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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO
FACOLTÀ DI INGEGNERIA
CORSO DI FRANE
ANALISI RIGUARDANTE IL PRIMA, IL DURANTE E IL DOPO L’ACCADIMENTO DI UNA FRANA CON
IMMAGINI DA SATELLITE ALOS/PALSAR: CASO STUDIO DELLA FRANA DI JIWEISHAN IN CINA
Docente: Prof. Ing. Michele Calvello Studente: Gianfranco Carpentieri
Matricola: 0622500180
Presentazione caso studio
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio
SOMMARIO
1. Illustrazione caso studio
2. Presentazione del lavoro sviluppato dagli autori
2.1 Monitoraggio degli spostamenti
3. Analisi critica del lavoro
ILLUSTRAZIONE CASO STUDIO
La frana di Jiweishan è localizzata nella Municipalità di
Chongqing, nel villaggio di Hongbao, a circa 75 km a
sud ovest della Contea di Wulong
Il fianco orientale della catena del Jiweishan è una
scogliera rivolta sul torrente Tiejang
Mappa della Municipalità di Chongqing
Fianco orientale della catena montuosa Jiweishan
ILLUSTRAZIONE CASO STUDIO
A sinistra foto scattata 5 ore prima dello scorrimento a destra dopo lo scorrimento
• Il movimento di roccia può essere fatto risalire al 1960, quando è stata trovata una crepa sulla superficie della
scogliera esposta ad est
• nel 1999 la larghezza della fessura ha raggiunto 1,5 m
• nel settembre 2001 si sono verificate alcune frane di piccole dimensioni nella parte meridionale della rupe
• dopo il 2005 l'attività della frana è aumentata e ha iniziato ad estendersi progressivamente alla parte
settentrionale della scogliera
• circa alle 3:00 del pomeriggio del 5 giugno
2009, dopo la rottura istantanea della piccola
massa rocciosa frontale, si è attivata una frana
con un volume di circa cinque milioni di metri
cubi di massa di roccia, uccidendo 74 persone e
ferendone altre 8
ILLUSTRAZIONE CASO STUDIO
L’evento franoso viene diviso in tre zone:
• la zona di origine
• la zona di trasporto
• la zona di deposito
La zona di origine della frana può essere
divisa in due parti:
• il blocco guida a sud
• il blocco resistente a nord
Rappresentazione del blocco guida, del blocco resistente, della zona potenzialmente a rischio a frana
e della zona realmente a rischio frana
PRESENTAZIONE DEL LAVORO SVOLTO DAGLI AUTORI
Obiettivi da raggiungere:
• analizzare le serie storiche di deformazione prima
dello scorrimento
• individuare l’area interessata dall’evento franoso
• stimare la variazione topografica in seguito allo
scorrimento
Tre diverse metodologie utilizzate:
• la prima basata sull’algoritmo SBAS
• la seconda basata sulla determinazione di una
mappa di intensità dei segnali retrodiffusi SAR
• la terza basata sull’individuazione di un DEM
Satellite ALOS/PALSAR
MONITORAGGIO DEGLI SPOSTAMENTI
Mappa di deformazione cumulata riferita al periodo tra il 10
giugno e l’11 dicembre 2007 (184 giorni)
Analisi delle serie storiche di deformazione prima dello scorrimento
Dati raccolti:
• 7 interferogrammi realizzati prima del 5 Giugno 2009 per
ottenere le serie storiche di deformazione prima dello
scorrimento
Mappe di deformazione ottenute con un intervallo
temporale di acquisizione di 46 giorni l’una dall’altra
MONITORAGGIO DEGLI SPOSTAMENTI
Deformazione cumulata nella direzione del tratto discendente del pendio nei 184 giorni
lungo il profilo AB ottenuto da SRTM DEM
Analisi delle serie storiche di deformazione prima dello scorrimento
MONITORAGGIO DEGLI SPOSTAMENTI
Determinazione dell’area interessata dall’evento franoso
Dati raccolti:
• 2 immagini di intensità dei segnali retrodiffusi SAR che si riferiscono una al 28 gennaio 2009 e l’altra al 15
giugno 2009 per dedurre la zona interessata dalla frana
Due immagini di intensità dei segnali retrodiffusi SAR acquisite il 28 gennaio 2009 e il 15
giugno 2009
MONITORAGGIO DEGLI SPOSTAMENTI
Determinazione dell’area interessata dall’evento franoso
A sinistra la mappa della variazione di intensità dei segnali retrodiffusi
tra le due immagini acquisite; a destra la fotografia aerea scattata dopo
lo scorrimento
L'area interessata è stimata paria a 0,47 milioni di m2.
La zona di origine, di trasporto e di deposito interessate dalla
frana sono delineate più precisamente con fotografia aerea. Se si
avessero avuto a disposizione due immagini SAR con un
intervallo temporale di acquisizione tra le due immagini più
breve, si sarebbe potuto correggere la mappatura della zona
interessata.
MONITORAGGIO DEGLI SPOSTAMENTI
Stima della variazione topografica dopo lo scorrimento
Variazione finale della mappa ottenuta dal DEM con il metodo
di sovrapposizione InSAR dopo lo scorrimento; la linea nera
tratteggiata delimita la regione definita da una foto aerea
Dati raccolti:
• 7 coppie interferometriche acquisite dopo lo scorrimento
per ottenere la variazione dell’altezza della superficie
causata dalla frana
MONITORAGGIO DEGLI SPOSTAMENTI
Stima della variazione topografica dopo lo scorrimento
Sezione trasversale del pendio ottenuta da SRTM DEM, con variazione di altezza misurata da
InSAR e tecniche lidar 3 D dopo lo scorrimento di Jiweishan lungo il profilo AB
ANALISI CRITICA DEL LAVORO
Aspetti positivi:
• Esposizione chiara e dettagliata del lavoro di monitoraggio effettuato
• Utlizzo delle tecniche di telerilevamento (SAR e LIDAR 3 D) nelle
diverse fasi del fenomeno franoso
• Possibilità di applicare le tecniche di telerilevamento alla realtà italiana favorendo l’aggiornamento
delle carte inventario e la previsione dei cedimenti
• Utilizzo del DEM ottenuto dalla Shuttle Radar Topography Mission (SRTM)
• Acquisizione delle immagini dal satellite ALOS/PALSAR utilizzando la banda L del segnale
ANALISI CRITICA DEL LAVORO
Aspetti negativi:
• Svantaggi delle tecniche di telerilevamento con conseguente incertezza
nelle misure ottenute (vegetazione del pendio e pendenza del versante)
• Tempo di rivisitazione (repeat time) del satellite ALOS/PALSAR più
lungo (46 giorni) rispetto a quello dei satelliti ENVISAT (35 giorni) e TERRA-SAR (11 giorni)