Fabrizio Nicoletti et alii, L'insediamento abitato dell'età del Bronzo di Erbe Bianche (Campobello di Mazara - Trapani - Sicily)

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THE BRONZE AGE VILLAGE AT ERBE BIANCHE (CAMPOBELLO DI MAZARA, TRAPANI). - The Erbe Bianche village is located on a limestone platform near Campobello di Mazara (West Sicily). Excavated in the 90’s the site includes a cult open area, an oven and four elliptical huts derived from natural caves and located around a circular dwelling, this one borded by postholes. From this site comes one of the most ancient Sicilian bronze objects hoards and a pair of Ae gean vases fragments (at least one of these is a LH III B2 three handled jar). The local vases date the village from the end of the middle Bronze age to the late Bronze age. They linked to a partially original Thapsos-Milazzese western facies.Co-authored with A.K. Ingoglia and S.Tusa.Published in ISTITUTO ITALIANO DI PREISTORIA E PROTOSTORIA, ATTI DELLA XLI RIUNIONE SCIENTIFICA, DAI CICLOPI AGLI ECISTI SOCIETÀ E TERRITORIO NELLA SICILIA PREISTORICA E PROTOSTORICA, San Cipirello (PA), 16-19 novembre 2006, Firenze 2012.

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  • ISTITUTOITALIANO DI PREISTORIA

    E PROTOSTORIA

    ATTI DELLA XLIRIUNIONE SCIENTIFICA

    DAI CICLOPI AGLI ECISTISOCIET E TERRITORIO

    NELLA SICILIA PREISTORICA E PROTOSTORICA

    San Cipirello (PA), 16-19 novembre 2006

    FIRENZE 2012

    FabrizioFont monospazioISBN 978-88-6045-093-7

  • ENTI PROMOTORIIstituto Italiano di Preistoria e ProtostoriaAssessorato Regionale dei Beni Culturali Ambientali e P.I.Comune di San CipirelloUnione de Comuni Monreale JetasCentro Siciliano di Preistoria e Protostoria Archeoclub di Corleone

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    REDAZIONE DEGLI ATTIEnrico Procelli

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  • ASSIA KYSNU INGOGLIA* - FABRIZIO NICOLETTI** -

    SEBASTIANO TUSA**

    Linsediamento abitato dellet del Bronzo di Erbe Bianche

    (Campobello di Mazara, Trapani)

    LO SCAVO, LA TOPOGRAFIA DELLINSEDIAMENTOE LE STRUTTURE ARCHITETTONICHE

    Erbe Bianche il nome di una contrada sita su una piattaforma calca-renitica suborizzontale, alla periferia sud di Campobello di Mazara. Essaemerge di pochi metri sulla vasta pianura di Selinunte, a ca. 3 km dal ma-re. La piattaforma sede di un abitato di tradizione Thapsos-Milazzese,organicamente indagato negli anni 901, la cui necropoli di tombe a grot-ticella artificiale doveva trovarsi sul versante meridionale del Santo Mon-te, una cresta rocciosa allungata in senso E-O che chiude a Settentrione lacontrada.

    Poich il banco roccioso emerge quasi ovunque sotto un breve stratodi humus, le due campagne di scavi condotte nel sito consentono di ipo-tizzare che ca. l80% dellinsediamento stato portato in luce (fig. 1.A).Il centro dellabitato era occupato da un grande edificio circolare (n. 1).A NW e a SE di esso vi erano due coppie di capanne a pianta ellittica, al-lineate grosso modo lungo la direttrice N-S. Ciascuna coppia comprendeun edificio minore, di un solo ambiente, ed uno maggiore di due o treambienti. A differenza della n. 1, che vedremo essere di tipo consueto, lealtre capanne rappresentano una novit nel panorama architettonico del-la Sicilia preistorica che trova confronto puntuale soltanto nel coevo inse-diamento dellUfficio Tecnico Comunale di Partanna (TP, Conte 2006).Questi edifici, privi di muri lapidei, riprendono alcune cavit carsiche efratture tettoniche del banco roccioso, simili ad ampie conche con le pa-

    * Scuola di Specializzazione in Archeologia, Universit degli Studi di Milano. E-mail:[email protected].

    ** Universit degli Studi Suor Orsola Benincasa, Napoli. E-mail: [email protected]; [email protected].

    1 Sui primi rinvenimenti cfr. Tusa 1992, p. 530; 1993-94, pp. 1536-1537.

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    reti parzialmente ingrottate, regolarizzate ad arte al pari dellimpiantoplanimetrico. Larea a SW della capanna 1, attualmente non scavata, celaprobabilmente lesistenza di almeno un altro edificio di questo tipo. Ilquarto nord-orientale dellinsediamento era invece occupato da uno spa-zio aperto, quasi certamente dedicato alla sfera del sacro.

    Fig. 1 - Erbe Bianche (Campobello di Mazara, TP). A) planimetria generale del-linsediamento; B) capanna 2; C) capanna 5; D) piastra a quattro settoridella capanna 1; E) piastra P1 della capanna 4, amb. A; F) piastre P1 eP2 della capanna 5; G) chiostra di buche di palo della capanna 1.

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    La capanna circolare 1 (fig. 1.A,G), del diametro di ca. 8 m, era delimi-tata da una serrata chiostra di 29 buche di palo scavate nella roccia; altrebuche, distribuite nello spazio interno senza apparente organicit con lasimmetria radiale delledificio, e una bassa vasca intrusiva scavata tra duebuche perimetrali, completano quanto noto dellarchitettura di questoedificio. Del suo arredo interno rimanevano lembi di un battuto e unapiastra in conglomerato di argilla concotta, suddivisa in quattro settori eadagiata nel quarto sud-orientale dellambiente (fig. 1.D).

    Delle capanne parzialmente ipogeiche individuate, soltanto la n. 3, del-la coppia sud-orientale, non stata scavata per intero. Di essa (fig. 1.A) siconosce un taglio sinusoidale nel banco roccioso che delimita sui lati N W ci che sembra un recesso dellambiente principale, occupato da unapiastra ripartita in quattro settori.

    Apparteneva a questa stessa coppia la capanna 4, sita a Mezzogiornodella precedente (fig. 1.A). Lingrottato di essa, profondo oltre 2 m, hapianta irregolarmente ellittica (11,68 x 5,30 m). La struttura ha avuto dueprincipali fasi di utilizzo. Nella pi antica, a sua volta articolata in modifi-che consecutive, lo spazio interno era diviso in due ambienti, separati daun cordolo di roccia, che avevano ingressi indipendenti. Lambiente set-tentrionale, denominato 4A, aveva pianta circolare (4,63 x 4,75 m) e rag-giungeva la sua profondit massima di 1,80 m attraverso quattro ampigradini, che ne costituivano larticolato fondo roccioso. Si accedeva ad es-so da un varco con tre gradoni, sito allangolo NW. La parte occidentaledellambiente era occupata da una sorta di vasca ovale con una buca dipalo quasi tangente la parete N, circondata da un alone rossastro. Subitoad E era una larga banchina curvilinea (largh. 1,65 m, h 40 cm) su cui in-sisteva un battuto e quindi la met di un piatto focolare a quattro settori(P1, diam. 65 cm). In un momento successivo lambiente venne allargatoverso E, intagliando una nuova banchina (largh. 80 cm) sulla quale venneimpiantato un secondo focolare a quattro settori (P2, diam. 61 cm) e ven-ne scavata una nicchia ovale (assi 1,40 x 1,05 m) che chiudeva a SE lospazio. Lambiente meridionale, denominato 4B, presentava maggiori det-tagli, sebbene il suo spazio interno fosse assai pi unitario dellaltro. Unterrazzino di accesso, che tuttavia non colmava il salto di quota conlesterno, si trovava presso langolo sud-orientale. Il fondo roccioso, inlieve pendenza verso W, era occupato da due conche circolari. A N dellaconca maggiore vi era una larga banchina curvilinea, delimitata sul latoNW da una nicchia che conteneva tre piastre, di cui una (P2, diam. 60cm) a quattro settori, le altre due (P1 diam. 65 cm, P3 diam. 60 cm) inconglomerato uniforme (fig. 1.E). Le prime due piastre giacevano su unsottile conglomerato in argilla cruda, che a sua volta copriva, occludendo-

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    la, la piastra 3. Altre due nicchie erano scavate nella parete meridionaledellambiente, presso la quale rimaneva anche limpronta di una buca dipalo speculare a quella del vano N. Un quarto recesso occupava langolonord-orientale. Escluse le nicchie e il terrazzino lambiente aveva piantaellittica (6,72 x 5,06 m), con orientamento NE-SO. Al pari delladiacente4A, anche questo ambiente ha avuto due momenti duso, testimoniatidalla sequenza stratigrafica dei focolari. Nella seconda fase di vita,lintero spazio della capanna 4 era un ambiente unitario, cui appartenevaun ingrottamento nella parete E occupato dai resti di una piastra. Il livel-lo di frequentazione di questa fase si riduceva ad una caotica distesa diframmenti vascolari e pezzi di piastre. Uno degli accumuli che coprivanoquestultima fase conteneva un frammento di three handled jar del Mice-neo IIIB2 (fig. 2.B), in giacitura secondaria. La capanna 4 non ha restitui-to tracce evidenti della copertura. La presenza di due buche di palo sim-metriche, agli estremi dellasse longitudinale, attiene comunque ad unasovrastruttura lignea. (ST)

    La coppia di capanne nord-occidentale era formata da una fuga diquattro diversi ambienti lungo lasse NE-SO (fig. 1.A). Tre di essi appar-tenevano ad ununica struttura, denominata capanna 2, che con ca. 20 mdi lunghezza per una larghezza variante fra 3 e 5,70 metri era la maggioredellinsediamento (fig. 1.B). I tre ambienti che la componevano erano se-parati da stipiti risparmiati nella roccia, che creavano una sorta di restrin-gimento dello spazio al passaggio fra un vano e laltro. Il fondo rocciosodella struttura si inclinava verso E, variando fra 1,50 e 2 m ca. dal pianodi campagna. Tutti gli ambienti erano costeggiati da basse banchine diroccia, larghe fino a due metri e alte 40 cm; quella dellambiente meridio-nale, sita sul lato E, aveva alle spalle un ingrottamento. Il pavimento diquesto stesso ambiente, denominato 2C, presentava al centro una concacircolare occupata da una piastra in conglomerato uniforme (P1, diam.62 cm). Allestremit meridionale delledificio, al confine con ladiacentecapanna 5 sono state rinvenute alcune pietre che dovevano appartenerealla copertura di un recesso. Accanto a questultimo, sul lato W, vi erauno stretto passaggio di collegamento con la capanna 5, forse in originecoperto da materiale stramineo: sul pavimento roccioso di esso, levigatoad arte, vi erano sei buche, larghe meno di 5 cm, allineate su due file. Conleccezione di questo piccolo spazio lintero edificio doveva essere coper-to dallaggetto della roccia naturale, rinvenuta crollata in pi punti. Il va-no settentrionale (2A), il minore, conservava sul battuto alcuni reperti trai quali un vaso colatoio quasi integro, che indicherebbero la presenza diattivit legate alla produzione casearia. A corroborare la fisionomia di unabitato a forte vocazione pastorale, vi erano anche alcuni palchi di corna

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    di cervo rovinati sul battuto dellambiente centrale (2B), ma che in origi-ne dovevano abbellire le pareti delledificio. Per il resto, la capanna 2 harestituito quasi soltanto detriti, accumuli combusti e crolli. Uno di essi,sito nellambiente 2C, conteneva il frammento bruciato di un vaso mice-neo (fig. 2.C).

    Fig. 2 - Erbe Bianche (Campobello di Mazara, TP). A) planimetria delle fosse; B)frammento di three handled jar del Miceneo IIIB2 dalla capanna 4, amb.B; C) frammento di vaso miceneo bruciato dalla capanna 2, amb. C; D)ripostiglio di armi in bronzo dal crollo della volta rocciosa della capanna 5.

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    La capanna 5 (fig. 1.A), un ovale di 7,40 x 5,35 m cui si accedeva dallastessa scivola delladiacente capanna 2, sfruttava una cavit carsica coper-ta da roccia naturale (rinvenuta crollata) soltanto nella parte S. Le paretie il fondo roccioso erano regolarizzati ad arte (fig. 1.C). Su questultimovi erano tracce di un battuto in conglomerato argilloso concotto. Una bu-ca di palo al centro del settore N indica in questa zona lesistenza di untetto stramineo, testimoniato anche da numerosi frammenti di argilla con-cotta. Una piastra a quattro settori al centro (P3, diam. 59 cm), una fossacurvilinea allungata allangolo sud-orientale, usata come scarico del foco-lare, e un recesso ingrottato presso la parete N, sono gli elementi della co-struzione originaria che venne danneggiata da un incendio. Una frequen-tazione successiva testimoniata da un nuovo focolare (P4), per il qualerimase in uso la fossa di scarico sud-orientale. Probabilmente a causa diun crollo il focolare venne successivamente spostato al fondo della paretesud (P1, diam. 80 cm) dove venne scavata una apposita nicchia per conte-nerlo; poco tempo dopo venne aggiunta una seconda piastra accanto allaprima (P2, diam. 60 cm), questa volta a quattro settori (fig. 1.F). Lusodellambiente cess con il collasso della volta rocciosa, nel crollo dellaquale stato rinvenuto uno fra i pi antichi ripostigli di armi in bronzodella Sicilia (fig. 2.D, Giardino et alii 2006 con bibl.).

    A NW della capanna 5 stato rinvenuto ci che pare sia stato un forno(fig. 1.A). La struttura era segnata da una concavit circolare nel bancoroccioso, larga ca. 2 m. Allinterno vi era un crollo di pietrame calcinatoframmisto a pezzi di argilla concotta, con la faccia esterna lisciata e con-vessa e quella interna con impronte di canne parallele. Al fondo vi era unlivello di materiali combusti.

    Larea nord-orientale dellinsediamento (fig. 1.A) era occupata, comedetto, da escavazioni nel banco roccioso. Alcune di queste somigliavano abuche di palo, che non si distribuivano su planimetrie di tipo capannico-lo. Ad una capanna curvilinea, poco pi piccola della numero 1, potevain effetti spettare una canaletta. Le altre escavazioni, soprattutto le pi di-stanti dalle capanne, erano invece vere fosse, di profondit variabile, alpari del diametro che poteva raggiungere i 2 m. Alcune di esse eranomarginate da pietre disposte in circolo e talora alternate a piastre focolari.Una di queste fosse (fig. 2.A) conteneva diversi palchi di corna di cervo,due bacini su alto piede e una piastra fittile a quattro settori.

    F.N.

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    I MATERIALI CERAMICI

    Linsediamento di Erbe Bianche, a prima vista, risultava collocabilenellambito della facies di Thapsos-Milazzese, come attestato dallelevatafrequenza di bacini su alto piede con nervature a festone (fig. 3.8, Ber-nab Brea 1991-92). Approfondendo lo studio tipologico, sono emersi,invece, diversi elementi che hanno messo in discussione tale assunto, get-tando nuova luce sul fenomeno thapsiano-milazzese nella Sicilia occiden-tale.

    Il materiale di Erbe Bianche stato datato grazie ad una serie di con-fronti con siti coevi come quelli di Mokarta (Mannino e Spatafora 1992),Ustica (Holloway 1991; Holloway e Lukesh 1995), Mozia (Falsone 1988),Cannatello (Deorsola 1991; De Miro e Deorsola 1993), U.T.C Partanna(Conte 2006) e Serra del Palco di Milena (La Rosa e DAgata 1988).

    interessante notare come il materiale di Erbe Bianche occupi un arcodi tempo pi vasto di quello inizialmente ipotizzato. Troviamo, infatti, instrati diversi delle stesse capanne, materiale ceramico databile sia al BM,sia al BR: nella capanna 2 stata rinvenuta una tazza (fig. 3.1), che rap-presenterebbe uno dei reperti pi antichi del sito, con sopraelevazione asezione piatta ad apici fortemente insellati e ingrossati. comune, ormai,la tendenza ad attribuire le anse a sezione piatta al Bronzo medio. Neglistessi strati, inoltre, sono state rinvenute diverse teglie (fig. 3.2,4) che tro-vano confronti con i siti di Ustica e Pantelleria, il primo appartenente allafacies di Thapsos-Milazzese. Negli strati superiori della capanna statarinvenuta una coppa-incensiere (fig. 3.14), una foggia che trova confrontiad Ustica (Holloway e Lukesh 1995) e a Mokarta-abitato (Tusa 1997). Es-sendo il sito di Mokarta datato al Bronzo recente e finale lecito datareanche gli incensieri allo stesso periodo. Nello stesso strato stato rinve-nuto anche un colatoio (fig. 3.15), che trova confronti a Cannatello neglistrati del BR. Da attribuire al Bronzo recente e finale sono pure alcune te-glie caratterizzate da prese interne a forma di corni (fig. 3.11); tali presesono attestate a Mokarta-abitato (Tusa 1997) e, nel sito di Erbe Bianche,nella seconda fase della capanna 5. Essendo presenti a Mokarta questimanufatti non possono essere datati ad una fase anteriore dellinizio delBronzo recente.

    Come si detto la maggior parte dei bacini presenta una decorazione afestoni, tipica del Bronzo medio thapsiano-milazzese (fig. 3.5,7,10, Ber-nab Brea 1991-92; Castellana e Tusa 1991-92), ma, accanto a questi ba-cini, ne troviamo altri con risega interna e labbro appiattito, caratteristicidel Bronzo recente (fig. 3.12,20,21). Si pu affermare che, nei bacini sualto piede, si riscontrano motivi tradizionali del Bronzo medio, quali le

  • nervature a festone, riportati su forme vascolari innovative, tipiche delBronzo recente.

    Grazie allanalisi delle distribuzioni e alle ricorrenze stratigrafiche, stato possibile identificare le diverse fasi delle capanne e la loro colloca-zione cronologica. La capanna 2, che appare la pi interessante, presentadue fasi: la prima identificata con le teglie thapsiane e lansa asciforme(fig. 3.1,2), la seconda con il colatoio (fig. 3.15), lincensiere (fig. 3.14) e ibacini con risega interna (fig. 3.12). La capanna sembra avere avuto unafrequentazione molto lunga e continuata nel tempo, che si pu ipotizzarevada dal BM al BR. Simile appare la frequentazione di altre capanne sia lanumero 4, sia la 5, entrambe vissute nel Bronzo medio e in quello recente.

    Fig. 3 - Erbe Bianche (Campobello di Mazara, TP), ceramiche dellabitato. 1-10)Bronzo medio; 11-25) Bronzo recente; 12, 13, 16-26) tipi caratteristicidel sito (dis. A.K. Ingoglia) (non in scala).

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    Dal materiale di Erbe Bianche emerge una facies di Thapsos-Milazzeseesemplificata, tuttavia ancora caratterizzata dal suo vaso pi diffuso: il ba-cino su alto piede. probabile che tale facies si sia sviluppata attraverso ilfiltro di siti come quello di Ustica e sia stata recepita ad Erbe Bianchequale forma di adattamento locale degli aspetti originari. Le decorazionia nervature, secondo lo schema decorativo del festone e i profili del tuttonuovi e originali come quelli sinuosi, gli orli svasati, rientranti e a zampet-ta (fig. 3.20), le carene altissime ma anche le vasche bassissime, le risegheinterne, le teglie e i piattelli danno vita a quello che possiamo definire co-me un tratto peculiare Erbe Bianche (fig. 3.12,13,16-26).

    Il dato tipologico suggerisce che la fase del BM del sito abbia avutouna breve durata rispetto a quella del BR.

    Linsediamento di Erbe bianche risulta essersi formato dal confluire didiverse facies nel corso di due fasi: la prima nel BM (fig. 3.1-10), la secon-da nel BR (fig. 3.11-25). Gran parte degli elementi hanno, infatti, con-fronti ad Ustica, a Mokarta e nella stessa Cannatello, i cui aspetti hannocertamente dato un contributo allaffermarsi di questi peculiari tipi cera-mici.

    RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

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    MANNINO G., SPATAFORA F. 1992, Materiali preistorici dal territorio di Salemi: laMokarta, Atti delle giornate internazionali di studi sullarea Elima, Gibellina19-22 Settembre 1991, Pisa - Gibellina, pp. 567-575.

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    TUSA S., a cura di, 1997, Prima Sicilia, alle origini della societ siciliana, Catalogodella mostra, Palermo.

    RIASSUNTO. - LINSEDIAMENTO ABITATO DELLET DEL BRONZO DI ERBEBIANCHE (CAMPOBELLO DI MAZARA, TRAPANI). - Labitato di Erbe Bianche sorgesu una piattaforma calcarenitica alla periferia di Campobello di Mazara (TP).Scavato estensivamente negli anni 90 il sito comprende unarea cultuale allaper-to, un forno e quattro capanne ellittiche ricavate da cavit carsiche, disposte in-torno ad un edificio circolare marginato da buche di palo. Dal sito provengonouno dei pi antichi ripostigli di armi in bronzo e due frammenti di vasi egei, dicui uno databile al TE III B2. Le ceramiche rinvenute collocano linsediamentotra la fine del Bronzo medio e il Bronzo recente ed appartengono ad una versio-ne occidentale, ed in parte originale, della facies di Thapsos-Milazzese.

    SUMMARY. - THE BRONZE AGE VILLAGE AT ERBE BIANCHE (CAMPOBELLO DIMAZARA, TRAPANI). - The Erbe Bianche village is located on a limestone platformnear Campobello di Mazara (West Sicily). Excavated in the 90s the site includesa cult open area, an oven and four elliptical huts derived from natural caves andlocated around a circular dwelling, this one borded by postholes. From this sitecomes one of the most ancient Sicilian bronze objects hoards and a pair of Ae-gean vases fragments (at least one of these is a LH III B2 three handled jar). Thelocal vases date the village from the end of the middle Bronze age to the lateBronze age. They linked to a partially original Thapsos-Milazzese western facies.