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Europrogettazione 2007 - 2013
Progetto cofinanziato dall’Unione EuropeaApprovato dalla Provincia di Roma con Determinazione Dirigenziale n° 8067 del 30/11/2010
Il contesto del Project Management
Europrogettazione 2007 - 2013 - 3 -
Cos’è un progetto?
Le attività sono dirette al raggiungimento degli obiettivi definiti
L’inizio e la fine delle attività sono chiaramente esplicitati
Esiste una serie di regole che delimitano e definiscono il processo
I risultati si misurano rispetto a una serie di indicatori concordati in fase di pianificazione
Un progetto è un’attività o un insieme di attività autonome e non ripetitive in vista di obiettivi espliciti da raggiungere
in un dato lasso di tempo.
Europrogettazione 2007 - 2013 - 4 -
E’ responsabilità del project manager mantenere le tre dimensioni bilanciate attraverso la gestione quotidiana delle attività
progettuali
Budget
Tempo
Qualità
Le tre dimensioni chiave del progetto
Europrogettazione 2007 - 2013 - 5 -
Il principio “SMART”
Specifici – chiaramente definiti, con criteri di raggiungimento
La definizione degli obiettivi
Misurabili – per accertare il raggiungimento degli obiettivi
Appropriati al contesto operativo e alle risorse disponibili
Realistici, non impossibili da raggiungere
Temporalmente definiti e vincolati a termini e scadenze
Europrogettazione 2007 - 2013 - 6 -
L’analisi PESTLE
Politico – fattori politici rilevanti a livello Europeo, nazionale o locale
Analisi del contesto
Economico – fattori economici, meccanismi di finanziamento, modelli di impresa, vincoli di bilancio…
Sociale - fattori sociali e culturali, opportunità di formazione ed occupazione, stili di vita, cambiamenti demografici, interculturalità…
Technologico - principali cambiamenti ed innovazioni tecnologiche
Environmental - Impatto ambientale a livello locale, nazionale ed internazionale
Legale - legislazione di riferimento, a livello locale ed europeo
Europrogettazione 2007 - 2013 - 7 -
Da PESTLE a SWOT
Dall’analisi di contesto al pensiero strategico
Politico
Economico
Sociale
Tecnologico
Legale
Ambientale
Europrogettazione 2007 - 2013 - 8 -
Aspetti tecnici
Pianificazione
Controllo
Monitoraggio
Dettagli tecnico-operativi
Fattore umano
Promotori e “sponsor”
Beneficiari
Progettisti e manager
Staff operativo
La dimensione umana
Europrogettazione 2007 - 2013 - 9 -
Nella gestione di un progetto la leadership, la motivazione e la gestione delle risorse umane sono importanti almeno quanto pianificazione,
controllo e monitoraggio.
La dimensione umana del progetto
E’ responsabilità del progect manager raggiungere un bilanciamento tra tutti gli aspetti – tecnici e umani – che possono influenzare l’andamento e la riuscita del progetto
Europrogettazione 2007 - 2013 - 10 -
I portatori di interesse (stakeholders)
PROMOTORE TEAM DI PROGETTO MANAGER DELLE VARIE FUNZIONI DELL’ORGANIZZAZIONE
SOGGETTI CONDIZIONANTI, INDIRETTAMENTE COINVOLTI BENEFICIARI INDIVIDUI E GRUPPI CHE
ESERCITANO INFLUENZA
CLIENTE/ENTE APPALTANTE SOGGETTI CHE CONTROLLANO LE RISORSE PROGETTUALIPROGETTO
Europrogettazione 2007 - 2013 - 11 -
E’ importante determinare chi siano i vari stakeholder in un progetto, e come i loro interessi
possano essere conciliati al meglio.
Analisi degli stakeholder
L’analisi degli stakeholder permette al project manger di prevedere i possibili intoppi nello svolgimento del progetto
e di identificare potenziali alleati e sostenitori.
Europrogettazione 2007 - 2013 - 12 -
Valutazione delle reazioniprima
che la pianificazione sia conclusa
Project manager e stakeholder
Analisi degli stakeholder
Supporto al progetto
• Direzione
• Gestione
• Motivazione
• Coinvolgimento
• Equilibrio budget/tempi/qualità
Europrogettazione 2007 - 2013 - 13 -
Un progetto concluso in modo insoddisfacente, o addirittura interrotto, può avere conseguenze finanziarie, politiche e sociali ed
è un danno per la reputazione delle persone coinvolte.
Fuori budget
Risultati fuori tempo massimo
Qualità insufficiente
Tre ovvie cause di insuccesso
Europrogettazione 2007 - 2013 - 14 -
Gli errori più comuni...
La ricerca dice che le cause più comuni di insuccesso sono:
Il team di progetto non comprende gli obiettivi
Il team non ha chiari i risultati da portare al cliente
Obiettivi raggiunti solo parzialmente a fine progetto
Il piano di lavoro è costantemente in ritardo
Il progetto non rispetta il budget
Europrogettazione 2007 - 2013 - 15 -
2 – metodi appropriati di pianificazione e controllo
3 – project manager
4 – supporto alla gestione
5 – tempo e risorse sufficienti
7 – coinvolgimento del cliente/utente finale
8 – comunicazione
9 – struttura organizzativa del progetto
10 – possibilità di sospendere il progetto in corso
... e i 10 fattori chiave di successo
1 – obiettivi definiti chiaramente
6 – impegno di tutti gli attori coinvolti
Strumenti di Project Management
Europrogettazione 2007 - 2013 - 17 -
Definizione
Il ciclo di vita del progetto
Pianificazione Attuazione Conclusione/successione
Valutazione
Nella pratica le fasi progettuali sono iterative
La flessibilità è uno dei fattori chiave del project management
Spesso i progetti si svolgono in contesti in rapida evoluzione
Europrogettazione 2007 - 2013 - 18 -
Il modello gestionale a 6 fasi
1 Definizione• Verbali delle
riunioni
• Capitolato
6 Controllo finale e chiusura
• Verifiche di progetto
2 Pianificazione•Piano di lavoro
•Team e responsabilità
•Carichi e durata
•Calendario
•Risorse
•Budget
•Analisi del rischio
4 Controllo
• Costi
• Tempi
• Avanzamento
• Pianificazione supplementare
3 Team building, direzione e motivazione
• Costruzione di un team
• Attività e qualità della leadership
• Consapevolezza dei fattori di motivazione di ciascun membro del team
5 Comunicazione •Note e reports •Presentazioni
Europrogettazione 2007 - 2013 - 19 -
La pianificazione
La pianificazione continua per tutta la durata del progetto!
• Piano di lavoro, con attività e incarichi definiti in modo indipendente
• Struttura del team structure e responsabilità principali
• Stima dei carichi di lavoro e durata di ciascuna attività
• Calendario con sequenza e durata delle attività
• Definizione puntuale delle risorse attribuite a ciascuna attività
• Dettagli del budget destinato a coprire ciascuna voce di costo
• Piani di emergenza presisposti per ciascun tipo di rischio identificato
Europrogettazione 2007 - 2013 - 20 -
Ciascuno di questi sistemi ha pro e contro.A voi scegliere quello più appropriato alle circostanze!
• Bottom-up – da singole attività a componenti del progetto
• Top-down – gruppi di attività suddivisi in incarichi
• A ritroso – le attività dalla scadenza ad oggi
La pianificazione
Europrogettazione 2007 - 2013 - 21 -
La pianificazione
Bottom-up: l’uso dei diagrammi logici l’identificazione delle fasi
START
A
B
C
J
D
G
E F I
K L FINISH
H
START
A
B
C
J
D
G
E F I
K L FINISH
H
Nel predisporre un diagramma logico:
• il tempo time scorre da ‘start’ a ‘finish’, ma non si specifica la durata• ogni fase va descritta a parte, indipendentemente dalle altre• la durata di ciascuna fase non è rilevante a questo stadio della progettazione• i codici cromatici possono facilitare la discussione in fase di pianificazione• la posizione di ogni fase nel diagramma deve essere oggetto di discussione• è importante che le frecce indichino rapporti di dipendenza tra fasi• una volta completato il diagramma, provare a percorrerlo a ritroso• non è questo il momento di assegnare gli incarichi• tenere traccia di ogni decisione assunta oggi, per la pianificazione supplementare
Europrogettazione 2007 - 2013 - 22 -
La pianificazione
I “tre contratti”
Diagramma delle responsabilità, con principi e metodo di cooperazione per ciascuna fase
Piano delle fasi chiave e degli obiettivi intermedi del progetto
Piano delle attività con descrizione, ruoli, calendario e documentazione da predisporre
Tra project manager e promotore
Tra project manager e team di progetto
Europrogettazione 2007 - 2013 - 23 -
Mappatura di incarichi e attività
Capitolo progettuale
Componente Componente Componente
Attività Attività Attività Attività Attività Attività Attività Attività Attività
Europrogettazione 2007 - 2013 - 24 -
Struttura del team e responsabilità
Pianificazione
Coesione del team
Riunioni di avanzamento lavori
Verifica
Interviste e ricerca
Rendicontazione
Definizione dei livelli di responsabilità
Promotore Project Manager Ricercatori Responsabile
Risorse UmaneUfficio legale
Responsabile sistemi
informatici
A = approvaI = deve essere informatoC = deve essere consultatoP = prepara
A
A
A
I
I
C C C C
C
P
P
P
P
I
I
I
I
P
I
I
P
I
I
I
I
Europrogettazione 2007 - 2013 - 25 -
La pianificazione
Il diagramma di GANNT
Analisi degli Stakeholders
Europrogettazione 2007 - 2013 - 27 -
Analisi degli stakeholder
La rilevanza dipende da tre fattori:
•capacità di influenzare le decisioni
La rilevanza degli stakeholder
•legittimità delle aspettative
•urgenza con cui occorre soddisfare le aspettative dello stakeholder
Europrogettazione 2007 - 2013 - 28 -
Analisi degli stakeholder
Il potere degli stakeholder può essere:
• Di indirizzo – potere di definire gli obiettivi, le finalità e lo scopo di un’organizzazione
La matrice del potere degli stakeholder
• Operativo – potere di determinare come si arriva al prodotto o servizio offerto, tramite una certa destinazione delle risorse disponibili
Europrogettazione 2007 - 2013 - 29 -
Potere operativoPotere operativo
Mod
esto
Modesto
Ele
vato
Elevato
BComprehensive Power
COperational Power
DDisempowered
AArm’s length power
La matrice del potere degli stakeholder
Po
tere
di i
nri
diz
zoP
ote
re d
i in
rid
izzo
Analisi degli stakeholder
Europrogettazione 2007 - 2013 - 30 -
Gradi di rilevanza degli stakeholder
Potere
Legittimità
Urgenza
Dormiente
DiscrezionaleDominante
Impegnativo
DipendentePericoloso
Rilevante
Nonstakeholder
Analisi degli stakeholder
Europrogettazione 2007 - 2013 - 31 -
RilevanzaBassa Alta
Antagonisti
SostenitoriNon rilevanti
Problematici
Op
posiz
ion
eA
pp
og
gio
Attendisti
Analisi degli stakeholder e cambiamento
Analisi degli stakeholder
Le risorse umane
Europrogettazione 2007 - 2013 - 33 -
L’importanza delle risorse umane aumenta con la
dimensione del progetto e in contesti poco strutturati
La qualità del team
Il successo di un progetto dipende dalla qualità delle relazioni tra le parti interessate
Project management significa leadership,
motivazione, negoziazione e supporto
al lavoro di squadra
Europrogettazione 2007 - 2013 - 34 -
Il project manager gioca un ruolo fondamentale nella ‘catena del valore’ per la qualità del team
La qualità del team
La qualità del team è un percorso quotidiano di eccellenza.La qualità del team è un viaggio, non una destinazione.
Capacità di Capacità di attrarre le risorse attrarre le risorse
adatteadatte
Processo Processo di di
selezione selezione adeguatoadeguato
Inserimento, Inserimento, coaching, coaching,
comunicazionecomunicazione
Percorsi Percorsi di di
carrieracarriera
Europrogettazione 2007 - 2013 - 35 -
Analisi e strategie per la formazione continua
Motivazione e senso di appartenenza
Elevata produttività
Risultati di migliore qualità
Maggiore flessibilità dei ruoli
L’investimento in formazione sia allineato agli obiettivi progettuali
Ciascuna opportunità formativa sia valutata in termini costi/benefici
Le risorse da formare siano selezionate in base al potenziale di crescita professionale
Investire in formazione può essere la strada verso:
A patto che:
Europrogettazione 2007 - 2013 - 36 -
La valutazione dell’offerta formativa: checklist
Identificare con chiarezza gli obiettivi dell’offerta formativa
Definire possibili alternative per raggiungere tali obiettivi
Valutare tutte le possibili opzioni in termini di costi/benefici
Selezionare l’opzione migliore
Valutare a posteriori quanto l’opzione prescelta ha raggiunto gli obiettivi
Analisi e strategie per la formazione continua
Europrogettazione 2007 - 2013 - 37 -
I benefici della formazione sono difficili da misurare
Investire in formazione porta con sè alcune criticità:
Le risorse qualificate sono interessanti per i concorrenti
Le organizzazioni ‘a catena debole’ sono vulnerabili a dinamiche di gruppo negative innescate da iniziative formative prese in
assenza di una training policy comunicata e condivisa
Analisi e strategie per la formazione continua
Europrogettazione 2007 - 2013 - 38 -
Coaching
Modelli di ruolo
Offrire supporto post-formazione (de-briefing)
Proteggere da eccessiva pressione lavorativa nella
fase di consolidamento delle compentenze apprese
Organizzare opportunità di applicazione dei concetti
appresi in formazione
Il project manager ha un
ruolo importante per lo sviluppo
delle professionalità
nel team.
Facilitare attività di mentoring
Analisi e strategie per la formazione continua
Europrogettazione 2007 - 2013 - 39 -
Il coaching è un modo per trasferire competenze e capacità che derivano dall’esperienza, con alcuni principi fondamentali:
il tempo dedicato al coaching è ‘di qualità’ e senza interruzioni
il coach favorisce la riflessione, non fornisce soluzioni
Coaching
Analisi e strategie per la formazione continua
all’analisi deve seguire una decisione, sempre
il coach deve dosare la propria assertività in funzione dell’importanza del problema in discussione
Europrogettazione 2007 - 2013 - 40 -
Il mentore contribuisce alla crescita professionale senza essere in una posizione di superiorità gerarchica. Il mentore ideale:
ha una forte motivazione verso l’attività di mentoring
vanta notevole esperienza tecnica e di analisi del contesto
Mentoring
Analisi e strategie per la formazione continua
è in grado di valutare punti di forza e di debolezza del protegé e sa proporre soluzioni
ha le capacità interpersonali adatte a costruire un rapporto di fiducia con il protegé (e possibilmente anche con il suo line manager)
Europrogettazione 2007 - 2013 - 41 -
Lo schema di mentoring
Analisi e strategie per la formazione continua
Responsabile formazione /HR
Mentore
Protegé(e)Line Manager
Obiettivi formativi
Europrogettazione 2007 - 2013 - 42 -
Coerenza analisi/profilo
La valutazione delle risorse umane
Job analysisIn che consiste il ruolo?
Job descriptionAnalisi strutturata in una
descrizione di responsabilità e incarichi
Organisational analysis
Cosa è richiesto a livello extraprogettuale?
Person specificationLista di requisiti del
candidato ideale
Europrogettazione 2007 - 2013 - 43 -
Strategia extraprogettuale
Il ciclo di gestione della performance
Missione e obiettivi comunicati con chiarezza
Analisi degli obiettivi progettuali
Definizione degli obiettivi individuali
Valutazione dei risultati (performance)
Bonus e percorsi di carriera
Europrogettazione 2007 - 2013 - 44 -
Il ciclo di gestione della performance
Dipendono da:
• risultati• feedback esterno• situazione del mercato• fattori PESTLE• feedback interno
Integrazione degli obiettivi
Obiettivi extraprogettuali (corporate goals)
Obiettivi del senior management
Obiettivi del progetto
Obiettivi del team
Obiettivi individuali
La comunicazione è il perno del processo. Le persone hanno bisogno di un quadro chiaro del proprio ruolo e di cosa ci si aspetta da loro.
Europrogettazione 2007 - 2013 - 45 -
Schema di gestione avanzata della performance
Definizione e comunicazione di una strategia extraprogettuale (corporate)
Strategia e obiettivi progettuali
Formazione e percorsi di carriera
Valutazione dei risultati
Definizione degli obiettivi individuali
• Obiettivi concordati• Coerenza analisi/profilo• Valutazione sistematica• Indicatori di
performance condivisi
Verifica e revisione del sistema di valutazione
Strumenti di valutazioneCoaching Mentoring
Promozione
Bonus/premi
Nuovi obiettivi individuali
Europrogettazione 2007 - 2013 - 46 -
Expectancy theory
Impegno Performance Ricompensa
Competenze
Job design Obiettivi: chiari, impegnativi, ecc.
Tempo
Risorse (materiali, umane, ...)
Fattori che influenzano il legame P→R
Ricompensa accettata come
adeguata
Il ciclo di gestione della performance
Valore percepito
Europrogettazione 2007 - 2013 - 47 -
Performance Related Pay (PRP)
Il ciclo di gestione della performance
Tuttavia questo nesso non emerge chiaramente dalle
ricerche effettuate nel campo delle scienze comportamentali
E’ opinione comune che legare la retribuzione al rendimento sia utile per
stimolare impegno e ottenere risultati
La validità della PRP rimane controversa
Europrogettazione 2007 - 2013 - 48 -
Pro
Rinforza la ‘cultura della performance’ I nessi I-P e P-R devono essere rispettati, ma spesso ciò dipende da fattori esterni
Il ciclo di gestione della performance
Contro
Performance Related Pay (PRP)
Adattabile ad ogni contesto organizzativo
Facilmente comprensibile per il team
E’ coerente con il ‘senso comune’
Per il nesso P-R occorrono indicatori di performance oggettivi
La PRP può andare a detrimento dello spirito di squadra
La PRP può essere controproducente se la gratificazione economica prevale sulla
motivazione intrinseca
Europrogettazione 2007 - 2013 - 49 -
La comunicazione efficace è essenziale nello svolgersi delle attività progettuali poichè permette una comune comprensione e interpretazione delle difficoltà di percorso.
La comunicazione progettuale formale non può essere l’unica risposta alla necessità di scambiare informazioni tra tutti gli stakeholder interni e esterni al progetto.
“Nelle attività progettuali è la comunicazione a tener saldo l’insieme!”Young, T. L. (1998) The Handbook of Project Management, Kogan Page
La comunicazione come processo
Europrogettazione 2007 - 2013 - 50 -
Il modello soggettivista
La comunicazione come processo
Mittente Messaggio Canale Destinatario
Il messaggio in sè non ha alcun significato intrinseco!
Il modello soggettivista presume che il destinatario decodifichi correttamente il messaggio.
La comunicazione efficace usa una codifica che il destinatario sia in grado di decodificare.
Europrogettazione 2007 - 2013 - 51 -
Il modello costruttivista
La comunicazione come processo
Il modello costruttivista pone enfasi sul processo con il quale il destinatario ‘costruisce’ il senso del messaggio.
Nella comunicazione di tipo costruttivista la responsabilità del recepimento del messaggio incombe quasi esclusivamente sul mittente.
I costruttivisti enfatizzano la natura attiva, costruttiva e ‘socialmente mediata’ dell’apprendimento inteso come interpretazione individuale.
Europrogettazione 2007 - 2013 - 52 -
Il modello costruttivista
La comunicazione come processo
Il modello costruttivista rifiuta il concetto di obiettività, così comunemente accettato in modo acritico.
Il concetto di obiettività si basa sull’assunto che l’osservazione sia possibile senza un osservatore, e che un messaggio abbia ‘oggettivamente’ senso a prescindere da chi lo riceve.
I costruttivisti radicali arrivano a negare la conoscibilità della realtà, affermando che ciascun osservatore si crea la propria mappa del mondo.
Europrogettazione 2007 - 2013 - 53 -
Analisi della coerenza della comunicazione interna/esterna
La comunicazione come processo
Mod
esto
Ele
vato
Elevato
Euforia interna
AlienazioneCoercizione
Sinergia
Modesto
Risultati della comunicazione esterna
Ris
ult
ati
del
la c
om
un
icaz
ion
e in
tern
a
Europrogettazione 2007 - 2013 - 54 -
VISIONMISSIONINTENT
ENERGISINGIl team si impegna con entusiasmo a lavorare per un obiettivo, oltre i limiti della job
description
Marketing interno: il modello di Ballantyne
BORDER CROSSINGCreazione di nuovi processi per una
libera circolazione delle competenze.
Abolizione dei ‘perimetri’
CODE BREAKINGNuove prassi lavorative che introducono
cambiamenti contro lo ‘status quo’
Politiche di qualità
Ballantine, D. (1997) ‘Internal networks for internal marketing’, Journal of Marketing Management, Vol. 10, pp. 561-70.
Progetti in partnership
Europrogettazione 2007 - 2013 - 56 -
Le ragioni per adottare un’ottica di rete
Le coalizioni rispondono all’esigenza di rimediare all’insufficienza di risorse, guadagnare tempo, migliorare la
qualità dei risultati del progetto, o condividere le competenze specifiche di diversi attori.
● E’ estremamente raro che un’unica organizzazione possegga o abbia accesso a tutte le risorse (umane, tecniche, finanziarie, ecc.) per eseguire un progetto nel modo più efficace ed efficiente.
● Eventuali problematiche di rapporto con gli stakeholder possono risultare alleggerite.
● Le coalizioni aiutano i partner a distribuire il rischio.
Europrogettazione 2007 - 2013 - 57 -
Teoria della dipendenza dalle risorse
Si collabora per ottenere potere e accesso a risorse chiave.
La collaborazione è un processo razionale in cui i comportamenti
sono dettati da incentivi (in termini di costi/benefici) associati
a quei comportamenti.
Teoria del vantaggio collaborativo
Le ragioni per adottare un’ottica di rete
La collaborazione è ispirata da fattori relazionali in cui lo
scambio crea valore aggiunto, raggiunto collettivamente.
La collaborazione non è protezione di interessi individuali ma raggiungimento di vantaggio collaborativo attraverso sinergie.
Fiducia reciproca, comunicazione aperta e impegno congiunto
rivestono importanza fondamentale.
Europrogettazione 2007 - 2013 - 58 -
Un partenariato passa attraverso un semplice processo strategico che prescinde dalla specificità di ogni singolo progetto:
• Comprendere le necessità implicite nella progettazione
• Definire le risorse e le capacità mancanti
• Identificare appropriati partner
• Negoziare e concludere l’accordo
Per costruire un partenariato
Al project manager incombe l’onere di:• definire e argomentare sulla necessità di lavorare in partenariato• proporre possibili partner e gestire eventuali pressioni in merito
alla scelta del partner• “vendere” il progetto ai potenziali partner• concludere formalmente il partenariato• tenere aggiornato il repertorio dei potenziali partner (elemento
strategico).
Europrogettazione 2007 - 2013 - 59 -
Le dimensioni della collaborazione
• Numero dei partecipanti
• Durata
• Ampiezza delle attività comprese nella collaborazione
• Intensità
• Distribuzione delle responsabilità/potere decisionale
• Livello di condivisione di strutture e risorse
• Forma giuridica
Europrogettazione 2007 - 2013 - 60 -
Riconoscere le differenze tra i partner è un passo indispensabile per un buon processo di collaborazione.
E’ fondamentale che tutti gli attori coinvolti siano informati sul perchè e come la collaborazione sia nell’interesse dei vari partner.
Esplicitare gli obiettivi condivisi dai partner è fondamentale per:
•conferire un senso di identità al gruppo di lavoro
•chiarire i meccanismi relazionali
•definire ordini di grandezza e perimetro delle attività
•stabilire procedure di controllo condivise
•preparare il terreno a una buona comunicazione
Il partenariato come processo
Europrogettazione 2007 - 2013 - 61 -
Fattori fisici
•Prossimità
•Differenze di fuso orario
•Tecnologie utilizzate
•Dimensione del gruppo di lavoro
•Tipo di attività effettuate
Fattori sociali
Il partenariato come processo
•Presenza (fisica o virtuale)
•Comunicazione implicita
•Fiducia
•Differenze culturali
Project Management strategico
Europrogettazione 2007 - 2013 - 63 -
La strategia
La strategia è la direzione impressa a una serie di attività, direttamente o indirettamente collegate, per il vantaggio competitivo sostenibile nel lungo
periodo.
La strategia poggia sulla consapevolezza di risorse e capacità a disposizione, e ne
sfrutta il potenziale attraverso una coerente destinazione delle risorse disponibili.
Europrogettazione 2007 - 2013 - 64 -
Il progetto come strumento strategico
Ogni strategia di successo si basa su quattro elementi:
Ogni progetto può diventare strategicamente importante se è gestito in modo da offrire un potenziale per migliorare la reattività dell’organizzazione all’ambiente
esterno, e coordinare risorse e capacità in modo innovativo anticipando i concorrenti.
•Obiettivi e prospettive semplici e coerenti
•Profonda comprensione del contesto
•Consapevolezza obiettiva delle risorse disponibili
•Esecuzione efficace
Europrogettazione 2007 - 2013 - 65 -
Strategia di progetto e strategia ‘corporate’
Fattori di successo specifici per il settore di attività
Risorse
Tangibili Intangibili Umane
Competenze interne
Strategia progettuale
Strategia aziendale
Vantaggio competitivo sostenibile nel lungo periodo
Europrogettazione 2007 - 2013 - 66 -
Le quattro dimensioni di un progetto strategico
1 Efficienza progettuale Rispetto dei tempi
Rispetto del budget
2 Impatto sul cliente Rispetto dei requisiti funzionali
Rispetto delle specifiche tecniche
Soddisfazione dei bisogni del cliente
Soluzione di un problema del cliente
Il cliente utilizza i risultati del progetto
3 Successo commerciale Volumi di vendita
Quote di mercato
4 Prospettive future Creazione di un nuovo mercato
Ampliamento dell’offerta
Sviluppo di nuovi metodi/tecnologie
Europrogettazione 2007 - 2013 - 67 -
Tipping Point Leadership
La ‘Tipping Point Leadership’ (TPL) può essere usata a supporto di strategie che richiedono un cambiamento culturale senza grandi investimenti in tempo e risorse, identificando i fattori (persone, azioni ed attività) in grado di fare la differenza in termini di performance.
I ‘tipping point leaders’ si concentrano unicamente su questi ‘punti critici’ per ottenere risultati rapidi con risorse limitate. La TPL si basa sulla constatazione che una volta raggiunta una massa critica, il processo di cambiamento si propaga in modo ‘virale’.
La TPL si propone di superare 4 tipi di ostacoli in modo sequenziale:
1. Resistenza cognitiva
2. Risorse insufficienti
3. Mancanza di motivazione
4. Interessi e potere
Europrogettazione 2007 - 2013 - 68 -
Tipping Point Leadership
Tipica di un’organizzazione prigioniera dello status quo in quanto non consapevole della necessità di cambiare.
Il tipping point leader deve creare occasioni perchè chi ha potere decisionale possa trarre evidenze in prima persona circa la necessità di cambiare.
1. Resistenza cognitiva
Europrogettazione 2007 - 2013 - 69 -
Tipping Point Leadership
Il tipping point leader non si impegna in estenuanti e probabilmente inutili trattative per ottenere più risorse ma tenta di valorizzare al massimo il valore di quelle che ha.
A questo scopo occorre identificare quelle aree che hanno maggior potenziale di miglioramento (‘hot spots’), che saranno trattate come prioritarie, procedendo a una riallocazione delle risorse umane sacrificando le attività meno rilevanti (‘cold spots’).
Il tipping point leader considera anche la possibilità di scambiare risorse con altre unità se ciò risulta funzionale al raggiungimento dell’obiettivo (‘horse trading’).
2. Ottimizzazione delle risorse
Europrogettazione 2007 - 2013 - 70 -
Tipping Point Leadership
Quando si tratta di motivare un numero rilevante di persone e non ci sono risorse per ambiziose campagne di comunicazione interna, il tipping point leader deve concentrarsi su quei fattori che possono avere effetti significativi con poche risorse.
Si tratta di agire sui leader naturali presenti nell’organizzazione, che hanno la capacità di influenzare gli altri (‘kingpins’); a questo scopo occorre dare piena visibilità alle loro attività attraverso un processo trasparente e aperto a tutti (‘fishbowl management’).
Di conseguenza il processo di cambiamento va affrontato per gradi fissando obiettivi realistici per ciascun ambito di attività (‘atomisation’).
3. Mancanza di motivazione
Europrogettazione 2007 - 2013 - 71 -
Tipping Point Leadership
L’ultimo ostacolo si pone quando esistono ancora resistenze da parte di stakeholder interni che hanno potere nell’organizzazione.
Il tipping point leader coinvolge un rispettato ‘veterano’ dell’organizzazione che potrà anticipare le possibili resistenze, le posizioni dei vari attori coinvolti e come costoro giocheranno le loro carte.
L’analisi degli stakeholder gioca un’importanza cruciale in questa fase.
4. Interessi e potere
Europrogettazione 2007 - 2013 - 72 -
La qualità progettuale
Tutti i tentativi di definire il concetto di qualità si basano su cinque concetti fondamentali:
Cos’è la qualità?
Percezione: “quando la vedi, la riconosci ”
Approccio scientifico: un set di caratteristiche misurabili
Centrato sull’utente: “ciò che è qualità per il cliente”
Approccio operativo: conformità alle specifiche produttive
Valore: il miglior rapporto tra valore e costo/prezzo
Europrogettazione 2007 - 2013 - 73 -
La qualità progettuale
Total Quality Management
Quality Assurance
Quality Control
Quality Inspection
Europrogettazione 2007 - 2013 - 74 -
La qualità progettuale
La qualità per il cliente
Specifiche: “cosa posso aspettarmi?”
Coerenza: “funzionerà secondo le mie aspettative?”
Affidabilità: “continuerà a funzionare?”
Consegna: “quando riceverò ciò che ho acquistato?”
Prezzo: “quanto devo pagare?”
Europrogettazione 2007 - 2013 - 75 -
Il modello dei “Quality Gaps”
Comunicazione esterna Esperienza di prodotto/servizio
Aspettative del cliente
Gap 5
Specifiche del prodotto/servizio
Percezione delle aspettative del cliente da parte del management
Gap 3
Gap 2
Gap 4
Gap 1
Europrogettazione 2007 - 2013 - 76 -
Gestire l’incertezza: analisi di scenario
Il project manager deve fronteggiare livelli di incertezza sempre più elevati. Ciò deriva dal
crescente ritmo di cambiamento dell’ambiente esterno.
Il project manager deve pertanto compiere un’analisi strategica in una prospettiva
dinamica, piuttosto che limitarsi a fotografare la situazione in un dato
momento.
Europrogettazione 2007 - 2013 - 77 -
L’uso degli scenari a scopo di pianificazione definisce una serie di alternative strategiche di lungo termine, ciascuna
pensata in funzione di un possibile futuro.
“Nei periodi di instabilità, il maggior pericolo non viene dall’instabilità in quanto tale bensì dall’agire in base a logiche superate”
Peter F. Drucker (1974) Management: Tasks, Responsibilities, Practices, New York, HarperRow
Gestire l’incertezza: analisi di scenario
Gli scenari non servono a fare previsioni ma a descrivere varie alternative di sviluppo dell’ambiente esterno (comportamento dei concorrenti, andamento delle
variabili PESTLE, ...).
Europrogettazione 2007 - 2013 - 78 -
Tempo
Pre
vis
ion
i
Scenari
Livello di incertezza
Congetture
Gestire l’incertezza: analisi di scenario
Affidabilità delle previsioni
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Gestire l’incertezza: analisi di scenario
Europrogettazione 2007 - 2013 - 80 -
Gestire l’incertezza: analisi di scenario
Perchè l’analisi di scenario
•La ricerca ha dimostrato che nei contesti in rapido cambiamento i processi di pianificazione tradizionali, per lo più basati sull’interpolazione di dati ed evidenze del passato, raramente producono previsioni attendibili sia nel medio che nel lungo periodo.
•Abbandonare previsioni a senso unico a favore di scenari multipli riduce la soggettività delle previsioni stesse.
•Possibilità di analizzare varie alternative con elevato livello di dettaglio.
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Tempo
Previ
sione
Spettro delle possibilità
Gestire l’incertezza: analisi di scenario
Le previsioni tendono a essere precise, ma errate
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Tempo
Spettro delle possibilità
Gestire l’incertezza: analisi di scenario
Gli scenari tendono ad essere imprecisi, ma corretti
Scenari
Europrogettazione 2007 - 2013 - 83 -
Gestire l’incertezza: analisi di scenario
L’analisi di scenario ci aiuta ad allargare la prospettiva, senza tuttavia sconfinare nella libera
creazione fantastica.
Il principio è di tenere ben distinte due aree:
1 Ciò che possiamo dire di conoscere
2 Elementi che consideriamo incerti o imprevedibili
Europrogettazione 2007 - 2013 - 84 -
Gestire l’incertezza: analisi di scenario
Bas
saE
leva
ta
Bassa Elevata
Importanza
Pro
bab
ilit
à
Med
ia
Media
Ciascun fattore di cambiamento va inserito in una matrice allo scopo di identificare i fattori più rilevanti per le relative opzioni strategiche, che possono essere ulteriormente analizzate ad esempio
per mezzo di un’analisi SWOT.
Europrogettazione 2007 - 2013 - 85 -
1 Definizione dell’ambito (temporale, geografico, settoriale,…)
2 Identificazione delle variabili esterne (PESTLE, …)
3 Creazione di ipotesi (migliore e peggiore, estremi)
4 Definire le variabili strategicamente rilevanti
5 Ricerca e approfondimento sulle variabili prescelte
Esistono vari modi di applicare l’analisi di scenario. Gli elementi caratteristici sono i seguenti:
7 Definizione delle opzioni strategiche per ciascun scenario
6 Scrittura dello ‘storyboard’ per ciascun scenario
Gestire l’incertezza: analisi di scenario
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Scenario A Scenario B Scenario C
Opzione 1 + + +
Opzione 2 - - +
Opzione 3 + + -
…
Gestire l’incertezza: analisi di scenario
Ciascuna opzione può essere valida in più di uno scenario!
Un buon scenario è...
Rilevante
Coerente con le premesse
Distinto dagli altri scenari
Non effimero
Europrogettazione 2007 - 2013 - 87 -
Gestire l’incertezza: analisi di scenario
Applicando le opzioni generate da ciascun scenario si può gestire l’incertezza ogni volta che è necessario prendere una decisione.
Ince
rtez
za
Tempo