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FACCIAMO BRECCIA – SALERNO 1 Là dove la vita alza un muro, l’intelligenza apre una breccia (Marcel Proust) Con il sostegno di:

FACCIAMO BRECCIA – SALERNO 1

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Con il sostegno di:. FACCIAMO BRECCIA – SALERNO 1. Là dove la vita alza un muro, l’intelligenza apre una breccia (Marcel Proust). IL PROSSIMO APPUNTAMENTO: 9 NOVEMBRE 2012. Il primo passo concreto - PowerPoint PPT Presentation

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FACCIAMO BRECCIA – SALERNO 1

Là dove la vita alza un muro, l’intelligenza apre una breccia

(Marcel Proust)

Con il sostegno di:

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IL PROSSIMO APPUNTAMENTO: 9 NOVEMBRE 2012

Il primo passo concreto

che seguirà la firma del protocollo di intesa tra il Comune di Salerno, l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù e l’Associazione di volontariato una breccia nel muro

sarà l’apertura, nell’edificio del Rione Mercatello messo a disposizione dal Comune di Salerno, del

Centro Facciamo Breccia

per la diagnosi e il trattamento precoce dell’autismo, destinato a bambini da 2 a 6 anni.

Il Centro sarà inaugurato il

9 novembre 2012.

Page 3: FACCIAMO BRECCIA – SALERNO 1

Il Centro di Salerno risponderà ai bisogni della popolazione del Comune e della Provincia di Salerno e della Regione Campania.

Sulla base della prevalenza dell’autismo, valutata correntemente in 1 su 150 nati, è possibile stimare un

bacino d’utenza potenziale di 2.000 bambini nella Regione Campania.

IL BACINO D’UTENZA

Page 4: FACCIAMO BRECCIA – SALERNO 1

L’ESPERIENZA

Il Centro di Salerno ripropone l’esperienza positiva del Centro Facciamo Breccia , attivo a Roma dal 2010 che finora ha avviato percorsi terapeutici per 150 bambini e sostenuto le loro famiglie.

Il Centro

• utilizza il metodo neo comportamentale evidence based ABA –VB

(Applied Behavior Analysis - Verbal Behavior)

• interviene precocemente (da 2 a 6 anni)

• propone un trattamento intensivo

• coinvolge le famiglie nel trattamento, le sostiene psicologicamente e le

forma per la gestione della terapia e per fronteggiare situazioni

critiche.

Page 5: FACCIAMO BRECCIA – SALERNO 1

OBIETTIVI DEL PROGETTO

accrescere i livelli di autonomia del bambino e favorire la serenità della famiglia

formare le famiglie per gestire il trattamento in autonomia e far fronte alle situazioni critiche

agevolare l’inclusione sociale del bambino nel mondo della scuola e in generale nell’ambiente esterno alla famiglia

sviluppare percorsi di formazione di operatori specializzati, attualmente in numero del tutto insufficiente rispetto ai bisogni

ampliare le conoscenze della comunità scientifica nazionale e internazionale riguardo ai trattamenti cognitivo-comportamentali della sindrome autistica

creare una rete di collaborazione e scambio di esperienze con altre realtà nazionali e internazionali.

Page 6: FACCIAMO BRECCIA – SALERNO 1

IL MODELLO UNA BRECCIA NEL MURO • immediatamente dopo la diagnosi il bambino riceve un trattamento intensivo

per 3 settimane per 25 ore ogni settimana

• le famiglie sono coinvolte e formate contemporaneamente per gestire il trattamento in autonomia e fronteggiare situazioni critiche per 15 ogni settimana. Sono sostenute psicologicamente, se necessario

• negli 11 mesi successivi i bambini sono per tre settimane a casa, gestiti dai genitori, e tornano al Centro per una settimana per 26 ore. Nelle stesse settimane prosegue la formazione delle famiglie con la stessa intensità delle prime tre

• gli operatori sono formati specificamente per garantire l’unicità nell’applicazione della terapia

• il trattamento è cross-setting, alternato in ambiente strutturato (stanza uno a uno) e in ambiente quasi naturale (piccolo gruppo nella play room)

• la supervisione individuale e di équipe è costante

• gli obiettivi terapeutici sono individualizzati considerando l’età di sviluppo del bambino e le tre aree tipicamente compromesse nei disturbi dello spettro autistico: comunicazione, interazione sociale, immaginazione

• i risultati del trattamento vengono monitorati riguardo ad alcune funzionalità principali, sia dagli operatori del Centro sia dalle famiglie nell’ambiente domestico, con specifica attenzione alla generalizzazione e al mantenimento delle competenze da parte del bambino

• le famiglie vengono sostenute dagli operatori attraverso un help desk durante l’anno di trattamento e anche successivamente.

Page 7: FACCIAMO BRECCIA – SALERNO 1

RISULTATI OTTENUTI PRESSO IL CENTRO DI ROMA 1

Nei bambini:

diminuzione della gravità dell’autismo

aumento del livello di sviluppo e delle competenze comunicative e di linguaggio

riduzione della frequenza di comportamenti problematici.

Nei genitori:

Aumento significativo delle competenze tecniche.

Gli esiti del trattamento sono sottoposti a valutazione continua e resi disponibili all’interno dei circuiti nazionali e internazionali della ricerca di settore.

Page 8: FACCIAMO BRECCIA – SALERNO 1

PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UN CENTRO PER L'AUTISMO FACCIAMO BRECCIA 2- 6 ANNI DA REALIZZARSI PRESSO LA SCUOLA MATERNA DEL RIONE MERCATELLO A SALERNO

[email protected] Petrangeli

Laura Guglielmi Marina Lo Re Isabella Colangelo

Via S. Alberto Magno 700153 Roma

tel. +39 06 5744682 fax. +39 06 5754454

Page 9: FACCIAMO BRECCIA – SALERNO 1

Stazione FSMunicipio

Duomo

Area di intervento Rione Mercatello

CITTA’ DI SALERNO: LOCALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO

Page 10: FACCIAMO BRECCIA – SALERNO 1

Complesso scolastico

Ex pastificio “Amato”

Lungomare

Ferrovia metropolitana

Futura fermata metropolitana

RIONE MERCATELLO: LOCALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO

Page 11: FACCIAMO BRECCIA – SALERNO 1

RIONE MERCATELLO: COMPLESSO SCOLASTICO

Localizzazione dell’area di intervento

Via Picenza

Via

Tusc

iano

Edificio principale

Edificio principale

Foto 2

Foto1

1

2 Edificio secondario

Edificio secondario

Foto 3

3

Page 12: FACCIAMO BRECCIA – SALERNO 1

L’EDIFICIO PRINCIPALE CON LE SISTEMAZIONI ESTERNE

Page 13: FACCIAMO BRECCIA – SALERNO 1

L’EDIFICIO SECONDARIO CON LE SISTEMAZIONI ESTERNE