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Bilancio Ambientale e Sociale EDIZIONE 2008

EDIZIONE 2008 Bilancio Ambientale e Sociale - Impronta Etica · 3 La nuova edizione del Bilancio Ambientale e Socia- ... Non solo, entriamo nelle scuole con laboratori didattico-ambientali,

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Bilancio Ambientalee Sociale

EDIZIONE 2008

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La nuova edizione del Bilancio Ambientale e Socia-le di Tetra Pak Italia arriva a pochi mesi dal rinno-vamento dell’immagine visiva del nostro Gruppo, un’operazione ricca di contenuti e non soltanto un restyling. Oggi più che mai, infatti, siamo consa-pevoli del contributo che possiamo dare affinché l’ambiente e la società siano tutelati. Per questa ragione abbiamo esteso il concetto di protezione, espresso dal motto “TETRA PAK PROTEGGE LA BONTÀ” a tutto ciò che rientra nel nostro universo d’azione, rafforzando il senso della nostra mission di lavorare per una crescita economica in armonia con la sostenibilità ambien-tale e sociale. In questo Bilancio ci siamo dunque soffermati su ogni aspetto dell’impegno di Tetra Pak in Italia per lo sviluppo sostenibile, una promessa di protezione che riguarda tutta la cate-na produttiva dei contenitori per alimenti.

Nel presentare le nostre attività siamo partiti dall’inizio, dalla materia prima, la cellulosa che ri-caviamo da foreste sottoposte a rigorosi program-mi di tutela, a partire dalle ormai famose “nursery degli alberi”. Inoltre, grazie ad uno specifico programma di tracciabilità della carta, sui nostri cartoni per alimenti sta iniziando a comparire il marchio FSC, “Forest Stewardship Council”, che certifica la gestione responsabile dei materiali per la produzione delle confezioni per alimenti. Prima di immettere sul mercato ogni nuova soluzione di confezionamento, svolgiamo un’analisi prelimi-nare per valutare l’impatto complessivo che avrà sull’ambiente, attraverso un processo denominato “Design for Environment”. In questo modo avvia-mo la fase di progettazione consapevoli dei margi-ni di efficienza energetica e di risparmio di risorse che possiamo ottenere. In un contesto mondiale dove le materie prime stanno diventando sempre più preziose, il contributo di Tetra Pak è tangibile. I nostri contenitori per alimenti garantiscono massima protezione grazie anche ad un foglio di alluminio con uno spessore che é tra i più sottili ottenibili oggi a livello industriale: circa un quinto delle dimensioni di un capello. Inoltre, investiamo

costantemente in Ricerca&Sviluppo per offrire ai nostri clienti prodotti in linea con l’obiettivo di un’impronta ecologica sull’ambiente. Essere ecosostenibili, una strada di successo alla quale facciamo riferimento nel nostro standard produttivo, aggiungendo un impegno volonta-rio, il “Climate Programme”: la riduzione delle emissioni di CO2 attraverso specifiche attività di risparmio e l’acquisto di energia verde. In altre parole, l’efficienza conviene, prima di tutto all’am-biente che ci circonda.

In questo bilancio abbiamo voluto mettere in ri-salto i risultati di un altro aspetto che studiamo con pari attenzione: il futuro dei nostri contenitori dopo il consumo. In un periodo in cui l’Italia è for-temente segnata dall’emergenza rifiuti, possiamo affermare che le confezioni Tetra Pak sono una risorsa anche dopo l’utilizzo e che possono essere riciclate, separando gli strati che le compongono. Per rendere possibile tutto ciò, siamo fortemente impegnati sul territorio per sostenere l’avvio nei Comuni della raccolta differenziata dei contenitori Tetra Pak, affiancando gli enti locali e promuoven-do campagne di sensibilizzazione rivolte diretta-mente ai cittadini. Non solo, entriamo nelle scuole con laboratori didattico-ambientali, per dare alle nuove generazioni l’opportunità di imparare che i rifiuti sono una risorsa da gestire con attenzione. Grazie al riciclo delle confezioni Tetra Pak siottengono altri materiali, chiudendo così in modo sostenibile il loro ciclo di vita che, da analisi svolte a livello europeo e non da ultimo dall’Università di Padova, risulta avere un impatto sull’ambiente inferiore rispetto ad altre forme di confezionamen-to alimentare.

Nell’aprire questa edizione 2008 del Bilancio Am-bientale e Sociale, l’invito è di considerarla una tappa, non un punto d’arrivo. Per noi infatti, ogni miglioramento è sinonimo di continuità ed è la dimostrazione più tangibile del valore che attri-buiamo alla responsabilità ambientale e sociale in tutti gli ambiti del nostro lavoro.

Jorge MonteroPresidente Tetra Pak Italia

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INDICE

INDICAZIONI GENERALI

PRESENTAZIONE DELL’AZIENDA: TETRA PAK ITALIA SITO DI RUBIERA .....................................................6Motto ...............................................................................................................................................................................10Vision ....................................................................................................................................................................10Mission .................................................................................................................................................................10Core Values ..........................................................................................................................................................10

PRESENTAZIONE DEL DOCUMENTO: BILANCIO AMBIENTALE E SOCIALE ..............................................12Il modello utilizzato per il report ambientale e le relative motivazioni ...............................................................12Il modello utilizzato per il report sociale e le relative motivazioni ......................................................................12La comunicazione ambientale e sociale ...............................................................................................................12

INQUADRAMENTO GENERALE DEL SITO DI RUBIERA ................................................................................14L’organizzazione Tetra Pak Italia sito di Rubiera ..................................................................................................14

I PROCESSI DI BUSINESS E IL CICLO PRODUTTIVO DEL SITO DI RUBIERA ................................................16I processi di business di Tetra Pak Italiana ..........................................................................................................16Il ciclo produttivo di Tetra Pak Carta ...................................................................................................................16Il percorso per il miglioramento continuo ...........................................................................................................19

TETRA PAK ITALIANA: VENDITE 2007.............................................................................................................20

REPORT AMBIENTALE

LA POLITICA AMBIENTALE ...............................................................................................................................24Politica ambientale del gruppo Tetra Pak............................................................................................................24

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE DI TETRA PAK CARTA ...................................................................28Il percorso dello stabilimento per la gestione ambientale ..................................................................................28L’organizzazione preposta alla gestione ambientale ...........................................................................................29

PRESENTAZIONE DELLE PERFORMANCE AMBIENTALI DEL SITO DI RUBIERA ........................................32Analisi degli aspetti ambientali di Tetra Pak Carta ..............................................................................................32

ASPETTI AMBIENTALI SIGNIFICATIVI ..............................................................................................................40Rumore esteno .....................................................................................................................................................40Scarichi Idrici ........................................................................................................................................................41Consumo di acqua ...............................................................................................................................................43Emissioni in atmosfera .........................................................................................................................................44Rifiuti ....................................................................................................................................................................46Sostanze refrigeranti (gas lesivi dello strato dell’ozono e/o a effetto serra) ......................................................48Consumo di energia elettrica...............................................................................................................................49Consumo di gas metano ......................................................................................................................................49Consumo di materie prime ..................................................................................................................................50

ASPETTI AMBIENTALI NON SIGNIFICATIVI ....................................................................................................52Rilasci nel suolo ....................................................................................................................................................52Paesaggio .............................................................................................................................................................52Radiazioni .............................................................................................................................................................53Consumo di prodotti tecnici ................................................................................................................................54Inquinamento elettromagnetico ..........................................................................................................................55Inquinamento luminoso .......................................................................................................................................55

OBIETTIVI E PROGRAMMI DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE ..................................................................56

LE PERFORMANCE AMBIENTALI DI TETRA PAK ITALIANA ..........................................................................60Il protocollo d’intesa Tetra Pak-Comieco ............................................................................................................60Recupero e riciclo: l’obiettivo è crescere, crescere, crescere .............................................................................60Recupero energetico ...........................................................................................................................................60Il riciclo .................................................................................................................................................................61Carta riciclata .......................................................................................................................................................61Plastica riciclata ....................................................................................................................................................61Gas serra ..............................................................................................................................................................63La formazione interna In campo ambientale .......................................................................................................63

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REPORT SOCIALE

LA POLITICA DI RESPONSABILITÀ SOCIALE ...................................................................................................66L’organizzazione Tetra Pak Italiana preposta alla responsabilitá sociale ...................................................................66

LE PERFORMANCE SOCIALI .............................................................................................................................68Prestazioni di Responsabilità Sociale ....................................................................................................................68

COMUNICAZIONE AMBIENTALE E SOCIALE

LA COMUNICAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE DI TETRA PAK CARTA ........................76

COMUNICARE L’AMBIENTE CI PIACE, E LAVORIAMO PER PROTEGGERLO .............................................78Iniziative in compartecipazione con i clienti .........................................................................................................82Fiere, mostre e convegni: parlando si impara .......................................................................................................86I premi: con buonsenso si vince ...........................................................................................................................89Associazioni ambientaliste, ONG, Università ......................................................................................................90Confrontarsi per crescere: l’analisi LCA ..............................................................................................................90

ALLEGATI

GLOSSARIO AMBIENTALE ................................................................................................................................94

GLOSSARIO ETICO ...........................................................................................................................................100

ASPETTI AMBIENTALI SIGNIFICATIVI PER IL SITO DI RUBIERA .................................................................104Rumore esterno .................................................................................................................................................104Consumo di acqua 2007 ....................................................................................................................................105Scarichi idrici ......................................................................................................................................................106Emissioni in atmosfera .......................................................................................................................................107Consumo di energia elettrica.............................................................................................................................108Consumo di gas metano ....................................................................................................................................108Rifiuti ..................................................................................................................................................................110

ASPETTI AMBIENTALI NON SIGNIFICATIVI PER IL SITO DI RUBIERA........................................................112 Inquinamento luminoso .....................................................................................................................................112Paesaggio ...........................................................................................................................................................112

RIFERIMENTI PER IL PUBBLICO......................................................................................................................114RINGRAZIAMENTI ............................................................................................................................................114

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Un esempio vale più di mille teorie. Secondo Ruben Rausing la carta poteva sostituire il vetro nel trasporto del latte. Dimostracelo, gli dissero. Lui piegò un pezzo di carta a forma di tetraedro e lo riempì. In quella azione c’era tutto il futuro di Tetra Pak.

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Indicazioni Generali

PARTE PRIMA

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PRESENTAZIONE DELL’AZIENDA:TETRA PAK ITALIASITO DI RUBIERA

Il latte non fa più “dleng dleng”In Svezia il trasporto del latte nei contenitori di car-ta cominciò a diventare più economico, leggero, e... silenzioso. Danilo Severi, in Italia, ne colse subito i vantaggi: dalla collaborazione con Ruben Rausing nacque nel 1965 il primo stabilimento Tetra Pak al di fuori della Svezia, a Rubiera, in Italia.

Tetra Pak, per favoreIn Italia Tetra Pak divenne un modo comune per dire “latte”. Le grandi centrali del latte aderirono al nuovo sistema di imballaggio, la comparsa dei supermercati e la crescente abitudine ad approvvi-gionamenti più consistenti premiarono la leggerez-za dei contenitori.

“Tetra-mania”Dopo Tetra Classic, lanciato agli inizi degli anni 50, arrivano il primo cartone asettico e il trattamento UHT che eliminano le barriere della refrigerazione: un adolescente poteva tranquillamente uscire di casa, acquistare il latte, e fermarsi ore e ore su una panchina a cantare “Love me do”.

Il ritmo cresceNel 1995 Tetra Pak raggiunge in Italia la cifra re-cord di 5 miliardi di confezioni vendute. Con Tetra Brik® Aseptic a forma di parallelepipedo nasce il grande classico “made in Rubiera”. Sem-pre negli anni ’90, dai monitor dei reparti Ricerca & Sviluppo fanno la loro comparsa in formato 3D Tetra Fino®, Tetra Wedge® e Tetra Prisma®.

R come “lattina”Dopo il 2000 nasce un progetto impegnativo: la lattina a dimensione “cartacea”. Tetra Recart®, come una lattina, offre la migliore protezione pos-sibile a sughi, vegetali, frutta, piatti pronti, zuppe, baby food, petfood.

5 miliardi, 1 visionePiù di 100 clienti in Italia affidano a Tetra Pak il loro Latte, Succhi di frutta, Vino, Pomodoro, Panna, Ac-qua ed altri alimenti. “TETRA PAK PROTEGGE LA BONTÀ”, moltiplicato per quasi 5 miliardi di conte-nitori, è un messaggio facile da ricordare.

2 linee, 1 missioneFreschi e Asettici, ossia due modi di proteggere gli alimenti. Tetra Brik®, Tetra Classic®, Tetra Rex® e Tetra Top® sono composti solo da cellulosa e polietilene e sono dedicati ai prodotti a breve scadenza, freschi o pastorizzati, che devono essere conservati refri-gerati. Tetra Classic® Aseptic, Tetra Brik® Aseptic, Tetra Fino® Aseptic, Tetra Prisma® Aseptic,

Tetra Wedge® Aseptic ed il nuovo Tetra Gemina® Aseptic hanno anche una barriera di alluminio che protegge gli alimenti da aria e luce, consentendo la conservazione dei prodotti per mesi a tempera-tura ambiente.

La natura ci dà carta bianca.La cellulosa, materiale prevalente fino all’80% nei contenitori Tetra Pak, deriva principalmente dal legno delle foreste scandinave: da un albero di 1 metro cubo si ricava carta utile per circa 13.300 cartoni per bevande da litro, sufficienti a una fa-miglia per quasi 50 anni.In Scandinavia il taglio selettivo e non indiscri-minato, il rispetto della biodiversità locale hanno determinato nel periodo 1959-2000 un aumento degli alberi del 40% e un’estensione della superfi-cie forestale del 30%. Inoltre l’accordo siglato nel 2005 con il WWF Svedese promuove iniziative finalizzate all’approv-vigionamento responsabile dei prodotti derivati dalle foreste e a ridurre le emissioni di CO2 da parte di Tetra Pak del 10% in termini assoluti entro il 2010.

Grande ma sottileI contenitori Tetra Pak sono rivestiti internamente ed esternamente da leggeri strati di polietilene a bassa densità, che, estrusi a caldo, formano la par-ticolare composizione poliaccoppiata, senza alcun impiego di collanti. Il progetto WIDE, presentato nel 2005, offre uno strato interno ancora più resi-stente rispetto ai precedenti, pur essendo più sot-tile del 30%: meno plastica per unità di prodotto e stesse prestazioni per i liquidi alimentari a lunga conservazione e freschi.

Sottilissimo ma fortissimoI contenitori Aseptic, per la distribuzione a tempe-ratura ambiente, richiedono una protezione sup-plementare alla combinazione carta/polietilene. L’alluminio, la migliore barriera alla luce e all’os-sigeno negli imballaggi per alimenti liquidi, è qui impiegato con i più sottili spessori ottenibili oggi a livello industriale, circa un quinto dello spessore di un capello.

L’immagineIl nuovo impianto di stampa “Flexo Process” di Rubiera consente di valorizzare l’appeal di ogni contenitore. Le bobine di carta per i contenitori Aseptic, produzione principale di Rubiera, sono stampate in modalità flessografica con inchiostri a base acqua: flexoline per i disegni semplici, flexoprocess per bozzetti di qualità fotografica. Le bobine vengono poi laminate e suddivise in piccoli rotoli finiti, protetti da film e pallettizzati.

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A fianco: il risparmio di volumee peso ottenuto usando confezioni Tetra Classic

Sotto: l’ottimizzazione del trasporto attraverso l’uso delle confezioni Tetra Classic

La carta per i contenitori per alimenti a breve sca-denza, prodotti in altri stabilimenti del gruppo, viene consegnata in bobine di carta già rivestite su ambo i lati dal sottile film di polietilene oppure in cosiddetti “blanks”, contenitori preformati. En-trambe le tipologie di confezioni, dopo la stampa, vengono inoltre cordonate per favorire la piegatu-ra in fase di confezionamento.Ogni pallet infine, avvolto da film termoretraibile, garantisce la massima protezione fino al momento del ritiro del cliente.

Nel mondoOggi Tetra Pak è presente in più di 150 paesi nel mondo e conta oltre 20.000 dipendenti, di cui oltre 1.000 dedicati ad attività di Ricerca & Sviluppo. Nel 2007 ha prodotto 137.302 milioni di confezioni per un totale di 69.505 milioni di litri di alimenti confe-zionati.

Piccolo ma grandeIl nuovo bollino “TETRA PAK PROTEGGE LA BONTÀ” visibile sulle confezioni Tetra Pak offre garanzie alle nostre aziende Clienti, al consuma-tore e all’ambiente. Questo è il rinnovato motto di Tetra Pak nel mondo: un credo che ripetiamo più di 130 miliardi di volte in tutti gli angoli del nostro pianeta. Accompagna i criteri che regolano l’approvvigionamento del legno con la gestione ecocompatibile della superficie boschiva e della biodiversitá. Entro il 2015 saranno in essere le pro-cedure di tracciabilità per tutto il legno utilizzato nella produzione di carta per i contenitori Tetra Pak conformi ai più stringenti standard internazionali. Mantiene gli alimenti integri, protetti da ossigeno, aria e luce, permettendo il trasporto senza necessi-tà di refrigerazione. Garantisce ai clienti la migliore tecnologia disponibile per i loro prodotti e la pro-tezione dei loro marchi. Tutela i consumatori con confezioni asettiche, facili da aprire, da trasportare, da conservare ed eco-compatibili.

I Sistemi di SicurezzaPer offrire assolute garanzie di controllo sui pro-cessi e sulle prestazioni, operiamo con standard di gestione riconosciuti a livello internazionale.

Sistema di Gestione Qualità ISO 9001:2000 •assicura la conformità dei prodotti e servizi ai requisiti specificati.Sistema di Gestione Igiene BRC/IOP:2004: •protegge il materiale di confezionamento da con-taminazioni fisiche, chimiche e microbiologiche; offre maggiori garanzie di idoneità ed igiene.Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001:2004: •incoraggia la riduzione degli impatti ambientali dell’azienda e gli inquinamenti, oltre al semplice rispetto delle prescrizioni di legge.

Certificazione Sistema di Gestione Igiene

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MOTTOIl 2003 è stato l’anno in cui Tetra Pak ha comunica-to direttamente con il pubblico dei consumatori. Gli spot televisivi e le immagini della campagna stampa hanno diffuso ciò che dal 1951 è la “ragion d’essere” dell’azienda: proteggere gli ali-menti. Le ulteriori accezioni di protezione che non sono entrate nei canonici trenta secondi di spot, hanno trovato invece spazio in un simbolo rotondo di soli due centimetri, visibile su tutte le confezioni e riproposto in vari formati in molte altre occasioni.“TETRA PAK PROTEGGE LA BONTÀ” è la nostra promessa rinnovata proprio quest’anno dando maggior importanza al motto ed inserendolo in una nuova serie di colori più fresca e vitale. Ogni prodotto accompagnato da Tetra Pak esten-de l’azione del bere verso un’esperienza più pro-fonda, e il Bilancio Ambientale e Sociale 2008 la riassume. La carta su cui è stampato nasce dal riciclo dei contenitori Tetra Pak: si chiama Cartalatte™. I cittadini, le istituzioni, le scuole, i dipendenti, i clienti, i fornitori, le generazioni future, ciò che forma il gruppo compatto degli stakeholders, le parti interessate, riconosceranno in queste pagi-ne il lavoro di donne e di uomini che - attraverso esperienze allo stesso tempo professionali ed emotive - aspirano a migliorare il mondo.Nel simbolo rotondo “TETRA PAK PROTEGGE LA BONTÀ” c’è una storia.

VISIONCi impegniamo a rendere gli alimenti sicuri e disponibili, ovunque.

MISSIONLavoriamo per e con i nostri Clienti per fornire le soluzioni ottimali di trattamento e confezionamen-to degli alimenti. Applichiamo il nostro impegno per l’innovazione, la nostra conoscenza delle esi-genze dei clienti ed i nostri rapporti con i fornitori per fornire queste soluzioni, ovunque ed in qualsia-si momento vengano consumati gli alimenti. Crediamo in una leadership di settore responsabi-le, per creare una crescita economica in armonia sia con la sostenibilità ambientale che con una buona coscienza civile.

CORE VALUES In assenza di regole dettagliate, ciò che guida le decisioni è la nostra cultura aziendale. I Core Va-lues sono parte integrante di questa cultura; sono necessari per mantenere l’unità fra le persone e nella squadra ed ottenere un vantaggio competiti-vo. Questi valori sono universali e sono l’Anima di ogni Azienda del Gruppo Tetra Pak, indipendente-mente da dove questa sia geograficamente collo-cata, dalla situazione politica e dalla cultura sociale di riferimento. L’esistenza dei Core Values facilita

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una comprensione comune degli obiettivi e delle strategie adottate, e ci consente di essere un Team di successo, forte ed unito.

FOCUS SUL CLIENTE E VISIONE A LUNGO TERMINEÉ la garanzia del valore aggiunto che forniamo ai nostri clienti perché siamo consapevoli che loro vengono da noi per scelta. Nel portare avanti il nostro business osiamo guardare oltre il domani e cogliamo ogni opportunitá di miglioramento e crescita.

Ascolto il cliente e faccio del mio meglio per com-•prendere le sue esigenze di fornitura di soluzioni vantaggiose che superino le sue aspettativeQuando devo cercare nuove opportunitá, fissa-•re standard e affrontare i rischi, guardo sempre avanti con il pensiero e mantengo la mente pro-iettata al futuro.Cerco continuamente opportunitá di migliora-•mento e crescita per il mio sviluppo personale e per la competitivitá a lungo termine dell’azienda

QUALITÁ E INNOVAZIONESulla qualitá non scendiamo a compromessi. Lavo-riamo instancabilmente per migliorare ed adattare sempre piú allo scopo le nostre soluzioni e per proporre innovazioni significative.

Cerco di fare il mio lavoro sempre meglio e di •trovare soluzioni migliorative.

Mi impegno a comprendere le questioni critiche •e a reagire con rapiditá per risolverle una volta per tutte.Dó il mio contributo in termini di idee e accolgo •favorevolmente quelle che vengono da altri.

LIBERTÁ E RESPONSABILITÁSiamo liberi di prendere le iniziative ed agire in modo deciso nell’interesse di Tetra Pak e dei nostri clienti. Ci assumiamo la responsabilitá delle nostre azioni e diamo il nostro contributo alle comunitá nelle quali operiamo.

Mi prendo in prima persona la responsabilitá del-•le mie azioni e ne comprendo le possibili ampie conseguenze.In tempi di cambiamento sono reattivo e flessibile.•So guardare oltre i confini dell’azienda e con-•sidero il possibile impatto di quello che faccio sull’ambiente e sulla societá.

COLLABORAZIONE E DIVERTIMENTOCi rispettiamo e ci fidiamo gli uni degli altri e dei nostri collaboratori esterni allo scopo di raggiun-gere risultati eccezionali. Ci piace lavorare insieme e festeggiare i risultati raggiunti.

Rispetto i miei colleghi e i collaboratori esterni.•Costruisco relazioni di reciproco beneficio e mira-•te al raggiungimento di risultati per l’azienda.Faccio la mia parte per rendere il lavoro piacevo-•le e per valorizzare il successo.

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Questa pubbicazione è alla sua quarta edizione. La prima edizione è stata pubblicata nel 2002, le altre con cadenza biennale. Questa quarta edizione continua il percorso in-trapreso nel precedente volume: il documento si presenta particolarmente ricco nella struttura e nei contenuti, volendo dare spazio sia agli aspetti ambientali che a quelli di responsabilità sociale che contraddistinguono la gestione sostenibile d’impresa di Tetra Pak Italia. Per questo il Bilancio si articola in due capitoli distinti, uno dedicato alla presentazione dell’organizzazione e delle sue prestazioni in materia ambientale, l’altro dedicato alla presentazione dell’organizzazione e delle sue prestazioni in materia di responsabilità sociale. I diversi approcci adottati per la redazione della parte ambientale e di quella sociale del Bilancio sono descritti in seguito.Le iniziative di comunicazione ambientale e sociale rivolte all’esterno, invece, sono trattate congiun-tamente nell’ultimo capitolo del documento, in quanto le attività di comunicazione ambientale e sociale sono fortemente interconnesse.

IL MODELLO UTILIZZATO PER IL REPORT AMBIENTALE E LE RELATIVE MOTIVAZIONIIl Report Ambientale di Tetra Pak Italia sito di Ru-biera rappresenta lo strumento più completo per fornire, a tutti i soggetti interessati, informazioni e dati relativi alla politica ambientale e ai risultati ottenuti nel attuarla, grazie al proprio sistema di gestione ambientale. Il principio della massima tra-sparenza è alla base di tutto il documento, che de-scrive la storia, le attività, i processi, i prodotti e il sistema di gestione ambientale del sito di Rubiera. Il Report ambientale presentato al capitolo 2 tratta tutti gli aspetti ambientali diretti e indiretti ritenuti

PRESENTAZIONE DEL DOCUMENTO:BILANCIO AMBIENTALE E SOCIALE

Ci vediamo a colazione?Riuscire a scrivere un Bilancio Ambientale e Sociale proprio su ciò che si produce è una bella soddisfazione. L’ex contenitore di latte intero (o, se preferite, scremato) che tenete in mano ci dà modo di parlare di cose serissime in modo informale. Mettiamola così: una bella chiacchierata tra persone che aspirano a migliorare il mondo, senza l’ingombro di freddi discorsi programmatici.Buona giornata.

significativi, così come richiesto dal Regolamento Comunitario 761/2001 e suggerito dalla norma ISO 14001/2004. L’approccio seguito per la redazione del Report Ambientale è duplice:

segue le indicazioni delle norme internazionali •della serie ISO 14001;è impostato seguendo i requisiti indicati dal •Regolamento (CE) 761/2001 - EMAS per la redazione della Dichiarazione Ambientale.

L’obiettivo del documento è quello di dare un qua-dro completo dell’impegno di Tetra Pak Italia nel promuovere la sostenibilità ambientale, ricercando un dialogo aperto con i propri stakeholders su queste tematiche.Per questo, il Report Ambientale informa il pub-blico sull’andamento delle prestazioni ambientali ottenute e dimostra come l’organizzazione ricerchi il continuo miglioramento di tali prestazioni attra-verso il proprio sistema di gestione ambientale.

IL MODELLO UTILIZZATO PER IL REPORT SOCIALE E LE RELATIVE MOTIVAZIONIIl Report Sociale di Tetra Pak Italiana rappresenta lo strumento più indicato per soddisfare la ne-cessità di informazione e trasparenza del proprio pubblico di riferimento. Per presentare le proprie performance sociali, Tetra Pak Italiana ha scelto di ispirarsi a standard e linee guida internazionali, così da assicurare ai propri stakeholders indicazioni chiare e complete delle prestazioni sociali dell’or-ganizzazione. Il Report Sociale presentato al capitolo 3 descrive le prestazioni sociali di Tetra Pak Italiana secondo le indicazioni di standard, come l’AA1000 e il GRI, Global Reporting Initiative, modello di rendiconta-zione finalizzato alla redazione di un bilancio che includa indicatori di tipo sociale ed ambientale. Il risultato a cui Tetra Pak Italiana aspira è quello di raggiungere tutti i propri stakeholders con un do-cumento di reporting articolato e al contempo di facile lettura, per permettere loro di conoscere le prestazioni dell’azienda in termini di responsabilità sociale d’impresa.

LA COMUNICAZIONE AMBIENTALE E SOCIALENel capitolo 4 si parla di Comunicazione Ambien-tale e Sociale: qui vengono presentate le attività, gli eventi e le iniziative di informazione e forma-zione rivolte all’esterno che Tetra Pak Italia ha promosso negli ultimi anni. Tali iniziative sono la dimostrazione dell’impegno dell’azienda nel pro-muovere un futuro più sostenibile proprio perché costruito con il consenso della collettività.

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L’ORGANIZZAZIONE TETRA PAK ITALIA SITO DI RUBIERAIl Gruppo Tetra Pak Italia è composto da due società:

Tetra Pak Italiana S.p.A.Si occupa dell’approvvigionamento e della vendita del materiale di confezionamento e delle macchine confezionatrici, dell’assistenza tecnica sulle mac-chine confezionatrici (Servizio Tecnico), dei rapporti con i clienti, nonché della gestione finanziaria ed amministrativa del gruppo. Anche il coordinamento delle attività ambientali e le relazioni esterne fanno capo a questa società.

Tetra Pak Carta S.p.A.Stabilimento di produzione del materiale di confe-zionamento (Converting factory), produce materiale di confezionamento per gli alimenti a lunga conser-vazione.

L’organizzazione presenta una struttura a matrice ove operano in stretta collaborazione Settori azien-dali e Funzioni di coordinamento del Gruppo.La Direzione del sito di Rubiera ed i Settori aziendali rappresentano la struttura gerarchica ed assicurano le attività gestionali ed operative.

Le Funzioni di coordinamento del Gruppo (Tetra Pak Italia)Sono funzioni a supporto delle due società ed as-sicurano la gestione degli aspetti organizzativi e di controllo (quali ad es.: Risorse Umane, Operational Excellence & Quality, Controllo di Gestione, Sistemi Informativi). Tra esse, quelle preposte al coordina-mento della gestione ambientale sono l’Ufficio Am-biente e Relazioni Esterne e la struttura Operational Excellence & Quality.

Ufficio Ambiente e Relazione Esterne (Direzione Ambiente)Si occupa del coordinamento delle attività ambien-tali del Gruppo Italia e supporta il Presidente nella definizione degli obiettivi strategici ambientali di tutto il gruppo, incluse le priorità per lo stabilimento di produzione. In particolare, l’Ufficio Ambiente si occupa della gestione degli scarti di produzione, sviluppando accordi per l’avvio a riciclo dei ma-teriali. Ad oggi, tutti gli scarti di produzione sono recuperati e riciclati. Mette in atto le azioni per il raggiungimento degli obiettivi ambientali definiti a livello globale. Tali obiettivi per il 2007 vertono su:

Recupero e riciclo dei cartoni per bevande post •consumoRiduzione delle emissioni dei gas climalteranti•

In particolare, per il primo punto, si tratta di trovare non solo soluzioni alternative alla discarica per il recupero e riciclo dei cartoni per bevande post-con-sumo, ma anche sviluppare accordi commerciali per la promozione dei prodotti ottenuti dal riciclo. Tale ufficio è incaricato anche dell’attività di Comunica-zione e di Pubbliche Relazioni dell’azienda che ver-ranno esplicitate successivamente nel documento.

Operational Excellence & Quality (Direzione Qualità)Si occupa dello sviluppo, del mantenimento e mi-glioramento dei processi aziendali e dei Sistemi di Gestione per la Qualità, l’Igiene e l’Ambiente all’interno delle aziende del gruppo Italia. All’inter-no della funzione sono individuati i Rappresentanti della Direzione incaricati del coordinamento dei sistemi, della loro conformità alle normative tecni-che di riferimento e dei rapporti con gli organismi di certificazione. La funzione ha inoltre la responsabi-lità della gestione, mantenimento e miglioramento dei dati aziendali nell’ambito del reparto Master Data Management, il compito di mantenere l’alli-neamento dei sistemi di gestione, incluso il Sistema di Gestione Ambientale, agli obiettivi e programmi strategici aziendali, ad altre disposizioni / linee guida globali, ed alla legislazione di riferimento. Infine, la Direzione Qualitá ha la responsabilità del coordinamento delle attività legate alla gestione dei reclami esterni.

INQUADRAMENTO GENERALE DEL SITO DI RUBIERA

Herberia, in mezzo alla pianura.Ai lati della via Emilia, a partire dal fiume Secchia, si estende Herberia, nome latino che significa in mezzo alla pianura. Rubiera appartenne prima ad Adalberto Marchese di Toscana, poi ai Boiardo, poi agli Estensi. L’importanza del fiume Secchia e la morfologia pianeggiante della zona sono state fondamentali per le numerose attività artigianali prima, e industriali in seguito.

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Ambiente e Relazioni Esterne

Funzioni di supporto

Operational Excellence & Quality

Human Resources

Finanza & Controllo

Settori aziendali

TETRA PAK ITALIAPRESIDENTE

TETRA PAK ITALIANA

Direzione Market Company

Pro

duzio

ne

Gestio

ne Materiali

Eng

eneering

Manutenzio

ne

Vend

ite e Marketing

Servizio Tecnico

Settori aziendalii

TETRA PAK CARTA

Direzione Converting

WCM

DATI SOCIETARI

Ragione Sociale

Tetra Pak Italiana S.p.A. Tetra Pak Carta S.p.A.

Sede Amministrativa

Viale della Resistenza, 56 - 42048 Rubiera (RE)

Sede Operativa

Viale della Resistenza, 56 - 42048 Rubiera (RE)

Anno di Fondazione

Fondata nel 5 agosto 1958 Fondata nel 1965

RESPONSABILI

Direzione Qualità

Enrico Fiorani

Direzione Ambiente

Michele Mastrobuono

Sistemi di Gestione Qualità e Processi Sistemi Gestione Qualità, Igiene, Ambiente

Ildebrando Aldrovandi Luca Farioli

Responsabilità Sociale Sistema Gestione Sicurezza

Pier Angelo Fornara Alessandra Gibertini

ORGANIZZAZIONE TETRA PAK ITALIA

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I PROCESSI DI BUSINESS DI TETRA PAK ITALIANAAll’interno del gruppo Tetra Pak, Tetra Pak Italiana si occupa del mercato nazionale italiano e maltese per diverse attività:

Commercializzazione di materiale di confeziona-•mento per alimenti prodotto da Tetra Pak Carta e da altri siti produttivi europei.Vendita di macchine per il confezionamento degli •alimenti e di sistemi di imballaggio secondario e terziario per la distribuzione.Engineering e personalizzazione presso i clienti •degli impianti di confezionamento alimenti.Assistenza Tecnica presso i clienti sui sistemi di •trattamento e confezionamento Tetra Pak.Vendita di parti di ricambio.•Corsi di specializzazione tecnica per il personale •del cliente adibito a gestire l’operatività delle macchine di trattamento e di confezionamento degli alimenti.

I PROCESSI DI BUSINESS E IL CICLO PRODUTTIVO DEL SITO DI RUBIERA

TETRA PAK CARTA S.p.A.

STAMPAE CORDONATURA

CLIE

NTI Prodotto finito

FORN

ITO

RI Materie prime

Materiale daimballaggio e accessorio

PRO

DU

ZIO

NE

LAMINAZIONE

TAGLIO

Doctoring

IMBALLAGGIO

SE

MI

LA

VO

RA

TO

Magazzino

IL CICLO PRODUTTIVO DI TETRA PAK CARTA

Il prodotto finitoTetra Pak Carta produce materiale di confeziona-mento destinato al confezionamento di prodotti a lunga conservazione con scadenze di molti mesi. Con questo tipo di contenitori non è richiesta una distribuzione refrigerata. Il materiale consiste in un poliaccoppiato di carta, polietilene e alluminio.

Il processoIl processo produttivo di Tetra Pak Carta è rappre-sentato nello schema sottostante dove è individuata la produzione vera e propria articolata nelle fasi di:-> Stampa e cordonatura -> Laminazione -> Taglio (Doctoring) -> ImballaggioAd eccezione dell’attività d’imballaggio del pro-dotto finito, tutte le altre fasi sopracitate consisto-no nella lavorazione di bobine di carta che vengo-no srotolate su apposite macchine di produzione.

CICLO PRODUTTIVO DI TETRA PAK CARTA

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Stampa e cordonaturaTale fase prevede la stampa di grandi bobine di carta grezza con i disegni richiesti ed approvati dai clienti; su ogni bobina sono stampate insieme, con le diverse tonalità d’inchiostro necessarie, cinque o più piste (strisce) di contenitori a seconda del for-mato (dimensione del contenitore) in produzione. Il processo di stampa in utilizzo è quello flessogra-fico che prevede la tipologia flexoline per disegni semplici e flexoprocess per bozzetti con risultato fotografico. La scelta è determinata dalle esigenze espresse dai clienti.Al termine della stampa sono inoltre impresse, con apposita macchina cordonatrice ed in corrispon-denza degli spigoli del contenitore, le cordonatu-re, ossia pieghe che agevolano la formazione del pacchetto in fase di confezionamento presso il cliente ed i fori per la successiva applicazione dei diversi sistemi di apertura.

LaminazioneLa carta stampata e cordonata viene successiva-mente impermeabilizzata applicando a caldo, sul lato esterno e sul lato interno della bobina, alcuni rivestimenti di polietilene secondo specifiche re-lative all’alimento da confezionare. Viene inoltre applicato, nella parte interna, un sottile foglio di alluminio. La lavorazione avviene senza ausilio di collanti, ma solamente applicando a caldo il polie-tilene e l’alluminio sulla carta. Alla fine del proces-so di laminazione si ottiene il rotolo di materiale poliaccoppiato (o laminato).

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TaglioI rotoli di materiale laminato sono quindi sezionati, in corrispondenza delle diverse strisce dei conte-nitori, per mezzo di macchine tagliatrici al fine di ottenere i rotoli finiti dimensionati per le macchine confezionatrici. I rotoli finiti vengono singolarmen-te identificati tramite apposita etichetta adesiva che riporta tutte le informazioni necessarie per la rintracciabilità dei materiali e delle fasi di lavorazio-ne utilizzate per la realizzazione del rotolo.

Doctoring (eliminazione difetti)Eventuali difetti del materiale che possono gene-rarsi durante il processo produttivo vengono op-portunamente identificati, registrati e rimossi dalle bobine prima del loro invio al cliente.La rimozione dei difetti avviene nel reparto Doc-tor, dove vengono rilavorati tutti i rotoli finiti che contengono parti non conformi o sospette tali. Il processo di Doctoring prevede la rilavorazione manuale del singolo rotolo finito sulla base della documentazione interna di accompagnamento del rotolo stesso; l’operatore prende visione del difet-to da controllare e della posizione, quindi svolge il rotolo fino alla parte difettosa o ritenuta tale per poi rimuoverla se effettivamente non conforme alle specifiche qualitative stabilite. Eliminata l’eventua-le zona difettosa, si riuniscono le due parti rima-nenti attraverso un processo di giunzione a caldo.

ImballaggioTutto i rotoli finiti vengono posizionati su pallet in legno, sovrapposti in strati, dopo essere stati avvolti singolarmente con un film di polietilene; per garantirne inoltre l’integrità, vengono inseriti delle falde di cartoncino alle estremità della pila dei rotoli. Successivamente i rotoli finiti vengono uniti al pallet mediante un cappuccio plastico ter-moretratto che avvolge l’intero collo. Ogni pallet di prodotto finito viene corredato da un’etichetta pallet (distinta dei rotoli che compongono il pallet) e quindi stoccato in magazzino in attesa dell’invio al cliente. Il materiale da imballaggio di Tetra Pak Carta viene ritirato direttamente dal cliente (produttori e confezionatori di alimenti), pertanto non subisce fasi di distribuzione interme-die. Sono disponibili per i clienti istruzioni scritte denominate “Storage & Handling Recommenda-tions” per la corretta gestione del materiale Tetra Pak nelle fasi di spedizione, stoccaggio e ma-nipolazione.

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IL PERCORSO PER IL MIGLIORAMENTO CONTINUO Tetra Pak Carta è certificata già da anni in quanto azienda di produzione. Tetra Pak Italiana ha otte-nuto, come prima market company a livello glo-bale, la certificazione Qualità ISO 9001:2000 nel 2004 e supporta lo stabilimento ponendo in essere piani di miglioramento con obiettivi specifici su diverse attività (es: recupero e riciclo degli scarti di produzione, coordinamento del progetto di dimi-nuzione delle emissioni derivanti dalle attività del gruppo Tetra Pak Italia). Nei primi anni 90, Tetra Pak Carta avviò programmi di sensibilizzazione sulla qualità totale attraverso cor-si di formazione specifici e gruppi di miglioramento. Lavorare sulle aree critiche pose le basi allo sviluppo di un sistema di gestione aziendale rivolto alla qua-lità e al miglioramento continuo. Nel gennaio 1995 Tetra Pak Carta ottenne la certificazione del Sistema di Qualità. Sulla base di quelle esperienze realizzó, nel 1996, il proprio Sistema di Gestione Ambientale (SGA), con riferimento alla norma internazionale ISO 14001. La certificazione è avvenuta nel 1997. Dalla sua implementazione, il SGA è lo strumento impie-gato da Tetra Pak per il controllo e il miglioramento delle sue prestazioni ambientali.

Nel 2003 lo stabilimento ha anche sviluppato e ottenuto la certificazione del Sistema di Gestione per l’Igiene Alimentare del processo produttivo del packaging Tetra Pak secondo lo standard tecnico BRC/IOP. Ad oggi tutte le verifiche annuali per il mantenimento delle certificazioni sono risultate positive.

A completamento dei sistemi di gestione certificati e per supportare il miglioramento delle prestazioni aziendali è stato avviato a livello mondiale, presso tutti gli stabilimenti di produzione, il programma WCM (World Class Manufacturing), basato sulla metodologia TPM (Total Productive Maintenance). In Tetra Pak Carta il WCM è applicato dal 2000 ed è ora lo strumento aziendale principale per garan-tire il miglioramento continuo. In questo ambito, il sito di produzione di Rubiera sta lavorando per ottenere il TPM Award assegnato dal JIPM. Il JIPM (Japan Institute of Plant Maintenance), l’Istituto Giapponese di Gestione Industriale, assegna a livello globale, questo riconoscimento alle aziende che promuovono l’eccellenza operativa attraverso l’applicazione delle metodologie di miglioramento continuo TPM. Tetra Pak promuove questo meto-do di lavoro attraverso il programma WCM.

1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Total Quality (TPC)World Class Manifacturing (TPC)

ISO 9001 TPC

ISO 9001 TPI

ISO 14001 TPC

BRC/IOP TPCIgiene

ISO 9002 TPC

TQ

Fase di piena certificazioneFase di realizzazione / pilota Certificazione

Qualità

Ambiente

1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Total Quality (TPC)World Class Manifacturing (TPC)

ISO 9001 TPC

ISO 9001 TPI

ISO 14001 TPC

BRC/IOP TPCIgiene

ISO 9002 TPC

TQ

Fase di piena certificazioneFase di realizzazione / pilota Certificazione

Qualità

Ambiente

PERCORSO DI CONSEGUIMENTO DELLE CERTIFICAZIONI

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Nelle bevande a base frutta il cartone per be-vande rappresenta il 68,3% del mercato contro il 24,3% di plastica e il 6,8% di vetro.*

Il mercato del vino è quello che ha visto la crescita più veloce nel comparto alimentare nel 2007: più del 34,6% del vino confezionato é contenuto in im-ballaggi in cartone poliaccoppiato, percentuale che sale a 53,1% se si considerano gli IGT.*

Anche nel settore del pomodoro le vendite sono in continua crescita con ottime opportunità per l’ex-port.

Tetra Pak Italia è presente anche in mercati come quelli dei vegetali (fagioli, mais e piselli, lenticchie e ceci) dove è stato lanciato il nuovo contenitore Tetra Recart.

Tetra Pak Italiana nel 2007 ha venduto circa 5 mi-liardi di contenitori (4,7 miliardi) per la conserva-zione degli alimenti liquidi per un ammontare di 2,9 miliardi di litri di prodotto finito.

In Italia Tetra Pak è presente nei settori:Latte fresco e a lunga conservazione (UHT)•Succhi di frutta•Vino•Prodotti a base di pomodoro•Acqua minerale•Olio vegetale•Panne a base vegetale e animale•Vegetali•

Il 15% della produzione viene esportata in Algeria, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Libia, Malta, Messico, Norvegia, Portogallo, Rep. Ceca, Rep. Slovacca, Serbia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria.

Il latte in cartone per bevande rappresenta il 87,9% del mercato a lunga conservazione (UHT) e il 51% del latte fresco (con una penetrazione nel-le famiglie italiane rispettivamente dell’86,2% e del 69,1%)

TETRA PAK ITALIANA: VENDITE 2007

2003 2004 2005 2006 20070

500

1.000

1.500

2.000

2.500

3.000

3.500

4.000

4.500

5.000

5.500

* Fonte dati Nielsen e dati interni.

CONFEZIONI VENDUTE IN ITALIA (milioni di pezzi)

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Qui una volta era tutta campagna. Anche oggi. Rubiera è un polo industriale che sorge nel punto di passaggio tra il nord e il sud dell’Italia. Ciò non toglie che proprio vicino al fiume Secchia gli aironi cenerini, i cormorani, le nitticore e le tartarughe palustri- solo per citare i più frequenti - abbiano iniziato ad adattarsi, eleggendo questo luogo a loro territorio. È un segno che stiamo andando nella giusta direzione?

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Report Ambientale

PARTE SECONDA

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Storicamente Tetra Pak si è mostrata sensibile alla tematica ambientale, comprendendo l’importanza di migliorare in modo continuativo le proprie pre-stazioni ambientali anche come fattore competiti-vo.Infatti svolge da sempre, in collaborazione con i Settori Tecnici di Gruppo e con i maggiori Clien-ti, attività di sviluppo di nuovi materiali al fine di migliorare la qualità dei prodotti, ottimizzare i pro-cessi e razionalizzare l’utilizzo delle materie prime base (riduzione all’origine), minimizzando gli scarti produttivi e risparmiando energia. In linea con tale tradizione, nel 1997 Tetra Pak ha fissato formal-mente la propria Politica Ambientale, con l’obiet-tivo di fornire a tutte le società del Gruppo una guida, un’ambizione ed un impegno comune verso la tutela dell’ambiente. A fine 2004 la Politica di Gruppo è stata aggiornata, allineandola al Codice di Etica Professionale di Tetra Pak ed ai principi del Global Compact delle Nazioni Unite (responsabili-tà sociale delle imprese). La nuova Politica fornisce inoltre chiare linee guida per i diversi processi e business del Gruppo, specificando per ogni area le aspettative di miglioramento. La Direzione Azien-dale del sito di Rubiera ha inoltre ritenuto impor-tante definire una precisa Politica Ambientale per lo stabilimento di produzione (Tetra Pak Carta), che recepisce quella di gruppo nei rispettivi campi di applicazione e fornisce ul-teriori dettagli per il miglioramento del Sistema di Gestione Ambientale locale ed il mantenimento della certificazione ISO 14001. La Politica Ambien-tale del Gruppo Tetra Pak è quindi la politica di riferimento per le società del gruppo in Italia.

POLITICA AMBIENTALE DEL GRUPPO TETRA PAKTetra Pak intende gestire la propria attività nel pieno rispetto dell’ambiente in un ottica di soste-nibilità. Abbiamo definito opportuni obiettivi tesi a garantire un continuo miglioramento delle nostre attività di sviluppo, approvigionamento, produzio-ne e trasporto.

Impegno nei confronti della sostenibilità ambientaleConsideriamo la gestione ambientale un’impor-tante priorità e pertanto definiamo procedure, pro-grammi e pratiche che ci consentano di condurre le nostre attività nel rispetto dell’ambiente. Nell’ambito di tale impegno intendiamo:

adottare una visione a lungo termine improntata •al ciclo di vita dei prodottimigliorare costantemente la nostra performance •ambientaleprevenire l’inquinamento•

LA POLITICA AMBIENTALE

ottemperare a, o superare, quanto previsto dalla •legislazione ambientale applicabile, linee guida, standard e criteri, nonchè qualsivoglia requisito esterno sottoscrittoindividuare e gestire in modo responsabile gli •ambiti di rischio e incertezza ambientale, nonché i risvolti ambientali noti dei nostri prodotti e pro-cessiintegrare appieno le considerazioni di carattere •ambientale nelle nostre decisioni, politiche, pro-grammi e prassi di gestione strategica in tutto il nostro businesscomunicare in modo aperto e credibile con i no-•stri interlocutori, rendendo conto regolarmente delle nostre prestazioniessere proattivi dal punto di vista ambientale in •ogni mercato in cui operiamo

Riconosciamo il fatto che le nostre operazioni hanno un impatto sull’ambiente che deve essere bilanciato dai vantaggi offerti dai nostri prodotti e servizi alla società. Forniamo prodotti in grado di soddisfare le esigenze di clienti e consumatori, di salvaguardare il valore nutritivo degli alimenti e di tutelare l’ambiente prevenendo lo spreco.

ClientiInformiamo i nostri clienti in merito al profilo am-bientale dei nostri prodotti e servizi. Incoraggiamo i nostri clienti a condividere con noi le preoccupa-zioni che nutrono rispetto alle questioni ambientali correlate ai nostri prodotti, attrezzature e servizi e agevoliamo un dibattito aperto in merito alle pos-sibili soluzioni. Ci impegnamo ad aiutare i nostri clienti a individuare soluzioni accettabili sotto il profilo ambientale per gli scarti di imballaggi deri-vanti dal loro processo di confezionamento.

SocietàAgendo da buon cittadino, manteniamo linee di comunicazione aperte relativamente a questioni ambientali chiave con la communità in cui operia-mo. Forniamo un sostegno a particolari iniziative e attività rivolte alla comunità in grado di promuo-vere una più spiccata consapevolezza e respon-sabilità ambientale. Svilupperemo informazioni relative al profilo ambientale dei nostri prodotti e le mettertemo a disposizione di tutti. Contribuia-mo al trasferimento di tecnologie eco-compatibili e best pratice di riciclo verso l’industria e il settore pubblico. Ci impegnamo al fine di agevolare e promuovere le attività locali di raccolta e riciclo per gli imballaggi in cartone post consumo. Pubbli-cheremo il report di gruppo dedicato all’ambiente ogni due anni, nell’intento di comunicare ali nostri interlocutori le prestazioni, le sfide e i progressi compiuti in materia ambientale.

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Gestione fornitoriDalla importanza che attribuiamo alla gestione ambientale, insistiamo da questo punto di vista anche con i fornitori.Nello sviluppo del nostro parco fornitori teniamo conto anche di criteri ambentali. Collaboriamo con i nostri fornitori per assicurarci che mantengano prestazioni ambientali accettabili e che si impe-gnino per migliorare ulteriormente sotto questo profilo. Il nostro obiettivo finale è che tutte le fibre di legno contenute nel nostro materiale da imbal-laggio per liquidi provengano da foreste certificate da enti indipendenti, in modo tale da garantire la conformità ai principi di una gestione forestale sostenibile. Richiediamo inoltre ai nostri fornitori di cartone di essere in grado di risalire all’origine del-le fibre utilizzate per il cartone che ci forniscono, nonché di evitare l’acquisto di legno fatto crescere illegalmente o tratto da patrimoni forestali vergini.

TrasportiPuntiamo a gestire e ridurre l’impatto ambientale delle operazioni di trasporto correlate alle nostre attività e ai nostri prodotti, compreso il trasporto da e verso gli stabilimenti e all’interno delle strut-ture Tetra Pak.I nostri sistemi di gestione ambientale compren-dono anche le attività di trasporto. Prenderemo di considerazione l’impatto sull’ambiente nel decide-re in merito a possibili cambiamenti nelle modalità di trasporto e logistica. Terremo conto dell’impatto ambientale anche nella pianificazione e nell’orga-nizzazione delle trasferte, utilizzando tele e video-conferenze laddove possibile

Sviluppo prodottiCi impegnamo a garantire che i nostri prodotti e servizi soddisfino le esigenze dei clienti in modo competitivo e, al contempo, abbiano un solido profilo ambientale, siano sicuri nell’utilizzo per il

quale sono destinati, consumino un quantitativo ridotto di energia e di risorse naturali e possano essere riciclati, recuperati o smaltiti in modo sicuro. I prodotti e i servizi vengono valutati in tutte le fasi del loro ciclo: dalle fasi di progettazione del pro-dotto, all’acquisto dei materiali e successiva lavo-razione e produzione fino al trasporto, al confezio-namento presso i clienti e all’uso da parte dei con-sumatori. Per valutare l’impatto ambientale di tutti i nuovi imballaggi progettati, utilizziamo l’analisi del ciclo di vita (LCA) come approccio standard al nostro processo di sviluppo. La rinnovabilità delle fonti di approvvigionamento rappresenta una que-stione ambientale chiave del nostro portafoglio prodotti. Per un determinato livello di funzionalità, puntiamo a mantenere o aumentare l’utilizzo di amteriali provenienti da fonti rinnovabili per i nostri imballaggi in cartone. Utilizzeremo il quantitativo minimo di materiali necessario per garantire la protezione del prodotto, nonché l’integrità e la funzionalità dell’imballaggio. Tutti i nostri imballag-gi sono adatti al riciclo. I nuovi progetti prevedono, laddove necessario, lo sviluppo e l’individuazione di opportune tecnologie di riciclaggio.

Produzione/lavorazionePuntiamo all’eccellenza ambientale nelle nostre at-tività. Ci impegnamo pertanto a sviluppare proget-tare e condurre le nostre attività in modo tale da:

ridurre al minimo l’impatto ambientale•tenere in conto le esperienze, anche negative, •del passatopromuovere un uso efficiente delle risorse•ridurre il nostro impatto sui cambiamenti climatici•gestire i rifiuto in modo corretto, optando il più •possibile per il riciclo degli scarti di fabbrica

Tutte le nostre fabbriche disporranno di sistemi di gestione ambientali certificati ISO 14001.

Impegno/partecipazione dei dipendenti a favore dell’ambientePer centrare i nostri obiettivi ambientali è necessa-rio che tutti, all’interno dell’azienda, si assumano le proprie responsabilità. Ci si aspetta che ogni sin-gola persona, ovunque si trovi, contribuisca alla re-alizzazione dei nostri piani e al conseguimento dei nostri obiettivi, prendendo iniziative in linea con la nostra politica ambientale. Spetta ai manager di ogni livello di garantire che i dipendenti vengano incoraggiati e sia dato loro la possibilità di mettere in atto e soddisfare i requisiti della politica am-bientale nello svolgimento delle proprie mansioni. Condividiamo in modo trasparente conoscenze, best pracice e informazioni relativamente alle no-stre prestazioni ambientali. Formiamo i nostri gi-pendenti affinchè adempiano ai propri doveri con il minore impatto ambientale possibile.

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Con il Sistema di Gestione Ambientale, Tetra Pak non si ferma al semplice adempimento delle norme, ma si rivolge maggiormente verso gli interlocutori sociali, il territorio e le risorse. Consi-derare il rispetto normativo come un pre-requisito aumenta la nostra responsabilitá verso i cittadini della comunità e conferisce piú efficacia al nostro impegno nei confronti dell’ambiente. In particolare, con il Sistema di Gestione Am-bientale è stata definita la Politica Ambientale dell’azienda, che individua i principi di riferimento sulla cui base operare, e i processi gestionali per l’ambiente quali:

Un’analisi ambientale iniziale finalizzata a valutare •le relazioni esistenti tra le attività pregresse, pre-senti e future e la realtà ambientale e territoriale circostante;Un sistema di gestione delle attività, con emis-•sione e adozione di procedure allo scopo di controllare costantemente le attività a rilevanza ambientale;Una procedura che comprende criteri per la qua-•lificazione dei fornitori;

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE DI TETRA PAK CARTA

Una procedura per la valutazione annuale (o al •bisogno) degli aspetti ambientali che consente di individuare i più significativi al fine di definire le attività da tenere sotto controllo;Una procedura per la formulazione ed il raggiun-•gimento di obiettivi e traguardi di miglioramento e del programma di gestione ambientale;Una procedura per la sorveglianza e misurazione •delle prestazioni ambientali delle attività, al fine di tenere sotto controllo il sistema e di valutare il raggiungimento di obiettivi e traguardi;Un programma di audit ambientali interni per •valutare la conformità delle attività a quanto previsto dalle procedure e dalla normativa di rife-rimento e l’efficacia delle stesse nel rispetto della Politica Ambientale;Una procedura per la sensibilizzazione e la forma-•zione specifica del personale.

IL PERCORSO DELLO STABILIMENTO PER LA GESTIONE AMBIENTALE La realizzazione del Sistema di Gestione Ambien-tale (SGA) di Tetra Pak Carta è iniziata durante il 1996. Il progetto nasce da un programma strategi-co di Gruppo, finalizzato allo sviluppo di adeguati SGA presso tutti gli stabilimenti di produzione, con l’ottenimento delle relative certificazioni entro il 1997. I tempi di realizzazione del progetto a Rubie-ra sono stati di circa un anno, durante il quale sono stati apportati miglioramenti a impianti e attrezza-ture, definite procedure operative e di controllo, svolte sensibilizzazione e formazione a tutto il per-sonale ed attuati incontri periodici della Direzione per assicurare l’avanzamento del progetto. Verso la fine del 1997 Tetra Pak Carta ha avviato l’iter per l’ottenimento della certificazione. Nel Di-cembre 1997, dopo sei giornate di verifica in azien-da, l’Ente di Certificazione DNV ha riconosciuto la conformità del SGA di Tetra Pak Carta ai requisiti della norma di riferimento ed ha conseguentemen-te rilasciato il certificato ISO 14001, che negli anni è stato riconfermato ed aggiornato. Ad oggi tutti gli stabilimenti di produzione di Tetra Pak hanno un SGA certificato. Le principali aree di applicazione del sistema di Tetra Pak Carta consistono negli Aspetti Ambien-tali connessi alle attività del sito. L’azienda utilizza il SGA per tenere sotto controllo tali aspetti e, ove possibile, ridurne l’impatto ambientale che ne de-riva con programmi di miglioramento. Attraverso il SGA dello stabilimento di produzione vengono tenuti sotto controllo anche gli impatti ambientali diretti della società Tetra Pak Italiana le cui attività non generano significativi impatti ambientali sul sito e quindi non richiedono l’implementazione del proprio SGA.

Certificazione Sistema di Gestione Ambientale

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L’ORGANIZZAZIONE PREPOSTA ALLA GESTIONE AMBIENTALEGli Enti responsabili dell’attuazione del Sistemadi Gestione Ambientale dello stabilimento sono:

Direzione dello Stabilimento;•Direzione Ambiente e Relazioni esterne •(di Tetra Pak Italiana);Direzione Qualità attraverso il Management •System Office;WCM - Pilastro Ambiente; •Comitato di Riesame.•

Direzione dello stabilimento produzioneIn linea con le politiche e gli obiettivi strategici de-finiti dal Presidente di Tetra Pak Italia, il Direttore Converting stabilisce gli Obiettivi, i Traguardi e i Programmi aziendali di miglioramento. Inoltre garantisce il “Riesame da parte della Di-rezione” dei Sistemi di Gestione per la Qualità, l’Igiene e l’Ambiente, per assicurare l’adeguatezza e l’efficacia dei Sistemi ed il completo controllo del processo. È responsabile dell’approvazione e divulgazione di tutte le disposizioni comportamen-tali del personale all’interno del sito, del rispetto di tutta la normativa ambientale e della gestione di situazioni di emergenza.

Direzione Ambiente e Relazioni EsterneL’Ufficio Ambiente e Relazioni Esterne diffonde gli obiettivi aziendali di tutela del territorio e delle persone. Le sue attività ruotano attorno a due ver-bi: Fare e Comunicare.

“Fare” significa:trovare le migliori soluzioni di riciclo e di recupero •per gli scarti di produzione;sviluppare il marketing dei prodotti del riciclo •come CartafruttaTM ed Ecoallene®;avviare partnership di marketing ambientale con i •clienti e la Grande Distribuzione Organizzata; approfondire le iniziative per incrementare le pre-•stazioni ambientali dell’organizzazione; promuovere gli studi di analisi del ciclo di vita •(LCA);avviare iniziative come il Climate Programme, •programmi di riduzione del consumo energetico;le attività svolte con i vari consorzi - CONAI (Con-•sorzio Nazionale Imballaggi) - Comieco (Con-sorzio Nazionale per il recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica) Cial (Consorzio Im-ballaggi Alluminio) - con i quali l’Ufficio Ambiente e Relazioni Esterne intrattiene da anni importati rapporti di collaborazione.

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E veniamo al “Comunicare”. Le attività di comuni-cazione e pubbliche relazioni sui temi ambientali hanno coinvolto tutti gli stakeholders con produ-zioni editoriali e redazionali. I clienti, i cittadini, le scuole, le istituzioni, gli organi di stampa, hanno trovato nell’Ufficio Ambiente e Relazioni Esterne Tetra Pak un punto di riferimento preciso, veloce e soprattutto presente. Basta infatti un semplice click su www.tetrapak.it per trovare risposta a qualsiasi domanda o approfondire i temi più attuali.

Management System OfficeIl Responsabile dell’ufficio è il Rappresentante della Direzione per il Sistema di Gestione per la Qualità, per l’Igiene e per l’Ambiente di Tetra Pak Carta; ne assicura la struttura documentale ed organizzativa, attraverso il coordinamento di tutte le attività / pre-scrizioni caratteristiche e principali, come ad esem-pio, la gestione delle Verifiche Ispettive Interne e gli incontri di Riesame della Direzione.

Assicura che i requisiti del Sistema di Gestione •siano stabiliti, applicati e mantenuti, conforme-mente agli standard tecnici di riferimento, inclusa la norma ISO14001 per l’ambiente;Assicura che i processi necessari per il Sistema •di Gestione siano predisposti, attuati e tenuti aggiornati;Riferisce alla Direzione sulle prestazioni del Siste-•ma di Gestione e sulle esigenze di miglioramen-to, collaborando anche alla formulazione degli Obiettivi e del Programma AmbientalePromuove la consapevolezza dei requisiti e delle •esigenze ambientali all’interno dell’organizzazio-neCoordina il Pilastro Ambiente, nell’ambito del •WCM (vedi sezione seguente)Rappresenta la Direzione nei rapporti con gli or-•ganismi di certificazione

Il Management System Manager ha inoltre la re-sponsabilità degli aspetti tecnici del Sistema di Gestione Ambientale. Avvalendosi di una persona appositamente incaricata (Coordinatore Ambienta-le), ha inoltre il compito di garantire la conformità legislativa del sito. Ha la responsabilità sulle princi-pali attività di individuazione, analisi e sorveglianza dell’impatto ambientale, nonché di prevenzione nell’ambito della sicurezza dello stabilimento.

Egli ha specifiche responsabilità e tra queste si segnalano:

Sovraintendere e, con il supporto dei servizi ma-•nutentivi, assicurare il corretto funzionamento degli impianti di trattamento delle emissioni oltre che gestirne le situazioni di non conformità o emergenza maggiori;Definire i criteri di identificazione delle emergen-•ze e, in collaborazione con la Produzione, indivi-duare le possibili situazioni di emergenza al fine di predisporre le opportune misure preventive e di intervento;Assicurare che siano svolte le attività di sorve-•glianza e misurazione, ed in particolare garantire il monitoraggio del rispetto della normativa am-bientale e di sicurezza, nonché provvedere al rile-vamento delle eventuali situazioni non conformi ed alla gestione delle opportune azioni correttive e preventive;Assicurare le attività di comunicazione ed i con-•tatti con la Pubblica Amministrazione e gli Enti di controllo, per la normale amministrazione di adempimenti burocratici e gestionali, e supporta-re la Direzione aziendale nelle attività di comuni-cazione esterna in caso di emergenza.

WCM - Pilastro AmbienteIl WCM (World Class Manufacturing) è lo strumen-to adottato in stabilimento per la gestione del mi-glioramento continuo. Tale sistema prevede un’or-ganizzazione interna in “pilastri” a cui è affidato lo sviluppo e la realizzazione del miglioramento, secondo la metodologia del Total Productive Maintenance. I Pilastri sono team interfunzionali con obiettivi specifici di miglioramento che vengo-no quantificati e monitorati attraverso Key Perfor-

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mance Indicator (KPI) di competenza. Ogni pilastro attiva ove necessario gruppi di lavoro. Di seguito è rappresentata in modo grafico l’or-ganizzazione WCM per il miglioramento continuo. All’apice della struttura abbiamo l’obiettivo pri-mario (Miglioramento Continuo/Soddisfazione dei clienti) sostenuto dall’attività sinergica dei vari Pilastri (colonne), guidati dal Coordinatore WCM e fissati ad una piattaforma di lavoro standard rap-presentata dai Sistemi di Gestione. In relazione all’Ambiente è costituito il pilastro En-vironment a cui è affidata la gestione dei program-mi strategici di miglioramento ed in particolare, ad oggi, i piani di riduzione dei consumi energetici dello stabilimento, collegati tra l’altro al program-ma di gruppo per la riduzione delle emissioni di CO2 (Climate Programme).

Comitato di riesameLa Direzione di Tetra Pak Carta riesamina il Sistema di Gestione Ambientale con cadenza periodica, per assicurarsi della sua continua idoneità ed effi-cacia. Nel riesame vengono valutate le opportunità di miglioramento e le esigenze di modificare il Si-stema di Gestione, la Politica e gli Obiettivi.

Il processo è attuato attraverso incontri del Comi-tato di Riesame composto da:•DirettoreConverting;•DirettoreOperationalExellence&Quality;•ResponsabiledelManagementSystemOffice;•CoordinatoreAmbientale;•CoordinatoreWCM;•ResponsabilidiSettori/Pillaraziendali.

Al Comitato di Riesame possono partecipare altre funzioni di Tetra Pak Carta o del Gruppo Italia in relazione alle esigenze/argomenti trattati.Durante le riunioni vengono valutate informazioni quali ad esempio:

risultanze dalle verifiche ispettive interne; •segnalazioni interne ed esterne; •andamento delle prestazioni/indicatori ambientali;•avanzamento dei progetti di miglioramento.•

Sulla base dei risultati, vengono prese decisioni per correggere eventuali criticità o scostamenti e per assicurare il miglioramento continuo; tali de-cisioni possono consistere in modifiche al Sistema di Gestione, nuovi obiettivi, azioni, progetti da perseguire e, se necessario, assegnazione di nuove responsabilità e risorse.

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L’identificazione, l’analisi e la valutazione di tutti gli aspetti ambientali connessi alla gestione dello stabilimento produttivo di Rubiera è il primo pas-so da compiere per giungere alla presentazione delle performance ambientali di Tetra Pak Italia. Per questo vengono descritti i criteri in base ai quali è stata condotta l’identificazione degli aspetti ambientali di Tetra Pak Italia e la metodologia di valutazione della loro significatività in funzione dei relativi impatti, con particolare riferimento agli aspetti ed impatti ambientali di Tetra Pak Carta. Quindi, vengono presentate le performance am-bientali dell’organizzazione, mettendo in evidenza i risultati raggiunti da Tetra Pak Carta e Tetra Pak Italiana nella gestione ambientale, con particolare riferimento al quinquennio 2003-2007. In funzione dei risultati dell’analisi degli aspetti ambientali, vengono indicati gli obiettivi e i programmi di mi-glioramento ambientale definiti. Inoltre, vengono sintetizzate anche le principali iniziative promosse dall’organizzazione per la formazione in campo ambientale. Nel presentare le performance del sito di Rubiera occorre tener presente il differente peso dell’impatto ambientale di Tetra Pak Carta rispetto a quello di Tetra Pak Italiana. In alcuni casi (ad esempio per gli scarichi idrici, l’impatto pae-saggistico, i rilasci al suolo,...) gli aspetti ambientali di Tetra Pak Carta, certificata ISO 14001, sono dif-ficilmente scindibili da quelli di Tetra Pak Italiana e per questa ragione sono stati trattati in modo unitario per le due aziende presenti nel sito di Ru-biera. Ove invece siano presenti dati specifici (ad esempio per i consumi energetici e di materie pri-me), le informazioni sono state affrontate in modo dettagliato nelle appendici.

ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI DI TETRA PAK CARTAL’analisi degli aspetti ambientali fornisce un quadro di tutti gli aspetti ambientali dell’organizzazione e individua quelli che hanno un impatto ambientale significativo e che sono da ritenersi prioritari nel sistema di gestione ambientale. L’analisi viene ag-giornata annualmente o a fronte di cambiamenti rilevanti e viene approvata dalla Direzione.

Struttura dell’analisi degli aspetti ambientaliPrima dell’analisi viene effettuato un inquadramen-to ambientale dell’area nella quale si trova l’orga-nizzazione.Per individuare tutti gli aspetti ambientali dell’or-ganizzazione, si esaminano tutti i suoi processi e le attività che possono avere un impatto ambientale. Per ciascun processo/attività:

si individuano i flussi in entrata (consumi di risorse •e prodotti) e in uscita (emissioni in atmosfera, scarichi idrici, rifiuti, ecc);si prendono in considerazione le condizioni ope-•rative normali, anomale e di emergenza.

Tutti gli aspetti ambientali dell’organizzazione sono evidenziati nel “quadro di identificazione degli aspetti ambientali”. Per individuare gli aspetti ambientali dell’organizzazione che hanno un si-gnificativo impatto ambientale (aspetti ambientali significativi), sono definiti opportuni “criteri di valutazione degli aspetti ambientali” basati sulla legislazione applicabile, sull’interesse delle varie parti coinvolte e sui fattori ambientali correlati. Nell’individuare gli aspetti ambientali significativi che costituiscono le priorità sulle quali agire con il

PRESENTAZIONE DELLE PERFORMANCE AMBIENTALI DEL SITO DI RUBIERA

INPUT OUTPUT

Stoccaggi e impieghi di sostanze chimiche

Consumi energeticie di acqua

Consumo di materie prime

Produzione di rifiuti

Contaminazioni accidentali, spandimenti

Emissioni in atmosfera

Scarichi idrici

Prodotto finito

Rumore

TETRA PAK ITALIASito di RUBIERA

PERFORMANCE AMBIENTALI DEL SITO DI RUBIERA

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QUADRO DI IDENTIFICAZIONEDEGLI ASPETTI AMBIENTALI DELL’ORGANIZZAZIONE

ASPETTI AMBIENTALI

Consumi Rifiuti

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....

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:::

sistema di gestione ambientale definendo oppor-tuni obiettivi, ne viene valutato anche l’effettivo grado di controllo da parte dell’organizzazione.Per ogni aspetto ambientale vengono disposte:

una descrizione generale dell’aspetto; •una “tabella indicatori” (rispetto limiti di emis-•sione, quantificazioni dell’aspetto ambientale, conformità a obiettivi e traguardi ed eventuali anomalie gestionali e reclami);una valutazione della significatività dell’aspetto •secondo i criteri definiti.

L’analisi si conclude fornendo un quadro riassun-tivo delle valutazioni e un’argomentazione degli obiettivi proposti. Le informazioni contenute

nell’analisi sono state raccolte da autorizzazioni, concessioni, permessi, referti di analisi di laborato-ri, studi effettuati dalla consulenza e da monitorag-gi e statistiche aziendali.

Quadro di identificazione degli aspetti ambientaliAllo scopo di individuare gli aspetti ambientali dell’organizzazione viene utilizzato il quadro sotto riportato. Il quadro rappresenta i potenziali aspetti ambientali (in ascissa) e le attività dell’organizzazio-ne (in ordinata). L’individuazione si effettua barran-do le caselle corrispondenti agli aspetti ambientali coinvolti in almeno una delle varie attività dell’or-ganizzazione.

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Criteri di valutazione degli aspetti ambientaliAllo scopo di individuarne la significatività, ogni aspetto ambientale viene valutato utilizzando la ta-bella dei criteri sotto riportata. La tabella contiene tre criteri (legge, ambiente, parti interessate); ogni criterio contiene tre gruppi cui fanno riferimento alcune affermazioni. La valutazione si effettua col-locando l’aspetto ambientale nel gruppo piú ap-propriato. Il valore attribuito all’aspetto ambientale è dato dalla somma dei valori attribuiti per ciascun criterio. Il valore risulta direttamente proporzionale alla priorità dell’aspetto ambientale (valori maggio-ri corrispondono a maggiori priorità).Sono significativi gli aspetti ambientali:

aventi valore 3 per il criterio di legge;•aventi complessivamente valore maggiore di 6.•

CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALILEGGE ValoreL’organizzazione rispetta i limiti di legge senza sufficienti margini di sicurezza. Un eventuale illecito ricadrebbe nel diritto penale. Un eventuale illecito avrebbe sanzioni economiche gravose.

3

L’organizzazione rispetta i limiti di legge con sufficienti margini di sicurezza. Un eventuale illecito ricadrebbe nel diritto civile. Un eventuale illecito avrebbe sanzioni economiche di media entitá.

2

L’organizzazione rispetta i limiti di legge senza alcuna difficoltá o non vi sono limiti di legge. Un eventuale illecito ricadrebbe nel diritto amministrativo o sarebbe di natura puramente formale. Un eventuale illecito avrebbe sanzioni economiche di lieve entitá.

1

AMBIENTE ValoreL’aspetto ha una portata geografica regionale/globale. La quantitá e/o la pericolositá del contaminante é elevata. La probabilitá di una emergenza é elevata (in passato sono accaduti episodi).

3

L’aspetto ha una portata geografica comunale/provinciale. La quantitá e/o la pericolositá del contaminante é media. La probabilitá di una emergenza é verosimile (in passato ci si é avvicinati al verificarsi di qualche episodio).

2

L’aspetto ha una portata geografica locale. La quantitá e/o la pericolositá del contaminante é bassa o nulla. La probabilitá di una emergenza é inesistente (in passato non sono noti episodi e l’eventuale accadimento susciterebbe incredulitá).

1

PARTI INTERESSATE ValoreUn evento negativo potrebbe coinvolgere l’immagine esterna della organizzazione (media, popolazione, autoritá pubbliche, assoc.). In passato sono pervenute lamentele, contestazioni, richieste dall’esterno della organizzazione (media, popolazione, ...). Esistono forti campagne di sensibilizzazione a livello nazionale e internazionale o programmi obbligatori di gruppo.

3

Un evento negativo potrebbe compromettere l’applicazione delle politiche interne alla organizzazione e al gruppo Tetra Pak. É ipotizzabile che pervengano lamentele, contestazioni, richieste dall’esterno della organizzazione (media, popolazione, ...). Esistono specifiche campagne di sensibilizzazione a livello nazionale e internazionale o linee guida di gruppo.

2

Un evento negativo potrebbe coinvolgere il personale interno alla organizzazione. Non é ipotizzabile che pervengano lamentele, contestazioni, richieste dall’esterno della organizzazione (media, popolazione, ...). Non esistono specifiche campagne di sensibilizzazione a livello nazionale e internazionale o indicazioni generiche di gruppo.

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CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALILEGGE ValoreL’organizzazione rispetta i limiti di legge senza sufficienti margini di sicurezza. Un eventuale illecito ricadrebbe nel diritto penale. Un eventuale illecito avrebbe sanzioni economiche gravose.

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L’organizzazione rispetta i limiti di legge con sufficienti margini di sicurezza. Un eventuale illecito ricadrebbe nel diritto civile. Un eventuale illecito avrebbe sanzioni economiche di media entitá.

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L’organizzazione rispetta i limiti di legge senza alcuna difficoltá o non vi sono limiti di legge. Un eventuale illecito ricadrebbe nel diritto amministrativo o sarebbe di natura puramente formale. Un eventuale illecito avrebbe sanzioni economiche di lieve entitá.

1

AMBIENTE ValoreL’aspetto ha una portata geografica regionale/globale. La quantitá e/o la pericolositá del contaminante é elevata. La probabilitá di una emergenza é elevata (in passato sono accaduti episodi).

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L’aspetto ha una portata geografica comunale/provinciale. La quantitá e/o la pericolositá del contaminante é media. La probabilitá di una emergenza é verosimile (in passato ci si é avvicinati al verificarsi di qualche episodio).

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L’aspetto ha una portata geografica locale. La quantitá e/o la pericolositá del contaminante é bassa o nulla. La probabilitá di una emergenza é inesistente (in passato non sono noti episodi e l’eventuale accadimento susciterebbe incredulitá).

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PARTI INTERESSATE ValoreUn evento negativo potrebbe coinvolgere l’immagine esterna della organizzazione (media, popolazione, autoritá pubbliche, assoc.). In passato sono pervenute lamentele, contestazioni, richieste dall’esterno della organizzazione (media, popolazione, ...). Esistono forti campagne di sensibilizzazione a livello nazionale e internazionale o programmi obbligatori di gruppo.

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Un evento negativo potrebbe compromettere l’applicazione delle politiche interne alla organizzazione e al gruppo Tetra Pak. É ipotizzabile che pervengano lamentele, contestazioni, richieste dall’esterno della organizzazione (media, popolazione, ...). Esistono specifiche campagne di sensibilizzazione a livello nazionale e internazionale o linee guida di gruppo.

2

Un evento negativo potrebbe coinvolgere il personale interno alla organizzazione. Non é ipotizzabile che pervengano lamentele, contestazioni, richieste dall’esterno della organizzazione (media, popolazione, ...). Non esistono specifiche campagne di sensibilizzazione a livello nazionale e internazionale o indicazioni generiche di gruppo.

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Inquadramento dell’areaL’area si trova in Provincia di Reggio Emilia nel Co-mune di Rubiera al confine con il Comune di Reg-gio Emilia (una piccola parte ricade nel confinante Comune di Reggio Emilia). Rientra in una zona di alta pianura a pochi chilometri dai rilievi collinari appenninici; in prossimità, a poche centinaia di metri dall’immissione nel Fiume Secchia, scorre il Torrente Tresinaro. Dal punto di vista urbanistico-territoriale l’area si trova a margine del centro abitato del paese, in vicinanza dell’asse ferroviario Bologna-Milano, della principale e storica direttri-ce stradale della Emilia Romagna (via Emilia) e a pochi chilometri dalle autostrade A1 e A22. A un paio di chilometri è situato il Parco Fluviale della cassa di espansione del Fiume Secchia.Nella Variante Generale al Piano Regolatore Gene-rale l’area è individuata come Zona omogenea per insediamenti manifatturieri esistenti (disciplinati dall’art. 14 e art. 75 delle NTA ) e non rientra in aree sottoposte a vincoli e a tutele.

In particolare l’area è ubicata in una zona produtti-va industriale e confina:

a nord con un’area a espansione urbana;•a est con impianti sportivi comunali;•a sud con un’area produttiva industriale;•a ovest con un’area produttiva industriale.•

L’assetto climatico della Valle Padana presenta globalmente caratteri conseguenti all’influenza esercitata sul sistema circolatorio dai rilievi alpino appenninici e dal Mare Adriatico. Ciò determina un profilo climatico di tipo continentale. Le pre-cipitazioni assumono i valori massimi nel periodo autunnale e primaverile. I minimi di piovosità si verificano nella stagione estiva e nel periodo inver-nale. I venti dominanti che interessano l’area pre-sentano direzione preferenziali da ovest in autunno ed inverno e sia da est che da ovest in primavera ed in estate. La configurazione morfologica a bacino chiuso determina la prevalenza di venti al suolo di tipo debole e conseguentemente una tendenziale stagnazione dell’aria negli strati bassi per periodi lunghi. Tale fenomeno produce un indice di umi-dità relativa dell’aria alto, con valori che tendono ad incrementare ancor più in prossimità dei corsi d’acqua (il torrente Tresinaro ed il Fiume Secchia). Queste condizioni, unitamente al tipo di inquina-mento atmosferico esistente, creano fattori favo-revoli alla formazione di nebbie. Dal punto di vista geologico, nel sottosuolo di Rubiera sono presenti sedimenti di origine marina, coperti da sedimenti alluvionali del Fiume Secchia, costituiti in prevalen-za da limi e argille che si alternano, con la profon-dità, a strati ghiaiosi e argillosi.

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L’area appartiene all’Alta Pianura Reggiana. Il suo assetto geomorfologico è legato alle passate evoluzioni fluviali del Fiume Secchia e del Torrente Tresinaro e all’azione dell’uomo.L’attuale conformazione del territorio è caratteriz-zata da un andamento pianeggiante, con quote medie di 52 ÷ 55 metri sul livello del mare. I suoli dell’area sono profondi, a permeabilità medio alta e prolungate condizioni di saturazione idrica. Le acque sotterranee dell’area sono contraddistin-te da uno stato ambientale buono dal punto di vista quali-quantitativo. Ciò indica un ridotto impatto antropico sulla qua-lità e sulla quantità della risorsa idrica sotterranea. Il reticolo idrografico superficiale è costituito dalla rete idraulica della Bonifica Parmigiana Moglia, formata dai cavi e canali artificiali appartenenti al bacino di scolo del Fiume Secchia. I cavi di scolo principali sono il Fiume Secchia ed il Torrente Tresi-naro suo affluente, oltre a cavi e fossi minori (quali il fossato della Cerca e il cavo Tassarola).

Dal punto di vista del Piano della Tutela delle Acque, il bacino idrografico del Secchia, all’altezza di Rubiera è caratterizzato da una qualità delle acque superficiali sufficiente-scadente (quest’ultimo dato è influenzato dalle acque del Torrente Tresinaro).

Argille e siti argillosi in prevalenza.

Ghiaie medio-grosse in prevalenza.

CONOIDI E TERRAZZI ALLUVIONALIGhiaie e sabbie in corpi canaliz-zati e lenticolari amalgamati, intercalate sabbie e sabbie limose in strati di spessore decimetrico. Depositi di conoide e di terrazzo. Al tetto e all’interno suoli a diverso grado di evoluzione.

PIANA ALLUVIONALELimi argillosi e limi sabbiosi, subordinatamente sabbie fini e finissime, in strati di spessore decimetrico; localmente sabbie in corpi lenticolari e nastriformi. Depositi di canale e argini indifferenziati. Al tetto suoli a diverso grado di evoluzione.

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Correlazione tra aspetti ambientali e attività/prodotti/servizi di Tetra Pak CartaL’organizzazione occupa un’area di circa 100.000 metri quadrati di cui circa 38.000 coperta da edifici e capannoni.A grandi linee, la parte coperta è costituita da:

un edificio per uffici (in parte di Tetra Pak Italiana), •mensa e spogliatoi;un edificio per la produzione, officine di manu-•tenzione, deposito parti di ricambio, altri uffici/laboratori e centrali;un edificio per l’immagazzinamento delle materie •prime e prodotto finito e un locale di ricarica del-le batterie;

un edificio per officina, scuola e uffici (Servizio •Tecnico di Tetra Pak Italiana); numerosi piccoli edifici per i vari impianti, alcu-•ne attività ausiliarie e i locali utilizzati dalle ditte esterne.

Il quadro mostra, all’incrocio, gli aspetti ambientali corrispondenti alle varie attività/prodotti/servizi dell’organizzazione. Riguardo al prodotto, se ne evidenzia il potenziale impatto su tutti gli aspetti, ma si sottolinea che l’organizzazione non ha sotto la sua responsabilità il controllo delle attività di progettazione e delle attività relative alla gestione di materiale post consumo.

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QUADRO DI IDENTIFICAZIONEDEGLI ASPETTI AMBIENTALI DELL’ORGANIZZAZIONE

ASPETTI AMBIENTALI

Consumi Rifiuti

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Emissioni in atmosfera Emissioni varie

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Area esterna (verde e rete viaria) • • • • • • • • •

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Laminatore • • • • • • • • • • • • • • • •

Taglio/imbalo/doctor • • • • • • • • • • • •

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Officina Servizio tecnico (TPI) • • • • • • • • • • • • • •

Aus

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Mensa e spogliatoi • • • • • • • •

Pressa carta e stoccaggio scarti • • • • •

Movimentazione materiali e rifiuti •

Lavaggio vasche • • • • • • • • •

Ditte esterne • • • • • • • •

Stoccaggio e trasporto polietilene • • • • •

Imp

iant

i

Depuratori • • • • • •

Compressori • • • • •

Riscaldamento/raffreddamento • • • • • • • •

Gruppo elettrogeno • •

Generatori ozono • • •

Antincendio • • • • • • • •

Serbatoi interrati •

Centrale frigo • • • • • • •

Locale carica batterie • • • •

Cabine elettriche • • •

Produzione fotopolimeri • • • • • • •

Altr

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Trasporti • • •

Progetto Stampa M16 (2008) • • • • • • • • • • •

Progetto Laminatore M26 (2008-09) • • • • • • • • • • • • •

Cantieri Progetti 2008-2009 • • • • • • • • • • •

Prodotto • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

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RUMORE ESTERNONella zonizzazione acustica, l’area rientra in una zona industriale (classe VI) immediatamente a ri-dosso di una zona residenziale (classe II). Questa zonizzazione è una condizione anomala, infatti è auspicabile una fascia intermedia tra una zona industriale e una zona residenziale e in merito l’or-ganizzazione ha fatto diverse segnalazioni. Periodi-camente l’organizzazione effettua un monitoraggio acustico. Nel corso del 2006, al fine di migliorare questo aspetto fisico, sono stati realizzati interventi di risanamento acustico tramite la schermatura del-le seguenti fonti sonore: pressa carta, cabina elet-trica del laminatore, camini del laminatore, ventola di aspirazione rifili e torri evaporative.

ASPETTI AMBIENTALI SIGNIFICATIVI

VALUTAZIONE DEL RUMORE ESTERNO LEGGE 2

AMBIENTE 1

PARTI INTERESSATE 2

VALORE 5

Si veda la tabella di riferimento a pag. 34

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SCARICHI IDRICILe acque di scarico prodotte dallo stabilimento vengono scaricate nel Depuratore Comunale, nel torrente Tresinaro e nel Canale Tassarola:

Pubblica fognatura (depuratore comunale)acque della mensa, previa disoleatura;•acque sanitarie.•

Torrente Tresinaro (acque superficiali)acque meteoriche;•condense dei soffiatori di caricamento •del polimero.

Canale Tassarola (acque superficiali)acque del circuito tecnologico di raffreddamento •(torri evaporative);lavaggio filtri dell’impianto a osmosi inversa per •trattamento durezza acqua (corredato di una prefiltrazione a carboni attivi per l’eliminazione degli organoalogenati e di una sterilizzazione a ultravioletti);acque di condensa dei compressori aria;•acque meteoriche del confine Ovest.•

Prima del recapito ad ogni corpo recettore (es.canale Tassarola) é posizionato un pozzetto per ispezioni e prelievo campioni per le analisi di la-boratorio ed il controllo degli enti pubblici; altri pozzetti di prelievo campioni sono presenti sulle linee fognarie interne per controlli e monitoraggi specifici. Per tutti gli scarichi vengono effettuate periodicamente le analisi dei parametri come da esempio in tabella. Dal processo produttivo deri-vano inoltre reflui industriali (acque di lavaggio di parti di macchine di stampa, acque di lavaggio dei pavimenti, etc.) che peró non vengono scaricati, ma raccolti in cisterne e conferite come rifiuti.A fine 2006 é stato realizzato l’allacciamento alla pubblica fognatura; l’intervento ha permesso la dismissione dei depuratori interni per il trattamen-to delle acque sanitarie, in precedenza scaricate in Tresinaro previo trattamento. Tale investimento ha portato all’eliminazione dei costi e delle problema-tiche di gestione dei depuratori interni, insieme ad una riduzione dell’impatto ambientale del sito.Durante il 2007 si è verificato un rischio di fuoriu-scita di rifiuti liquidi in cortile, causa il superamento della capienza di una cisterna interrata presso il locale lavaggio vasche; a fronte di questa situa-zione incidentale é stata messa in atto un’azione preventiva, per evitare il ripetersi dell’evento, con i seguenti interventi:1) Dotato il sistema di lavaggio vasche di cisternette da utilizzare in caso di cisterna interrata piena;2) Sostituita la valvola di intercettazione scarico con una idonea per blocco del flusso dei reflui;

NUMERO DI ANALISI SCARICHI IDRICIParametro 2003 2004 2005 2006 2007Tresinaro - B.O.D.5 2 2 5 / /Tresinaro - C.O.D. 2 2 5 / /Tresinaro - pH 2 2 1 / /Tresinaro - solidi sospesi 2 2 5 / /Tresinaro - solidi sedimentabili 2 2 / /Tresinaro - azoto ammoniacale 2 2 5 / /Tresinaro - azoto nitrico 2 2 1 / /Tresinaro - azoto nitroso 2 2 1 / /Tresinaro - fosforo totale 2 2 1 / /Tresinaro - tensioattivi anionici 2 2 1 / /Tresinaro - grassi e olii animali e vegetali 2 2 5 / /Tassarola - B.O.D.5 2 2 3 3 1Tassarola - C.O.D. 2 2 3 3 1Tassarola - pH 2 2 3 3 1Tassarola - solidi sospesi 2 2 3 3 1Tassarola - solidi sedimentabili 2 2 / / /Tassarola - azoto ammoniacale 2 2 3 3 1Tassarola - azoto nitrico 2 2 3 3 1Tassarola - azoto nitroso 2 2 1 0 /Tassarola - fosforo totale 2 2 3 3 1Tassarola - tensioattivi anionici 2 2 3 1Tassarola - tensioattivi non ionici / / / / 1Tassarola - tensioattivi cationici / / / / 1Tassarola - olii minerali / / / / 1Tassarola - grassi e olii animali e vegetali 2 2 / 3 1Tassarola - B (boro) / / 3 3 1Tassarola - Cd (cadmio) / / 3 3 1Tassarola - Cr (cromo totale) / / 3 3 1Tassarola - Cr VI (cromo esavalente) / / 3 3 1Tassarola - Pb (piombo) / / 3 3 1Tassarola - Cu (rame) / / 3 3 1Tassarola - Zn (zinco) / / 3 3 1Tassarola - SO4 (solfati) / / 3 3 1Tassarola - Cl (cloruri) / / 3 3 1Tassarola - tossicitá con daphia / / / / 1Tassarola - saggio di tossicitá acuta / / 3 1 /Tassarola - Fe (ferro) / / 1 / /Tassarola - durezza totale / / 1 / /Tassarola - residuo fisso a 180 gradi cent. / / 1 / /Tassarola - Ca (calcio) / / 1 / /Tassarola - Na (sodio) / / 1 / /Tassarola - Mg (magnesio) / / 1 / /Tassarola - indice di sar / / 1 / /Tassarola - conducibilitá elettrica specifica / / 1 / /

VALUTAZIONE SCARICHI IDRICI LEGGE 3

AMBIENTE 2

PARTI INTERESSATE 3

VALORE 8

Si veda la tabella di riferimento a pag. 34

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3) Realizzato un impianto di allarme visivo e sonoro di segnalazione livelli cisterna;4) Svolta opportuna formazione e sensibilizzazione del personale coinvolto.

Nel 2007 sono stati svolti miglioramenti per la pro-tezione dalle intemperie degli scarti dalle intempe-rie, dei rifiuti e dei materiali depositati all’aperto, predisposti pozzetti di separazione materiali in sospensione, aumentate le attivitá di pulizia dei piazzali, adeguandosi cosí nei tempi previsti alla “Delibera delle acque meteoriche DGR n. 286 del 14/02/2005”.Conseguentemente agli interventi eseguiti, l’orga-nizzazione ha ottenuto dalla Provincia

di Reggio Emilia una nuova autorizzazione unica(n. 17816/2008 del 06/03/2008) per tutti gli scarichi in acque superficiali.Per lo scarico in pubblica fognatura, l’azienda é in possesso dell’autorizzazione Prot.Nr. 24702 del 5 Luglio 2006 rilasciato dall’ente gestore ENIA.Per l’anno 2008 sono previsti ulteriori interventi di adeguamento e miglioramento delle linee fognarie del sito, anche conseguenti ai nuovi impianti pro-duttivi in corso di installazione. A riguardo é previsto anche un aggiornamento dell’autorizzazione allo scarico in pubblica fognatura.Gli scarichi idrici sono da considerarsi potenziali aspetti ambientali in condizioni di anomalia ed emergenza (es. caso attivazione antincendio).

0

1

2

3

4

5

0

1

2

3

4

5 B.O.D.5

C.O.D.

pH

solidi sospesi

solidi sedimentabili

azoto ammoniacale

azoto nitrico

azoto nitroso

fosforo totale

tensioattivi anionici

tensioattivi non ionici

tensioattivi cationici

olii minerali

grassi e olii animali e vegetali

B (boro)

Cd (cadmio)

Cr (cromo totale)

Cr VI (cromo esavalente)

Pb (piombo)

Cu (rame)

Zn (zinco)

SO4 (solfati)

Cl (cloruri)

tossicitá con daphia

saggio di tossicitá acuta

Fe (ferro)

durezza totale

residuo fisso a 180°C

Ca (calcio)

Na (sodio)

Mg (magnesio)

indice di sar

conducibilitá elettrica specifica

0

1

2

3

4

5

0

1

2

3

4

5

ANALISI SCARICHI TASSAROLA (numero di analisi)

2003 2004 2005 2006 2007

0

1

2

3

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0

1

2

3

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5

ANALISI SCARICHI TRESINARO (numero di analisi)

2003 2004 2005 2006 2007

Scarico in Tresinaro non più soggetto ad autocontrollo (lo scarico delle acque sanitarie è ora convogliato alla linea fognaria comunale)

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CONSUMO DI ACQUAL’organizzazione impiega acqua potabile e acqua per usi industriali.

L’acqua potabile è utilizzata per i servizi sanitari, la •mensa e la preparazione di inchiostri a base acqua; L’acqua usi industriali è utilizzata per il raffred-•damento a circuito chiuso degli impianti di pro-duzione (stampe, laminatori, torri evaporative, caldaie), il lavaggio vasche e parti inchiostranti, le pulizie e il lavaggio di pavimenti e piazzali, l’irri-gazione di aree a verde e, in caso di emergenza, per uso antincendio (il consumo di acqua è un potenziale aspetto ambientale in condizioni di anomalia ed emergenza).

L’approvvigionamento proviene dall’acquedotto consortile (ENIA) e da due pozzi presenti nell’area. L’approvvigionamento dall’acquedotto avviene attraverso due reti distinte: una per l’acqua pota-bile e una per l’acqua usi industriali. L’approvvi-gionamento da pozzo avviene mediante due pozzi dell’area che pescano fino a una profondità di 130 metri, stratigraficamente interessanti i letti di ghia-ie alternati ad argille.Il prelievo da pozzi è utilizzato per soli usi industria-li. Un pozzo (pozzo 1, n° 1891) è utilizzato in caso di emergenza antincendio. L’altro pozzo (pozzo

CONSUMO D’ACQUA (metri cubi)Parametro 2003 2004 2005 2006 2007Consumo acqua fornitore 34.934 26.003 39.138 24.108 25.343Consumo acqua da pozzi 13.649 9.789 10.476 14.489 17.890Consumo acqua potabile 6.589 5.301 5.301 4.726 5.583Consumo totale 55.172 41.093 54.915 43.323 48.816Consumo rapportato alla produzione (m3/MioStdPacks) 20,1 14,6 20,5 15,0 16,2

0

10

20

30

40

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CONSUMO D’ACQUA (metri cubi)

2003 2004 2005 2006 2007

Consumo acqua fornitore

Consumo acqua da pozzi

Consumo acqua potabile

Consumo totale

VALUTAZIONE CONSUMO D’ACQUA

LEGGE 1

AMBIENTE 2

PARTI INTERESSATE 3

VALORE 6

Si veda la tabella di riferimento a pag. 34

2, n° 2190) è utilizzato nel caso in cui l’acqua usi industriali erogata dalla rete idrica consortile risulti quali/quantitativamente insufficiente (ad esempio nel periodo estivo, in assenza di piogge e quindi in presenza di elevate concentrazione saline, la con-ducibilità dell’acqua fornita risulta eccessiva per gli impianti). I consumi idrici vengono monitorati per singole utenze. L’organizzazione dispone di un siste-ma informatico che mensilmente aggiorna i dati di consumo di acqua per ciascuna utenza. Mediamente, i consumi sono così composti:

all’incirca il 90% dei consumi è da attribuirsi all’ac-•qua per uso industriale (il 55% proviene dalla for-nitura Enia, il 35% è prelevato dal pozzo 2);all’incirca il 10 % dei consumi è di acqua potabile •messa a disposizione dalla fornitura Enia;una minima percentuale del consumo è dovuta •a prove e manutenzioni antincendio e proviene dall’utilizzo del pozzo 1.

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EMISSIONI IN ATMOSFERAL’organizzazione dispone attualmente di un’au-torizzazione alle emissioni in atmosfera prot. n. 83406/161/2007 rilasciata dalla Provincia di Reggio Emilia in data 21/12/2007; L’autorizzazione é stata aggiornata anche in relazione del nuovo reparto di produzione interna dei fotopolimeri (forme stam-panti), che include attrezzature con nuovi punti di emissione.Per l’anno 2008 é prevista una revisione importante dei punti di emissione e della situazione autorizza-tiva in considerazione delle nuove installazioni di macchinari di stampa e di laminazione.

Sostanze Organiche Volatili Le fonti di emissione di sostanze organiche volatili sono emissioni dirette dovute ad alcune attrezza-ture di produzione dei fotopolimeri, alle macchine da stampa flessografiche, al laminatore e all’appa-recchio di pulizia dei filtri del laminatore. Queste emissioni vengono convogliate in atmosfera e pe-riodicamente assoggettate a controlli.Fino all’anno 2004 il contenimento delle emissioni di SOV é stato un obiettivo aziendale di miglio-ramento, in quanto fortemente condizionato dal processo di stampa Rotocalco (che impiegava in-chiostri a base solvente) e dal funzionamento di un apposito impianto di abbattimento emissioni, ad esso collegato.

PolveriEmissioni di polveri vengono prodotte nelle mac-chine di stampa, di laminazione, di taglio e negli impianti di lavorazione degli sfridi di lavorazione. Queste emissioni vengono convogliate in atmosfe-ra e periodicamente assoggettate a controlli. Emissioni di polveri sono altresí prodotte dalle normali attivitá di manutenzione e per transito di veicoli per carico e scarico di materiali. L’emissioni di polveri sono inoltre da ritenersi un potenziale aspetto in condizioni di emergenza (come nel caso di attivazione di procedure antincendio).

CO2 e altri gas climalterantiPer migliorare le proprie prestazioni ambientali e ridurre il proprio contributo al cambiamento clima-tico, il gruppo Tetra Pak ha promosso il “Climate Programme”, un progetto volontario che prevede, entro il 2010, la riduzione del 10% delle emissioni di CO2 equivalente, rispetto alle emissioni calcola-te nel 2005. Gli obiettivi di riduzione delle emissio-ni di CO2 equivalente sono stati ripartiti in quattro aree principali:1. Siti produttivi Tetra Pak;2. Market Companies e Business Areas;3. Trasporti;4. Fornitori.

VALUTAZIONE EMISSIONE IN ATMOSFERA

LEGGE 3

AMBIENTE 2

PARTI INTERESSATE 3

VALORE 8

Si veda la tabella di riferimento a pag. 34

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L’applicazione del programma, che coinvoge la converting factory, Tetra Pak Carta e la market company Tetra Pak Italiana, è stata preceduta da una fase di valutazione e definizione delle attività aventi impatto in termini di emissioni di C02, con una raccolta dati basata sull’anno 2004. Sono state quindi considerate, per completezza, tutte le attivi-tà dirette ed indirette che entrano nel ciclo di vita del prodotto, raggruppate in sei macro gruppi:1) Consumo energetico all’interno del sito che comprende le emissioni legate alla produzione e distribuzione di energia elettrica, di gasolio e di gas metano consumati da Tetra Pak Italia;2) Consumo di materie prime, di materiali ausiliari e prodotti tecnici ovvero emissioni connesse alla produzione dei materiali in ingresso al sito di Rubiera;3) Trasporto e Smaltimento/Recupero rifiuti prodotti direttamente dal sito di Rubiera durante le fasi di produzione e svolgimento delle attività ausiliarie (mensa interna, etc.);4) Emissioni in atmosfera derivate da gas frigorigeni utilizzati nel sito di Rubiera e dalle emissioni generate dai sistemi di abbattimento delle sostanze organiche (postcombustore);5) Trasporto di materiali ausiliari e viaggi di lavoro;6) Immesso al consumo, ovvero le emissioni legate allo smaltimento, riciclo e recupero del prodotto finito successivamente al suo utilizzo.

È stata quindi esclusa a priori ogni valutazione rela-tiva alle attività svolte dal cliente presso i propri im-pianti e nelle fasi di distribuzione dei prodotti. Per il calcolo delle emissioni totali di CO2 equivalente, è stato necessario determinare un fattore unitario di emissione (f.u.e.) per ciascun inquinante. I fattori unitari di emissione sono stati calcolati utilizzando informazioni da letteratura e dati ottenuti principal-mente da due database (BUWAL e IVAM) presenti all’interno del codice SimaPro nelle versioni 5.1 e 6.0, solitamente applicati agli studi di Life Cycle Assessment (LCA), secondo la norma internaziona-le UNI EN ISO 14040.

Questa valutazione preliminare sul 2004, ci ha quindi permesso di avviare la raccolta dati per il 2005 avendo già definito l’ambito di valutazione e le procedure di raccolta dei dati di interesse. Nel corso degli anni successivi sono state implemen-tate attività di riduzione e definiti i target specifici per singolo anno. In particolare, il consumo di energia rappresenta l’area dove vi sono i maggiori margini di miglioramento e sulla quale sono già programmati interventi di miglioramento dell’effi-cienza energetica. Dal 2008 viene acquistata ener-gia elettrica da fonti rinnovabili certificata RECS (Renewable Energy Certificate System). Ciò non

di meno, sono previste attività di riduzione anche nelle altre aree individuate, sulle quali Tetra Pak Italia ha un controllo ed una responsabi-lità diretta. Ad esempio, relativamente alle emis-sioni di CO2 equivalente correlate alla produzione e trasporto di materiali ausiliari e prodotti tecnici (7% circa delle emissioni effettive), essendo pos-sibile operare delle scelte in termini di fornitori e materiali, si può prevedere l’adozione di criteri che evidenzino le performances ambientali in termini di emissione di gas clima-alteranti nel ciclo di vita di questi prodotti, favorendo quindi quelli che a parità di caratteristiche tecniche possono generare un minor impatto.

OssidiGli ossidi (nella fattispecie biossidi di azoto e di zolfo) sono prodotti dalla combustione dei bru-ciatori della stampa, del laminatore e dell’imballo, oltre che dall’estrusione del film di polietilene del laminatore. Queste emissioni vengono convoglia-te in atmosfera e periodicamente assoggettate a controlli.

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RIFIUTI Considerando i rifiuti e gli scarti suddivisi per destinazione, all’incirca l’85% dei rifiuti prodotti dall’organizzazione è destinato al recupero mentre il restante 15% allo smaltimento; quest’ultimi con-sistono in buona misura (70%) da reflui dai lavaggi delle attrezzature da stampa, contenenti residui di inchiostro e detergente, e pulizia pavimenti.

Gli scarti di produzione sono tutti inviati al recupe-ro; suddivisi per tipologia: l’ 82% circa è costituito da scarti cartacei, seguito da circa il 15% di plasti-che ed il 3% di rifiuti vari.

Dall’inizio del 2005 l’organizzazione è iscritta all’at-tività di recupero (Ex Art. 33 del D.Lgs 22/97) e recupera la maggior parte dei rifiuti cartacei con-vertendoli in materie prime seconde e vendendoli ad aziende cartarie.

Dall’anno 2003 alcune tipologie di rifiuti assimilabili agli urbani vengono conferite al servizio pubblico (in questo caso l’organizzazione termina la sua re-sponsabilità di legge rispetto al rifiuto nel momen-to della cessione).

Nell’anno 2005 le batterie e gli accumulatori al piombo sono divenuti recuperabili; negli ultimi anni sono state inoltre trovate soluzioni per l’invio al recupero di altri rifiuti in precedenza inviati allo smaltimento (es. edili di risulta, tappi per i rotoli di carta, anime per bobine di film plastici) portando cosí a circa il 97% la percentuale dei rifiuti solidi e non pericolosi inviati al recupero.

Tutta la gestione dei rifiuti avviene coerentemente con le disposizioni di legge, tramite l’adozione di procedure interne e buone pratiche operative al fine di assicurare la separazione dei rifiuti e preve-nire contaminazioni ambientali.I monitoraggi delle quantità, i controlli e tutta la gestione amministrativa é svolta con l’ausilio di un sistema informatico dedicato, che è stato imple-mentato nell’anno 2005.

VALUTAZIONE RIFIUTI AL RECUPERO

LEGGE 2

AMBIENTE 2

PARTI INTERESSATE 2

VALORE 6

Si veda la tabella di riferimento a pag. 34

VALUTAZIONE RIFIUTI ALLO SMALTIMENTO

LEGGE 2

AMBIENTE 2

PARTI INTERESSATE 3

VALORE 7

Si veda la tabella di riferimento a pag. 34

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QUANTITÀ RIFIUTI AL RECUPERO (tonnellate)2003 2004 2005 2006 2007

Non pericolosi - cartacei 4.497 5.278 4.548 4.919 5.094Non pericolosi - plastici 919 926 917 939 960Non pericolosi - macchinari o parti di essi 295 596 111 33 31Non Pericolosi - altro 86 121 244 78 138Pericolosi 5 12 12 4 10Altri urbani: toner, bottiglie di plastica, plastica da imballaggio, legno, cartone, vetro (stima) 83 85 88

Totale rifiuti al recupero 5.802 6.931 5.916 6.058 6.321

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QUANTITÀ RIFIUTI ALLO SMALTIMENTO (tonnellate)

Non Pericolosi Pericolosi Totale

QUANTITÀ RIFIUTI ALLO SMALTIMENTO (tonnellate)2003 2004 2005 2006 2007

Non Pericolosi 725 718 898 857 943Pericolosi 20 11 6 53 8Totale rifiuti allo smaltimento 745 729 904 909 951

0

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7000

QUANTITÀ RIFIUTI AL RECUPERO (tonnellate)

Non pericolosi cartacei

Non pericolosi plastici

Non pericolosi macchinari o parti di essi

Non Pericolosi altro

Pericolosi Altri urbani Totale

2003 2004 2005 2006 2007

2003 2004 2005 2006 2007

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SOSTANZE REFRIGERANTI (chilogrammi)Parametro 2003 2004 2005 2006 2007Giacenza R 12 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0Giacenza R 22 64,3 61,9 25,1 25,1 25,1Giacenza R 134 A 2.097,6 2.097,6 2.097,6 2.097,6 2.097,6Giacenza R 404 A 2,0 2,0 2,0 0,9 0,9Giacenza R 407 C 240,9 255.8 255.8 266,97 267,0Giacenza R 410 A 7,9 7,9 9,0 17,3 17,3Giacenza R 600 A 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2Giacenza totale 2.413,0 2.169,7 2.133,8 2.408,1 2.408,1Rabbocco R 12 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0Rabbocco R 22 0,0 2,0 0,0 0,0 0,0Rabbocco R 134 A 0,0 320,0 240 362,0 280,0Rabbocco R 404 A 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0Rabbocco R 407 C 0,0 0,0 2,0 0,0 0,0Rabbocco R 410 A 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0Rabbocco R 600 A 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0Rabbocco totale 0,0 322,0 242,0 362,0 280,0

0

500

1000

1500

2000

2500

SOSTANZE REFRIGERANTI (chilogrammi)

Giacenza totale

Rabbocco totale

VALUTAZIONE SOSTANZE REFRIGERANTI

LEGGE 3

AMBIENTE 2

PARTI INTERESSATE 3

VALORE 8

Si veda la tabella di riferimento a pag. 34

SOSTANZE REFRIGERANTI (Gas lesivi dello strato dell’ozono e/o a effetto serra)Tali sostanze sono presenti nelle celle e nei gruppi frigoriferi, nelle unità per il condizionamento ed essicazione dell’aria. Le sostanze refrigeranti sono aspetti ambientali significativi in condizioni di ano-malia ed emergenza, cioé in caso di fuoriuscite ac-cidentali e conseguente dispersione in atmosfera.

Le perdite in atmosfera di tali sostanze hanno un impatto negativo diretto sul “Climate programme” di gruppo, in quanto generano una emissione equivalente di CO2 molto elevata; l’azienda perse-gue pertanto obiettivi di riduzione delle perdite, dei conseguenti rabbocchi e sostituzione dei gas in uso con tipologie a minore impatto ambientale.

Tutti gli impianti contenenti sostanze refrigeranti sono inventariati, come pure le tipologie e le gia-cenze dei gas. Le attività di installazione, manu-tenzione e controllo periodico e dismissione di tali impianti sono svolte secondo procedure interne e, come previsto per legge, affidate Ditte Esterne Specializzate al fine di evitare immissioni acciden-tali in atmosfera.

A fine del 2007 é stato installato un sistema in linea di rilevamento di eventuali perdite nella centrale di produzione del freddo, con sensore di rilevazione fughe su ogni gruppo frigo; tale investimento é stato deciso per prevenire le perdite significative di gas R134 A. Sono stati inoltre riverificati e po-tenziati i piani di controllo e manutenzione affidati alle Ditte Esterne, inclusa una piú accurata regi-strazione sui Libretti d’Impianto delle attivitá e dei controlli svolti.

2003 2004 2005 2006 2007

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CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICAL’energia elettrica utilizzata proviene dalla rete e serve per il funzionamento di macchinari, appa-recchiature e strumentazioni varie oltre che per l’illuminazione di tutta l’organizzazione. I consumi vengono monitorati per singole utenze. L’orga-nizzazione dispone di un sistema informatico che mensilmente aggiorna i dati di consumo dell’ener-gia elettrica per ciascuna utenza. Il 53% dei consu-mi è attribuibile alle sole macchine di produzione, circa il 38 % alimenta impiantistica ausiliaria ed il restante è imputabile a edifici e servizi non collega-ti al processo produttivo.

Il gruppo Tetra Pak persegue obiettivi di riduzione del consumo di energia elettrica: dal 2003 al 2007, ha ottenuto un miglioramento dell’efficienza ener-getica per l’elettricitá (consumo in rapporto alla produzione) del 18,5%.

CONSUMO DI GAS METANOIl gas metano utilizzato proviene dalla rete e serve per l’alimentazione dei bruciatori degli im-pianti tecnologici e di produzione, oltre che per il riscaldamento, la produzione di acqua calda e l’alimentazione della mensa. Per agevolare l’auto-sostentamento del processo e, sempre in ottica di risparmio energetico, alcuni impianti di produzio-ne sono dotati di sistemi recuperatori di calore. I consumi vengono monitorati per singole utenze. L’organizzazione dispone di un sistema informatico che mensilmente aggiorna i dati di consumo del gas metano per ciascuna utenza.Mediamente il 75% dei consumi è attribuibile agli impianti di produzione. Nell’anno 2004 si è avuto un considerevole calo di consumo rispetto agli anni precedenti, attribuibile alla riduzione dell’im-piego e successiva cessazione d’uso della mac-china di stampa rotocalco e annesso impianto di termodistruzione solventi (UTE).

Il gruppo Tetra Pak persegue obiettivi di riduzione dei consumi di gas metano: dal 2003 al 2007, ha ottenuto un miglioramento dell’efficienza energeti-ca per il gas metano del 46%.

VALUTAZIONE CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA

LEGGE 1

AMBIENTE 2

PARTI INTERESSATE 3

VALORE 6

Si veda la tabella di riferimento a pag. 34

VALUTAZIONE CONSUMO DI GAS METANO

LEGGE 1

AMBIENTE 2

PARTI INTERESSATE 3

VALORE 6

Si veda la tabella di riferimento a pag. 34

0

10000

20000

30000

40000

50000

60000

70000

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CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA (GJ)

2003 2004 2005 2006 2007

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CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA (GJ)

2003 2004 2005 2006 2007

CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA (GJ)2003 2004 2005 2006 2007

Consumo 62.942 58.344 55.177 53.944 56.248Consumo rapportato alla produzione (GJ/MioStdPacks) 22,9 20,7 20,6 18,7 18,7

CONSUMO DI GAS METANO (GJ)2003 2004 2005 2006 2007

Consumo 50.101 34.005 31.513 30.307 29.430Consumo rapportato alla produzione (GJ/MioStdPacks) 18,3 12,1 11,8 10,5 9,8

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CONSUMO DI MATERIE PRIMEPer la produzione dei contenitori vengono impie-gate le seguenti materie prime: carta, polietilene, alluminio ed inchiostri. La scelta delle materie pri-me è gestita a livello di Gruppo Tetra Pak. I fornito-ri di queste materie prime sono comuni e certificati ISO 14001 (ed alcuni anche registrati EMAS).

Il Gruppo ha imposto ai propri fornitori il rispetto di restrittive specifiche di qualità ambientale nella produzione delle materie prime. Ai fornitori viene richiesta una certificazione di conformità attestante che i materiali rispettino le disposizioni normative e le specifiche del Gruppo.

La carta è il supporto di base del contenitore e •rappresenta circa il 74% del peso di ogni con-tenitore. Essa proviene dal legno attraverso lavorazioni che non utilizzano cloro nella fase di sbiancatura. Per accordo con i fornitori la carta è priva di PCB, ftalati, ammine aromatiche, metalli pesanti (Pb, Cr, Cd, Hg), formaldeide, sostanze coprenti. Le diossine devono essere inferiori a 1 ppt (parti per tonnellata).I polimeri sono impiegati per rendere impermea-•bile il contenitore e consentono l’accoppiamento dei diversi strati costituenti il contenitore stesso. Mediamente rappresentano circa il 21% del peso di ogni contenitore. Viene utilizzato polietilene e poliesteri adesivi. Per accordo con i fornitori, i polimeri sono privi di PCB, ftalati, agenti scivolan-ti, antiossidanti, plastificanti, agenti antiblocco, agenti antistatici, ammine aromatiche, metalli pesanti (Pb, Cr, Cd, Hg).

L’alluminio ha la funzione di proteggere l’alimen-•to dagli effetti degradanti della luce e dell’aria garantendo la conservazione del prodotto anche a temperatura ambiente. Mediamente costituisce il 5% del peso di un contenitore. Per accordo con i fornitori l’alluminio è privo di PCB, ftalati, ammi-ne aromatiche, metalli pesanti (Pb, Cr, Cd, Hg), composti aromatici.Gli inchiostri sono a base acqua. Per accordo •con i fornitori gli inchiostri sono privi di ftalati, composti aromatici, pigmenti a base di fosforo e tungsteno, diisopropilnaftalene, diossine ed esteri dell’acido ftalico. Il contenuto di composti organici volatili (presenti solo in alcune colorazio-ni) non è mai superiore al 2,5 %.

Tra le materie prime vi sono inoltre altri materiali ausiliari, quali pallet, anime di cartone, materiali per imballo del prodotto finito, nastri adesivi, col-lanti e accessori per contenitori. Le strutture di ri-cerca del gruppo Tetra Pak sono sempre impegna-te nella razionalizzazione dell’utilizzo delle materie prime (riduzione all’origine e minimizzazione dei rifili di lavorazione). Sul fronte operativo, in stabili-mento, gruppi di miglioramento continuo agisco-no sulla riduzione degli scarti di produzione.

VALUTAZIONE CONSUMO DI MATERIE PRIME

LEGGE 1

AMBIENTE 2

PARTI INTERESSATE 3

VALORE 6

Si veda la tabella di riferimento a pag. 34

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CONSUMO DI MATERIE PRIME (tonnellate)Parametro 2003 2004 2005 2006 2007Carta 52.888 56.322 53.090 57.816 59.903Polimeri 14.814 13.881 13.156 12.718 13.585Alluminio 3.857 4.095 4.095 4.346 4.630Film K 779 1.789 1.883 1.984 2.175Inchiostri 418 311 285 294 331Solventi 116 14 0 0 0Totale 72.873 76.412 72.510 77.158 80.624Consumo rapportato alla produzione (Tonnellate/MioStdPacks) 26,6 27,2 27,1 26,7 26,8Scarto Totale (%) 6,57 6,43 6,34 6,04 5,80

0

20000

40000

60000

80000

100000

CONSUMO DI MATERIE PRIME (tonnellate)

Carta Polimeri Alluminio Film K Inchiostri Solventi Totale

2003 2004 2005 2006 2007

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ASPETTI AMBIENTALI NON SIGNIFICATIVI

RILASCI NEL SUOLOI rilasci nel suolo sono potenziali aspetti ambien-tali in condizioni di anomalia ed emergenza. zLe potenziali fonti possono essere molteplici: attività di cantiere, attività manutentive, movimentazioni di rifiuti e di materiali, e per ciascuna delle attività è previsto il rispetto delle procedure aziendali atte a prevenire e correggere eventuali inquinamenti. Negli ultimi anni non si sono verificati episodi di rilasci nel suolo.

VALUTAZIONE RILASCI NEL SUOLO

LEGGE 2

AMBIENTE 1

PARTI INTERESSATE 2

VALORE 5

Si veda la tabella di riferimento a pag. 34

PAESAGGIODal punto di vista paesaggistico il fronte maggior-mente sensibile dell’area dell’organizzazione è il lato nord attualmente confinante con un’area a espansione urbana (nel 1965, anno di costruzione dello stabilimento, l’area era classificata come area agricola). Come si evince dalla foto, il residenziale presente sul lato nord (nell’angolo in alto a destra) è avanzato verso l’area dell’organizzazione e sul lato ovest (nella parte alta della foto) sono stati costruiti dei capannoni industriali che fanno da schermo all’organizzazione rispetto al paese. Nel corso del 2006 è stato realizzato un intervento paesaggistico (utile in parte anche all’impatto acu-stico) su tutta la fascia del confine nord. Il progetto é consistito in una siepe lungo la recinzione del volume di 4 metri di larghezza per 4 metri d’altezza con messa a dimora di alberi di maggiori altezze

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in corrispondenza delle zone critiche (impianti/depositi interni e residenze esterne); gli alberi giá presenti sono stati conservati. Inoltre nel febbraio 2004 sono stati avviati i lavori per la costruzione di una nuova ala di uffici di due piani (480 mq per pia-no). La nuova palazzina, terminata nell’agosto del 2005, è stata inaugurata il 27 settembre successivo in occasione dell’anniversario dei 40 anni di Tetra Pak in Italia. Al primo piano è stato realizzato un auditorium che può accogliere fino a 80 perso-ne, importante per le grandi riunioni interne, per corsi di formazione e per ricevere le scuole. Oltre a questo sono state create ulteriori sale riunioni più piccole, servizi e una cucina.

VALUTAZIONE RADIAZIONI

LEGGE 2

AMBIENTE 1

PARTI INTERESSATE 1

VALORE 4

Si veda la tabella di riferimento a pag. 34

VALUTAZIONE PAESAGGIO

LEGGE 1

AMBIENTE 1

PARTI INTERESSATE 2

VALORE 4

Si veda la tabella di riferimento a pag. 34

RADIAZIONIL’unica fonte di radiazioni dello stabilimento è con-tenuta in una strumentazione del laminatore fun-zionale alla misurazione e successiva regolazione dell’erogazione del polietilene. Trattasi di due sor-genti sigillate da un involucro piombato contenenti l’isotopo Kr-85, beta emettitore. L’aspetto, secon-do la legislazione vigente ha riflessi sulla sicurezza sul lavoro. Secondo la normativa, è nominato un Esperto Qualificato che ha il compito di seguire le attività che comportano la gestione del materiale radioattivo. Ogni operaio manutentore è fornito di dosimetro personale per le estremità (le mani sono la parte del corpo maggiormente esposta in que-sto tipo di impianto). L’Esperto Qualificato effettua la stima dell’esposizione personale e la registra sulle schede dosimetriche personali. L’equivalente di dose assorbita viene comunicata periodica-mente al medico addetto alla sorveglianza fisica (Medico Autorizzato secondo la normativa) che effettua le visite mediche personali e rilascia un certificato di idoneità per ogni operatore. La stima dell’esposizione massima possibile per un operaio manutentore che lavori sulle fonti è pari a 2,5 mSv/anno alle estremità. Le radiazioni sono comunque da ritenersi potenziali aspetti ambientali solo in condizioni di anomalia ed emergenza.Con dell’installazione del nuovo laminatore (che andrá a sostituire l’esistente), sono previste tre sorgenti con le medesime caratteristiche di quelle esistenti.

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CONSUMO DI PRODOTTI TECNICIL’utilizzo di prodotti tecnici si riferisce soprattutto a detergenti per le pulizie e oli lubrificanti e idraulici per le attività ausiliarie di supporto alla produzione e per il funzionamento dei macchinari e degli im-pianti, oltre a prodotti per il trattamento delle cen-trali frigorifere e all’utilizzo di carburante per il fun-zionamento dell’impianto generatore del gruppo elettrogeno e per la gestione dell’area verde. Al pari di qualsiasi altro materiale, l’ingresso in azien-da di un nuovo prodotto tecnico viene valutato e approvato dal Responsabile del Servizio Prevenzio-ne e Protezione. Tutti i prodotti tecnici presenti in azienda sono identificati attraverso schede (redatte sulla base delle schede di sicurezza del produttore) esistenti in copia informatica e cartacea indicanti le caratteristiche del prodotto, le modalità di impie-go e le precauzioni di sicurezza. Negli anni 2005 e 2006 sono stati sostituiti diver-

si prodotti anticorrosivi utilizzati nell’impianto a osmosi inversa con prodotti nuovi a minor impatto ambientale. Negli ultimi due anni é stato registrato un incremento dovuto all’introduzione dell’impie-go di azoto liquido per prevenire l’ossidazione dei polimeri durante il processo di laminazione; dal 2007 inoltre, é iniziato l’utilizzo di solvente per la produzione interne dei fotopolimeri di stampa. L’impiego e la movimentazione di prodotti tec-nici (in particolare liquidi) è inoltre un potenziale aspetto ambientale in condizioni di emergenza (ad esempio in caso di rovesciamenti).

VALUTAZIONE PRODOTTI TECNICI

LEGGE 2

AMBIENTE 1

PARTI INTERESSATE 2

VALORE 5

Si veda la tabella di riferimento a pag. 34

CONSUMO DI PRODOTTI TECNICI (chilogrammi o litri)Parametro 2003 2004 2005 2006 2007Olii lubrificanti e idraulici 4.786 6.259 2.442 1.575 2.712Grassi 91 144 35 40 0Detergenti per pezzi meccanici 200 120 0 4.240 15.587Detergenti 16.300 15.000 8.600 8.000 5.280Principali prodotti per il trattamento acque centrale frigorifera 2.905 3.175 2.260 2.350 2.475Alcool etilico 2.000 2.436 1.699 1.800 800Gasolio per gruppo elettrogeno 588 1.430 1.521 1.730 1.775Solvente produz. Fotopolimeri 4.000Azoto liquido (pulizia matrice laminatore) 21.550 67.966Totale 26.870 28.564 16.557 41.285 100.595

0

20000

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60000

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100000

120000

CONSUMO DI PRODOTTI TECNICI (chilogrammi o litri)

Olii lubrificantie idraulici

Grassi Detergenti per pezzi meccanici

Detergenti Prodotti per il trattamento

acque centrale frigorifera

Alcool etilico Gasolio per gruppo elettrogeno

Solvente produz.

Fotopolimeri

Azoto liquido (pulizia matrice

laminatore)

Totale

2003 2004 2005 2006 2007

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INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICONell’organizzazione non sono presenti significative fonti elettromagnetiche; è previsto un monitorag-gio in collaborazione con il servizio di protezione e prevenzione.

VALUTAZIONE INQUINAMENTO LUMINOSO

LEGGE 1

AMBIENTE 1

PARTI INTERESSATE 1

VALORE 3

Si veda la tabella di riferimento a pag. 34

VALUTAZIONE COMPATIBILITÀ ELETTROMAGNETICA

LEGGE 1

AMBIENTE 1

PARTI INTERESSATE 1

VALORE 3

Si veda la tabella di riferimento a pag. 34

INQUINAMENTO LUMINOSONell’organizzazione non sono presenti significative fonti di inquinamento luminoso; tutta l’illuminazio-ne esterna è comunque mappata.

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OBIETTIVI E PROGRAMMI DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE

OBIETTIVI, TRAGUARDI E PROGRAMMA AMBIENTALE

N° Aspetto Ambientale Obiettivo Traguardo Descrizione attività Responsabile Scadenza

1 Emissioni in atmosfera Riduzione del 10% delle emissioni di CO2 equivalente rispetto alle emissioni del 2005 (Climate Programme)

2008: 2,6 Tons/Mio Std Packs 2009: 2,4 Tons/Mio Std Packs 2010: 2,2 Tons/Mio Std Packs (Valore 2005: 5,4 Tons/MioStd Packs)

Acquisto energia verde (elettricitá) per il fabbisogno aziendale

Ufficio Acquisti 31/1/2008

2 Scarichi idrici Riduzione impatto, miglioramento della gestione

/ Studio fattibilitá e progetto di massima per riordino locali/area scarti con deposito al coperto degli sfridi di produzione; per proposta per investimento 2009

Site Management 31/7/2008

Aggiornamento dell’autorizzazione allo scarico in pubblica fognatura, conseguenti ai nuovi impianti produttivi in corso di installazione, con interventi di adeguamento e miglioramento delle linee fognarie del sito (30000 €)

Site Management 31/10/2008

Riparazione e/o ammodernamento attrezzature d’intervento (es.tappi per caditoie / tappetini di tenuta) in caso di rovesciamenti di liquidi (3000 €)

Mgt.System Office 31/10/2008

3 Rifiuti Riduzione impatto, miglioramento della gestione dei rifiuti prodotti

/ Definizione ed attivazione di un piano di analisi per la ri-caratterizzazione periodica dei rifiuti piú critici (es.derivanti da piú processi).

Mgt.System Office 31/12/2008

Nuovo studio di fattibilita’ per l’installazione di un impianto di distillazione dei rifiuti liquidi da lavaggio parti stampa e pulizie stabilimento, per riduzione delle quantita’ e dei costi di smaltimento

Mgt.System Office 31/7/2008

Nuovo piattaforma di lavaggio filtri aria, con raccolta reflui in esistente cisterna interrata (15000 €)

Site Management 30/10/2008

Ammodernamento attrezzature/bidoni per la raccolta differenziata dei rifiuti nelle aree di produzione e magazzino (4000€)

Mgt.System Office 31/12/2008

Valutazione del possibile recupero/riciclaggio dei fotopolimeri usati (sono circa il 15% dei rifiuti solidi inviati allo smaltimento).

Mgt.System Office 28/2/2009

4 Consumi energetici Riduzione consumi di energia elettrica e gas metano

2008: 28,5 GJ/Mio Std Packs 2009: 28,3 GJ/Mio Std Packs 2010: 28,0 GJ/Mio Std Packs

Attivazione di team WCM su aree/impiantiindividuati prioritari per il risparmio energetico

Pilastro Ambiente Attivitá continua

Istallazione di un nuovo compressore aria tipo VSD, con risparmio stimato di energia elettrica di 165000 KWh anno (120000 €)

Pilastro Ambiente 31/12/2008

Ammodernamento generale del sistema di ventilazione e condizionamento con allineamanto agli standard Tetra Pak di efficienza energetica (780000 €).

Pilastro Early Equipment

28/2/2009

5 Consumo acqua Controllo consumo 2008: 15,7 m3/Mio Std Packs Studio opzioni di recupero dell’acqua trattata da osmosi inversa e relative valutazioni economiche per possibili proposte d’investimento e realizzazio-ne nel 2010

Mgt.System Office e Ufficio Tecnico

31/7/2009

6 Consumo materie prime

Riduzione Scarto Totale

2008: 5,35 % della MP impiegata

Attivazione di team di lavoro su aree/impianti individuati prioritari per la riduzione degli scarti di produzione

Pilastri Qualitá e Focused Improvement

Attivitá continua

7 Altri aspetti / / Conformita legislativa: aggiornamento del servizio di assistenza tecnico-legislativa (consulente esterno), inclusa l’ introduziomne di un nuovo registro degli adempimenti normativi e tool di gestione delle scadenze.

Mgt.System Office 31/7/2008

Nuovo impianti di stampa e laminazione: valutazione dell’impatto ambientale, followupe gestione delle interazioni con il SGA aziendale

Mgt.System Office 30/6/2009

Rapporto Ambientale e Sociale TPItalia: aggiornamento e pubblicazione del rapporto 2008 (inserimento dati biennio 2006-2007)

Dir.Amb.TPItalia 30/9/2008

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OBIETTIVI / INTERVENTI GIÀ ESEGUITI 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Emissioni in atmosfera

Miglioramento del controllo dei parametri di funzionamento e misura dei livelli di emissione di SOV da impianto di trattamento, tramite installazione PC e sviluppo di apposito programma software •

Controllo staordinario generale dell’Impianto di trattamento delle emissioni SOV provenienti da stampa roto-calco e laminatore •

Sostituzione inchiostri per stampa flessografica con nuova tipologia esente da solventi •

Progressiva conversione delle produzione rotocalco (inchiostri a solvente) in stampa Photoprocess (inchiostri a base acqua) • •

Installazione filtri elettrostatici sul laminatore per riduzione delle emissione dei fumi di laminazione • •

Partecipazione allo studio dell’impatto ambientale dei trasporti, svolto a livello TPItalia, basato sulla quantità di emissione in atmosfera di CO2 equivalente •

Sviluppata ed avviata con la Market Company la procedura (tool) di analisi e monitoraggio delle emissioni di gas ad effetto serra. Definiti i confini del progetto “Climate programme” TPItalia ed i target di riduzione delle emissioni di CO2 equivalenti; individuati ed avviati gli di interventi di miglioramento necessari

• • •

Scarichi idrici, rilasci nelle acque e nel suolo

Rifacimento pavimentazione locale magazzino inchiostri con pre-trattamento con resine impermeabilizzanti •

Miglioramento del sistema di allarme automatico per segnalazione livello di sicurezza vasche depuratore acque nere/sanitarie •

Sostituzione esistenti cisterne interrate per solventi da stampa con nuove di piú moderna tecnologia •

Revisione generale dell’impianto di depurazione acque sanitarie (conversione a sistema biologico a sedimenta-zione) e installazione impianto aggiuntivo per aumento utenza interna •

Riduzione della movimentazione interna di inchiostri, prevenzione rovesciamenti, attraverso l’impiego di cisterne a maggiore capienza ed installazione di impianti di alimentazione diretta delle macchine di stampa (magazzino/cisterne – macchina)

• •

Aggiornamento della squadra di pronto intervento in merito alle procedure di intervento a fronte di sversa-menti di sostanze liquide inquinanti (inchiostri, solventi, rifiuti, ecc.) •

Nuove attrezzature e dispositivi per intervento a fronte di sversamenti accidentali (aspiraliquidi e saracinesche intercettazione scoli zona deposito temporaneo rifiuti • •

Realizzazione scarico diretto in cisterna dei rifiuti liquidi da lavaggio attrezzature di stampa (bacinelle/vasche d’inchiostrazione) e rifacimento della pavimentazione esterna cementata del locale lavaggio vasche •

Studio di fattibilitá, comprensivo di valutazione economica, per il collegamento degli scarichi acque sanitarie alla rete fognaria comunale, con conseguente dimissione dei depuraturi interni •

Allacciamento degli scarichi civili (acque sanitarie) alla rete fognaria comunale (con conseguente dimissione dei depuraturi interni) •

Miglioramenti per la protezione dalle intempemperie degli scarti, dei rifiuti e dei materiali depositati all’aperto (tettoie, pozzetti di separazione materiali in sospensione, maggiori attivitá di pulizia dei piazzali) ed ottenimen-to di nuova autorizzazione unica allo scarico in acqua superficiali

Rifiuti

Eliminazione imballaggi (carton box) per polimeri adesivi tramite nuove modalitá di stoccaggio in silo •

Ottimizzazione delle sequenze ordini/colori in fase di stampa, per minimizzare la sostituzione di bacinelle/va-sche d’inchiostrazione e ridurne il lavaggio e la conseguente produzione di rifiuti liquidi •

Modifica scarichi delle vasche d’inchiostrazione (stampa rotocalco) per migliorarne lo svuotamento e diminuire il residuo/rifiuto •

Gruppo di lavoro per la riduzione dei rifiuti liquidi da lavaggi parti stampa e pulizia di stabilimento •

Raccolta differenziata dei contenitori Tetra Brik usati/vuoti presso mensa aziendale e gestione come scarto di produzione •

Riorganizzazione della raccolta differenziata dei rifiuti negli uffici, aree comuni e mensa e sensibilizzazione del personale - gruppo “rosa per il verde”. •

Verifica e aggiornamento delle attrezzature per raccolta differenziata dei rifiuti presso i reparti produttivi •

Realizzazione della raccolta differenziata interna degli imballaggi dei materiali acquistati (cartone, legno, plasti-ca) e recupero attraverso il servizio di raccolta urbana. •

Recupero sfridi di carta della stampa Photoprocess (sfrido da fori apertura tetra brik) e gestione come scarti di produzione anziché smaltimento in discarica •

Recupero sfridi di carta della stampa Photoprocess (sfrido da fori apertura tetra brik) e gestione come scarti di produzione anziché smaltimento in discarica •

Revisione generale del processo di gestione dei rifiuti ed implementazione di nuovo, apposito sistema gestionale informatico • •

Training specifico per il personale interno ed esterno (ditte esterne) maggiormente coinvolto nella gestione operativa dei rifiuti in sito •

Realizzazione della raccolta differenziata dei rifiuti organici della mensa •

Invio al recupero di tipologie di rifiuto precedentemente inviate allo smaltimento (tra cui materiali edili di risulta, tappi per rotoli carta, anime bobine film K) • •

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OBIETTIVI / INTERVENTI GIÀ ESEGUITI 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Sostanze lesive strato di ozono

Progressiva sostituzione e dismissione di apparati contenenti Halons (antincendio), Clorofluorocarburi CFC 12 e CFC 22 (gas refrigeranti) • • •

Installazione di un nuovo sistema in linea di rilevamento perdite di gas refrigerante dai gruppi frigo (centrale di produzione del freddo) •

Riverificati e potenziati i piani di controllo e manutenzione affidati alle Ditte Esterne, inclusa una piú accurata registrazione sui Libretti d’Impianto delle attivitá e dei controlli svolti sugli apparati refrigeranti •

Consumi energetici

Energia elettrica

Eliminato processo di termoretrazione dei singoli Rotoli Finiti con eliminazione impiego appositi forni elettrici •

Ottimizzazione sequenza di lavoro impianti frigoriferi •

Installazione di nuovo sistema elettronico per il controllo e la gestione impianto di climatizzazione area di produzione, per ottimizzazione consumi •

Verifica ed estensione della rete contatori elettrici per miglioramento del sistema di monitoraggio/controllo dei consumi elettrici •

Ammodernamento impianto di illuminazione area di produzione con accensioni / spegnimenti automatizzati •

Schermature esterne (per isolamento termico) vetrate area di produzione parete est •

Nuovo sistema elettrico con tecnologia inverter per aspirazione fumi del laminatore •

Team interfunzionali WCM per la riduzione del consumo energetico su aree/impianti specifici (es. impianto stampa, compressori aria, uffici, consumo durante il weekend, ecc.) • • • • •

Implementazione sistema automatico di controllo della ventilazione e condizionamento in produzione (De-mand Control System) •

Implementazione di un nuovi sistemi di controllo dell’illuminazione in area di produzione e dell’ aspirazione rifili/sfridi di produzione, con adeguamento automatico del funzionamento in base alla necessita’ di utilizzo •

Gas metano

Rifacimento di sezioni obsolete della rete interna per la distribuzione del gas metano alle varie utenze •

Revisione completa dei letti di combustione dell’Impianto di trattamento delle emissioni SOV •

Riduzione del 30 % del consumo di gas metano attraverso l’ottimizzazione dell’impianto di abbattimento SOV (funzionamento dell’impianto di abbattimento in corrispondenza del solo funzionamento della stampa rotocalco)

Consumi di acqua

Progressivo ammodernamento del circuito idrico antincendio •

Installazione impianto ad osmosi inversa per l ‘addolcimento dell’acqua usi plurimi con migliore impiego acqua di fornitura •

Miglioramento del controllo dei consumi di acqua tramite riverifica della rete idrica del sito, aggiornamento planimetrie, contatori e nuovo tool di monitoraggio •

Consumi materie prime

Attivazione continua di team interfunzionali WCM per la riduzione degli scarti di produzione • • • • • • • •

Rumore esterno

Innalzamento e prolungamento barriera protettiva antirumore sul confine nord dello stabilimento (zona resi-denziale) • •

Realizzazione nuova entrata e trasferimento del transito dei mezzi pesanti sul lato sud del sito, in zona indu-striale •

Realizzazione di schermatura acustica (dei punti di maggiore emissione sonora), tramite barriere protettive esterne ed estensione/creazione di fascia verde (siepe con alberatura) sul confine nord •

Altro

Estensione, alla Market Company ed suo Servizio Tecnico presenti in sito, dei processi/procedure di base per la gestione ambientale e prevenzione degli inquinamenti • •

Aggiornamento formativo di tutto il personale dipendente ed esterno che ha inflenza sulla gestione ambienta-le dello stabilimento • •

Valutazione dell’impatto ambientale del nuovo impianto di produzione dei fotopolimeri ed inserimento nel sistema di gestione ambientale aziendale • •

Riverifica ed aggiornamento delle principali procedure di controllo operativo (es. manutenzione e controllo impianti con emissioni in atmosfera, con gas refrigeranti, ecc) •

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IL PROTOCOLLO D’INTESA TETRA PAK-COMIECOIl protocollo d’intesa Tetra Pak-Comieco (Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli Imballaggi a Base Cellulosica). Essendo composti dal 74% di carta, i cartoni per bevande prodotti da Tetra Pak rientrano a far parte degli imballaggi a base cellulo-sica. Fino al 2001, la raccolta differenziata dei cartoni per bevande non era diffusa sul territorio nazionale. La motivazione è da ricercarsi nella piccola percen-tuale che questi cartoni ricoprono sul totale degli imballaggi immessi al consumo (1,2%) e nel loro basso peso specifico. Basta infatti pensare che i cit-tadini italiani producono approssimativamente 500 chili di rifiuti urbani annui, di cui 35 di vetro e solo 2 di cartoni per bevande. Visto che 5 bottiglie di vetro pesano circa 2 chili, per arrivare allo stesso peso sa-rebbero necessari 74 cartoni per bevande: a parità di peso, la raccolta differenziata dei soli cartoni per bevande necessita di più contenitori e di maggior tempo per riempirli.Nel 2001 Tetra Pak avvia uno studio di fattibilità per la raccolta differenziata dei cartoni per bevande e, nello stesso anno, il Consiglio di Amministrazione Comieco si esprime a favore della raccolta differen-ziata dei cartoni per bevande. Con il Protocollo di Intesa del luglio del 2003, Tetra Pak e Comieco si ac-cordano per l’estensione della raccolta differenziata dei cartoni per bevande a livello nazionale e per l’avvio di specifiche campagne di comunicazione.

I punti salienti del Protocollo di Intesa sono:il riconoscimento di Comieco dell’improrogabile •esigenza di Tetra Pak di comunicare le caratte-ristiche ambientali dei cartoni per bevande e di incentivare la raccolta differenziata presso i Co-muni italiani;la definizione di un programma operativo per la •raccolta differenziata degli imballaggi poliaccop-piati a base carta;

LE PERFORMANCE AMBIENTALI DI TETRA PAK ITALIANA

Da rifiuto a consenso.Oggi un contenitore vuoto si riempie di possibilità e diventautile per acquistare, scrivere, imballare, isolare, coltivare,creare, riscaldare. Da rifiuto a consenso, da eliminazionead accettazione. Da presente a futuro.

l’individuazione di modalità di raccolta differen-•ziata degli imballaggi poliaccoppiati a base cel-lulosica e conseguente avvio a riciclo, che rispet-tino criteri di efficacia, efficienza ed economicità (raccolta differenziata congiunta con la carta o attraverso sistemi di raccolta multimateriale); la copertura economica dei costi relativi alle •operazioni di raccolta, nell’ambito del budget consortile;la definizione di una campagna di comunicazione •Comieco - Tetra Pak per informare i cittadini della nuova opportunità di raccolta e riciclo;il supporto di Tetra Pak nelle attività di program-•mazione e diffusione della raccolta e della comu-nicazione sul territorio.

RECUPERO E RICICLO: L’OBIETTIVO è CRESCERE, CRESCERE, CRESCERETetra Pak fin dalla sua nascita ha implementato una politica ambientale fondata sullo sviluppo sostenibile. Lo stabilimento di produzione è certifi-cato: per la qualità (ISO 9001), per l’ambiente (ISO 14001) e per l’igiene (BRC/IOP) e la quasi totalità degli scarti di produzione del sito di Rubiera viene recuperato. L’impegno di Tetra Pak Italia è focalizzato, da alcu-ni anni, sullo sviluppo della raccolta differenziata e sul conseguente incremento delle quantità di cartoni per bevande recuperate e riciclate su tutto il territorio nazionale. Risultati importanti sono stati già raggiunti: in Italia nel 2007, oltre 13.000 tonnel-late di cartoni per bevande post consumo, il 14% dell’immesso al consumo, sono state riciclate (nel 2001 era il 6,6%). Considerando anche il recupero energetico la quota di questi imballaggi inviati a recupero sale al 52%. L’impegno di Tetra Pak Italia non si ferma qui: l’obiettivo per il 2010 è di riciclare il 24% dei carto-ni per bevande immessi al consumo.Questi obiettivi si inquadrano in un più ampio progetto di implementazione della quota di riciclo che prevede per il 2010 il raggiungimento del 25% di riciclo di tutti i cartoni per bevande immessi al consumo sul mercato mondiale.

RECUPERO ENERGETICOL’incenerimento con recupero energetico è una delle opzioni per il recupero dei cartoni per bevan-de. Il vantaggio è evidente: basti pensare che due tonnellate di contenitori usati hanno un contenuto energetico pari a una tonnellata di petrolio. L’ince-nerimento con tecnologie che garantiscono il mi-nimo impatto sull’ambiente, è oltretutto un’azione usuale in molti paesi del nord Europa, nonché in molte regioni italiane.

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I benefici sono molti, in quanto si riduce del 90% il volume dei rifiuti da deporre in discarica e si so-stituisce l’uso di combustibili fossili non rinnovabili per la produzione di energia elettrica e calore. Dato che oltre il 70% del cartone è costituito da cellu-losa, i cartoni per bevande possono essere con-siderati un biocombustibile. Non solo, se da una parte il cartone brucia in modo pulito, i sottili strati di polietilene si trasformano in vapore acqueo ed anidride carbonica. Analisi merceologiche eseguite nel 2007 da Conai sul flusso di rifiuti urbani destinati a impianti di incenerimento con recupero energe-tico e di produzione di combustibile derivato da rifiuti (CDR) presenti in Italia, hanno certificato che la presenza dei cartoni per bevande in tale flusso ammonta a circa 1%, che corrisponde al 37,8% dei cartoni per bevande immessi sul mercato.

IL RICICLONel processo di riciclo in cartiera, le fibre di cellulo-sa dei contenitori Tetra Pak sono recuperate previa separazione dei film di polietilene e alluminio. I contenitori infatti alimentano il pulper (spappola-tore) dove, insieme ad acqua, grazie al solo effetto meccanico della girante, la matrice cellulosica si sfalda e porta le fibre in soluzione. La separazione della parte di carta dal polietilene e alluminio non necessita di solventi in quanto le componenti dei cartoni per bevande non sono incollate bensì te-nute assieme dall’effetto del polietilene caldo nel processo di laminazione. Successivamente il pulper viene svuotato e la componente solida (polietilene e alluminio) viene avviata al trommel per il successi-vo lavaggio e recupero. La miscela derivante dallo svuotamento del pulper va ad alimentare la macchi-na continua per la produzione di nuova carta.

CARTA RICICLATALa pasta di cellulosa ottenuta dalla fase di riduzio-ne in poltiglia viene inviata alla macchina continua per la produzione del foglio di carta. Senza subire alcun processo di sbiancamento o deinchiostra-zione, la pasta di cellulosa è stesa su una tela dre-nante che elimina la maggior parte dell’acqua e consente alle fibre cellulosiche di “intessersi” tra di loro. Successivamente il foglio ottenuto viene com-pletamente asciugato sia per via meccanica trami-te presse, sia per via termica, con cilindri essicatori.

é la carta riciclata che si ottiene dal recupero della componente cellulosica dei cartoni per bevande. Le caratteristiche di questa carta rici-clata é la tenacità, la resistenza e la costanza nella qualità. Viene utilizzata per produrre articoli di can-celleria, pubblicazioni editoriali, stampati di ogni genere, nonché carta da imballo e sacchetti. La

cancelleria utilizzata in Tetra Pak è realizzata tutta in ed in , altro tipo di carta riciclata da contenitori in poliaccoppiato.

PLASTICA RICICLATALa frazione polietilene/alluminio, ancora accoppia-ta, è inviata ad un impianto di rigenerazione per la produzione di un nuovo semilavorato plastico de-nominato . Il processo prevede una fase di lavaggio, triturazione e densificazione. Il prodot-to finito, sotto forma di granuli, viene confezionato per essere poi venduto. è quindi una soluzione ambientalmente sostenibile, in quanto ciò che fino ad alcuni anni fa era considerato uno scarto del processo di riciclo dei cartoni per bevan-de, oggi è diventato una materia prima sostitutiva per l’industria che utilizza materiale plastico. I pregi di questo innovativo materiale sono la maggiore omogeneità e la costanza delle caratteristiche tec-niche. viene impiegato nel settore edi-le, nel promotional per la realizzazione di gadgets, bigiotteria e articoli da scrivania.

CLIMATE GOAL DI TETRA PAKPer migliorare le proprie prestazioni ambientali e ridurre il proprio contributo ai cambiamenti climatici, il gruppo Tetra Pak ha promosso il climate programme, un progetto volontario che prevede, entro il 2010, la riduzione del 10% delle emissioni di CO2 equivalente, rispetto alle emissioni calcolate nel 2005.

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GAS SERRAAlcuni dei gas presenti in atmosfera, detti “gas serra”, hanno la capacità di assorbire e riemettere calore di quella quota di radiazioni solari che una volta riflesse dalla superficie terrestre, si disper-dono nello spazio: all’aumentare della loro con-centrazione, aumenta anche la quantità di calore intrappolata nell’atmosfera e tendenzialmente la temperatura della Terra. I gas serra naturali com-prendono il vapor d’acqua, l’anidride carbonica (CO2), il metano (CH4) e il protossido di azoto (N2O). Estremamente attivi sono i gas non presenti normalmente in natura, ma generati da diversi pro-cessi industriali, come gli idrofluorocarburi (HFC), i perfluorocarburi (PFC) e l’esafluoruro di zolfo (SF6). La loro concentrazione nell’atmosfera cresce sia per l’aumento delle emissioni sia, nel caso della CO2 per la sistematica riduzione di milioni di ettari di foresta: gli alberi infatti, agiscono da veri e pro-pri accumulatori di carbonio, e per ogni ettaro di foresta distrutto aumenta la quantità di CO2, che non assorbita, rimane nell’aria. La maggior parte della responsabilità per i cambiamenti climatici della Terra va addebitata al modello energetico dominante: l’80% delle emissioni di CO2, il princi-pale dei gas serra, proviene dalle attività antropi-che, in particolare dalla combustione del carbone, del petrolio e del metano, quindi dalle attività del-le centrali termoelettriche, dai fumi delle industrie e dagli scarichi delle automobili. Notevole è anche il contributo dovuto ai clorofluorocarburi (respon-sabili della distruzione della fascia di ozono) e alla deforestazione.e nelle altre aree individuate, sulle quali Tetra Pak Italia ha un controllo ed una responsabilità diretta. Ad esempio, relativamente alle emissioni di CO2 equivalente correlate alla pro-duzione e trasporto di materiali ausiliari e prodotti tecnici (7% circa delle emissioni effettive), essendo possibile operare delle scelte in termini di fornitori e materiali, si può prevedere l’adozione di criteri che evidenzino le performances ambientali in ter-mini di emissione di gas clima-alteranti nel ciclo di vita di questi prodotti, favorendo quindi quelli che a parità di caratteristiche tecniche possono gene-rare un minor impatto.

LA FORMAZIONE INTERNA IN CAMPO AMBIENTALE

Tetra Pak svolge una serie di attività mirate ad assicurare ai vari livelli occupazionali competenza, professionalità e consapevolezza adeguate per lo svolgimento delle proprie mansioni. Tali attività comprendono:

definizione delle priorità formative strategiche e del-•le competenze necessarie ai diversi ruoli aziendali;individuazione delle necessità di formazione •e sensibilizzazione;pianificazione, attuazione e verifica efficacia dei •programmi formativi;documentazione e registrazione dell’addestra-•mento effettuato;riesame dei piani di formazione. •

La responsabilità del processo di formazione è della funzione Human Resources. Le attività di formazione e addestramento circa i temi di carattere ambientale rivestono una grande importanza in Tetra Pak Italia ed in particolare nello stabilimento di produzione Tetra Pak Carta ove viene prestata attenzione alla:

sensibilizzazione del personale in merito alla Po-•litica Ambientale ed al ruolo di ciascuno per una migliore gestione ambientale; conoscenza delle procedure previste dallo SGA e •delle potenziali conseguenze dello scostamento rispetto alle modalità operative previste;prescrizioni della normativa ambientale nazionale •e locale;controlli e verifiche su impianti e attività con impat-•to sugli aspetti ambientali significativi;conoscenza di metodi e tecniche di controllo am-•bientale.

Per il personale neoassunto è inoltre assicurato un programma di formazione introduttivo compren-dente corsi relativi a:

presentazione dell’azienda e delle diverse funzioni, •del prodotto e del processo produttivo. i Sistemi di Gestione aziendali per la Qualità, •l’Igiene e l’Ambiente ed i relativi requisiti, norme e principi di sicurezza sul posto di lavoro.

Parallelamente ai programmi di formazione sono svolte continuamente attività di sensibilizzazione attraverso diversi strumenti:

Partecipazione a gruppi di lavoro con obiettivi •ambientali specificiPartecipazione alle verifiche ispettive interne•Proiezioni in mensa relative a temi, obiettivi •e programmi ambientaliGiornate dedicate all’ambiente e rivolte a tutti i •dipendenti (Environment Day);Giornate di informazione sulle attività ambientali •svolte da Tetra Pak Italiana;Attivazione di sezioni dedicate alle tematiche am-•bientali sul sito internet.

“Insegniamo a pensare.Formarsi in campo ambientale non significa imparare il nome scientifico del pesce rosso. Ma abituarsi a pensare e ad agireriferendosi all’ambiente in generale.”

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400 modi per dire bontà. In eschimese esistono 400 modi per dire “neve”. In italiano, invece, il termine “bontà” può avere molti significati. Ci siamo presi la responsabilità di riassumerli nel nostro logo.

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Report Sociale

PARTE TERZA

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“TETRA PAK PROTEGGE LA BONTÀ” è lo slogan che l’azienda ha fatto proprio fin dal 2003 e che oggi compare rinnovato nel suo logo e contraddi-stingue tutti i suoi prodotti. Bontà è anche assun-zione di responsabilità nei confronti di quanti, a diverso titolo, portano interessi a Tetra Pak: i suoi “stakeholders”.La promozione di Valori quali l’uguaglianza, la col-laborazione, il rispetto, la libertà e la trasparenza è l’impegno assunto dal gruppo Tetra Pak a livello globale e tale impegno è accettato pienamente anche da Tetra Pak Italia, che da sempre si trova in prima linea nel garantire un rapporto trasparente con i propri stakeholders nel rispetto dei diritti umani fondamentali.In questa direzione Tetra Pak Italiana é impegna-ta nel definire, sviluppare e mantenere attivo un Sistema di Gestione della Responsabilità Sociale coerente con le esigenze operative dell’organizza-zione, tale da aver fatto conseguire, nel novembre 2005, il raggiungimento dello stato intermedio di “Applicant SA8000” e nel novembre 2006 l’otte-nimento della Certificazione per la Responsabilitá Sociale d’Impresa (RSI) secondo i criteri SA8000.

Tetra Pak Italiana ha promosso, attraverso il Si-stema di Gestione per la Responsabilitá Sociale (SGRS), il coinvolgimento di tutto il personale in materia di RSI, con l’obiettivo di rendere consape-voli tutti i dipendenti del proprio ruolo nel creare un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso dei diritti umani fondamentali. In questo senso, ha inoltre definito ed attuato opportune modalità per il mo-nitoraggio e la valutazione nel tempo del proprio SGRS, grazie alla gestione delle non conformità, alla definizione di opportune azioni di rimedio e azioni correttive e alla conduzione di audit interni ha posto il proprio impegno nel mantenimento e miglioramento delle attivitá legate alla Resposabi-litá Sociale.

LA POLITICA DI RESPONSABILITÀ SOCIALE

L’ORGANIZZAZIONE TETRA PAK ITALIANA PREPOSTA ALLA RESPONSABILITá SOCIALEPer riuscire ad attuare gli impegni assunti nella propria politica di responsabilità sociale, Tetra Pak Italiana ha definito una struttura organiz-zativa ad hoc che permetta di gestire con effica-cia la responsabilità sociale all’interno di tutte le attività dell’azienda e a tutti i livelli operativi. Per questo, l’organizzazione preposta a tale gestione presenta una struttura funzionale dove operano in stretta collaborazione la direzione generale e le funzioni che hanno responsabilità operative.

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Lavoro obbligatoTutte le persone che l’azienda impiega prestano il loro lavoro volontariamente e non sono mai state riscontrate violazioni di questo genere. Tetra Pak Italiana non ammette che il lavoro svolto dalle persone che utilizza sia ottenuto dietro minaccia di una qualsiasi penale. Nessun lavoratore ha, inoltre, mai lasciato in deposito in azienda denaro o copie originali di documenti di identità personale. Tutti i lavoratori ricevono durante la fase di assunzione una chiara e completa descrizione dei termini e delle condizioni di lavoro, informazioni che vengo-no sempre formalizzate nella lettera di assunzio-ne. I termini contrattuali sono quindi comunicati ai lavoratori che comunque possono chiedere delucidazioni all’Amministrazione del personale, possono consultare il CCNL (Contratto Collettivo Nazionale dei Lavoratori) esposto nelle bacheche aziendali oppure rivolgersi alle organizzazioni sin-dacali.Per tenere sotto controllo il requisito “lavoro ob-bligato”, Tetra Pak Italiana ha adottato il seguente indicatore:numero di segnalazioni di non conformità da parte dei dipendenti relative al tema del lavoro forzato

In questo capitolo si presentano le misurazioni del-le performance di responsabilità sociale di Tetra Pak Italiana. A tale scopo, l’azienda ha de-finito ed adottato una serie di indicatori di per-formance sociale, individuati facendo riferimento ai principi fondamentali di responsabilità sociale, della comunicazione con gli stakeholders esterni e ai più significativi per l’organizzazione Italia e per i suoi obiettivi attuali e futuri.

LE PERFORMANCE SOCIALI

Indicare, ossia capire.Che stato d’animo ha un’azienda? Il logo si schiarisce o si ravviva a seconda delle situazioni?Ovviamente no, ci sono gli indicatori.

PRESTAZIONI DI RESPONSABILITÀ SOCIALE

Lavoro infantileTetra Pak Italiana non ha mai collaborato con mino-ri e non intende in alcun modo utilizzare né favorire l’utilizzo di lavoro infantile. A tal scopo, l’organizza-zione ha adottato un appropriato piano di rimedio nel caso in cui si dovesse trovare in situazioni non conformi. In ogni caso, per tenere sotto controllo tale aspetto, Tetra Pak Italiana ha adottato il se-guente indicatore:numero dei lavoratori con età inferiore ai 18 anni

Ad ulteriore dimostrazione dell’impegno di Tetra Pak Italiana nel condannare l’utilizzo di lavoro minorile, l’azienda in diverse occasioni ha suppor-tato in modo continuativo negli anni iniziative in fa-vore di bambini in situazioni difficili. Un esempio è il sostegno di Tetra Pak Italia e dei suoi dipendenti all’organizzazione non governativa (ONG) OVER-SEAS, che hanno lo scopo di promuovere progetti di sviluppo in Paesi del Terzo Mondo.

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Salute e SicurezzaGli indicatori scelti per monitorare l’andamento delle condizioni di sicurezza in cui operano i nostri dipendenti sono stati variati per valutare al meglio i risultati:

numero di infortuni/anno •numero di giorni persi per infortuni•

Libertà di associazione e diritto alla contrattazione collettiva Per tenere sotto controllo il requisito “Libertà di associazione e diritto alla contrattazione collet-tiva”, Tetra Pak Italiana ha adottato il seguente indicatore che ha subito una variazione tra il 2005 ed il 2007:Percentuale di dipendenti iscritti al sindacato

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11

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13

10,5

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0

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SALUTE E SICUREZZA

20062005 2007

Numero di infortuni

Num

ero

di i

nfo

rtun

i

Gio

rni

Numero di giorni persi per infortuni

PERCENTUALE DIPENDENTI ISCRITTI AL SINDACATO

20062005

Variazione percentuale considerando il dato 2005 base 100

2007

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20%

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0

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1

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5

NUMERO DI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI ADOTTATI

20062005 2007

DIPENDENTI SUDDIVISI PER SESSO E LIVELLO

Uomini UominiDonne Donne

Op. Liv. 4

Op. Liv. 3

Imp. Liv. 5

Imp. Liv. 4

Imp. Liv. 3

Imp. Liv. 2

DirigenteImp. Liv. 1

Quadro

DiscriminazioneTetra Pak Italiana garantisce pari opportunità a tutte le persone che vi lavorano e non ammette alcuna forma di discriminazione. Per tenere sotto controllo il requisito “discriminazione”, Tetra Pak Italiana ha adottato il seguente indicatore:percentuale di dipendenti suddivisi per sesso e livello di qualifica

Pratiche disciplinariIl codice disciplinare in vigore in azienda è quello contenuto nei contratti collettivi in uso (art.7 legge 300/1970), contratti presenti nelle bacheche desti-nate alle comunicazioni interne. Per tenere sotto controllo questo tema, l’organizzazione ha adotta-to il seguente indicatore:numero di provvedimenti disciplinari adottati

2006 2007

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Orario di lavoroL’orario di lavoro in Tetra Pak Italiana è fissato in 40 ore settimanali, così come previsto dal contratto collettivo in essere. In Tetra Pak Italiana, il fenome-no del lavoro straordinario è altamente monitorato e dal 2004 ad oggi si registra una costante riduzio-ne. Per tenere sotto controllo il requisito “Orario di lavoro”, Tetra Pak Italiana ha adottato il seguente indicatore:numero di ore di lavoro straordinario medio pro capite

RetribuzioneL’azienda corrisponde ai lavoratori una retribuzione superiore ai minimi definiti nel contratto collettivo di settore. I prospetti che accompagnano le buste paga indicano le varie voci che compongono il compenso. Per tenere sotto controllo questo tema, Tetra Pak Italiana ha adottato il seguente indicatore:rapporto tra la retribuzione effettiva e la retribu-zione da minimo contrattuale (esclusi i dirigenti)

Il progetto SWIMSWIM (Sustaining Woman in Management) è un network creato all’interno del programma Di-versity a livello globale che intende valorizzare e sostenere il ruolo delle donne in azienda, mettere in contatto gli uomini e le donne di Tetra Pak in tutto il mondo, per far sì che possano scambiarsi esperienze, per lo sviluppo personale e professio-nale. Oggi, a livello globale, coinvolge quasi 1.600 persone e, dalla sua nascita, sono stati organizzati in Italia diversi incontri con esperti esterni di livello nazionale su temi come il “Diversity Manage-ment”, con l’obiettivo di sensibilizzare tutti i dipen-denti, donne e uomini, sul tema della differenza e delle relazioni di genere al fine di scambiarsi opinioni, informazioni e di migliorare la qualità del lavoro all’interno dell’ organizzazione ma anche la qualità della vita delle singole persone.

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Do you speak Tetra Pak?In Tetra Pak si parla molto di ambiente. I clienti, i fornitori,il personale ed i collaboratori imparano subito. La cosa interessante di questa lingua è che viene parlata all’interno e immediatamente compresa all’esterno.

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ComunicazioneAmbientale e Sociale

PARTE QUARTA

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Per il Sistema di Gestione Ambientale dello stabi-limento di produzione, le attività di comunicazione riguardano la politica, gli aspetti ambientali, gli obiettivi, i programmi di miglioramento e le proce-dure aziendali. La comunicazione che abbiamo in Tetra Pak Carta è regolata da una procedura interna le cui finalità, riferite all’ambiente, sono di assicurare:

la continua informazione e sensibilizzazione di •tutto il personale in merito ai valori attribuiti all’ambiente e al contributo che ciascuno può dare per la protezione dell’ambiente, la condu-zione ed il controllo dei processi aziendali;l’immediata segnalazione ed il pronto ripristino di •eventuali situazioni di anormalità;risposte corrette ed esaurienti a fronte di richieste •sia interne che esterne;la collaborazione con i fornitori ed i partner;•rapporti corretti e trasparenti con la pubblica •amministrazione, la popolazione e le altre parti interessate.

Per le diverse situazioni e soggetti coinvolti, all’in-terno della procedura di riferimento, sono definiti:

la frequenza o la circostanza in cui la comunica-•zione deve avvenire;i responsabili dell’attività di comunicazione;•gli strumenti e le modalità da utilizzare;•le forme di registrazione (ove previste). •

LA COMUNICAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE DI TETRA PAK CARTA

Il coinvolgimento alla gestione ambientale interes-sa tutto il personale operante nel sito ed è quindi esteso a visitatori e dipendenti di ditte esterne/for-nitori. Allo scopo è stato predisposto un opuscolo informativo che viene consegnato a tutte le perso-ne all’ingresso nel sito. Nell’opuscolo sono riassun-te le principali regole comportamentali in vigore in azienda che includono, oltre alle disposizioni per l’ambiente, indicazioni per la sicurezza e la salute delle persone, per la qualità e per l’igiene del prodotto Tetra Pak. Fornitori e ditte esterne sono inoltre chiamati, con la sottoscrizione di apposite clausole contrattuali, a confermare il loro impegno per la comunicazione della Politica Ambientale di Tetra Pak Carta S.p.A. al proprio personale e a farsi garanti del rispetto delle disposizioni comporta-mentali ed operative di competenza.

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Environment dayL’impegno per l’ambiente non è soltanto una stra-tegia aziendale, ma un codice etico che riguarda in primis i 20mila dipendenti del Gruppo, presente in oltre 150 paesi nel mondo. Sono queste dunque le premesse di un evento globale di sensibilizzazione a questi temi che Tetra Pak organizza ogni due anni, chiamato ”Environment Day”. Questa attivi-tà è finalizzata quindi ad informare sui risultati in campo ambientale e a dare ulteriori elementi mo-tivazionali, attraverso spunti di riflessione e sfidanti obiettivi per il prossimo futuro. Per l’edizione 2007, nelle sedi italiane di Rubiera e Modena, è stata allestita una mostra fotografica di Ed Burtynsky, che, per contrasto, rivela all’osservatore una natura “post-consumo” stravolta e contaminata.

COMUNICARE L’AMBIENTE CI PIACE, E LAVORIAMO PER PROTEGGERLO

Diamo la nostra parola.Comunicare, ossia diffondere la parola. Parole scritte su carta, parole visibili sul web, parole ascoltate in tv, parole utilizzate per informare. Parole con un suono e un senso. Quando comunichiamo è questo che diamo: la nostra parola.

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www.tetrapak.itSiamo entrati on-line per dialogare con il mon-do, e il mondo ha risposto con entusiasmo. Ampie sezioni dedicate ai prodotti, all’am-biente, alla scuola. Da ottobre 2003 moltissimi hanno comunicato con noi attraverso il nostro sito web. Dentro www.tetrapak.it si può sco-prire chi é Tetra Pak, navigare nel business e

nel marketing dell’azienda, tuffarsi nelle numerose soluzioni di confezionamento offerte, condividere la responsabilità per l’impegno ambientale, aderire ai progetti per la scuola e catturare tutte le news riguardanti Tetra Pak in Italia e nel mondo.Vederlo una volta sola non basta: come una fine-stra aperta, ogni giorno c’é qualcosa di più e di diverso nel mondo Tetra Pak.

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EcoRi*kit ha una nuova mascotte!Il nome non é cambiato, ma EcoRi*kit é tutto nuovo, a cominciare dalla forma, una valigetta compatta e pratica, dai colori carichi e vivaci, dalle immagini “spaziali” che lo caratterizzano! Ricco di idee e di supporti didattici da usare in piena autonomia, EcoRi*Kit offre agli insegnanti l’opportunità di far fare agli studenti esperienze di sostenibilità ambientale con un focus sui conte-nitori Tetra Pak, imballaggi amici dell’ambiente e interamente riciclabili.Richiedere il kit é facile: basta telefonare al numero verde: 800-855811.

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up.it

I CARTONI PER BEVANDE SI RICICLANO INSIEME A

CARTA, CARTONE E CARTONCINO.

LA CARTA SI RICICLAE RINASCE.

GARANTISCE COMIECO.

IL RICICLOhA uN NuOVO AMICO.

Benvenuti fra i riciclabili - Tetra Pak/ComiecoUna campagna di comunicazione realizzata in collaborazione con Comieco in tantissime città. A Milano, Torino, Udine, Trieste, Rovigo, in Val Ca-monica e in molte altre realtà, ha permesso a oltre 20.000.000 di italiani di contribuire alla raccolta dei cartoni per bevande conferendoli insieme a carta e altri imballaggi cellulosici. La campagna, articolata in affissioni, volantini inviati alle utenze e locandi-ne, ha portato mediamente a un raddoppio della presenza di cartoni per bevande nella carta. La campagna nel 2007 ha cambiato veste grafica e lo slogan ora recita “Il riciclo ha un nuovo amico”!

Negli anni si sono diversificate anche le campagne informative effettuate direttamente con i comuni e gestori della raccolta differenziata: tra queste la piú recente e diffusa è presentata dallo slogan “Pensa a Colori”!

www.tiriciclo.it

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www.tiriciclo.it Questo nuovo sito, in continuo aggiornamento, è soprattutto a disposizione del cittadino. Cliccando su “COMUNI ATTIVI” si può verificare, infatti, se nel proprio comune di residenza è stata attivata la raccolta differenziata degli imballaggi Tetra Pak e scoprire quali sono le componenti dei contenitori per alimenti e come vengono riciclate. All’interno del sito www.tiriciclo.it è possibile con-sultare la mappa con tutti i comuni italiani in cui la raccolta differenziata è già attiva, le interviste ai gestori del servizio, le domande dei cittadini, le ultime news, le informazioni su come avviene il rici-clo e sulla missione ambientale di Tetra Pak.

Riciclo ApertoOrganizzata dal consorzio Comieco, questa mani-festazione che apre le porte degli impianti produt-tivi ci ha visto invitare nella sede di Rubiera, nelle edizioni dal 2004 al 2007, autorità, scuole e cittadi-ni interessati a scoprire come nascono i contenitori per alimenti liquidi e come vengono raccolti e riciclati.

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INIZIATIVE IN COMPARTECIPAZIONE CON I CLIENTI

Sterilgarda Educational Box, nutrire secondo naturaÉ nato lo Sterilgarda Educational Box, il kit didat-tico di alimentazione consapevole e sostenibilità ambientale, che nasce dalla collaborazione tra Sterilgarda Alimenti e Tetra Pak. L‘obiettivo dell‘ini-ziativa é far scoprire agli alunni e alle loro famiglie l‘importanza di una sana e corretta alimentazione ed il rispetto della natura.

Il kit didattico contiene: opuscoli informativi sui valori nurizionali del latte •

e sull‘importanza di una corretta alimentazione; schede didattiche raccolte in un ecoquaderno ric-•che di suggerimenti per realizzare percorsi edu-cativi sul tema dell‘alimentazione, dell‘ambiente e del riciclo dei cartoni per bevande; poster da appendere in classe per illustrare la •produzione del latte e dei cartoni per bevande Tetra Pak e come questi ultimi possono essere utilmente riciclati; il simpatico gioco di gruppo Sterilgarda Educa-•tional Game, per verificare divertendosi le cono-scenze apprese dagli alunni; gadget e tante nuove idee per realizzare percorsi •didattici di educazione alimentare e sostenibilità ambientale.

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Passaparola! I contenitori Tetra Pak sono riciclabili Insieme a Granarolo ed il Gruppo Hera abbiamo presentato la campagna di comunicazione “Passa-parola! I contenitori Tetra Pak sono riciclabili”, allo scopo di diffondere la raccolta differenziata delle confezioni per latte, succhi di frutta, vino, sughi, legumi e altri alimenti, ed il loro conferimento nei contenitori destinati alla raccolta della carta.La campagna é stata rivolta agli abitanti delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, articolandosi su diversi cana-li - affissioni stradali e nel circuito autobus, pieghe-voli informativi recapitati presso le abitazioni ed un progetto di educazione ambientale per le scuole.

Comunichiamo l’importanza di tutelare l’am-biente insieme a grandi aziende clienti.Per la prima volta nel 2007 insieme a grandi azien-de clienti quali Parmalat, Caviro, Conserve Italia, Granarolo e Zuegg, abbiamo messo in evidenza il valore eco-sostenibile dei contenitori per alimenti con un’innovativa campagna di comunicazione. L’ambiente è stato il nucleo tematico intorno al quale ruota la campagna di comunicazione di Tetra Pak Italiana. “Nello spessore di un filo d’erba Tetra Pak protegge la bontà e l’ambiente”: è stato questo il claim della campagna media con prota-gonista Tetra Pak.

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Dillo a tutti! I contenitori Tetra Pak sono riciclabiliCon lo slogan “Dillo a tutti!” questa campagna informativa, dal 15 al 28 settembre 2008 è apparsa nelle zone dove la raccolta differenziata dei cartoni è già attiva grazie agli accordi locali. L’obiettivo è stato rinnovare l’invito ai cittadini a fare la raccolta differenziata di queste confezioni, in quanto posso-no essere riciclate. La campagna si é articolata su due livelli: una pianificazione pubblicitaria a livello locale attraverso affissioni e sui mezzi di trasporto pubblico che ha interessato i comuni di Torino, Milano, Bologna, Modena, Mantova, Reggio Emi-lia, Faenza, Imola, Forlì e Firenze e una nazionale attraverso spot radiofonici, annunci su quotidiani e stampa trade, nonché un concorso web. I clienti coinvolti nell’iniziativa sono stati Caviro, Centrale del latte di Torino, Granarolo, Latte Milano, Latte Trento, Mukki e Sterilgarda.

Tetra Pak e CoopIn linea con le reciproche mission di sostenibilità ambientale, Tetra Pak e Coop comunicano l’eco-compatibilità degli imballaggi alimentari Tetra Pak e presenti sugli scaffali di Coop con i pro-pri prodotti a marchio. Gli shopper Coop per even-ti, promozioni, partecipazione a fiere sono realizza-ti in , mentre i volantini informativi sui nuovi prodotti confezionati in cartoni per bevande sono fatti di , carte ottenute dal riciclo di questi imballaggi.

Tetra Pak/GranaroloGranarolo ha adottato sia per gli shop-per sia per le iniziative editoriali istituzionali come la pubblicazione periodica di aggiornamento aziendale, e ® per i gadget promozio-nali.

Insieme per l’ecocompatibilità dei cartoni per bevande Tetra Pak / ABAFOODSAbafoods, produttore di alimenti biologici con marchio IsolaBio, in occasione delle proprie inizia-tive di promozione come la Fiera SANA di Bolo-gna, comunica l’ecocompatibilità dei contenitori Tetra Pak attraverso volantini promozionali e shop-per in .

Tetra Pakè riciclabile

il contenitore

800 855811 www.tetrapak.itDi’ a tutti come:

Tetra Pak informa che i propri contenitori sono riciclabili e invita a dirlo a tutti, ricordando che le modalità di raccolta variano da comune a comune.

Per ogni informazione sui comuni in cui è attiva la raccolta dei contenitori di cartone, basta chiamare il numero verde 800 855 811 o collegarsi al sito www.tetrapak.it. Tetra Pak, nel ringraziare i Comuni italiani che, sensibili alla difesa dell’ambiente, hanno contribuito a favorire il riciclo dei suoi contenitori, invita a ricordare che

Tetra Pak protegge la bontàe l’ambiente.

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FIERE, MOSTRE E CONVEGNI: PARLANDO SI IMPARA

CIBUS TEC 2007 - Parma Una nuova filosofia di lavoro ha cambiato il volto del nostro Servizio Tecnico, vero protagonista dello stand allestito al Cibus Tec 2007, in tema con la campagna promozionale sull’ambiente di quell’an-no. Un’intera area é stata dedicata all’azione di questa task force strategica, della quale non si può certo dire che faccia semplici attività di manuten-zione, essendo il suo raggio d’azione molto più ampio. Rappresenta un vero e proprio punto d’ec-cellenza nel Gruppo poichè, oltre a seguire l’intero “life cycle profit” di una linea di confezionamento, il Servizio Tecnico ha anche un importante ruolo di addestramento degli operatori che, presso i clienti, utilizzeranno le tecnologie Tetra Pak. In questo contesto va evidenziato come tutte le attività ab-biano sempre un “occhio di riguardo” verso l’am-biente, in modo da minimizzare gli impatti sia nella nostra azienda, sia presso i nostri clienti.

ECOMONDO - Rimini 2007Tetra Pak lascia la sua “impronta ecologica” a Ecomondo. Seguendo la scia di una rondine rossa, mascotte di questa edizione, Tetra Pak si é confermata sempre più “sostenibile per natura”. La rondine rossa, ap-partiene, come la rana blu, protagonista nel 2006, ad una specie rara che ha bisogno di ambienti sani e puliti per sopravvivere. Un altro simbolo di soste-nibilità, in linea con i valori ambientali di Tetra Pak. La fiera é stata l’occasione per esporre ad un pubblico piú ampio l’impegno di Tetra Pak verso una sostenibilità ambientale lungo l’intero ciclo di vita del contenitore in poliaccoppiato.

CIBUS FOOD 12-15 maggio 2008Abbiamo puntato su numerose sorprese per la prima partecipazione al Salone Cibus di Parma. La bevanda ufficiale della manifestazione é stata uno “smoothie” nell’innovativa confezione Tetra Pak dalla forma ergonomica e adatta per il consumo “on-the-go”: Tetra Prisma™ Aspetic Square nel formato da 250 ml. Un vero e proprio “frullato da borsetta”, in quanto “MySmoothie”, prodotto in Svezia senza additivi né conservanti, è fatto con ingredienti freschi, non è zuccherato e in un litro contiene 1,4 kg di frutta. Venduto in 28 Paesi, fra i consumatori più assidui si distinguono gli asiatici, che prediligono gusti esotici come il mango, e gli inglesi. Tutti i visitatori del Cibus hanno potuto provare lo Smoothie e aggiornarsi sulle novità che abbiamo presentato in campo ambientale: dalla raccolta differenziata al riciclo dei contenitori, dagli studi di analisi del ciclo di vita alle attività di ridu-zione delle emissioni di CO

2.

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Acquario di GenovaAll’Acquario di Genova un plastico spiega la na-scita e il riciclo dei cartoni per bevande. All’inter-no del negozio sono presenti numerosi prodotti promozionali stampati su inclusi de-pliant e block notes e pesciolini, delfini e yo-yo in

®, che sottolineano gli aspetti ludici del riciclo.

SANA “Salone Internazionale del Naturale, Ali-mentazione, Salute, Ambiente” - Bologna, 2008Si é aperta all’insegna della “sostenibile leggerez-za del buon vivere” l’edizione 2008 del SANA, alla quale abbiamo voluto dare un contributo ecologi-co con prodotti ottenuti dai materiali che nascono dal riciclo dei cartoni per alimenti. I visitatori hanno potuto così toccare con mano che cosa può essere creato dalle materie prime di queste confezioni: borsine in Cartafrutta per l’iniziativa “Sana in città”.Anche la catena di supermercati NaturaSì ha distri-buito gli shoppers in Cartafrutta: oltre che in fiera, ogni anno 1 milione di borse di carta riciclata dai contenitori Tetra Pak sono utilizzati nei punti vendi-ta in tutta Italia.

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I PREMI: CON BUONSENSO SI VINCEL’attività di sensibilizzazione in occasione dell’avvio della raccolta differenziata di Milano nel 2005 ha permesso di conseguire nel 2007 una menzione speciale del “European Paper Recycling Award“ rilasciato dal Confederation of European Paper Industries, organismo europeo che raggruppa le principale industrie cartarie.

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ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE, ONG, UNIVERSITÀ

“Comuni Ricicloni” premiati a Salerno, menzione Speciale Tetra Pak“Comuni Ricicloni” è un evento organizzato a Salerno da Legambiente, con il patrocinio del Mi-nistero dell’Ambiente, nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione alla raccolta differenziata dei rifiuti. Per questa occasione abbiamo premiato con un set di prodotti in Ecoallene 10 comuni per l’impegno dimostrato nell’informare i cittadini sulle modalità di tale raccolta.

Accordo triennale Tetra Pak/WWF Svezia. Questo accordo promuove le iniziative che per-seguono l’approvvigionamento responsabile dei prodotti derivati dalle foreste e la riduzione di emissioni di CO2 del 10%. Inoltre é stato creato un network delle risorse HCVF (High Conser-vation Value Forest), che ha iniziato le attività nei primi quattro mesi del 2006, e che sostiene in tutto il mondo iniziative e progetti legati alla conservazione delle foreste. Aderiamo inoltre al Climate Savers Programme del WWF Svezia per sviluppare strategie vincenti sia dal punto di vista ambientale che economico.

Tetra Pak e la Fondazione Internazionale per l’Osteoporosi (IOF)Grazie ad un accordo triennale di cooperazione con la Fondazione Internazionale per l’Osteoporosi (IOF) ed in linea con il nostro motto “Protegge la bontà”, contribuiamo insieme allo IOF alla diffusio-ne ad un pubblico sempre più ampio dei messaggi di protezione delle ossa attraverso il consumo di latte e di bevande ed alimenti sani.

Collaborazioni con UniversitàInvestiamo costantemente in ricerca per esplorare tutte le possibili forme di utilizzo dei prodotti otte-nuti dal riciclo dei nostri contenitori e per analizza-re punti di forza e innovazioni degli stessi. Collabo-riamo con prestigiosi Istituti Universitari, tra i quali: l’Università di Padova (Centro di Ricerca Applicata), l’Università di Bologna (Dipartimento di Ingegne-ria Chimica dei materiali), l’Università di Modena (Dipartimento di Chimica), Università di Bologna Dipartimento di Rimini (tecnologie dell’ambiente e gestione integrata dei rifiuti). Ci impegniamo inoltre a portare la nostra espe-rienza in campo ambientale nelle aule universitarie tenendo lezioni presso diversi Atenei ed Istituti (Università Bocconi di Milano, Istituto Europeo di Design di Milano e Torino, Università Cattolica di Milano, Università di Design di Ancona). Abbiamo deciso infine di dare visibilità sul nostro sito

www.tetrapak.it a tesi e lavori che trattino il tema dei nostri imballaggi alimentari dal punto di vista ambientale o che riguardino direttamente la nostra attività di Tetra Pak. Per chi fosse interessato, è possibile inserire anche il proprio Curriculum Vitae.

CONFRONTARSI PER CRESCERE: L’ANALISI LCAPer orientarsi verso un modello di sviluppo soste-nibile, che minimizzi lo spreco di risorse materiali ed energetiche e limiti gli impatti ambientali, sono da preferire processi e prodotti che comportino, a parità di funzione fornita, minori consumi, emissio-ni e rifiuti. In questo contesto si inserisce la ricerca condotta dal Consorzio Universitario di Ricerca Ap-plicata del Dipartimento di Processi Chimici dell’In-gegneria dell’Università degli Studi di Padova nel 2005. Lo studio aveva come obiettivo un’analisi comparativa delle prestazioni ambientali di due coppie di contenitori: bottiglia in PET e Tetra Top® per latte fresco e bottiglia in HDPE e Tetra Prisma Aseptic® per latte UHT a lunga conservazione. I risultati evidenziano che i contenitori Tetra Top® e Tetra Prisma Aseptic® hanno prestazioni ambientali complessivamente migliori nell’intero ciclo di vita rispetto alle bottiglie in plastica. La metodologia utilizzata per il confronto è la valutazione del ciclo di vita, LCA (Life Cycle Assessment), internazional-mente definita dalle norme della serie ISO 14040. Uno studio di LCA consente di analizzare i carichi energetici e gli impatti ambientali connessi ai diversi stadi di produzione, dall’estrazione delle materie prime necessarie (la “culla” dei prodotti), fino allo smaltimento finale del bene utilizzato (la cosiddetta “tomba”), considerando tutte le fasi intermedie (confezionamento, produzione e tra-sporto). I dati primari utilizzati per la valutazione sono stati raccolti direttamente da Tetra Pak Italia in riferimento all’anno 2004. Ulteriori informazioni sulle materie prime, sui processi e sugli impatti a fine vita, sono state recuperate dalla letteratura internazionale disponibile. La raccolta dati ha con-sentito di monitorare l’intero processo produttivo, di attribuire in termini di materia ed energia i re-lativi input ed output e di inserire tali informazioni all’interno di un software LCA (Bousted) per la definizione dell’inventario complessivo di consumi ed emissioni. I risultati di inventario sono stati suc-cessivamente aggregati nelle 8 principali categorie di impatto ambientale: effetto serra, acidificazione, eutrofizzazione, smog fotochimico, richiesta ener-getica globale, impoverimento di risorse non rin-novabili, consumo di acqua, e produzione di rifiuti. L’interpretazione dei risultati ottenuti ribadisce i punti di forza dei contenitori in poliaccoppiato Tetra Pak rispetto alle bottiglie in plastica. Per le

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categorie di impatto effetto serra, acidificazione, eutrofizzazione e smog fotochimico, le bottiglie in plastica hanno in genere valori più che doppi rispet-to al corrispondente contenitore in poliaccoppiato.La bottiglia in PET risulta inoltre avere nel ciclo di vita un carico energetico complessivo (4,17 MJ) quasi triplo rispetto a quello del Tetra Top® (1,59 MJ), mentre la bottiglia in HDPE (3,98 MJ) quasi doppio rispetto al Tetra Prisma Aseptic® (2,20 MJ). A causa delle fonti energetiche utilizzate, prevalen-temente di origine fossile (petrolio, gas naturale e carbone), la categoria “impoverimento delle risor-se non rinnovabili” presenta un andamento analo-go alla richiesta energetica; da sottolineare invece come il prodotto Tetra Pak richieda l’utilizzo della risorsa rinnovabile legno, materia prima principale

nella fase di produzione della carta. In conclusione, lo studio condotto ha permesso di evidenziare, in sintonia con le valutazioni di LCA presenti in letteratura sui contenitori in poliaccoppiato, che i contenitori Tetra Top® e Tetra Prisma Aseptic® prodotte dalla Tetra Pak hanno prestazioni ambien-tali complessivamente molto superiori nell’intero ciclo di vita rispetto alle bottiglie in plastica PET per latte fresco e HDPE per latte UHT. È proprio per questo motivo che Tetra Pak è impegnata nel sottolineare, presso i propri clienti, l’importanza delle analisi di LCA come criterio di scelta degli imballaggi per i propri alimenti, criterio che spesso non è tenuto in debita considerazione. Maggiori informazioni sono disponibili sul nostro sito (www.tetrapak.it).

Recupero energetico:Distribuzione locale dell’energia

Riciclo:300.000 tonnellatericiclate in Europanel 2005

Clienti:Sistemi di confezionamentoinnovativi

Trasporto:Requisiti ambientaliadottati a livello globale

Produzione:Utilizzo di energia verdeDiminuzione emissioni CO2

Aumento efficienza

Progettazione:Studi di LCAStandard CENProgettazione per l’ambiente

Materie prime:74% da risorserinnovabili

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Diamo la nostra parola.Comunicare, ossia diffondere la parola.Parole scritte su carta, parole visibili sul web, parole ascoltate in tv, parole utilizzate per informare. Parole con un suono e un senso.Quando comunichiamo è questo che diamo: la nostra parola.

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AllegatiPARTE QUINTA

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GLOSSARIO AMBIENTALE

Acque reflue domesticheAcque reflue provenienti da insediamenti di tipo residenziale e da servizi e derivanti prevalente-mente dal metabolismo umano e da attività do-mestiche.

Acque reflue industrialiQualsiasi tipo di acque reflue scaricate da edifici od installazioni in cui si svolgono attività commer-ciali o di produzione di beni, diverse dalle acque reflue domestiche e dalle acque meteoriche di dilavamento.

Acque reflue urbaneAcque reflue domestiche o il miscuglio di acque reflue domestiche, di acque reflue industriali ov-vero meteoriche di dilavamento convogliate in reti fognarie, anche separate, e provenienti da agglomerato.

AmbienteContesto nel quale l’organizzazione opera, comprendente l’aria, l’acqua, il terreno, le risorse naturali, la flora, la fauna, gli esseri umani e le loro interrelazioni. Il contesto, quindi, si estende dall’interno dell’organizzazione al sistema glo-bale.

Analisi ambientaleAnalisi esauriente che ha l’obiettivo di determina-re la posizione attuale dell’organizzazione rispetto all’ambiente, come base per stabilire il sistema di gestione ambientale. Essa deve considerare tutti gli aspetti ambientali delle attività, prodotti, ser-vizi dell’organizzazione, allo scopo di individuare quelli che possono determinare impatti signifi-cativi sull’ambiente; inoltre deve considerare le prescrizioni legislative, regolamentari o di altro tipo, le procedure e le prassi esistenti in campo ambientale e l’analisi degli incidenti ambientali avvenuti in passato.

Approvvigionamento idricoPrelievo di acque pubbliche.

Aspetto ambientaleElemento delle attività o dei prodotti o dei servizi di un’organizzazione, che può interagire con l’am-biente (un aspetto ambientale significativo è un aspetto ambientale che ha o può avere un impat-to ambientale significativo).

Aspetto ambientale indirettoAspetto ambientale significativo che si può ri-scontrare a seguito di un’attività, prodotto o servi-zio di un’organizzazione, sul quale l’organizzazio-ne può non avere un controllo gestionale totale.

Aspetti ambientali in condizioni di anomaliaSi verificano per effetto di eventi, prevedibili o im-prevedibili, in cui possono venire a trovarsi attività o processi, come le condizioni di avvio ed arresto di un impianto, le operazioni di manutenzione straordinaria, eventuali situazioni di disservizio o rottura.

Aspetti ambientali in condizioni di emergenzaSi verificano per effetto di eventi imprevedibili di natura straordinaria, come calamità naturali, gravi incidenti o altro, per cui le eventuali conseguenze potrebbero determinare gravi inosservanze delle prescrizioni di legge, la necessità di informare le autorità e di richiedere l’intervento di enti esterni. In tali situazioni è richiesto un intervento immedia-to con carattere di priorità sulle altre attività, al fine di tenere sotto controllo situazioni che potrebbero comportare un infortunio, un danno ambientale, un danno al patrimonio aziendale.

Aspetti ambientali in condizioni normaliSono quelli che si verificano per effetto dello svol-gimento della normale operatività della azienda.

Audit del Sistema di Gestione ambientaleProcesso di verifica sistematico, indipendente e documentato, per ottener evidenze e valutare con obiettività in quale misura il sistema di gestione ambientale di un’organizzazione è conforme ai cri-teri definiti dalla legislazione ambientale applicabi-le e dalla norma ISO 14001 di riferimento; i risultati di questo processo devono essere utilizzati dalla direzione per implementare il miglioramento conti-nuo del sistema di gestione ambientale.

BOD (domanda biochimica di ossigeno)Il BOD misura la quantità di ossigeno necessaria per l’ossidazione biochimica delle sostanze orga-niche contenute in un campione di acqua. Viene principalmente usato per la stima del contenuto organico nell’ipotesi che tanto maggiore è la con-centrazione di quest’ultimo tanto maggiore sarà lo sviluppo dei microrganismi e conseguentemente anche il consumo di ossigeno necessario per la reazione biologica.

BRC / IOPÈ uno standard tecnico per la sicurezza alimen-tare (food safety), sviluppato dal British Retailers Consortium (BRC) in collaborazione con l’Institute of Packaging (IOP), per le aziende che produ-cono materiali di confezionamento per prodotti alimentari.

Cambiamento climaticoÈ la variazione globale che interessa le condizio-

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ni climatiche della terra. Questo fenomeno, da sempre il risultato di fragili equilibri naturali, negli ultimi secoli, a causa dell’attività dell’uomo, si è verificato con un insolito e rapido innalzamento della temperatura media terrestre, suscitando così la preoccupazione della comunità internazionale. A tale problema tenta di dare una risposta il Proto-collo di Kyoto.

CHILOVOLT (KV)1.000 Volt. Il Volt è l’unità di misura del potenziale elettrico (tensione).

CHILOWATT (KW)1.000 W. Unità di misura della potenza.

CHILOWATTORA (KWH)Unità di misura dell’energia elettrica, pari all’ener-gia prodotta in 1 ora da una macchina con potenza di 1 kW.

COD (domanda di ossigeno chimico)Il COD misura la quantità di ossigeno utilizzata per l’ossidazione di sostanze organiche e inorganiche contenute in un campione d’acqua. Viene princi-palmente usato per la stima del contenuto organi-co e quindi del potenziale livello di inquinamento delle acque naturali e di scarico. Un alto valore di COD comporta una riduzione dell’ossigeno di-sciolto nel corpo idrico e quindi una riduzione di capacità di autodepurazione e di sostenere forme di vita.

Componente ambientaleElemento naturalistico (bene o risorsa ambientale e territoriale) e/o antropico interessato all’attività del sito.

Conferenza di KyotoTerza Conferenza delle Parti firmatarie della Con-venzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambia-menti climatici, tenutasi nel dicembre 1997; in tale occasione è stato definito il “Protocollo di Kyoto”

Conformità normativaRispetto da parte dell’organizzazione di quanto stabilito dai requisiti delle leggi e dei regolamenti ambientali applicabili.

EMASRegolamento (CE) n. 761/2001 sull’adesione volon-taria delle organizzazioni ad un sistema comuni-tario di ecogestione ed audit. EMAS è l’acronimo per Environmental Management and Audit Sche-me ed indica lo schema europeo per l’ecogestione e l’audit a cui le organizzazioni possono volontaria-mente aderire per dimostrare il proprio impegno

nel miglioramento delle prestazioni ambientali.Come lo standard internazionale ISO 14001, il re-golamento comunitario EMAS prevede la definizio-ne ed implementazione di un sistema di gestione ambientale che consenta all’organizzazione di attuare con efficacia la propria politica ambientale, migliorando nel tempo le performance ambientali.Rispetto ad ISO 14001:2004, EMAS si caratterizza per il carattere pubblico dello schema e del relati-vo riconoscimento (la registrazione EMAS, infatti, viene rilasciata all’organizzazione che rispetta i re-quisiti da un organismo pubblico nazionale ricono-sciuto a livello comunitario) e per l’apertura verso la comunità locale a cui è chiamata l’organizzazio-ne che vi aderisce (anche attraverso la redazione di una dichiarazione ambientale).

EmissioneScarico diretto o indiretto, da fonti puntiformi o diffuse di un impianto/processo/attività, di sostan-ze, vibrazioni, calore o rumore nell’aria, nell’acqua, nel suolo o nel sottosuolo.

Gas serraGas presenti nell’atmosfera ritenuti responsabili dell’effetto serra: oltre a quelli di origine naturale, i principali gas serra di origine antropica sono l’ani-dride carbonica (CO

2), il metano (CH4), il protos-sido di azoto (N2O), gli idrofluorocarburi (HFCs), i perfluorocarburi (PFCs) e l’esafluoruro di zolfo (SF6).

Giga Joule (GJ)1 joule misura l’energia e equivale al lavoro com-piuto da una forza costante di 1 N (Newton) che sposta un oggetto di 1 m (metro) nella direzione della forza.1 joule (J) = 1 newton (N) * metro (m) 1 GJ = 1.000.000.000 Joule = 109 Joule NOTA: Il newton (N) è l’unità di misura della forza nel sistema mks (metro-chilogrammo-secondo) e si definisce come: 1 N = 1 kg * m/s2

ImballaggioIl prodotto, composto di materiale di qualsiasi natura, adibito a contenere e a proteggere deter-minati merci, dalle materie prime ai prodotti finiti, a consentire la loro manipolazione e la loro consegna dal produttore al consumatore o all’utilizzatore, e ad assicurare la loro presentazione, nonché gli arti-coli a perdere usati allo stesso scopo.

Impatto ambientaleQualunque modificazione dell’ambiente, negativa o benefica, causata totalmente o parzialmente dagli elementi di attività, prodotti o servizi di un’or-ganizzazione.

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ImpiantoUnità tecnica permanente in cui sono svolte una o più attività che siano tecnicamente connesse con le attività svolte nel luogo suddetto e possano in-fluire sulle emissioni e sull’inquinamento.

Indicatore ambientaleEspressione specifica che fornisce informazioni sulla prestazione ambientale dell’organizzazione.Gli indicatori ambientali riassumono i numerosi dati sull’ambiente in un numero ridotto di informa-zioni essenziali; in questo modo l’organizzazione può facilmente quantificare e riportare dati sulle prestazioni ambientali e gestire i propri aspetti e impatti ambientali.

InquinamentoIntroduzione diretta o indiretta, a seguito di attività umana, di sostanze, vibrazioni, calore o rumore nell’aria, nell’acqua o nel suolo, che potrebbero nuocere alla salute umana o alla qualità dell’am-biente, causare il deterioramento di beni materiali, oppure danni o perturbazioni a valori ricreativi dell’ambiente o ad altri suoi legittimi usi.

ISO 14001:2004Norma della famiglia ISO 14000 relativa ai sistemi di gestione ambientale, contenente i requisiti ed una guida per l’adozione di uno SGA da parte di una organizzazione.Il titolo della norma è “Sistemi di gestione ambien-tale: Requisiti e guida per l’uso”.La norma specifica i requisiti di uno SGA per consentire ad un’organizzazione di sviluppare ed attuare una politica ambientale e degli obiettivi ambientali che le consentano di perseguire il miglioramento continuo, tenendo conto delle pre-scrizioni legali e delle altre prescrizioni sottoscritte dall’organizzazione e delle informazioni riguardanti gli aspetti ambientali significativi.

Livello Equivalente di Rumore (LEQ)È il livello di un ipotetico rumore costante che, se sostituito al rumore reale, sottopone il nostro orecchio ad un’esposizione della stessa quantità di energia sonora. Si esprime in dBA.

Livello sonoroValore medio delle misurazioni in un’area in cui sono presenti più sorgenti.

Miglioramento continuoProcesso ricorrente di accrescimento del sistema di gestione ambientale per ottenere miglioramen-ti della prestazione ambientale complessiva di un’organizzazione in accordo con la sua politica ambientale.

MUDModello unico di dichiarazione dei rifiuti.

Obiettivo ambientaleIl fine ultimo ambientale complessivo, coerente con la politica ambientale, che un’organizzazione decide di perseguire e che è quantificato ove è possibile.

OrganizzazioneGruppo, società, azienda, impresa, ente o istitu-zione, ovvero loro parti o combinazioni, associata o meno, pubblica o privata, che abbia una propria struttura funzionale e amministrativa e che eserciti un controllo gestionale complessivo sulle attività svolte in un determinato sito.

Parte interessataVedi “stakeholder”.

Perdita di sostanzaQualsiasi evento di spillamento, trafilamento, emis-sione, sversamento, traboccamento o percolamen-to che si verifica, per qualsiasi causa, dal contenito-re primario del serbatoio.

pHMisura del grado di acidità di una soluzione acquo-sa. Il pH dell’acqua è pari a 7, valori inferiori indi-cano una soluzione acida, valori superiori indicano una soluzione alcalina.

Politica ambientaleIntenzioni e direttive complessive di un’organizza-zione relative alla propria prestazione ambientale come espresso formalmente dall’alta direzione. La politica ambientale fornisce un quadro di ri-ferimento per definire gli obiettivi e i traguardi ambientali, sviluppare il sistema di gestione am-bientale, condurre le attività e perseguire il miglio-ramento continuo.

Prestazione ambientale (o PErformance ambientale)Risultati misurabili del sistema di gestione ambien-tale di un’organizzazione, derivanti dal controllo da parte dell’organizzazione dei propri aspetti ambientali. In particolare, i risultati possono esse-re misurati rispetto alla politica ambientale, agli obiettivi ambientali, ai traguardi ambientali e agli altri requisiti di prestazione ambientale dell’orga-nizzazione, inclusi i requisiti legislativi applicabili.

Prevenzione dell’inquinamentoUso dei processi (procedimenti), prassi, materiali o prodotti per evitare, ridurre o tenere sotto con-trollo l’inquinamento, compresi il riciclaggio, il

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trattamento, i cambiamenti di processo, i sistemi di controllo, l’utilizzazione efficiente delle risorse e la sostituzione di materiali.

Programma ambientaleProgramma per il conseguimento degli obiettivi e dei traguardi ambientali dell’organizzazione verso il miglioramento della prestazione ambientale. Comprende la definizione di ruoli e responsabilità, processi coinvolti, risorse necessarie, tempi ed azioni previste per conseguire gli obiettivi e i tra-guardi ambientali.

Protocollo di KyotoDocumento sottoscritto da 194 Paesi nel 1997 ed entrato in vigore nel 2004, che risponde alle preoc-cupazioni internazionali in materia di cambiamenti climatici con azioni concrete su scala globale. Il protocollo prevede impegni legalmente vincolanti di contenimento delle emissioni di gas serra rispet-to al 1990 (per l’Europa l’impegno di riduzione è dell’8% entro il 2012, mentre per l’Italia è del 6,5%). L’assunzione di tali impegni a livello comunitario (Council Decision 2002/358/CE) trova attuazione nel 2003 con le Direttive 2003/87/CE (Emission Tra-ding) e 2004/101/CE (Linking), che sono recepite dal Governo italiano nel 2002 con la legge ratifica n.120 del 1° Giugno 2002 (Parlamento Italiano, 2002).

Raccolta differenziataOperazione di raccolta separata per tipologia in appositi contenitori, prelievo ed eventuale cernita dei rifiuti speciali per il loro deposito temporaneo.

Rete fognariaSistema di condotte per la raccolta e il convoglia-mento della acque reflue urbane.

RifiutoQualsiasi sostanza od oggetto che rientra nelle categorie riportate nell’allegato A alla parte quarta del presente decreto e di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l’obbligo di disfarsi; (da art. 138 Testo Unico Ambientale).

RumoreFenomeno fisico costituito da una variazione di pres-sione che si propaga nell’aria fino al nostro orecchio. L’unità di misura del rumore è il decibel (dBA).

ScaricoQualsiasi immissione diretta tramite condotta di acque reflue liquide, semiliquide e comunque convogliabili nelle acque superficiali, sul suolo, nel sottosuolo e in rete fognaria, indipendentemente dalla loro natura inquinante, anche sottoposte a

preventivo trattamento di depurazione.

Scheda di sicurezzaDocumento in 16 punti con il quale il produttore di una sostanza pericolosa fornisce le informazioni riguardanti la composizione e l’identificazione del prodotto e le misure precauzionali per la corretta gestione dello stesso. Essa pone particolare atten-zione ai pericoli connessi ed alle modalità per la salvaguardia della salute, della sicurezza e dell’am-biente.

Serbatoio interratoContenitore di stoccaggio situato sotto il piano campagna di cui non sia direttamente e visivamen-te ispezionabile la superficie esterna.

Sistema di Gestione ambientale (SGA)La parte del sistema di gestione di un’organizza-zione che comprende la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le prassi, le procedure, i processi e le risorse necessarie per definire, attuare e mantenere attiva la propria politica ambientale e gestire i propri aspetti am-bientali.

SitoL’intera area in cui sono svolte, in un determina-to luogo, le attività aziendali sotto il controllo di un’organizzazione, nonché qualsiasi magazzino contiguo o collegato di materie prime, sottopro-dotti, prodotti, intermedi, prodotti finali e materia-le di rifiuto, e qualsiasi infrastruttura ed impianto, fissi o meno, utilizzati nell’esercizio di queste atti-vità.

Smaltimento finaleAffidamento dei rifiuti speciali non recuperabili a terzi autorizzati per il trasporto e l’incenerimento, la messa in discarica o altro specifico trattamento.

Sostanze pericoloseI materiali o i preparati rientranti nelle categorie degli esplosivi, infiammabili, comburenti, tossici, nocivi, corrosivi, irritanti e pericolosi per l’ambien-te. Sono individuati con apposita etichetta di av-vertimento sulla confezione e sull’imballo.

Sviluppo sostenibileSviluppo economico, ambientale e sociale capace di soddisfare le necessità di tutti i membri di una comunità senza compromettere la possibilità ad altre comunità e alle generazioni future di rispon-dere ai propri bisogni. La crescita economica, la protezione ambientale e la promozione sociale si possono realizzare e mantenere nel tempo soltanto nel rispetto dei limiti imposti dai sistemi

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naturale, edificato e sociale che ne stanno alla base: le soluzioni per lo sviluppo, quindi, sono sostenibili nella misura in cui esse tengono conto contemporaneamente delle esigenze economiche, ambientali e sociali, tra loro interdipendenti e com-plementari, in una visione di lungo periodo.

StakeholdersSoggetti portatori di interesse per un’organizza-zione, ovvero soggetti che possono influenzare i processi di business dell’organizzazione o ne sono influenzati. In particolare, in tema ambientale, si tratta di individui o gruppi coinvolti nella presta-zione ambientale dell’organizzazione o influenzati dalla sua prestazione. Nel caso di Tetra Pak gli sta-keholders sono: i clienti, i fornitori, i dipendenti, i cittadini, le Pubbliche amministrazioni, la società, il mondo scuola, i consumatori...

Standard PackLo Std Pack (standard pack) equivale per conven-zione al contenitore Base da 1 litro. Tale unità di misura è utilizzata per riparametrare tutti i diversi contenitori prodotti alla superficie del contenitore standard; in questo modo é possibile quantificare e monitorare tutta la produzione sulla base di un parametro di riferimento unico. Esempio:TBA 1 litroBase = 322x245 mm = superficie 78890 mm2 = 1 Std PakTBA 1/2 litroBase = 322x166,7mm = superficie 53677mm2 -> 53677:78890 mm = 0,68 Std Pak

Testo Unico Ambientale - DLgs.152/2006Tale Decreto è entrato in vigore il 29 aprile 2006. Con i suoi 318 articoli e 45 allegati, il decreto legi-slativo sostituisce la legislazione quadro vigente in materia di rifiuti e bonifica dei siti contaminati, pro-cedure di VIA e VAS e IPPC, difesa del suolo e lotta alla desertificazione, tutela delle acque dall’inqui-namento e gestione delle risorse idriche, tutela dell’aria e riduzione delle emissioni in atmosfera e, infine, di tutela risarcitoria contro i danni all’am-biente. Tale Decreto legislativo apporta modifiche, in molti casi di rilievo sostanziale, alla disciplina dei vari settori normativi e introduce varie novità in attuazione di direttive comunitarie.

TPM - Total Productive MaintenanceIl TPM o manutenzione produttiva è una metodo-logia per il miglioramento delle prestazioni che prevede un insieme di azioni volte alla prevenzio-ne, al miglioramento continuo e al trasferimento di funzioni elementari di manutenzione al conduttore impianto/macchina, avvalendosi del rilevamento

di dati e della diagnostica sulla macchina/impianto da manutenere. La TPM ha l’obiettivo di ridurre le perdite e massimizzare l’efficienza degli impianti, attraverso il coinvolgimento e l’arricchimento delle risorse umane.

Traguardo ambientaleRequisito di prestazione dettagliato applcabileall’intera organizzazione o ad una sua parte, deri-vante dagli obiettivi ambientali. I traguardi ambientali vengono fissati e realizzati dall’organiz-zazione al fine di raggiungere gli obiettivi ambien-tali e realizzare così la politica ambientale.

Travaso di sostanza pericolosaTrasferimento della sostanza liquida dal contenito-re con il quale è stata confezionata dal produttore ad altro contenitore, in genere di diversa dimensio-ne, che ne faciliti la movimentazione e lo stoccag-gio nelle aree di deposito.

WCM - World Class ManufacturingÈ il principale strumento per il miglioramento continuo utilizzato negli stabilimenti di produzione Tetra Pak; il WCM è basato sulla metodologia Total Productive Maintenance (si veda TPM) e prevede un’organizzazione di team interfunzionali chiamati Pilastri, con obiettivi specifici di miglioramento che vengono quantificati e monitorati attraverso macro-indicatori di prestazione.

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AA1000 (ACCOUNTABILITY 1000)Standard di rendicontazione sviluppato nel 1999 da ISEA (Institute of Social and Ethical Accounta-bility) che mira ad assicurare la qualità dei processi di Social and Ethical Accounting, Auditing and Reporting (SEAAR), finalizzati a valutare, comuni-care e migliorare le performance etiche e sociali di un’azienda in relazione ai sui scopi ed agli impatti sui diversi portatori di interessi. AA1000 non è uno standard certificabile ma sol-tanto una linea guida; esso coinvolge tutti gli stakeholders interni ed esterni dell’impresa ed at-tribuisce loro importanza in funzione dei loro inte-ressi in materia di RSI; tale modello consente alle imprese che lo adottando di orientarsi verso forme di collaborazione con gli stakeholders basate su un dialogo continuo con essi.

Accountability“Rendere conto in modo responsabile”. L’impresa decide di rispondere delle proprie scel-te e delle proprie azioni comunicandole in modo trasparente ai propri stakeholders. È un principio a cui ispirarsi nella gestione della RSI e nella co-municazione all’esterno delle performance sociali dell’impresa.

AuditingProcesso di verifica che consente il monitoraggio e la valutazione delle prestazioni di un’impresa rispetto ai requisiti di riferimento. In particolare, in tema di RSI, l’auditing consente di conoscere le performance sociali dell’impresa e di valutarne la rispondenza con gli obiettivi di miglioramentostabiliti dalla direzione.

Azienda (O Impresa)Qualsiasi organizzazione od organismo economico responsabile della conduzione delle proprie atti-vità e portatore di responsabilità nei confronti dei propri stakeholders esterni. Fa parte dell’impresa tutto il suo personale ai diversi livelli e con diverse mansioni, sia esso assunto direttamente, a contrat-to, o altrimenti rappresentante l’azienda.

Azione correttivaImplementazione di una variazione del sistema o di una soluzione per assicurare un rimedio immediato e permanente ad una non conformità. La definizio-ne ed attuazione di azioni correttive viene posta in atto al fine di risolvere situazioni non conformi e di eliminare le cause che le hanno provocate, per evitare che queste si ripetano in futuro.

Azione di rimedioAzione intrapresa dall’azienda nei confronti di un lavoratore o di un ex dipendente per sanare la

violazione di un diritto del lavoratore.La definizione ed attuazione di azioni di rimedio viene posta in atto al fine di risolvere situazioni non conformi nei confronti dei lavoratori e recuperare eventuali conseguenze negative che tali situazioni possono aver creato al lavoratore stesso.

Azione di rimedio per i bambiniOgni forma di sostegno ed azione necessari a garantire la sicurezza, la salute, l’educazione e lo sviluppo dei bambini che siano stati sottoposti a lavoro infantile ed abbiano terminato tale lavoro.

BambinoQualsiasi persona con età inferiore all’età minima prevista per il lavoro o per la scuola dell’obbligo.In Italia, la legislazione nazionale stabilisce che tale età minima corrisponda a 16 anni.

Bilancio di sostenibilitàModello di rendicontazione della sostenibilità eco-nomica, della sostenibilità sociale e della sosteni-bilità ambientale, secondo l’approccio della Triple Bottom Line. Si tratta di un modello di reporting della RSI che le aziende possono adottare per conoscere e comunicare all’esterno i risultati delle proprie politiche di sostenibilità.A livello internazionale, il GRI suggerisce le moda-lità per la redazione di un bilancio di sostenibilità.

Bilancio socialeModello di rendicontazione sulle quantità e sulle qualità di relazione tra l’impresa e gli stakeholders rappresentativi dell’intera collettività, che mira a delineare un quadro omogeneo, puntuale, com-pleto e trasparente della complessa interdipen-denza tra i fattori economici e quelli sociali conna-turati e conseguenti alle scelte d’impresa.

Fornitore/SubappaltatoreEnte economico che rifornisce l’azienda di beni e/o servizi necessari per, e utilizzati in/per, la pro-duzione dei beni e/o servizi dell’azienda.

Giovane lavoratoreQualsiasi lavoratore che superi l’età di bambino e sia inferiore ai 18 anni.

GRI (Global Reporting Iniziative)Sistema di misurazione, sviluppato nel 1997 dal CERES (Coalition for Environmentally Responsable Economies) in accordo con il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente, finalizzato alla reda-zione di un bilancio di sostenibilità.

Lavoratore a domicilioPersona che svolge per conto di una organiz-

GLOSSARIO ETICO

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zazione sotto contratto diretto o indiretto, al di fuori della sede dell’organizzazione, dietro remu-nerazione, un lavoro il cui risultato sia un bene o un servizio come specificato dal datore di lavoro, indipendentemente da chi fornisce le attrezzature, i materiali o altri elementi utilizzati.

Lavoro infantileQualsiasi lavoro effettuato da un bambino.

Lavoro obbligatoOgni lavoro o servizio ottenuto da una persona sot-to minaccia di una qualsiasi pressione economica, fisica o psicologica e per il quale tale persona non intendeva offrirsi volontariamente. Ricade nella forma di lavoro obbligato anche il lavoro richiesto come forma di pagamento di un debito.

Modelli di rendicontazioneProspetti in grado di fornire, ai diversi soggetti in-teressati, informazioni sugli effetti sociali, ambien-tali ed economici, che derivano dalle scelte delle aziende.

Non conformitàMancato soddisfacimento di un requisito specifi-cato.In particolare, per la RSI, la non conformità può corrispondere al mancato rispetto di requisiti relativi ai diritti umani e dei lavoratori stabiliti dalla legislazione applicabile dallo stesso sistema di ge-stione della RSI.

Organismo di Certificazione (OdC)Soggetto economico che opera come ente terzo indipendente e competente al fine di verificare la conformità dell’impresa e del suo sistema di ge-stione a determinati requisiti specificati.La verifica da parte di un ente terzo quale l’OdC è un elemento chiave nell’assicurare il mercato dei risultati di un’organizzazione e del suo comporta-mento in termini di RSI. Tale verifica, infatti, forni-sce credibilità e assicura l’efficacia della gestione e della comunicazione della RSI.

Performance socialiRisultati misurabili della RSI di un’organizzazione, derivanti dal controllo delle proprie attività e dalla capacità di tali attività e dell’organizzazione nel suo complesso di rispettare i diritti umani e dei lavoratori. In particolare, i risultati possono essere misurati rispetto alla politica e agli obiettivi di RSI, ai piani di miglioramento stabiliti in tema di RSI, ai requi-siti legislativi applicabili in materia di RSI e agli altri requisiti di prestazione sociale dell’organiz-zazione.

ReportingInsieme di strumenti e metodi per rendicontare le prestazioni dell’impresa e comunicarle ai sog-getti interessati. In tema di RSI, il reporting viene condotto con l’utilizzo di opportuni indicatori e consente di dimostrare le performance sociali dell’impresa ai propri stakeholders interni ed ester-ni. Il bilancio sociale è uno strumento di reporting sociale.

RSI (Responsabilità Sociale d’Impresa)Corporate Social Responsability (CSR). Si tratta della scelta volontaria da parte dell’impre-sa di integrare le “preoccupazioni sociali” con le operazioni commerciali e con le relazioni intratte-nute con gli stakeholders. Essere socialmente responsabili significa non solo soddisfare pienamente gli obblighi giuridici appli-cabili ma anche “andare al di là”, investendo nel capitale umano, nell’ambiente di lavoro e nei rap-porti con le altre parti interessate.

SostenibilitàCapacità di un’organizzazione di continuare la propria attività nel lungo periodo, tenendo nella dovuta considerazione i propri impatti verso il ca-pitale naturale, sociale ed umano. La sostenibilità diventa crescita economica, protezione ambientale e promozione sociale: tali obiettivi sono realizzati e mantenuti nel tempo dall’organizzazione nel rispetto dei limiti imposti dai sistemi naturale, edi-ficato e sociale che stanno alla base dello sviluppo stesso. Si parla quindi di sostenibilità economica, sostenibilità sociale e sostenibilità ambientale.

Sostenibilità economicaCapacità di un’organizzazione di generare reddito, profitto e lavoro nel lungo periodo, assicurando stabilità economico-finanziaria alla proprietà, agli azionisti, al management, ai dipendenti, ai clienti, ai fornitori.

Sostenibilità socialeCapacità di un’organizzazione di garantire agli stakeholders interni condizioni di benessere e di crescita equamente distribuite e di rispettare nel tempo i diritti umani e dei lavoratori.

Sostenibilità ambientaleCapacità di un’organizzazione di salvaguardare le risorse naturali e di assicurare all’ecosistema la possibilità di assorbire e tollerare gli impatti ambientali generati dalle attività e dai prodotti dell’organizzazione stessa.

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StakeholdersSoggetti, sia interni che esterni all’organizzazione dell’azienda, che possono influenzare o essere influenzati dall’attività dell’organizzazione e ai suoi risultati in termini di prodotti, politiche e processi lavorativi. In particolare, in tema di RSI gli stakehol-ders sono tutti quei soggetti che portano interesse nella gestione della RSI da parte dell’impresa e nei risultati in termini di performance sociali.Gli stakeholders sono tutti quegli individui e grup-pi ben identificabili da cui l’impresa dipende per la sua sopravvivenza: azionisti, dipendenti, clienti, fornitori e agenzie governative, gruppi d’interesse pubblico, movimenti di protesta, comunità locali, enti di governo, associazioni imprenditoriali, con-correnti, sindacati e la stampa.

SubfornitoreEnte economico della catena di fornitura che, direttamente o indirettamente, procura al forni-tore beni o servizi necessari per, e utilizzati in/per, la produzione dei beni o servizi del fornitore o dell’azienda.

Triple bottom lineModello di rappresentazione della RSI, secondo cui le prestazioni globali di un’impresa devono essere misurate in funzione del suo contributo combinato alla crescita economica, alla protezio-ne dell’ambiente e alla promozione del capitale sociale.

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ASPETTI AMBIENTALI SIGNIFICATIVIPER IL SITO DI RUBIERA

Carta della situazione acustica attuale a 9 metri di altezza

RUMORE ESTERNO

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Pianta linea approvvigionamento acque

CONSUMO DI ACQUA 2007

Esempiodi sezione

stratigrafica,pozzo 2

CONSUMO DI ACQUA 2007TETRA PAK CARTA S.p.A. % m3Potabile 8,5 4.127Differenziale non monit. 3,0 1.456Tot Potabile 11,4 5.583

Centrale frigo 64,3 31.376

Zona est 19,8 9.650Zona ovest+compress 13,1 6.409Lavaggio vasche 1,1 561Antincendio esterno 0,5 240Usi Plurimi + Pozzo 2 88,1 43.023Differenz. (Usi Plur+P2) -10,7 -5.213Usi Plurimi 51,9 25.343Pozzo 1 antinc. 0,4 210Pozzo 2 back up u.p. 36,2 17.680Tot Pozzi 36,6 17.890Totale Generale TPC 100,0 48.816TETRA PAK ITALIANA S.p.A. % m3TPIst (Ovest) 0,3 10Potabile TPIst (Est) 16,6 659Potabile TPI 31,4 1.242Differenziale non monit. 16,1 639Tot Potabile 64,4 2.550Usi Plurimi 35,6 1.410Totale Generale TPI 100,0 3.960SITO RUBIERA % m3Potabile 15,4 8.133Usi Plurimi 50,7 26.753Pozzi 33,9 17.890Totale Generale 100,0 52.776

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Pianta linee fognarie, acque nere sanitarie, acque bianche piovane

SCARICHI IDRICI

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Planimetria fonti di emissione

EMISSIONI IN ATMOSFERA

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CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA 2007TETRA PAK CARTA S.p.A. % KWhClichés 0,5 72.884Stampa 10,5 1.640.294Laminatore 38,0 5.933.911Taglio 3,3 521.987Doctor 0,8 118.038Imballo 0,1 11.595T2 0,1 11.765Tot Imp.Produzione 53,2 8.310.475Centrale frigo 24,3 3.801.674Compressori aria 3,4 529.805Centrale Termica 1,2 182.536Linea Emergenze 1,3 201.748Illuminaz. Produzione 0,9 133.802Ventilaz. Produzione 2,9 457.258Attrezzature Produzione 1,7 269.734Lavaggio vasche 0,2 34.081Pressa Carta 0,9 143.323Pozzi e varie 0,6 92.605Tot Imp.Ausiliari 37,4 5.846.564Magazzino 2,1 328.449Servizi e Uffici Nord 3,5 550.262Servizi e Uffici Sud 0,6 99.452Altro 0,3 53.619Tot Altri Imp. / Building 6,6 1.031.781Tot Non Monitorato 2,8 435.539Totale Generale TPC 100,0 15.624.359TETRA PAK ITALIANA S.p.A. % KWhUffici New B. 5,6 36.311Clima New B. 20,4 131.708Uffici Old B. 14,7 95.016Clima Old B. 10,4 67.118Rete generale TPI uff. 54,4 351.907Uffici ST 4,5 29.372Officina-Magazzino ST 13,3 86.168Scuola ST 1,2 7.621Clima ST 25,7 166.599Servizi Vari -3,5 -22.441Rete generale TPI st 41,3 267.319Tot non monitorato 4,3 27.819Totale Generale TPI 100,0 647.044Totale SITO RUBIERA 100,0 16.271.403

CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA CONSUMO DI GAS METANO

CONSUMO DI GAS METANO 2007TETRA PAK CARTA S.p.A. % m3Stampa M11 5,3 40.434Stampa M17 0,0 0Stampa M15 12,2 92.882Stampa M19 0,0 0Laminatore M25 60,7 464.377Forno Termor.Imballo 1,6 12.440Tot Imp.Produzione 79,8 610.133UTE Regenox M19 0,0 0Bruciatore Pulizia Filtri 0,0 0Tot Imp.Ausiliari 0,0 0Produzione CT 15,5 118.495Uffici CT 1,5 11.589Portineria 1-2 CT 0,6 4.945Mag.Spedizioni CT 1,1 8.385Mensa 1,4 10.865Tot Altri Imp. / Building 20,2 154.278Totale Generale TPC 100,0 764.412TETRA PAK ITALIANA S.p.A. % m3TPIst Riscaldamento 51,9 65.947TPIst Macchine 0,0 0TPI Uffici 2002 22,6 28.742TPI Uffici 2005 25,4 32.278Totale Generale TPI 100,0 126.967TOTALE SITO RUBIERA 100,0 891.379

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RIFIUTI

ELENCO RIFIUTI PRODOTTI (RECUPERO) IN KGCodice cer Elenco di dettaglio dei rifiuti 2007

170904 Materiali edili di risulta 44.720160214 Macchinari completi, o parti di macchinari, apparecchiature fuori uso 31.000170407 Rottami ferrosi e non ferrosi 49.720150104 Alluminio in presse 3.660170411 Cavo elettrico gommato 480150106 Anime film k 39.720

Recupero - non pericolosi 169.300160601 Batterie ed accumulatori al piombo 6.820130110 Oli idraulici esauriti 2.100130208 Oli lubrificanti esauriti 1.050

Recupero - pericolosi 9.970150105 Cartoncino poliaccoppiato stampato 1300-1600 mm in bobina 003/074 1.316.500150105 Cartoncino poliaccoppiato stampato 322 mm in bobina 001 1.059.000150105 Cartoncino poliaccoppiato stampato triturato imballato 086 859.100150101 Cartoncino stampato 1300-1600 mm in bobina 030 944.400150101 Cartoncino stampato triturato imballato 032 457.500150101 Coriandoli in cartone 30.420150101 Anime di cartone triturate e imballate 075 218.450150101 Carta kraft imballata 039 208.800

Recupero - carta 5.094.170150105 Rifilo di politene 776.800070213 Blocchi di polietilene 162.820070213 Sfilacci di politene miscelati con granuli 17.581150102 Tappi in plastica 2.840

Recupero - plastica 960.041Bottiglie di plastica (cassonetto) 1.000Toner (sacchi) 70Plastica da imballaggio (cassone ) 25.000Legno (cassone) 36.000Cartone (cassone) 17.600Frazione organica (2 bidoni) 4.000Vetro 3.980

Recupero - urbani 87.650Totale recupero 6.321.131

ELENCO RIFIUTI PRODOTTI (SMALTIMENTO) IN KGCodice cer Elenco di dettaglio dei rifiuti 2007

080308 Rifiuti liquidi contenenti inchiostri flexo 821.160200304 Vasca intermedia impianto depurazione 51.120020301 Reflui da prove di prodotti confezionati, in laboratorio interno 31.340020204 Residui sgrassature mensa da separazione acqua/oli 8.780150106 Fusti e contenitori sporchi 21.700150203 Stracci sporchi di inchiostri a base acqua 8.700160216 Schede elettroniche, componentistica elettronica ed affini 300160604 Piccole batterie e pile 15Urbani Cassonetti e compattatore 181.000

Smaltimento - non pericolosi 1.124.115150202 Stracci sporchi di oli, grassi e prodotti tecnici di manutenzione 2.420130802 Morchia oleosa 2.000200121 Lampade fluorescenti a vapori di mercurio 440130802 Emulsioni oleose 540150202 Filtri per olio e cartucce filtranti 100150202 Sabbia inquinata da elettrolita 140190904 Carboni attivi filtrazione aria 3070108 Morchie di distillazione solventi 1.980

Smaltimento - pericolosi 7.623Totale smaltimento 1.131.738

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ELENCO RIFIUTI PRODOTTI (SMALTIMENTO) IN KGCodice cer Elenco di dettaglio dei rifiuti 2007

080308 Rifiuti liquidi contenenti inchiostri flexo 821.160200304 Vasca intermedia impianto depurazione 51.120020301 Reflui da prove di prodotti confezionati, in laboratorio interno 31.340020204 Residui sgrassature mensa da separazione acqua/oli 8.780150106 Fusti e contenitori sporchi 21.700150203 Stracci sporchi di inchiostri a base acqua 8.700160216 Schede elettroniche, componentistica elettronica ed affini 300160604 Piccole batterie e pile 15Urbani Cassonetti e compattatore 181.000

Smaltimento - non pericolosi 1.124.115150202 Stracci sporchi di oli, grassi e prodotti tecnici di manutenzione 2.420130802 Morchia oleosa 2.000200121 Lampade fluorescenti a vapori di mercurio 440130802 Emulsioni oleose 540150202 Filtri per olio e cartucce filtranti 100150202 Sabbia inquinata da elettrolita 140190904 Carboni attivi filtrazione aria 3070108 Morchie di distillazione solventi 1.980

Smaltimento - pericolosi 7.623Totale smaltimento 1.131.738

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ASPETTI AMBIENTALI NON SIGNIFICATIVIPER IL SITO DI RUBIERA

INQUINAMENTO LUMINOSO 2007Parametro kWh NoteIlluminazione tetti (numero 21 x 400 watt) basso si accendono solo per presenza di personaleIlluminazione tetti (numero 14 x 18 watt) basso si accendono solo per presenza di personaleIlluminazione tetti (numero 10 x 36 watt) basso si accendono solo per presenza di personaleIlluminazione sito (numero 49 x 250 watt) 35.770Illuminazione sito (numero 34 x 150 watt) 14.892Illuminazione sito (numero 24 x 80 watt) 5.606Illuminazione sito (numero 3 x 70 watt) 613Illuminazione sito (numero 6 x 58 watt) 1.016Illuminazione sito (numero 5 x 50 watt) 730Illuminazione sito (numero 22 x 36 watt) 2.313Insegne luminose (numero 3 a basso consumo) bassoTotale illuminazione esterna 60.940

INQUINAMENTO LUMINOSO

PAESAGGIO

AREA 5

DEP. SC

ARTI

GU

ARDIOLA 1

DEP.

DEP.

GARA

GE

M A GAZZINO

LABORATORI

AREA 2

AREA 1

MAT.DE

P.DE

P.LU

B.

E

N

S

O

4

1

1

2

22

1

3

44

4

4

4

4

4

4

44

4

4

4

44

5

5

3

3

6

7

7

88

6

699

99

8

10

8888

10*10*

11*

11*

11*

11*

12* 12*

A

AAA

A AA

B

BB

BB B

CC

CC

C

CB

BB BB B B

C

CC

CC

D

DDD

DD E

EE E

EE

E

F

FF

F

FF

FFFF

FFF

FFFF

F

GG

GG

G

GG

13H

H

H

4* 4* 4* 4*4* 4* 4*

4* 4* 4* 4*4* 4* 4* 4* 4* 4* 4* 4*

I I

III

coll. Arch. Matteo Fieni

data

COMUNE DI RUBIERA (RE)

Ing. Ivano Fieni-Paesaggista42025 Cavriago (RE) - V. Bertoline 4/ tel. 0522-371847-cell . 3393627467

1scala

1:200

TETRA PAK spaPropriet‡:

N. tavola

N. lavoro

Luglio 2005copie aggiornamenti

n. 560 ordine arch. RE

5 Tilia argentea

Fraxinus excelsior

7

6

Polpulus nigra fastigiata

Genere e specie

Acer Saccarinum

Acer campestre

Taxodium

N∞

1

3

4

2

LEGENDA: (*di progetto)

Fioritura Colore Profumo Sempreverde

a cappello

piramidale

Portamento

15/20

15/20

h.(m.)

15/20

8/10

20/25

15/20

a cespuglio

piramidale

a cappello

a cappello

Taxus baccata * cespuglio 2.50/3

Laurus nobilis

Quercus robur

Quercus Turneri

Platanus

Celtis australis

Glaeditzia triacanthos aurea

Buxus sempervirens

9

10

8 a cappello 15/20

a cappello 15/20

a cappello 20/25

11

12

13

A

* a cespuglio 15/20

a cappello 15/20

* sagomato 1.50/2

* * siepe libera 3/4

Prunus LusitanicaB * * siepe libera

Taxus media jiksiiC * siepe libera

Osmanthus ilicifoliaD * * siepe libera

Viburnum lucidumE * * siepe libera

Osmanthus aquifoliumF * * siepe libera

PhotiniaG * siepe libera

Lonicera pileataH * tappezzante

Maggio bianco 4/5

2.50/3

Ottobre bianco 2.50/3

Maggio bianco crema 2.50/3

Sett/Ott bianco 2.50/3

giugno bianco crema 2.50/3

0.50

I Osmarrea Burckwoodii * cespuglio 1.50aprile bianco *

PROPOSTA DI SISTEMAZIONE DEL VERDE DELLA FASCIA DI CONFINE A NORD DELLO STABILIMENTO in via della resistenza 56/a RUBIERA

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AREA 5

DEP. SC

ARTI

GU

ARDIOLA 1

DEP.

DEP.

GARA

GE

M A GAZZINO

LABORATORI

AREA 2

AREA 1

MAT.DE

P.DE

P.LU

B.

E

N

S

O

4

1

1

2

22

1

3

44

4

4

4

4

4

4

44

4

4

4

44

5

5

3

3

6

7

7

88

6

699

99

8

10

8888

10*10*

11*

11*

11*

11*

12* 12*

A

AAA

A AA

B

BB

BB B

CC

CC

C

CB

BB BB B B

C

CC

CC

D

DDD

DD E

EE E

EE

E

F

FF

F

FF

FFFF

FFF

FFFF

F

GG

GG

G

GG

13H

H

H

4* 4* 4* 4*4* 4* 4*

4* 4* 4* 4*4* 4* 4* 4* 4* 4* 4* 4*

I I

III

coll. Arch. Matteo Fieni

data

COMUNE DI RUBIERA (RE)

Ing. Ivano Fieni-Paesaggista42025 Cavriago (RE) - V. Bertoline 4/ tel. 0522-371847-cell . 3393627467

1scala

1:200

TETRA PAK spaPropriet‡:

N. tavola

N. lavoro

Luglio 2005copie aggiornamenti

n. 560 ordine arch. RE

5 Tilia argentea

Fraxinus excelsior

7

6

Polpulus nigra fastigiata

Genere e specie

Acer Saccarinum

Acer campestre

Taxodium

N∞

1

3

4

2

LEGENDA: (*di progetto)

Fioritura Colore Profumo Sempreverde

a cappello

piramidale

Portamento

15/20

15/20

h.(m.)

15/20

8/10

20/25

15/20

a cespuglio

piramidale

a cappello

a cappello

Taxus baccata * cespuglio 2.50/3

Laurus nobilis

Quercus robur

Quercus Turneri

Platanus

Celtis australis

Glaeditzia triacanthos aurea

Buxus sempervirens

9

10

8 a cappello 15/20

a cappello 15/20

a cappello 20/25

11

12

13

A

* a cespuglio 15/20

a cappello 15/20

* sagomato 1.50/2

* * siepe libera 3/4

Prunus LusitanicaB * * siepe libera

Taxus media jiksiiC * siepe libera

Osmanthus ilicifoliaD * * siepe libera

Viburnum lucidumE * * siepe libera

Osmanthus aquifoliumF * * siepe libera

PhotiniaG * siepe libera

Lonicera pileataH * tappezzante

Maggio bianco 4/5

2.50/3

Ottobre bianco 2.50/3

Maggio bianco crema 2.50/3

Sett/Ott bianco 2.50/3

giugno bianco crema 2.50/3

0.50

I Osmarrea Burckwoodii * cespuglio 1.50aprile bianco *

PROPOSTA DI SISTEMAZIONE DEL VERDE DELLA FASCIA DI CONFINE A NORD DELLO STABILIMENTO in via della resistenza 56/a RUBIERA

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Attività oggetto del Bilancio Ambientale e SocialeProduzione e vendita di sistemi per l’imballaggio alimentari

PresidenteJorge Antonio Montero

Direttore Ambiente e Relazioni EsterneMichele Mastrobuono

Direttore Stabilimento di ProduzioneAlber Kaya

Direttore QualitàEnrico Fiorani

Rappresentante della Direzione per l’attuazione del Sistema di Gestione AmbientaleLuca Farioli - Tetra Pak Carta

RIFERIMENTI PER IL PUBBLICO

RINGRAZIAMENTI

Siron Caselgrandi, Carlo De Stefano, Luca Farioli, Marica Fachin, Lorenzo Nannariello e Silvia Tondelli che hanno dimostrato che i Core Values non sono una hit di un gruppo underground, ma il motivo che li accompagna ogni giorno in azienda con entusiasmo.

Il contributo allo sviluppo sostenibile, offerto da Tetra Pak tramite le proprie attività ambientali, deve superare il beneficio economico e di immagine che Tetra Pak ne ricava. Questo documento è scaricabile da: www.tetrapak.it

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Progetto grafico editorialeHIC ADV . RE

Fotografie a pagina interaFabrizio Cicconi

StampaArea Stampa

Il Bilancio Ambientale e Sociale è stato stampato su carta riciclata da cartoni per bevande Tetra Pak.Tetra Pak, e “PROTEGGE LA BONTA‘” sono marchi registrati di proprietà del Gruppo Tetra Pak.