Etica della finanza e finanza etica Una breve guida per lo studente

A cura di Marina Cardilli e Eugenio Pelizzari

In occasione della conferenza

La finanza etica e cooperativa come strumento di sviluppo

13 dicembre 2001

Aula Magna Facoltà di Economia Contrada Santa Chiara, 50

Biblioteca Centrale Interfacoltà di Economia e di Giurisprudenza Via Porcellaga 21, 25122 Brescia

Tel. 030 2988356. Fax 030 2988367 - Home page: http://www.bci.unibs.it

Introduzione Finanza ed etica sono stati, fino ad un recente passato, termini difficilmente o per nulla associati tra di loro. Queste due aree sono infatti quasi sempre state viste come opposte l’una all’altra, reciprocamente escludentisi. Per tale ragione non moltissimi sono gli studi in questo campo. In anni recenti, tuttavia, soprattutto in conseguenza del crollo di alcuni mercati, di scandali che hanno investito istituzioni bancarie e della generale instabilità finanziaria si è registrato un rinnovato interesse al rapporto tra etica e finanza, ed anche le discussioni ed i contributi sulle loro possibili relazioni hanno guadagnato nuovo impulso, sia dentro che fuori dall’Italia. Non è difficile del resto prevedere che il campo della finanza etica potrà ben presto diventare una disciplina in sé, con una propria identità accademica e professionale. La Conferenza, presso la Facoltà di Economia dell’Università degli studi di Brescia, “La finanza etica e cooperativa come strumento di sviluppo” ci è sembrata una buona occasione per la stesura di questa breve guida, il cui modesto scopo è quello di cercare di offrire alcuni punti di partenza per la ricerca in tale ambito, con particolare riferimento agli studenti delle nostre facoltà, magari in vista di future tesi di laurea. Ovviamente speriamo che essa incontri anche l’interesse di un pubblico più ampio, che ne possa trarre spunti di riflessione e magari itinerari di approfondimento personale. In questa breve, e certo largamente incompleta, guida, abbiamo così cercato di elencare ed in parte commentare alcuni dei più importanti contributi ed alcune delle più rilevanti risorse sul tema, sia in lingua italiana che in altre lingue, presenti o meno all’interno della Biblioteca Centrale Interfacoltà. Quando possibile, per le monografie, abbiamo provveduto ad indicare anche la biblioteca in possesso del documento e reperibile quindi, per gli utenti, tramite il servizio di prestito interbibliotecario che la BCI offre. Abbiamo infine ritenuto utile presentare un prima bibliografia di partenza nonché descrivere succintamente alcuni siti web (in questo caso concentrando la nostra attenzione sulla realtà italiana) che si offrono come ricchissimi punti di parternza per l’esplorazione di questo settore. Il Direttore della Biblioteca Dott. Eugenio Pelizzari

La bibliografia è disponibili sul sito della Biblioteca Centrale Interfacoltà, nella sezione: Documenti:

http://www.bci.unibs.it

MONOGRAFIE Sen, Amartya K. Money and value: on the ethics and economics of finance. Edizioni dell'elefante, 1991. Disponibilità: Biblioteca Interfacoltà Economia e Giurisprudenza di Brescia collocazione: 332 SEN; Note: E’ disponibile anche in versione italiana Boatright, John R. Ethics in finance. Blackwell, 1999. Disponibilità: Biblioteca Interfacoltà Economia e Giurisprudenza di Brescia collocazione: 174.4 BOA. Dobson, John Finance Ethics: the rationality of virtue. Rowman & Littlefield, 1997. Disponiblità via prestito interbibliotecario: Università pontificia salesiana1; collocazione: BC /5-C-6616. Capriglione F., Etica della finanza e finanza etica. Laterza, 1997 Disponiblità via prestito interbibliotecario: Università commerciale "Luigi Bocconi2; collocazione: SCA/BI.00 238. Baldessone, Elisa Ghíberti Marco ed. L’Euro solidale: una Carta d'Intenti per la finanza etica in Italia. 2. ed., EMI, 2000 Disponiblità via prestito interbibliotecario: Univ. USPO AL: Facoltà di Scienze Politiche3; collocazione: CONS.JF.88. Stiz, G., Guida alla finanza etica : come investire i propri risparmi in modo socialmente responsabile. EMI, [1999] Disponiblità via prestito interbibliotecario: Università di Bologna - Biblioteca Centralizzata "Roberto Ruffilli"4 collocazione: PLDEWEY 332.0945 GUIA PERIODICI Finance & bien commun / Common good5 The Journal of Business Ethics6 Teaching Business Ethics7 SITI WEB La finanza etica in italia8 Banca etica popolare9 La città invisibile10 DATABASES11 Ebsco Business Source Premier Econlit

1 http://193.43.130.10:4001/ALEPH/ITA/UPS/UPS/UPS/START 2 http://193.205.24.18:4001/ALEPH/ITA/BOC/BOC/BOC/FILE/ricerca 3 http://www.regione.piemonte.it:8800/biblioteche/sbn.htm?biblio=24180 4 http://www.cib.unibo.it/biblioteche/schedasbn/PL.html 5 http://www.obsfin.ch/documents/rpub015.html 6 http://www.wkap.nl/jrnltoc.htm/0167-4544 7 http://www.wkap.nl/jrnltoc.htm/1382-6891 8 http://www.finanza-etica.it/ 9 http://www.bancaetica.com/ 10 http://www.citinv.it/ 11 Disponibili solo dalle postazioni situate all’interno della Biblioteca e delle Facoltà di Economia e

Giurisprudenza.

Monografie

Sen, Amartya K. Money and value : on the ethics and economics of finance. Edizioni dell'elefante, 1991. Il breve testo, fondamentale nel suo genere, è disponibile in biblioteca. E’ una versione a stampa della Royer Lecture dell’economista Amartaya Sen, vincitore del premio Nobel 1998, tenuta all’Università di California a Berkley nel 1986. E’ abbastanza datata, ma resta ancora molto importante per comprendere come e perché il tema della finanza etica è nato e si è sviluppato. E’ suddiviso in 3 capitoli, intitolati:

1. Comportamento economico e sentimenti morali La parte più importante ed interessante di questo capitolo è intitolata “Interesse personale e comportamento razionale”, utile per capire i fondamenti del problema. 2. Giudizio economico e filosofia morale In questo capitolo l’autore affronta molti aspetti, e tra i più importanti troviamo: Ottimalità di Pareto ed efficienza economica, utilità e benessere; Interesse personale ed economia del benessere. 3. Libertà e conseguenze Nel terzo e ultimo capitolo sono molto importanti le sezioni in cui l’autore discute dei seguenti temi: etica ed economia; benessere, obiettivi e scelte; comportamento, etica ed economia.

In questo libro il Professor Sen fa un’utile sintesi della lezione più significativa in tema di etica ed economia, dimostrando il grande divario che si presenta fra questi due campi. Inoltre, Amartya Sen dimostra come questo fatto abbia portato ad una delle maggiori lacune nella teoria economica contemporanea. Alla base delle argomentazioni di Sen, sta il fatto che l’economia può diventare più produttiva dedicando una maggiore e più esplicita attenzione alle convinzioni etiche che stanno alla base del comportamento e dei valori umani. In altre parole, Sen tratta della possibilità per l’economia di poter trovare arricchimento prestando maggiore attenzione all’etica, e di come lo studio dell’etica può, d’altro canto, beneficiare di un più stretto contatto con l’economia. Così, egli sostiene che alcune considerazioni etiche possano essere d’aiuto nell’approccio e nelle prassi ora in uso in campo economico. L’autore sottolinea che non vi è nessuna prova che la massimizzazione dell’interesse personale consenta un avvicinamento ai veri bisogni dell’uomo, né all’ottimizzazione delle condizioni economiche. Sen porta ad esempio le ben note economie del mercato libero (compreso il Giappone) nelle quali il comportamento che parte dall’interesse personale è stato orientato da un comportamento di regole di base (dovere, lealtà, buoni propositi…) e come questo fatto sia stato importante per il raggiungimento di un’efficienza economica di gruppo e individuale. Egli enfatizza il fatto che norme e comportamento dovrebbero divenire più strettamente integrate nella teoria economica e fornisce sistematici metodi per ottenere ciò, aprendo così la possibilità di nuove analisi di criteri di benessere più specifici e alternativi. L’affermazione finale di Amartya Sen è che il fatto di allontanare l’economia dall’etica ha impoverito l’economia del benessere, impoverendo in tal modo la base di una gran parte dell’economia descrittiva e di previsione, e che un approccio interdisciplinare più ampio può dare una solida base per conseguire risultati più legati ai valori della giustizia e della libertà. E’ disponibile anche una versione italiana del libro .

Altri libri dell’autore relativi all’argomento:12

Sen, Amartya K. La diseguaglianza: un riesame critico. Il mulino, 1994 Sen, Amartya K. La libertà individuale come impegno sociale. Laterza,1997 Sen, Amartya K. Risorse, valori e sviluppo. Bollati Boringhieri, 1992 Sen, Amartya K. Scelta, benessere, equità. Il mulino, 1986 Sen, Amartya K. Lo sviluppo è libertà: perché non c'è crescita senza democrazia.

Mondadori, 2000

12 Tutti I libri sono reperibili presso biblioteche italiane partendo dall’URL: http://opac.sbn.it/cgi-bin/IccuForm.pl?form=WebFrame

Boatright, John R. Ethics in finance: foundations of business ethics. Blackwell, 1999.

L’etica nella finanza è un testo di particolare rilievo, scritto da John R. Boatright, professore di Etica dell’Economia e professore di Management alla scuola di Economia e amministrazione all’Universià Loyola, Chicago; è anche autore di un altro importante testo che raccomandiamo: “Etica e comportamento nell’economia”, non presente in biblioteca. Come già detto nell’introduzione di questa guida, l’etica della finanza costituisce un’area d’interesse emergente nel campo degli studi economico-aziendali. Questo libro è una completa introduzione a questo campo, del quale analizza gli aspetti più rilevanti. Uno sguardo all’indice del libro documenta chiaramente la vasta gamma di argomenti in esso trattati:

Financial Ethics: an Overview The Need for Ethics in Finance Ethics and Financial Markets The Financial Services Industry Individuals in Organizations Theoretical Perspectives in Financial Ethics Equity and Efficiency Fiduciaries, Agents, and Professionals Agency Theory Philosophical Ethics Ethical Issues in Financial Services Sales Practices Churning, Twisting, and Flipping Arbitration

Personal Trading Ethical Issues in Investment Decisions Bank Lending Practices Socially Responsible Investing Relationship Investing Investment and the New Finance Ethics in Financial Markets Insider and Program Trading The Ethics of Bankruptcy Hostile Takeovers The Financial Theory of the Firm The Theory of the Firm The Firm as a Nexus of Contracts Ethical Implications

L’autore inizia con alcuni esempi di scandali che hanno scosso la fiducia pubblica nella finanza per spiegare l’importanza e il bisogno di etica nel comportamento di professionisti della finanza e la gestione di mercati finanziari e Istituzioni. Come si può vedere dai contenuti del sommario, molti sono i temi analizzati nel libro, dall’industria del servizio finanziario alla gestione finanziaria aziendale, alle decisioni d’investimenti, ognuno dei quali tratta differenti temi etici. Il fulcro della questione sta sempre negli standard di correttezza nelle transazioni di mercato e nei doveri degli agenti fiduciari nelle relazioni finanziarie. I capitoli 1 e 2 danno le basi e i fondamenti per gli altri capitoli. Il primo offre una panoramica del settore dell’etica finanziaria, il secondo introduce i principi etici utili per la discussione di aspetti più pratici. La parte centrale del capitolo 3 include il rapporto fra professionisti finanziari con i singoli clienti. Il capitolo 4 è focalizzato sulle decisioni d’investimento dei banchieri e di tutti gli altri operatori che generalmente agiscono come investitori istituzionali. Il capitolo 5 esamina l’etica nei mercati finanziari, mentre l’ultimo capitolo introduce la teoria dell’impresa come rete di contratti, che è un aspetto centrale nella finanza moderna. Concludendo, il libro offre un’analisi rigorosa di problematiche etiche in campo finanziario, ed è adatto per studenti, per professori e per chiunque possa essere coinvolto in attività finanziarie, dimostrando l’importanza cruciale dell’etica per il settore della finanza. Altri scritti dell’autore relativi al tema: Boatright, John R. Ethics and the Conduct of Business. Prentice-Hall, 1999

Dobson, John Finance Ethics: the rationality of virtue. Rowman & Littlefield, 1997.

Si tratta di un testo breve ma molto importante. Dobson offre una visione critica che si contrappone all’ideologia che sta alla base della teoria finanziaria. E’ molto importante il fatto che Dobson sia egli stesso docente di finanza presso una delle più importanti scuole di economia aziendale degli USA, Caltech. La finalità principale del libro è di dimostrare che la teoria finanziaria non può spiegare ciò che veramente avviene nei sistemi finanziari. Dobson sostiene che una base etica per le operazioni finanziarie non è una costrizione o una limitazione per gli operatori finanziari, ma piuttosto la condizione perché il sistema finanziario possa esistere in assoluto. E’ cruciale per la tesi del volume la definizione di ciò che lui chiama il “paradigma finanziario”, che è per così dire un concetto che caratterizza l’interesse personale come il più strettamente individualistico ed opportunistico fine del benessere materiale, escludendo così tutte le altre motivazioni. L’efficacia di questo paradigma, sostiene l’autore, è così forte che esso permane nel tempo grazie e nonostante la sua stessa contradditorietà. Su questo punto, Dobson cita l’eticista economico-aziendale Norman Bowie: “Il perseguimento consapevole dell’interesse personale da parte di tutti i membri della società ha come risultato collettivo quello di minare gli interessi di tutti”. Il “paradosso finanziario” è sviluppato nei capitoli 2 e 3, dove egli analizza due aspetti particolarmente importanti della finanza: contratti ed effetti sulla reputazione. Dobson sostiene che i contratti espliciti possano essere fatti osservare dalle corti, ma contratti impliciti richiedono fiducia e mutua buona volontà per poter essere osservati, così che costruire la fiducia sarebbe un requisito etico centrale. Sostenitori di teorie finanziarie, spesso dicono che le imprese dovrebbero costruire una reputazione di affidabilità consistente nell’appropriazione del concetto di opportunismo e di massimizzazione dei risultati secondo il paradigma finanziario. Dobson dedica il suo terzo capitolo a dimostrare che anche questa però non è la soluzione al problema. Dopo un dettagliato esame delle possibili risorse all’interno del paradigma finanziario per mettere in vigore i contratti, e la dimostrazione che esse sono insufficienti, Dobson impiega gli altri 3 capitoli per invalidare il paradigma finanziario. La prima sfida che Dobson offre al paradigma finanziario viene dal modo in cui gli stessi mercati finanziari operano. Come Dobson puntualizza, vi sono alcuni autori che sostengono la tesi che il comportamento non etico sia inaccettabile solo se esso compromette la fiducia nel mercato. L’implicazione ovvia è che se può essere svolto in modo da non compromettere tale fiducia, allora si tratta di un comportamento accettabile, nella misura in cui esso massimalizza il benessere. Seguono due capitoli nei quali Dobson estende la sua discussione del bisogno di etica nella finanza e considera anche possibili approcci all’introduzione dell’etica nell’attività finanziaria, come, ad esempio, attraverso l’introduzione di codici aziendali. Egli trova una possibilità di convivenza fra le diversità di cultura e di mercato che gli operatori finanziari oggi devono affrontare senza cadere nel tranello del soggettivismo nella cosiddetta “virtue tradition”. Dobson è particolarmente interessato ad essa e pensa che dobbiamo provare a cercare un modo per ripensare ad una finanza che sia compatibile con una concezione di vita “virtuosa”. L’ultima parte del volume è incentrata sulla spiegazione della “virtù razionale” con il titolo generale di “Oltre il paradigma finanziario”. Nel capitolo 7 Dobson sposta la sua discussione dalla appropriatezza della

“teoria della virtù” alla pratica delle operazioni finanziarie. Dobson evidenzia quattro componenti chiave di un approccio etico virtuoso: 1) Una grande valorizzazione allo sviluppo di forme particolari del carattere, come la correttezza, il buon giudizio, perseveranza e coerenza, che sono definite generalmente come ”virtù”; 2) Il riconoscimento del ruolo vitale della comunità nella formulazione, alimentazione, trasmissione di queste virtù; 3) Il ruolo centrale di un giudizio equilibrato più che un appello a regole e linee di condotta determinate; 4) L’importanza di modelli di ruolo, gente che può essere portata ad esempio di come è possibile vivere una vita virtuosa, in particolari circostanze della loro vita; Il capitolo 8 è un’applicazione dell’idea di MacIntire’s di una pratica e di una razionalità pratica per il funzionamento della finanza, incluso il modello nel quale Dobson mostra che operatori che basano le loro attività sulle virtù etiche possono competere in modo efficiente in un mercato finanziario, anche se esso contiene operatori opportunisti, e inoltre, che in effetti i mercati non possono operare senza questi operatori virtuosi. Nel capitolo 9 “implicazioni di genere”, Dobson si basa su un’opera di Gilligan e altri autori, sulla supposta diversa modalità di approccio all’etica da parte delle donne. Il capitolo finale “verso un nuovo paradigma finanziario” tratta in primo luogo del “nuovo operatore” e in secondo luogo della “nuova impresa”, la “nuova polis”, nella quale possiamo capire quali virtù bisogna sviluppare e come realizzare questo sviluppo. Il breve testo di Dobson è un contributo eccellente allo sviluppo dell’etica nella finanza.

Capriglione F., Etica della finanza e finanza etica. Laterza, 1997 L’autore si pone un obiettivo molto ambizioso: innanzitutto, delineare I limiti dell’etica nell’economia finanziaria e in secondo luogo analizzare i numerosi argomenti relativi alla finanza etica. Si tratta quindi di un volume fondamentale per chi è interessato a questi temi. Sfortunatamente, dobbiamo dire che il libro promette più di quanto in effetti non dia, confermando che vi è ancora molta strada da percorrere prima di poter considerare in modo armonico l’etica e l’economia. Ci riferiamo particolarmente al primo obiettivo del libro che è dedicato all’interazione fra etica e finanza, dove “etica” viene frequentemente scambiata con moralità, i principi della Chiesa Cattolica di morale, solidarietà, altruismo, carità…, spesso considerati in modo non totalmente soddisfacente. Nella prima parte del libro viene presentata una base concettuale per l’analisi dei nuovi strumenti usati nell’economia etica (per es. le banche etiche). Ne consegue un concetto non chiaro sul quale si basano le conclusioni finali. E’ un peccato perché anche nella seconda parte l’itinerario scelto era quello di uno sforzo finalizzato a discussioni critiche e ad offrire un panorama nel quale inserire le riflessioni sviluppate. Nonostante questi imiti, l’autore dimostra un’alta competenza nell’area ed il suo contributo colma una lacuna nel panorama della letteratura italiana specializzata. Per queste ragioni la biblioteca propone questo testo ai suoi studenti e utenti.

Baldessone, Elisa Ghiberti Marco ed. L’Euro solidale : una Carta d'Intenti per la finanza etica in Italia. 2. ed., EMI, 2000 Questo testo è il risultato di anni di studi, dibattiti e meetings delle più significative organizzazioni no-profit italiane, e raccoglie anche opinioni di esperti, professori e membri dell’ambiente culturale e sociale. L’intento del libro è di spiegare in cosa consistono l’etica finanziaria e la finanza eticain Italia oggi, illustrando i principi che le sostengono. La sfida della finanza eticamente orientata è quella di offrire un volto umano al mercato del credito. Rifiutando l’espressione latina “pecunia non olet”, i primi capitoli del libro spiegano come il denaro potrebbe essere gestito in modo etico, seguendo i principi espressi nel “manifesto” dell’etica finanziaria (integralmente riportato nel primo capitolo). Il profilo di un manager etico viene presentato anche mettendo in evidenza le sue qualità con particolare enfasi sulla trasparenza, riferita sia al comportamento che alla struttura in cui lavora. Ben sviluppata è la parte relativa agli strumenti elettronici disponibili per questo specifico tipo di finanza, mentre un intero capitolo è dedicato alle motivazioni che dovrebbero indurre la gente a investire in una banca etica anzichè in una banca “tradizionale”. Gli autori sostengono che sia tempo di un’azione più consistente della finanza eticamente orientata in Italia, e descrivono l’esperienza e i risultati della “banca etica” italiana come l’esempio più riuscito di questo nuovo contesto favorevole nel nostro Paese. Nel quarto capitolo del libro, ove le tavole d’inclusione ed esclusione illustrano le diverse tipologie d’investimento, basate su principi etici, vengono presentati (purtroppo con errori che dovrebbero essere evitati!) alcuni esempi di esperienze italiane in questo campo. L’ultimo capitolo offre una panoramica delle più significative esperienze internazionali che hanno segnato la storia della finanza eticamente orientata: da Grameen Bank, la “banca etica”per definizione, a Oekobank (Germanai) a ACCION (USA), all’”Engilsh Ethical Unit Trust”. La panoramica considera, in ultima analisi, la tradizione dell’italiana MAG e la recente nascita di “Banca Etica”. Nelle loro conclusioni gli autori evidenziano che l’equazione “Etico=senza profitto” non è più vera, anzi è dimostrato che le imprese che attuano le loro scelte economiche sulla base di principi etici, dando sicurezza ai loro clienti e migliorando l’affidabilità dei loro impiegati, potrebbero avere una maggiore durata sul mercato finanziario.

Stiz, G., Guida alla finanza etica : come investire i propri risparmi in modo socialmente responsabile. EMI, [1999]

C’è chi fa già di tutto per riequilibrare ingiustizie grandi e piccole in questa società. Dedica volontariato, tempo e competenze. Raccoglie soldi per progetti di giustizia sociale, solidarietà, assistenza. Elimina dal proprio linguaggio termini violenti, militareschi, asessuati. Mangia meno carne e più verdure. Studia le musiche etniche e le lingue. Gira il mondo. Fa il consigliere comunale. Apre una bottega di commercio equo e solidale. Ricicla i rifiuti. Va in bicicletta. Fa il missionario o il cooperante. Fa conferenze. Ascolta conferenze. E via facendo. Prima o poi tutti s’imbattono in una semplice questione. Quello che fa girare il mondo (questo mondo) sono i soldi. I nostri e quelli degli altri: tutti insieme, un bel po’ di denaro. Si tratta della finanza. Brutta bestia, misteriosa, sconosciuta. Anzi, da non conoscere. Pericolosa. Così continuano a gestirla gli "altri", quelli che la sanno usare. E i "volontari" continuano a fare volontariato.

Da qualche tempo, in alcuni paesi europei, negli Stati Uniti e infine anche in Italia, qualcuno pensa che sia possibile che i "volontari" si occupino di soldi e che sia possibile aggiungere al sostantivo finanza l’aggettivo etico. Qualcuno pensa, insomma, che sia possibile gestire i soldi - i nostri di piccoli risparmiatori e quelli degli altri se lavoriamo nella gestione del denaro -in maniera coerente con obiettivi di giustizia.

Che una sensibilità all’argomento si sta sviluppando è stata subito captata dalle sensibili antenne di banchieri, finanzieri e assicuratori, che infatti hanno lanciato sul mercato "prodotti etici" a non finire. Ma lo sviluppo delle cooperative di autogestione finanziaria a partire dagli anni 70 e la nascita all’inizio del ’99 della Banca Etica sono la dimostrazione che anche il mondo del terzo settore, del volontariato, dell’associazionismo ha trovato il modo di attrezzarsi al riguardo con strumenti idonei. Utilizzabili da chiunque lo voglia.

Ecco perché la Emi lancia il volume "Guida alla finanza etica", promosso dalla Cooperativa Il seme di Bergamo: occorre che il tema della finanza etica e l’esperienza della banca etica abbiano un sostegno culturale, una spiegazione che eviti la creazione di una semplice moda e dia radici e gambe ad un tentativo di cambiare questo mondo proprio nel suo ganglio vitale, il denaro.

Gli autori descrivono - nella prima parte del libro - i meccanismi finanziari in cui siamo immersi, famiglie, aziende e Stato, verificano le novità apportate dalla globalizzazione dell’economia e della finanza, individuano comparse e protagonisti di questo sistema. Rilevano poi - nella seconda parte del libro - come in questo sistema rimangano insoddisfatte sia le esigenze di coerenza tra le scelte sociali e politiche e quelle cui costringe il sistema finanziario, sia le esigenze di finanziamento per un’ampia serie di soggetti che non rispondono alle regole dettate dai guru della finanza. Vengono passate in rassegna le esperienze di finanza etica esistenti all’estero, le ipotesi teoriche e le proposte pratiche attivate, i criteri per orientarsi, le semplificazioni da evitare. Si giunge infine con la terza parte all’illustrazione ampia e dettagliata di Banca Etica, ed alla contemporanea messa in guardia su limiti, rischi e potenzialità dei cosiddetti "prodotti etici". Il capitolo

finale è una "summa" di consigli pratici per il risparmiatore etico. Conclude il libro un repertorio bibliografico.

(recensione tratta dal sito: http://www.ilseme.it/pubb_guidafe.html) Altri libri dell’autore relativi al soggetto Stiz, Giovanni (editor) La fionda di Davide : verso una finanza etica. Cooperativa Il seme, [1997]

Altri testi relativi all’argomento presenti presso la Biblioteca Centrale Interfacoltà

• Barnett, William A. (ed.) Social choice, welfare, and ethics: proceedings of the eighth International symposium in economic theory and econometrics. Cambridge University Press, 1995 (COLL. 302.13 INT)

• Beauchamp, Tom L., Bowie, Norman E. (ed.) Ethical theory and business. Prentice Hall, [2001] (COLL. 174.4 ETH BEA)

• Berlin, Isaiah Etica ed economia. La stampa, 1990 (COLL.174.4 ETI) • Buchanan, Allen Ethics, efficiency, and the market. Clarendon, 1985 (COLL.330.01

BUC) • Buchanan, James M. Ethics and economic progress. University of Oklahoma,

c1994 (COLL. 174.4 BUC) • Catalano, Claudio (ed.) Etica e qualità nei sistemi bancari e finanziari. Edibank,

1998 (COLL. 332 ETI) • Donaldson, John Key issues in business ethics. Academic press, 1989

(COLL.174.4 DON) • Falise, M. [et al.] Etica ed economia: il contributo delle Chiese dei paesi

industrializzati. Marietti, 1989 (COLL.174.1 ETI) • Frederick William C., Post James E., Davis Keith Business and society: corporate

strategy, public policy, ethics. Mc Graw Hill, 1992 (COLL.658.408 FRE) • Freeman R. Edward, Gilbert Daniel R. Jr Corporate strategy and the search for

ethics. Prentice-Hall, 1988 (COLL.658.401 2 FRE) • Hamlin, Alan P. (ed.) Ethics and economics. Elgar, 1996. 2v. (COLL. 174.4 ETH) • Hamlin, Alan P. Ethics, economics and the state. Wheatsheaf, 1986 (COLL.170

HAM) • Koslowski, Peter (ed.) The social market economy: theory and ethics of the

economic order. Springer, 1998 (COLL. 330.01 SOC) • Lunati, M. Teresa Ethical issues in economics: from altruism to cooperation to

equity. MacMillan, 1997 / COLL. 174.4 LUN ETH) • Medio credito lombardo Cultura, etica e finanza. NED, 1987 (COLL.334.220 945

CUL) • Nibale, Gianfranco L'economia e l'etica d'impresa. Cacucci, 1991 (COLL. 338.5

NIB) • O'Neill, John The market: ethics, knowledge and politics. Routledge, 1998 (COLL.

330.122 ONE) • Paul, Ellen F. (ed.) Ethics and economics. Blackwell, 1985 (COLL.174.933 9 ETH) • Rich, Arthur Etica economica. Queriniana, [1993] (COLL. 174.4 RIC) • Rothschild, Kurt W. Ethics and economic theory : ideas, models, dilemmas. Elgar,

1993 (COLL.174.4 ROT) • Sacconi, Lorenzo Etica degli affari: individui, imprese e mercati nella prospettiva di

un'etica razionale. Il saggiatore, 1991 (COLL.174.4 SAC) • Velasquez, Manuel G. Business ethics: concepts and cases. Prentice Hall, 1998 • Velasquez, Manuel G. Etica economica. Ca’ Foscarina, 1993 (COLL.330.1 VEL ) • Visentini, Gustavo Tre lezioni: L'evoluzione del sistema finanziario italiano: i

problemi attuali, La legalita nell'organizzazione dell'economia, Etica e affari. A. Giuffre, 1995 (COLL. 336.012 45 VIS)

• Frederick, William C., Preston Lee E. (eds.) Business ethics: research issues and empirical studies. Jai, 1990 (COLL. 174.4 BUS)

• Wilson, Rodney Economics, ethics and religion: Jewish, christian and muslim economic thought. MacMillan, 1997 (COLL. 174.4 WIL)

Periodici

Finance & Bien Commun / Common Good Editor-in-Chief: Paul Dembinski The University of Friburgo, Switzerland Finance & Bien Commun / Common Good è una rivista quadrimestrale pubblicata dal Programma Finance & Responsibility.13 Il curatore è il Professore Paul Dembinski, docente presso la facoltà di economia dell’Università di Friburgo, e conosciuto a livello internazionale per il suo interesse in merito alla presenza di principi cristiani nel campo dell’economia e della finanza. Gli editori si concentrano su quattro linee di ricerca in grado di fornire una struttura di base per capire come la finanza contribuisce al bene comune:

1. La prima riguarda il cambiamento di rapporti fra politica e finanza e l’impatto sul bene comune

2. La seconda riguarda il modo in cui i teorici si rapportano alla finanza e il ruolo del settore finanziario.

3. La terza esamina come la finanza, sostenuta dalla teoria, stia tentando di creare una società libera da rischi.

4. La quarta riguarda il contributo che la finanza dà ad altre attività economiche ed il suo impatto sul bene comune.

Alcuni articoli tratti dal fascicolo dell’estate 2000: FINANCE & BIEN COMMUN/ COMMON GOOD Summer 2000 contents/sommaire

Editorial/Editorial

Philosophy or Pragmatism/Philosophie ou Pragmatisme

Articles/Articles

The Break-Up of Money / Paul H. Dembinski & Christophe Perritaz

Thoughts on The Path Forward for Financial Services Regulation / Harold Parrish

Epargne : Entre l’exigence de libéralité et la quête de sécurité / E. Rossi di Montelera

Control of capital flows : A case for a greater use of national autonomy by developing countries / Yilmaz Akyüz

Interview/Interview

Africa needs a financial partnership / Interview with Ahmedou Ould-Abdallah

Book Reviews/Compte-rendus de lecture

Les nouvelles frontières de l’argent, Bernard Perret

13 http://www.obsfin.ch/responsibility.html

The Age of Access, New culture of Hypercapitalism where all of life is a paid-for experience, Jeremy Rifkin

On the Edge, Living with Global Capitalism, W.Hutton, A. Giddens (eds)

L’illusion néo-libérale, René Passet

The Asian Financial Crisis, the Challenge for Social Policy, Eddy Lee

References/Références

Development Thinking at the Millennium, Paris, 26-28 June 2000

Dieu, l’agent, la finance, Aix-en-Provence, 1-2 juillet 1999

The Globalisation of Finance and Its effects on the Emerging Countries, Santiago de Chile, 29-31 March, 1999

Justice et Paix-France, Maîtriser la mondialisation, Ed.Cerf

An Opportunity Lost? Bangkok, 7-19 February, 2000

Copenhagen +5, Geneva, 26-30 June 2000

Des passerelles s’ouvrent entre la finance et la sociologie, Paris, 20-21 avril 2000

Journal of Business Ethics

Editor-in-Chief: Alex C. Michalos The University of Northern British Columbia, Prince George, Canada Nonostante questo periodico sia maggiormente improntato sull’etica in economia che sull’etica nella finanza, la biblioteca ha deciso di includerlo nella mini-guida per due ragioni: innanzitutto perché l’etica finanziaria e l’etica nell’economia sono discipline molto correlate; e in secondo luogo per i contenuti di alta qualità e di natura interdisplinare che caratterizzano questa pubblicazione. Il Journal of Business Ethics, infatti, pubblica articoli originali che abbracciano una vasta gamma di prospettive disciplinari e metodologiche, relative ad argomenti etici riguardanti il mondo dell’economia. Il termine “business” è inteso come disciplina che abbraccia tutti i sistemi coinvolti nello scambio di merci e servizi, mentre il termine “etica” è circoscritto a tutte le azioni umane finalizzate ad assicurare un corretto comportamento di vita. Sistemi di produzione, consumi, marketing, pubblicità, contabilità economica e sociale, rapporti aziendali, pubbliche relazioni e comportamento organizzativo sono tutti aspetti che vengono analizzati da un punto di vista etico. I contributi sono presentati in stile abbastanza sciolto e non sono destinati ai soli specialisti, facilitando così un dialogo fra i vari gruppi interessati. La testata offre regolarmente recensioni di libri. Al fine di dare un’idea degli argomenti discussi, segue una tavola dei contenuti del fascicolo di Giugno 2001: Table of Contents Volume 31, Issue 4, June 2001

• A Corporate Social Responsibility Audit within a Quality Management FrameworkTon van der Wiele, Peter Kok, Richard McKenna, Alan Brown

• Discourse Theory and Business Ethics. The Case of Bankers‘ Conceptualizations of Customers / Gjalt de Graaf

• The Work Ethic Values of Protestant British, Catholic Irish and Muslim Turkish Managers / M. Arslan

• The Relevance of Ancient Greeks to Modern Business? A Dialogue on Business and Ethics / Gordon Pearson, Martin Parker

• Cultural and Ethical Effects on Managerial Decisions: Examined in a Throughput Model/ Waymond Rodgers, Susana Gago

• Virtuous Responses to Organizational Crisis: Aaron Feuerstein and Milt Colt/ Matthew W. Seeger, Robert R. Ulmer

• Ashkanasy, N. M., S. Falkus and V. J. Callan: 2000, ‘Predictors of Ethical Code Use and Ethical Tolerance in the Public Sector‘.

Teaching Business Ethics Editor-in-Chief: Alex C. Michalos The University of Northern British Columbia, Prince George, Canada A differenza dal The Journal of Business Ethics, questo periodico intende offrire un forum pubblico per docenti e ricercatori accademici nel campo dell’etica del mondo dell’economia. Potrebbe essere, in questo senso, di qualche interesse per gli studenti interessati a presentare la tesi nel campo dell’ etica nella finanza e/o nella finanza etica e in economia aziendale. Teaching Business Ethics è un periodico interdisciplinare e internazionale inteso a facilitare lo scambio di opinioni e di punti di vista riguardanti argomenti che vertono sull’insegnamento dell’etica nell’economia e nella gestione aziendale, e concentra l’attenzione sulla modalità d’insegnamento di questa disciplina. Ogni numero della rivista contiene approfondimenti, note di discussione sugli articoli, recensioni di libri, recensioni di video e/o film, e in questo senso potrebbe essere utile per costruire una buona bibliografia. Contiene anche editoriali di docenti che relazionano una vasta gamma di esperienze personali nella presentazione della ricerca e nello sviluppo delle fonti di materiali, incontri con personaggi del mondo dell’economia, sponsor aziendali, storie di successi e di insuccessi, presentazioni di docenti di rilievo e di imprenditori. Per avere un’idea dei contenuti si può dare uno sguardo al sommario relativo al numero di Maggio 2001: Table of Contents Volume 5, Issue 2, May 2001

• Integrating Religious Principles and Human Resource Management ActivitiesDaniel J. Koys

• The Effectiveness of Corporate Ethics On-site Visits for Teaching Business Ethics Gwen E. Jones, Richard N. Ottaway

• Of Fallacies and Curricula: A Case of Business Ethics Alma Acevedo

• Stakeholder-Sensitive Business Ethics Teaching Johannes Brinkmann, Ronald R. Sims

• Encouraging Classroom Discussion of Ethical Dilemmas in Research Management: Three Vignettes David A. Latif

• An Examination of Personal Values: Differences between Accounting Students and Managers and Differences between Genders Tim V. Eaton, Don E. Giacomino

• Patricia Werhane and Alan Singer, Business Ethics in Theory and Practice Ivan Snook pp. 231-233

Siti Web

La finanza etica in italia (http://www.finanza-etica.it/)

E’ il sito italiano dedicato alla finanza e agli investimenti etici. Di ottima realizzazione tecnica, il sito presenta un approfondito approccio agli argomenti di maggior rilievo relativi a questo campo emergente. Vi si trova inizialmente una definizione pertinente di finanza etica, unitamente ad una storia dell’evoluzione del concetto e delle esperienze relative in Italia. Contiene anche strumenti utili ed interessanti come una funzione “ricerca”, un servizio e-mail, un servizio “news” e la possibilità d’iscriversi al sito per ricevere informazioni aggiornate sull’argomento. Una parte molto importante del sito è dedicata a risorse on-line, sia a livello nazionale che internazionale. Sono presentate e descritte, con links alle loro homepage, molte strutture, tra le quali:

• Dow Jones Sustainability Group Index14, E’ un apposito indice creato all’interno dell’indice generale del mercato azionario di New York

• KLD Social Research on Corporations for Institutional Investors15, KLD è una delle maggiori compagnie per investitori che vogliono investire in imprese eticamente compatibili.

• United Kingdom Social Investment Forum16, E’ un importante punto di riferimento, in particular modo per istituzioni e organizzazioni che cercano informazioni relative ad investimenti etici. Il Forum fornisce inoltre consulenza alla Commissione Parlamentare inglese coinvolta in investimenti socialmente responsabili.

• Avanzi17 Nato nel 1997, Avanzi è un’azienda italiana dedicata alla progettazione di strumenti innovativi per la sostenibilità sociale e ambientale.

La sezione “performance” presenta un punto di riferimento per i prodotti finanziari basati sul concetto di sostenibilità aziendale e per misurare l’operato di gestori di fondi, mentre una vasta bibliografia su tutti gli argomenti inerenti l’etica nella finanza si trova nella sezione “Bibliografia”.

14 http://www.sustainability-index.com/ 15 http://www.kld.com/ 16 http://www.uksif.org/ 17 http://www.avanzi.org/

Banca Etica (http://www.bancaetica.com/)

E’ il sito ufficiale della Banca Popolare Etica, l’istituzione finanziaria italiana presentata e discussa in alcuni dei testi presentati in questa guida. Quindi, il sito è molto importante e la conoscenza dello stesso è fondamentale per chi sta iniziando a sviluppare un interesse nei confronti dell’etica in campo finanziario. Il sito è suddiviso in sette sezioni:

• L’ idea • Etica nella finanza • Come lavora Banca Etica • Membri: tutte le informazioni necessarie su come diventare membri e quali

sono le loro attività • Risparmi • Finanziamenti • La dimensione etica e sociale

Vi sono inoltre una grande quantità di servizi per navigatori, come:

• Un newsletter via Web • Banconote news: un servizio d’informazione elettronica relativo alle attività

della Banca Popolare Etica • Un calendario di eventi • Una buona bibliografia, prevalentemente su tesi italiani, ma con documenti in

inglese e in francese • Numerosi links con altri siti rilevanti

La città invisibile (http://www.citinv.it/)

“La città invisibile” non è un sito propriamente dedicato alla finanza e al mondo dell’economia. E’ in verità una associazione libera, nata nel 1994, coinvolta in progetti e iniziative finalizzate a garantire libero accesso all’informazione e a promuovere l’uso democratico della rete. Abbiamo deciso di includerlo nella nostra guida innanzitutto perché i siti web più interessanti e di rilievo in questo campo sono ben illustrati (e linkati) nei due siti presentati precedentemente. La seconda ragione, e la più importante, è perché questo sito offre un link al testo integrale di una tesi intitolata ”Dai finanziamenti privati al nonprofit in Italia: ruolo ed evoluzione degli intermediari finanziari e orientamento verso una banca etica”. L’autrice, Monica Salvato, ha discusso la sua tesi nel 1997 presso l’Università di Venezia. Si tratta di un’analisi molto interessante e completa dei temi d’interesse di questa guida. Speriamo che i nostri studenti laureandi possano trovare suggerimenti ed idee per sviluppare le loro tesi. Può essere interessante, presentare qui di seguito i capitoli nei quali questo utile elaborato è diviso: Capitolo primo - Il settore nonprofit nel contesto italiano Capitolo secondo - Aspetti economico/aziendali delle organizzazioni nonprofit Capitolo terzo - Finanza Etica e Settore Nonprofit Capitolo quarto - Gli intermediari non specializzati Capitolo quinto - Gli intermediari specializzati operativi Capitolo sesto - Gli intermediari specializzati in corso di costituzione: la Banca Etica Conclusioni Bibliografia Altri siti utili:

• www.axiaonline.it studi ricerche e analisi finanziarie

• www.etimos.it Microfinanza nel sud del mondo

• www.finanza-etica.org per lo sviluppo culturale di una finanza alternativa

• www.intermib.it • www-issan.gelso.unitn.it

istituto studi sviluppo aziende non profit • www.retelilliput.it

per una economia di giustizia • http://www.soldionline.it/ • http://web.tiscali.it/mag2/

Una finanza partecipata per lo sviluppo locale

Banche dati

Le principali basi dati che gli studenti possono utilizzare per reperire articoli sull’argomento sono Business Source Premier e Econlit. Entrambe sono basi dati bibliografiche, ma la prima dà anche la possibilità di accesso a più di 2.300 articoli in versione integrale. Entrambe sono accessibili solo dalle postazioni situate nella Biblioteca Centrale Interfacoltà e presso le Facoltà di Economia e di Giurisprudenza (non è possibile accedervi da casa) tramite la Home Page della Biblioteca (http://www.bci.unibs.it), cliccando su “banche dati” e poi su “banche dati on line”. Hanno un’unica interfaccia di interrogazione, riportata di seguito, e un’utile funzione di “Help” in grado di guidare in modo semplice l’utente nella ricerca delle banche dati. Il personale della biblioteca in ogni caso ha predisposto una guida per l’utente che si può trovare al seguente indirizzo URL: http://www.bci.unibs.it/doc/bsp.doc. Una ricerca effettuata il 13 dicembre selezionando “financ*” e “etich*” nel “campo titolo”, ha ritornato 95 citazioni; un’ampliamento della ricerca a tuttti i campi restituirebbe certamente un numero maggiore di riferimenti bibliografici. Qui di seguito vi è una descrizione delle due banche dati, tratte dalla Ebsco Help Page:

Business Source Premier

The Business Source Premier database is a comprehensive, business periodical database that includes scholarly journals and business periodicals covering topics such as management, economics, finance, accounting, international business and much more. Business Source Premier contains content from full text sources ranging from general business periodicals such as Business Week, Forbes, Fortune, American Banker, etc. to academic journals such as Harvard Business Review, Journal of Management, Academy of Management Review, Review of Economics & Statistics, etc. Business Source Premier provides cumulative indexing and abstracts for nearly 2,800 business journals and cumulative full text for 2,260 journals. This database also includes Country Monitor and Industry Yearbook Reports from WEFA, 35 country reports from the Economist Intelligence Unit (EIU) and Wall Street Words. The peer-reviewed full text content in Business Source Premier is unmatched, and full text backfiles are available for many journals back to 1990. Additionally, Business Source Premier includes embedded images for many of the full text journals. EconLit EconLit, the American Economic Association's electronic bibliographic database, is the world's foremost source of references to economic literature, containing over 450 international, economic journals. EconLit adheres to the high quality standards long recognized by subscribers to the Journal of Economic Literature (JEL) and is a reliable source of citations and abstracts to economic research dating back to 1969. With approximately 15,000 added annually, EconLit records include abstracts of books, journal articles, and working papers. Appropriate geographic descriptors are added to journal and collective volume articles, working papers, and dissertations. Subject descriptors are assigned to all articles, books, book reviews, working papers, and dissertations. Complete subject coverage includes economic theory, monetary theory, economic history, fiscal theory, public finance, welfare programs, international economics, country studies, banking, financial institutions, capital markets, econometrics, economic forecasting, consumption, labor economics, employment, demography, regional economics, urban economics, law and economics, industrial relations, industry studies, government

regulations, agricultural economics, natural resources, managerial economics, business cycles, industry studies, health and education, economic development , technological change and economic growth. This database is updated monthly on EBSCOhost. L’interfaccia di interrogazione Ebsco:

Databases: Business Source Premier; Econlit

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Brescia, dicembre 2001