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ECOSISTEMA Ingegneria Sanitaria- Ambientale Claudio Lubello

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ECOSISTEMA

Ingegneria Sanitaria-Ambientale Claudio Lubello

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Definizione

• L’ecosistema è un insieme interagente di comunità biotiche e ambiente fisico circostante. Si parla di biosfera o ecosfera quando si fa riferimento a tutti gli organismi viventi sulla terra e tutto l’ambiente fisico che con essi interagisce, compresa l’energia solare e la dispersione termica nello spazio.

• Per ambiente abiotico si intende l’insieme delle condizioni climatiche e delle caratteristiche chimiche e fisiche dell’ambiente

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Flussi di energia e materia

• L’ecosistema è un sistema aperto che scambia energia e materia con l’esterno.

• All’interno di ciascun ecosistema avvengono trasformazioni energetiche secondo i principi della termodinamica: i vari organismi sono comparti che accumulano e trasformano energia.

• Le trasformazioni sono inoltre soggette alla conservazione della materia: N, C, P, acqua e gli altri elementi di cui sono composti gli organismi ricircolano molte volte da esseri viventi a non viventi e viceversa

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Singoli componenti di un ecosistema

• Sostanza inorganiche; • Sostanze organiche;• Fonte di energia; • Produttori;• Macroconsumatori;• Microconsumatori.

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Sostanze inorganiche

Sono sostanze abiotiche presenti nei tre diversi stati, solido, liquido e gassoso. Spesso è possibile trovarle disciolte nell’acqua o aggregate al terreno. Si tratta principalmente di C, O2 CO2, NH3, H2O, N, P….

I principali costituenti dell’atmosfera terrestre sono : N2 (78.1%), O2(20.9%), Ar(0.93%) e CO2(0,035%).

(% in volume o moli)

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Sostanze organiche

• zuccheri (carboidrati Cn(H2O)n);• proteine (composti azotati costituite da catene di

aminoacidi);• lipidi (sostanza di riserva energetica, costituente di

membrane vegetali ed ormoni);• sostanze umiche (insieme di sostanze presenti nello

strato superficiale del suolo derivate dalla decomposizione di detriti animali e vegetali)

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Produttori primari

Organismi vegetali in grado di trasformare le sostanze inorganiche in sostanze organiche tramite la fotosintesi clorofilliana.

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Macroconsumatori

Animali che si nutrono di altri organismi: i consumatori primari si nutrono di organismi vegetali, mentre i consumatori secondari e terziari sono animali predatori di altri animali.Dal cibo traggono energia e nutrienti.

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Microconsumatori

In maggioranza organismi decompositori (batteri, funghi, muffe, lieviti) che si nutrono di biomasse di organismi morti e degli escreti, producendo sostanze di rifiuto inorganiche molto semplici, riutilizzabili come nutrienti dagli organismi produttori.

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Fonti di energia degli ecosistemi

Ogni ecosistema necessita di un continuo flusso energetico. Le più importanti fonti di energia sono:

Produzione primaria

Importo di materiale organico da altri ecosistemi

Calore

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Esempio di una ecosistema: lo stagno

(A) componente abiotica, (B)produzione primaria, (C) consumatori, (D) decompositori

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Catene alimentari

• Catene di pascolo, che hanno origine dai vegetali, di cui si nutrono gli animali erbivori pascolanti e infine i carnivori.

• Catene di detrito, che hanno origine dagli escrementi animali o da esseri viventi morti i quali vengono degradati dai microrganismi.

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Catena Alimentare

Originata dallaEnergia Solareattraverso laProduzionePrimariaverso iConsumatori

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Relazioni fra livelli trofici• I livelli di una catena alimentare

solo collegati dall’efficienza di consumo

• La biomassa ad un dato livello trofico richiede che circa 10 volte della sua massa equivalente in cibo venga fornito dal livello trofico inferiore

• Perciò per poter sostenere 1 unità di biomassa al livello di carnivori secondari sono necessari:– 10 unità di carnivori primari– 100 unità di erbivori– 1000 unità di biomassa

vegetale• Piramide Eltoniana

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Un esempio di biomagnificazione: il DDT

La concentrazione di DDT negli uccelli può arrivare a 20 ppm, che corrisponde ad una valore di biomagnificazione pari a 10 milioni

Il DDT è più solubile nei tessuti adiposi che nell’acqua: una volta entrato nell’organismo, la quantità espulsa attraverso le vie metaboliche è molto scarsa rispetto a quella che si accumula nel tessuto

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Fattori condizionanti crescita e sviluppo

• Legge di Liebig• Legge di Shelford• Adattamento

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Legge di Liebig

Ogni organismo per svolgere le sue funzioni vitali di crescita e riproduzione necessita di un certo numero e una certa quantità di sostanze, se tali sostanze sono presenti in quantità vicine ad una soglia minima critica, esse diventano fattori limitanti.

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Legge di Shelford

Nota anche come legge della tolleranza: il successo biologico di una popolazione dipende da un complesso di condizioni: qualsiasi condizione si avvicini o superi il limite di tolleranza può compromettere lo sviluppo di un individuo.

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Adattamento

La capacità di un organismo di vivere anche in seguito alla variazione dei fattori ambientali tipici del proprio habitat è definito adattamento.

• Adattamento fenotipico, cioè non trasmesso ereditariamente;

• Adattamento genotipico, cioè trasmissibile ereditariamente (comporta modificazione genetiche a livello di DNA e RNA) .

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Diversità e abbondanza di specie

• In una comunità naturale, solo poco specie sono in genere abbondanti mentre le specie di minore importanza sono una percentuale elevata (specie rare)

• L’elevato numero di specie rare determina la diversità di specie, definibile in termini di “indice di diversità”

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Indici di diversità

IncontaminatoContaminato

Numero di specie

Numero di individui/specie