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1 ISTITUTO PROFESSIONALE SERVIZI SOCIO SANITARI “ORSOLINE S. CARLO” SARONNO VA (D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87, articolo 8, comma 6) (PARITARIO - D. n. 583 del 28/08/2013) ESAME DI STATO ANNO SCOL. 2016/2017 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5^

ESAME DI STATO ANNO SCOL. 2016/2017 - orsolinesaronno.it · didattiche degli studenti in preparazione all’Esame di Stato pag. 15 5) Sistema di valutazione: criteri e strumenti pag

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ISTITUTO PROFESSIONALE SERVIZI SOCIO SANITARI

“ORSOLINE S. CARLO” SARONNO VA

(D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87, articolo 8, comma 6) (PARITARIO - D. n. 583 del 28/08/2013)

ESAME DI STATO

ANNO SCOL. 2016/2017

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5^

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Il documento contiene:

1) Presentazione del corso quinquennale

ISTITUTO PROFESSIONALE SERVIZI SOCIO SANITARI pag. 3

Il quadro orario pag. 6

L’attuazione del Corso nel triennio a.s. 2014/2015 – a.s. 2016/2017 pag. 7

2) Presentazione della classe pag. 8

3) L’elaborazione degli “approfondimenti individuali” pag. 13

4) Itinerario del Consiglio di classe ed iniziative organizzative e

didattiche degli studenti in preparazione all’Esame di Stato pag. 15

5) Sistema di valutazione: criteri e strumenti pag. 17

6) Relazioni sulle discipline e attività svolte pag. 18

7) Programmazioni degli insegnanti delle singole discipline fascicolo a parte

Allegati:

1) Griglie di valutazione degli elaborati scritti (Lingua e letteratura italiana)

2) Griglia di valutazione degli elaborati scritti (Igiene e Cultura medico sanitaria)

3) Griglia di valutazione delle esercitazioni di 3a prova

4) Tabella di raffronto valutazioni 15mi

/10mi

5) Griglia di valutazione delle esercitazioni di colloquio

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1) Presentazione del corso quinquennale

“ISTITUTO PROFESSIONALE SERVIZI SOCIO-SANITARI”

Premessa

Il corso di studi quinquennali dell’Istituto Professionale Servizi Socio - Sanitari –

Paritario “Orsoline S. Carlo” di Saronno VA è iniziato nell’anno scolastico 2010/11 (D.P.R.

15 marzo 2010, n. 87), a seguito della Riforma che ha abolito il quinquennio Progetto Egeria

preesistente.

Il corso si pone in continuità con le scelte attuate dall’Istituto Orsoline di S. Carlo, da

sempre attento alle necessità del territorio e alle caratteristiche di alunni che, nel loro approccio

alle discipline, privilegiano l’operatività e la concretezza.

Caratteristiche del corso

Il curricolo formativo dell’Istituto Professionale Servizi Socio-Sanitari favorisce la

maturazione umana e culturale dell’adolescente; assicura una dimensione professionale intesa

come capacità di giudicare, prendere decisioni, essere flessibili nella società complessa e di

orientarsi nelle scelte socio-sanitarie postdiploma.

Il percorso ha l'obiettivo di far acquisire agli studenti competenze basate

sull'integrazione tra i saperi tecnico-professionali e i saperi di base, da esercitare nei diversi

contesti operativi di riferimento.

II profilo del settore dei servizi si caratterizza per una cultura che consente di agire con

autonomia e responsabilità nel sistema delle relazioni tra l’operatore, il destinatario del servizio

e le altre figure professionali coinvolte nei processi di lavoro. Tali connotazioni si realizzano

mobilitando i saperi specifici e le qualità personali coerenti con le caratteristiche dell'indirizzo:

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SERVIZI SOCIO SANITARI

Il Diplomato di istruzione professionale dell’indirizzo “Servizi Socio Sanitari” possiede

le competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-

sanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico-

sociale.

Nella disciplina Metodologie Operative si evidenzia l’importanza di una visione

integrata dei servizi sociali e sanitari nelle aree che riguardano soprattutto le categorie più

deboli (ad es.: l’anziano, il minore, il disabile).

Le innovazioni in atto richiedono che lo studente sviluppi competenze comunicative e

relazionali, nonché scientifiche e tecniche correlate alla psicologia generale ed applicata, alla

legislazione socio-sanitaria, alla cultura medico-sanitaria.

Un ampio spazio è riservato, soprattutto nel terzo, quarto e quinto anno, allo sviluppo di

competenze organizzative e gestionali, grazie ad un ampio utilizzo di stage, tirocini, alternanza

scuola-lavoro, al fine di consentire agli studenti un efficace orientamento per inserirsi nei

successivi contesti di lavoro e di studio.

Come è indicato dai documenti ministeriali:

A) Alla fine del corso lo studente è in grado di:

Partecipare alla rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio attraverso

l’interazione con soggetti istituzionali e professionali.

Rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l’utenza

verso idonee strutture.

Intervenire nella gestione dell’impresa sociosanitaria e nella promozione di reti

di servizio per attività di assistenza e di animazione sociale.

Applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e

sanitaria.

Organizzare interventi a sostegno dell’inclusione sociale di persone, comunità e

fasce deboli.

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Interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di

intervento.

Individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienico-

sanitari della vita quotidiana.

Utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del

servizio erogato nell’ottica del miglioramento e della valorizzazione delle

risorse.

B) A conclusione del percorso quinquennale, lo studente consegue il diploma di Istituto

Professionale Servizi Socio Sanitari e acquisisce le seguenti competenze:

Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni

socio-sanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti

individuali, di gruppo e di comunità.

Gestire azioni di informazione e di orientamento dell’utente per facilitare

l’accessibilità e la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul

territorio.

Collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale ed utilizzare

strumenti idonei per promuovere reti territoriali formali ed informali.

Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della

corretta alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del

benessere delle persone.

Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale.

Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a

tutela della persona con disabilità e della sua famiglia, per favorire

l’integrazione e migliorare la qualità della vita.

Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti

diversi, attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati.

Utilizzare strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato sul

campo.

Raccogliere, archiviare e trasmettere dati relativi alle attività professionali svolte

ai fini del monitoraggio e della valutazione degli interventi e dei servizi.

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Il piano di studi si articola con il seguente quadro orario:

L’orario scolastico settimanale si articola su 5 giorni (dal lunedì al venerdì).

* le ore di religione sono integrate da esperienze formative.

** discipline che prevedono un’ora settimanale di compresenza con Metodologie Operative.

DISCIPLINE cl 1^ cl.2^ cl. 3^ cl. 4^ cl. 5^

IRC* 1* 1* 1* 1* 1*

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

2^ Lingua straniera: Spagnolo 2 2 2 2 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica/Informatica 3 + 1 3+1 3 3 3

Scienze integrate (scienze della terra) 2 / / / /

Scienze integrate (fisica) 2 / / / /

Scienze integrate (chimica) / 2 / / /

Scienze integrate (biologia) / 2 / / /

Igiene e Cultura medico- sanitaria / / 3 4 4

**Scienze umane e sociali 4 4 / / /

Psicologia generale ed applicata / / 4 5 5

Diritto ed Economia 2 2 / / /

Diritto e legislazione socio-sanitaria / / 2 3 3

Tecnica amministrativa ed economia sociale / / / 2 2

**Educazione musicale 2 / 2 / /

**Elementi di storia dell’arte ed espressioni grafiche / 2 2 / /

Metodologie operative 4 4 2 1 /

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Tot. Ore 32** 32** 32 32 32

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L’attuazione del corso nel triennio 2014/2017

La programmazione del triennio ed in particolare della classe 5^ ha impegnato il

Consiglio di classe ad armonizzare l’esigenza di un’adeguata preparazione culturale con la

necessità di un’esperienza pratica tipica delle professioni inerenti ai servizi alla persona.

Nelle relazioni e nei programmi presentati dai docenti di classe 5^ sono indicati i

contenuti svolti e le attività disciplinari, anche con riferimento all’andamento didattico e al

profitto delle studentesse.

In vista dell’acquisizione del diploma di “Istituto Professionale Servizi Socio

Sanitari”, sono stati individuati contenuti ed esperienze di Tirocinio nell’ambito socio-

educativo-sanitario, in collaborazione con le risorse del territorio.

La realizzazione del progetto di Tirocinio ha coinvolto tutte le discipline così da

consentire alle studentesse una concreta esperienza lavorativa e la possibilità di un

apprendimento pluridisciplinare. Durante gli stage (3 settimane in classe 3^, un mese in classe

4^, 2 settimane in classe 5^) nei vari enti e gli incontri di formazione/organizzazione di

un’Impresa Formativa Simulata (in classe 4^) le studentesse hanno potuto osservare i bisogni

socio-sanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo

e di comunità, con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela

della persona, dell’ambiente e del territorio.

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2) Presentazione della classe

La quinta classe dell’Istituto Professionale Servizi Socio Sanitari è ora composta da n°

15 studentesse di un gruppo originario di 13.

Biennio

Nell’a.s. 2012/2013 (classe 1^) n° 13 studentesse, di cui 1 inserita in corso d’anno

n° 13 studentesse scrutinate (di cui n° 5 studentesse con

sospensione di giudizio)

n° 13 studentesse ammesse alla classe 2^

Nell’a.s. 2013/2014 (classe 2^) n° 14 studentesse (di cui 2 nuovi inserimenti e 1

studentessa ritirata prima dell’inizio anno scolastico)

n° 14 studentesse scrutinate (di cui n° 3 studentesse con

sospensione di giudizio)

n° 1 studentesse non ammessa alla classe 3^

n° 13 studentesse ammesse alla classe 3^

Triennio

Nell’a.s. 2014/2015 (classe 3^) n° 15 studentesse (di cui 1 studente ritirato in corso

d’anno)

n° 14 studentesse scrutinate (di cui n° 2 studentesse con

sospensione di giudizio)

n° 1 studentessa non ammessa alla classe 4^

n° 13 studentesse scrutinate, tutte ammesse alla classe 4^

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Nell’a.s. 2015/2016 (classe 4^) n° 14 studentesse (di cui 1 inserito in corso d’anno)

n° 14 studentesse scrutinate (di cui n° 5 studentesse con

sospensione di giudizio)

n°14 studentesse scrutinate, tutte ammesse alla classe 5^

Nell’a.s. 2016/2017 (classe 5^) n° 15 studentesse (di cui 1 nuovo inserimento)

n° 15 studentesse da scrutinare.

Le studentesse hanno regolarmente frequentato i corsi di recupero e hanno saldato le

prove finali (sospensione di giudizio) nel settembre 2013, settembre 2014, settembre 2015 e nel

settembre 2016.

L’iniziale fisionomia della classe era caratterizzata da eterogenea provenienza,

differenti livelli di profitto e da situazioni di carenza dei pre-requisiti di base.

Nella classe sono presenti 4 studentesse con Piano Didattico Personalizzato (di cui 3

DSA e 1 BES) e 1 studentessa segue un Piano Educativo Individualizzato Differenziato. Tutte

queste studentesse sono fornite di adeguata documentazione.

Durante il percorso scolastico l’alunna con PEI differenziato è stata supportata da

sostegno didattico, come richiesto dalla documentazione specialistica presentata dalla famiglia,

al fine di affrontare con serenità l’impegno scolastico. Il Consiglio di classe sottolinea

l’importanza della presenza di tale figura di sostegno anche durante le prove d’esame (Cfr.

O.M. n.257 del 4/5/2017, art. 22, comma 3).

Il gruppo-classe nel corso del quinquennio ha subito cambiamenti a causa di ritiri e

inserimenti di nuove alunne e della sostituzione, in classe 5^, dei docenti di Psicologia generale

e applicata, Matematica e Scienze motorie e sportive.

Le studentesse hanno partecipato a vari livelli alle sollecitazioni culturali ed educative e

alle attività di ampliamento dell’offerta formativa (convegni, conferenze, visite didattiche ed

attività sportive).

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Il Consiglio di Classe del biennio ha svolto un’attività didattica mirata:

a) al raggiungimento di obiettivi trasversali: saper organizzare i tempi di studio; acquisire

rigore e precisione nel metodo di apprendimento; saper applicare opportunamente le regole

studiate; saper esporre in forma corretta; saper comprendere adeguatamente le domande; saper

porre domande pertinenti;

b) ad interventi didattici sistematici per il recupero di conoscenze di base;

c) ad una didattica adeguata alle situazioni di DSA, di BES e di PEID.

Nel corso del triennio le studentesse hanno progressivamente maturato motivazione ed

interesse per l’indirizzo di studi intrapreso, rivelando sensibilità verso le problematiche socio-

sanitarie.

Considerata la presenza di gruppi eterogenei per capacità e per profitto, in ottemperanza

alla normativa vigente, sono stati programmati collegialmente in classe 3^,4^,5^ interventi

didattici a differenti livelli: di recupero, di sostegno, di potenziamento.

Per favorire la comunicazione nelle lingue straniere e sensibilizzare le studentesse alla

multiculturalità secondo le indicazioni europee, in classe 3^, 4^, 5^ sono stati proposti ed

effettuati i seguenti progetti:

conversazioni con un insegnante di madrelingua inglese

corso propedeutico e certificazione di lingua spagnola DELE B1 (conseguita da tre

studentesse)

corso curricolare madrelingua Inglese e Spagnolo in classe 5^.

Per ampliare le conoscenze delle studentesse, offrire esperienze di socializzazione e di

sensibilizzazione alla dimensione europea e internazionale, ma anche all’apprezzamento delle

ricchezze del nostro paese, sono stati proposti nel corso del quinquennio viaggi di istruzione a

carattere storico, artistico, culturale e naturalistico (1^ Barcellona, 2^ Praga, 3^ Abruzzo,

Basilicata e Puglia, 4^ Berlino, 5^ Lisbona).

Le studentesse hanno avuto l’opportunità di maturare sensibilità ed interesse per le

problematiche attuali attraverso la partecipazione alle proposte offerte dalla scuola:

a) conferenze, cineforum;

b) dibattiti su argomenti di attualità, rappresentazioni teatrali;

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c) uscite didattiche, convegni, mostre ed esperienze a carattere socio-sanitario;

d) esperienze formative sia nel contesto della scuola sia in ambito interculturale, ecclesiale-

interreligioso;

e) progetti e interventi di educazione alla salute (educazione all’affettività e alla sessualità,

corso di primo soccorso, prevenzione dipendenze);

f) incontro con il Presidente del Consiglio Regionale presso il Palazzo di Regione

Lombardia;

g) attività motorie e sportive: tornei e gare di istituto di pallavolo, calcetto, atletica leggera;

uscita didattico-sportiva al Forum di Assago (MI); progetto “Nuoto, tecniche di

salvamento, acqua-fitness, pallanuoto” presso la Piscina Comunale di Saronno.

Intervento di Difesa Personale con istruttore qualificato;

h) Convegni organizzati da Emergency;

i) Incontro con il magistrato Gherardo Colombo sul tema delle regole;

j) Incontro con un Giudice del T.A.R.;

k) attività di orientamento post-diploma;

l) visita guidata all’EXPO 2015.

Circa la motivazione all’indirizzo di studi, la classe nel triennio ha gradualmente preso

coscienza delle problematiche della società complessa e del valore socio-educativo-

assistenziale delle figure professionali relative alla rete dei servizi alla persona e ha acquisito

competenze in tali ambiti.

Incisivi sono da ritenere gli stimoli pervenuti dai seminari di Danzaterapia, Primo

Soccorso e dalla partecipazione al Percorso Dialogo nel buio.

Particolarmente valide sono state le relazioni fra la nostra Scuola ed il territorio, anche

durante i periodi estivi 2015 e 2016, attraverso il Progetto triennale di Tirocinio.

Tali esperienze sono parte integrante delle progettazioni delle singole discipline e del

Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.).

Oltre agli stimoli ricevuti dall’impianto curricolare, sono state occasioni di

orientamento post-diploma:

- la presa visione dei materiali pervenuti dalla Regione Lombardia e dalle Università;

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- le comunicazioni di ex-allievi della nostra scuola sui corsi universitari frequentati e su

esperienze lavorative;

- gli incontri di orientamento post-diploma di gruppo e/o individuali organizzati

dall’Informagiovani/Informalavoro di Saronno e dalla Provincia di Varese: saloni dello

studente.

In sede di conversazioni sull’orientamento professionale, è risultato che le studentesse

che conseguiranno il diploma sono orientati: alcuni a continuare gli studi a livello universitario,

altri ad inserirsi nel mondo del lavoro.

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3) L’elaborazione degli “approfondimenti individuali”

L’attività ha avuto inizio nel corso del secondo quadrimestre della classe 4^: gli

argomenti degli approfondimenti sono stati scelti sulla base di contenuti disciplinari del corso

di studi e di interessi personali delle studentesse.

Le studentesse hanno lavorato per il reperimento del materiale bibliografico, utilizzando

risorse di rete e territoriali.

La classe ha incontrato una docente universitaria che ha proposto un’esercitazione

pratica sulla ricerca e l’approfondimento.

Durante lo svolgimento del lavoro, le studentesse hanno potuto consultare i docenti.

Sono state elaborate dai Consigli di Classe 4^ e 5^ tabelle operative con la scansione

delle tappe e dei tempi di lavoro, comprensivi di n. 9 ore per le prove di esposizione dei lavori.

L’attività di ricerca ha permesso di far maturare motivazione ed interesse in ambito

educativo, sociale, sanitario in quanto gli approfondimenti individuali sono stati occasione di

contatti diretti con realtà socio-educative e sanitarie e con operatori del territorio per l’intera

classe e/o per gruppi di studentesse:

- Enti Morali Comunali, Statali in Saronno e paesi limitrofi;

- Cooperative Sociali;

- Asili Nido, Scuole dell’Infanzia, Scuole Primarie;

- Centri di aggregazione giovanile;

- Centri per disabili;

- Consultorio Familiare di Saronno;

- Case di riposo per anziani;

- Casa di pronta accoglienza di Saronno;

- PIME;

- ASL (Azienda Sanitaria Locale);

- Associazioni di ippoterapia.

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Gli argomenti sui quali le candidate hanno svolto l’attività di approfondimento e ricerca

individuale sono:

Alunno Titolo

AGUS Ilaria Il confine tra realtà e immaginazione: il sogno di Alice

CARUSO Maria Claudia La follia nell’opera lirica

CERIANI Vittoria VaccinarSI o NO?

DANIEL Clara La scoperta del mondo emotivo dei bambini attraverso le favole

FARINA Rachele Prendimi per mano

GIORDANO Greta La logopedia

INVERNIZZI Cecilia Terezin: la storia dei bambini nel lager

LANDI Michelle Il manga

MOLENA Elisa L’assistente bagnante

PIAZZA Elisabetta Vi separate o mi separate?

PORCEDDU Desiree L’amore che scolta tu impari ad amar

PULICI Eleonora Oh che bel castello!

RIZZETTO Sara Il diavolo custode

SANESE Giulia L’arte si fa terapia

TORTITOLI Sara Da Dominika a Sofia

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4) Itinerario del Consiglio di Classe 5^ ed iniziative organizzative e didattiche

per le studentesse in preparazione all’Esame di Stato

Il Consiglio di classe nella fase iniziale della progettazione didattica (settembre 2016)

ha considerato, oltre a competenze, abilità, conoscenze disciplinari e trasversali caratterizzanti

l’Istituto Professionale Servizi Socio Sanitari, le finalità dell’Esame di Stato che richiede al

candidato la capacità di sostenere prove scritte e un colloquio multidisciplinare.

Ogni docente si è sforzato di considerare la prospettiva pluridisciplinare e di favorire,

nelle scelte delle metodologie didattiche, l’acquisizione delle competenze caratterizzanti la

figura professionale relativa al curricolo di studi.

In data 15, 16, 17 maggio 2017, si svolgerà la simulazione del colloquio

multidisciplinare in collaborazione con docenti di altri plessi dello stesso Istituto.

La valutazione dei colloqui è condotta con l’ausilio di una griglia approvata dal

Consiglio di classe n. 29 del 21 settembre 2016 e ratificata dal Collegio docenti (vedi allegato).

Per quanto riguarda la preparazione alle prove scritte il calendario è il seguente:

simulazione della prima prova (Italiano) 4 maggio 2017

simulazione della seconda prova (Igiene e Cultura medico sanitaria)

9 maggio 2017.

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Esercitazioni alla terza prova

Prove pluridisciplinari:

DATE DISCIPLINE TIPOLOGIE TEMPO

5 dicembre 2016

Psicologia generale e

applicata

Matematica

Lingua inglese

2^ lingua straniera:

Spagnolo

2 quesiti di tipo B

(a risposta aperta)

6 quesiti di tipo C

(a risposta corretta)

per ognuna delle

discipline

120 minuti

27 aprile 2017

Psicologia generale ed

applicata

Inglese

Spagnolo

Scienze motorie e

sportive

2 quesiti di tipo B

(a risposta aperta)

6 quesiti di tipo C

(a risposta corretta)

per ognuna delle

discipline

120 minuti

Sono state inoltre somministrate prove disciplinari secondo le tipologie proprie della 3^

prova (tipologie B e C).

Il Consiglio di classe, nel definire le prove, ha fatto riferimento alla normativa vigente e

ha utilizzato la griglia di valutazione per la terza prova approvata e sperimentata (vedi

allegato).

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5) Sistema di valutazione: criteri e strumenti

L’attività di verifica e valutazione durante l’intero quinquennio è stata sempre ispirata

da criteri formativi.

Allo scopo di raggiungere l’oggettività e l’omogeneità dei criteri di valutazione tra i

docenti e fornire agli studenti adeguati parametri di autovalutazione, sono state predisposte

griglie di valutazione per la correzione degli elaborati di Italiano e Igiene e cultura medico

sanitaria (vedi allegato).

Per le studentesse con PDP sono state attuate misure dispensative e compensative

previste dalla normativa. Si rimanda al fascicolo di ciascun alunno.

Per le studentesse che hanno seguito un piano educativo individualizzato differenziato,

si fa riferimento alle relazioni predisposte dal Consiglio di Classe.

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6) Relazioni sulle discipline e attività svolte.

RELIGIONE – prof. Federico Bareggi

Il corso di IRC è teso non solo a fornire elementi di cultura religiosa, ma anche a sviluppare

capacità critiche di lettura dei problemi dell’uomo, della società e del mondo.

Il tracciato del percorso svolto con gli studenti ha permesso di entrare in questioni assai

dibattute oggi, che possono essere suddivise in questi filoni:

Aspetti della religione, nell’analisi delle varie religioni nel mondo: attraverso

presentazioni prodotte dai ragazzi è stato visitato il panorama delle culture religiose del

globo

Problemi bioetici, come la problematica dell’inizio e fine vita e il dibattito sulla pena di

morte

Questioni etiche, come il relativismo morale o la ricerca della libertà (attraverso la

visione del film “le ali della libertà”)

Temi di attualità, come la vicenda dell’eutanasia legata al personaggio Dj Fabo e il

tema del suicidio per la triste vicenda di Lavagna

La classe ha partecipato con interesse, libertà, sincerità e riflessione al percorso annuale,

mostrandosi particolarmente interessata soprattutto nel conoscere e nel confrontare le varie

religioni: in questa parte le lezioni si sono svolte mediante interventi di coppie di studenti, che

hanno elaborato in maniera intelligente e personale presentazioni con cui hanno coinvolto il

resto della classe. Lo scopo dei dibattiti è quello di interpellare la vita, per ampliare

l’esperienza di ognuno, ed offrire una visione più ampia non solo delle questioni sollevate, ma

anche della riflessione generale sul tema dell’esistenza umana, imparando a collocare la

vicenda del singolo individuo sullo sfondo più ampio della complessità dell’umanità. Sempre

in un clima sereno, si sono affrontati temi di attualità, un po’ meno incisiva è stata la riflessione

sul tema della libertà (l’elaborazione di concetti astratti appare un po’ faticosa alla classe, che

talvolta preferisce non impegnarsi in profondità nella riflessione).

La maturazione del buon cittadino e della persona avviene attraverso il confronto coi grandi

temi della vita, portando ognuno ad una sintesi personale dei valori verso cui dirigere i passi

della propria esistenza; e la classe, con rispetto, simpatia ed attenzione ha saputo percorrere un

pezzo di questo percorso.

L’Insegnante

prof. Federico Bareggi

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ITALIANO – prof.ssa Federica Cattaneo

Gli obiettivi e i contenuti in relazione alla disciplina sono stati scelti e calibrati in base alle

finalità formulate dall'Istituto professionale socio-sanitario.

Particolare attenzione è stata prestata:

all’acquisizione di adeguate competenze comunicative sia a livello scritto che orale;

allo sviluppo della capacità di interpretazione di un contesto storico-culturale attraverso

l’analisi di testi letterari.

Il programma svolto comprende la produzione letteraria dal Romanticismo all’Ermetismo.

Per quanto riguarda il metodo didattico, l’approccio ai movimenti letterari è stato condotto

toccando in modo conciso gli aspetti storici, sociali, culturali del periodo in esame.

La trattazione teorica di vita, opere, poetica di ciascun autore è stata seguita dalla lettura, dalla

parafrasi (per la poesia) e dall’analisi e commento dei testi: questo allo scopo di abituare gli

allievi anche ad un’attenta indagine sull’opera. Difficoltà è stata riscontrata da parte degli

studenti, soprattutto per coloro che sono affetti da Disturbi Specifici d’Apprendimento, circa la

riproposizione della parafrasi: pertanto, a volte, si è richiesta soltanto una sintesi del contenuto

dei testi poetici.

Il manuale è stato ampiamente impiegato per la comprensione delle correnti letterarie e dei

movimenti culturali, per lo studio della biografia, delle opere e della poetica di ciascun autore.

E’ stato utilizzato per la scelta dei testi letterari che presentava; l’analisi e il commento di tali

testi sono avvenuti, invece, tramite appunti. La classe ha rivelato una certa difficoltà nella

comprensione della terminologia tecnica del testo di letteratura, aspetto che ha reso, a volte,

difficoltoso lo studio autonomo.

Per quanto riguarda le modalità di verifica, si è proceduto alla somministrazione di prove sia

scritte (tipologia A, B, C, D) sia orali.

I criteri per la valutazione sono i seguenti:

1- per lo SCRITTO :

correttezza morfosintattica e lessicale

proprietà lessicale e di registro

organizzazione e struttura del discorso

adeguatezza dell’elaborato rispetto alle richieste e alle tipologie prescelte

capacità di condurre un’analisi testuale

utilizzo dei documenti eventualmente forniti

conoscenza del tema trattato e argomentazione approfondita

Per la correzione è stata utilizzata la griglia di valutazione approvata dal Collegio dei Docenti;

per gli alunni con DSA non è stata valutata la correttezza ortografica.

Durante l’anno scolastico la valutazione degli elaborati scritti è avvenuta in quindicesimi per

abituare gli alunni ai criteri dell’Esame di Stato. In seguito, il voto è stato trasposto in decimi

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tramite la tabella di raffronto.

Gli studenti con DSA si sono avvalsi talvolta dell’utilizzo del PC, del tempo supplementare, di

schemi di lavoro, di mappe concettuali, della lettura delle traccia e dei documenti delle prove

scritte da parte di un mediatore linguistico (di solito l’insegnante); inoltre, per la tipologia A, è

stata accettata anche la semplice, seppur approfondita, risposta alle domande, senza richiedere

una stesura più complessa dell’elaborato.

2- per l 'ORALE :

conoscenza dei contenuti

comprensione ed interpretazione dei concetti

correttezza, ordine e precisione nell’esposizione

capacità di condurre correttamente l’analisi testuale

capacità di operare collegamenti pertinenti.

Per la valutazione è stata utilizzata la griglia approvata dal Collegio docenti.

E’ stata accettata per lo scritto anche la grafia non corsiva per gli alunni con DSA, perché non

tutti questi studenti la padroneggiano con sicurezza.

Le valutazioni, sia per l’orale sia per lo scritto, hanno tenuto in considerazione anche dei

progressi di ogni singolo allievo rispetto alla sua situazione di partenza.

La classe nella sua maggioranza, durante il corso dell’anno scolastico, ha mostrato un discreto

interesse per la trattazione dei temi e, di solito, una parte degli studenti è intervenuta

attivamente con spunti e riflessioni personali.

Per quanto riguarda gli elaborati scritti, gli alunni hanno dimostrato di conoscere le diverse

caratteristiche delle tipologie proposte, ma a volte la tematica appare trattata in modo un po’

superficiale e non sempre completamente coerente con le richieste.

Le competenze acquisite dalla classe sono:

conoscere le linee fondamentali dello sviluppo della letteratura del 1800 e della metà

del 1900

analizzare, in forma scritta e orale, un brano letterario o un testo poetico

organizzare e svolgere un elaborato scritto su temi di ordine generale o in forma di

articolo di giornale o saggio breve

individuare - con la guida dell'insegnante- le relazioni tra la produzione letteraria e il

contesto sociale, culturale, storico in cui essa nasce

Gli obiettivi indicati nella programmazione di inizio anno sono stati raggiunti da quasi tutti gli

alunni. La maggior parte di loro è in grado di elaborare una adeguata analisi dei testi letterari

cogliendo le caratteristiche fondamentali dei singoli autori e del periodo storico e letterario a

cui appartengono.

L’insegnante

prof.ssa Federica Cattaneo

21

LINGUA INGLESE – prof.ssa Lattuada Antonietta

La disciplina “Lingua Inglese” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso

quinquennale dell’istruzione professionale, i seguenti risultati generali di apprendimento:

utilizzare i linguaggi settoriali della lingua straniera per interagire in diversi ambiti e

contesti di studio e di lavoro;

stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali, sia in una

prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;

utilizzare le reti e gli strumenti informatici nell’attività di studio, ricerca e approfondimento

disciplinare;

essere sensibili alle differenze di cultura e di atteggiamento dei destinatari al fine di fornire

un servizio il più possibile personalizzato;

sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto

cooperazione e senso di responsabilità nell’esercizio del proprio ruolo.

In relazione all’indirizzo socio- sanitario, tali obiettivi di apprendimento si esprimono

in termini di competenze tra cui, in particolare:

padroneggiare la lingua inglese per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali

relativi al percorso di studio

gestire azioni di informazione e orientamento dell’utente per facilitare l’accessibilità e la

fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio

facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi,

attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati.

In raccordo con le discipline d’indirizzo nel corso dell’ultimo anno la scelta dei contenuti si

è basata su alcuni criteri:

proporre temi di interesse personale e sociale riguardanti alcune fasi e situazioni della vita

della persona, come singolo e nella comunità, con argomenti ad esse correlate:

- l’adolescenza, con gli aspetti emotivi e comportamentali e i disturbi alimentari;

- l’età senile, con le problematiche legate all’invecchiamento; la salute e l’alimentazione

nell’anziano; l’assistenza per anziani;

- le disabilità;

- il fenomeno migratorio;

presentare modelli verosimili riguardanti, negli aspetti generali:

- enti di accoglienza, centri di aggregazione e servizi operanti nell’ambito della cura alla

persona;

- progetti di associazioni comunali e private,

sia nel proprio paese sia nel Regno Unito, per offrire occasione di conoscenza e confronto

con la cultura del paese straniero di riferimento;

22

prediligere tematiche specialistiche e argomenti già oggetto di studio nelle discipline

d’indirizzo per:

- sviluppare la capacità di analisi e di sintesi;

- migliorare la capacità comunicativa e la rielaborazione personale

- comunicare in merito alle proprie esperienze nell’ambito del progetto di alternanza

scuola-lavoro

- offrire occasione di confronto, e discussione;

utilizzare i contenuti linguistici per consolidare e ampliare la conoscenza della lingua

straniera, in particolare nell’aspetto lessicale.

Gran parte del lavoro ha riguardato la condizione della terza età, da un punto di vista

dei cambiamenti fisiologici del corpo umano, la salute, con riferimento ad alcune malattie tra le

più significative, e le questioni relative ai bisogni dell’età senile: l’assistenza sociale e

domiciliare, le strutture, le opportunità di aggregazione e ricreative, cercando, ove possibile, di

offrire un confronto tra la realtà in Italia e in Gran Bretagna.

Per quanto riguarda le problematiche relative a persone affette da disabilità sono stati

proposti la sindrome di Down e l’autismo, già svolti in parallelo nelle specifiche discipline.

Per l’età giovanile si è affrontato il tema del disagio adolescenziale in relazione ai

problemi legati ai disturbi alimentari di anoressia e bulimia, e l’ alcolismo.

Sul piano metodologico, partendo dalla lettura-/ascolto-comprensione del testo, con

l’aiuto delle attività linguistiche, dell’esercizio guidato, e delle conoscenze acquisite in ambito

multidisciplinare, si sono analizzati e confrontati i contenuti, si sono presi in esame i diversi

elementi testuali accompagnando gli alunni nella ricerca e acquisizione del lessico specifico,

nonché nella analisi e sintesi delle informazioni. Attraverso una riflessione sulle tematiche si è

poi lavorato sulla produzione scritta e orale degli argomenti trattati anche con l’aiuto delle

immagini.

In particolare le abilità conseguite in modo abbastanza comune dalla quasi totalità della

classe si possono così articolare:

esprimere e argomentare, con relativa spontaneità nell’interazione orale, su argomenti

generali e di studio e di lavoro

comprendere idee principali, elementi di dettaglio e punto di vista in testi orali/scritti in

lingua standard, riguardanti argomenti noti e di attualità, di studio e di lavoro

utilizzare le tipologie testuali tecnico-professionali

produrre in forma scritta e orale brevi relazioni e/o sintesi e/o commenti su esperienze e

situazioni relative al settore di indirizzo

utilizzare lessico e fraseologia di settore

riconoscere la dimensione culturale della lingua

23

Qualche alunna ha cercato di rielaborare i contenuti, sulla base delle conoscenze acquisite

nell’ambito della propria formazione scolastica ed eventualmente delle proprie esperienze di

tirocinio.

Il manuale in uso e’ risultato nel complesso completo e meticoloso nel proporre attività

di apprendimento del lessico specifico e di comprensione dei contenuti.

Per quanto riguarda le verifiche scritte, su modello della terza prova dell’esame di

Stato, sono state utilizzate le seguenti tipologie: quesiti a risposta corretta e quesiti a scelta

multipla.

Per le verifiche orali criteri di valutazione sono stati: conoscenza e completezza dei

contenuti, competenza linguistica, in merito sia alla correttezza formale sia alla proprietà

lessicale, fluenza nell’esposizione, capacità di operare semplici confronti e rielaborazioni

personali, nonché l’impegno costante nel conseguire una preparazione il più possibile completa

e organizzata.

La classe ha dimostrato attenzione e interesse ai contenuti, che conosce in modo

generalmente completo.

La produzione orale è generalmente appropriata, utilizza un lessico pertinente e una forma

abbastanza corretta. La produzione scritta, più lineare per alcuni, può risultare poco accurata

per altri.

Tre alunne con DSA hanno evidenziato difficoltà oggettive nell’apprendimento della lingua straniera sin

dalle fasi dello studio delle forme linguistiche di base. Sono in grado di riproporre i contenuti in modo semplice,

accettabile; l’esposizione - piuttosto mnemonica - può risultare poco corretta.

Una alunna con certificazione PEID, Caruso Maria Claudia, ha seguito l’attività

curricolare in orario, supportata in alcune ore dall’ insegnante di sostegno; per la sua

progettazione si rimanda al relativo MOD. 7302.

Nel corso del triennio le alunne hanno frequentato un corso di conversazione

con docente madrelingua.

L’insegnante

(prof. Antonietta Lattuada)

24

2^ LINGUA STRANIERA: SPAGNOLO - prof.ssa Laura Bernardelli

I contenuti del quinquennio di 2°Lingua straniera: Spagnolo sono stati organizzati per

permettere alle studentesse di raggiungere diversi obiettivi, fra cui:

favorire la formazione umana, sociale e culturale attraverso la conoscenza di una realtà

linguistica diversa dalla propria;

favorire l’acquisizione di una competenza comunicativa tale da consentire agli alunni di

esprimersi, sia nello scritto che nell’orale, in maniera efficace;

acquisire gradualmente autonomia nella comprensione di una varietà di messaggi orali e

scritti di difficoltà crescente, in contesti diversi;

favorire la riflessione sulla lingua straniera;

abituare gli studenti ad operare confronti fra le culture;

approfondire alcune problematiche attuali, esprimendo e argomentando le proprie

opinioni.

Il programma svolto nel corso dell’ultimo anno, in particolare, ha avuto come obiettivo

primario quello di apprendere ad esprimere in lingua straniera alcuni contenuti fondamentali,

già oggetto di studio delle discipline d’indirizzo.

Sono quindi state prese in considerazione le differenti età della vita, delle quali si sono studiate

definizioni, problematiche e malattie più comuni, con particolare riferimento alle realtà italiana

e spagnola:

INFANZIA

- definizione

- esempi di medicine alternative efficaci

ADOLESCENZA

- definizione

- malattie più comuni (con particolare attenzione alle malattie di origine mentale)

- dipendenze

- interessi caratterizzanti l’età

25

VECCHIAIA

- definizione

- malattie più comuni

- strutture assistenziali e residenziali

Sul piano metodologico, si è sempre partiti dalla lettura e comprensione del testo di

riferimento, a volte appoggiandosi anche agli esercizi proposti dal manuale. Si sono quindi

analizzati i contenuti e le specifiche lessicali, nell’ottica di favorire l’apprendimento del

linguaggio proprio di settore. In alcune occasioni, anche per consolidare l’abilità nello scritto,

le alunne sono state sollecitate a produrre brevi testi argomentativi sullo spunto di riflessioni

proposte dal manuale, per completare i quali è stato chiesto loro di attingere alle conoscenze

specifiche già apprese nelle discipline d’indirizzo e/o nel corso delle attività di tirocinio svolte

nel triennio.

Il manuale in uso si è rivelato abbastanza completo dal punto di vista della proposta di spunti

riguardanti le tre età considerate e gli elementi di ambito sanitario. Tuttavia, la maggior parte

dei testi è risultata troppo semplice o comunque non esaustiva degli argomenti considerati, per

cui è stato necessario ampliare il programma con approfondimenti proposti dall’insegnate o

dalle alunne stesse che, anche facendo riferimento ai manuali in adozione nelle discipline di

indirizzo, hanno approfondito i diversi argomenti, predisponendo slides poi presentate alla

classe e divenute, quindi, esse stesse parte del manuale.

Per quanto riguarda le modalità di verifica, si è proceduto alla somministrazione di prove sia

scritte che orali.

Nello scritto, sempre proposto secondo la modalità di terza prova dell’Esame di Stato (due

quesiti di tipologia B e sei quesiti di tipologia C), sono stati valutati:

- comprensione

- conoscenza

- correttezza nell’uso delle strutture lessicali e morfosintattiche

- organizzazione del testo

- efficacia nell’argomentazione

Nell’orale sono stati valutati:

26

- comprensione

- interazione

- conoscenza dei contenuti e del lessico specifico

- correttezza morfosintattica

- pronuncia e fluenza

- capacità critica

Per la valutazione delle prove scritte e orali si è fatto riferimento alla scheda di valutazione in

uso.

In generale, la classe ha dimostrato attenzione e interesse ai contenuti, anche se l’impegno non

è stato costante per tutti; in particolare, due studentesse hanno mostrato considerevole difficoltà

nello studiare e fare proprio il lessico specifico.

Le alunne con DSA hanno evidenziato difficoltà oggettive nell’apprendimento della lingua

straniera; tali studentesse, anche a causa di lacune lessicali e grammaticali, ripropongono i

contenuti in modo semplice ma accettabile, anche se a volte in maniera mnemonica, e a volte

necessitano la guida dell’insegnante.

L’alunna con PEID ha seguito buona parte del programma, con dovute riduzioni, ma lavorando

fondamentalmente sulla traduzione in italiano dei contenuti proposti alla classe.

Nel corso del quarto anno tre alunne hanno sostenuto l’esame DELE – Diploma de Español

como Lengua Extranjera – livello B1 e hanno conseguito la relativa certificazione.

L’insegnante

prof. Laura Bernardelli

27

STORIA - prof.ssa Federica Cattaneo

La finalità dell'insegnamento della Storia, ossia il fornire strumenti adeguati per la

comprensione del presente, è stata costantemente tenuta in considerazione.

Si è cercato di offrire agli allievi un quadro generale di riferimento per ogni periodo

considerato, procedendo poi all'analisi delle questioni e degli avvenimenti più importanti.

Lo studio della disciplina e la conoscenza dei diversi avvenimenti storici sono stati spesso

richiamati anche durante le lezioni di Letteratura italiana per stimolare la classe a operare

collegamenti e farla riflettere sull’influenza della storia in tutti gli ambiti della cultura.

Il manuale in uso è risultato complesso per la classe e pertanto è stato sistematicamente

necessario affiancare la spiegazione orale da parte dell’insegnante.

Il programma è stato svolto a partire dalla trattazione dei principali fatti e problematiche

caratterizzanti il periodo dell'Ottocento poiché legati in maniera inscindibile alla storia del

Novecento.

Per quanto riguarda le modalità di verifica, si è proceduto alla somministrazione di prove sia

orali che scritte (valide per l’orale).

Nello scritto è stato proposto secondo la modalità di terza prova dell’Esame di Stato (due

quesiti di tipologia B e sei quesiti di tipologia C).

I criteri di valutazione sono i seguenti:

conoscenza dei contenuti;

comprensione ed interpretazione dei concetti;

ordine e precisione nell'esposizione;

capacità di operare collegamenti pertinenti;

continuità nello studio.

Per la valutazione è stata utilizzata la griglia approvata dal Collegio dei Docenti.

Nella valutazione si è tenuto conto anche dei progressi dei singoli allievi rispetto alla

situazione di partenza.

La maggioranza degli studenti, durante l'anno scolastico, si è mostrata generalmente interessata

alla disciplina e una parte di essi ha partecipato in modo attivo alla trattazione degli argomenti,

ponendo domande e proponendo interventi pertinenti.

Le competenze acquisite dalla classe sono:

conoscere le linee fondamentali della storia dell’ 800 e della prima metà del 1900;

saper collocare adeguatamente le conoscenze in un rapporto di causa – effetto;

conoscere, nei principi fondamentali, la metodologia della ricerca storica.

28

Le capacità di analisi, sintesi e rielaborazione personale sono possesso di pochi alunni.

L’esposizione risulta per molti difficoltosa, soprattutto per ciò che concerne l’utilizzo del

lessico specifico.

L’ insegnante

prof.ssa Federica Cattaneo

29

MATEMATICA – Prof. Davide Calza

I contenuti programmati all’inizio dell’anno scolastico riguardano una prima fase di ripasso

relativa alle disequazioni di secondo grado, uno studio delle disequazioni di grado superiore al

secondo e la parte di analisi matematica, come completamento allo studio delle funzioni, con la

determinazione di proprietà grafiche non evidenziabili con i metodi della geometria analitica.

E’ stata anche trattata una parte inerente al calcolo combinatorio ed alla probabilità,

soffermandosi tuttavia su esempi concreti e non troppo articolati.

Si precisano le seguenti scelte di contenuto:

- è stato affrontato lo studio delle funzioni algebriche razionali intere, algebriche razionali

fratte, per consentire una immediata utilizzazione del concetto di limite infinito per una

funzione in un punto;

- nella forma esplicita, le funzioni considerate sono, sia al numeratore sia all’eventuale

denominatore, sempre scomponibili con gli usuali metodi di scomposizione (ad eccezione

della regola di Ruffini), cosicché gli zeri siano sempre determinabili senza ricorrere a

metodi di approssimazione, inoltre lo studio completo è stato svolto solo per funzioni

razionali fratte con polinomi di grado minore o uguale a due sia a numeratore che a

denominatore.

- le funzioni proposte sono tali da poter essere studiate mediante calcoli effettuabili senza

l’utilizzo della calcolatrice;

- è stato anche illustrato lo studio di funzioni a pezzi, ovvero definite con rappresentazioni

analitiche diverse, per quanto concerne la continuità in un punto e l’applicazione dei

Teoremi di Weierstrass e degli zeri.

e le seguenti scelte di metodo:

- nello studio delle funzioni algebriche razionali si è cercato di far leva sull’intuizione prima

che sull’aspetto teorico, per evitare di ridurre l’analisi matematica all’applicazione

puramente meccanica di metodi e privilegiando gli aspetti osservativi che devono,

comunque, trovare un riscontro negli esiti di uno studio sistematico; per questo si è cercato

di presentare i concetti nuovi a partire da situazioni grafiche facilmente descrivibili;

- si è cercato di sviluppare una capacità critica richiedendo e fornendo esempi e contro-

esempi relativamente ad un medesimo contenuto matematico;

- il programma è stato svolto secondo il criterio di graduare le difficoltà nella presentazione

degli argomenti, partendo da semplici esempi e dai concetti acquisiti negli anni precedenti

per facilitare il passaggio, spesso arduo, all’astrazione e alla formalizzazione;

30

- si è cercato di favorire il consolidamento dei concetti guidando gli studenti alla risoluzione

di semplici esercizi, talvolta con parametri, per una comprensione più completa dei

contenuti.

I criteri di valutazione sono stati i seguenti:

- conoscenza dei contenuti;

- ordine logico nell’esposizione;

- esposizione con linguaggio preciso ed appropriato;

- autonomia, ordine e correttezza nell’applicazione;

- interventi e notazioni rilevanti e pertinenti;

- precisione e puntualità nell’apprendimento.

Durante l’anno scolastico la determinazione del voto ha tenuto conto di verifiche sia orali sia

scritte. Durante l’a.s. 2016-2017 la maggior parte delle verifiche svolte hanno seguito la

modalità della terza prova. La valutazione in decimi fa riferimento alla griglia di valutazione,

approvata dal Collegio Docenti.

Gli obiettivi realizzati in termini di conoscenze e capacità sono i seguenti:

- acquisire il concetto di funzione;

- saper riconoscere dal grafico o per via analitica le eventuali proprietà di una funzione

reale di variabile reale (dominio, codominio e definizione di funzione)

- saper classificare le funzioni reali di variabile reale

- saper determinare il dominio di funzioni algebriche razionali ed irrazionali;

- saper calcolare il segno e le intersezioni con gli assi di una funzione in forma algebrica

(algebrica razionale intera e fratta), saper riportare tali informazioni in forma grafica e

saper leggere tali informazioni dal grafico di una funzione reale di variabile reale;

- saper definire e saper riconoscere graficamente le quattro forme di limite per una

funzione;

- saper eseguire le operazioni fondamentali del calcolo dei limiti e saper riconoscere e

risolvere le forme di indecisione;

- saper ricavare, dal calcolo dei limiti, informazioni sul grafico di una funzione algebrica

razionale agli estremi del suo dominio;

- saper valutare la continuità di una funzione in forma analitica e classificare gli eventuali

punti di discontinuità;

- saper determinare gli asintoti di una funzione algebrica razionale;

- saper applicare i teoremi sulle funzioni continue;

- saper definire la derivata di una funzione, dal punto di vista algebrico e geometrico;

- saper cogliere la relazione tra continuità e derivabilità di una funzione in un punto;

- saper eseguire le fondamentali operazioni di derivazione su funzioni algebriche

razionali;

- saper leggere, dal calcolo della derivata prima, informazioni sul crescere e sul

decrescere di una funzione razionale e sui suoi estremanti;

31

- saper applicare i teoremi sulle funzioni continue e derivabili;

- saper disegnare il grafico di una funzione algebrica razionale intera o fratta.

- Saper determinare disposizioni semplici, permutazioni e combinazioni ed applicare il

modello corretto in base al problema proposto.

- Saper calcolare la probabilità di alcuni eventi elementari.

- Saper applicare la formula della probabilità condizionata ad eventi semplici.

- Saper applicare il Teorema di Bayes ad alcuni eventi semplici.

La disciplina concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultati in termini di

competenza:

- utilizzare un linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare

adeguatamente informazioni qualitative e quantitative;

- utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici.

In relazione al raggiungimento di tali obiettivi, in generale la maggior parte degli studenti ha

dimostrato un impegno costante e partecipato sia nel lavoro scolastico sia in quello domestico,

ottenendo un profitto adeguato. L’applicazione delle regole si realizza in generale con

padronanza da parte di quasi tutti gli studenti. Tuttavia si evidenziano difficoltà da parte di

alcuni studenti con certificazione DSA. Per questi alunni le prove scritte sono state compensate

da valutazioni orali, in base alla normativa vigente, su eventuale richiesta degli stessi. Infatti,

per loro è necessaria una dose di mediazione e di guida per seguire un percorso logico e/o

ragionato.

Nonostante una buona conoscenza dei contenuti, non per tutti gli studenti l’esposizione si

realizza sempre con un linguaggio preciso ed appropriato.

L’insegnante

prof. Davide Calza

32

IGIENE E CULTURA MEDICO-SANITARIA

Prof.ssa Giuseppina Domenighini

Gli obiettivi e i contenuti in relazione alla disciplina sono stati scelti e calibrati in modo da far

acquisire alle studentesse, alla fine del percorso quinquennale, competenze specifiche per

orientarsi ed operare nella complessa rete dei servizi socio- sanitari.

Sono state affrontate sei grandi aree tematiche:

I disturbi del comportamento nell’infanzia

I diversamente abili

La senescenza

L’epidemiologia e la profilassi di alcune malattie cronico-degenerative e infettive

Il Primo soccorso

La Legislazione sanitaria

Le principali modalità e procedure d’intervento su minori, anziani e persone con disabilità

Le attività curricolari sono state organizzate secondo un piano modulare, in funzione del

raggiungimento degli obiettivi previsti e sono state svolte con gradi di approfondimento

diversificati per i vari contenuti, a seconda dello loro specifica rilevanza, considerando anche

l’attenzione e/o le difficoltà manifestate dalle alunne.

Gli argomenti sono stati affrontati nel corso di lezioni frontali, proponendo alle studentesse

anche un ampio repertorio di immagini e di filmati, per supportare, integrare ed esplicitare

quanto trattato a livello teorico.

Per dissuadere le alunne dallo studio meramente mnemonico della materia, si è cercato, ove

possibile, di porgere le informazioni e i concetti in modo problematico, indirizzando le allieve

a strutturarli e rielaborarli secondo una sequenzialità logica.

Nell’approccio alle varie tematiche, al fine di stimolare in ciascuna l’interesse, la

partecipazione e un’impostazione attiva e consapevole del processo di apprendimento, si è

proposto il frequente riferimento alle esperienze personali e alla realtà circostante e sono stati

incoraggiati il dialogo e le discussioni guidate.

Poiché il corso è fortemente orientato all’applicazione concreta delle competenze acquisite agli

ambiti assistenziali, la trattazione degli argomenti proposti con lezione frontale è stata

sostenuta dall’analisi multidisciplinare di reali situazioni problematiche, volta

all’individuazione dei possibili interventi da attuare e alla loro strutturazione in effettivi

percorsi operativi. Attraverso un simile approccio sono emerse numerose occasioni di

convergenza e di complementarietà tra le discipline del corso (ad esempio tra Igiene e cultura

medico-sanitaria, Psicologia e le due lingue straniere), con la possibilità, quindi, di integrare

conoscenze e competenze dei rispettivi ambiti, soprattutto in riferimento alle seguenti aree

tematiche:

33

l’infanzia

la senescenza

la disabilità

Per aiutare le studentesse a tradurre le conoscenze teoriche acquisite in competenze e abilità

funzionali a livello operativo sono risultate, inoltre, essenziali le attività realizzate nell’ambito

dei tirocini.

La valutazione delle alunne si è basata su verifiche orali, interventi e apporti personali ed

elaborati scritti, stilati seguendo le modalità di indagine proprie della 2a prova dell’Esame di

Stato.

Il giudizio sul rendimento di ciascuna alunna è scaturito dalla valutazione integrata dei seguenti

aspetti:

l’atteggiamento globale con cui la studentessa ha affrontato lo studio della disciplina e in

particolare l’interesse, l’attenzione, la partecipazione, l’impegno e la puntualità nello

studio;

la capacità di comprendere e analizzare i contenuti proposti dall’insegnante, di estrapolare

da questi i concetti fondamentali e, quindi, di rielaborarli autonomamente e correlarli fra

loro;

l’abilità a organizzare in forma comunicativa i concetti acquisiti e ad esprimerli in modo

chiaro e coerente, con l’uso di un lessico appropriato.

Gli obiettivi perseguiti in termini di conoscenze, competenze e capacità sono stati i seguenti:

contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta

alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone;

utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare e rilevare i bisogni socio-

sanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e

di comunità;

conoscere l’organizzazione e gli ambiti d’intervento delle strutture socio-sanitarie di base;

definire le caratteristiche e gli obiettivi dei diversi Servizi assistenziali rivolti ad anziani, a

disabili e a persone con disagio psichico;

distinguere le competenze, gli ambiti di intervento e le responsabilità delle diverse figure

professionali che operano nel settore socio-sanitari;

descrivere le principali trasformazioni che avvengono durante l’infanzia e la senescenza e

indicare le patologie più comuni rilevabili in queste fasi della vita umana;

individuare le diverse strategie di intervento che i Servizi socio-sanitari possono mettere in

atto per sopperire ai bisogni dei soggetti più deboli o in difficoltà (minori, anziani,

disabili...);

utilizzare strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato sul campo;

raccogliere, archiviare e trasmettere dati relativi alle attività professionali svolte ai fini del

monitoraggio e della valutazione degli interventi e dei servizi;

34

redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a

situazioni professionali.

Gli obiettivi elencati sono stati raggiunti a diversi livelli di completezza, in relazione alle

capacità individuali e all’impegno dimostrato. Per quanto riguarda il profitto, infatti, si possono

distinguere nella classe tre fasce: la prima è composta da quelle alunne che si sono impegnate

in modo costante dimostrando capacità di rielaborazione personale; la seconda è costituita da

allieve che hanno seguito con una certa continuità l’attività didattica raggiungendo risultati

discreti, ma che si sono dimostrate in grado di svolgere una rielaborazione corretta solo se

guidate; infine la terza fascia è costituita da quelle studentesse che hanno raggiunto,

opportunamente guidate, un bagaglio informativo essenziale, ma non hanno affinato

completamente le capacità di analisi e di sintesi.

L’insegnante

Prof.ssa Giuseppina Domenighini

35

DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO-SANITARIA - Prof.ssa Lauri Alessia

I contenuti della disciplina sono stati svolti seguendo le indicazioni stabilite dall’intervento

legislativo che ha istituito il percorso scolastico dell’Istituto professionale socio-sanitario.

Al fine di dare coerenza ad un percorso che intende introdurre gli studenti nel mondo

professionale socio-sanitario, si è tuttavia operato un capovolgimento nella sequenza dei

contenuti e nelle perseguimento delle abilità previste dal legislatore.

Avendo trattato in classe terza e quarta i sistemi d’intervento sociale e d’intervento sanitario si

è pensato di concludere l’esame degli enti pubblici operanti nel nostro paese dando uno

sguardo approfondito agli enti pubblici territoriali ( Regioni, Province, Città Metropolitane e

Comuni ). In questo modo l’analisi dell’azione pubblica a tutela della persona e soprattutto dei

soggetti più deboli della società risulta completata e questo anche attraverso la comprensione di

quelle che sono le reti formali e informali che supportano l’individuo di cui si è più o meno

consapevoli. Sussidiarietà orizzontale e verticale e decentramento normativo e amministrativo

sono stati declinati in tutte le loro forme.

Si è poi proceduto alla comprensione del meccanismo dell’accreditamento inteso come

strumento che mobilita il terzo settore avvallandone l’azione ai fini della risposta ai bisogni

collettivi, si è osservata la dimensione globale della responsabilità giuridica dell’operatore

sanitario e in particolare si è voluto ribadire l’assoluta necessità della tutela della privacy e

della delicata gestione dei dati personali, sensibili e no.

In ultima istanza si è proceduto alla conoscenza di come il cittadino può operare

produttivamente nella società attraverso la sua iniziativa privata, attraverso o imprese

individuali o imprese collettive ( con le società di persone o di capitali ) e facendo in questo

caso particolare attenzione alle società cooperative. Grazie a questi strumenti giuridici è

possibile creare un ponte tra l’azione privata del soggetto e la possibile finalità pubblica della

propria azione produttiva, viene così individuato lo spazio del preziosissimo terzo settore,

protagonista quanto mai necessario in una società in cui il welfare state manifesta tutte le sue

difficoltà e tenta di trovare forme nuove per mantenere i diritti sociali dei cittadini e la

correttezza economica dei conti pubblici.

Gli studenti hanno sempre seguito con interesse la scoperta dei soggetti pubblici e privati che

operano sinergicamente nella nostra società, hanno manifestato comprensione verso le

dinamiche di azione degli enti pubblici e le scelte del legislatore verso le forme di azione dei

soggetti privati; sono stati introdotti nella conoscenza e nella consapevolezza delle procedure

amministrative che ruotano attorno il comportamento sia dei soggetti pubblici che privati,

hanno raggiunto, anche se con livelli diversi, una coscienza di cittadini protagonisti del loro

contesto sociale che risulta attinente alla realtà.

Il lessico specifico della disciplina è progressivamente maturato. Sanno che possono

decodificare il lessico giuridico amministrativo se serve a far valere un loro diritto o interesse

legittimo; hanno chiaro che il sistema giuridico poggia su un ordine, che questo ordine può

36

essere gestito e che si può partecipare democraticamente nella società per migliorarlo. Sanno

che esistono procedure amministrative giuridiche che devono essere attivate prima di ottenere

le proprie prestazioni, che il sistema è complesso, ma che i percorsi per aprire i canali per

l’attuazione dei propri diritti esistono e che perciò non si trovano in una “selva oscura”; anzi

hanno appreso che uno dei loro principali compiti di operatori socio-sanitari è proprio quello di

accompagnare chi ha bisogno di questi servizi e/o prestazioni all’interno di questo sistema che

è il nostro stato sociale.

In generale la classe si è dimostrata accogliente nei confronti della docente, delle proposte

effettuate ed è stata capace di generare relazioni positive e costruttive al proprio interno, questo

è stato utilissimo nell’attività di supporto e peer-tutoring quando qualche studente ha

evidenziato momenti di significativa difficoltà nel proprio percorso di apprendimento.

Molte sono state, nel corso del triennio le prove scritte: o terze prove unidisciplinari e

multidisciplinari, o trattazioni sintetiche su temi di carattere socio-sanitario; la tipologia della

terza prova si è uniformata a quella stabilità dall’istituto ed è stata valutata con la griglia

sempre predisposta dall’istituto, i risultati sono stati in generale positivi, a volte decisamente

soddisfacenti.

La scheda di valutazione utilizzata prevede l’assegnazione di un punteggio in quindicesimi e il

relativo punteggio in decimi ottenuto mediante l’apposita tabella di raffronto. Gli studenti sono

stati quindi valutati sia in decimi sia in quindicesimi, per prepararli alle modalità della terza

prova dell’esame di Stato.

Nell’esposizione orale, è stato apprezzato l’impegno a ricercare il più possibile un lessico

specifico giuridico-amministrativo appropriato . Le prove scritte sono risultate più

soddisfacenti rispetto alle prove orali in particolare per gli studenti affetti da disturbi di

apprendimento o bisogni educativi speciali, a cui tra l’altro si è sempre data la possibilità di

usufruire dei loro strumenti compensativi e dispensativi ( in particolare interrogazioni

programmate e mappe concettuali di supporto sia nelle verifiche orali che scritte ).

Gli strumenti utilizzati per favorire l’apprendimento dei contenuti della disciplina sono stati:

schemi di sintesi, mappe concettuali, alcune richieste ed elaborate dagli stessi studenti. Le

metodologie utilizzate sono state: lezioni frontali, lavori di gruppo o a coppie, role playing.

I criteri di valutazione delle terze prove e delle prove orali sono i seguenti:

1. conoscenza e comprensione dei contenuti

2. applicazione dei concetti

3. capacità critico-discorsiva

4. correttezza e precisione nell’esposizione

5. capacità di operare collegamenti intradisciplinari

6. stile cognitivo

37

Nella valutazione sempre si è tenuto conto anche dei progressi personali degli studenti in

ragione della loro situazione di partenza. Gli obiettivi prefissati perciò sono stati raggiunti, pure

a differenti livelli, da parte di tutte le studentesse.

Sono state inoltre verificate le variabili di atteggiamento quali l’interesse, l’impegno, la

motivazione e la partecipazione.

L’insegnante

prof.ssa Lauri Alessia

38

TECNICA AMMINISTRATIVA ED ECONOMIA SOCIALE - Prof. Riccardo Bosetti

Gli obiettivi e i contenuti in relazione alla disciplina tecnica amministrativa ed economia

sociale sono stati svolti tenendo presenti le indicazioni stabilite dall’intervento legislativo che

ha istituito il percorso scolastico dell’Istituto professionale dei servizi socio-sanitario.

La materia ha avuto durante l’anno scolastico come soggetto basilare l’azienda e gli enti non

profit, nei suoi aspetti organizzativi, economici e patrimoniali. In particolare si è cercato di

acquisire un quadro conoscitivo sufficientemente ampio dell’azienda, vista come sistema

complesso, in rapporto all’ambiente in cui opera, alle funzioni svolte dai suoi organi, al loro

coordinamento e all’analisi delle performance aziendali.

La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di classe, concorre in

particolare al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, relativi all’indirizzo,

espressi in termini di competenza:

· collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale ed utilizzare strumenti

idonei per promuovere reti territoriali formali ed informali;

· utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare

adeguatamente informazioni qualitative e quantitative;

· applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti;

· redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a

situazioni professionali;

Gli obiettivi realizzati in termini di conoscenze, competenze e capacità sono i seguenti:

- organizzazione, gestione e rilevazione aziendale.

- patrimonio dell’azienda

- redditività e solidarietà nell’ economia sociale

- imprese dell'economia sociale

- individuare gli ambiti di intervento dell’impresa sociale

- individuare le possibilità di finanziamento e riconoscere le diverse tipologie di costi

- cogliere l’importanza dell’economia sociale e delle iniziative imprenditoriali fondate

sui suoi valori

- realizzare sinergie tra l’utenza e gli attori dell’economia sociale

- distinguere caratteristiche e funzioni di cooperative, mutue, associazioni e fondazioni

39

- agire nel contesto di riferimento per risolvere i problemi concreti dell’utente garantendo

la qualità del servizio

La materia viene introdotta al quarto anno e questo crea agli studenti alcune difficoltà

nell’approcciarsi ad una materia economica, con contenuti mai trattati prima e con la richiesta

di risoluzione di problemi di tipo economico. Per questo motivo nel ultimo anno del secondo

biennio si è deciso di procedere in modo graduale e nella prima parte del quinto anno si sono

ripresi i nuclei tematici fondamentali relativi all’anno precedente.

Lo svolgimento del programma è stato realizzato utilizzando lezione frontale, lezione dialogata

per cercare il massimo coinvolgimento degli alunni, attività dedicate alla risoluzione di

problemi, utilizzo del laboratorio di informatica e della lavagna multimediale e lavori di

gruppo.

La classe ha complessivamente raggiunto gli obiettivi prefissati ed esplicitati nella

programmazione. Dal punto di vista comportamentale non si evidenziano particolari problemi,

in quanto la classe ha mantenuto un atteggiamento collaborativo e corretto, ma la

partecipazione è stata passiva in alcuni periodi dell’anno. La classe si presenta eterogenea per

capacità, impegno e partecipazione. La maggior parte degli studenti hanno raggiunto risultati

discreti o buoni grazie all’impegno in classe e nello studio domestico, dimostrando interesse

per la materia, una parte ristretta ha raggiunto risultati sufficienti incontrando maggiori

difficoltà, per un minore grado di autonomia e capacità nella rielaborazione personale dei

contenuti impartiti.

La valutazione degli alunni si è basata su verifiche orali, test scritti sotto forma di esercizi a

risoluzione breve o più articolati e test scritti elaborati seguendo le modalità della 3a prova

dell’Esame di Stato, secondo la tipologia B e C (con quesiti a risposta singola e a risposta

corretta).

Per la valutazione è stata utilizzata la griglia approvata dal Collegio docenti.

Le valutazioni, sia per l’orale sia per lo scritto, hanno tenuto in considerazione anche i

progressi di ogni singolo allievo rispetto alla sua situazione di partenza.

L’insegnante

prof. Riccardo Bosetti

40

PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA - Prof.ssa Valentina Scavelli

L’individuazione dei contenuti della progettazione disciplinare è stata realizzata tenendo

presenti le indicazioni delle “linee guida per il secondo biennio e il quinto anno” (documento di

riferimento) del percorso quinquennale professionale socio-sanitario.

Tra gli obiettivi raggiunti durante il percorso di studi ritroviamo:

Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e di contesti diversi,

attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati

Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale.

Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela

della persona con disabilità e della sua famiglia, per favorire l’integrazione e migliorare

la qualità della vita.

Collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale ed utilizzare

strumenti idonei per promuovere reti territoriali formali ed informali.

Gestire azioni di informazione ed orientamento dell’utente per facilitare l’accessibilità e

la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio.

Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale,

critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi anche ai

fini dell’apprendimento permanente.

Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con

riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.

Il programma svolto nel corso dell’ultimo anno, in particolare, ha avuto come obiettivo

primario quello di considerare gli aspetti relativi alle seguenti tematiche:

La psicologia e le sue applicazioni in ambito socio-sanitario

Le principali teorie psicologiche a disposizione dell’operatore socio-sanitario

Metodi di analisi e ricerca psicologica

Le principali teorie psicologiche a disposizione dell’operatore socio-sanitario:

La psicologia clinica e le psicoterapie

Il profilo professionale e le modalità di intervento dell’operatore socio-sanitario

La professionalità dell’operatore socio-sanitario

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L’intervento su particolari figure sociali: maltrattamento minorile, soggetti

diversamente ,anziani, soggetti tossicodipendenti e alcoldipendenti

Gruppi, gruppi di lavoro, lavoro di gruppo

L’integrazione sociale, a scuola e nel lavoro

La metodologia si è basata su lezioni di tipo frontale, seguite da momenti di approfondimento

delle tematiche affrontate attraverso lavori scritti di sintesi e di schematizzazione.

Durante le ore curricolari e i periodi estivi le allieve hanno svolto, per un tempo prolungato,

attività di “Tirocinio diretto” presso varie istituzioni socio-sanitarie ed educative:

1. Asili Nido Privati

2. Scuola Materne Comunali e private

3. Campi estivi

4. Case d’accoglienza per ragazze madri

5. Case di riposo per anziani

6. Villaggi Polifunzionali

7. Villaggi SOS

8. Consultorio

9. Scuola Primaria

Nel corso del triennio gli alunni hanno approfondito i metodi appresi attraverso giornate di

studio presso:

1. "La Nostra Famiglia" di Vedano Olona (VA); tale esperienza ha sensibilizzato la classe

alla realtà del bambino portatore di handicap e fatto conoscere figure professionali:

logopedista, fisioterapista, assistente sociale, neuropsicomotricista.

2. I seminari di Musicoterapia e Danzaterapia hanno stimolato nuove prospettive di

orientamento post-diploma.

3. Il centro Hollman di Cannero

4. Il percorso “Dialogo nel buio”- Milano.

42

I criteri di valutazione hanno tenuto conto dei progressi di ciascun alunno nell’acquisizione di

conoscenze e competenze quali: la comprensione, la rielaborazione e la sintesi dei contenuti;

l’utilizzo di un metodo efficace, di un appropriato lessico scientifico e di una esposizione

sistematica basata su collegamenti sia intradisciplinari sia multi e pluridisciplinari. Inoltre sia

per lo scritto che per gli orali, è stata utilizzata la griglia approvata dal Collegio docenti.

Per ciò che riguarda una valutazione più globale dell’andamento scolastico, nel corso dell’anno

non tutta la classe si è dimostrata interessata agli argomenti proposti; alcune ragazze hanno

raggiunto un’assimilazione dei contenuti adeguata alle singole capacità. Alcune evidenziano

invece ancora qualche difficoltà nell’operare collegamenti e/o nell’esporre in modo appropriato

e corretto, oltre che nel metodo di studio.

Il gruppo-classe ha globalmente raggiunto le finalità proposte dall’insegnamento della

psicologia, riuscendo ad individuare le leggi generali dei fattori che incidono sullo sviluppo del

soggetto e ipotizzando interventi socio-sanitari nell’ambito della rete dei servizi alla persona, in

particolare per la prima infanzia (asilo nido) e per le fasce deboli della società (il mondo degli

anziani, delle disabilità, dei maltrattamenti).

Il livello di profitto raggiunto è generalmente discreto/buono.

Nel corso dell’anno sono state somministrate agli alunni prove di esercitazione per l’esame di

stato.

L’insegnante

Prof. Valentina Scavelli

43

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE - Prof. Paola Cattaneo

Gli obiettivi e i contenuti in relazione alla disciplina sono stati scelti e calibrati in base

alle finalità formulate dall'Istituto professionale socio-sanitario.

I contenuti sono stati scelti suddividendo il programma in due momenti:

- formativo individuale;

- informativo professionale consistente nella verifica, in forma sperimentale, della concreta

capacità operativa degli alunni attraverso proposte di attività motorie indirizzate a favorire il

processo di conoscenza-sviluppo del bambino, del fanciullo, dell’adolescente, dell’adulto,

dell’anziano, del disabile.

Il lavoro operativo ipotizzato prevede la suddivisione in:

- unità didattiche pratiche finalizzate all’acquisizione del valore del corpo e al

consolidamento di una cultura motorio-sportiva quale costume di vita, per il raggiungimento di

uno sviluppo globale;

- unità didattiche teoriche finalizzate alla conoscenza dei contenuti specifici della disciplina

tendenti soprattutto all’acquisizione di capacità educative e didattiche;

- unità di lavoro teorico-pratiche gestito prevalentemente dagli allievi ed indirizzato a verificare

le conoscenze, le capacità operative e le competenze dei futuri educatori in diversi ambiti

socio-educativi.

Il programma è stato globalmente svolto come previsto all’inizio dell’anno scolastico.

Tutta la classe ha affrontato positivamente sia i momenti formativi pratici, sia i momenti

informativi teorici dimostrando di comprendere l’utilità della pratica motoria e sportiva sia per

loro stesse, sia per l’eventuale percorso lavorativo futuro.

L’intervento con un esperto esterno di Danzaterapia ha arricchito il bagaglio di conoscenze

delle alunne che hanno evidenziato anche in questa occasione interesse e curiosità.

Buona parte delle alunne ha evidenziato attitudini motorie discrete, ma anche quelle

non in possesso di particolari doti di agilità e destrezza hanno raggiunto risultati positivi grazie

alla costanza nell’impegno e al desiderio di migliorare; inoltre la maggior parte della classe ha

soprattutto dimostrato di possedere buone attitudini didattiche, e di aver acquisito conoscenze,

competenze e capacità in ambito educativo-motorio.

44

La valutazione ha tenuto conto di: progressi compiuti; condotte motorie acquisite e

grado di destrezza raggiunto; conoscenze; creatività, organizzazione, gestione, capacità

metodologico-didattiche; attenzione, interesse eartecipazione.

La verifica del raggiungimento degli obiettivi, conoscenza dei contenuti, capacità

operative e competenze è avvenuta tramite l’osservazione sistematica del lavoro pratico; la

valutazioni teoriche sono state: una terza prova monodisciplinare e una pluridisciplinare; una

unità di lavoro scritta, orale, pratica per alunno.

Per quanto riguarda le terze prove, per la correzione è stata utilizzata la griglia di

valutazione approvata dal Collegio dei Docenti. Durante l’anno scolastico la valutazione degli

elaborati scritti è avvenuta in quindicesimi per abituare gli alunni ai criteri dell’Esame di Stato.

In seguito, il voto è stato trasposto in decimi tramite la tabella di raffronto.

Gli studenti con DSA si sono avvalsi talvolta del tempo supplementare, di schemi di lavoro e di

mappe concettuali.

L’insegnante

Prof. Paola Cattaneo

7) Le programmazioni analitiche delle singole discipline fanno parte integrante

di questo Documento (Cfr. fascicolo a parte).

45

IL CONSIGLIO DI CLASSE

Prof. Federico Bareggi IRC _________________

Prof. Federica Cattaneo Lingua e letteratura Italiana, Storia _________________

Prof. Antonietta Lattuada Lingua inglese _________________

Prof. Laura Bernardelli 2^ Lingua straniera: Spagnolo _________________

Prof. Davide Calza Matematica _________________

Prof. Giuseppina Domenighini Igiene e cultura medico-sanitaria _________________

Prof. Valentina Scavelli Psicologia generale ed applicata _________________

Prof. Alessia Lauri Diritto e legislazione

socio-sanitaria _________________

Prof. Riccardo Bosetti Tecnica amministrativa ed

economia sociale _________________

Prof. Paola Cattaneo Scienze motorie e sportive _________________

Roberta Chiodini Sostegno _________________

Saronno, 15 maggio 2017 Il Coordinatore delle attività educative e didattiche

Prof. Maspes Paolo

________________________________________