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Giugno 2011

Eterno Auriga - Giugno 2011

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traduzione italiana del Sanathana Sarathi dell'Organizzazione Sathya Sai Italiana

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S O M M A R I O

Siti Web Ufficiali di Prasanthi Nilayam Sri Sathya Sai Central Trust: www.srisathyasai.org.in

Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Settore Pubblicazioni: www.sssbpt.orgRadio Sai Global Harmony: www.radiosai.org

Sri Sathya Sai Easwaramma Women’s Welfare Trust: www.ewwt.org.inAla Bal Vikas dell’Organizzazione Sri Sathya Sai, India: http://sssbalvikas/org/

Dedicato all’Elevazione Morale e Spirituale dell’Umanità

VERITà RETTITUDINE PACE AMORE NON VIOLENZA

GIUGNO 02 11© Sri Sathya Sai

Sadhana Trust, Publications Division Prasanthi Nilayam

Pubblicato sul Sito Web dellaOrganizzazione Srì Sahtya Sai d’Italia

Fotografia di copertina: Unità delle Fedi

“Alimentate sacri pensieri per amare e rispettare i vostri genitori; mostrate loro gratitudine e rendeteli felici. Non ci saranno peccatori peggiori di voi se ingannate i vostri genitori e seguite il sentiero della malvagità. Se compite azioni tanto malvagie, a che servirà tutta la vostra istruzione? Persino guadagnarsi da vivere elemosinando è meglio che acquisire questo tipo d’istruzione. Perciò, ottenete l’istruzione che sviluppa in voi le virtù.”

4 Un Appello ai Devoti di Bhagavan Srì Sathya Sai Baba

Gli Studenti Sono i Futuri Salvatori del Paese Discorso Divino dell’8 luglio 1996

5 Celebrazioni del Giorno di Easwaramma Cronaca Dio Si Incarna per Condurre l’Uomo sulla Via che Porta alla Divinità Discorso Divino del 28 aprile 19627 Fervore Devozionale a Prasanthi Nilayam Cronaca

9 Mai Dimenticare Dio Intervista

16 L’Eterno Testimone Chinna Katha

17 Notizie dai Centri Sai

Eterno AurigaEterno Auriga

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UN APPELLO AI DEVOTI DIBHAGAVAN SRI SATHYA SAI BABA

– I Fiduciari e i Membri del Consiglio d’Amministrazione dello Sri Sathya Sai Central Trust

Desideriamo esprimere la nostra gratitudine e apprezzamento per tutto il sostegno che abbiamo ricevuto dai devoti di Bhagavan di tutto il mondo durante e dopo il difficile periodo di malattia del Corpo Fisico di Baba.I messaggi di fede in Bhagavan che abbiamo ricevuto e le esperienze della Sua continua Presenza ci hanno fortificati nell’affrontare le sfide che abbiamo incontrato.Bhagavan ha sempre detto di non essere il Corpo, ma la manifestazione della Suprema Coscienza che permea tutta la creazione e oltre. Ci ha altresì ripetutamente detto che anche noi siamo l’immagine del Divino. La Sua Missione sulla terra è stata soprattutto di consentire al genere umano di comprendere la propria Divinità interiore. La Suprema Coscienza che Bhagavan ha personificato è eterna. Perciò, Baba è con noi ora e sempre. Prasanthi Nilayam è il luogo che il Divino ha scelto come Sua dimora e così continuerà a essere.È quindi nostro precipuo dovere garantire che tutti i programmi e gli eventi che solitamente si svolgevano a Prasanthi Nilayam proseguano come prima. A partire dal Guru Purnima di quest’anno, avranno luogo tutte le festività previste dal calendario degli avvenimenti. Ciò includerà anche programmi come il Grama Seva, Dasara, la Convocazione universitaria, le celebrazioni del Compleanno, gli eventi sportivi ecc.Gli altri eventi, quali il Prasanthi Seva, il Parthi Yatra, i programmi di pellegrinaggio, le varie conferenze e i programmi di formazione, i Bal Vikas e i programmi culturali ecc., continueranno anch’essi come prima.È stato anche organizzato il programma quotidiano di Darshan che viene scrupolosamente osservato.Bhagavan è con noi e vi resterà sempre, non solo a Prasanthi Nilayam, ma ovunque in ogni momento della nostra vita. Dobbiamo vivere sotto il Suo sconfinato amore, protezione e continua guida. Egli ci ha indicato la strada e noi dobbiamo fedelmente seguirla per raggiungere, infine, l’unione con Lui.Jai Sai Ram!

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e indumenti, a circa 15.000 uomini e donne ordinatamente seduti in file sparse in tutto lo stadio. Il Narayana Seva si è concluso alle 10,20 con l’Arati.

Il programma pomeridiano, consistente nei discorsi di tre anziani e di musica devozionale eseguita dai “Malladi Brothers”, è stato condotto nel Sai Kulwant Hall. Ha avuto inizio alle 17 con l’intervento del dottor G. Venkataraman, ex vicerettore dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai. Soffermandosi sugli Insegnamenti di Bhagavan, l’eminente oratore ha osservato come Baba abbia dato grande importanza al servizio disinteressato. Ha aggiunto che, quando i devoti accorrono per aiutare il prossimo sofferente, Dio accorre per garantire ad essi la liberazione. Il secondo oratore è stato sri B.N. Narasimha Murthy, Preside del Campus di Brindavan dell’Istituto. Gli Avatar, ha detto, non muoiono: vivono per sempre. Riferendosi alle moltitudini di persone accorse a Prasanthi Nilayam per rendere omaggio a Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, l’eminente oratore ha rimarcato che Sai Baba si è installato nel cuore di milioni di Suoi devoti e vivrà in esso per tutti i tempi a venire.

Il terzo oratore è stato sri V.S.R. Murthy, ardente devoto di Bhagavan proveniente da Hyderabad. Egli ha evidenziato che Baba,

L GIORNO DI EASWARAMMA è stato celebrato a Prasanthi Nilayam il 6 maggio 2011 in memoria della Divina Madre

Easwaramma. La mattina, è stata condotta una cerimonia al Samadhi (Mausoleo) dei Genitori Divini, Madre Easwaramma e Pedda Venkama Raju (il Padre di Baba). Per tale occasione, il Mausoleo, posto nella Samadhi Road, era stato splendidamente decorato. Il programma è iniziato alle 7,50 con i Bhajan. Nel frattempo, i membri della famiglia di Bhagavan hanno fatto offerte ed eseguito l’adorazione al Samadhi con una cerimonia di rito. Il programma del mattino è terminato alle 8,30 con l’Arati, dopo la distribuzione del Prasadam.

Dopo la conclusione del programma al Samadhi, è stato eseguito il Narayana Seva allo Sri Sathya Sai Hill View Stadium. Tale programma è iniziato alle 9,30 con l’accensione della lampada nella Santhi Vedika, dove erano state create splendide decorazioni floreali. Fra esse, erano state poste delle fotografie di Madre Easwaramma e di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Mentre nel Mandir Bhajan i cantori iniziavano i Bhajan, i membri Seva Dal, gli studenti di Bhagavan e gli insegnanti dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai distribuivano il Prasadam, consistente in cibo

CELEBRAZIONE DEL GIORNO DI EASWARAMMA

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Il 6 maggio 2011, nell’ambito delle celebrazioni del Giorno di Easwaramma, è stato eseguito, nello Sri Sathya Sai Hill View Stadium, un Narayana Seva.

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non solo ha fondato ospedali, istituzioni educative e progetti acqua, esaudendo, in modo magnanimo, i nobili desideri della Divina Madre Easwaramma, ma ha anche tenuto alti gli ideali d’Amore per la madre, la madrelingua e la madrepatria.

Questo intervento è stato seguito da un concerto di musica devozionale eseguito dai Malladi Brothers, sri Sriram Prasad e sri Ravi Kumar. I Malladi Brothers, che precedentemente avevano tenuti numerosi brillanti concerti alla Divina Presenza di Bhagavan, hanno eseguito molti dei canti da Lui preferiti. Hanno cominciato il loro

programma con Rama Bhakti Samrajyam (il regno della devozione di Rama). Tutti piangevano quando essi hanno eseguito con trasporto il canto “Janula Madhya Tirugade Jagapathi” (il Maestro dell’universo che cammina fra la gente). Hanno poi concluso il concerto con il famoso canto “O Rama Ne Naamam Yemi Ruchi Ra” (com’è piacevole il Tuo Divino Nome, o Rama!). Dopo questa toccante esibizione, c’è stata una breve sessione di Bhajan e la distribuzione del Prasadam. Il programma è giunto a termine alle 19,30 con l’Arati.

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del corpo insegnante dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai. Egli si è soffermato sulla Vita e gli Insegnamenti di Bhagavan e ha narrato in Telugu alcuni episodi della Sua

Vita che hanno messo in luce vari aspetti della Sua Divina Missione di proteggere, elevare e redimere il genere umano. Sri Sanjay Sahni, Direttore del Campus di Brindavan dell’Istituto è stato l’oratore successivo. Riferendosi a un Discorso di Bhagavan in cui Egli spiegava il vero significato della parola Guru, sri Sahni ha osservato che Bhagavan è stato il Sadguru che ha donato al mondo movimenti come i Bal Vikas e il sistema ideale d’istruzione, e i cui Insegnamenti hanno attratto milioni di persone a Prasanthi Nilayam da tutte le parti del mondo. Il terzo oratore è stato il dottor Narendranath Reddy, Direttore della Fondazione Mondiale Sri Sathya Sai. Dio, ha detto il dottor Reddy, è senza forma e oltre il tempo, lo spazio e la casualità, ma assume forma umana per

FERVORE DEVOZIONALE APRASANTHI NILAYAM

U

Il 4 maggio 2011, nel Sai Kulwant Hall, è stata eseguita una speciale Puja.

ARADHANA MAHOTSAVA

NA SPECIALE PUJA, CHIAMATA Aradhana Mahotsava, è stata condotta nel Sai Kulwant

Hall la mattina del 4 maggio 2011, 11° giorno da quando Bhagavan ha lasciato il Suo Corpo mortale. La Puja, condotta dal nipote di Bhagavan, sri R.J. Ratnakar, è cominciata alle 6,30 fra i canti di Mantra vedici eseguiti dai sacerdoti. Dopo l’esecuzione dei rituali iniziali, i sacerdoti hanno formato due gruppi. Mentre un gruppo continuava a recitare i Mantra vedici, l’altro aiutava sri Ratnakar nella conduzione dei rituali. Il fuoco è stato acceso alle 7,30 in uno Yajna Kunda improvvisato nel quale sri Ratnakar ha offerto oblazioni mentre i sacerdoti cantavano adeguati Mantra. Dopo la conclusione dei rituali e l’esecuzione dello Yajna, è stato eseguito il Tirtha Puja (adorazione dell’acqua di fiumi sacri). Tale acqua sacra, contenuta in un Kalasha (vaso sacro), è stata prima spruzzata dai sacerdoti su sri Ratnakar e la sua famiglia e, quindi, sui devoti che affollavano il salone. Alle 9,30, al termine di questa speciale Puja, sono iniziati i Bhajan che sono continuati fino alle 10, quando l’Arati ha segnato la conclusione di questa sacra adorazione. Il programma pomeridiano è cominciato alle 16,30 con il canto dei Veda, dopodiché quattro eminenti oratori hanno parlato all’assemblea nel Sai Kulwant Hall.Il primo oratore è stato sri Anil Kumar, membro

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entro il sacro territorio di Prasanthi Nilayam e partecipare alle attività condotte il 17 e 18 maggio 2011 nel Salone delle Conferenze, attiguo al complesso commerciale. Il programma consisteva di Bhajan e canti di sacri Mantra buddisti e del Rudram. Inoltre, si sono svolti illuminanti discorsi di numerosi oratori. Due di essi hanno parlato ai delegati il mattino del 17 maggio 2011, fausto giorno del Buddha Purnima. Il primo oratore è stato sri V. Srinivasan, Presidente Panindiano dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva, che ha parlato del tema “La Strada Futura”. Soffermandosi sugli Insegnamenti di Bhagavan, l’eminente oratore ha osservato che oggi il mondo ha bisogno degli Insegnamenti di Bhagavan come “Ama Tutti, Servi Tutti”, e ha esortato i devoti a sviluppare amore disinteressato per tutti e a cambiare una società che non ama in una che nutre amore. Ha poi invitato i delegati e i responsabili delle Organizzazioni a portare avanti come prima l’ottimo lavoro svolto in tutte le istituzioni, cioè le scuole, i college, gli ospedali ecc., e a fare della loro vita il Messaggio di Bhagavan. Il secondo oratore della sessione è stato sri Anil Kumar che ha parlato del tema principale delle celebrazioni, cioè, “Nirvana – la Fine della Sofferenza”. Sri Anil Kumar ha osservato che l’uomo non ha sofferenza e legami reali poiché è nato libero, e ha aggiunto che legami e sofferenze sono creati dall’uomo stesso. L’eminente oratore ha rimarcato che, nel momento in cui egli comprende questa verità, diviene libero da ogni legame e sofferenza. Con il discorso di sri Anil Kumar si è conclusa la sessione mattutina del 17 maggio. Anche il mattino del 18 maggio 2011, hanno parlato ai delegati due oratori. Il primo è stato sri Venkatesh, un ardente devoto di Bhagavan residente a Prasanthi Nilayam, che ha parlato del tema “La Missione dell’Avatar”. Sri Venkatesh ha citato le poesie e i detti di Bhagavan per esortare i delegati a condividere il loro amore con tutti poiché l’espansione dell’amore è

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concedere al genere umano la beatitudine dell’esperienza del Suo Amore Divino. Bhagavan, ha osservato, ha assunto una magnifica forma per questo scopo e ha copiosamente riversato Amore su tutti. Egli ha esortato tutti a seguire l’Esempio e gli Insegnamenti di Bhagavan e a condividere l’amore con il prossimo. L’ultimo oratore del programma è stato sri V. Srinivasan, Presidente Panindiano dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva. Sri Srinivasan ha osservato che l’intera Vita di Bhagavan è stata una saga d’amore disinteressato per tutto il genere umano, e ha ricordato a tutti coloro che Bhagavan ha scelto, su milioni di persone, come strumenti della Sua Divina Missione, che è loro sacrosanto dovere meditare sugli Insegnamenti di Bhagavan e portare avanti la Sua Missione. L’eminente oratore ha assicurato ai devoti che tutti i programmi e le attività iniziate da Bhagavan per il servizio e il benessere del genere umano continueranno. In merito alla questione sollevata da qualcuno circa la selezione del Presidente dello Sri Sathya Sai Central Trust, sri Srinivasan ha annunciato che Bhagavan ne rimarrà per sempre il Presidente e non ci sarà nessuno che prenderà il Suo posto. Ha anche aggiunto che lo Sri Sathya Sai Central Trust resterà sempre un Trust ideale e manterrà totale trasparenza in tutte le circostanze. Dopo questi discorsi, si è svolta una breve sessione di Bhajan e la distribuzione del Prasadam. Il programma è giunto a termine alle 19,30 con l’Arati.

LA CERIMONIA DEL BUDDHA PURNIMA

La sacra festa del Buddha Purnima è stata celebrata a Prasanthi Nilayam con grande devozione e solennità. Il principale tema delle celebrazioni di quest’anno era “Nirvana, la Fine della Sofferenza”. Circa 500 devoti sono giunti da 11 Paesi stranieri, quali Afghanistan, Bhutan, Brunei, Indonesia, Giappone, Malesia, Nepal, Singapore, Sri Lanka, Tailandia e Vietnam, per celebrarla

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Nilayam, c’è tutto il trambusto e il caos del quotidiano che non dà pace e ti mette sempre sotto pressione.

Ma quando si viene qui, il viaggio ti porta una grande pace. Qui, io avverto quella pace. Indipendentemente dal numero di interviste che uno può aver fatto, c’è un po’ di nervosismo ogni volta che se ne fa un’altra. Ma quel nervosismo semplicemente non c’è,

ora che sono qui, perché in questo ambiente mi sento davvero vicino a Swami.

Questo è molto bello. C’è una sorta di magia nell’aria che ti prende ed elimina tutta l’ansia e le preoccupazioni; ci si sente rilassati, il che indica che si dovrebbe venire qui più spesso.

Sì, vorrei a r d e n t e m e n t e farlo. Spero che Swami organizzi le cose in tal senso, giacché Egli è perfettamente in grado di farlo.

Questo mi porta

MAI DIMENTICARE DIO

Intervista

S aI Ram. BENVENuto NEGlI studi di Radio Sai Global Harmony. È un grande momento per me. mai nella vita avrei immaginato

di intervistare una grande personalità come lei. Di solito chiedo agli ospiti quand’è che sono arrivati a Swami per la prima volta, ma nel suo caso la domanda che voglio porre è: nella sua carriera sarà stato intervistato un milione di volte e anche lei avrà fatto un milione di interviste. ma si sarebbe mai sognato di venire qui a Radio Sai Global Harmony per essere i n t e r v i s t a t o ? Come le sembra questa esperienza?

È qualcosa che non si esprime a parole. Prima di tutto venire a Prasanthi Nilayam per cercare la pace che ti sfugge è di per sé una grande e s p e r i e n z a . All’esterno, per essere sinceri, quando si torna a casa propria da Prasanthi

Sri Sunil manohar Gavaskar, esperto giocatore di cricket di fama mondiale, parla al dottor G. Venkataraman della sua personale esperienza con Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, nel corso di un’intervista per Radio Sai Global Harmony.

Nel cricket, per esempio, c’è un’espressione significativa: “non è cricket”, nel senso di “non è leale”. Si usa anche nella vita quotidiana e, in effetti, chiarisce ciò che il gioco del cricket rappresentava nei tempi

passati. È possibile tornare alla situazione originaria; non ci siamo allontanati troppo. Siamo andati un

po’ in là, ma penso che sia possibile tornare indietro. Dovremmo ricordare

che alla fine di tutto, qualunque traguardo raggiungiamo nello sport,

si tratti di uno sport nel chiuso di un palazzetto o all’aperto, è solo grazie alla forza di credere nelle

nostre capacità, e quella capacità, quella fiducia in sé, quella capacità a considerarsi fuori dalle difficoltà che

insorgono nello sport e nella vita è una capacità che ci è data da Dio. Perciò,

mai dimenticare Dio e mai cedere. v

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alla consueta domanda di apertura per tutte le celebrità. Come le è accaduto di incontrare Swami? all’inizio, lei era direttamente impegnato nel gioco; ora, naturalmente, sta dietro ai giocatori, li osserva e li guida nel gioco. Perciò, in mezzo a tutto questo trambusto, com’è che è arrivato a Swami?

Beh, tutto cominciò quando mia madre ebbe un’apparizione di Swami.

ah, capisco. Quando accadde questo fatto?

Fu nel 1970. Un giorno, mentre cucinava nella nostra casa nella zona di Dadar, a Mumbai, improvvisamente ebbe una visione di Swami. Vide Lui in persona. Si elettrizzò per l’accaduto, smise di cucinare e andò all’edicola giù per la strada. Descrivendo la divinità vista nell’apparizione, chiese al giornalaio se avesse immagini che corrispondevano. L’edicolante aveva un sacco di immagini di divinità maschili e femminili, ma nessuna di Swami. Dopo aver visto tutte le immagini, ella non era riuscita a trovare quella che voleva. Così il giornalaio la indirizzò a un’altra edicola lungo la strada. Mia madre ci andò, ma neanche là riuscì a trovare l’immagine corrispondente all’apparizione. Perciò ritornò dal primo venditore, che poi era quello da cui compravamo regolarmente i giornali, e gli chiese di cercare ancora, al che il giornalaio rispose: “Gliel’ho fatto vedere appena dieci minuti fa; non c’è. Come può essere cambiato qualcosa?” Poiché mia madre insisteva, l’uomo cercò di nuovo. Ed ecco che lei trovò la foto di Swami, ritratto con la mano alzata, esattamente com’era nell’apparizione. Il giornalaio le dette l’immagine. Quando mia madre chiese il prezzo, le rispose: “Guardi, non so come la foto sia arrivata qui, perché non l’ho ordinata. Perciò non le faccio pagare nulla; è sua.” La foto fu messa nella mia stanza e da quel momento le mie fortune nel cricket aumentarono vertiginosamente. Fino allora ero stato un discreto giocatore del Ranji

Trophy (campionato indiano di cricket), ma, dopo questo fatto, si verificò una costante spinta verso l’alto nella mia carriera. Perciò da quel momento in poi, assieme a mia madre e mio padre, cominciai a essere preso da Swami, sia a livello mentale sia spirituale.

la sua storia è assolutamente stupefacente. Non so se lei sia a conoscenza di ciò che accadde a un americano di nome Sinclair. Egli ebbe un’esperienza quasi simile, di cui ha fornito personalmente testimonianza. Swami gli fece visita due o tre volte nella sua stanza delle preghiere in Connecticut. all’epoca l’uomo non sapeva chi fosse Swami. Così andò nella più grande libreria di New York specializzata in libri sulla spiritualità, e disse al venditore: “Voglio un libro su qualcuno che ha questo aspetto.” Il venditore sorrise e tornò con un libro e anche un pacchetto di Vibhuti. Venne fuori che il libraio era un devoto di Swami. S’immagini, questo avveniva a New York. Poi Sinclair scoprì dov’era Puttaparthi e arrivò qui. Quando vide Swami, riconobbe che era esattamente lo stesso Che aveva visto nella sua casa nel Connecticut.

Strabiliante. Assolutamente fantastico!

Naturalmente, Egli ha i Suoi metodi per portare le persone vicine a Sé. la prossima domanda è: quale impatto pensa che Swami abbia avuto su di lei? Saperlo è molto importante per i giovani e anche per tutti noi.

L’impatto è chiaro. Egli mi ha guidato nel corso di tutta la mia carriera nel cricket.

In che modo?

Ci sono state decisioni difficili da prendere riguardo a certi aspetti del gioco, come il ruolo di capitano della squadra indiana. Si tratta di un ruolo di grande prestigio, ma cominciavo a essere un po’ frustrato dalla situazione, perché andava a incidere sul mio gioco personale. A quel punto una voce

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tranquillizzante mi disse: “Accetta ciò che viene.” Era una voce interiore e si fece sentire mentre recitavo le preghiere del mattino. Ho una preghiera che recito dai tempi della scuola. Contiene praticamente le stesse cose che direi io. Sono stato educato in una scuola dei Gesuiti. Si tratta di una preghiera a Dio che recito oramai da anni.

E non manca di farlo neanche quando viaggia?

No, nemmeno in quel caso. Infatti, com’è accaduto oggi, la prima cosa che faccio appena mi sveglio è di toccare i Piedi di Swami nella fotografia che è accanto al letto.

Fantastico. Perciò lei prende alla lettera le parole di Swami e comincia la giornata con Dio. Questa è la cosa più importante. Egli è con noi ogni singolo giorno e momento; lei comincia il giorno con Dio. Che cosa meravigliosa! lei dice che Swami l’ha guidata in tutte le decisioni che ha preso, nelle svolte decisive e così via.

Nella carriera del cricket tutti noi attraversiamo fasi tempestose, dove nulla sembra andare per il verso giusto. Ciò capita a ognuno di noi. È in questi momenti che si crea un senso di frustrazione e qui la mano di Swami intervenne a guidare. In quei momenti la tendenza è di gettare la spugna, mollare e dire: “Non voglio più giocare.”

Sono ancora vivi nella mia memoria anni lontani caratterizzati da grande disciplina, correttezza e dignità sul campo di gioco e, aggiungerei, prove di carattere. abbiamo sentito parlare di Frank Chester, il grande arbitro, e di come le persone accettassero il verdetto arbitrale senza sollevare obiezioni, di come ci fossero dimostrazioni di sportività e così via. Il cricket era un gioco associato al carattere. In qualche modo sembra che l’allontanamento da quel tipo di competizione sia avvenuto rapidamente. ma perché diamine è successo?

Penso che in grande misura ciò sia dovuto alla commercializzazione del gioco, che ha fatto sì che alcuni giocatori, non tutti, perdessero di vista il gioco. Questo gioco ha grandi tradizioni. Come lei giustamente ha detto, il cricket ha un’incredibile capacità di formare il carattere. Per esempio, se sei un battitore, non puoi realizzare un century (cento punti fatti con un run, una corsa), a meno che non ci sia qualcuno all’altra estremità che batta con te, qualcuno all’altra estremità che potrebbe effettivamente prendere alcuni over (serie di lanci effettuati) di ottimo bowling (azione di lancio) provenienti da un ottimo lanciatore che tu non vorresti affrontare o che hai difficoltà a incontrare come avversario. Perciò il tuo compagno potrebbe segnare anche solo 25 run, ma con ciò ti avrebbe aiutato a superare i difficili over e ti avrebbe aiutato a segnare un century. Analogamente un lanciatore non può avere successo se i fielder (ricevitori, difensori) non riescono nei catch (prese al volo), non fermano i run e non fanno pressione sul battitore. Il cricket ti insegna molto lo spirito di squadra. Il cricket ti insegna anche a vivere in una società con tutte le sue disuguaglianze. Non c’è uguaglianza nella società; ci sono alcuni che sono più fortunati di altri. Tale condizione si riflette in molti modi nel livello di abilità del giocatore. Potrebbe esserci qualcuno dotato di grande talento, ma che non è in grado di realizzare un century o di prendere cinque wicket (porte), a meno che non ci sia un giocatore leggermente meno dotato che lo aiuta. Talvolta il giocatore più dotato deve assistere quello meno dotato. È questo ciò che ci insegna anche la società. Le persone più fortunate dovrebbero occuparsi di quelle meno fortunate. Ecco, sento che in qualche modo il cricket è un riflesso della società in generale.

Suppongo anche che il carattere riveli un elemento di coraggio. lei è d’accordo?

Certamente. Ci sono volte in cui le cose non vanno bene per te e per la squadra. In

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quei casi devi comprendere come affrontare la situazione, come reagire, come attendere il momento opportuno fin quando la fase difficile non sia passata, e poi far tesoro di ciò che è stato e andare a segnare un run o un wicket, a seconda del caso. Ecco, in questo senso il cricket forma il carattere in modo eccellente.

Giacché parliamo di carattere, vorrei citare a questo punto Vijay merchant. lei deve averlo conosciuto, naturalmente. Vuole raccontarci qualcosa di questo grande uomo? Perché egli rappresenta davvero una leggenda della squadra indiana in termini di carattere e disciplina. Gli esprimo tutto il mio ossequio.

Oh sì! Assolutamente. Secondo chi segue il cricket dal 1932, egli era il battitore tecnicamente più abile dell’India.

l’ho visto alcune volte e non c’è alcun dubbio al riguardo.

È vero. Per quanto riguarda la perfezione tecnica, quello che gli si è avvicinato di più è stato Sachin Tendulkar.

Questo è ciò che direbbero gli esperti e coloro che seguono il gioco da molto tempo. Ma il defunto Vijay Merchant era solito dire che il suo secondo innings (fase di gioco) nella vita era assai migliore del primo. Il primo innings era consistito

nell’essere un giocatore di cricket, il secondo consisteva nell’essere al servizio della comunità. Egli fu a capo dell’Associazione Nazionale Ciechi. Era un grande filantropo e fece un grande lavoro sociale. Adorava quell’innings, quella parte della sua vita, molto più della parte precedente, rappresentata dal cricket. Da giocatore di cricket fu fonte di grande ispirazione, e io sono cresciuto ascoltando storie su Vijay Merchant, Vijay Hazare, Polly Umrigar, Vijay Manjrekar. Queste figure sono state modelli per tutti noi. In particolare Vijay Merchant e Vijay Hazare, perché segnavano non solo cento run, ma duecento e addirittura trecento run, alla maniera di Sir Don Bradman.

Il suo racconto mi spinge a porre un’altra domanda interessante. Ci sono sempre persone che ispirano. ma è come se la natura delle persone che ispirano fosse cambiata.

Nei tempi passati quelle persone erano grandi non solo in termini di abilità p r o f e s s i o n a l e , ma possedevano grande carattere e grande disciplina. Voglio dire che chiunque fosse degno di a m m i r a z i o n e aveva quelle qualità. oggi invece assistiamo a certe manifestazioni di compor tamento sul campo che ti fanno desiderare di tornare ai tempi passati e dire che queste cose non accadevano. Cose come picchiare l’arbitro o nuocere psicologicamente

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Come lei giustamente ha detto, il cricket ha un’incredibile capacità di formare il carattere. Per esempio, se sei un

battitore, non puoi realizzare un century, a meno che non ci sia qualcuno all’altra

estremità che batta con te, qualcuno all’altra estremità che potrebbe

effettivamente prendere alcuni over di ottimo bowling provenienti da un ottimo lanciatore che tu non vorresti affrontare

o che hai difficoltà a incontrare come avversario. Perciò il tuo compagno

potrebbe segnare anche solo 25 run, ma con ciò ti avrebbe aiutato a superare

i difficili over e ti avrebbe aiutato a segnare un century. Analogamente un lanciatore non può avere successo se i fielder non riescono nei catch, non

fermano i run e non fanno pressione sul battitore. Il cricket ti insegna molto lo

spirito di squadra.

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alla calma dell’avversario. Se hai intenzione di eliminare quella persona, tu fai un lancio migliore, ma non hai il diritto di danneggiare il suo morale con un comportamento sgradito.

Giusto. Sa, recentemente ho tenuto una conferenza sullo Spirito del Cricket al Lord’s a Londra. Anch’io ho messo in evidenza quell’aspetto.

Sono molto lieto che l’abbia fatto. mi fa tornare alla mente la sua osservazione al termine dell’incontro di cricket per la Coppa dell’unità che si tenne a Prasanthi Nilayam. lei disse: “In ogni partita ci sono i vincitori e i perdenti, ma ciò che conta è come si gioca l’incontro.” Non dimenticherò queste parole. Sono davvero molto importanti. Come nacque la Partita per la Coppa dell’unità?

Penso che Swami, parlando con qualcuno, avesse detto che voleva diffondere il messaggio di fratellanza e unità fra tutti attraverso lo sport. Poiché il cricket è un gioco così importante nel nostro Paese e anche nella nostra parte del mondo, Egli volle organizzare una partita di cricket. Una volta che Swami ebbe dato il via libera per la partita, i preparativi cominciarono proprio dall’assicurare l’adeguatezza del terreno, che doveva essere in condizioni eccellenti.

Non esisteva il campo di cricket.

No, il campo non c’era. Ogni cosa doveva essere fatta praticamente da zero. Swami era più attento a vedere che il pitch (area rettangolare del campo di cricket dove si svolgono gran parte delle azioni) fosse a posto, perché non voleva che si riportassero ferite. Se la qualità del pitch non è buona, anche la qualità del gioco ne risente. Prasanna fu incaricato di garantire che il pitch e la parte più esterna del campo fossero a posto, e a me fu data la responsabilità di garantire che i giocatori fossero invitati. Swami era molto desideroso di avere giocatori da tutto il mondo, in particolare del Pachistan.

Quando contattai i giocatori pachistani, per assicurarmi che non ci fossero problemi all’ultimo minuto dovuti al loro credo islamico, mi limitati a spiegare che questo è un luogo in cui tutte le religioni sono benvenute e che non c’è alcuna fede particolare cui attribuire maggiore importanza. Ed essi furono felici di venire. Nell’occasione avemmo quattro giocatori e due ex giocatori pachistani (Zaheer Abbas e Haneef Mohammed, conosciuto come il primo piccolo maestro). Perciò spettava a me assicurare di avere un adeguato gruppo di undici (le squadre di cricket si compongono di 11 giocatori). Anche Arjuna Ranatunga è devoto di Swami. Viene spesso e nell’occasione fu di grande aiuto. Anche Kalicharan era presente. Sachin Tendulkar era il capitano della squadra indiana. Era molto impaziente e desideroso di venire a giocare questa partita. Ecco come si realizzò l’incontro.

abbiamo una foto di Swami che parla in maniera molto familiare con Sachin.

Sachin era davvero sotto pressione per il suo ruolo di capitano. Si parlava molto del fatto che il suo gioco risentisse del ruolo. Perciò Sachin voleva chiedere a Swami che cosa fare, se continuare o meno a essere il capitano.

Esattamente come lei ebbe problemi con il ruolo di capitano.

Sì. Sachin continuava a chiedermi: “Posso incontrare Swami solo per due minuti?” E io rispondevo: “Di sicuro cercherò di dire a Swami della tua richiesta.” Poi uscì in campo. Ogni due lanci mi guardava, cercando una sorta di segnale che indicasse la possibilità di organizzare l’incontro con Swami. Quando ebbi l’opportunità di parlare con Swami, Gli dissi: “Swami, Sachin vuole venire a parlare con Te.” E Swami rispose: “Aspetta… aspetta.” Anch’Egli comprendeva che il capitano della squadra indiana non poteva lasciare improvvisamente il campo

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per uscire a parlare. Durante la pausa consentita per dissetarsi, Sachin andò a sedersi vicino a Swami e un altro giocatore scese in campo al suo posto. Sembra che Swami gli abbia detto: “Non preoccuparti. Qualunque cosa tu faccia, Io sono con te.” Tutti i presenti ricordano che Swami gli dette un colpetto sulla schiena e lo incoraggiò. E dopo quell’incontro sappiamo che fantastica stagione ebbe Sachin.

all’epoca ero prorettore. Durante il pranzo mi intrattenni con Zaheer abbas, che sembrava molto colpito dai nostri studenti che si occupavano degli ospiti. mi fece un sacco di domande sull’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai, sugli studenti e su come li formiamo. Ero molto orgoglioso di ascoltarlo. In effetti non riuscii a vedere la partita. Corsi qua e là per tutto il tempo.

mi accorsi comunque di non essere il solo. un migliaio di studenti non riuscivano a seguire l’incontro. Stavano svolgendo un meraviglioso servizio; erano a s s o l u t a m e n t e fantastici.

Prima di finire l’intervista, vorrei ricordare ciò che lei disse nel momento in cui Swami consegnò la coppa a Sachin tendulkar. Se ricordo bene, lei affermò: “Con una prestazione da sollevamento pesi, Sachin ha superato la prestazione da lui offerta in campo.” lei sa che la coppa era molto pesante. Rimasi anche colpito dalle parole

di Clive lloyd. Egli disse: “Il talento è un dono di Dio e dobbiamo restituirlo a Dio.” Perciò le chiedo gentilmente di dare un consiglio ai nostri giovani ascoltatori sul valore dello sport nella formazione del carattere, soprattutto nel raggiungere Dio attraverso lo sport, come diceva Clive lloyd. Dica ai nostri giovani ascoltatori qualcosa che le piacerebbe che essi facessero, su come seguire Swami e attraverso lo strumento dello sport sviluppare la propria personalità e il proprio carattere. a lei la parola.

Sì. Nello sport si vuole vincere in ogni occasione. Ma lo sport insegna anche a perdere e se non viene insegnato come perdere, come accettare la sconfitta, allora si diventa i più grandi perdenti. Penso che si dovrebbe imparare a vincere con compostezza e ad accettare la sconfitta con umiltà, desiderando di migliorare e fare di sé un vincitore al gioco successivo. Ma

ecco la cosa più importante: se lo sport viene praticato con lo spirito con cui lo si deve praticare, allora che si vinca o si perda, non importa granché, perché nel profondo del cuore si sa di aver dato il massimo. Non è una questione di ego del singolo, ma si tratta di cercare di dare il meglio che uno ha ereditato fin dove arrivano talento e capacità. Sarò più chiaro: lo sport insegna che cosa è giusto e che cosa è sbagliato.

Nel cricket, per esempio, c’è u n ’ e s p r e s s i o n e s i g n i f i c a t i v a :

Il cricket ti insegna anche a vivere in una società con tutte le sue

disuguaglianze. Non c’è uguaglianza nella società; ci sono alcuni che sono più fortunati di altri. Tale condizione si riflette in molti modi nel livello di

abilità del giocatore. Potrebbe esserci qualcuno dotato di grande talento, ma

che non è in grado di realizzare un century o di prendere cinque wicket, a meno che non ci sia un giocatore

leggermente meno dotato che lo aiuta. Talvolta il giocatore più dotato deve

assistere quello meno dotato. È questo ciò che ci insegna anche la società.

Le persone più fortunate dovrebbero occuparsi di quelle meno fortunate. Ecco, sento che in qualche modo il cricket è un riflesso della società in

generale.v

s t

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‘non è cricket’, nel senso di ‘non è leale’. Si usa anche nella vita quotidiana e in effetti chiarisce ciò che il gioco del cricket rappresentava nei tempi passati. È possibile tornare alla situazione originaria; non ci siamo allontanati troppo. Siamo andati un po’ in là, ma penso che sia possibile tornare indietro. Dovremmo ricordare che alla fine di tutto, qualunque traguardo raggiungiamo nello sport, si tratti di uno sport nel chiuso di un palazzetto o all’aperto, è solo grazie alla forza di credere nelle nostre capacità, e quella capacità, quella fiducia in sé e quella capacità a considerarsi fuori dalle difficoltà che insorgono nello sport e nella vita è una capacità che ci è data da Dio. Perciò, mai dimenticare Dio e mai cedere.

Grazie. le dico arrivederci, perché mi auguro di averla qui più volte ancora. È stato così piacevole conversare con lei. Sono certo che lei abbia tonnellate di storie e avvenimenti da condividere. ma una cosa: la prossima volta che viene, porti con sé Sachin tendulkar.

Va bene. Il programma della squadra indiana è così intenso che i giocatori hanno veramente poco tempo per sé, ma mi impegnerò a portare Sachin e altri componenti della squadra per il Darshan di Swami. So che anche Rahul Dravid ha cercato la benedizione di Swami a Bangalore prima di sposarsi. Ci sono molti giocatori di cricket indiani che sono devoti di Sai e Swami è lì a guidarli e a occuparsi di loro.

È stato un piacere averla con noi. Grazie e Sai Ram.

Sai Ram.

– Per gentile concessione di Radio Sai Global Harmony

vita e la sua contrazione morte. L’ultimo intervento in programma è stato di sri Arvind, uno studente di Bhagavan che lavora a Radio Sai Global Harmony. Parlando sul tema “Sai e Io”, sri Arvind ha raccontato numerose sue esperienze con Baba che hanno messo in luce la Gloria e la Divinità di Bhagavan.

...Continua da pagina 8

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L’Eterno TestimoneL’Eterno Testimone Chinna Katha

N GIORNO, UN SAGGIO DIEDE una banana a ciascuno dei suoi discepoli e disse loro: “Tornate qui a rapporto da me dopo aver

mangiato questa banana quando nessuno vi vede.”

Dopo aver ricevuto la banana dal Guru, i discepoli andarono in direzioni diverse. Un discepolo mangiò la banana dopo aver chiuso la porta della sua stanza. Un altro andò in un giardino lontano dal villaggio e mangiò la banana. Un altro ancora andò in una zona collinare disabitata e mangiò il frutto. Il discepolo di nome Kanakadasa, tuttavia, tornò quando stabilito senza aver mangiato il frutto e lo restituì al Guru.

Il Guru domandò: “Kanakadasa! Perché non hai mangiato il frutto?” Con la dovuta umiltà, Kanakadasa rispose al suo Guru: “Swami! Il frutto doveva essere mangiato senza che nessuno vedesse, non è così? Non è possibile mangiare senza esser visti da Dio. Quindi, non ho mangiato il frutto che mi hai dato.”

Questa prova fu data dal saggio ai suoi discepoli per sapere quanto essi avessero afferrato del Principio della Divinità. Dovremmo compiere le nostre azioni comprendendo la verità secondo cui Dio ne è l’Eterno Testimone.

U

Dando la banana a ciascuno dei suoi discepoli, il saggio chiese loro di mangiarla senza che nessuno li

vedesse.

Restituendo la banana al Guru, Kanakadasa gli disse di non averla

potuta mangiare perché Dio è presente ovunque e vede tutto.

Si richiede ai devoti di inviare tutti i pagamenti per l’abbonamento del Sanathana Sarathi / per libri e per prodotti AV, sia con assegno personale o rimessa bancaria, con bonifico bancario od ordine postale. Non spedire direttamente contanti a mezzo posta. – Il Coordinatore

AVVISO

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indumenti, asciugamani, lenzuola e cibo. Venti medici dell’Organizzazione Sathya Sai hanno risposto a una richiesta urgente diretta all’Organizzazione Sathya Sai del Giappone dal Comando di Polizia della Prefettura di Miyagi e dall’Ordine dei Medici del Giappone, nonché dalla Fondazione Dentistica, per facilitare le procedure di medicina legale prima della cremazione del crescente numero di vittime giunte dalla zona della catastrofe.

Tre sono state le Prefetture maggiormente colpite dal sisma e dallo tsunami: Miyagi, Iwate e Fukushima. Dei 2 milioni e 300 mila abitanti della Prefettura di Miyagi, un milione risiede nella capitale. Sendai è una delle quattro città della Prefettura di Miyagi dove i volontari Sathya Sai hanno iniziato a portare aiuti subito dopo il terremoto. I volontari Sathya Sai hanno consegnato direttamente ai sopravvissuti sette camion carichi di 40 tonnellate di merci e di cibo. La Guardia Costiera giapponese ha offerto all’Organizzazione Sathya Sai l’intera nave Miura e un elicottero speciale per trasportare gli aiuti nelle zone maggiormente colpite delle Prefetture di Miyagi e Iwate. Subito dopo il terremoto, l’Organizzazione Sathya Sai del Giappone ha ricevuto telefonate frenetiche di cittadini stranieri che cercavano di lasciare Sendai.

Il 15 marzo, i volontari Sathya Sai di Tokyo ne hanno organizzato il trasferimento gratuito in risposta alle loro disperate richieste. I volontari Sathya Sai hanno fornito agli sfollati da Sendai cibo e riparo presso il Sai Mandir di Yokohama e hanno facilitato il loro ritorno nei Paesi d’origine. Il gruppo degli sfollati da Sendai comprendeva donne incinte, bambini e neonati. I volontari Sathya Sai hanno distribuito cibo, calzini, biancheria intima, pannolini per neonati a più di 2000 persone nei quattro centri di raccolta degli

GIAPPONE

’11 MARZO 2011, LA COSTA nordorientale di Honshu, la più grande isola del Giappone, è stata sconvolta dal terremoto

Tohoku Kanto, di magnitudo 9.0 della scala Richter, con epicentro a 373 chilometri a nord-est di Tokyo e 129 chilometri a est di Sendai. Circa 30 minuti dopo, si è verificato uno tsunami che ha sommerso l’entroterra inondando 500 chilometri quadrati di territorio. Questi eventi hanno causato un enorme disastro con grandi perdite di vite umane e di beni materiali.

Diversi reattori nucleari sono stati danneggiati e hanno emesso livelli di radiazioni fuori della norma, mentre i tecnici lavoravano per evitare il disastro nucleare. Le fonti ufficiali parlano di 11.000 morti, 17.000 dispersi e più di 190.000 persone alloggiate in rifugi temporanei, in presenza di temperature notturne molto basse. L’Organizzazione Sathya Sai del Giappone si è attivata immediatamente e ha distribuito beni di prima necessità fra cui medicinali,

L

l’organizzazione Sathya Sai del Giappone ha prontamente fornito materiali di prima

necessità alle popolazioni colpite dal terremoto e dallo tsunami.

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medici altamente qualificati hanno operato 35 persone bisognose che hanno ricevuto lenti rigide intraoculari di ultima generazione. A una bambina di 8 mesi è stata rimossa una cataratta congenita. Nove chirurghi oculistici dell’istituto hanno offerto i loro servigi sotto la direzione del dottor Carlo Marval dell’Organizzazione Sathya Sai. Tutte le visite preoperatorie, le lenti intraoculari, le medicine, la logistica e il cibo per i pazienti sono stati forniti dall’Organizzazione Sathya Sai. Negli ultimi 10 anni, sono state compiute circa 500 operazioni di cataratta.

I N D O N E S I A

Il 25 ottobre 2010, a circa 150 chilometri dalla costa occidentale di Sumatra, in Indonesia, le Isole Mentawai hanno subito un terremoto di magnitudo 7,2 della scala Richter. Il sisma ha provocato uno tsunami alto tre metri, che ha invaso l’entroterra per 400 metri. I tre sottodistretti di Sikakap, Pagai Utara e Pagai Selatan sono stati colpiti dallo tsunami che ha provocato 450 vittime e 95 dispersi. Le aree più severamente colpite di Pagai Utara e di Pagai Selatan erano accessibili solo con una traversata di 12 ore

Circa 150 bambini bisognosi di un villaggio hanno usufruito di cure e medicine in un campo

medico organizzato dai volontari Sathya Sai del Venezuela.

sfollati di Sendai.Il confine orientale di Natori è l’Oceano

Pacifico e la città ha subito danni catastrofici.Il 20 marzo, 13 volontari Sathya Sai

hanno umilmente offerto aiuto a 1300 rifugiati alloggiati presso la palestra municipale di Natori e presso il municipio cittadino, e hanno servito alle persone, fra cui vi erano parecchie centinaia di studenti della scuola elementare e secondaria, circa 12.000 pasti. I volontari hanno distribuito anche 12.000 mascherine. È stato pure offerto un programma culturale, che descriveva 1300 anni di storia di positivo scambio culturale tra l’India e il Giappone. Il Coordinatore dell’Organizzazione Sathya Sai del Giappone ha parlato del messaggio d’amore di Bhagavan. L’Organizzazione Sathya Sai del Giappone esprime la propria sentita gratitudine a Bhagavan per la Sua divina grazia, le Sue benedizioni e la Sua guida durante le operazioni di aiuto umanitario.

V E N E Z U E L A

Il 27 novembre 2010, nel villaggio di Los Cañizos, situato nella regione centrosettentrionale del Venezuela, è stato organizzato, dai volontari Sathya Sai, un campo medico che ha offerto cure a più di 150 bambini bisognosi. Sono stati distribuiti medicinali a più di 45 bambini con varie malattie. Inoltre, 150 bambini sono stati curati per infestazioni parassitarie.

I Giovani Sai hanno tenuto programmi di Valori Umani per i bambini e nelle 85 case del villaggio è stato distribuito un sacco contenente otto alimenti essenziali. Sono stati distribuiti indumenti, scarpe e un pasto completo a 150 persone bisognose. Il 5 novembre 2010, l’Organizzazione Sathya Sai del Venezuela ha eseguito operazioni di cataratta presso una clinica prestigiosa, grazie al Consiglio Direttivo dell’Istituto di Microchirurgia Oculistica di Caracas. L’Istituto è fornito di tecnologia d’avanguardia, e

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di traghetto che viaggiava solo una volta la settimana. Il 27 ottobre, i volontari Sathya Sai hanno ottenuto informazioni preliminari sulle aree colpite e le loro necessità.

Con l’assistenza della Marina Indonesiana, il Consiglio Sathya Sai indonesiano ha inviato dei volontari in elicottero e via terra nella zona colpita. Il 4 novembre, un gruppo di volontari Sathya Sai con un medico e un infermiere sono giunti nelle isole Mentawai con provviste di cibo, giubbotti di salvataggio e una tonnellata di medicine e di altri beni di prima necessità. L’8 novembre, dopo un’ora di traversata in acque turbolente, i volontari hanno raggiunto il villaggio di Muntai Barubaru. L’assistenza medica è stata fornita in ripari di fortuna agli sfollati, fra cui bambini e madri colpiti da varie malattie, come diarrea, eruzioni cutanee e problemi

respiratori. Alcune delle medicine restanti sono state distribuite agli abitanti bisognosi del villaggio e il resto lasciato a un infermiere del luogo.

K A Z A K I S T A N

Il 23 e 24 ottobre 2010, l’Organizzazione Sri Sathya Sai del Kazakistan ha tenuto il 12° campo medico annuale nel villaggio di

Con l’aiuto della marina Indonesiana, il Consiglio Sathya Sai indonesiano ha inviato volontari e beni di prima necessità nelle zone

colpite dal terremoto in Indonesia.

Anar. Più di 45 volontari, fra cui otto medici provenienti da sette città del Kazakistan, hanno offerto cure amorevoli a più di 245 persone. Le visite mediche riguardavano medicina generale, cardiologia, geriatria, ginecologia, neurologia, psicologia, pediatria e fisioterapia. Ai pazienti sono stati forniti medicinali gratuiti secondo i loro bisogni e durante il campo sono state impartite lezioni di medicina preventiva.

I volontari hanno dipinto muri, cambiato alcuni pavimenti e installato luci, lavandini e water nella scuola dove si è tenuto il campo. Hanno anche offerto lezioni agli studenti della scuola sull’amicizia e l’onestà, con un’attenzione speciale ai Valori Umani. Assieme agli studenti, gli insegnanti e il direttore della scuola hanno partecipato al seminario conclusivo “Il Carattere: Tesoro Primario”. Per i bambini più piccoli, i volontari hanno offerto un brillante spettacolo di marionette, illustrando i cinque Valori Umani. Per i residenti del villaggio è stato organizzato un concerto di musica classica kazaka e straniera, e canti popolari, il tutto corredato da una squisita coreografia.

OLANDA

Durante questo inverno molto rigido, il 31 dicembre 2010 e il 5 gennaio 2011, i volontari Sathya Sai hanno distribuito indumenti caldi, copricapo e doni a 1200 profughi in cerca di asilo a Utrecht e Rotterdam. I piccoli doni hanno portato ai profughi un po’ d’allegria. Tutti insieme, guardie, rifugiati e volontari Sathya Sai, si sono scambiati gli auguri di buon anno, mostrando fratellanza tra persone di differenti nazionalità e credo religiosi e creando una atmosfera d’amore.

U. S. A.

Il 23 ottobre 2010 il Centro Sri Sathya Sai di Tampa Bay ha tenuto un campo medico podologico presso il Dipartimento

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Il personale della scuola ha partecipato attivamente all’organizzazione della fiera e ha pubblicizzato l’evento in parecchie scuole vicine. Circa 70 volontari, fra cui medici professionisti, hanno amorevolmente fornito servizi medici a oltre 225 persone. I servizi offerti comprendevano visite complete, check-up della vista e dei denti, ed esami fisici, fra cui quelli per l’abilitazione allo sport. Lo scopo principale del campo medico era di fornire servizi medici di base, poiché la maggioranza della popolazione non ha accesso al servizio sanitario. Sono stati serviti anche la colazione e il pranzo. Sono poi stati distribuiti zaini con bottiglie d’acqua, calzini e forniture scolastiche. Ai bambini più piccoli sono stati fatti doni speciali. Un altro campo medico è stato poi organizzato ad Anderson, nel Sudcarolina il 16 ottobre 2010. Circa 110 volontari, fra cui 30 medici, hanno partecipato a questo campo, servendo i senzatetto e i bisognosi. Le visite mediche comprendevano gli esami del sangue e della glicemia, visite ai denti e della vista, esami per l’HIV, esami psicologici, vaccini antinfluenzali, visite ginecologiche, test del colesterolo e consigli dietetici. Sono stati poi forniti informazione sull’alimentazione, consigli per smettere di fumare e sul controllo dell’ira.

C A N A D A

La Greater Vancouver Food Bank Society (Società del Banco Alimentare di Vancouver e Sobborghi) raccoglie e distribuisce cibo a circa 25.000 persone ogni settimana grazie a 15 magazzini di scorte alimentari e oltre 100 rappresentanze della comunità nella città di Vancouver e dintorni. Il 5 dicembre 2010, 20 Giovani Sathya Sai hanno assistito il Banco Alimentare all’annuale Roger’s Santa Claus Parade, che attrae circa 300.000 persone ed è la più nota parata del Canada occidentale.

I Giovani Sathya Sai hanno raccolto alimenti e li hanno caricati su un camion, mentre la parata procedeva. In una lettera

Sanitario della Contea di Pinellas. Il campo è stato organizzato in collaborazione con la St. Petersburg Free Clinic, il Dipartimento Sanitario della Contea di Pinellas e la Coalizione della Contea di Pinellas per Senzatetto. Undici podologi, cinque medici, nove infermieri e 34 volontari hanno preso parte al campo, dove oltre 200 senzatetto e persone senza copertura medica appartenenti alla comunità sono stati assistiti con amore e compassione. I volontari Sathya Sai hanno prima lavato i piedi a tutti i pazienti, poi, i podologi volontari e gli infermieri hanno tagliato loro le unghie. Sono stati poi curati duroni, calli e piaghe ai piedi. Ai pazienti sono state anche fornite terapie podologiche e consigli per l’alimentazione.

A tutti i pazienti è stata servita la colazione e il pranzo. Alla fine del campo, sono stati consegnati calzini e scarpe a tutti. I pazienti hanno lasciato il campo con il sorriso in volto, e tutti i volontari hanno sentito pace e gioia nel cuore.

Il 30 ottobre 2010, presso la Scuola Elementare Nations Ford di Charlotte, nel Nordcarolina, è stata organizzata una fiera medica.

Nel corso di una fiera medica organizzata in una scuola a Charlotte, nel Nordcarolina, 70 volontari Sai hanno fornito servizi medici a

oltre 225 persone.

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del direttore del Banco Alimentare, è stato notato che il volontariato e la presenza del Centro Comunitario Sai Baba della Columbia Britannica ha, da 10 anni, un’utilità inestimabile. Dal 1° ottobre al 15 dicembre 2010, circa 25 Giovani Sathya Sai di Vancouver hanno organizzato una distribuzione di indumenti, dopo averli raccolti per tutto l’anno con l’aiuto del Centro Comunitario Sai di Vancouver. Gli indumenti sono stati suddivisi per genere e impacchettati in 35 grandi sacchi che sono stati poi donati all’Esercito della Salvezza, la più grande istituzione non statale che fornisce direttamente servizi sociali al Paese. Attraverso il Banco Alimentare e i progetti di distribuzione di indumenti, i Giovani Sathya Sai di Vancouver stanno compiendo un servizio molto utile per le persone in difficoltà della comunità dei quartieri orientali di Vancouver.

G R E C I A

I volontari Sathya Sai distribuiscono cibo e forniscono regolarmente servizi medici a Perama, nella periferia di Atene. Il 2 ottobre 2010, 15 devoti e volontari Sathya Sai hanno riparato un tetto danneggiato e isolato termicamente la casa di una donna in difficoltà con tre bambini. Anche se pioveva forte ad Atene, con la grazie di Bhagavan, solo alcune gocce di pioggia sono cadute nel quartiere di Perama durate le nove ore impiegate per ristrutturare la casa. I volontari hanno distribuito anche 32 sacchi di cibo e indumenti per i bambini, e un pediatria ha visitato 12 famiglie presso le loro case e ha vaccinato i bambini. Inoltre, sono stati distribuiti per i bambini latte in polvere, indumenti e forniture scolastiche. Lo stesso giorno, un altro gruppo di volontari Sathya Sai ha prestato servizio ai bisognosi di un orfanotrofio di Thessaloniki, di uno ospizio a Skaramanga e di una casa di cura per disabili fisici a Kallithea.

– Fondazione Mondiale Sri Sathya Sai

B H A R A T

Andhra Pradesh - Il 10 febbraio 2011, il Samithi di Ongole (distretto di Prakasam) ha tenuto un campo oculistico per 125 bambini in una scuola locale, dove sono stati eseguiti test e distribuiti farmaci. Un campo medico integrale è stato organizzato ad Ambajipeta, nel distretto di East Godavari, dove sono state curate 1100 persone che hanno anche ricevuto medicinali. In questo campo, 75 pazienti con problemi visivi hanno ricevuto occhiali. Nell’ambito del programma di aiuto alle donne, per renderle autonome, 30 donne povere del villaggio di Ravulapalem hanno partecipato a un corso di taglio e cucito.

Gujarat - Il 12 aprile 2011, nel fausto giorno di Sri Rama Navami, a Vadodara si è svolta un’imponente cerimonia per inaugurare il Centro Prem Jyoti con una sala per la preghiera, uno Stupa tradizionale, una sala per la meditazione e un centro medico.

Domenica 13 marzo 2011, i Giovani Sai del Samithi di Vadodara hanno organizzato lo “Sri Sathya Sai Sathya Narayana Katha” nel villaggio SSSVIP (Programma Integrale Sri Sathya Sai per i Villaggi) di Rajupura nel distretto di Vadodara. Anche i devoti dei vicini due villaggi SSSVIP di Krishnapura e

Il Centro Prem Jyoti, contenente una sala per la preghiera, uno Stupa, una sala per

la meditazione e un centro medico, è stato inaugurato il 12 aprile 2011.

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Nizampura hanno partecipato alla cerimonia. Erano presenti circa 400 devoti. È stato anche organizzato un pranzo comunitario per tutti i devoti dei tre villaggi. Nel villaggio di Rajapura, sono stati installati 20 lampioni stradali nell’ambito del “Progetto Luci Stradali”. Kalasam di Amruta sono stati distribuiti a 26 famiglie bisognose del villaggio di Rajapura nell’ambito del Progetto Nazionale di Narayana Seva.

Le autorità hanno aperto, con l’accensione delle lampade, una Conferenza Giovani dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Gujarat su “Spiritualità per i Giovani”. Sri Tribhovan Sachdeva, l’oratore principale, membro del Consiglio Nazionale delle Scuole Sri Sathya Sai indiane, ha tenuto un interessante discorso sul Messaggio di Swami e ha incoraggiato i giovani a impegnarsi in tutte le attività intraprese dall’Organizzazione Sri Sathya Seva con un approccio olistico. All’evento hanno partecipato oltre 1100 giovani e devoti.

Haryana e Chandigarh - Dall’8 al 10 aprile 2011, il Distretto Panchkula dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva di Haryana e Chandigarh ha organizzato una mostra fotografica per il 50° anniversario del Sanathana Sarathi dal titolo “Viaggio con Sai.”

La sede della mostra è stata opportunamente scelta sulla strada per il Mansa Devi Temple, che viene visitato da migliaia di devoti durante il Navaratri (adorazione per nove giorni). I devoti che si sono recati a visitare il tempio hanno anche avuto l’opportunità di vedere la mostra che è durata tre giorni e si è conclusa con l’Arati la sera del 10 aprile 2011.

Jammu e Kashmir - Il 13 febbraio 2011, dietro richiesta del Commissario della Polizia di Jammu e del Sovrintendente dell’Istituto Centrale di Pena di Jammu, i devoti dell’Organizzazione Sai di Jammu e Kashmir hanno cantato i Bhajan a beneficio dei reclusi.

Dopo i Bhajan sono stati distribuiti anche indumenti e articoli di cartoleria ai prigionieri bisognosi. Poiché essi sono stati molto felici di prendere parte ai Bhajan, il Sovrintendente del Carcere e il Commissario di Polizia hanno chiesto all’Organizzazione Sai di tenere, di tanto in tanto, i Bhajan presso l’istituto di pena.

Orissa - Il 1° aprile 2011, a Bhubaneswar, si è tenuto un seminario su Sri Sathya Sai Vidya Vahini al quale hanno partecipato 525 persone, fra cui insegnanti, membri

Dall’8 al 10 aprile 2011, vicino al mansa Devi temple, è stata organizzata una

mostra fotografica per il 50° anniversario del Sanathana Sarathi dal titolo “Viaggio

con Sai”.

I prigionieri dell’Istituto Centrale di Pena di Jammu hanno partecipato ai

Bhajan organizzati, presso la prigione, dall’organizzazione Sai di Jammu e Kashmir

il 13 febbraio 2011.

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di Stato dell’Organizzazione Sri Sathya Sai del Sikkim. Poi gli oratori ospiti hanno tenuto discorsi su “Creatore e Creazione”, “Educare – I Cinque Valori Umani”, “Il Ruolo della Mente”, e “L’Effetto della Parola e l’Intuizione” che sono stati seguiti da musica devozionale (Bhakti Sangeet) eseguita dai Giovani Sai. Il Coordinatore dello Stato ha anche parlato agli astanti sull’importanza del “parenting” (la genitorialità) nella situazione odierna. Dopo di ciò, l’ospite d’onore ha tenuto il suo discorso. Il programma, che ha avuto la durata di un intero giorno, si è concluso con l’Arati.

dell’Organizzazione, ex allievi dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai e giovani provenienti da diversi ambienti. Il programma si è tenuto presso l’Auditoriun MKCG dell’Uktal University. I lavori sono iniziati con l’accensione della lampada da parte del Presidente di Stato, sri P. Jaganath Prasad Rao. Dopo la recitazione dei Veda, il Presidente di Stato ha dato il benvenuto, incoraggiando i membri a partecipare e a rendere il progetto un evento di successo nell’Orissa. Poi, i membri del team dello Sri Sathya Sai Vidya Vahini, sri Ashutosh Verma,

il dottor Sarath Kumar, smt. Kausalya (Direttrice dello Sri Sathya Sai Vidya Vihar), il dottor Santosh Mohanty, sri Rameswar Prusty e sri Prasanth Sai hanno tenuto illuminanti discorsi sull’importanza del progetto.

Sikkim - Il 7 aprile 2011, a Zilla Panchayat Bhawan di Geyzing, è stato organizzato per un solo giorno un programma, a livello di distretto, di consapevolezza su Sri Sathya Sai Educare e sul Parenting. Sri Santa Kumar Pradhan (Governatore del distretto) era l’ospite d’onore della cerimonia. Il programma è iniziato con l’accensione della lampada sacra, da parte dell’ospite d’onore, seguita dalla recitazione dei Veda e dal discorso inaugurale del Presidente

Il 1° aprile 201, a Bhubaneswar, si è tenuto un seminario su Sri Sathya Sai Vidya Vahini

con 525 partecipanti.

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Le azioni di Dio possono essere descritte come Leela. Nessuno può determinare la natura di tali Leela. Non è neppure possibile comprenderli. Solo dopo che il fatto ha avuto luogo è possibile afferrarne il significato. Poiché tali Leela sono di solito celati da Maya (l’illusione), l’uomo non è in grado di riconoscere il Divino che ne è il responsabile. Solo a causa di questa Maya, l’uomo non è altresì capace di comprendere il legame divino fra gli uomini. Tutti gli attaccamenti sorgono a causa di Maya.

Le Azioni di Dio Sono i Suoi Leela

– Baba

I t a l i a n e d i t i o n o f S a n a t h a n a S a r a t h i