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1 Carissimi amici, il titolo di questo editoriale vuol essere uno sprone per le nostre attività in programma a partire da questo anno. Cosa intendo per premesse funeste? Non sto parlando delle cata- strofi apocalittiche di fine millennio legate ai Maya, certamente, ma alla ormai tangibile crisi economica che colpisce il nostro paese e comporta conseguenze enormi per il settore sociale. I tagli alle amministrazioni saranno sempre più ampi e ne risentiranno ancor di più tutti quei servizi necessari al terzo settore, il tetto al 5 per mille ed una contrazione rilevante nella ripartizione dei fondi è or- mai una costante e si stima una diminuzione delle coppie in ado- zione di circa il 20%. I rapporti internazionali parlano chiaro (World Giving Index 2011) le donazioni in favore del no-profit in Italia sono diminuite sensibil- mente ed il nostro paese è passa- to dal 29° posto al 104°. Per un’associazione come la nostra che si occupa di aiutare i bambini in stato di abbandono e di mi- gliorarne le condizioni di vita nei paesi d’origine per quelli in situa- zioni familiari e sociali di difficol- tà, capite bene che non sono premesse edificanti. Con le diffi- coltà alla porta però vogliamo e dobbiamo rispondere con la tenacia e la serietà che ci hanno contraddistinto in questi 11 anni. Il nostro impegno non può e non deve retrocedere e per anda- re avanti partiamo da alcuni pun- ti fermi. In primis il nostro impegno nel voler garantire ai bambini in ab- bandono l’amore e l’affetto dovuto. Grazie alle famiglie che li han- no accolti e che hanno riposto la loro fiducia in noi e nei nostri operatori, in questi anni ben 472 bambini (dati dicembre 2011) hanno trovato l’amore, le attenzioni e la sicurezza che necessitavano. Ci stiamo atti- vando verso nuovi paesi in modo da poter ampliare la nostra operatività e contiamo di mantenere alto il numero delle coppie da sostenere nel loro percorso adottivo. In secondo luogo ma non meno importante la condivi- sione con tutti voi dei nostri valori ed obiettivi. Non solo la pubblicazione sul sito web di cosa intendiamo per mission, ma la spiegazione con azioni chiare e trasparenti di cosa facciamo con i nostri progetti, diretti o in partnership con altri enti, nei paesi del sud del mondo al fine di evitare l’abbandono dei minori e per migliorare la qualità di vita di loro e della loro comunità. Proprio questo punto voglia- mo incrementare da quest’anno, quando la difficol- tà consiglierebbe di starsene tranquilli al chiuso delle nostre organizzazioni aspettando che il peggio passi, noi pensiamo invece che proprio l’unione fa la forza. E migliorare l’intesa con voi tutti, famiglie adotti- ve, amici e sostenitori, non può che rafforzarci nell’idea che quello che abbiamo fatto finora, insieme e grazie a voi, può solo che migliorare e permetterci di passare indenni lungo questo periodo che innegabilmente è difficile. Per farci sentire e sentirvi più vicini stiamo approntando nuovi strumenti di comunica- zione, questa fanzine è un primo passo, miglioreremo i contenuti del sito web, cer- cheremo di incrementare i contenuti a vostra disposizio- ne tramite altri canali, i nuovi social media, come FaceBook dove siamo già presenti, ma anche Flickr o YouTube dove condividere le immagini ed i video dei nostri progetti di cooperazione o di sostegno a distanza. Rimaniamo però sempre aper- ti alle vostre proposte, fateci sapere cosa volete sapere di più, o come pensate di poterci aiutare, diffondendo le nostre attività, organizzando eventi, o quanto altro. Come dice il nostro slogan, Aiutateci ad Aiutare, noi già sappiamo che vi abbiamo accanto. Anno 2012: Premesse funeste? = Azioni positive! Anno 2012 premesse funeste? = azioni positive! 1 Sangemini ( TR ) Seminario sull Inserimento scolastico Com ’ è Andata? 2 2 Parliamo di Cambogia: I Millennium Develompent Goals 3 Dentro i progetti: Pasto Caldo a Battambang 7 Sommario: Notizie dagli Scoiattoli Anno 2012 nr. 1

Fanzine nr. 1 Lo Scoiattolo Onlus

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Pubblicazione informativa sulle attività di cooperazione internazionale dell'Associazione Lo Scoiattolo Onlus

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Page 1: Fanzine nr. 1 Lo Scoiattolo Onlus

1

Carissimi amici,

il titolo di questo editoriale vuol essere uno sprone per le nostre

attività in programma a partire da questo anno.

Cosa intendo per premesse funeste? Non sto parlando delle cata-

strofi apocalittiche di fine millennio legate ai Maya, certamente,

ma alla ormai tangibile crisi economica che colpisce il nostro paese

e comporta conseguenze enormi per il settore sociale. I tagli alle

amministrazioni saranno sempre più ampi e ne risentiranno ancor

di più tutti quei servizi necessari al terzo settore, il tetto al 5 per

mille ed una contrazione rilevante

nella ripartizione dei fondi è or-

mai una costante e si stima una

diminuzione delle coppie in ado-

zione di circa il 20%. I rapporti

internazionali parlano chiaro

(World Giving Index 2011) le

donazioni in favore del no-profit

in Italia sono diminuite sensibil-

mente ed il nostro paese è passa-

to dal 29° posto al 104°. Per

un’associazione come la nostra

che si occupa di aiutare i bambini

in stato di abbandono e di mi-

gliorarne le condizioni di vita nei

paesi d’origine per quelli in situa-

zioni familiari e sociali di difficol-

tà, capite bene che non sono

premesse edificanti. Con le diffi-

coltà alla porta però vogliamo e

dobbiamo rispondere con la

tenacia e la serietà che ci hanno

contraddistinto in questi 11 anni.

Il nostro impegno non può e

non deve retrocedere e per anda-

re avanti partiamo da alcuni pun-

ti fermi.

In primis il nostro impegno nel

voler garantire ai bambini in ab-

bandono l’amore e l’affetto

dovuto.

Grazie alle famiglie che li han-

no accolti e che hanno riposto

la loro fiducia in noi e nei

nostri operatori, in questi anni

ben 472 bambini (dati dicembre

2011) hanno trovato l’amore, le

attenzioni e la sicurezza che

necessitavano. Ci stiamo atti-

vando verso nuovi paesi in

modo da poter ampliare la

nostra operatività e contiamo

di mantenere alto il numero

delle coppie da sostenere nel

loro percorso adottivo.

In secondo luogo ma non

meno importante la condivi-

sione con tutti voi dei nostri

valori ed obiettivi. Non solo la

pubblicazione sul sito web di

cosa intendiamo per mission,

ma la spiegazione con azioni

chiare e trasparenti di cosa

facciamo con i nostri progetti,

diretti o in partnership con

altri enti, nei paesi del sud del

mondo al fine di evitare

l’abbandono dei minori e per

migliorare la qualità di vita di

loro e della loro comunità.

Proprio questo punto voglia-

m o i n c r e m en t a r e d a

quest’anno, quando la difficol-

tà consiglierebbe di starsene

tranquilli al chiuso delle nostre

organizzazioni aspettando che

il peggio passi, noi pensiamo

invece che proprio l’unione fa

la forza. E migliorare l’intesa

con voi tutti, famiglie adotti-

ve, amici e sostenitori, non

può che rafforzarci nell’idea

che quello che abbiamo fatto

finora, insieme e grazie a voi,

può solo che migliorare e

permetterci di passare indenni

lungo questo periodo che

innegabilmente è difficile.

Per farci sentire e sentirvi più

vicini stiamo approntando

nuovi strumenti di comunica-

zione, questa fanzine è un

primo passo, miglioreremo i

contenuti del sito web, cer-

cheremo di incrementare i

contenuti a vostra disposizio-

ne tramite altri canali, i nuovi

social media, come FaceBook

dove siamo già presenti, ma

anche Flickr o YouTube dove

condividere le immagini ed i

video dei nostri progetti di

cooperazione o di sostegno a

distanza.

Rimaniamo però sempre aper-

ti alle vostre proposte, fateci

sapere cosa volete sapere di

più, o come pensate di poterci

aiutare, diffondendo le nostre

attività, organizzando eventi,

o quanto altro. Come dice il

nostro slogan, Aiutateci ad

Aiutare, noi già sappiamo che

vi abbiamo accanto.

Anno 2012: Premesse funeste? = Azioni positive!

Anno 2012 premesse

funeste? = azioni

positive!

1

Sangemini ( TR )

Seminario sull ’

Inserimento

scolastico

Com ’ è Andata?

2

2

Parliamo di

Cambogia: I

Millennium

Develompent Goals

3

Dentro i progetti:

Pasto Caldo a

Battambang

7

Sommario:

Notizie dagli Scoiattoli Anno 2012 nr. 1

Page 2: Fanzine nr. 1 Lo Scoiattolo Onlus

2

COM’E’ ANDATA?

In corrispondenza della Pasqua l’associazione aveva lanciato l’iniziativa “Un uovo per un sorriso”, una lotteria di beneficienza per

raccogliere fondi. Sono stati venduti 464 biglietti per un totale di € 1.160,00 ed il ricavato è stato destinato al progetto di cooperazio-

ne internazionale in Cambogia "Pasto caldo" per i bambini poveri della città di Battambang.

La sede di Pogliano Milanese è stata presente sabato 12 maggio alla 1a Giornata del Volontariato che si è svolta nelle piazze e nelle

vie della cittadina. E’ stato distribuito materiale informativo e nella piazza centrale mandato un video esplicativo delle nostre attività e

dei nostri progetti. Un sabato all'insegna del volonta-

riato animato da spettacoli sportivi, dimostrazioni,

esibizioni, concerti e laboratori , l’occasione per crea-

re reti e condivisioni con altre associazioni del territo-

rio.

Stesso risultato positivo ha avuto l’esperienza della

sede di Terni che grazie all’Associazione Amatori

Podistica di Terni è stata presente domenica 13

maggio presso gli stand di iscrizione della XXXV

Maratona delle Acque di Terni. La giornata, che da

anni è all'insegna di sport, cultura, turismo, enoga-

stronomia e solidarietà, è stata l’occasione per presen-

tare l’Associazione e distribuire depliant esplicativi sui

nostri progetti di cooperazione internazionale e so-

stegno a distanza ai partecipanti dell’evento sportivo

che erano arrivati da tutt’Italia.

L’Associazione ringrazia tutti i volontari e sostenitori

che hanno permesso lo svolgersi di questi eventi.

I prossimi eventi SEMINARIO “L’INSERIMENTO SCOLASTICO”

SABATO 16 GIUGNO PRESSO IL CENTRO CONGRESSI DEL PARCO DELLE FONTI DI SANGE-

MINI (TR) SI TERRA’ UN INCONTRO SUL TEMA DELL’INSERIMENTO SCOLASTICO.

DALLE ORE 14,30 SI POTRANNO AFFRONTARE INSIEME LE PROBLEMATICHE RELATIVE

ALL’INGRESSO IN SCUOLA PER I NOSTRI BAMBINI.

IN CONTEMPORANEA CON IL SEMINARIO, I MINORI PRESENTI, SARANNO INTRATTENUTI

DALL’ASSOCIAZIONE I PAGLIACCI CON ANIMAZIONI LUDICHE ADATTE.

DALLE ORE 16,30 E FINO ALLE ORE 19,00, AL TERMINE DEL SEMINARIO, SEGUIRA’ UNA FE-

STA ASSOCIATIVA CON MERENDA PER TUTTI I PRESENTI.

PER INFORMAZIONI CONTATTARE LA SEGRETERIA 0744-403359 [email protected]

Page 3: Fanzine nr. 1 Lo Scoiattolo Onlus

3

L ’ Indice di

Sviluppo Umano

dimostra come la

Cambogia sia un

paese ancora a

basso sviluppo.

E ’ infatti 0.63 il

valore minimo per

i paesi considerati

a medio sviluppo.

Quando si legge di cooperazione ed aiuto ai paesi in via di svilup-po spesso si vede citare il termine MDG - “Millennium Develo-pment Goals”. Il significato letterale “Obiettivi di Sviluppo del Millennio” rimanda ad un documento firmato nel 2000 dai paesi delle Nazioni Unite che si impegnavano a raggiungere 8 precisi obiettivi entro il 2015. Con questo articolo vogliamo cominciare a parlarne, contestualizzandoli alla nostra amata Cambogia.

1 Sradicare la povertà estrema e la fame, riducendo della metà fra il 1990 ed il 2015 la percentuale di chi si trovi in estrema po-vertà e soffra la fame (il riferimento è un dollaro al giorno).

2 Raggiungere l’istruzione primaria universale, permettendo a tutti i bambini di svolgere un ciclo d’istruzione primaria.

3 Promuovere la parità di genere e l’autosviluppo delle don-ne, eliminando la disparità di sesso nell’accesso alla formazione scolastica a tutti i livelli di insegnamento.

4 Ridurre la mortalità infantile di due terzi per i bambini sotto i cinque anni.

5 Migliorare la salute materna, riducendo di tre quarti la morta-lità delle madri e permettendo l’accesso ai sistemi di salute ripro-

duttiva.

6 Combattere le epidemie pandemiche come l’HIV o la malaria, bloccandone la propagazione e l’incidenza sulla popolazione e garanten-do l’accesso alle cure che le combattono.

7 Garantire la sostenibilità ambientale, introducendo i principi dello sviluppo soste-nibile nelle varie politiche dei paesi al fine di salvaguardare le risorse ambientali e rispetta-re la biodiversità. Si prevede anche la riduzione della per-centuale di popolazione senza accesso all’acqua potabile e agli impianti igienici di base.

8 S v i l u p p a r e u n a partnership mondiale per lo sviluppo. Quest’ultimo punto prevede lo sviluppo di sistemi commerciali e finanziari non discriminatori e che tengano conto dei bisogni speciali dei paesi meno sviluppati. Qui ci si riferisce anche al problema del debito dei paesi in via di sviluppo e ci si rivolge al set-tore delle nuove tecnologie

perché possano essere resi disponibili i benefici legati da informazione e comunicazio-ne diffusa ma soprattutto ci si rivolte anche alle aziende far-maceutiche perché rendano le medicine essenziali disponibili ed economicamente accessibi-li proprio in questi paesi più poveri.

Obiettivi semplici ma come si può comprendere complessi al tempo stesso.

La Cambogia è uno dei 191 paesi firmatari della Dichiara-zione ed è pienamente impe-gnata al raggiungimento dei “Cambodian Millennium De-velopment Goals” (CMDG). Agli otto classici obiettivi, essa ne ha aggiunto un nono ben specifico e non secondario dall’acronimo ERW (De-mining, Explosive Rem-nants of War and Victime Assistance). Sono passati molti anni dalla guerra civile che la devastò, dal regime dei Khmer Rossi e dal grave isola-mento internazionale che finì solamente con gli accordi di Parigi del 1991, ma in Cambo-gia è ancora alto il ritrovamen-to di resti militari pericolosi e la necessità di un supporto alla popolazione rurale che perse tutto in quel conflitto dal quale uscì distrutta non solo dal punto di vista fisico ma anche sociale ed umano.

Il governo cambogiano cerca di realizzare il CMDG tramite strumenti di sviluppo interni il maggiore dei quali è il Natio-nal Strategic Development Plan (NSDP) aggiornato ulti-mamente per il periodo 2009-2013. Nel corso degli anni sono stati effettuati diversi report, dall’ultimo (2010)abbiamo estrapolato i dati riportati in questo articolo.

La ripresa della Cambogia è legata anche ad una vera e propria “strategia paese” chia-mata Rectangular Strategy al quale si agganciano le prio-rità del programma di svilup-po del paese che riguardano il

Notizie dagli Scoiattoli Anno 2012 nr. 1

Parliamo di Cambogia:

I MILLENNIUM

DEVELOPMENT GOALS

Pagina 3 T i tolo not iz ia rio Anno 2012 nr. 1 Notizie dagli Scoiattoli Anno 2012 nr. 1

Page 4: Fanzine nr. 1 Lo Scoiattolo Onlus

4

miglioramento del settore agricolo, la costruzione-riorganizzazione e migliora-mento delle infrastrutture, lo sviluppo del settore privato con incremento conseguente del lavoro e, soprattutto, lo sviluppo delle capacità delle risorse umane interne. Anche il sottotitolo dato al piano nazionale, “Per la crescita, lavoro, equità ed efficienza per raggiungere i Millennium Development Goals cambo-giani” dimostra come tutto il paese si stia muovendo in modo compatto per il miglio-ramento della propria popola-zione. E’ chiaro a tutto il siste-ma governativo, infatti, che per poter raggiungere tali o-biettivi non ci si può disgiun-gere da altri fattori come una stabilità politica e sociale, co-me la necessità di avere leggi adeguate, riforme migliorative della pubblica amministrazio-ne, lo sviluppo delle infra-strutture nazionali e una cre-scita macro-economica bilan-ciata ed equa. Per ridurre la povertà ed avere un aumento dell’economia le politiche interne hanno puntato sullo sviluppo di alcuni settori, quello industriale e dei servizi per creare lavoro e generare entrate economiche ma anche sull’incremento della produ-zione e sulla produttività agri-cola, specialmente per il riso. Per ottenere il rilancio, legan-dosi al mercato globale, si sono dovuti affrontare nume-rosi problemi dovuti soprat-tutto agli standard internazio-nali per il cibo, agli aspetti

sanitari e al commercio. Negli ultimi 10 anni questa strategia ha portato ad una crescita economica forte con una me-dia, nel periodo 2003-2008, del 10%. Dal 2008, la crisi finanziaria globale ha riporta-to indietro le possibilità eco-nomiche del paese di 3 punti percentuali. Lo sviluppo prin-cipale si è avuto grazie al set-tore abbigliamento (che copre circa il 65% delle esportazio-ni), al turismo e alle industrie di costruzione. Il reddito pro-capite quindi, nel periodo 1994-2008 è triplicato. L’aumento delle capacità eco-nomiche ha portato una pro-fonda trasformazione struttu-rale, l’apertura all’economia globale, ad un graduale pas-saggio del lavoro da agricolo a manifatturiero e soprattutto a visto spostamenti migratori dalle aree rurali a quelle urba-ne. L’alta crescita economica ha ridotto il livello di povertà del paese che è passato dal 47 al 30%. Nonostante questo, il tasso di povertà è comunque ancora molto alto con un incremento, nel frattempo, delle diseguaglianze fra le aree urbane e quelle rurali e fra regioni e gruppi sociali. No-nostante la veloce inurbazione delle persone, che in dieci anni è passata dal 17.7 al 19.5 % del totale, la popolazione nelle aree rurali rimane ancora dell’80,5 % . La popolazione cambogiana è, nonostante ci sia stato comunque un calo, molto giovane; sotto i 15 anni rimane proporzionalmente rilevante (33,7 %). Il trend

della popolazione mostra un incremento della migrazione interna-zionale ed interna, con contributi alla riduzione della povertà tra-mite le rimesse economiche ma ugualmente presentando un insie-me di nuovi e differenti problemi. Questi sono relativi all’aumento della vulnerabilità delle persone, dai traffici illeciti di persone, all’esclusione da servizi essenziali, dalla frammentazione delle famiglie, alla vulnerabilità dei bambini lasciati sulle spalle di uno solo dei genitori o all’incremento del carico di lavoro alle donne nella gestione delle famiglie. L’incremento del lavoro in alcune aree dello stato, dovuto all’impianto di fabbriche specializ-zate, infatti, ha portato a movimenti migratori interni con conse-guenti squilibri familiari importanti. E’il caso dell’aumento delle donne nell’area di Phnom Penh ricca di aziende tessili manifattu-riere o è il caso delle piantagioni di gomma e delle miniere di oro nel Ratanak Kiri che hanno attirato lavoratori maschi con le con-seguenze spiegate sopra.

Fermiamoci ad analizzare solo il primo degli Obiettivi del Millen-nio, lo sradicamento della povertà estrema e della fame.

Per questo scopo sono stati presi in considerazione tre sotto-obiettivi.

Dimezzare, tra il 1993 e il 2015, la proporzione di persone il cui reddito fosse inferiore alla soglia di povertà nazionale. La povertà non è mai uguale per tutti i paesi e viene calcolata prendendo in considerazione quella percentuale della popolazione che ha una capacità di spesa giornaliera sotto la linea di povertà nazionale. La linea di demarcazione viene stimata considerando il costo di un pasto tipo necessario per ottenere il minimo nutrizio-nale standard (circa 2100 calorie al giorno). Per arrivare alla linea di povertà si considerano inoltre anche le necessità non alimentari base, come il vestiario, la casa, la salute e l’accesso all’educazione. Il calcolo interno è complesso perché è diverso da regione a re-gione ed è legato alla variabilità dei prezzi e di conseguenza que-sto è un valore di riferimento che cambia nel tempo. Per la Cam-bogia si considera la moneta, il Riel, e la linea di povertà è passata da 1,825 nel 2004 a 2,471 Riel per persona al giorno nel 2007 (meno di un dollaro). Fino al 2007, prima della crisi economica mondiale, la Cambogia ha abbassato la sua percentuale di povertà nazionale di 17 punti percentuali ma nonostante questo enorme sforzo ancora circa un terzo della popolazione vive sotto la soglia di povertà, con percentuali che salgono al 35% nelle aree agricole. L’aumento della capacità economica ha però ampliato il gap fra poveri e ricchi, in termini reali, tanto che è ancora una sfida dimi-nuire questo divario che è invece passato dal 10,7 all’ 11,5 %.

Dai dati del 2007, per arrivare all’obbiettivo del 2015 serve ancora abbattere 10 punti percentuali. Nonostante la crisi del 2009,

Notizie dagli Scoiattoli Anno 2012 nr. 1

Page 5: Fanzine nr. 1 Lo Scoiattolo Onlus

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la sua economia, e i suoi abi-tanti, saranno direttamente o indirettamente dipendenti dall’agricoltura per la loro sussistenza. Per incrementare queste potenzialità servono però larghi investimenti in infrastrutture agricole, nei servizi collegati, bisogna avvi-cinare i processi lavorativi agli standard internazionali, au-mentare la formazione profes-sionale nel settore ed impian-tare corrette politiche com-merciali e di mercato.

L’agricoltura non è il solo settore da tenere in considera-zione per la riduzione della povertà, anche la pesca contri-buisce in modo importante alla formazione del PIL (8%).

Raggiungere la piena occu-pazione produttiva e un lavoro dignitoso per tutti, comprese donne e giovani.

Nell’ambito della stesura del

l’aumento dei carburanti e la crisi generale, la Cambogia ha ripreso il suo sviluppo che si prevede stabile intorno al 6% fino al 2013, ma come abbia-mo sopra analizzato, anche se l’aumento del PIL si mante-nesse tale, sono necessarie delle correzioni nei piani di sviluppo, per contrastare i gap che lo stesso sviluppo genera. Lo sviluppo, per esempio, è stato trainato dalla manifattu-ra tessile ma durante la crisi solo l’agricoltura è stata capa-ce di continuare a crescere ad un tasso costante. Nel lungo periodo, quindi, per migliorare la competitività del paese e per farla integrare pienamente nell’economia dell’area del SudEst asiatico, bisognerebbe diversificare e migliorare la produttività agricola. La Cam-bogia infatti è e rimarrà anche in futuro un paese fondamen-talmente a vocazione rurale e

CMDG si era presa in consi-derazione la necessità di di-mezzare la percentuale di bambini lavoratori fra i 5 e i 17 anni facendo passare que-sto valore dal 16.5% del 1999 all’8% nel 2015. Questo sottotarget è piuttosto com-plesso da raggiungere perché il coinvolgimento dei ragazzi nelle attività economiche è ampiamente diffuso in Cam-bogia. Si stimava che nel 2001 circa il 45% dei bambini fra i 5 e i 14 anni (in valori reali circa 1.5 milioni di bambini) fossero in realtà direttamente impiegati in attività economi-che. Paragonandoli a valori di altri paesi con simili livelli di reddito questa percentuale mette in risalto come l’apporto del lavoro dei mino-ri sia particolarmente rilevante nel contesto cambogiano. La difficoltà nell’intraprendere azioni risiede nel cosa si con-

“ A ncora un

terzo della

popolazione

cambogiana

vive sotto la

soglia di

povertà ”

Notizie dagli Scoiattoli Anno 2012 nr. 1

Page 6: Fanzine nr. 1 Lo Scoiattolo Onlus

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“ I dati parlano

chiaro siamo a

pochi anni dal

2015 e la

Cambogia,

nonostante i

notevoli

progressi, è

ancora lontana

dal

dimezzamento

della

malnutrizione

infantile ”

sideri lavoro minorile perché non tutte le attività economi-che fatte da minori vengono considerate lavoro. Si intende lavoro minorile solo qualora ci sia un coinvolgimento impor-tante dal punto di vista fisico, mentale, morale o un impatto nell’educazione o effetti sulla salute o sicurezza. Non aven-do dati precedenti il 2001 erano quindi poco sotto il 17% (250.000) i bambini ef-fettivamente dediti a “lavoro minorile”. Il Ministero del Lavoro cambogiano punta all’eliminazione delle peggiori forme di lavoro minorile, at-traverso atti di prevenzione, ritiro dal lavoro e riabilitazio-ne, partendo da questo valore e volendo dimezzarlo fino all’8% (125.000 bambini).

Dal 2001 ad oggi sono stati circa (solo) 22.000 i bambini raggiunti e sottratti a queste forme peggiori di lavoro mi-norile ed il Ministero sta cer-cando di aggiungerne altri 10.000 entro il 2012. Chiara-mente siamo ancora lontani da un effettivo raggiungimen-to dell’obiettivo sottoscritto e quindi è comunque importan-te porre più attenzione ed investimenti in questo campo. La prevenzione può essere accelerata con un migliora-mento del ruolo stesso dell’educazione, un incremen-to del livello di sensibilizzazio-ne sulla tematica nell’ambito delle stesse comunità di riferi-mento ed un miglioramento generale delle condizioni eco-nomiche.

Dimezzare, tra il 1993 al 2015, la proporzione delle persone che soffrono la fame.

La percentuale di dimezza-mento è ancora lontana per questo sotto-obiettivo. Fra il 2004 ed il 2007, infatti la per-centuale è scesa solamente dal 19,7 al 18 %. L’inflazione dei prezzi degli alimentari in que-sti ultimi anni influenzano non poco l’accesso al cibo. Il trend previsto considerava il raggiungimento (nel 2007) di

circa il 15,1% mentre la realtà appunto si discosta di 3 punti percentuali. Parametri di rife-rimento, per questo scopo è la malnutrizione dei bambini sotto i 5 anni. Fra il 2000 ed il 2005 c’è stato un enorme calo proporzionale dei bambini sottopeso, rachitici o gracili. Dal 2008, la crisi economica e gli alti prezzi del cibo hanno avuto l’effetto di rallentare questo processo di discesa e si è notato un aumento allar-mante dei bambini gracili nelle aree urbane povere, valore che è passato dal 9.6 al 16 %. Dai dati 2008 si possono evin-cere alcuni elementi. Che non c’è una differenza di genere fra maschi e femmine per la malnutrizione sotto i 5 anni e che non c’è una differenza significativa in percentuale di bambini gracili fra aree urbane ed aree rurali. La percentuale diventa completamente diver-sa se prendiamo in considera-zione bambini rachitici o sot-topeso con circa 10 punti di percentuale in più nelle aree rurali. Altresì non ci sono differenze significanti in per-centuale di bambini gracili fra gruppi con redditi bassi o altri ma il tasso dei sottopeso e dei rachitici sono circa fra il 15 ed il 20 percento più alti nei gruppi con bassi redditi.

I dati degli indicatori nutrizio-nali sono molto diversi da provincia a provincia. Il più alto tasso di bambini sottope-so (sopra il 30%) può essere trovato in Kampoong Chhnang, Siem Reap, Kam-pong Thom, Pursat, Svay Rieng e Kampong Cham. Il più alto tasso di bambini ra-chitici (40% può essere trova-to a Kampong Thom, Preah Vihear/Stung Treng, Kratie, Siem Reap, Kampong Chhnang, Takeo, Prey Veng, Mondul Kiri/Ratanak Kiri, Otdar Meanchey and Preah Sihanouk/Koh Kong. Il più alto tasso di bambini gracili (sopra il 10%) può essere tro-vato in Banteay Mancey, Pur-sat, Kampong Chhnang, Svay Rieng, Kampong Spe, Kandal,

Otdar Meanchey e Kampong Cham.

I dati quindi parlano chiaro siamo, a pochi anni dal termi-ne stabilito per i Millennium Goals, ancora lontani dal rag-giungimento di questo primo grande obiettivo. Le società non sono stanze chiuse e la crisi economica globale e i cambiamenti climatici stanno implicando, non tanto la ne-cessità di rivedere gli obiettivi espressi ma le modalità di raggiungimento degli stessi. Se si vuole che il tasso di decre-mento della povertà accelleri, per la Cambogia, bisogna intraprendere sostanziali e più intensi sforzi economici che possano portare ad efficienti ed efficaci risultati.

Qui ci fermiamo nell’analisi del primo Obiettivo del Mil-lennio ma continueremo pros-simamente ad analizzare gli altri 8 punti sempre in riferi-mento alla nostra Cambogia.

Annalisa Basili

Notizie dagli Scoiattoli Anno 2012 nr. 1

Page 7: Fanzine nr. 1 Lo Scoiattolo Onlus

7

Il contesto

La regione di Battambang è abitata da famiglie numerose che vivono

prevalentemente di agricoltura e vede i bambini, sin da piccoli, obbli-

gati ad aiutare i propri genitori nei lavori agricoli e domestici, a scapi-

to della loro istruzione. Questo progetto si integra con un altro no-

stro intervento già attivo per garantire il diritto all’istruzione primaria

ai bambini di età compresa fra i 3 e i 10 anni provenienti da famiglie

disgregate. Nella scuola primaria di Battambang già forniamo il ma-

teriale didattico e le divise a 500 bambini. La scelta di supportare i

bambini permettendogli di frequentare una scuola crediamo ferma-

mente sia un’ottima opportunità al fine di un loro recupero dalla stra-

da, una sana occasione di reinserimento sociale, di crescita culturale,

opportunità e valorizzazione delle loro risorse.

A chi si rivolge

Tra i 500 bambini in stato di disagio che vengono già aiutati, ne aiu-

tiamo 50 che non potrebbero comunque seguire tutte le lezioni scola-

stiche, comprese quelle pomeridiane, poiché impossibilitati a versare i

soldi per il pasto quotidiano.

L’Associazione dall’anno 2009 stanzia i fondi necessari per dare loro la possibilità di usufruire tutti i giorni scolastici del pasto e seguire così le attività didattiche.

I costi

Il costo è di circa 1 $ a pasto per ogni bambino e i bambini saranno sostenuti per l’intero corso scolastico della durata di 6 anni.

Le spese del progetto

Alimentari per 50 bambini: $ 10.000 per anno

Spese organizzative struttura Cambogia $ 500 per anno

Totale annuo: $ 10.500

Dentro i progetti: Pasto Caldo a Battambang

“ A 50 bambini più poveri

viene garantito un pasto

caldo all ’ interno della

scuola primaria di

Battambang ”

Pagina 7 T i tolo not iz ia rio Anno 2012 nr. 1 Notizie dagli Scoiattoli Anno 2012 nr. 1

Il Presidente Pierluigi Carnevali alla

cerimonia di consegna delle divise

scolastiche nella scuola primaria di

Bottambang.

Page 8: Fanzine nr. 1 Lo Scoiattolo Onlus

8

Sede Principale

Corso del Popolo, 69 - 05100 TERNI

Telefono: +39 0744.403359

Fax: +39 0744.435970;

E-mail: [email protected]

Orari di apertura: dal Lunedì al Venerdì,

dalle 9.00 alle 12.30

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