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RISPONDE L’ESPERTO DAL SERVIZIO DI TICKETING, LE RISPOSTE ALLE QUESTIONI POSTE DAI SOCI A CURA DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO LUGLIO 2016

ESPERTO RISPONDE - LUG2016 - Assofrigoristi · Responsabile può delegare la responsabilità ad un soggett o terzo (Terzo responsabile) conformemente a quanto stabilito dall’art

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RISPONDE

L’ESPERTO

DAL SERVIZIO DI TICKETING, LE RISPOSTE ALLE QUESTIONI POSTE DAI SOCI

A CURA DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO

LUGLIO 2016

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L’ESPERTOA seguito dell’atti vazione del servizio di “TICKETING” nell’area riservata del sito e di un periodo di osservazi-one per permett ere agli utenti Soci di imprati chirsi con lo strumento, è giunta l’ora di rendere a tutti quelle informazioni che interessano molti tecnici relati vamente alle operazioni di caratt ere tecnico, normati vo e burocrati co con le quali hanno a che fare quoti dianamente.Il “TICKETING” è un servizio innovati vo e di assoluta esclusività di Assofrigoristi . Si tratt a di risposte data per iscritt o ai Soci che pongono domande nelle aree alle quali è dedicato il servizio.Con “L’esperto Risponde” metti amo le risposte più signifi cati ve per argomento o per numerosità, a dispo-sizioni di tutti i Soci, affi nchè, come necessario e come indicato dallo Statuto dell’associaizone, si conti nui a crescere per mantenere un presidio di competenza e di sostenibilità ambientale che consenta di realizzare impianti a regola d’arte, manutenerli al meglio ed ott enere quelle soddisfazioni che un frigorista si att ende dal suo lavoro.La DIrezione ed il CTS

D. - Buonasera. un nostro cliente ci chiede l’ac-catastamento al CURIT dell’impianto installato su una cella frigorifera. Vorrei sapere se la nostra at-ti vità ”installazione di impianti e celle friorifere” ri-entra tra quelle previste per l’iscrizione al CURIT e se siamo soggetti al rilascio del librett o di impianto secondo DPR 74/2013. R. - La D.G.R. 3965/X del 31 luglio 2015 si applica agli impianti termici che, come da defi nizione riportata sulla delibera stessa, hanno come desti nazione d’uso climati zzazione invernale/esti va e acqua calda sani-taria. Sulla D.d.u.o. 11785 23 dicembre 2015, tutt a-

via alla sezione 5.1 vengono ricompresi nell’ambito di applicazione anche impianti per il mantenimen-to della temperatura di beni, quali ad esempio sale server e serre. Lo staff del Curit, inoltre, citando la medesima norma, risponde alle richieste di chiarimento informando che sono ricomprese nell’obbligo di targatura anche gli impianti a servizio di celle frigorifere, destando la nostra perplessità.Abbiamo pertanto richiesto e ott enuto un incontro a fi ne febbraio con la regione Lombardia per un chiari-mento uffi ciale in merito.

LOMBARDIA: LE CELLE FRIGORIFERE NON SONO....CLIMATIZZAZIONE

UN PO DI CHIAREZZA SULLE DICHIARAZIONI DI CONFORMITA’D. - Abbiamo installato un nuovo impianto frigor-ifero su cella, la fatt ura è stata fatt a ad una soci-età di leasing che ci ha richiesto una dichiarazione di confomità CE per l’installazione. Non l’abbiamo mai fatt a. E’ corrett a la richiesta? Se SI, ci sono dei moduli da compilare o copiare? Noi abbiamo fat-to solo una semplice dichiarazione di montaggio.R. - Gli impianti frigoriferi sono macchine con gas in pressione, in genere alimentati elett ricamente. Possono essere soggetti alla diretti va sugli impianti a pressione (PED) 97/23/CE, alla diretti va macchine 2006/42/CE e alla diretti va bassa tensione (LVD) 2006/95/CE e quindi il fabbricante di tali impianti deve produrre una dichiarazione di conformità CE

per immett ere tali apparecchiature sul mercato, cioè costruirle e venderle. La valutazione di quali siano le diretti ve applicabili, così come della loro esclusione, dipende da com’è fatt o l’impianto e dai rischi connes-si. Inoltre, gli impianti di refrigerazione a servizio di edifi ci sono soggetti al DM37/2008, che impone che gli impianti vengano costruiti a regola d’arte (negli impianti frigoriferi si può fare riferimento alle UNI EN 378) e richiede che l’installatore, all’art.6, produca una dichiarazione di conformità dell’impianto cos-ti tuito. La richiesta risulta pertanto giusti fi cata. Per il formato della marcatura CE e le dichiarazioni fate riferimento alle norme citate.

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D. - Abbiamo installato un nuovo impianto frigor-ifero su cella, la fatt ura è stata fatt a ad una soci-età di leasing che ci ha richiesto una dichiarazione di confomità CE per l’installazione. Non l’abbiamo mai fatt a. E’ corrett a la richiesta? Se SI, ci sono dei moduli da compilare o copiare? Noi abbiamo fat-to solo una semplice dichiarazione di montaggio.R. - Gli impianti frigoriferi sono macchine con gas in pressione, in genere alimentati elett ricamente. Possono essere soggetti alla diretti va sugli impianti a pressione (PED) 97/23/CE, alla diretti va macchine 2006/42/CE e alla diretti va bassa tensione (LVD) 2006/95/CE e quindi il fabbricante di tali impianti deve produrre una dichiarazione di conformità CE

per immett ere tali apparecchiature sul mercato, cioè costruirle e venderle. La valutazione di quali siano le diretti ve applicabili, così come della loro esclusione, dipende da com’è fatt o l’impianto e dai rischi connes-si. Inoltre, gli impianti di refrigerazione a servizio di edifi ci sono soggetti al DM37/2008, che impone che gli impianti vengano costruiti a regola d’arte (negli impianti frigoriferi si può fare riferimento alle UNI EN 378) e richiede che l’installatore, all’art.6, produca una dichiarazione di conformità dell’impianto cos-ti tuito. La richiesta risulta pertanto giusti fi cata. Per il formato della marcatura CE e le dichiarazioni fate riferimento alle norme citate.

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RISPONDEIL TERZO RESPONSABILE SUL DPR74, ALTRO ARGOMENTO CONTROVERSOD. - Buongiorno, per fare il ”terzo responsabile” quali sono i requisiti ? grazie.R. - Gent.mo, se si riferisce alla fi gura del “terzo re-sponsabile” per l’esercizio e la manutenzione de-gli impianti termici, si fa riferimento all’art.6 del DPR74/2013.La regione Veneto nella Dgr n. 1363 del 28 luglio 2014 fa riferimento alla norma nazionale. All’art.5 comma 1 dice “L’esercizio, la conduzione, il controllo, la ma-nutenzione dell’impianto termico per la climati zzazi-one ed il rispett o delle disposizioni di legge in materia di effi cienza energeti ca sono affi dati al Responsabile dell’impianto, in quanto: Proprietario, Occupante, Locatario oppure Amministratore di Condominio; il

Responsabile può delegare la responsabilità ad un soggett o terzo (Terzo responsabile) conformemente a quanto stabilito dall’art. 6 del D.P.R. 74/2013”.In regione Lombardia, nella delibera D.g.r. 31 luglio 2015 - n. X/3965, all’art. 11 comma 11 è espressa-mente scritt o:“11. Il Terzo responsabile deve essere un’impresa iscritt a alla Camera di Commercio o all’albo deg-li Arti giani, ai sensi dell’art. 1 comma 2 del Decreto Ministeriale 22 gennaio 2008, n. 37, ed abilitata con riferimento alla lett era c) e, per gli impianti a gas, an-che lett era e) dell’art. 1 comma 2 del suddett o De-creto.”

LA PED E’ IMPORTANTE, MA NON C’E’ SOLO QUELLA!

D. - Buongiorno, avrei bisogno di un chiarimento sul seguente argomento:Se collego una unità che ricade in art.3 .3 secondo la diretti va 97/23 e un evaporatore sempre in art. 3 parag. 3 cosa devo lasciare al cliente visto che l’arti -colo 3 al punto 3 dice: ” Tali att rezzature e/o insiemi non devono recare la marcatura CE di cui all’ arti co-lo 1 5” , quindi non posso usare la procedura che uti lizzo per la I cat.R. - Buonasera, in merito alla sua richiesta, se collega un’unità che ricade nell’art.3.3 della diretti va PED a un evapoporatore sempre in art.3.3, il suo impianto NON ricade negli obblighi previsti dalla diretti va PED, il che la esenta dal rilasciare marcatura CE per impi-anti in pressione. Tenga però presente che un impi-

anto frigorifero, non risponde soltanto alla diretti va per gli impianti in pressione (PED), ma anche alla Di-retti va Macchine e alla diretti va bassa tensione, ol-tre che ovviamente avere l’obbligo di dichiarazione di conformità per il D.M. 37/08. Come tale quindi le rimane comunque l’obbligo di redigere una dichi-arazione di conformità, ed apporre marcatura CE in-dicante il nome del fabbricante.A ti tolo informati vo le comunico che è uscita la re-visione della PED, Diretti va 2014/68/UE che sosti tu-isce la Diretti va 97/23/CE in materia di att rezzature a pressione.

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L’ESPERTOD. E’ necessario il Certi fi cato F-Gas aziendale ed è obbligatorio per comprare gas?R. - Il regolamento 517/2014 impone che il gas sia venduto e acquistato da aziende con certi fi cazione Fgas oppure da aziende che impiegano personale certi fi cato. Ciò signifi ca che:- una persona con il certi fi cato fgas può acquistare il gas se è dipendente di azienda certi fi cata (nel caso di azienda unipersonale, deve essere certi fi cata la per-sona e l’azienda stessa)- una persona con il certi fi cato fgas può acquistare il gas anche se non è dipendente di azienda certi fcata PURCHE’ tale gas non venga uti lizzato dirett amente

dall’azienda per le operazioni di installazione e ma-nutenzione di apparecchiature che contengono gas fl uorurato. E’ il caso ad esempio di un supermercato o caseifi cio, dove il manutentore può essere certi fi -cato fgas ma l’azienda non lo è; in tale situazione, il manutentore può acquistare il gas ma le operazioni di installazione e manutenzione non le può svolgere dirett amente l’azienda o il manutentore perchè ci si deve avvalere di aziende certi fi cate (ad esempio ditt a esterna certi fi cata Fgas). Il manutentore dipenden-te del caseifi cio, in questo caso, può svolgere solo la ricerca delle perdite senza aprire il circuito frigorife-ro.

D. - Nel caso in cui su UN impianto vecchio AD R22 faccio aggiunte R422 in questo caso devo fornire al cliente il nuovo registro F GAS?L’R22 è un idroclorofl uorocarburo, sostanza lesiva per l’ozono, soggett o al regolamento CE 1005/2009.R422 è un idrofl uorocarburo, esente cloro, non le-sivo per l’ozono MA ad eff ett o serra, soggett o al regolamento 517/2014. Sono due legislazioni completamente diverse.Stesso discorso vale per R422D ?Dalla FAQ dell’ISPRA25 - Ho un’apparecchiatura contenente R-22 sot-toposta nell’anno di riferimento a sosti tuzione con una delle sostanze della Dichiarazione F-Gas: cosa devo fare? Ai fi ni della dichiarazione se l’apparecchiatura con-siderata ha una carica complessiva pari almeno a 3 kg e se la sostanza contemplata dalla dichiarazione è stata introdott a nell’anno di riferimento in quan-ti tà pari almeno a 3 kg allora è necessario consider-are anche questa apparecchiatura ai fi ni della dichi-arazione F-Gas. Nel compilare la dichiarazione sarà necessario indicare la quanti tà di carica circolante e compilare il campo “quanti tà aggiunta” indicando i kg di sostanza aggiunta (se la sosti tuzione è stata

completa allora la quanti tà aggiunta sarà pari alla carica totale).L’esempio descritt o è generalizzabile anche al caso di impianti nei quali la carica circolante, costi tuita da una sostanza diversa da R-22 e non compresa nell’elenco ai fi ni della dichiarazione, è stata par-zialmente sosti tuita da un gas compreso nell’elenco delle sostanze considerate ai fi ni della dichiarazi-one.R. - La prati ca di mischiare gas refrigeranti è tecnica-mente sconsigliata dalla norma EN378-3 e dal punto di vista normati vo si rischia di creare situazioni dif-fi cilmente gesti bili in quanto, come già evidenziato, R22 è un HCFC sostanza ozonolesiva sott oposta al regolamento 1005/2009 mentre l’R422 (sia A che D) è un HFC sott oposto al regolamento 517/2014. L’R22 necessita di un librett o di apparecchiatura conforme al DPR147/2006 reg. 1005/2009 mentre l’R422 (qua-lunque lett era) necessita di registro di apparecchia-tura come da regolamento 517/2014. La parziale sos-ti tuzione di cui parla ISPRA è, molto probabilmente, aff erente ai casi in cui esistono più circuiti frigoriferi con R22 all’interno della stessa macchina e che alcuni di questi sono stati riconverti ti a R422.

ACQUISTO DI REFRIGERANTE: UNA PRECISAZIONE IN ATTESA DI CHIAREZZA

NON MISCHIATE I GAS!

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RISPONDE

TERZO RESPONSABILE DPR74: COME SI FA A NON PERDERE I CLIENTI?

D. - Buongiorno, parlando con il responsabile di una ditt a che ha preso la manutenzione della Centrale Termica c/o un nostro cliente, al quale noi facciamo la manutenzione del condizionamento, mi ha det-to che se si dovesse assumere il ruolo di terzo re-sponsabile per le centrali termiche, (visto la potenza di 660 KW e quindi non può farlo il committ ente), con il DPR 74 il terzo responsabile diventa anche il responsabile della manutenzione degli impianti di condizionamento.Avrei bisogno di sapere se eff etti vamente è così.Nel caso fosse eff etti vamente così e quindi se non è il terzo responsabile che ci delega la manutenzi-one del condizionamento, vi chiedo quale soluzione possiamo adott are, altrimenti ci troviamo nei guai e queste ditt e che si occupano di tutt o ci portano via i nostri clienti .Vi chiedo di farmi sapere qualcosa in tempi brevi, sti amo rischiando di perdere un grosso cliente.Ringrazio anti cipatamente e porgo cordiali saluti .R. - Si tratt a di una situazione che sta diventando molto comune, per eff ett o della nuovo DPR74/2013, che prevede librett o di climati zzazione e, in alcune regioni, la targatura unica per gli impianti nei qua-li caldaie e chiller scaldano e raff reddano la stessa acqua. E quindi anche il terzo responsabile diventa unico. E’ evidente che questo meccanismo farà in modo che l’interlocutore del cliente per la gesti one e la manutenzione sia unico. Abbiamo già sollevato la problemati ca presso alcune regioni. Come avete

evidenziato, in questo caso è possibile che si creino le situazioni in cui il “caldaista” diventa responsabile anche del chiller (nulla vieta però anche il contrario, cioè che il frigorista diventi responsabile della cal-daia). In tali casi però chi diventa terzo responsabile può subappaltare alcune operazioni di manutenzi-one agli specialisti , pur rimanendo sempre responsa-bile della manutenzione. A nostro avviso, per non perdere il cliente, avete va-rie opzioni:- fate voi un’off erta per la presa in carico come terzo responsabile di tutt a la centrale termica, se ne avete i requisiti - se non sarete voi il terzo responsabile, cercate di convincere il cliente fi nale a dare l’appalto di terzo responsabile a chi gli assicura che sarete voi a con-ti nuare a gesti re la manutenzione della parte fred-do, perchè avete competenza, esperienza, e magari li seguite anche per tutt o quello che riguarda l’aspett o fgas (registro, controlli, ecc.) - cercate di convincere il futuro terzo responsabile a dare a voi la manutenzione della parte freddo in quanto la vostra esperienza sulle macchine e in ques-ti one e il vostro legame con il cliente gli potrebbe semplifi care la vitaSiamo a disposizione se vi servono ulteriori indicazi-oni più precise in merito agli argomenti tecnico-nor-mati vi che potreste uti lizzare in merito.CTS Assofrigoristi

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L’ESPERTO

D. - Buonasera, chiedo genti lmente se per operare su impianti frigoriferi che hanno come fl uido refrig-erante il gas PROPANO, necessita o meno il posses-so del Patenti no dei gas tossici (caso analogo per l’Ammoniaca).R. - Tutti gli idrocarburi sono classifi cati come infi am-mabili ma non tossici. Questo conduce ad una loro classifi cazione del ti po “A3” in accordo con la EN 378 Parte 1. Ogni riferimento per l’uso in sicurezza dei re-frigeranti infi ammabili nelle applicazioni commerciali ed industriali deve essere fatt o a questo standard.Se acquista un chiller, con un circuito di scambio secondario, sarà stato il costrutt ore a provvedere a costruire la macchina secondo tutti gli standard ri-chi-esti . Per ciò che concerne la prati ca dell’installazione e dell’assistenza l’unico standard riconosciuto a livello europeo è la EN 13313, che l’associazione ha iniziato a promuovere in modo importante anche all’ulti ma MostraConvegno di Milano. Con AREA abbiamo anche pubblicato una Guida sui refrigeranti infi ammabili e moderatamente infi am-mabili (una defi nizione importata da ANSI/ASHRAE Standard 34-2013, A2L) disponibile SUL SITO.Generalmente l’esperienza di personale che abbia già

lavorato con refrigeranti “pericolosi” come l’ammo-niaca aiuta, ma non vi sono restrizioni sulle qualifi che personali ma si raccomanda un adeguato training ed una certi fi cazione EN 131313.In ogni caso, come per ogni refrigerante, la proget-tazione deve eliminare la maggior parte dei rischi, rendendo quelli residui minimi.Se il chiller è, poi, installato in esterno con un sec-ondario a glicole, si rimuovono i rischi della migrazi-one dell’idrocarburo negli spazi occupati da persone, dove la concentrazione di HC in caso di perdita po-trebbe diventare problemati ca. Se invece si ha la ne-cessità di una installazione interna, il progett o deve prevedere l’eliminazione dei rischi.La lista dei controlli di sicurezza sarà per:- procedure- area di lavoro- presenza di refrigerante- presenza degli esti ntori- venti lazione dell’areaOccorre ricordare di permett ere sempre e costante-mente la visibilità e la leggibilità delle eti chett e e pre-scrizioni sulla macchina. Ad ott obre è prevista una sessione formati va sulla EN 13313, e una certi fi cazione entro fi ne anno.

COSA SERVE PER OPERARE SUL PROPANO?

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RISPONDE

D. - Per riparazione impianto:-recuperano kg 25 di gas per eff ett uare la ricerca perdita su un circuito (gas poi rimesso nell\’impi-anto a fi ne intervento) - nel foglio del Registro mi trovo il recupero di 25 kg - NON DEVO INSERIRLO IN DICHIARAZIONE GIUSTO?-a fi ne riparazione perdite aggiunto kg 8 nel primo circuito e kg 29 nel secondo circuito - QUESTO DEVO DICHIARARLO ...METTO UNICA RIGA CON TOTALE 8+29 COME LEGGO DA ISTRUZIONI ESSENDO GAS UGUALE E MOTIVO RIPARAZIONE - E’ TUTTO COR-RETTO?Quindi scusa quando uso il campo QUANTITA’ RE-CUPERATA nella Dichiarazione?R. - Gas aggiunto = è il gas che avete portato in cant-iere e avete aggiunto alla macchina

Gas recuperato = è il gas che vi siete portati via dal canti ere e che avete tolto dalla macchinaSe lo stesso gas è stato tolto e rimesso nell’impianto, nessuna quanti tà è stata aggiunta o recuperata. Ri-cordo però che, anche se nell’apparecchiatura non è stata fatt a nessuna operazione nell’anno, va indicato almeno 1 intervento di “manutenzione” con quanti tà aggiunta 0 e recuperata 0.Per quanto riguarda i circuiti di gas separati , sarebbe buona norma tenere le dichiarazioni separate anche se si tratt a dello stesso gas (purtroppo ISPRA con-sente di fare la somma per i circuiti di gas separati contenenti stesso gas all’interno della medesima ap-parecchiatura) e quindi consigliamo di fare due righe separate.CTS Assofrigoristi

L’INTERPRETAZIONE NELLE DICHIARAZIONI ISPRA

D. 43/2012R. - Prego riformulare la richiestaCTS Assofrigoristi

A VOLTE SI E’ TROPPO “ERMETICI” NEL FORMU-LARE LE RICHIESTE!!!

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