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Mensile di attualità, cultura e informazione n. 10/2013 Anno 63° - Poste Italiane S.P.A. - spedizione in abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma1, DCB Roma - 2,50 - Contiene IP Tassa pagata Esperienza Esperienza Organo ufficiale dell’Anla, Associazione nazionale Seniores d’Azienda UN PATTO PER IL BENE COMUNE UN PATTO PER IL BENE COMUNE Mensile di attualità, cultura e informazione n. 2-3/2015 Anno 65° - Poste Italiane S.P.A. - spedizione in abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1, DCB Roma - 2,50 - Contiene IP Tassa pagata Mensile di attualità, cultura e informazione n. 2-3/2015 Anno 65° - Poste Italiane S.P.A. - spedizione in abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1, DCB Roma - 2,50 - Contiene IP Tassa pagata

Esperienza - ANLA · sore morale con caratteristiche di sobrietà, moderazione, indipendenza di giudizio, ... stress, stone massage, riflessologia plantare,

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EsperienzaEsperienzaOrgano ufficiale dell’Anla, Associazione nazionale Seniores d’Azienda

UN PATTO PER IL BENE COMUNE

UN PATTO PER IL BENE COMUNE

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Cop 1:COP 2-05 19/02/15 17:34 Pagina 1

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Doc. ok:Layout 1 18/02/15 14:56 Pagina II

di Franco Panzolini

Abbiamo il nuovo Presidentedella Repubblica: il “politico”Sergio Mattarella, ex ministrodi radici DC, bene accolto da

tutti i partiti (con qualche modesta ecce-zione, perché l’unanimità del consensoda noi esiste solo se precaria), un cattolicoal di sopra delle parti, dotato di limpidosenso delle istituzioni a servizio della Co-stituzione, una persona di assoluto spes-sore morale con caratteristiche di sobrietà,

moderazione, indipendenza di giudizio,un nostro “concittadino” come lui stessosi è definito appena ricevuta la notizia uf-ficiale della sua elezione quasi plebisci-taria. In una parola, ciò di cui ha oggi bi-sogno il Paese. Il Presidente Napolitanonell’arco del suo secondo mandato si ètrovato costretto ad entrare nella politicae a doverla guidare, al punto che non èesagerato affermare che la politica italianadegli ultimi due anni è stata assistita, omeglio deresponsabilizzata. Questo nonper farne una colpa a Giorgio Napolitano,anzi per riconoscergli un grande pregio,perché se non fosse così intervenuto, ilnostro Paese sarebbe finito in una crisiistituzionale più grave di quella econo-mica che tuttora ci affligge.Noi dell’Anla, che di anziani attivi ce neintendiamo bene, possiamo tranquilla-

mente affermare che il nostro socio ono-rario Giorgio Napolitano è stato (e ancoralo è, grazie a Dio) un campione assolutonella schiera degli italiani anziani più at-tivi e virtuosi per la sua piena disponibilitàal servizio del Paese, dimostrata nell’ac-cettare l’onere di un secondo mandato diCapo dello Stato. Ora abbiamo un nuovo Presidente che “av-verte pienamente la responsabilità del com-pito che gli è stato affidato” e offre pro-spettive diverse e più consone al ruolo alui riservato di garante delle istituzioni Neldiscorso che è seguito alla pronuncia dellaformula del giuramento di essere fedelealla Repubblica e di osservarne lealmentela Costituzione, premessa la centralità delParlamento, ha affermato il proprio ruolodi arbitro (ma “i giocatori lo aiutino con laloro correttezza”) ha fatto appello all’unità

della nazione, “ferita da lunga crisi, peruscire dalla quale occorre alimentare l’in-versione del ciclo economico, l’ugua-glianza, il lavoro, le riforme”. A propositodelle riforme ne ha sostenuto l’urgenza,”anche se la crisi non deve intaccare i prin-cipi costituzionali”. Ha detto che contro laminaccia globale del terrorismo, ci vo-gliono risposte globali e che è necessariolottare contro corruzione e mafia, “cancropervasivo”, citando nell’occasione PapaFrancesco, ringraziandolo per il messaggiodi augurio e ripetendo le sue parole severecontro i corrotti. Infine si è a lungo soffer-mato sul significato di garantire la Costi-tuzione, citando tra il resto la necessità di“sostenere la famiglia risorsa della società”.Peraltro il voto su Sergio Mattarella hasegnato uno spartiacque: è tornata la no-stra “solita” politica, che non ha fatto te-

3

PINIONI0

Signor PresidenteL’ANLA (Associazione Nazionale dei Seniores d’Azienda)Le invia le felicitazioni vivissime per la Sua elezione aPresidente della Repubblica unitamente agli auguri piùsinceri per il più proficuo assolvimento dell’Alto compitoa cui è stato chiamato. All’augurio si unisce l’assicurazione della piena condivi-sione, da parte di tutta l’Associazione, delle difficoltà e dellesperanze degli italiani, aspetti cui si rivolge l’attenzionedella nostra realtà. ANLA, sin dalla sua nascita avvenutanel 1949, si è posta al servizio del Paese concorrendo allacostruzione del bene comune attraverso la serietà, la com-petenza, la coerenza , la correttezza e la credibilità profes-

sionale dei suoi aderenti: i Seniores d’Azienda sono la te-stimonianza concreta di una vita dedicata al lavoro e ancheallo sviluppo di un rapporto costruttivo e collaborativo trail mondo dei più avanti in età e quello dei più giovani, espres-sioni entrambi di età tanto diverse quanto necessariamentelegate per il buon esito del comune cammino sia nella vitache nel mondo del lavoro.Caro Presidente, nel rinnovarle l’augurio per i miglioririsultati della Sua missione al servizio del Paese, Le siadi conforto l’altrettanto sicuro impegno anche dell’interafamiglia dell’ANLA che ho l’onore di presiedere.Mi creda, sinceramente: auguri

Antonio Zappi

PER UNA POLITICA RINNOVATA

LA LETTERA CHE IL PRESIDENTE DELL’ANLA HA INVIATO AL NUOVO CAPO DELLO STATO

Editoriale3-4:Layout 1 18/02/15 10:31 Pagina 3

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Ringrazio vivamenteper le calorose

espressioni di stima e di apprezzamento rivoltemi nel momento delle mie dimissioni da presidente della repubblica.

Giorgio Napolitano

Il premier Renzi lo ha definito “un uomo della politicacon la P maiuscola e difensore della Costituzione”.Sergio Mattarella nato a Palermo il 23 Luglio 1941,

politico e giurista italiano, il 31 gennaio 2015 è statoeletto al quarto scrutinio presidente della Repubblicacon 665 voti, poco meno dei due terzi dell’assembleaelettiva. È entrato in carica il successivo 3 febbraio, dopoil giuramento. Oltre a Piersanti, ucciso dalla mafia nel1980, Sergio Mattarella ha una sorella maggiore, Mari-nella e un altro fratello, Antonino. Ha tre figli: Laura,Francesco e Bernardo Giorgio, sua moglie Marisa Chiaz-zese, è scomparsa nel 2012. Laureato in giurisprudenzacon il massimo dei voti e la lode nel 1967 si iscrive al-l’albo degli avvocati nel Foro di Palermoed esercita l’av-vocatura in uno studio legale palermitano specializzatoin diritto amministrativo. Intraprende la carriera acca-demica presso l’Istituto di Diritto Pubblico dell’Universitàdi Palermo e divenne nel 1965 assistente di Diritto Co-stituzionale, e poi professore associato, insegnando Di-ritto Parlamentare sino al 1983 quando fu collocato inaspettativa per il mandato parlamentare. Nel 1987 di-venta ministro dei rapporti con il Parlamento nei governiDe Mita e Goria. Poi ministro dell’Istruzione con Giulio

Andreotti. Nel 1990 si dimette in segno di protesta con-tro l’approvazione della legge Mammì. Nel governoD’Alema è vicepresidente del consiglio e titolare dellaDifesa. Anche nel governo Amato ricopre il ruolo di mi-nistro. Nel 2001 è rieletto alla Camera con la Marghe-rita. Riconfermato nel 2006 per la lista dell’Ulivo. Nel2008, alla caduta del governo Prodi, conclude il suomandato in Parlamento e dal 2011 è giudice della Cortecostituzionale.

soro dell’insegnamento e dell’aiuto pre-statole da Giorgio Napolitano e, passatoil momento degli applausi all’elezione delnuovo Presidente, ha ripreso la vecchia egiammai archiviata consuetudine delle di-visioni ideologiche estranee agli interessidel Paese, degli attacchi reciproci senzamisura, della rinvigorita conflittualità traparti e all’interno degli stessi partiti, deisalti o scambi di posizione sleali versol’elettorato, di non malcelata diffidenzain luogo del buonismo pur valido.Va da sé che l’opera di convinzione isti-tuzionale per una nuova politica spettaora a Sergio Mattarella; nel suo discorso

di insediamento non ha rivolto che rariespliciti inviti alla politica, ma della stessaha trattato ampiamente anche senza ci-tarla. Infatti, a chi compete istituzional-mente il dovere di assicurare “la garanziapiù forte della nostra Costituzione, con-sistente nella sua applicazione, cioè nelviverla giorno per giorno”, se non al Capodello Stato (il garante) con gli uominidella politica (gli operatori)?E’ sufficiente allora rileggere con la do-vuto attenzione il significato secondoMattarella di garantire la Costituzione perscoprire nel lungo elenco i suoi inviti alrinnovamento della politica italiana.

In ogni caso sarà dura per tutti i partiti: ilnuovo Presidente della Repubblica, con-siderato il suo carattere di uomo politicopacifico e tollerante, posto che “l’impegnodi tutti deve essere rivolto a superare ledifficoltà degli italiani e a realizzare leloro speranze”, farà tutto il possibile,come rappresentante dell’unità nazionale,per mettere d’accordo le parti nell’inte-resse comune della democrazia e delPaese, salvaguardando tuttavia l’autono-mia e le responsabilità della politica, cheha grande necessità di essere rinnovata.

Il presidente durante il suo intervento di insediamento al Quirinale

Foto: gentile concessione della Presidenza della Repubblica

DAL TELEGRAMMA INVIATOAL PRESIDENTE ANTONIO ZAPPI:

Editoriale3-4:Layout 1 18/02/15 10:33 Pagina 4

Ubicato nel viale centrale di una tra le più antiche località termali, Abano Terme, l’Ho-tel Terme Principe, famigliare e raffinato accoglie i suoi ospiti in un’atmosfera i gran-

de tradizione alberghiera, rendendolo il posto ideale per coniugare perfettamente salute ebenessere. Il centro termale situato all’interno dell’hotel è dotato di una propria sorgentetermale a 87°. Si praticano cure termali primarie convenzionate Usl come fangotera-pia, inalazioni ed aerosol. Per aumentare l’efficacia della cura si possono effettuare mas-saggi terapeutici e decontratturanti. Nel centro benessere vengono praticati tratta-menti estetici personalizzati al viso e al corpo e varie tecniche di massaggi: ajurveda, anti-stress, stone massage, riflessologia plantare, linfodrenaggio. Tutte le cure termali vengo-

no praticate da terapisti specializ-zati e sotto la sorveglianza del di-rettore sanitario.

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alberghi 5:Layout 2 18/02/15 11:00 Pagina 5

SOMMARIOESPERIENZA n.2/3-2015

DIRETTORE RESPONSABILEFranco Panzolini

CONSULENTE EDITORIALE Antonello Sacchi

HANNO COLLABORATO Guglielmo Carretti, FrancescaCurcio, Marco Curri, Elena Grazini,Annalisa Gatti, Terenzio Grazini,Giorgio Grosso, Il Cruscante, MarioLizza, Mauro Masini, Fausto Pansini,Franco Panzolini, Antonello Sacchi,Ermete Trismegisto, Riccardo Tucci jr

GRAFICA Annalisa Gatti

IMPAGINAZIONE Roberta Greco

RESPONSABILE DELLE ATTIVITÀ EDITORIALITerenzio Grazini

EDITORE e PUBBLICITÀ DIRETTAA.N.L.A. Associazione Nazionale Seniores d’AziendaVia di Val Cannuta, 182 00166 RomaTel. 06/86321128 r.a. Fax 06/86322076e-mail: [email protected] www.anla.it

FOTOLITO La Prestampa s.r.l. -00040 Ariccia (Rm)

STAMPAPunto Web s.r.l. - 00040 Ariccia (Rm)Autorizzazione Tribunale Roma19/5/1977 n. 16824

PRESIDENTE NAZIONALE Antonio Zappi

VICEPRESIDENTE VICARIO Vincenzo D’Angelo

VICEPRESIDENTISalvatore AllegriTeresa Spampanato, Gino Toffoli

SEGRETARIO GENERALE Terenzio Grazini

VICESEGRETARIO GENERALE Letizia Lotito

u

Per una politica rinnovata

Libertà e rispetto per l’opinione altruidialogo con il filosofo Salvatore Veca

TACCUINO ANLADalla Presidenza nazionale .................................................. 8PATTO FEDERATIVO A TUTELA DEGLI ANZIANI . 10

SOCIETÀPrevidenza - Conviene riscattare ......................................... 17Fisco - Più facile ravvedersi e con meno sanzioni ............... 18

Bonus bebè 2015 ...................................................... 19Legale - La negoziazione assistita........................................ 20Sanità - Le modifiche della stabilità al patto 2014-2016 ..... 21Dai lettori ............................................................................ 22Posta condominiale - Gpl e conflitto tra legge e regolamento......................................................... 24

LAVORODagli archivi di Esperienza: correva l’anno 1957.............. 25

ATTUALITÀLibro di Anla: 70 anni dalla fine della II Guerra Mondiale ...... 31

OPINIONI

LA DISCUSSIONE

3

14

Sommario 1:Layout 1 20/02/15 11:20 Pagina 6

Tiratura media copie 100.000

Finito di stampareil 02-03-2015

Federazione Italiana Editori Giornali

A.N.L.A.Iscritta al n. 22 del registro

delle Associazioni di Promozione Sociale.Iscritta al n. 988/2014 del Registro Persone GiuridicheCodice Fiscale: 80031930581

Abbonamenti Annuo euro 25,00 (estero euro 35,00). Una copia euro 2,50 (estero euro 3,50). I versamenti vanno effettuatia mezzo di c/c postalen. 77884005intestato a: Anla, Via di Val Cannuta00166 Roma.Iva assolta dall’Editore aisensi dell’art. 74, 1° comma lett. c) Dpr 633/1972 e successive modificazioni.

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Anla via di Val Cannuta 182 Roma

SCRIVICI! il nostro indirizzo: redazione ESPERIENZA, V. di Val Cannuta 182,00166 Romae-mail: [email protected]

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UN PATTO PER IL BENE COMUNE

UN PATTO PER IL BENE COMUNE

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Dedichiamo la copertina alla firma del Patto Federativo a tutela degli anziani, giunta a coronamento di un percorso iniziato nel 2014 e che, per quanto riguarda Anla,

ottempera ad un’esigenza evidenziata dal presidente Antonio Zappi già nel discorso di inizio mandato al Convegno di Bergamo nell’ottobre 2013. È un Patto voluto e sottoscritto da 8 Associazioni nazionali per promuovere in modo più efficace

gli interessi ed i diritti degli anziani, in un contesto di dialogo fra le generazioni.

CULTURAAppuntamenti ..................................................................... 32La nostra lingua - Quante sono le parole dell’italiano? ...... 34Sull’onda della gioia,nel bicentenario di San Giovanni Bosco ...............................35

TEMPO LIBEROSport - Fra Lombardia e Liguria approfittando della “classica” per eccellenza .............................................. 39

BENESSEREVilla Valeria ...........................................................................40Psicologia - Il cervello e il diabete ....................................... 44Medicina - Ciò che fa bene al cuore fa bene alla prostata ...... 46

LE NOSTRE RUBRICHEAlmanacco Barbanera ........................................................ 48Filatelia - 750 anni dalla nascita di Durante (alias Dante) ...... 49Enigmistica - Cruciverba ..................................................... 50

TEMPO LIBEROCULTURA 2636

APPUNTI DI VIAGGIO: La terra del fuoco e dei giganti

Alla scoperta dell’Oratorio del Gonfalone,un gioiello rinascimentale

Sommario 1:Layout 1 20/02/15 11:20 Pagina 7

ACCUINO ANLADalla Presidenza nazionaleT

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MUGGIA, 23 GENNAIO

Il servizio dedicato al borgo friulano pubblicato sul nr. 10/2014di Esperienza è stato presentato al pubblico nel corso di un

incontro nel quale sono intervenuti il presidente provinciale diAnla Adriana Maglica e il sindaco di Muggia Nerio Nesladek .L’occasione ha consentito di presentare Anla e la rivista Espe-rienza e di avviare nuovi contatti per un possibile ulteriore svi-luppo della presenza della nostra Associazione sul territorio.

La presidenza nazionale di Anla con il presidenteregionale della Lombardia Emanuele Fiumanò

ha incontrato i vertici di Apve, AssociazionePionieri e Veterani Eni, per un approfondimentodella conoscenza fra le nostre Associazioni e una riflessione su possibili ulteriori futuri incontrie forme di collaborazione. Per Apve erano presentiil presidente Enzo Titone, il vice presidente MarioRencricca, il  Presidente della Sezione di San Donato Lucio Deluchi e Giovanni Soccol,Responsabile dell’Ufficio di San Donato.

ROMA, 4 FEBBRAIO

Il presidente Zappi ha indetto una conference call con tutti i presidenti regionali di Anla e di Alatel al fine di avviare unoscambio di idee senza sostituire o annullare gli altri appuntamenti istituzionali - Consigli, Consulte, Comitati direttivi, Riunioni

di gruppi di lavoro - che continueranno come prima. Sono state affrontate alcune tematiche comuni ad Anla e Alatel per alcuniaspetti di “attualità operativa” nel rispetto delle specificità, senza quindi confusioni di ruolo. Per quanto riguarda la nostra Asso-ciazione, il presidente, pur constatando l’impegnoeccezionale del 2014, ha condiviso con i colla-boratori la tensione a fare di più e a fare meglio:fra i tanti punti presi in esame, ricordiamo la que-stione dei Tesserati; le entrate; il preconsuntivo2014; l’ invito ad inviare il rendiconto delle sediregionali prima del 28 febbraio, come in atto, inconsiderazione dei tempi occorrenti per appron-tare il bilancio consuntivo dell’anno necessarioper l’Assemblea degli associati Anla da tenersiper referendum entro il prossimo aprile; il seguitosul territorio di quanto detto negli incontri regio-nali svoltisi e l’importanza che i presidenti regio-nali abbiano contatti frequenti e periodici con igruppi, con i territoriali, con i fiduciari, con ilmondo esterno.

SAN DONATO MILANESE, 27 GENNAIO

Taccuino Anla 8-9:Layout 1 18/02/15 11:07 Pagina 8

9

PROSSIMI APPUNTAMENTI

TRIESTE, 27 MARZO “Anziani, una risorsa per ilPaese”, il tema del nostroConvegno di Bergamo tenutosi nel2013, sarà l’oggetto dell’incontroche terremo a Trieste il prossimo27 marzo. Il tema sarà affrontatoda Edoardo Boncinelli, genetista edivulgatore scientifico tra i piùimportanti in Italia, che già nelnostro Convegno nazionale fuapplauditissimo relatore.All’incontro, al quale invitiamotutti i nostri tesserati Anla delFriuli Venezia Giulia,interverranno il presidentenazionale Antonio Zappi, ilSegretario generale TerenzioGrazini oltre ai vertici aziendali diFincantieri e Costa Crociere. Permaggiori particolari e per i dettaglidell’incontro vi invitiamo aseguire gli aggiornamenti suhttp://www.anla.it/ ehttp://www.anlablog.it/

ESERCIZI CONVENZIONATI CON ANLA

Presentiamo l’adesivo che identifica l’esercizio convenzionato con la nostraAssociazione. Abbiamo voluto connotare anche visivamente quei negozi, al-berghi, centri termali, ristoranti etc etc di altissima qualità che si sono dimo-

strati sensibili ai valori e all’impegno di Anla e hanno così approntato una scontisticao facilitazioni particolari o offerte approntate ad hoc per i nostri tesserati. Distri-buiremo, nelle modalità che in seguito comunicheremo, l’adesivo in maniera taleche sul territorio siano visibili i centri in cui la nostra Associazione gode di un trat-tamento di favore. L’occasione ci consente di richiamare l’attenzione sul tema delleconvenzioni: nelle pagine del nostro sito, all’indirizzo http://www.anla.it/anlacon-venzioni/ _conv_search.htm è possibile consultare l’elenco completo di quelle at-tualmente in vigore. Siamo sempre disponibili a valutare ulteriori convenzioni: perogni comunicazione si prega di scrivere a [email protected]

Via di Val Cannuta 182 Roma telefono 0686321128 w

ww.anla.it

ESERCIZIO CONVENZIONATO

ANLA

ASSOCIAZIONE NAZIONALE SENIORES D’AZIENDA

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NATO

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NLANVENZION

ONATO

DAAAENDA

ONA

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ASSOCAANSSOCIAZI

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NNE NAZIONALE SE

ANLA

ZIONE NAZIONALE SENIORES

S D AZS D AAS D’AZIEND

8 MARZO 2015Alle nostre tesserate, a tutte le donne d’Italia, un augurio sincero

e affettuoso da parte dell’ANLA, un grazie sentito per il vostro essere mogli,madri, nonne, amiche, compagne e l’auspicio che possiate essere

sempre più presenti nei centri vitali del nostro Paese

Taccuino Anla 8-9:Layout 1 18/02/15 11:10 Pagina 9

10

ANLA, ANPAN (Associazione Nazio-nale Personale Aero Navigante), AN-PECOMIT (Associazione Nazionalefra Pensionati ed Esodati della BancaCommerciale Italiana), ANSE (Asso-ciazione Nazionale Seniores Enel), Fe-derAnziani, Federazione Nazionale

Maestri del Lavoro d’Italia,FEDER.S.P.eV. (Federazione NazionaleSanitari Pensionati e Vedove), Fonda-zione Esperienza hanno individuatonella stipula di questo patto lo strumentoidoneo a dare concretezza operativa alcondiviso intendimento di mettere in-sieme le rispettive energie e competenze.Tutto ciò al fine di elaborare proposte ericercare gli opportuni percorsi operativinell’ambito della promozione e tuteladella persona anziana; realizzare ini-ziative varie, analisi, conferenze stam-pa, convegni e altre attività che di voltain volta si riterranno le più adeguate;

sensibilizzare la pubblica opinione e in-dirizzare proposte e suggerimenti alleIstituzioni di ogni ordine e grado quan-tificando, anche attraverso adeguate me-todologie, il valore prodotto e trasferitodagli anziani alla società attraverso lepiù variegate attività: volontariato, con-tributo economico ai familiari, assistenzafamiliare; promuovere nella società ci-vile la cultura ed i valori dell’anzianatoattivo.Ci sono parole che suscitano un’emozionegià nel leggerle. Sono parole vive, chenon lasciano spazio alla retorica ma sonoun concreto programma operativo.

“La promozione e la tuteladell’anziano nella società

civile sono obiettivi delle politiche sociali

di una nazione percepiticome fondamentali in ognitempo, quali espressione di civiltà e di progresso

specie nella realtà attualecaratterizzata da un forteaumento della longevità

della popolazione”

leggiamo nell’incipit del Patto.

Il 18 febbraio, al termine di un percorso di analisi della situazione dei“più avanti in età” in Italia e di reciproca conoscenza durato oltre un anno,otto associazioni fra le più importanti in Italia per quel che concerne latutela e la valorizzazione dei “più avanti in età”, coloro che con il lorolavoro hanno contribuito a costruire l’Italia, hanno deciso di dar vita a un“Patto Federativo a tutela degli anziani”.

PATTO FEDERATIVO A TUTELADEGLI ANZIANI

di Antonello Sacchi

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La decisione di intraprendere con decisionela strada del convenire insieme per la nostraAssociazione ha un preciso riferimentocronologico: il Convegno di Bergamodell’ottobre 2013. Antonio Zappi, appenaeletto presidente nazionale per il triennio2014-2017, così si esprimeva: “La realtàattuale per tanti aspetti mette sempre piùin luce come anche le Associazioni, cometutti gli uomini, non possono vivere da sole,ma debbono operare, nel rispetto delle va-rie specificità, con altri compagni di viag-gio per compiere, se possibile, camminicomuni. Alcune Associazioni sono presential Convegno e per questa sensibilità il mioapprezzamento è sentito ed il grazie è sin-cero; anche ad altre abbiamo prospettatoil nostro intendimento di coinvolgerle, intempi brevi, su progetti incentrati su azioni

e/o attività comuni. Il tutto a supporto eda sostegno di interessi condivisi nei qualitutti possano convergere, riconoscersi edimpegnarsi nel rispetto assoluto delle pro-prie specificità. Non abbiamo alcuna ma-nia di protagonismo e tanto meno di pre-varicazione. Ci apriamo con maggioredeterminazione al dialogo con le altre As-sociazioni a noi affini non perché spintida interessi di parte ma nell’unica pro-spettiva oggi essenziale e possibile, la co-struzione del “bene comune” al quale noi,come Anla, siamo chiamati. Da soli pos-siamo fare poco, uniti possiamo avere quelgiusto ruolo di consiglio, consultazione,

indirizzo che la nostra esperienza di an-ziani e di anziani che provengono da annidi impegno quotidiano nei maggiori gruppiaziendali ha conquistato sul campo, o me-glio, di cui oggi il nostro Paese ha bisogno.

Penso sia veramente urgente abbandonareogni forma di egoismo e di individualismoche “prima di una moda culturale è unacondanna che la situazione attuale impo-ne” per impegnarsi sempre più a tutti i li-velli per diventare anche come Associa-zione un laboratorio di cambiamentorivalutando il senso della sensibilità perle necessità dell’altro, della disponibilitàa condividere, dell’impegno per il prossi-mo, per quello vicino come per quelloesternamente lontano, che però ci riguardasempre da vicino”. Oggi questo primo obiettivo allora espres-so in nuce al Convegno di Bergamo pren-

de corpo, non come traguardo ma comepunto di partenza di un nuovo e rinno-vato cammino, insieme ad altre Associa-zioni nel pieno rispetto della specificitàdi ognuna, per la valorizzazione e la tuteladegli anziani con una serie di azioni con-crete a tutti i livelli.Alla realizzazione del Patto Federativo le8 Associazioni – ma il numero non è af-fatto chiuso: il Patto è apertissimo ad altreAssociazioni affini che vogliano condi-videre gli obiettivi comuni - sono giuntesull’onda della consapevolezza che le tra-dizionali forme di rappresentazione delmondo dei più avanti in età hanno vistoattenuarsi progressivamente vigore ed in-cisività, per cui hanno maturato il con-vincimento che nel contesto attuale siaopportuna l’istituzione di un nuovo sog-

getto rappresentativo che, con competenzaed autorevolezza, possa tutelare - in modopiù efficace - gli interessi ed i diritti deglianziani, pur in un contesto di dialogo frale generazioni da tenere sempre presente.Il cammino che ha portato alla firma del18 febbraio è stato lungo e intenso e ungrazie, oltre ai presidenti delle Associa-zioni che si sono impegnati in questo me-ditato confronto, va anche al Censis checon i suoi studi ed approfondimenti hafornito la base per una comune riflessio-ne. Le otto Associazioni hanno costituitoquesto nuovo soggetto individuando

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l L’Assemblea del Patto Federa-tivo ha eletto il suo Comitato diCoordinamento indicando in An-tonio Zappi, presidente di ANLA,il Coordinatore del Patto e in Fran-co Pardini, presidente ANSE e Mi-chele Poerio, presidente FEDER.S.P.eV., i due Vice Coordinatori.

I RUOLI NEL PATTO FEDERATIVO

Firmato a Roma lo scorso 18 febbraio da 8 Associazioni nazionali

a vario titolorappresentative dellarealtà dei “più avanti

in età”, per dare avvio ad un comune cammino

su temi condivisi

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nella valorizzazione del contributo degli anzianinella società e nella tutela

dei loro diritti, con riferimento

in particolare alle pensioni,alla tutela della salute e, piùin generale, alla protezione

del loro status sociale,

un terreno comune nel quale operare in-sieme. Tutto ciò anche per rettificarel’errata convinzione, presente nell’opi-

nione pubblica, che identifica negli an-ziani una componente della società uni-camente consumatrice di risorse. Il Cen-sis in uno studio commissionato da Anlaagli inizi del 2014, sottolineava che“Troppo spesso, nella percezione comu-ne, il rapporto che lega anziani e welfareviene colto da una sola prospettiva, deltutto parziale, che li fotografa come iprincipali beneficiari delle politiche so-ciali… Del tutto ignorato è il ruolo chel’anziano gioca come soggetto attivo diwelfare: non solo nel supporto, econo-mico e sostanziale, che gli over 65 for-

niscono ai propri figli e nipoti, e checompensa di fatto le difficoltà che le fa-miglie incontrano nel conciliare vita pri-vata e lavorativa, ma anche e soprattuttonel “finanziare” quelle rete di welfareinformale che si è andata costituendonell’ultimo decennio in Italia e che rap-presenta ormai un pilastro del sistemadi assistenza e cura a tanti anziani e ri-spettive famiglie, che non trovano piùnel welfare pubblico adeguata risposta”. Ora è tempo di agire per contribuire acostruire con maggiore determinazioneil bene comune.

Antonio Zappi, ANLA (Associa-zione nazionale Senioresd’Azienda); Adalberto Pelle-

grino, ANPAN (Associazione Nazio-nale Personale Aero Navigante);Antonio Maria Masia, ANPECOMIT(Associazione Nazionale fra Pen-sionati ed Esodati della BancaCommerciale Italiana); Franco Par-dini, ANSE (Associazione NazionaleSeniores Enel); Roberto Muratore,responsabile della rete FederAn-ziani; Amilcare Brugni, Federazio-ne Nazionale Maestri del Lavorod’Italia; Michele Poerio,FEDER.S.P.eV. (Federazione Nazio-nale Sanitari Pensionati e Vedove);Paolo Campiglia, Fondazione Espe-rienza.

Compongono il Patto: l’Assemblea dei Presidenti; il Comitato di Co-ordinamento; il Coordinatore del Patto. Tali Organi durano in caricadue anni. L’Assemblea, fra i vari compiti disciplinati dal testo del

Patto Federativo sottoscritto dai presidenti, stabilisce le strategie e gliindirizzi generali finalizzati al conseguimento degli scopi istituzionali delPatto mentre il Comitato di Coordinamento, formato dal Coordinatoredel Patto e da due Vice Coordinatori, realizza le strategie e gli indirizzigenerali indicati dall’Assemblea. Il Coordinatore del Patto ha la rappre-sentanza del Patto a tutti gli effetti anche verso l’esterno; ha il compitodi dare attuazione alle strategie ed agli indirizzi generali indicati dal-l’Assemblea con le modalità condivise nel Comitato di Coordinamento;indice le riunioni del Comitato di Coordinamento ogni bimestre o ancheprima se dovesse ritenerlo utile e/o opportuno o su richiesta anche diuno dei due vice; concorda con i due Vice Coordinatori l’ordine del giornoed amministra il fondo comune e ogni altra disponibilità di cui il Pattodovesse dotarsi; convoca e presiede l’Assemblea fissandone in accordocon i vice coordinatori l’ordine del giorno.

I PRESIDENTI FIRMATARI PATTO FEDERATIVO, ORGANI E MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO

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di Antonello Sacchi

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I tragici fatti di Parigi del gennaio scor-so hanno portato all’attenzione gene-rale, in un contesto di grande insicu-rezza, il tema del rapporto tra la libertàpersonale, la libertà di opinione e diespressione, sacre ed inviolabili, ma an-che il rispetto delle opinioni altrui. Nonsi uccide. Mai. Men che meno in nomedi Dio. E’ anche vero che a ogni azionecorrisponde una reazione: il Papa, par-lando a braccio con i giornalisti sul voloverso Manila, ha detto “Ma se il dott.Gasbarri (Alberto Gasbarri organizza-tore dei voli papali, ndr), grande amico,mi dice una parolaccia contro la miamamma, gli arriva un pugno! E’ nor-male! E’ normale. Non si può provoca-re, non si può insultare la fede deglialtri, non si può prendere in giro la fe-de”. Abbiamo chiesto al filosofo Salva-tore Veca di aiutarci a entrare in questetematiche collocandole nel loro ambitopiù generale.La libertà di espressione, come la libertàdi credo, la libertà di satira, visto che par-tiamo dal riferimento della tragedia di Pa-rigi, sono tessere di un mosaico che si chia-ma democrazia, non ci sono dubbi suquesto. La libertà di comunicare in pub-blico è un principio connesso ad altri prin-cipi messi insieme che ci danno la consi-stenza di una democrazia rappresentativa,quindi noi non possiamo rinunciare a que-sto principio. La ragione per cui questoprincipio viene messo sotto pressione èche in realtà gli effetti dell’atto di libertàdi espressione hanno generato o possonogenerare forme di risposta che ricorronoalla violenza - sia chiaro non al “pugno”di cui parla Papa Francesco per spiegare ilsuo concetto - fino alla distruzione di viteumane. Ecco la cultura dei limiti… Allorain primo luogo vorrei dire che la libertàdi espressione, quindi anche la libertà

B ISCUSSIONELA D

gfLIBERTÀ E RISPETTO DELL’OPINIONE ALTRUI

Salvatore Veca, filosofo, è stato professoredi filosofia politica all’Università di Firenzee, dal 1994, all’Università di Pavia, dove èstato preside (1999-2005) della facoltà discienze politiche ed è direttore (dal 2001)del Centro interdipartimentale di studi e ricerche in filosofia sociale. È stato presidente(1984-2001) della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, per la quale dal 2004 dirige lacollana della Biblioteca europea. Inizialmente interessato al marxismo, in particolareagli aspetti epistemologici delle teorie marxiane, ha in seguito orientato le sue ricercheverso l’etica angloamericana. In questa nuova fase ha particolarmente studiato lateoria della giustizia di J. Rawls, contribuendo a diffonderla in Italia in un tentativo dirinnovamento della cultura di sinistra dopo il crollo del marxismo. Fra le opere prin-cipali ricordiamo il Saggio sul programma scientifico di Marx (1977); La società giusta(1982); Una filosofia pubblica (1986); Etica e politica (1989); Cittadinanza. Riflessionifilosofiche sull’idea di emancipazione (1990); Dell’incertezza. Tre meditazioni filosofiche(1997); La filosofia politica (1998); La penultima parola e altri enigmi (2001); La bellezzae gli oppressi. Dieci lezioni sull’idea di giustizia (2002); Il giardino delle idee. Quattropassi nel mondo della filosofia (2004); La priorità del male e l’offerta filosofica (2005);Le cose della vita. Congetture, conversazioni e lezioni personali (2006); Dizionario mi-nimo. Le parole della filosofia per una convivenza democratica (2009); Etica e verità.Saggi brevi (2009); L’idea di incompletezza. Quattro lezioni (2011); Sarabanda. Oratorioin tre tempi per voce sola (2011); L’immaginazione filosofica e altri saggi (2012);Un’idea di laicità (2013).

(dal Messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Parlamento nel giornodel giuramento, Palazzo Montecitorio, 03/02/2015)

“Considerare la sfidaterribile del terrorismofondamentalistanell’ottica delloscontro tra religioni o tra civiltà sarebbe un grave errore.La minaccia è moltopiù profonda e piùvasta. L’attacco è aifondamenti di libertà,di democrazia, di tolleranza e di convivenza”

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di derisione, è qualcosa che sta nel DNAdelle forme di vita democratica. La cosa paradossale è che questa libertàderiva - ne è figlia - dalla libertà per ec-cellenza, che dà origine nel tempo alleforme di vita democratiche, la libertàdi credenza religiosa, cioè il fatto chenoi possiamo convivere pur avendo no-zioni ed emozioni differenti come dicevail grande Alexis de Tocqueville “La li-bertà di credenza religiosa è la libertàdi pregare con altri in luoghi di culto inpubblico”.Diventa quasi paradossale il fatto di questacommistione, il fatto che la libertà diespressione della persona in qualche mo-do deriva da quella libertà che è stata ge-nerata dalla soluzione delle guerre di re-ligione europee, che conosciamo moltobene in Europa, per cui tu puoi esserecalvinista, io luterano, uno cattolico,quell’altro evangelico anabattista e tutta-via possiamo tutti imparare a conviverenella diversità, cioè possiamo mutua-mente rispettarci. Qui viene fuori il pro-blema del rispetto. D’altra parte, l’altratessera del mosaico è l’invenzione delladifficile e elusiva virtù della tolleranza.Il fatto che io esprimo idee in pubblicodifferenti da quelle che tu esprimi in pub-blico, se vogliamo convivere nella diver-sità, ci porta a dover imparare la difficilearte della tolleranza. Questa è l’origine…guerre di religione e trattati di pace, tolle-ranza e mutua compatibilità di idee, dicredenze, di devozione differenti fra loro. Possiamo porre dei limiti?Questo è il problema: se poniamo dei li-miti, chi li pone e dove ci fermiamo. Cheuno si ponga dei limiti personalmente nonfa alcun problema, ciascuno è libero divincolare la propria libertà, ma chi è au-torizzato ad essere il custode dei limiti?Ci sono dei casi in cui c’è la risorsa giu-ridica a cui affidarsi, casi che riguardanoil vilipendio o la diffamazione, però questisono vincoli di tipo giuridico che dipen-dono esattamente dal bene superiore dellatutela della convivenza tra persone, equindi della non lesione di altri loro diritti. Ora anche la tolleranza ha dei limiti

quando è di fronte all’intolleranza. Ilgrande problema è quando siamo difronte a risposte inaccettabili, pensiamoalla storia della libertà di espressionenella forma della satira, cioè della deri-sione che in genere ha a che vedere conil ritiro di fiducia nei confronti di poteri,poteri sulle anime, poteri sui corpi. Sen-za questa non avremmo avuto la nostrastoria illuministica con le sue luci e lesue ombre: quando all’illuminismo sirisponde con la barbarie, lì ci poniamoil problema delle vittime, ma è un pro-blema prudenziale, non è un problemache metta in questione la civiltà e la le-gittimità della libertà del proprio credoquale che sia. Il vero problema per cuici poniamo queste questioni non è ilproblema della credenza religiosa,sembrerà impopolare e paradossalema la religione non c’entra nulla per-

ché se la risposta violenta, cioè la rispo-sta che vuole limitare la libertà di espres-sione, viene giustificata alla luce dellacredenza religiosa… di quale credenzareligiosa stiamo parlando? La capa-cità della profonda convinzione delladevozione religiosa non può in nessunmodo abilitare le persone a partiredalla credenza religiosa stessa per ar-rivare alla lesione dei diritti fino alladistruzione della vita di persone chehanno espresso opinioni differentiquindi secondo me non è un problemareligioso. Il problema è che il nome diDio viene pronunciato invano, in modonon appropriato, viene utilizzato comeingrediente motivazionale per conflittiche hanno una loro origine in un’enormecomplessità di circostanze.In realtà io sgombrerei il campo dal rife-

In teoria, possiamo dire che una reazione violenta davanti a un’offesa, a unaprovocazione, in teoria sì, non è una cosa buona, non si deve fare. In teoria,

possiamo dire quello che il Vangelo dice, che dobbiamo dare l’altra guancia. In teoria,possiamo dire che noi abbiamo la libertà di esprimere e questa è importante. Nellateoria siamo tutti d’accordo. Ma siamo umani, e c’è la prudenza, che è una virtù dellaconvivenza umana. Io non posso insultare, provocare una persona continuamente,perché rischio di farla arrabbiare, rischio di ricevere una reazione non giusta, nongiusta. Ma è umano, questo. Per questo dico che la libertà di espressione deve tenereconto della realtà umana e perciò dico che deve essere prudente. È un modo di direche deve essere anche educata. Prudente. La prudenza è la virtù umana che regola inostri rapporti. Io posso andare fino a qui, non posso andare in là, in là… Questovolevo dire: che in teoria siamo tutti d’accordo: c’è libertà di espressione, una reazioneviolenta non è buona, è cattiva sempre. Tutti d’accordo. Ma nella pratica fermiamociun po’, perché siamo umani e rischiamo di provocare gli altri e per questo lalibertà deve essere accompagnata dalla prudenza.

(Trascrizione delle parole del Santo Padre Francesco nella Conferenza stampa sul volo diritorno dalle Filippine, Volo Papale, Lunedì, 19 gennaio 2015).

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rimento delle religioni per quanto possasembrare bizzarro, ma io ne sono convin-to. Se guardiamo alle nostre guerre di re-ligione, l’intreccio fra la componente re-ligiosa e la componente del gioco dipotere di conflitto è assolutamente a fa-vore dello scontro tra poteri piuttosto chelo scontro tra devozioni. Nel secolo terri-bile delle Notti di San Bartolomeo Michelde l’Hospital disse: “non importa per po-ter convivere quale sia la vera religione,l’importante è convivere”. Ricordo sem-pre la massima del cardinale Carlo Ma-ria Martini: “noi dobbiamo imparare aconvivere nella diversità”.Questa massima vale soltanto se noi pre-supponiamo di voler convivere con di-versi, con persone che hanno idee diversedalle nostre, con persone che hanno cultidiversi dai nostri, con persone che nonhanno alcuna devozione religiosa etcetc… Se vogliamo convivere allora haragione Martini, allora dobbiamo im-parare la difficile arte di convivere nelladiversità. Per dialogare con l’altro deve esserciun terreno comune…Sì, uno deve volerlo fare. Mi viene inmente una discussione con il grande filo-sofo Bernard Williams in cui a un certopunto in una tavola rotonda sulla tolle-ranza uno dei relatori disse: “Ma se i Pa-lestinesi e gli Israeliani fossero razionali,si accorderebbero” e Williams gli rispose:“Lei non pensa che ci sia un problema dibuona volontà?”.Se uno si deve misurare con l’altro, giàl’idea di prendere sul serio il fatto chel’altro è diverso può promettere nei casifortunati un esito felice. Ma se io ho in mente che non devo met-termi alla prova con l’altro perché l’altroè nell’errore o l’altro è l’esemplificazionedel male, allora come conseguenza ho cheio devo estirpare il male, che io devo ri-fiutare il confronto. Ci sono coloro i qualiritengono che la varietà di credenze siaun male e che questo male vada estirpato,e coloro che ritengono che sia o un valoreo un fatto della vita collettiva, interperso-nale, relazionale, e che occorra mettersialla prova. La differenza è tutta qui.

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segue la discussione

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Solo il lavoratore o ilpensionato possono ri-parare il danno subito,ossia sanare la perdita

ricostituendo o meglio “riscat-tando” la parte mancante dellapensione. Tale operazione, an-che se costosa, conviene sem-pre: diversamente dai contri-buti “figurativi” il cui accreditoè gratuito, nel riscatto si trattadi versare all’Inps l’importocorrispondente agli oneri chel’Istituto si assume con il rico-noscimento ai fini pensionisticidei periodi scoperti. E’ consentito riscattare i pe-riodi di lavoro non coperti dacontribuzione in quanto omes-sa, e i periodi per i quali nonsussiste più l’obbligo assicu-rativo in quanto prescritti,qualora i medesimi contributirisultino non versati dal datoredi lavoro per attività lavorati-va subordinata ovvero dal ti-tolare di impresa artigiana ocommerciale per i coadiuvan-ti; mentre per i contributi nonancora prescritti vale la pro-cedura esecutiva dell’Inps sudenuncia del lavoratore e glistessi restano utili ai fini dellapensione. Inoltre è consentitoriscattare i periodi non copertida contribuzione relativi alcorso legale di laurea, l’atti-vità lavorativa svolta all’este-ro in Paesi non convenzionati,l’astensione facoltativa permaternità al di fuori del rap-

porto di lavoro, infine ulterioriperiodi di riscatto previsti daspecifiche disposizioni di leg-ge. L’onere di riscatto, ossial’importo da versare, vienenotificato dall’Inps con ilprovvedimento di accogli-mento della domanda, ove so-no indicate anche le modalitàda seguire per il pagamento eprecisati i termini previsti pereffettuare i versamenti. I con-tributi da riscatto sono utili siaper il raggiungimento del di-ritto (compresa la pensioneanticipata) che per la determi-nazione della misura dellapensione, nonché per l’accer-tamento del diritto alla prose-cuzione volontaria.Corso legale di laurea E’ una delle tipologie di riscat-to più note e praticate dagli as-sicurati. Può trattarsi anchedella laurea breve e di titoli distudio universitari ad essaequiparati. Il riscatto è però li-mitato agli anni di durata delcorso legale di laurea, vale adire che sono esclusi i periodidi fuori corso; interessa i lavo-ratori dipendenti, gli iscritti al-le gestioni speciali dei lavora-tori autonomi (dal luglio 1997)e gli iscritti alla gestione sepa-rata Inps e ai Fondi sostitutivied esclusivi (Stato ed ex Inp-dap).Le condizioni per riscattaresono: a) che l’interessatopossa far valere almeno un

contributo effettivamenteversato nell’Ago (assicura-zione generale Ivs) primadella data di presentazionedella domanda, ossia puòchiedere il riscatto al primoimpiego dopo la laurea; b)che i contributi non risulti-no già coperti da contribu-zione utile (obbligatoria ofigurativa o riscattata) in

uno qualsiasi dei regimiprevidenziali.Per le domande di riscatto del-la laurea, presentate dal 1°gennaio 2008, la facoltà puòessere esercitata, a certe con-dizioni (legge 247/2007) an-che dai soggetti non iscritti adalcuna forma obbligatoria diprevidenza e che non abbianoiniziato l’attività lavorativa.

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CONVIENE RISCATTAREi costi sono inferiori ai vantaggi

OCIETÀPrevidenzaS

Se nel corso della vita lavorativa ci sono periodi di contributi previdenziali obbligatori non versati o scoperti di contribuzione, si verifica una perdita di rendita pensionistica, cioè una pensione ridotta.

PERCHÈ CONVIENE RISCATTAREInnanzitutto i contributi da versare all’Inps a titolodi onere da riscatto sono fiscalmente deducibili dalreddito imponibile del contribuente in sede didichiarazione dei redditi ed è fruibile nell’ambito

dell’assistenza fiscale (mod. 730), ovvero con il modelloUnico. Qualora l’avente diritto non disponga di un redditopersonale (p.es. giovane inoccupato), i contributi dariscatto sono detraibili nella misura del 19% dai soggettinei confronti dei quali l’interessato risulta fiscalmente acarico, come si verifica nel caso del genitore che pagal’onere di riscatto della laurea del figlio inoccupato.Oltre l’applicabilità del regime fiscale, l’altro aspetto diconvenienza deriva dal vantaggio previdenziale, che puòessere: a) recupero di anni di anzianità contributiva utileper coloro che con il riscatto potrebbero andare inpensione anticipata; b) incremento dell’ammontare dellapensione per l’aumento della base imponibile, degli annidi anzianità e i montanti contributivi; c) nel caso diriscatto di periodi anteriori al 1996, possibilità di portaread almeno 18 anni l’anzianità contributiva ante ‘96,ampliando così la quota della pensione che va calcolatacon il metodo retributivo.Da ultimo ricordiamo la necessità di esaminare il proprioestratto contributivo per verificare l’eventuale presenza di“vuoti” contributivi. Per i dipendenti privati l’operazioneè agevole; per i dipendenti pubblici, l’Inps si è impegnatoa sistemare le posizioni assicurative entro il primotrimestre di quest’anno.

di Franco Panzolini

Affari sociali 17-21:Layout 1 18/02/15 11:26 Pagina 17

S

Già l’art. 13 del D.lgsn. 472/1997 con-sente di regolariz-zare , mediante una

correzione autonoma, le vio-lazioni commesse in sede dipredisposizione e di presenta-zione di dichiarazioni fiscali,nonché di pagamento dellesomme dovute.

Possono essere oggetto delravvedimento operoso, ossiaautocorrezione di una dichia-razione fiscale ad opera dellostesso contribuente: errori con-cernenti la dichiarazione; l mancato pagamento in tuttoo in parte, alle prescritte sca-denze, delle somme dovute atitolo di acconto o di saldo ri-sultanti dalla dichiarazione;l mancata presentazione delladichiarazione entro il termineprescritto; errori ed omissioninella dichiarazione incidentisulla determinazione e sul pa-gamento del tributo; l errori concernenti la com-pilazione del modello di ver-samento F24.

Il nuovo ravvedimento, modi-ficando l’ articolo 13 del 1997ai sensi dalla legge di Stabilità(n. 190/2014) rende possibileper tutti i contributi, erariali ecomunali (purché amministratidall’agenzia delle Entrate,escluso quindi il bollo auto),riferiti a qualsiasi violazionecommessa negli anni prece-denti il 2015, alla sola condi-zione che allo stesso contri-buente non sia stato giànotificato l’atto di accertamen-to impositivo (il pvc, processoverbale di contestazione),quindi anche se fossero già ini-ziati accessi, ispezioni o veri-fiche (che nel 1997 non eraconsentito)

Le nuove disposizioni esten-dono il termine entro il qualeil contribuente può regolariz-zare la propria posizione be-neficiando di sanzioni ridotte:il beneficio può valere ancheoltre la scadenza della dichia-razione dei redditi dell’annosuccessivo, ossia fino al ter-mine di decadenza del poteredi accertamento. Comunquesempre prima della notifica delpvc, data che farà da confineper la quantificazione dellesanzioni: prima della notifica,il contribuente potrà contaresu una riduzione delle sanzioninella misura di un sesto delminimo se la violazione è sa-nata oltre il termine per la pre-sentazione della dichiarazionesuccessiva all’anno in cui è sta-ta omessa, mentre la sanzione

aumenterà a 1/5 se l’adegua-mento avviene in seguito.A titolo di esempio delle no-vità sul ravvedimento possia-mo citare: per il mancato pa-gamento di un tributo, primala regolarizzazione era possi-bile entro il 30 settembre del-l’anno in cui era stata com-messa la violazione, ora entrola stessa scadenza si paga conla riduzione a 1/7 del minimo,mentre oltre il 30 settembre2015 la riduzione è a 1/6; pergli errori rilevabili con l’accer-tamento, prima era possibileregolarizzare la violazione en-tro il 30 settembre 2014, oracon le nuove regole, la viola-zione è sempre sanabile, entroil 30 settembre 2015 con la ri-duzione a 1/7, oltre il 30 set-tembre 2015 con la riduzione

a 1/6, dopo la notifica del pvc,la riduzione è a 1/5.Con il nuovo ravvedimento èinoltre possibile ottenere san-zioni agevolate per regolariz-zare gli omessi versamenti diImu e Tasi nel 2014. Per le ratescadute lo scorso 16 dicembre,il nuovo ravvedimento consen-te ai contribuenti di sanare ipropri mancati versamenti ap-plicando la sanzione nella mi-sura ridotta del 3% (cioè un de-cimo della sanzione intera)fino al 15 gennaio (30° giornodalla scadenza); e nella misuraridotta del 3,33% (1/9 dellasanzione intera) fino al 16 mar-zo 2015 (90° giorno dalla sca-denza). Da precisare che, oltreal versamento dell’imposta edelle sanzioni, devono essereversati anche gli interessi dimora, che maturano giorno pergiorno e si applicano sul soloimporto dell’ imposta (sanzioniescluse); gli interessi devonoessere calcolati al tasso di in-teresse legale, sulla base deitassi in vigore nei singoli pe-riodi di imposta: per quest’an-no il tasso legale è dello 0,5%.

di Marco Curri

OCIETÀS Fisco

PIÙ FACILE RAVVEDERSI E CON MENO SANZIONI

Non solo sovrattasse, ma anche buone notizie dalla nuova legge di Stabilità per i contribuenti in difficoltà.

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Chi sono i destinatari del bo-nus ?Il beneficio è riconosciuto peri figli di soggetti residenti inItalia che siano:l cittadini italiani;l cittadini di uno Stato mem-bro dell’Unione europea;l cittadini di Stati extracomu-nitari con permesso di soggior-no UE per soggiornanti di lun-go periodo di cui all’art. 9 delDLgs. 286/98.

Qual’é l’importo dell’agevo-lazione e quali sono i requisitireddituali richiesti? Tra i requisiti da rispettare perl’attribuzione del bonus, c’è lacondizione economica del nu-cleo familiare di appartenenzadel genitore richiedente l’age-volazione, che deve corrispon-dere ad un valore dell’indica-tore della situazione economicaequivalente (ISEE) non supe-riore a 25.000 euro annui. Qua-lora il nucleo familiare di ap-partenenza del genitorerichiedente l’assegno sia in unacondizione economica corri-spondente a un valore dell’I-SEE non superiore a 7.000 euroannui, l’importo dell’assegnoe’ raddoppiato.

La misura del bonus è pari a:960,00 euro annui (80,00 euromensili), con un valore ISEEnon superiore a 25.000,00 euroannui;1.920,00 euro annui (160,00euro mensili), con un valoreISEE non superiore a 7.000,00euro annui.

Per quanto tempo si può frui-re dell’agevolazione?L’assegno è erogato mensil-mente a decorrere dal mese dinascita o di adozione e fino alcompimento del terzo anno divita del bambino, ovvero delterzo anno di ingresso nel nu-cleo familiare a seguito dell’a-dozione.Ciò significa che se il figlio na-sce o viene adottato il 2 marzo2015, l’assegno parte da marzoe verrà erogato fino a marzo2018, se invece nasce il 25 ot-tobre 2015 il pagamento delbonus parte da ottobre e verràerogato fino ad ottobre 2018.Per poter continuare a ricevereil beneficio anche negli annisuccessivi, ma non oltre il com-pimento dei tre anni di età o diingresso nel nucleo familiare aseguito di adozione, la famigliadeve mantenere, anno per an-no, il possesso della condizioneeconomica corrispondente a un

valore dell’indicatore della si-tuazione economica equivalen-te (ISEE) non superiore a25.000 euro. Esempio: nella famiglia Rossiè nato un figlio a febbraio 2015e il valore dell’ISEE presentatanel 2015 è di 7.000 euro, per il2015 l’INPS erogherà un asse-gno di 160 euro mensili a par-tire dal mese di febbraio; nel2016 viene presentata nuova-mente l’ISEE con un valore di10.000 euro, per tutto il 2016l’INPS erogherà un assegno di80 euro mensili; nel 2017 vienepresentata nuovamente l’ISEEcon un valore di 26.000 euro,per il 2017 l’INPS non eroghe-rà alcun assegno.

Qual’é il trattamento fiscale?Il bonus non concorre alla for-mazione del reddito comples-sivo di cui all’art. 8 del TUIR,quindi non è da considerare aifini IRPEF. Le somme erogate dall’INPS,ai sensi della presente disposi-

zione, non devono essere presein considerazione ai fini dellaverifica dei limiti di redditocomplessivo per il riconosci-mento del c.d. “bonus di 80,00euro in busta paga” (conferma-to dalla legge di stabilità 2015).

A chi e quando si presenta larichiesta ?La richiesta del bonus bebè de-ve essere presentata diretta-mente all’INPS, da parte delnucleo familiare interessato,dopo la nascita o l’adozione delfiglio. Prima di tutto occorrepresentare il modello ISEE perverificare i requisiti reddituali,poi si presenta la domanda peril bonus bebè all’INPS per viatelematica, autonomamente sesi possiede il PIN dispositivodell’INPS, oppure, recandosipresso un Caf o un patronatoche provvederà alla trasmissio-ne online della domanda all’I-stituto. Non è necessario recarsidi persona presso le sedi terri-toriali dell’Inps.

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a cura di CAF Do.C Spa

OCIETÀS OCIETÀS Fisco

CAF Do.C. è il CAF nazionale dei Dottori Commercialisti edEsperti Contabili. Offre tutti i servizi di assistenza fiscale eprevidenziale, assicurando competenza professionale edelevati standard tecnologici. CAF Do.C. fa parte del GruppoDot Com Spa che eroga e commercializza servizi e prodotti ditipo informatico, telematico e tecnologico utili, o comunqueconnessi, all'esercizio della professione di Dottore Commer-cialista e di Esperto Contabile. Servizi e prodotti analoghipossono essere prestati o commercializzati in favore di ognisoggetto che ne faccia richiesta. Da molti anni, CAF Do.C. hauna fattiva collaborazione con le sedi A.N.L.A. di Cuneo e To-rino per i servizi fiscali (modello 730, IMU) e previdenziali(RED, ISEE, Prestazioni assistenziali). BONUS BEBÈ 2015

come funziona, requisiti, chi può fare domanda e quandoLa legge di stabilità 2015, all’art.1 commi 125-129, ha

previsto il riconoscimento di un assegno mensile,al nucleo familiare richiedente, per ogni figlio nato

o adottato tra 1° gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017, al fine di incentivare la natalità e contribuire alle spese

per il suo sostegno. Il bonus verrà erogato dall’INPS,nel rispetto delle condizioni normative previste

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Con il primo articolodella nuova legge èstato disposto chenelle cause civili

dinanzi al tribunale o in gra-do d’appello, pendenti all’at-to dell’entrata in vigore dellalegge, che non hanno ad og-getto diritti indisponibili eche non vertono in materia dilavoro, previdenza e assisten-za sociale, nelle quali la cau-sa non è stata ancora assuntadal giudice in decisione, leparti, con istanza congiunta,possono richiedere un proce-dimento arbitrale a normadelle disposizioni del codicedi procedura civile sull’arbi-trato. Tale facoltà è inoltreconsentita nelle cause verten-ti su diritti che abbiano nelcontratto collettivo di lavorola propria fonte esclusiva,quando il contratto stesso ab-bia previsto e disciplinato lasoluzione arbitrale. Il giudice,presso il quale giace la causa,rilevata la sussistenza dellecondizioni procedurali, fermerestando le preclusioni e ledecadenze intervenute, dis-pone la trasmissione del fa-scicolo al presidente del Con-siglio degli Avvocati delcircondario in cui ha sede iltribunale, per la nomina delcollegio arbitrale per le con-

troversie di valore superiorea 100mila euro, ovvero per lanomina di un arbitro per lecause di valore inferiore ai100mila. La causa quindiprocede davanti agli arbitri,fermi restando gli effetti so-stanziali e procedurali pro-dotti dalla domanda giudizia-le. Il lodo ha gli stessi effettidella sentenza.L’art. 2 della legge di riformadefinisce “convenzione di ne-goziazione assistita” da uno opiù avvocati l’accordo me-diante il quale le parti conven-gono di cooperare in buona fe-de e con lealtà per risolvere invia amichevole una controver-sia tramite l’assistenza di av-vocati. La convenzione deveprecisare: il termine concorda-to tra le parti per l’espletamen-to della procedura, in ogni ca-so non inferiore a un mese enon superiore a tre, proroga-bile per ulteriori trenta giornisu accordo tra le parti; l’ogget-to della controversia, che nondeve riguardare diritti indispo-nibili o materia di lavoro; laconvenzione si conclude conl’assistenza di uno o più avvo-cati (che certificano l’autogra-fia delle sottoscrizioni) ed è re-datta in forma scritta a pena dinullità. E’ dovere deontologicodegli avvocati informare il

cliente all’atto dell’incaricodella possibilità di ricorrere al-la convenzione di negoziazio-ne assistita.Chi intende esercitare in giu-dizio un’azione relativa ad unacontroversia in materia di ri-sarcimento del danno da cir-colazione di veicoli e natantideve, tramite il suo avvocato,invitare l’altra parte a stipulareuna convenzione di negozia-zione assistita. Allo stesso mo-do deve procedere chi, fuoridei casi predetti, intende pro-porre in giudizio una domandadi pagamento a qualsiasi titolodi somme non eccedenti i50mila euro.L’esperimento del procedi-mento di negoziazione assisti-ta è condizione di procedibilitàdella domanda giudiziale;l’improcedibilità deve essereeccepita dal convenuto, a penadi decadenza, o rilevata d’uf-ficio dal giudice, non oltre laprima udienza. L’esperimentodella negoziazione assistitanon si applica nei procedimen-ti per ingiunzione, inclusal’opposizione, nei procedi-menti di consulenza tecnicapreventiva, di opposizione re-lativi all’esecuzione forzata,nei procedimenti in camera diconsiglio e nell’azione civileesercitata nel processo penale.

L’invito a stipulare una con-venzione di negoziazione as-sistita deve indicare l’oggettodella controversia e contenerel’avvertimento che la mancatarisposta all’invito entro 30giorni dalla ricezione o il suorifiuto può essere valutato dalgiudice ai fini delle spese delgiudizio e della responsabilitàaggravata; la dichiarazione dimancato accordo è certificatadagli avvocati designati. L’ac-cordo che compone la contro-versia, sottoscritto dalle partie dagli avvocati che le assisto-no, costituisce titolo esecutivoe per l’iscrizione di ipotecagiudiziale. Se con l’accordo leparti concludono uno dei con-tratti soggetti a trascrizione,per procedere all’adempimen-to, la sottoscrizione del verbaledi accordo deve essere auten-ticata da un pubblico ufficialea ciò autorizzato. Della convenzione di negozia-zione assistita per le soluzioniconsensuali di separazionepersonale, di cessazione deglieffetti civili o di scioglimentodel matrimonio, nonché dimodifica delle condizioni diseparazione o di divorzio neabbiamo parlato in occasionedel c.d. “divorzio breve” nelprecedente numero della ri-vista. n

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OCIETÀLegaleS

di Mauro Masini

LA NEGOZIAZIONE ASSISTITA

E’ un procedimento istituito con l’ultima riforma della giustizia (legge 10 novembre 2014, n. 162)

avente lo scopo di ridurre o eliminare l’arretrato delle cause pendenti avanti ai tribunali in attesa

di essere trattate. Lo scopo è di trasferire le cause dalla competenza dei giudici e passarle a quella degli arbitri e/o degli avvocati.

Affari sociali 17-21:Layout 1 18/02/15 11:28 Pagina 20

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estensione delle prestazioni del Fondoper le vittime dell’amianto ad altre pato-logie connesse e ulteriori stanziamenti perla bonifica dei siti nazionali contaminatidall’amianto;

razionalizzazione dell’uso dei dispo-sitivi medici con individuazione delle prio-rità ai fini assistenziali, definizione dei re-quisiti indispensabili per l’ acquisizionedei dispositivi e predisposizione dei capi-tolati di gara per l’accertamento dei prezzidi riferimento;

per contrastare il rischio del virus ebo-la e per altre emergenze sanitarie è fissatouno stanziamento di 3 milioni di euro esono concesse aspettative nei limiti di seimesi per il personale medico e paramedicovolontario nei Paesi del continente africanoancora a rischio diffusione di ebola;

nelle risorse destinate al finanziamentodel Ssn vengono stanziati 50 milioni di euro per la prevenzione, la cura e la riabilitazionedelle patologie connesse alla dipendenza dal gioco d’azzardo;

per le farmacie è riconosciuto un credito d’imposta per l’acquisto di software eviene abolito il limite dei 65 anni di età per i titolari;

entro il 31 dicembre 2015 l’Aifa (Agenzia per il farmaco) provvederà ad unarevisione straordinaria del Prontuario farmaceutico nazionale sulla base dei criteri co-sto-beneficio ed efficacia terapeutica;

procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo: è istituito il Registro nazio-nale dei donatori di cellule riproduttive a scopi di procreazione assistita, dove sono re-gistrati tutti i soggetti ammessi alla donazione, mediante l’attribuzione ad ogni donatoredi un codice presso il Centro nazionale trapianti dell’Istituto superiore di sanità. L’isti-tuzione del Registro garantisce la tracciabilità del percorso delle cellule riproduttivedal donatore al nato e viceversa e il conteggio dei nati generati dalle cellule riproduttivedi uno stesso donatore. Le strutture sanitarie autorizzate al prelievo e al trattamentodelle cellule riproduttive devono comunicare al Registro i dati anagrafici dei donatori.

D’altra parte c’è da rilevare che buona parte delle misure previste dal nuovoPatto, come i nuovi Lea, con i trattamenti per l’eterologa, le indagini per la ce-liachia e le cure e per l’endometriosi, nonché il regolamento sugli standard

ospedalieri sono in ritardo di attuazione; con il rischio che, in vista delle elezioniregionali del prossimo maggio, molto del Patto rischia di rimanere al palo. In attesa cisono anche il “Patto per la sanità digitale”, il “Patto per la cronicità” e la Programma-zione per una maggiore continuità tra ospedali e territorio; infine c’è il riordino deiticket, le cui proposte sono in discussione dallo scorso novembre, per cui non è datosapere se e quando saranno varati.

di Fausto Pansini

OCIETÀSanitàS

MODIFICHE STABILITÀAL PATTO 2014-2016

dellaLe

La legge di Stabilità ha confermato,come previsto dal Patto per la salute,approvato nella conferenza Stato-Regioni del luglio scorso, per il bien-nio 2015- 2016 il livello di finanzia-mento del S.s.n. in 12.062 milioni dieuro per quest’anno e 115.444 mi-lioni per l’anno successivo, nell’in-tesa che eventuali risparmi nella ge-stione del S.s.n. effettuati dalleregioni, rimangono nella disponibi-lità delle regioni stesse per finalitàsanitarie, cioè da reinvestire in effi-cacia e appropriatezza dei servizi edelle cure. Per il resto, non sono poche le altrenovità introdotte con la legge di Sta-bilità. Limitiamoci alle principali:

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EXPO 2015 E OSTENSIONE DELLA SACRA SINDONEPartenza in pullman da Roma, Orte,Firenze dal 3 al 7 giugno 2015Quota di partecipazione 40 partecipanti – € 670,00Soci ANLA, familiari e aggregati € 650,00Hotel 4 stelle – Pensione completa (esclusopranzo all’Expo) – responsabile agenzia alseguito

TURCHIA - IN BILICO TRA ORIENTEE OCCIDENTE:Istanbul – Anatolia e Cappadocia fino alla Regione Egea Partenza da Roma, Bergamo e Bologna 8 maggio 2015 – 11 giorniQuota di partecipazione 30/35 partecipanti – € 1.250,00Soci ANLA, familiari e aggregati € 1.200,00Tasse aeroportuali (importo definitivo) € 90,00Hotel 4/5 stelle – Pensione completa -Accompagnatore dall’Italia

BERLINO, POSTDAM & DRESDA,PERLE STORICHE DELLA GERMANIAPartenza da Roma e Milano 9 giugno 2015 – 6 giorniQuota di partecipazione - 30/35partecipanti – € 1.000,00Soci ANLA, familiari e aggregati € 970,00Tasse aeroportuali (importo definitivo) € 120,00Hotel 4 stelle – Pensione completa -Accompagnatore dall’Italia

LONDRA & CORNOVAGLIAPartenza da Roma e Milano 15 giugno 2015 - 8 giorniQuota di partecipazione - 30/35partecipanti – € 1.680,00Soci ANLA, familiari e aggregati € 1.640,00Tasse aeroportuali (al 30 novembre 2014) € 140,00Hotel 4 e 3 stelle – Mezza pensione -Accompagnatore dall’Italia

LA MAGIA DEL GRANDE NORD Le due capitali, Capo Nord, Norvegia con isole Lofoten + HurtigrutenPartenza da Roma e Milano 20 giugno 2015 - 10 giorni Quota di partecipazione - 30/35 partecipanti – € 2.730,00Soci ANLA, familiari e aggregati € 2.690,00Tasse aeroportuali (al 30 novembre 2014)- € 260,00Hotel 4 e 3 stelle – Pensione completa -Accompagnatore dall’Italia

AGOSTO IN CROCIERA SUL RENO Da Amsterdam a BasileaPartenza da tutti gli aeroporti 1 agosto 2015 – 9 giorniQuota di partecipazione – solo su pontesuperiore – € 1.700,00Spese iscrizione e assicurazione €60,00Tasse aeroportuali - secondo l’aeroporto dipartenza – da 140,00 a 210,00 EuroPensione completa a bordo ed escursioniprogrammate comprese

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- TEL. 06.86321128

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TERRORISMO E FEDECon i fatti tragici del 7 gennaioa Parigi, la gente come me (difede cristiana e pacifista) si pre-occupa e si fa domande per lequali non trova risposte plausi-bili… Dove arriveranno questiterroristi, che non temono nem-meno di perdere la propria vitapur di arrivare a compiere attidisumani e stragi contro inno-centi e gente indifesa? Cosadobbiamo aspettarci, anche seda ogni parte l’unica reazione èl’invito a non avere paura?Quelli colpiscono all’improv-viso e non hanno alcuna pietàdelle loro vittime… e noi siamocontinuamente esposti a similiorribili fatti di sangue da partedi indegni di essere definiti uo-mini perché non hanno né ra-gione, né anima.

Antonio BianchiRoma

Però, anche se professionistidella morte, hanno una fede!Non è come la “vera” fede,perché è cieca, priva di qual-siasi ragione e sostenuta dafanatici predicatori di odio evendetta, integralisti della Ji-had con la scusa di diffondereil credo dell’Islam radicale edi onorare i propri martiri(vale a dire terroristi assas-sini, uccisi o kamikaze). Da parte nostra, ossia di chi sitrova ad essere persona ragio-nevole, uno degli errori “fa-cili” è prendersela con la reli-gione musulmana e il suofondatore Maometto, perchésarebbe come gettare benzinasul fuoco. Invece dobbiamocoltivare la nostra fede, qualelampada per i nostri passi eluce per il nostro cammino(come recita un Salmo) e ri-cordarci sempre che non c’èfede senza rispetto o tolle-

ranza, che bisogna tutelareanche la religione degli altri ela libertà di religione per tutti,infine che mai cedere mai aqualsiasi reazione violenta(anche se solo a parole!) so-prattutto quando vengono of-fesi o colpiti i cristiani (Nige-ria, Sudan, ecc.). Poi ci sonotanti altri modi per reagire alterrorismo, tra i quali non la-sciarsi prendere dalla paura,semmai essere più prudenti.Non dimentichiamo che fac-ciamo parte di una comunitàinternazionale che deve dimo-strarsi unita e solidale, deter-minata nel difendere i valoridella libertà e della democra-zia, patrimonio irrinunciabiledel nostro mondo occidentale.

Le nuove norme del Jobs act(riforma del mercato del la-voro) si applicano ai nuovi as-

sunti con contratto a tempo in-determinato. Si dice che è “atutele crescenti” perché ha lo

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OCIETÀDai lettoriS

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DETRAZIONI IRPEF PER EDIFICI IN COMUNE

Se possibile vorrei un chiarimento, anzi una serie di chiarimenti,sulla regole fissate dalla legge di Stabilità, entrate in vigore il 1°gennaio 2015, per ottenere gli sconti fiscali sui lavori da eseguiresu parti comuni (condominali o non) di edifici residenziali. Que-st’anno, sia nel condominio, che per alcuni parti in proprietà co-mune con il vicinato, ho grande necessità di disporre di unoschema riepilogativo e di chiarimento di tutte le possibilità di ri-sparmio. Vi sono molto grato per l’informativa che vorretedare, anche, se preferite, tramite la rubrica “Dai lettori”.

Lucia OlivieroMilano

Lo schema da seguire perle detrazioni Irpefnell’anno 2015 è ora ilseguente: a) 50% dellespese sostenute per ilrecupero edilizio delle particomuni degli edificiresidenziali, nel limitemassimo di 96mila europer unità immobiliare (dal1° gennaio 2016,l’agevolazione continuerànella misura ordinaria del36%); b) per lariqualificazione energeticadegli edifici esistenti, 65%delle spese sostenute nel2015 su parti comuni (nonpiù anche per il 1°semestre 2016). Inoltre ilbonus è esteso a ulterioritipologie di interventi,quali l’acquisto e la posain opera di schermaturesolari (nel limite didetrazione di 60mila euro)e di impianti diclimatizzazione invernaledotati di generatori di

TUTELE CRESCENTIChiedo scusa, ma non ho ancora capito cosa significa e a cosa siriferiscono, o meglio, quali sono, le tutele che dovrebbero aumen-tare nel contratto individuale di lavoro per i lavoratori anziani.

Mauro Zaccagnini - Catania

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dai lettori 22-24:Layout 1 18/02/15 11:30 Pagina 22

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scopo di correlare, in caso dilicenziamento economico ille-gittimo, l’indennità risarcito-ria alla durata del rapportodi lavoro, con un costo certo edeterminato per l’impresa da-trice: due mensilità per ognianno di servizio, con un mi-nimo di 4 ed un massimo di24. Dette tutele si applicano atutti i lavoratori del settoreprivato, esclusi i dirigenti, as-sunti dopo l’entrata in vigoredella legge; per l’estensioneai dipendenti del settore pub-blico bisognerà attendere lariforma della pubblica ammi-nistrazione.

calore alimentati dabiomasse combustibili (nellimite di detrazione pari a30mila euro); c) 50% didetrazione per l’acquisto dimobili ed elettrodomestici(compresi i grandielettrodomestici dotati dietichetta energetica)destinati alle abitazioniristrutturate fino ad unmassimo di 10mila euro eindipendentemente dallespese per il recupero orisparmio energetico; d)65% di detrazione , nellimite di 96mila euro, perinterventi di messa insicurezza statica delleabitazioni situate nellezone sismiche ad altapericolosità.Per disporre di maggiorichiarimenti, è possibileconsultare sul sitowww.agenziaentrate.gov.itla guida “Ristrutturazioniedilizie: le agevolazionifiscali”.

MA QUANTI TASSI?Ho letto sulla nostra rivista,primo numero del 2015, pag.20, che dal 1° gennaio il tassolegale è sceso allo 0,50%.Questa provvida riduzione ri-guarda gli interessi legali dicui all’art. 1284 del codicecivile, ma per disporre di unacompleta informazione sul-l’argomento dovremmo co-noscere la nuova misura ditutti gli altri tassi vigenti inquest’anno, soprattutto perquanto riguarda le cartelle dipagamento; ma anche per lesomme a favore del contri-buente. Saperlo farebbe co-modo a tutti i cittadini, potre-ste provvedere? Grazie, perme e e per tutti gli eventualiinteressati.

Filippo Cinquere. Bordighera (IM)

Intanto il costo del ravvedi-mento (ved. rubrica Fisco)sarà più leggero con gli inte-ressi dimezzati dal 1° gen-naio 2015.Per chi paga le cartelle in ri-tardo gli interessi di morasono del 4,55% dal 1° ottobre2012, del 5,22% dal 1° mag-gio 2013 e del 5,14% dal 1°maggio 2014; per i paga-menti rateali, sugli importidelle rate successive allaprima, sono dovuti gli inte-ressi legali dell’1% dal 1°gennaio 2014 e dello 0,50%dal 1° gennaio 2015. Il de-creto 21 maggio 2009 fissala misura del 3,5% annuo pergli interessi dovuti per lesomme versate nei termininei casi di rinuncia all’impu-gnazione dell’accertamento,dell’accertamento con ade-sione e della conciliazionegiudiziale.

QUANDO RESPONSABILE E’ L’AVVOCATOGià in Italia non siamo riusciti ad avere una legge sulla respon-sabilità dei giudici che, per colpa propria, sbagliano sentenze chefiniscono per gravare in qualsiasi modo sul cittadino. Mi risultaperò che lo stesso vale per l’avvocato quando, per sua colpa (im-perizia o negligenza) in una causa sbaglia la difesa facendodanno al cliente. Non si capiscono i motivi di simili “difese d’uf-ficio” da parte della legge, che dovrebbe invece essere ugualeper tutti, giudici, avvocati, medici, artigiani, ecc.

Sandro SicilianiNovara

La legge, anche nell’assunzione di responsabilità, è effettiva-mente uguale per tutti, compresi i giudici, come stabilito nell’ul-tima riforma della giustizia. A prescindere da responsabilità pe-nali (per le quali sono previsti i reati), gli avvocati, al pari di tuttigli altri professionisti, devono usare la correttezza (art. 1175Cod.civ.) e la diligenza (art. 1176) nell’adempimento delle loroprestazioni. Il problema sta nell’accertare i casi in cui la pre-stazione difetta di questi requisiti e, di conseguenza, l’avvocatodiviene responsabile del danno arrecato al cliente. Secondo al-cune sentenze della Cassazione, l’inadempimento dell’avvocatoall’obbligazione assunta accettando l’incarico professionale siverifica allorché non corrisponde ai propri doveri di informa-zione, di sollecitazione e di dissuasione al momento dell’accet-tazione dell’incarico sia nel corso dello svolgimento. L’avvocatodeve inoltre sconsigliare al cliente di iniziare o proseguire unacausa dove appare probabile un esito sfavorevole o dannoso.Qualora accetti di assumere la difesa di una causa difficile e ri-schiosa, ha l’obbligo di attivarsi per individuare e quindi consi-gliare al cliente un esito conciliativo. C’è un’altra importante tu-tela per il cliente, che si ritiene danneggiato dalla mancatadiligenza o correttezza dell’avvocato: non è il cliente stesso a do-ver provare la colpa professionale, ma è il legale da lui scelto chedovrà dimostrare i termini dell’incarico e i risultati dell’attivitàsvolta non valutabile inadempimento.

3 3

dai lettori 22-24:Layout 1 18/02/15 11:30 Pagina 23

Sono in procinto di sostituire la mia vecchia auto con una nuova alimentata aGPL. Il problema che mi pongo e che giro alla Vostra cortese attenzione è peril suo rimessaggio.

Abitando in un complesso di case a schiera, adiacenti tra loro e con le relativeautorimesse interrate sotto le abitazioni posso parcheggiare la nuova auto nellamia autorimessa? Faccio notare che sul regolamento di condominio redatto nel1992 nel paragrafo 4 viene indicato chiaramente il divieto di “ posteggiareautomezzi alimentati a GPL o metano nelle autorimesse interrate” .Pertanto prima di procedere nella scelta del veicolo da acquistare vorrei capire setale divieto è tutt’ ora valido oppure se le auto moderne alimentate a GPL sonoescluse da tale obbligo.

Perini Amedeo Roma

Con l’ emanazione del D.m. 22 novembre 2002 del Ministero dell’ Interno è statoautorizzato “ il parcamento dei veicoli a GPL dotati di sistema di sicurezzaconformi al Regolamento ECE/ONU 67-2001, nei piani fuori terra e fino al primopiano interrato delle autorimesse, anche se organizzate su più piani interrati” . Seil veicolo a GPL non è dotato del suddetto sistema, può parcheggiare solo nei pianifuori terra, non comunicanti con piani interrati. Se il veicolo è dotato del sistema disicurezza, risulta da apposita dicitura sulla carta di circolazione, in corrispondenzadel collaudo dell’ impianto GPL

Risolto agevolmente il quesito del lettore,meno agevole da affrontare è il problemadell’ applicazione del Regolamentocondominiale contrattuale. Sappiamo chequesto vige per tutti i condomini e non puòessere modificato con semplice deliberaassembleare, ma occorre l’ unanimità,anche se contrasta con gli interessi di uncondomino; inoltre il Regolamento vale pertutti e le uniche norme che non può toccaresono quelle c.d. “ inderogabili” , ossia articoli1118 secondo comma, 1119, 1120, 1129,1131, 1132, 1136, 1137, oltre non puòmenomare i diritti di ciascun condominorisultanti dall’ acquisto della proprietà o daaltre convenzioni. Nel rapporto traRegolamento contrattuale e legge, posto cheil primo è legge solo all’ interno delcondominio, qualora una normaregolamentare contrasti con unadisposizione di legge su materiecondominiali, prevale il Regolamento, il quale– com’ è noto - può limitare i diritti che isingoli condomini hanno sulle rispettiveproprietà individuali o sulle parti comuni.Peraltro si ritiene che il condomino che risultidanneggiato da una norma regolamentare,può chiedere la modifica del Regolamento e,in caso di insuccesso, rivolgersi al giudice perfar valere le proprie ragioni.

OCIETÀPosta condominialeS

di Terenzio Grazini

GPL E CONFLITTO TRA LEGGE E REGOLAMENTO

Gli interessi legali sulle tassee imposte dovute all’erariosono, a decorrere dal 1° gen-naio 2010, dell’1% per ognisemestre compiuto.Per il rimborso di tasse e im-poste indirette non dovute al-l’erario, spetta l’1% per ognisemestre compiuto, a decor-rere dalla data della do-manda; per il rimborso di im-poste pagate (dal secondosemestre della dichiara-zione), spetta il 2% annuo el’1% a semestre dal 1° gen-naio 2010. Per imposte omaggiori imposte iscritte aruolo , 4% annuo dal 1° otto-bre 2009; per la dilazione delpagamento di imposte o perla sospensione, sono dovutiinteressi del 4,5% annuo dal1° ottobre 2009. Per i paga-menti rateali di 730 e Unico,è dovuto il 4% annuo dal 1°gennaio 2010. Sulle impostedi successone e donazione:spetta al Fisco il 2% per ognisemestre compiuto e il 3%annuo a scalare per le dila-zioni dal 1° gennaio 2010;per i rimborsi, spetta al con-tribuente l’1% per ogni se-mestre compiuto dal 1° gen-naio 2010.Sono dovuti gli interessi del3,5% annuo, dal 1° gennaio2010 per: le somme a caricoper rinuncia all’impugna-zione dell’accertamento, letasse sulle concessioni gover-native; le imposte di registro,di donazione, ipotecaria e ca-tastale; le imposte dovute inseguito a liquidazione auto-matizzata o controllo formaledelle dichiarazioni annualidei redditi, dell’Irap e del-l’Iva.

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AVORODagli archivi di Esperienza

Ldi Annalisa Gatti

In Esperienza n. 1- 1957 troviamo subito un saluto ben au-gurale del Presidente della Repubblica Gronchi in occasionedella visita resagli dalla Presidenza dell’Anla. Erano presenti

il Presidente Maldarelli con tutto il comitato di Presidenza ac-compagnati dal Ministro del Lavoro Vigorelli.Il Presidente Gronchi esprime nel saluto l’apprezzamento per leidealità perseguite in ordine alla riforma dei rapporti all’internodelle Aziende cui gli anziani assicurano un efficace apporto. Ri-badisce inoltre che: “ i lavoratori anziani con esperienza e pro-fessionalità, in forza del lungo tempo trascorso in azienda devonocostituire un punto intorno al quale può raccogliersi non soltantola parte più giovane delle maestranze ma anche la fiducia e lacollaborazione degli imprenditori e dei dirigenti.” Con questo augurio comincia per l’Anla l’anno 1957 denso diincontri, dibattiti, lavori e anche molti traguardi. Tra tanti unavvenimento importantissimo, con un titolo su quattro colonneche apre il n. 11 di Esperienza del 1957 : Il Palazzo della “Ci-viltà del Lavoro” assegnato dallo Stato alle Federazionidei Cavalieri e dei Maestri del Lavoro ed all’Anla costituisceuna svolta nella storia della civiltà una premessa e unapromessa per il suo divenire. Leggiamo: “Grande avveni-mento per chi, come noi , guarda ai valori dello spirito e sentee sa che è sempre l’anima che domina la vita. La “civiltà dellavoro”, che le tre Associazioni – su iniziativa nobilissimadella Federazione dei Cavalieri del Lavoro- si sono assunteper fine comune di azione sta appunto ad affermare il supremovalore dello spirito anche rispetto a quella che a taluno puòsembrare pura esigenza di vita (la materialità del quotidianolavoro, che però ha sempre un substrato spirituale) e che è in-vece la sublime espressione dell’anima, la sua elevazione,quella che trasforma l’originale condanna in gioia della vita:quella che fa dell’umana fatica, preghiera ed offerta ad untempo. In questo sta il destino e la missione del nostro movi-mento che deve saper superare i piccoli egoismi per risalireal concetto più vasto più nobile del progresso della societàumana così che l’armonia abbia a dominare fra tutte le partiche compongono la società. In ciò sta la superiorità del nostro

movimento per quel senso di magistero di vita che noi abbiamosempre affermato come missione e come impegno e che ci vin-cola pertanto a sentirci interpreti dei bisogni della societàtutta, delle sue attese,per la ricomposizione del dialogo sociale,per la ricostruzione degli equilibri.”

Assolutamente da ricordare un altro momento importantedi quell’anno: la nascita dell’”Unione Europea degliAnziani d’Azienda”, con gli “Amici” del Belgio della

Francia, della Germania e dell’Olanda. Questo è stato un grande avvenimento storico, riportiamo : “Quando – superata la fase organizzativa – potremmo riunireuna assemblea generale delle delegazioni delle comunità e deiraggruppamenti anzianali dei vari Paesi , sarà questa assembleala prima espressione ufficiale dell’anima d’Europa. Concepitae sentita da tutti quale Patria comune. Allora potremmo direche l’Europa incomincia a vivere la sua vita sociale, alloraognuno di noi potrà dire di aver cooperato a dilatare il sensodella Patria. Ma perché ciò avvenga occorre che viva in noiuna grande fede, quella che deve condurci a sentire l’Europacome il nostro patrimonio di civiltà e di tradizioni, faticosamentecostruito per la salvezza dei nostri figli e come dovere e respon-sabilità nei loro confronti”Questa è ancora oggi l’Anla, membro a pieno diritto di AgePlatform Europe, attenta sempre a vigilare sui diritti delle per-sone anziane, a studiarne il miglioramento economico, sempreprotettiva e responsabile verso gli interessi dei seniores. n

In riconoscimento dei suoi fini istituzionali, l’Anla è presente con propri delegati

nelle Commissioni sia regionali che nazionalepresso il Ministero del Lavoro e delle Politiche

Sociali per il conferimento ai lavoratori più meritevoli della onorificenza della Stella

al Merito del Lavoro

CORREVA L’ANNO 1957...Le prime istanze che l’Anla ha presentato allo Stato in nome dell’anzianato del lavoro riguardano due carenze fondamentalinell’ordinamento sociale del Paese: una relativa alla tutela del lavoratore anziano, l’altra relativa alla sua valorizzazionemorale. Provvide alla prima la legge Rubinacci del 4 aprile del 1952 circa il riordinamento delle pensioni sociali; alla seconda lalegge 18/12-1952 n. 2389 che disponeva la restaurazione dell’onorificenza del lavoro portandola su un piano di equità de-mocratica mediante il conferimento del titolo di “Maestro del Lavoro”.Su questi due punti si è andata articolando l’opera dell’Associazione, sollecitando da un lato (e studiando nel contempo) provvedimentipiù incisivi nel campo della sicurezza anzianale, da sempre attenta alle condizioni sociali dei lavoratori e dei cittadini in quanto, ilbenessere del singolo diffonde benessere intorno sviluppando inoltre sempre di più la valorizzazione morale della collaborazioneattiva al processo produttivo e al progresso dell’azienda.

Storia di Esperienza 25:Layout 1 18/02/15 11:41 Pagina 25

Così scrive Camillo Fanucci, famosocronista e scrittore senese a cavallodei sec. XVI-XVII, biografo di S.

Filippo Neri, autore nel 1601 di un celebre“Trattato di tutte le Opere Pie dell’AlmaCittà di Roma” e per quanto ci riguarda,anche confratello del Gonfalone, a propo-sito dell’Oratorio del Gonfalone, sede persecoli dell’omonima Confraternita e oggidel Coro Polifonico Romano. L’edificio sacro nella quale ci addentriamoper mostrare ai nostri lettori un gioiello ar-tistico della Roma del sec. XVI ancora trop-po sconosciuto rispetto alla sua bellezza,nasce in rapporto ad una struttura già pree-sistente, la chiesa di santa Lucia Vecchia,un tempo sede dell’omonima confraternitadei Raccomandati della Vergine, abbando-nata perché troppo soggetta alle piene delTevere, a quell’epoca veramente devastanti.Scrive il Ruggeri1: “… I confratelli, lasciando intatto l’anticosuo piano e riducendolo ad uso di cemeteropei fratelli defonti e per coloro che mori-vano nello spedale, divisarono di fabbri-carvi sopra, altra chiesa, dedicandola adonore de’ SS. Apostoli Pietro e Paolo; inmemoria […] di un oratorio distrutto che imedesimi, ovvero altri fratelli ad essi uniti possedevano nel rione Regola – in Regione Arenula – nel luogo detto Statua”. L’ Oratorio, dedicato alle colonne della Chiesa di Roma e alla Vergine, fu costruito fra il 1544 e il 1547 e subito fu dotato di una scalaper metterlo in comunicazione con l’ “Oratorio da basso” cioè quella parte dell’antica chiesa di santa Lucia il cui ingresso si trovavasu via della Scimmia e che dopo l’abbandono venne destinata a cimitero. Il 1555, l’ “Anno dei tre Papi” che vide nel giro di pochimesi succedersi sul trono di Pietro Giulio III, Marcello II e Paolo IV, segnò la rovina di questa prima costruzione a seguito di unviolento incendio: l’Oratorio venne ricostruito fra il 1555 e il 1557 – il soffitto fu iniziato solo nel 1568 - con l’orientamento attuale el’ingresso su via del Gonfalone. L’atrio e il coro vennero ultimati nel 1571 e la facciata, iniziata nel 1580, fu terminata verso la metàdel secolo successivo dal ticinese Domenico Castelli, che, “soprastante a vita” per volere di Alessandro VII e architetto della ReverendaCamera Apostolica, firmò altre opere nei Palazzi Papali in Vaticano, al Quirinale e nella Villa Pontificia di Castel Gandolfo.

NON UNA CHIESA MA UN ORATORIO

Il termine Oratorio indica un luogo utilizzato dalla comunità cristiana per pregare e la sua origine risale ai tempi apostoliciquando i primi cristiani si riunivano di nascosto nelle case di privati cittadini per pregare insieme. Mutarono poi i tempi esi stabilì2 che gli oratori privati dovessero essere autorizzati dal vescovo della diocesi: l’Oratorio rimase comunque e

sempre un luogo compreso in ambito residenziale. La storia della Chiesa di Roma del I millennio ci ricorda esempi celebri:l’Oratorio di San Silvestro all’interno del Patriarchio Lateranense fatto edificare da papa Teodoro (642-647) e l’Oratorio diSan Lorenzo nella medesima area sorto un secolo più tardi ad opera di papa Stefano III (725-757). Nel secondo millennio laCappella Sistina sorge contigua agli appartamenti papali in Vaticano e nel sec. XVI alla Sistina si uniformano le architetturedegli oratori romani come ben evidenziato dall’Oratorio di San Giovanni Decollato, primo Oratorio ad essere costruito dopoil Sacco di Roma del 1527, prototipo di questi fabbricati3. Da San Giovanni Decollato si prende l’usanza di porre i banchilungo le pareti, per accogliere i confratelli, e il soffitto piatto di legno. Nell’Oratorio del Gonfalone, oltre a questo, viriconosciamo altre soluzioni tipiche di questa tipologia di spazi sacri quali l’atrio d’ingresso, la cappella dell’altare maggiorearretrata rispetto alla pianta rettangolare e le porte che si aprono a metà delle pareti laterali.

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C “Veramente questo Oratorio è assai bello, e ornato di pitture, e stucchi più bello che altro di Roma”

segue a pag. 29

di Antonello Sacchi

LA CAPPELLA SISTINA DELLA CONTRORIFORMA

ULTURA

il Gonfalone 26-30:Layout 1 18/02/15 12:02 Pagina 26

ALLA SCOPERTA DELL’ORATORIO DEL GONFALONE,

UN GIOIELLO RINASCIMENTALE

il Gonfalone 26-30:Layout 1 18/02/15 12:07 Pagina 27

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La grande passione di Emilio Acerna, Presidente del Consiglio di-rettivo del Coro Polifonico Romano, per questo gioiello del Manie-rismo romano – addirittura d’Europa in base al giudizio dello storicodell’Arte Federico Zeri - incastonato nella “più bella via di Roma”,Via Giulia, sede in passato dell’omonima Confraternita e oggi delCoro, traspare sin dalle prime battute del nostro dialogo. “Non è unmio merito aver individuato questo luogo per eseguire la musica, èmerito dell’intuito del maestro Gastone Tosato” prosegue Acernacitando il maestro, organista fin dal 1936 nella Chiesa di Santa Mariain Vallicella, che nel 1947 fondò il Coro Vallicelliano, antesignanodi quello che sarebbe diventato due anni dopo il Coro PolifonicoRomano.

“Il Gonfalone è un luogo dove si fa musica antica ma nonsolo; qui si è sempre fatta musica già dal ‘500 quando in

Roma si tenevano le grandi processioni… Il Gonfalone è unluogo straordinario dove ogni settimana vengono tenuti

concerti soprattutto da giovani artisti”

ed infatti sua caratteristica è quella di promuovere la musica anticasoprattutto nel mondo giovanile. Qui sono passati tutti i grandi mu-sicisti della seconda metà del sec. XX che si sono a loro volta formaticon il maestro Tosato: “La programmazione musicale, spetta al di-rettore artistico, che ora è un giovane, il maestro Concezio Panone,uno degli allievi prediletti sia del maestro Tosato che del maestroPersichilli, fino a due anni fa direttore artistico”.I programmi del Gonfalone sono molto apprezzati e seguiti, ci spiegaEmilio Acerna il cui studio è caratterizzato dalle foto degli importantipersonaggi che negli anni sono venuti in visita o sono suoi amicipersonali, e cita il gran numero di persone che tutti i giovedì alle 21

dal mese di ottobre fino a maggio vengonoper ascoltare la musica all’Oratorio, in viadel Gonfalone 32a. Prosegue il presidenteAcerna: “Siamo orgogliosi di svolgere unservizio alla città e alla musica, proprio ri-spondendo a quello che è l’articolo primodella statuto della fondazione del Gonfaloneche dice che il Gonfalone viene costituito

per la diffusione della musica polifonica soprattutto fra i giovani.Se vi capitasse di assistere a qualche nostro concerto potreste con-statare che gli spettatori in prevalenza sono giovani”.Inevitabile un riferimento alla bellezza artistica del luogo: “No-nostante tutti gli affreschi siano di artisti diversi tranne due, sem-bra esserci un’unità di stile straordinaria. Quando i turisti entranonel Gonfalone rimangono colpiti da questa ricchezza che mette inluce come questa fosse la sede di una potente arciconfraternitache nel sec. XVI scelse i più grandi artisti dell’epoca”. Una curio-sità: possiamo asserire che al Gonfalone per la prima volta nel se-colo della Riforma e della Controriforma la Passione di Cristoviene raffigurata su affresco, perché non c’è per l’epoca un altroesempio di pitture su tela.Sono stati eseguiti recentemente imponenti lavori di ristrutturazione,soprattutto nella parte inferiore che era la Chiesa Antica cioè SantaLucia Vecchia: “Come sappiamo l’attuale oratorio è stato costruitonella seconda metà del ‘500 per ovviare alle inondazioni del Tevereche non consentivano lo svolgimento delle attività liturgiche nellaChiesa di Santa Lucia Vecchia che è sottostante l’oratorio. Nel sec.XVI fu trasferita la chiesa di Santa Lucia Vecchia nella chiesa diSanta Lucia Nuova in via dei Banchi Vecchi e fu edificato l’oratoriocome lo vediamo oggi. Negli ultimi lavori che sono stati eseguiti ab-biamo apportato importanti opere per risanare un ambiente che eramolto umido data la vicinanza del Tevere. Oggi in questi luoghi stu-pendi possono essere svolte manifestazioni e credo che anche gliabitanti di Roma, visitando il Gonfalone, possono godere di unospettacolo artistico straordinario”. Un luogo da visitare per l’arte ela musica come auspica il presidente Acerna: “Il Gonfalone è apertoogni giorno dalle 10 alle 16 e quindi io invito chi ama Roma e amal’arte a venire a vedere un gioiello straordinario”.

Dedico molto del mio tempo,soprattutto da quando sonoandato in pensione dall’IRI,

all’Oratorio del Gonfalone. Credosiano circa trenta anni che faccio ilpresidente e tutte le mattinevengo in questo luogomeraviglioso della città. ”“

il Gonfalone 26-30:Layout 1 18/02/15 12:08 Pagina 28

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Dall’atrio, nel quale notiamo il sof-fitto ligneo risalente al 1571 conal centro la croce della Confrater-

nita con la scritta “SODALITAS CON-FALONIS”, si accede all’Oratorio, nonprima di aver ammirato la croce di legnodipinto del sec. XVIII e l’ultimo stendardo,del 1838, utilizzato per le processioni dellaConfraternita. Qui, si para dinanzi alla vi-sta uno spettacolo unico, una commistionedi arte, storia sacra e cultura che affascinail cuore e la mente. La navata unica è esal-tata dal soffitto ligneo intagliato di Am-brogio Bonazzini terminato nel 1573, di-viso in riquadri in cui si alternano lostemma del sodalizio, simboli liturgici estemmi episcopali e cardinalizi fra cuiquelli del cardinale Ottone Truchsess vonWaldburg, che fece restaurare la chiesadi Santa Sabina e che fece intervenire ilpittore forlivese Livio Agresti, e del car-dinale Alessandro Farnese che fu il me-cenate di Jacopo Bertoja, l’ideatore delprogetto decorativo dell’Oratorio. I sim-boli liturgici presenti accanto ai cardinalifanno intuire che fossero particolarmentelegati alle cerimonie religiose e alle pro-cessioni della Confraternita del Gonfalone.Al centro del soffitto, la Madonna deiRaccomandati che accoglie nel suo man-to i membri della Confraternita fra i qualisi notano due figure in particolare, proba-bilmente i canonici Giacomo di GiovanniFaide e Agnolo, i due fondatori del soda-lizio. Agli estremi del soffitto i riquadridei santi titolari, Pietro e Paolo. Il pavi-mento in terracotta risale al 1585 mentreai lati della sala ammiriamo il coro ligneodel falegname fiorentino Andrea de’ Toz-zi, pagato per il suo lavoro il 20 maggio1572. Nel presbiterio è collocato un organodel 1740 realizzato dalla famiglia di orga-nari pistoiesi Tronci. Lungo la parete de-stra, sotto l’affresco “L’Orazione nell’or-to”, si apre una delle due porte laterali delsec. XVI: questa consente l’accesso al giàcitato “oratorio da basso”, la parte supe-riore dell’antica chiesa abbandonata diSanta Lucia vecchia, come si può notaredal soffitto a volta, che oggi opportuna-mente restaurata è utilizzata come sala perconferenze.

Una volta che, appagati da quanto ci cir-conda ad altezza d’uomo, alziamo losguardo, non possiamo che essere rapitidalla bellezza del ciclo pittorico che ornale pareti dell’Oratorio. Secondo molti sto-rici dell’arte siamo in presenza della “Cap-pella Sistina della Controriforma” sia peril tema scelto che per l’austera semplicitàche da ogni parte promana. Due sono iregistri degli affreschi: in quello inferiorela Passione di Cristo, dodici riquadri cheripercorrono il Mistero Pasquale dall’En-trata in Gerusalemme alla Risurrezione;in quello superiore Profeti e Sibille. L’an-tico concetto di Biblia pauperum, cioè laspiegazione attraverso le immagini delleVerità di Fede o dei passi salienti del Van-gelo e della Storia della Salvezza rivive inquesta alta testimonianza del Manierismoromano: la scelta di porre sopra agli av-venimenti della Passione i Profeti e le Si-bille sta ad indicare la continuità fra Anticoe Nuovo Testamento in base alla comune

credenza che la venuta di Cristo fosse stataannunciata in Occidente dalle Sibille e inOriente dai Profeti. La presenza del temaiconografico della Passione si ricollega alricordo delle sacre rappresentazioni che iConfratelli organizzavano il Venerdì Santonella cappella della Pietà al Colosseo e lecolonne tortili che separano ogni scenavogliono ricordare le colonne della vecchiabasilica di San Pietro che secondo un’an-tica leggenda provenivano dal tempio diSalomone. Questo particolare avvaloraun’ulteriore spiegazione: la “Chiesa di Ro-ma, trionfatrice sulla riforma protestante,si presenta come nuova Gerusalemme4”.Proviamo a elencarne autori e temi par-tendo dal nostro punto di osservazione,l’ingresso dall’atrio: di fronte abbiamol’antico presbiterio e due opere, di anoni-mo , rappresentanti Profeta e Sibilla. Nelsottarco absidale, sempre di autore anoni-mo, un ciclo dedicato alla vita della Ma-

segue a pag. 30

UNO SCRIGNO D’ARTE E DI SPIRITUALITÀ

segue da pag. 26

il Gonfalone 26-30:Layout 1 18/02/15 12:08 Pagina 29

donna con l’Annuncia-zione, l’Adorazione deiMagi e la Natività. LaPala d’Altare è la Croci-

fissione di Pietro Roviale Spagnolo. Lun-go la parete destra troviamo, dal presbiterioall’atrio e sempre come abbiamo specifi-cato cioè con il registro pittorico della Pas-sione in basso e il tema dei Profeti e delleSibille in alto, l’Entrata in Gerusalemmee Profeta e Sibilla opere entrambe di Ja-copo Bertoja, Ultima Cena e Profeta eSibilla di Livio Agresti, l’Orazione nel-l’Orto opera di anonimo, la Cattura di Cri-sto di Marcantonio Dal Forno e Profetae Sibilla di Jacopo Bertoja, Cristo davantia Pilato di Raffaellino Motta e Profeta eSibilla opera di anonimo. Lo schema pro-segue nella controfacciata posta sopra l’in-gresso dall’atrio: la Flagellazione e Profetae Sibilla opere di Federico Zuccari, laMadonna dei Raccomandati di CesareNebbia e Salomone di Matteo da Lecce,l’Incoronazione di Spine di Cesare Nebbiae Profeta e Sibilla di Matteo da Lecce.Nella parete sinistra, dall’atrio verso il pre-sbiterio, Ecce Homo di Cesare Nebbia eProfeta e Sibilla di Matteo da Lecce, laSalita al Calvario e Profeta e Sibilla diLivio Agresti, la Crocefissione opera dianonimo come le successive Deposizionee Profeta e Sibilla, la Risurrezione e Profetae Sibilla di Marco Pino. I temi scelti, pie-namente ligi ai dettami del Concilio diTrento, sono tratti dalle Meditationes VitaeChristi di san Bonaventura da Bagnoregioe gli “ispiratori” dell’opera sono ricondu-cibili alla Curia di Sisto V (1585-1590),pontefice che riconobbe il suo antico con-fratello del sec. XIII – il Papa era un fratefrancescano - Dottore della Chiesa nel1587.

Secondo la leggenda, Giacomo, cano-nico di San Vitale, nel 1260 (c’è chi

dice 1240), il confratello Agnolo e dodicinobili romani fondano un’associazione de-dita alla preghiera e alla penitenza: è laloro reazione al constatare, di ritorno daun pellegrinaggio a Santiago, che Romaversava nel disordine e nell’anarchia. I fon-datori si rivolgono nel 1273 al cardinalevescovo di Albano Bonaventura da Ba-gnoregio, già frate francescano, per l’ap-provazione del sodalizio: il futuro santo hauna visione nel corso della quale la Ma-donna detta la regola ai confratelli. Da quiil nome di Raccomandati di Santa Maria.Secondo la leggenda fu lo stesso Bona-ventura a comporre la corona di Pater Avee Gloria che i confratelli dovevano recitaree a scegliere il loro abito. Secondo il Rug-geri l’Associazione fu fondata nel 1264perché gli Statuti del 1584 ricordano la pe-stilenza che in quell’anno imperversava aRoma e perché il Breve di Gregorio XIIIdel 1579 ricordava che fu Urbano IV nel1264 a erigere canonicamente la Confra-ternita. Ufficialmente la Confraternita risaleal breve di Clemente IV Datum ViterbiPontificati nostri anno III del 1267. Il nomedi Gonfalone compare per la prima voltain un testamento del 1409 ma è dal 1440che il “vessillo” diventa termine ufficialeper indicare la bandiera sotto la quale si ri-conoscevano più associazioni: nel 1442 laConfederazione era chiamata “Societasconfallonis Marie Virginis recommenda-torum et disciplinatorum de Urbe”. Ales-sandro VI, papa Borgia, volle che ogni an-no fosse inviato alla Confraternita un palliodi broccato d’oro per ornare l’icona dellaMadonna Salus Populi Romani in quantoil sodalizio aveva un tempo il compito ditutelare questa icona che si venera nella

Basilica di Santa Maria Maggiore: oggiPapa Francesco vi si reca a pregare in pros-simità di un Viaggio apostolico. Questabasilica fu anche il primo luogo di riunionedel Gonfalone come attestato in un’epi-grafe del 1326. Gregorio XIII elevò il Gon-falone a Arciconfraternita e nel 1581 affidòai confratelli l’incarico di riscattare glischiavi cristiani dai musulmani. Altri Papifurono benevoli nei confronti del Gonfa-lone: Paolo V, Gregorio XV, Urbano VIII,Pio VIII e Gregorio XVI. Innumerevolisono i luoghi di Roma legati all’attività diquesta Arciconfraternita dedita alla pietàe a opere di misericordia come l’elargi-zione di dote a cento fanciulle povere diRoma, l’assistenza ai malati e ai pelle-grini dei giubilei: Santa Maria in Aracoeli,Santa Maria in Monticelli, Santa Mariadella Pietà al Colosseo, Santi Quarantamartiri a Trastevere… e importanti eranole processioni da essa organizzate comequella in onore di Santa Lucia, il 13 di-cembre, finalizzata a debellare la prostitu-zione, la processione del Giovedì Santoquando i confratelli si recavano, vestiti diun sacco e fustigandosi, dalla chiesa diSanta Lucia alla Cappella Paolina in SanPietro in Vaticano, quella in onore dellaFesta dell’Annunciazione. Inoltre ogni an-no durante la Settimana Santa nel Colos-seo, nella chiesa di Santa Maria della Pietà,organizzava la rappresentazione dellaPassione di Cristo. L’attività di questagloriosa Arciconfraternita durò fino al 1888quando venne soppressa e lo Stato italianone incamerò i beni.–––––––––––––––––––––––––––––––––1 Ruggeri L., L’Arciconfraternita del Gonfalone, Ro-ma, 18662 Concilio di Cartagine, 3903 Randolfi R., L’Oratorio del Gonfalone, Nepi, 20104 Randolfi R., L’Oratorio del Gonfalone, Nepi, 2010

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LA CONFRATERNITA DEL GONFALONE

ASSOCIAZIONE AMICI DEL GONFALONE

L Associazione Amici del Gonfalone, costituita a Roma l´1 febbraio 1996, si propone principalmente di sostenere e pro-muovere l´attività musicale dell’Oratorio del Gonfalone, una delle più illustri e meritevoli istituzioni romane di concerti.All´Associazione, il cui primo Presidente è stato il compianto Prof. Federico Zeri, partecipano professionisti, dirigenti,

operatori dell’informazione, docenti, istituzioni, imprese pubbliche e private. Il suo impegno è volto in primo luogo al potenziamentoe alla costante riqualificazione della programmazione concertistica, sia vigilando sulle scelte artistiche, sin dagli inizi orientateprincipalmente al repertorio barocco eseguito con strumenti originali, sia conferendole un più valido ed efficace supportologistico, organizzativo e finanziario, in grado di renderla una preziosa opportunità ed una tappa gradita per i maggior artisti edesecutori italiani e stranieri. Attualmente, una rinnovata spinta per un ulteriore consolidamento dell’attività, indirizza e sollecitagli sforzi verso la determinante prospettiva di trasformare il Gonfalone in un vero e proprio centro di elaborazione e produzioneculturale, che possa al meglio valorizzare anche il pregio artistico dell’architettura e delle opere d’arte che ne costituiscono lasede. (Dal sito internet http://www.oratoriogonfalone.com/)

il Gonfalone 26-30:Layout 1 18/02/15 12:09 Pagina 30

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Il 2015 segna i 70 anni dalla fine della II Guerra Mondiale, un conflittoimmane che ha segnato le vite delle nostre famiglie, la terra nella quale abitiamo, la storia del nostro popolo.Anla ha deciso di ricordare questoevento con una pubblicazione

Il libro di Anla

w Possono partecipare al progetto “70 anni dalla fine della IIGuerra Mondiale, il libro di ANLA” solo i tesserati Anla. Chi vo-lesse partecipare e non è nostro tesserato, può farlo solo dopoesser entrato a far parte della nostra Associazione. Questo perchévogliamo dar vita al “Libro dell’ANLA” e quindi tutti coloro chevorranno contribuirvi, dovranno esserne parte.w Il tesserato Anla che desidera partecipare al progetto “70 annidalla fine della II Guerra Mondiale, il libro di ANLA” può farlouna sola volta con un unico contributo.w Per ovvie ragioni di spazio, ogni contributo non potrà superare le5 cartelle. Ogni contributo pervenuto verrà esaminato dalla reda-zione di Esperienza incaricata della composizione del testo finale.Per motivi di carattere editoriale, non tutti i contributi pervenutipotranno essere pubblicati nel testo finale, indipendentemente dallavalidità del contenuto.w Ogni contributo potrà essere rimaneggiato e rivisto nello stile enella composizione del testo.

w Il contributo dovrà essere inviato, a spese dei partecipanti alprogetto, per mezzo posta a Presidenza nazionale Anla - progetto“70 anni dalla fine della II Guerra Mondiale, il libro di ANLA” –Via di Val Cannuta 182 c/o sede Telecom, 00166 Roma, oppurevia e-mail a [email protected] a partire dal 1° gennaio e fino alla mez-zanotte del 30 giugno 2015.w La partecipazione al progetto “70 anni dalla fine della II GuerraMondiale, il libro di ANLA” non ha nulla a che vedere con ilConcorso nazionale ANLA “Prosa & Poesia” edizione 2015.

70anni

II GUERRA MONDIALEDALLA FINE DELLA

Abbiamo iniziato a raccogliere il materiale e questa raccolta si protrarrà fino al 30 giugno prossimo. Non si tratta di un concorso né di una collaborazione, pertanto non è previsto alcun premio o compenso

per i partecipanti: ci limiteremo a pubblicare, se desiderato, il nome dell’autore della testimonianza scelta.Dato che arriverà parecchio materiale per la pubblicazione, siamo costretti a imporre i seguenti limiti:

Siamo consapevoli della grande quantità di ricordi e di racconti sulla II Guerra Mondiale di cui ognuno di noi è custode. Sicuramente non riusciremo a pubblicarli tutti, ma con una parte di essi riusciremo almeno ad accendereuna luce di speranza, perché il mondo non abbia più a conoscere un simile dramma.

L'alleanza tra nazioni e popolo seppebattere l'odio nazista, razzista,

antisemita e totalitario di cui questoluogo è simbolo doloroso. La stessaunità in Europa e nel mondo sapràbattere chi vuole trascinarci in una

nuova stagione di terrore

Il massacro venne perpetrato dai nazisti a Roma il 24 marzo 1944 nelle cave di pozzolana della Via Ardeatina. Nel ricordareoggi i 70 anni dalla fine del secondo conflitto mondiale la nostra memoria corre anche a quell’eccidio, una memoria chedeve essere attenta e vigile affinché la barbarie non si ripresenti mai. La memoria mantiene vivo il ricordo di queste e dimilioni di altre anime innocenti che furono massacrate da un furore cieco, ieri come purtroppo anche oggi ancora accade.Per evitare di ripetere i tragici errori del passato, cerchiamo di mantenere vivo questo ricordo.

Il giorno stesso della sua elezione alla massima carica delloStato, il Presidente Sergio Mattarella si è recato in visitaprivata alle Fosse Ardeatine. Dopo essersi fermato in racco-glimento nel luogo dell'eccidio compiuto dai nazisti nelquale furono trucidate 335 persone, il Capo dello Stato hadichiarato:

Per gentile concessione della Presidenza della Repubblica

Il libro di ANLA sulla II Guerra Mondiale

LIBRO ANLA 31:Layout 1 18/02/15 12:10 Pagina 31

FOOD. LA SCIENZA DAI SEMI AL PIATTO

La mostra permette di cono-scere interagendo attivamen-te un tema fondamentale cheriguarda la vita di tutti giorni,l’alimentazione, tema di Ex-po 2015.  Nella mostra sonopresenti sezioni tematiche, laprima delle quali è dedicataai semi e al ruolo che questihanno ricoperto nella storiadelle civiltà, determinandoneusi e costumi, e che tuttorasvolgono nella conservazionedella biodiversità. Quindi cisi sofferma sull’importanzadei viaggi per la diffusioneextracontinentale di alcunialimenti e infine sono esami-nate curiose modifiche gene-tiche spontanee o indotte. Ci-bo come vero e propriopiacere ma anche come og-getto di scienza, soprattuttoin cucina: nella mostra sonospiegate quali trasformazionichimiche si verificano duran-te la cottura degli alimenti esi compie un excursus sulleinvenzioni tecnologiche checome il frigorifero e la pen-tola a pressione hanno rivo-luzionato la conservazione ela consumazione degli ali-menti.

Informazioni Evento: Data Fine: 28 giugno 2015 Luogo: Milano, Museo diStoria Naturale di Milano Indirizzo: Corso Venezia, 55Orario: lunedì: 9.30-13.30;martedì, mercoledì, venerdì,sabato e domenica: dalle 9.30alle 19.30; giovedì: 9.30-22.30 Telefono: 02 8846 3337 E-mail:[email protected]

L’OGGETTO DEL DESIDERIO. EUROPA TORNA A SANT’AGATA

La mostra archeologica è rea-lizzata grazie alla collabora-zione tra la Soprintendenza peri Beni Archeologici di Salerno,Avellino, Benevento e Casertae il Comune di Sant’Agata de’Goti, e segna il ritorno del ce-lebre cratere di Assteas, raffi-gurante il rapimento di Euro-pa, nella sua terra di origine.Il vaso rinvenuto da scavatoriclandestini oltre quarant’annifa nella necropoli sannitica diSant’Agata de’ Goti, l’anticaSaticula, nel 2007 è stato re-stituito all’Italia grazie al-l’azione del Comando Cara-binieri Tutela PatrimonioCulturale; da allora è statoesposto in maniera permanen-te presso il Museo Archeolo-gico Nazionale di Paestum eospitato in prestigiose sedi.

Informazioni Evento: Data Fine: 17 maggio 2015 Luogo: Sant’Agata de’ Goti,Chiesa di San FrancescoIndirizzo: Via Roma Provincia: BN Orario: 18.00 Telefono: 0824 834570 Fax: 0824 834570 E-mail: [email protected]

AUGUSTO E LA CAMPANIA. DA OTTAVIANO

A DIVO AUGUSTO. 14 - 2014 D.C.

Al termine del bimillenariodella morte del princeps, av-venuta a Nola nel 14 d.C. eper raccontare i luoghi dellaregione che lo videro prota-gonista, la Soprintendenzaper i Beni archeologici diNapoli presenta la mostra, alMuseo Archeologico di Na-poli, “Augusto e la Campa-nia. Da Ottaviano a DivoAugusto. 14-2014 d.C.” Te-ma della mostra è il legameche unì Ottaviano/Augustoalla Campania, nella fasedella conquista del potere euna volta al comando del-l’impero.Saranno esposte oltre 100opere, alcune delle quali pre-sentate per la prima volta.

Saranno propostiitinerari augusteicampani a: Baia, Boscoreale, Cuma,Ercolano, Napoli, Nola,Pausilypon, Pompei,Pozzuoli.

Informazioni Evento: Data Fine: 04 maggio 2015 Costo del biglietto: euro 8;Riduzioni: dai 18 a 25 annieuro 4; per informazioni 0814422149 Luogo: Napoli, Museo Archeologico di Napoli Orario: 9-19,30 Telefono: 081 4422203 E-mail: [email protected]

ROMA E LA GRANDEGUERRA. 1915 – 1918

La città di Roma anche se lon-tana dal teatro degli scontri,affrontò da protagonista gli an-ni della Grande guerra. Ne so-no testimonianza le 35 imma-gini provenienti dai fondidell’Archivio Fotografico delMuseo di Roma e ospitate nel-la Sala della Fotografia, al se-condo piano del Museo, rial-lestita in occasione delcentenario dell’ingresso del-l’Italia nella Prima GuerraMondiale. L’esposizione èpromossa da Roma Capitale,Assessorato alla Cultura,Creatività e Promozione Arti-stica – Sovrintendenza Capi-tolina con l’organizzazione diZètema Progetto Cultura. Siscoprono testimonianze di unacittà ormai adeguata alle mo-derne funzioni di rappresen-tanza, con le ampie strade co-struite dopo l’Unità, da viaVeneto e via Nazionale a viadel Tritone, in grado di acco-gliere degnamente i protago-nisti di quegli anni. Al terminedella guerra, il sentito e dove-

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ULTURA AppuntamentiC

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roso omaggio ai tanti soldaticaduti e non identificati suicampi di battaglia è testimo-niato dalle immagini del-l’inaugurazione del monu-mento a Vittorio Emanuele IIin piazza Venezia.

Informazioni Evento: Data Fine: 30 aprile 2015 Luogo: Museo di Roma, Saladella Fotografia al secondopianoOrario: martedì-domenicaore 10.00-19.00 (dal 17/1/2015)La biglietteria chiude un’oraprimaBiglietto d’ingresso:Intero € 11,00; Ridotto € 9,00Per i cittadini residenti nel ter-ritorio di Roma Capitale (me-diante esibizione di valido do-cumento che attesti laresidenza)Intero € 10,00; Ridotto € 8,00

I BRONZI ETRUSCHI DI SAN MARIANO

Si tratta di uno straordinariocomplesso di materiali realiz-zati a fusione e in lamine la-vorate a sbalzo, 275 pezzi divaria natura, di cui 180 posse-duti dal Museo, rinvenuti ca-sualmente nell’aprile del 1812nel territorio di Corciano edora esposti integralmente perla prima volta.La ricca quantità di reperti, inparte smembrata a causa delmercato antiquario e conser-vato in vari musei europei, fuinterpretato dal professor Ver-miglioli, al tempo direttore delMuseo di Perugia, come la se-poltura di un principe etrusco,esaltando la presenza di unsontuoso carro trionfale anche

se approfondite ricognizionisuccessive non consentono inrealtà di stabilire se si trattassedi un’unica sepoltura, o di unatomba di famiglia, o di piùtombe, o di un nascondigliodi materiali preziosi, databilitra il 560 e il 500 a.C. Di certoi bronzi costituiscono una te-stimonianza dell’attività arti-stica di cui potevano disporrei principes della zona.

Informazioni Evento: Data Fine: 30 aprile 2015 Luogo: Perugia, Museoarcheologico nazionaledell’Umbria Indirizzo: Piazza G. Bruno, 10Orario: 8,30-19,30 Telefono: 0755727141 E-mail: [email protected]

LEONARDOIn concomitanza con lo svol-gimento di Expo 2015, Milanodedica un’importantissimamostra a Leonardo da Vinciche realizzò alcune delle sueopere più celebri proprio du-rante il soggiorno lombardoalla corte di Ludovico il Moro,dal 1482 al 1499.  La mostra presenta al pubbli-co opere fondamentali delsoggiorno milanese come ilRitratto di Musico della Pi-nacoteca Ambrosiana, cui siaffiancano il San Gerolamodei Musei Vaticani, la Scapi-gliata della Galleria Nazio-nale di Parma e la MadonnaDreyfuss dela National Gal-lery di Washington. Vi sonopoi oltre 100 disegni autogra-fi del maestro toscano, alcunimodelli storici di macchinedi sua invenzione prestati dal

Museo della Scienza e dellaTecnologia di Milano, e lapossibilità di confronto conopere dei grandi maestri delRinascimento italiano e in-ternazionale, come SandroBotticelli, Donato Bramante,Antonello da Messina, Filip-po Lippi, Girlandaio, PaoloUccello, Jan Van Eyck e Ver-rocchio.La mostra di Leonardo a Pa-lazzo Reale si presenta comela più grande e la più ricca maiorganizzata in Italia.

Informazioni Evento: Data Inizio: 15 aprile 2015 Data Fine: 19 luglio 2015 Luogo: Milano, PalazzoReale Indirizzo: Piazza del Duomo, 12Orario: lunedì: 14.30-19.30;martedì, mercoledì, venerdì edomenica: dalle 9.30 alle 19.30; giovedì e sabato: 9.30-22.30 Telefono: 02 0202 E-mail:[email protected]

BRAMANTE A MILANO. LE ARTI IN LOMBARDIA

1477-1499E’ un omaggio al grande artistadel Rinascimento a cinquecen-to anni dalla morte. Donato Bramante è a Milanonel 1481, anno a cui risale l’in-cisione Prevedari, ma già nel1477 è in Lombardia, frescantepresso il Palazzo del Podestàdi Bergamo. Negli anni suc-cessivi darà prova della sua abi-lità di architetto nei suoi inter-venti per le chiese di SantaMaria presso San Satiro e diSanta Maria delle Grazie e peril convento della Basilica diSant’Ambrogio. La mostra allestita presso la Pi-nacoteca di Brera si articola at-torno ai capolavori pittorici de-gli affreschi degli Uominid’arme e del Cristo alla colon-na, ponendosi l’obiettivo di ri-costruire le tappe della forma-zione dell’artista e dievidenziare l’influenza dellasua opera sul territorio lombar-do grazie al confronto con laproduzione di Vincenzo Foppa,Ambrogio Bergognone, Barto-lomeo Suardi - dal 1489 non acaso soprannominato Braman-tino - e Bernardino Zenale.

Informazioni Evento: Data Fine: 22 marzo 2015 Costo del biglietto: € 10,00 Luogo: Milano, Pinacotecadi Brera Orario: da martedì a dome-nica 8.30-19.15; venerdì8.30-21.15; lunedì chiuso. Telefono: 02 722 631 E-mail: [email protected] web:http://www.brera.benicultu-rali.it/Page/t01/view_html?idp=703

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de Il Cruscante

Ma che siano addirittura sol-tanto cento, nessuno potreb-be francamente crederlo.Eppure un illustre linguista,

il professor Gian Luigi Beccaria, lo di-mostra in un saggio pubblicato qualchemese fa da Rizzoli, che s’intitola appuntoL’italiano in 100 parole. A lungo ordinariodi storia della lingua italiana nell’Univer-sità di Torino, Beccaria ha tutte le cartein regola per dimo-strare di avere ra-gione quando indicai cento vocaboli incui raccogliere lalingua italiana e lasua storia, dagli al-bori fino ai più re-centi neologismi ef-fimeri delpolitichese. Luistesso, nella pre-messa al volume,dichiara che la suaè un’impresa teme-raria, “perché immense sono le rinunzie”.E tuttavia si giustifica dicendo che “questamia è un’antologia personale di parole-indice, una storia della lingua italiana par-ziale ma didatticamente utile”. Primo li-mite, l’attenzione che Beccaria riserva allessico culturale, riservando minore spazioal resto, e quindi segnalando, per ciascunaepoca, le parole-testimonio, parole-ban-diera in senso culturale, parole-chiave insenso testuale. Tali parole, spiega, “nonricoprono tutto il complesso delle espe-rienze, ma un certo insieme di unità les-sicali tra loro collegate contribuisce a si-stemare il modo di pensare e percepire larealtà”. A ognuno dei cento vocaboli cor-risponde un capitoletto, in cui il termineè illustrato, spiegato, collegato nel conte-sto storico-linguistico del tempo in cuiviene adoperato e si consacra quindi nel-l’uso. Anche se la scelta delle parole puòapparire arbitraria, Beccaria non può noncominciare che con il primo documentoscritto della lingua italiana, il cosiddettoPlacito capuano, redatto a Capua nel mar-zo del 960. Si tratta di un atto notarile

che dice: “Sao kokelle terre per kellefini que ki contene,trenta anni le posset-te parte S(a)nc(t)iBenedicti” (Mi ri-sulta che quelle ter-re, secondo i confiniche qui sono statidescritti, trenta annile ha possedute l’ab-bazia di San Bene-detto). Si proseguepoi con il verbo lau-

dare con immediato riferimento al Can-tico delle creature di San Francesco equindi col termine rettorica, intesa comearte del discorso persuasivo; il suo uso –ricorda Beccaria – èun aspetto centraledella vita civile e po-litica del Due e Tre-cento. Tocca poi al sì,indicato fin da Dantecome caratteristicadella lingua romanzapiù vicina al latino (sìda sic) e poi comeemblema dell’Italia: il“bel paese dove ‘l sìsuona” (InfernoXXXIII, 80). In questagustosissima, coltissi-ma antologia il lettoreche ama la nostra lin-gua troverà pane ecompanatico, e anchemolte leccornie, comele tante parole entratea far parte della lin-

gua italiana provenienti da altre linguema poi entrate nell’uso comune. Come sidiceva, è privilegiato l’aspetto storico, nelsenso che le parole scelte da Beccaria so-no proposte e spiegate nel loro contestotemporale e civile, fornendo così una tra-ma al nostro divenire e al nostro essere.Vorrei concludere saltando alle parole del-l’italiano contemporaneo, e in particolareagli intercalari i cui eccessi di frequenzarisultano oltremodo fastidiosi. Gian LuigiBeccaria se ne occupa specificamente nelcapitoletto intitolato “Come dire”, numero97 del volume. Dicendo: “oggi, nel parlaresi usa intercalare con eccessi di frequenzaespressioni del tipo come dire, in qualchemodo, diciamo, voglio dire e simili. Sem-brano indicare una insicurezza nell’espri-

mere il proprio pen-siero soprattuttoquando si vuole argo-mentare su una qual-che questione postadall’interlocutore”.“Non ho nulla controi riempitivi, gli atte-nuativi, i segnali di-scorsivi che manten-gono il contatto, noncolpevoli di nulla, diper sé. Ma a forza diusarli a Raffica, di-ventano stucchevoli,inutili: di tutto, di più,fa la differenza, nonci posso credere, nonme ne può fregare dimeno, e quant’altro,piuttosto che, non esi-ste!”. n

ULTURALa nostra linguaC

QUANTE SONO LE PAROLEDELL’ITALIANO?

A dar retta ai vocabolari, centinaia di migliaia, ma il loro elenco testimoniail loro uso nella lingua scritta, perché nel parlar comune se ne adoperanopochissime; una persona di media cultura ne usa qualche migliaio appena,

e nel discorso quotidiano il numero si riduce ulteriormente

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di Elena Grazini

Paola cosa desideri trasmettere a noilettori con “Sull’onda della gioia”?Io non trasmetto niente, è don Boscoche si è avvicinato come una voce d’ani-ma dentro di me e io ho trasferito sullacarta quelli che sono credoi suoi insegnamenti. Viviamoin un oggi in cui c’è l’oscu-ramento della coscienza del-l’uomo perché siamo troppolontani e chiusi al Trascen-dente. Questa voce d’animache ha preso forma di paro-la e di poesia, o almeno cosìspero, mi ha veramente ri-fondato una coscienza nuo-va. È un momento in cui abbiamo biso-gno di una nuova identità. L’uomo dioggi è troppo chiuso all’idea dell’aldilàe del Cielo… L’uomo di oggi vive sullaTerra e non guarda più verso l’alto. Ab-biamo bisogno di una nuova rieduca-zione in questo senso se non vogliamoentrare nel mondo delle tenebre. Noi vo-gliamo essere aperti agli altri e nellaluce. Se l’uomo non si apre nuovamenteall’amore per Dio sicuramente soccom-berà. La poesia si scrive da sola quandoè poesia ispirata, il valore non sta tantonel libro ma in ciò che vuole dire attra-verso la voce di san Giovanni Bosco.Chi è per te San Giovanni Bosco?È un amico che mi ha dato la mano, chemi è venuto incontro ancora prima cheio lo sapessi. Poi io in un secondo tempoho dato la mano a lui ma è stato lui cheha fatto in primo luogo il gesto. Io avevosolo espresso il 20 marzo 2014 quando

mi fu concessa la LaureaApollinaris il desiderio discrivere qualcosa su di lui…dopo santa Caterina da Sie-na e dopo Maria Maddalena,che fanno parte delle mie fi-gure in letteratura, ho pen-sato a don Bosco all’improv-viso e mi è venuto quel

giorno di impostare questo desiderionella cassetta del Cielo. La cosa più bel-la per me non sta tanto nel libro quantonella risposta di San Giovanni Boscoche mi è giunto accanto. Questo libroinfatti è stato scritto in venti giorni, cosainusuale per me che un libro lo meditonegli anni. Invece questo libro è statoscritto su ispirazione.

ULTURAC

SULL’ONDA DELLA GIOIA, NEL BICENTENARIO DI SAN GIOVANNI BOSCO

Paola è a noi di Anla particolarmente vicina e cara: la ricordiamo nella giuriadell’edizione 2013 del Concorso nazionale di Prosa& Poesia e le abbiamodedicato l’anno scorso un’ampia pagina per la Laurea Apollinaris Poeticache la Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’Università Pon-

tificia Salesiana di Roma le ha conferito. Paola Lucarini è poetessa di fama interna-zionale e critico letterario affermato: ricordiamo della sua importante opera poetica,tradotta in inglese, francese, spagnolo, greco, coreano, giapponese e russo, “Per vi-sione d’anima” (Giuliano Ladolfi editore, 2013), “Alla vita” (Masso delle Fate,2007),“Un incendio verso il mare” (Marsilio, 2002), “Il pozzo, la rocca” (Cantagalli,1996). Ora, in occasione del bicentenario della nascita (1815-2015) del “Padre eMaestro della gioventù”, Paola Lucarini ha voluto realizzare una raccolta di lirichededicate a San Giovanni Bosco.

Nella sontuosa cornice di Sant’Ivo alla Sapienza, in Roma, è stata presentata in anteprima mondiale l’ultima opera poetica,

in ordine cronologico, di Paola Lucarini dal titolo “Sull’onda della gioia” dedicata a San Giovanni Bosco

Paola Lucarini non ha tracciato una descrizione agiografica del Santo, che non vienemai nominato ma solo traslato nell’immagine “del bosco”. Scrive don Mauro Man-tovani, vice rettore dell’Università Pontificia Salesiana: “Paola Lucarini non vuolefare di lui un “santino preconfezionato” e nemmeno una “statua da museo” ma lopresenta “vivo” con l’intensità del suo vissuto fatto di slancio di amore per Dio e peri giovani ma anche segnato da inquietu-dini, domande, dubbi, ‘croce’”.“La vita di don Bosco è qui puntualmenteaccennata nei suoi momenti più signifi-cativi” ha sottolineato S.E. MonsignorEnrico Dal Covolo (nella foto accanto),rettore della Pontificia Università Latera-nense. “Fra un sogno, quello dei noveanni - che si concluse con “A suo tempotutto comprenderai” detto dalla Madonnanel sogno - e un pianto c’è la strada di don Bosco. Da questo sogno si snoda la stradadi don Bosco” ha sottolineato il presule citando due momenti fondamentali, il sognoall’origine della vocazione del futuro santo e il 15 maggio 1887 a sei mesi dalla morte,quando don Bosco scoppiò a piangere durante la s. Messa nella Basilica del SacroCuore a Castro Pretorio: “aveva davanti agli occhi la scena del suo primo sogno,quello dei nove anni… Ora guardando indietro nella sua vita, comprese che tutta lasua vita era stata tutta guidata dall’alto, presa per mano dal Signore e dalla Madonna”.

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di Giorgio Grosso

Magellano scrutava attenta-mente la notte alla ricercadi un’insenatura, di un ri-paro per l’inverno immi-

nente che proteggesse le sue tredici navidalla furia dei venti in quelle acque sco-nosciute che flagellavano lande desolatee deserte ancora senza un nome. Improv-visamente ebbe la sensazione di vedereuna luce a terra, come un fuoco. Fu suffi-ciente un cenno al suo fido cronista An-tonio Pigafetta che lo seguiva dovunque,perché anch’egli assentisse col capo: sì,quella terra era abitata e quello era proprioun fuoco acceso sulla spiaggia. L’indo-mani mattina il Capitano Generale orga-nizza una spedizione per conoscere il mi-sterioso abitante di quella terra che, perquello che avevano visto la sera prima,fu subito chiamata Terra del Fuoco.Sentiamo direttamente Pigafetta, cronistadi questo eccezionale incontro:

Un po’ di esagerazione, così come tantealtre leggende come la durezza del clima,il carattere selvatico della sua popola-zione, la terra difficile ed avara che hannofatto della Patagonia un posto misteriosoda avvicinare con prudenza, senza esal-tarsi troppo.Date le premesse e l’immagine stereoti-pata di questa regione ai confini delMondo, eravamo partiti con l’idea di unviaggio interessante, ma non certo strabi-liante. A prima vista la Patagonia potrebbe esseredefinita una immensa Pianura Padana cir-condata dalle Dolomiti. Sferzata da ventispaventosi che, d’inverno, superanospesso i 100 km. all’ora, la Patagonia èabitata da pochi uomini solitari preparatiper le prove più dure, che si curano sol-tanto delle loro pecore e dei loro cavalli.Ma le sorprese e le emozioni superanoogni immaginazione!

A cominciare dal melodonte l’ultimo ani-male preistorico ad estinguersi, appena10.000 anni fa.Ne parla a lungo Chatwin nel suo libro InPatagonia, un testo che deve obbligato-riamente accompagnare i vostri bigliettiaerei al momento della partenza.Noi abbiamo trovato la sua ultima tana inuna spettacolare caverna lungo la stradache da Punta Arenas porta a Puerto Nata-les.Chatwin, nel suo racconto molto detta-gliato sul melodonte arriva al punto di af-fermare di averne strappato un ciuffo dipeli, il che lascerebbe addirittura pensareche esso fosse ancora vivo. Ma, si sa,Chatwin era un burlone.Da Punta Arenas ci vogliono 4 ore buoneper raggiungere Cerro Guido, un curiosovillaggio “privato” con tanto di scuola (2alunni e un maestro), alloggi per i gau-chos, sala riunioni per gli uomini, stalle eripari per gli attrezzi. Il proprietario hapensato di dedicare anche 3 accoglienticamere da letto agli ospiti ardimentosi di-sposti a soggiornarvi. Ci si sente proprioin capo al mondo.

EMPO LIBEROAppunti di viaggioT

LA TERRA DEL FUOCO E DEI GIGANTI

“Questo aveva la faccia grande e dipinta intorno de rosso e intorno li occhi de giallo, con due cuori dipinti in mezzo delle guance.

Questi era uno uomo de statura de gigante: era tanto grande che li davamo alla cintura”.

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La sera, davanti al fuoco, viene servitapecora arrostita alla brace. La carne èduretta: a Cerro Guido non si ammaz-zano gli agnelli, ma solo le pecore sta-gionate. Alla fine della cena ci viene of-ferto per digerire un pelincovać, l’amarotipico delle coste della Dalmazia diffusoanche fra gli intenditori di Trieste e cheha fatto più di mezzo giro della Terraper rincuorarmi e commuovermi qui inPatagonia. Il segreto? Il proprietario ditutto è croato.Il mattino dopo, attraverso i finestroni delrifugio la luce del sole nascente fa risplen-dere le due guglie del Paine: due immensi,spettacolari coni gelato di panna e gian-duia, che la natura ha impiegato migliaiadi anni e la bizzarria di cui solo lei è ca-pace, per forgiare in questo modo.Veniamo ammessi (è un privilegio! Quisi lavora e non c’è spazio per i turisti)alla tosatura delle pecore e al contem-poraneo imballaggio della lana. I tosatorisono di una bravura straordinaria e sono

pagati a cottimo; ogni uomo della squa-dra ha un compito preciso che si inseri-sce perfettamente nel ritmo che imponeil caposquadra. Le balle di lana superanoi 280 chili ed occorre lo sforzo con-giunto di tre uomini per sigillare - conl’aiuto di attrezzature piuttosto rudimen-tali - il risultato del trattamento di depi-lazione delle pecore.La strada che porta al fiume e alle suestraordinarie rapide è in terra battuta e lerare automobili sollevano nuvole di pol-vere che il vento distende in modo quasiorizzontale: non ti stupiresti di vedere sbu-care John Wayne a cavallo fra i due faridelle macchine oscurati nel turbine delpulviscolo.Ai bordi, gruppi di condor si contendonola carcassa di qualche pecora smarrita. Il

Condor delle Ande è un uccello impres-sionante: con una apertura alare di quasiquattro metri può volare sino ad altezzeimpossibili e coprire in volo decine dichilometri grazie all’abile sfruttamentodelle correnti ascensionali.Dietro una svolta una mandria di guanachici attraversa la strada. Non sembrano pernulla intimiditi dalla nostra presenza, anzici guardano beffardi con quei grandi occhida cammelli. Più in là un gruppo di struzzigrigi cerca golosamente fra l’erba bacche

di frutti selvatici. Ecco Cerro Castillo, un villaggio tutto inlegno dove il vento sibila fra le campanedella piccola chiesa e il bar è un vero sa-loon. Poco più in là una sbarra in mezzoal deserto segna il confine con l’Argen-tina, ma questa sembra piuttosto un de-terrente psicologico perché non c’è alcunpresidio e si può liberamente passare aisuoi due lati.Lungo la strada, gauchos sui loro cavallisorvegliano le greggi con l’aiuto dei loroinfaticabili cani. Indossano vistosi occhialida aviatore - tipo pionieri del volo anniventi - per proteggersi dalla polvere.Tutto intorno lo scenario è mozzafiato:laghi azzurrissimi, ghiacciai, pinnacolivertiginosi, il trionfo delle Torri delPaine. E il vento; il vento che esalta la

luce delle Ande e accarezza come unvelluto l’erba alta della Patagonia.Ci vuole poco più di un’ora di volo perraggiungere El Calafate (in Argentina)da Ushuaia, sosta obbligata per arrivare aBuenos Aires e, sopratutto, per non per-dere una delle mete principali del viaggio:il Lago Argentino con i suoi ghiacciaispettacolari, gli unici al mondo a scenderefino a quasi il livello del mare.Senza perdere tempo prenotiamo unaescursione in barca al ghiacciaio Spegaz-

zini. La navigazione procede prudente fragrandi masse di ghiaccio con cui il solegioca esaltando l’azzurro o il blu intensodella neve. Costruzioni bizzarre, castelli,anfratti, sfere, piramidi: veri iceberg chesi ergono per decine di metri e affondanole loro radici sott’acqua fino a sette voltela loro altezza.Poi il ghiacciaio Spegazzini di fronte ate, che fronteggia il lago in tutta la suamagnificenza e la sua poderosa dimen-sione. L’acqua del lago che lambisce ilfronte del ghiacciaio sembra ribollire sottola pioggia continua di detriti trascinati dallento ma costante procedere dello Spe-gazzini; ti sembra che quella enormemassa vibri, sia viva. I selfie e le foto ri-cordo si sprecano.

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▲Le rapide del fiume sotto le Torri delPaine. In basso, da sin., i guanachi,

i cavalli della Pampa e i gauchos con le loro greggi. In apertura, le falde

del ghiacciaio Upsala

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Il Perito Moreno (foto sopra) è una im-mensa distesa di ghiaccio di oltre 50 chi-lometri che si sarebbe tuffata nel lago senon avesse trovato la strada sbarrata daun braccio di terra che ne ha impeditol’avanzamento. La pressione è enorme esi capisce bene come l’immenso ghiac-ciaio nel tentativo di farsi strada si fran-tumi, si sbricioli si schianti contro questopromontorio con schiocchi ed esplosioni,tanto impressionanti quanto spettacolari.Fate come noi: concordate con un taxi ilprezzo e fatevi portare sul posto, megliose dopo le 17, quando la gente delle giteorganizzate è andata via; sedetevi su unapanchina davanti al ghiacciaio e godetevilo spettacolo: vale il viaggio.Naturalmente ci si può godere il PeritoMoreno anche in barca, direttamente sullago. Da qui si vedono meglio i poderosicontrafforti che definiscono l’orlo azzurrodel ghiacciaio per una lunghezza di trechilometri e una altezza di quasi centometri.Ma se di ghiacciai avete ancora voglia,provate un’escursione ad Estancia Cri-stina, una specie di fattoria fuori dalmondo, in un ramo del Lago Argentino,costruita in una valle contornata da picchidolomitici, nevi perenni, fiumi e cascate.I cavalli, i magnifici cavalli argentini, pa-scolano liberi tutto il giorno, sguazzanonelle acque del fiume, si esaltano in ga-loppate gioiose. A pranzo, non è raro cheinfilino il muso nella finestra del ristorantetanto per assicurarsi che il vostro stufato(eccellente) sia caldo al punto giusto.E’ da Estancia Cristina che parte un’escur-sione al ghiacciaio Upsala che per le solitebizzarrie della natura non è più raggiun-

gibile dal lago, ma solo dall’alto regalan-dovi una vista impareggiabile e unica.Lungo il sentiero per raggiungere il bel-vedere le rocce di porfido rosso sono an-cora segnate dai solchi lasciati dal ghiac-ciaio nel suo lento ma costantemovimento verso il lago.Ci sono molte opzioni a El Calafate perorganizzare la gita in giornata, ma se avetetempo fermatevi una notte ad Estancia

Cristina (www.estanciacristina.com/): an-che la notte con l’invisibile presenza deipuma e con lo splendore delle sue stellenon offuscato da alcuna luce umana, visembrerà diversa.El Calafate è un po’ una centrale turisticadi appoggio per le escursioni sul LagoArgentino e forse per questo può apparireun po’ caotico e artificiale. Ma voi non vilasciate ingannare dalle false seduzioni:andate diritti alla Tablita (Coronel Rosales26) a farvi un trionfale piatto di carne allagriglia e non dimenticate il gelato al mir-tillo che cresce selvatico in tutta la zona. La leggenda vuole che Magellano, inmancanza di meglio, abbia utilizzato laresina dei suoi arbusti per calafatare ilfasciame delle sue navi: da qui, dare unnome significativo al paese è stato quasiun dovere.

▲Buenos Aires è l’ultima tappa del nostro viaggio sudamericano. Doveva essere unasemplice sosta “tecnica” e invece la città ci è rimasta nel cuore.Sarà lo struggimento languido e sensuale del tango, sarà il clima pigro e ottocentescodella città, saranno le lunghe code solo per acquistare l’abbonamento all’autobus aprezzo scontato che ti fa sentire questo popolo ancora più vicino ed amico, saranno ivecchi bar con i camerieri incanutiti e il lungo grembiale alla vita, saranno i ricordisempre vivi di una gloria passata (Fangio, Evita), sarà che per noi italiani è comesentirci a casa (le senti risuonare nell’aria le note di Ma se ghe pensu), sarà per tuttoquesto e per tanto altro che è difficile non amare Buenos Aires.Vi do solo qualche veloce riferimento; lascio a voi il piacere di scoprire il resto. Aperitivo a La Biela, il bar di Manuel Fangio al Barrio de la Recoleta, spuntino alCafé Tortoni (Av. de Mayo 829, molto turistico, ma ancora pieno di fascino), cena a ElMirador (Recoba, Posadas 1032, finalmente la grande parilla argentina), serata ditango al Viejo Almacén (Indipendencia angolo Balcarce).Nel pomeriggio non mancate il piccolo Museo De Arte Hispano-Americano IsaacFernandez Blanco (Suipacha 1422), quasi sconosciuto, ma l’unico a conservare le an-tiche tracce dei conquistadores. Sedetevi nel piccolo giardino interno per godervi un tranquillo angolo di pace e per ri-pensare alla straordinaria vacanza che avete appena vissuto. n

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SportTdi Riccardo Tucci jr

“E’ la corsa a cui tengo di più: la sognavo

da bambino, vincerla unavolta è stato bellissimo,

rivincerla sarebbe speciale”.

Questa la dichiara-zione di Mark Ca-vendish che final-mente è tornato in

pista e si sente già in forma.Rispetto a un anno fa è di granlunga più leggero, si è riposatoa sufficienza e anche per questoha già le gambe pronte. E lamente è già ben concentrata sulprimo grande traguardo dellasua stagione, la Milano - San-remo, che vinse nel 2009. Una Milano-Sanremo che, perla sua 106esima edizione, ri-torna all’antico e riproponequasi per intero il percorsodell’ultima edizione con i pas-saggi significativi su Passo delTurchino, Capo Mele, CapoCervo, Capo Berta, Cipressae Poggio di Sanremo. C’è soloun cambiamento sostanzialenel finale con uno spettacolarearrivo sul classico traguardo divia Roma, quello che ha fattola storia della Classicissima diPrimavera. Rispetto all’arrivodi piazzale Calvino degli ultimianni, quando per raggiungereil traguardo dalla fine della di-scesa del Poggio mancavano 3chilometri, con l’arrivo in viaRoma ne mancheranno solo 2.Questa trasformazione renderàla corsa ancora più aperta e in-decifrabile - fino alle battute fi-nali - con gli attaccanti cheavranno qualche chance in piùdi anticipare le ruote veloci delgruppo. Il chilometraggio totalepasserà così dai 294 dell’ultimaedizione ai 293 del 2015. Eddy Merckx, il plurivincitore

della Classicissima di Prima-vera con 7 successi - si aggiu-dicò le edizioni del 1966, 1967,1969, 1971, 1972, 1975, 1976tutte sul traguardo di Via Roma– ha dato dimostrazione dicome l’epilogo di questa corsapossa essere aperta a tante so-luzioni. L’ultimo vincitore sultraguardo di via Roma è statolo spagnolo Oscar Freire nel2007; lo scorso anno ha vintola corsa Alexander Kristoff. Sarà una tappa importanteanche per gli appassionatiche avranno l’occasioneper ammirare da vicino igrandi campioni della bici,ma anche per regalarsi unweekend all’insegna dellosport e del divertimento inLiguria. Infatti la Milano – Sanremo èfamosa soprattutto per le bel-lezza dei paesaggi e l’itine-rario, alla portata di tutti, inizialungo la pista ciclabile delParco Costiero della Riviera deiFiori per poi addentrarsi nel-l’immediato entroterra di San-remo e scoprire incantati borghimedievali. Qui si potranno visitare alcuneaziende che producono gli in-gredienti della più autenticaDieta mediterranea: l’olio ex-tra-vergine di oliva, i vini DOCdella Riviera dei Fiori come ibianchi Vermentino e Pigato e irossi come Rossese di Dolce-

acqua e Ormeasco di Pornassio,senza tralasciare il pesto, verosimbolo della gastronomia re-gionale che racchiude i due sim-boli della cucina della Liguria:l’olio d’oliva e il basilico.Il giorno successivo, e natural-mente per tutto il resto dellaprimavera, ci si può dedicaread itinerari dal più spiccato ca-rattere sportivo nella zona delFinalese, palestra prediletta da-gli appassionati liguri delle dueruote per la varietà dei percorsie per il traffico automobilisticoridotto.Un anello su strada piuttostoimpegnativo parte da Final-borgo e raggiunge il Colle delMelogno, con un’ascesa dicirca 20 chilometri e 1000 me-tri di dislivello. E’ la salita prin-cipe della zona, quindi obbli-gatoria per chi è già discre-tamente allenato, ma la faticaè ben ripagata anche dalla bel-lezza dei luoghi e dalla discesache, attraverso il Giogo di Toi-rano, torna sul lungomare al-l’altezza di Loano.Conduce in un angolo incan-tato della Liguria segreta l’iti-nerario che da Finale Ligureraggiunge il Lago di Osiglia.Si parte in salita lungo lastrada che porta al Colle Scra-vaion per discendere tra lefaggete dell’alta Val Bormida

e quindi risalire al Lago, spec-chio azzurro che si fa largo traestese foreste e luogo idealeper un picnic rilassante. Anchequesto itinerario, però, è piut-tosto severo.Chi proprio di faticare nonvuole saperne può comunquedivertirsi lungo la Ciclabileche da San Lorenzo a Marearriva a Ospedaletti. Sonoventi chilometri completa-mente pianeggianti ricavati sulprecedente tracciato della fer-

rovia Genova-Ventimiglia. Sipedala per lunghi tratti a piccosulle scogliere e sempre su unpercorso riservato in esclusivaalle bici. Perfetto dunque perrilassarsi e apprezzare scorcidi grande bellezza del PonenteLigure.Quest’anno la Milano-San-remo si annuncia dunque comeun appuntamento da non per-dere, con il ritorno all’anticoche risalta la fisionomia e lanatura unica di una manifesta-zione che può solo che renderefelici i romantici del ciclismo. Non resta che aspettare il 22marzo 2015 per godersi questasplendida corsa caratterizzatada sempre da una grande in-certezza e che quest’anno, an-cor più delle precedenti edi-zioni, potrebbe regalare unospettacolo ancora migliore.

FRA LOMBARDIA E LIGURIAAPPROFITTANDO DELLA “CLASSICA”

PER ECCELLENZA

EMPO LIBERO

Sport 39 :Layout 1 18/02/15 12:26 Pagina 39

In zona Monte Sacro, a Roma, dal 1945 in una bella palazzina

circondata da un giardino, si trova Villa Valeria, struttura

sanitaria ambulatoriale orientataalla prevenzione, diagnosi e terapia personalizzata.

Agisce come struttura privataaccreditata e le prestazionierogate comprendono: rico-vero e cura dei malati, visite

mediche in regime di ricovero o ambu-latoriale, assistenza infermieristica e ingenere ogni atto o procedura diagnosticao terapeutica necessari per risolvere iproblemi di salute del Paziente degente.È anche sede della scuola di specializ-zazione di Ortopedia e Traumatologiadell’università di Tor Vergata.Struttura privata, convenzionata con lemigliori compagnie di assicurazioni,Villa Valeria è anche accreditata con ilSSN.La Casa di cura dispone per i propriospiti di un reparto di degenza con 63posti letto in camere singole, doppietriple o quadruple accoglienti e lumi-nose, con servizi igienici autonomi dovefondamentale è l’attenzione per il con-fort e dove i pazienti vengono accoltiin base ad un iter di cure specifico e mi-rato. La clinica utilizza ogni strumentoper accogliere nel modo più appropriatoil paziente e farlo sentire a suo agio. Atale fine la struttura si avvale delle piùraffinate attrezzature, considerando ognimomento del soggiorno una fase im-portante della degenza. Ogni camera in-fatti è fornita di impianti di climatizza-zione, reti wireless per la connessione

ad Internet e televisione satellitare. Le visite specialistiche e gli altri ser-vizi di diagnosi e di cura possono es-sere prenotate con facilità telefonandoalla Casa di Cura al numero06/872721.La struttura è autorizzata come Casa diCura chirurgica polispecialistica e ac-creditata per la branca Ortopedia. E’in

grado di offrire servizi specialistici diassoluta eccellenza: chirurgia generale,endoscopia, ortopedia, oculistica, uro-logia, ginecologia e poi ancora derma-tologia otorinolaringoiatra, cardiologia,chirurgia, plastica/estetica, endocrino-logia e dietologia.Villa Valeria è specia-lizzata nella patologia degenerativa dellearticolazioni e nei traumi sportivi della

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CASA di CURAVILLA VALERIA

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spalla e del ginocchio. L’applicazionedi tecniche mininvasive nonché di in-terventi artroscopici all’avanguardiaconsentono la piena riabilitazione del-l’arto. Sono oltre 3.000 gli interventirealizzati ogni anno.Dispone delle più alte tecnologie al ser-vizio della diagnostica per immagini,analisi di laboratorio, medicina preven-tiva, check-up e visite polispecialisticheed è quindi in grado di assicurare unaterapia personalizzata sulle specificheesigenze dei propri pazienti.E’presente un ambulatorio di neurolo-gia, di chirurgia generale, di chirurgiaendoscopica, dell’apparato digerente, didermatologia, ginecologia, oculistica,otorinolaringoiatria, nonché di urologiae cardiologia. Un laboratorio di analisiè aperto dal lunedì al venerdì e anche ilsabato dalle 8 alle 10, convenzionatocon il SSN. Identificare la natura e l’origine di unaqualsiasi problematica fa parte delknow-how e della professionalità dellastruttura: la Casa di cura Villa Valeriaè in grado di effettuare i seguenti esamidiagnostici, esami radiografici in con-venzione con il SSN; Risonanza Ma-gnetica Aperta che permette esami RMe artro-RM con mezzo di contrasto;esame MOC (Mineralometria OsseaComputerizzata) con modalità DEXA Oltre alla chirurgia generale, il pazientepuò avvalersi di un team di medici chesvolge una intensa attività di chirurgiaplastica e ricostruttiva, dal viso, ai trat-tamenti di medicina esteticaL’ambulatorio di Ortopedia invece sioccupa della prevenzione, diagnosi ecura delle patologie dell’arto superioree dell’arto inferiore. Le attività e i serviziriguardano la prevenzione, la diagnosi

e il trattamento delle patologie ortope-diche e traumatologiche dello sport, lachirurgia artroscopica e protesica dispalla, gomito, polso, anca, ginocchio,caviglia. Il laboratorio della colonnasi occupa previene, diagnostica e curale patologie di questa e dispone anchedi trattamenti osteopatici, chiropraticifisioterapici e patologie da trauma. L’Endoscopia è la metodica di scelta

per la diagnosi e il trattamento di nu-merose patologie digestive. In Italia ven-gono eseguite circa un milione di pre-stazioni endoscopiche ogni anno, di cuiil 93% di tipo diagnostico e il 7% tera-peutico. La Esofago gastro duodeno-scopia è la procedura scelta per la ricercae per lo studio dell’esofago, dello sto-maco e del duodeno. Nessun’altra me-

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SALVAGUARDA LA SALUTE DEI PROPRI PAZIENTI E GARANTISCE QUALITA’ E COMPETENZA

NELLE PRESTAZIONI SANITARIE

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VILLA VALERIA E RADIO RADIO, PER UNA SANITÀ VICINA AL TERRITORIO

La casa di Cura Villa Valeria, specializzata in Ortopediae convenzionata con il Sistema Sanitario Nazionale,

in collaborazione con Radio Radio, ha deciso di offrirea tutte le persone per le quali è stato previsto un in-tervento di Protesi d’Anca, Spalla o Ginocchio la pos-sibilità, attraverso l’ambulatorio RadioRadio, di ef-fettuare l’intervento in convenzione e riducendo almassimo il tempo di attesa. L’iniziativa è rivolta in modoparticolare alle persone anziane che rappresentano quellafascia di popolazione che statisticamente ha maggiore necessità di questotipo di chirurgia. Attraverso l’Ambulatorio RadioRadio sarà possibile usufruiredi una visita Specialistica Ortopedica mirata a valutare l’opportunità di svol-gere l’intervento, e in caso, di programmarne l’esecuzione nelle successivesettimane, il tutto in convenzione, senza alcun costo, e diminuendo drastica-mente i tempi di attesa.

È attivo un servizio taxisanitario che ti prende in casa, ti attende per la durata della visitae ti riaccompagna.

Per avere informazionirivolgersitelefonicamente ai numeri 0687137353-3665317923 oppure inviare una mail all’[email protected]

NETWORKIl trauma sport center è rappresentato da un team di specialisti nel settore sportivoe della medicina dello sport. Il Network si pone al servizio dello sportivo attraversoun sistema di cure indicato per la prevenzione e il trattamento delle patologie datrauma. Il TSC è al servizio del singolo atleta come delle società sportive garan-tendo un intervento mirato, dal trattamento medico al recupero sul campo.Il laboratorio della colonna è indicato per tutti coloro che soffrono di patologie edi disfunzioni della colonna vertebrale. La clinica si avvale di personale qualificatoper trattamenti di chiropratica, osteopatia e fisioterapia.

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todica consente una valutazione così ac-curata o la possibilità di eseguire biopsie.La Retto-sigmoido colonscopia è la me-todica di scelta per esaminare il grossointestino (colon) e la porzione terminaledel piccolo intestino (ileo). Tecniche en-doscopiche sofisticate, sia dal punto divista diagnostico che terapeutico ven-gono eseguite in caso di malattie dellevie biliari o pancreatiche. Da alcuni annila ricerca gastroenterologica effettua an-che il test del respiro per la ricerca dell’Helicobacter Pylori È assicurato su richiesta dei pazienti, unservizio di assistenza religiosa e sociale;la Casa di Cura è inoltre dotata di cap-pella, in cui viene celebrata la S. Messail sabato pomeriggio nei reparti per i pa-zienti costretti a letto, la domenica inCappella. È assicurato il massimo ri-spetto a pazienti di altre fedi religiose.L’attività medica che la Casa di Curasvolge vuole salvaguardare la salute deipropri pazienti e garantire loro qualità ecompetenza nelle prestazioni sanitarie.Ecco perché Villa Valeria è convenzio-nata con le più importanti compagnieassicurative nonché affiliata con imaggiori specialisti delle assicura-zioni. Adeguata ai più severi standard nazio-nali e comunitari la Casa di Cura rap-presenta oggi un polo sanitario perfet-tamente in linea con i parametri di unasanità innovativa e moderna.Aderisce inoltre all’A.I.O.P.(Associa-zione Italiana Ospedalità Privata) se-guendone le direttive, gli standard qua-litativi assistenziali e organizzativi. Sonostati effettuati tutti gli adempimenti pre-visti dalla legge 64/87. Il 10 luglio 2010è stata rinnovata e confermata la certifi-cazione di qualità ISO 9001:2008 n

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Attenta e sensibile alleproblematiche degli anzianiVilla Valeria organizzacampagne di prevenzionegratuite volte alla tutela e alla salute dei cittadini, con particolare riferimentoagli “Over60”

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Già nel 2013 lo studio Hysbergil più importante a livello mon-diale per dimensione del cam-pione, sugli aspetti clinico-so-

ciali dei pazienti diabetici anziani,condotto in diverse regioni italiane, dal-l’Italian Barometer Diabetes Observatory(Ibdo) e da Federanziani, in collabora-zione con il Consorzio Mario Negri Sud(1323 i pazienti coinvolti), rivelava chein Italia i pazienti diabetici sono oltre 3milioni.

Più di 1,5 milioni hanno un’età superiore a 65 anni

e aumenteranno entro dieci anni a 2,5 milioni.

Quello che preoccupa è l’impatto delle ipo-glicemie sul piano sociale, sanitario ed eco-nomico: la spesa complessiva per la pato-logia diabetica ammonta tra i 10 e 11miliardi di euro all’anno, pari al 10-11%dell’intera spesa sanitaria. Sempre secondoi dati emersi dallo studio Hysberg, l’ipo-glicemia sintomatica, che si manifesta conpalpitazioni, tremori, difficoltà di concen-trazione, sudorazione, vertigini e confu-sione, colpisce ogni anno 2/3 dei pazientiintervistati. Le ipoglicemie nell’anzianorappresentano un forte elemento di peri-colo, fragilità e disagio. Nella maggiorparte dei casi esiste una predisposizionegenetica alla malattia che viene pesante-mente influenzata dallo stile di vita dellapersona (dieta troppo ricca di zuccheri eridotta attività fisica). Esiste anche unastretta correlazione tra decadimento cogni-tivo e scarso controllo glicemico nelle per-sone con diabete tipo 2: il diabete e unoscarso controllo degli zuccheri nel sangue(glicemia) accelera di 5 anni il fisiologicodeclino età-dipendente della mente. Lo ri-vela uno studio pubblicato sulla rivista An-nals of Internal Medicine: significa che lamente di un 65enne diabetico ha lo stesso

livello di invecchiamento della mente diun 70enne sano. Il lavoro è stato condottopresso la Johns Hopkins BloombergSchool of Public Health di Baltimora e ri-vela come soffrire di diabete a 50 annipossa portare a declino cognitivo 20 annidopo e quindi aumentare il rischio di am-malarsi di demenza senile. Ilcampione  (quasi 16 mila individui dimezza età) è stato arruolato negli anni ‘80e monitorato periodicamente con visite ac-curate fino al 2013: è emerso che coloroche a 50 anni presentavano i segno di dia-bete, pre-diabete, scarso controllo della gli-cemia, presentavano 20 anni dopo un de-terioramento di memoria e funzionicognitive sensibilmente più marcato deicoetanei in buona salute.  I diabetici dimezza età, secondo lo studio, avrebbero

maggiori probabilità di sviluppare signifi-cativi disturbi di memoria e deficit dellasfera cognitiva nei vent’anni successivi ri-spetto ai coetanei che hanno una glicemianormale. Questa riduzione della capacitàmnemonica riguardo a eventi e parole edella funzione esecutiva, ovvero della ca-pacità di governare i processi cognitivi, èstrettamente legata a una progressiva per-dita di capacità mentali che può aggravarsitanto da interferire sullo svolgimento dellavita quotidiana di una persona, fino allademenza conclamata. Secondo i risultatidello studio, il tasso di declino mnemonicoe cerebrale nei diabetici con glicemia scar-samente controllata sarebbe del 19% mag-giore di quanto si è osservato nei pazienticon diabete in buon controllo metabolicoe nel pre-diabete.

Avere il diabete e doverlocontrollare e curare impone,

più o meno, al paziente di doverritrovare un nuovo adattamento

della propria personalità fino ad integrare tutto in un nuovo

modo di essere, dove l’ansia e le altre reazioni emotive vengono così contenute.

di Francesca Curcio

IL CERVELLO E IL DIABETE

ENESSEREPsicologiaB Uno dei più pericolosi alleati

dell’invecchiamento è il diabete

Medi-psico 44-45:Layout 1 20/02/15 10:08 Pagina 44

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In tal modo, la persona con diabete saràin grado sia di gestire la malattia che diconvivere con i sintomi della nuova con-dizione; dalla qualità dell’integrazionedella persona all’interno del proprio esseree del suo ambiente può dipendere moltoil buono o cattivo adattamento alla ma-lattia stessa.Certamente, la fase della vita in cui si ma-nifesta il diabete assume un ruolo impor-tante: quando ciò avviene in un qualunquepassaggio di fase difficoltoso o determi-nante per l’esperienza di vita del paziente,è inevitabile che lo “scoprirsi malato”comporta una riduzione dell’autostimache si rifletterà poi nelle relazioni sociali,familiari e lavorative. La malattia coin-volge e può modificare certamente ilmodo di vivere della persona. Essere an-ziani ed anche diabetici può rappre-sentare un serio problema se si tende asottovalutare la malattia, perché an-ziani, e se non si seguono percorsi dicura adeguati alla propria età. Se inqueste fasi della vita ci si ammala di dia-bete è necessario seguire le indicazioninon solo del diabetologo ma soprattuttodel medico geriatra, poiché la malattiadiabetica nella terza età influenza inmaniera determinante la progressionedell’invecchiamento negli anni e puòmodificare radicalmente la qualità dellavita e l’autosufficienza complessiva. Ildiabete specie se mal controllato, e quindisottovalutato, aggrava la fragilità e le con-dizioni morbose correlate alla senescenza,rendendo molto instabili gli equilibri divari organi e funzioni e complicando ul-teriormente le numerose malattie che

spesso sono associate all’invecchiamentoe anche la vita sociale e di relazione. Es-sere anziani e diabetici comporta il doverprestare attenzione ad alcune problema-tiche come per esempio controllare ilpeso e il valore della glicemia, i liquidiassunti durante il giorno, la nutrizionedel soggetto, il controllo degli sfinteri,il grado di autonomia e di motricità(spesso si evidenzia una perdita di forzae quindi una maggiore stanchezza fisica),quali sono le comorbilità associate aldiabete e dal punto di vista psicologicola memoria, lo stato dell’umore, la pre-senza di disagio sociale e ambientale.E’importante che gli operatori sanitaritengano presenti la componente sociale epsicologica del paziente, i suoi dubbi, isuoi timori, le sue ansie e le preoccupa-zioni. Pertanto sia l’educazione terapeu-tica che la relazione paziente-operatoresanitario devono rappresentare gli “alleatiterapeutici” che vanno a supportare e con-fortare il paziente anche nella dimensionepsicologica e sociale della sua vita. Unavalida relazione e un’efficace comunica-zione fra team diabetologico e paziente èsicuramente associata con una varietà diaspetti positivi relativi sia al migliora-mento dei parametri fisiologici della ma-lattia che al miglioramento dello statoemotivo e della qualità di vita della per-sona con diabete. La presenza di uno psi-cologo nelle équipe di cura per le personediabetiche faciliterebbe l’aumento del-l’aderenza del paziente alla terapia e, diconseguenza, abbatterebbe in modo si-

gnificativo i costi a carico delServizio Sanitario Nazionale: èquanto sostiene l’Ordine degliPsicologi del Lazio, che sta perlanciare un progetto sperimen-tale, in collaborazione con me-dici diabetologi, incentrato pro-prio su questa ipotesi scientificae finalizzato anche a quantificarel’impatto economico. “Il diabeterivoluziona la quotidianità delpaziente: farmaci a orari precisi,somministrazione dell’insulina,alimentazione, visite mediche eanalisi di controllo periodiche,

sorveglianza giornaliera della glicemiaed altro ancora. E’ un carico terapeuticostressante e impegnativo stiamo lavo-rando a un progetto che intervenga sullaelaborazione e accettazione emotiva dellacondizione di diabetico , ovvero dei pre-supposti necessari a mantenere in attotutte le modifiche comportamentali chela patologia richiede: ipotizziamo che unintervento psicologico possa influire po-sitivamente su questo processo e quindisull’aderenza al trattamento medico.L’obiettivo finale è poter valutare se untrattamento psicologico di gruppo, fina-lizzato all’accettazione della condizionedi diabetico, produca una maggiore ca-pacità di controllo, e dunque una mag-giore aderenza al trattamento medico daparte dei pazienti diabetici. E in ultimaistanza, come effetto di sistema, ancheuna riduzione della spesa sanitaria rela-tiva” afferma la psicologa Mara La-stretti, dottoranda del Policlinico Um-berto I di Roma e membro delcoordinamento che sta ultimando la pro-posta progettuale dell’Ordine del Lazio.

In conclusione per evitarel’accelerazione del declino

cognitivo legato all’età la ricetta da seguire è quindi una dieta sana,regolare attività fisica e controllo

del peso corporeo, ovvero per mantenere una mente

giovane e scattante a 70 annibisogna mangiare sano

e fare attività fisica già 50 anni.

Una vita attiva e una regolare attività fisica sono validi alleati terapeutici

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ENESSEREMedicinaB

La diffusioneSi pensa che l’ingrossamento della pro-stata possa iniziare in alcuni uomini giàintorno ai 40 anni di età; ma in generesi manifesta con evidenza dopo i 50 anni(si stima che sia presente nella metà de-gli over 50), è molto frequente nella fa-scia compresa tra i 60 e gli 80 anni, in-teressando fino all’80% degli uomini tra70 e 80 anni. Per quanto riguarda il tumore le possi-

bilità di ammalarsi sono molto scarseprima dei 40 anni, ma aumentano sen-sibilmente dopo i 50 anni e circa duetumori su tre vengono diagnosticati inpersone con più di 65 anni. Tra il 70 e90% degli uomini oltre gli 80 annihanno un tumore della prostata, anchese nella maggior parte dei casi la ma-lattia non dà segni e ci si accorge dellasua presenza solo in caso di autopsiadopo la morte.Il cancro della prostata è il più diffusotumore dell’universo maschile, rappre-sentando circa il 15% di tutti i tumori dia-gnosticati nell’uomo. Stando ai dati piùrecenti, nel corso della propria vita  unuomo su 16 nel nostro paese sviluppa untumore della prostata: è in aumento del53 per cento rispetto a dieci anni fa dovutosoprattutto all’aumento dell’età mediadella popolazione. Nel 2012 in Italia cisono stati circa 8 mila morti e oltre 36.300nuovi casi di cancroCome per altre neoplasie, in Italia sonopresenti marcate differenze tra le regionidel Nord e quelle del Sud: rispetto ai109,5 casi all’anno (ogni 100 mila abi-tanti) nel Settentrione, nelle località delCentro si registra un - 22 per cento e,addirittura, un - 44 per cento nel Meri-dione: una situazione a “macchia di leo-pardo”, non sappiamo se perché la ma-

lattia è meno presente o perché menodiagnosticata.Al di là di questi dati, il cancro alla pro-stata comincia a far meno paura rispettoal passato: nell’ultimo decennio la mor-talità è diminuita di ben il 10 per cento,il rischio che la malattia abbia un esitonefasto non è particolarmente elevato,soprattutto se si interviene in tempo. Lodimostrano anche i dati relativi al nu-mero di persone ancora vive dopo cin-que anni dalla diagnosi, in media oltreil 70%, una percentuale tra le più elevatetra i tumori, soprattutto se si tiene contodell’età avanzata dei pazienti e quindidelle altre possibili cause di morte.

Ipertrofia prostatica benignaL’adenoma prostatico (o iperplasia pro-statica benigna), detto comunemente iper-trofia prostatica benigna (in sigla, IPB)consiste nell’aumento di volume dellaprostata che si estrinseca principalmentenella zona “di transizione” della prostata,ovvero in una parte centrale attorno al-l’uretra prostatica. È una crescita di tipobenigno, perché provoca compressionesui tessuti circostanti ma senza infiltrarli.I sintomi non sono correlati con le dimen-sioni della ghiandola: una prostata di pic-cole dimensioni può provocare sintomimolto più gravi di una prostata dalle di-mensioni maggiori; questo perché la sin-

tomatologia derivadalla somma di duecomponenti: quellastatica, determinatadalla massa dellaghiandola, e quelladinamica, dovuta altono della muscola-tura liscia del collovescicale, della pro-stata e della sua cap-sula. Si è soliti classificarei disturbi urinari indue categorie: ditipo ostruttivo e di

CIO’ CHE FA BENE AL CUORE FA BENE ALLA PROSTATA...

La prostata è una ghiandola fibro-muscolare che fa partedell’apparato genitale maschile  dei mammiferi, uomocompreso, anche se differisce considerevolmente tra levarie specie di mammiferi per le caratteristiche atomi-che, chimiche e fisiologiche. Presente solo negli uomini,in condizioni normali ha le dimensioni di una noce. È si-tuata al di sotto della vescica, 5 cm anteriormenteal  retto e avvolge l’uretra, il canale utilizzato per tra-sportare l’urina dalla vescica verso l’esterno. La sua fun-zione principale è quella di produrre, immagazzinare edemettere il liquido prostatico, cioè una parte del liquidoseminale che contiene gli elementi necessari a nutrire,fluidificare e veicolare gli spermatozoi. Può andare in-contro a infiammazione (prostatite) anche nei giovani (trai 20 e i 50 anni), e soprattutto, co0l passare degli anni, aipertrofia e tumore. Qui fermiamo la nostra attenzionesu alcuni aspetti dell’ipertrofia e del tumore.

di Mario Lizza

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tipo irritativo. Fra gli ostruttivi si ricor-dano difficoltà a urinare (specie ad iniziarela minzione), riduzione del getto, inter-mittenza nell’emissione di un flusso de-bole, incompleto svuotamento della ve-scica, sgocciolamento terminale.Fra i sintomi  irritativi vengono descrittila frequenza nell’urinare (detta pollachiu-ria), bisogno frequente di urinare specienotturna (nicturia), l’urgenza (la necessitàdi svuotare la vescica non può essere ri-mandata) e il bruciore ad urinare. Tuttavia  il numero dei soggetti in cui laIPB diventa sintomatica (cioè costituisceeffettivamente un disturbo), è circa la metàdegli uomini con IPB: in alcuni soggetti,poi, i disturbi sono maggiori che in altri,e col passare degli anni può arrivare a cau-sare una vera e propria compressione e di-storsione dell’uretra prostatica ostruendo lafuoriuscita dell’urina.

Le cause. Il principale fattore di rischioper l’ipertrofia benigna (e anche per il tu-more) è l’età! Se l’ipertrofia prostaticaavanza con l’età si ritiene che possa rive-stire un ruolo fondamentale la variazionedell’equilibrio ormonale in andropausa, inparticolare il livello dell’ormone maschile,il testosterone, nel senso che il nuovo as-setto ormonale (alterazione del testosteronee aumento degli estrogeni) può favorirel’ingrossamento della ghiandola prostatica.

Nel n. 1/2015 a pag. 49 è stata omessala firma di Mario Lizza al box “Alcuneregole generali per mangiare bene”.Ci scusiamo con i lettori e con l’interessato.

l Sì al consumo di frutta e verdura.Molto consigliato, il pomodoro:contiene licopene che protegge la salutedella prostata. l Limitare cibi grassi e carni rosse,farine e zuccheri raffinati.l No all’eccesso di qualunque bevandaalcolica. l Peperoncino: ci sono i talebani afavore e i talebani contrari. Col buonsenso, alcune volte la settimana, un po’di peperoncino si può consumaretranquillamente. Se esso avesse gravinocività per la prostata, nel meridioned’Italia avremmo una strage di malatiprostatici (mentre abbiamo visto che èvero il contrario).l Semi di zucca: ricchi di fitosteroli e dizinco, si sono rivelati alleati dellaprostata.l Serenoa repens: è un estrattodi polline di fiori, risultato efficace nelridurre la componente infiammatoriapresente nell’IPB e nel migliorare moltisintomi come la nicturia.l Vit. D: fra le altre proprietà, è unfattore altamente protettivo contro ilcancro della prostata, riduce laprogressione del tumore se presente.Come visto in un precedente articolo, neoccorrono 300 mila o addirittura 1milione di unità l’anno. L’organismo è

in grado di assumerne la quantitànecessaria e la vit. D non metabolizzataviene accumulata nei tessuti adiposi emuscolari per essere reso disponibile infunzione del fabbisogno dell’organismo.l Tè verde: ricco di polifenoli, contrastalo sviluppo del cancro alla prostata.l Acqua: anche 2 litri al giorno, maevitare di bere molto dopo le ore 17, perridurre il bisogno di urinare durante lanotte; cercare sempre di svuotare deltutto la vescica: può aiutare urinarestando seduti, anche per evitare il rischiodi una sincope (svenimento) daminzione. l Sì all’esercizio fisico, anche moderato. 

In conclusione, è proprio il caso di dire, ciò che fa bene al cuore

fa bene alla prostata!

QUALE RELAZIONE TRA IPERTROFIA E CANCRO DELLA PROSTATA?

Manca lo spazio per trattare i temi della diagnosi e della cura nelle malattie prostati-che, ma un brevissimo accenno ad alcuni elementi comportamentali è importante.

Alla luce delle attuali conoscenze, si sa che l’ipertrofia non può trasformarsi incancro. Sono entrambe patologie molto frequenti, spesso coesistono, ma non

sono correlate: il più delle volte il tumore viene diagnosticato incidentalmente du-rante indagini per la più diffusa ipertrofia. L’aumento volumetrico è un fenomenolegato all’età, e si verifica, più o meno, in tutti gli uomini a partire soprattutto dai 50anni. È una condizione assolutamente benigna che non ha nessuna relazione coltumore prostatico ed è suscettibile di terapia medica e chirurgica. L’IPB non può degenerare nel cancro della prostata, trattandosi di due patologieben distinte che si impiantano su zone diverse della prostata: l’ipertrofia si sviluppanell’area più interna, quella cioè a contatto con il collo della vescica (da cui i disturbiurinari), mentre il tumore si sviluppa quasi sempre nella porzione periferica dellaghiandola, non è in contatto diretto con la vescica e quindi, specie nella fase iniziale,non da segni di sé e non da sintomi. Il tumore prostatico non è ereditario, si è però ipotizzato che nella sua insorgenzavi sia una componente genetica. È stata infatti accertata una sua maggior incidenzanei maschi con familiarità per la malattia: se tra i parenti di primo grado (padre,fratello, ecc.) si registrano casi di tumore, le probabilità di ammalarsi aumentano.È pertanto necessario in questi soggetti anticipare l’età di inizio dei controlli (soli-tamente a partire da 40- 45 anni). Vengono escluse componenti ambientali nel-l’eziologia del cancro prostatico.

LA PREVENZIONE PARTE A TAVOLA

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NELL’ORTO E NEL GIARDINO CON LA LUNATutto pronto per la grande semina dell’anno, quella da cui si avranno le verdureprimaverili ed estive. Un momento importante, in cui non si può proprio dimenticarela Luna, pronta anche in giardino a darci una generosa mano.

NELL’ORTO - Semi e attrezzi alla mano, si entra nel periodo più intenso dell’anno. Èquesto infatti il momento in cui riprendono a pieno ritmo le semine, da effettuare, ov-viamente. seguendo la Luna. Ci vuole la fase crescente per ceci, rucola, zafferano, pi-selli (al nord), per seminare in semenzaio i peperoni e mettere a dimora le zampe diasparago. In calante è invece il tempo giusto per la semina in semenzaio di basilico,bietola da coste, cipolla bianca, erba cipollina, lattuga, prezzemolo, ravanello, sedano.All’aperto invece bietola da orto, le varietà precoci di carote, cavolo cappuccio prima-verile-estivo, rape e spinaci. Se non già fatto, si possono ancora piantare i bulbilli diaglio e il topinambur. Rincalzare i piselli seminati in autunno.NEL GIARDINO - Anche qui, come nell’orto, aria di grandi manovre! Con la Luna crescentepropagare per talea begonie, dalie e viti americane e posizionarle in substrato di sabbiae terriccio. Mettere a dimora forsizia, cotogno giapponese, clematide e rose. Tra i ram-picanti piantare convolvolo e pisello odoroso, proteggendo il terreno con della paccia-matura per evitare che le gelate danneggino le radici. Seminare viola e violacciocca invaso e pelargoni in semenzaio. Potare a febbraio le rose in crescente per averle agambo lungo, altrimenti in calante. Sempre in Luna calante potare e cimare - ovvero ri-durre la cima - le siepi delle specie spoglianti, gli arbusti a fioritura autunnale e quelliche hanno già perso i frutti. Iniziare a potare anche le ortensie e le erbe aromatiche.

IL VIBURNO DALL’ANTICO PROFUMO

Tra i tanti fiori e cespugli dal sapore antico chestanno riconquistando spazi ed estimatori nei

giardini d’oggi, uno dei più amati è senz’altro il vi-burno. Se quindi ci affascinano i giardini d’altri tempi,quelli dai fiori semplici e gentilmente profumati, al-lora è la pianta che fa per noi. Comunemente chia-mato palla di neve o pallon di maggio per i suoi pic-coli fiori bianchi raccolti a formare bellissimi mazzi, il Viburnum opulus si trapiantainsieme agli altri cespugli a marzo. Molto decorativo, raggiunge i quattro metri d’altezzae fiorisce generosamente ad aprile-maggio. Poco esigente, predilige posizioni soleg-giate ma non teme le basse temperature. Inoltre si accontenta delle piogge, con qual-che annaffiatura nei periodi particolarmente asciutti.

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Hanno detto...L’Eden è quella vecchia casa in cui abitiamo ogni giorno,

senza sospettare quale sia la sua vera natura,

finché non la lasciamo.Emily Dickinson

ALMANACCOBARBANERA

LE NOSTRE RUBRICHE

In vigore dal 1762

DICE IL PROVERBIO...Se febbraio non isferra,

marzo mal pensa

Circa il freddo, visto che febbraio è consi-derato il mese più freddo dell’anno in-

sieme a gennaio, abbondano le raccomanda-zioni anche nei proverbi: “di gennaio e febbraiometti il tabarro”, ovvero un tipo di corto man-tello maschile, è una di queste. D’altra parte“se febbraio non isferra, marzo mal pensa”,cioè se il mese di febbraio si scatena col mal-tempo va bene, anche perché altrimenti ci pen-serà marzo a far per lui, con più grave dannoper i futuri raccolti. Quasi vigesse un criteriodi compensazione quanto a caldo, freddo,buono e cattivo tempo, si diceva anche “népioggia, né gelo, non resta mai in cielo”. I con-tadini delle campagne senesi in Toscana usa-vano anche dire: “ci s’avanza due anni!” allu-dendo all’aver dovuto sopportare due annatemagre per cui ci si aspettava due annate grasse,quasi fossero dovute dalla Provvidenza Divina.

ASTRONOMIAL’Equinozio di primavera

Dopo il Capodanno, l’arrivo della prima-vera è forse, nei 365 giorni del calenda-

rio, il momento più denso di significati. Astro-nomicamente parlando è segnata dall’equi-

nozio, in cuinotte e dì hannouguale durata.Anche se l’appa-renza inganna isensi. Compliceinfatti la rifra-

zione dei raggi solari dovuta all’atmosfera ter-restre, la percezione è che il periodo di lucesia maggiore perché il sole ci appare primache sia effettivamente sorto, mentre conti-nuiamo a vederlo anche dopo il tramonto, 10minuti in più, con la sensazione di una nottepiù corta. Andando indietro nel tempo, l’equi-nozio, inizio del nuovo anno, era affollato diriti e feste in cui la ripresa della vita seminavala terra di fuochi e danze per assicurarsi buoniraccolti. Si credeva che più alti fossero stati isalti, più alto sarebbe cresciuto il grano.

BENESSERE CON LA NATURA - VIOLE ANNUNCIO DI PRIMAVERA

Si incontrano già a febbraio lungo i viottoli di campagna, sotto i raggi del primo tiepido sole,annuncio della bella stagione. Della viola odorata, detta anche “viola mammola”, colpisce

il fiore, che non volge verso l’alto, come di solito accade, bensì di lato e un poco in basso,come fosse un occhio intento a fissare qualcosa. Fin dall’antichità la violetta è simbolo di mo-destia, onestà, pudore e innocenza. Gli antichi Greci se ne cingevano il capo a protezione dal-l’ubriachezza e ci aromatizzavano addirittura il vino, i Romani la friggevano con fettine diarancio e limone. Anche come rimedio fitoterapico è apprezzata fin da tempi remoti. Espettorante,sudorifera, lassativa, nell’uso interno calma tosse, irritazioni della gola. Nell’uso esterno, agiscesu tumefazioni e palpebre infiammate. Ottimo l’infuso per il mal di gola da preparare infondendo15 g di fiori in ½ litro di acqua bollente per tre minuti circa. Filtrare e dolcificare con miele.Bere una tazza di infuso tre volte al giorno, lontano dai pasti.

Barbanera 48:Layout 1 18/02/15 13:12 Pagina 48

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di Guglielmo CarrettiFILATELIA

LE NOSTRE RUBRICHE

La consuetudine di ce-lebrare ad ogni costoanniversari più di-sparati serve senz’al-

tro per ricordare storie e per-sonaggi, cioè la STORIA, maanche a riempire le terze pa-gine dei giornali e le rubricheculturali di radio e televisione.Quindi dobbiamo adeguarci,per non cadere in “buchi” gior-nalistici, alle celebrazioni cor-renti in questo periodo e nonpossiamo senz’altro dimenti-care il 750° anniversario del-la nascita di “Durante” cheè poi il vero nome del poeta escrittore sommo italiano fa-moso nel mondo come DAN-TE o l’ALIGHIERI. Fu la fa-miglia a far cambiare percomodità il Durante in Danteche vide la luce nel 1265, nonè chiaro se nel maggio o nelgiugno di quell’anno – eviden-temente gli uffici anagrafe nonerano ancora inventati o per-fettamente funzionanti (ma an-cora oggi hanno dei problemi)

– però lui stesso ha precisatonella sua opera Divina di es-sere nato nel segno dei Ge-melli, quindi nel suddetto pe-riodo. E siccome compito diquesta rubrica è quello di par-lare di filatelia vediamo di rin-tracciare meglio possibile ifrancobolli dedicati a Dante,che non sono pochi. Nel 1921cominciò il Regno d’Italia conuna serie di tre francobolli da15,25 e 40 cent. (foto 1, 2 3).Poi nel 1932 vennero emessiben 14 francobolli, dedicati atutti i maggiori letterati italiani,che avevano anche lo scopodi finanziare la Società DanteAlighieri fondata nel 1889 daun gruppo di letterati italiani,presieduti da Giosuè Carducci,per diffondere e difendere lalingua italiana all’estero e as-sistere gli emigranti italiani pernon far loro perdere la fami-liarità con la lingua natìa.Quello da L10 con sovrap-prezzo di L. 2,50 era dedicatoa Dante. (foto 4).

In circolazione c’era anche unaltro francobollo con l’effigedi Dante, da 15 cent., riservatoalla Posta pneumatica che erail mezzo di comunicazione etrasmissione di documentiusato nelle grandi città. La Dante, come viene fami-liarmente chiamata la DanteAlighieri, è a tutt’oggi moltoattiva nel tenere viva l’atten-zione verso il Poeta che già aisuoi tempi aveva viva una vi-sione di un’Europa unita, iden-tificata nel Sacro Romano Im-pero, con una Chiesaindipendente e spirituale; peranni l’artefice di molti eventicreati dalla Dante è stato Vit-torio Sermonti, oggi ottanta-cinquenne, che annovera mi-gliaia di letture effettuate intutto il mondo in modo impa-reggiabile, così come sono leinterpretazioni che oggi abbia-mo spesso occasione di sentireda Roberto Benigni. Uno deimodi di celebrare quest’annoil sommo Poeta sarà la proie-

zione di 100 brevi film, unoper ogni canto della DivinaCommedia, girati in luoghipoco conosciuti e con riferi-menti al Poeta.Nel 1965, 7° Centenario dellanascita di Dante, Italia e S. Ma-rino emisero vari francobolli,rispettivamente 4 e 3 valori conillustrazioni riferite alla Com-media (per S. Marino riportia-mo, per ragioni di spazio, so-lamente il valore illustrato conuna delle incisioni del Dorè,quella riferita alla barca di Ca-ron dimonio, traghettatore perl’Inferno) (foto 5-6-7-8 per Ita-lia-9-per S. Marino).Per il 2015 non sono program-mate nell’area italiana emis-sioni riferite all’anniversarioin argomento.Qualche numero fa abbiamoparlato dell’emissione del2009 congiunta fra Italia, S.Marino e Vaticano per affer-mare la difesa della lingua ita-liana, con citazioni sempredalla Divina Commedia.

750 ANNI DALLA NASCITA DI DURANTE(alias Dante)

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francobolli 49:Layout 1 19/02/15 19:23 Pagina 49

ORIZZONTALI1 In neurofisiologia, punto di contatto fra duecellule nervose - 6 Tragedia di Shakespearescritta verso il 1603 - 11 Zeus la amo’ nascostoin una nuvola dorata - 12 La panacea di tutti imali - 13 Il Von Fürstenberg stilista - 14 LosAngeles - 15 Uscito dalle acque - 19 999 latini- 21 Centro aeronautica militare di montagna- 23 Germania in lingua madre - 26 Bari - 27Direttore generale - 28 Agnolotti - 30 Serveper portare i condimenti - 32Agenzia spazialeitaliana - 33 A Dio… in latino - 35 Pronome -36 Intelligenza artificiale - 39 Militar Police -40 Harry illusionista statunitense di originiungheresi - 43 Tipo di salsa - 45 Componentesottocorticale del telencefalo - 47 L’ordinaledello Stupor Mundi - 48 Gli spiriti di una notavia romana - 50 Anno domini - 51 ReggioCalabria - 53 … culpa! - 54 Condimento - 56Ente nazionale addestramento professionale- 59 Torino - 61 Pile stilo - 62 Napoli - 63Tipo di panino con carne - 68 Gestori o pro-prietari di osterie - 69 Giuseppe architetto eorafo italiano - 71 Piccolo fiume - 74 Film diCarlo Vanzina del 2006 - 75 Ravenna - 76Quello di un punto contiene un insieme apertocontenente il punto - 80 Nota musicale - 81Film del 1987 diretto da Brian de Palma

VERTICALI1 Nella retorica classica è la figura che poneil tutto per la parte - 2 Satellite mediceo digiove - 3 In afrikaans, “separazione” - 4 Sa-

lerno - 5 International Labour Organization - 6 In latino si legge e - 7 Escursionistiesteri - 8 Lumen Gentium nei documenti - 9 Articolo maschile - 10 Attraverso il lin-guaggio, riproduce il suono associato all’oggetto in questione - 14 Moneta della Ro-mania - 16 In maniera migliore - 17 Sassari - 18 Colore dal giallo oro al giallomarrone - 19 Societa’ del gruppo Riva - 20 Uno dei più importanti cereali - 21 Con-sulenti del lavoro - 22 Monza-Brianza - 24 Ettaro - 25 Prima persona plurale - 29499 a roma - 31 Celebre first lady russa - 34 Esperienza in filosofia - 37 Tipicapianta della macchia mediterranea - 38 L’elettrodo a potenziale più alto di un ap-parecchio elettrico - 41 Dotti musulmani di scienze religiose - 42 Norme tecniche diattuazione - 43 Forma giuridica più comune in Svizzera- 44 Gli anni di un uomo -46 Due latino - 49 Nella cabbala ebraica, le dieci modalità di Dio - 52 Sostanze de-rivate dagli idrocarburi aromatici per la sostituzione di uno o più atomi di idrogenocon gruppi ossidrile – OH - 55 Divinita protettrici del focolare - 57 Nuclei anti-sofisticazioni e sanità - 58 Imperia - 59 Aggettivo possessivo - 60 Bordo - 64 BeataVergine - 65 Gruppo di Azione Locale - 66 Città dei Paesi Bassi nella provinciadella Gheldria - 67 Lago salato in via di prosciugamento - 70 Amore carnale - 72Altro nome del mendicante presente nel XVIII libro dell’Odissea - 73 OrganizzazioneNazioni Unite - 77 Nuoro - 78 Trento - 79 The… serie trasmessa su Fox dal 2003 al2007 - 80 Introduce un’ipotesi

ANGOLO DELLE SOLUZIONISOLUZIONE DEL N. 1-2015 DI ESPERIENZA

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di Ermete Trismegisto

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ENIGMISTICALE NOSTRE RUBRICHE

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