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GENNAIO - FEBBRAIO 2010 // NUMERO 1 MENSILE DI INFORMAZIONE DI ENEL 1 OrizzOnti Enel e Piaggio: veicoli aziendali a zero emissioni 16 OrizzOnti Ecco come sarà la nuova intranet aziendale 10 OrizzOnti Da Enel Green Power la geotermia del futuro 14 EnDESA Parte l'osservatorio spagnolo sulla sicurezza 26 S U LL A BU On A StrADA L'AD Fulo Co dca ass da coee el 2010 e osegue el ecoso d cosoldaeo e d cesca

Enel Insieme 2010 Nr. 01

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GENNAIO - FEBBRAIO 2010 // NUMERO 1MENSILE DI INFORMAZIONE DI ENEL

1

OrizzOntiEnel e Piaggio: veicoli

aziendali a zero emissioni

16

OrizzOntiEcco come sarà la nuova

intranet aziendale

10

OrizzOntiDa Enel Green Power

la geotermia del futuro

14

EnDESAParte l'osservatorio

spagnolo sulla sicurezza

26

SULLA BUOnAStrADAL'AD Fulo Co dca ass da coeeel 2010 e osegue el ecosod cosoldaeo e d cesca

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03 EDitOriALE 

04 BrEvi Enel360o p4 

06 zOOm Tutte le sfide che ci attendono p6

10 OrizzOnti Una presenza a 360o  p8 //  E dopo Copenhagen? p9 // Collaboriamo in Rete p10 // Il Sol Levante della Sicilia p12 // La mappa delle competenze p13 // Geotermiae innovazione p14 // Zero emissioni per tre e quattro ruote p16 // Condividere tra

 pari p18 //  Smart grid, smart people p19 // Lezioni di business e leadership p20  // Crescere, insieme all'azienda p21 // Metti alla prova il tuo fattore verde p22 // Campania solare p23 //  Abilitazioni informatiche: ecco le nuove regole p24 // Ilfuturo sarà verde o giallo? p25 

26 SiCUrEzzA Osservatorio sicurezza p26 

27 zEnitH Il 2009 di Zenith p27 

28 SOStEniBiLitÀ Se attenzione fa rima con conciliazione p28 

29 EnEL CUOrE Binario 95: la vita riparte da qui p29 

30 priSmA Ritorno alla marina p30 // Energia, maestro! p31 

32 intErCULtUrA Scelti per voi p32 // In tre minuti p33 

IN QUESTO NUMERO

Eel isee Mensile del Gruppo Enel // Anno 6, numero 10

 A cua della Direzione Relazioni Esterne Enel

Registrazione presso il Tribunale di Roma n.76/2004 del 05/03/2004

Deoe esosable Gianluca Comin

Edoe Enel spa, Viale Regina Margherita 137, 00198 Roma

realaoe edoale Cultur-e Srl // Via Antonio Musa 15, 00161 Roma // .cultur-e.it

 A deco & Desg BCM Roma // .bcm.net

togafa System Graphic Srl // Via di Torre Sant’Anastasia 61, 00134 Roma

pe coaae la edaoe Redazione Enel Insieme // Comunicazione Interna Enel Spa

  Viale Regina Margherita 125, 00198 Roma

Oue ae ua al [email protected]

Eel isee è ache cosulable o le sul oale iae Eel

Saao su caa ecologca Fedgo Sybol Feelfe cefcaa FSC 

nueo chuso edaoe l 26/01/2010

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all’indagine di clima abbiamo condiviso con i responsabili dicirca 500 unità organizzative più di 1.000 azioni mirate: unsegno concreto di come il contributo di tutti possa aiutare amigliorare il cuore dell’organizzazione. Vogliamo continuarea mantenere un trend di trasparenza che permetta di superarela logica del mugugno sterile e incentivi il coinvolgimento ditutte le persone nella crescita del Gruppo.

Il tema della valutazione e riconoscimento del merito èdegno di particolare attenzione. I sistemi di valutazione delleperormance sono stati introdotti in Enel nel 2004, anati nelcorso degli anni no a quando, nel 2008, sono stati propostia tutti i dirigenti e i quadri in Italia e ai manager executiveall’estero (esclusa Endesa). Quest’anno vogliamo estendere lalogica di valutazione di comportamenti e risultati a tutti gliimpiegati anche a seguito del “pilota” eettuato due anni anell’area Mercato.

Il messaggio che vogliamo mandare è chiaro: in questaazienda è indispensabile raggiungere i risultati ma è anchemolto importante il modo con cui si raggiungono, che è poiquanto delineato dal Modello di leadership. Lo stesso Modelloè stato valutato attraverso workshop e interviste: i suggeri-menti proposti dalle persone Enel hanno permesso di rendereancora più esplicite le dimensioni della multinazional ità, delladiversità, della saety, semplicando nel contempo gli stru-menti di supporto. In particolare, l’individuazione di com-portamenti specici per la saety è la conerma del atto cheper noi la sicurezza è l’obiettivo più importante e che meritacostante attenzione.

Vorrei chiudere ricordando che, nonostante la crisi, Enel èandata avanti con la sua politica di assunzioni. E così continue-rà nei prossimi anni. Siamo convinti che per ar vivere questaazienda sia necessario al imentarla continuamente con l’ener-gia delle persone, soprattutto giovani, che portano stimoli,competenze e propensione al cambiamento. Tutto questo perconsegnare a chi verrà un’azienda sana e competitiva. Sonoducioso che ce la aremo perché il contributo di tutti nonverrà a mancare.

Buon lavoro.

Editoriale

Il 2010 sarà un anno molto importante per Enel perchéaumenterà l’impegno per raorzare la riconoscibilitàdella nostra multinazionale nei Paesi in cui è presente.Per raggiungere questo obiettivo lavoreremo duro per

diondere il sistema dei valori espressi dal Codice Etico e dalModello di leadership: entrambi saranno presentati nella loroversione rinnovata che meglio rispecchierà il nuovo perimetroaziendale. Grazie alla comunicazione, al lavoro quotidiano,alla mobilità interna delle persone, i valori di “buoni cittadini”diventeranno ancora più condivisi e ci aiuteranno a ormare gliuomini e le donne dell’Enel di domani.

La sda è impegnativa perché in un solo decennio il voltodi questa azienda è cambiato completamente. Nel 2000 era-vamo circa 72mila (di cui solo circa 200 all’estero), oggi siamo82mila, di cui poco più di 38mila in Italia (circa 12mila colleghiitaliani sono usciti a seguito di variazioni di perimetro). Bendue terzi dei colleghi hanno un’anzianità aziendale ineriore aidieci anni: questa è una grande opportunità per lavorare allacreazione di una unica nuova cultura Enel.

Il primo passo è continuare ad ascoltare con attenzione. Lostrumento principe in questo senso è l’indagine di clima cheornisce una otograa chiara di ciò che pensano le persone.Nel 2008 decine di migliaia di persone da tutto il mondo Enelhanno voluto dirci la loro, sia in termini di apprezzamento chedi critica. Per questo la replicheremo a ne 2010, coinvolgendoanche Endesa.

Grazie all’indagine abbiamo avuto molte conerme. Peresempio che i nostri colleghi hanno un orte senso di appar-tenenza a questa azienda e che sono consapevoli di lavoraresu qualcosa di importante per il contesto socio-economico. Cisono tuttavia aree di miglioramento in tema di qualità dellavita organizzativa, allineamento alla visione aziendale, stilegestionale, valutazione e riconoscimento del merito. Commet-teremmo un errore se pensassimo che queste dimensioni devo-no essere presidiate esclusivamente dalla Funzione Personale.La nostra Funzione può aiutare e orientare verso il migliora-mento, ma chi deve arsi carico per modicare le percezioninegative sono i capi, coloro che parlano tutti i giorni con lepersone, con le quali lavorano e prendono decisioni. In seguito

Massimo CioffiDirettore Personale eOrganizzazione

Costruire la nuova Enel, insieme

3 Enel Insieme Gennaio/Febbraio 2010

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 ADDiO BOB nOOrDA,UOmO DEi mArCHiÈ scomparso lo scorso 11 gennaio

Bob Noorda, il designer che creò ilmarchio Enel oltre a quelli di alcunetra le più importanti aziende italianecome Coop, Agip, Mondadori eFeltrinelli. Di origine olandese, avevascelto Milano come città di adozione.È stato uno dei primi intellettuali inItalia a teorizzare l’importanza dellacostruzione di un’identità aziendaleche si ondi non tanto sul prodottoma sulla cultura del gruppo. Nel 1998la sua matita creò il logo Enel, l’alberoche rappresenta le radici solide di

un’impresa che si espande e crescenel territorio con la sua presenza: unametaora robusta di un’impresa cheesprime attenzione per la natura eper lo sviluppo sostenibile.

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UnO ‘SCOOp’FOtOvOLtAiCOArriva Scoop (Italian SolarCOncentration technOlogies orPhotovoltaic systems), l’innovativo

progetto volto a creare un ‘SistemaItalia’ nel settore otovoltaico perrendere competitiva e concorrenziale

questa onte rinnovabile. L’iniziativa,presentata a dicembre presso il CentroRicerca Enel di Pisa, è nanziata dalMinistero dello Sviluppo Economiconell’ambito del programma Industria

2015 e stabilisce le linee strategicheper lo sviluppo e la competitivitàdel sistema produttivo italianodel uturo. Capola del progetto èproprio Enel che, insieme ad altri 15partner tra centri ricerca e università,Pmi e grandi imprese, lavorerà perintegrare sinergicamente entro il2012 alcune liere produttive per losviluppo tecnologico, la realizzazione,l’implementazione industriale ela commercializzazione di sistemiotovoltaici a concentrazione.

03

ECCO iL piÙGrAnDE pArCOEOLiCO FrAnCESEEnel Green Power ha messo in esercizioaltri 12 MW di capacità eolica in Fran-cia, con l’installazione di 6 turbine da 2MW ciascuna a La Druine, nella regio-ne di Champagne Ardenne. La societàdi Enel interamente dedicata alle rinno-vabili completa così il suo principaleprogetto eolico a oggi in Francia, quellodella Vallée d’Arce, parco che conta ora30 MW di capacità installata. Grazie

all’entrata in esercizio delle nuove tur- bine di La Druine, il parco eolico dellaVallée d’Arce produce oltre 75 milionidi chilowattora all’anno, in grado disoddisare i consumi di più di 22mila

amiglie, evitando ogni anno l’emis-sione in atmosera di 60mila tonnellatedi CO2.

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iL FUtUrO DELL’EnErGiA AD ABU DHABiSi è svolto dal 19 al 21 gennaio ad AbuDhabi, negli Emirati Arabi, il World

Future Energy Summit, l’evento mon-diale dedicato alle soluzioni sostenibiliper l’energia del uturo, che mette incontatto aziende leader del settore,investitori, scienziati, esperti, politici ericercatori. Anche quest’anno Enel hapartecipato all’evento: in particolare,il Direttore della Divisione Inrastrut-ture e Reti, Livio Gallo, è intervenutonella sessione dal titolo Into the NewElectricity Age with Smart Grids.Gallo ha portato l’esperienza maturatada Enel a livello mondiale nel campodell’innovativa tecnologia del telege-store – il cui cuore è rappresentato dalcontatore elettronico – e l’impegnonello sviluppo delle smart grids, le retiintelligenti del uturo.

Grazie all'entrata in esercizio delle nuove turbine di La Druine, il parco eolico della

Vallée d'Arce diventerà il più grande di tuttala Francia con i suoi 75 milioni di chiloattora prodotti all'anno 03

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Eel360

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nUCLEArE, LA SpAGnA AGGiOrnA LALEGiSLAziOnE Il Governo spagnolo ha presentatouna proposta di aggiornamentodella legislazione sul nucleare cheprevede una proroga della vitautile delle centrali oltre i 40 anniprecedentemente stabiliti. La chiusuradella centrale di Garoña, la piùanziana, è stata invece spostata dal2011 al 2013. L’esecutivo di Zapateroha inoltre deciso la costruzione diun deposito temporaneo, destinato aospitare 2.700 tonnellate di residui adalta radioattività per un periodo di

almeno 60 anni, in attesa di sviluppitecnologici sul ronte della gestione edel trattamento dei residui.

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FirmAtO in SiCiLiA Un pAttO pEr LA LEGALitÀIl Preetto di Agrigento, Umberto

Postiglione, e l’Amministratore Dele-gato di Nuove Energie (Gruppo Enel),Giuseppe Luzzio, hanno siglato un“Protocollo di legalità” volontario per

contrastare eventuali intererenze ditipo maoso nei lavori per la realiz-zazione del Terminale di Rigassica-

zione a Porto Empedocle (che dovreb- bero iniziare nel corso dell’anno).Considerando il notevole fusso di ri-sorse nanziarie sul territorio (circa 650milioni di euro), il Protocollo rappre-

senta uno strumento di garanzia indi-spensabile per raorzare le condizionidi legalità e sicurezza nei cantieri.

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imprESE E nUCLEArE:SCAttA L’OpErAziOnE‘mADE in itALY’“L’unico modo per uscire vincenti dallasda nucleare è are sistema, metten-do in campo tutte le migliori risorseumane, tecnologiche e imprenditorialidel Paese”. Così l’AmministratoreDelegato di Enel, Fulvio Conti, ha sa-lutato l’incontro del 19 gennaio a Roma:oltre 600 imprese italiane ‘chiamate araccolta’ presso la sede di Conndu-stria per approondire i dettagli tecnicie procedurali sulla realizzazione delpiano Enel-EDF che prevede quattrounità nucleari entro il 2020. Tanti i temidiscussi: dalle certicazioni agli stan-dard di qualità e di sicurezza, no alleprincipali tappe del processo. Si trattadella prima ase del “tavolo” istituitotra la nostra azienda e Conndustriaper supportare il processo di rientrodell’industria italiana nel nucleare.

08

EnEL LAnCiA iL primOBOnD rEtAiL EUrOpEO

Dopo i successi del 2005 e del 2007,Enel si rivolge nuovamente al mer-cato degli obbligazionisti retail, cioèal pubblico dei privati cittadini. Saràla Consob ad approvare la bozza delprospetto inormativo presentata daEnel, dando così il via all'operazione.A quel punto i titoli obbligazionarisaranno disponibili, presumibilmenteattorno alla metà di ebbraio, pressogli sportelli delle banche che assistonola nostra azienda.“Si tratta di un prodotto solido e attrat-tivo destinato al mercato italiano maanche a Francia, Belgio e Germania eLussemburgo. E questa è una novità:per la prima volta in assoluto una so-cietà si rivolge con questo tipo di stru-mento retail al pubblico non esclusiva-mente nazionale” spiega Luca Torchia,Responsabile Investor Relations.Con questa operazione Enel proseguesulla strada della riqualicazione delproprio indebitamento. Un altro passodopo l’aumento di capitale e l’emis-sione di obbligazioni destinate agliinvestitori istituzionali che insieme,nel 2009, hanno permesso di raccoglie-re 18 miliardi di euro.

Eel360Al via una nuova emissione di obbligazioni peril mercato dei risparmiatori. Per la prima volta

in assoluto questo strumento verrà propostonon solo in Italia, ma anche in Francia, Belgio,Germania e Lussemburgo 08

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ZoomC

on la denitiva acquisi-zione di Endesa, il 2009ha visto il completamentodella trasormazione della

nostra azienda in una multinazionale.Un'operazione che ha incontrato ilavore dei nostri azionisti, che hannocontribuito con l’aumento di capitaleda 8 miliardi di euro al successo diquesta impresa. Ora Fulvio Conti

guarda avanti: sarà necessario are inmodo che ciò che è stato atto noraproduca tutto il valore che il mercatosi aspetta, continuando a perseguirela crescita e l’eccellenza operativa etecnologica nei mercati strategici incui siamo leader, l’integrazione e ilconsolidamento nei Paesi in cui siamopresenti e garantendo la stabilitànanziaria. In questa intervista a EnelInsieme, l’Amministratore Delegato eDirettore Generale indica le linee diazione per il 2010.

Dottor Conti, prima di parlare del

uturo, acciamo un bilancio dell’an-

no appena trascorso.

Partiamo da un dato: nel 2009 abbiamocompletato la più grande operazionedi acquisizione mai portata a termineda un’azienda italiana all’estero. OggiEnel controlla il 92% del capitale di En-desa, una delle aziende elettriche piùgrandi del mondo, leader di mercato inSpagna e in numerosi Paesi dell’Ame-rica Latina. Con questa operazioneabbiamo completato il salto dimensio-nale di cui avevamo bisogno per en-trare a pieno titolo nel ristretto noverodei player che saranno protagonisti delmercato europeo nei prossimi anni.Oggi orniamo energia a 61 milioni diamiglie e imprese, e siamo presenti in23 paesi in quattro continenti.

Il 2009 è stato un anno importante

per le rinnovabili. Quali sono le

prospettive di crescita di Enel Green

Power?

Durante lo scorso anno sono state

poste le premesse per dare maggiorvalore e migliori prospettive di cre-

tue le sfdeche c aedoo

L'intErviStADall'emissione di nuove obbligazioni ai traguardi tecnologici:

ecco come sarà il 2010 di Enel per l'AD Fulvio Conti

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nazionale dell’Energia prevede che di qui al 2030 la domanda mondialedi energia primaria aumenterà del 40% e che per soddisare tale abbiso-gno saranno utilizzati prevalentemente combustibili ossili.

Cosa arà Enel nella lotta al cambiamento climatico?

Già oggi, se guardiamo al nostro mix di gruppo, circa il 45% dell’energiache produciamo è a zero emissioni, perché deriva da onti rinnovabili oda impianti nucleari. Comunque continueremo, come industria elettrica,lungo il cammino che abbiamo intrapreso su base volontaria ancor primache entrasse in vigore il Protocollo di Kyoto: investiremo quindi sull’au-

mento dell’ecienza dei nostri impianti, sul risparmio energetico e nellaricerca di nuove tecnologie a zero emissioni, inclusa la cattura e il seque-stro della CO2, per produrre energia riducendo l’impatto sull’ambiente.

Proprio il ritorno del nucleare in Italia è al centro dei piani di Enel per

i prossimi anni. Cosa dobbiamo aspettarci?

Auguriamoci che la scienza e le evidenze scientiche, da diondere conuna ecace e trasparente campagna inormativa, possano alimentare unconsenso che prevalga sull’emotività e sui pregiudizi. Noi daremo il no-stro contributo anché ciò accada, perché siamo convinti che l’interesseindustriale di Enel coincide con l’interesse del Paese ad avere energia inabbondanza, a prezzi competitivi e nel rispetto dell’ambiente. È dunquenecessario ar comprendere all’opinione pubblica che il nucleare è unatecnologia sicura e adabile in grado di assicurare grandi quantità di

energia a zero emissioni e a basso costo.Come convincere gli italiani della bontà di questa operazione?

Spiegheremo a tutti gli italiani che il nucleare è parte integrante dellasoluzione dell’equazione energetica, così come avviene nei Paesi vicini.Peraltro l’Italia è già un paese inconsapevolmente nucleare perché impor-tiamo dal 10 al 15% di energia nucleare dai Paesi connanti e nell’arco di200 km dai nostri conni sono operativi 27 reattori. Va inoltre spiegatoche da quando l’Italia ha abbandonato la tecnologia nucleare, le centraliatomiche oggi operative nel mondo hanno complessivamente cumulatooltre tredicimila anni di esperienza d’esercizio senza incidenti. È necessa-rio insomma rispondere al pregiudizio e alla paura con i dati e con iatti. Forti della nostra alleanza con EDF e dell’esperienza che abbiamomaturato come operatori nucleari in Slovacchia, Spagna e Francia, siamo

pronti a giocare un ruolo da protagonisti anche in Italia.

Quali sono i tempi?

Attendiamo che entro pochi mesi vengano denitivamente approvati idecreti attuativi con i criteri per la localizzazione degli impianti, dei siste-mi di stoccaggio delle scorie e delle misure compensative per le comunitàe che venga costituita l’Agenzia per la Sicurezza Nucleare. Solo allora ilGoverno avvierà il processo per identicare le macroaree all’interno dellequali valuteremo e proporremo i siti possibili per noi per poter realizzarecentrali di terza generazione avanzata.

La amiglia Enel oggi è composta da più di 80mila persone. Cosa biso-

gna are per renderle ancora più unite?

In tutti i Paesi in cui operiamo dobbiamo continuare a comportarci in-

nanzitutto come buoni cittadini, aperti al cambiamento, alla condivisionedelle esperienze e delle eccellenze, alla valorizzazione dei talenti e alrispetto delle persone. Pur nel pieno mantenimento delle identità locali edelle dierenze culturali sarà necessario continuare a promuovere la di-usione e il consolidamento a ogni livello dei valori distintivi del GruppoEnel, a partire da quelli rispecchiati nel Codice Etico. In particolare sulronte della sicurezza sul lavoro ci attende ancora molta strada per rag-giungere l’obiettivo ambizioso, ma possibile, di “zero inortuni”.

Che messaggio vorrebbe lanciare ai colleghi?

Tutti insieme siamo un grande Gruppo, che ha saputo imporsi in moltimercati, raccogliendo e vincendo sde importanti. Dobbiamo continuaresu questa strada, nella consapevolezza che lavorare in squadra signicavalorizzare il lavoro dei singoli e ottenere risultati migliori.

scita a un portaoglio costituito da oltre 500 impianti alimentati da ontirinnovabili per circa 4.700 MW in 13 Paesi. Ora siamo pronti ad aprireil capitale di Enel Green Power a investitori di minoranza che vorrannocondividere con noi la strategia di crescita di questa società.

Come proseguirà l’impegno di Enel sul ronte della ricerca?

Enel è all’avanguardia nello studio delle soluzioni che cambieranno ilnostro modo di produrre e consumare energia, soprattutto per quantoriguarda la lotta al cambiamento climatico. Ne è prova il atto che l’Unio-ne europea ha deciso di contribuire con 280 milioni di euro al nanzia-

mento di due nostri progetti per la cattura e sequestro della CO2 – uno diEnel, l’altro di Endesa – su un totale di sei progetti selezionati.Nel 2009 sono diventati realtà due importanti impianti di produzione,innovativi e unici al mondo, come il Diamante, che combina la tecnolo-gia otovoltaica con le celle a combustibile, e la prima centrale al mondoalimentata a idrogeno, realizzata a Fusina.Nel nuovo anno ci aspettano inoltre altri importanti traguardi: tra questil’avvio in esercizio dell’impianto solare termodinamico Archimede aPriolo Gargallo, in Sicilia, la conclusione di un primo impianto pilota perla cattura e il sequestro della CO2 a Brindisi e la realizzazione dell’in-rastruttura di r icarica intelligente per cento Smart elettriche nelle cittàdi Roma, Pisa e Milano; prosegue inoltre il nostro ruolo di leadership alivello europeo per lo sviluppo delle Smart Grid.

Completata l’espansione internazionale, la stabilità fnanziaria saràuna delle priorità strategiche di Enel…

Grazie alla qualità delle acquisizioni eettuate, Enel, pur in un contestomacroeconomico dicile, è in grado di garantire fussi di cassa elevati ecrescenti, continuando a perseguire obiettivi di crescita economica. Tuttociò ci consente di mantenere un rapporto equilibrato tra indebitamentoe margine operativo lordo, di meritare il rating A dalle più importantiagenzie internazionali e la ducia della comunità nanziaria, senzadimenticare la remunerazione dei nostri azionisti e obbligazionisti.Abbiamo inoltre in programma un piano di cessioni mirate di asset, qualiad esempio una quota di minoranza di Enel Green Power e la rete di altatensione spagnola di Endesa, al ne di raorzare ulteriormente il prolonanziario del Gruppo per continuare a essere un porto sicuro per i

risparmiatori di tutto il mondo.Quando ci sarà una nuova emissione di titoli?

Nelle prossime settimane aremo leva sulla nostra adabilità presso ilpubblico dei risparmiatori, orendo obbligazioni che assicureranno unrendimento interessante e sicuro: pensiamo di collocare due miliardi dieuro di titoli con un’operazione destinata al pubblico retail.Questa nuova importante emissione obbligazionaria è un ulteriore passodel processo di rinanziamento e allungamento della vita media deldebito a supporto della stabilità nanziaria del Gruppo.Voglio ricordare che nel 2009 abbiamo già realizzato emissioni obbli-gazionarie rivolte a investitori istituzionali internazionali che hannoregistrato una domanda di oltre cinque volte superiore rispetto all’oerta.

Quali altre sfde attendono il Gruppo?

Dobbiamo operare per are in modo che la crescita conseguita producatutto il valore che il mercato si aspetta. In questo senso continueremo apromuovere il consolidamento delle nuove attività e l’integrazione neiPaesi in cui siamo presenti, perseguendo l’eccellenza operativa, con-dividendo le best practice, cogliendo le sinergie e diondendo i valoridistintivi del Gruppo Enel.

Il vertice di Copenhagen sul cambiamento climatico si è concluso sen-

za un accordo defnitivo e vincolante. Dove si è sbagliato?

La conerenza COP15 è stata oggetto di aspettative eccessivamenteambiziose di ronte alle quali il mondo ha preso atto della mancanzadi una soluzione immediata al cambiamento climatico. Aver discussodel problema a livello planetario è stato comunque un passo avanti e le

diverse posizioni tra Paesi sviluppati e in via di sviluppo richiederannoun impegno politico che sperabilmente porterà al raggiungimento di unaccordo condiviso nelle prossime riunioni.Quel che è certo è che non possiamo arrenderci, dato che l’Agenzia Inter-

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Fabio De RossiVicedirettore Il Mondo

L'OPINIONE

UnA prESEnzA A 360°

A  volte basta un trasormatore. Untrasormatore grammaticale, però.Bisogna soltanto aggiungere l’ac-cento e uno spazio separatore: Enel

diventa così È nel. E poco importa se rimarràuna maiuscola spesso uori schema. L’impor-tante è il signicato, il passaggio dall’acronimodella denominazione sociale alla presenza,all’esserci. Sì, perché l’Enel È nel. Come dire:c’è. Dove? Un po’ dappertutto.

Enel È nel campo dell’energia e dell’am- biente. Enel È nel sociale, ma anche nello sport.Nell’economia, nella nanza. Enel è pure nellacultura e nella musica. E nella solidarietà comenei servizi alla clientela. In Italia e in tanti altriPaesi. A cominciare dalla Spagna.

Il 20 ebbraio del 2009, l’Amministratore De-legato e Direttore Generale, Fulvio Conti, portaa termine a Madrid la più grande operazionemai realizzata da una società italiana all’estero:Enel È nel capitale di Endesa (una delle diecimaggiori utility del mondo) con il 92,06%, dopoaver acquistato in base agli accordi del 2007

il 25,01% di Acciona. Il Gruppo si conermacome seconda compagnia elettrica in Europa,con una potenza installata di 96mila MW,diventando leader anche in Cile, Colombia,

Perù, Brasile e Argentina. A ne giugno il processo si consolida con la nomina del nuovo consi-glio di amministrazione di Endesa. Pochi giorni dopo, agli inizi di luglio, a presa l’aumento dicapitale da 8 miliardi di euro, con un tasso di sottoscrizione pari al 99,6% da parte di un milionee 200 mila piccoli azionisti e 200 investitori istituzionali. Sempre sul versante nanziario, i contidel 2008 si chiudono a livelli record: l’utile consolidato sora i 5,3 miliardi di euro, in crescitadel 35,2% rispetto all’anno precedente, a ronte di ricavi che salgono del 40% e di un Ebitda (ilmargine operativo lordo) che a segnare un incremento del 45,5%. Nonostante la crisi, anche idati dei primi nove mesi del 2009 sono positivi: l’Ebitda registra un progresso dell’11,2%, i ricavimettono a segno un margine att ivo dello 0,8%, mentre l’indebitamento si riduce di 1,7 miliardi dieuro. Dal lato industriale, in agosto nasce Sviluppo Nucleare Italia, joint venture paritaria con EDF

rutto dell’accordo di ne ebbraio per sviluppare quattro unità di terza generazione avanzata checonsentiranno di coprire metà del abbisogno energetico indicato dal Governo.

La partnership in Russia con Gazprom va talmente a tutto gas da richiedere una nuovaunzione: Gas Upstream. Enel è anche nell’energia rinnovabile, con sempre maggior energia. Inaprile viene presentata ucialmente Enel Green Power (Egp): la società, nata con una dote di 500impianti in 13 paesi per 4.464 MW, cresce ulteriormente nel 2009 grazie a nuovi parchi eolici inBulgaria, Canada, Grecia, Francia, Italia e Spagna e a campi geotermici nel Nevada (Usa). Egpinizia poi il 2010 annunciando un’intesa con Sharp e StMicroelectronics per la più grande abbricadi pannelli otovoltaici in Italia (a Catania). Enel è anche nel risparmio energetico, nella sostenibi-lità ambientale, con l’idea di catturare la CO

2 e iniettarla sottoterra (il gruppo a parte del Globalcarbon capture and storage institute), con le luci a led nelle città, con gli eco-approdi nel porto diCivitavecchia, con la partecipazione dei vertici all’E8 e all’Energy Business Council. Enel è nellosport, sponsor della Ducati Desmosedici di MotoGp e partner dei Mondiali di nuoto 2009 a Roma.

Enel è nella solidarietà a avore dell’Abruzzo, nella musica con i concerti dell’Accademia di SantaCecilia e nella ricerca, grazie ai progetti per la riduzione delle emissioni come Diamante, la cen-trale che unisce il otovoltaico all’idrogeno, che può essere installata nei siti di rilevanza artistica eculturale grazie al suo particolare design. Ecco perché, a conti atti, Enel È nel uturo.

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Orizzonti

V iste tutte le aspettative che si erano create alla vigilia, laConerenza di Copenhagen sui cambiamenti climatici è statail classico eleante che partorisce il topolino. Nessun accordovincolante tra gli Stati e nessuna traccia di numeri sulla ri-

duzione delle emissioni di gas serra, né a medio né a lungo termine. Percoloro che vogliono vedere il bicchiere mezzo pieno, sul tavolo restano

30 miliardi di dollari di aiuti per i Paesi in via di sviluppo e la volontà diincontrarsi nuovamente nei prossimi mesi per proseguire il dialogo.Il Direttore Regolamentazione e Ambiente di Enel, Simone Mori, che eranella capitale danese in occasione del vertice, è tra coloro che pensanoche la Conerenza abbia avuto un esito ben al di sotto delle aspettative.

“Copenhagen - spiega Mori - avrebbe dovuto denire il quadro regolato-rio della lotta ai cambiamenti climatici per il periodo post 2012, quandoil Protocollo di Kyoto sarà andato a completamento”. A Kyoto erano statideniti gli obiettivi di emissione per un numero ristretto di Paesi - Eu-ropa, Canada, Australia, Giappone. Da questa lista mancavano gli StatiUniti, che non lo avevano raticato, e Paesi in grande crescita come Cinae India, per i quali non veniva indicato alcun vincolo. “Dal momento chela maggior crescita di emissioni avverrà proprio in questi due Paesi -commenta Simone Mori - dal vertice danese ci si aspettava la denizionedi un quadro chiaro e stabile che coinvolgesse tutti i principali emettito-ri di gas serra con obiettivi vincolanti”.Per Enel il summit rivestiva un’importanza particolare dato che ilGruppo opera già, con le sue attività in Europa, nell’ambito del sistemadi scambio dei crediti di emissione chiamato Emission Trading Scheme(ETS) che denisce un costo per la CO2.

LE TRE CAUSE DEL MANCATO ACCORDOSecondo Mori tre elementi hanno sostanzialmente condizionato i risul-tati di Copenhagen: in primis, la rigidità dell’Europa che, al tavolo deinegoziati, sembrava quasi voler imporre il suo ‘modello 20-20-20’, con laprospettiva annunciata di alzare il taglio delle proprie emissioni al 30%entro il 2020.Il secondo motivo è da attribuire alla posizione esitante degli Stati Uniti:“Il Presidente Obama - spiega Mori - non ha potuto spingere per portarea casa un accordo vincolante, perché la legge sul meccanismo di tagliodelle emissioni è ancora in esame al Senato americano”. La terza concau-sa, inne, è la decisione unilaterale della Cina di ssare un tetto del 40%entro il 2020 non alle emissioni complessive - che rischierebbe di renarela crescita del Paese – bensì alle emissioni per unità di PIL. Nonostantesia un impegno sicuramente rilevante, non c’è alcuna garanzia che que-sto impegno possa ar diminuire le emissioni di CO2.

COSA SUCCEDERÀ ADESSO?“Enel auspica che nel prossimo anno gli Usa approvino la legge o checomunque si dotino di un meccanismo compatibile con quello europeo”dice Mori. “La Cina inoltre dovrebbe ammorbidire il suo atteggiamentoper i prossimi tavoli di Bonn e del COP 16 di Città del Messico”.La nostra azienda continuerà sulla sua strada, partecipando e svilup-pando progetti CDM (Clean Developement Mechanism) che consentonodi ridurre la produzione di gas serra nei Paesi in via di sviluppo e di

E doo Coehage? vErSO BOnn E CittÀ DEL mESSiCONonostante il fallimento del vertice Onu

di dicembre, c'è ancora tempo per trovare un accordo globale

acquisire i relativi crediti di emissione. Il Gruppo Enel-Endesa inatti ètra i più grandi operatori mondiali in questo campo con un portaogliodi 200 milioni di tonnellate di CO2 evitate in atmosera. “Noi continue-remo ad abbattere in maniera ecace le nostre emissioni, sviluppandoprogetti laddove ci sia una maggiore prottabilità economica a parità di beneci ambientali. A questo proposito, ricordo che già oggi circa il 45%del nostro parco di generazione, composto da rinnovabili e nucleare, èa zero emissioni”. Conclude Simone Mori. “E comunque continueremoa lavorare per promuovere un accordo globale perché solo con questopuò nascere un vero mercato della CO2 in grado di ornire quei segnalidi prezzo stabili e di lungo termine che possono eettivamente stimo-lare gli investimenti necessari per la creazione di un’economia a basseemissioni di gas serra”.

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SEmprE piÙ intErnAziOnALENavigazione semplificata e contenuti “su misura” per i singoliPaesi: ecco la nuova Intranet, online a partire da febbraio

Orizzonti

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D

alla Russia al l’America Latina, dagli Stati Uniti al la Romania, dall’Italiaalla Bulgaria. Nell’ottica generale, tutti i Paesi in cui Enel è presente avran-no progressivamente una piattaorma di lavoro comune. Per questo nasce

la nuova Intranet, uno strumento al passo con un’azienda multinazionale,in cui le persone hanno sempre più bisogno di comunicare, lavorare e partecipare inmaniera acile e immediata.

Partendo dai suggerimenti e dai eedback dei colleghi, i l nuovo portale Intranetdel Gruppo (per ora, oltre che in inglese, in lingua italiana e rumena) rientra in unalinea strategica di consolidamento e integrazione già avviata con la nascita dellasezione International, che ore ai colleghi di tutto il mondo le news principali sulGruppo insieme ad altri contenuti e servizi utili per le loro attività.

A questo proposito, lo scorso novembre era stata lanciata una survey tra i colleghi.Il questionario interno aveva come tema – oltre all’utilizzo del web e degli strumentidigitali – anche le preerenze di contenuto relative alla Intranet aziendale. Alla survey hanno risposto ben 12mila persone, che hanno ornito suggerimenti e inormazionidi grande importanza per lo sviluppo del progetto del nuovo portale di comunicazio-ne interna. E a proposito di collaborazione, nelle prossime settimane per mezzo del blog tutti i colleghi potranno dire la loro per dare un nome alla nuova Intranet.

“La nuova Intranet — spiega Gianluca Comin, Direttore Relazioni Esterne —signica inatti più sinergie, più condivisione delle conoscenze, processi decisionalipiù veloci e una capacità di utilizzare un network internazionale per creare valore.Per una Enel multiculturale e multilingue, è inatti sempre più importante avere unsistema di comunicazione interna coordinato. Il rinnovato Enel Insieme — con unaversione on line comprensiva di commenti agli articoli e di strumenti di ricerca — ilprogetto Cascade o una Enel Tv con programmi internazionali sono alcuni esempidi impegno in tal senso che non può prescindere, tuttavia, dal contributo di ciascu-no nella denizione di strumenti sempre più vicini alla nostra realtà quotidiana edecaci nel raccontare il mondo Enel”.

La Intranet di un’Enel multinazionale nasce dunque con l’obiettivo di sviluppareun senso di comunità all’interno dell’azienda, supportando le amiglie proessionaligià esistenti e stimolando gli utenti nali a contribuire alla creazione di valore attra-verso la rete aziendale. L’obiettivo è quello di rendere i processi di lavoro più agili eveloci grazie alla convergenza di applicazioni di business, servizi utili, prodotti dicomunicazione, inormazioni lavorative e strumenti di condivisione.

Chi apre la nuova homepage potrà navigare grazie a un numero ineriore di puntidi accesso ai contenuti: questa scelta non solo semplica l’orientamento, ma consentedi raggiungere le inormazioni attraverso l’utilizzo dei cosiddetti ‘attuatori’ (cioèmenu orizzontali che modicano i contenuti al passaggio del mouse). Nel are una breve otograa del nuovo portale, partendo dalla homepage si nota che i l navigatoreprincipale superiore sarà visibile in qualsiasi pagina della Intranet. Dalla homepagesi accede allo spazio news con contenuti trasversali per tutt i i colleghi dei Paesi Enel.Di grande attualità lo spazio media che apre su Enel TV e sulla versione locale diEnel Insieme. Più in basso a sinistra, l’area istituzionale con l’accesso alle inormazionidell’organizzazione (disposizioni, organigrammi e processi) e al calendario deglieventi Enel interni ed esterni. Sulla colonna di destra, inne, l’area personalizzabilein base alle proprie esigenze e con un accesso diretto a un nuovo blog, gestito dall’In-tranet Team, per conoscere novità e inormazioni sull’utilizzo della nuova Intranet.

Collaboao ree

Orizzonti

Nel panorama dei media aziendali, l’evoluzione ver-so una logica 2.0 non riguarda soltanto la Intranet.A un anno di distanza dal restyling della versionecartacea, anche l'edizione web del magazine EnelInsieme si presenta rinnovata, non solo nella gracama anche negli spazi interattivi.L’house organ aziendale on line, grazie inatti a un

graduale arricchimento di contenuti e unzionali-tà, ha consolidato l’identità di vero e proprio newmedia intranet. Se sotto l’aspetto concettuale EnelInsieme web continuerà ad assomigliare al ‘cugino’cartaceo, l’e-magazine acquisisce invece una suadinamicità con una struttura simile a quella diun blog, che gli consente di essere aggiornato conrequenza.Le novità di rilievo sono principalmente tre:Ricerca su tutto l’archivio. Gli utenti possonoritrovare un contenuto mediante ricerche trasver-sali di parole chiave in archivio e nelle rubriche.In alternativa si può usuruire dell’area tag cloud,

dove la navigazione per temi è acilitata grazie alleparole di maggiore rilevanza presenti negli art icolidel sito.Commenta e vota! La vera innovazione del sito èl’interattività: il lettore ha inatti la possibilità dicommentare e votare gli articoli di Enel Insieme, cosìcome accade nei principali quotidiani on line.Le videonews. Dalla colonna di destra dell’home-page si può accedere all’area videogallery, dovesarà possibile visualizzare in streaming un menudi lmati, selezionati dalla redazione in base allacorrelazione con le notizie.Queste unzionalità, tipiche del web 2.0, trasorma-

no il nostro house organ in un canale di comuni-cazione bidirezionale, avorendo la partecipazioneattiva dei lettori ai contenuti.

Eel isee, beeuoa ew eda

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Enel Green Power, Sharp e STMicroelectronics hanno rmato lo scorso4 gennaio un accordo per realizzare la più grande abbrica di pannel-li otovoltaici in Italia. L’impianto sorgerà a Catania e produrrà i pan-nelli a lm sottile e tripla giunzione sviluppati da Sharp. Contempo-

raneamente, la società di Enel per le rinnovabili e l’azienda giapponese hannosiglato un’ulteriore intesa per lo sviluppo congiunto di campi otovoltaici.

Il patto denitivo a seguito al Memorandum o Understanding (protocollod’intesa) rmato a maggio 2008 da Enel Green Power e Sharp per lo sviluppo

di una partnership strategica nel settore del otovoltaico, a cui si è unita suc-cessivamente l’azienda italo-rancese STMicroelectronics.

L’accordo vede insieme per la prima volta tre leader tecnologici e industria-li, alleati in una partnership paritetica per sviluppare l’industria del solarea cui contribuiscono con le loro speciche competenze: Enel Green Power,nello sviluppo del mercato delle onti rinnovabili a livello internazionale e nelproject management; Sharp, nella tecnologia esclusiva del lm sottile a triplagiunzione che sarà in produzione dalla primavera del 2010 nella abbrica diSakai, in Giappone; inne STMicroelectronics nelle capacità maniatturiere, conpersonale altamente specializzato in settori all’avanguardia tecnologica come lamicroelettronica.

La abbrica, localizzata a Catania nell’impianto industriale esistente (M6)che sarà conerito da STMicroelectronics, avrà inizialmente una capacità

produttiva annuale di pannelli otovoltaici pari a 160 MW, destinata a essereincrementata nel corso dei prossimi anni a 480 MW all’anno e debutterà giàcome la più grande abbrica di pannelli otovoltaici a livello nazionale. È previ-sto che la produzione dei pannelli nell’impianto di Catania parta all’inizio del2011.

La produzione sarà destinata a soddisare la domanda dei più promettentimercati del solare della regione EMEA (Europa, Medio Oriente e Arica), conparticolare riguardo all’area mediterranea, nella quale Enel Green Power eSharp contano già su un’importante rete di vendita. Anche Enel.si, la societàdi Enel Green Power specializzata nell’installazione di impianti otovoltaicisul mercato retail, parteciperà alla commercializzazione, orendo i pannellisia direttamente, sia attraverso la propria rete in ranchising composta da oltre500 installatori qualicati distribuiti su tutto il territorio italiano.

Enel Green Power e Sharp hanno inoltre sottoscritto un accordo per lacreazione di una joint venture paritetica con l’obiettivo di sviluppare entro il2016 nuovi campi otovoltaici per una capacità installata totale intorno a 500MW sempre nella regione mediterranea, utilizzando i pannelli prodotti dallostabilimento etneo.

il Sol Leaedella Scla

U eo e Sha

I pannelli otovoltaici a lm sottile a tripla giunzionesono particolarmente adatti per la generazione otovol-taica su media e larga scala. Rispetto ai normali pan-nelli otovoltaici al silicio, sono in grado di mantenereun livello molto elevato di ecienza energetica nellaconversione anche in climi molto caldi e sono anchemeno esposti alle variazioni del prezzo del silicio grez-zo, dato il minore utilizzo del minerale. Si tratta di unatecnologia innovativa inventata e sviluppata da SharpCorporation e che arriverà in Italia grazie all’accordosiglato con Enel Green Power e STMicroelectronics.Proprio questo è stato il motivo del viaggio in Italia diKatsuhiko Machida, Presidente e Amministratore De-legato dell’azienda giapponese, che i l 20 gennaio scorsoha ricevuto dal Presidente della Repubblica Giorgio

Napolitano il Premio Leonardo per il migliore investi-mento straniero in Italia. Il giorno successivo Machidaè stato ricevuto a Palermo dal Presidente della RegioneSiciliana Raaele Lombardo.

Orizzonti

tHin FiLmTecnologia giapponese,manodopera siciliana ela conoscenza del mercatodi Enel Green Poer: a Catania

la più grande fabbrica italianadi pannelli fotovoltaici a film sottile

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Che cosa ci a un tecnico slovacco in Polonia a collaudareun trasormatore ordinato da un’azienda italiana peruna centrale russa? Sembra una storiella senza senso,o un indovinello da settimana enigmistica destinato aicosiddetti ‘solutori più abili’. Si tratta invece del progetto

Skill mapping. In part icolare di un evento accaduto nel dicembre scorso,

nell’ambito dei lavori di realizzazione della centrale a ciclo combinatodi Nevinnomysskaya GRES in Russia. Ma per capire meglio la vicendaoccorre are un passo indietro.

Dopo le acquisizioni di società estere portate a termine tra il 2007 e il2008, l’integrazione con i colleghi di diversi Paesi ha atto emergere unaspecicità positiva: nella nostra azienda ‘allargata’ esistono una serie dieccellenze tecniche, personale specializzato in discipline come la chimi-ca, la meccanica, le misurazioni elettriche e molte altre.

Così, prendendo a modello la struttura di “Assistenza specialistica”della Divisione Generazione ed Energy Management, è nata l’idea ditracciare una mappa di tutti gli specialisti presenti nelle società estereconfuite nel Gruppo. Tutto questo con l’obiettivo di creare una rete un-zionale di tecnici specializzati nelle diverse discipline. Da qui il progetto“Skill Mapping”.

Spiega Riccardo Errico, Responsabile Operations Support per laDivisione Internazionale: “Il processo di mappatura è avvenuto con lamessa a attor comune di competenze tra gli specialisti dei diversi Paesi.Si è cominciato nel 2008 con i colleghi slovacchi, con i quali abbiamodenito un prolo di specialista-tipo. In questo modo si è creato unasorta di network nell’ambito delle diverse organizzazioni e per tutte lediscipline. Per are un esempio, ora il responsabile di disciplina italianoè al corrente del atto che in Slovacchia ci sono sei specialisti chimici dialto livello. Lui quindi sa che può attivare, a seconda delle esigenze, unospecialista slovacco al posto di uno italiano”.

Ed è proprio quel che è successo in Polonia. La Divisione Ingegneriae Innovazione di Enel si sta occupando della realizzazione, per conto diOGK-5, di una centrale a ciclo combinato a Nevinnomysskaya, in Russia.Un componente di questa centrale - il trasormatore principale - dovevaarrivare dalla ABB, la cui abbrica si trova nella cittadina di Lodz, in Po-lonia. Ma prima occorreva collaudare il prodotto in uscita, cioè eettuareuna prova di unzionamento prima che il pezzo venisse spedito in Russia.

“A questo punto - raccontano Alessandro Rossi e Paolo Tattini dell’Assistenza Specialistica di GEM - abbiamo attivato uno special istadi Slovenské elektrárne, che si è recato per alcuni giorni in Polonia aeettuare le prove di collaudo del trasormatore. Ci sembrava un ott imoesempio di sinergia e integrazione: oltretutto il tragitto era più breve e lacultura linguistica è senz’altro più simile rispetto alla nostra. Devo direche tutto si è svolto in un clima di ducia reciproca e collaborazione”.

“L’esperienza in sinergia con i colleghi italiani - spiegano Miloš Se-

ewald e Dušan Vondrácak, i due specialisti di SE che hanno eettuatoil collaudo - ci ha arricchito sotto diversi aspetti. Abbiamo notato comel’intera logistica delle prove di processo sia stata eseguita nel rispettodelle norme di sicurezza. Inoltre è stato positivo conoscere la losoache stava dietro ai vari step di esecuzione, compresa la valutazione deiparametri misurati”.

La aadelle coeee

LA SqUADrA DEi tALEntiIl progetto Sill Mapping èun esempio di sinergia eintegrazione tra gli specialistidei diversi Paesi

Orizzonti

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Orizzonti vaggo elle oabl/3 

Geoeae oaoe

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Ha più di cento anni ma dimostra ancora un enorme dinami-smo tecnologico e commerciale. È la geotermia, tra le più anti-che onti di energia rinnovabile. Un patrimonio industriale edi conoscenze tecniche che il Gruppo Enel gestisce dai primi

anni ’60 e ha continuato a sviluppare nei decenni successivi. A illustrarcil’atlante della geotermia mondiale e le prospettive di crescita di questatecnologia è Francesco Starace, Direttore della Divisione Rinnovabili ePresidente di Enel Green Power.

Partiamo con un po’ di geografa…

La mappa internazionale della geotermia è abbastanza semplice dadescrivere. Da un punto di vista geologico si tratta di un enomenoriscontrabile in tutte quelle aree del mondo caratterizzate da un qualche

tipo di attività vulcanica. Se parliamo dell’Europa questo accade in Italia(con particolare concentrazione nella zona di Larderello, in Toscana), inIslanda e nel mare Egeo tra la Grecia e la Turchia. Allargando ancora dipiù l’orizzonte troviamo la Rit Valley in Kenya e inne i l Ring o Fire,ovvero la corona dei Paesi che si aacciano sull’oceano Pacico: dallaKamˇ catka (Russia orientale) alla Nuova Zelanda passando per Giappone,Filippine e Indonesia. E dalla Terra del Fuoco (Cile) risalendo le Ande,la Cordigliera Centrale e le Montagne Rocciose no all’Alaska. È in tuttiquesti luoghi che bisogna andare a cercare se si vuole are geotermia adalto livello e generare quantità signicative di energia. Noi siamo pre-senti in molte di queste aree: oltre che in Italia EGP è attiva negli StatiUniti, El Salvador, Nicaragua e in varie zone del Cile.

Quali sono i ronti tecnologici in cui siete impegnati?

Abbiamo un know-how molto orte nella geotermia ad alta entalpia. Unconsolidato patrimonio di conoscenze che ha a che vedere con la capaci-tà di individuare la risorsa, costruire l’impianto con padronanza tecno-logica e, soprattutto, gestire nel tempo il campo geotermico. Ciò consistenel are in modo che la circolazione di acqua e vapore al l’interno dellacaldaia naturale sia continua e che non venga depauperata. Su questoparticolare aspetto ci viene riconosciuta una competenza unica, tanto èvero che quando qualcuno si accorge che il proprio campo comincia aindebolirsi spesso veniamo chiamati per cercare di rianimarlo.

In che modo?

Beh… questo è un segreto industriale. Ciò che posso dire è che tutti noidobbiamo essere orgogliosi e attenti custodi di questo sapere tecnico ve-ramente unico. Come è unico i l know-how che abbiamo sviluppato per

eliminare il più possibile le emissioni in atmosera dei gas che si trovanosottoterra e che vengono inevitabilmente liberati con l’utilizzo di questarisorsa. È comunque un settore in cui non si nisce mai di imparare e dimigliorare.

E questa è la geotermia cosiddetta classica…

Sì. Ma abbiamo anche altri due loni di sviluppo tecnologico. Il primo èquello che riguarda le risorse meno calde e quindi meno pregiate. Mino-re calore signica anche minore contenuto energetico e quindi maggioridicoltà di sruttamento. È in questo ambito che abbiamo compiuto im-portanti sorzi per consolidare un processo impiantistico che ci permettacomunque di generare energia a costi competitivi utilizzando contenutientalpici (cioè di calore) più bassi alla onte. Un impegno che ci ha porta-to alla costruzione dei due impianti nordamericani di Still Waters e SaltWells in Nevada, che sono produttivi e che continuiamo a monitorarecon attenzione per capire come migliorare questa tecnologia. Qui c’è unuturo molto importante per il nostro business, che può allargare le areedi azione in ambito geotermico.

L’altro campo di ricerca qual è?

Parliamo di qualcosa di innovativo e ancora in ase di sperimentazioneche consiste nella creazione di campi geotermici attraverso l’iniezione diacqua in rocce calde sotterranee per innescare e stimolare una circo-lazione laddove non c’è. Questo però è un orizzonte di r icerca in cui simuovono tanti attori con prospett ive ancora poco solide. Noi, inoltre,stiamo studiando la possibilità di accoppiare impianti geotermici a bassa entalpia con impianti solari termici a concentrazione, con l'obietti-vo, di gestire, con un unico ciclo termico, onti di energia assai diverse erinnovabili: il calore della Terra e del Sole.

Ci sono progetti di ricerca che riguardano la geotermia di piccola

scala?

La grande geotermia utilizza l’intenso calore dell’acqua, o meglio delvapore imprigionato nella terra, mentre per realizzare un impianto apompa di calore di piccole e medie dimensioni basta una temperaturasotterranea stabile, dierente da quella esterna, che d’estate può gene-rare aria resca e d’inverno aria calda, utilizzabile a scopi domestici eindustriali. In questo settore la ricerca è portata avanti da aziende diimpiantistica. Noi con Enel.si vendiamo e installiamo presso i clienti im-pianti già sviluppati da queste aziende. Per questo cerchiamo di stimola-re l’industria dei componenti verso una produzione a minor costo e conmaggiore acilità di installazione.

EnErGiA DALLA tErrAEnel Green Poer è uno dei leader mondialidello sfruttamento dei serbatoi naturali di calore.Vi raccontiamo dove porterà nei prossimi annila ricerca questo settore

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Ha registrato un vero e proprio boom la campagnadi selezione dei primi cento automobilisti italiani cheviaggeranno sulla Smart elettrica. In poco più di unmese il sito web www.e-mobilityitaly.it è stato visitato daquasi 40mila visitatori. Al 31 dicembre 2009 le richie-ste per ar parte del campione dei “magnici cento”erano ben 2.209: nelle prossime settimane comince-

ranno i sopralluoghi presso i potenziali clienti pervericare le condizioni per l’installazione dei puntidi ricarica. E-mobility Italy rappresenta il più grandeprogetto mondiale congiunto per la mobilità elettrica:Daimler ornirà le vetture elettriche che circolerannonelle strade di Roma, Pisa e Milano mentre Enel saràresponsabile dello sviluppo, della realizzazione e delunzionamento di 400 punti di ricarica dedicati e delnuovo servizio di ricarica.Un’altra buona notizia per la nostra azienda in temadi mobilità elettrica arriva dal Ministero dell’Am- biente e Tutela del Territorio e del Mare: un consorzio,coordinato da Ingegneria e Innovazione e ormato da

Enel Distribuzione, Mercedes-Benz Italia, il Comita-to Elettrotecnico Italiano, le Università di Pisa e delSalento e la società di consulenza IGEAM, riceverà unnanziamento di un mil ione e 300 mila euro (di cui ol-tre 700.000 spettanti al Gruppo Enel) per un progettodi ricerca per lo sviluppo della mobilità elettrica a usoindividuale. Il progetto, che si è classicato 11° su più di150 idee progettuali presentate, prevede, nei prossimi36 mesi, la progettazione, realizzazione e sperimenta-zione a Roma, Pisa (sede del centro di ricerca Enel) eMilano di un’inrastruttura di ricarica innovativa perveicoli elettrici di nuova generazione. In aggiunta verràrealizzato uno studio applicativo a Lecce. L’obiettivo

è dare impulso alla mobilità elettrica quanticando beneci ambientali e di ecienza energetica conseguitisu larga scala.

tu a e l'auo eleca

Orizzonti

Si arricchisce l’impegno di Enel nel campo della mobilità elettri-ca: la nostra azienda ha inatti siglato, lo scorso 22 gennaio, unaccordo con Piaggio, uno dei principali costruttori mondiali diveicoli, sia privati che per uso business, a zero o basso impatto

ambientale.A sottolineare l’importanza dell’iniziativa all’atto della rma erano

presenti i rispettivi amministratori delegati, Fulvio Conti e Roberto

Colaninno (nella oto). “Siamo lieti di aver raggiunto un accordo per svi-luppare il sistema di ricarica delle fotte di veicoli elettrici” ha dichiaratoFulvio Conti. “La collaborazione instaurata oggi tra due grandi aziendeitaliane, ci permette di studiare a ondo le diverse esigenze di questo

tipo di mobilità rispetto a quelle dei singoli automobilisti, per i qualistiamo già portando avanti la realizzazione di un innovativo sistemadi ricarica intelligente, che costituisce l’inrastruttura portante per ladiusione dei veicoli elettrici su tutto il territorio nazionale. Sono certoche l’accordo con il gruppo Piaggio, che ha una rilevante esperienza nelsettore, darà un ulteriore impulso allo sviluppo della mobilità elettrica,nella quale crediamo ortemente.”

Nel prossimo uturo Enel e Piaggio lavoreranno insieme per analiz-zare le esigenze peculiari delle fotte aziendali dal punto di vista dellamobilità e della ricarica, con l’obiettivo di studiare oerte innovativedi prodotti e servizi specici. Lo stesso lavoro sarà atto per quantoriguarda gli scooter ibridi. Verranno poi eseguiti dei test per verica-re il dialogo tra l’inrastruttura tecnologica di ricarica Enel e i veicoli.

Saranno identicate successivamente le città o i contesti, rappresentatividi diversi stili ed esigenze di mobilità, che aranno da laboratorio per iprogetti pilota.

UNA PORZIONE IMPORTANTE DEL PARCO VEICOLIPer Enel la ornitura di elettricità dei veicoli elettrici delle fotte

aziendali e degli scooter ibridi rappresenta un'opportunità molto inte-ressante, visto che questi rappresentano una porzione importante deitrasporti su gomma e che il loro utilizzo ridurrebbe sensibilmente leemissioni inquinanti e di CO2. Sarà ondamentale, dunque, capire qualisono le speciche esigenze in termini di servizi, modalità e tempi diricarica in modo da ideare oerte ad hoc.

L’accordo tra Enel e Piaggio punterà quindi a studiare le abitudini ele esigenze delle fotte aziendali per dare un orte impulso alla mobilitàelettrica anche in ambito business.

Ciò permetterà in uturo di realizzare in larga scala una rete di rica-rica eciente in grado di soddisare i bisogni delle aziende che voglionoraggiungere l’obiettivo “zero emissioni”.

zeo essoe e e uao uoe

Enel e Piaggio firmanoun accordo per lanciarela diffusione di veicoli aziendalie scooter elettrici nelle città italiane

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Concretamente la nostra azienda metterà a disposizione la sua inno-vativa inrastruttura di ricarica elettrica da testare con i veicoli, per as-sicurare la compatibilità con il design tecnico di Piaggio. Inoltre renderàdisponibili le conoscenze acquisite nella gestione dei propri parchi auto.

IL kNOw HOw PIAGGIOLa Piaggio porterà il suo know how sulla motorizzazione elettrica

e ibrida, metterà a disposizione i risultati di indagini sulle esigenze digestione dei veicoli elettrici, e ovviamente i suoi mezzi. Nella scuderiadella casa di Pontedera gurano tre veicoli elettrici: il Porter Electric

Power, l’Ape Calessino e lo scooter ibrido MP3.Il Porter Electric Power è un veicolo per il trasporto di merci e per-

sone prodotto n dal 1994. Nell’ambito dei veicoli elettrici destinati allefotte, il Porter elettrico vanta un’eccellente diusione sia in Italia cheall’estero: la sola città di Reggio Emilia ne utilizza 450 e la Municipalitàdi Barcellona ne ha recentemente acquistati 100 esemplari. Il mezzo,grazie a uno chassis, presenta un’ampia versatilità di usi: dal trasportodi ]] e persone (versione mini-bus) ai servizi di igiene e manutenzioneurbana, anti-incendio, trasporto malati. È quindi un mezzo molto appro-priato per la ornitura di servizi urbani e trasporto merci a zero emissio-ni nei centri storici.

Orizzonti

L’MP3, lo scooter ibrido plug in diventato celebre per il suo originaledesign a tre ruote, è stato il primo veicolo in tutto il set tore automotivea utilizzare batterie agli ioni di litio e orire la possibilità di ricarica darete elettrica. Ciò gli permette di abbattere di oltre il 50% sia il consumodi benzina che le emissioni di anidride carbonica che scendono a soli40 g/km contro i 90 g/km di media dei tradizionali scooter termici.

SETTORE STRATEGICO PER ENTRAMBE LE AZIENDEEntrambe le società ritengono che l’espansione della mobilità elet-

trica sia un interessante campo di applicazione del proprio know how e

della propria esperienza; questo per dare impulso sempre maggiore alsettore e per contribuire, attraverso l’impegno dell’innovazione e dellaricerca, alla diusione di un nuovo stile di mobilità con vantaggi pertutti, ambiente compreso.

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Orizzonti

N

el mondo industriale la sensibilità verso le tematiche dellasicurezza, del controllo dei processi di gestione, del miglio-ramento delle perormance operative è sempre in crescita.Nel settore del nucleare – per citare un ambito dove l’eccel-

lenza è strettamente legata alla sicurezza – è stata da tempo strutturatauna modalità di condivisione delle best practice da parte dei membridella WANO, l’associazione mondiale degli operatori nucleari. Grazie aquesta metodologia, persone che svolgono la stessa proessione in azien-de e Paesi diversi possono conrontarsi, in maniera aperta e trasparente,con l’obiettivo di condividere così le esperienze positive.

L’idea nacque in seguito al l’incidente del 1979 alla centrale di ThreeMile Island, in Pennsylvania: gli operatori nucleari capirono che perevitare ulteriori incidenti era ondamentale lo scambio d’inormazioni,di dati e di buone pratiche. I buoni risultati di un impianto diventavano,di atto, strettamente correlati al buon unzionamento di tutte le altrecentrali. In pratica, l’errore di uno poteva mettere a repentaglio il lavoro

di tutta la catena del nucleare.La Divisione Internazionale di Enel (in collaborazione con Endesa e

con i colleghi della Divisione GEM) ha pensato di “adottare” questa ideae di applicarla alla liera di tutti i 38 impianti a carbone dell’azienda nelmondo. Così nel corso del 2009 è nata l’iniziativa Peer review (letteral-mente la revisione dei pari grado). Il termine è mutuato dal mondo dellascienza, in cui sono i ricercatori di altri istituti a valutare una nuova

prOGEttO pEEr rEviEW Nella filiera del carbone arrivadal mondo del nucleareun nuovo modo di scambiarele informazioni tra i colleghi

Coddee a a

scoperta prima che venga pubblicata su una rivista specializzata. Unasorta di collegio di esperti distribuito in tutto il mondo, che collabora adistanza per migliorare il risultato nale.

Si è part iti così con l’esperienza pilota di Fusina (Venezia). Dopouna settimana di training eseguita in aprile a Roma, a giugno scorsoun team di esperti composto da sei colleghi provenienti da diversi Paesi(un italiano, due slovacchi, un bulgaro, un russo e uno spagnolo) e concompetenze diverse (capo centrale, operations, ingegneria, audit, piani-cazione) si sono ritrovati per una settimana, presso la centrale veneta,per analizzare in dettaglio i vari processi di esercizio, manutenzione esicurezza.

“Al termine - spiega il Project Manager Enrico Falesiedi, Operations& Maintenance della Divisione Internazionale - dopo aver stilato unalista di best practice da condividere e di attività da migliorare, i tecnicidel team si sono conrontati con le rispettive controparti dell’impiantodi Fusina, i quali a loro volta hanno utilizzato le indicazioni per redigereun piano d’azione per il miglioramento operativo”.

A ne 2009 si è svolta poi la seconda tappa del Peer Review presso lacentrale slovacca di Nováky, sempre con l’idea di anare un metodo chesarà via via esportato in tutti gli impianti della liera del carbone. Niko-

lay Nikolov di Enel Bulgaria è stato coinvolto nel progetto sia a Fusinache a Nováky: “Indipendentemente dalla mancanza di esperienza, riten-go che la squadra abbia atto un ottimo lavoro. Penso che i r isultati noraraggiunti dimostrino l’importanza di continuare su questa strada”.

“L’esperienza è stata nora positiva” conerma Falesiedi. “Tutti icolleghi coinvolti non hanno vissuto il conronto con i tecnici della PeerReview come un’ispezione in chiave audit, ma come un’attività di arric-chimento proessionale che aiuta a migliorare le prestazioni e a lavorarein un clima più sereno ed eciente”. Lo conerma anche Gregorio Cal-

derón di Endesa: “Personalmente la giudico un’esperienza meravigliosa.È stato un ottimo modo per conoscere meglio l’azienda e gli altri partner.Parlo non solo dei membri del Peer Review Team e di alcuni colleghidella Divisione Internazionale, ma anche dei responsabili delle diverseunità di questi due impianti”.

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Il Consorzio ADDRESS è il battistrada della utura rete di distribu-zione, le Smart Grid. In questa piattaorma di scambio energeticomultilaterale svolgeranno un ruolo cruciale i singoli cittadini, checon il loro Energy Box (un dispositivo installato in casa che ottimiz-

zerà l’uso degli elettrodomestici e dei sistemi di generazione domestici,come i pannelli otovoltaici) potranno partecipare attivamente al mer-cato dell’energia elettrica, orendo servizi di variazione della propriadomanda di energia, in cambio di un risparmio in bolletta. Tutto questosarà possibile tramite l’aggregatore, il nuovo mestiere nel uturo mondodell’energia: il suo ruolo sarà quello di mettere insieme le risorse dei sin-goli cittadini, suoi clienti, per ar sì che possano competere con gli altriattori del mercato dell’energia elettrica e ricavarne protto. Gli Energy 

Box, attivati volontariamente dai cittadini, riceveranno indicazionidall’aggregatore, da remoto, su come regolare il unzionamento deglielettrodomestici per rispondere alle richieste del mercato. Ma questo èsolo l’aspetto principale del lungo e complesso progetto di studio e svi-luppo – coordinato da Enel Distribuzione e co-nanziato dalla Comuni-tà Europea – ormai entrato nel suo secondo anno di attività.

Durante lo scorso mese di ottobre i responsabili di ADDRESS (checonta 25 partner di 11 Paesi europei, tra imprese, centri di ricerca e uni-versità) hanno presentato ai rappresentanti della Commissione Europeae a revisori esperti in materia il resoconto tecnico e nanziario del pri-mo anno di lavoro. “Sono state due giornate intense – aerma la coordi-natrice del progetto, Paola Petroni, Responsabile in Enel della FunzioneTecnologie di Rete per la Divisione Inrastrutture e Reti - durante lequali abbiamo presentato, insieme ai partner principali, le attività svoltenel primo anno, i risultati conseguiti, le risorse impegnate e la road map per i prossimi tre anni. Il Project Ocer della Commissione Europea ei due revisori si sono complimentati per i l lavoro svolto, l’impegno e laproessionalità mostrati, per il team coeso e l’ottimo coordinamento”.

I prossimi anni saranno ancora più impegnativi. Nel primo sonostate gettate le basi per il lavoro uturo, denendo i servizi che i cittadinipotrebbero orire e individuando i possibili ostacoli da superare.

I nuovi gruppi di lavoro, partiti nel secondo anno, svilupperanno iprototipi di Energy Box e di apparati per i l controllo e la gestione dellarete elettrica. In particolare, il gruppo di lavoro adato a Enel Distri- buzione e chiamato Active Grid Operation (esercizio delle reti attive)studierà come sruttare la partecipazione attiva dei consumatori perl’esercizio della rete: ad esempio per regolare la tensione e i fussi dipotenza, o ridurre al minimo le disalimentazioni dei clienti quandouna riduzione di carico è richiesta in una certa zona della rete elettrica.“Si tratta di un cambiamento radicale nell’esercizio della rete”, spiegaGiovanni Valtorta coordinatore del gruppo di lavoro (Responsabiledell’Unità Esercizio Rete Elettrica - Funzione Ingegneria e Unicazionedella Divisione Inrastrutture e Reti). “Inatti i prelievi e le immissionidi energia saranno infuenzati dal comportamento dei  prosumer (clienti& produttori) domestici che parteciperanno al mercato della domandaattiva. L'active demand per il distributore sarà un'opportunità per conti-nuare a gestire la rete in modo sicuro e sempre più adabile”.

Il 9 Giugno 2010 si terrà a Parigi il primo workshop internazionale diADDRESS, durante il quale, tra l’altro, saranno premiati i vincitori delconcorso, promosso dal Consorzio nelle quattro università partner delprogetto per la realizzazione di un umetto o di un lmato che spieghicome i cittadini possano diventare protagonisti nelle Smart Grid.

I primi risultati sono pubblicati sul sito www.addressp7.org neldocumento intitolato ADDRESS Technical and Commercial Conceptual Architecture.

 ADDrESSIl Consorzio Europeo per la rete elettricadel futuro comincia il suo secondo anno.I cittadini al centro della nuova architetturadi distribuzione

Sa Gd, sa eole

Orizzonti

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Conoscere a ondo i mercati dell’energia e saper cogliere le op-portunità oerte dalla multinazionalità di Enel, imparando agestire le dierenze culturali e ad applicare il nuovo Modello

di leadership. Sono questi, in sintesi, i temi di apprendimentoal centro del progetto di ormazione Enel Business & Leadership (EB&L)avviato a ottobre del 2009 e che no a maggio 2010 - sono state program-mate dodici edizioni – coinvolgerà 460 dirigenti Enel attivi in Italia e nelmondo.

Uno degli elementi di successo dell’iniziativa è stato il dialogo direttoe “paritario” con alcuni top manager. Due i momenti particolarmenteapprezzati: la “narrazione” della propria storia aziendale come momen-

to di consapevolezza personale e di “insegnamento”, e la possibilità di“rivedere” e ripensare la propria attività quotidiana per comprendere glielementi critici su cui investire per dare maggior senso e rilievo all’ “esse-re manager” quotidiano.

Come sottolinea Maurizio Di Fonzo, Responsabile Pianicazione eSviluppo Risorse Umane ed Enel University: “EB&L è un investimento eun impegno aziendale signicativo che ha coinvolto il top management

 A leoe d busess& leadesh

Orizzonti

n dalla progettazione e poi nelle aule. Dove l’incontro tra attori impor-tanti acilita la condivisione e la comprensione delle strategie di Enel,creando un momento di alta ormazione manageriale e di apprendimen-to organizzativo diuso”.

Il corso – organizzato in partnership da Enel University, Alma Busi-ness School, Luiss Business School e Fondirigenti - è parte ri levante delCurriculum della leadership, costruito da Enel University per sostenerela diusione dei valori e dei comportamenti del Modello di Leadership.

TRE AREE DI CONTENUTI“Abbiamo voluto creare un percorso ormativo articolato su grandi

aree tematiche che riteniamo di primaria rilevanza per i nostri managerin questo momento particolare per l’azienda, per il contesto macroeco-nomico e per i mercati energetici”, spiega Roberta Bonomi ResponsabileLearning e Knowledge Mamagement Enel University e Direttore Opera-tivo di Sera. “Le aree di contenuto su cui abbiamo impostato il corso ela metodologia ormativa specica sono sostanzialmente tre” aggiungeRocco Bonomo, Responsabile Managerial and Proessional LearningCenter. “I temi chiave del business Enel, l’attenzione alle dierenzeculturali e la gestione e lo sviluppo delle persone”.

Il modulo Business Strategy propone con un taglio manageriale losviluppo dei primi quattro temi (vedi box), ognuno dei quali vienetrattato da più punti di vista. Uno teorico che aiuta a contestualizzarloall’interno di una visione strategica più ampia; uno di approondimen-to, svolto tramite il contributo registrato di un top manager Enel; unarifessione svolta in autonomia; e inne il conronto diretto e “uori daglischemi” tra i partecipanti e un manager owner del contenuto in azienda.L’interculturalità si colloca al centro del percorso ormativo ed è un puntodi snodo con le altre due aree di contenuto: un’occasione per conrontarsiin modo diretto e “totale” con la vocazione internazionale di Enel e percomprendere il valore e la orza della dierenza. In chiusura il moduloLeadership ore le chiavi di lettura per interpretare al meglio il ruolo del“capo” e “saper ispirare” le persone. Il lavoro ormativo non “prescrive”comportamenti e modi di essere. Vuole invece aiutare le persone a esseremaggiormente consapevoli del proprio stile manageriale e ar sperimen-tare modalità anche dierenti e potenzialmente ecaci.

EnEL UnivErSitY Nel nuovo percorso di formazione leopportunità offerte dall'allargamentodel perimetro aziendale

Circa 460 dirigenti provenienti da vari Paesi ognuno deiquali seguirà 5 giornate di ormazione;- 12 edizioni del corso per un totale di 60 giornate di orma-zione;- Più di 20.000 ore di ormazione uomo che verranno erogatein circa 8 mesi;- Più di 10 docenti di alta esperienza proessionale nazionale,internazionale e accademica.I temi arontati:1) L’espansione internazionale di Enel e integrazione nellacatena del valore;2) Il nucleare: opportunità e rischi;3) Il trade-o ambientale;4) L’eccellenza operativa e la sua rilevanza strategica;5) La dimensione interculturale e la gestione delle dierenze;6) Ruolo delle persone e Modello di leadership;7) La unzione della leadership in Enel nel cambiamento enella gestione dei collaboratori.

nue e e del coso

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Con il processo di internazionalizzazione di questi ulti-mi anni, non si sono allargati solo i conni geograci diEnel: si è espanso soprattutto l’orizzonte per chi lavora inquella che sta diventando una multinazionale. In questo

contesto diventano ondamentali i programmi per avorire la ‘mo- bilità interna’, ovvero la possibilità di are esperienze internazionaliper conoscere culture e condividere competenze nei diversi Paesi delmondo Enel.

Uno di questi progetti è International Mobility, che ore l’oppor-tunità di passare un periodo di scambio in Italia no a 24 mesi. Loscorso 21 dicembre presso l’Auditorium Enel di Roma, il Respon-sabile Personale e Organizzazione della Divisione Internazionale,Alessandro Trebbi, ha presentato l’iniziativa di ronte a 22 colleghiprovenienti da diversi Paesi e attualmente coinvolti nel programma.Per dimostrare quanto l’azienda creda nel l’idea della mobilità internahanno partecipato anche l’Amministratore Delegato, Fulvio Conti, ilDirettore della Divisione Internazionale, Carlo Tamburi, e il Diretto-re Personale e Organizzazione, Massimo Ciof.

“Iniziative come queste sono ondamentali per avorire il conso-lidamento della nuova dimensione internazionale delle attività diEnel e l’integrazione tra le persone che vi lavorano” ha commentatoTrebbi. “In questo modo possiamo avorire lo sviluppo di un’identitàcomune, superare le barriere linguistiche attraverso la condivisionedei valori e delle best practice aziendali e incentivare l’integrazioneattraverso lo scambio di idee e competenze”.

Se da un lato, dunque, si tratta di un’occasione di crescita proes-sionale e arricchimento personale per i partecipanti, dal l’altro questoprogramma intende creare e diondere una mentalità e una visionein Enel ‘senza conni’. Ed è proprio una visione dell’energia semprepiù internazionale alla base dell’altro progetto di mobilità interna:Enel without rontiers, nato nel 2007, è dedicato a neolaureati che in Ita-lia trascorrono un periodo di training alternato anche con esperienzenel proprio Paese di provenienza.

“Mi ha atto piacere incontrare questi colleghi provenienti davarie parti del mondo” ha dichiarato dopo l’incontro Fulvio Conti.“Le persone con cui ho parlato mi hanno dimostrato di condividerepienamente i nostri valori e l’obiettivo di diventare buoni cittadini:saranno quindi ottimi ambasciatori della nostra visione in tutto ilmondo Enel”.

I risultati del progetto sono già tangibili: inatti alcune di questepersone andranno a ricoprire importanti incarichi di responsabilità.L’esperienza maturata in Italia ha permesso loro di raorzare il pro-

mOBiLitÀ intErnAI programmi di scambio permettonodi stare in Italia fino a 24 mesi

Cescee,seeall'aeda

prio networking e legami nell’ambito della relativa amiglia proessiona-le, ovvero di valorizzare le proprie potenzial ità individuali e di goderedell’accelerazione del percorso proessionale.

Sergey Petrov, che si occupa di risorse umane in OGK-5, è bencontento di riportare in Russia una rubrica molto tta di nomi dipersone che ha conosciuto in Italia: “Ho sempre lavorato in contestiinternazionali e ho capito che avere un network ampio permette dilavorare con grande protto”. “Per me è un’esperienza incredibile perquello che sto imparando” ha raccontato a Enel Insieme il rumeno Paul

Stoica che per un anno lavorerà presso l’unità Legale Internazionaledi Corporate, dedicandosi in particolare al tema nucleare. “Dalle mieparti si dice: ‘Quello che vedi lo dimentichi, quello che ai lo ricordi’.Niente di più vero se penso a quello che sto vivendo qui a Roma”. “EnelFrance è una piccola costola del Gruppo. Per questo sono elicissima ditrascorrere i prossimi due anni a Roma, dove potrò approondire megliola conoscenza dell’azienda e della sua visione globale” ha dichiaratoCharlène Guglielmetti, della unzione Commerciale di Enel France.

 Juraj Kopriva proviene invece dall’Ucio Comunicazione di SlovenskéElektrárne: “Per l’azienda questo momento è ondamentale per sviluppa-re la comunicazione sul nucleare in Italia” ci ha detto. “Spero di potervicontribuire con le competenze maturate nel mio Paese, dove la produzio-ne di energia dal l’atomo è una realtà consolidata da anni”.

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Da poco più di un anno Enel Green Power è nata con l’intentodi promuovere l’innovazione e sviluppare l’uso dell’energiada onti rinnovabili. Animato dalla stessa losoa arrivaadesso il concorso Green Place to Work, dedicato a tutte le per-

sone di EGP che danno o vogliono dare il loro contributo per un mondopiù “verde”.

Enel Green Power, insomma, è convinta che nel suo patrimonioumano ci siano molte persone in grado di generare idee innovative eanticipare scenari uturi; ed è per questo che si rivolge con questa inizia-tiva a tutte le sue persone nel mondo che pensano di avere il green actor.Verranno così premiate le proposte innovative o progetti già realizzatisu come utilizzare l’energia rinnovabile per scopi domestici o commer-ciali. In premio per ogni vincitore, un viaggio per due persone in unodei tanti Paesi in cui Enel Green Power è presente.

COME PARTECIPAREI colleghi di Enel Green Power possono partecipare individualmente,

o in gruppi composti al massimo da quattro persone, con un’idea nuovao un progetto già realizzato nei campi dell’energia geotermica, idroelet-trica, eolica o solare nell’ambito di una delle due aree tematiche previstedal concorso: domestico o “piccola impresa” (small business).

Per partecipare si deve inviare la propria proposta o documentare ilprogetto già realizzato, inviando tutto entro il 31 marzo 2010 attraversouno dei tre canali disponibili. Anzitutto via e-mail, all’indirizzo [email protected], oppure tramite posta (indirizzata a Green PlaceTo Work - Enel Green Power – Viale Regina Margherita, 125 – 00198Roma Italia) o ancora via ax al numero +39.06.64445644.

Le proposte possono pervenire in una delle tre lingue previste: ita-liano, inglese o spagnolo.

LA SELEZIONEEntro il mese di aprile 2010 un apposito comitato tecnico eettuerà

la pre-selezione dei progetti più interessanti nelle due categorie previste,tra i quali entro il mese di maggio verranno scelti i vincitori:

- miglior proposta, per l’idea o il progetto più innovativo realizzabileanche se non nell’immediato uturo;

- miglior progetto realizzato, per il progetto più innovativo già realizza-to e unzionante.

Per ogni categoria saranno premiati no a tre progetti per ciascunadelle due aree, cioè “ambito domestico” e “piccola impresa”.

Tra gli altri elementi la giuria valuterà la precisione e la completezza

della presentazione, la novità e l’originalità del progetto, l’attenzione allasicurezza e al rispetto dell’ambiente, le potenzialità commercial i.

Tutti i dettagli dell’iniziativa sono comunque disponibil i, insieme alregolamento, nella sezione Intranet dedicata.

me alla oa l uo faoe ede

GrEEn pLACE tO WOrK Al via il concorso dedicatoalle persone di Enel GreenPoer nel mondo, che premiai progetti più innovativisull’utilizzo dell’energiada fonti rinnovabili

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Le egascoee

delle aoecologe

Era il 29 dicembre 1959. Richard Feynman,premio Nobel per la Fisica, scienziato visionario estraordinario suonatore di bongo, in un suo amosodiscorso al Caliornia Institute o Technology intito-lato There is plenty o room at the bottom, spiegò come sipotessero manipolare gli atomi senza inrangere nes-suno dei principi ondamentali della sica. Vent’annidopo Eric Drexler inventò il termine nanotecnologie,denendo così la scienza immaginata da Feynman.Ma di cosa parlavano esattamente? Facciamo unesempio. Se prendiamo un pezzo di cioccolata e lodividiamo cinquantamila volte otteniamo della nano-cioccolata, un qualcosa che ha proprietà diverse daquelle di partenza. Potrebbe per esempio avere unsapore di ragole. Inatti, operando a livello atomico,si possono deormare le orbite degli elettroni e così lecaratteristiche chimiche degli elementi. E sta proprioqui la chiave del successo dei nano-materiali. Neimateriali otovoltaici di nuova generazione alcunicomposti a livello nano, grazie alla luce solare, sonoin grado di produrre elettroni passando direttamen-te attraverso l’eetto otoelettrico piuttosto che dalmeno eciente eetto otovoltaico sruttato negli at-tuali sistemi. La ricercatrice Evelyn N. Wang, invece,ha scoperto che ssando nano-particelle metallichesulla supercie delle pale delle turbine a vapore sipuò ridurre praticamente a zero l’attrito, moltiplican-do l’ecienza delle macchine. Mostaa el Sayed, unoscienziato egiziano della Georgia Tech University,ha scoperto che l’oro a livello nanometrico è in gradodi catturare acilmente la luce per poi disperderel’energia immagazzinata sotto orma di calore. Da quil’idea di usare nano-particelle d’oro per combatterealcuni tipi di cancro, in particolare quelli della pelle.Sono queste scoperte i preludi della rivoluzione chesta arrivando, una rivoluzione che Feynman, conil suo talento e la sua inesauribile immaginazione,aveva capito prima di chiunque altro.

Gennaro De MicheleResponsabile Politichedi Ricerca e Sviluppo

Jus

V enticinque MW di potenza installata per il più grandeprogetto otovoltaico roo top (con i pannelli sui tetti) in Italia

e tra i più grandi del mondo. Sono questi i numeri dell’im-pianto a energia solare che Enel Green Power realizzerà – intotale integrazione architettonica - sulle coperture degli immobili com-merciali e logistici del Centro Ingrosso Sviluppo (CIS) e dell’InterportoCampano nel territorio del comune di Nola, in provincia di Napoli.L’opera, che resterà proprietà di EGP, è stata resa possibile grazie a unaccordo siglato lo scorso dicembre tra la società di Enel per le rinnovabi-li, Interporto Campano e CIS.

A regime, la ‘centrale distribuita’ sarà in grado di produrre circa 33milioni di chilowattora all’anno, sucienti a soddisare i consumi dicirca tredicimila amiglie – più di un terzo degli abitanti dello stessocomune di Nola - evitando così, ogni anno, l’emissione in atmosera dioltre 21 mila tonnellate di CO2.

“Siamo molto lieti di aver raggiunto questo accordo con realtà cosìimportanti, in un distretto logistico di estrema rilevanza per il nostroMezzogiorno e che costituisce un esempio di eccellenza a livello mon-diale” ha aermato Francesco Starace, Presidente di Enel Green Power.“La realizzazione di questo progetto, che potrà essere replicato in altricentri logistici in Ital ia, nel resto d’Europa e negli Stati Uniti, contribuiràad accrescere in maniera signicativa la capacità otovoltaica installatadi Enel Green Power a livello nazionale, conermando EGP come prota-gonista nello sviluppo delle onti solari nel nostro Paese”.

“Con la rma di questo accordo - ha sottolineato Carlo Calenda,Direttore Generale di Interporto Campano - realizziamo l’obiettivoondamentale di raggiungere un bilancio energetico sostanzialmenteneutro, visto che l’impianto è in grado di generare energia pari al 90%circa di tutti i consumi di CIS e Interporto Campano. Tra le tante aziendeche hanno presentato oerte, abbiamo scelto Enel Green Power perché èstata capace di condividere una visione strategica che va oltre la singolaoperazione. Il distretto inatti continuerà nei prossimi anni a portareavanti progetti per ridurre l’impatto ambientale. E con EGP abbiamodeciso di considerare il nostro sito come un’area test a 360° per iniziativesulle r innovabili e l’ecienza energetica”.

Il Distretto CIS - Interporto Campano - Vulcano Buono si estendesu una supercie di oltre 5 milioni di metri quadrati e riunisce milleaziende con novemila addetti (l’indotto è di quarantamila persone). Sitratta di tre realtà che operano in piena sinergia, integrando tutte le asidella liera logistico-distributiva: Interporto Campano per la logistica, ilCIS per la distribuzione commerciale e Vulcano Buono per i servizi e ildettaglio. L'Interporto, situato a 20 km da Napoli, grazie alla presenza diinrastrutture e servizi e alle connessioni erroviarie sia con i principaliporti del Centro Sud Italia (Napoli, Salerno, Taranto e Gioia Tauro) siacon il Nord Italia e il Centro Europa, è considerato la “porta meridiona-le“ del Vecchio Continente.

Caaa

solaeSUi tEttiVerrà realizzato a Nola, nel CentroIngrosso Sviluppo e nell’Interportocampano, uno dei più grandi impiantifotovoltaici roof top al mondo

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 Ablao foache:ecco le uoe egole

In una azienda di grandi dimensioni come Enel, quello delle abili-tazioni inormatiche è un processo delicato e di responsabilità, cheha l’obiettivo di garantire a ciascun collega la lettura e la gestionedei dati in coerenza con le mansioni adate. Si tratta di due mondi

diversi – quello organizzativo e quello inormatico – che vengono messi

in relazione e che devono parlare una lingua comune, atta di ruoli eproli, di criteri di assegnazione, di politiche di accesso e attività dicontrollo.

Tre anni dopo la prima emissione di una procedura per regolamenta-re gli accessi al sistema inormativo, ora l’unità Security (in collaborazio-ne con l’unità Organizzazione della unzione Personale e Organizzazio-ne e con la unzione ICT) ha varato nei giorni scorsi la nuova proceduraorganizzativa n. 138, che ottimizza il processo di richiesta e controllodelle abilitazioni per i colleghi di tutte le società Enel residenti in Italia.Con la nuova procedura, oltre a rivedere alcuni ruoli, si raorzano i con-trolli per garantire le regole in materia di SOD (Segregation o Duties, initaliano separazione dei compiti), unbundling e antitrust, anche attraversouna più ecace distribuzione delle responsabilità.

“In primo luogo – spiega Francesco Ceccarelli, Responsabile Sicu-rezza Logica e delle Inrastrutture – va sottolineato che l’intero processosarà supportato dallo strumento applicativo IAM (Identity e Access Ma-nagement) che si arricchisce di nuove unzionalità. Tramite l’interacciaGinevra sarà possibile gestire progressivamente tutte le richieste di abili-tazione, comprese quelle per il personale esterno, così da consentire unatraccia del fusso autorizzativo e assicurarne il relativo monitoraggio”.

Inoltre, e orse questa è la novità più importante, la gura del Pro-prietario delle Inormazioni viene sostituita con quella del Responsabiledell’Applicazione, che raorza la sua responsabilità sull’applicazione esulle relative politiche di accesso. Per quanto riguarda invece la re-sponsabilità sui dati gestiti, questa non è più di esclusiva competenzadell’attuale Responsabi le dell’Applicazione, ma viene distribuita sulla base delle eettive nalità di utilizzo.

Nella nuova procedura si conermano i principi di base che avevanoispirato il precedente documento. Tra questi, la separazione di responsa- bilità tra chi gestisce la sera organizzativa (lo User Manager individua,per la propria unità, le esigenze di accesso alle applicazioni) e chi gesti-sce invece quella applicativa (il Responsabile dell’Applicazione deniscele politiche di accesso e i proli, tenuto conto delle esigenze maniestatedagli User Manager).

In supporto ai due responsabili delle rispettive aree di competenza,ci sono il Reerente delle Abilitazioni (gura organizzativa designatadallo User Manager per perezionare le richieste) e l’Operatore alle Abi-litazioni (gura tecnica autorizzata ad attivare le abilitazioni sui sistemiinormatici).

Per approondire le novità della procedura sono disponibili ulterioriinormazioni sulla Intranet inEnel, alla sezione di Corporate, Comunitàdi Pratica, “Gestione Abilitazioni” e sui manuali utenti di IAM disponi- bili nel sito http://ginevra.risorse.enel.

 User Manager > Responsabile di un’unitàorganizzativa, che attiva l’iter autorizzativo dellerichieste di abilitazione o di revoca e controllaperiodicamente le abilitazioni dei propri colla- boratori.

Referente alle abilitazioni > Figura nominatadallo User Manager per gestire i l fusso dellerichieste di abilitazione per l’area organizzativadi competenza.

Responsabile dell’applicazione > Denisce iproli e le politiche di accesso per l’applicazione,tenuto conto delle esigenze maniestate dagliUser Manager, e controlla periodicamente il lororispetto.

Gl ao cao

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Trent’anni a in Germania nascevano i Verdi. Nel gennaio del 1980 i dirigentidegli ecologisti tedeschi diedero vita al partito dei Grünen. Da allora moltaacqua è passata sotto i ponti: ma ai Verdi va riconosciuto il merito di averposto la questione ambientale al centro dell’agenda politica ed economica,

specie per quanto riguarda la qualità della vita delle generazioni attuali e uture.La nuova edizione di We are energy – il concorso dedicato ai gli dei colleghi Enel

di 18 Paesi – si ispira direttamente al tema della sostenibil ità ambientale, chiedendoaiuto ai ragazzi e ponendo loro la seguente domanda: “Il uturo della nostra bistrat-tata Terra sarà verde o grigio?” Un suggerimento viene proprio dagli organizzatori: iluturo sarà come lo coloreremo noi.

Via libera, dunque, alla consueta ‘valanga’ di idee e contributi da parte di tutti igiovani gli dei dipendenti, tra gli 8 e i 17 anni di età, che vorranno cimentarsi con

un viaggio immaginario attraverso le tematiche ambientali, e dare così il propriocontributo alla tutela delle risorse del nostro Pianeta.Fino al 28 ebbraio c’è tempo per iscriversi a un’avventura in cinque tappe (aria,

acqua, energia rinnovabile e nucleare, riuti, ecosistemi) da seguire attraversol’album didattico, inviato gratuitamente a tutt i coloro che aderiranno e che contieneconsigli utili per partecipare al concorso.

Di atto, un’occasione per presentare spunti e progetti e scegliere tra le due prove-progetto: Give the Planet a Hand - Dai una mano al pianeta, in cui i partecipanti propon-gono soluzioni per migliorare il loro territorio o la situazione ambientale in generale.E inoltre Wanted EcoNews - Cercasi EcoNotizie, dove i giovani ecologisti vanno a cacciadi novità positive per l’ambiente (nuove scoperte, ricerche in atto, ecc) da ar conosce-re ai coetanei di tutto il mondo.

In ogni caso, ad accompagnare i partecipanti, che quest'anno provengono da 18diversi Paesi (ricordiamoli: Brasile, Bulgaria, Canada, Cile, Costa Rica, El Salvador,Francia, Grecia, Guatemala, Italia, Messico, Nicaragua, Panama, Romania, Russia,Slovacchia, Spagna – con Endesa per la prima volta - e Stati Uniti) sarà la squadraspeciale per la salvaguardia dell’ambiente composta da cinque Eco-eroi (uno per ognitappa).

Planet calls to Action si svolge in due asi, una nazionale e una internazionale. Laprima premierà ciascun partecipante con un gadget e metterà in palio per i nalistidi ciascun Paese in concorso due settimane di campus estivo in Italia, dove si svol-gerà la seconda ase di We are energy 2010. Durante il soggiorno, inatti, i bambini e iragazzi - oltre a conoscere i circa 100 giovani vincitori degli altri Paesi Enel – realiz-zeranno, insieme a esperti di cinema, una serie di cortometraggi sulla sostenibilitàambientale per mettere in pratica quanto appreso durante il concorso.

il fuuo de

os aga

Fino al 28 ebbraio, compilate il modulo che trovatesul sito dedicato (http://weareenergy.enel.com/wae/modulo1.html) oppure come allegato del cedo-lino paga online tra i Documenti Comuni del sitoCARPE. Oltre a ricevere l’album ludico-didattico,chi si iscrive avrà accesso alla community interna-zionale sul sito web multilingua, punto di incontrovirtuale tra i ragazzi dei 18 Paesi We are Energy.

Coe aecae

Orizzonti

La sostenibilità ambientalecresce insieme ai tuoi fgli.E ha bisogno delle loro idee.

Plane t calls  to Ac tion 

 WE ArE EnErGY Arriva la nuova edizione del concorsodedicato ai figli dei colleghi Enel.Tema di quest’anno, la sostenibilità ambientale

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Sicurezza

P er la prima volta in Spagna istituzioni pubbliche e aziendeprivate hanno unito gli sorzi per dare vita a un orum perma-nente per l’analisi e lo scambio di buone prassi in tema di salutee sicurezza sul lavoro.

Il progetto è nato lo scorso 3 dicembre su iniziativa di Endesa con lacreazione dell’Osservatorio di Prevenzione. All’iniziativa, oltre all’azien-da energetica, partecipano il Ministero del Lavoro e dell’Immigrazione– attraverso l’Istituto Nazionale per la Sicurezza e l’Igiene sul Lavoro – el’Associazione Nazionale di Enti accreditati per la Prevenzione di Spa-gna (ANEP), che riunisce e rappresenta coloro che hanno il permesso delGoverno spagnolo per operare nel settore della prevenzione dei rischiproessionali.

Le principali attività dell’Osservatorio saranno lo scambio di inor-mazioni sulle migliori pratiche sviluppate dai suoi membri e da altrerealtà; l’individuazione di indicatori che permettano di ri levare quandovi è un’elevata probabilità di inortuni, l’analisi approondita di alcuniinortuni particolarmente rilevanti per gravità, dinamica o conseguenzee monitoraggio degli sviluppi legislativi prodotti in materia e la presen-za nei orum che lavorano allo sviluppo di questi; lo studio dei temi diCorporate Social Responsibility che sono più legati alla sicurezza (comead esempio l’integrazione degli immigrati nel mercato del lavoro) e lapromozione di iniziative di comunicazione per diondere una maggioreconsapevolezza nella comunità sulle tematiche di salute e sicurezza sullavoro.

La creazione dell’Osservatorio a parte del processo di riduzionedegli inortuni avviato da Endesa negli ultimi anni. I risultati sono note-voli: negli ultimi quattro anni l’indice di requenza è diminuito del 70%nella penisola iberica. Ciò ha portato a diversi riconoscimenti a livellonazionale e internazionale: ad esempio, Endesa ha ottenuto il punteggiodi 100/100 in materia di sicurezza sul lavoro nella recente revisione delDow Jones Sustainability World Index, il principale punto di rierimentonel campo della sostenibilità globale.

La costituzione dell’Osservatorio è avvenuta durante la 2a SettimanaInternazionale della Sicurezza del Gruppo Enel, che si è svolta dal 30novembre al 6 dicembre 2009. Oltre alla creazione del orum, Endesa hapromosso due seminari sulla sicurezza sul lavoro a Madrid e Barcello-na, un incontro con i rappresentanti di oltre cento imprese e cinquantasaety walks in altrettanti impianti di generazione e distribuzione. InAmerica Latina, ha dato vita a oltre centocinquanta azioni ed eventidi vario tipo (tra cui trenta saety walks) in Cile, Argentina, Colombia,Argentina e Perù.

Osseaoo scuea

pUBBLiCO E privAtO inSiEmENasce su iniziativa di Endesa il primoforum spagnolo per la prevenzionedegli incidenti sul lavoro

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L

anciato nel 2006, il progetto Zenith rappresenta oggi un punto di rierimentoondamentale nei programmi di eccellenza operativa all’interno del GruppoEnel. In questo quadriennio - con l’obiettivo di mantenere la leadership e

migliorare l’ecienza, sia nella produzione che nei servizi - sono state inattiideate e lanciate dalle diverse Divisioni e Funzioni oltre 300 iniziative di miglioramen-to, con oltre 2.400 attività di dettaglio. Una risposta concreta a un contesto competitivosempre più aggressivo e globale, nel quale sono i migliori sul mercato quelli a esserepremiati.

Già nel 2008 Zenith era diventato un unico marchio per raccogliere e valorizzarele iniziative di miglioramento (es. Pegaso, Quasar, Prometeo) e i risultati di tutte lestrutture organizzative a livello internazionale. Ma è nel 2009, una volta completato ilperimetro geograco e tecnologico delle acquisizioni, che Enel continua a persegui-re lo sviluppo del miglioramento continuo nell’ambito di tutte le Divisioni e (novitàdell’anno appena chiuso) di tutti i Paesi in cui l’azienda è presente. Grazie a un nuovosalto quantitativo nelle ambizioni del progetto Zenith, vengono impegnati complessi-vamente circa trenta gruppi di lavoro, con un centinaio di persone che si coordinanosettimanalmente per monitorare l’avanzamento dei progetti.

UN ANNO CRUCIALE“Il 2009 - ha spiegato Giulio Carone che guida insieme a Bruno Giancaterino 

il Project Oce di Zenith - si è presentato come un anno cruciale, durante il qualeabbiamo dimostrato più che in passato la nostra capacità di migliorare le nostre per-ormance operative. Per questo è stato importante da un lato identicare nuove azionidi miglioramento, e dall’altro estendere il progetto a tutte le nuove realtà del Gruppo.Tutto ciò a benecio dell’eccellenza gestionale e della massimizzazione dei fussi -nanziari”. Aggiunge Giancaterino: “Sia da parte del management che dei singoli colle-ghi ci attendiamo contributi signicativi sui processi di riorganizzazione. Il panoramadi intervento sarà il più ampio possibile, dalle microattività no alle r istrutturazionidi tipo organizzativo”.

Zenith - che ha come leader di progetto il Direttore Personale e Organizzazione,Massimo Ciof, e Luigi Ferraris, Direttore Amministrazione Finanza e Controllo - èarticolato in tre asi. Nella prima è stato identicato il potenziale di miglioramento,quanticato in circa 2,7 miliardi di euro nel tr iennio 2009-2011; nella seconda sonostati deniti i dettagli dei vari progetti, mentre nella terza si perseguono le azionistabilite.

“Nel 2009 - spiega Gustavo Troisi, Responsabile Pianicazione e Controllo Investi-menti Italia e Project Oce Zenith - strumenti e metodologie di project managemente di monitoraggio sono state ulteriormente migliorate. Attualmente i 30 gruppi dilavoro dispongono di un sistema di tracking delle iniziative (il cosidetto TEX) checonsente di pianicare le attività di dettaglio in termini di azioni, tempistica e rispar-mi, monitorando l’avanzamento in tempo reale. La modalità di lavoro è ora totalmenteautomatizzata, vista anche la ri levanza e la complessità del progetto. Per ornire aigruppi di lavoro una reportistica tempestiva è stato sviluppato un sistema di mail chevengono inviate automaticamente ai responsabili di team delle varie attività, eviden-ziando eventuali iniziative in ritardo o scostamenti rispetto alle attese. Inne è statadenita una piattaorma di indicatori di perormance trimestrali (KPIs), come ulterio-re supporto gestionale per monitorare l’avanzamento del percorso verso l’eccellenza”.

ZenithmiGLiOrAmEntO COntinUOA quattro anni dalla sua nascita facciamoil punto sul programma di eccellenza

È un momento di orte innovazione per il settorenucleare di Enel. Anche in Slovacchia, dove le com-petenze maturate dai tecnici di Slovenské elektrár-ne sono confuite in un progetto sperimentale perridurre no al 99% i l volume della produzione an-nuale di riuti liquidi concentrati con radioattivitàmedia e bassa. Si tratta di un nuovo processo, inase di prova, per il t rattamento di questa tipologiadi riuti che all’esperienza di SE unisce l’applica-zione di nuove tecnologie già sperimentate da altriPaesi. L’iniziativa a parte del progetto Zenith perl’eccellenza con l’applicazione del Design to Cost,un approccio che consiste nell‘individuazione disoluzioni che garantiscono il migliore rapportocosti/beneci.Come spiega Gian Luca Noeri, Responsabile delDesign to Cost in Slovenské elektrárne, “Il proget-to si ocalizza sui riuti con radioattività media e bassa, e in particolare sui liquidi concentrati cherappresentano l’80% del totale prodotto”.“Attualmente – prosegue – questi riuti vengonotrattati con un processo di bitumazione e cementi-cazione che, se da un lato permette di convertirliin materiale inerte e inoensivo, non consentetuttavia di ridurne in modo signicativo il volume.Applicando al processo di trattamento una seriedi tecnologie quali la ozonizzazione, la ultraltra-zione, il trattamento con resine a scambio ionico ela cristallizzazione è invece possibile ottenerne unabbattimento del volume no al 99%”.Dopo l’approvazione del progetto a metà 2009, èstata eettuata una prima ase di sperimentazioniin laboratorio con un impianto pilota. “ConcludeNoeri: “I risultati sono molto promettenti. Per que-sto siamo duciosi di poter risolvere le questionirimaste aperte durante il nuovo ciclo di test avviatoa novembre”. A trarre vantaggio dal nuovo proces-so saranno l’ambiente, le modalità di trattamentodei riuti in termini di sicurezza, la capienza deisiti di stoccaggio.

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il 2009 d zeh

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Sostenibilità

Nel 2007, quando venne lanciata a livello nazionale la procedura di conci-liazione paritetica adottata insieme alle associazioni dei consumatori, loslogan adottato u: “Quando attenzione a rima con conciliazione”. Oggia tre anni di distanza, la procedura di conciliazione consente a oltre venti

milioni di clienti di risolvere in modo veloce, semplice e senza alcun onere economicoqualsiasi controversia di natura economica legata al contratto di ornitura di energiaelettrica e di gas. Allo strumento possono ricorrere tutti i clienti domestici di Enel Servi-zio Elettrico, la società che eroga la ornitura di energia elettrica nel Servizio di maggiortutela, e di Enel Energia, la società di vendita di energia elettrica e gas nel mercato libe-ro. Ed entro il 2010 questo strumento sarà esteso a un maggior numero di c lienti: Enelinatti ha aperto un tavolo di lavoro per la rma di un protocollo di intesa con le seipiù importanti Associazioni nazionali di rappresentanza delle piccole e medie impreseConartigianato, Cna, Concommercio, Conapi, Conesercenti e Conagricoltura, checonsentirà di estendere la conciliazione anche alle attività imprenditoriali.

L’esperienza è mutuata dal settore della teleonia: più di dieci anni or sono le as-sociazioni dei consumatori hanno cominciato a perseguire questa via alternativa allagiustizia ordinaria per la soluzione delle controversie con le più importanti compagnie.Visti i risultati estremamente positivi, hanno poi deciso di utilizzare la conciliazioneanche in altri mercati, ra cui quello energetico, in un momento particolarmente delicatorappresentato dalla completa e denitiva liberalizzazione del settore.

Enel oggi è l’unica azienda in Italia e nel panorama europeo ad avere una procedu-ra di conciliazione attiva e a regime in ambito nazionale. Considerata la dimensioneinternazionale raggiunta in questi ultimi anni dall’azienda, il modello verrà esportatoall’estero, riproponendo la positiva esperienza di progettualità congiunta con le associa-zioni dei consumatori italiane: la collaborazione costituisce una best practice in materiadi relazione ra una grande azienda e gli stakeholders.

Il progetto è nato nel 2004 e si è concretizzato due anni dopo, con la rma di unprotocollo di conciliazione e di un regolamento attuativo da parte dell’AmministratoreDelegato di Enel, Fulvio Conti e dei vertici di tutte le associazioni dei consumatori delCNCU (Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti, organismo istituito nel 1998 pressoil Ministero dello Sviluppo Economico). La procedura di conciliazione paritetica, che sisviluppa completamente online, è stata poi sperimentata per circa un anno in Piemontee successivamente ampliata a tutto il territorio nazionale. L’estensione della proceduraè avvenuta dopo un ciclo di 28 corsi di ormazione rivolti ai conciliatori e agli operatoridegli sportelli territoriali delle associazioni che si sono svolti in nove città italiane, orga-nizzati presso le sedi Enel da Consumers’ Forum, con il supporto economico dell’Auto-rità per l’Energia Elettrica e il Gas.

Se aeoe fa aco coclaoe

prOCEDUrA SEmpLiFiCAtAVenti milioni di clienti oggirisolvono le controversie in modoveloce ed economico

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Roma Termini, Genova Cornigliano, Pescara. E poi NapoliCentrale, Catania, Mel, Torino, Messina. Sono le istantaneeerroviarie di un Paese in movimento: gente che arriva, genteche parte, orologi e teleoni alla mano. Eppure in questi luoghi,

che per denizione sono di passaggio, c’è chi decide di ermarsi seppurcontro la propria volontà in un luogo che diventa “tetto, calore, sicurez-za”. Sono gli homeless, persone senza ssa dimora, che per la concate-

nazione di una serie di eventi sortunati hanno perso tutto quello cheavevano o non hanno trovato quello che cercavano. Persone che nel girodi brevissimo tempo si trovano senza una casa, senza un lavoro e senzail conorto del calore umano.

Nell'Unione Europea sono 80 milioni – cioè i l 17% della popolazione– le persone che vivono sotto la soglia di povertà. In Italia un esercitodi 17 mila persone senza ssa dimora si concentra nella grandi città:solo a Roma sono 6mila, 4mila delle quali vivono per strada. Un iden-tikit spietato quello dei senza ssa dimora: perlopiù uomini, stranieri,di età compresa tra i 18 e i 40 anni niti per strada per aver perso illavoro (59%), per problemi di salute (30%) o amiliari (15%). Oltre allasoddisazione dei bisogni primari (mense, dormitori, servizi igienici), isenza ssa dimora chiedono soprattutto lavoro, assistenza sanitaria (permalnutrizione, abuso di alcol, malattie inett ive, psichiatriche, ecc...) eassistenza legale.

Proprio per questo motivo è nata Un cuore in stazione, l’iniziativapromossa da Enel Cuore e Ferrovie dello Stato. Lo scorso 18 dicembrea Roma Termini è stato inaugurato il nuovo centro poliunzionale perl’assistenza ai senza ssa dimora che sarà gestito da Binario 95, la coo-perativa sociale già attiva dal 2006 nella stazione romana. Già a partiredall’inizio di quest’anno, inoltre, il progetto di solidarietà proseguiràcon l’apertura entro due anni di altri 14 centri di accoglienza integrati inaltrettante città e stazioni italiane. Prossima ermata: stazione di GenovaCornigliano a ebbraio.

“Le drammatiche condizioni delle persone che vivono ai marginidella società ci hanno indotto a dedicare una parte delle attività di EnelCuore ai senza ssa dimora, ha aermato il Presidente di Enel Cuore,Fulvio Conti. “Per questo – ha proseguito – con il sostegno alle asso-ciazioni di volontariato che operano sul territorio ci siamo impegnati inun progetto di accoglienza e assistenza ma soprattutto ci impegniamoa orire percorsi di recupero per restituire agli emarginati la dignità, lasperanza e l’opportunità di ripartire”.

“Con questa iniziativa, che arriva all’inizio del 2010, anno europeodella lotta alla povertà e all’esclusione sociale, vogliamo superare l’in-dierenza che oggi circonda gli emarginati e dare loro una speranza ela possibilità di reinserirsi nella società – ha commentato invece Mauro

Moretti, Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato”, spiegandoinoltre che “l’iniziativa rientra in un più ampio e importante progetto divalorizzazione delle stazioni, che da un lato sono le ‘porte’ delle nostrecittà, e dal l’altro il punto di approdo delle persone in dicoltà”.

A Roma Termini le FS hanno messo a disposizione di Binario 95 ul-teriori 300 metri quadrati di spazio rispetto alla sede precedente, mentreEnel Cuore con un contributo di 400mila euro ha permesso la realiz-zazione del centro poliunzionale. Non solo una coperta e un panino,

Enel cuore

Bao 95: la aae da u

CON “UN CUORE IN STAZIONE” AIUTIAMO LE PERSONESENZA FISSA DIMORA AD AVERE UN'ALTRA POSSIBILITÀ.Enel Cuore, in partnership con le Ferrovie dello Stato, dà il via al progetto "Un cuore in stazione".In 15 stazioni nasceranno strutture speciali dove le persone più disagiate troveranno accoglienzae sostegno, ma soprattutto un aiuto per ripartire con la loro vita. Il fine del progetto, infatti,è proprio questo, dare una seconda opportunità a chi forse non ha avuto neppure la prima, egrazie al lavoro delle associazioni locali aiutarli passo dopo passo a ricostruirsi una vita. Enel Cuore,la ONLUS di Enel che dal 2003 è impegnata in progetti a favore di coloro che vivono in condizionisvantaggiate, questa volta sceglie di dare una destinazione a chi non ne ha più. www.enelcuore.org

CI SONO VITE CHE POSSONORIPARTIRE DA QUI.

Un CUOrE in StAziOnE

Enel Cuore e Ferrovie dello Statoaprono a Roma Termini un centro polifunzionale per l’assistenza aglihomeless che presto troverà sede inaltre 14 città italiane

dunque, ma psicologi e operatori sociali, sostegno sanitario, assistenzae orientamento alla ricerca di un lavoro, sioterapia, laboratori didatticie creativi, ax, internet e cineorum: il tutto in ambiente amiliare. Perare in modo, insomma, che possa tornare a ripetersi la storia del cuocoFilippo raccontata da Sette (il magazine del Corriere della Sera): “Era nitoper strada da un paio d’anni, dopo il divorzio, il licenziamento e undiscreto mucchio di guai”. Grazie a Binario 95 “è tornato a are il cuocoin un ristorante vicino alla stazione. Dicono che la sua carbonara sia dascarpetta compulsiva”.

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Prisma

“Faustinéee, ci veni a la marinaaa”. Con questa cantilena interro-gativa, negli anni della gioventù empedoclina, un qualsiasi ami-co si sarebbe potuto rivolgere a Fausto Pirandello per invitarloal mare. In quei pomeriggi di luglio di metà Novecento quando

aceva (e a ancora) troppo caldo anche per pensare. E lui alla ne allamarina ci è andato: grazie all’iniziativa di Enel e al sostegno del Comu-ne di Porto Empedocle, i suoi quadri sono in mostra dal 23 gennaio al 6aprile nella ex Chiesa Vecchia (oggi Auditorium di San Gerlando), dovei visitatori possono entrare gratuitamente. In vista della costruzione delrigassicatore di Porto Empedocle, l’esposizione rappresenta la coner-ma dell’impegno di Enel per la valorizzazione culturale del territorioattraverso il programma Energiaper, che prevede anche un sostegno alrestauro di Casa Fragapane per ospitare la sede della Fondazione An-drea Camilleri.

Non è mai semplice spiegare l’opera di un pittore, anche quando nonè astratto o metasico. E allora bisogna guardare alla sua storia persona-le. Stilisticamente Fausto Pirandello (1929 – 1970) è cresciuto alla Scuolaromana, per poi distaccarsene lentamente e distinguersi per originalitàe ricerca solitaria, come spiega la storica dell’arte Claudia Gian Ferrari,che ha concesso in prestito alla mostra l’intera collezione Pirandello.

Per i non addetti ai lavori, invece, ciò che umanamente ha segnato lavicenda dell’artista è l’ingombrante eredità paterna. Il lascito di Luigi Pi-randello, che rinverdì la tradizione della letteratura siciliana indagandocon sottile ironia l’umana specie e mettendola di ronte ai suoi vizi, virtù

e paure. E con un’ecacia di gran lunga superiore alle nascenti teoriepsicanalitiche dell’epoca. Senza dimenticare che ha cambiato per semprela storia del teatro mondiale. Un gigante, insomma, con cui hanno dovu-to are i conti non solo quelli che gli erano legati per via di sangue.

Parliamo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, con la sua introspe-zione elina, e di Leonardo Sciascia (autore, agli esordi, di Pirandello e il pirandellismo), per arrivare no ad Andrea Camilleri (peraltro coetaneodi Fausto), che alla sua maniera ci ha guidato nell’universo pirandellianocon la Biografa del fglio cambiato.

Chissà come mai sono nati tutti in provincia di Agrigento. Forse larisposta è in questo orizzonte aricano troppo alto per essere soltantoil mare dei bagnanti nordici uori stagione: da mille anni è una ron-tiera. Oppure la spiegazione è alle spalle, sepolta nella Valle dei Templiinsieme al teatro greco, nella terra “petrusa” capace di dolcezze e ariditàinnite. E poi le vampe d’agosto, il lampo che squarciò il pino solitariosulla tomba del drammaturgo, i camion di arance e cemento che arran-cano sui viadotti urbani della Sud Occidentale Sicula, scansando un’altracolonna di extracomunitari. Tutto questo è nello sguardo di FaustoPirandello nel suo Autoritratto sentimentale . Specialmente in quella piegatra le sopracciglia: il marchio della sicilianità, lo sorzo vano eppureconvinto di poter dare ordine al Kaos.

Non acciamola troppo tragica però, il mandorlo è già in ore e trapoco arriverà la controra giusta per tornare alla marina.

rooalla aa

pOrtO EmpEDOCLEGrazie a Enel in mostra le operedi Fausto Pirandello, il figlio

d’arte che traspose in pittural’ingombrante eredità paterna

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Prisma

Continuano i concerti dell’Orchestra dell’Accademia Nazio-nale di Santa Cecilia nelle ambasciate dei Paesi in cui Enelè presente: gli ultimi appuntamenti con la grande musicaclassica si sono tenuti nelle sedi di rappresentanza diploma-

tica di Bucarest, Parigi e Mosca. L’obiettivo del progetto, organizzato incollaborazione tra l’azienda e una delle più antiche istituzioni musicalial mondo, è quello di dare vita a concerti di altissimo valore artisticoed esecutivo in luoghi simbolo per la cultura del nostro Paese, come leambasciate.

Lo scorso 21 gennaio è stata la volta di Parigi. Nella capitale ranceseun trio composto da Carlo Tamponi al fauto, Francesco Bossone al a-gotto e Steano Micheletti al pianoorte ha eseguito un repertorio moltovario: dalla produzione cameristica giovanile di Donizetti al Gran Duo concertato per fauto e agotto su temi verdiani di Torriani–Morlacchi;dalla grande tradizione di musica da camera per ati rancese (esem-plicata dallo spettacolare Trio di Devienne), all’opera di Carl Maria VonWeber.

Il programma della serata moscovita, tenutosi lo scorso 26 gennaio,invece ha oerto un omaggio al pubblico cittadino aprendo con le notedi due tra i suoi maggiori compositori: Sergej Rachmaninov e DmitriŠostakovic. All’esecuzione c’era il Bernstein Piano Trio, composto daVincenzo Oliva al pianoorte, Nicola Lolli al violino e Danilo Squitieri al violoncello. Nel Bernstein Piano Trio convergono musicisti dell’Orche-stra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, con esperienze maturatein alcune delle più importanti istituzioni nazionali e internazionali.La serata si è aperta con il movimento del Trio elegiaco in sol minore di

Rachmaninov, un’opera di grande intensità emotiva e lirismo. Poi è statala volta del Trio in mi minore di Šostakovic, dedicato al l’eroica resistenzadi Leningrado contro le armate di Hitler: il tema della composizione sionde alla tragedia della guerra, il proondo dolore per la morte prema-tura di un suo caro. Il concerto si è chiuso con Siciliana e Burlesca, operadi Alredo Casella, uno ra i maggiori compositori italiani del primoNovecento, che rappresenta una sorta di summa del lessico del maestro.

A novembre presso il Museo nazionale d’arte rumena di Bucarest siera tenuto il concerto dello stesso trio esibitosi a Parigi, che ha eseguitoanche alcune danze popolari rumene.

L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia è stata ondata ucialmentenel 1585 e nei secoli si è trasormata da sodalizio di musicisti a valenzalocale in moderna accademia ed ente concertistico sinonico di amainternazionale. Oggi unisce un corpo accademico composto da cento rai più illustri esponenti della cultura e dell’arte musicale a un’orchestra eun coro sinonici ra i più accreditati a l ivello mondiale. Enel è socio Fon-datore dell’Accademia dal 2003. Con questa collabora alla realizzazionedi iniziative per promuovere la musica di qual ità su tutto il territorionazionale e internazionale, nell’ambito del programma Energia per lamusica. Oltre ai concerti nel le ambasciate, Enel e l’Accademia di SantaCecilia da anni organizzano concerti nelle piazze delle principali cittàitaliane o in luoghi inediti come le centrali elettriche. La nostra azienda,inoltre, è partner tecnologico di Santa Cecilia: ha realizzato il nuovo sitoInternet e ha lavorato alla costruzione della piattaorma per la gestionedella Bibliomediateca.

Eega, aeso!

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Scelper o

Internet ci ha cambiato la vita. Tanto che uno dei guru dellacomunicazione digitale, Nicholas Negroponte, ha propostodi assegnare al Web il Nobel per la Pace, per il suo essere retedi relazioni, desideri, aspirazioni e contatti umani. Proprio ratutti i luoghi di relazione, anche se ludica, Facebook è quelloche più prepotentemente si è imposto nell’esistenza digitale ereale di molti. A testimoniarlo, il recente lancio di un nuovoservizio usuruibile tramite il cellulare, anche senza avere unaconnessione a Internet.Wind ha inatti lanciato, per prima in Italia, la possibilità dirimanere in contatto con la propria rete di amici attraverso glisms. Proprio grazie ai messaggini, l’utente che si iscriverà allapagina Facebook Sms del social network potrà aggiornare ilproprio stato, ricevere e rispondere alle notiche, scrivere sulla bacheca. Il servizio, al costo del proprio piano tariario, è per-sonalizzabile sia nel numero, nel tipo e negli orari di notica.

Le grandi potenzialità applicative della rete telematicapermettono alla società del terzo millennio di migliorarela qualità della vita dei singoli cittadini, delle amiglie e diintere comunità. È questa la premessa da cui prende avviol’analisi di Francesco Di Nisio sul telelavoro, uno strumen-to ancora da scoprire da parte del grande pubblico e direttoalle persone che intendono utilizzare la tecnologia non soloper scopi meramente economici, ma ancor più per tutelarela salute pubblica e la vita umana.La ricerca si qualica per la chiarezza e la ricchezza dei con-tenuti, come per l’originalità e l’equilibrio dei giudizi e delleinterpretazioni. Vengono esplorate tutte le più rilevantidimensioni del telelavoro, dal rapporto con la disabilità e ledonne, la ormazione e i l sindacato, la comunicazione orga-nizzativa e la teledemocrazia, realtà emergenti in Europa enel mondo.Oltre a lavorare per la Divisione Inrastrutture e Reti, DiNisio è presidente nazionale dell’Aidosp (Associazioneitaliana dottori in scienze politiche): laureato in ScienzePolitiche e in Sociologia, Di Nisio è esperto di organizzazio-ne e relazioni sociali. Ha maturato esperienze nella costitu-zione e gestione di organizzazioni sociali no-prot. Negliultimi anni ha svolto attività di ormazione sui temi dellacomunicazione sociale.

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Francesco Di Nisio

TelelavoroUno strumentoa tutela della vita 

 

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EventoLibri

Intercultura

Facesco D nso - telelaoo / Ed. Franco Angeli, 25 euro1

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32 Enel Insieme Gennaio/Febbraio 2010

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itreu

Intercultura

Ne ha atta di strada ilragazzo “nato ai bordidi perieria… dovel’aria è popolare ed èpiù acile sognare cheguardare in accia larealtà”. Oggi ha unsito in cinque linguee quel successo inter-nazionale inseguiton dagli esordi. Luiè Eros Ramazzotti,che il prossimo 27ebbraio si esibirà allaSteel Arena di Kosicein Slovacchia. L’eventoè sponsorizzato daEnel e Slovenskéelektrárne.

Prende il via "Per ilTuo cuore", la campa-gna di raccolta ondi asostegno della ricercanell'ambito delle ma-lattie cardiovascolari.L’iniziativa, lanciatadalla Fondazione Ita-liana per la Lotta alleMalattie Cardiovasco-lari-Onlus partirà il29 gennaio no al 14ebbraio 2010. La RAIcon il suo Segretaria-to Sociale, ha con-cesso il patrocinio ededicherà alla campa-gna spazi, interventie spot alle iniziativedella Fondazione.L’iniziativa si svolgesotto l’Alto Patronatodella Presidenza dellaRepubblica ed è pa-trocinata da Pubblici-tà Progresso.

Dopo il successo re-gistrato durante tuttele tappe del suo tourin Italia, si concludea Napoli IncredibileEnel, la maniestazio-ne ospitata da unastruttura itinerante eideata da Enel per co-municare in modo in-novativo le meravigliedell’energia. Anchenella città partenopea,quindi, da giovedì 18a domenica 21 ebbra-io, i cittadini, i colle-ghi e le loro amigliepotranno assistere epartecipare a giochi,eventi conerenze,esperimenti scienticie spettacoli.

Ancora due appun-tamenti nel 2010 conLe Grandi Lezioni diGiornalismo, l’inizia-tiva promossa daEnel che si svolgeall’Auditorium Parcodella Musica di Roma.A raccontare storie etrucchi del mestiere,lunedì 22 ebbraio,sarà Gianni Mura,scrittore e corsivistasportivo di Repubblica n dalla ondazionedel giornale, nel 1976.Il 14 marzo, invece, laparola passa a Nata-

lia Aspesi, decana delgiornalismo italianodi costume, criticacinematogracasempre su Repubblica e titolare della rubrica

“Questioni di cuore”su Il Venerdì.

raao Sloaccha

 Al a Per il tuo cuore

icedble Eela naol

Leo dgoalso

Eos raao / Steel Arena – kosi ce 27 febbraio 2010 / 

.ramazzotti.com

icedble Eel / Napoli - Piazza Dante / 

18-21 febbraio / .incredibile.enel.it

29 gennaio-14 febbraio Raccolta fondi Fondazione “Per

il tuo cuore” .periltuocuore.it

Gad Leo d Goalso / Roma, AuditoriumParco della Musica 22 febbraio e 14 marzo, ore 21 / 

.auditorium.com

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GeeEnel

Gente Enel

Autunno 2009, una giornata di lavoro come le altre nella cen-trale idroelettrica Enel di Sampeyre, in Val Varaita, provinciadi Cuneo. Antonio Roux, 55 anni, è uno dei colleghi che quelgiorno è di servizio all’interno dell’impianto. Nel tempo che glirimane dalla sua attività di operaio, Antonio si dedica alla po-litica. Nelle la di una l ista civica è stato inatti eletto assessoredel Comune di Bellino, un paesino di poco più di 200 abitanti apochi chilometri da Sampeyre.Quel giorno però accade un imprevisto. Come a volte succedequando non vengono rispettate tutte le procedure di sicurez-za, un collega di Antonio, che lavorava a pochi metri da lui,inavvertitamente provoca una scossa elettrica. Una scaricasora i due operai e colpisce il pavimento, scavando un bucoproondo oltre 20 centimetri. Mentre Antonio viene sbalzatovia di qualche metro, il collega miracolosamente se la cava conustioni varie. Quest’ultimo però è in stato di shock. Antoniocapisce che bisogna intervenire tempestivamente. Si avvicinaal collega e gli pratica un massaggio cardiaco. Un’azione che glisalva la vita.A distanza di qualche settimana, l’azienda decide di riconosce-

re ad Antonio il valore della sua azione. Il nostro collega vieneinvitato a Roma dove — per il coraggio dimostrato — riceve ilpremio Personaggio Enel 2009 per la sicurezza sul lavoro. Antonioinoltre è per due giorni ospite di Enel nella Capitale, insieme alcollega salvato e a un dirigente provinciale di Enel Produzione.Roux ricorda ancora con emozione la consegna del premio:“Trovarmi nell’immenso Auditorium, alla presenza di 500dirigenti Enel provenienti da tutta Italia, ed essere premiatoe applaudito è stata una esperienza indimenticabile e unagrande soddisazione”. L’encomio prevedeva anche un premiodi 5.000 euro.Antonio non ha smentito la sua nota generosità. La cira è statadevoluta alla sezione della Protezione Civile del suo comune,Bellino. I compaesani lo ringrazieranno: oltre ad avere come

assessore il personaggio Enel del 2009, potranno comprarsi unapiccola resa, con la quale liberare più agevolmente dalla nevele strade delle razioni limitroe.

Come tutti i gallesi, Antony ha la passione del rugby. “Il miosogno? Vedere l’Italia che batte la Francia nel torneo delle SeiNazioni. Ma non il Galles…”. Hobby a parte, Antony Parsons svolge un ruolo di grande importanza nel Gruppo Enel: è ilDirettore Commerciale di Enel France. Un britannico che lavoraa Parigi per un’azienda italiana. Dunque, un ottimo esempio diintegrazione europea.La storia di Mister Parsons parte dall’Università del Galles,dove Antony si occupa di sistemi di tubature per centralielettriche. Con l’idea di are esperienza uori dal Regno Unito,ottiene un primo contratto europeo che lo porta a Lione. Da lìa breve Parsons viene assunto da EDF per occuparsi di ap-provvigionamento di combustibile nucleare, sia all’internodella Francia che in altri Paesi. Ma è nel 2000, con l’apertura delmercato energetico rancese, che Antony si traserisce a Parigiper curare le vendite di energia alle grandi aziende.Nel 2005 arriva l’opportunità di passare a Enel, con l’incarico diDirettore Commerciale. “La crescita di Enel in Francia – raccon-ta – è stata molto rapida. Nel 2006 ci sentivamo un po’ soli nelnostro ucio di Parigi. Ora invece abbiamo una sede nostra,

con un grande team di persone. Questo ha atto sì che le ven-dite in Francia siano molto cresciute: rispetto ai livelli del 2007,nel 2010 venderemo energia dieci volte di più…”.Nel gruppo diretto da Antony non ci sono solo colleghi ran-cesi e italiani: del team anno parte anche persone che proven-gono dal Regno Unito, così come da Russia e Polonia. “Anche ilpacchetto di energia che vendiamo contiene diversi componen-ti che vanno dalla produzione nucleare no alle rinnovabili.Devo dire che è un mix molto interessante di culture tecniche:tutto questo grazie alla presenza di Enel in Francia”. Ora leconoscenze di monsieur Parsons sono molto utili per aiutare ilrilancio dell’esperienza nucleare in Italia. “Conesso che nel2000, quando lasciai Lione — e dunque l’attività con il nuclea-re — non mi sarei aspettato che un giorno di dieci anni dopo

sarei stato di nuovo coinvolto sul nucleare”. E per di più per unPaese che non è né la sua Francia d’adozione, né tantomeno lanatìa Gran Bretagna.

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Anthony Parsons

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Antonio Roux

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telegestione, le ispezioni, la gestionedei lavori e dell’utenza, la digitazio-ne di diari tecnici e amministrativi,telecontrollo e automazione, postaelettronica e accesso alla intranetaziendale, documentazione tecnica eapplicazioni a supporto della saety.In questo modo gli operai posso-no contare sul atto che il sistemaornisce un’integrazione completa deidati dal campo al centro e viceversa,riducendo al minimo l’aggravio delladigitazione a lavoro concluso.Per quanto riguarda Enel Insieme,tutti i colleghi che si connettono dallarete LAN aziendale con il TabletPCWFM possono regolarmente consul-tare gli articoli dell’house organ. Nonè possibile invece connettersi al sitodi Enel Insieme dall’automezzo, utiliz-zando la connessione GPRS.

Vai al sito di Enel Insieme ( http://

blog.risorse.enel/insieme)

portatile Panasonic CF-19 con touch-screen sincronizzabile con le centralioperative, è stato corredato dall’al-lestimento di 5.300 automezzi comeprevisto dal progetto Work ForceManagement.Nell’abitacolo di ogni automezzoallestito è presente un monitorche replica le inormazioni del PCinserito nella piattaorma di collega-mento (docking station) installata nelvano posteriore del mezzo. Questostrumento, dotato di un comunicato-re satellitare, ornisce la connettivitàGPRS, consente di stabilire dove sitrova il veicolo e ornisce un suppor-to logistico alle attività sul campo,permettendo di ridurre i tempi diintervento su guasto.Il PC integra un navigatore su carto-graa tecnica SIGRAF ed è provvistodi una suite completa di applicazioniche coprono le attività eettuatesul campo dai tecnici di IR come la

Eel isee e tablepC 

Da questo mese, Enel Insieme nella suaversione on line cambia indirizzo. Come già spiegato nell’articolo di pagina 11, ilnuovo web magazine introduce le unzio-ni di ricerca e organizzazione dei conte-nuti per numeri, sezioni o temi. Inoltre ilettori avranno la possibilità di votare ecommentare gli articoli e approondire gliargomenti con le video news. Alcuni col-leghi della Divisione Inrastrutture e Retici chiedono se, anche collegandosi con ilTabletPC WFM, Enel Insieme può essereregolarmente consultato. Per saperne di più, abbiamo chiesto alcune precisazioni a Massimo Maffeis (IR TER).

Il TabletPC è ‘l’angelo custode’ dellesquadre di tecnici della DivisioneInrastrutture e Reti che operanosul territorio. Lo strumento, un PC

CaaleAperto

Canale aperto

Enel Insieme pubblica, in questa rubrica, le domande

e i contributi dei lettori. L’indirizzo a cui spedirle è: 

redaoe Eel isee - Coucaoe ieaEel Sa — vale rega maghea, 125 — 00198 roa

Oue a osa eleoca a: [email protected]

i oda su Eel t

Risiko

Quando una grande azienda decide di investire all'estero spesso deve considerare

le dinamiche politiche e sociali del Paese ospitante. Per arlo ci vuole esperienza

e diplomazia, una rete atta di contatti e mediazioni, concessioni e ermezze: tutti

ingredienti necessari alla riuscita dei progetti più ambiziosi. Per scoprire i segreti di

questo difcile lavoro di relazione, Risiko ospita il Responsabile Aari IstituzionaliInternazionali Mauro Battocchi.

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È in arrivouna novità.