13,7 4470x1740x1640 2910 5 7 1280

Logan MCV 1.6 GPL 5 posti Lauréate 13.170 D 4 B/GPL 164 13,2 8,2 10,1 33,6 180 10,2 6,1 7,6 50 4L 1598 87/5500 128/3000 A M5 167 13,4 4470x1740x1640 2910 5 5 1280

Logan MCV 1.6 GPL 7 posti Lauréate 13.720 D 4 B/GPL 164 13,2 8,2 10,1 33,6 185 10,3 6,3 7,8 50 4L 1598 87/5500 128/3000 A M5 167 13,7 4470x1740x1640 2910 5 7 1280

DAIHATSUCuore1.0 16V Greenpowered SHO 12.720 A 4 B/GPL 100 7,7 5,4 6,2 20 104 5,5 3,8 4,4 36 3L 998 69/6000 94/3600 A M5 160 11,1 3470x1475x1530 2490 5 4 840

Cuore1.0 16V Greenpowered HIRO 13.385 A 4 B/GPL 100 7,7 5,4 6,2 20 104 5,5 3,8 4,4 36 3L 998 69/6000 94/3600 A M5 160 11,1 3470x1475x1530 2490 5 4 840

Sirion 1.0 Sho GreenPowered 13.030 B 4 B/GPL 113 8,6 6,1 7,0 27,2 118 6,1 4,4 5,0 40 3L 997 69/6000 94/3600 A M5 160 13,9 3605x1665x1550 2430 5 5 965

Sirion 1.0 Hiro GreenPowered 14.820 B 4 B/GPL 113 8,6 6,1 7,0 27,2 118 6,1 4,4 5,0 40 3L 997 69/6000 94/3600 A M5 160 13,9 3605x1665x1550 2430 5 5 965

Materia 1.5 Hiro GreenPowered 18.430 D 4 B/GPL 146 11,6 7,6 9,0 27,2 169 8,9 6,1 7,2 40 4L 1495 103/6000 132/4400 A M5 170 10,8 3800x1690x1635 2540 5 5 1110

Materia 1.5 Taka Green Powered 19.930 D 4 B/GPL 146 11,6 7,6 9,0 27,2 169 8,9 6,1 7,2 40 4L 1495 103/6000 132/4400 A M5 170 10,8 3800x1690x1635 2540 5 5 1110

Terios 1.5 Be EASY GreenPowered 21.860 F 4 B/GPL 173 12,8 9,4 10,7 28 179 9,0 6,4 7,4 50 4L 1495 105/6000 140/4400 I M5 160 12,5 4065x1695x1705 2580 5 5 1170

Terios 1.5 Be YOU Green Powered 23.970 F 4 B/GPL 173 12,8 9,4 10,7 28 179 9,5 6,6 7,7 50 4L 1495 105/6000 140/4400 I M5 160 12,5 4065x1695x1705 2580 5 5 1170

Terios 1.5 Be YOU O/F Green Powered 24.970 F 4 B/GPL 173 12,8 9,4 10,7 28 179 9,5 6,6 7,7 50 4L 1495 105/6000 140/4400 I M5 160 12,5 4085x1745x1705 2580 5 5 1190

DRdr1 Bi-Fuel GPL 10.830 A 4 B/GPL 118 8,7 6,0 7,0 33 138 7,6 4,8 5,8 43 4L 1297 83/6000 114/3800 A M5 157 12,3 3620x1630x1530 2330 5 4 1115

dr1 Bi-Fuel Metano 11.830 A 4 B/M 112 5,1 3,3 4,0 8,6 138 7,6 4,8 5,8 43 4L 1297 83/6000 114/3800 A M5 157 12,3 3620x1630x1530 2330 5 4 1160

dr2 Bi-Fuel GPL 11.830 A 4 B/GPL 119 8,8 5,9 7,0 36 138 7,5 4,8 5,8 43 4L 1297 83/6000 114/3800 A M5 157 12,5 3700x1578x1527 2390 5 5 1130

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Page 124: Ecocar7

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Urbano Ex.Ur. Comb CILI

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dr2 Bi-Fuel Metano 12.830 A 4 B/M 118 5,2 3,0 3,8 8,6 138 7,5 4,8 5,8 43 4L 1297 83/6000 114/3800 A M5 157 12,5 3700x1578x1527 2390 5 5 1175

dr5 1.6 16V Bi-Fuel GPL 17.830 E 4 B/GPL 177 14,6 8,7 10,9 42,4 195 10,7 6,7 8,2 55 4L 1579 109/6100 137/4200 A M5 160 13,5 4290x1770x1700 2510 5 5 1395

dr5 2.0 Bi-Fuel GPL 19.830 D 4 B/GPL 197 13,7 8,5 10,5 38,4 210 n.d. n.d. n.d. 55 4L 1971 128/5500 180/4000 I M5 180 12,5 4290x1770x1700 2510 5 5 1480

dr5 1.6 16V Bi-Fuel Metano 18.830 B 4 B/M 163 9,5 5,9 7,3 14 195 10,7 6,7 8,2 55 4L 1579 109/6100 137/4200 A M5 160 13,5 4290x1770x1700 2510 5 5 1500

dr5 2.0 Bi-Fuel Metano 20.830 A 4 B/M 179 7,4 4,6 5,6 14 210 n.d. n.d. n.d. 55 4L 1971 128/5500 180/4000 I M5 180 12,5 4290x1770x1700 2510 5 5 1628

FIAT500 0.9 TwinAir 85 CV Pop 13.250 A 5 B 95 - - - - 95 4,9 3,7 4,1 35 2L 875 85/5500 145/1900 A M5 173 11,0 3550x1630x1490 2300 3 4 975

500 0.9 TwinAir 85 CV Sport 15.050 A 5 B 95 - - - - 95 4,9 3,7 4,1 35 2L 875 85/5500 145/1900 A M5 173 11,0 3550x1630x1490 2300 3 4 975

500 0.9 TwinAir 85 CV Luonge 15.050 A 5 B 95 - - - - 95 4,9 3,7 4,1 35 2L 875 85/5500 145/1900 A M5 173 11,0 3550x1630x1490 2300 3 4 975

500 0.9 TwinAir 85 CV by Diesel 16.850 A 5 B 95 - - - - 95 4,9 3,7 4,1 35 2L 875 85/5500 145/1900 A M5 173 11,0 3550x1630x1490 2300 3 4 975

500 0.9 TwinAir 85 CV Pop Dualogic 14.050 A 5 B 92 - - - - 92 4,6 3,6 4,0 35 2L 875 85/5500 145/1900 A Aut 173 11,0 3550x1630x1490 2300 3 4 975

500 0.9 TwinAir 85 CV Sport Dualogic 15.850 A 5 B 92 - - - - 92 4,6 3,6 4,0 35 2L 875 85/5500 145/1900 A Aut 173 11,0 3550x1630x1490 2300 3 4 975

500 0.9 TwinAir 85 CV Luonge Dualogic 15.850 A 5 B 92 - - - - 92 4,6 3,6 4,0 35 2L 875 85/5500 145/1900 A Aut 173 11,0 3550x1630x1490 2300 3 4 975

500 0.9 TwinAir 85 CV by Diesel Dualogic 17.650 A 5 B 92 - - - - 92 4,6 3,6 4,0 35 2L 875 85/5500 145/1900 A Aut 173 11,0 3550x1630x1490 2300 3 4 975

500 C 0.9 TwinAir 85 CV Pop 16.750 A 5 B 95 - - - - 95 4,9 3,7 4,1 35 2L 875 85/5500 145/1900 A M5 173 11,0 3550x1630x1490 2300 2 4 980

500 C 0.9 TwinAir 85 CV Longue 18.550 A 5 B 95 - - - - 95 4,9 3,7 4,1 35 2L 875 85/5500 145/1900 A M5 173 11,0 3550x1630x1490 2300 2 4 980

500 C 0.9 TwinAir 85 CV by Diesel 19.650 A 5 B 95 - - - - 95 4,9 3,7 4,1 35 2L 875 85/5500 145/1900 A M5 173 11,0 3550x1630x1490 2300 2 4 980

500 C 0.9 TwinAir 85 CV Rock 20.750 A 5 B 95 - - - - 95 4,9 3,7 4,1 35 2L 875 85/5500 145/1900 A M5 173 11,0 3550x1630x1490 2300 2 4 980

500 C 0.9 TwinAir 85 CV Pop Dualogic 17.550 A 5 B 92 - - - - 92 4,6 3,6 4,0 35 2L 875 85/5500 145/1900 A Aut 173 11,0 3550x1630x1490 2300 2 4 980

500 C 0.9 TwinAir 85 CV Longue Dualogic 19.350 A 5 B 92 - - - - 92 4,6 3,6 4,0 35 2L 875 85/5500 145/1900 A Aut 173 11,0 3550x1630x1490 2300 2 4 980

500 C 0.9 TwinAir 85 CV by Diesel Dualogic 20.450 A 5 B 92 - - - - 92 4,6 3,6 4,0 35 2L 875 85/5500 145/1900 A Aut 173 11,0 3550x1630x1490 2300 2 4 980

500 C 0.9 TwinAir 85 CV Rock Dualogic 21.550 A 5 B 92 - - - - 92 4,6 3,6 4,0 35 2L 875 85/5500 145/1900 A Aut 173 11,0 3550x1630x1490 2300 2 4 980

Panda 1.2 Active GPL 11.950 B 4 B/GPL 114 9,2 6 7,2 31 129 7,9 5,2 6,2 30 4L 1242 60/5000 102/2500 A M5 155 14,0 3538x1578x1576 2305 5 4 935

Panda 1.2 Dynamic GPL 12.500 B 4 B/GPL 114 9,2 6 7,2 31 129 7,9 5,2 6,2 30 4L 1242 60/5000 102/2500 A M5 155 14,0 3538x1578x1576 2305 5 4 935

Panda 1.2 Active Natural Power 13.450 A 4 B/M 113 5,3 3,5 4,2 12,3 146 7,9 5,2 6,2 30 4L 1242 60/5000 102/2500 A M5 148 17,0 3538x1578x1576 2305 5 4 1125

Panda 1.2 Dynamic Natural Power 14.000 A 4 B/M 113 5,3 3,5 4,2 12,3 146 7,9 5,2 6,2 30 4L 1242 60/5000 102/2500 A M5 148 17,0 3538x1578x1576 2305 5 4 1125

Panda 1.2 Dynamic Natural Power Mamy 14.600 A 4 B/M 113 5,3 3,5 4,2 12,3 146 7,9 5,2 6,2 30 4L 1242 60/5000 102/2500 A M5 148 17,0 3538x1578x1576 2305 5 4 1125

Panda 1.2 Climbing '10 Natural Power 14.400 A 4 B/M 113 5,3 3,5 4,2 12,3 146 7,9 5,2 6,2 30 4L 1242 60/5000 102/2500 A M5 148 17,0 3538x1578x1576 2305 5 4 1125

Panda 1.2 Cross Natural Power 17.100 A 4 B/M 116 5,5 3,5 4,3 12,3 149 8,1 5,3 6,3 30 4L 1242 60/5000 102/2500 A M5 148 17,0 3538x1578x1576 2305 5 4 1125

Punto Classic 1.2 3p. Active GPL 12.150 B 4 B/GPL 114 9,2 6,0 7,2 31 133 7,1 4,8 5,6 47 4L 1242 60/5500 102/3000 A M5 155 14,3 3840x1660x1480 2460 3 5 935

Punto Classic 1.2 5p. Active GPL 12.950 B 4 B/GPL 114 9,2 6,0 7,2 31 133 7,1 4,8 5,6 47 4L 1242 60/5500 102/3000 A M5 155 14,3 3870x1660x1480 2460 5 5 950

Punto Classic 1.2 5p. Nat. Power Active 12.150 A 4 B/M 115 5,5 3,7 4,3 11 148 8,0 5,3 6,3 47 4L 1242 60/5000 102/3000 A M5 151 17,0 3870x1660x1480 2460 5 5 1100

Grande Punto 1.4 3p. Actual GPL 14.150 B 4 B/GPL 119 9,4 6,2 7,4 38 139 7,5 5,0 5,9 45 4L 1368 77/6000 115/3000 A M5 165 13,2 4030x1690x1490 2510 3 4 1100

Grande Punto 1.4 5p. Actual GPL 14.950 A 4 B/GPL 119 9,4 6,2 7,4 38 139 7,5 5,0 5,9 45 4L 1368 77/6000 115/3000 A M5 165 13,2 4030x1690x1490 2510 5 5 1115

Grande Punto 1.4 3p. Actual Natural Power 15.400 A 5 B/M 115 5,4 3,5 4,2 13 149 7,9 5,4 6,3 45 4L 1368 77/6000 115/3000 A M5 162 14,9 4030x1690x1490 2510 3 4 1245

Grande Punto 1.4 5p. Actual Natural Power 16.200 A 5 B/M 115 5,4 3,5 4,2 13 149 7,9 5,4 6,3 45 4L 1368 77/6000 115/3000 A M5 162 14,9 4030x1690x1490 2510 5 4 1260

Punto Evo1.4 3p Active GPL 14.450 B 4 B/GPL 119 9,4 6,2 7,4 38 139 7,5 5,0 5,9 45 4L 1368 77/6000 115/3000 A M5 165 13,2 4065x1687x1514 2510 3 5 1100

Punto Evo1.4 5p Active GPL 15.250 A 4 B/GPL 119 9,4 6,2 7,4 38 139 7,5 5,0 5,9 45 4L 1368 77/6000 115/3000 A M5 165 13,2 4065x1687x1514 2510 5 5 1115

Punto Evo1.4 3p Dynamic GPL 15.950 B 4 B/GPL 119 9,4 6,2 7,4 38 139 7,5 5,0 5,9 45 4L 1368 77/6000 115/3000 A M5 165 13,2 4065x1687x1514 2510 3 5 1100

Punto Evo1.4 5p Dynamic GPL 16.750 A 4 B/GPL 119 9,4 6,2 7,4 38 139 7,5 5,0 5,9 45 4L 1368 77/6000 115/3000 A M5 165 13,2 4065x1687x1514 2510 5 5 1115

Punto Evo1.4 5p Emotion GPL 18.250 A 4 B/GPL 119 9,4 6,2 7,4 38 139 7,5 5,0 5,9 45 4L 1368 77/6000 115/3000 A M5 165 13,2 4065x1687x1514 2510 5 5 1115

Punto Evo1.4 3p Active Natural Power 15.700 A 5 B/M 115 5,4 3,5 4,2 13 149 7,9 5,4 6,3 45 4L 1368 77/6000 115/3000 A M5 162 14,9 4065x1687x1514 2510 3 5 1245

Punto Evo1.4 5p Active Natural Power 16.500 A 5 B/M 115 5,4 3,5 4,2 13 149 7,9 5,4 6,3 45 4L 1368 77/6000 115/3000 A M5 162 14,9 4065x1687x1514 2510 5 5 1260

Punto Evo1.4 3p Dynamic Natural Power 17.200 A 5 B/M 115 5,4 3,5 4,2 13 149 7,9 5,4 6,3 45 4L 1368 77/6000 115/3000 A M5 162 14,9 4065x1687x1514 2510 3 5 1245

Punto Evo1.4 5p Dynamic Natural Power 18.000 A 5 B/M 115 5,4 3,5 4,2 13 149 7,9 5,4 6,3 45 4L 1368 77/6000 115/3000 A M5 162 14,9 4065x1687x1514 2510 5 5 1260

Punto Evo1.4 5p Emotion Natural Power 19.500 A 5 B/M 115 5,4 3,5 4,2 13 149 7,9 5,4 6,3 45 4L 1368 77/6000 115/3000 A M5 162 14,9 4065x1687x1514 2510 5 5 1260

Bravo 1.4 16V Active GPL 18.800 B 4 B/GPL 134 10,6 7,0 8,3 41 156 8,6 5,5 6,7 58 4L 1368 90/5500 128/4500 A M6 179 12,5 4340x1790x1500 2600 5 5 1280

Bravo 1.4 16V Dynamic GPL 20.100 B 4 B/GPL 134 10,6 7,0 8,3 41 156 8,6 5,5 6,7 58 4L 1368 90/5500 128/4500 A M6 179 12,5 4340x1790x1500 2600 5 5 1280

Bravo 1.4 16V Emotion GPL 21.100 B 4 B/GPL 134 10,6 7,0 8,3 41 156 8,6 5,5 6,7 58 4L 1368 90/5500 128/4500 A M6 179 12,5 4340x1790x1500 2600 5 5 1280

Idea 1.4 Active GPL 16.650 A 4 B/GPL 119 9,5 6,3 7,4 34 146 7,9 5,2 6,2 47 4L 1368 77/6000 115/3000 A M5 165 13,5 3930x1700x1660 2510 5 5 1230

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Page 125: Ecocar7

Idea 1.4 Dynamic GPL 18.150 A 4 B/GPL 119 9,5 6,3 7,4 34 146 7,9 5,2 6,2 47 4L 1368 77/6000 115/3000 A M5 165 13,5 3930x1700x1660 2510 5 5 1230

Qubo 1.4 8V 77 CV Active Natural Power 16.700 A 5 B/M 114 5,6 3,6 4,3 13,2 152 8,9 5,6 6,8 45 4L 1368 77/6000 115/3250 A M5 150 15,8 3959x1716x1735 2513 5 5 1440

Qubo 1.4 8V 77 CV Dynamic Natural Power 18.200 A 5 B/M 114 5,6 3,6 4,3 13,2 152 8,9 5,6 6,8 45 4L 1368 77/6000 115/3250 A M5 150 15,8 3959x1716x1735 2513 5 5 1440

Doblò 1.4 T-Jet Natural Power Active 20.500 A 5 B/M 134 6,5 4,0 4,9 16,1 173 9,7 6,1 7,4 22 4L 1368 120/5000 206/2000 A M6 172 12,3 4390x1832x1849 2755 5 5 1615

Doblò 1.4 T-Jet Natural Power Dynamic 22.000 A 5 B/M 134 6,5 4,0 4,9 16,1 173 9,7 6,1 7,4 22 4L 1368 120/5000 206/2000 A M6 172 12,3 4390x1832x1849 2755 5 5 1615

Doblò 1.4 T-Jet Natural Power Emotion 23.500 A 5 B/M 134 6,5 4,0 4,9 16,1 173 9,7 6,1 7,4 22 4L 1368 120/5000 206/2000 A M6 172 12,3 4390x1832x1849 2755 5 5 1615

Multipla 1.6 16V Natural Power Active 23.000 A 4 B/M 161 7,9 5,1 6,1 26,5 216 11,9 7,5 9,1 25 4L 1596 103/5750 145/4000 A M5 168 13,5 4090x1870x1700 2670 5 6 1545

Multipla 1.6 16V Natural Power Taxi 23.700 A 4 B/M 161 7,9 5,1 6,1 26,5 216 11,9 7,5 9,1 25 4L 1596 103/5750 145/4000 A M5 168 13,5 4090x1870x1700 2670 5 6 1545

Multipla 1.6 16V Natural Power Dynamic 24.000 A 4 B/M 161 7,9 5,1 6,1 26,5 216 11,9 7,5 9,1 25 4L 1596 103/5750 145/4000 A M5 168 13,5 4090x1870x1700 2670 5 6 1545

Multipla 1.6 16V Natural Power Emotion 25.000 A 4 B/M 161 7,9 5,1 6,1 26,5 216 11,9 7,5 9,1 25 4L 1596 103/5750 145/4000 A M5 168 13,5 4090x1870x1700 2670 5 6 1545

FORDFiesta+ 1.4 16V 92CV 3p. GPL 13.750 B 5 B/GPL 119 9,5 5,7 7,5 33,6 133 7,5 4,6 5,7 45 4L 1388 97/5750 125/4220 A M5 175 12,2 3950x1722x1480 2490 3 5 1065

Fiesta+ 1.4 16V 92CV 5p. GPL 14.500 B 5 B/GPL 119 9,5 5,7 7,5 33,6 133 7,5 4,6 5,7 45 4L 1388 97/5750 125/4220 A M5 175 12,2 3950x1722x1480 2490 5 5 1125

Fiesta+ 1.4 16V 92CV 3p. GPL Titanium 15.250 B 5 B/GPL 119 9,5 5,7 7,5 33,6 133 7,5 4,6 5,7 45 4L 1388 97/5750 125/4220 A M5 175 12,2 3950x1722x1480 2490 3 5 1065

Fiesta+ 1.4 16V 92CV 5p. GPL Titanium 16.000 B 5 B/GPL 119 9,5 5,7 7,5 33,6 133 7,5 4,6 5,7 45 4L 1388 97/5750 125/4220 A M5 175 12,2 3950x1722x1480 2490 5 5 1125

Fusion 1.4 16V 80CV GPL 15.750 B 5 B/GPL 129 10,2 6,4 8,0 33,6 154 8,5 5,3 6,5 45 4L 1388 80/5700 124/3500 A M5 163 13,7 4013x1724x1543 2486 5 5 1242

Focus 1.6 115CV 3p. Ikon GPL 18.000 B 4 B/GPL 137 12,2 6,4 8,5 42,4 157 8,7 5,4 6,6 55 4L 1596 115/6000 155/4150 A M5 190 10,8 4337x1839x1500 2640 3 5 1275

Focus 1.6 115CV 5p. Ikon GPL 18.750 B 4 B/GPL 137 12,2 6,4 8,5 42,4 157 8,7 5,4 6,6 55 4L 1596 115/6000 155/4150 A M5 190 10,8 4337x1839x1500 2640 5 5 1275

Focus 1.6 115CV 5p. Titanium GPL 20.250 B 4 B/GPL 137 12,2 6,4 8,5 42,4 157 8,7 5,4 6,6 55 4L 1596 115/6000 155/4150 A M5 190 10,8 4337x1839x1500 2640 5 5 1275

Focus+ 1.8 125CV 3p. Ikon Benzina-Bioetan. 18.000 D 4 B/E85 n.d. - - - - 169 9,5 5,6 7,0 55 4L 1798 125/6000 165/4000 A M5 198 10,3 4337x1839x1500 2640 3 5 1189

Focus+ 1.8 125CV 5p. Ikon Benzina-Bioetan. 18.750 D 4 B/E85 n.d. - - - - 169 9,5 5,6 7,0 55 4L 1798 125/6000 165/4000 A M5 198 10,3 4337x1839x1500 2640 5 5 1307

Focus 1.8 125CV 5p. Titanium Benz.-Bioetan. 20.250 D 4 B/E85 n.d. - - - - 169 9,5 5,6 7,0 55 4L 1798 125/6000 165/4000 A M5 198 10,3 4337x1839x1500 2640 5 5 1307

Focus 1.6 115CV SW Ikon GPL 19.500 B 4 B/GPL 137 12,2 6,4 8,5 42,4 157 8,7 5,4 6,6 55 4L 1596 115/6000 155/4150 A M5 190 11,0 4468x1839x1501 2640 5 5 1335

Focus 1.6 115CV SW Titanium GPL 21.000 B 4 B/GPL 137 12,2 6,4 8,5 42,4 157 8,7 5,4 6,6 55 4L 1596 115/6000 155/4150 A M5 190 11,0 4468x1839x1501 2640 5 5 1335

Focus+ 1.8 125CV SW Benzina-Bioetanolo 19.500 D 4 B/E85 n.d. - - - - 169 9,5 5,6 7,0 55 4L 1798 125/6000 165/4000 A M5 198 10,5 4468x1839x1501 2640 5 5 1340

Focus 1.8 125CV SW Titanium Benz.-Bioetan. 21.000 D 4 B/E85 n.d. - - - - 169 9,5 5,6 7,0 55 4L 1798 125/6000 165/4000 A M5 198 10,5 4468x1839x1501 2640 5 5 1340

Focus+ 2.0 145CV 3p. Ikon Benzina-Metano 19.500 A 4 B/M 163 7,8 4,4 6,2 15 189 9,8 5,4 7,2 55 4L 1999 145/6000 185/4500 A M5 200 9,5 4337x1839x1500 2640 3 5 1275

Focus+ 2.0 145CV 5p. Ikon Benzina-Metano 20.250 A 4 B/M 163 7,8 4,4 6,2 15 189 9,8 5,4 7,2 55 4L 1999 145/6000 185/4500 A M5 200 9,5 4337x1839x1500 2640 5 5 1275

Focus 2.0 145CV 5p. Titanium Benz.-Metano 21.750 A 4 B/M 163 7,8 4,4 6,2 15 189 9,8 5,4 7,2 55 4L 1999 145/6000 185/4500 A M5 200 9,5 4337x1839x1500 2640 5 5 1275

Mondeo+ 2.0 4p. GPL 26.000 C 4 B/GPL 167 14,1 7,8 10,2 50 189 11,2 6,0 7,9 70 4L 1999 145/6000 190/4500 A M5 210 9,9 4844x1886x1500 2850 4 5 1529

Mondeo+ 2.0 4p. Titanium GPL 27.500 C 4 B/GPL 167 14,1 7,8 10,2 50 189 11,2 6,0 7,9 70 4L 1999 145/6000 190/4500 A M5 210 9,9 4844x1886x1500 2850 4 5 1541

Mondeo+ 2.0 5p. GPL 26.000 C 4 B/GPL 167 14,1 7,8 10,2 50 189 11,2 6,0 7,9 70 4L 1999 145/6000 190/4500 A M5 210 9,9 4844x1886x1500 2850 5 5 1529

Mondeo+ 2.0 5p. Titanium GPL 27.500 C 4 B/GPL 167 14,1 7,8 10,2 50 189 11,2 6,0 7,9 70 4L 1999 145/6000 190/4500 A M5 210 9,9 4844x1886x1500 2850 5 5 1541

Mondeo+ 2.0 SW GPL 26.750 C 4 B/GPL 167 14,1 7,8 10,2 40 189 11,2 6,0 7,9 70 4L 1999 145/6000 190/4500 A M5 205 10,3 4830x1886x1512 2850 5 5 1548

Mondeo+ 2.0 SW Titanium GPL 28.250 C 4 B/GPL 167 14,1 7,8 10,2 40 189 11,2 6,0 7,9 70 4L 1999 145/6000 190/4500 A M5 205 10,3 4830x1886x1512 2850 5 5 1560

GONOWA200 Pick Up d.c. 4x4 EcoMode 17.440 G 4 B/GPL n.d. 20,3 13,3 15,8 70 261 14,2 9,05 11,0 57 4L 1997 126/6000 165/4500 P M5 160 n.d. 5100x1710x1700 3020 4 5 1760

GX6 Off Road 4x4 EcoMode 19.490 G 4 B/GPL n.d. 20,3 13,3 15,8 40 261 14,2 9,05 11,0 57 4L 1997 126/6000 165/4500 I M5 160 n.d. 4970x1780x1840 2740 5 5 1855

GREAT WALLHover 5 Ecodual Luxury 2WD GPL 22.405 F 4 B/GPL 222 n.d. n.d. 13,8 56 242 n.d. n.d. 10,3 70 4L 2378 126/5250 200/2500 P M5 160 n.d. 4649x1810x1745 2700 5 5 1930

Hover 5 Ecodual Super Luxury 4WD GPL 25.501 E 4 B/GPL 222 n.d. n.d. 13,8 56 242 n.d. n.d. 10,3 70 4L 2378 126/5250 200/2500 I M5 160 n.d. 4649x1810x1735 2700 5 5 2015

Hover 5 Ecodual Super Luxury Sport 4WD GPL 27.501 E 4 B/GPL 222 n.d. n.d. 13,8 56 242 n.d. n.d. 10,3 70 4L 2378 126/5250 200/2500 I M5 160 n.d. 4649x1810x1735 2700 5 5 2015

Steed Ecodual single cab Luxury 2WD GPL 17.101 G 4 B/GPL 236 n.d. n.d. 14,6 57 251 n.d. n.d. 10,7 70 4L 2378 126/5250 200/2500 P M5 n.d. n.d. 5040x1800x1730 3050 2 5 1810

Steed Ecodual single cab Luxury 4WD GPL 18.601 G 4 B/GPL 236 n.d. n.d. 14,6 57 251 n.d. n.d. 10,7 70 4L 2378 126/5250 200/2500 I M5 n.d. n.d. 5040x1800x1730 3050 2 5 1930

Steed Ecodual double cab Luxury 2WD GPL 18.104 G 4 B/GPL 236 n.d. n.d. 14,6 57 251 n.d. n.d. 10,7 70 4L 2378 126/5250 200/2500 P M5 n.d. n.d. 5040x1800x1730 3050 4 5 1810

Steed Ecodual double cab S.Luxury 4WD GPL 20.563 G 4 B/GPL 236 n.d. n.d. 14,6 57 251 n.d. n.d. 10,7 70 4L 2378 126/5250 200/2500 I M5 n.d. n.d. 5040x1800x1730 3050 4 5 1930

Steed Ecodual single cab Luxury 2WD Met. n.d. B 4 B/M 218 n.d. n.d. 8,33 19 251 n.d. n.d. 10,7 70 4L 2378 126/5250 200/2500 P M5 140 n.d. 5040x1800x1730 3050 2 5 2025

Steed Ecodual single cab Luxury 4WD Met. n.d. B 4 B/M 218 n.d. n.d. 8,33 19 251 n.d. n.d. 10,7 70 4L 2378 126/5250 200/2500 I M5 140 n.d. 5040x1800x1730 3050 2 5 2145

Steed Ecodual double cab Luxury 2WD Met. n.d. B 4 B/M 218 n.d. n.d. 8,33 19 251 n.d. n.d. 10,7 70 4L 2378 126/5250 200/2500 P M5 140 n.d. 5040x1800x1730 3050 4 5 2025

Steed Ecodual double cab S.Luxury 4WD Met. n.d. B 4 B/M 218 n.d. n.d. 8,33 19 251 n.d. n.d. 10,7 70 4L 2378 126/5250 200/2500 I M5 140 n.d. 5040x1800x1730 3050 4 5 2145

HONDACivic Hybrid 1.3 i-Dsi i-VTEC 4p. 25.780 A 4 ibrida 109 - - - - 109 5,2 4,3 4,6 50 4L 1339 116/6000 167/2500 A CVT 185 12,1 4550x1750x1430 2700 4 5 1399

Civic Hybrid 1.3 i-Dsi i-VTEC i-pilot leather 28.580 A 4 ibrida 109 - - - - 109 5,2 4,3 4,6 50 4L 1339 116/6000 167/2500 A CVT 185 12,1 4550x1750x1430 2700 4 5 1399

Insight Elegance 21.000 A 5 ibrida 101 - - - - 101 4,6 4,2 4,4 40 4L 1339 98/5800 167/1000 A CVT 186 12,6 4400x1700x1430 2250 5 5 1279

Insight Exécutive 22.000 A 5 ibrida 101 - - - - 101 4,6 4,2 4,4 40 4L 1339 98/5800 167/1000 A CVT 186 12,6 4400x1700x1430 2250 5 5 1279

Insight Exécutive i-Pilot 24.000 A 5 ibrida 101 - - - - 101 4,6 4,2 4,4 40 4L 1339 98/5800 167/1000 A CVT 186 12,6 4400x1700x1430 2250 5 5 1279

CR-Z S 21.800 A 5 ibrida 117 - - - - 117 6,1 4,4 5,0 n.d. 4L 1497 124/6100 174/1500 A M6 200 9,9 4080x1740x1395 2435 3 4 1222

CR-Z Sport 22.800 A 5 ibrida 117 - - - - 117 6,1 4,4 5,0 n.d. 4L 1497 124/6100 174/1500 A M6 200 9,9 4080x1740x1395 2435 3 4 1222

CR-Z GT 24.300 A 5 ibrida 117 - - - - 117 6,1 4,4 5,0 n.d. 4L 1497 124/6100 174/1500 A M6 200 9,9 4080x1740x1395 2435 3 4 1222

CR-Z GT Plus 26.100 A 5 ibrida 117 - - - - 117 6,1 4,4 5,0 n.d. 4L 1497 124/6100 174/1500 A M6 200 9,9 4080x1740x1395 2435 3 4 1222

CR-Z GT Plus i-Pilot 28.100 A 5 ibrida 117 - - - - 117 6,1 4,4 5,0 n.d. 4L 1497 124/6100 174/1500 A M6 200 9,9 4080x1740x1395 2435 3 4 1222

HYUNDAIi10 1.1 12V BlueDrive GPL 10.890 A 4 B/GPL 115 9,0 6,0 7,2 27,2 119 6,1 4,4 5,0 35 4L 1086 66/5500 99/2800 A M5 151 15,6 3565x1595x1540 2380 5 5 1050

i10 1.1 12V BlueDrive GPL Style 11.890 A 4 B/GPL 115 9,0 6,0 7,2 27,2 119 6,1 4,4 5,0 35 4L 1086 66/5500 99/2800 A M5 151 15,6 3565x1595x1540 2380 5 5 1050

PREZ

ZOEu

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CLAS

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ICO 2

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Urbano Ex.Ur. Comb

CONS

UMI l

/100

km

CARBUR. ALTERNATIVO BENZINA

LISTINO

125 make it your lifestyle

Page 126: Ecocar7

i10 1.1 12V BlueDrive GPL Active 12.790 A 4 B/GPL 115 9,0 6,0 7,2 27,2 119 6,1 4,4 5,0 35 4L 1086 66/5500 99/2800 A M5 151 15,6 3565x1595x1540 2380 5 5 1050

i10 1.2 16V BlueDrive GPL Active 13.200 B 4 B/GPL 113 9,2 6,3 7,3 27,2 119 6,3 4,3 5,0 35 4L 1248 78/6000 118/4000 A M5 164 12,8 3565x1595x1540 2380 5 5 1055

i10 1.2 16V BlueDrive GPL Dynamic 14.090 B 4 B/GPL 113 9,2 6,3 7,3 27,2 124 6,4 4,6 5,2 35 4L 1248 78/6000 118/4000 A M5 164 12,8 3565x1595x1540 2380 5 5 1055

i20 1.2 3p. BlueDrive GPL Classic 12.700 A 4 B/GPL 118 8,8 6,0 7,0 37,6 124 6,4 4,5 5,2 45 4L 1248 78/6000 118/4000 A M5 165 12,9 3940x1710x1490 2525 3 5 1085

i20 1.2 5p. BlueDrive GPL Classic 13.200 A 4 B/GPL 118 8,8 6,0 7,0 37,6 124 6,4 4,5 5,2 45 4L 1248 78/6000 118/4000 A M5 165 12,9 3940x1710x1490 2525 5 5 1095

i20 1.2 3p. BlueDrive GPL Comfort 14.200 A 4 B/GPL 118 8,8 6,0 7,0 37,6 124 6,4 4,5 5,2 45 4L 1248 78/6000 118/4000 A M5 165 12,9 3940x1710x1490 2525 3 5 1085

i20 1.2 5p. BlueDrive GPL Comfort 14.700 A 4 B/GPL 118 8,8 6,0 7,0 37,6 124 6,4 4,5 5,2 45 4L 1248 78/6000 118/4000 A M5 165 12,9 3940x1710x1490 2525 5 5 1095

i30 1.4 16V 109CV BlueDrive GPL Special 16.240 B 4 B/GPL 136 12,0 6,9 8,7 n.d. 145 7,6 5,2 6,1 53 4L 1396 109/6200 137/5000 A M5 187 12,6 4245x1775x1480 2650 5 5 1343

i30 1.4 16V 109CV BlueDrive GPL Active Sp. 17.540 B 4 B/GPL 136 12,0 6,9 8,7 n.d. 145 7,6 5,2 6,1 53 4L 1396 109/6200 137/5000 A M5 187 12,6 4245x1775x1480 2650 5 5 1343

i30 CW 1.4 16V 109CV BlueDrive GPL Spec. 16.740 B 4 B/GPL 136 12,0 6,9 8,7 n.d. 138 7,1 5,0 5,8 53 4L 1396 109/6200 137/5000 A M5 187 12,7 4475x1775x1565 2700 5 5 1338

i30 CW 1.4 16V 109CV BlueDrive GPL Act. Sp. 18.040 B 4 B/GPL 136 12,0 6,9 8,7 n.d. 138 7,1 5,0 5,8 53 4L 1396 109/6200 137/5000 A M5 187 12,7 4475x1775x1565 2700 5 5 1338

KIAPicanto 1.0 12V Easy Bi-Fuel 10.500 A 4 B/GPL 112 8,4 6,2 6,9 27,2 117 6,1 4,5 5,1 35 4L 999 61/5600 87/3000 A M5 150 15,8 3535x1595x1480 2370 5 5 1075

Picanto 1.0 12V Town Bi-Fuel 11.450 A 4 B/GPL 112 8,4 6,2 6,9 27,2 117 6,1 4,5 5,1 35 4L 999 61/5600 87/3000 A M5 150 15,8 3535x1595x1480 2370 5 5 1075

Picanto 1.0 12V Life Bi-Fuel 12.350 A 4 B/GPL 112 8,4 6,2 6,9 27,2 117 6,1 4,5 5,1 35 4L 999 61/5600 87/3000 A M5 150 15,8 3535x1595x1480 2370 5 5 1075

Picanto 1.1 12V Trendy Bi-Fuel 13.650 A 4 B/GPL 111 8,6 6,2 6,9 27,2 123 6,3 4,5 5,2 35 4L 1086 64/5500 97/2800 A M5 154 15,1 3535x1595x1480 2370 5 5 1075

ceed 1.4 90CV 5p. Face Lift LX Bi-Fuel 17.350 B 5 B/GPL 132 10,9 7,2 8,5 40 139 7,2 5,1 5,8 53 4L 1396 90/6000 136/5000 A M5 180 13,0 4260x1790x1480 2650 5 5 1338

ceed 1.4 90CV 5p. Face Lift EX Bi-Fuel 19.050 B 5 B/GPL 132 10,9 7,2 8,5 40 139 7,2 5,1 5,8 53 4L 1396 90/6000 136/5000 A M5 180 13,0 4260x1790x1480 2650 5 5 1338

ceed Sp. Wag. 1.4 90CV LX Bi-Fuel 17.950 B 5 B/GPL 132 10,9 7,2 8,5 40 143 7,4 5,4 6,1 53 4L 1396 90/6000 136/5000 A M5 180 13,4 4490x1790x1525 2650 5 5 1392

ceed Sp. Wag. 1.4 90CV EX Bi-Fuel 19.650 B 5 B/GPL 132 10,9 7,2 8,5 40 143 7,4 5,4 6,1 53 4L 1396 90/6000 136/5000 A M5 180 13,4 4490x1790x1525 2650 5 5 1392

ceed Sp. Wag. 1.6 120CV EX Bi-Fuel 20.350 B 5 B/GPL 140 11,3 7,7 9,0 40 148 7,9 5,3 6,2 53 4L 1591 125/6300 154/5200 A M5 192 10,8 4490x1790x1525 2650 5 5 1412

Soul 1.6 CVVT Cool Bi-Fuel 17.850 B 4 B/GPL 135 10,5 7,1 8,3 56 153 7,9 5,7 6,5 48 4L 1591 126/6300 156/4200 A M5 177 11,0 4105x1785x1610 2550 5 5 1295

Soul 1.6 CVVT Active Bi-Fuel 20.050 B 4 B/GPL 135 10,5 7,1 8,3 56 153 7,9 5,7 6,5 48 4L 1591 126/6300 156/4200 A M5 177 11,0 4105x1785x1610 2550 5 5 1295

Sorento EcoSuv 2WD GPL 29.900 E 5 B/GPL 190 16,4 9,8 12,2 n.d. 203 11,2 6,9 8,5 70 4L 2359 174/6000 225/3750 A M6 190 10,5 4685x1885x1745 2700 5 5 1785

Sorento EcoSuv 4WD GPL 31.900 D 5 B/GPL 190 16,4 9,8 12,2 n.d. 208 11,4 7,1 8,7 70 4L 2359 174/6000 225/3750 I M6 190 11,1 4685x1885x1745 2700 5 5 1845

LADANiva 1.7 MPi Dual fuel GPL 12.980 G 4 B/GPL 199 n.d. n.d. 12,3 48 282 12,0 8,0 9,5 70 4L 1690 82/5000 131/3200 I M5 137 19,0 3720x1680x1640 2200 3 4 1285

LANCIAYpsilon 1.4 Diva Ecochic GPL 14.400 A 4 B/GPL 115 9,1 5,9 7,1 31,2 130 7,2 4,6 5,5 47 4L 1368 77/6000 115/3000 A M5 167 13,5 3810x1704x1530 2388 3 4 1050

Ypsilon 1.4 New Oro Ecochic GPL 15.000 A 4 B/GPL 115 9,1 5,9 7,1 31,2 130 7,2 4,6 5,5 47 4L 1368 77/6000 115/3000 A M5 167 13,5 3810x1704x1530 2388 3 4 1050

Ypsilon 1.4 Platino Ecochic GPL 16.100 A 4 B/GPL 115 9,1 5,9 7,1 31,2 130 7,2 4,6 5,5 47 4L 1368 77/6000 115/3000 A M5 167 13,5 3810x1704x1530 2388 3 4 1050

Musa 1.4 8V Diva Ecochic GPL 17.600 A 4 B/GPL 119 9,4 6,2 7,4 31,2 146 7,9 5,2 6,2 47 4L 1368 77/6000 115/3000 A M5 163 13,5 4035x1698x1660 2508 5 5 1230

Musa 1.4 Oro Ecochic GPL 18.850 A 4 B/GPL 119 9,4 6,2 7,4 31,2 146 7,9 5,2 6,2 47 4L 1368 77/6000 115/3000 A M5 163 13,5 4035x1698x1660 2508 5 5 1230

Musa 1.4 Oro Plus Ecochic GPL 20.100 A 4 B/GPL 119 9,4 6,2 7,4 31,2 146 7,9 5,2 6,2 47 4L 1368 77/6000 115/3000 A M5 163 13,5 4035x1698x1660 2508 5 5 1230

Musa 1.4 Platino Ecochic GPL 21.350 A 4 B/GPL 119 9,4 6,2 7,4 31,2 146 7,9 5,2 6,2 47 4L 1368 77/6000 115/3000 A M5 163 13,5 4035x1698x1660 2508 5 5 1230

Delta Argento 1.4 T-Jet 120CV Ecochic GPL 23.700 B 4 B/GPL 134 10,8 6,8 8,3 41,6 149 8,3 5,2 6,3 57 4L 1368 120/5000 206/1750 A M6 195 9,8 4520x1797x1499 2700 5 5 1395

Delta Oro 1.4 T-Jet 120CV Ecochic GPL 25.300 B 4 B/GPL 134 10,8 6,8 8,3 41,6 149 8,3 5,2 6,3 57 4L 1368 120/5000 206/1750 A M6 195 9,8 4520x1797x1499 2700 5 5 1395

Delta Platino 1.4 T-Jet 120CV Ecochic GPL 26.900 B 4 B/GPL 134 10,8 6,8 8,3 41,6 149 8,3 5,2 6,3 57 4L 1368 120/5000 206/1750 A M6 195 9,8 4520x1797x1499 2700 5 5 1395

LEXUSGS 450h 61.750 C 4 ibrida 179 - - - - 179 9,1 7,0 7,8 65 6V 3456 345/6400 368/4800 P CVT 240 5,9 4850x1820x1430 2850 4 5 1970

GS 450h Plus 67.450 C 4 ibrida 180 - - - - 180 9,1 7,1 7,8 65 6V 3456 345/6400 368/4800 P CVT 250 5,9 4850x1820x1430 2850 4 5 1975

GS 450h Ambassador 74.650 C 4 ibrida 180 - - - - 180 9,1 7,1 7,8 65 6V 3456 345/6400 368/4800 P CVT 250 5,9 4850x1820x1430 2850 4 5 1975

LS 600h 108.250 D 5 ibrida 218 - - - - 218 11,2 8,0 9,3 84 8V 4969 445/6400 520/4000 I E-CVT 250 6,3 5060x1875x1480 2970 4 5 2365

LS 600h Luxury 131.750 D 5 ibrida 218 - - - - 218 11,2 8,0 9,3 84 8V 4969 445/6400 520/4000 I E-CVT 250 6,3 5060x1875x1480 2970 4 5 2365

LS 600h Luxury L 141.750 C 5 ibrida 219 - - - - 219 11,3 8,0 9,3 84 8V 4969 445/6400 520/4000 I E-CVT 250 6,3 5180x1875x1480 3090 4 4 2485

RX 450h FWD 55.200 A 5 ibrida 140 - - - - 140 6,2 6,0 6,1 65 6V 3456 299/6000 317/4800 A CVT 180 8,2 4770x1885x1685 2740 5 5 2125

RX 450h 59.750 A 5 ibrida 145 - - - - 145 6,5 6,0 6,3 65 6V 3456 299/6000 317/4800 I CVT 200 7,8 4770x1885x1685 2740 5 5 2185

RX 450h Ambassador 65.550 A 5 ibrida 145 - - - - 145 6,5 6,0 6,3 65 6V 3456 299/6000 317/4800 I CVT 200 7,8 4770x1885x1685 2740 5 5 2185

RX 450h Luxury 71.750 A 5 ibrida 145 - - - - 145 6,5 6,0 6,3 65 6V 3456 299/6000 317/4800 I CVT 200 7,8 4770x1885x1685 2740 5 5 2280

RX 450h Hi-Tech 71.750 A 5 ibrida 145 - - - - 145 6,5 6,0 6,3 65 6V 3456 299/6000 317/4800 I CVT 200 7,8 4770x1885x1685 2740 5 5 2185

RX 450h Platinum 72.450 A 5 ibrida 145 - - - - 145 6,5 6,0 6,3 65 6V 3456 299/6000 317/4800 I CVT 200 7,8 4770x1885x1685 2740 5 5 2185

MAZDAMazda 2 1.3 16V 75CV 5p. GPL play 15.300 B 4 B/GPL 119 9,3 6,3 7,4 27,2 138 6,9 4,6 5,4 43 4L 1349 75/6000 121/3500 A M5 168 14,0 3885x1695x1475 2490 5 5 1069

MERCEDESB 180 NGT BlueEFFICIENCY Executive 28.210 A 4 B/M 135 6,4 4,1 4,9 16 175 9,7 6,0 7,3 54 4L 2034 116/5750 165/3500 A M5 184 12,4 4273x1777x1624 2778 5 5 1470

B 180 NGT BlueEFFICIENCY Chrome 31.410 A 4 B/M 135 6,4 4,1 4,9 16 175 9,7 6,0 7,3 54 4L 2034 116/5750 165/3500 A M5 184 12,4 4273x1777x1624 2778 5 5 1470

B 180 NGT BlueEFFICIENCY Premium 31.430 A 4 B/M 135 6,4 4,1 4,9 16 175 9,7 6,0 7,3 54 4L 2034 116/5750 165/3500 A M5 184 12,4 4273x1777x1624 2778 5 5 1470

S 400 HYBRID 95.760 C 5 ibrida 189 - - - - 186-18910,9 6,5 8,1 90 6V 3498 299/6000 385/2400 P S7 250 7,2 5096x1871x1479 3035 4 5 1955

S 400 HYBRID lunga 100.560 C 5 ibrida 191 - - - - 188-19111,0 6,6 8,2 90 6V 3498 299/6000 385/2400 P S7 250 7,2 5226x1871x1479 3165 4 5 2020

MINIMini One D 19.850 A D 99 - - - - 99 4,2 3,5 3,8 40 4L 1598 90/4000 215/1750 A M6 184 11,4 3723x1683x1407 2467 3 4 1165

Mini Cooper D 21.800 A D 99 - - - - 99 4,2 3,5 3,8 40 4L 1598 112/4000 270/1750 A M6 197 9,7 3723x1683x1407 2467 3 4 1165

PREZ

ZOEu

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CLAS

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SION

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g/km

CAP.

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Urbano Ex.Ur. Comb CILI

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km

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SION

ICO 2

g/km

CAP.

SER

BATO

IO lit

ri

Urbano Ex.Ur. Comb

CONS

UMI l

/100

km

CARBUR. ALTERNATIVO BENZINA

LISTINO

126ecoCAR

Page 127: Ecocar7

MITSUBISHIColt 1.1 12V 3p. GPL Inform 13.500 A 4 B/GPL 118 9,0 6,0 7,1 27,2 130 7,0 4,6 5,5 47 3L 1124 75/6000 100/4000 A M5 165 12,9 3810x1695x1520 2500 3 5 1055

Colt 1.1 12V 5p. GPL Inform 14.200 A 4 B/GPL 118 9,0 6,0 7,1 27,2 130 7,0 4,6 5,5 47 3L 1124 75/6000 100/4000 A M5 165 13,3 3870x1695x1550 2500 5 5 1090

Colt 1.1 12V 3p. GPL Invite 14.400 A 4 B/GPL 118 9,0 6,0 7,1 27,2 130 7,0 4,6 5,5 47 3L 1124 75/6000 100/4000 A M5 165 12,9 3810x1695x1520 2500 3 5 1055

Colt 1.1 12V 5p. GPL Invite 15.100 A 4 B/GPL 118 9,0 6,0 7,1 27,2 130 7,0 4,6 5,5 47 3L 1124 75/6000 100/4000 A M5 165 13,3 3870x1695x1550 2500 5 5 1055

Colt 1.3 3p. GPL Inform 14.000 B 4 B/GPL 125 9,8 6,6 7,8 27,2 138 7,4 4,8 5,8 47 4L 1332 95/6000 125/4000 A M5 180 11,0 3810x1695x1520 2500 3 5 1075

Colt 1.3 5p. GPL Inform 14.700 B 4 B/GPL 125 9,8 6,6 7,8 27,2 138 7,4 4,8 5,8 47 4L 1332 95/6000 125/4000 A M5 180 11,0 3870x1695x1550 2500 5 5 1100

Colt 1.3 5p. GPL Invite 15.600 B 4 B/GPL 125 9,8 6,6 7,8 27,2 138 7,4 4,8 5,8 47 4L 1332 95/6000 125/4000 A M5 180 11,0 3870x1695x1550 2500 5 5 1075

NISSANPixo 1.0 GPL 5p. Eco Easy 10.090 A 5 B/GPL 96 7,4 5,1 5,9 24 103 5,5 3,8 4,4 35 3L 996 68/6000 90/3400 A M5 155 14,0 3655x1630x1470 2360 5 4 950

Pixo 1.0 GPL 5p. Eco Active 11.190 A 5 B/GPL 96 7,4 5,1 5,9 24 103 5,5 3,8 4,4 35 3L 996 68/6000 90/3400 A M5 155 14,0 3655x1630x1470 2360 5 4 950

Pixo 1.0 GPL 5p. Eco Fun 12.890 A 5 B/GPL 96 7,4 5,1 5,9 24 103 5,5 3,8 4,4 35 3L 996 68/6000 90/3400 A M5 155 14,0 3655x1630x1470 2360 5 4 950

Pixo 1.0 GPL 5p. Eco Matic 12.190 A 5 B/GPL 113 8,9 6 6,9 24 103 6,7 4,5 5,2 35 3L 996 68/6000 90/3400 A Aut 150 17,0 3655x1630x1470 2360 5 4 975

Micra 1.2 16V GPL 3p. Eco Easy 12.800 B 4 B/GPL 126 9,3 6,9 7,8 32 139 7,4 5,1 5,9 46 4L 1240 79/5300 110/3600 A M5 167 13,5 3720x1660x1540 2430 3 5 1090

Micra 1.2 16V GPL 5p. Eco Easy 13.400 B 4 B/GPL 126 9,3 6,9 7,8 32 139 7,4 5,1 5,9 46 4L 1240 79/5300 110/3600 A M5 167 13,5 3720x1660x1540 2430 5 5 1090

Micra 1.2 16V GPL 3p. Eco Active 14.850 B 4 B/GPL 126 9,3 6,9 7,8 32 139 7,4 5,1 5,9 46 4L 1240 79/5300 110/3600 A M5 167 13,5 3720x1660x1540 2430 3 5 1090

Micra 1.2 16V GPL 5p. Eco Active 15.450 B 4 B/GPL 126 9,3 6,9 7,8 32 139 7,4 5,1 5,9 46 4L 1240 79/5300 110/3600 A M5 167 13,5 3720x1660x1540 2430 5 5 1090

Micra 1.2 16V GPL 3p. Eco n-tec 15.350 B 4 B/GPL 126 9,3 6,9 7,8 32 139 7,4 5,1 5,9 46 4L 1240 79/5300 110/3600 A M5 167 13,5 3720x1660x1540 2430 3 5 1090

Micra 1.2 16V GPL 5p. Eco n-tec 15.950 B 4 B/GPL 126 9,3 6,9 7,8 32 139 7,4 5,1 5,9 46 4L 1240 79/5300 110/3600 A M5 167 13,5 3720x1660x1540 2430 5 5 1090

Note 1.4 16V GPL Eco Visia 15.100 A 4 B/GPL 135 6,9 5,2 5,6 38,4 139 7,3 5,1 5,9 46 4L 1386 88/5200 128/3200 A M5 165 13,1 4083x1691x1550 2600 5 5 1200

Note 1.4 16V GPL Eco Acenta 17.510 A 4 B/GPL 135 6,9 5,2 5,6 38,4 139 7,3 5,1 5,9 46 4L 1386 88/5200 128/3200 A M5 165 13,1 4083x1691x1550 2600 5 5 1200

Note 1.4 16V GPL Eco n-tec 18.410 A 4 B/GPL 135 6,9 5,2 5,6 38,4 139 7,3 5,1 5,9 46 4L 1386 88/5200 128/3200 A M5 165 13,1 4083x1691x1550 2600 5 5 1200

Qashqai 1.6 16V Eco Visia 20.850 C 4 B/GPL 159 13,1 8,3 10,0 n.d. 162 8,4 5,7 6,7 65 4L 1598 115/6000 156/4400 A M5 175 12,0 4315x1783x1606 2631 5 5 1450

Qashqai 1.6 16V Eco Acenta 23.650 C 4 B/GPL 159 13,1 8,3 10,0 n.d. 162 8,4 5,7 6,7 65 4L 1598 115/6000 156/4400 A M5 175 12,0 4315x1783x1606 2631 5 5 1450

OPELCorsa 1.2 GPL -TECH 3p. Club 14.000 A 4 B/GPL 119 9,9 6,0 7,4 33,6 139 7,7 4,7 5,8 45 4L 1229 80/5600 110/4000 A M5 168 13,9 4000x1710x1490 2510 3 5 1209

Corsa 1.2 GPL -TECH 5p. Club 14.750 A 4 B/GPL 119 9,9 6,0 7,4 33,6 139 7,7 4,7 5,8 45 4L 1229 80/5600 110/4000 A M5 168 13,9 4000x1710x1490 2510 5 5 1240

Corsa 1.2 GPL -TECH 3p. Edition 15.300 A 4 B/GPL 119 9,9 6,0 7,4 33,6 139 7,7 4,7 5,8 45 4L 1229 80/5600 110/4000 A M5 168 13,9 4000x1710x1490 2510 3 5 1209

Corsa 1.2 GPL -TECH 5p. Edition 16.050 A 4 B/GPL 119 9,9 6,0 7,4 33,6 139 7,7 4,7 5,8 45 4L 1229 80/5600 110/4000 A M5 168 13,9 4000x1710x1490 2510 5 5 1240

Corsa 1.3 CDTI 95CV 3p. Edition 15.300 A 4 D 98 - - - - 98 4,6 3,2 3,7 45 4L 1248 95/4000 190/1750 A M5 177 12,3 3999x1737x1488 2511 3 5 1205

Corsa 1.3 CDTI 95CV 5p. Edition 16.050 A 4 D 99 - - - - 99 4,6 3,2 3,7 45 4L 1248 95/4000 190/1750 A M5 177 12,3 3999x1737x1488 2511 5 5 1235

Corsa 1.3 CDTI 95CV 5p. Cosmo 17.600 A 4 D 99 - - - - 99 4,6 3,2 3,7 45 4L 1248 95/4000 190/1750 A M5 177 12,3 3999x1737x1488 2511 5 5 1235

Agila 1.0 GPL-TECH 65CV 5p. Enjoy 14.550 A 4 B/GPL 108 8,0 6,0 6,6 n.d. 120 5,9 4,4 5,0 45 3L 996 65/6000 90/4800 A M5 160 14,7 3740x1680x1590 2360 5 5 1075

Agila 1.2 GPL-TECH 86CV 5p. Enjoy 15.050 B 4 B/GPL 119 8,8 6,5 7,4 n.d. 131 6,9 4,7 5,5 45 4L 1242 86/5500 114/4400 A M5 175 12,3 3740x1680x1590 2360 5 5 1090

Zafira 1.6 16V ecoM 150CV Turbo Edition 27.000 A 4 B/M 139 7,1 3,9 5,1 21 144 11,2 6,3 8,1 14 4L 1598 150/5000 210/2300 A M5 200 11,5 4503x1801x1635 2703 5 7 1735

Zafira 1.6 16V ecoM 150CV Turbo Cosmo 29.000 A 4 B/M 139 7,1 3,9 5,1 21 144 11,2 6,3 8,1 14 4L 1598 150/5000 210/2300 A M5 200 11,5 4503x1801x1635 2703 5 7 1735

PEUGEOT206 Plus 1,1 8V 3p ECO GPL 12.200 A 5 B/GPL 114 9,8 5,8 6,2 28,8 133 7,8 4,6 5,8 50 4L 1124 60/5500 94/3300 A M5 159 16,1 3872x1669x1453 2443 3 5 1010

206 Urban 1,1 8V 3p ECO GPL 12.950 A 5 B/GPL 114 9,8 5,8 6,2 28,8 133 7,8 4,6 5,8 50 4L 1124 60/5500 94/3300 A M5 159 16,1 3872x1669x1453 2443 3 5 1010

206 Urban 1,1 8V 5p ECO GPL 13.650 A 5 B/GPL 114 9,8 5,8 6,2 28,8 133 7,8 4,6 5,8 50 4L 1124 60/5500 94/3300 A M5 159 16,1 3872x1669x1453 2443 5 5 1010

206 Plus Trendy 1,1 8V 3p ECO GPL 14.000 A 5 B/GPL 114 9,8 5,8 6,2 28,8 133 7,8 4,6 5,8 50 4L 1124 60/5500 94/3300 A M5 159 16,1 3872x1669x1453 2443 3 5 1010

206 Plus Trendy 1,1 8V 5p ECO GPL 14.700 A 5 B/GPL 114 9,8 5,8 6,2 28,8 133 7,8 4,6 5,8 50 4L 1124 60/5500 94/3300 A M5 159 16,1 3872x1669x1453 2443 5 5 1010

207 1.4 8V 75CV 3p. X Line ECO GPL 15.475 B 5 B/GPL 127 10,5 6,3 7,8 37,6 145 8,6 4,9 6,3 50 4L 1360 73/5400 118/3300 A M5 170 13,9 4045x1750x1472 2540 3 5 1253

207 1.4 8V 75CV 5p. X Line ECO GPL 16.125 A 5 B/GPL 127 10,5 6,3 7,8 37,6 145 8,6 4,9 6,3 50 4L 1360 73/5400 118/3300 A M5 170 13,9 4045x1750x1472 2540 5 5 1263

207 1.4 8V 75CV SW X Line ECO GPL 16.775 B 5 B/GPL 129 11,3 6,6 8,3 37,6 152 8,8 5,3 6,5 50 4L 1360 73/5400 118/3300 A M5 170 14,2 4164x1748x1527 2540 5 5 1311

207 1.6 Hdi 90 CV FAP 3p. 17.375 A 4 D 99 - - - - 99 4,9 3,2 3,8 50 4L 1560 90/4000 215/1750 A M5 185 11,7 4030x1720x1472 2540 3 5 1204

207 1.6 Hdi 90 CV FAP 5p. 18.025 A 4 D 99 - - - - 99 4,9 3,2 3,8 50 4L 1560 90/4000 215/1750 A M5 185 11,7 4045x1750x1472 2540 5 5 1204

PORSCHECayenne 3.0 S Hybrid 81.600 B 5 ibrida 193 - - - - 193 8,7 7,9 8,2 85 6V 2995 380/5500 580/1000 I S8 242 6,5 4846X1939X1705 2895 5 5 2315

RENAULTClio Storia 1.2 5p. GPL Confort 12.700 B 4 B/GPL 126 10,1 6,3 7,7 35 143 7,7 5,0 6,0 50 4L 1149 60/5250 91/2500 A M5 158 16,2 3818x1639x1417 2472 5 5 1070

Modus 1.2 16V GPL Expression 15.500 A 4 B/GPL n.d. n.d. n.d. 5,9 33,6 140 7,6 4,9 5,9 49 4L 1149 75/5500 105/3500 A M5 163 13,5 3874x11695x1586 2482 5 5 1205

Modus 1.2 16V GPL Dynamique 16.500 A 4 B/GPL n.d. n.d. n.d. 5,9 33,6 140 7,6 4,9 5,9 49 4L 1149 75/5500 105/3500 A M5 163 13,5 3874x11695x1586 2482 5 5 1205

Grand Modus 1.2 16V GPL Grand Expression 16.200 A 4 B/GPL n.d. n.d. n.d. 5,9 33,6 140 7,6 4,9 5,9 51 4L 1149 75/5500 105/3500 A M5 163 13,7 4034x1695x1586 2575 5 5 1275

Grand Modus 1.2 16V GPL Grand Dynamique 17.200 A 4 B/GPL n.d. n.d. n.d. 5,9 33,6 140 7,6 4,9 5,9 51 4L 1149 75/5500 105/3500 A M5 163 13,7 4034x1695x1586 2575 5 5 1275

Kangoo SL Easy 1.6 105CV GPL 18.250 D 4 B/GPL 170 13,8 8,8 10,6 n.d. 192 10,5 6,7 8,1 60 4L 1598 105/5000 148/3750 A M5 170 13,0 4213x1829x1799 2697 5 5 1495

Kangoo SL Tom Tom 1.6 105CV GPL 19.850 D 4 B/GPL 170 13,8 8,8 10,6 n.d. 192 10,5 6,7 8,1 60 4L 1598 105/5000 148/3750 A M5 170 13,0 4213x1829x1799 2697 5 5 1495

New Megane Confort 1.6 110CV GPL 19.500 D 5 B/GPL 154 12,9 7,6 9,6 n.d. 168 9,4 5,7 7,1 60 4L 1598 110/6000 151/4250 A M6 190 10,5 4295x1808x1471 2641 5 5 1285

New Megane Dynamique 1.6 110CV GPL 20.500 D 5 B/GPL 154 12,9 7,6 9,6 n.d. 168 9,4 5,7 7,1 60 4L 1598 110/6000 151/4250 A M6 190 10,5 4295x1808x1471 2641 5 5 1285

New Megane Sportour Confort 1.6 110CV GPL 20.100 C 5 B/GPL 154 12,9 7,6 9,6 n.d. 168 9,4 5,7 7,1 60 4L 1598 110/6000 151/4250 A M6 190 10,8 4559x1804x1471 2703 5 5 1335

New Megane Sportour Dynam. 1.6 110CV GPL 21.100 C 5 B/GPL 154 12,9 7,6 9,6 n.d. 168 9,4 5,7 7,1 60 4L 1598 110/6000 151/4250 A M6 190 10,8 4559x1804x1471 2703 5 5 1335

SAAB9-3 Sport Sedan 1.8 t BioPower Linear 29.150 D 4 B/E85 - - - - - 181 11,0 5,6 7,6 62 4L 1998 175/5500 265/2500 A M6 210 8,4 4640x1760x1470 2680 4 5 1440

PREZ

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CLAS

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Urbano Ex.Ur. Comb

CONS

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/100

km

CARBUR. ALTERNATIVO BENZINA

LISTINO

127 make it your lifestyle

Page 128: Ecocar7

9-3 Sport Sedan 1.8 t BioPower Vector 30.300 D 4 B/E85 - - - - - 181 11,0 5,6 7,6 62 4L 1998 175/5500 265/2500 A M6 210 8,4 4640x1760x1470 2680 4 5 1440

9-3 Sport Sedan 2.0 t BioPower Linear 31.450 E 4 B/E85 - - - - - 189 11,1 6,0 7,9 62 4L 1998 200/5500 300/2500 A M6 230 7,9 4640x1760x1470 2680 4 5 1440

9-3 Sport Sedan 2.0 t BioPower Vector 32.600 E 4 B/E85 - - - - - 189 11,1 6,0 7,9 62 4L 1998 200/5500 300/2500 A M6 230 7,9 4640x1760x1470 2680 4 5 1440

9-3 SportHatch 1.8 t BioPower Linear 30.750 D 4 B/E85 - - - - - 185 10,9 5,9 7,8 62 4L 1998 175/5500 265/2500 A M6 210 8,7 4650x1760x1510 2680 5 5 1500

9-3 SportHatch 1.8 t BioPower Vector 31.900 D 4 B/E85 - - - - - 185 10,9 5,9 7,8 62 4L 1998 175/5500 265/2500 A M6 210 8,7 4650x1760x1510 2680 5 5 1500

9-3 SportHatch 2.0 t BioPower Linear 33.050 E 4 B/E85 - - - - - 197 11,5 6,4 8,3 62 4L 1998 200/5500 300/2500 A M6 225 8,1 4650x1760x1510 2680 5 5 1500

9-3 SportHatch 2.0 t BioPower Vector 34.200 E 4 B/E85 - - - - - 197 11,5 6,4 8,3 62 4L 1998 200/5500 300/2500 A M6 225 8,1 4650x1760x1510 2680 5 5 1500

9-3 Cabriolet 1.8 t BioPower Linear 36.050 D 4 B/E85 - - - - - 192 11,3 6,0 8,1 62 4L 1998 175/5500 265/2500 A M6 210 8,9 4640x1760x1430 2680 2 4 1575

9-3 Cabriolet 1.8 t BioPower Vector 39.450 D 4 B/E85 - - - - - 192 11,3 6,0 8,1 62 4L 1998 175/5500 265/2500 A M6 210 8,9 4640x1760x1430 2680 2 4 1575

9-3 Cabriolet 2.0 t BioPower Linear 38.150 E 4 B/E85 - - - - - 203 11,8 6,6 8,5 62 4L 1998 200/5500 300/2500 A M6 225 8,2 4640x1760x1430 2680 2 4 1575

9-3 Cabriolet 2.0 t BioPower Vector 41.550 E 4 B/E85 - - - - - 203 11,8 6,6 8,5 62 4L 1998 200/5500 300/2500 A M6 225 8,2 4640x1760x1430 2680 2 4 1575

9-3 X 2.0 TS XWD Bio Power 39.950 E 4 B/E85 - - - - - 199 11,5 6,5 8,3 61 4L 1998 210/5300 300/2500 I M6 230 8,5 4690x1760x1540 2680 5 5 1655

9-5 2.0 t BioPower S.W. Griffin 38.250 E 4 B/E85 - - - - - 214 12,6 6,9 9,0 75 4L 1985 179/5500 280/1800 A M5 220 9,0 4840x1790x1460 2700 5 5 1678

9-5 2.3 t BioPower S.W. Griffin 40.250 F 4 B/E85 - - - - - 217 13,0 6,8 9,1 75 4L 2290 209/5500 310/1800 A M5 230 8,5 4840x1790x1460 2700 5 5 1678

9-7X 4.2 L6 Bi-Fuel 54.970 D 4 B/GPL n.d. n.d. n.d. 13,0 n.d. 310 15,8 11,0 13,0 83 6L 4195 295/6000 375/3600 I Aut 195 9,0 4810x1920x1740 2870 5 5 2141

9-7X 5.3 V8 Bi-Fuel 60.160 C 4 B/GPL n.d. n.d. n.d. 12,3 n.d. 300 15,4 10,2 12,3 83 8V 5328 305/5200 447/4000 I Aut 198 8,5 4810x1920x1740 2870 5 5 2169

SEATIbiza 1.2 TDI CR 3p. Ecomotive 14.135 A 5 D 89 - - - - 89 4,1 3,0 3,4 45 3L 1199 75/4000 180/1500 A M5 168 16.5 4034x1693x1428 2469 3 5 1074

Ibiza 1.2 TDI CR 5p. Ecomotive 15.285 A 5 D 89 - - - - 89 4,1 3,0 3,4 45 3L 1199 75/4000 180/1500 A M5 168 16,5 4052x1693x1445 2469 5 5 1074

Ibiza 1.4 TDI DPF 3p. Ecomotive 14.645 A 4 D 98 - - - - 98 4,9 3,0 3,7 45 3L 1422 80/4000 195/1800 A M5 177 12,9 4034x1693x1428 2469 3 5 1150

Ibiza 1.4 TDI DPF 5p. Ecomotive 15.145 A 4 D 98 - - - - 98 4,9 3,0 3,7 45 3L 1422 80/4000 195/1800 A M5 177 12,9 4052x1693x1445 2469 5 5 1225

Leon 1.6 Reference BI FUEL 18.700 D 4 B/GPL 153 12,9 7,4 9,5 46,4 173 9,9 5,8 7,3 55 4L 1595 102/5600 148/3800 A M5 184 12,2 4315x1768x1455 2578 5 5 1280

Leon 1.6 Style BI FUEL 20.200 D 4 B/GPL 153 12,9 7,4 9,5 46,4 173 9,9 5,8 7,3 55 4L 1595 102/5600 148/3800 A M5 184 12,2 4315x1768x1455 2578 5 5 1280

Leon 1.6 TDI CR DPF Ecomotive 19.175 A 5 D 99 - - - - 99 4,7 3,4 3,8 55 4L 1598 105/4400 250/1500 A M5 190 11,5 4315x1768x1455 2578 5 5 1325

Altea 1.6 Reference BI FUEL 19.000 C 4 B/GPL 159 13,1 7,8 9,8 46,4 179 10,2 6,0 7,5 55 4L 1595 102/5600 148/3800 A M5 181 13,2 4282x1768x1576 2578 5 5 1395

Altea 1.6 Style BI FUEL 20.500 C 4 B/GPL 159 13,1 7,8 9,8 46,4 179 10,2 6,0 7,5 55 4L 1595 102/5600 148/3800 A M5 181 13,2 4282x1768x1576 2578 5 5 1395

Altea XL 1.6 Reference BI FUEL 19.450 C 4 B/GPL 159 13,1 7,8 9,8 n.d. 179 10,2 6,0 7,5 55 4L 1595 102/5600 148/3800 A M5 181 13,4 4469x1768x1581 2578 5 5 1434

Altea XL 1.6 Style BI FUEL 20.950 C 4 B/GPL 159 13,1 7,8 9,8 n.d. 179 10,2 6,0 7,5 55 4L 1595 102/5600 148/3800 A M5 181 13,4 4469x1768x1581 2578 5 5 1434

SHUANGHUANCeo 2.4 16V Basic Bi-Fuel 29.200 - 4 B/GPL n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 270 14,4 9,7 11,5 60 4L 2351 125/2500 190/2500 I M5 150 10,5 4710x1870x1820 2850 5 5 1900

Ceo 2.4 16V De Lux Bi-Fuel 31.024 - 4 B/GPL n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 270 14,4 9,7 11,5 60 4L 2351 125/2500 190/2500 I M5 150 10,5 4710x1870x1820 2850 5 5 1900

Ceo 2.4 16V aut. Bi-Fuel 31.180 - 4 B/GPL n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 270 14,4 9,7 11,5 60 4L 2351 125/2500 190/2500 I A4 165 11,5 4710x1870x1820 2850 5 5 1910

Ceo 2.4 16V aut. Lux Bi-Fuel 33.027 - 4 B/GPL n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 270 14,4 9,7 11,5 60 4L 2351 125/2500 190/2500 I A4 165 11,5 4710x1870x1820 2850 5 5 1910

SKODAFabia 1.2 60CV 5p. GPLine 11.400 A 4 B/GPL n.d. n.d. n.d. 7,1 39 140 7,8 4,8 5,9 45 3L 1198 60/5200 108/3000 A M5 155 16,5 3992x1642x1498 2462 5 5 1175

Fabia 1.2 12V 70CV 5p. Style GPLine 14.340 A 4 B/GPL n.d. n.d. n.d. 7,1 39 140 7,7 4,9 5,9 45 3L 1198 70/5400 112/3000 A M5 163 14,9 3992x1642x1498 2462 5 5 1175

Fabia 1.4 16V 5p. Style GPLine 15.450 B 4 B/GPL n.d. n.d. n.d. 7,8 39 154 8,6 5,3 6,5 45 4L 1390 86/5000 132/3800 A M5 17412,33992x1642x1498 2462 5 5 1175

Fabia 1.2 60CV Wagon Fabia GPLine 12.030 A 4 B/GPL n.d. n.d. n.d. 7,1 39 140 7,8 4,8 5,9 45 3L 1198 60/5200 108/3000 A M5 156 16,8 4239x1642x1498 2462 5 5 1115

Fabia 1.2 12V 70CV Wagon Style GPLine 14.970 A 4 B/GPL n.d. n.d. n.d. 7,1 39 140 7,7 4,9 5,9 45 3L 1198 70/5400 112/3000 A M5 164 15,1 4239x1642x1498 2462 5 5 1145

Fabia 1.2 TDI CR 75CV Wagon GreenLine 15.330 A 5 D 99 - - - - 99 4,8 3,3 3,8 45 3L 1199 75/4200 180/2000 A M5 167 14,3 4239x1642x1498 2462 5 5 1209

Fabia 1.4 16V Wagon Style GPLine 16.080 B 4 B/GPL n.d. n.d. n.d. 7,8 39 155 8,6 5,3 6,5 45 4L 1390 86/5000 132/3800 A M5 175 12,7 4239x1642x1498 2462 5 5 1150

Octavia 1.6 Comfort GPLine 20.240 C 4 B/GPL 149 12,7 7,3 9,2 44 176 10,0 5,8 7,4 55 4L 1595 102/5600 148/3800 A M5 190 12,3 4569x1769x1462 2578 5 5 1325

Octavia 1.6 Ambition GPLine 21.640 C 4 B/GPL 149 12,7 7,3 9,2 44 176 10,0 5,8 7,4 55 4L 1595 102/5600 148/3800 A M5 190 12,3 4569x1769x1462 2578 5 5 1325

Octavia 1.6 Elegance GPLine 22.950 C 4 B/GPL 149 12,7 7,3 9,2 44 176 10,0 5,8 7,4 55 4L 1595 102/5600 148/3800 A M5 190 12,3 4569x1769x1462 2578 5 5 1325

Octavia 1.6 Wagon Comfort GPLine 21.140 C 4 B/GPL 149 12,7 7,3 9,2 44 176 10,0 5,8 7,4 55 4L 1595 102/5600 148/3800 A M5 188 12,4 4569x1769x1468 2578 5 5 1310

Octavia 1.6 Wagon Ambition GPLine 22.540 C 4 B/GPL 149 12,7 7,3 9,2 44 176 10,0 5,8 7,4 55 4L 1595 102/5600 148/3800 A M5 188 12,4 4569x1769x1468 2578 5 5 1310

Octavia 1.6 Wagon Elegance GPLine 23.850 C 4 B/GPL 149 12,7 7,3 9,2 44 176 10,0 5,8 7,4 55 4L 1595 102/5600 148/3800 A M5 188 12,4 4569x1769x1468 2578 5 5 1310

Roomster 1.2 12V 70CV GPLine 14.540 B 4 B/GPL n.d. n.d. n.d. 8,0 39 155 8,7 5,3 6,7 55 3L 1198 70/5400 112/3000 A M5 158 15,9 4205x1684x1607 2617 5 5 1225

SMARTfortwo 999 45 kW coupé pure mhd 10.059 A 5 B 97 - - - - 97 4,5 3,9 4,2 33 3L 999 61/5800 89/2800 P S5 145 16,8 2695x1559x1542 1867 3 2 825

fortwo 999 52 kW coupé pure mhd 11.174 A 5 B 97 - - - - 97 4,5 3,9 4,2 33 3L 999 71/5800 92/2800 P S5 145 13,7 2695x1559x1542 1867 3 2 825

fortwo 999 52 kW coupé pulse mhd 12.416 A 5 B 97 - - - - 97 4,5 3,9 4,2 33 3L 999 71/5800 92/2800 P S5 145 13,7 2695x1559x1542 1867 3 2 825

fortwo 999 52 kW coupé passion mhd 12.770 A 5 B 97 - - - - 97 4,5 3,9 4,2 33 3L 999 71/5800 92/2800 P S5 145 13,7 2695x1559x1542 1867 3 2 825

fortwo 999 52 kW cabrio pure mhd 12.884 A 5 B 99 - - - - 99 4,6 4,0 4,3 33 3L 999 71/5800 92/2800 P S5 145 13,7 2695x1559x1542 1867 3 2 855

fortwo 999 52 kW cabrio pulse mhd 14.684 A 5 B 99 - - - - 99 4,6 4,0 4,3 33 3L 999 71/5800 92/2800 P S5 145 13,7 2695x1559x1542 1867 3 2 855

fortwo 999 52 kW cabrio passion mhd 14.933 A 5 B 99 - - - - 99 4,6 4,0 4,3 33 3L 999 71/5800 92/2800 P S5 145 13,7 2695x1559x1542 1867 3 2 855

fortwo 800 40 kW coupé pure cdi 12.249 A 5 D 89 - - - - 89 3,5 3,3 3,4 33 3L 799 54/3800 130/2100 P S5 135 16,8 2695x1559x1542 1867 3 2 845

fortwo 800 40 kW coupé pulse cdi 13.449 A 5 D 89 - - - - 89 3,5 3,3 3,4 33 3L 799 54/3800 130/2100 P S5 135 16,8 2695x1559x1542 1867 3 2 845

fortwo 800 40 kW coupé passion cdi 13.719 A 5 D 89 - - - - 89 3,5 3,3 3,4 33 3L 799 54/3800 130/2100 P S5 135 16,8 2695x1559x1542 1867 3 2 845

fortwo 800 40 kW cabrio pure cdi 13.889 A 5 D 89 - - - - 89 3,5 3,3 3,4 33 3L 799 54/3800 130/2100 P S5 135 16,8 2695x1559x1542 1867 3 2 875

fortwo 800 40 kW cabrio pulse cdi 15.689 A 5 D 89 - - - - 89 3,5 3,3 3,4 33 3L 799 54/3800 130/2100 P S5 135 16,8 2695x1559x1542 1867 3 2 875

fortwo 800 40 kW cabrio passion cdi 15.939 A 5 D 89 - - - - 89 3,5 3,3 3,4 33 3L 799 54/3800 130/2100 P S5 135 16,8 2695x1559x1542 1867 3 2 875

SUBARUNew Justy 1.0 MT Bi-Fuel 14.680 A 4 B/GPL 110 8,4 5,9 6,9 27,2 118 6,1 4,4 5,0 40 3L 998 69/6000 94/3600 A M5 160 13,9 3610x1665x1550 2430 5 5 940

PREZ

ZOEu

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CLAS

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g/km

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Urbano Ex.Ur. Comb CILI

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g/km

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Urbano Ex.Ur. Comb

CONS

UMI l

/100

km

CARBUR. ALTERNATIVO BENZINA

LISTINO

128ecoCAR

Page 129: Ecocar7

Impreza 1.5R Bi-Fuel MT Comfort 20.780 D 4 B/GPL 176 12,8 8,6 10,1 44 176 9,6 6,3 7,5 60 4B 1498 107/6000 142/3200 I M5 175 14,0 4415x1740x1475 2620 5 5 1310

Impreza 1.5R Bi-Fuel MT Trend 23.280 D 4 B/GPL 176 12,8 8,6 10,1 44 176 9,6 6,3 7,5 60 4B 1498 107/6000 142/3200 I M5 175 14,0 4415x1740x1475 2620 5 5 1310

Impreza 2.0 R Bi-Fuel MT Trend 24.780 E 4 B/GPL 178 14,3 9,1 11,0 44 199 11,1 6,9 8,4 60 4B 1994 150/6400 196/3200 I M5 193 9,6 4415x1740x1475 2620 5 5 1345

Impreza XV 2.0R Bi-Fuel MT Trend 25.280 E 4 B/GPL 178 14,3 9,1 11,0 44 199 11,4 6,9 8,6 60 4B 1994 150/6400 196/3200 I M5 196 9,6 4430x1770x1520 2620 5 5 1470

Forester 2.0X Bi-Fuel MT Comfort 31.480 D 4 B/GPL 181 15,0 9,0 11,2 51 198 10,9 7,0 8,4 60 4B 1994 150/6000 196/3200 I M5 184 11,0 4560x1780x1700 2615 5 5 1545

Forester 2.0XS Bi-Fuel MT Trend 33.750 D 4 B/GPL 181 15,0 9,0 11,2 51 198 10,9 7,0 8,4 60 4B 1994 150/6000 196/3200 I M5 184 11,0 4560x1780x1700 2615 5 5 1545

Legacy 2.0i Berlina Bi-Fuel 6MT Comfort 28.700 D 5 B/GPL 173 15,1 8,2 10,7 58,4 198 11,8 6,7 8,5 65 4B 1994 150/6000 196/3000 I M6 210 9,5 4730x1780x1505 2750 4 5 1495

Legacy 2.0i Berlina Bi-Fuel 6MT Trend 32.780 D 5 B/GPL 173 15,1 8,2 10,7 58,4 198 11,8 6,7 8,5 65 4B 1994 150/6000 196/3000 I M6 210 9,5 4730x1780x1505 2750 4 5 1495

Legacy 2.0i SW Bi-Fuel 6MT Comfort 30.200 D 5 B/GPL 173 15,1 8,2 10,7 58,4 199 11,7 6,8 8,6 65 4B 1994 150/6000 196/3000 I M6 206 9,8 4775x1780x1535 2750 5 5 1617

Legacy 2.0i SW Bi-Fuel 6MT Trend 34.280 D 5 B/GPL 173 15,1 8,2 10,7 58,4 199 11,7 6,8 8,6 65 4B 1994 150/6000 196/3000 I M6 206 9,8 4775x1780x1535 2750 5 5 1617

Outback 2.5i Bi-Fuel 6MT Trend 41.780 C 5 B/GPL 172 14,2 8,6 10,6 58,4 199 11,7 6,8 8,6 65 4B 2457 167/5600 229/4000 I M6 201 9,6 4775x1820x1605 2745 5 5 1660

SUZUKIAlto 1.0 GPL L 5p 9.900 A 5 B/GPL 93 7,0 4,9 5,6 24,8 103 5,5 3,8 4,4 35 3L 996 68/6000 90/4800 A M5 155 14,0 3500x1600x1470 2360 5 4 955

Alto 1.0 GPL GL 5p 11.690 A 5 B/GPL 93 7,0 4,9 5,6 24,8 103 5,5 3,8 4,4 35 3L 996 68/6000 90/4800 A M5 155 14,0 3500x1600x1470 2360 5 4 955

Alto 1.0 GPL GLX 5p 12.890 A 5 B/GPL 93 7,0 4,9 5,6 24,8 103 5,5 3,8 4,4 35 3L 996 68/6000 90/4800 A M5 155 14,0 3500x1600x1470 2360 5 4 955

Splash 1.0 GPL L 5p 11.990 A 4 B/GPL 108 8,0 6,0 6,6 38,4 119 5,9 4,4 5,0 45 3L 996 65/6000 90/4800 A M5 160 14,7 3715x1680x1590 2360 5 5 1111

Splash 1.0 GPL GLS 5p 13.140 A 4 B/GPL 108 8,0 6,0 6,6 38,4 119 5,9 4,4 5,0 45 3L 996 65/6000 90/4800 A M5 160 14,7 3715x1680x1590 2360 5 5 1111

Splash 1.0 GPL GLS Safety Pack 5p 13.840 A 4 B/GPL 108 8,0 6,0 6,6 38,4 119 5,9 4,4 5,0 45 3L 996 65/6000 90/4800 A M5 160 14,7 3715x1680x1590 2360 5 5 1111

Splash 1.2 GPL GLS 5p 13.990 B 4 B/GPL 119 9,8 7,2 8,1 38,4 129 6,9 4,7 5,5 45 4L 1242 86/5500 114/4400 A M5 175 12,3 3715x1680x1590 2360 5 5 1120

Splash 1.2 GPL GLS Safety Pack 5p 14.690 B 4 B/GPL 119 9,8 7,2 8,1 38,4 129 6,9 4,7 5,5 45 4L 1242 86/5500 114/4400 A M5 175 12,3 3715x1680x1590 2360 5 5 1120

TATAIndica 1.4 5p. GLX Bi Fuel GPL 10.998 B 4 B/GPL 135 11,7 6,5 8,4 37,6 153 8,7 5,1 6,4 42 4L 1405 85/5500 120/3500 A M5 160 12,0 3675x1665x1500 2400 5 5 1205

Indica 1.4 5p. GLX Bi Fuel Metano 11.838 A 4 B/M 116 7,0 3,7 4,9 11,5 153 8,7 5,1 6,4 42 4L 1405 85/5500 120/3500 A M5 160 12,0 3675x1665x1500 2400 5 5 1205

Vista 1.4 5p. Bi Fuel GPL 11.520 B 4 B/GPL 131 10,4 6,6 8,1 n.d. 139 7,9 4,8 5,9 44 4L 1368 55/6000 114/3250 A M5 170 n.d. 3795x1695x1550 2470 5 5 1230

Vista 1.4 5p. Bi Fuel Metano 12.360 A 4 B/M 124 5,7 3,6 4,4 n.d. 139 7,9 4,8 5,9 44 4L 1368 55/6000 114/3250 A M5 170 n.d. 3795x1695x1550 2470 5 5 1230

Indigo 1.4 S.W. GLX Bi Fuel GPL 13.854 D 4 B/GPL 152 13,1 7,3 9,5 37,6 165 10,0 5,5 7,0 42 4L 1405 85/5500 120/3500 A M5 160 12,0 4130x1665x1575 2450 5 5 1275

Indigo 1.4 S.W. GLX Bi Fuel Metano 15.012 A 4 B/M 131 n.d. n.d. 5,2 12 165 10,0 5,5 7,0 42 4L 1405 85/5500 120/3500 A M5 160 12,0 4130x1665x1575 2450 5 5 1275

TESLATesla Roadster 100.800 A - E 0 n.d. - 0 - - - - - - 288/6000 379/0-5400 P Aut 212 3,9 3940x1851x1126 2351 2 2 1310

Tesla Roadster S 118.800 A - E 0 n.d. - 0 - - - - - - 288/6000 400/0-5100 P Aut 212 3,7 3940x1851x1126 2351 2 2 1310

TOYOTAiQ 1.0 11.800 A 4 B 99 - - - - 99 4,9 3,9 4,3 32 3L 998 68/6000 91/4800 A M5 150 14,7 2985x1680x1500 2000 3 4 935

iQ 1.0 Sol 13.100 A 4 B 99 - - - - 99 4,9 3,9 4,3 32 3L 998 68/6000 91/4800 A M5 150 14,7 2985x1680x1500 2000 3 4 935

iQ 1.0 High 14.500 A 4 B 99 - - - - 99 4,9 3,9 4,3 32 3L 998 68/6000 91/4800 A M5 150 14,7 2985x1680x1500 2000 3 4 935

iQ 1.0 High Collection 14.500 A 4 B 99 - - - - 99 4,9 3,9 4,3 32 3L 998 68/6000 91/4800 A M5 150 14,7 2985x1680x1500 2000 3 4 935

Aygo 1.0 GPL 3p Now 11.950 A 4 B/GPL 101 7,5 5,5 6,3 30 106 5,5 3,9 4,5 35 3L 998 68/6000 93/3600 A M5 157 13,7 3415x1615x1465 2340 3 4 910

Aygo 1.0 GPL 5p Now 12.300 A 4 B/GPL 101 7,5 5,5 6,3 30 106 5,5 3,9 4,5 35 3L 998 68/6000 93/3600 A M5 157 13,7 3415x1615x1465 2340 5 4 910

Aygo 1.0 GPL 3p Sol 13.050 A 4 B/GPL 101 7,5 5,5 6,3 30 106 5,5 3,9 4,5 35 3L 998 68/6000 93/3600 A M5 157 13,7 3415x1615x1465 2340 3 4 910

Aygo 1.0 GPL 5p Sol 13.400 A 4 B/GPL 101 7,5 5,5 6,3 30 106 5,5 3,9 4,5 35 3L 998 68/6000 93/3600 A M5 157 13,7 3415x1615x1465 2340 5 4 910

Yaris 1.0 VVT-i GPL 3p Now 11.400 A 4 B/GPL 113 8,1 6,4 7,0 30 118 6,0 4,4 5,0 42 3L 998 69/6000 93/3600 A M5 155 15,7 3785x1695x1530 2460 3 5 1095

Yaris 1.0 VVT-i GPL 5p Now 12.050 A 4 B/GPL 113 8,1 6,4 7,0 30 118 6,0 4,4 5,0 42 3L 998 69/6000 93/3600 A M5 155 15,7 3785x1695x1530 2460 5 5 1110

Yaris 1.0 VVT-i GPL 3p Sol 12.900 A 4 B/GPL 113 8,1 6,4 7,0 30 118 6,0 4,4 5,0 42 3L 998 69/6000 93/3600 A M5 155 15,7 3785x1695x1530 2460 3 5 1095

Yaris 1.0 VVT-i GPL 5p Sol 13.550 A 4 B/GPL 113 8,1 6,4 7,0 30 118 6,0 4,4 5,0 42 3L 998 69/6000 93/3600 A M5 155 15,7 3785x1695x1530 2460 5 5 1110

Auris 1.8 HSD Active 21.900 A 5 ibrida 89 - - - - 89 3,9 3,7 3,8 45 4L 1798 136 142/4000 A E-CVT 180 11,4 4245x1760x1510 2600 5 5 1455

Auris 1.8 HSD Executive 23.700 A 5 ibrida 93 - - - - 89 4,1 3,9 4,0 45 4L 1798 136 142/4000 A E-CVT 180 11,4 4245x1760x1510 2600 5 5 1455

Prius 1.8 26.450 A 5 ibrida 89 - - - - 89 3,9 3,7 3,8 45 4L 1798 136 142/4000 A E-CVT 180 10,4 4460x1745x1490 2700 5 5 1470

Prius 1.8 Active 27.650 A 5 ibrida 92 - - - - 92 4,0 3,8 3,9 45 4L 1798 136 142/4000 A E-CVT 180 10,4 4460x1745x1490 2700 5 5 1470

Prius 1.8 Executive 33.350 A 5 ibrida 92 - - - - 92 4,0 3,8 3,9 45 4L 1798 136 142/4000 A E-CVT 180 10,4 4460x1745x1490 2700 5 5 1470

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12.250 EURO

Page 130: Ecocar7

VOLKSWAGENPolo 1.4 3p.Comfortline BiFuel 15.975 B 5 B/GPL 132 10,9 6,5 8,1 n.d. 139 8,0 4,7 5,9 45 4L 1390 85/5000 132/3800 A M5 177 12,1 3970x1682x1438 2470 3 5 1213

Polo 1.4 3p.Highline BiFuel 17.325 B 5 B/GPL 132 10,9 6,5 8,1 n.d. 139 8,0 4,7 5,9 45 4L 1390 85/5000 132/3800 A M5 177 12,1 3970x1682x1438 2470 3 5 1213

Polo 1.2 3p.TDI DPF BlueMotion 87g 16.475 A 5 D 87 - - - - 87 4,0 2,9 3,3 45 3L 1199 75/4000 180/1500 A M5 173 13,9 3970x1682x1456 2470 3 5 1155

Polo 1.2 3p.TDI DPF BlueMotion 89g 16.475 A 5 D 89 - - - - 89 4,1 3,0 3,4 45 3L 1199 75/4000 180/1500 A M5 173 13,9 3970x1682x1456 2470 3 5 1155

Polo 1.2 5p.TDI DPF BlueMotion 89g 17.005 A 5 D 89 - - - - 89 4,1 3,0 3,4 45 3L 1199 75/4000 180/1500 A M5 173 13,9 3970x1682x1456 2470 5 5 1155

Polo 1.2 3p.TDI DPF Trendline 14.950 A 5 D 99 - - - - 99 4,6 3,3 3,9 45 3L 1199 75/4200 180/2000 A M5 170 13,9 3970x1682x1456 2470 3 5 1132

Polo 1.2 5p.TDI DPF Trendline 15.480 A 5 D 99 - - - - 99 4,6 3,3 3,8 45 3L 1199 75/4200 180/2000 A M5 170 13,9 3970x1682x1456 2470 5 5 1132

Polo 1.2 3p.TDI DPF Comfortline 15.575 A 5 D 99 - - - - 99 4,6 3,3 3,8 45 3L 1199 75/4200 180/2000 A M5 170 13,9 3970x1682x1456 2470 3 5 1132

Polo 1.2 5p.TDI DPF Comfortline 16.105 A 5 D 99 - - - - 99 4,6 3,3 3,8 45 3L 1199 75/4200 180/2000 A M5 170 13,9 3970x1682x1456 2470 5 5 1132

Polo 1.6 TDI DPF 3p. Comf. BlueMotion Tech. 17.050 A 5 D 96 - - - - 96 4,6 3,2 3,7 45 4L 1598 90/4200 230/1500 A M5 180 11,5 3970x1682x1462 2470 3 5 1165

Polo 1.6 TDI DPF 5p. Comf. BlueMotion Tech. 17.580 A 5 D 96 - - - - 96 4,6 3,2 3,7 45 4L 1598 90/4200 230/1500 A M5 180 11,5 3970x1682x1462 2470 5 5 1165

Polo 1.6 TDI DPF 3p. Higt. BlueMotion Tech. 18.400 A 5 D 96 - - - - 96 4,6 3,2 3,7 45 4L 1598 90/4200 230/1500 A M5 180 11,5 3970x1682x1462 2470 3 5 1165

Polo 1.6 TDI DPF 5p. Higt. BlueMotion Tech. 18.930 A 5 D 96 - - - - 96 4,6 3,2 3,7 45 4L 1598 90/4200 230/1500 A M5 180 11,5 3970x1682x1462 2470 5 5 1165

Golf 1.6 5p. Trendline BiFuel 20.485 C 4 B/GPL 149 12,7 7,2 9,2 38 169 9,7 5,6 7,1 55 4L 1595 102/5600 148/3800 A M5 188 11,9 4199x1786x1512 2578 5 5 1307

Golf 1.6 5p. Comfortline BiFuel 22.060 C 4 B/GPL 149 12,7 7,2 9,2 38 169 9,7 5,6 7,1 55 4L 1595 102/5600 148/3800 A M5 188 11,9 4199x1786x1512 2578 5 5 1307

Golf 1.6 5p. Highline BiFuel 23.385 C 4 B/GPL 149 12,7 7,2 9,2 38 169 9,7 5,6 7,1 55 4L 1595 102/5600 148/3800 A M5 188 11,9 4199x1786x1512 2578 5 5 1307

Golf 1.6 TDI DPF 3p. BlueMotion 21.100 A 5 D 99 - - - - 99 4,7 3,4 3,8 55 4L 1598 105/4400 250/1500 A M5 190 11,3 4213x1786x1501 2578 3 5 1314

Golf 1.6 TDI DPF 5p. BlueMotion 21.835 A 5 D 99 - - - - 99 4,7 3,4 3,8 55 4L 1598 105/4400 250/1500 A M5 190 11,3 4213x1786x1501 2578 5 5 1314

Golf Plus 1.6 Trendline BiFuel 21.525 D 5 B/GPL 159 13,1 7,8 9,8 35,2 179 10,2 6,0 7,5 55 4L 1595 102/5600 148/3800 A M5 184 12,3 4204x1759x1592 2578 5 5 1348

Golf Plus 1.6 Comfortline BiFuel 23.250 D 5 B/GPL 159 13,1 7,8 9,8 35,2 179 10,2 6,0 7,5 55 4L 1595 102/5600 148/3800 A M5 184 12,3 4204x1759x1592 2578 5 5 1348

Golf Plus 1.6 Highline BiFuel 24.650 D 5 B/GPL 159 13,1 7,8 9,8 35,2 179 10,2 6,0 7,5 55 4L 1595 102/5600 148/3800 A M5 184 12,3 4204x1759x1592 2578 5 5 1348

Passat 1.4 TSI Comfortline EcoFuel 30.150 A 5 B/M 123 6,0 3,5 4,5 21 166 9,6 5,7 7,2 31 4L 1390 150/5500 220/1500 A M6 210 9,8 4765x1820x1470 2710 4 5 1602

Passat 1.4 TSI Comfortline EcoFuel DSG 32.550 A 5 B/M 119 5,7 3,6 4,4 21 157 8,8 5,6 6,8 31 4L 1390 150/5500 220/1500 A Aut 210 9,8 4765x1820x1470 2710 4 5 1602

Passat 1.4 TSI Variant Comfortline EcoFuel 31.250 A 5 B/M 124 6,1 3,6 4,6 21 167 9,6 5,7 7,2 31 4L 1390 150/5500 220/1500 A M6 210 9,9 4775x1820x1515 2710 5 5 1633

Passat 1.4 TSI Variant Comfortl. EcoFuel DSG 33.650 A 5 B/M 121 5,7 3,6 4,4 21 158 8,8 5,6 6,8 31 4L 1390 150/5500 220/1500 A Aut 208 9,9 4775x1820x1515 2710 5 5 1633

Touran 1.4 TSI Comfortline EcoFuel 27.850 A 5 B/M 128 6,2 3,8 4,7 18 154 9,0 6,1 7,2 60 4L 1390 150/5500 220/1500 A M6 204 10,2 4397x1794x1634 2678 5 5 1711

Touran 1.4 TSI Highline EcoFuel 30.300 A 5 B/M 128 6,2 3,8 4,7 18 154 9,0 6,1 7,2 60 4L 1390 150/5500 220/1500 A M6 204 10,2 4397x1794x1634 2678 5 5 1711

Touran 1.4 TSI DSG EcoFuel Highline 32.025 A 5 B/M 125 6,2 3,8 4,6 18 154 9,0 6,1 7,2 60 4L 1390 150/5500 220/1500 A Aut 204 10,2 4397x1794x1634 2678 5 5 1711

Nuova Touareg 3.0 V6 TSI Tiptronic Hybrid 73.400 B 5 ibrida 193 - - - - 193 8,7 7,9 8,2 85 6V 2995 380/5500 580/3000 I S8 240 6,5 4795x1940x1709 2893 4 5 2315

VOLVOC30 1.6 D DRIVe Start/Stop Kinetic 23.300 A 5 D 99 - - - - 99 4,3 3,5 3,8 52 4L 1560 115/4000 270/1750 A M6 195 11,3 4252x1782x1447 2640 3 4 1369

C30 1.6 D DRIVe Start/Stop Momentum 25.000 A 5 D 99 - - - - 99 4,3 3,5 3,8 52 4L 1560 115/4000 270/1750 A M6 195 11,3 4252x1782x1447 2640 3 4 1369

C30 1.6 D DRIVe Start/Stop R-Design 24.800 A 5 D 99 - - - - 99 4,3 3,5 3,8 52 4L 1560 115/4000 270/1750 A M6 195 11,3 4252x1782x1447 2640 3 4 1369

C30 1.6 D DRIVe Start/Stop Summum 27.300 A 5 D 99 - - - - 99 4,3 3,5 3,8 52 4L 1560 115/4000 270/1750 A M6 195 11,3 4252x1782x1447 2640 3 4 1369

V50 2.0 F Tri-Fuel GPL Polar 25.400 C 4 B/E/GPL176-164n.d. n.d.10,8-9,0 40 183 10,9 5,8 7,7 55 4L 1999 145/6000 185/4500 A M5 210 9,6 4522x1770x1457 2640 5 5 1425

V50 2.0 F Tri-Fuel GPL R-design 28.400 C 4 B/E/GPL176-164n.d. n.d.10,8-9,0 40 183 10,9 5,8 7,7 55 4L 1999 145/6000 185/4500 A M5 210 9,6 4522x1770x1457 2640 5 5 1425

V70 2.0 F Polar 31.400 E 4 B/E85 197 n.d. n.d. - - 206 11,7 6,9 8,6 70 4L 1999 145/6000 190/4500 A M5 200 11,3 4823x1861x1547 2816 5 5 1574

V70 2.5 FT Kinetic 42.700 E 4 B/E85 201 n.d. n.d. - - 209 12,5 6,6 8,8 70 5L 2521 231/4800 340/1700 A M6 210 7,7 4823x1861x1547 2816 5 5 1659

V70 2.5 FT Momentum 46.000 E 4 B/E85 201 n.d. n.d. - - 209 12,5 6,6 8,8 70 5L 2521 231/4800 340/1700 A M6 210 7,7 4823x1861x1547 2816 5 5 1659

V70 2.5 FT R-design 45.850 E 4 B/E85 201 n.d. n.d. - - 209 12,5 6,6 8,8 70 5L 2521 231/4800 340/1700 A M6 210 7,7 4823x1861x1547 2816 5 5 1659

V70 2.5 FT Summum 48.900 E 4 B/E85 201 n.d. n.d. - - 209 12,5 6,6 8,8 70 5L 2521 231/4800 340/1700 A M6 210 7,7 4823x1861x1547 2816 5 5 1659

S40 DRIVe Start/Stop Kinetic 25.550 A 5 D 99 - - - - 99 4,3 3,5 3,8 52 4L 1560 115/4000 270/1750 A M6 195 11,4 4476x2022x1845 2640 4 5 1350

S40 DRIVe Start/Stop Momentum 27.350 A 5 D 99 - - - - 99 4,3 3,5 3,8 52 4L 1560 115/4000 270/1750 A M6 195 11,4 4476x2022x1845 2640 4 5 1350

S40 DRIVe Start/Stop R.design 27.050 A 5 D 99 - - - - 99 4,3 3,5 3,8 52 4L 1560 115/4000 270/1750 A M6 195 11,4 4476x2022x1845 2640 4 5 1350

S40 DRIVe Start/Stop Summum 29.750 A 5 D 99 - - - - 99 4,3 3,5 3,8 52 4L 1560 115/4000 270/1750 A M6 195 11,4 4476x2022x1845 2640 4 5 1350

S80 2.5 FT Kinetic 41.300 E 4 B/E85 198 n.d. n.d. - - 206 12,5 6,3 8,6 70 5L 2521 231/4800 340/1700 A M6 210 7,3 4851x1861x1493 2835 4 5 1625

S80 2.5 FT Momentum 44.300 E 4 B/E85 198 n.d. n.d. - - 206 12,5 6,3 8,6 70 5L 2521 231/4800 340/1700 A M6 210 7,3 4851x1861x1493 2835 4 5 1625

S80 2.5 FT R-design 44.050 E 4 B/E85 198 n.d. n.d. - - 206 12,5 6,3 8,6 70 5L 2521 231/4800 340/1700 A M6 210 7,3 4851x1861x1493 2835 4 5 1625

S80 2.5 FT Summum 47.300 E 4 B/E85 198 n.d. n.d. - - 206 12,5 6,3 8,6 70 5L 2521 231/4800 340/1700 A M6 210 7,3 4851x1861x1493 2835 4 5 1625

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