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matteiotone
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Esercizi ritmici 1
Uno degli aspetti del suonare, spesso trascurato, è quella di curare bene la sezione ritmica. Mi è
capitato spesso di vedere ragazzi bravissimi nell’interpretare la parte solista della canzone, ma
incapaci di suonare a tempo e con quello che viene chiamato “groove”. Ho deciso, quindi, di
selezionare una serie di esercizi che hanno lo scopo di migliorare questo aspetto che è importante
non solo quando si accompagna, ma anche quando suoniamo un assolo in quanto il ritmo fa parte
di qualunque forma musicale, sia esso l'accompagnamento che un assolo: anche un buon assolo,
come d'altronde un buon accompagnamento, deve essere costruito anche ritmicamente.
In questa prima parte ci limiteremo a degli studi sui tempi regolari suddivisi in Semibrevi, Minime,
Semiminime, Crome e Semicrome e le relative pause.
Gli esercizi vanno eseguiti con il metronomo, anche a velocità molto lente (anzi le basse velocità
evidenzino meglio gli errori), e possono essere fatti sia suonando una singola nota, o un accordo o
anche una progressione di accordi, l'importante è rispettare la suddivisione ritmica segnata e stare
attenti agli accenti.
Perché dico questo? Perché è importante che suoniate perfettamente IL tempo. Attenzione, non
ho sbagliato a scrivere e non intendo suonare a tempo, ma intendo proprio suonare IL tempo.
Cosa voglio dire con ciò? E’ semplice: a mio parere prima di imparare a suonare a tempo (che vuol
dire molte cose), serve imparare a suonare IL tempo, che non vuol dire assolutamente suonare
alla giusta velocità, in quanto si possono incontrare musicisti che suonano alla giusta velocità ma
che arrivano sempre dopo il click e sempre alla stessa “distanza” da esso, e non basta nemmeno
suonare in sincrono con il click per poter dire di suonare IL tempo.
Quindi per suonare IL tempo non basta che la velocità corretta e che si suoni in sincrono con il click, ma
significa suonare alla giusta velocità ed in sincrono con il click e rifletterne la struttura dinamica: gli
accenti.
Innanzitutto, l'accento consiste in un evento suonato più forte degli altri. Un tempo di 4/4, nella
scansione degli accenti ha il tempo forte sull'uno (“F”), mezzo forte sul tre (“MF”) e piano sul due
e sul quattro (“P”). Dunque volendo schematizzarlo in termini di accenti diventa: F - P - MF - P.
Andando poi a suddividere in ottavi questo tempo di 4/4 avremo su tutti gli ottavi in levare accenti
ancora più deboli (che indichiamo con “d”), e così avremmo, in termini di accenti, F - d - P - d - MF -
d - P - d.
Per fare un altro esempio, la scansione degli accenti su un 3/4 sarà F - P - P sulle pulsazioni
principali e, comprendendo la suddivisione in ottavi, F - d - P - d - P - d.