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TUBERI E BULBI I tuberi: sono fusti sotterranei che contengono una parte carnosa, parte fondamentale nella quale sono depositate le sostanze di riserva. Hanno una forma piuttosto piatta, compatti e solidi, assomigliano molto alle nostre patate alle quali spuntano gemme esterne; alla ripresa vegetativa si sviluppano le radici e le parti aeree del fusto. I bulbi: sono vere e proprie piante, seppure modificate e in miniatura. Sono infatti provvisti di un fusto molto raccorciato (chiamato "disco" o "girello"), di foglie (i "catafilli") avvolte attorno alla gemma, e di radici. Le due tipologie principali sono i bulbi tunicati e quelli squamosi . 1 2 ESEMPI DI TUBERI 1) Patata: forse tra i prodotti alimentari con la storia più lunga e conosciuta, arrivata dall’America e diffusasi in Europa a fine 1800. Proprio perché povero, questo turbero ha raggiunto ogni terreno, spingendo l’agricoltura a studiarlo fino a ottenere una miriade di varietà locali tipiche in Italia e nel resto del mondo. Per alcune culture rappresenta la prima fonte di nutrizione (come per noi lo è il pane) e si mantiene un alimento sano, capace di supportare bene l’alimentazione di un individuo. La ricchezza di amido la rende perfetta per un consumo diretto ma anche per estrarne elementi utili (tipo la fecola). Nei "bulbi tunicati i catafilli esterni hanno consistenza cartacea, mentre quelli più vicini alla gemma sono carnosi e 1 contengono le sostanze di riserva destinate a sostentare la gemma stessa quando si svilupperà e darà vita a foglie e fiori. I "bulbi squamosi" sono formati da squame ispessite e triangolari disposte a embrice l'una sull'altra. 2

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TUBERI E BULBI I tuberi: sono fusti sotterranei che contengono una parte carnosa, parte fondamentale nella quale sono depositate le sostanze di riserva. Hanno una forma piuttosto piatta, compatti e solidi, assomigliano molto alle nostre patate alle quali spuntano gemme esterne; alla ripresa vegetativa si sviluppano le radici e le parti aeree del fusto.

I bulbi: sono vere e proprie piante, seppure modificate e in miniatura. Sono infatti provvisti di un fusto molto raccorciato (chiamato "disco" o "girello"), di foglie (i "catafilli") avvolte attorno alla gemma, e di radici. Le due tipologie principali sono i bulbi tunicati e quelli squamosi . 1 2

ESEMPI DI TUBERI

1) Patata: forse tra i prodotti alimentari con la storia più lunga e conosciuta, arrivata dall’America e diffusasi in Europa a fine 1800. Proprio perché povero, questo turbero ha raggiunto ogni terreno, spingendo l’agricoltura a studiarlo fino a ottenere una miriade di varietà locali tipiche in Italia e nel resto del mondo. Per alcune culture rappresenta la prima fonte di nutrizione (come per noi lo è il pane) e si mantiene un alimento sano, capace di supportare bene l’alimentazione di un individuo. La ricchezza di amido la rende perfetta per un consumo diretto ma anche per estrarne elementi utili (tipo la fecola).

Nei "bulbi tunicati i catafilli esterni hanno consistenza cartacea, mentre quelli più vicini alla gemma sono carnosi e 1

contengono le sostanze di riserva destinate a sostentare la gemma stessa quando si svilupperà e darà vita a foglie e fiori.

I "bulbi squamosi" sono formati da squame ispessite e triangolari disposte a embrice l'una sull'altra.2

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2) Topinambur: è un tubero che ha visto un lento declino in Europa dopo l’arrivo della patata, ma presenta una conservabilità migliore. Ancora oggi appartiene alla tradizione culinaria di alcuni piatti tipici piemontesi. Ha forma irregolare e colore che va dal bianco al rosso chiaro. Il gusto è simile alla patata ma presenta note che lo fanno somigliare a un carciofo; è usato cotto e crudo. L’alta presenza di inulina invece che di amido lo rende particolarmente appetibile per chi deve tenere sotto controllo gli zuccheri del sangue.

3) Oca: coltivato in America meridionale a quote superiori i 3.000 metri. Ha forma allungata che va dal giallo al nero con un sapore acidulo dalla consistenza croccante, tipo carota. Non è molto diffuso se non nelle zone di coltivazione, attestandosi tra le colture più diffuse, secondo solo alla patata.

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4) Mashua: è un piccolo tubero dalla forma ovale, tipico del Sudamerica (Ecuador, tra tutti) che presenta una buccia colorata che va dal giallo al rossastro. Al gusto risulta dolce ma con note di piccantezza che la fanno somigliare allo zenzero.

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ESEMPI DI BULBI

5) Cipolla (bulbo tunicato): è una straordinaria pianta aromatica originaria di una vasta area dell'Asia occidentale che va dalla Turchia fino all'India ed è una delle piante orticole maggiormente coltivate ed utilizzate in tutto il mondo. E' una pianta erbacea a ciclo biennale (annuale in coltura) provvista di radici superficiali e fascicolate, prive di peli radicali, che non si approfondiscono nel terreno oltre 40 cm, quindi molto superficiali ma si sviluppano per lo più in orizzontale per 20-25 cm dal fusto. La parte commestibile è un bulbo che altro non è che l'ingrossamento della parte basale delle foglie che crescono molto strette attorno al vero fusto chiamato girello o disco, molto corto, fortemente appiattito perché gli internodi sono molto ravvicinati, largo 1-2 cm che si trova sotto il livello del terreno.

6) Aglio (bulbo tunicato): è una delle piante medicinali considerate da sempre indispensabili, poiché dotata di infinite proprietà salutari. L'aglio si presenta come pianta erbacea alta dai 30 agli 80 cm, che allo stato selvatico è perenne, mentre coltivata si propaga esclusivamente per via vegetativa a causa della sua sterilità. L'aglio possiede una parte ipogea costituita principalmente dal bulbo, rivestito da involucri rossicci e composto a sua volta da numerosi bulbi più piccoli, gli spicchi, che forniscono la droga, cioè la parte utilizzata in campo fitoterapico. Il bulbo dell'aglio è uno dei rimedi più antichi e diffusi dalla medicina popolare.

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7) Giacinto (bulbo tunicato): pianta fiorita, bulbosa, coltivabile in esterno e in interno, di facile manutenzione e reperibilità. La specie più diffusa è il Hyacinthus orientalis che compare in diverse varietà con fioriture di svariati colori: rosso, bianco, rosa, salmone, arancione, lilla e diverse tonalità di blu. I fiori si presentano in racemi lunghi anche 15 cm e sono molto profumati. I singoli fiorellini hanno forma tubolare con apertura a stella, le foglie basali, di color verde brillante e nastriformi, si allungano lungo il più o meno sottile fusto fiorifero che ne è privo.

8) Giglio (bulbo squamoso): noto anche come Lilium, è una pianta bulbosa della famiglia delle Liliaceae e può contare qualcosa come ottanta specie differenti, senza contare gli ibridi da coltivazione. Il giglio è originario dell'Europa, dell'Asia e del Nord America ed è una bulbosa perenne, il che significa che le sue radici non si rinnovano ogni anno come accade ad altre piante bulbose. Le foglie di questa pianta sono poste alla base del fusto in ordine sparso ed hanno la caratteristica peculiare di essere lanceolate e con venature parallele. Il giglio è solitamente coltivato per uso ornamentale, è infatti una pianta che produce un fiore davvero delizioso che adorna alla perfezione giardini, aiuole o terrazzi.