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Vincenzo MANNA Specialista in Neurologia Specialista in Psichiatria
Docente di Neurologia e Neuro Linguistica nel Corso di Laurea in Logopedia della Università degli Studi “La Sapienza” di Roma Sede di Ariccia
Dir. Resp. Day Hospital - Dipartimento di Salute Mentale - AUSL ROMA H
Equivalenti depressivi e fibromialgia: affinità etiopatogenetiche e terapeutiche.
III Riunione Regione Lazio
Roma 14-15 Giugno 2011
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità:
il 5.8 per cento degli uomini
il 9.5 per cento delle donne presenta nel corso di un anno un episodio depressivo.
Nel 2020 la depressione maggiore sarà la seconda causa di disabilità sul pianeta.
La depressione
oggi
Manna 2011 WHO ANNUAL REPORT 2001
I numeri sono impressionanti,
anche perché il dato oggettivo rappresenterebbe solo
la punta dell'iceberg
di un sommerso allarmante.
Le stime riferiscono di
340 milioni di persone
con depressione nel mondo.
Ogni anno il 27 per cento della popolazione europea
soffre di un disturbo mentale (93 milioni)
e il rischio life time è del 50 per cento della popolazione.
In Italia da 6 a 10 casi ogni 100 abitanti.
La depressione oggi
Manna 2011
Malattia Depressiva
Eziologia della depressione
Fattori genetici
Fattori evolutivi
Tratti di carattere e stili di vita
Life Events
Malattie fisiche
condizioni predisponenti di base (geneticamente determinate)
condizioni relative alle fasi più importanti dello sviluppo (0-3 anni, attaccamento e reciprocità, vissuti di perdita e abbandono)
eventi di vita stressanti/supporto affettivo
diminuzione di neurotrasmettitori (serotonina, noradrenalina, dopamina) in specifiche aree cortico-cerebrali
Manna 2011
Fattori
Sociali
Fattori
Psicologici
Fattori
Biologici
Modello integrato
sull’eziologia dei disturbi depressivi
Disturbi
depressivi Vulnerabilità
Manna 2011
Neurotrasmettitoriale
Ormonale
Immunologica
Neurotrofica
Patogenesi
della depressione
5HT - NE- DA
HPA - HPT
NK - IL
BDNF - NGF
Manna 2011
Patogenesi della depressione:
ipotesi monoaminergica
Manna 2011
Ruolo dei sistemi monoaminergici cerebrali nella depressione
Immune system
Desensitisation of cortisol receptors leads to disturbances in
noradrenaline and serotonin transmission
Desensitisation of cortisol receptors, increased activity of
macrophages and increased release of pro-inflammatory
cytokines
Neurotransmitters
Cortex
Pituitary
Hypothalamus
Hippocampus Amygdala + Hypersecretion
of CRF
Impaired negative feedback by cortisol
Adrenal hypertrophy
Excess cortisol released
Cortisol -
+
+
Immuno- transmitters
+
ACTH
-
- +
AVP
CRF
Cortisol
Adrenal cortex
Cortisol
Circulation Impaired negative
feedback by cortisol
+
Neuropeptides
-
Manna 2011
Fattori fisiopatologici
NO/PGE2
IFNa
CHR attivazione
IDO induzione Deplezione di
triptofano Ridotta sintesi di
5HT
Variazioni neuro trasmettitoriali
HPA Iperattività
Sintomi Depressivi
Citokine pro-infiammatorie
Manna 2011
IFNa interferon alpha
IDO indolamine 2,3 deoxygenase
Manna 2011
Depressione ed immunità
The Role of the Hippocampus in the Pathophysiology of Major
Depression
Campbell S et al., Psychiatry Neurosci, 2004; 29:417-426.
Patient with recurrent depression Control subject
A B
Manna 2011
Variable
First episode
depression Controls
Multiple episode
depression Controls
n 20 20 17 17
Past depression Very early
stage 6.0 6.0
Right HC volume (mm3)
2,793 303.8
2,784 342.2
2,392 256.7*
2,692 190.1
Left HC volume (mm3)
2,738 301.1
2,761 368.4
2,381 273.5*
2,703 249.0
Course of Illness, Hippocampal Function, and Hippocampal Volume in Major
Depression
MacQueen GM et al., PNAS 2003; 100:1387.
Manna 2011
GLIA
Glu Glu
Glu
GABA
GLIA Glu
Glu
Glu
Glu
Glu
Glu
Glu
Glu
GABA
Soggetti sani
Malati psichiatrici
Ridotta Vulnerabilità
Alta Vulnerabilità
Fattori trofici Neurogenesi
NA/5HT
BDNF
GABA DA/ACh
Modificata da TINS, 2004. Manna 2011
NEURONI
NEURONI
Patogenesi della depressione
+ +
BDNF
Plasticità neuronale
Espressione genica di fattori trofici
Neurogenesi
Manna 2011
Patogenesi della depressione
Adult Neurogenesis in Humans Dar Meshi, Michael R Drew, Michael Saxe, Mark S Ansorge, Denis David, Luca Santarelli, Chariklia
Malapani, Holly Moore & Rene Hen Nature 729-731 (2006)
Adult
Neurogenesis
Manna 2011
Neurogenesi e movimento
Manna 2011
Manna 2011
Directing Astroglia from the Cerebral Cortex into Subtype Specific Functional Neurons
C. Heinrich, R. Blum, S. Gasco, G. Masserdotti, P. Tripathi, R. Sanchez, S. Tiedt, T. Schroeder, M. Gotz, B. Berninger Department of Physiological Genomics, Ludwig-Maximilians University Munich, Germany
PLoS Biol 8(5): e1000373. Academic Editor: Ronald D. G. McKay .
National Institutes of Health, United States of America Published May 18, 2010
Neurogenesi nell’ippocampo adulto
Cameron HA et al, 2006.
Stress Glucorticoidi
Età Droghe
Glutammato Depressione
Ambiente arricchito Esercizio fisico
Apprendimento Memoria
Trauma – Ischemia Antipsicotici atipici
Steroidi Litio - Antidepressivi
Manna 2011
CORTECCIA (OFC)
PREFRONTALE VENTRALE
ELABORAZIONE DI
INFORMAZIONI “CALDE”
(vissuti)
PIANIFICAZIONE EMOTIVA
CINGOLO ANTERIORE
ATTIVAZIONE IN TUTTI GLI
SFORZI COGNITIVI
Ippocampo Elaborazione
cognitiva ed
emotiva delle
memorie
CORTECCIA (DLPFC)
PREFRONTALE DORSALE
ELABORAZIONE DI
INFORMAZIONE “FREDDA”
(calcolo, previsione, decisione)
PIANIFICAZIONE COGNITIVA
Lobo
Temporale
Mediale ed
Amigdala attivazione motoria
“emotiva”
Aree primarie
corticali motorie e sensoriali
Nuclei della
base striato e talamo
Correlati neurobiologici della depressione
Manna 2011
La letteratura scientifica con studi di RM evidenzia:
nella depressione unipolare e bipolare
diminuzioni volumetriche cerebrali specifiche, dell’ippocampo e delle aree prefrontali (cingolato anteriore, corteccia orbito-frontale e corteccia dorso-laterale);
nella depressione bipolare ed in pazienti tendenti alla suicidalità
aumento dell’amigdala.
Ci sono evidenze che queste alterazioni peggiorano con la cronicità della malattia, in particolare per la
corteccia dorso-latero-frontale e per l’ippocampo.
Manna 2011
Correlati neurobiologici della depressione
1. Il compartimento limbico-ventrale
(ippocampo, giro cingolato, corteccia fronto-orbitale) sembra principalmente alterato
nella depressione unipolare.
2. Il compartimento limbico-dorsale
(circuito talamo-cortico-amigdaloideo e corteccia prefrontale dorso-laterale) e la comunicazione inter ed intraemisferica sembrerebbero alterati in
particolare nella depressione bipolare.
Manna 2011
Correlati neurobiologici della depressione
L’ippocampo è particolarmente ridotto in soggetti con depressioni pregresse e protratte esperienze avverse di vita, potendo questo rappresentare un endofenotipo condiviso da patologie
psichiatriche stress correlate.
Depressione come malattia neurodegenerativa reversibile
Questo suggerisce che
meccanismi neuroplastici disfunzionali e neurodegenerativi possono partecipare alla fisiopatologia della malattia durante la cronicizzazione.
Manna 2011
Correlati neurobiologici della depressione
CRITERI DIAGNOSTICI DSM IV TR PER DEPRESSIONE MAGGIORE
Almeno 5 dei seguenti sintomi
(fra cui umore depresso o perdita di interesse o piacere)
per almeno due settimane:
• Umore depresso
• Marcata diminuzione di interesse e di piacere
• Significativa diminuzione del peso o dell’appetito (aumento)
• Insonnia (ipersonnia)
• Rallentamento psicomotorio (agitazione)
• Affaticabilità o mancanza di energia
• Autosvalutazione o colpa (ev. delirante)
• Indecisione o difficoltà di concentrazione
• Ideazione di morte o suicidaria
Manna 2011
CRITERI DIAGNOSTICI DSM IV PER DEPRESSIONE MAGGIORE
Almeno 5 dei seguenti sintomi
(fra cui umore depresso o perdita di interesse o piacere)
per almeno due settimane:
• Umore depresso
• Marcata diminuzione di interesse e di piacere
• Significativa diminuzione del peso o dell’appetito (aumento)
• Insonnia (ipersonnia)
• Rallentamento psicomotorio (agitazione)
• Affaticabilità o mancanza di energia
• Autosvalutazione o colpa (ev. delirante)
• Indecisione o difficoltà di concentrazione
• Ideazione di morte o suicidaria
Manna 2011
Low Vulnerability High Vulnerability
Stress
Vulnerability
Threshold for mood disorder
Threshold model
Manna 2011
DECORSO CLINICO DELLA DEPRESSIONE
• Fase preclinica
• Fase subclinica
• Fase di stato
• Fase di recupero soggettivo
• Fase di superamento critico
Manna 2011
FASE PRECLINICA
• Sforzo nel mantenimento dei precedenti livelli prestazionali in ambito lavorativo, familiare, sociale
• Difficoltà ad organizzarsi e programmare
• Sensazione di permanente emergenza
• Ridotte capacità cognitive, mnesiche ed attentive
• Conflittualità o evitamento dei rapporti interpersonali
• Resistenza a chiedere aiuto qualificato
• Disinteresse verso attività considerate piacevoli
• Procrastinazione delle attività
• Sensazione minacciosa di sovvertimento interiore e di incapacità a padroneggiare il proprio funzionamento mentale
Manna 2011
FASE SUBCLINICA
• Iperemotività, irritabilità, irascibilità, impulsività
• Interrogativi sul significato della vita, pensieri di morte
• Sensazione di sovraccarico di attività
• Inaridimento affettivo e relazionale nei rapporti
interpersonali
• Evidente riduzione dell’attenzione, della memoria e
delle capacità cognitive
• Alterata condotta alimentare e sessuale
• Disturbi del sonno
• Malessere psicofisico vago e diffuso
Manna 2011
DEPRESSIONE SUBSINDROMICA
La depressione maggiore, per quanto frequente,
sembra aver perso il primato in termini di prevalenza
ed incidenza, oggigiorno.
I quadri clinici che giungono più frequentemente
all’osservazione dei clinici sono spesso costituiti da
quelle che possiamo in generale definire:
“depressioni sottosoglia”.
Manna 2011
DEPRESSIONE SUBSINDROMICA
• Si indicano con questo termine dei quadri clinici che, pur non pienamente corrispondenti ai criteri diagnostici del disturbo depressivo maggiore, per la durata, la gravità o il numero dei sintomi, hanno come conseguenza uno scarso o mancato funzionamento lavorativo o sociale.
• Essi sarebbero compresi nei disturbi dell’umore NAS "non altrimenti specificati" (depressione minore e depressione breve ricorrente), che costituiscono la principale innovazione del DSM IV rispetto al DSM III R.
Manna 2011
Alcuni studi sulle sindromi depressive sottosoglia
Sindromi (Autori)
Quadro clinico Criteri diagnostici di
riferimento
Depressione subsindromica
(Williams et al, 1995)
Umore depresso o anedonia più uno fino
a tre altri sintomi
Episodio Depressivo Maggiore del DSM IV
Depressione breve ricorrente
(Weiller et al
1994)
Episodi depressivi Depressione breve ricorrente secondo
ICD 10
Kendler e Gardner (1998)
Sintomi di gravità insufficiente per fare
la diagnosi
Episodio Depressivo Maggiore secondo
DSM IV
Lewinsohn et al
(2000)
Conta dei sintomi depressivi
Episodio Depressivo Maggiore secondo
DSM IV
Manna 2011
Sintomi soglia vs. sintomi sottosoglia
In un campione ambulatoriale di medicina di base i sintomi sottosoglia sono più comuni dei rispettivi disturbi codificati sull'Asse I del DSM-IV.
I pazienti con sintomi sottosoglia manifestano maggior compromissione
funzionale alla Sheehan Disability Scale dei pazienti senza sintomi psichiatrici.
SINDROMI SOGLIA SOTTOSOGLIA
Disturbo di panico 4.8 % vs 10.5 %
Depressione maggiore 7.3 % vs 9.1 %
Disturbo d'ansia generalizzata 3.7 % vs 6.6 %
Disturbo ossessivo-compulsivo 1.4 % vs 5.8 %
Disturbo da uso di alcool 5.2 % vs 5.3 %
Disturbo da uso di altre sostanze 2.4 % vs 3.7 %
Manna 2011 (Olfson et al, 1996)
Deficit cognitivo lieve
Disturbi funzionali multipli
Riferito malessere psicofisico
Sintomi fisici inesplicabili
Riduzione capacità lavorative
Maggiore richiesta di cure e assistenza
Maggiore utilizzo dei servizi sanitari
DEPRESSIONE SOTTOSOGLIA
Manna 2011
• Le manifestazioni sintomatiche sopra e sottosoglia sono differenti facce del medesimo processo di malattia (Judd, 1997).
• Sintomi depressivi subsindromici, depressione minore, distimia ed episodi depressivi maggiori rappresentano un continuum di gravità sintomatologica della depressione unipolare, in cui ogni livello è associato a un incremento graduale nel disadattamento psicosociale (Judd et al, 2000).
• Anche quando i sintomi depressivi sono al di sotto della soglia per la depressione minore vi è un piccolo ma significativo incremento nella disabilità in paragone ai periodi in cui la stessa persona è asintomatica (Lewisohn et al, 2000)
Continuum depressivo
Continuum depressivo
DSS
TD DDM
DSS
DDM
DSS
TD = Temperamento Depressivo DDM = Disturbo Depressivo Maggiore DSS = Depressione Subclinica Sintomatica
DEPRESSIONE SUBCLINICA SINTOMATICA (Judd, 1994)
Prevalenza lifetime 8.4% (maggiormente rappresentata in gruppi di elevata istruzione e nei soggetti con più di 65 aa)
Quadro clinico Assimilabile a quello degli episodi depressivi maggiori, in assenza di umore depresso o anedonia
Durata Superiore alle due settimane
Compromissione del funzionamento
Rilevante
Rapporto M/F Più frequente nel sesso femminile
Rischio di Depressione Maggiore
1.8%
Manna 2011
44,7%42%
31%
22,7%
18,5%
15,1% 15,1%
0
10
20
30
40
50Insonnia
Astenia
Pensieri di morte
Difficoltàconcentrazione
Aumento di peso
Rallentamento ideico
Ipersonnia
Sintomi più comuni nella Depressione Subclinica Sintomatica
(Judd, 1994) Manna 2011
I pazienti con Depressione Subclinica Sintomatica
rispetto ai soggetti asintomatici:
– ricorrono in maniera più significativa al servizio sanitario
– necessitano maggiormente di assistenza pubblica
– hanno maggiori limitazioni nel funzionamento socio -
lavorativo
– trascorrono più giorni a letto
– sono più irritabili
– si assentano maggiormente dal lavoro
– hanno idee suicidarie.
(Judd, 1997)
E’ stata inoltre rilevata un’associazione con la diagnosi di Dipendenza Alcoolica, la
cui natura non è stata specificata. Gli autori sottolineano come questo aspetto clinico
venga frequentemente ignorato perché i pazienti non incontrano i criteri diagnostici
standardizzati per i disturbi dell’umore. (Huertas et al 1999)
Continuum depressivo
Manna 2011
DEPRESSIONE BREVE RICORRENTE
Prevalenza lifetime 9.5-16%
Quadro clinico Sovrapponibile a quello degli episodi depressivi maggiori
Durata Inferiore alle due settimane (1-3 giorni)
Frequenza Almeno 12 episodi in un anno
Evoluzione Ulteriori episodi di Depressione Breve Ricorrente o Depressione Maggiore
Comorbidità Frequente associazione con disturbi di Asse I (Distimia o DAP)
(Judd, 1994) Manna 2011
Elementi comuni tra Depressione Maggiore e
Depressione Breve Ricorrente
Per permettere la differenziazione tra le forme depressive subsindromiche ed i quadri prodromici e residui a lenta evoluzione è stato introdotto nel DSM IV il criterio della mancata presenza di Episodi Depressivi conclamati in anamnesi.
FAMILIARITA’
ETA’ DI ESORDIO
COMORBIDITA’
RIDOTTA LATENZA DEL SONNO REM
DEPRESSIONE
MAGGIORE
DEPRESSIONE
BREVE
RICORRENTE
(Staner et al. 1992) Manna 2011
Caratteristiche cliniche della Depressione Breve Ricorrente
• Tendenza stagionale (episodi più frequenti in autunno ed
inverno)
• Maggiore frequenza nei soggetti di sesso femminile
• Evoluzione verso gli Episodi Depressivi Maggiori nel 22%
dei casi
• Maggiore introversione, sensibilità ed aggressività (come
tratti di personalità) dei pazienti rispetto ai soggetti di
controllo
• Complicanza principale costituita dai tentativi di suicidio e
dai suicidi stessi
(Ansseau, 1997) Manna 2011
DEPRESSIONE MINORE
Prevalenza lifetime 3.5%
Quadro clinico Attenuato rispetto agli episodi depressivi maggiori
Durata Superiore alle due settimane
Rischio di
Depressione Maggiore
10%
Comorbidità
Con patologie di Asse III
Compromissione funzionale
Elevata
(Judd, 1994) Manna 2011
Prevalenza media dei disturbi depressivi nell’arco della vita
epidemiologia%0
2
4
6
8
10
12
14
8,4
13
3,5
13
6
dep. subclinica
sint.
dep. breve ri-
corrente
dep. minore
dep. maggiore
(media
uomo/donna)
distimia
(Judd, 1994) Manna 2011
versante somatico • disturbi muscolari • astenia • disturbi cardiocircolatori • disturbi gastrointestinali • disturbi sessuali • disturbi endocrini • cefalea • sintomatologia dolorosa • disturbi del sonno
depressione maggiore manifestazioni cliniche
versante psichico • umore depresso • rallentamento • anedonia •“tedium vitae” • ansia • agitazione • ritiro sociale • idee deliranti congrue all’umore • idee deliranti incongrue all’umore • allucinazioni • iporessia/iperfagia
Sarteschi e Maggini 1982; Tratt. It. Psich. 1999; Kaplan e Sadok 2001 Manna 2011
disturbi depressivi versante psichico
Sarteschi e Maggini 1982; Tratt. It. Psich. 1999; Kaplan e Sadok 2001
depressione maggiore distimia/
ciclotimia ep. singolo
ricorrente
atipica in remissione parziale
umore depresso ++ + + +
rallentamento ++ +
anedonia ++ + + +
“tedium vitae” + +
ansia + + + +
agitazione + ++ +
idee deliranti + +
allucinazioni + +
ritiro sociale + + + +
disturbi alimentazione
iporessia + +
iperfagia ++ +
+ frequente e/o grave
++ molto frequente e/o molto grave
Manna 2011
disturbi depressivi versante somatico
Sarteschi e Maggini 1982; Tratt. It. Psich. 1999; Kaplan e Sadok 2001
depressione maggiore distimia/
ciclotimia ep. singolo
ricorrente
atipica in remissione parziale
Algie muscolari + + + ++
Astenia – Fatica ++ + + ++
Cefalea tensiva + + + ++
Paralisi plumbea ++
disturbi sessuali: impotenza ++ +
frigidità ++ +
disturbi endocrini: ritmo cortisolico + +
ciclo mestruale + +
alterazioni tiroidee + +
disturbi gastrointestinali + + + ++
disturbi cardiocircolatori + + + +
disturbi del sonno insonnia ++ + +
ipersonnia ++ +
+ frequente e/o grave
++ molto frequente e/o molto grave
Manna 2011
Sintomi fisici e dolori sono poco considerati nella diagnosi di depressione, malgrado...
…siano presenti nei manuali diagnostici…..
DSM-IV TR, “associated features of major depressive disorder” - “… excessive worry over physical health, and complaints of pain (e.g., headaches or joint, abdominal, or other pains)”
….e nelle scale di valutazione clinica…..
Item 13 of della Hamilton Depression Rating Scale 21-item (the HAMD21) Sintomi Somatici/Generali
DSM-IV TR APA 2000
Conti L. Repertorio Scale di Valutazione in Psichiatria 1999; 417-418
Manna 2011
Cosa è la fibromialgia?
La sindrome fibromialgica è una forma comune di dolore muscoloscheletrico diffuso e di affaticamento (astenia) che colpisce approssimativamente 1.5 – 2 milioni di Italiani.
Il termine fibromialgia significa dolore nei muscoli e nelle strutture connettivali fibrose (i legamenti e i tendini).
Negli ultimi 10 anni, tuttavia, la fibromialgia è stata meglio definita attraverso studi che hanno stabilito le linee guida per la diagnosi.
Questi studi hanno dimostrato che certi sintomi, come il dolore muscoloscheletrico diffuso, e la presenza di specifiche aree algogene alla digitopressione (tender points) sono presenti nei pazienti affetti da sindrome fibromialgica e non comunemente nelle persone sane o in
pazienti affetti da altre patologie reumatiche dolorose.
Manna 2011
A. Dolore cronico generalizzato
(almeno tre mesi) che si
localizza il rachide e le
grandi articolazioni
B. Dolorabilità evocabile almeno
su 11 dei 18 tender points
localizzati
C. Almeno 4 dei seguienti disturbi:
1. Fatica generalizzata
2. Cefalea
3. Disturbi del sonno
4. Disturbi psichiatrici
5. Intorpidimento, sensazioni di
formicolio
6. Sindrome del colon irritabile
D. Sintomi non secondari ad altra
patologia sistemica
Criteri diagnostici per la fibromialgia
Wolfe F, et al. Arthritis Rheum 1990; 33(2):160-172 Manna 2011
Wolfe F, et al. Arthritis Rheum 1995; 38(1):19-28
Prevalenza della Fibromialgia
Quasi il 90% dei pazienti è di sesso femminile
e può manifestarsi a qualsiasi età, anche se con picchi di età compresa tra 40 e 60 anni. La prevalenza aumenta in generale con l'età, fino al 7% nelle donne intorno all'età di 70 anni.
Manna 2011
Differential
Diagnosis
Russell IJ & Raphael KG. CNS Spectr 2008;13(suppl 5):6-11
ANA=antinuclear antibody; ESR=erythrocyte sedimentation rate; RF=rheumatoid factor; CPK=creatine
phosphokinase; PPD=purified protein derivative; DEXA=dual-energy x-ray absorptiometry
Manna 2011
Fibromyalgia Comorbidities
Medical Disorder 1 Prevalence Psychiatric Disorder 2 Prevalence
Chronic fatigue syndrome 21%-80% Major Mood Disorder 73.1%
Irritable bowel syndrome 32%-80% Major Depr. Disorder 62%
Temporomandibular Bipolar Disorder 11%
disorder 75%
Tension and migraine Anxiety Disorders 55.6%
headache 10%-80% Panic Disorder 28.7%
Multiple chemical PTSD 21.3%
sensitivities 33%-35% Social phobia 19.4%
Interstitial cystitis 13%-21% OCD 6.5%
Chronic pelvic pain 18%
1. Aaron LA et al. Best Pract Res Clin Rheumatol 2003; 17:563-574;
2. Arnold LM et al. J Clin Psychiatry 2006; 67:1219-1225
Manna 2011
Esiste una forte predisposizione genetica per la
fibromialgia con un odds ratio 8 tra i membri della stessa
famiglia. Arnold LM, et al. Arthritis Rheum 2004;50:944-952; 2.
I disturbi psichiatrici sono spesso presenti,
non necessariamente presenti.
Fattori psicosociali a volte possono peggiorare o innescare la
sintomatologia fibromialgica.
Tendenze attuali: abbandono della prospettiva periferica
muscolo-tendinea e maggiore attenzione al
processamento centrale del dolore.
Clauw DJ. J Clin Rheumatol 2007;13(2):102-109
LA FIBROMIALGIA NON È UNA CONDIZIONE DISCRETA
Manna 2011
V Maletic, C L Raison Neurobiology of depression, fibromyalgia and
neuropathic pain. Frontiers in Bioscience 14, 5291-5338, June 1, 2009
Una visione integrata delle basi neurobiologiche comuni di depressione
maggiore (MDD), la fibromialgia (FM) e dolore neuropatico (NP).
Manna 2011
Aree corticali e sottocorticali coinvolte
nella regolazione volontaria ed
automatica del tono dell'umore e della
risposta allo stress.
V Maletic, C L Raison Neurobiology of depression, fibromyalgia and
neuropathic pain. Frontiers in Bioscience 14, 5291-5338, June 1, 2009 Manna 2011
Disturbi dell'Umore,
Fibromialgia (FM) e
dolore neuropatico (NP),
possono avere correlati
sistemici comuni.
Compromissione delle funzioni
omeostatiche dei circuiti prefrontali
e cortico-limbici nella MDD ed effetti
sul sistema nervoso autonomo,
neuroendocrino e neuroimmune.
PVN = paraventricolar nucleus of hypothalamus
IL = interleukin
TNF - Alpha = Tumor Necrosis Factor alpha
Ach = acetylcholine
V Maletic, C L Raison Neurobiology of depression, fibromyalgia and
neuropathic pain. Frontiers in Bioscience 14, 5291-5338, June 1, 2009 Manna 2011
V Maletic, C L Raison Neurobiology of depression, fibromyalgia and
neuropathic pain. Frontiers in Bioscience 14, 5291-5338, June 1, 2009
La microglia è il principale destinatario dei segnali infiammatori periferici che raggiungono il cervello. La microglia attivata avvia una cascata infiammatoria liberando delle citochine, delle prostaglandine, azoto reattivo e ossigeno (ROS e RNS, rispettivamente). Lo scambio bi-direzionale tra microglia e astroglia amplifica i segnali infiammatori nel sistema nervoso centrale (SNC).
Manna 2011
V Maletic, C L Raison Neurobiology of depression, fibromyalgia and
neuropathic pain. Frontiers in Bioscience 14, 5291-5338, June 1, 2009 Manna 2011
Caratteristiche condivise di fibromialgia e depressione: citochine pro-infiammatorie
RNS & ROS = reactive nitrogen and
oxygen species,
IL = interleukin (IL),
TNF = tumor necrosis (TNF)-alpha,
IFN = interferon (IFN)-gamma,
IDO = indoleamine 2,3 dioxygenase,
5-HT = serotonin (5-HT),
Glu = glutamate (Glu) release,
KA = kynurenic acid,
EAAT = excitatory amino acid
transporters,
BDNF = brain-derived neurotrophic
factor
L’alterazione nella funzione delle vie discendenti 5-HT e NA
nel midollo spinale sarebbe alla base della diminuzione
della soglia al dolore tra i pazienti depressi
Pathway Discendente
Stimolo
dolorifico
Pathway
Ascendente
Pathway
Discendente
Dai nuclei del raphe e dal midollo ventrolaterale I neuroni 5HT innervano:
• Midollo spinale (corna dorsali)
• Nucleo sensitivo principale
• Nucleo spinale trigemino
Dal nucleo del raphe magno:
• Sostanza grigia periacqueduttale
• Locus coeruleus
• Nuclei NA coinvolti nella
percezione del dolore
Locus coeruleus
Raphe
Stahl SM, J. Clin. Psychiatry 2002 63(5): 382-383 Manna 2011
Influenze sovraspinali sul processamento nocicettivo
Calvino B, Grilo RM. Joint Bone Spine 2006;73(1):10-16
Manna 2011
Sensibilizzazione centrale
Coinvolge i neuroni del dolore anormalmente sensibili che presentano attività spontanea patologica.
I risultati sulla percezione del dolore sono una amplificazione ed un
prolungamento della nocicezione. Due tipi di ipersensibilità:
1. Iperalgesia: aumento della risposta alla stimolazione dolorosa
2. Allodinia: dolore da stimoli normalmente non nocivi
Staud R et al. Nat Clin Pract Rheumatol 2006; 2:90-98
Wind up: dopo un iniziale stimolo doloroso, stimoli successivi vengono
percepiti come più dolorosi (attraverso la stimolazione di NMDA) per cui
la ketamina può risultare utile nel dolore da fibromialgia.
Gallager RM. Medscape Rheumatol 11/28/2007
Kindling : i neuroni ipereccitati possono influenzare i neuroni vicini,
diffondendo la risposta anomala del dolore in tutto il SNC
Staud R, et al. J Pain 2005;6:323-332
Manna 2011
Central Sensitization Syndromes
Yunus MB. The Concept of Central Sensitivity Syndromes in Fibromyalgia and
Other Central Pain Syndromes. Wallace DJ and Clauw DJ, eds. 2005; 29-44 Manna 2011
Comparison of the effects of similar stimulus pressures in patients and controls.
Regions in which the response in patients was significantly greater than the
response in controls are shown in red
Stimuli and Responses During fMRI Scans
Gracely RH et al. Arthritis Rheum 2002; 46:1333-1343
IPL = inferior parietal lobule
STG = superior temporal gyrus
Manna 2011
Rete di modulazione emotiva
Gli effetti emotivi all'interno
della rete dolore
precedentemente
identificati sono stati
osservati in corteccia
cingolata anteriore,
talamo, corteccia
somatosensoriale 2
e la corteccia
somatosensoriale 1.
BO & GO – bad & good odor
pared stimuli
Villemure C & Bushnell MC. J Neurosci 2009; 29(3):705-715 Manna 2011
Le depressioni sottosoglia necessitano di trattamento?
• I sintomi sottosoglia non possono essere considerati come una
condizione benigna, priva di conseguenze e di significato prognostico.
(Lewisohn et al, 2000)
• Le sindromi depressive sottosoglia devono avere pari
dignità di trattamento dei disturbi maggiori.
(Maier et al, 1997)
• Il trattamento è essenziale perché le menomazioni funzionali sono
stato-dipendenti e tendono a scomparire quando il paziente è
asintomatico.
(Judd et al, 2000)
• La mancata remissione di un episodio depressivo maggiore è stato
ripetutamente evidenziato, con l'utilizzo di metodologie di valutazione diverse
da quelle dicotomiche, che sono basate sostanzialmente sulla presenza o
assenza della sindrome conclamata.
(Nierenberg et al, 1999).
Manna 2011
Approcci terapeutici Le Depressioni subsindromiche traggono maggiore beneficio da
un intervento integrato, bio-psico-sociale.
In aggiunta al trattamento farmacologico spesso un intervento
psicoterapeutico e fisico mirato può aiutare a migliorare i sintomi.
SNRI SSRI Psicoterapia
cognitivo comportamentale
Terapie fisiche ed antalgiche
alternative TRICICLICI
Depressioni sub
sindromiche
Nassa
Manna 2011
Normalizzazione funzionale dei sistemi neurotrasmettitoriali
Normalizzazione dell’iperfunzione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene
Normalizzazione della risposta immunitaria
Aumento dei fattori di crescita neuronale
Effetti degli antidepressivi
Manna 2011
Effetto degli AD
sui fattori fisiopatologici
NO/PGE2
IFNa
CHR attivazione
IDO induzione
Modificazioni Neuro-trasmettitoriali
HPA iperattività
Sintomi Depressivi ADs
Citokine anti-infiammatorie
+
-
Deplezione di triptofano Ridotta sintesi di 5HT
-
-
Manna 2011
Citokine pro-infiammatorie
IFNa interferon alpha
IDO indolamine 2,3 deoxygenase
Lee KM et al. International Immunopharmacology 6(2006):1298-1304.
6
10
18
IL-12 base
IL-12 6 week
(pg
/m
l)
24
20
14
(ng
/m
l)
TGF base
TGF 6 week
0
5
25
40
35
15
Effetti immunomodulatori degli antidepressivi
Riduzione della citokina pro-infiammatoria IL-12
Aumento della citokina anti-infiammatoria TGF-b1
22
16
12
8
10
30
20
Manna 2011
Effetti degli antidepressivi dopo somministrazione cronica
nucleo
Recettore
BDNF NGF
Rilascio di neuro- transmettitori
down regulation recettoriale
Regolazione dei meccanismi di
trasduzione Protein kinasi
Controllo dell’espressione genica
di fattori neurotrofici
effettore
Manna 2011
Analgesici
• Tramadolo + acetaminofene
Precursori
• 5-idrossitriptofano (utile per il dolore e le altre manifestazioni della fibromialgia)
Inibitori del reuptake delle monoamine
• SSRI – utili nella depressione ma non sul dolore alle dosi usuali
• SNRI – duloxetine, milnacipran (utili su depressione e dolore ma non sull’insonnia)
Bloccanti i recettori serotoninici
• Tropisetron, un antagonista 5-HT3 (efficace a dosaggio stretti)
Bloccanti i recettori NMDA
• Ketamine (solo circa il 50% dei pazienti fibromialgici risponde)
• Destrometorfano (riportato parzialmente efficace sulla fibromialgia)
Anticonvulsanti
• Pregabalin (efficace su dolore e insonnia ma non depressione)
Sedativi
• Sodium oxybate (attivi sul dolore ma non su insonnia e depressione)
Russell IJ. CNS Spectr. Vol 13, No 3 (Suppl 5). 2008
Farmaci usati per la sindrome fibromialgica
Manna 2011
Farmacoterapia strategica della fibromialgia
Adapted from Russell IJ. CNS Spectr. Vol 13, No 3 (Suppl 5). 2008
DOLORE
Tramadolo
INSONNIA
Ipnotici
DEPRESSIONE Duloxetina
Immune system
Desensitisation of cortisol receptors leads to disturbances in
noradrenaline and serotonin transmission
Desensitisation of cortisol receptors, increased activity of
macrophages and increased release of pro-inflammatory
cytokines
Neurotransmitters
Cortex
Pituitary
Hypothalamus
Hippocampus Amygdala + Hypersecretion
of CRF
Impaired negative feedback by cortisol
Adrenal hypertrophy
Excess cortisol released
Cortisol -
+
+
Immuno- transmitters
+
ACTH
-
- +
AVP
CRF
Cortisol
Adrenal cortex
Cortisol
Circulation Impaired negative
feedback by cortisol
+
Neuropeptides
-
Manna 2011
L’alterazione nella funzione delle vie discendenti 5-HT e NA
nel midollo spinale sarebbe alla base della diminuzione
della soglia al dolore tra i pazienti depressi
Pathway Discendente
Stimolo
dolorifico
Pathway
Ascendente
Pathway
Discendente
Dai nuclei del raphe e dal midollo ventrolaterale i neuroni 5HT innervano:
• Midollo spinale (corna dorsali)
• Nucleo sensitivo principale
• Nucleo spinale trigemino
Dal nucleo del raphe magno:
• Sostanza grigia periacqueduttale
• Locus coeruleus
• Nuclei NA coinvolti nella
percezione del dolore
Locus coeruleus
Raphe
Stahl SM, J. Clin. Psychiatry 2002 63(5): 382-383 Manna 2011
Influenze sovraspinali sul processamento nocicettivo
Calvino B, Grilo RM. Joint Bone Spine 2006;73(1):10-16
Manna 2011
Ruolo della serotonina (5-HT) e Noradrenalina (NE) nel Dolore Cronico
Via della percezione del dolore1,2
Via nocicettiva ascendente
Vie discendenti modulatorie
5-HT e NE: neurotrasmettitori chiave nella modulazione delle vie discendenti inibitorie del dolore1
Parte del sistema endogeno analgesico del corpo
Il potenziamento dell’attivita’ 5HT e NE si ritiene provochi l’inibizione del dolore3
1. Iyengar et al. J Pharmacol Exp Ther 2004; 311(2):576-84. 2. Woolf. Ann Intern Med 2004;140(6):441-51.
Cortex
Lateral hypothalamus
Thalamus
Amygdala
Medulla
Ascending nociceptive
pathways
Descending
modulatory
pathways
- 5-HT +/-
- NE -
Ad, c
Ab
Nociceptor
GABA
Interneuron
• CNS: central nervous system
3. Arnold et al. Arthritis Res Ther 2006;8(4):212.
Arnold LM et al. Pain 2005;119:5-15
Duloxetine – BPI (Brief Pain Inventory)
Average Pain Severity
Manna 2011
Duloxetine – FIQ (Fibromyalgia Impact
Questionnaire) Results by Gender
Arnold LM et al. Arthritis Rheum 2004; 50(9):2974-2984 Manna 2011
1. Arnold LM et al. Arthritis Rheum 2004; 50(9):2974-2984;
2. Arnold LM et al. Pain 2005;119:5-15
BPI (Brief Pain Inventory) Average Reduction
by MDD Status in Female Patients
Manna 2011
DULOXETINE HAS BEEN EFFICACIOUS IN:
- three double-blind, placebo-controlled fibromyalgia trials
(durations ranged from 12 weeks to 6 months);
- three 12-week, double-blind, placebo-controlled studies have
also shown duloxetine to be efficacious in managing pain in
patients with diabetic peripheral neuropathic pain (DPNP).
- twelve randomized placebo-controlled trials with the total
number of 4,108 patients suffering from pain associated
with major depressive disorder.
MOREOVER, THE MAINTENANCE OF EFFECT OF DULOXETINE
HAS BEEN ESTABLISHED IN BOTH FIBROMYALGIA AND DPNP.
Altri farmaci che hanno ricevuto
attenzione nel trattamento della
fibromialgia sono gli α 2 - δ ligandi,
pregabalin e gabapentin.
Pregabalin e gabapentin hanno
effetti analgesici, ansiolitici e
anticonvulsanti.
L’ATTENUAZIONE DELL’ATTIVITA’ SINAPTICA INDOTTA DA PREGABALIN E GABAPENTIN
PUÒ ESSERE ALLA BASE DEL LORO EFFETTO DI MODULAZIONE DELL’ECCITABILITA’
NEURONALE SOTTESA ALLA NOCICEZIONE
Comparison of Most Common Adverse
Events in the Treatment of Fibromyalgia
Manna 2011
Central Sensitization Syndromes
Yunus MB. The Concept of Central Sensitivity Syndromes in Fibromyalgia and
Other Central Pain Syndromes. Wallace DJ and Clauw DJ, eds. 2005; 29-44 Manna 2011
III Riunione
Roma 14-15 Giugno 2011
Grazie per l’attenzione ! Vincenzo MANNA
Psiche
Soma
Mente
Cervello
Depressione
Fibromialgia