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Educazione nel Educazione nel corso della vita corso della vita 3 3 Mirca Benetton a.a. 2008-2009 M.Benetton 1

Educazione nel corso della vita 3

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Educazione nel corso della vita 3. Mirca Benetton a.a. 2008-2009. M.Benetton. 1. “ La scarpa che va bene ad una persona sta stretta ad un’altra: non c’è una ricetta di vita che vada bene per tutti” Carl Gustav Jung, L’uomo moderno alla ricerca di un’anima - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: Educazione nel corso della vita  3

Educazione nelEducazione nelcorso della vita corso della vita

3 3

Mirca Benettona.a. 2008-2009

M.Benetton 1

Page 2: Educazione nel corso della vita  3

“La scarpa che va bene ad una persona sta stretta ad un’altra: non c’è una

ricetta di vita che vada bene per tutti”Carl Gustav Jung, L’uomo moderno alla ricerca di un’anima

“Le scene della nostra vita sono come rozzi mosaici. Guardate da vicino, non producono

nessun effetto; non ci si può vedere niente di bello finché non si guardano da lontano”

Arthur Schopenhauer, Parerga e paralipomena

“La vita è come dipingere un quadro, non come tirare una somma”Oliver Wendell Holmes, Jr., The Class of’ 61

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Page 3: Educazione nel corso della vita  3

Diversi livelli di maturità

Stadi Stati della crescita

Multiformi possibilità educative

Contesti formaliContesti non

formaliContesti informali

Pedagogia del ciclo di vita: Pedagogia del ciclo di vita: aspetti eidetici e idiograficiaspetti eidetici e idiografici

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Page 4: Educazione nel corso della vita  3

Sistema formale, non formale, Sistema formale, non formale, informaleinformale

sistema formale: la scuola, formazione professionale, università..

sistema non-formale: agenzie extrascolastiche “intenzionalmente” formative come la famiglia, il terzo settore, l’associazionismo, gli enti locali, il mondo del lavoro, le chiese, circolo per anziani,, ambiente sanitario, teatro ...

sistema informale: accompagna la vita quotidiana, ““mercato” self-service dei consumi culturali”, processo non organizzato, “che dura realmente per tutta la vita, per il quale il soggetto acquisisce valori, abilità e conoscenze dall’esperienza quotidiana e dalle influenze e dalle risorse educative nel suo ambiente” (Coombs). Pur essendo molto importante non viene riconosciuto dall’individuo stesso.

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Page 5: Educazione nel corso della vita  3

Educazione formale, non formale e Educazione formale, non formale e informaleinformale

Educazione formaleNon formaleInformale

Come si colloca l’intenzionalitàintenzionalità educativa nelle diverse età della vita?

Anche eventi non intenzionalmente educativi lo possono diventare nel momento in cui il soggetto li governa

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Page 6: Educazione nel corso della vita  3

Corso di vita da assumere Corso di vita da assumere in modo personale: in modo personale:

educazione/formazioneeducazione/formazione

Nuovo concetto di crescitaNuovo modello di cambiamentoNuovi modelli di apprendimentoNuove sfideNuovo modo di affrontare la crisi

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Page 7: Educazione nel corso della vita  3

Continuum esistenzialeContinuum esistenziale

Durata e cambiamentoIndagine educativa sull’avventura

esistenzialeForme tipiche del formar-si

dell’uomoForme personali del formar-si

dell’uomoMutamento e direzione di senso:Impegno dell’uomo nel gestire il proprio

percorso di vitaPossibilità educativa in tutto il corso della

vita: saper gestire il proprio cambiamento

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Page 8: Educazione nel corso della vita  3

Direzionalità e progettualitàDirezionalità e progettualitànello spazio e nel temponello spazio e nel tempo

SPAZIOSpazio in cui scorre

la vita

Spazio della società

Spazi intergenerazionali

TEMPOTemporalità del

corso di vita

Tempo umano prescrittivo:cronologico e biologico

Tempo umano vissuto, gestito creato

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Page 9: Educazione nel corso della vita  3

Titolo: i più frequenti guasti dell’orologio biologico

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Page 10: Educazione nel corso della vita  3

Allungamento della vita: Allungamento della vita: flessibilità e mutamentoflessibilità e mutamento

Non solo leggi universali di crescita sviluppo sempre meno normato

biologicamente e psichicamentePossibilità di scelte diverseInterazioni multifattoriali con l’ambientePedagogia del corso di vita: interpreta

criticamente i nuovi processi di crescita

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Page 11: Educazione nel corso della vita  3

Educare la persona a costruire il Educare la persona a costruire il proprio percorso di vitaproprio percorso di vita

L’educatore aiuta la persona:

Ad orientarsi nel corso della vitaAd individuare il proprio percorso

progettualeA dare un senso al corso di vitaA ristrutturare il corso di vitaA trovare la propria progettualità in ogni

fase della vita

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Page 12: Educazione nel corso della vita  3

Modello ambientale ecologico Modello ambientale ecologico di Bronfenbrennerdi Bronfenbrenner

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Page 13: Educazione nel corso della vita  3

Arcobaleno di SuperMultidimensionalità ma visione di declino finale

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Page 14: Educazione nel corso della vita  3

Forme circolari, a spirale, Forme circolari, a spirale, labirintichelabirintiche

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Page 15: Educazione nel corso della vita  3

Multidirezionalità del corso di vitaMultidirezionalità del corso di vita

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Page 16: Educazione nel corso della vita  3

La struttura vitale di Levinson

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Page 17: Educazione nel corso della vita  3

Struttura vitale di Levinson

Finalità educativa:

Sollecitare l’intenzionalità formativa dell’adulto

Sostenerla dal punto di vista delle politiche socio-educative

Dare continuità al corso di vita e introdurre elementi di discontinuità (eventi …) nelle esistenze che non hanno vissuto esperienze significative di crescita

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Page 18: Educazione nel corso della vita  3

Struttura vitale di Levinson

L’ADULTO È colui che è in grado di stabilire

l’adeguatezza della propria struttura vitale nei rapporti col mondo

È capace di valutarne la funzionalità e anche cambiarla

Ha una struttura di vita non monolitica: ordine e disordine…

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Page 19: Educazione nel corso della vita  3

Le scelte nella struttura di vitaLe scelte nella struttura di vita

Scegliere significa impegnarsi a partecipare

attivamente al mondo

Stabilendo l’adeguatezza o meno della propria

struttura

Le scelte vanno comprese nella struttura di vita

e nel momento in cui vengono maturate

Sono una sorta di trama di disegno generale

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Page 20: Educazione nel corso della vita  3

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I singoli eventi presi a sé,

rappresentativi

•che svolgono un ruolo fondamentale

nella vita individuale

•vanno collocati nella struttura vitale

della vitale della persona e tramite

essa riletti

Struttura vitale di Levinson

Page 21: Educazione nel corso della vita  3

Intenzionalità educativa Intenzionalità educativa dell’educatoredell’educatoreIntenzionalità nella progettazione

educativa: evitare l’enfasi eccessiva sul progetto/protocollo

Intenzionalità educativa nella cura: aiuto alla persona nella sua precarietà e vulnerabilità, salvaguardia per la possibilità di mancare al suo progetto

Lévinas:l’altro mi sta a cuore, responsabilità della cura, nell’appoggiare e seguire percorsi diversi

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Page 22: Educazione nel corso della vita  3

Il valore dell’incontro (Guardini)Il valore dell’incontro (Guardini)

A formarci non è solo il processo educativo intenzionalmente costruito

Dimensione ermeneutica e nell’accoglimento della vita nella sua globalità, dell’uomo nel mondo

accogliere anche ciò che non sta sotto al nostro controllo cercare di capirlo

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Page 23: Educazione nel corso della vita  3

L’identità in crisi: L’identità in crisi: il modello di Eriksonil modello di Erikson

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Page 24: Educazione nel corso della vita  3

Erikson e la costruzione Erikson e la costruzione dell’identitàdell’identità

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Modello maturazionale di stadioIncorpora il concetto di stadi

sequenziali, cumulativi e gerarchiciSviluppo embriologico, cognitivo e

ambientaleSviluppo che procede a tappe;

cumulativo ma con possibilità di ritornare sulle crisi

Si differenzia dal modello biologico perché non raffigura il declino degli ultimi stadi

Page 25: Educazione nel corso della vita  3

Lo sviluppo dell’identitàLo sviluppo dell’identità

Il cambiamento e il corso della vita seguono una psicologia fenomenologica umanistica ed esistenziale

Individuo in via di sviluppo in una società in costante mutamento che fa sempre nuove richieste

Utilizza una psicanalisi sociale che si serve del contributo di tutte le scienze umane, della letteratura, delle forme artistiche

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Page 26: Educazione nel corso della vita  3

Lo sviluppo dell’identitàLo sviluppo dell’identità

Definizione in senso maturazionale di stadio che incorpora anche in maniera esplicita i fattori ambientali

Interconnessione tra soma (processo biologico del corpo), psiche (sintesi dell’io) e ethos (processo di natura comunitaria)

Principio organismico dell’epigenesi mutuato dell’embriologia e applicato all’evoluzione psico-sociale. “Ciascun organo ha il proprio tempo di nascita”

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Page 27: Educazione nel corso della vita  3

Soma psiche ed ethosSoma psiche ed ethos

Epigenesi non come evoluzione lineare, una semplice successione, ma un sistema di leggi che crea legami precisi nello sviluppo dell’organismo e delle sue parti

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Page 28: Educazione nel corso della vita  3

Descrizione della struttura della personalità con caratteri emergenti dall’esperienza, secondo un ordine evolutivo di cumulazione e stratificazione del vissuto.

La speranza e i timori del bambino si ritrovano anche nell’adulto, così la saggezza dell’anziano ha legami con quella dell’adolescente.

Il progredire di ogni fase si riversa sull’unità della persona.

Sequenza cumulativa di stadi che si estende a tutto l’arco della vita

Ogni stadio va vissuto pienamente

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Virtù /qualità /forzaVirtù /qualità /forzaGli individui si sviluppano affrontando una serie

di compiti che devono essere portati a termine ai fini di un ulteriore sviluppo.

Ognuno di questi compiti provoca una crisi negli individui finché non imparano ad affrontarli con successo. Ogni compito è predominante in un dato periodo, ma tutti continuano ad esistere per tutta la vita.

La soluzione positiva della sfida porta allo sviluppo di una nuova virtù o forza vitale

Uso del termine senso di… perché il passaggio da una fase all’altra è dato dalla sensazione emotiva di aver acquisito fiducia, autonomia, ecc

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Page 30: Educazione nel corso della vita  3

Film: il posto delle fragoleFilm: il posto delle fragoleVIAGGIO IN AUTOVIAGGIO IN AUTO

Pellegrinaggio simbolico del ritorno all’ infanzia del dott. Borg

Dalla vecchiaia all’infanzia.. Attraverso crisi: significato positivo della crisi

Viaggio in automobile compiuto da un dottore svedese per ricevere l’onorificenza più alta della sua professione

L’apertura col sogno: ultima crisi del ciclo di vita: integrazione vs disgusto (Saggezza)

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Riflessioni di Erikson

• Nel film il dottor Borg rappresenta il medico che avrei voluto essere?

• Sono legato al film per i luoghi in cui ho trascorso l’infanzia?

• Si potrebbe tracciare una linea di demarcazione fra quanto il film esprime il modello universale di corso di vita e quanto invece è legato alla cultura e alla classe sociale

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Il sogno

• Il dottor Borg si trova faccia a faccia col suo cadavere

• L’uomo senza faccia

• L’orologio senza lancette

• La bara e il cadavere del dottor Borg

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La decisioneLa decisione

• La decisione del viaggio in macchina viene presa alle tre del mattino

• Le 14 ore di viaggio sono una decisione fatidica che comprende avvenimenti semi programmati e semi improvvisati

• Agda la governante che è da 40 anni in casa si sente offesa, perché la decisione è un modo per rovinarle l’avvenimento più bello della vita (di lei)

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La decisioneLa decisione

Viaggio con Marianne, moglie di Evald (figlio di Borg). E’ venuta a trovare il dottore e chiede un passaggio per tornare a casa

Dialogo fra i due; il dottore ricorda a Marianne il denaro che il figlio gli deve.

Rifiuto del dottore di aiutare il figlio e la nuora nella crisi coniugale.

Marianne mette di fronte Borg al suo sconforto, le esplicita l’odio del figlio verso il padre

All’incrocio della strada: luogo dove Borg ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza: il posto delle fragole

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Il posto delle fragole

• Presa di coscienza• Il primo amore di Isak Borg: la cugina Sara• Il fratello di Borg, Sigfrid (col berretto bianco da

studente universitario), l’impudente, che sposerà Sara

• L’ISOLAMENTO di Borg (l’autonomia dell’infanzia diviene un laborioso isolamento, come probabilmente avvenne per il padre)

• Non partecipa alla gaiezza dell’infanzia, nella giovinezza prevale l’isolamento (sull’intimità) che lo priva dell’amore

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Il posto delle fragole: la festa per lo zio (ritualizzazione familiare)

Festa presieduta dalla zia autoritariaBorg manca alla festa (assieme a sua mamma e a

suo padre)Borg osservatore isolato della gaiezza infantileSara sostiene l’attacco delle gemelle impertinentiConfessa alla cugina Charlotta che ama Isak ma è

per lei misterioso (la bacia solo al buio), enormemente raffinato e estremamente intellettuale e moralisticamente distaccato.

Quando Isak perde Sara avviene un distacco dalle donne, privo di Amore e dominato dall’Esclusività

Lo zio Aron probabilmente sta attraversando una seconda infanzia

Page 37: Educazione nel corso della vita  3

Passeggeri

• La giovane Sara assomiglia alla cugina• I tre giovani in viaggio per l’Italia rappresentano la

FEDELTA’ (IDENTITA’ E CONFUSIONE DI IDENTITA’)• Un giovane rappresenta il razionalista ateo• L’altro vuol diventare sacerdote ed è legato al

metafisico. Entrambi amano Sara.• I PERSONAGGI CHE INCONTRA Borg nel viaggio lo

aiutano a ripercorrere i vari stadi della sua vita. Borg si incontra con i suoi avversari del passato

• Alman e la moglie (crisi irrisolta) di intimità

• Automobile: rappresenta la precarietà dell’età adulta

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I passeggeri

• Marianne rappresenta l’eroina in auto• Responsabilità verso i giovani• I due adulti (Alman e la moglie) sono

distruttivi della speranza• rappresenta la regola etica dell’età

adulta: fare agli altri quello che aiuterà loro e anche te a crescere.

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Mezzogiorno

• Distributore nella Svezia meridionale dove Borg aveva esercitato all’inizio della sua professione per 15 anni prima di divenire ricercatore e professore

• Isak padrino dei suoi clienti ma non nonno nella sua famiglia

• La poesia di mezzogiorno:emerge la speranza della vecchiaia: riconoscimento dell’altro ( che non aveva manifestato negli stadi precedenti)

• Ricerca interiore nel desiderio di comunicare con l’Altro

• Integrità di Borg

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Incontro con la madreIncontro di Borg con la madre: disgusto e

disperazioneMonologo della madre sui pronipoti che

non ha mai vistoOrologio senza lancette del padre di BorgCollegamento col sogno del suo “io

morto”Isak comincia ad avvicinarsi a Marianne

che rosvescia il destino simboleggiato dall’orologio del padre

Il disgusto e la disperazione della madre sembrano essere stati tramandati di generazione in generazione

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L’ultimo esame• Borg torna al posto delle fragole in una

continuazione del sogno. La vera Sara (forse il suo io femminile) gli mette uno specchio davanti

• L’esame ritorno della crisi finalità (liberazione dell’energia e senso di colpa) e competenza (industriosità e senso di inferiorità)

• La visione della moglie Karin e dell’età adulta di Borg che per studiare ha imparato a lavorare ma non a amare

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L’ultimo esame

• Non sa chiedere perdono

• Non c’è niente che riguarda il suo cuore

• Non sa quando una donna è viva

• Scena della moglie• Karin viene sedotta da un

uomo disgustoso• La donna predice quello che

il marito gli dirà• Isak ha imparato a studiare,

guarire, conservare la vita ma non è stato sensibile ai sentimenti

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Crisi esistenziale di Marianne: crisi dell’età adulta

• Isak accoglie il racconto di Marianne• Preoccupazione di Marianne e del marito

nell’accogliere un nuovo Borg• Evald aveva maledetto “il dannato bisogno di vivere”

di Marianne• Rifiuto/ premura• Crisi: Generatività vs stasi

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La nuova vita

• La confessione di Marianne. Il marito che non vuole il figlio perché lui stesso si era sentito un bambino indesiderato

• Isak cerca di aiutare Marianne: si ristabilisce la PREMURA

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La celebrazione

• Il rituale• L’età adulta• I ritualismi che si impossessano

dell’innovazione

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La sera

• Riconciliazione con Agda ( che rifiuta l’intimità per l’amicizia)

• Serenata dei giovani• Riconciliazione con Evald e Marianne• Anche il sogno del posto delle fragole evidenzia questa

riconciliazione• Borg è arrivato all’inizio alla sua prima infanzia (fiducia

del I stadio).• La speranza è la base ontogenetica di ciò che nell’età

adulta è la fedeltà ( capacità di perseverare in atti nei quali ci si è impegnati – opposto: rifiuto del ruolo)

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• B Crisi psicosociali

Fiducia di fondo vs. sfiducia di fondo

Autonomia vs. dubbio e vergogna

Iniziativa vs. senso di colpa

Industriosità vs. senso d’inferiorità

Identità vs. diffusione dell’identità

Intimità vs. isolamento

Generatività vs. stagnazione

Integrità vs. disperazione

C Raggio delle relazioni significative

Figura maternaFigure parentali

Nucleo familiare “Vicinato”,

Scuola

Gruppi di coetanei e gruppi esterni; Modelli di guidaCompagni nell’amicizia, nel sesso, nella competizioneCooperazione nell’attività lavorativa e le

responsabilità della famiglia“L’umanità” “La progenie”

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stadio 1: fiducia di fondo opposta stadio 1: fiducia di fondo opposta alla sfiducia di fondo; virtù alla sfiducia di fondo; virtù emergente: emergente: speranza.speranza.

Si fonda sul rapporto che si istaura fra il bambino e la figura genitoriale di riferimento. Il modo positivo in cui esso si sviluppa fa prendere gradualmente consapevolezza al bambino che il mondo esterno non è nemico.

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Page 49: Educazione nel corso della vita  3

stadio 2: autonomia opposta alla stadio 2: autonomia opposta alla vergogna o dubbio; virtù vergogna o dubbio; virtù emergente: emergente: volontà.volontà.Il suo compito consiste nel raggiungere

l’autocontrollo senza però far venir meno l’autostima.

In questo stadio il compito educativo che spetta prevalentemente ai genitori è quello di sviluppare l’autonomia, dosando in maniera equilibrata il controllo e la protezione con la libera possibilità di scegliere e sperimentare

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Page 50: Educazione nel corso della vita  3

Stadio 3: iniziativa opposta al Stadio 3: iniziativa opposta al senso di colpa; virtù emergente: senso di colpa; virtù emergente: finalità.finalità.

Attraverso il gioco il bambino giunge anche a ipotizzare il suo futuro. Si sviluppa così l’iniziativa come senso di intraprendenza, curiosità con cui si scontra però il senso di colpa per aver varcato in maniera indipendente certi limiti concordati. Compito educativo della famiglia incoraggiare l’operosità

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Page 51: Educazione nel corso della vita  3

Stadio 4: industriosità opposta al Stadio 4: industriosità opposta al senso di inferiorità; virtù senso di inferiorità; virtù emergente: emergente: competenzacompetenza

Egli sviluppa la propria industriosità attraverso il processo di inculturazione, all’interno del quale è proprio la scuola che svolge un ruolo educativo fondamentale.

Il grande compito educativo che spetta in particolar modo ai docenti è quello di approntare un percorso educativo personalizzato che, accanto allo sviluppo di competenze di base, sappia valorizzare l’industriosità specifica di ogni alunno.

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Page 52: Educazione nel corso della vita  3

stadio 5:identità opposta alla stadio 5:identità opposta alla dispersione d’identità; virtù dispersione d’identità; virtù emergente: emergente: fedeltà.fedeltà.

Il compito di realizzazione dell’identità definita non è facile, ad esso si può opporre la possibilità che prevalga la confusione, che l’io si disperda. Il riferimento a figure adulte che svolgono il ruolo educativo di compartecipare, condividendo la responsabilità, all’impegnativa crescita del giovane è fondamentale

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Page 53: Educazione nel corso della vita  3

stadio 6: intimità opposta stadio 6: intimità opposta all’isolamento; virtù emergente: all’isolamento; virtù emergente: amore.amore.

Il giovane cerca di donare anche ad altri il proprio IO mediante rapporti di intimità con un’altra persona. Il prevalere di questo elemento sintonico dà vita alla virtù dell’amore. Ma la capacità di abbandonarsi, che è legata all’intimità, può far emergere, di contro, l’elemento distonico del timore di perdere il proprio io conquistato con tanta difficoltà.

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Page 54: Educazione nel corso della vita  3

stadio 7: generatività opposta alla stadio 7: generatività opposta alla stagnazione; virtù emergente: stagnazione; virtù emergente: cura.cura.

L’uomo maturo costituisce “l’anello di congiunzione generazionale”, perché sa riferirsi alle età precedenti e a quelle successive facendosene carico

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Page 55: Educazione nel corso della vita  3

stadio 8: integrità dell’io opposta stadio 8: integrità dell’io opposta alla disperazione; virtù alla disperazione; virtù emergente: emergente: saggezzasaggezza

L’ultima fase della vita porta con sé tutte le precedenti. “E’ attraverso questo ultimo stadio che il ciclo della vita si contorce su se stesso nella sua interezza, integrando alla fine le forme più mature della speranza, della volontà, del fine, della competenza, della fedeltà, dell’amore e delle cure in un senso più globale di saggezza”

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Page 56: Educazione nel corso della vita  3

Il IX stadio?

• Speranza e fiducia non sono più valido supporto come in precedenza

• Elemento distonico che sembra prevalere• 1 Fiducia-Sfiducia di fondo: gli anziani non si

fidano più delle proprie capacità.• La speranza può cedere il passo alla

disperazione

Page 57: Educazione nel corso della vita  3

(autonomia – vergogna, dubbio) volontà

• Volontà e impegno si manifesta nella cocciutaggine

• Anziano non ha più fiducia nell’autnomia fisica…la volontà è più debole

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Iniziativa-senso di colpa: la finalità

• Inziativa da coraggio e valore può divenire avvilimento

• Senso di colpa quando l’azione tende a portare a termine progetti allettanti solo per lui

Page 59: Educazione nel corso della vita  3

Industriosità-inferiorità: competenza

• Attitudini che valgono molto nel nostro mondo competitivo. Siamo tutti giudicati in base alle competenze

• Non essere competenti a causa della vecchiaia, non reggere certe sfide è deludente

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Identità-confusione :fedeltà

• Il nome, i ruoli,• Il costume e il trucco possono contribuire ma

è il senso genuino di noi stessi a prevalere.• Nuovo ruolo nella vecchiaia: chi si è?

Page 61: Educazione nel corso della vita  3

Intimità-isolamento: amore

• Intimità, amore da ricordare, o compensazione in altro

• Con la vecchiaia c’è l’incertezza dello status, nuova interazione con gli altri, nuove dipendenze

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Generatività-stagnazione:cura

• Sentirsi vivi, amati, produttivi nelle famiglia o nella società

• Anziano si libera dalla responsabilità della cura degli altri. Ma liberarsi troppo da ciò può portare al senso di morte

Page 63: Educazione nel corso della vita  3

Integrità-disperazione:saggezza

• A 90 anni anche la saggezza si offusca• Non è la disperazione retrospettiva, ci si

concentra sulle funzioni immediate.• Sperimentato molte perdite• Ripresa della fiducia

Page 64: Educazione nel corso della vita  3

L’adulto

• Di recente l’adultità e centro di interesse• Difficile stabilire con certezza cosa renda adulti• Freud: amare e lavorare capacità dell’uomo

maturo• Jung: nell’età adulta si fronteggiano il puer e il

senex• Svolta di Erikson: modello epigenetico che

presenta la generatività adulta

Page 65: Educazione nel corso della vita  3

L’adulto

• Di recente l’adultità e centro di interesse

• Difficile stabilire con certezza cosa renda adulti

• Freud: amare e lavorare capacità dell’uomo maturo

• Jung: nell’età adulta si fronteggiano il puer e il senex

• Svolta di Erikson: modello epigenetico che presenta la generatività adulta

Page 66: Educazione nel corso della vita  3

Comenio (1592-1670)

• L’educazione si fonda su una coniugazione fra teoria e prassi espressa dalle noti triadi del “sapere, agere, loqui”, della “teoria, praxis, chresis” (definire, conoscere le cause e la destinazione delle cose) fino all’universalità dell’ “omnes, omnia, omnino”; coinvolgimento di tutti gli uomini con tutte le loro esigenze verso un perfezionamento continuo, attraverso la cultura e la vita stessa.

Page 67: Educazione nel corso della vita  3

Da Comenio ad oggi

• Da Comenio - “tutti, in tutto, totalmente” - al presente come lifelong learning (in tutta la vita), lifewide learning (in tutti i contesti): Comenio “adhuc loquitur”.

• Mentre il termine lifelong fa riferimento soprattutto alla durata della formazione, il secondo termine, “istruzione e formazione che abbraccia tutti gli aspetti della vita, completa il quadro e sottolinea l’estensione “orizzontale” della formazione che può aver luogo in tutti gli ambiti e in qualsiasi fase della vita”

Page 68: Educazione nel corso della vita  3

Comenio e la scuola per l’adulto

• La scuola dell’adulto è soprattutto una scuola personale, più libera, in cui l’uomo è maestro di se stesso e utilizza un metodo particolare che consiste “in colloqui con se stessi, affinché ciascuno, diventato uomo, sappia parlare a se stesso, proponendo e risolvendo tutti i suoi casi […] Adunque non bisogna buttar via i libri (come fanno molti) ma bisogna ora adoperarli nel modo dovuto. La scuola richiede esempi, precetti, esercizi. Dunque anche l’età matura è una scuola

Page 69: Educazione nel corso della vita  3

Comenio: l’adulto• “Anche per Comenio l’adulto è

incompiuto e gli viene affidato il compito importante dell’”autoeducazione”. I libri rappresentano dei consiglieri per l’adulto e quindi vanno scelti con cura, personalmente – “bisogna dissuadere dallo scegliere gli autori secondo l’altrui criterio” – “adattandoli alla professione di ciascuno”, individuando quelli famosi per saggezza, prudenza o eloquenza e per chiarezza.

Page 70: Educazione nel corso della vita  3

Educazione degli adulti

• Percorso di educazione degli adulti, nell’alternanza di ciò che oggi si identifica come ‘educazione degli adulti’ e ‘educazione in età adulta’ e in cui esistono comunque le due condizioni educazionali dell’apprendimento e del cambiamento.

• Demetrio per ‘educazione degli adulti’ intende il percorso intenzionale di alcuni adulti nell’educarne altri, mentre per ‘educazione in età adulta’ quella serie di circostanze che fanno sì che l’adulto si predisponga a rivedere il proprio ruolo, il proprio essere, i propri compiti

Page 71: Educazione nel corso della vita  3

L’anziano per Comenio

• Per cui “riconsiderare la vita passata” non significa per Comenio “darsi alla pigrizia” o solo completare i lavori già iniziati, ma anche intraprenderne di nuovi “difatti, nel caso che al vecchio si offra l’occasione di svolgere una particolare attività (a cui prima non aveva pensato), non indugi ad afferrarla, poiché l’ultima azione deve essere sempre il coronamento”. Benché, dunque, Comenio abbia di fronte un vecchio che, diversamente dall’oggi, appare provato in particolar modo dal deperimento fisico, egli non rinuncia a prospettare per lui una particolare forma di progettualità.

Page 72: Educazione nel corso della vita  3

La terza età: pedagogia da inventare

Il processo di invecchiamento ha inizio alla nostra nascita

Invecchiamento in senso demografico

Invecchiamento che riguarda la singola persona: cambiamenti e lutti da elaborare, non da eliminare.

Il quadro sociale della vita anziana come aumento della proporzione delle persone anziane nell’ambito di un aggregato umano. In Italia nel XX secolo calo della mortalità con raddoppiamento dei livelli medi di sopravvivenza.

Dal 1887 al 2001 la speranza di vita alla nascita è passata da circa 36 anni a 77 per i maschi e 83 per le femmine.

L’Italia risulta essere il paese più vecchio del mondo

L’ONU ha proclamato il 1999 l’anno internazionale delle persone anziane

Page 73: Educazione nel corso della vita  3

L’anziano:

valorizzare l’ esperienza• Compresenza di modelli di vita del passato e di oggi

• Definizione dell’anziano persistente: connotazione negativa come minorato, oggetto di assistenza-beneficenza

• Vecchiaia: affievolirsi del ritmo della propria vita nella zona sensitiva e vegetativa; involuzione psico-fisica

• Anzianità: vivere la propria vita in pienezza; “antea” = priorità; anziano come colui che ha esperienza

• Dare la possibilità all’anziano di riconoscersi come persona che vale

• Attenzione ai bisogni non solo del gradino inferiore ma anche del superiore

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Presupposti pedagogici per la crescita della terza età

• Ridefinizione della vita anziana• Piena realizzazione nella terza età: prospettiva

dell’autorealizzazione.(Peter Laslett) • Autorealizzazione come autotrascendenza; uscire da sé per

entrare in relazione con gli altri• Spazi di vita e realizzazione degli anziani utili anche per la

società• Dare senso e utilità alla vita anziana: inadeguatezza degli

strumenti istituzionali attuali• Superamento della dimensione assistenzialistica ed

egualitaristica, con predisposizione di interventi differenziati• Superamento della rigida distinzione tra tempo di lavoro e

tempo di quiescenza

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• Età anziana vissuta dagli stessi anziani come età delle perdite: paura di involuzione

• Paura della decadenza fisica. Sembra che il nuovo criterio di decadimento derivi dall’invecchiamento cerebrale. Non energia che si consuma ma perdita di duttilità per il non esercizio.

• Paura della perdita di memoria e di rendimento professionale. Vi sono processi compensatori fra perdite e acquisizioni…declino psichico come perdita della capacità di utilizzazione produttiva

• Paura della perdita di identità dei propri valori della coerenza della vita; fatica nella riorganizzazione della propria vita soprattutto all’uscita dalla professione

• L’ambiente esterno nuovo e imprevedibile crea stati di tensione e di ansia. Forme inconsce di disadattamento anziché di adattamento creativo

• Sviluppo continuo anche nell’anziano, superando pregiudizi e schemi sociali, di abitudini sperimentate valide

• Maturità : integrazione del passato nella nostra personalità. • Accettazione del limite (la crisi del distacco di Guardini); integrazione o

disperazione di Erikson?

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Apprendimento nella terza età

• Apprendimento rapido e apprendimento lento legato all’evoluzione della specie

• Rapido nelle prime età: sopravvivenza• Lento nelle età seguenti: per non dimenticare,

per generalizzare, per essere affidabili• L’ambiente di apprendimento odierno è meno

stabile rispetto al passato (certi ambienti sono stabili, altri no, differenza fra scienze naturali e scienze sociali)

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Apprendimento, età e saggezza: alcuni esempi

• Grandi scoperte di matematica e fisica avvengono nella giovane età (un ventenne ha inventato la teoria dei gruppi in una sola notte)

• Nelle scienze sociali invece le grandi scoperte sono opera di cinquantenne sessantenni, cioè di provata esperienza; migliore valutazione socio-politica

• Le persone più anziane apprendono più lentamente ma hanno più esperienza valutativa, così che strutturano meglio le loro esperienze

• Ma il sapere non deve impedire di vedere il nuovo. Anche gli anziani debbono avere una mente aperta

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Apprendere nella terza età

“Le persone anziane devono essere coscienti non solo del loro valore, ma anche della loro

funzione. Non è certamente giocando a golf o a carte che si realizzeranno pienamente!”

• (M. Spitzer, La ricerca sul cervello e l’apprendimento in tutto ilo corso della vita, in Ceri Ocse, Personalizzare l’insegnamento, il Mulino, 2008)

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La sfida giovanile

Al concetto di sfida si riconnettono le modellizzazioni del ciclo di vita che si richiamano ai compiti di sviluppo, alla crisi, agli eventi focali o critici, a tutte quelle evenienze-situazioni che spronano il soggetto ad agire e ad attivare le risorse individuali rinvigorendo il proprio sviluppo

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Polisemia della parola sfida

• La sfida, nella sua connotazione pedagogica, diventa così un concetto polisemico e sfumato, interpretabile in maniera contrastante.

• E’ l’educazione stessa, oggi, ad essere definita una sfida, una “sfida urgente”

• Educazione, dunque, come provocazione o “sfida allo stato di fatto”

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Sfida pedagogica

• La sfida della pedagogia appare come ricerca e appropriazione del “nuovo umanesimo” che permetta all’uomo di realizzarsi in maniera autentica, piena, in un sistema formativo integrato capace di esprimere concretamente la valenza teleologica rinnovatrice di cui concettualmente è pregno

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Sfida come compito di sviluppo

• Biologici fisici maturazionali• Quasi normativi Simili ai mutamenti quasi

normativi sono i compiti di sviluppo di Havighurst, le crisi psicosociali di Erikson e le transizioni di Levinson.

• Non normativi non previsti o anche voluti personalmente. Fra i mutamenti non normativi vi sono quelli che avvengono in modo inatteso dando vita a sfide particolari.

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Sfida ed educazione alla salute

• La sfida diventa , nella riflessione pedagogica, non espressione di un cambiamento-sviluppo fine a se stesso, ma di un itinerario orientato e - riprendendo l’insegnamento aristotelico - virtuoso, nella ricerca del giusto mezzo determinato dall’uomo saggio

• Diversa dalla sfida provocazione giovanile a valoriale e a progettuale

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coraggio

• Sfida e presentificazione, né ritorno al passato né prospettive future

• Manca oggi ai giovani l’assunzione di una diversa concezione di coraggio, che non è data dall’eroismo della morte a cui abbiamo fatto cenno, ma dalla caparbietà verso la vita, ‘la propria persona, la responsabilità e la vitalità verso il futuro’

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Eroismo avventura ragionevolezza

• L’eroismo dei cassonetti bruciati e degli specchi per la circolazione mandati in frantumi, in serie, in una notte. Gli eroi dei sassi dal cavalcavia dell’autostrada