10
Consiglio di Amministrazione EDISU Piemonte APPUNTI PER UN PROGRAMMA DI MANDATO Nel presente documento ho provato a riprendere le rivendicazioni e gli obiettivi principali di questi anni di mobilitazioni per il Diritto allo Studio, di partecipazione diretta e battaglie di rappresentanza, aggiornandole e contestualizzandole rispetto ad una situazione in costante evoluzione, cercando di sistematizzarle in una forma il più possibile vicina ad un programma di mandato ed integrandole con ulteriori proposte e spunti di lavoro. Spero che queste pagine possano servire da stimolo a tutti i soggetti a vario titolo corresponsabili nella definizione delle politiche regionali per il Diritto allo Studio: confido che questo contributo possa essere oggetto di un dibattito aperto e possa essere impiegato come traccia per un confronto approfondito sulle priorità che il nuovo Consiglio di Amministrazione dovrà porsi in questa fase di avvio della propria attività. Dal canto mio, dedicherò tutto il mio impegno con perseveranza perchè i propositi illustrati in questo documento trovino coerente attuazione e perchè queste politiche possano contribuire a rendere realmente effettiva la garanzia del Diritto allo Studio per tutti gli studenti «capaci e meritevoli anche se privi di mezzi» come sancito dalla nostra Costituzione. 1. BORSE DI STUDIO ED ALTRE FORME DI SOSTEGNO AL REDDITO [Copertura totale ] L'erogazione delle borse di studio a tutti gli aventi diritto deve essere indubbiamente il principale obiettivo dell'Ente anche se il raggiungimento di questo traguardo dipende innanzitutto dalle risorse messe a disposizione dalla Regione e dallo Stato; in ogni caso l'Ente deve fare ogni sforzo per garantire l'erogazione delle borse di studio al più ampio numero possibile di aventi diritto, sia agendo con determinazione a livello politico ed istituzionale, sia impegnando all'interno dei propri bilanci il massimo delle risorse disponibili a questo scopo. [Se le risorse ancora non bastano? Maggiori garanzie per gli idonei non beneficiari ] Qualora le risorse continuassero a non essere sufficienti per la copertura totale (eventualità che purtroppo è impossibile escludere del tutto) è importante garantire a tutti gli aventi diritto che non ottengano la borsa di studio un livello minimo di benefici, estendendo l'erogazione del pasto gratuito anche agli studenti iscritti ai primi anni e prevedendo inoltre nuove forme di sostegno parziale quali rimborsi degli abbonamenti al trasporto pubblico e contributi per l'acquisto dei libri di testo: benefici di entità limitata che non possono certo compensare la mancata assegnazione della borsa di studio ma costituiscono comunque un supporto per studenti che incontrano forti difficoltà per intraprendere o proseguire un percorso di studio. [Revisione dei criteri di accesso ] Per quanto concerne i criteri di merito, è prioritario eliminare tutte le forme di sbarramento, non esplicitamente previste nella normativa nazionale, che comportano l'inidoneità alla borsa di studio: in questo senso sono da eliminare le soglie di media ECTS introdotte nell'a.a. 2013/14 e con esse la figura del c.d. “escluso per media”, mantenendo quali unici criteri di merito per l'accesso alle graduatorie il numero minimo di crediti previsto dal DPCM 390/01. Per quanto concerne i criteri di reddito, vi è innanzitutto l'urgenza di rivedere il limite massimo per l'idoneità alla luce della riforma del sistema ISEE che entrerà in vigore dal prossimo anno, valutandone per tempo con attenzione l'impatto nell'ambito del Diritto allo Studio: qualora fosse prevista una riduzione degli aventi diritto con il nuovo ISEE sarà necessario incrementare la soglia massima di reddito per evitare una riduzione della platea degli idonei. In ogni caso è opportuno portare tale limite almeno fino a 21.000 € per fare fronte ad una situazione in cui anche gli studenti con redditi di poco superiori al limite per l'idoneità alla borsa incontrano sempre maggiori ostacoli economici che ne precludono l'accesso alla formazione universitaria. [Consiglio di Amministrazione EDISU Piemonte] APPUNTI PER UN PROGRAMMA DI MANDATO                                   [Pag. 1]

EDISU - Appunti per un programma di mandato

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Documento a cura del Collettivo Alter.POLIS (Politecnico di Torino) e di SI - Studenti Indipendenti (Università degli Studi di Torino)

Citation preview

Page 1: EDISU - Appunti per un programma di mandato

Consiglio di Amministrazione EDISU PiemonteAPPUNTI PER UN PROGRAMMA DI MANDATO

Nel presente documento ho provato a riprendere le rivendicazioni e gli obiettivi principali di questi anni di mobilitazioniper il Diritto allo Studio, di  partecipazione diretta  e battaglie di rappresentanza,  aggiornandole e  contestualizzandolerispetto ad una situazione in costante evoluzione, cercando di sistematizzarle in una forma il più possibile vicina ad unprogramma di mandato ed  integrandole con  ulteriori  proposte e spunti di lavoro.  Spero che queste pagine possanoservire da stimolo a tutti i soggetti a vario titolo corresponsabili nella definizione delle politiche regionali per il Diritto alloStudio: confido che questo contributo possa essere oggetto di  un dibattito aperto e possa essere  impiegato cometraccia per un confronto approfondito sulle priorità che il nuovo Consiglio di Amministrazione dovrà porsi in questa fasedi avvio della propria attività. Dal canto mio, dedicherò tutto il mio impegno con perseveranza perchè i propositi illustratiin questo documento  trovino coerente  attuazione e perchè queste politiche possano contribuire a rendere realmenteeffettiva la garanzia del Diritto allo Studio per tutti gli studenti «capaci e meritevoli anche se privi di mezzi» come sancitodalla nostra Costituzione.

1. BORSE DI STUDIO ED ALTRE FORME DI SOSTEGNO AL REDDITO

[Copertura totale]

L'erogazione  delle borse di studio a tutti  gli aventi diritto deve essere indubbiamente il  principale obiettivo dell'Enteanche se il raggiungimento di questo traguardo dipende innanzitutto dalle risorse messe a disposizione dalla Regione edallo Stato; in ogni caso l'Ente deve fare ogni sforzo per garantire l'erogazione delle borse di studio al più ampio numeropossibile di aventi diritto, sia agendo con determinazione a livello politico ed istituzionale, sia impegnando all'interno deipropri bilanci il massimo delle risorse disponibili a questo scopo.

[Se le risorse ancora non bastano? Maggiori garanzie per gli idonei non beneficiari]

Qualora le risorse continuassero a non essere sufficienti per la copertura totale (eventualità che purtroppo è impossibileescludere del tutto) è importante garantire a tutti gli aventi diritto che non ottengano la borsa di studio un livello minimodi benefici,  estendendo l'erogazione del pasto gratuito anche agli  studenti  iscritti  ai  primi anni e prevedendo inoltrenuove forme di sostegno parziale quali rimborsi degli abbonamenti al trasporto pubblico e contributi per l'acquisto deilibri di testo: benefici di entità limitata che non possono certo compensare la mancata assegnazione della borsa di studioma costituiscono comunque un supporto per studenti che incontrano forti difficoltà per intraprendere o proseguire unpercorso di studio.

[Revisione dei criteri di accesso]

Per quanto concerne i criteri di merito, è prioritario eliminare tutte le forme di sbarramento, non esplicitamente previstenella normativa nazionale, che comportano l'inidoneità alla borsa di studio: in questo senso sono da eliminare le sogliedi media ECTS introdotte nell'a.a. 2013/14 e con esse la figura del c.d. “escluso per media”, mantenendo quali unicicriteri   di  merito  per   l'accesso  alle  graduatorie   il  numero  minimo di  crediti   previsto  dal  DPCM 390/01.  Per  quantoconcerne i criteri di reddito, vi è innanzitutto l'urgenza di rivedere il limite massimo per l'idoneità alla luce della riformadel sistema ISEE che entrerà in vigore dal prossimo anno, valutandone per tempo con attenzione l'impatto nell'ambitodel  Diritto  allo  Studio:  qualora   fosse prevista  una riduzione degli  aventi  diritto  con  il  nuovo  ISEE sarà  necessarioincrementare la soglia massima di reddito per evitare una riduzione della platea degli idonei. In ogni caso  è opportunoportare tale limite almeno fino a 21.000 € per fare fronte ad una situazione in cui anche gli studenti con redditi di pocosuperiori al limite per l'idoneità alla borsa incontrano sempre maggiori ostacoli economici che ne precludono l'accessoalla formazione universitaria.

[Consiglio di Amministrazione EDISU Piemonte] APPUNTI PER UN PROGRAMMA DI MANDATO                                        [Pag. 1]

Page 2: EDISU - Appunti per un programma di mandato

[Fascia cuscinetto per i non­borsisti]

Per le ragioni sopra esposte diventa sempre più importante estendere una parte dei benefici agli studenti compresi inuna fascia reddituale che con consente di ottenere una borsa di studio ma che comporta comunque consistenti difficoltàeconomiche;   in   questo   senso   è   opportuno   individuare   una   fascia   cuscinetto   nell'ambito   della   quale   prevederel'erogazione di benefici di modesta entità, come l'esenzione della tassa regionale per il Diritto allo Studio o maggioriagevolazioni   per   il   servizio   di   ristorazione,   nonché,   in   caso   di   copertura   totale   delle   borse   di   studio   ordinarie   edisponibilità di ulteriori risorse, l'assegnazione di benefici simili a quelli descritti come maggiori garanzie per gli idoneinon beneficiari: gratuità dei pasti, rimborsi sul costo dei trasporti, mini­borse per il materiale didattico e librario.

[Potenziamento del sistema di conferma benefici]

Poiché la borsa di studio diviene uno strumento realmente efficace per promuovere il successo formativo solo quando èerogata con continuità  dall'inizio alla  fine del percorso accademico di uno studente,  il  sistema di conferma beneficiricopre un ruolo fondamentale e va incentivato e potenziato, andando oltre l'attuale impostazione basata sulla discutibileretorica del c.d. “super­merito” e prevedendo invece nuove soglie che non tengano più in considerazione in manieradisgiunta  media  e  crediti  ma siano  basate  sul  punteggio   (media*crediti)   con   l'obiettivo  di   valutare  adeguatamenteentrambe le componenti attestanti il “merito” di uno studente.

[Revisione dei criteri per le graduatorie]

Attualmente le graduatorie dei primi anni sono giustamente redatte sulla base del solo reddito mentre quelle degli annisuccessivi tengono in considerazione soltanto parametri di merito ed utilizzano il valore reddituale esclusivamente incaso di parità di punteggio. Vi è pertanto una totale disparità di criteri nel passaggio tra un anno e l'altro: gli studentisono valutati e disposti in graduatoria in base ad indicatori completamente diversi al primo ed al secondo anno. Questadisparità, soprattutto in un contesto di scarsità di risorse, ha prodotto una sempre maggiore incertezza nella continuitàdell'erogazione delle borse di studio, producendo risultati profondamente diversi a seconda dei diversi anni: con talicriteri è molto probabile che uno studente che abbia ricevuto la borsa al primo anno non la ottenga al secondo permancanza di requisiti  di merito e che invece la ottengano studenti risultati  idonei non beneficiari al primo anno permancanza di requisiti di reddito, perdendo così il diritto alla conferma benefici. L'erogazione della borsa di studio rischiacosì di diventare un fatto isolato, circoscritto ad uno o due anni del percorso accademico e non costante per tutta ladurata dello stesso. Per ovviare a  tale problema  è  necessario rendere più  omogenei   i  criteri  di   formulazione dellegraduatorie, introducendo una componente di reddito nel calcolo del punteggio da affiancare alla formula attualmenteimpiegata per valutare il merito (media*crediti) in modo da tenere in considerazione il valore ISEE degli studenti nonsoltanto in caso di ex­aequo.

[Adeguamento degli importi]

Attualmente le somme erogate con le borse di studio non risultano sufficienti per consentire ai beneficiari di affrontaretutte le ingenti spese legate alla condizione di studente universitario: l'inadeguatezza degli importi attualmente previsti èparticolarmente evidente per quanto concerne gli studenti pendolari e fuori sede. Pertanto è indispensabile un'indagineaccurata sui costi di mantenimento che gli studenti universitari sono chiamati a sostenere per ridefinire in base a questagli   importi   delle  borse  di   studio.   L'obiettivo  di  una  maggiore   rispondenza  dei   benefici   erogati   alle   reali   necessitàeconomiche degli studenti può essere tradotto in pratica (già a partire dall'a.a. 2015/16) sia attraverso un vero e proprioadeguamento degli importi entro i limiti previsti dalla normativa, sia attraverso specifiche integrazioni alle borse di studioper la copertura delle spese di trasporto o di affitto (v. capitoli servizio abitativo e trasporti).

[Parità di condizioni di accesso per le matricole]

Negli anni passati la scarsità di risorse ha avuto l'impatto maggiore sulle graduatorie degli studenti iscritti ai primi anni,che hanno visto percentuali di copertura anche inferiori al 20%: proprio laddove il Diritto allo Studio risulta più essenzialeper garantire pari opportunità di accesso alla formazione universitaria il definanziamento si è manifestato in forma piùgrave. Tuttavia, anche lasciando da parte l'emergenza legata alla mancanza di fondi, il  sistema di erogazione delleborse di studio per le matricole presenta profonde criticità che lo rendono fortemente inefficace nel perseguimento del

[Consiglio di Amministrazione EDISU Piemonte] APPUNTI PER UN PROGRAMMA DI MANDATO                                        [Pag. 2]

Page 3: EDISU - Appunti per un programma di mandato

suo fine, ovvero  l'abbattimento delle barriere economiche e sociali  che precludono a molti  studenti   la  possibilità  diavviare un percorso formativo. Alcune proposte che tendono a creare condizioni più favorevoli per gli studenti iscritti aiprimi anni: erogazione immediata del livello minimo di benefici sopra descritto (estensione alle matricole della gratuitàdei pasti a partire dall'inizio dell'anno accademico, rimborso dell'abbonamento al trasporto pubblico, buono libri); anticipodell’erogazione di parte della seconda rata della borsa di studio in primavera, al raggiungimento di un dato numero dicrediti, per garantire un sostegno economico agli studenti prima del termine dell'anno accademico; potenziamento delsistema di conferma benefici nel passaggio tra Laurea triennale e magistrale.

[Maggiore equità nella contribuzione: riformare la tassa regionale per il D   iritto allo Studio   ]

La maggior parte delle risorse oggi impegnate per l’erogazione delle borse di studio proviene dal gettito della tassaregionale per il Diritto allo Studio: premesso che tale situazione che vede gli studenti quali primi finanziatori delle proprieborse di studio risulta paradossale e deve essere superata con un maggiore finanziamento da parte della Regione edello Stato, resta da risolvere il nodo della mancata fasciazione in base al reddito di tale tassa, il cui importo è di 140 €per tutti gli studenti e costituisce il principale elemento ancora fisso in un sistema di contribuzione studentesca che negliultimi anni è stato profondamente riformato in senso progressivo, sia al Politecnico sia all’Università di Torino. Occorrevalutare con opportune simulazioni   la possibilità  di  applicarvi   la  fasciazione prevista dal  D.Lgs. 68/2012 per  legarel’importo dovuto al  valore ISEE dello studente,  verificando  la  fattibilità  normativa dell’istituzione di  ulteriori   forme diriduzione e rimodulazione degli importi rispetto a quelle disciplinate nel decreto, con l’obiettivo di mantenere invariatol’importo per le fasce reddituali medie e diminuirlo per quelle più basse, estendendo l’esenzione almeno agli studentiquasi­borsisti inclusi nella sopra citata “fascia cuscinetto” senza tuttavia andare incontro ad un calo del gettito che sitradurrebbe necessariamente in una diminuzione dei benefici erogati. In merito alla tassa regionale è inoltre importanteintrodurre  un meccanismo di  sospensione  del  pagamento della   tassa   regionale  per   il  Diritto  allo  Studio  per   tutti   ipotenziali borsisti, con successiva esenzione nel caso in cui risultino idonei, superando il perverso sistema di rimborsooggi presente. Un’azione in questo senso, che per esigenze operative costringerebbe anche gli Atenei ad una modificadei propri regolamenti tasse, potrebbe essere lo stimolo per arrivare, con un lavoro congiunto anche mediato dall’Ente,ad una positiva omogeneizzazione dei sistemi contributivi del Politecnico e delle Università di Torino e del PiemonteOrientale, che permetta di intervenire sugli aspetti critici ed escludenti purtroppo in essi ancora presenti: in particolare gliimporti richiesti per le prime rate agli studenti iscritti ai primi anni.

[Maggiore e migliore impiego delle collaborazioni part­time]

Le borse di studio per le collaborazioni studentesche part­time (c.d. 200 ore) previste dal D.Lgs. 68/2012 costituisconoun  importante  strumento  dalla  duplice  valenza:   infatti   da  una  parte  consentono  di   impiegare  studenti   in  mansioniconnesse  all'amministrazione ed ai  servizi  dell'Ente  coadiuvando  il  personale  EDISU e garantendo allo  stesso unsupporto   nella   sua  attività;   dall'altra   costituiscono   per   tali   studenti   un   importante   forma   di   sostegno   al   reddito   ecostituiscono a tutti gli effetti uno strumento per il Diritto allo Studio. Tale forma di sostegno è tanto più importante in unafase storica nella quale molti studenti, costretti dalle ristrettezze economiche a lavorare per mantenersi gli studi, devonofare i conti con un mercato del lavoro che riserva loro retribuzioni molto basse e condizioni vicine allo sfruttamento, perdi  più  con  una quota   rilevante  di   lavoro sommerso  ed   irregolare.  Le  collaborazioni  part­time possono essere  unaparziale soluzione a tale emergenza garantendo agli studenti un corrispettivo dignitoso (circa 9  € l'ora) per le mansionisvolte e permettendo così agli stessi una via d'uscita, anche se solo temporanea, alla ricattabilità  del lavoro nero osottopagato. Inoltre il fatto di impiegare studenti pagati nel potenziamento di servizi rivolti agli stessi studenti ha unavalenza particolarmente importante in un momento che vede sempre più affermarsi forme degradanti di "lavoro gratuito"promosse anche dalle pubbliche amministrazioni. Per queste ragioni è importante incrementare l'impegno economicodell'Ente per garantire un maggior numero di borse part­time, attivando preliminarmente una puntuale verifica delleesigenze di  collaboratori  per   l'amministrazione ed  i  servizi  EDISU ed elaborando una progettualità   specifica  per   ilpotenziamento dell'attività  dell'Ente grazie all'impiego di   tali  studenti.   Inoltre potrebbe essere utile  che  in  futuro siaEDISU a gestire direttamente bandi e graduatorie relative a tali collaborazioni per una più efficace gestione dei concorsi.

[Consiglio di Amministrazione EDISU Piemonte] APPUNTI PER UN PROGRAMMA DI MANDATO                                        [Pag. 3]

Page 4: EDISU - Appunti per un programma di mandato

2. SERVIZIO ABITATIVO E POLITICHE PER LA RESIDENZIALITÀ STUDENTESCA

[Copertura totale, raddoppio dei posti letto]

Anche   in   questo   caso   l'obiettivo   dell'Ente   deve   essere   quello   di   assicurare   a   tutti   gli   studenti   idonei   fuori   sedeun'adeguata soluzione abitativa: tale obiettivo non può chiaramente essere raggiunto in tempi brevi poiché comporta unsostanziale raddoppio del numero di posti letto, dal momento che le strutture EDISU possono ospitare oggi meno dellametà degli aventi diritto. È dunque necessaria una nuova politica di espansione dell'offerta di residenzialità universitariada attuarsi con un piano di investimenti edilizi a medio e lungo termine.

[Completare interventi già avviati: residenza Verdi]

Il primo passo da compiere per un ampliamento del numero di posti letto è certamente il completamento degli interventigià avviati: per questo, reperite finalmente le risorse necessarie, è  importante effettuare con urgenza una ricognizionedello stato di avanzamento dei lavori di ristrutturazione residenza Verdi per una rapida ripresa ed accelerazione delcantiere, in modo da giungere entro settembre 2015 alla riapertura della struttura in tempo utile per l'avvio del nuovoanno accademico, completando le opere interne ed eventualmente rinviando il previsto risanamento delle facciate ad unsuccessivo momento.

[Integrare nel sistema EDISU le nuove residenze Mollino e Codegone]

Nei prossimi anni è prevista l'apertura due nuove residenze universitarie per circa 240 posti letto nell'area della cittadellapolitecnica, un intervento promosso direttamente dall'Ateneo grazie ad un cofinanziamento L. 338/2000 e realizzatotramite una concessione di costruzione e gestione. È importante definire prima del completamento dei lavori un accordocon il Politecnico ed il futuro gestore affinché i posti letto vincolati per gli studenti idonei alla borsa di studio (almeno il60% del totale) siano integrati direttamente nel bando EDISU ed assegnati all'interno di un'unica graduatoria.

[Masterplan per le residenze universitarie: un ruolo da protagonista per EDISU]

La definizione da parte  della Città  di  Torino di  un Masterplan per  le   residenze universitarie dimostra  la  crescenteattenzione delle istituzioni locali verso il tema dell'abitare per gli studenti universitari e la centralità degli interventi diresidenzialità  studentesca nell'ambito delle politiche urbanistiche comunali.  Va osservato tuttavia che non vi  è  statoalcun   confronto   con   l'Ente   nella   definizione   del   piano   né   si   è   immaginato   finora   un   suo   coinvolgimento   nellarealizzazione degli interventi previsti, verosimilmente per problemi politici legati ai rapporti tra il Comune e la passataGiunta regionale: ora vi è l’urgenza di recuperare il tempo perduto con l'avvio di una stretta interlocuzione per fare s ì cheEDISU, come vuole la sua vocazione di Ente regionale per il Diritto allo Studio, possa assumere un nuovo protagonismonell'ambito di questo Masterplan ed esercitare insieme al Comune un ruolo di regia nella sua attuazione. Una notevolecriticità del piano è costituita dal fatto che preveda esclusivamente interventi privati che porterebbero ad un ampliamentodell'offerta di alloggi nell'ambito del mercato degli affitti, quando invece l'emergenza da affrontare  è la disponibilità diposti letto da assegnare gratuitamente all'interno del sistema regionale di Diritto allo Studio. L'obiettivo da perseguire èdunque un coinvolgimento diretto di EDISU nella realizzazione di almeno una parte degli interventi previsti per ampliareanche attraverso il Masterplan il servizio abitativo dell'Ente con nuove residenze universitarie. Per questo  è importanteguardare con attenzione alle opportunità profilate negli ambiti di intervento del Masterplan, ma anche alla possibilità diutilizzare, per l'apertura di nuovi studentati, parte delle caserme e degli immobili demaniali dismesse già a disposizionedel Comune o che potrebbero presto entrare a far parte del patrimonio della Città.  In ogni caso, la presenza di unnumero rilevante e crescente di studenti fuori sede ed il fabbisogno di posti letto che questa presenza comporta nonpossono costituire un mero pretesto per la realizzazione di operazioni immobiliari mosse da interessi speculativi: deveinvece sollecitare EDISU e tutti gli altri attori istituzionali ad attuare una politica efficace e coordinata che metta al centrole esigenze abitative degli studenti a partire da coloro che partono da una condizione più debole.

[Consiglio di Amministrazione EDISU Piemonte] APPUNTI PER UN PROGRAMMA DI MANDATO                                        [Pag. 4]

Page 5: EDISU - Appunti per un programma di mandato

[Programmare e progettare per tempo i nuovi interventi]

Una volta individuati i possibili interventi che potrebbero vedere un coinvolgimento dell'Ente è indispensabile avviare alpiù  presto possibile   la   fase di  progettazione,   in  sinergia  con gli  Atenei,   le   loro  strutture   tecniche e  le  competenzeprofessionali ed accademiche in essi presenti (come i dipartimenti dell'area dell'Architettura al Politecnico). Predisporre iprimi progetti in anticipo è indispensabile per giungere preparati alle prossime scadenze per la partecipazione ai bandiL. 338/2000 per le residenze universitarie. Oltre alle opportunità di cofinanziamento ministeriale garantite dalla citatalegge è   importante  cercare di   recuperare altre   risorse  risorse pubbliche (FSE ed altri   fondi  comunitari)  ma anche“semi­pubbliche” per esempio attraverso la Cassa Depositi e Prestiti. È invece da evitare la realizzazione di interventitramite   forme di  project   financing che comportino  il   rischio  di  un  forte   indebolimento delle  possibilità  di   indirizzo econtrollo sulla gestione delle residenze da parte dell'Ente generando al contempo considerevoli profitti su un serviziopubblico che non dovrebbe rispondere a  logiche di  mercato  e  rafforzando ulteriormente  le posizioni  di   rendita deisoggetti privati coinvolti in tali interventi.

[Superare i limiti e le criticità dell'attuale gestione esternalizzata]

Purtroppo l'affidamento a terzi dei principali servizi necessari al funzionamento delle residenze universitarie (dalle pulizieal  portierato)  è  una necessità  alla  quale non è  concretamente possibile  trovare alternative e  la prospettiva  di  unagestione diretta non ha nel contesto normativo ed economico attuale alcun margine di attuazione. Tuttavia l'Ente deveassumere quale priorità il superamento dei più gravi limiti e delle più forti criticità connesse alla modalità di gestioneesternalizzata adottata fino ad oggi. Per tradurre in fatti questa intenzione vi è la possibilità di studiare “bandi intelligenti”da impiegare per l'affidamento di tali servizi (a partire dal rinnovo dell'appalto multiservizi nel 2015) secondo principi ecriteri  maggiormente rispondenti  all'esigenza di una gestione pubblica che risponda pienamente alle esigenze deglistudenti. Un contributo significativo per definire nuovi criteri  in base ai quali  impostare tali bandi potranno senz'altroderivare dalla  ricerca  «Quanto costa   la gestione delle   residenze universitarie  EDISU Piemonte»  che  l'OsservatorioRegionale per l'Università e il Diritto allo Studio sta conducendo su incarico del CORECO. Caratteristiche di questi bandidevono essere una revisione dei requisiti richiesti ai partecipanti per non limitare la gara alle sole multinazionali dellaristorazione, la dimensione il più possibile ridotta dei lotti per favorire la partecipazione di piccole­medie imprese locali,la predilezione verso soggetti non­profit, limitando in ogni caso al massimo i margini di profitto per i concessionari, lamassima tutela dei diritti dei lavoratori precludendo la possibilità di subappaltare parti di servizio ed evitando il ricorso aforme contrattuali precarie, la salvaguardia di tutti i posti di lavoro attualmente previsti in organico.

[Sperimentazione di nuove soluzioni per una gestione partecipativa]

Accanto alle  nuove modalità  e  condizioni  di  gestione dei  servizi  esternalizzati,  grazie  ai  citati   “bandi   intelligenti”   èpossibile contribuire al miglioramento della gestione delle residenze con una più stretta partecipazione degli studenti,anche con un coinvolgimento attivo nel supporto ai servizi, potenziando lo strumento delle collaborazioni part­time (c.d.200 ore) previste dal D.Lgs. 68/2012. Inoltre, nell'ambito della definizione del bando per il nuovo appalto multiservizi(2015) e nella configurazione dei lotti da mettere a gara, vi è l'opportunità di individuare una o più residenze con lecaratteristiche  adatte  per  sperimentare   in  esse  soluzioni  alternative  di  gestione  partecipativa,  anche  con   forme dicogestione ed autogestione.

[Contenere i costi di locazione]

Per quanto riguarda le residenze esistenti, è comunque evidente la necessità di intervenire per contenere alcuni costi,evidentemente  sproporzionati  ed  ingiustificati,  quali   le  spese per  affitti  oggi  sostenute  da  EDISU.   In  particolare,   èurgente avviare un'indagine accurata per valutare attentamente di tutte le opzioni possibili per rinegoziare i contrattidelle residenze Villa Claretta e Borsellino o comunque rivedere al ribasso la spesa oggi sostenuta dall'Ente, senzaescludere la possibilità di ricercare eventuali responsabilità politiche ed amministrative all'origine di una situazione in cuinon è  difficile scorgere gli  estremi di un danno erariale. In parallelo,  è  da programmare l'avvio di un confronto conRegione ed ATC Torino per il trasferimento della proprietà della residenza Olimpia ed eventualmente degli altri immobilidi proprietà dell'Agenzia Territoriale per la Casa attualmente affittati da EDISU, per evitare l'attuale paradosso degli affittiincrociati tra due Enti regionali, prevedendo opportune forme di compensazione per i mancati introiti di ATC.

[Consiglio di Amministrazione EDISU Piemonte] APPUNTI PER UN PROGRAMMA DI MANDATO                                        [Pag. 5]

Page 6: EDISU - Appunti per un programma di mandato

Queste azioni sono tuttavia solo  le più   rilevanti  e di più  prioritaria definizione, ma devono  inserirsi  all'interno di unprocesso complessivo di verifica e ricognizione dei costi di locazione delle residenze dell'Ente, cui contribuirà senz'altrola ricerca «Quanto costa la gestione delle residenze universitarie EDISU Piemonte» citata poco sopra ed a cui dovrannoseguire gli opportuni provvedimenti per riorganizzare tale spesa perseguendo un migliore impiego delle risorse per unincremento dei posti letto.

[Tutti i posti letto agli aventi diritto]

Visto il numero ancora insufficiente di posti letto presente nelle residenze è essenziale che la loro gestione sia quantopiù  efficiente  e  finalizzata  al  primo obiettivo  del  servizio abitativo  EDISU: garantire una sistemazione al  più  ampionumero possibile di studenti nell’ambito del sistema di Diritto allo Studio. Pertanto l’Ente deve concentrare tutti i proprisforzi perché il numero di posti letto non utilizzato sia il più possibile prossimo a zero. La destinazione dei posti lettonell’ambito   del   bando  agli   studenti   idonei   deve   essere  prioritario   rispetto   ad  ogni   altra   forma   di   assegnazione  apagamento,  sia a carico degli  utenti  sia a carico di  altri  Enti  ed  istituzioni:  EDISU deve dunque porsi   l’obiettivo diricercare, insieme con gli Atenei e con gli altri soggetti che attualmente usufruiscono di una parte dei posti letto nelleresidenze in base a convenzioni con l’Ente, soluzioni alternative per gli studenti attualmente ospitati a titolo oneroso.Analogamente, non costituendo un servizio essenziale per il Diritto allo Studio la presenza di alloggi ad uso foresteria,EDISU deve farsi promotore di una convenzione che consenta all’attuale utenza di tale servizio la possibilità di trovarealtre sistemazioni a prezzi analoghi.

[Una distribuzione più razionale degli studenti nelle residenze]

I criteri di assegnazione dei posti letto devono necessariamente essere rivisti per superare l’attuale situazione di diffusainsoddisfazione degli studenti rispetto all’assegnazione alle diverse residenze, alla base di un numero crescente e quasisempre inevaso di richieste di trasferimento. La distribuzione degli studenti nelle strutture dell’Ente deve basarsi anchesu parametri legati alla distanza delle stesse dalle sedi universitarie di frequenza dei corsi di ogni singolo studente ed alloro  agevole   raggiungimento con  il   trasporto  pubblico,  magari  nell’ambito  di  un vero e  proprio  progetto  di  mobilitymanagement  da  condurre   insieme agli  Atenei   (v.   capitolo   trasporti).  Occorre   fare  s ì   che  non  si   creino  dinamicheinutilmente competitive che portano ad una differenziazione tra residenze di serie A e studentati di serie B.

[Un regolamento interno meno costrittivo]

L’esperienza di vivere in una residenza collettiva dovrebbe costituire un valore aggiunto nella formazione dello studenteoffrendo  un contributo significativo alla sua crescita personale:  la rigidità  dell’attuale regolamento tuttavia rischia disnaturare gli aspetti positivi di questa esperienza. La logica repressiva e punitiva alla base di tali norme e le forme dicontrollo quasi gendarmesco che impongono agli studenti risultano non solo vessatorie ma anche inefficaci dal punto divista della corresponsabilizzazione di studenti che condividono gli stessi spazi di vita. Pertanto è necessario avviare unarevisione complessiva del regolamento attraverso un processo di scrittura collettiva di regole condivise basate sul buonsenso e sul reciproco rispetto.

[Non solo studentati: politiche per la residenzialità diffusa]

Gli interventi di EDISU per il diritto all’abitare non possono limitarsi all’ambito delle residenze universitarie: è importanteincrementare le politiche dell’Ente per la residenzialità diffusa per dare risposte alle esigenze abitative della popolazioneuniversitaria. Come richiamato sopra l’incremento dei posti letto nelle strutture dell’Ente non costituisce una soluzione abreve termine per l’emergenza casa che investe molti studenti fuori sede. Almeno per i prossimi anni continueranno adesservi numerosi studenti idonei non beneficiari di posto letto che dovranno rivolgersi al mercato degli affitti per trovareuna sistemazione: ad essi EDISU deve garantire il  massimo supporto sia per orientarsi  in contesto insidioso qualequello   immobiliare,  sia  garantendo ad essi  una  maggiore  copertura  delle  spese  di   locazione.  La  prima azione  daintraprendere è una maggiore integrazione dei servizi di assistenza alla ricerca dell’alloggio e/o di incontro tra domandaed offerta  di  affitti   attualmente  messi  a  disposizione  dall’Ente,  dalla  Città   di  Torino  e  da  altri   soggetti   istituzionali(Sportello Casa EDISU, progetto StessoPiano, etc.) mettendoli in comunicazione ed interazione tra loro, predisponendoal contempo le condizioni perché in futuro si possa costituire un unico servizio. L'ampliamento del raggio di azione di un

[Consiglio di Amministrazione EDISU Piemonte] APPUNTI PER UN PROGRAMMA DI MANDATO                                        [Pag. 6]

Page 7: EDISU - Appunti per un programma di mandato

servizio quale lo Sportello Casa non può tuttavia fermarsi ad un ruolo di mediazione tra proprietari e studenti potenzialiinquilini,   ma   deve   perseguire   l'obiettivo   di   mettere   a   disposizione   una   parte   crescente   dell'enorme   patrimonioimmobiliare privato oggi inutilizzato e sfitto nonché di contribuire a calmierare i canoni di affitto: tali obiettivi tuttavia nonpossono essere raggiunti senza un contributo attivo del Comune che deve farsi promotore di politiche mirate incentivantisul piano fiscale e non solo. Sono inoltre da potenziare, in collaborazione con le organizzazioni sindacali degli inquilini, iservizi di consulenza legale e di supporto per la stipula dei contratti, con l’obiettivo di condurre una campagna specificaed intensiva per l’emersione delle locazioni in nero, anche con la collaborazione altri enti ed istituzioni.

[Contributo    affitto   ]

Gli interventi di cui sopra si rivolgono alla generalità degli studenti ma non incidono sulla condizione degli studenti prividi mezzi per sostenere le spese di affitto connesse alla condizione di studente fuori sede: è necessario un interventostraordinario per garantire un maggiore sostegno economico per gli studenti idonei non beneficiari di posto letto nelleresidenze EDISU che attualmente, se vincitori,  ottengono solo l’importo della borsa di studio senza la detrazione di2.500 € prevista per il servizio abitativo, in caso contrario rimangono privi di alcun sostegno di reddito. Una soluzionepotrebbe derivare dall’istituzione di un vero e proprio “contributo affitto” rivolto a tali studenti in forma di integrazione allaborsa di studio da assegnarsi per concorso, che garantisca entro un determinato massimale il rimborso del canone dilocazione, erogando la differenza tra lo stesso ed i 2.500 € per i titolari di borsa oppure l’intera cifra per chi non l’abbiaricevuta.

3. SERVIZIO DI RISTORAZIONE

[Promuovere l'utilizzo delle mense]

Per   migliorare   il   servizio   di   ristorazione   è   innanzitutto   indispensabile   promuoverne   l'utilizzo,   per   invertire   l'attualetendenza alla diminuzione del numero di pasti erogati, chiaro segnale della disaffezione dell'utenza o della predilezioneda parte degli studenti universitari di altre modalità di consumo dei pasti. Un maggiore utilizzo delle mense è condizionenecessaria  per  garantire   la  sostenibilità   economica  del   servizio  e  consentire  un  suo  potenziamento,  obiettivo  checomporta necessariamente un investimento da parte dell'ente. A questo scopo è necessaria innanzitutto una revisionedelle tariffe per tutte le fasce, portandole al di sotto della media nazionale, per incoraggiare la fruizione del servizio diristorazione   rendendo   concorrenziale   il   pasto   in  mensa   rispetto   ad  altre   soluzioni:   le   tariffe   attualmente  previste,soprattutto per  la  fascia che non beneficia di   riduzioni,   risultano fortemente proibitive e spingono questi  studenti  ascegliere soluzioni alternative alle mense. È altrettanto indispensabile migliorare la qualità del servizio, anche basandouna revisione dell'offerta  attraverso modalità  partecipative  per la raccolta di  pareri e proposte nonché  con  un'azionecostante di rilevazione della soddisfazione dell'utenza.

[Revisione e potenziamento dei servizi sostitutivi]

Nella stessa direzione, per garantire la fruizione di un servizio di ristorazione a costi accessibili (o per chi ne ha diritto lagaranzia del pasto gratuito) anche laddove non siano presenti mense EDISU è necessario rivedere e potenziare i servizisostitutivi: un aumento del numero di pasti erogati tramite gli stessi, con adeguate condizioni contrattuali, può contribuirein misura significativa alla sostenibilità economica del servizio nel suo complesso.

[Semplificazione delle modalità di accesso e pagamento]

L'introduzione   del   pagamento   tramite   smartcard   ha   costituito   senz'altro   un'innovazione   importante   per   il   servizioristorativo  EDISU ma rappresenta anche un ostacolo  rispetto  alla  fruizione,  soprattutto  occasionale,  del  servizio:   èopportuno   reintrodurre,   a   fianco   del   sistema   oggi   previsto,   una   modalità   tradizionale   di   pagamento   in   contanti,eventualmente con tariffe distinte, incentivando al contempo l'utilizzo del servizio da parte di un'utenza non universitaria,per esempio estendendo sperimentalmente il servizio agli studenti delle scuole superiori. Allo stesso modo potrebbeessere efficace adottare, in particolare per i sevizi sostitutivi, anche un più semplice sistema di buoni pasto.

[Consiglio di Amministrazione EDISU Piemonte] APPUNTI PER UN PROGRAMMA DI MANDATO                                        [Pag. 7]

Page 8: EDISU - Appunti per un programma di mandato

[Superare i limiti e le criticità dell'attuale gestione esternalizzata]

Anche  in questo caso, non essendo concretamente possibile ricondurre all'interno di  una gestione diretta da partedell'Ente il servizio di ristorazione, così come per il servizio abitativo, la strada da percorrere è quella della definizione di“bandi intelligenti” per l'affidamento della gestione delle mense già  a partire dalle alle prossime scadenze (es. 2016mensa Castelfidardo) con caratteristiche analoghe a quelle sopra descritte. Con questi stessi bandi vi è la possibilità difavorire un contenimento dei costi fissi delle strutture mensa, favorendo un impiego non esclusivo e monofunzionaledegli spazi mensa, favorendo un loro impiego polivalente fuori dall'orario dei pasti come bar e caffetterie aperte adun'utenza esterna, luoghi di aggregazione e socialità, aule studio, spazi per iniziative culturali, musicali, etc. (tutti utilizziche   possono   contribuire   a   promuovere   la   frequentazione   delle   mense   ed   un   loro   riconoscimento   come   punti   diriferimento per la comunità studentesca e che al contempo possono incrementare i ricavi delle strutture coprendo unaparte dei costi di gestione). Tale possibilità potrebbe essere una soluzione interessante per le mense che in questi annihanno subito un maggiore calo di utenza (es. Principe Amedeo) o che non si trovano nelle immediate prossimità di sediuniversitarie e per cui si dovrebbero studiare differenti e più variegate modalità di utilizzo (es. Galliari).

[Revisione della geografia del servizio]

In generale è opportuno valutare attentamente una revisione della geografia del servizio, considerando l'opportunità dichiudere determinati  punti  di  erogazione od aprirne altri,  programmando tali  azioni nel tempo anche alla  luce dellescadenze degli appalti, per una maggiore aderenza del servizio alla distribuzione territoriale delle sedi universitarie edelle residenze EDISU. Tale revisione è opportuna in particolare nel Piemonte Orientale per trovare soluzioni a casicomplessi come quello di Alessandria, che vede la presenza di una mensa a notevole distanza da entrambe le sediuniversitarie   cittadine,   con   conseguenti   problemi   di   sottoutilizzo   che   rendono  necessario   addirittura  un   servizio   dinavetta:   per   tale   caso   specifico   sarebbe  opportuno   studiare  una   sostituzione   di   tale   mensa   con  nuovi   servizi   inprossimità   delle   sedi   universitarie,   potenziando   l'offerta   di   servizi   sostitutivi   od   eventualmente   sfruttando   struttureesistenti e sottoutilizzate (es. spazi del Politecnico). Sempre nel territorio del Piemonte Orientale, è importante garantirela piena integrazione all'interno del sistema EDISU della nuova mensa in corso di realizzazione nell'ambito del campusuniversitario alla caserma Perrone di Novara. Per la sede di Vercelli, invece, è da valutare la possibilità di aprire un veroe proprio punto di erogazione del servizio di ristorazione all'interno dell'ex sede del Politecnico, sita in prossimità dellastazione e delle  attuali  sedi  dei  corsi  umanistici,  attualmente utilizzata  solo   in  parte  e  probabilmente destinata  adospitare il Rettorato ed un numero crescente di corsi universitari.

[Torino: una nuova mensa sull'asse del Po]

Attualmente tutta l'area delle facoltà scientifiche dell'Università di Torino nell'area ad ovest di corso Massimo d'Azegliononché la sede di Architettura al Castello del Valentino risultano prive di una struttura di riferimento per il servizio diristorazione,   trovandosi   troppo a nord  la mensa Galliari.   In vista della rifunzionalizzazione del  complesso di  TorinoEsposizioni   come   polo   universitario   e   bibliotecario,   come   previsto   nel   Masterplan   oggetto   del   protocollo   d'intesarecentemente siglato tra Politecnico e Città  di Torino, risulta ancor più  importante servire quest'area con una nuovamensa universitaria. Pertanto deve essere quanto prima avviato un confronto con il Comune per un'attiva partecipazionedell'Ente alla progettazione degli interventi da attuarsi a Torino Esposizioni ed in particolare con l'obiettivo di ottenere ladestinazione a mensa della Rotonda del Valentino (opera di Ettore Sottsass di notevole pregio architettonico e grandevalenza storica, per cui il Masterplan prevede un impiego come ristorante) con le modalità “intelligenti” di gestione sopradescritte a grandi linee.

[Consiglio di Amministrazione EDISU Piemonte] APPUNTI PER UN PROGRAMMA DI MANDATO                                        [Pag. 8]

Page 9: EDISU - Appunti per un programma di mandato

4. TRASPORTI E   D INIZIATIVE DI SUPPORTO    PER LA MOBILITÀ   

[Migliorare i collegamenti con le residenze]

Oltre a condurre di concerto con gli Atenei un’indagine sulla mobilità degli studenti e sugli spostamenti tra residenzeEDISU e sedi universitarie,  l’Ente deve attivare tavoli di  lavoro con gli Enti Locali,  con GTT e con l’Agenzia per  laMobilità Metropolitana per migliorare e potenziare i collegamenti con le residenze. Tale azione risulta particolarmenteurgente per rompere l’isolamento in cui si trovano gli studenti di alcune strutture, in primis la residenza Villa Claretta aGrugliasco, che si trovano costretti a lunghi tragitti con numerosi cambi di mezzo ed a vivere di fatto, per quanto ospiti inuno studentato, una condizione di studenti pendolari: la soluzione per Villa Claretta deve necessariamente passare perun più   rapido e  frequente collegamento con  la  metropolitana,  concordando con Comune e GTT una modifica  delpercorso e degli orari delle linee di trasporto pubblico che la servono.

[Contributo mobilità]

Come accennato nel capitolo borse di studio, si propone di introdurre uno specifico “contributo mobilità” da assegnarequale livello minimo di benefici a tutti gli studenti idonei, beneficiari o non di borsa di studio, da estendere eventualmentein caso di disponibilità di risorse anche a gli studenti della c.d. “fascia cuscinetto” che garantisca almeno la copertura delcosto dell’abbonamento urbano nella sede universitaria dello studente. Per un reale sostegno agli studenti pendolari, inparticolare coloro che devono sostenere ingenti costi per gli abbonamenti al trasporto pubblico extraurbano o ferroviarioregionale (che in genere non prevedono significative agevolazioni per gli studenti) si propone di introdurre un ulteriorecontributo da assegnarsi per concorso,  in forma di rimborso totale o parziale dell’importo dell’abbonamento  al TPL,eventualmente escludendo il costo dell’abbonamento urbano se già coperto all’interno della borsa di studio.

5  . PARTECIPAZIONE   

[Un modello di governo partecipativo a partire dal nuovo Statuto]

A seguito dell'approvazione della L.R. 10/2014  la  revisione della composizione del  Consiglio di  Amministrazione,  ilnuovo ruolo del Comitato Regionale di Coordinamento (CORECO) e l'istituzione dell'Assemblea regionale degli studentiper   il  Diritto   allo  Studio  universitario   rendono  necessaria   in   tempi   brevi  una   revisione  dello  Statuto  dell'Ente  peradeguarlo ed armonizzarlo rispetto alla nuova normativa: vi è dunque un'importante opportunità disciplinare attraversoquesta riforma statutaria un modello di governo partecipativo le cui prime linee sono tracciate già all'interno della L.R.ma che necessitano di essere meglio esplicitate. 

L'aspetto  più  delicato  da  normare  riguarda   i   rapporti   tra   i   tre  enti  sopra citati,  che non  possono  ridursi  alla  meraespressione dei pareri richiesti dalla legge e ad un conseguente semplice scambio di documenti: una simile modalità diconfronto porterebbe ad un inutile e dannoso appesantimento dei processi decisionali dell'Ente e non contribuirebbeaffatto a valorizzare il contributo costruttivo che potrebbe derivare da un coinvolgimento attivo degli studenti e degliAtenei nelle scelte che riguardano i servizi EDISU ed il sistema del Diritto allo Studio. Per questo è importante che nelnuovo Statuto possano essere meglio declinati i ruoli del CORECO e dell'Assemblea regionale degli studenti e sianodelineate delle modalità di lavoro che favoriscano un confronto diretto tra tali organi ed il Consiglio di Amministrazione.

In primo luogo, perchè   l'Assemblea regionale degli  studenti  possa essere un organo utile ed efficace  è   importanteprevederne una strutturazione in Commissioni, ciascuna con la presenza di almeno un rappresentante per ogni Ateneo,per approfondire in seno ad esse temi specifici legati all'attività dell'Ente (es. quattro commissioni permanenti sui temisopra citati: 1. borse di studio e sostegno al reddito; 2. servizio di ristorazione; 3. servizio abitativo e politiche per laresidenzialità  studentesca;  4. trasporti ed iniziative di supporto  per la mobilità) con la possibilità  di  istituire  eventualiulteriori Gruppi di lavoro per effettuare studi, indagini, inchieste od elaborare proposte.

[Consiglio di Amministrazione EDISU Piemonte] APPUNTI PER UN PROGRAMMA DI MANDATO                                        [Pag. 9]

Page 10: EDISU - Appunti per un programma di mandato

È importante prevedere che queste Commissioni si riuniscano congiuntamente con il Consiglio di Amministrazione perl'esame delle materie di propria competenza; a  queste  riunioni congiunte può inoltre essere utile prevedere anche lapartecipazione di rappresentanti (docenti o tecnici­amministrativi) degli Atenei. È importante da ultimo che sia garantitoall'Assemblea   regionale  degli   studenti   l'opportuno   supporto  a   livello   amministrativo  e  di   segreteria,   prevedendo diospitarne la sede presso gli uffici dell'Ente.

Per quanto concerne i rapporti con il Comitato Regionale di Coordinamento è indispensabile prevedere coinvolgimentodei singoli Atenei nella definizione delle politiche dell'Ente in forma continua, soprattutto nelle Commissioni sopra citatee tramite i rappresentanti docenti o tecnici­amministrativi in seno ad esse, delegati nominati dai Rettori ed in contattocon  gli   stessi,  per  garantire  una  corretta   istruttoria  ed  un  confronto  preliminare  sui   temi  per   i  quali   è   richiesta   laformulazione di un parere da parte del CORECO.

In   ogni   caso   un   confronto   con   le   rappresentanze   studentesche   e   con   gli   Atenei   piemontesi   è   necessario   giàpreliminarmente  per   la  definizione  e   formalizzazione  nello  Statuto  dei   rapporti   tra  questi  organi  e  di   tali   forme dipartecipazione: tale confronto, non essendo ancora insediata l'Assemblea regionale degli studenti, dovrà avvenire per lacomponente   studentesca   tramite   il   tavolo   dei   componenti   dei  SA   e   CdA   già   consultato  per   la   designazione   delrappresentante nel CdA; per gli Atenei vedrà invece quale sede privilegiata il CORECO. In seguito all'approvazione delloStatuto,   inoltre,   sarà   necessario   istituire   in   tempi   rapidi   l'Assemblea   regionale   degli   studenti,   almeno   in   formaprovvisoria, chiedendo agli Atenei di individuare i rappresentanti nel numero previsto dalla L.R. tra le rappresentanzestudentesche già elette negli organi dell'Ateneo; la composizione dell'ARS sarà poi rinnovata a seguito delle elezionidelle rappresentanze studentesche dell'Università e del Politecnico di Torino previste nel corso del mese di marzo 2015.

[Sperimentare forme di democrazia diretta]

Accanto   al   potenziamento   delle   forme   di   partecipazione   degli   studenti   ai   processi   decisionali   attraverso   le   lororappresentanze  istituzionali  ai  diversi   livelli,   la   revisione del  modello  di  governo dell'Ente  apre nuove possibilità  disperimentare modalità di coinvolgimento diretto dei fruitori dei servizi EDISU nelle scelte che li vedono coinvolti.  Per leresidenze  universitarie   tale  coinvolgimento  potrebbe svilupparsi  a  partire  dalla  promozione di  momenti  periodici  diconfronto assembleare con modalità non formali, più inclusive e coinvolgenti, per stimolare la partecipazione di tutti, conl'obiettivo di costruire una consapevolezza degli ospiti circa la complessità tecnica, economica e politica del servizio dicui   fruiscono  e   favorire   una   loro   partecipazione   costruttiva   alle   scelte   di   gestione   dello   stesso   che   li   riguardanodirettamente. Per la definizione dei Regolamenti interni o per l'assunzione di scelte di rilevante impatto, si potrebberoinoltre  prevedere  forme di  consultazione  referendaria,  anche con  l'ausilio  dei  mezzi   informatici.  Analoghe  forme diconsultazione diretta potrebbero essere impiegati per raccogliere pareri ed opinioni circa il servizio di ristorazione, lagestione delle aule studio, i criteri alla base dei bandi per le borse di studio. Tali strumenti di consultazione dovrannoessere tuttavia studiati con attenzione per essere effettive occasioni di partecipazione, evitando che tramite un loroimpiego   strumentale   diventino   mere   forme   di   costruzione   del   consenso   attorno   a   scelte   imposte   dall'alto   o   dilegittimazione plebiscitaria delle stesse, come lo sono state iniziative simili assunte in tempi recenti dal Governo (es.consultazioni sulla riforma della P.A. o sulla c.d. "Buona Scuola").

[Valorizzare l'   Osservatorio Regionale per l'Università e il Diritto allo Studio   ]

Perchè tanto il Consiglio di Amministrazione quanto il CORECO e l'Assemblea regionale degli studenti siano messi nellecondizioni migliori per approfondire i temi connessi ai servizi ed all'attività  dell'Ente e possano concorrere appieno adeterminarne le politiche, risulta indispensabile il supporto delle statistiche e dei dati di approfondimento, delle analisi edagli studi effettuati dall'Osservatorio Regionale per l'Università e il Diritto allo Studio. Per questa ragione è importantevalorizzare   l'Osservatorio  ed   il   suo   fondamentale  contributo,   innanzitutto  prevedendone  lo  scorporo  dal  COREP evalutandone l'assorbimento all'interno della struttura di EDISU mantenendone in ogni caso ed anzi potenziandone lecaratteristiche di soggetto terzo,  indipendente ed imparziale nella sua attività  di  indagine e ricerca. Inoltre potrebbeessere utile rafforzarne  le possibilità  di   lavoro prevedendo, mediante accordi specifici  con le Università  piemontesi,modalità più agevoli per  lo svolgimento di tirocini o tesi di laurea presso l'Osservatorio e garantendo allo stesso unmaggiore supporto anche con l'impiego di borse per le collaborazioni part­time.

[Consiglio di Amministrazione EDISU Piemonte] APPUNTI PER UN PROGRAMMA DI MANDATO                                        [Pag. 10]