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Pontificia Universit LateranenseFacolt di S. Teologia a.a. 2015/16
Corso 10134
TEOLOGIASACRAMENTARIA
4a P a r t eEucaristia
Roberto Nardin
Ad uso degli studenti
LL E U C A R I S T I AE U C A R I S T I A
2
Gli studenti, oltre a studiare in uno dei manuali consigliati,sono tenuti a prendere accurata visione di:- Tutti i riferimenti biblici e del magistero indicati negli schemi.- I Praenotanda ai riti [disponibili in files].- Il CCC e il CIC [disponibili in files].- Lesortazione apostolica postsinadale di Benedetto XVI
Sacramentum caritatis [disponibile in file].
Si consiglia la lettura di: I commentari biblici per le pericopi prese in esame
soprattutto per il NT. Le parole chiave di sacramentaria biblica speciale nel GLNT. I commentari del conc. Vat. II per i passi citati negli schemi. Un commento allesortazione apostolica postsinodale
Sacramentum caritatis (es. Scola, Fisichella, Semeraro). I temi fondamentali di sacramentaria nei dizionari teologici.
La bibliografia da portare per lesame segnalata a parte.3 4
INDICELEUCARISTIA
Premesse
- Prospettiva fonomenologica- Terminologia
1. Il fondamento biblico
1.1. La radice veterotestamentaria1.1.1. Gli eventi tipologico-eucaristici nellAT
- La Pasqua di liberazione dallEgitto- Il sangue e il sacrificio dellalleanza- Il banchetto di comunione- La dimora di Dio
1.1.2. La berkh
5
1.2. Il Nuovo Testamento1.2.1. Listituzione dellEucaristia
- Le quattro redazioni- La Cena di Ges: un banchetto pasquale ebraico?
1.2.2. LEucaristia in Paolo- La comunione con il Signore- Il vincolo di unit- Lannuncio di Cristo crocifisso- Il banchetto escatologico
1.2.3. LEucaristia in Giovanni- La Cena di Ges: lavanda dei piedi- LEucaristia: rimanere in Cristo
1.2.4. Tematiche bibliche- Cultura biblica di sfondo- Mangiare insieme- Morte e vita
6
2. Lesperienza e la riflessione patristica
2.1. LEucaristia nel II secolo2.1.1. Didach2.1.2. Ignazio di Antiochia2.1.3. Giustino2.1.4. Ireneo di Lione2.1.5. Ippolito di Roma
2.1.1. TematicheA. Rendere grazie:
- Anamnesi- Sacrificio- Benedizione - epiclesi
B. Valenze:- Ecclesiologiche- Cristologiche- Antropologiche
2
7
2.2. Padri latini
2.2.1. Tertulliano
2.2.2. Cipriano
2.2.3. Ambrogio- Segno sacramentale- Consecratio- Sacrificio- Cancellare i peccati
2.2.4. Agostino- Platonismo agostiniano- Dimensione cristologica- Dimensione ecclesiologica- Dimensione sacrificale
8
3. Il medioevo3.1. Lepoca carolingia: Pascasio Radberto - Ratramno
3.2. Linizio del II millennio: Lanfranco - Berengario3.3. Corpus Christi verum / mysticum3.4. I Concili medievali: la trasustanziazione3.5. La piet eucaristica
3.6. La Scolastica:- Pietro Lombardo; Ugo di S. Vittore- Tommaso- Bonaventura
3.7. Il tardo Medioevo:- Teorie- Limiti- Negazioni
9
4. La Riforma protestante4.1. Lutero4.2. Zwingli4.3. Calvino
5. Il concilio di Trento5.1. La presenza reale di Cristo nellEucaristia5.2. La comunione5.3. La Messa come sacrificio
6. Dal concilio di Trento al concilio Vaticano II6.1. La presenza reale di Cristo nellEucaristia6.2. Il carattere sacrificale della celebrazione eucaristica6.3. La frequenza alla comunione eucaristica6.4. Il movimento liturgico6.5. La teologia dei misteri6.6. Pio XII, Enciclica Mediator Dei (1947)
10
7. Il concilio Vaticano II
7.1. Sacrosanctum concilium- Mistero pasquale- Partecipazione attiva- Unit della Messa
7.2. Lumen gentium- Eucaristia: culmen et fons
7.3. Unitatis redintegratio
8. La celebrazione del sacramento
8.1. Paolo VI, Missale Romanum (1969)8.2. Institutio Generalis Messalis Romani
(Principi e norme per luso del MR)
11
9. Magistero postconciliare9.1. Paolo VI, Enciclica Mysterium fidei (1965)9.2. Giovanni Paolo II, Encicl. Ecclesia de Eucharistia (2003)9.3. Benedetto XVI, Esort. Sacramentum caritatis (2007)9.4. Benedetto XVI, Cost. Ap. Summorum Pontificum (2007)
10. Aspetti10.1. Ecumenismo10.2. Aspetti liturgici
11. Tematiche11.1. La transustanziazione11.2. LEucaristia come sacrificio (questioni soteriologiche)11.3. La centralit dellEucaristia11.4. La frequenza della celebrazione eucaristica11.5. Il culto eucaristico11.6. LEucaristia e liniziazione cristiana11.7. Pubblicazioni sullEucaristia
Indicazioni bibliograficheIndicazioni bibliografiche
R. Nardin - G. Tangorra (edd.), Sacramentum caritatis. Studi e commenti sullesortazione apostolica postsinodale, LUP,
Citt del Vaticano 2008, bibliografia pp. 775-804.12
3
Indicazioni bibliograficheIndicazioni bibliografiche
M. Brouard (ed.), Eucharistia. Enciclopedia dellEucaristia, EDB, Bologna 2004, bibl. 101-102; 131-134; 235-237; 885-907
13
PP rr ee mm ee ss ss ee::
-- ProspettivaProspettiva fenomenologicafenomenologica
-- TerminologiaTerminologia
14
P R O S P E T P R O S P E T TT I V AI V A
F E N O M E N O L O G I C AF E N O M E N O L O G I C A
15 16
Prospettivafenomenologica
Dimensioneantropologica
Dimensionebiblica(AT)
Aspettoindividuale
Aspettoconviviale
Dimensionesacrificale
17
LEucaristia:
realt che si inserisce
nellambito pi profondo dellesistenza umana,
trasfigurandolo in una tangibilit
che dice, invera e anticipa
la comunione con Dio,
vivendo la comunione con i fratelli e le sorelle
Il mangiare e il bere
LEucaristia nella sua radice antropologica pone inevidenza il valore del nutrimento nella vita terrena,nei suoi vari aspetti, annunciando il Veronutrimento per la vera Vita.
Mangiare e bere
Aspetto individuale(= nutrirsi; avere la vita)
Aspetto conviviale (= stare insieme; communio)
18
Dimensione antropologica
4
Il mangiare e il bere
Comunque sia, il luogo normale del pasto (e, perla maggior parte degli uomini, il luogo reale,almeno una volta al giorno) la famiglia o ancheunaltra comunit di vita, la communitas vitae checomporta e suppone sempre la communitasvictus. Il punto importante che il nutrirsi siacondividere il cibo comune e non prendereinsieme un cibo individuale, anche se occorre chela ripartizione sia equa tra tutte le persone
Gh. Lafont, Eucaristia il pasto e la parola, 38
19
Dimensione antropologica
Il mangiare e il bere
Laspetto conviviale esprime e rafforza la comunione tra i membri di un gruppo.
Il pasto del gruppo si compie nei momenti pi importanti
della sua vita o della vita di un suo membro.
(Nascita, matrimonio, funerale, ricorrenze)
Nella cultura dellantico Oriente e non solo ...20
Dimensione antropologica
Il mangiare e il bere (AT)
Nellaspetto individualepermette di vivere
e di compiere ci che si deve fare
21
Dimensione biblica
- Saul senza forze mangia (1Sam 28,20-25)
- Davide mangia pani dellofferta (1Sam 21,4-7; Mt 12,3-4)
- Elia cammin per 40 giorni Oreb (1Re 19,5-8)
- Mangiare segno di vita- Non mangiare segno di morte
Il mangiare e il bere (AT)
Nellaspetto conviviale si esprime la comunione umana
che si manifesta come:
- Ospitalit (Gen 18,1-8)
- Suggello di unalleanza (Gen 26,30; 31,4)non tollerabile la presenzadi un falso amico o di un traditore (Sal 41,10)
- Perdono (2Re 25,27-30)
22
Dimensione biblica
Il mangiare e il bere (AT)
Nellaspetto convivialesi esprime la comunione con la divinit.
- Sacrifici di comunione con il Dio dIsraele(Lv 7,15; Dt 12,7.18; Sir 35,1; Ez 43,27; 44,3)
- Pasti sacri: mangiare carni immolate agli idoli(1Cor 10,14-30)
23
Dimensione biblica
Il mangiare e il bere
Il cibarsi implica il morire
Qualcosa cessa di vivere (si dona/sacrifica)
perch possa diventare cibo
che d la vita24
Dimensione sacrificale
5
T E R M I N O L O G I AT E R M I N O L O G I A
F. Courth, I sacramenti, 202-204
J. Auer - J. Ratzinger, Il mistero dellEucaristia, 195-196
CCC 1328-1332
GLNT
25
Eucaristia , perch rendimento di graziea Dio. I termini - (Lc 22,19; 1Cor11,24) e - (Mt 26,26; Mc 14,22)ricordano le benedizioni ebraiche che soprattutto durante il pasto proclamano leopere di Dio: la creazione, la redenzione e lasantificazione.
CCC 1328 (cf. berkh)
EucaristiaSi dice in molti nomi
CCC 1328-1332
26
EucaristiaSi dice in molti nomi
CCC 1328-1332
Cena del Signore , (cf. 1Cor 11,20)perch si tratta della Cena che il Signoreha consumato con i suoi discepoli lavigilia della sua passione edellanticipazione della cena delle nozzedellAgnello (cf. Ap 19,9) nellaGerusalemme celeste.
CCC 1329
27
EucaristiaSi dice in molti nomi
CCC 1328-1332
Frazione del pane , perch questo rito, tipico della cenaebraica, stato utilizzato da Ges quando benediceva edistribuiva il pane come capo della mensa, (cf. Mt 14,19;15,36; Mc 8,6.19) soprattutto durante lultima Cena (cf Mt26,26; 1Cor 11,24). Da questo gesto i discepoli loriconosceranno dopo la sua risurrezione (cf. Lc 24,13-35),e con tale espressione i primi cristiani designeranno le loroassemblee eucaristiche (cf. At 2,42.46; 20,7.11). In talmodo intendono significare che tutti coloro che mangianodellunico pane spezzato, Cristo, entrano in comunione conlui e formano in lui un solo corpo (cf. 1Cor 10,16-17).
CCC 1329 (cf. Didach 14, 1)
28
EucaristiaSi dice in molti nomi
CCC 1328-1332
Assemblea eucaristica (), inquanto lEucaristia viene celebratanellassemblea dei fedeli, espressionevisibile della Chiesa (cf. 1Cor 11,17-34).
CCC 1329
29
EucaristiaSi dice in molti nomi
CCC 1328-1332
Memoriale della passione e dellarisurrezione del Signore.
CCC 1330 (cf. shekinh)
30
6
EucaristiaSi dice in molti nomi
CCC 1328-1332
Santo sacrificio , perch attualizza lunicosacrificio di Cristo Salvatore e comprendeanche lofferta della Chiesa; o ancora santosacrificio della Messa, sacrificio di lode (Eb13,15) (cf. Sal 116,13.17), sacrificiospirituale (cf. 1Pt 2,5), sacrificio puro (cf Ml1,11) e santo, poich porta a compimento esupera tutti i sacrifici dellAntica Alleanza.
CCC 1330 (cf. Eb 10,5.10.14)
31
EucaristiaSi dice in molti nomi
CCC 1328-1332
Santa e divina liturgia , perch tutta la liturgiadella Chiesa trova il suo centro e la sua pidensa espressione nella celebrazione di questosacramento; nello stesso senso che lo si chiama purecelebrazione dei santi misteri .Si parla anche del Santissimo Sacramento , inquanto costituisce il sacramento dei sacramenti.Con questo nome si indicano le specieeucaristiche conservate nel tabernacolo.
CCC 1330 (cf. Fons et culmen: SC 10)32
EucaristiaSi dice in molti nomi
CCC 1328-1332
Comunione , perch, mediante questo sacramento,ci uniamo a Cristo, il quale ci rende partecipi del suoCorpo e del suo Sangue per formare un solo corpo(cf. 1Cor 10,16-17)viene inoltre chiamato le cose sante ( ;sancta) (Didach 9,5) il significato originaledellespressione comunione dei santi di cui parla ilSimbolo degli Apostoli pane degli angeli, pane del cielo, farmacodimmortalit (Ignazio di Antiochia), viatico ....
CCC 133033
EucaristiaSi dice in molti nomi
CCC 1328-1332
Santa Messa , perch la liturgia, nellaquale si compiuto il mistero dellasalvezza, si conclude con linvio dei fedeli(missio) affinch compiano la volont diDio nella loro vita quotidiana.
CCC 1330
34
EucaristiaSi dice in molti nomi
Calice del Signore (1Cor 11,27)Comunione con il sangue di Cristo
(e fare la Sua volont)
Non comunione con il calice di demoni
(1Cor 10,21)35
Paolo
EucaristiaSi dice in molti nomi
Sacramentum altaris .
Agostino, Sermo 59, 3
Sacramentum unitatis et caritatis .
Agostino, Super Ioannem tract. 26,13
36
Agostino
7
EucaristiaSi dice in molti nomi
Sacramentum caritatis .
Tommaso, STh III, q. 73, a. 3, ad 3 [et alia]
Est autem haec Eucharistia specialitersacramentum unitatis et caritatis , ut dicitAugustinus, Super Ioannem.
Tommaso, Super Primam Ep. ad Corinthios
R. Ferri, Sacramentum caritatis nel pensiero di Tommaso dAquinoin R. Nardin - G. Tangorra (edd.), Sacramentum caritatis, 163-176
37
Tommaso
Eucaristia nel NT
due riferimenti fondamentali
1. Cena del Signore (1Cor 11,20)
2. Frazione del pane (At 2,42; 20,7.11)
1. Riferimento allevento dellultima cena del Signore
2. Riferimento alla celebrazione della Chiesa apostolica
38
Eucaristia nel NT
1. Cena del Signore (1Cor 11,20.23-26)
Partecipare al mistero pasqualenella memoria di quanto il Kyrios ha detto e fatto:
- Nella notte in cui fu tradito (1Cor 11,23): gesuano
- Il calice il pane comunione con Cristo (1Cor 10,16): cristologico
- Siamo un solo corpo (1Cor 10,17): ecclesiologico
- Ogni volta annunciate la morte del Signore finchegli venga (1Cor 11,26; cf. Ap 19,9): escatologico
39
Eucaristia nel NT
2. Frazione del pane (At 2,42; 20,7.11; cf. CCC 1329)
Riferimento alla cena pasquale ebraica
Antipasto:- Benedizione del capofamiglia sul 1calice- Verdure intinte nella passata di frutta (cf. Mc 14,20)
Pasto principale:- Benedizione del capofamiglia sul 2calice- Benedizione del capofamiglia sul pane non fermentato- Il capofamiglia spezza il panee ne distribuisce un pezzo ai commensali
40
41
I L F O N D A M E N T OI L F O N D A M E N T O
B I B L I C OB I B L I C O
L A R A D I C E L A R A D I C E
V E T E R O T E S T A M E N T A R I AV E T E R O T E S T A M E N T A R I A
42
8
43
L A R A D I C EV E T E R O T E S T A M E N T A R I A
1. Gli eventi tipologico-eucaristici nellAT
2. La berkh
44
G L I E V E N T I
T I P O L O G I C O - E U C A R I S T I C I
N E L L A T
1. La Pasqua di liberazione dalla schiavit dellEgitto
2. Il sangue e il sacrificio dellalleanza
3. Il banchetto di comunione
4. La dimora di Dio
Eventi tipologico-eucaristici dellAT nel NT
Comprensione storico salvifica che guarda alpassato, lo rende presente e lo annuncia per unulteriore intervento di Dio nella storia (Messia)
45 46
Evento Evento CRISTOCRISTO
ATAT
NTNT
typos
anti typos
Arche typosProto typos
Eventi tipologico-eucaristici dellAT nel NT
Eventi tipologico-eucaristici dellAT
a. Passaggiodalla schiavit senza identit alla libert di servire Diocome popolo in camminonella mediazione (Mos) verso la terra promessa
b. Il mangiare pane azzimo
c. Limmolazione dellagnello
d. Essere sotto la nube e attraversare il mare
e. La manna dal cielo e la bevanda dalla roccia
f. Un paese dove scorre latte e miele
1. La Pasqua di liberazione dalla schiavit di Egitto
47
Evento tipologico-eucaristico dellAT
Pasqua
festa di primavera legate alle primizie:- frutti della terra con offerta di pane azzimo (nord)- pastorizia con lofferta dellagnello (sud).
Dopo la liberazione dallEgittodiventa memoria del passaggiodalla schiavit alla libert.
Evento centrale della storia di salvezza di Israeleche verr sempre richiamato dai profeti.
1. La Pasqua di liberazione dalla schiavit di Egitto
48
9
Evento tipologico-eucaristico dellAT
a. Passaggio
- dalla schiavit senza identit (insieme di trib, un non-popolo)
- alla libert di servire Dio(offrire il sacrificio nel deserto: Es 3,18; 5,1 )
- come popolo in cammino(il popolo di Dio nella storia, la storia historia salutis)
- nella mediazione (Mos) verso la terra promessa(pellegrinare non vagabondare)
1. La Pasqua di liberazione dalla schiavit di Egitto
49
1. La Pasqua di liberazione dalla schiavit di Egitto
Evento tipologico-eucaristico dellAT nel NT
Prima della festa di Pasqua, sapendo che eragiunta la sua ora di passare da questo mondo alPadre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondoli am sino alla fine. Mentre cenavano [] depose levesti, e preso un asciugatoio, [] (Gv 13,1-2)
Pasqua di Cristo : - passaggio da questo mondo al Padre
- orizzonte agapico-diaconale- offre se stesso (il suo corpo e il suo sangue)- per la salvezza di tutti (Gv 3,13-15; 12,32) nuovo esodo
50
Evento tipologico-eucaristico dellAT
Pane azzimo (senza lievito): partire in fretta.
Es 12,15-19
- Far sparire il lievito dalle case
- Si mangia pane non lievitato
b. Il mangiare pane azzimo
1. La Pasqua di liberazione dalla schiavit di Egitto
51
Evento tipologico-eucaristico dellAT nel NT
b. Il mangiare pane azzimo
Togliete via il lievito vecchio , per essere pastanuova , poich siete azzimi . E infatti Cristo, nostraPasqua, stato immolato . Celebrate dunque lafesta non con il lievito vecchio , n con lievito dimalizia e di perversit , ma con azzimi di sincerit edi verit (1Cor 5,7-8)
- Partire in fretta: urgenza della conversione
- Far sparire il lievito: radicalit della conversione
- Si mangia pane non lievitato: esperienza concreta
1. La Pasqua di liberazione dalla schiavit di Egitto
52
Evento tipologico-eucaristico dellAT
Es 12,3-14Il sangue dellagnello immolato aveva preservatogli ebrei dallangelo sterminatore (sono salvati)
c. Limmolazione dellagnello (in Egitto)
Limmolazione dellagnello celebrata nella terra promessa
rende partecipi i frutti della liberazione dallEgitto:la salvezza
1. La Pasqua di liberazione dalla schiavit di Egitto
53
Evento tipologico-eucaristico dellAT nel NT
c. Limmolazione dellagnello
Ges, nellultima Cena, quando il momento dimangiare lagnello, prende il pane e il vino,benedice e rivela: Questo il mio corpo dato pervoi questo il mio sangue versato per voi
Lultima Cena lanticipazione dellevento dellamorte di Ges espressa attraverso i simboli delpane dato e del vino versato.
La morte di Ges limmolazione del vero agnello
1. La Pasqua di liberazione dalla schiavit di Egitto
54
10
Evento tipologico-eucaristico dellAT nel NT
c. Limmolazione dellagnello
Ges :
- Agnello che toglie il peccato del mondo(Gv 1,29)
- Agnello immolato in piedi, riceve adorazione(Ap 5,6-14)
1. La Pasqua di liberazione dalla schiavit di Egitto
55
Evento tipologico-eucaristico dellAT nel NT1. La Pasqua di liberazione dalla schiavit di Egitto
56
d. Essere sotto la nube e attraversare il maree. La manna dal cielo e la bevanda dalla roccia
[] i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, tuttiattraversarono il mare, tutti furono battezzati inrapporto a Mos nella nuvola e nel mare,tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale, tuttibevvero la stessa bevanda spirituale: bevevanoinfatti da una roccia spirituale che li accompagnava,e quella roccia era Cristo.Ma della maggior parte di loro Dio non sicompiacque e perci furono abbattuti nel deserto.
1Cor 10,1-5
Evento tipologico-eucaristico dellAT nel NT1. La Pasqua di liberazione dalla schiavit di Egitto
57
Evento Evento CRISTOCRISTO
ATAT
NTNT
typos
anti typos
Arche typosProto typos
1Cor 10,1-5
Nube e mare1
Morti 2
Mannabevanda(Roccia)
3
Battesimo1
Morti2
Eucaristia
3
Evento tipologico-eucaristico dellAT nel NT1. La Pasqua di liberazione dalla schiavit di Egitto
58
e. Manna dal cielo e bevanda dalla roccia
Eucaristia Sangue
Battesimo
di CristoDio
Ermeneutica patristica di 1Cor 10, 3
Ambrogio (De myst. 48; De sacr. V,3-4)
(De myst.)
(De sacr.)
Evento tipologico-eucaristico dellAT nel NT
Es 3,8; Is 7,22
Tipologia nel catecumenato:
Dopo il battesimo e la confermazioneprima di ricevere il corpo e il sangue di Cristosi mangiava del miele intinto nel latte.Simbolo della terra promessaormai raggiunta con limminente Eucaristia
f. Un paese dove scorre latte e miele
1. La Pasqua di liberazione dalla schiavit di Egitto
59
2. Il sangue e il sacrificio dellalleanza
Evento tipologico-eucaristico dellAT
- Abramo (gesto ancestrale) nel sangue (Gen 15,9-18)
- Al Sinai: Mos asperge con il sangue
laltare e il popolo (Es 24,8)
- Unica oblazione sacrificale con il Messia (Ml 1,1-11)
60
11
Evento tipologico-eucaristico dellAT nel NT
Ges nellultima Cena pone un riferimento esplicito allalleanza
Mc 14,24; Mt 26,27Mio sangue dellalleanza
Lc 20,20; 1Cor 11,25Calice, nuova alleanza nel mio sangue
61
2. Il sangue e il sacrificio dellalleanza
Evento tipologico-eucaristico dellAT nel NT
Il sangue della croce il sangue della nuova ed eterna alleanza(1Pt 1,18-19; Eb 8,6-13)
Il sangue di Ges d la vita al mondo(Gv 6,51-56)
LEucaristia: memoria dellalleanza definitiva
Partecipare allEucaristia: dimorare nellalleanza(Gv 6,56-57)
62
2. Il sangue e il sacrificio dellalleanza
Evento tipologico-eucaristico dellAT nel NT
Lultima cena anticipa la morte di Gesquale oblazione di sacrificio della croce.
La croce di Cristoricapitola e porta a compimentotutti i precedenti sacrifici
- A livello antropologico (Abele)
- A livello religioso (Melchisedech)
- A livello di fede biblica dellAT (Abramo)63
2. Il sangue e il sacrificio dellalleanza 3. Banchetto di comunione
Evento tipologico-eucaristico dellAT
- Ancestrale indica comunione con la divinit (1Cor 10,14-30)
- I profeti descrivono lalleanza messianica come un banchetto in cui tutti sono invitati
(Is 25,6; 55,1-3)
64
3. Banchetto di comunione
Evento tipologico-eucaristico dellAT nel NT
- Banchetto messianico(Lc 22,29-30)
- Mostrato dal Ges storico
- Anticipo messianico della presenza dello sposo(Mc 2,18-22)
65
4. Dimora di Dio (shekinh)
Evento tipologico-eucaristico dellAT
- In mezzo al suo popolo (Ez 37,27)
- In Gerusalemme (Ez 48,35)
- Dio un Dio-con-noi (Is 7,14)
- Nel tempio (1Re 8,10-13)
- Nella tenda (cielo)che contiene larca dellalleanza
- Dio vicino ogni volta che lo invochiamo (Dt 4,7)
AbsideAltare
Nome Presenza/essenza(Dt 12,5)
66
12
4. Dimora di Dio (shekinh)
Evento tipologico-eucaristico dellAT nel NT
Cristo nuova e definitiva presenza di Dio:
- Incarnazione (Gv 1,14)
Per giungere alla:
- Gerusalemme celeste (Ap 21,3)
LEucaristia si pone come intermedio
67 68
Evento Evento CRISTOCRISTO
ATAT
NTNT
typos
anti typos
Arche typosProto typos
Eventi tipologico-eucaristici dellAT nel NT
69
Evento Evento CRISTOCRISTO
ATAT
NTNT
Eventi tipologico-eucaristici dellAT nel NT
Liberaz. Egitto1 Sacrificio2
Manna3
Dimora di Dio4
- Passaggio al Padre- Unico sacrificio- Pane della vita- Dimora di Dio piena
Salvezza Chiesa (1Cor 10,6)
1
Offrire la vita(Rm 12,1)
2
Mangiare pane = avere vita(Gv 6,58) 3
Noi siamo il tempio del Dio viventeDio stesso ha detto: Abiter in mezzo a loro
(2Cor 6,16)
4
Is 43,18-21
Non ricordate pi le cose passate,
non pensate pi alle cose antiche.
Ecco io faccio una cosa nuova :
Proprio ora germoglia , non ve ne accorgete?
Aprir anche nel deserto una strada,
immetter fiumi nella steppa.
[]
Il popolo che io ho plasmato per me
celebrer le mie lodi 70
Is 43,22-23
Invece tu non mi hai invocato , o Giacobbe;
Anzi ti sei stancato di me, o Israele.
Non mi hai portato neppure un agnello
per olocausto ,
Non mi hai onorato con i tuoi sacrifici .
[]
mi hai stancato con le tue iniquit.
Io, io cancello i tuoi misfatti,
per riguardo a me non ricordo pi i tuoi peccati
71 72
L A B E R K H
13
73
La berkh
N o n s e m p l i c e r i n g r a z i a m e n t oN o n s e m p l i c e r i n g r a z i a m e n t o
Comprende:
Lode, narrazione, ricordo, dossologia.
Celebrazione che rimanda e ripresenta
le meraviglie compite da Dio nella storia.
Comprendere lEucaristianellorizzonte della storia della salvezza
Atto di rendimento di grazie
come risposta ai benefici operati da Dio
in favore del suo popolo
Non semplice gesto rituale (formale ed estrinseco)
Non semplice gratitudine (affettiva e soggettiva)
Stupore
ConfessioneBerkh
(primi atteggiamenti)
Berkh
74
1. Stupore e ammirazione per le opere di Dio (alleluja)
- Canto di lode
- Contemplare le opere di Dio
- Contemplare lo splendore di Dio
Sal 111; 113; 116-118; 135-138; 145-150
Berkh
75
Berkh
2. Confessione di fede
- Proclamazione di Dio come unico liberatore (Esodo)
- Proclamazione di Dio come unico Signore (nel deserto)
- Proclamazione di Dio come unico Dio (2Esodo)
Sal 30; 46-47; 66; 68
76
Riconoscimento dellinfedelt allalleanza
Stupore
ConfessioneBerkh
(primi atteggiamenti)
Opere di Dio
- Domanda di perdono
- Abbandono fiducioso in DioSal 106-107
77
Berkh
Operedi Dio
Berkh
78
14
Opere di Dio :
- Creazione (il novum) (Sal 104)
- Redenzione (nella storia) (Sal 103; 144)
Berkh
- Discendente
- AscendenteSal 75,2; 115,12-15
79
La berkh ha radici extra cultuali
Benedizione del servitore di Abramo (Gen 24,27)
Benedizione di Jetro (Es 18,10)
Entra nella liturgia del tempio (Sal 106)
80
Berkh, tre componenti:
1. Benedizione (iniziale, breve)
2. Memoriale (anamnesi) delle opere di Dio
3. Benedizione finale (dossologia)
1; 3 inclusione
2 Pi sviluppato
81
Memoriale :
- Ricordo delle opere di Dio (passato-memoria)
- reso contemporaneo (presente-celebrazione)
- prepara e anticipa lincontro (futuro-profezia)
82
E poich le opere divine vanno dalla creazione allanascita dIsraele fino ai tempi messianici, ilrendimento di grazie abbraccia in un solo sguardotutta la storia, diventando memoria collettiva di ciche di grande JHWH ha compiuto per larealizzazione del suo disegno eterno di salvezza.Proprio per questa sua ampiezza, la berkh biblica non in genere una produzione estemporanea diindividui isolati, ma lespressione della fede delpopolo ed pronunciata dallassemblea. Unesempio significativo, in tal senso, ci fornito dallapreghiera di benedizione del libro di Neemia,capitolo 9
C. Rocchetta, I sacramenti della fede, II, 120-12183
Fondamentale la comunit:il soggetto Israele
Neemia 9
Berkh
- Benedizione introduttiva
- Memoriale (anamnesi) delle opere di Dio
- Benedizione dossologica
84
15
Opera di Dio (AT) per eccellenza e sintetica: Esodo
- liberazione dallEgitto
- passaggio del mar Rosso
(Dt 6,2-22; 26,5-8; Gs 24,3-7)
Festa di Pasqua (Es 12,14.25-27; Dt 16,1-3)
Pane
Calice85 86
Berkh LXX
Mt/Mc per il pane
Mt/Mc per il calice
Paolo/Lc in generale
I L N U O V O T E S T A M E N T OI L N U O V O T E S T A M E N T O
87 88
Il NUOVO TESTAMENTO
1. Listituzione dellEucaristia1.1. Le quattro redazioni1.2. La Cena di Ges: un banchetto pasquale ebraico?
2. LEucaristia in Paolo2.1. La comunione con il Signore2.2. Il vincolo di unit2.3. Lannuncio di Cristo crocifisso2.4. Il banchetto escatologico
3. LEucaristia in Giovanni3.1. La Cena di Ges: lavanda dei piedi3.2. LEucaristia: rimanere in Cristo
4. Tematiche bibliche4.1. Cultura biblica di sfondo4.2. Mangiare insieme4.3. Morte e vita
LLISTITUZIONE DELLISTITUZIONE DELLEUCARISTIAEUCARISTIATriplice dimensione
- Il tempo di Ges
Lultima cena di Ges con gli apostoli prima di morire
- Il tempo della Chiesa
Cristallizzazione liturgica palestinese e antiochena
- Il tempo degli scritti
Tradizione comune, concorde e con peculiarit proprie
A
89
IstituzioneIstituzione delldellEucaristiaEucaristia
Dato storico:
La cena di Ges
come memoria anticipata e profezia in atto
dellevento pasquale
B
Mt 26,20-21.26-29 Lc 22,14-20
Mc 14,17-18.22-25 1Cor 11,23-26
P.-R. Tragan, La cena del Signore negli scritti sinottici e paolini, in LEucaristia nella Bibbia, 82-127
(Dizionario di spiritualit biblico-patristica 19)90
16
IstituzioneIstituzione delldellEucaristiaEucaristia C
Mt 26,20-21.26-29 Lc 22,14-20
Mc 14,17-18.22-25 1Cor 11,23-26
- Cena di Ges con gli apostoli in contesto pasquale
- Due riti (giudaismo):1. Benedizione e distribuzione del pane2. Offerta del calice ai commensali
- Ges pone una duplice relazione tra 1. Suo corpo e pane dato per2. Suo sangue e vino versato per
Concordanze delle 4 redazioni
91
IstituzioneIstituzione delldellEucaristiaEucaristia D
Mt 26,20-21.26-29 Lc 22,14-20
Mc 14,17-18.22-25 1Cor 11,23-26
- Legame tra ultima cena e mistero della Pasqua diGes, quale servo che dona la vita in riscatto dimolti (Is 53,12)
- Legame tra ultima cena e il banchetto escatologico
- Eco della valenza liturgica gi vissuta dalla Chiesa
Concordanze delle 4 redazioni
92
IstituzioneIstituzione delldellEucaristiaEucaristia E
Mt 26,20-21.26-29 Lc 22,14-20
Mc 14,17-18.22-25 1Cor 11,23-26
Lc - 1Cor rispettano maggiormente lordine giudaico
Divergenze delle 4 redazioni
Lc - 1Cor
Maggiore distinzione tra la benedizione sul pane(prima della cena) e quella sul vino (dopo la cena)
93
IstituzioneIstituzione delldellEucaristiaEucaristia F
Mt 26,20-21.26-29 Lc 22,14-20
Mc 14,17-18.22-25 1Cor 11,23-26
Mt - Mc risentono della prassi liturgica della Chiesa
Divergenze delle 4 redazioni
Mt - Mc le due benedizioni sono unite da sembrare una
94
IstituzioneIstituzione delldellEucaristiaEucaristia G
Mt 26,20-21.26-29 Lc 22,14-20
Mc 14,17-18.22-25 1Cor 11,23-26
Divergenze delle 4 redazioni
Lc - 1CorOrdine di Ges fate questo in memoria di me
Lc - 1Cor rispettano maggiormente la convinzionegiudaica, sulla necessit di ripetere in formacelebrativa levento fondamentale e costitutivo
95
IstituzioneIstituzione delldellEucaristiaEucaristia H
Mt 26,20-21.26-29 Lc 22,14-20
Mc 14,17-18.22-25 1Cor 11,23-26
Divergenze delle 4 redazioni
Mt - Mc risentono della prassi liturgica della Chiesa
Mt - McNon c lOrdine di Ges
fate questo in memoria di me
96
17
IstituzioneIstituzione delldellEucaristiaEucaristia I
Mt 26,20-21.26-29 Lc 22,14-20
Mc 14,17-18.22-25 1Cor 11,23-26
Divergenze delle 4 redazioni
Mt - Mcil mio sangue dellalleanza
Lc - 1Corla nuova alleanza nel mio sangue
97
IstituzioneIstituzione delldellEucaristiaEucaristia L
Mt 26,20-21.26-29 Lc 22,14-20
Mc 14,17-18.22-25 1Cor 11,23-26
Tradizione palestinese(prima del 40)
Tradizione antiochena(prima del 45)
PietroGerusalemme
Ambito semitico
PaoloAntiochia
Ambito ellenistico98
IstituzioneIstituzione delldellEucaristiaEucaristia
Mt 26,20-21.26-29 Lc 22,14-20
Mc 14,17-18.22-25 1Cor 11,23-26
Ges benedicendo il paneporta come motivo non solo fare memoria dellapasqua di liberazione dallEgitto, ma la Pasquadella sua morte, espresso nella corrispondenza:
Ges benedicendo il vinopone il passaggio dallantica alla nuova alleanza nel mio sangue
99
Pane spezzato corpo donato
Novit sostanziali a livello gesuano
IstituzioneIstituzione delldellEucaristiaEucaristia
Mt 26,20-21.26-29 Lc 22,14-20
Mc 14,17-18.22-25 1Cor 11,23-26
Due modalit complementaridi descrizione dellultima cena
- Necessit di contestualizzare le pericopi
- Necessit di cogliere la vicenda di Ges in unaprospettiva globale che tiene conto del passatoe del futuro
100
IstituzioneIstituzione delldellEucaristiaEucaristia
La prospettiva delle due tradizioni,
palestinese e antiochena, fortemente separate,
non accolta da tutti gli esegeti
Molteplici posizioni negli ultimi decenni:J. Jeremias, Le parole dellultima cena (or. 1935, 19674)
R. Pesch (1978); G. Friedrich (1982); X. Lon Dufour (1983); H. Schrmann (1987); I.H. Marshall (1999)
101
IstituzioneIstituzione delldellEucaristiaEucaristia
- Prioritaria la paradosi di Mc 14,22-25 a causa didiversi semitismi e del logion testamentario sulfrutto della vite (R. Pesch).
- Prioritaria la tradizione di 1Cor 11,23-25 a causadella sequenza della cena che prevede la frazionedel pane (v. 24), la consumazione del pasto (v.25a) e le parole sul calice (I.H. Marshall).
- Prioritaria la tradizione di Lc 22,15-20 a motivo delcontesto pasquale della cena (H. Schrmann).
- Nessuna tradizione prioritaria ma per ogni termine ilpeso della bilancia cade sulluna o sullaltraparadosi (G. Barbaglio).
A. Pitta, Quale impatto comunitario della paradosi di 1Cor 11,17-34?in R. Nardin - G. Tangorra (edd.), Sacramentum caritatis, 81-94
102
18
IstituzioneIstituzione delldellEucaristiaEucaristia
A. Pitta, Quale impatto comunitario della paradosi di 1Cor 11,17-34?in R. Nardin - G. Tangorra (edd.), Sacramentum caritatis, 81-94, 83
Rispetto al dibattito sulle diverse paradosidellistituzione eucaristica ci sembra di potersostenere lipotesi che prevede a livello pre-paolinoe pre-sinottico la compresenza di due tradizioniautonome a causa della redazione lucana cheattesta di conoscere quella paolina e quellamarciana [...].I dati di continuit di Lc 22,15-20 rispetto a 1Cor11,23-25 e a Mc 14,22-25 si spiegano soltanto conla dipendenza dalle due tradizioni confluite nellaredazione paolina e in quella marcianadellistituzione e non con il percorso inverso
103
IstituzioneIstituzione delldellEucaristiaEucaristia
Mc 14,22-25 1Cor 11,23-25
Tradizione presinottica Tradizione prepaolina
[Mt 26,20-21.26-29] Lc 22,15-20
104
Ges istituisce lEucaristiaallinterno della cena pasquale ebraica?
Dove vuoi che andiamo a preparareperch tu possa mangiare la Pasqua?
(Mc 14,12; Mt 26,17; cf. Lc 22,8)
per i Sinottici la cena del Signore nel contesto di un banchetto pasquale.
105
Ges istituisce lEucaristiaallinterno della cena pasquale ebraica?
per Gv la cena del Signore avvenuta il giorno prima di Pasqua
quindi non in un contesto di un banchetto pasquale.
Ges muore poco prima della notte di Pasqua(Gv 18,28; 19, 14.31.42)
106
14 Nisan13 Nisan 15 Nisan
Immolazione agnelli al Tempio
Consumazione dellagnello.
Ultima cena(pasquale)
AT
Sinottici
Gv
Morte di Ges
Morte di GesUltima cena
(non pasquale)
107
La cronologia giovannea dettata da unamotivazione teologica: presentare Ges come ilvero agnello pasquale (cf. Gv 1,29; 19,36).
J. Jeremias , Le parole dellUltima Cena, Paideia, Brescia 1973 (or. ted. 1935, 19674),
Influsso esegetico, teologico, liturgico, pastorale enorme
Storicit della cronologia sinottica
108
19
Nei racconti della cena del Signore assente ogniriferimento agli elementi tipici della cena pasqualeebraica: gli azzimi, lagnello e le erbe amare
G. Ogg, The Chronology of the Last Supper, in D.E. Nineham et al. (edd.), Historicity and Chronology in
the New Testament, SCM Press, London 1965, 75-96.
Apre il dibattito
Storicit della cronologia giovannea
109
Morte storica di Ges in concomitanzadellimmolazione degli agnelli al tempio.
Scoperta dei rotoli di Qumran
Storicit della cronologia giovannea
Ultima Cena secondo il calendario di Qumran,quindi almeno un giorno prima della Pasqua ebraica
LUltima Cena non fu pasquale
110
111
Si molto discusso fino a qualche tempo fa, ad esempio,sulla cronologia della passione di Ges e sulla datadellultima Cena. Qualunque sia linteresse di questediscussioni io mi domando se esse non abbiano lasciatotroppo da parte ci che sembra in realt lintenzioneconvergente dei vangeli sinottici e di san Giovanni. Poichnon concordano sullultimo pasto di Ges vuol dire che ilproblema di sapere se questultimo pasto di Ges statoeffettivamente e letteralmente un pasto pasquale giudeonon gli interessa. Ci che vogliono dire, invece, e chedicono molto bene, ognuno a suo modo, che la morte diGes celebrata nellEucaristia della Chiesa la veraPasqua . a partire da qui realt che occorre comprendereluso del vocabolario pasquale della redenzione
G. Lafont, Dio, il tempo e lessere, Piemme, 1992, 152-153
LEucaristia in Paolo
1Cor 10,1-5.14-22; 11,17-34
Tema poco presente (a differenza del battesimo)
Tratta dellEucaristiacostretto dalla situazione di Corinto:
lecito mangiare la carne offerta agli idoli?
Gli idoli non esistono, per:non si pu entrare in comunione con essi
A
112
LEucaristia in Paolo
1Cor 10,1-5.14-22; 11,17-34
1. La comunione con il Signore (1Cor 10,14-16)
2. Il vincolo di unit (1Cor 10,17)
3. Lannuncio di Cristo crocifisso (1Cor 11,26)
4. Il banchetto escatologico (1Cor 11,26)
B
113
LEucaristia in Paolo
1Cor 10,1-5.14-22; 11,17-34
1. Eucaristia: la comunione con il Signore
(1Cor 10,14-16)
C
Il calice che benediciamocomunione con il sangue di Cristo
Il pane che spezziamocomunione con il corpo di Cristo
114
20
LEucaristia in Paolo1Cor 10,1-5.14-22; 11,17-34
D
Il corpo di Cristo presente attraverso la figura del pane
Il calice che benediciamocomunione con il sangue di Cristo
Il pane che spezziamocomunione con il corpo di Cristo
La comunione con il Signore realizzata nella mensa offerta dal Signore
115
LEucaristia in Paolo1Cor 10,1-5.14-22; 11,17-34
E
2. Eucaristia: il vincolo di unit
(1Cor 10,17)
Comunit/Chiesa: non una semplice unionedi persone, che sanziona la propriaunit/identit attraverso la celebrazionedelleucaristia, ma:
Corpo di Cristo unificato dallEucaristia(1Cor 10,17)
116
A
B
LEucaristia in Paolo1Cor 10,1-5.14-22; 11,17-34
E
2. Eucaristia: il vincolo di unit
(1Cor 10,17)
Eucaristia funzionale alla comunit/Chiesa
117
A
B Eucaristia fondativa della comunit/Chiesa
A
B
LEucaristia in Paolo1Cor 10,1-5.14-22; 11,17-34
F
Chiesa Eucaristia
Corpo di Cristo
2. Eucaristia: il vincolo di unit
(1Cor 10,17)
118
LEucaristia in Paolo1Cor 10,1-5.14-22; 11,17-34
G
3. Eucaristia: lannuncio di Cristo crocifisso
(1Cor 11,26)
LEucaristia non semplice ripetizionedel banchetto pasquale (ultima cena), ma:
annuncio (del testimone delloggettivit)della presenza del Signore nelloggi della storia.
119
LEucaristia in Paolo1Cor 10,1-5.14-22; 11,17-34
H
4. Eucaristia: il banchetto escatologico
(1Cor 11,26)
Eucaristia come prefigurazione e speranzaper il futuro.
NellEucaristia si ha gi la comunione con Cristoma al tempo stesso si tratta del non ancoradi una comunione piena e definitiva.
120
21
LEucaristia in GiovanniGv 2,1-10; 6; 13; 15,1-7; 19,31-37
2,1-10
6
13
15,1-7
19,31-37
Acqua - vino - Maria
Acqua - sangue - Maria
Rimanere in Cristo: pane
Rimanere in Cristo: vite
Ultima cena - Lavanda dei piediX
Inclusione
A
A
B
B
C
121
LEucaristia in GiovanniGv 13
Descrizione dellultima cenacon la lavanda dei piedi, senza Eucaristia
La lavanda presente nel banchetto pasquale ebraico
122
Varianti di Ges rispetto al banchetto ebraico:
- Il soggetto: non il pi giovane che lava (Giovanni)ma chi presiede il banchetto (Ges).Primi sono ultimi, autorit come servizio
- Loggetto: non vengono lavate le manima i piedi.Non semplice gesto rituale-cultuale (purificazione)ma servizio concreto
LEucaristia in GiovanniGv 13
Descrizione dellultima cenacon la lavanda dei piedi, senza Eucaristia
La lavanda dei piedi (schiavo)
il senso dellEucaristia
Amore incondizionato
Vi ho dato lesempio perch, come ho fatto io,
facciate anche voi Gv 13,15
Memoria dellEucaristia nella diakonia123
LEucaristia in GiovanniGv 13
Descrizione dellultima cenacon la lavanda dei piedi, senza Eucaristia
- LEucaristia gi descritta dai sinottici
- LEucaristia gi celebrata nella Comunit
- Tutto Gv eucaristico-pasquale
Cristo passa/ritorna al PadreCristo offre la vita124
LEucaristia in GiovanniGv 6, 26-59 [66]
Cercare Ges
non perch visto dei segni
ma saziati del pane (v. 26) Antropologico
Teologico
Cristologico
Credere in colui che egli ha mandato v. 29
Antropologico
Cristologico
Teologico
125
LEucaristia in GiovanniGv 6, 26-59 [66]
Inizio il v. 31:
Diede loro da mangiare pane dal cielo
vv. 26-59 = esegesi del v. 31
Es 16,1; Sal 77,23-24; 104,40
Manna come nutrimento dato da Dio:- Durante lesodo- Nel tempo messianico
126
22
LEucaristia in GiovanniGv 6, 26-59 [66]
vv. 26-51 mangiare = credere in Ges
vv. 51-59 mangiare = carne e sangue di GesA
B
A
B
Prospettiva simbolica (fede)
Prospettiva reale (sacramento)
A
B
Accolta dal mondo protestante
Non accolta dal mondo protestante (Bultmann)
Aggiunta redazionale127
LEucaristia in GiovanniGv 6, 26-59 [66]
- Necessit della fede (vv. 26-51)
- Comunione nel mistero cristologico (vv. 53s; 57; 58a)
- Dimorare con Cristo (v. 56)
- Necessit del mangiare la sua carne bere il suo sangue, si oppone al docetismo
- Comunicazione della vita (v. 53)
128
129
Cultura biblica di sfondo
Mangiare insieme
Morte e vita
Tematiche bibliche
130
Cultura biblica di sfondo A- Pane e vino (doni):
Frutto della terra (promessa) e del lavoro delluomo
- Benedizione (comunione con Dio, suo dono): Atto in cui passa la vita divina
- Mangiare insieme (comunione tra i fratelli):Comunione con i commensali
Ges pone esplicitamente una relazionetra lui e i doni (pane e vino)
nella benedizione e comunione
I doni indicano e realizzano la relazione comunionale con lui
131
Cultura biblica di sfondo B
Corpo :
- Totalit della persona (che si dona)(valenza cristologica)
- Mantiene in unit le membra (1Cor 12)(valenza ecclesiologica)
- Per molti (Mc/Mt):Totalit degli uomini
Il soggetto del memoriale Dio:- AT ha liberato dalla schiavit dellEgitto- NT ha risuscitato Ges
132
Cultura biblica di sfondo C
Memoriale :
1. Ricordo delle opere di Dio: passato-memoria
2. Reso contemporaneo: presente-celebrazione
3. Prepara e anticipa: futuro-profezia
AT:
1. Ricordo delle opere di Dio: esodo
2. Reso contemporaneo: celebrazione pasquale
3. Prepara e anticipa: tempi messianici
23
133
Cultura biblica di sfondo D
Ultima cena :
1. Ricordo delle opere di Dio: esodo / le opere di Ges
2. Reso contemporaneo: pane donato, vino versato
3. Prepara e anticipa: morte in crocevenuta escatologica
Eucaristia :
1. Ricordo delle opere di Dio: ultima cena/pasqua Christi
2. Reso contemporaneo: pane donato, vino versato
3. Prepara e anticipa: la venuta escatologica134
Cultura biblica di sfondo E
Ultima cena (protestanti):
Semplice allegoria della morte prossima
Rappresentazione simbolica
I doni non sarebbero segni realistici della morte di Ges
Solo predizione della morte imminente
135
Cultura biblica di sfondo F
Ultima cena :
Non semplice allegoria della morte prossima.
Nella dinamica della rivelazione cristologicail rivelarsi con parabole indica il Regno del Padre
nellultima cena Ges rivela se stesso come colui checompie in pienezza la volont del Padre, donando lapropria vita (croce)
Momento decisivo della vita di Ges: compimento136
Cultura biblica di sfondo G
Ultima cena :
Non semplice allegoria della morte prossima.
Nella vita di Ges i momenti forti di rivelazione sono espressi da realt concrete:- Risurrezione di Lazzaro (verificabile) segno che
Ges d la vita (tempi messianici)
- Guarigione dello storpio (verificabile) segno cheGes pu perdonare i peccati
- Morte in croce (verificabile) segno che Ges pudare da mangiare il suo corpo e da bere il suosangue
137
Mangiare e bere
Dimensione biologica (= nutrirsi)
Dimensione conviviale (= stare insieme)
- Ospitalit (Gen 18,1-8)
- Suggello di unalleanza (Gen 26,30; 31,4)
- Perdono (2Re 25,27-30)
AMangiare insieme
138
BMangiare insieme
Pasto giudaico nelle feste:
Ha un carattere liturgico, simile alla cena pasquale:
- Il capofamiglia alza la focaccia di pane, benedice Dio,rende grazie, la distribuisce
- Si aveva il pasto vero e proprio
- Il capofamiglia alza il calice del vino, benedice il vino, nebeve un po e lo distribuisce
- Alle due benedizioni: iniziale sul pane e finale sul vino tuttii commensali rispondono Amen
24
139
CMangiare insieme
Non un semplice mangiare insieme,ma una comunione profondaorizzontale e verticale
Comunionecon Dio
Comunione con i commensali
Partecipare della stessa benedizione di Dio
Pasto giudaico nelle feste:
140
CMangiare insieme
Non possibile mangiare con i peccatori, ipagani ... con gli esclusi dallalleanza conDio, significava partecipare con loroallesclusione dellalleanza.
Davanti al peccatore lunico modo persalvare Israele era la sua eliminazionedalla comunit.
Ges stravolge questa concezione:
Non eliminare il peccatore ma il peccato
141
DMangiare insieme
Ges banchetta con i peccatori!
Comunionecon Dio
Comunione con i commensali
Partecipare della stessa benedizione di Dio
Pasto giudaico nelle feste:
142
EMangiare insieme
Ges banchetta con i peccatori!
Pasto giudaico nelle feste:
I profeti descrivono lalleanza messianica come un banchetto
in cui tutti sono invitati (Is 25,6; 55,1-3)
Remissione dei peccati (Mt 26,28)
Pregustazione delle banchetto messianico-escatologico (Mc 14,25; Mt 26,29)
143
FMangiare insieme
Ges mangia con i discepoli dopo la risurrezione
Lc 24,13-35; 24,36-43; Gv 21,9-14
- Convincerli della risurrezione (meno importante)
- Il Risorto, Signore, continua ad essere presente nel segno pasquale del pasto (pi importante)
144
GMangiare insieme
Non si possiede il Risorto (Emmaus),ma il pane spezzato segno (simbolo)di presenza/assenza del Risorto.
Non semplice dato fenomenico (espressivo):- necessit della Parola accolta nella fede- e dello spezzare il pane
La Comunit ecclesiale ha consapevolezzadi essere il nuovo popolo di Dioriunito attorno al Risorto mangiando (At 10,40-43)
lEucaristia divieneespressione del fondamento della Chiesa(1Cor 10,14-17; 11,17-26; At 2,42.46; 20,7-12)
25
145
- Contesto della passione (sinottici)
- Nella notte in cui fu tradito (1Cor 11,23)
Inizio (morte)
Conclusione (escatologia)
- Versetto escatologico (Mt 26,29; Mc 14,25; Lc 22,18)Non berr finch lo berr nuovo nel regno
- Finch egli venga (1Cor 11,26)
AMorte e vita(croce - risurrezione - venuta escatologica)
146
BMorte e vita(croce - risurrezione - venuta escatologica)
Il contesto dellistituzione dellEucaristianon pu essere separatodalla morte imminente di Ges
Inizio (morte)
Conclusione (escatologia)
La celebrazione dellEucaristia annuncia il banchetto escatologicosuppone la glorificazione/risurrezionedi Ges, Signore
147
CMorte e vita(croce - risurrezione - venuta escatologica)
Inizio: Ges muore in croce
Conclusione: Ges ritorna glorioso
Presente: Ges risorto148
DMorte e vita(croce - risurrezione - venuta escatologica)
Croce - risurrezione - venuta escatologica
Croce
Risurrezione
Venutaescatologica
149
EMorte e vita(croce - risurrezione - venuta escatologica)
Croce: compimento della volont del Padre
Morire per
Morte di Cristo come schaton di salvezza
Risurrezione/glorificazione
Gv 19,30150
FMorte e vita(croce - risurrezione - venuta escatologica)
Discepoli:
facendo memoria ,
in obbedienza al comando del Signore
di quanto Ges ha vissuto in s
entrano nel dinamismo
di risurrezione
perch il Risorto presente
per dare la vita senza fine
26
LEucaristia NT
Consumare questi segni dellalleanza significaavere la vita (Giovanni).Paolo approfondisce lidea sinottica delleucaristiacome funzione costitutiva ed unificante dellastessa comunit . I discepoli celebrano econsumano il santo banchetto come permanentememoria , ricordando la morte di Ges,proclamando la sua presenza (Paolo) eattendendo , in speranza, il suo ritorno (sinottici,Paolo
F. Courth, I sacramenti, 226
151
LL O R I Z O R I Z ZZ O N T E P A T R I S T I C OO N T E P A T R I S T I C O
D E L D E L LL E U C A R I S T I AE U C A R I S T I A
152
Si formano
- Il Canone della Scrittura ispirata
- Il Simbolo apostolico
- La preghiera eucaristica
Primi tre secoli
Sensibilit occidentale
Sensibilit orientale
153
Eucaristia (II secolo)
Indica lazione liturgica e i doni
- Didach 9-10; 14-15 (web)
- Ignazio di Antiochia (+117): Efeso, Filadelfia, Smirne
- Giustino (+165): Apologia I (web); Dialogo con Trifone
- Ireneo (+202): Adversus haereses IV
- Ippolito (+235?): Traditio apostolica (web)
154
Eucaristia (II secolo)
1. Anamnesi
2. Sacrificio
3. Benedizione
Rendere grazie eucaristico :
tre aspetti
155
Eucaristia (II secolo)
1. Riguardo alleucaristia, cos rendete grazie :2. dapprima per il calice : Noi ti rendiamo grazie, Padrenostro, per la santa vite di David tuo servo, che ci hairivelato per mezzo di Ges tuo servo. A te gloria nei secoli.3. Poi per il pane spezzato : Ti rendiamo grazie, Padrenostro, per la vita e la conoscenza che ci hai rivelato permezzo di Ges tuo servo. A te gloria nei secoli.4. Nel modo in cui questo pane spezzato era sparso qua el sopra i colli e raccolto divenne una sola cosa , cos siraccolga la tua Chiesa nel tuo regno dai confini della terra;perch tua la gloria e la potenza, per Ges Cristo neisecoli.
Didach 9,1-4
Rendere grazie - 1. Anamnesi
156
27
Eucaristia (II secolo)
1. Dopo che vi sarete saziati, cos rendete grazie : 2. Tirendiamo grazie, Padre santo, per il tuo santo nome che haifatto abitare nei nostri cuori , e per la conoscenza, la fede elimmortalit che ci hai rivelato per mezzo di Ges tuo servo. Ate gloria nei secoli. 3. Tu, Signore onnipotente, hai creato ognicosa a gloria del tuo nome; hai dato agli uomini cibo ebevanda a loro conforto, affinch ti rendano grazie ; ma a noihai donato un cibo e una bevanda spirituali e la vita eternaper mezzo del tuo servo. 4. Soprattutto ti rendiamo grazieperch sei potente. A te gloria nei secoli. 5. Ricordati , Signore,della tua chiesa , di preservarla da ogni male e di renderlaperfetta nel tuo amore; santificata, raccoglila dai quattro ventinel tuo regno che per lei preparasti. Perch tua la potenza ela gloria nei secoli. 6. Venga la grazia e passi questo mondo.
Didach 10,1-5
Rendere grazie - 1. Anamnesi
157
1. Anamnesi (lode riconoscente): Didach
- per la redenzione (storia della salvezza)
- per la salvezza in Cristo
- per il dono di Cristo presente
- per il cibo e la bevanda per la vita eterna
- per la creazione
- tensione verso lunit della Chiesa
Eucaristia (II secolo)
Rendere grazie - 1. Anamnesi
158
Giustino
Preghiera (Apologia I,13,1)
Doni, pane e vino (Dialogo Trifone)
Ireneo
Rendere grazie al Signore
Consacrare i doni, pane e vino(Adversus haeresesIV,18,6)
Eucaristia (II secolo)
Rendere grazie - 2. Sacrificio
Sacrificio come nome
Sacrificio come azione
159
DidachDopo aver confessato i peccatiaffinch il vostro sacrificio sia puro (14,1)
Eucaristia (II secolo)
Ippolito
Rendere grazie sui doni, pane e vino
Consacrare i doni, pane e vino(Traditio apostolica 4)
Rendere grazie - 3. Benedizione
160
161
Eucaristia (II secolo)
Il vescovo , con tutto il collegio dei sacerdoti ,pronuncer questa azione di grazie [] Tirendiamo grazie , o Dio, per mezzo del tuo Figliodiletto, Ges Cristo, che nella pienezza dei tempici hai inviato come salvatore, redentore e portatoredella tua volont. [] si manifestato come tuofiglio, nato dallo Spirito Santo e dalla Vergine. Hafatto la tua volont e per acquistarti un popolosanto, ha steso le mani, mentre soffriva, ondeliberare dalla sofferenza coloro che hanno credutoin te.
Traditio apostolica, 4
Ippolito
162
Eucaristia (II secolo)
Allora, sottostando ad una sofferenza liberamenteaccettata, per distruggere la morte, calpestarelinferno, illuminare i giusti, confermare il testamentoe manifestare la sua risurrezione, egli prese delpane, rese grazie e disse: Prendete, mangiate,questo il mio corpo che sar spezzato per voi.Cos pure per il calice, disse: Questo il miosangue che sparso per voi. Quando fate ci,fatelo in memoria di me .
Traditio apostolica, 4
Ippolito
28
163
Ricordandoci dunque della sua morte e dellasua risurrezione, ti offriamo il pane e il calice,rendendoti grazie , perch ci hai giudicati degni distare davanti a te e di servirti. Ti chiediamo diinviare il tuo Spirito sullofferta della santaChiesa, di raccogliere nellunit coloro che sicomunicano, di colmarli dello Spirito Santo , perrinforzare la loro fede nella verit. Cos vogliamolodarti e glorificarti per mezzo del tuo Figlio, GesCristo. Per lui ti siano resi gloria ed onore, Padre eFiglio con lo Spirito Santo nella santa Chiesa ora enei secoli dei secoli. Amen.
Traditio apostolica, 4
IppolitoIppolito
1. Anmnesis
2. Prosphor(offerta cultuale)
3. Epiclesis
Rendere grazie eucaristico :
tre aspetti
164
Eucaristia (II secolo)
1. Anamnesi
2. Sacrificio
3. Benedizione
Rendere grazie eucaristico :
tre aspetti
165
Rendere grazie
Anamnesi
Sacrificio
Benedizione
Convito
Comunione con Cristo
Anamnesi
Offerta(prosphor)
Anamnesi
Epiclesi
Eucologia
Martyria
Cristologia
Anamnesi
Corpo e sangue di Cristo
Risurrezione del credente
166
Eucaristia (II secolo)
Ignazio di Antiochia
LEucaristia
Causa lunit della Chiesa (Filadelfia)
la carne di Cristo (Smirne, Roma)
Medicina per vivere in Cristo e antidodo per non morire
(Efeso)
(dimensione ecclesiologica)
(dimensione cristologica)
(dimensione antropologica)
167
Ignazio di Antiochia
- Eucaristia causa e segno dellunit
Preoccupati di attendere a una solaeucaristia . Una la carne di nostro SignoreGes Cristo e uno il calice nellunit nelsuo sangue , uno laltare come uno solo il vescovo con il presbiterio e i diaconi, mieiconservi.
Filad. IV
168
29
Ignazio (alla Chiesa di Filadelfia)
LEucaristia causa lunit della Chiesa
Rendimento di grazie Unit della Chiesa
- una sola eucaristia- una sola carne di Cristo- un solo calice- un solo altare- un solo vescovo
Eucaristia (II secolo)
169
Ignazio di Antiochia
- Eucaristia causa dellunit
Procurate di radunarvi pi frequentementeper la divina Eucaristia e per lodare ilSignore. Perch quando vi adunate confrequenza, le forze di Satana restanoannientate e la rovina che egli porta si dissipanella concordia della vostra fede .
Efes. 13,1
170
Ignazio di Antiochia
- Eucaristia la carne e il sangue di Cristo
Voglio il pane di Dio,quel pane che la carne di Ges Cristo ,figlio di David,voglio per bevanda il suo sangue ,che amore incorruttibile.
Rm. 7,3
171
Ignazio (alle Chiese di Smirne, Roma)
Eucaristia = carne di Cristo
- Pane di Dio = carne di Cristo, della stirpe di Davide- Bevanda = il sangue di Cristo
Eucaristia (II secolo)
172
Ignazio di Antiochia
Ciascuno di voi in particolare e tutti insieme,sorretti dalla grazia, animati da una stessa fede, econcordi in Ges Cristo, della stirpe di Davidesecondo la carne, figlio delluomo e figlio di Dio,mantenetevi indissolubilmente unitinellobbedienza ai vescovi e al collegio deipresbiteri, spezzando un unico pane, che farmaco dimmortalit, antidoto che preservadalla morte e assicura per sempre la vita inGes Cristo
(Efes. 20, 2)
- Eucaristia farmaco dimmortalit
173
Ignazio (alla Chiesa di Efeso)
Eucaristia =
- Medicina per vivere sempre in Cristo Ges
- Antidoto per non morire
- necessaria la comunione nella Chiesa
Eucaristia (II secolo)
174
30
Ignazio
LEucaristia non una cosa,
ma un processo di
identificazione con Cristo
F. Courth, I sacramenti, 231
Si tratta di un processoche avviene nella communio della Chiesa
Eucaristia (II secolo)
175
Giustino (Apologia I)
- Rapporto con il battesimo e la vita
- Analogia con lincarnazione
- Celebrazione eucaristica
Eucaristia (II secolo)
176
Questo cibo chiamato da noi Eucaristia , e anessuno lecito parteciparne, se non a chi crede chei nostri insegnamenti sono veri, si purificato con illavacro per la remissione dei peccati e larigenerazione, e vive cos come Cristo hainsegnato (I Apologia, 66,1)
dopo aver cos lavato chi divenuto credente eha aderito, lo conduciamo presso quelli chechiamiamo fratelli, dove essi si trovano radunati, perpregare insieme fervidamente, [], affinch, appresala verit, meritiamo di essere nei fatti buoni cittadinie fedeli custodi dei precetti, e di conseguire lasalvezza eterna (I Apologia, 65,1)
Giustino (rapporto con il battesimo e la vita)
Giustino (Apologia I)
Analogia con lincarnazione
Cristo = Verbo di Dio ha preso la carne e il sangue
Alimento consacrato = preghiera fatta al Verbo che diviene corpo e sangue del Verbo incarnato
Eucaristia (II secolo)
178
Giustino (Apologia I)
Analogia con lincarnazione
1. Eucaristia = carne e sangue del Verbo fatto Uomo
2. Parallelo allincarnazione
LEpiclesi al VerboPreghiera eucaristica in nuce
Pneumatologia in nuce
Eucaristia (II secolo)
179
Infatti noi li prendiamo non come pane comune ebevanda comune; ma come Ges Cristo, ilnostro Salvatore incarnatosi, per la parola diDio, prese carne e sangue per la nostrasalvezza , cos abbiamo appreso che anchequel nutrimento , consacrato con la preghiera checontiene la parola di Lui stesso e di cui si nutronoil nostro sangue e la nostra carne pertrasformazione, carne e sangue di quel Gesincarnato
I Apologia, 66,2
Giustino (analogia con lincarnazione)
31
Eucaristia (II secolo)
181
Nel primo giorno chiamato del sole , si fa unariunione in uno stesso luogo di tutti quelli cheabitano sparsi per le citt o le campagne, evengono lette le memorie degli apostoli o gli scrittidei profeti, finch il tempo lo consente. Quando illettore ha terminato, colui che preposto allacomunit , mediante un discorso, ammonisce edesorta allimitazione di queste belle cose.
I Apologia, 67,3-4
Giustino (celebrazione) Ireneo (Adversus haereses)
Eucaristia(sacrificio)
Rendere grazie al Signore
Consacrare i doni
Noi non gli offriamo questo sacrificioper i suoi (di Dio ) bisogni, ma- per ringraziarlo della sua potenza- e per consacrare le offerte
Creazione
Redenzione
Eucaristia (II secolo)
182
Ireneo (Adversus haereses)
Rendere grazie
Dualismo, gnosi
Bont della creazione
Unit di carne e spirito
Pane dalla terra Eucaristiaterreno
celeste
(due elementi)
Eucaristia (II secolo)
183
Ireneo (Adversus haereses) Dualismo, gnosi
Eucaristiaterreno
celeste
Bont della creazione
Azione del Verbo(trasformante)
Antropologia: il nostro corpo nel raggio della salvezza
perch nutrito dal corpo di Cristo
Eucaristia (II secolo)
184
Scuola alessandrina
Attenzione allo spirito (Platone)
Il Verbo rivela la Verit
Comunione = conoscenza della Verit
Nuovo thos (cuore biblico)
Svalutazione della materia185
Scuola antiochena (+ cappadoci)
Attenzione alla materia (Aristotele)
Il Verbo si rivela nella storia
Comunione = partecipazione
alla ri-presentazione nella storia
del mistero di Cristo
Lo spirito attualizza la storia salvifica186
32
Padri latini
Attenzione ai doni offerti (ambito pragmatico)
1. Attenzione alla fisicit
2. Sottolineatura giuridica
3. Rilevanza della presenza di Cristonelle offerte
Tertulliano
- Tertulliano (+220), Adversus Marcionem- Cipriano (+258), Epistula 63; 70
187
Padri latini
Tertulliano
Carattere sacrificale dellEucaristia
Legame con la croce
Come se Cristo morisse di nuovo
Eucaristia: sacrificium crucis in forma sacramentale
188
Padri latini
Azione che rende presente loblazione di Cristo
nella comunit.
La comunit rivive quella azione
partecipandovi in prima persona
venendo trasformata in essa.
189
Padri latini
Cipriano
LEucaristia non solo ricorda la Pasqua di Cristo
ma la rende presente
quando la comunit ne fa memoria.
Comunione della Chiesa
frutto e presupposto
dellEucaristia190
Padri latini
- Ambrogio (+397)
- Agostino (+430)
- Gregorio M. (+604)
Dottrina eucaristica
Teologia(Trinit, antropologia)
(Medioevo latino)
Spiritualit
(Medioevo latino)
(Medioevo latino)
191
Ambrogio
De mysteriis
Segno sacramentale: corpo e sangue di Cristo, presente
Consecratio:parola di Cristo, ripetuta
oggettivitcristica
De sacramentis Sacrificio
Cancellare i peccati
192
33
Ambrogio
De mysteriis
Vera utique caro Christi , quae crucifixa est, quaesepulta est: vere ergo carnis illius sacramentumest
la vera carne di Cristo , che venne crocifissa esepolta. , quindi, veramente il sacramento diquella carne.
Segno sacramentale: corpo e sangue di Cristo, presente
193
Ambrogio
Corpo e sangue di Cristo sono presenti
- oggettivamente: nel segno sacramentale
- non soggettivamente: nella fede di chi partecipa
194
Ambrogio
La consecratio non causata:
- dallepiclesi al Verbo
- dallepiclesi allo Spirito Santo
Consecratio:parola di Cristo, ripetuta
La consecratio causata dalla parola di Cristo ripetuta
195
AmbrogioConsecratio:
parola di Cristo, ripetuta
Dato liturgico (De sacramentis):- parola del vescovo : prega, loda- parola di Cristo: ottiene la consacrazione
Dato biblico (De mysteriis):- parola di Elia : fa scendere il fuoco- parola di Cristo: ottiene la consacrazione
Dato cosmologico (De sacramentis):- parola del Signore : crea dal nulla- parola di Cristo: trasforma la creazione
196
AmbrogioConsecratio:
parola di Cristo, ripetuta
Cambiamento causato dalla parola di Cristo:
- Non cambiamento di significato (nuova funzione)
- Trasformazione reale (nuova realt)
- Non percepibile allesterno
Necessitdella fede
197
Ambrogio
Eucaristia
sacrificio
cancellare i peccati
Ricordo della morte di Ges
Assumere il sacramento
198
34
Agostino
Ambrogio Identit (del sacramento)
Agostino Soggetti
Ecclesiale
Antropologico
Prospettiva liturgica: realismo
Prospettiva ecclesiologica: simbolismo
199 200
Agostino
Eucaristia
Platonismo agostiniano
Dimensione cristologica
Dimensione ecclesiologica
Dimensione sacrificale
Agostino
Agostino
Realista (cattolici)
Simbolica (protestanti)
(ermeneutica) (Aristotele)
(Platone)
Non leggere Agostino con una ermeneutica posteriore e pre-definita.
Costituirebbe un apriori ideologico
che applicherebbe ad Agostino
problematiche successive201
Leggere Agostino nel suo contesto
e nellorizzonte dei destinatari
Recupero di Agostino recente
Concilio Vaticano II
Agostino
202
I due aspetti (simbolo e realt)
oggi sono visti come complementari
non vi contrapposizione tra immagine e realt
Eucaristia: simbolo reale
Agostino
203
Agostino
Realista: catechesi
Simbolico: trattati
Pastore
Teologo
Realista e simbolico nella stessa opera
1
2
Agostino
Agostino
204
35
Nessuno mangia di quella carne senza prima essersi prostrato in adorazione
Realista
Agostino
lo Spirito che d la vita, la carne non giova a nulla;le parole che vi ho detto sono Spirito e vita (Gv 6,63)
Simbolico
Ci che vi ho detto dovete intenderlo in modo spirituale
Agostino, En. in Ps. 98,9205
Realista:
Simbolico:
Agostino
Annuncio dellEucaristia come corpo e sangue di Cristo
Segno che indica unaltra realt: pneumatica
206
La copia
(signum, segno esteriore, immagine, figura)
non una semplice ombra
senza valore rispetto alla realt (res),
ma la forma in cui loriginale
si rende storicamente presente.
Platonismo agostiniano
207
Il signum contiene(secundum quaedam modum) la res
senza esaurirla
perch al tempo stesso rimandaad essa (res ipsa)
trascendendo il signum
Aliud videtur, aliud intelligitur
Platonismo agostiniano
208
signum res
Aliud videtur, aliud intelligitur
209
signum res
Eucaristia Corpo e sangue di Cristo
Ricevono gli indegni
Ricevono i buoni
Motivo ecclesiologico:
Non in comunione con Cristo.
Signum poco importante
Polemica antidonatista:non ricevono Cristo
Motivo cristologico:comunione con Cristo
Res importante
Platonismoagostiniano
Realt
TerrestreCeleste
Aristotele
RealtPrototipo(ontologico)
ImmagineFiguraCopia
Platone
RealtPrototipo(ontologico)
Res
ImmagineFiguraCopia
Signum
Platonismo-agostiniano
210
36
211
Sacramentum tantum
Res tantum
Segno esteriore 1
Effetto del sacramento 2
Agostino (cristologico)
2. Dimorare in Cristo che dimora in me (simbolismo)
1. Mangiare la carne (realismo)
212
Sacramentum tantum
Res tantum
Segno esteriore 1
Effetto del sacramento 2
Agostino (ecclesiologico)
2. Membra del Corpo di Cristo , la Chiesa (simbolismo)
1. Mangiare la carne (realismo)
213
Il tuo nutrimento sia la vita, la tua bevanda sia lavita; avrai la vita e la vita sussiste nella suaintegrit. Allora avverr questo, cio, che corpo esangue di Cristo saranno la vita per ognuno,se ci che si riceve visibilmente nelSacramento si mangi spiritualmente, si bevaspiritualmente nella realt propria significata .Abbiamo ascoltato il Signore stesso che dice: lo Spirito che d la vita; la carne, invece, nonserve a nulla. Le parole che vi ho detto sonospirito e vita (Gv 6, 54-65).
Agostino, Sermo 131 (comm. Gv 6,54-66)
214
Una giustizia che essi presumevano dalle loroforze, illudendosi di poterla compiereappoggiandosi sulla propria virt . Ora, nessunopu adempiere la legge, senza laiuto dellagrazia, che il pane che discende dal cielo .Compie la legge - dice in maniera concisalApostolo, - soltanto chi ama (Rm 13, 10): chiama non il denaro, ma chi ama Dio; chi ama nonla terra o il cielo, ma colui che ha fatto il cielo e laterra. Donde attinge, luomo, questo amore? .
Agostino, In Jo tr. 26,1 (comm. Gv 6,41-59)
215
Ascoltiamo lo stesso Apostolo: Lamore di Dioviene riversato nei nostri cuori per mezzo delloSpirito Santo che ci stato donato (Rm 5, 5). IlSignore, che avrebbe donato lo Spirito Santo,afferm di essere il pane che discende dal cielo,esortandoci a credere in lui . Mangiare il panevivo, infatti, significa credere in lui . Chi crede,mangia; in modo invisibile saziato, come inmodo altrettanto invisibile rinasce . Egli rinascedi dentro, nel suo intimo diventa un uomonuovo . Dove viene rinnovellato, l viene saziato.
Agostino, In Jo tr. 26,1 (comm. Gv 6,41-59)
E tutti bevvero la medesima bevanda spirituale .Era diversa la loro bevanda dalla nostra solo nellaspecie visibile, ma era identica nella virtspirituale da essa significata. In che senso essibevevano la medesima bevanda? Bevevano - dice ad una pietra spirituale che li accompagnava, equella pietra era Cristo (1Cor 10, 4). []. Questo - dunque il pane che discende dal cielo,affinch chi ne mangia non muoia (Gv 6, 50). Maquesto si riferisce alla virt del sacramento, nonalla sua forma visibile: ci che conta che unomangi interiormente, non solo esteriormente:che mangi col cuore, non che mastichi coidenti .
Agostino, In Jo tr. 26,12 (comm. Gv 6,41-59)
37
217
Chi mangia la mia carne e beve il miosangue, dimora in me ed io in lui (Gv 6,57). Mangiare questo cibo e bere questabevanda, vuol dire dimorare in Cristo eavere Cristo sempre in noi. Colui inveceche non dimora in Cristo , e nel qualeCristo non dimora, n mangia la suacarne n beve il suo sangue, ma mangiae beve a propria condanna [].
Agostino, In Jo tr. 26,18 (comm. Gv 6,41-59)
218
Ci che vedete sopra laltare di Dio,lavete visto anche nella notte passata;ma non avete ancora udito che cosa sia,che cosa significhi, di quale grande realtnasconda il mistero. Ci che vedete ilpane e il calice : ve lo assicurano i vostristessi occhi. Invece secondo la fedeche si deve formare in voi il pane ilcorpo di Cristo, il calice il sangue diCristo .
Agostino, Sermo 272 (Omelia ai neofiti )
219
[] questo pane come pu essere ilsuo corpo? E questo calice, o meglio ciche contenuto nel calice, come puessere il sangue suo? Queste cose,fratelli, si chiamano sacramenti proprioperch in esse si vede una realt e se neintende unaltra (Aliud videtur, aliudintelligitur ). Ci che si vede ha unaspetto materiale, ci che si intendeproduce un effetto spirituale.
Agostino, Sermo 272 (Omelia ai neofiti )
Se vuoi comprendere [il mistero] del corpo di Cristo,ascolta lApostolo che dice ai fedeli: Voi siete il corpo diCristo e sue membra (1Cor 12,27). Se voi dunque siete ilcorpo e le membra di Cristo, sulla mensa del Signore deposto il mistero di voi: ricevete il mistero di voi. A ci chesiete rispondete: Amen e rispondendo lo sottoscrivete. Ti sidice infatti: Il Corpo di Cristo, e tu rispondi: Amen. Siimembro del corpo di Cristo, perch sia veritiero il tuoAmen. Perch dunque [il corpo di Cristo] nel pane? []ascoltiamo sempre lApostolo il quale, parlando di questosacramento, dice: Pur essendo molti formiamo un solopane, un solo corpo (1Cor 10,17). Cercate di capire edesultate. Unit, verit, piet, carit. Un solo pane: chi questo unico pane? Pur essendo molti, formiamo un solocorpo. Ricordate che il pane non composto da un solochicco di grano, ma da molti.
Agostino, Sermo 272
Quando si facevano gli esorcismi su di voi venivate,per cos dire, macinati; quando siete stati battezzati,siete stati, per cos dire, impastati; quando avetericevuto il fuoco dello Spirito Santo siete stati, percos dire, cotti. Siate ci che vedete e ricevete ciche siete. Questo disse lApostolo in riguardo alpane. E ci che dobbiamo intendere del calice,anche se non stato detto, ce lha fatto capireabbastanza. Come infatti perch ci sia la formavisibile del pane molti chicchi di grano vengonoimpastati fino a formare ununica cosa - come seavvenisse quanto la sacra Scrittura dice dei fedeli:Avevano unanima sola e un solo cuore protesiverso Dio (At 4, 32) - cos anche per il vino.
Agostino, Sermo 272222
Ci che i segni del pane e del vinoindicano a livello visibile (videtur)(unit di pi chicchi di frumento, di pi acini di uva)
[tra il videtur e lintelligitur c similitudo]
il sacramento (lEucaristia) realizza a livello invisibile (intelligitur)(unit della Chiesa, aspetto mistico)
La Chiesa quando celebra lEucaristiadiventa ci che : comunione,
quindi unit ecclesiale e corpo di Cristo
Il signum (videtur ) similitudo alla res (intelligitur )
38
223
Se dunque avrete in lui la vita, sarete con lui inuna sola carne . Non infatti che questosacramento dia il corpo di Cristo per poi lasciarveneseparati. E lApostolo ricorda che questo era gistato predetto nella santa Scrittura: I dueformeranno una carne sola . Questo mistero grande, soggiunge, lo dico in riferimento a Cristo ealla Chiesa (cf. Ef 5,31-32). E in un altro passo,riguardo a questa medesima Eucarestia, dice:Uno solo il pane, e noi, pur essendo molti,siamo un corpo solo (1 Cor 10,17).
Agostino, Sermo 228 B
LEucaristia letta in chiave sponsale224
Voi quindi cominciate a ricevere quel
che gi avete cominciato ad essere ,
purch non lo riceviate indegnamente,
mangiando e bevendo la vostra condanna.
Agostino, Sermo 228 B
225
La virt propria di questo sacramento
lunit :
ununit tale che,
riuniti nel suo corpo e divenuti sue membra ,
noi siamo ci che riceviamo.
Agostino, Sermo 57,7,7
Sintesi su Agostino
226
Sintesi su Agostino
La Chiesa quando celebra lEucaristia
diventa ci che : comunione,
quindi unit ecclesiale e corpo di Cristo
e noi diventiamo ci che riceviamo (Cristo).
227
Sintesi su Agostino
Unit ecclesiale
Corpo di Cristo
Eucaristia
Implicazione antropologica:diventiamo ci che riceviamo
E P O C A M E D I E V A L EE P O C A M E D I E V A L E
228
39
Medioevo eucaristico
Epoca carolingia (IX sec.)Pascasio Radberto - Ratramno
Inizio II millennio (XI sec.)Berengario - Lanfranco
Scolastica (XIII sec.)TommasoBonaventura
229
Epoca carolingia (IX sec.)
Area culturalefranco-germanica
Orizzonte metafisico
Orizzonte ermeneutico
230
Area culturale franco-germanica
Esiste solo ci che presente in re
Limmagine, la figura, non ha in s una vera realt,
come nel platonismo agostiniano
Orizzontemetafisico
231
Epoca carolingia (IX sec.)
Ermeneutica: lettera e/o allegoria
- Lettera grammatica: Parola = etimologia
- Allegoria retorica: Parola = significato nella frase
(Aristotele, Antiochia)
(Platone, Alessandria)
Trivium: grammatica, retorica, dialettica
232
Epoca carolingia (IX sec.)
Domanda:
presenza di Cristo nellEucaristia
vera o simbolica?
Prospettiva patristica: greca e latina
Simbolico = reale
che rimanda alla realt piena, quella celeste
233
Epoca carolingia (IX sec.)(Pascasio Radberto - Ratramno)
Eucaristia
Realismo-materiale
Simbolismo-spiritualista
(Alcuino, Amalario di Metz)
(Beda, Gv Scoto Eriugena, Floro)
Lettera
Spirito
Pascasio Radberto[Lanfranco]
Ratramno[Berengario]
Metafisica Ermeneutica
234
Epoca carolingia (IX sec.)(Pascasio Radberto - Ratramno)
40
Pascasio Radberto Ratramno21 Tempo
Carlo il calvo
Pascasio Radberto
Ratramno
(Cf. G. dOnofrio, Storia della teologia medievale, I, 201-202)
A
B
A o B ?
1 ?
2 ?
235
Epoca carolingia (IX sec.)(Pascasio Radberto - Ratramno)
Epoca carolingia (IX sec.)(Pascasio Radberto - Ratramno)
Pascasio Radberto (+859)
Eucaristia =
Eucaristia = ripete la passione di Ges
De corpore et sanguine Domini
(Abate di Corbie)
corpo storicodi Ges
= nato da Maria
= posto sulla croce
236
Ratramno (+868)
De corpore et sanguine Domini
(Monaco di Corbie)
RealtPrototipo
Res
ImmagineFiguraCopia
Signum
Platonismo-agostiniano
Veritas
MysteriumImago
Species
Ratramno
Corpo di Cristo storico/metastorico(da Maria, crocifisso e risorto)
Eucaristia
(Corporaliter) (Spiritualiter)237
Epoca carolingia (IX sec.)(Pascasio Radberto - Ratramno) Inizio II millennio (XI sec.)
(Lanfranco - Berengario)
Eucaristia
Realismo-materiale
Simbolismo-spiritualista
Lettera
Spirito
Berengario
Lanfranco
S.P. Bonanni, La controversia eucaristica dellXI secoloin R. Nardin - G. Tangorra (edd.), Sacramentum caritatis, 145-161
238
Berengario di Tours (+1088)
Inizio II millennio (XI sec.)(Lanfranco - Berengario)
Magister della scuola di Tours(ex discepolo di Chartres)
scopre il
De corpore et Sanguine Domini
di Ratramno
lo attribuisce a Giovanni Scoto Eriugena
Lermeneutica simbolica autorevole (Eriugena)239
Berengario
Inizio II millennio (XI sec.)(Lanfranco - Berengario)
Scrive a Lanfranco
che in un concilio a Roma (1050).
La lettera di Berengario letta (pubblicamente)
Lanfranco deve esprimersi (pubblicamente)
Il concilio scomunica di Berengario
240
41
Berengario
Inizio II millennio (XI sec.)(Lanfranco - Berengario)
Invitato al sinodo di Vercelli
non si presenta
Sinodo di Roma 1059(sensualiter)
241
Inizio II millennio (XI sec.)(Lanfranco - Berengario)
Sinodo di Roma 1059 (DH 690)(sensualiter)
Berengario, Scriptum contra Synodum
Lanfranco, De corpore et sanguine Domini
Sinodo di Roma 1079 (DH 700)(converti, substantialiter, substantia, veram )
242
RealtPrototipo(ontologico)
Res
ImmagineFiguraCopia
Signum
Platonismo-agostiniano
Inizio II millennio (XI sec.)(Lanfranco - Berengario)
Veritas FiguraBerengario
Corpo di Cristo storico/metastorico(da Maria, crocifisso e risorto)
Eucaristia
(Invisibile) (Visibile)Sostanza = accidenti
= pane e vino 243
Importanza del soggetto
che riceve il sacramento
il quale non oggettivamente
in corpo di Cristo
ma lo per luomo spirituale
Berengario
Inizio II millennio (XI sec.)(Lanfranco - Berengario)
244
Berengario
Inizio II millennio (XI sec.)(Lanfranco - Berengario)
RealtPrototipo(ontologico)
ImmagineFiguraCopia
Platone
anima
- Estremizza Agostino (= gli eretici non ricevono Cristo)
- Importanza del soggetto (sec. XI, Abelardo)
- Platonismo ontologico
245
Inizio II millennio (XI sec.)(Lanfranco - Berengario)
Lanfranco di Pavia (+1089)
Sostanza Corpo e sangue di Cristo
Figure esteriori (species) Pane e vino
Guitmondo di Aversa (+1095)
Substantialiter transmutata
Substantia mutari246
42
Transustanziazione
panem et vinum, quae ponitur in altari, per mysteriumsacrae orationis et verba nostri Redemptoris substantialiterconverti in veram et propriam ac vivificantem carnem etsanguinem Iesu Christi Domini nostri et post consecrationemesse verum Christi corpus [...] in veritate substantiae
(DH 700)
Gregorio VII, sinodo di Roma 1079
cuius [Iesus Christus] corpus et sanguis in sacramentoaltaris sub specibus panis et vini veraciter continetur,transsubstantiatis pane in corpus, et vino in sanguinem
(DH 802)
Concilio Lateranense IV (1215)
247
Transustanziazione : aspetti accolti e positivi
- La presenza di Cristo realt previa alla fede
- Ricucita la frattura tra sacramentum tantum e res sacramenti
- Cristo presente nellEucaristia in modo sostanziale, quindi:
1. Non ha dimensioni, immateriale e invisibile
2. Merita ladorazione
248
Transustanziazione : obiezioni del XX secolo
- Termine troppo filosofico, quindi:
1. Piega la fede a una visione razionale
2. Difficolt di comprensione in una diversa visione concettuale(scienze naturali, prospettiva meno metafisica)
249
RealtPrototipo(ontologico)
Res
ImmagineFiguraCopia
Signum
Platonismoagostiniano
Invisibile Visibile
250
Res tantumRes sacramenti
Signum tantumSacramentum
Sacr.tum tantum
Prima scolasticaPietro Lombardo
(Summa Sententiarum)
Res et signumRes et sacramentum
Res tantumRes sacramenti
Signum tantumSacr.tum tantum
Sacramentum tantum
Res et sacramentum
Res sacramenti
1 Segno esteriore, specie visibili, sacramento in s e per s
2 Effetto intermedio:
3 Fine del sacramento: Grazia dona
Species (segno) Visibile
Veritas (realt)
Virtus (potenza) Invisibile
1
2
3
Ugo di S. Vittore
Visibile/invisibile
Tommaso
Attualizzazione del sacrificio di CristoPresenza reale del suo corpo e sangue
Incontro col SignoreAppartenenza alla Chiesa
A
B
C
D
Primo millennio
Spirito SantoEffetti / Grazia
Corpus Christieucaristico
Corpus Christiecclesiale
B D
3
Secondo millennio
2e 3momento
Dimensione sacrificale
Dimensione individuale
A
C
Accentuazioni
252
43
Corpus Christieucaristico
B
MemoriaSacrificio di
Cristo
Corpus Christieucaristico
Corpus Christiecclesiale
B D
Primo millennio
Secondo millennio
A
Incontro(individuale) col Signore
C
253
I millennio II millennio
Corpus Christi verum
Corpus Christi mysticum
Chiesa (unit) Eucaristia
Chiesa (unit)Eucaristia
H. de Lubac, Corpus mysticum (1944)
RadbertoRatramno(nominale)
P. Sguazzardo, Corpus Christi tra primo e secondo millennioin R. Nardin - G. Tangorra (edd.), Sacramentum caritatis, 131-144
254
Corpus Christi Mysticum (Eucaristia)
Dallambito sacramentale
Primo millennio
Corpus Christi Verum (Chiesa)
Fine: unit della Chiesa
Visibile e invisibile insieme
255
Corpus Christi Mysticum (Chiesa)
Naturale e sociale (giuridico)
Secondo millennio (Pietro Lombardo)
Corpus Christi Verum (Eucaristia)
Presenza reale del corpo e sangue di Cristo
256
Primo millennio
Res sacramenti Chiesa (unit)
Secondo millennio
Res sacramenti Presenza reale
257 258
Ignazio di Antiochia (I millennio)
Eucaristia al centroCelebrata dal vescovo che presiede la comunit:- leucaristia fonda la comunit- il vescovo il primo ministro delleucaristia- lepiscopato come sacramento originario dellOrdine
Tommaso (II millennio)
Eucaristia al centroCelebrata dal singolo presbitero che consacra:- leucaristia indipendente dalla comunit- leucaristia questione privata del presbitero- lepiscopato non un sacramento
44
Prospettiva ieratica della celebrazione
- Preghiera eucaristica in silenzio
- Comunione sotto una specie
- Frequenza alla comunione bassissima
Concilio Lateranense IV (1215): comunione almeno una volta allanno
259
Piet eucaristica
Negazione della presenza reale (Berengario)
- Adorazione eucaristica
- Festa del Corpus Domini (1264)
- Sottolineatura dei miracoli eucaristici
260
Deviazioni
- Vedere lOstia senza fare la comunione
- Il sacrificio eucaristico
non posto in rapporto sacramentale al sacrificio di Cristo sulla crocema svincolato da esso
Sacrificio = opera buona da compiere e da offrire a Dio
Moltiplicazione delle Messe e degli altari261
Tommaso
Summa theologiae III, qq. 73-83
Primo, del sacramento in se stesso [q. 73]; secondo, dellasua materia [q. 74]; terzo, della sua forma [q. 78]; quarto, deisuoi effetti [q. 79]; quinto, di coloro che lo ricevono [q. 80];sesto, del suo ministro [q. 82]; settimo, del suo rito [q. 83].Sul primo tema esamineremo:1. Se lEucaristia sia un sacramento;2. Se sia un sacramento unico o molteplice;3. Se sia necessario per la salvezza;4. Le sue denominazioni;5. La sua istituzione;6. Le sue prefigurazioni
STh III, q. 73, Pr.
262
Tommaso
Summa theologiae III, q. 73, a. 1 resp.
Sacramento: segno e strumento
della vita spirituale dellessere umano
Sacramenta Ecclesiae ordinantur adsubveniendum homini in vita spirituali. Vita autemspiritualis vitae corporali conformatur, eo quodcorporalia spiritualium similitudinem gerunt
263
Tommaso
Summa theologiae III, q. 73, a. 1 resp
Et ideo, sicut ad vitam spiritualem oportuit esseBaptismum, qui est spiritualis generatio, etconfirmationem, quae est spirituale augmentum;ita oportuit esse sacramentum Eucharistiae ,quod est spirituale alimentum
264
45
Tommaso
Summa theologiae III, q. 73, a. 1, ad 2um
Sicut autem se habet virtus spiritus sancti
ad aquam Baptismi, ita se habet corpus Christi verum
ad species panis et vini
265
Tommaso
Summa theologiae III, q. 73, a. 1, ad 3um
Nam in sacramento Eucharistiae id quodest res et sacramentum, est in ipsa materia;id autem quod est res tantum, est insuscipiente, scilicet gratia quae confertur.In Baptismo autem utrumque est insuscipiente, et character, qui est res etsacramentum; et gratia remissionispeccatorum, quae est res tantum.Et eadem ratio est de aliis sacramentis
266
Tommaso
Summa theologiae III, q. 73, a. 3, resp.
Baptismus est principium spiritualis vitae, etianua sacramentorum. Eucharistia vero est quasiconsummatio spiritualis vitae, et omniumsacramentorum finis , ut supra dictum est, persanctificationes enim omnium sacramentorum fitpraeparatio ad suscipiendam vel consecrandamEucharistiam. Et ideo perceptio Baptismi estnecessaria ad inchoandam spiritualem vitam,perceptio autem Eucharistiae est necessaria adconsummandam ipsam
267
Tommaso
Summa theologiae III, q. 73, a. 3, ad 3um
quod Baptismus est sacramentum mortis etpassionis Christi prout homo regeneratur inChristo virtute passionis eius. Sed Eucharistiaest sacramentum passionis Christi prout homoperficitur in unione ad Christum passum. Unde,sicut Baptismus dicitur sacramentum fidei, quaeest fundamentum spiritualis vitae; ita Eucharistiadicitur sacramentum caritatis , quae estvinculum perfectionis , ut dicitur Coloss. III [Col.3, 14