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Esercitazione_13

Esercitazione n° 13 del 30/04/2004

Capitoli trattati:

27 – Il sistema monetario

28 – Inflazione: cause e costi

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Esercitazione_13

Moneta: l’insieme dei valori che sono utilizzati regolarmente in una economia per acquistare merci e servizi.Funzioni della

moneta:Mezzo di scambio: qualcosa che viene prontamente e universalmente accettato come mezzo di pagamento.

Unità di conto: parametro rispetto al quale si determinano i prezzi e si valutano i debiti.

Riserva di valore: mezzo che permette il trasferimento di potere d’acquisto dal presente al futuro.

Liquidità: facilità con cui un bene patrimoniale può essere convertito nel mezzo di scambio.

Moneta merce e moneta a corso legale: la prima è dotata di un valore intrinseco, la seconda no. L’accettazione della seconda deriva da aspettative, convenzioni sociali e disposizioni di legge.

27 – Il sistema monetario

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Esercitazione_13Misurare la moneta (in

Italia)

C (circolante): banconote e monete metalliche.: banconote e monete metalliche.

M1M1: C + conti correnti liberi bancari e postali, assegni : C + conti correnti liberi bancari e postali, assegni circolari, vaglia cambiari e depositi in conto corrente presso il circolari, vaglia cambiari e depositi in conto corrente presso il Tesoro.Tesoro.

M2M2: M1 + certificati di deposito bancari, depositi bancari a : M1 + certificati di deposito bancari, depositi bancari a risparmio e in conto corrente vincolati, libretti postali.risparmio e in conto corrente vincolati, libretti postali.

M3M3: M2 + depositi presso filiali estere di banche italiane.: M2 + depositi presso filiali estere di banche italiane.

ALAL(attività liquide): M2 + pronti contro termine, buoni postali (attività liquide): M2 + pronti contro termine, buoni postali

fruttiferi, BOT e BTE (buoni del Tesoro in Ecu), accettazioni fruttiferi, BOT e BTE (buoni del Tesoro in Ecu), accettazioni

bancarie (cambiali tratte accettate da banche)bancarie (cambiali tratte accettate da banche)

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Esercitazione_13

Creazione di moneta: il sistema bancario a riserva frazionaria

Riserve: depositi che la banca ha raccolto ma non ha impiegato per concedere prestiti.

Sistema a riserva frazionaria: un sistema bancario che costituisce in riserva soltanto una parte dei depositi raccolti. La restante parte viene concessa in prestito “creando” moneta.

Tasso di riserva: quota dei depositi che le banche accantonano a riserva.

Moltiplicatore monetario: misura la capacità del sistema bancario a riserva frazionaria di creare moneta. Il moltiplicatore è inversamente correlato al tasso di riserva (corrisponde al suo inverso). Minore è il tasso di riserva maggiore è la quota di depositi che può essere data in prestito, entrando a far parte della “moneta”, quindi maggiore è il moltiplicatore monetario, ovvero la capacità di creare moneta.

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Esercitazione_13Funzioni delle banche centrali

Vigilanza sull’operato delle banche.

Agire come “prestatore di ultima istanza”.

Gestire la politica monetaria.Strumenti per il controllo monetarioOperazioni di mercato aperto:

Riserva obbligatoria:

Tasso di sconto:

Acquisto di titoli di stato sul mercato obbligazionario

Offerta di Moneta

Vendita di titoli di stato sul mercato obbligazionario

Offerta di Moneta

Aumento del coefficiente di riserva obbligatoria

Offerta di Moneta

Diminuzione del coefficiente di riserva obbligatoria

Offerta di Moneta

Aumento del Tasso di Sconto Offerta di Moneta

Diminuzione del Tasso di Sconto

Offerta di Moneta

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Esercitazione_13Caso pratico

n.1a) Supponete che la Federal Reserve acquisti da voi un titolo di stato per 10.000 $. Che tipo di operazione ha compiuto?Un’operazione di mercato aperto. Un acquisto di titoli pagati con moneta, significa che la Fed offre moneta in cambio di titoli, aumenta l’offerta di moneta.

b) Supponete di depositare i 10.000 $ alla First Student Bank. Indicare la posizione finanziaria della banca con un scrittura in partita doppia. (ipotesi: la banca non concede prestiti)

Attività Passività

Riserve 10.000$

Depositi 10.000$

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Esercitazione_13

c) Supponete che la riserva obbligatoria sia del 20%. Indicare, con una scrittura in partita doppia, la posizione finanziaria della banca se concede in prestito la quota massima possibile della moneta ricevuta in deposito.

Riserve 2.000$

Attività Passività

Depositi 10.000$Impieghi

8.000$10.000$ 10.000$

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Esercitazione_13

d) A questo punto, quanta moneta è stata creata dalle politiche monetarie della Fed (operazione di mercato aperto e tasso di riserva)?

Considerando come moneta sia il circolante a disposizione che i depositi in conto corrente libero bancario (aggregato M1), avremo:

10.000$ del primo deposito

8.000$ concessi in prestito

Totale moneta 18.000$

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Esercitazione_13e) Qual è il valore del moltiplicatore monetario?

Il valore del moltiplicatore monetario dipende dal tasso di riserva, corrisponde all’inverso del tasso.

Moltiplicatore = 1/0,20 = 5

Nel caso il tasso di riserva è del 20% (per ogni dollaro depositato la banca è tenuta a costituire in riserva obbligatoria 0,20 dollari).

Moltiplicatore =

1

Tasso di riserva obbligatorio

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Esercitazione_13

f) Dopo un numero infinito di successivi depositi e concessioni di prestiti, nel rispetto della costituzione in riserva del 20% di ogni successivo deposito, quanta moneta potrebbe essere creata?

Il moltiplicatore monetario, calcolato al punto precedente, vale “5”. Significa che per ogni dollaro inizialmente depositato, dopo infiniti cicli di deposito e prestito, sarà possibile ottenere una quantità di moneta pari a 5 dollari.

Quindi, se i depositi vengono impiegati in prestiti e i prestiti depositati nuovamente e nuovamente impiegati, alla fine sarà possibile ottenere una quantità di moneta pari a:

10.000$ x 5 = 50.000$

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Esercitazione_13g) Se durante il ciclo di depositi e prestiti alcune

persone trattengono una maggior quantità di moneta, non depositando tutto quanto ricevuto, sarà creata una maggiore o minore quantità di moneta rispetto a quanto calcolato al punto precedente?

Minore perché una minore quantità di ogni prestito viene depositata e resa disponibile per nuovi prestiti.

h) Se durante il ciclo di depositi e prestiti alcune banche non rispettano la quota prevista di riserve, ma trattengono una maggior quantità di riserve, sarà creata una maggiore o minore quantità di moneta rispetto a quanto calcolato al punto f)?

Minore, perché una minor quota di ogni deposito viene concessa in prestito e resa disponibile per essere nuovamente depositata.

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Esercitazione_13Caso pratico

n.2Supponete che l’intera economia comprenda biglietti da un dollaro per un valore di 1.000$.

a) Se la popolazione decide di non depositare nulla e tenere tutti i dollari disponibili come contante, a quanto ammonta l’offerta di moneta?

L’offerta di moneta comprende sia il denaro contante che i depositi, in questo caso si avrebbero 1.000$ in contante e 0$ in depositi, per cui l’offerta complessiva di moneta ammonta a 1.000$.

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Esercitazione_13b) Se la popolazione sceglie di depositare tutto il

contante in banca, 1.000 biglietti da un dollaro, e la banca è tenuta a rispettare un tasso di riserva del 100%, a quanto ammonta l’offerta di moneta?Il circolante è pari a zero, i depositi ammontano a 1.000$, tutti portati a riserva, non esiste la possibilità di concedere prestiti. L’offerta di moneta ammonta a 1.000$.c) Se la popolazione decide di depositare i 1.000$ di circolante in banca, e alle banche è richiesto di rispettare un tasso di riserva del 20%, a quanto potrebbe ammontare l’offerta di moneta?Con un tasso di riserva del 20% il moltiplicatore monetario vale 5, significa che, a partire dai 1.000$ depositati, si può ottenere un ammontare complessivo di moneta, quindi di offerta di moneta, pari a 5.000$ (se non viene interrotto o alterato il ciclo di deposito e prestito).

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Esercitazione_13d) Con riferimento al punto precedente, quanta parte

della moneta può essere creata dalle banche?

La quantità complessiva di moneta che potrebbe essere disponibile è pari a 5.000$, di cui 1.000$ sono in circolante già presente nell’economia. Per tanto la quantità di moneta che le banche potrebbero creare è pari a 4.000$.

e) Se la popolazione deposita tutti i 1.000$ in circolante presenti nell’economia, e il tasso di riserva obbligatoria è del 10%, a quanto potrebbe ammontare l’offerta di moneta?Con un tasso di riserva del 10% il moltiplicatore monetario avrebbe un valore di (1/0,10) = 10. Per cui l’offerta di moneta potrebbe raggiungere il valore di 1.000$ x 10 = 10.000$.

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Esercitazione_13f) Confrontare i risultati ottenuti al punto c) e al punto e).

Con un tasso di riserva del 20%, rispetto al 10%, le banche sono obbligate a trattenere come riserva una maggior quota dei depositi, e questo determina una minor disponibilità nel concedere prestiti e creare moneta. Pur partendo dalla stessa disponibilità in circolante, il maggiore tasso di riserva determina una minore capacità di creare moneta.

g) Se la popolazione deposita tutti i 1.000$ di circolante disponibile, e le banche sono tenute a rispettare un tasso di riserva obbligatoria del 10% ed inoltre scelgono di accantonare come riserva volontaria un altro 10%, a quanto potrebbe ammontare l’offerta di moneta?

Considerando anche la scelta della banca di accantonare ulteriori riserve, il moltiplicatore monetario vale 1/ (0,10 + 0,10) = 5.

Per cui l’offerta di moneta potrebbe essere: 1.000$ x 5 = 5.000$.

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Esercitazione_13

Problema n° 11 pag. 510

Supponendo che il sistema bancario detenga complessivamente riserve per 100 miliardi di euro, che il tasso di riserva obbligatorio sia del 10%, che le banche non costituiscano riserve discrezionali, e che le famiglie non detengano circolante.

a) Qual è il valore del moltiplicatore monetario? Qual è l’offerta di moneta?

b) Se la banca centrale aumenta il tasso di riserva obbligatoria al 20%, come variano le riserve e l’offerta di moneta?

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Esercitazione_13

a) Qual è il valore del moltiplicatore monetario? Qual è l’offerta di moneta?

Se il tasso di riserva obbligatorio è del 10% il moltiplicatore monetario vale 1/0,1= 10.

Dal momento che le riserve sono 100 miliardi di euro l’offerta di moneta sarà 100 mld x 10 = 1.000 miliardi di euro

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Esercitazione_13

b) Se la banca centrale aumenta il coefficiente di riserva obbligatoria al 20%, come variano le riserve e l’offerta di moneta?

Se viene richiesto un maggior tasso di riserva obbligatoria il moltiplicatore monetario si riduce e vale 1/0,2 = 5.

L’offerta di moneta si riduce a 100 mld x 5 = 500 mld di euro.

Le riserve non dovrebbero cambiare poiché tutto il circolante disponibile è detenuto dalle banche come riserve.(N.B. Attenzione a non confondere le riserve, in

senso generale disponibilità del sistema bancario, con il tasso di riserva obbligatoria, che è una quota delle riserve in senso generale.)

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Esercitazione_13Problema n° 12 pag. 510

Nell’economia di Voghera ci sono 2.000 monete da un euro; a quanto ammonta l’offerta di moneta?

a) Se le famiglie detengono tutta la moneta in forma di circolante?b) Se le famiglie detengono moneta solo in forma di deposito a vista e le banche operano in regime di riserva al 100%?

c) Se le famiglie detengono circolante e depositi a vista in parti uguali e le banche continuano ad operare in regime di riserva al 100%?

d) Se le famiglie detengono tutta la moneta sotto forma di depositi a vista e le banche hanno un tasso di riserva del 10%?

e) Se le famiglie detengono circolante e depositi a vista in parti uguali e le banche hanno un tasso di riserva del 10%

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Esercitazione_13

a) Se le famiglie detengono tutta la moneta in forma di circolante?

L’offerta di moneta comprende sia circolante che depositi, se le famiglie detengono la moneta disponibile tutta sotto forma di circolante avremo:

circolante per 2.000 euro e depositi zero;

l’offerta complessiva di moneta ammonta a 2.000 euro.

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Esercitazione_13b) Se le famiglie detengono moneta solo in forma di

deposito a vista e le banche operano in regime di riserva al 100%?

In questo caso il circolante è zero e i depositi ammontano a 2.000 euro (N.B. le banche non concedono prestiti);

L’offerta di moneta sarà dunque di 2.000 euro.c) Se le famiglie detengono circolante e depositi a vista in parti uguali e le banche continuano ad operare in regime di riserva al 100%?

In questo caso il circolante è di 1.000 euro e i depositi ammontano a 1.000 euro (le banche continuano a non concedere prestiti);

L’offerta di moneta sarà di 2.000 euro.

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Esercitazione_13

d) Se le famiglie detengono tutta la moneta sotto forma di depositi a vista e le banche hanno un tasso di riserva del 10%?

Se le banche operano con un tasso di riserva del 10% il moltiplicatore monetario vale 1/0,1 = 10; le famiglie depositano tutti i 2.000 euro di circolante costituendo la base disponibile di depositi su cui applicare il moltiplicatore monetario (il circolante è zero, i depositi iniziali danno il via alla creazione di moneta tramite il sistema a riserva frazionaria).

In questo caso l’offerta di moneta sarà:

2.000 euro x 10 = 20.000 euro

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Esercitazione_13

e.1) Se le famiglie detengono circolante per 1.000 euro e depositano in conto corrente i rimanenti 1.000 euro, e le banche hanno un tasso di riserva del 10%?

Le famiglie dunque detengono 1.000 euro in circolante, che entra a far parte dell’offerta di moneta, i rimanenti 1.000 euro vengono depositati e danno il via alla creazione di moneta tramite il sistema a riserva frazionaria. Le banche applicando un tasso di riserva del 10% determinano il moltiplicatore monetario che vale 1/0,1 = 10, da applicare alla quota di depositi iniziali per cui l’offerta di moneta complessiva sarà:

1.000 euro in circolante

1.000 euro x 10 = 10.000 euro (ciclo depositi e prestiti)Offerta di moneta totale 11.000 euro

Punto e) due possibili interpretazioni (“parti uguali” all’inizio o alla fine del processo):

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Esercitazione_13e.2) Se le famiglie desiderano detenere circolante e depositi

in conto corrente in parti uguali (ovvero dopo che ha operato il meccanismo di creazione di moneta tramite riserva frazionaria depositi e circolante devono essere uguali) e le banche applicano un tasso di riserva del 10%?Dato il tasso di riserva il moltiplicatore vale 10; date le preferenze delle famiglie, indicando con “C” il circolante e con “D” i depositi desiderati, devono valere contemporaneamente le seguenti equazioni:

C = D

10 x (2.000 euro – C) = D10 x (2.000 – D) = D

20.000 – 10D = D

11D = 20.000

D = 1.818,18

Sostituendo la prima nella seconda otteniamo:

D = C = 1.818,18

Offerta totale di moneta:

D + C = 1.818,18 +1.818,18 = 3.636,36

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Esercitazione_1328 – Inflazione: cause e costi

Inflazione: aumento del livello generale dei prezzi

Deflazione: diminuzione del livello generale di prezzi

Iperinflazione: aumento del livello generale dei prezzi a tassi molto elevati

Livello dei prezzi e valore della monetaLivello dei prezzi: prezzo di un paniere di beni e servizi, o

quantità di moneta che serve per acquistare quei dati beni e servizi.Se aumenta il livello dei prezzi significa che serve una maggiore quantità di moneta per acquistare gli stessi beni e servizi, ovvero che il valore della moneta è diminuito.

Quindi: P = livello dei prezzi e 1/P valore della moneta

Se P = 100 (per acquistare i beni e servizi del paniere servono 100 unità di moneta)

Allora 1/P = 1/100 (una unità di moneta vale un centesimo dei beni e servizi contenuti nel paniere)

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Esercitazione_13Domanda e offerta di

monetaOfferta di moneta: variabile controllata dalla banca centrale

Domanda di moneta: dipende da diversi fattori, come il tasso di interesse sui titoli, ma nel lungo periodo, considerando la funzione di mezzo di scambio della moneta, dipende in particolare dal livello dei prezzi, ovvero dal valore della stessa moneta. (se il livello dei prezzi sale, e quindi diminuisce il valore della moneta, sarà necessaria una quantità di moneta maggiore per acquistare gli stessi beni e servizi, aumenta la domanda di moneta)Equilibrio: nel lungo periodo il livello generale dei prezzi (ovvero il valore della moneta) si aggiusta in modo da garantire l’uguaglianza tra domanda e offerta di moneta.

Teoria quantitativa della moneta: la quantità di moneta disponibile determina il livello dei prezzi e quindi il valore della stessa moneta; il tasso di crescita della moneta determina il tasso d’inflazione.

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Esercitazione_13

Offerta di moneta

Domanda di moneta

Valore della moneta (aumenta)

Livello dei prezzi (aumenta)

PLivello dei prezzi d’equilibrio

1/P

Valore della moneta d’equilibrio

Quantità di moneta (aumenta)

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Esercitazione_13Velocità di circolazione ed equazione

quantitativaVelocità di circolazione della moneta: ritmo al quale la moneta cambia di mano.

V = (P x Y) / M

Livello dei prezziProduzione reale

Produzione nominale

Quantità di moneta

M x V = P x YEquazione quantitativa: mette in relazione la quantità di moneta e la sua velocità di circolazione con il valore nominale della produzione di beni e servizi in un’economia

Quantità di moneta conseguenze:

1) Aumento del livello dei prezzi

2) Aumento della quantità di prodotto (variabile reale)

3) Diminuzione della velocità di circolazione (stabile)

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Esercitazione_13Dicotomia

classica Variabili nominali: le variabili espresse in termini di unità monetarie

Variabili reali: le variabili espresse in termini di unità fisiche.Neutralità della moneta: l’ipotesi secondo cui le variazioni nell’offerta di moneta non influenzano le variabili reali.

Effetto FisherIl tasso di interesse reale è stato definito come il tasso d’interesse nominale corretto per il tasso d’inflazione che può essere anche scritto come:tasso d’interesse nominale = tasso d’interesse reale + tasso d’inflazioneNel lungo periodo, con ipotesi di moneta neutrale, le variazioni nella crescita della moneta non possono influenzare il tasso d’interesse reale, quindi le variazioni del tasso d’interesse nominale sono spiegate interamente dalle variazioni del livello dei prezzi, cioè dal tasso d’inflazione.Tasso d’inflazione e tasso d’interesse nominale si muovono nello stesso senso e nella stessa misura.Aumenti di offerta di moneta fanno aumentare sia il tasso d’inflazione che il tasso d’interesse nominale

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Esercitazione_13Esercizio 1

Utilizzando l’equazione quantitativa rispondere alle seguenti domande.

a) Supponete che l’offerta di moneta sia di 200$, la produzione reale di 1000 unità e il prezzo per unità di prodotto di 1$. Qual è il valore della velocità di circolazione della moneta?

V = (P x Y) / M

V = (1 x 1000) / 200 = 5

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Esercitazione_13

b) Se la velocità di circolazione della moneta è fissa al valore calcolato al punto precedente, secondo la teoria quantitativa cosa dovrebbe accadere aumentando l’offerta di moneta a 400$?

M x V = P x Y

M passa a 400$, V è fissa a 5 per ipotesi, Y è una variabile reale non influenzata da variazioni dell’offerta di moneta, la variabile che dovrebbe cambiare è P, il prezzo.

400 x 5 = P x 1000

P = (400x 5) /1000 = 2

Raddoppiando l’offerta di moneta è raddoppiato il livello dei prezzi.

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Esercitazione_13

c) La risposta al punto precedente è coerente con la dicotomia classica?

Sì. La dicotomia classica divide le variabili economiche in reali e nominali. La moneta influenza le variabili nominali in modo proporzionale e non ha nessun impatto sulle variabili reali. Infatti al punto precedente si è visto che il prezzo, variabile nominale, raddoppia esattamente come l’offerta di moneta, ma la produzione reale non varia.

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Esercitazione_13

d) Supponete che contestualmente all’aumento dell’offerta di moneta, da 200$ a 400$, il prodotto reale sia aumentato leggermente (diciamo del 2%). Cosa accadrà al prezzo in questa situazione? Aumenterà più che raddoppiando, meno che raddoppiando o raddoppiando esattamente?

M x V = P x Y

400 x 5 = P x 1020

M raddoppia a 400

V è costante a 5

Y aumenta del 2% da 1000 a 1020P = (400 x 5) /1020 = 1,96

L’equazione quantitativa dice che il prodotto nominale varia proporzionalmente all’offerta di moneta. Il prezzo dunque aumenterà, ma essendo cresciuto anche il prodotto reale, il prezzo risulterà meno che raddoppiato.

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Esercitazione_13

e) Quando l’inflazione diventa molto alta, le persone preferiscono non detenere a lungo la moneta perché questa si svaluta rapidamente. Perciò spendono in fretta la loro dotazione di moneta. Se quando l’offerta di moneta è raddoppiata fosse anche aumentata la velocità di circolazione, cosa sarebbe accaduto al prezzo? Sarebbe più che raddoppiato, meno che raddoppiato o esattamente raddoppiato?

M x V = P x Y

Le variazioni nell’offerta di moneta hanno un impatto proporzionale sul prodotto nominale (P x Y) se la velocità di circolazione è costante. Se la velocità di circolazione aumenta, amplifica gli effetti di un aumento nell’offerta di moneta. Perciò un raddoppio nell’offerta di moneta associato ad un aumento della velocità di circolazione provoca un aumento del prezzo più che doppio.

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Esercitazione_13

f) Supponete che l’offerta di moneta all’inizio del problema sia riferita all’aggregato M1. Cioè l’offerta di M1 è pari a 200$. Considerando ora l’aggregato M2 l’offerta per M2 è pari a 500$, produzione e prezzi non variano rispetto a quelli iniziali, come varia l’equazione quantitativa?

M2 X V = P x YM2 per ipotesi è 500$

V , essendo M2 meno liquido di M1, sarà minore rispetto alla situazione iniziale.

P rimane 1$

Y continua ad essere 1000 unità

500 x V = 1 x 1000

V = (1 x 1000)/500 = 2

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Esercitazione_13

Esercizio 2

In base all’effetto Fisher completare la seguente tabella.

Tasso interesse reale

Tasso interesse nominale

Tasso d’inflazione

3% 10% ………

……… 6% 2%

5% ………. 3%

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Esercitazione_13

Tasso interesse reale

Tasso interesse nominale

Tasso d’inflazione

3% 10%

6% 2%

5% 3%

tasso d’interesse nominale = tasso d’interesse reale + tasso d’inflazione10% = 3% + tasso d’inflazione

tasso inflazione = 7%

7%

6% = tasso interesse reale + 2%

tasso interesse reale = 4%

4%

tasso interesse nominale = 5% + 3% = 8%

8%

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N.B. le seguenti domande non sono riferite alla precedente tabella.b) Supponete che ci si aspetti un’inflazione del 3% e che si desideri un tasso d’interesse reale del 4%.

Quale sarà il tasso nominale?

Tasso d’interesse nominale = 4% + 3% = 7%

c) Supponete che l’inflazione risulti essere del 6%. Quale sarà l’effettivo tasso d’interesse reale per il contratto stipulato in base alle aspettative del punto precedente?

Tasso d’interesse reale = 7% - 6% = 1%

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d) La ricchezza è stata ridistribuita dai creditori ai debitori o dai debitori ai creditori con l’inatteso rialzo dell’inflazione al 6% invece dell’atteso 3%?

La ricchezza è stata ridistribuita dai creditori ai debitori: infatti questi pagano un tasso reale del solo 1% invece del 4% che si voleva concordare, con un’attesa di inflazione del 3%, quando si era fissato il tasso nominale al 7%.e) Cosa sarebbe accaduto se l’inflazione si fosse rivelata essere solo dell’ 1%?

Contrariamente al punto precedente, la ricchezza sarebbe stata trasferita verso i creditori che avrebbero incassato un tasso reale del 6% invece del 4% previsto al momento del contratto.

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Esercitazione_13

Esercizio n° 7 pag. 531

Supponete che Fabio sia un coltivatore di fagioli e Rita un coltivatore di riso. Fabio e Rita sono gli unici individui presenti nell’economia e entrambi consumano sempre lo stesso quantitativo di riso e fagioli. Nel 2000 il prezzo dei fagioli era di 1 euro e quello del riso di 3 euro.a) Supponete che nel 2001 il prezzo dei fagioli sia aumentato a 2 euro e quello del riso a 6 euro. Qual è il tasso d’inflazione? Fabio è danneggiato dal cambiamento dei prezzi? E Rita?

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Esercitazione_13

Quando il prezzo di entrambi i beni raddoppia in un anno, l’inflazione è del 100%. Il costo totale per acquistare un uguale ammontare di fagioli e riso corrisponde alla somma tra la quantità di un bene moltiplicato il suo prezzo e la quantità dell’altro bene moltiplicato il suo prezzo.

Se indichiamo con x la quantità consumata di fagioli e la quantità consumata di riso, che sono uguali, con Pf e Pr il prezzo dei fagioli e del riso il primo anno, con Pf’ e Pr’ il prezzo dei fagioli e del riso il secondo anno avremo:

x Pf +x Pr = costo primo anno

Ponendo uguale ad 1 il valore dell’indice dei prezzi il primo anno (anno base) il secondo anno avremo:

x(Pf + Pr)x(Pf + Pr)

=(1+3)/(1+3)=1

Indice di prezzo (IP) del primo anno

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Esercitazione_13x Pf’ +x Pr’ = costo secondo anno

x(Pf’ + Pr’)

x(Pf + Pr)= (2 + 6)/(1 + 3) = 2

IP del secondo anno

Tasso inflazione =

(IP 2° anno - IP 1° anno) IP 1° anno

x 100

Tasso inflazione 2001 = (2-1)/1 x 100 = 100%

Dal momento che i prezzi di tutti i beni aumentano del 100% , gli agricoltori hanno un aumento del 100% dei loro redditi al pari dell’aumento del 100% dei prezzi, perciò l’aumento dei prezzi non ha nessun effetto reale su redditi e consumi degli agricoltori.

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Esercitazione_13b) Supponete ora che il prezzo dei fagioli sia aumentato a 2

euro, mentre quello del riso sia aumentato a 4 euro. Qual è il tasso d’inflazione? Fabio è danneggiato dal cambiamento dei prezzi? E Rita?

x(Pf’ + Pr’)

x(Pf + Pr)= (2 + 4)/(1 + 3) = 1,5

IP del secondo anno

Tasso inflazione 2001 = (1,5-1)/1 x 100 = 50%

Fabio è favorito perché il suo reddito aumenta del 100% in conseguenza dell’aumento del 100% del prezzo dei fagioli, mentre l’inflazione è solo del 50%. Rita vede peggiorare la sua condizione: il suo reddito aumenta solo del 33% di pari passo con l’aumento del prezzo del riso che vende, mentre l’inflazione è del 50%.

Tasso inflazione =

(IP 2° anno - IP 1° anno) IP 1° anno

x 100

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Esercitazione_13

c) Infine supponete che nel 2001 il prezzo dei fagioli sia di 2 euro e quello del riso di 1,5 euro. Qual è il tasso d’inflazione? Roberto è danneggiato dal cambiamento dei prezzi? E Rita?

x(Pf’ + Pr’)

x(Pf + Pr)= (2 + 1,5)/(1 + 3) = 0,875

IP del secondo anno

Tasso inflazione 2001 = (0,875-1)/1 x 100 = -12,5%

Fabio è avvantaggiato perché il suo reddito si incrementa del 100% in conseguenza dell’aumento del 100% del prezzo dei fagioli, mentre l’inflazione è del –12,5%. Rita è danneggiata perché il suo reddito si riduce, -50%, in conseguenza della riduzione del prezzo del riso del 50%, più di quanto non si riducano i prezzi in base all’inflazione del –12,5%.

Tasso inflazione =

(IP 2° anno - IP 1° anno) IP 1° anno

x 100

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Esercitazione_13

Esercizio che risolveremo in classe la

prossima volta:Problema n° 1 pag. 566